ilCittadino Periodico mensile apartitico di politica, cultura, ambiente seguici su Anno 2 n. 4 - Aprile 2014 Mascali, venti di Secessione per puntalazzo e montargano Ancora una Pasqua senza lavoro, tra precariato e stato di necessità I Editoriale n tempi di spending review e austerità che colpisce sempre più le fasce deboli, già alle prese con una crisi di natura economica che non sembra arrestarsi, l’occasione della Pasqua rappresenta un’occasione per riflettere sui tanti messaggi di speranza e fiducia che in questi giorni verranno formulati da più parti. Ovviamente, i problemi restano. Difficile dimenticare quanti vivono l’angoscia della precarietà economica, dovuta alla crisi che continua a mettere in ginocchio l’occupazione, in attesa di una ripresa che fa a pugni con gli scandali alla Regione siciliana, sempre più lontana dai problemi della gente. Pensiamo alle tante famiglie, dove uno o più lavoratori hanno perso il lavoro. Ai tanti giovani, che non riescono più a guardare con speranza al loro futuro, emigrando come facevano i loro nonni e padri, per non accettare un mondo del lavoro (quando c’è) che non ha più regole. Agli anziani, i più deboli che vivono con servizi erogati dai Comuni spesso al minimo per mancanza di risorse se non addirittura privi di attenzione. Uno scenario che non aiuta certo a trascorrere come vorremmo le festività pasquali, alle prese con i soliti problemi. Dalla spazzatura che continua ad insozzare le strade, all’ineducazione dei cittadini irrispettosi verso la propria città. Con la speranza e la certezza di un domani sempre migliore, auguriamo ai nostri lettori e agli sponsor che ci sostengono, una serena Pasqua. www.fb.com/ilcittadinoliberosicilia A rischio l’I.T.N. ‘Luigi rizzo’ di riposto a pag. 4 o r e lib a pag. 7 Registrazione n. 9 del 02/07/2013 Acireale inserita tra i 36 comuni italiani z.f.u. a pag. 10 Un altro, lunghissimo, rimpasto Ma la Regione non lievita... Cambiano gli Assessori ma rimangono immutati i problemi S Nazzareno Prinzivalli correre a ritroso nel tempo gli artico- mo ai nostri figli e ai nostri giovani...”, ad li di stampa costituisce un esercizio espressioni simil-affaristiche quali “Sugli davvero illuminante. È quello che assessori e su eventuali nuovi equilibri in abbiamo fatto quando, un paio di settimane giunta sarà il presidente a fare una propofa, si è ricominciato a parlare con insisten- sta, ma questa non può ledere il patto oriza e ringinario tra novato viPd, Udc e gore di un Megafono rimpasto che sta alla in seno base dell’ealla Giunta lezione di regionale: Crocetabbiamo ta...” oppucosì potuto re “Non è riscontracondivisire come di bile l’idea “necessità di tenere di un nuoi deputati vo slancio” fuori dal si iniziò a governo parlare già nel marzo del 2013, a soli cin- regionale. Trovo invece corretto ed anzi que mesi dalle elezioni! E quello che col- necessario che sui parlamentari da nomipisce è l’oscillazione schizofrenica tra un nare come assessori del governo Crocetlinguaggio totalmente ipocrita e l’assoluta ta si compiano scelte che tengano conto mancanza di pudore nell’esternare logiche del passato e della credibilità di ciascuno rispettose soltanto del famoso manuale degli eletti...” (quali???). A fasi alterne, Cencelli. Si passa, infatti, da affermazioni è un anno che viene dato per imminente simil-poetiche quali “...che la nuova fase “un nuovo corso” ed “un nuovo impegno di governo sia armonica, espressione della per l’approvazione di un serio piano di voglia di innovazione e cambiamento che sviluppo dell’isola” o di quello che, più c’è nella società e all’interno dei partiti” prosaicamente viene definito ‘rimpasto’, (davvero???) o “La nuova fase non può la parolina magica che dovrebbe per innon tenere conto della crescente questio- canto risolvere tutti gli annosi problemi di ne morale” (crescente???) e, ancora, “La questa nostra strana isola: ma quanto dura, Sicilia merita un nuovo futuro: lo dobbia- ci chiediamo, un rimpasto? E se dura così ...a pag.2 La Regione Siciliana autorizza l’uso della cannabis per scopi terapeutici A Lutto durante la maratonina ripostese ‘blu jonio’ Angelo Vecchio Ruggeri nche la Regione siciliana si adegua ad una serie di sen- Soddisfazione per il provvedimento espressa dal capogruppo del tenze della Magistratura che aveva assolto comuni cit- Pd all’Ars, Fabrizio Ferrandelli, che anzi spera che presto ventadini che piantavano per cura medicamentosa piante ga approvata una legge specifica sulla materia. Di fatto la scelta di marijuana per sconfiggere il dolore dovuto al cancro in fase del governo siciliano apre un dibattito dopo che l’esecutivo di terminale con conseguente depressione. Matteo Renzi, poche settimane fa, aveIl via libera è stato dato l’altro giorno va dato il via libera all’uso della canapa dall’assessore alla Sanità, Lucia Borselper uso terapeutico con una inversione lino, chiedendo ai funzionari di predidi tendenza rispetto ai precedenti goversporre gli atti opportuni. Il presidente del ni nazionali. Nei mesi scorsi era stata la Governo Rosario Crocetta ha precisato regione Abruzzo ad introdurre una legge che si tratterà di un “atto amministrache disciplina i farmaci che possono essetivo”. L’utilizzo dei cannabinoidi sarà re usati ai fini di alleviare le sofferenze di consentito in tutte le strutture accreditate malattie gravi. Il mese scorso anche Umpubbliche o private. “Una decisione di berto Veronesi aveva chiesto che si aprisgrande valore civile e sociale che mette se ufficialmente all’utilizzazione del Thc la Regione Siciliana all’avanguardia come altre regioni euro- (principio attivo della cannabis) per alleviare il dolore, e aveva ripee”, dichiarazione all’unisono resa da Crocetta e Borsellino. lanciato con forza l’idea di dare un taglio netto a certi pregiudizi. a pag. 14 Giardini Naxos rischia un salasso di 10 mln per l’esproprio del terreno del campo sportivo I Gaetano Rammi l Comune è alle prese con un debito da dieci milioni di euro, che rischia di mettere in serie difficoltà la situazione finanziaria dell’ente. Tutto nasce dall’espropriazione dei terreni necessari per realizzare il campo sportivo. Una recente sentenza della Corte d’appello di Messina condanna il Comune a pagare la stratosferica cifra in favore degli ex proprietari. Vicende simili hanno interessato anche altri enti locali, che si sono visti condannare, a distanza di decenni, per carenze negli iter espropriativi. Anche a Giardini Naxos il problema nasce da lontano. Il ricorso alla giustizia risale al 1974: da allora, una serie di pronunce sembra avere sempre dato ragione agli ex proprietari delle aree, nelle loro richieste di ottenere l’indennizzo. Nei giorni scorsi, però, il cineteatro comunale ha ospitato un dibattito sull’argomento organizzato dalla sezione locale di ‘Arco Consumatori’, che rovescia completamente la questione: il Comune non sarebbe più debitore; anzi, dovrebbe farsi restituire delle somme pagate immotivatamente. L’associazione ha raccolto della documentazione da cui si rileva che già nel 1935 il Comune avrebbe pagato alla controparte 34 mila lire, e nel 1950 la Corte di appello di Messina avrebbe riconosciuto il diritto dell’ente a detenere la struttura sportiva. Ciò nonostante, nel 2003 una sentenza di primo grado ha condannato il Comune a risarcire il danno patito dalla controparte. Nel frattempo venne dichiarato il dissesto finanziario, e in municipio si è insediata l’apposita commissione ministeriale, che ha raggiunto un componimento bonario versando, in tre soluzioni, circa 680 mila euro. L’ultima rata è stata pagata nel 2010, ma il Tribunale non sarebbe stato informato: questo ha portato alla nuova sentenza. Per ‘Arco Consumatori’ ci sono i margini per avviare un procedura di rivisitazione dell’iter giudiziario. Intanto c’è chi teme un nuovo salasso per le casse comunali. FORNITURE SLOT MACHINE CALCIO BALILLA - CARAMBOLE - FLIPPER PER BAR - SALE DA GIOCO - CIRCOLI PRIVATI Per informazioni TEL. 095-937004 ilCittadino Aprile 2014 PAGINA 2 Nazionale ilCittadinolibero ITALIA ANCORA UNA VOLTA FANALINO DI CODA periodico mensile apartitico di politica, cultura, ambiente - reg. Trib. Catania n. 9/2013 Tiratura 7.000 copie Editore: Scuto Servizi S.r.l.s. - Riposto Redattore: Emanuela Pennisi Direttore responsabile: Salvatore Zappulla Vice direttore: Angelo Vecchio Ruggeri Segretaria di Redazione: Maria Giusy Parisi Distribuzione e pubblicità: Manfredo Castro tel. 349-1679216 Giusy Foresta tel. 329-5891311 Assistenza legale: Avv. Cristofaro Alessi Tipografia: Italgrafica, via Nocilla, n°159 Aci Sant'Antonio, CT. Email: [email protected] Tel. 095-937004 Casella Postale n. 113 - Giarre Hanno collaborato a questo numero: A. Asandei Ionela, Felice Belfiore, Franz Buda, Sebastiano Catalano, Angela Di Francisca, Alessandro Famà, Miriana Giocastra, Alessandra Itaci Tobbi, Rosalba Mazza, Mario Pafumi, Maria Giusy Parisi, Emanuela Pennisi, Marco Polimeni, Nazzareno Prinzivalli, Francesco Puglisi, Gaetano Rammi, Marina Scordo, Pippo Scuto, Francesco Vasta, Angelo Vecchio Ruggeri. Questo numero è stato chiuso il 01/04/2014 alle ore 21:00 Abbonamento soci: € 3,00 Ordinario € 30.00 Sostenitore € 150,00 Pubblicità: pubblicità modulo 6x8 cm euro 50,00-80,00. I manoscritti pervenuti in redazione non vengono restituiti. Le opinioni degli autori degli articoli non impegnano necessariamente la responsabilità de ilCittadino libero e sono liberamente espresse. IN EUROPA PER LA FREQUENZA SCOLASTICA Il problema della dispersione scolastica assume sempre più contorni inquietanti e rappresenta una piaga per la società odierna. Nell’anno scorso in Italia 160 mila studenti hanno abbandonato la scuola secondaria superiore statale. A voler essere pignoli un ragazzo su quattro non è riuscito a reggere il passo con i compagni di classe. Ad abbandonare gli studi sono stati il 27% di quanti avevano iniziato il ciclo formativo del quinquennio. Vi è un piccolo miglioramento rispetto alle statistiche della penultima verifica, in quanto in precedenza il dato riportato si attestava al 29,7%. Una magra soddisfazione perché l’Italia resta fanalino di coda in seno alla Comunità Europea, con ben 2 milioni 900 mila studenti che negli ultimi 15 anni hanno abbandonato licei e istituti tecnici rimanendo senza diploma in tasca. I dati di tanta ecatombe sono forniti dal periodico ‘Tuttoscuola’ che ha elaborato i dati forniti dal Miur. Solo una piccola parte di quanti hanno abbandonati gli studi ha poi proseguito in scuole non statali o approdato a corsi di formazione professionale. Se ci si chiede quanti sono stati è difficile avere una esatta dimensione dei pochi che alla fine sono riusciti nell’impresa del “pezzo di carta” perché la maggior parte di età compresa tra i 15 ed i 29 anni ha ingrossato la fila dei disoccupati permanenti. Se prendiamo in uso i dati Istat sono 2,2 milioni quelli alla ricerca di un posto di la- voro (pari al 22,7%) e quindi si deduce che circa 700 mila hanno proseguito la scuola fuori dalla statale o trovato un posto di lavoro. Centinaia di migliaia di ragazzi, senza nome e volto, che si sono smarriti nel labirinto degli studi superiori, erano partiti in 9.109.750 e dunque, anno dopo anno, ... Rimpasto regionale segue da pag.1 tanto potranno i siciliani aspettarsi una poderosa... lievitazione? Un reale miglioramento, fuor di metafora? Settant’anni di Autonomia nella gestione dei rimpasti non lasciano ben sperare, anzi: ad osservare comportamenti e dichiarazioni dei nostri attuali rappresentanti ci si rende conto che le lotte siano non solo tra partiti ma anche, se non sopratutto, tra correnti e cordate degli stessi! Ed è qui che lo smarrimento dei cittadini rischia di divenire incolmabile: se sono sempre gli stessi raggruppamenti che hanno già costituito il primo governo ad invocare cambiamenti ma con l’utilizzo di personalità sempre del loro interno... cos’è cambiato nei tanto declamati programmi? Possibile che non ci si renda conto che l’intreccio di annosi problemi irrisolti e la situazione globale richiedono, al contrario, strategie di lungo respiro e stabilità di impegno? Possibile che non ci si renda conto che un clima di perenne attesa genera sospensione di qualsivoglia ini- sono caduti sui banchi scolastici il 31,5% della popolazione studentesca. In Italia la media è superiore a quella europea che si attesta al 22,7%. E cresce significativamente se viene rapportata alla dispersione in Germania (9,7%), Francia (14,5%) e Regno Unito (15,5%) e stiamo peggio anche della Spagna che fa registrare un 21,1%. Anche in campo regionale fenomeno a ‘fisarmonica’. Dopo le isole che riportano un dato dispersione del 35,4%, è il Nord Ovest ad avere la maglia nera con il 29,1%. Regioni virtuose possiamo considerare l’Umbria con una dispersione del 18,2%, seguita da Marche, Friuli e Molise con il 21%. Fanalino di coda la Sardegna con il 36,2%, seguita dalla Sicilia 35,2% e dalla Campania con il 31,6%. Anche la Lombardia sfiora il 30%. La migliore posizione è rappresentata dal Nord Est con il 24,5%. Occorre lavorare molto per favorire la frequenza scolastica, oppure dopo la frequenza della scuola dell’obbligo realizzare corsi per il primo impiego di reale consistenza. A. V. R. ziativa perché “non si sa mai chi verrà dopo”? Che in un mondo che avanza la stagnazione non fa mantenere posizioni ma genera un’inarrestabile scivolamento all’indietro? A quale livello di baratro si deve arrivare affinché gli amministratori pubblici decidano, davvero, di cambiare verso? Per quanto ci si sforzi non si può allontanare il cattivo, e neanche tanto, pensiero che tali domande non facciano parte dei quotidiani assilli di tali personaggi: sono solo i cittadini a sentire sempre più forte il peso di una situazione sempre più difficile. Alle prossime (e non sappiamo quanto prossime...) elezioni se qualche candidato dichiarasse non “faremo questo e faremo quello” ma “ci impegniamo a lavorare ininterrottamente per cinque anni per iniziare a risolvere i problemi”... sarebbe meraviglioso! La Sicilia, per gli Arabi, era la terra delle meraviglie: confidiamo nei corsi e ricorsi della Storia. Senza dimenticare che la Storia la facciamo tutti noi con le nostre scelte. L’ONESTÀ È DI CASA Lo Studio Immobiliare Scuto ti affianca nell’acquisto e nella vendita del tuo immobile, offrendoti servizi di consulenza per mutui, prestiti, nonché servizi privati di ingegneria e architettura. Vieni a trovarci nel nostro studio di Riposto, Corso Italia n.175. 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Quello sugli aerei Lookheed è comunque un falso problema, perché se, in un ipotetico scenario di guerra, l’Italia non avesse questi aerei, sarebbe costretta ad avere un ruolo di tipo peace keeping che la obbligherebbe a spendere più di quanto costerebbero i caccia. Dunque, con buona pace di pacifisti, comunisti, arrivisti, lobbisti gli aerei si devono comprare, non ci piove, e si compreranno. Ma Obama bene ha fatto a tirare le orecchie al nostro Presidente e, di conseguenza, al nostro Governo che, finalmente, sembra, si sia accorto che nella nostra republichetta si spreca a piene mani. Dalle opere faraoniche inutili anche nella nostra zona (il campo di polo e le incompiute nostrane fanno di Giarre una delle capitali mondiali). Per non parlare di strade ed autostrade inutili, quelle che si dovrebbero fare non le si completano neanche con l’ausilio dell’esercito (basti vedere la SaRc ancora in corso d’opera), di vere cattedrali nel deserto di cui l’Italia è punteggiata, al Nord come al Sud. Basta aver fatto il servizio di leva e ci si ricorda dello spreco immenso di risorse in tutte le direzioni, dall’abbigliamento al vettovagliamento, basta aver frequentato o insegnato in una scuola statale e la musica non cambia, più bidelli che alunni, in certi casi, problemi persino per reperire i gessetti per scrivere alla lavagna ma spese faraoniche per materiali spesso inutilizzati ed inutili, fermo restando l’impegno notevolissimo di non pochi operatori volenterosi, autentici Don Chisciotte! Della sanità meglio non parlare, lo spreco raggiunge livelli da fare rabbrividire ed è direttamente proporzionale alla inefficienza totale soprattutto al Sud: la malasanità quotidiana è il termometro non solo dello spreco ma anche dell’inefficienza. Comuni, province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale in particolare, sono sotto gli occhi di tutti gli sprechi di e per dirigenti, consiglieri, assessori, presidenti e i consulenti poi, che in Italia sono un esercito con sempre più reclute... nel libro inchiesta di Rizzo e Stella si mettono a confronto le spese del Quirinale che costa più di Buckingam Palace e Eliseo messi insieme, con quelle delle altre nazioni. Alcuni ministeri poi non vengono neanche scalfiti, prendiamo gli Esteri, l’ultimo ministro degno di questo nome risale ai tempi del Marchese di Sangiuliano, almeno a Catania gli hanno dedicato una strada, la meritava; dopo l’ennesima figuraccia con l’India si continua a strapagare ambasciatori e consoli (lo stipendio di un ambasciatore oscilla tra i 250 e i 400 mila euro annui): a Bruxelles ce ne sono tre e qualcuno dovrebbe spiegare perché? Dati i risultati, basterebbe un incaricato d’affari che si occupi dell’UE e della Nato oltre che del Belgio. E poi ci sono gli enti, quanto valga l’Enit ormai lo sanno tutti, non è più ente è ora agenzia ma non è cambiato nulla, basta andare all’estero per accorgersi che inutile era ed inutile rimane... per non parlare poi degli enti regionali, provinciali, zonali, locali, montani, marini, agresti, rupestri, in Sicilia il buon Crocetta era partito con buone intenzioni, gli hanno fatto capire che non poteva toccare nulla, non doveva toccare niente, non si poteva, non si può, non si potrà... forse un giorno, chissà, qualcosa si farà, Obama prima o poi tornerà... Felice Belfiore La Camera chiamata a decidere sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’On. Fracantonio Genovese PALERMO - Lo scandalo della formazione professionale che, soprattutto in provincia di Messina, ha fatto ‘vittima’ il deputato nazionale del Partito democratico, Fracantonio Genovese - sospesosi dal partito, su cui ‘pende’ sul capo una richiesta d’arresto e dove il Parlamento nazionale è chiamato a votare - ha fatto scattare all’interno del governo Crocetta una serie di atti conseguenziali. A seguito del rapporto di Polizia che fa nomi e cognomi dei burocrati regionali che mantengono un stretto “legame” di collaborazione con il deputato messinese, l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, con una lettera al dirigente regionale Anna Rosa Corsello, licenzia Maria Cristina Risoli, dipendente della Price Waterhouse e collaboratrice esterna del Dipartimento regionale. Stante a quanto riferito dagli investigatori la donna era la “talpa” che forniva informazioni al gruppo operativo facente capo all’onorevole Genovese. Nella vicenda l’uomo chiave rimane il funzionario Salvatore La Macchia, che nei giorni scorsi è stato interrogato per tre ore davanti al Gip di Messina Giovanni Di Marco e al Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e per via di questa fattiva collaborazione ha ottenuto gli arresti domiciliari. Dei quattro arrestati solo La Macchia e Stefano Galletti hanno parlato cercando di difendersi con la dichiarazione che deve essere “distinto” il ruolo politico ricoperto da quello tecnico, mentre gli altri due, Domenico Fazio e Roberto Giunta, entrambi collaboratori di Genovese, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nella mischia viene tirato in ballo anche l’assessore regionale in carica Bartolotta (ritenuto elemento vicino al deputato messinese) per tramite di alcuni “interessamenti” prodotti da funzionari che fanno parte dello staff assessoriale. Crocetta, che ha partecipato al congresso regionale della Cgil, ha tenuto a chiamare il suo assessore che ha prontamente risposto “che non appena rientrerà a Palermo adotterà i provvedimenti dolorosi ma inevitabili. Ha tenuto a puntualizzare che, nell’attuale legislatura, non si possono mantenere dirigenti regionali che tengono stretti legami con soggetti che si trovano o sotto inchiesta o finiti agli arresti”. Altro nome “eccellente” che risulterebbe invischiato nella vicenda della formazione professionale nel messinese è l’attuale segretario politico della città dello Stretto, Basilio Ridolfo. Voci di corridoio informano che l’uomo sia prossimo a lasciare la carica ricoperta mentre il segretario regionale del partito, da qualche settimana eletto, fa sapere come la federazione messinese del Pd è da commissariare. Siamo ancora agli inizi di una storia che ha radici che si perdono nel tempo ed è venuto il momento di cambiare registro nel modo di legiferare in una materia di primaria A. V. R. importanza per l’ingresso nel mondo lavorativo. La casa di riposo Ipab “L. Marano” di Giarre rischia la chiusura Per la gestione si propone una cooperativa mascalese GIARRE - La Società Cooperativa Sociale ‘Ambiente e Benessere’ di Mascali, nei giorni scorsi con una nota trasmessa all’Assessorato Regionale della Famiglia, all’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza (Ipab) ‘Leonardo Marano’ di Giarre e allo stesso comune, ha manifestato la propria disponibilità alla gestione della storica casa di riposo di via Luigi Orlando a Giarre. L’antica struttura è al centro di un turbine amministrativo-finanziario. Un funzionario regionale appositamente inviato, infatti, nei giorni scorsi, alla luce della deficitaria situazione debitoria in cui si trova l’Ipab, ha proposto la fusione con altro Ente o l’immediata chiusura. La presidente della cooperativa mascalese Maria Concetta Currenti, tramite comunicato stampa ha spiegato le ragioni del gesto: “Ritenuta l’opportunità di scongiurare l’estinzione dell’Ipab, che rappresenta una storica istituzione socio-assistenziale per la città di Giarre e per l’intero hinterland e considerato che questa cooperativa sociale già svolge nel territorio di Giarre attività socio-assistenziali rivolte ad anziani e a minori, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità ad assumere la gestione della Casa Marano secondo una convenzione da concordare con codesti Enti, ciascuno per le rispettive competenze, che preveda la conduzione in locazione dell’immobile, degli arredi e delle attrezzature ivi presenti ed il subentro della cooperativa nei Torrisi s.r.l. Presso Centro Commerciale Conforama - Riposto (CT) Punto vendita a Giarre (CT) via Callipoli n.108 Tel. e Fax 095/7796273 contratti di assistenza agli anziani e nei rapporti di lavoro con il personale attualmente operante all’interno della casa di riposo”. Secondo la Currenti “la soluzione proposta consentirebbe di evitare l’imminente chiusura della struttura in modo da non privare la popolazione locale dell’importante servizio socio-assistenziale finora garantito dalla casa di riposo; non solo, si eviterebbero sia la perdita di numerosi posti di lavoro, in un periodo già delicato dal punto di vista occupazionale, sia ulteriori spese a carico dell’Ipab, facendole viceversa ottenere entrate finanziarie certe con cui far fronte ai molteplici debiti pregressi dell’Ente”. Mario Pafumi Aprile 2014 ilCittadino lo speciale PAGINA 4 Mascali, venti di secessione: Puntalazzo e Montargano verso il referendum per l’unione con S.Alfio Le frazioni mascalesi di Puntalazzo e Montargano, tramite referendum consultivo, vorrebbero chiedere il distacco definitivo dal Comune di Mascali e l’annessione dei loro territori al limitrofo Comune di Sant’Alfio. La clamorosa notizia va avanti da un paio di mesi e sembra che si tratti di una cosa molto seria, visto che si sta formalizzando nelle mani di un notaio la costituzione formale di un apposito ‘Comitato Puntalazzo e Montargano frazioni di Sant’Alfio’, al quale hanno aderito buona parte degli abitanti delle due piccole frazioni pedemontane. La decisione sarebbe scaturita dall’incredibile stato di abbandono da parte del Comune di Mascali nel quale si sentirebbero da anni i cittadini delle due ridenti frazioni collinari, un tempo frequentatissime da turisti e villeggianti. Il Comitato, che si è riunito diverse volte aumentando il numero degli aderenti, ha anche eletto un presidente nella persona di Giuseppe Paternò, va avanti per la sua strada, presentando una serie di motivazioni importanti ed essenziali. Spiegano: “L’unica via di comunicazione con il centro del comune è poco sicura con scarsa manutenzione e impercorribile nei giorni di maltempo (spesso i terrazzamenti presenti su tale arteria subiscono crolli durante le giornate di pioggia, diventando pericolosi per la cittadinanza che si trova a percorrerla). Il territorio di Puntalazzo, con forte vocazione turistica ( ne è testimonianza la festa del villeggiante che si teneva In occasione dell’assemblea pubblica per la promozione del referendum consultivo, il dirigente di ‘Scelta Giovane’ Leonardo Fichera, confermando l’effetogni estate negli anni ‘80 portava molti turisti a gode- tivo abbandono del territorio mascalese da circa 20 anni, ha manifestato tuttavia la sua contrarietà al distacco delle due frazioni, illustrando gli interventi re del panorama del posto e della serenità dei luoghi e realizzati in questi ultimi tempi nelle frazioni. le temperature) non è stata più interessata da nessuna iniziativa che portasse turisti e quindi crescita al territo- ne tra la popolazione da parte degli Amministratori”. portante esperienza formativa, partecipando a tutte le inirio, le innumerevoli iniziative e nascita di consorzi per lo Non solo: “I servizi essenziali quali raccolta rifiuti diffe- ziative ricreative del paese. Addirittura la presenza nel sviluppo turistico del territorio non hanno trovato spazio renziata sono completamente assenti; la pulizia delle stra- Baby Consiglio comunale di Sant’Alfio di una bambina nella programmazione delle Amministrazioni passate e de dalla sabbia vulcanica non è stata puntuale e sempre residente a Puntalazzo. Tra le motivazioni della “secesrecenti”. Secondo i promotori il passaggio con il vicino approssimativa. Questi servizi riescono difficili e poco sione” anche e soprattutto la continuità del territorio, delComune di Sant’Alfio darebbe nuovi imput di crescita economici dovendo partire da circa 10 km di distanza. le colture e delle tradizioni con il Comune limitrofo di economica con conseguente sviluppo del territorio di Bisogna anche considerare la totale assenza sul territorio Sant’Alfio (coltura delle mele, ciliegie, vigneti)”. Tra i Puntalazzo e Montargano, si assisterebbe ad un rilancio montano delle frazioni (viste le quote a cui si trovano) mascalesi solamente il gruppo ‘Scelta Giovane’ sta cercerto dell’economia dell’intera comunità, vista anche la della rete del metano, presente sul territorio di Masca- cando di creare un raccordo tra le frazioni e il Comune, li ma che non arriva in atto amministrato da Commissari prefettizi, dopo lo alle frazioni in quanto scioglimento per infiltrazioni mafiose. Spiega Leonardo considerato economi- Fichera, del gruppo dirigente di ‘Scelta Giovane’ di Macamente sfavorevole scali: “Stiamo cercando di trovare strategie di risoluzione e mentre il Comune di delle numerose problematiche che investono tutto il terriSant’Alfio è considera- torio mascalese, lasciato in colpevole stato di abbandono ta dal DPR 412/93 zona da circa 20 anni. Giovedì 13 marzo in Municipio abbiaD, il Comune di Masca- mo avuto un incontro tra la delegazione di cittadini di li, quindi anche le fra- Puntalazzo e Montargano e la Commissione prefettizia: zioni, zona B nonostan- su Montargano è stata già eliminata la frana che ostruiva te le temperature siano gran parte della via Parisi e che creava molti pericoli agli prettamente montane. I automobilisti, ed inoltre è già pronto l’impegno di spesa servizi essenziali qua- per la sostituzione (ove necessario), la messa in sicurezza li trasporto pubblico ed il controllo di tutto l’impianto di illuminazione esterverso le scuole vicine no che spesso rimaneva spento. A Puntalazzo è stata già sono stati da tempo sistemata la ringhiera in ferro (da tempo divelta e molto sospesi comportando pericolosa soprattutto per l’incolumità dei bambini) neldispendio di tempo e di la ex piazza Belvedere e tra qualche giorno si passerà energie da parte degli alla pulizia del cimitero e delle piazze della frazione. abitanti che assolvono Non parole, ma fatti! Puntalazzo e Montargano non si all’obbligo scolastico toccano! Sappiamo del loro risentimento ma riteniamo Nella foto la frazione mascalese di Puntalazzo, che insieme a Montargano potrebbe in futuro fare parte di Sant’Alfio dei figli”. C’è anche tuttavia che la soluzione pensata dagli amici di Puntalazcostante partecipazione a bandi con conseguente investi- da sottolineare, tra l’altro l’aspetto dell’integrazione tra zo non sia la migliore, ed anzi, nel lungo periodo, potrebmento sul capitale turistico ed umano del posto da parte le due popolazioni e il viciniore Comune di Sant’Alfio, be rivelarsi peggiore del male. Non è giusto uno smemdel comune limitrofo. “Basti pensare - spiegano - che il suggellata dalle unioni tra ragazzi appartenenti alle due bramento del nostro territorio che, al contrario degli altri, territorio di Puntalazzo e Montargano non possono mai comunità. Da considerare che i bambini di Puntalazzo è uno dei pochi che si estende dal mare all’Etna, ed è su godere delle agevolazione per i paesi pedemontani pre- frequentano le scuole del Comune di Sant’Alfio e che le questa importante risorsa e su questa straordinaria pecuviste dall’Unione europea e tantomeno può essere con- generazioni nel corso degli anni hanno condiviso l’im- liarità territoriale che riteniamo invece, bisogna costruire siderato disagiato, vista l’appartenenza ad un Comune la Mascali del futuro, che proprio dal suo territorio, così che si estende per la maggior parte al livello del mare com’è, può attrarre importanti investimenti economici e che quindi è considerati semipedemontani”. Gli abicon impensabili ricadute occupazionali per gran parte tanti delle frazioni lamentano anche “la totale mancandegli abitanti. Siamo del parere infatti - conclude - che za di attività socio culturali, politiche giovanili per tutte con tutti i cittadini, residenti principalmente nelle fraziole fasce di età, per esempio non è mai stato organizzato ni, interloquendo oggi con i signori Commissari prefetdall’amministrazione un progetto Grest. Bambini, giovatizi e domani con la nuova Amministrazione comunale, ni e anziani i quali restano esclusi da ogni iniziativa e bisogna aprire al più presto un tavolo di discussione, conda tutte le politiche sociali che interessano gli abitanti certazione e di proposte, per cominciare a dare risposte del centro cittadino di Mascali, con palese discriminacerte ed esaustive alle aspettative e ai problemi che da zione, e la totale mancanza di volontà all’integraziotroppi anni languono irrisolti”. Mario Pafumi ilCittadino Aprile 2014 Rubrica PAGINA 5 Lo dico al cittadino... Come di consueto pubblichiamo in questo spazio le libere opinioni e le segnalazioni dei nostri lettori; chiunque voglia scrivere al Cittadino Libero può utilizzare gli indirizzi del banner di fondo pagina. Vi chiediamo solo di essere quanto più possibile brevi. INFIORATA DI NOTO A METÀ MAGGIO Gli appassionati possono recarsi nella città netina dal 16 al 18 del prossimo mese L’infiorata di Noto 35a edizione: trepidante di esprimersi in tutta la Sua bellezza in omaggio alla Russia, l’Infiorata di Noto si terrà sotto i balconi del Palazzo Nicolaci. Abbiamo già ricevuto la visita del console russo Vladimir Koroktov in preparazione del gemellaggio ed è subito polemica per chi non vede di buon occhio il gemellaggio con la Russia, perché essa si è macchiata di una grave colpa ripristinando le leggi omofobe. I manifesti dell’Infiorata tappezzano tutta Noto. Non dobbiamo dimenticare però che fu solo grazie ai primi maestri infioratori che vennero da Genzano a insegnare ai giovani netini l’arte dei petali di fiori. Noto città barocca per eccellenza, oggi si può quindi definire Fiore del Mondo e Gemma del Mediterraneo, con i suoi profumi, le sue tradizioni, i suoi colori suggestivi ed il suo affacciarsi nel mondo all’insegna della Fratellanza e dell’Uguaglianza tra i Popoli. Miriana Giocastro - Scuola Media ‘G.Aurispa’ Nuovi locali per l’ufficio protocollo di Riposto. Informiamo che i nuovi locali dell’ufficio protocollo di Riposto, funzionali e accessibili a tutti, siti al piano terra del palazzo comunale, ricevono tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12, e il martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 16 alle 18. Postazione della Polizia Municipale di Riposto. Ottima la scelta da parte del Sindaco di Riposto di mettere una postazione dei Vigili Urbani nella centrale Piazza San Pietro. Complimenti e continui così Sig. Sindaco. G.S. Vuoi anche tu dire la tua su “ il Cittadino libero”? Inviaci la tua lettera o le tue riflessioni saremo lieti di pubblicarli! Scrivi a: email [email protected] oppure: Casella Postale n. 113 - Giarre (ricorda di allegare il tuo indirizzo e un recapito telefonico) L’emanando regolamento degli impianti di telefonia mobile a Giarre: problemi e prospettive Mentre l’Amministrazione comunale dovrà attivarsi per la ricerca delle migliori soluzioni possibili nel superamento delle questioni connesse all’adozione del regolamento di telefonia mobile, i cittadini di Giarre dal loro punto di vista si interrogano sulla complessità di un atto amministrativo che dovrà trovare un giusto ed equo componimento dei diversi interessi rappresentati, dettando precise disposizioni al riguardo. Le disposizioni di legge, attualmente vigenti, dettano limiti alla potenza dell’impianto trasmittente che non può generare un campo elettromagnetico superiore a 6 Volt per metro. (D.M. Ambiente, 10/09/1998 n° 381; legge 22/02/2001 n° 36 art. 16; D.P.C.M. 8/07/2003). Entro il citato quadro normativo, la giurisprudenza di merito (ordinaria e amministrativa) ha elaborato spazi d’intervento, riservati agli Enti locali. Le Regioni e i Comuni hanno l’obbligo di “ridurre l’impatto negativo degli impianti di telefonia mobile sul territorio, stabilendo le ulteriori misure e prescrizioni” adatte a questo scopo (Corte Costituzionale 7/10/2003 n° 307). Quali sono dunque i limiti e le misure? Tenuto conto della competenza aggiuntiva e diversa, oltre quella urbanistica ed edilizia degli EE.LL., di minimizzazione del rischio per la salute della popolazione, sussistono l’obbligo di adottare speciali accorgimenti tecnici per i titolari degli impianti, l’indicazione di siti idonei, nel rispetto del piano di zona, la necessità di difendere specialmente quella parte della popolazione particolarmente esposta (bambini, anziani ed ammalati). Quindi vi è l’obbligo, nei regolamenti comunali, del divieto della convivenza di più impianti di emissione nella stessa zona, a pochi o pochissimi metri di distanza l’uno dall’altro. Infatti, la misurazione complessiva di tutte le emissioni può ben superare i limiti imposti stabiliti dalla legge. Per esempio il Comune è tenuto ad assicurare il rispetto della distanza dagli apparati di emissione delle onde elettromagnetiche di almeno 300 m dal perimetro “di ricettori sensibili”, come ospedali, scuole, case di cura, case di riposo per anziani, istituti religiosi, ecc., dato che le attuali conoscenze scientifiche segnalano che l’intensità delle onde diminuisce man mano che essi si propagano secondo la legge quadratica delle distanze. (Vedere sentenze Tar Lecce VENDO E COMPRO Inserzioni gratuite: Puoi spedire le tue inserzioni via mail a: [email protected] via fax allo: 095-937004 - via posta a: casella postale 113 - Giarre (CT) Vendesi a Riposto, causa crisi, bottega di 130 mq circa. 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Alla luce della ormai accertata pericolosità delle onde elettromagnetiche (vedere gli studi scientifici, pubblicati su Internet, e la sentenza della Cassazione su radio Vaticana, Cass. penale, n° 36845 del 13/05/2008 sezione III,) si rende necessario almeno che all’istruttoria della domanda di autorizzazione, prodotta al Comune, per esporre gli impianti di telefonia mobile, sia allegata la dichiarazione di “consenso informato” a mezzo della quale l’amministratore e/o proprietario di immobile ha provveduto ad informare i condomini sulla pericolosità per la salute dei siti da collocare (Tribunale Milano 23/10/2002, su rivista giuridica dell’ambiente 2003, 595). Alla luce delle sovraesposte considerazioni, si è del parere che le autorizzazioni fino ad ora assegnate dagli Enti locali, in materia di telefonia mobile, siano sottoposte a nuovo esame e valutate alla luce di tutte le problematiche connesse. Sebastiano Catalano Aprile 2014 ilCittadino Giarre, Riposto, Mascali PAGINA 6 GIARRE: CONTINUANO LE ADOZIONI DELLE AREE A VERDE PUBBLICO Il Comune concede a titolo gratuito l’area e garantisce la possibilità di realizzare progetti culturali, ludici o eventi all’interno senza costi aggiuntivi per l’utenza interessata e senza scopo di lucro per l’affidatario Dopo la grande adesione al primo bando di adozione delle aree a verde pubblico che si è chiuso il 2 dicembre 2013, un nuovo bando, prorogato fino al 31 dicembre 2014, sta vedendo molte adesioni di cittadini, associazioni e comitati di quartiere che si aggiudicano le aree a verde pubblico riportate di recente al loro normale e decoroso aspetto dall’Amministrazione comunale. Dopo la riqualificazione di Villa Margherita,Villa Garibaldi, Parco Giardino di San Giovanni Montebello che ha portato a riscoprire un panorama meraviglioso tra Etna e mare da tempo oscurato da una vegetazione fitta, è iniziata la riqualificazione di Piazza Sac. Spina e Largo Cismon del Grappa. Già dati in adozione le aiuole di Via L. Orlando, verde Via Rosina Anselmi, zona Lidl, viale delle Province Zona Altarello, aiuole di Macherione,Villa Margherita,Villa Garibaldi, parco Quattro stagioni e area Piazza Mazzini, adottate da associazioni, comitati di quartiere ed attività commerciali. Soddisfatto del gran numero di adesioni alle adozioni di aree a verde, si dichiara l’Assessore all’Ecologia nonché Vicesindaco Arch. Salvo Patanè: “L’Amministrazione ha individuato nell’adozione di aree verdi comunali un valido strumento di partecipazione alla manutenzione di spazi verdi di proprietà comunale da parte di cittadini singoli, organizzati in associazioni, cooperative sociali, comitati di quartiere e condomini. L’iniziativa è volta a migliorare la manutenzione del verde cittadino e a promuovere un maggiore coinvolgimento dei cittadini e si concretizza attraverso una convenzione tra l’Amministrazione comunale e i terzi interessati. Tante convenzioni sono state fatte e tante ne stiamo facendo, l’ultima con una scuola di Giarre, l’Istituto Agrario con l’adozione di Largo Cismon del Grappa”. La convenzione prevede a carico del richiedente la manutenzione ordinaria dell’area verde, smaltimento dei rifiuti prodotti, fornitura materiali e manodopera necessari, eventuale servizio di apertura e chiusura dei cancelli all’ingresso negli orari stabiliti, la conservazione dell’area interessata nelle migliori condizioni, preventiva autorizzazione dell’Amministrazione comunale per ogni variazione ed innovazione, assicurazione del personale impegnato per tutti i rischi connessi allo svolgimento dei lavori di manutenzione e garanzia di responsabilità civile per eventuali danni a terzi o cose. A carico dell’Amministrazione interventi straordinari di potatura degli alberi, rimozione rami secchi e spese relative al consumo di energia elettrica e consumi idrici. La convenzione è a costo zero per entrambe le parti. Il comune concede a titolo gratuito l’area e garantisce la possibilità di realizzare progetti culturali, ludici o eventi all’interno senza costi aggiuntivi per l’utenza interessata e senza scopo di lucro per l’affidatario. Marina Scordo Si festeggiano i 100 anni della storica cioccolateria Fabbrica Finocchiaro Un Gran Galà per festeggiare 100 anni di vita. Così la Fabbrica Finocchiaro, storica cioccolateria di Corso Italia 201 a Giarre, celebra sabato 5 aprile l’invidiabile traguardo. Nata nel 1914 da un’idea lungimirante di Santo Finocchiaro, l’azienda si è subito imposta divenendo in poco tempo leader nella produzione di caramelle e confetti e punto di riferimento della tradizione dolciaria siciliana. Negli anni ’70 Giovanni Finocchiaro trasforma il locale in uno spazio per la vendita dei prodotti dolciari dell’azienda di famiglia. Nel 2004 poi Gaetano Finocchiaro, terza generazione di una dinastia votata al successo, restituisce nuova vita all’edificio, convertendolo in una raffinata cioccolateria e sala da the liberty con ampi spazi. Una sfida vinta la sua. Fabbrica Finocchiaro, in breve tempo, viene inserita nelle prestigiose guide dei ‘Locali Storici d’Italia’, l’unica nell’intera provincia di Catania, e del ‘Gambero Rosso’, divenendo una delle caffetterie più rinomate della penisola. Ricco il calendario di eventi per celebrare un secolo di successi. Poste Italiane rende omaggio alla lunga tradizione dell’azienda dolciaria con un annullo filatelico dedicato ai ‘Cent’Anni di Fabbrica Finocchiaro’, una chicca per i collezionisti. Inoltre, un’esclusiva mostra di manifesti pubblicitari del secolo scorso offerti dal gruppo Alessi, farà da cornice all’evento. Un viaggio imperdibile tra le illustrazioni che hanno orientato il gusto e l’immaginario collettivo. Anche Giarre si attrezza con una pista di elisoccorso Un’impresa della provincia di Messina si è aggiudicata l’appalto dei lavori per la realizzazione di una elipista all’interno dello stadio di atletica di viale Sturzo, con un ribasso del 6% (circa 17 mila euro). La spesa prevista al netto è di 279.731,07 euro. Alla gara hanno partecipato 19 diverse imprese, sette delle quali sono state escluse per la presentazione incompleta della documentazione. Dopo 45 giorni di pubblicazione dell’esito della gara, si procederà alla consegna dei lavori che potrebbero iniziare non prima dell’inizio della prossima estate. I lavori prevedono la realizzazione di una elisuperficie e una strada di accesso per consentire un adeguato deflusso dei mezzi di soccorso verso la zona di atterraggio. Saranno collocati anche 28 segnalatori perimetrali omnidirezionali. Previsto anche l’esproprio di una piccola porzione di terreno adiacente alla strada di accesso, in corrispondenza di viale Sturzo. Mario Pafumi Mascali, sospesa da circa un anno l’assistenza domiciliare agli anziani Circa 100 anziani, tra cui numerosi soggetti con problemi di disabilità, da un anno attendono senza avere alcuna risposta un intervento di assistenza domiciliare dal Comune di Mascali. La denuncia arriva dal Movimento ‘La Nostra Mascali’, che da accertamenti eseguiti al Comune - Servizi Sociali, sulla scorta di numerose segnalazioni, con amarezza ha appreso che il servizio di assistenza domiciliare è stato espletato fino al 2 marzo del 2013 da una cooperativa sociale (servizio semestrale con un costo di 75.950 euro) e da allora non è stato più rinnovato per mancanza di copertura finan- ziaria. Attività di supporto, quelle sospese da circa un anno, che assicuravano assistenza a 60 anziani, tra cui 10 disabili. Oggi le prestazioni vengono assicurate ad un numero ridotto di utenti, quelli più gravi, che il Comune ha inserito nell’elenco dei servizi finanziati dalla Legge 328. Complessivamente solo una ventina di anziani (tra cui sei disabili) mentre, come detto, sono un centinaio gli utenti che hanno presentato richiesta di assistenza ai Servizi sociali del Comune e che dal febbraio dello scorso anno sperano di potere usufruire di un servizio di primaria importanza. C.L. Aprile 2014 ilCittadino Giarre, Riposto, Mascali A rischio chiusura lo storico Istituto Nautico ‘Luigi Rizzo’ di Riposto Una delle fondazioni più prestigiose della marineria ripostese, l’Istituto Tecnico Nautico ‘Luigi Rizzo’, cuore e memoria delle tradizioni ripostesi, nato nel 1820 grazie ad un decreto reale di Ferdinando I di Borbone (‘Re nasone’) tra le primissime scuole pubbliche in Sicilia, la seconda scuola nautica dopo quella di Camogli, poi intitolata all’ammiraglio siciliano Luigi Rizzo, l’attuale Istituto Tecnico Nautico ‘Luigi Rizzo’ potrebbe essere chiuso e interdetto e le attività didattiche trasferite in una nuova sede. La clamorosa notizia è esplosa fragorosamente a seguito di una visita ispettiva dell’Asp che ha accertato alcune criticità, non strutturali, in diversi locali dell’antico edificio. Attualmente l’istituto, che dall’anno scolastico 2010/2011, a seguito al riordino degli Istituti Tecnici, è diventato un Istituto Tecnico per l’indirizzo Tecnologico con indirizzo Trasporti e Logistica, non è più autonomo in quanto è stato accorpato con altri due istituti ripostesi, il geometra ‘Colajanni’ e il professionale ‘Olivetti’. Eppure l’antica sede, che meriterebbe di essere proclamata monumento nazionale, ospita un interessante planetario, fra i più importanti in Sicilia e oggetto di molte visite ed è dotato di una biblioteca molto fornita dove è possibile trovare non solo importanti volumi risalenti all’ ‘800, ma anche delle interessantissime tavole di disegni tecnici che raffigurano i vascelli dell’epoca, laboratori di navigazione, sistema radar, sistemi di rilevazione dati meteo che si effettua sin dal 1884. L’Istituto Tecnico Nautico è nato con Riposto ed è espressione della cittadina di Riposto, in quanto strettamente legato al tessuto connettivo della cittadina ed alla sua crescita culturale e sociale. La questione, sollevata da una lettera del dirigente scolastico Maria Novelli, indirizzata al sindaco Enzo Caragliano, all’assessore alla Pubblica istruzione Gianfranco Pappalardo Fiumara e alla presidente del Consiglio comunale Mariella Di Guardo, alla luce di quanto emerso dal sopralluogo dell’Asp, è stata oggetto di un dibattito in Consiglio comunale, dove per una volta sia i consiglieri sia gli amministratori, a prescindere dalle posizioni politiche, si sono unanimemente espressi affinché la sede del glorioso ‘Luigi Rizzo’ venga lasciata nell’antico edificio di via Duca del Mare. Su questo però incombe la circostanza che l’edificio che ospita il Nautico è di competenza della Provincia, la quale nel corso degli anni, nonostante i solleciti dei vari dirigenti scolastici ha eseguito solamente interventi di manutenzione straordinaria. La Provincia, che a breve scomparirà del tutto, potrà garantire i lavori necessari ad una ristrutturazione che ridia dignità e sicurezza al grande e prestigioso edificio? La Giunta Caragliano pare si sia già attivata affinché il Nautico resti nella vecchia sede, richiedendo alla Provincia al più presto lavori di manutenzione straordinaria, ma non è detto che ciò possa avvenire in tempi ragionevolmente brevi, per cui la ricerca di locali idonei che garantiscano e tutelino la salute e l’incolumità di studenti e operatori scolastici sembra inevitabile. Cosa dunque accadrà? Qualcuno ha insinuato che dietro la richiesta di chiusura del monumentale edificio scolastico, che gode di una posizione strategica essendo ubicata in pieno centro storico, fronte mare e fronte porto internazionale dell’Etna, possa esserci qualche presunta pressione di operatori turistici i quali potrebbero essere interessati a trasformarlo in un albergo di lusso. Per dirla con Giulio Andreotti “A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”. In questo caso, però, i ripostesi, come dimostrato in Consiglio comunale, faranno di tutto affinché la storica sede venga mantenuta, anche perché si avvicina sempre più la prestigiosa data del 200° anniversario di fondazione. Nel 1970, il 24 ottobre, Riposto celebrò il 150° anno della fondazione dell’Istituto. A ricordo dell’evento fu murata un’epigrafe che diceva: “Nel 150° anniversario della fondazione, l’Istituto Nautico di Riposto, trae dal suo operoso e fervido passato, i più lieti auspici di un migliore e lieto avvenire”. M.P. Mascali: cosa si aspetta a ripulire il litorale con l’imminente arrivo della stagione turistica? La stagione estiva è ormai alle porte. A partire dal primo di maggio, se non già da questo mese, turisti e vacanzieri ritornano sul litorale di Fondachello e S.Anna non solo per crogiolarsi al sole ma anche per fare i primi tuffi. Ma lo scenario nei mesi e negli anni non è cambiato. Ad accogliere turisti e vacanzieri la mancanza di un litorale attrezzato e pulito, erbacce, aiuole incolte, buchi sull’asfalto e cumuli di sabbia vulcanica su via Spiaggia e in altre zone della frazione marinara. Facile spesso è lamentarsi della poca civiltà delle persone e giustificare le Amministrazioni che sono privi di soldi nelle casse comunali. Si potrebbe già incominciare a pensare all’estate e a migliorare con interventi mirati il litorale per dare almeno una parvenza di decenza ad una frazione balneare che potrebbe offrire ottime occasioni di occupazione e di turismo. Purtroppo ad oggi nessun intervento è stato realizzato: metri di canneti non ripuliti da mesi sporgono sulla sede stradale, su via Parallela sacchi di sabbia vulcanica e micro discariche ostruiscono anche le entrate dei cancelli privati, erbacce lungo via Immacolata e su via Spiaggia dove tra pochi mesi saranno istituite le strisce blu ‘a pagamento’. La sabbia vulcanica da mesi, pian pianino, viene rimossa dai pochi operai e mezzi comunali, ma di lavoro ce n’è ancora tanto. In questi giorni, a singhiozzo, stanno anche lavorando gli utenti dei cantieri di lavoro, poco più di 40 unità che per i prossimi 3 mesi saranno impegnati in lavori di manutenzione e cura del verde pubblico. Ma è possibile ripulire Mascali e frazioni con il lavoro di poche unità per soli 3 mesi l’anno? Angela Di Francisca PAGINA 7 CRONACA DI UNA MAGGIORANZA DISPETTOSA VERSO LA CITTÀ RIPOSTO - In un’aula affollata di pubblico, la vecchia opposizione è diventata ormai maggioranza a seguito dei quattro consiglieri passati all’opposizione. Nell’ultima seduta del 25 marzo, sulla discussione del piano particolareggiato del centro storico, prende la parola il passionario architetto Calì; dopo pochi minuti viene già interrotto dal consigliere Ezio Raciti che propone, come per ripicca, di rinviare l’argomento, far valere la forza dei numeri, bloccando di fatto il lavoro del consiglio comunale. Per quale scopo? Chiedetelo a loro. Raciti viene appoggiato dal vulcanico consigliere Sebastiano Bergancini: si trasforma conseguentemente l’aula in un putiferio, scaturito dalla reazione da parte dei consiglieri Saro Caltabiano e Francesco Grasso; a loro si associa l’assessore Pappalardo, il quale dichiara e rivendica il diritto di ascoltare l’architetto Calì e di permettergli di completare la relazione. S’innesca un caos totale, con battibecchi continui fra maggioranza e opposizione. Il consigliere Caltabiano chiede che venga ascoltato il tecnico Calì per non far ritardare ulteriormente la trasmissione del piano alla Regione Siciliana e non danneggiare i cittadini. Dopo pochi secondi il presidente Di Guardo, a causa della situazione creatasi, sospende il consiglio. Passati 15 minuti, in aula continua la seduta con alla guida il vicepresidente Michele D’Urso e, come al solito, il consigliere Bergancini abbandona l’aula con il consueto ritornello di non farsi rappresentare da un vicepresidente imputato. La cosa strana di questo consiglio è che, dopo ben 50 anni di vita politica, il consigliere Avv. Carmelo D’Urso ha stranamente assistito silente a tutti questi teatrini politici, non intervenendo e non invitando, dall’alto della sua esperienza, i presenti a trovare un punto di incontro. Nel bene e nel male alla fine chi paga è solo la collettività ripostese. Loro si divertono con ripicche da scuola elementare, a danno di chi deve ristrutturare immobili in centro storico, anche di particolare pregio, e creare lavoro in un periodo di crisi mondiale per cittadini e imprese. Povera Riposto!Grazie consiglieri! Pippo Scuto Aprile 2014 ilCittadino Notizie dai Comuni ETNA NORD E PISCINA COMUNALE LO SVILUPPO PASSA DA UN REFERENDUM A Linguaglossa in campo un comitato civico per rilanciare il turismo Sganciare il destino della piscina comunale ‘Mareneve’ da quello della pista di accesso ai crateri sommitali dell’Etna ‘Provenzana’ attraverso un referendum tra i cittadini di Linguaglossa per cambiare il futuro di due beni pubblici fino ad oggi gestiti da un’azienda privata in forza di una convenzione del 1971, rin- novata nel 2000, oggi scaduta. Questa la proposta di un comitato civico referendario, costituito ad hoc dalla ‘società civile’ del centro etneo, in risposta alla delibera del Consiglio comunale che ha confermato, in vista del nuovo bando, l’affidamento in coppia di pista e piscina. Un binomio da spezzare, secondo i promotori della consultazione popolare, “perché mette in relazione beni di natura profondamente diversa e per imprimere un radicale cambiamento di rotta - si legge in una nota - alle scelte di sviluppo turistico del versante nord dell’Etna, rompendo con le fallimentari logiche monopolistiche del passato”. Il dibattito a Linguaglossa è caldo e non potrebbe essere altrimenti: da una parte è in gioco, con il futuro dell’unica via a nord per la vetta dell’Etna patrimonio dell’umanità, protagonista di ogni miracolosa retorica sullo sviluppo locale, la stessa identità culturale ed economica di Linguaglossa; per altro verso, è indispensabile non perdere una struttura sportiva dal chiaro valore sociale, attiva in un territorio che, sul piano delle piscine pubbliche, dispone soltanto del rudere incompiuto di Trepunti di Giarre e dell’impianto di Taormina. Negli anni Settanta l’accoppiata garantì l’avvio della piscina contando sull’impegno dell’azienda affidataria dell’accesso ai crateri ma adesso, secondo il comitato civico, è necessario un cambio di passo attraverso “la gestione della piscina comunale in autonomia dalla pista, in forza della sua utilità sociale”. Viceversa, per la strada di accesso ai crateri - da quota 1.800 metri a 2.300 metri ricadente nel territorio di Linguaglossa, poi fino alla sommità dell’Etna in quello di Castiglione di Sicilia - è ormai ineludibile “realizzare le stesse condizioni del versante sud, con una offerta turistica unitaria, abbandonando monopoli e vecchie logiche municipalistiche”, questo tramite un unico bando che i due Comuni interessati dovrebbero redigere fianco a fianco. Il ragionamento è lineare e condiviso da diversi operatori del settore turistico del paese: l’affidamento di pista e piscina ha prodotto risultati fallimentari in entrambi i campi, adesso il nuovo bando dovrà avere ricadute in termini di sviluppo turistico per tutto il territorio. Veniamo ai numeri: durante un’assemblea pubblica sul tema si è parlato di “7.000-8.000 visitatori” durante la stagione delle escursioni, per alcuni “i numeri di un fallimento clamoroso, se si pensa che basterebbe portare in vetta anche solo i maturandi siciliani di ogni anno per giungere ad almeno diecimila presenze”. La statistica non sembra presentare il crisma della scientificità, ma per la gente di Linguaglossa è sufficiente per cogliere la gravità della crisi del sistema turistico di Etna nord, il frutto di una gestione delle risorse che punterebbe “soltanto a sopravvivenza e a mantenere intatte le solite rendite” senza considerazione per l’eventuale indotto e senza le basi per ridare vitalità al tessuto economico cittadino. “Purtroppo la rassicurazione di un bando aperto non può bastare - proseguono - “perché non chiarisce a nessuno come si concepisce, con quali strumenti si vuole addivenire alla ricostituzione dell’ossatura economica del paese, senza cui non c’è futuro per le piccole attività”. Per altri tra i presenti, altrettanto grave è senz’altro “il ritardo con cui si sta affrontando la questione, si poteva cominciare a lavorare un anno prima della scadenza delle concessioni, adesso la piscina ha già chiuso da mesi ed i tempi si allungheranno ancora in attesa del bando”. Nei mesi scorsi anche l’associazione di volontariato catanese ‘Come Ginestre’, attiva a Linguaglossa con attività di riabilitazione in piscina, aveva lanciato l’allarme: “La chiusura della Piscina Mareneve di Linguaglossa crea un grave disagio a tantissime famiglie associate ed è una sconfitta per lo sport sull’Etna”. Francesco Vasta PAGINA 8 IL SINDACO VECCHIO: IL VOTO È IMPRATICABILE LINGUAGLOSSA - “Il referendum su pista di accesso ai crateri dell’Etna e piscina comunale è inattuabile sia per ragioni regolamentari che per i costi insostenibili per le casse comunali che la consultazione comporterebbe, sebbene creda che la democrazia diretta non sia mai un errore”: il sindaco di Linguaglossa Rosa Maria Vecchio (nella foto) ha sbarrato la strada alla proposta referendaria del comitato civico ‘Pro pista Provenzana’ durante un’assemblea pubblica sul tema svoltasi nei giorni scorsi. Il primo cittadino ha poi evidenziato che “la pista sarà affidata con procedure trasparenti e nell’interesse di tutti, il Consiglio comunale si è espresso chiaramente”, mentre per quanto riguarda la piscina comunale “l’obiettivo è quello di garantire un servizio al paese così come avvenuto in passato tramite l’apporto di chi guadagnerà grazie alla gestione dell’accesso ai crateri”. Sul fronte dell’auspicata sinergia tra i due Comuni interessati dal tracciato della pista, una nota positiva viene senz’altro dalla partecipazione al dibattito del sindaco di Castiglione Salvatore Barbagallo, in prima linea nel confermare i buoni rapporti e l’intesa tra le due amministrazioni. Nel frattempo qualcuno, tra il serio e il faceto, abbozza già una controproposta: “Il referendum potrebbe tenersi lo stesso assieme a quello confermativo previsto per la nascita dei Liberi Consorzi di Comuni dalla legge che ha abolito le Province”. F.V. Aprile 2014 ilCittadino Notizie dai Comuni PAGINA 9 Su piazza Botteghelle il Tar riconosce legittimo il ricorso della ditta esclusa FIUMEFREDDO DI SICILIA - Forse volge verso una soluzione definitiva l’ammodernamento e sistemazione di piazza Botteghelle a Fiumefreddo, dopo la consegna ed inizio lavori avvenuti quasi 3 anni fa e sospesi per i ricorsi amministrativi. Con sentenza n° 62 di quest’anno, il Consiglio di giustizia amministrativa ha accolto il ricorso in appello proposto dall’impresa ‘Patriarca’ in proprio e quale capogruppo della costituenda Ati di Di Fil S.r.l. riformando la sentenza di primo grado e disponendo, per l’effetto, l’annullamento dell’aggiudicazione in favore della Gisam S.r.l. con declaratoria di inefficacia del contratto stipulato. La sentenza pone fine ad una ormai annosa questione relativa alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo e rifacimento, con relativa nuova illuminazione pubblica, della piazza principale del paese. Purtroppo il frettoloso inizio dei lavori, disposto dalla precedente Amministrazione, pur in pendenza di un giudizio intrapreso davanti al Tar di Catania e trasferito successivamente al Cga, ha di fatto determinato lo “scempio” della piazza che assomiglia ad un “percorso da guerra” con conseguenziali notevoli disagi per la popolazione. Peraltro il lungo lasso di tempo intercorso per via dei vari gradi di giudizio mette a repentaglio il finanziamento regionale a suo tempo ottenuto, per cui l’attuale Amministrazione presieduta da Marco Alosi con l’assessore ai Lavori pubblici, Claudio Fiume, si sta attivando, con ogni mezzo, per non perdere il finanziamento e riavviare, nel più breve tempo, i lavori sospesi. È auspicabile che risolti i problemi con il competente Assessorato regionale possano essere ripresi i lavori prima dell’arrivo della prossima estate. C. L. Uno scorcio di piazza Botteghelle dopo i lavori di scavo PIEDIMONTE ETNEO - La creazione di un Centro Comunale di Raccolta rifiuti (Ccr) all’interno dell’impianto sportivo ‘Antonello Raiti’ di via Noci infiamma il dibattito tra le forze politiche a Piedimonte. E sul tema nettezza urbana di spazio per le polemiche ce n’è sempre tanto, mentre latitano le idee organiche ed attuabili, alternative a quanto portato avanti dall’Amministrazione, per dotare il paese di una struttura moderna ed efficiente di gestione dei rifiuti, autentica chimera ormai decennale. Gli sforzi della Giunta sono senz’altro importanti e raccolgono già il frutto della riattivazione della raccolta differenziata, sospesa da mesi dopo la crisi dell’Ato Joniambiente, ma adesso bisognerà chiudere i conti e dalla provvisorietà del nuovo Ccr dovrà, in tempi ragionevoli, nascere il sospirato luogo destinato “al ciclo virtuoso dei rifiuti e alla collaborazione con i cittadini”. Venendo alla cronaca, l’Amministrazione ha scelto di trasformare una sezione dell’ampio parcheggio del campo sportivo in area per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti domestici differenziati quali carta, vetro, plastiche, ma anche ingombranti e rifiuti classificati dalla legge come “pericolosi”. La disputa si gioca qui, sullo spettro dell’inquinamento, con il TORNA LA DIFFERENZIATA A PIEDIMONTE, CCR NEL CAMPO SPORTIVO: BATTAGLIA IN CONSIGLIO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE gruppo d’opposizione ‘Valori e solidarietà’ subito ricorso alle barricate perché “è inaccettabile rischiare di trasformare in discarica il campo sportivo, anziché progettarne il rilancio”. Il Ccr è un adempimento richiesto dalla legge regionale di riforma del settore rifiuti e servirà l’Ambito di Raccolta Ottimale (Aro) che riunisce Linguaglossa e Piedimonte sulla base del piano territoriale per la gestione integrata della nettezza urbana presentato pochi giorni fa. Dalla maggioranza chiariscono: «per il campo sportivo non cambierà nulla, i rifiuti saranno smaltiti settimanalmente ed i contenitori saranno sigillati e a norma di sicurezza». La disputa, dopo le bordate delle scorse settimane, approderà in Consiglio comunale dopo la richiesta di una seduta straordinaria sul tema firmata dal consigliere di minoranza Felice Belfiore. F. V. In vista delle elezioni europee, apertura di nuove sedi da parte di ‘Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale’ Una giornata (28 marzo) che il quadro dirigente siciliano di ‘Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale’ ha dedicato al collegio elettorale di Giarre. Nella mattinata un primo incontro con i soci, i simpatizzanti e le autorità del Partito, mentre nel pomeriggio è stata la volta dell’inaugurazione delle sedi di Belpasso, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Santa Venerina. Tre settimane dopo il congresso nazionale che si è svolto a Fiuggi, il movimento politico, che fa capo a Giorgia Meloni, ha iniziato il processo di radicamento territoriale partendo dalla Regione Sicilia che, storicamente, è sempre stata benevola, da un punto di vista elettorale, alla destra e ai valori conservatori che la stessa difende. All’apertuNella foto un momento della cerimonia a Fiumefreddo ra del circolo di Giarre, oltre ai coordinatori locali del partito Pietro Aci ed Alberto Cardillo, hanno presenziato il coordinatore regionale Sandro Pappalardo e i deputati nazionali Fabio Rampelli ed Edmondo Cirielli. “Il radicamento territoriale è uno strumento prezioso e indispensabile per provare a ricucire lo scollamento tra i cittadini e la politica - afferma l’on. Cirielli, segretario d’aula alla Camera dei Deputati. “La nascita di sedi e sezioni è un segnale importante che vogliamo dare, per riconquistare la fiducia del popolo della destra, che in Sicilia ci ha sempre dato grandi consensi. Per ricostruire questo rapporto intendiamo proprio ripartire dal basso, dai bisogni della gente e dalle persone giuste che li sappiano interpretare”. La sede giar- rese fungerà, peraltro, da collettore per tutti i 14 Comuni ricadenti nel collegio elettorale. “Settimanalmente registriamo nuove adesioni di amici che avevano militato già in An o nel Pdl o di nuovi componenti che si rispecchiano nei valori e nelle posizioni di ‘Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale’ - commenta il coordinatore cittadino Alberto Cardillo. “Per me e per gli amici che per primi hanno sostenuto la ‘pazza idea’ di rifondare la destra a Giarre, penso in primis a Massimo Finocchiaro, Giuseppe Nicotra e Giuseppe Timpone, è stato un immenso onore ricevere la visita dei deputati nazionali Cirielli e Rampelli, i quali hanno potuto tastare come a Giarre e nella Sicilia orientale vi sia una grande sete di destra, o meglio mutuando quanto detto dalla Le Pen e dalla Meloni, c’è voglia di potersi rispecchiare in un partito che non stia ‘in alto’ con banche, grande finanza, poteri occulti; la nostra gente vuole un partito che stia ‘in basso’, con il popolo e per il popolo. Non so se questo oggi sia di destra o sinistra ma questo vogliamo essere”. ‘Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale’ è nata per questo, per difendere i diritti del popolo italiano ad ogni livello, da Lampe- dusa a Bruxelles. Ringrazio, infine, l’infaticabile coordinatore regionale Sandro Pappalardo, per la fiducia riposta nella mia persona e nel gruppo di Giarre. Da oggi - conclude Cardillo - parte la sfida volta a riaggregare una comunità politica che vada oltre Berlusconi, vedendo chiaro l’orizzonte politico-valoriale di un centrodestra che sopravvive ai leader che passano”. C. L. Aprile 2014 ilCittadino PAGINA 10 Acireale Anche Acireale inserita nell’elenco delle comunità agevolate con gli sgravi fiscali delle Zone Franche Urbane C’è grande interesse tra i commercianti acesi per l’istituzione della Zona Franca Urbana, che promette di essere uno strumento per alleggerire le già gravose condizioni in cui versano le casse dei negozianti di Acireale. L’Osservatorio comunale istituito a luglio 2013 e presieduto dal sindaco Antonino Garozzo, ha presentato ufficialmente il 10 marzo, in un convegno presso il Palazzo del Turismo di Acireale, le modalità di ammissione al bando per la Zona Franca Urbana, le agevolazioni previste e l’iter per la presentazione delle Istanze. “Un percorso iniziato nel 2008 - ricorda il sindaco Garozzo - che vede Acireale far parte dei 18 comuni siciliani (36 in tutta Italia) che hanno la possibilità concreta di accedere a una serie di sgravi fiscali che, in un periodo di crisi come quello attuale, rappresentano una grande opportunità per la città”. Una scelta chiara è stata fatta in favore dei commercianti del centro storico, con l’obiettivo di rilanciare l’immagine di una città che, pian piano, vede spegnere le luci dei negozi nelle vie principali. I soggetti beneficiari sono tutte le piccole o micro imprese, che hanno massimo 50 dipendenti e un volume d’affari non superiore a 10 milioni di euro. “Sta adesso agli acesi - continua il primo cittadino - cogliere l’opportunità e stabilire se debba essere questo il punto di partenza per 50 o più anni di prosperità economica o, se invece, questo dovrà ridursi ai pochi anni in cui si godrà dei benefici solo in maniera speculativa”. L’Osservatorio comunale - composto dal sindaco, dalla rappresentanza consiliare, dalle organizzazioni di categoria e da quelle sindacali - farà da garante e vigilerà anche sugli affitti, puntualizza Garozzo “perché non vorremmo che si spostasse reddito da dove vi è il bisogno, cioè per la produzione e quindi la creazione di lavoro, ad altri settori, sebbene legittimi, quale quello immobiliare. Questa è l’operazione economica più importante dal dopoguerra ad oggi - sottolinea il primo cittadino - tenuto conto che non si parla di finanziamenti in arrivo, ma di soldi risparmiati in tasse dalle imprese e reinvestite sul lavoro, sulle aziende”. Un provvedimento che fa però discutere, quello delle Zfu, perché necessariamente esclude una parte della città e ne favorisce un’altra seguendo dei criteri che creano delle diseguaglianze. Se è vero che andava necessariamente tracciata una mappa del territorio con inclusi ed esclusi, sfuggono dalla logica comune i motivi che, ad esempio in vie commerciali importanti quali il corso Sicilia, mandano “in paradiso” le attività sul lato orientale della strada relegando, invece, “all’inferno” quelle sulla sponda occidentale. Un provvedimento che, nelle premesse, presta il fianco alle polemiche, anche se il sindaco Garozzo prevede che “la crescita dell’economia reale sarà di beneficio per l’intera economia acese. I vantaggi saranno per tutta la Città e non solo per le aree ricadenti nella Zfu in termini di reddito e di occupazione”. Marco Polimeni Il commercio ad Acireale, tra vecchi modelli fallimentari e nuove opportunità di fare gruppo Una passeggiata per il corso Umberto, la via principale di Acireale, rende immediatamente l’idea della difficile situazione commerciale della Città dei Limoni. Vetrine vuote con cartelli affittasi, saracinesche calate e negozi, quelli rimasti, vuoti. “Le origini della decadenza - secondo Vincenzo Pappalardo, responsabile della Confesercenti di Acireale - sono da cercare in una serie di concause. La proliferazione dei centri commerciali ha colpito fortemente l’economia cittadina, in più la crisi a livello mondiale ha avuto i suoi effetti negativi e, a livello locale, la scarsa propensione dell’imprenditoria acese ad innovare ha reso complicato reagire a questo stato di difficoltà”. È in atto una vera e propria fuga dal centro storico di Acireale da parte dei commercianti, mentre “si vede - secondo l’esperienza di Pappalardo - una certa vitalità in alcune zone periferiche di passaggio che raccolgono l’utenza delle frazioni acesi”. “ Lo spirito della Zona Franca Urbana - secondo il rappresentante della Confesercenti - non è stato del tutto compreso dall’amministrazione acese, che ha esteso le aree interessate dagli sgravi fiscali per quasi tutta la città, indebolendo, di fatto, questo strumento originariamente pensato per avviare una concentrazione di attività commerciali nelle zone periferiche a basso reddito”. Secondo Pappalardo “la chiave per uscire dalla crisi di Acireale passa dal costruire una mentalità di gruppo, smettendo di coltivare esclusivamente il proprio orticello e abbandonando i vecchi schemi commerciali”. M.P. ilCittadino Aprile 2014 PAGINA 11 Zafferana - S. Venerina con la nomina di Angela di bella si completa la giunta municipale ZAFFERANA ETNEA - Nominato nuovo assessore. Il sindaco Alfio Russo, dopo le dimissioni nei mesi scorsi di Iano Leonardi, completa la giunta municipale tingendola di rosa. Il nuovo assessore è Angela Di Bella, 48 anni, impiegata regionale, a cui sono state assegnate le deleghe alla Pubblica Istruzione, Cultura, Solidarietà Sociale e Pari Opportunità, rette, finora, dallo stesso primo cittadino. La Di Bella, già consigliere comunale della lista di maggioranza ‘Zafferana in Comune’, lascia così l’assise cittadina. Al suo posto non subentrerà nessun candidato poiché la lista del sindaco ha esaurito la scorta dei non eletti. Angela Di Bella completa, così, la giunta di cui fanno parte Giuseppe Privitera, Carmelo Torrisi e Vincenzo Tropea. “Ringrazio il sindaco Russo per la fiducia accordatami - ha dichiarato a caldo il nuovo assessore Di Bella - e nel poco tempo che rimane sino alla fine della legislatura, spero di riuscire a dare il giusto apporto per rappresentare appieno le esigenze della comunità, e, in particolare, delle donne”. Rosalba Mazza S.Venerina: RADUNO AUTO D’EPOCA Il Sindaco Salvatore Greco fiero di aver ospitato la manifestazione Organizzata dal Comune, in collaborazione con il Circolo Veicoli Storici ‘Titani di Trinacria’, federato Automotoclub Storico Italiano (Asi), presieduto da Fabio Barbagallo, si è svolta la prima edizione del Trofeo Santa Venerina Auto e Moto d’Epoca. Circa venticinque i veicoli d’epoca partecipanti. Le vetture risalenti all’arco temporale che va dagli anni Trenta agli anni Ottanta, partite dal lungomare di Catania, sono giunte a Santa Venerina in mattinata. Qui, fatto il giro del paese, sono approdate in Via Fago nuova, dove è stato disputato il 1° trofeo Santa Venerina: una gara di regolarità consistente in passaggi cronometrati delle vetture. Durante il periodo delle prove, gli equipaggi hanno avuto la possibilità di visitare il ‘Museo della distillazione’ in Via Stabilimenti. Il sindaco Salvatore Greco, fiero di aver ospitato questa manifestazione, afferma: “La mostra delle auto e delle moto d’epoca è un’occasione di promozione del territorio e un modo per far visitare la nostra cittadina a persone provenienti da varie parti della provincia facendo apprezzare la nostra ospitalità e le nostre produzioni tipiche”. C. L. Il Sindaco Alfio Russo premia ventinove promettenti studenti Nella sala consiliare del Municipio di Zafferana Etnea sono stati premiati dal Sindaco Alfio Russo gli studenti più meritevoli che negli anni 2011/2012 hanno conseguito il diploma o la laurea col massimo dei voti. Gli studenti premiati sono stati in tutto venti laureati e nove diplomati, che con tanti sforzi e sacrifici hanno avuto ufficialmente riconosciuto il loro impegno profuso nello studio. Questi i loro nomi: Maria Provvidenza Barbagallo, Rosaria Cavallaro, Alice Caponnetto, Giovanna Coco, Giuseppa Coco, Ylenia Nathalia Di Giorgio, Gabriella Drago, Francesca Guglielmino, Giuseppe Marino, Alessandro Messina, Francesco Missina, Melania Privitera, Mariagiovanna Rapisarda, Angela Russo, Salvatore Russo, Grazia Sapienza, Rossella Scandurra, Giuliano Scolio, Ambra Eleonora Sciuto e Vincenza Torrisi per i laureati; Gianvito Chiechio, Jessica Alfia Cultrera, Giada Giuffrida, Marialuisa Giuffrida, Cecilia Mascali, Una foto di gruppo per gli studenti premiati dall’Amministrazione Giuseppe Licciardello, Maria Fiorella Privitera, Antonio Russo e Fabio Russo per i diplomati di scuola media superiore. “I nostri ragazzi meritano questo riconoscimento per il loro impegno negli studi - ha dichiarato il Sindaco Alfio Russo che ha fortemente sollecitato la manifestazione - e ci auguriamo che la pergamena a loro consegnata, unitamente ad un simbolico premio in denaro, possa essere da ulteriore sprone per il loro futuro professionale”. R. M. La prevenzione al centro dell’ultimo incontro di ‘Cultura e donna’ CALATABIANO - A conclusione della 2a edizione ‘Cultura e donna’, organizzata dall’Amministrazione comunale con la partecipazione dell’Associazione Nazionale donne operate al seno e della Fidapa di Giardini Naxos, si è tenuto presso l’Istituto Sacro Cuore delle Fma un interessante convegno dal titolo: ‘Volersi bene’, a cura della dott.ssa Francesca Catalano, direttore dell’Unità di senologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Al centro dell’incontro il tumore alla mammella e la prevenzione innanzitutto. “ Un tumore affrontato nella fase iniziale - ha spiegato la dott.ssa Catalano - non diventa causa di morte nel 98% dei casi, purtroppo la possibilità di salvezza si abbassa drasticamente a causa di diagnosi effettuate in ritardo”. Oltre ad una diagnosi precoce, la prevenzione dovrebbe partire soprattutto da uno stile di vita salutare basato su una sana alimentazione e su una costante attività fisica. “Il titolo del convegno - ha ricordato l’assessore Chiara Samperi - rimanda a tali cattive abitudini, perché volersi bene è voler bene anche ai nostri figli e Nella foto da sin: Rosaria Messina, Melita Limina, la Dott.ssa Francesca Catalano, il Sindaco Giuseppe Intelisano e l’Ass. Chiara Samperi a coloro che ci vogliono bene”. “Persone che dalla nostra perdita - ha aggiunto il sindaco Giuseppe Intelisano - riceverebbero sicuramente un vuoto incolmabile”. Nei giorni scorsi ad essere coinvolti erano stati gli alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Macherione’, con la partecipazione presso il cine-teatro comunale ad un convegno di vulcanologia, dal titolo ‘Mamma Etna’. Un progetto di conoscenza del territorio portato avanti dall’amministrazione Intelisano e dall’assessorato alle Pari opportunità, retto dall’assessore Chiara Samperi, che ha coinvolto i ragazzi delle scuole che hanno avuto modo di ascoltare gli interessanti argomenti sul tema sviluppati dal Prof. Boris Behncke, vulcanologo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, in collaborazione con l’Abaie Onlus del presidente Alessandro Lo Piccolo, promotore delle conferenze nei vari plessi scolastici dell’hinterland. C. L. BAR “PORTO DELL’ETNA” Riposto, Viale Amendola (in prossimità del Porto Turistico) VENITE A TROVARCI Aprile 2014 ilCittadino Taormina - Letojanni PAGINA 12 Azzerata la giunta Giardina a causa della polemica scoppiata sull’Asm TAORMINA - Il sindaco ha azzerato la giunta in seguito alle polemiche sull’Asm. Le decisioni riguardanti l’Azienda servizi municipalizzati hanno mandato in tilt la maggioranza, ed Eligio Giardina ha voluto dare un segnale forte “licenziando” la sua squadra. La decisione di revocare il mandato al commissario liquidatore dell’Asm, Cesare Tajana, aveva già creato parecchie fibrillazioni: alla fine, però, il consiglio comunale l’aveva votata. Temporaneamente la gestione è stata affidata al comandante della Polizia Municipale, Agostino Pappalardo, in attesa della nomina del successore. Qui, però, sono sorti i problemi. Il primo cittadino ha sotto- lineato che, consapevole che l’Asm aveva creato grane politiche a tutte le precedenti amministrazioni, aveva lasciato ai consiglierei libertà di autodeterminarsi sulle questioni dell’Azienda. Il patto, però, era che si giungesse a una sintesi; così non è stato. Il nome in ballo era quello di Bruno De Vita. Quest’ultimo, già assessore designato (avrebbe avuto anche la delega al Bilancio), non era potuto entrare in giunta perché lo stesso giorno della nomina dell’esecutivo era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui ‘Grandi eventi’ alla Regione (dove era vicario di gabinetto presso l’assessorato al Turismo). All’interno della maggioranza, non tutti avrebbero gradito il suo ritorno ai vertici dell’Asm, di cui era già stato presidente. Il sindaco ha preso atto che “non c’è una condivisione di progetti e percorsi” e ha mandato via gli assessori, invitandoli a non parlare più a nome dell’Amministrazione. Giardina ha rilasciato dichiarazioni dure, parlando di interessi generali che soggiacciono a quelli di singole liste o gruppi, di tentativi di condizionare l’azione amministrativa e di atteggiamenti personalistici. Ma l’iniziativa del sindaco servirà a compattare la maggioranza, per andare avanti e dare alla città quella svolta promessa e non ancora realizzata? C’è chi pensa che, passato questo momento di crisi, tutto ricomincerà come prima, con le stesse persone nei medesimi ruoli. Gaetano Rammi Il Comune di Gallodoro Case vacanze abusive: a Letojanni cresce il malumore tra i titolari di strutture regolari offre ripetizioni gratis Le discussioni sull’introduzione della tassa di soggiorno hanno fatto emergere il malumore riguardo alle case vacanze abusive. Il problema è stato sollevato nel corso degli incontri fra Amministrazione comunale e albergatori. Le associazioni di categoria di questi ultimi hanno partecipato con rappresentanti di varie tipologie: tra questi, c’erano anche i proprietari di bed and breakfast e case vacanze. Alcuni di loro hanno lamentato il fatto che i loro clienti dovranno pagare l’imposta di soggiorno, mentre non lo faranno quelli delle numerose strutture irregolari. A questo proposito, bisogna specificare che non si parla di quelle case vuote che vengono locate in estate, solitamente per un mese intero, da famiglie provenienti dai paesi vicini, che ne vengono a conoscenza grazie al passaparola. Basta visitare i siti web dedicati alle prenotazioni delle strutture turistiche per rendersi conto di come la situazione si sia evoluta. Si trovano infatti decine di appartamenti che vengono affittati anche per pochi giorni e negli annunci, tra le varie caratteristiche, c’è un’ampia scelta di servizi offerti: si va dal cambio di biancheria alle pulizie e al trasferimento dall’aeroporto. Stupisce poi l’elenco di attrezzature fornite: forno a microonde, congelatore, televisore con impianto via satellite, lavatrice, aspirapolvere, giochi di società, impianto stereo, posto auto, barbecue, ombrellone, eccetera. Un’attività, insomma, che ha poco a che vedere con quella di chi ha un appartamento libero e lo affitta per i mesi estivi, ma che è invece uguale a quella di chi ha trasformato un proprio immobile in una struttura regolarmente registrata sia presso il Comune che alla Provincia e sottoposta ai controlli previsti: un’attività per la quale, naturalmente, paga anche le tasse, che non gli consentono di offrire le stesse tariffe di chi opera in nero. I proprietari regolari lamentano una forma di concorrenza sleale e chiedono alle associazioni degli albergatori di essere adeguatamente tutelati. I responsabili hanno perciò annunciato l’intenzione di perseguire le forme di illegalità. Ne hanno i presupposti, visto che ci sono le inserzioni su Internet che provano l’uso che viene fatto di alcuni immobili. La vicenda, quindi, potrebbe avere degli strascichi legali. G.R. La crisi economica che colpisce l’Italia non risparmia il nostro territorio. Le Amministrazioni cercano di rispondere alle esigenze dei cittadini, ma devono fare i conti con la drastica carenza di fondi. A volte, però, basta un po’ di inventiva e di organizzazione: lo dimostra il comune di Gallodoro, che ha deciso di offrire ripetizioni gratuite agli studenti da parte dei dipendenti. La giunta di Alfio Currenti vuole fare in modo che i genitori non spendano soldi per costose lezioni. Il servizio è partito lo scorso febbraio, presso la biblioteca comunale, e ha luogo tre volte la settimana: il martedì ne usufruisce chi vuole ripassare storia e filosofia; il mercoledì tocca a italiano, matematica, greco e latino; il giovedì, invece, è la volta delle lingue (inglese e francese). Investire negli abitanti più giovani: l’inedito progetto dimostra che a volte, anche senza risorse, la politica può trovare la maniera per dare risposte concrete ai cittadini. G. R. Aprile 2014 ilCittadino Valle dell’Alcantara PAGINA 13 Dopo lo scioglimento del consiglio comunale, il Comune ricomincia ad erogare i servizi che senza bilancio erano stati sospesi FRANCAVILLA DI SICILIA - Dopo di- nari comunali hanno potuto impegnare le versi mesi di difficoltà politico-ammi- somme e far ripartire una serie di servizi. In nistrative l’Aministrazione comunale di primis la mensa scolastica, i servizi sociali Lino Monea (nella foto) ricomincia a ero- e a seguire sono stati stipulati i contratti per gare i servizi che assicurare e far circolare i mezzi comunali senza bilancio per le manutenzioni, sono state avviate le erano stati inter- procedure per completare l’iter di approvarotti. Così, dopo zione di alcuni progetti finanziati dalla Rel’approvazione gione per la riqualificazione del sito Madello strumento donna Gala e la costruzione di un parco sub contabile eserci- urbano. In sinergia con G.A.L., sarà anche zio 2013 da parte possibile realizzare un centro espositivo del Commissario permanente dei prodotti tipici locali da loRegionale dott. calizzare nel centralissimo parco Wojtyla. Petralia, i funzio- “Si stanno attivando tutte le procedure amLa querelle si ‘conclude’ il 18. È prevalsa la scelta dell’Amministrazione Tadduni… sorgerà la casa municipale… GAGGI - La fiction ‘politica’ che si è tenuta in diverse puntate in loco si conclude con un cambio di destinazione d’uso della ex casa albergo per anziani - realizzata con finanziamento pubblico nel 1996 - in casa municipale. Questo è il The end stabilito dall’Amministrazione di Francesco Tadduni e fortemente blitzato dal gruppo di opposizione ‘Nuova Gaggi Unita’, che non ha esitato ad opporsi introducendosi nell’immobile mentre - a dire dell’attuale compagine dell’Esecutivo - si stavano effettuando lavori sotto forma di volontariato dimore scolastiche il municipio. Noi come e a titolo gratuito. La querelle relativa al gruppo, in merito alla vicenda, non esiteremutamento, per mesi ha registrato tra i due mo a fare, prossimamente, un vero e progruppi del palazzo di via Regina Marghe- prio referendum come previsto dallo staturita un forte scontro per cui se il gruppo di to”, il gruppo di maggioranza ‘Insieme per minoranza, composto da Rosario Coppola, Gaggi’ insiste invece nel voler realizzare Angelo Ingino, Filippo Santoro e Ange- la casa dei gaggesi e sulla riconversione lo Tosto, continua a sostenere: “secondo dell’ex casa albergo per anziani la fascia noi quella struttura deve essere destinata tricolore ribadisce che “seppur la scelta del a polo scolastico, ragion per cui, anziché polo scolastico non è da me condivisibile né accendere un mutuo di 650 mila euro per dal mio gruppo - puntualizza il primo cittacompletarla sarebbe opportuno attingere ai dino Francesco Tadduni - la rispettiamo, a finanziamenti pubblici per le scuole e pote- differenza di quanto il gruppo di minoranre così farne della primaria e della secon- za non è in grado di fare, dichiarando che daria di primo grado un fiore all’occhiello. porrà in essere ogni atto utile finalizzato ad Sarebbe, inoltre, possibile poter fare all’in- impedire la scelta adottata dalla maggioterno di questo immenso patrimonio anche ranza. Ovviamente non intendo più in aluna sala mensa, una cucina industriale, una cun modo replicare o controdedurre a degli palestra, ecc., insomma la ristrutturazione atteggiamenti preconcetti e strumentali”. del complesso finirebbe per dare una boc- Il 18 aprile verrà celebrata la gara d’appalcata d’ossigeno a tanti discenti ed anche to per l’affidamento dei lavori di complealle casse comunali in quanto si finirebbe tamento della struttura destinata a nuova di pagare l’affitto trasferendo nelle attuali sede del palazzo municipale. A. I. T. ministrative per recuperare il tempo perduto. Resta l’amarezza - dichiara il primo cittadino Lino Monea - per tutti i disagi che i cittadini hanno dovuto sopportare a causa del comportamento di alcuni consiglieri comunali che, dimenticando quanto dichiarato in campagna elettorale, hanno anteposto la contrapposizione, forse più personale che politica, agli interessi generali. Con maggiore senso di responsabilità e delle istituzioni i suddetti consiglieri avrebbero prodotto risultati migliori nell’attività del Consiglio comunale che, proprio per questo comportamento scellerato, si è avviato allo scioglimento. Da parte mia - prosegue il sindaco - rimanendo dignitosamente e responsabilmente al mio posto continuerò a lavorare con maggiore intensità e dedizione per portare avanti lo sviluppo del nostro paese. Mi confronterò periodicamente con i cittadini che hanno il diritto di essere informati sull’attività della Giunta e continuerò a dialogare con quel gruppo di consiglieri che fino all’ultimo hanno tentato responsabilmente di salvare il Consiglio, e con gli altri che decideranno di collaborare per perseguire un unico obiettivo: ridare dignità e speranza al nostro paese”. Alessandra Iraci Tobbi I cantieri sociali tardano a partire per mancanza di fondi… Non è rosea la notizia che giunge dai cantieri sociali in quanto i finanziamenti che i comuni valligiani si sono aggiudicati tardano a giungere. A capitanare la protesta delle fasce tricolori è il primo cittadino di Roccella Valdemone avv. Nino Pillera (nella foto), il quale ha inviato agli enti preposti una richiesta di chiarimenti relativa al ritardo dei finanziamenti dei cantieri sociali che avrebbero dovuto rimpolpare servizi fondamentali come l’assistenza agli anziani e la manutenzione e la pulizia del verde pubblico. “Infatti i Comuni dopo aver predisposto le graduatorie, la Regione ancora non ha dato il via libera per il trasferimento delle somme che vanno da 26 mila euro per comuni inferiori a 2.500 abitanti, aumentando tale somma con comuni superiori. In un periodo di profonda crisi, ma sopratutto, stante la vocazione agricola della Valle Alcantara, in un periodo di inattività agricola, l’avvio di tali cantieri in tutti i comuni alcanterini avrebbe dato un po’ di sollievo economico con attività di grande utilità come la pulitura del verde pubblico e l’assistenza agli anziani” - ci fa sapere Pillera. “Tutti i sindaci alcanterini hanno sollecitato il trasferimento dei fondi regionali per poter iniziare tali attività e dare risposte concrete ai propri cittadini e non fermarsi in meri proclami elettorali”. L’emergenza in questa zona è il sociale e quest’affanno economico finisce ancora una volta per colpire le fasce più deboli, destinatarie del progetto in quanto riservato a gente inoccupata. “Qui il sociale deve essere visto e concepito come un diritto - commenta qualcuno amareggiato tra quelli che potrebbero essere in graduatoria - qui si parla di bisogni concreti sui quali nessuno può permettersi di far finta di nulla. Abbiamo la necessità di lavorare”. I sindaci, indistintamente, desiderano che il tutto si rimetta in sesto. Non è ammissibile per i Comuni - aggiudicatari del finanziamento - continuare ad attendere ulteriormente. È unanime la convinzione che bisogna trovare i modi per giungere a un ‘fine naturale’, ossia il lavoro e l’erogazione delle attività (assistenza e manutenzione) senza continuare a lamentare la solita, inaccettabile ormai (trascorsi così tanti mesi) assenza di soldi. Il diktat degli amministratori è: la cifra messa a disposizione non può essere ancora trattenuta e i cantieri non possono essere ‘depurati’ per impasse. A. I. T. Buche, crepe, rattoppi... strade groviera e slalom infinito Migliorare la circolazione stradale è l’imperativo dei residenti dell’alta e bassa valle dell’Alcantara stanchi di fare slalom con i veicoli. Diversi tratti degli assi viari in aree d’interesse turistico sono divenuti veri e propri percorsi a ostacoli per le buche nel manto stradale, per smottamenti nelle carreggiate e cedimenti di muri di protezione a valle. Si tratta di lingue d’asfalto che negli ultimi tempi tra l’altro sono stati scelti da gruppi di visitatori sempre più numerosi impegnati nella ricerca di siti ambientali immersi nelle aree più verdi. Strade gruviera e torna a salire la protesta nella zona valligiana per via anche di quelle coperture stradali sgretolate che diventano un vero e proprio allarme sicurezza e sono al limite della decenza, tanto che non mancano casi in cui sono i cittadini ad arrangiarsi alla meno peggio, a ‘raffazzonare’ le insidiose buche, stanchi di attendere interventi che non arrivano mai. La situazione è critica, basta con i ‘rattoppi’! Che gli organi competenti intervengano prontamente su un degrado tanto evidente quanto pericoloso per la pubblica incolumità. In questo momento particolarmente sdrucciolevole è il manto stradale della provinciale che collega Francavilla - Roccella Valdemone. “I cittadini alcanterini, stante anche la chiusura dell’ufficio giudiziario di Trappitello, sono costretti a percorrere la predetta strada con rischio per la loro incolumità a causa di buche e manto divelto - ci fa sapere il primo cittadino di Roccella Valdemone Nino Pillera. “A Moio Alcantara vi è in atto la chiusura della strada provinciale che costringe i viaggiatori a fare il giro dal bivio di Malvagna, situazione che dura, ormai, da parecchi mesi. C’è, infatti, una frana che ha limitato la circolazione stradale riducendo la corsia di marcia. È opportuno un pronto ed efficace intervento volto alla sistemazione del manto stradale e al ripristino dello stato dei luoghi franati in seguito alle condizioni metereologiche pessime. Il nuovo sito www.vallealcantara.it È necessario dar modo ai cittadini alcanterini e non ti aspetta on line con notizie di cultura, turismo ed eventi dei Comuni o r e di poter viaggiare con una certa sicurezza”. Insomma, lib della Valle dell’Alcantara. Da oggi anche l’esclusiva possibilità di visualizzare sul sito o scaricare sul tuo pc il nostro periodico strade compromesse che necessitano immediatamente d’interventi ordinari e straordinari, realizzando un piano che coinvolga tutte le principali e pericolose arterie e vie cittadine del territorio valligiano. Evitare riparazioni provvisorie che non sono di alcuna utilità poiché tamponano in parte le reali urgenze e non risolvono il problema è l’appello corale dell’hinterland! A. I. T. ilCittadino ilCittadino Aprile 2014 Sport PAGINA 14 PER IL BASKET FIUMEFREDDO ANNATA Fervono i preparativi dell’ottava edizione ‘Super Maratona Etna’ RICCA DI GROSSE SODDISFAZIONI Il Presidente Giovanni Spinella associa nei risultati ottenuti dirigenti, tecnici e atleti La Libertas Basket Fiumefreddo tira le somme di un campionato che si appresta alle battute conclusive e che è stato molto soddisfacente. Il presidente Giovanni Spinella, infatti, riconosce i meriti di tutti, dirigenti e tecnici, che hanno dimostrato di formare un gruppo vincente. “All’inizio della stagione - commenta - non avevamo un obiettivo ben preciso se non quello di divertirci e disputare un buon campionato di Promozione, categoria che ci appartiene da 5 anni consecutivi, senza puntare alla serie D regionale. Abbiamo ottenuto una sola sconfitta nel girone d’andata e due nel girone di ritorno piazzandoci al secondo posto in classifica a due punti dalla capolista Palagonia. Adesso partirà la ‘fase a orologio’ per assestare i punteggi della graduatoria e avviarci alle semifinali play-off in cui molto probabilmente giocheremo contro il Centro Pallacanestro Giarre”. C’è stato qualche elemento che si è messo in luce in prima squadra? No, ha contato parecchio la forza del gruppo. Dopo appena 5 gare abbiamo dovuto rinunciare al nostro mister Alessandro Castorina per motivi personali, che rientrerà a breve per la ‘fase a orologio’ e per la disputa dei play-off. Essendo l’unico con certificazione ho tenuto personalmente gli allenamenti della squadra per tre mesi con molti sacrifici, anche lavorativi, ma riuscendo a raggiungere ottimi risultati e sviluppando un gioco di squadra fluido. Parliamo del settore giovanile… Siamo arrivati al target che ci eravamo prefissati di 50 ragazzini iscritti, stravolgendo quelli che erano i numeri dello scorso anno dove ne avevamo soltanto 20. Abbiamo disputato con loro due campionati, Under 17 e Aquilotti, sotto la mia direzione e con la collaborazione di Diego Lo Giudice e Rosario Privitera. Con l’allargamento del nostro settore giovanile potremmo, in futuro, puntare realisticamente a una categoria superiore e ampliare il prestigio del nostro paese. Il progetto Easy Basket ha funzionato? Sì, certamente. Il progetto trimestrale creato in sinergia con l’Istituto Comprensivo ‘Giovanni Verga’ di Fiumefreddo, a cui abbiamo dedicato 30 ore piene di sano sport, ci è servito per far innamorare parecchi bambini della pallacanestro, attraverso il divertimento e lo stare insieme. Avremo modo di riproporlo anche il prossimo anno per avviare altri piccoli ‘aspiranti cestisti’ al mondo del basket. Alessandro Famà La maratonina ‘Blu Jonio’ conclusa tristemente col decesso di un atleta RIPOSTO - Si è svolta la terza edizione della maratonina ‘Blu Jonio’ che partendo dal lungomare di Riposto ha toccato, percorrendo la regia trazzera (che dal comune marinaro arriva a Marina di San Marco), il territorio di Mascali e Fiumefreddo. Oltre mille i concorrenti che si sono dati battaglia e, per rispetto al dovere di cronaca, riportiamo che ha vinto la gara Francesco Bennici tesserato per la ‘Univertas’ di Palermo che fatto fermare i cronometri in 1h 10’15’’. Ma la giornata sarà ricordata per un tragico evento che ha visto il podista catanese, Carmelo Neri (nella foto a sx), di anni 67, stroncato da un infarto al suo arrivo e a nulla sono valsi i soccorsi prestati. Lo sfortunato atleta che gareggiava per la società catanese ‘Atletica Sicilia’ aveva tagliato il traguardo al termine di 2 ore e 22 minuti di fatica. Ad accorgersi che c’era qualcosa che non tornava è stato Michelangelo Granata che negli ultimi 50 metri, al momento dello sprint gli ha gridato: “Fermati, non sforzarti più del dovuto”. “Carmelo mi ha sentito - dichiara l’amico - non ha spinto e subito dopo il traguardo si è buttato e l’ho preso tra le braccia”. Da quel momento è iniziato un lungo silenzio e la lotta contro il tempo per rianimare lo sfortunato atleta. Dopo oltre mezz’ora di massaggio cardiaco il 118 lo ha prelevato per trasportarlo all’ospedale San Giovanni e San Isidoro di Giarre dove è giunto cadavere. La notizia si è sparsa immediatamente tra gli sportivi e gli stessi atleti ed un velo di tristezza si è abbattuto tra quanti partecipanti ed amatori conoscevano il personaggio che non mancava mai ad una manifestazione. Se è vero che in passato Neri aveva avuto qualche problema cardiaco la passione per le corse lo portava ad affrontare il pericolo, ‘guardando’ in faccia l’immagine crudele del diavolo. Il destino, cinico e baro, ha voluto che il respiro fatale venisse emesso a conclusione della fatica dopo una gara brillante e ricca di emozione. A. V. R. Marina di Cottone - versante nord Quest’anno giungerà all’ottava edizione la ‘Super Maratona dell’Etna da 0 a 3.000’, manifestazione sportiva unica nel suo genere, che si svolgerà sabato 14 giugno, organizzata dalla U. S. Mario Tosi del comune di Tarvisio in Friuli Venezia Giulia. Nata da un’idea del linguaglossese Mariano Malfitana, la gara si snoda lungo un percorso di 43,150 chilometri con partenza dalla spiaggia di Marina di Cottone a Fiumefreddo di Sicilia, passaggio per i comuni di Piedimonte Etneo e Linguaglossa, diramazione per la valle del Bove e Piano Provenzana e conclusione su fondo lavico a quota 3.000 metri sulla cima dell’Etna. La manifestazione podistica è inclusa nel calendario nazionale delle ultramaratone, registrata negli annali della Federazione Italiana di Atletica Leggera ed inserita all’interno del libro del Guinness dei Primati come gara con il maggior dislivello al mondo su unico tracciato mai realizzata. La particolarità di questo tipo di manifestazione, oltre appunto al dislivello che viene affrontato, riguarda sia la possibilità di compiere l’impresa muovendosi su un tracciato non eccessivamente lungo che porta i vari atleti da quota zero fino a tremila, sia il contesto all’interno del quale si sviluppa e cioè uno dei luoghi più conosciuti e affascinanti dell’intero territorio italiano: il vulcano Etna. L’evento sportivo, divenuto ormai un classico, si avvale della partecipazione di runners affermati a livelli professionistici, provenienti da tutta Italia. Nell’albo d’oro figurano Giorgio Calcaterra, Franco Plesnikar e Lorenzo Trincheri con due vittorie ciascuno così come per le donne dividono il vertice Monica Casiraghi e Clara Granata. Nell’edizione del 2012 è stato ottenuto il record di iscritti, ben 178 atleti, di cui hanno tagliato il traguardo in 109; nel 2013, invece, hanno gareggiato 21 donne stabilendo il primato di partecipanti femminili. Sono Giorgio Calcaterra e Monica Casiraghi a detenere i record di tempo avendo fermato rispettivamente il cronometro a 3h43’44’’ e 4h39’18’’. Il vincitore della passata edizione è stato il ligure Lorenzo Trincheri, alla sua quarta partecipazione, con il tempo di 3h50’37’’. A. F. Strepitoso successo del Granfondo di Mountain bike ‘Memorial Davide Di Mauro’ A Linguaglossa è stato un grande successo il 2° Granfondo di Mountain bike ‘Memorial Davide Di Mauro’ organizzato dall’Asd Bici Club Davide Di Mauro, che ha registrato oltre 100 atleti partecipanti e che era valido come tappa del campionato interregionale. La manifestazione ciclistica, che nella cittadina etnea sarà seguita da una gara a circuito che si disputerà l’11 maggio, ha bissato la prima edizione dell’anno scorso con grande soddisfazione da parte degli organizzatori. Il team linguaglossese ha raggiunto il primo posto tra le società partecipanti con ben 68 punti, davanti all’Asd Team Max Bici con 34 punti e all’Asd Agostiniana Ener Wolf con 26 punti. La gara, formata da un percorso unico di 18 km, è stata divisa in due tracciati: quello lungo (due giri per un totale di 36 km con 1.120 metri di dislivello) dove a trionfare è stato Marco Ioppolo dell’Asd Montal Bike, seguito da Alberto Giacoppo e Massimiliano Maganuco e quello corto (un giro per un totale di 18 km e 560 metri di dislivello) vinto da Marco Siracusano dell’Asd Forzisi Giarre seguito da Davide Richichi e Jerry Del Popolo. La competizione agonistica, inserita nel calendario delle gare organizzate dall’Associazione Udace, ha assegnato le coppe ai primi classificati nelle varie categorie: Marco Siracusano (debuttanti), Maria Di Bella (donne), Salvatore Cordaro (gentleman), Alberto Giacoppo (junior), Vincenzo Saitta (primavera), Marco Ioppolo (senior), Antonino Silvestro (super A), Filippo Altobello (super B) e Carlo Chinnici (veterani). Da quest’anno la categoria ‘cadetti’ è stata inglobata in quella ‘junior’, che comprende adesso gli amatori dai 19 ai 32 anni, rendendo più appassionanti e incerte le singole tappe. “Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti che ci hanno portato a conquistare la vittoria tra le società - afferma il presidente Angelo Di Mauro del Bici Club linguaglossese - ma sappiamo che sarà un campionato lungo dove cercheremo di destreggiarci ancora meglio di come abbiamo fatto. Volevo ringraziare i miei ragazzi per aver lottato come leoni e per il grande rispetto che hanno sempre nei confronti degli avversari”. A. F. La manifestazione viene organizzata dall’associazione U. S. ‘Mario Tosi’ di Tarvisio, che è giunta all’ottava edizione e vede in prima fila il linguaglossese di nascita Mariano Malfitana. Nella foto il vincitore della passata edizione mentre taglia il traguardo, il ligure Lorenzo Trincheri. ilCittadino Aprile 2014 Cultura CON IL RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA, quale futuro per la STAZIONE-museo di TAORMINA-GIARDINI NAXOS? Da qualche mese si legge sui quotidiani siciliani la farneticante notizia che la Stazione di Taormina-Giardini verrà demolita, come se fosse un ingombro inutile e fatiscente. Tali notizie vengono stoppate da altre comunicazioni di stile politico-amministrativo che vorrebbero rassicurare i cittadini e gli uomini di buona volontà che la demolizione non è prevista, ma che bisogna fare qualcosa per superare la crisi delle strutture non più efficienti come una volta. Tempo addietro si era parlato anche del progetto di un grande porto che doveva occupare, oltre lo specchio d’acqua della splendida cala di Villagonia, anche il retroterra, dal Convento dei Cappuccini alla Stazione F.S., area asservita al grande business proposto! Che ci sia una correlazione tra le due notizie non è possibile oggi meglio identificarla! Ci piace qui ricordare l’emozione che sempre conquista l’animo di quanti si recano per viaggio, per lavoro o per amore nel comprensorio di Taormina Naxos; infatti appena tu scendi dal treno o vieni da altro sito ed entri nella Stazione di Taormina-Giardini, la stessa, come luogo immaginario, ti dà il benvenuto di tutta la Sicilia, accogliendoti con la sua gentile estetica, la sua antica bellezza che risale al secolo scorso, come la fenice rinata dalle ceneri del demolito Castello della famiglia dei Sammartino, Principi del Pardo. Dal 1927 tale austera magione è rimasta un unicum per la sua architettura medievale evidenziata nella struttura esterna, ma varcando la soglia l’accoglienza è ancor maggiore per la visibile presenza della ‘teca’ al centro del Salone d’ingresso, posta a decoro del sito antico nella quale sono esposti interessanti reperti archeologici, provenienti dagli scavi di Naxos, genitrice della Città di Taormina. Proprio al centro della teca si erige la figura marmorea della Centauressa, simbolo della Civitas Nnobilis et Fidelis di epoca romana. Poi all’interno, nei soffitti e nelle pareti, si notano pitture di matrice arabo-normanna, nonché opere di fattura artigianale locale in ferro battuto, raffiguranti draghi ed elementi floreali su eclettici lampadari ed artistiche appliques affisse alle pareti laterali. Nel soffitto del grande atrio della biglietteria, assieme agli stemmi delle municipalità locali, sono riportati i blasoni delle più importanti città italiane, per assegnare pari dignità alla Stazione-Museo di Taormina-Giardini. Pensiamo che l’ultracentenaria Stazione-Castello sia un bene già sottoposto a vincolo monumentale per il suo originale stile eclettico e per il decoroso e peculiare arredo; ma se ciò non lo fosse si dovrebbe provvedere subito alla sua conservazione e tutela, affinché non diventi ostaggio delle ‘invasioni barbariche’, sempre in procinto di aggredire la Grande Bellezza dell’Italia e della Sicilia tutta, come avvenne nel deprecato abbattimento dell’antico Castello di Villagonia dei Principi di Sammartino per ragioni di Stato! Franz Buda a Grande successo a Catania e Acireale per la 22 giornata di Primavera FAI È stata un successo la XXIIesima Giornata Fai di Primavera svoltasi in tutta Italia il 22 e 23 marzo scorsi. A Catania, ad accogliere i visitatori, non solo catanesi ma anche stranieri, i soci del Fai della Delegazione di Ct guidati dalla professoressa Antonella Mandalà e i 600 apprendisti ciceroni che, istruiti dai lori docenti, con grande passione hanno illustrato le bellezze dell’ex Monastero dei Benedettini e dei tesori contenuti al suo interno. Dal 2002 il Monastero è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Oggi sede del DiSUM dell’Università degli Studi di Catania, è un luogo unico che racchiude le vicende umane e storiche del capoluogo etneo, dall’antichità fino ai giorni nostri; per questo - dice la prof.essa Mandalà - già dai mesi scorsi, assieme alle risorse intellettuali e umane dei delegati, in particolare della Delegata Scuola, Silvana Manzoni, di Giambattista Condorelli, di Melita Leonardi, e in collaborazione con l’Associazione culturale ‘Officine Culturali’, abbiamo messo in moto una complessa macchina organizzativa ed amministrativa che portasse alla riscoperta di questo immenso patrimonio artistico, architettonico e culturale”. Il Monastero è stato offerto nella sua interezza, comprendendo cioè le Biblioteche Riunite ‘Civica e Ursino Recupero’ (seppur solo di sabato) e la Chiesa di San Nicolò l’Arena. Grande impegno e passione è stato profuso dagli apprendisti ciceroni provenienti dalla Scuola Media Statale ‘Quirino Maiorana’; dal C.D. ‘G. Verga’; dal Liceo Classico ‘Cutelli’, dal Liceo Nella foto Antonella Mandalà capo delegazione Fai di Catania, il responsabile scout Ferdinando Arcidiacono e il gruppo scout che hanno fatto da supporto alla manifestazione Fai Artistico Lazzaro di Catania, dall’Istituto Alberghiero di Catania, dall’Istituto ‘S. Giuseppe’; dall’Ist. ‘Maria Ausiliatrice’; dall’Ist. ‘San Francesco di Sales’; dall’I.C. ‘Caronda’; dalla Scuola Media Statale ‘Camillo Benso Conte di Cavour’; dalla Scuola Media Statale ‘Carducci’; dall’I.C. ‘Padre Pio da Pietrelcina’ di Misterbianco; dall’I.C. ‘Fontanarossa’; dal C.D. ‘Livio Tempesta’; dalla Scuola Media Statale ‘Giovanni Verga’ di Acicastello.“Come sempre la Giornata Fai di Primavera è un momento di grande lavoro ma anche di grandi soddisfazioni per noi volontari - ha dichiarato la professoressa Mandalà - per cui il successo che abbiamo ottenuto in questa XXIIa edizione è da attribuire, oltre che agli studenti delle scuole, ai numerosi volontari, come gli scout, che hanno affiancato il lavoro della delegazione. Un ringraziamento va al rettore dell’Università di Catania, il professore Pignataro, e al direttore del DiSUM dell’Università degli Studi di Catania, il professor Magnano Di San Lio che, così come il sindaco della città, Enzo Bianco, hanno consentito l’apertura al pubblico di questi beni culturali”. Ma Catania non è stata l’unica sede in cui la delegazione Fai ha aperto un bene ai visitatori. Il Gruppo di Lavoro Fai di Acireale ha presentato un articolato percorso tra Chiese e monumenti e riservato solo agli iscritti Fai l’antico Palazzo Fiorini. Quest’anno la Delegazione Fai di Catania ha incluso il nuovo ed attivissimo Gruppo di Lavoro Fai di Mineo che ha partecipato con una proposta interessante ed innovativa alla Giornata Fai. C.L. PAGINA 15 ‘Le ore di Roma e altri Canti’ l’ultima opera di Giuseppe Piazza GIARRE. “L’impostazione e la struttura dei ‘canti’ di Piazza sono sempre amplissime, solennemente scandite nell’andamento del pensiero; e ha un che sempre di leopardiano, anche per la scelta del lessico solenne, elevato, ispirato, un poco disdegnoso di ogni semplicità, di ogni facilità”. Così scrive nella prefazione Giorgio Barberi Squarotti, considerato uno dei maggiori critici letterari italiani, peraltro amico di vecchia data del professore Piazza, docente di lettere negli istituti superiori, a proposito dell’ultima opera poetica di Giuseppe Piazza. ‘Le ore di Roma e altri Canti’ ,A&B Editrice, è un’opera poetica di grande spessore. L’opera è stata magnificata dal critico letterario e scrittrice professoressa Marinella Fiume che, attraverso una serie di citazioni, ha tracciato la grande valenza dell’ultima fatica letteraria del professore Piazza. Secondo la Fiume per il poeta ogni parola, ogni verso hanno un peso e un valore nell’economia complessiva di un messaggio eccezionalmente forte, che serva a scuotere le coscienze assopite. In fondo il compito del poeta nella società è stato questo da sempre e Piazza non si sottrae al durissimo compito di stigmatizzare e spronare a rendere migliore la società nelle sue struggenti liriche che peraltro richiedono un’attenta lettura ed una approfondita analisi. Pippo Piazza ha già pubblicato quattro libri ‘Correndo la parola’ (1993), ‘Colloqui’ (2002), ‘Versi per Barrafranca’ (2010) e ‘L’elegia ernica’ (2011). L’Autore è convinto che la nostra vita quotidiana per natura sia costituita in massima parte da una sorta di abitudine non solo nei gesti, ma anche nella comunicazione. Questa abitudine ci porta ad usare le solite poche povere parole. Occorre un atto rivoluzionario che ci spinga a provare a pronunciarne e crearne di nuove. Parole nuove che servano a migliorare la comunicazione e a renderla viva. “E se ancora una mente pura non ha saputo né voluto mai sottrarci a noi stessi, sempre più immersi nelle amare abitudini di questo spoglio salone dell’eternità, ho in serbo per te e per tutti il dono di quell’umile viatico di pensiero, che a viso aperto e senza lacune corre a bagnarsi ancora libero nelle attese dell’uomo in cammino (Prima che tutto si perda)”. La misura e l’energia espressiva di queste composizioni, a nostro avviso, hanno una singolare ampiezza e certezza di canto da convincerci di trovarci di fronte ad una identità di poeta assoluto. L’elaborazione estetica dei materiali profondamente interiorizzati possiede un ritmo di resa e di tenuta eccezionali. Se esiste una matrice attraverso la quale poter catalogare tutta l’opera di Pippo Piazza, è quella della costanza, che unita a un acuto ingegno e a un dispendioso lavoro, danno appunto una precisa connotazione dell’evolversi di un poeta, dei tortuosi sentieri dello spirito trascorsi in questo suo divagare-arrivare letterario, che lo hanno condotto a questa maturità non solo umana e personale, ma poetica. Mario Pafumi Aprile 2014 ilCittadino Pubblicità PAGINA 16 Le copie di questo giornale sono depositate presso la biblioteca regionale universitaria G. Caruso di Catania, la biblioteca nazionale di Roma e presso la biblioteca nazionale di Firenze, come previsto dal D. P. R. 3 maggio 2006, n. 252 - Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico. (GU n. 191 del 18-08-2006).