il Cantiere Sicuro Notiziario del Comitato Paritetico Territoriale di Brescia e provincia per l’edilizia Comitato paritetico territoriale di Brescia e provincia per l’edilizia - via Garzetta, 51 - 25133 Brescia informazioni per la sicurezza in cantiere Le aziende ed i lavoratori edili bresciani “investono in sicurezza” La formazione dei lavoratori D.P.I. di III categoria, addestramento all’uso Anno 2 - n°1 - Aprile 2010 01 SOMMARIO Le AZIENDE ED I LAVORATORI EDILI BRESCIANI “INVESTONO IN SICUREZZA” il Pag. 3 Cantiere Sicuro REDAZIONE: Via Garzetta, 51- 25125 Brescia Tel. 030 2008922 fax 030 2006480 [email protected] - www.cptbrescia.it la formazione dei lavoratori Pag. 4-5 d.p.i. di iii categoria addestramento all’uso Pag. 6-7 LE DOMANDE DAL CANTIERE Pag. 8 direttore responsabile: Pandocchi Obizio comitato di redazione: Archetti Giorgio, Squassina Flavio, Pandocchi Obizio Stampa Poligrafica Bresciana - 030 362342 Brescia Registrazione del tribunale di Brescia n° 37 del 9/7/2009 Direttore: Pandocchi Obizio Tel.: 030 2008922 - fax: 030 2006480 e-mail: [email protected] - www.cptbrescia.it Tecnici Depellegrin Nicolò Favalli Giambattista Ferraresi Giovanni Foini Mario Tanfoglio Enzo Zanini Germano Amministrazione Farina Maria Rosa Segreteria: Tel.: 030 2008922 - fax: 030 2006480 Cervati Elisa e-mail: [email protected] - www.cptbrescia.it ASSISTENZA CONTINUA AI LAVORATORI ED ALLE IMPRESE 1. Si fa presente che le ispezioni effettuate dagli organismi preposti alla vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro (ASL e Ispettorato del Lavoro), sono principalmente rivolte al controllo della corretta applicazione delle norme antinfortunistiche ed alla verifica dell’effettuazione di un’adeguata informazione e formazione delle maestranze sui rischi presenti nelle lavorazioni. 2. Pertanto si ricorda che tutte le imprese iscritte alla C.A.P.E. possono usufruire gratuitamente dell’assistenza del Comitato Paritetico sia per la verifica preventiva e continuativa delle condizioni antinfortunistiche dei cantieri, sia per l’informazione e la formazione delle maestranze. 3. Per qualsiasi richiesta di consulenza, di verifica in cantiere, o di formazione del personale, le imprese ed i lavoratori possono telefonare alla segreteria del Comitato in orario di lavoro al n.030 2008922 dal lunedi al venerdi dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 2° edizione 2010 Formazione e risparmio per le imprese edili di Brescia e provincia Le aziende ed i lavoratori edili bresciani “investono in sicurezza”. “Formato & Scontato” è lo slogan che ha caratterizzato il più grande intervento di formazione antinfortunistica mai svolto nel settore edile. Nato nel 2009 da una serie di iniziative messe in campo nella provincia di Brescia a seguito di un protocollo d’intesa inerente alla sicurezza nel settore edile, sottoscritto dalla direzione regionale INAIL Lombardia, Provincia di Brescia, Università degli studi di Brescia, Collegio Costruttori Edili di Brescia e provincia, Feneal, Filca, Fillea, Comitato Paritetico territoriale di Brescia per l’edilizia e Scuola Edile Bresciana, in soli tre mesi, questo progetto ha coinvolto nella formazione circa 700 operatori tra datori di lavoro, preposti e lavoratori di 120 imprese. Da sottolineare che la partecipazione al progetto è un vero e proprio investimento poiché consente alle imprese di formare le figure apicali dell’azienda insieme ai lavoratori del cantiere e consente inoltre di ottenere la riduzione del tasso di tariffa INAIL ai sensi dell’art. 24 D. M. 12/12/2000 (10% sul tasso medio) previsto per le aziende che possono dimostrare di aver attivato al loro interno una serie di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene sul lavoro. Partendo dall’organizzazione e dalla gestione del personale, la formazione ha toccato tutte le problematiche presenti nelle fasi di lavoro proprie del cantiere, sia tradizionale che stradale, ed è stata svolta da esperti del settore, dagli esperti dell’INAIL e del Comitato Paritetico che hanno guidato le imprese verso una vera e propria riorganizzazione di sistema improntata alla riduzione dei rischi attraverso la pianificazione degli intereventi. L’approccio innovativo che ha fatto la differenza è stato proprio il confronto diretto e sul campo tra i 120 datori di lavoro, i 240 preposti ed i 277 lavoratori. Il completamento del percorso di formazione di tutti i soggetti è stato effettuato direttamente nel cantiere di ogni singola impresa, presenti contemporaneamente il datore di lavoro, i preposti ed i lavoratori che insieme hanno discusso, valutato e verificato le lavorazioni in atto e le misure di sicurezza più appropriate. Il giorno 10 dicembre 2009, in occasione della conferenza stampa tenuta nell’auditorium della Scuola Edile Bresciana per illustrare i risultati del progetto, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione alle prime 120 imprese certificate “Formate & Sicure”. Avendo quindi riscontrato il grande successo ottenuto nell’anno 2009, le parti pongono nuovamente all’attenzione delle imprese le grandi opportunità offerte dal progetto “Formato & Scontato” anche per l’anno 2010. Il progetto, simile nella sua forma all’edizione scorsa, prevede un percorso formativo che coinvolge datori di lavoro, preposti e lavoratori delle imprese edili della provincia di Brescia. La partecipazione al progetto è totalmente gratuita e rappresenta per le imprese un vero e proprio investimento. L’ auspicio è quello che l’iniziativa di Brescia venga presa a modello su tutto il territorio nazionale perché con l’impegno di tutta la categoria gli infortuni possano essere ulteriormente ridotti se non del tutto eliminati. 03 DOVERI DEI DATORI DI LAVORO La formazione dei lavoratori Art. 37 D.Lgs. 81/08 (Testo Unico per la sicurezza): “Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a: a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere periodicamente ripetuta in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi”. Art. 20 D.Lgs. 81/08 (Testo Unico per la sicurezza): “I lavoratori devono partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro”. -1IL CANTIERE SICURO; -2LE MACCHINE DA CANTIERE; -3GLI SCAVI; -4LE LAVORAZIONI IN QUOTA; 04 E’ noto come le norme antinfortunistiche, ed in particolare il nuovo “Testo Unico”, attribuiscano alla formazione di tutte le maestranze un ruolo fondamentale nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, stabilendo l’obbligo, per i datori di lavoro, di informare i propri dipendenti dei pericoli e dei rischi presenti nelle varie fasi lavorative, e di formarli quindi sull’uso delle misure di sicurezza necessarie per prevenire gli infortuni. Allo scopo di affiancare le imprese, in questo impegnativo compito di formazione, il Comitato Paritetico Territoriale anche in adempimento a quanto previsto dal “Contratto Integrativo Provinciale 31 Luglio 2006” organizza corsi di formazione per i lavoratori. I corsi, della durata minima di due ore cadauno, possono essere sviluppati secondo le esigenze dell’azienda. ELENCO DEI CORSI E DEGLI ARGOMENTI TRATTATI CON IL COMITATO PARITETICO TERRITORIALE Qui di seguito si illustrano i corsi di base che possono essere richiesti al Comitato Paritetico. I contenuti sono presentati in modo sintetico, ma possono essere adattati alle particolari esigenze delle imprese e dei lavoratori E’ un modulo di formazione di base. L’obiettivo del corso è quello di fornire ai lavoratori le principali conoscenze sui rischi presenti nel cantiere e le misure di protezione necessarie. Viene trattata la normativa di riferimento, con particolare attenzione agli interventi specifici che devono trovare attuazione nei cantieri edili, per dare la possibilità a ciascun lavoratore di conoscere le “regole” della sicurezza e come devono essere applicate correttamente nei luoghi di lavoro. Vengono illustrate ai lavoratori le attrezzature di cantiere e le macchine di quotidiano utilizzo, quali la “sega circolare”, la “betoniera”, la “piegaferro”, gli “impianti di betonaggio”, gli utensili portatili, etc. Vengono illustrati i rischi che queste attrezzature presentano nel loro utilizzo, le misure di protezione di cui devono essere dotate le macchine, il loro uso corretto e la necessaria manutenzione. In questo specifico modulo dedicato alle fasi lavorative che riguardano gli scavi vengono affrontati i rischi presenti: tipologie di scavo, il franamento di materiali, la caduta nelle aperture, scavi eseguiti con l’ausilio di macchine e relativi rischi. Vengono illustrati ai lavoratori i più diffusi sistemi di protezione contro il rischio di seppellimento, e gli interventi adeguati per effettuare in sicurezza le lavorazioni di sterro e sbancamento, sia manualmente che con l’ausilio dei mezzi meccanici. Incontro di formazione finalizzato a far comprendere ai partecipanti i rischi presenti nei lavori svolti in quota. Oltre ad una sensibilizzazione delle maestranze in relazione all’argomento in questione, vengono fornite le conoscenze necessarie ad allestire in modo corretto e conformemente alla normativa le opere provvisionali, quali trabattelli, ponti su cavalletti, l’uso delle scale a mano e delle passerelle, etc. Vengono inoltre illustrate le caratteristiche di sicurezza che devono possedere i ponteggi montati in cantiere, costituendo un utile ripasso anche per gli addetti al montaggio già dotati di apposito patentino. -5I RISCHI ELETTRICI Corso finalizzato a far comprendere ai lavoratori i rischi insiti nell’impianto elettrico di cantiere. Oltre ad analizzare quanto previsto dalla normativa di riferimento in merito all’allestimento dell’impianto, viene sottolineata l’importanza di un utilizzo corretto di ogni singola attrezzatura alimentata elettricamente. Passando in rassegna le attrezzature di maggior utilizzo, vengono discussi gli errori più frequentemente commessi, i rischi e le specifiche misure di sicurezza previste dalla normativa per un uso corretto delle stesse. -6GLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO; Durante le 2 ore vengono analizzati e discussi i rischi insiti nell’uso degli apparecchi per il sollevamento dei carichi: dalla caduta di materiale dall’alto, alla necessità di coordinare possibili interferenze di ogni genere. Vengono passati in rassegna i diversi apparecchi di sollevamento (gru, autogru, carriponte, argani etc.), per valutarne i rischi propri e l’uso corretto. Vengono inoltre fornite ai lavoratori incaricati le informazioni necessarie per la regolare manutenzione degli apparecchi: la periodicità delle verifiche da effettuare e gli accorgimenti da adottare per un corretto utilizzo degli stessi. -7I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) Incontro informativo e di sensibilizzazione nel quale vengono messe in risalto le funzioni e l’obbligo dell’uso dei DPI necessari durante le lavorazioni. Partendo dalla normativa di riferimento l’incontro vuole essere un momento di informazione, finalizzato alla comprensione della necessità e degli effettivi vantaggi dati dall’utilizzo dei dispositivi. Vengono presentate le funzioni specifiche di ogni singolo DPI, quali i caschetti, le scarpe antinfortunistiche, i guanti, gli occhiali, etc… -8I CANTIERI STRADALI Incontro formativo specifico per le imprese che svolgono lavori stradali, si occupano di lavori d’asfaltatura, posizionamento o sostituzione sottoutenze, cantieri in prossimità o in presenza del traffico veicolare in genere, etc . Oltre ad analizzare le particolarità della gestione ed organizzazione di un “cantiere stradale”, vengono trattati i rischi specifici dell’attività ed illustrati ai lavoratori le misure di sicurezza, i dispositivi di protezione individuale da utilizzare e gli interventi ed i comportamenti necessari per una lavorazione in sicurezza. -9LE MACCHINE MOVIMENTO TERRA Il corso vuole essere un momento di informazione per tutti gli addetti all’utilizzo di macchine complesse, quali pale, terne, escavatori in genere, etc. Da non confondersi con l’addestramento obbligatorio per l’utilizzo delle macchine, l’incontro è occasione di riflessione sui rischi propri dei macchinari più complessi, per rendere ogni lavoratore conscio dei rischi causati, non solo dall’utilizzo degli stessi, ma anche dalla vicinanza o dall’interferenza, quasi sempre presenti nelle varie fasi di lavoro, tra diversi operatori. -10L’ADDESTRAMENTO PER L’USO DELLE CINTURE DI SICUREZZA E DEI DPI DI III CATEGORIA. L’art. 77 del Testo Unico, al comma 4 e 5, afferma che: “Il Datore di lavoro h) assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI. 5.In ogni caso l’addestramento è obbligatorio: a) per ogni DPI che, appartenga alla terza categoria (cinture anticaduta); b) per i dispositivi di protezione dell’udito”. In questo incontro i lavoratori vengono informati, formati ed addestrati all’utilizzo delle cinture anticaduta e degli otoprotettori, ed al termine viene rilasciato un valido attestato a certificazione dell’avvenuta formazione ed addestramento così come richiesto dalla normativa. COME SI PRENOTANO I CORSI DEL COMITATO PARITETICO? QUANTE VOLTE POSSONO ESSERE RIPETUTI I CORSI DEL C.P.T.? I corsi possono essere richiesti e prenotati telefonando alla segreteria del Comitato al numero tel. 0302008922 (ore 8-12 e 14-18 dal lunedì al venerdì) per concordare il giorno, l’ora ed il luogo di effettuazione di ogni incontro, che potrà essere svolto sia presso il cantiere che presso la sede dell’impresa. Premesso che la formazione per la prevenzione degli infortuni mantiene la sua efficacia se continua e periodicamente ripetuta, i corsi tenuti dal CPT, possono essere ripetuti tutte le volte che l’impresa lo ritenga utile: con la possibilità di scegliere anche moduli diversi, per ampliare ed approfondire sempre più le conoscenze e la sensibilizzazione dei propri collaboratori. Si ricorda nuovamente che tutti i corsi sono completamente gratuiti per le imprese regolarmente iscritte alla Cassa Edile di Brescia. 05 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE I D.P.I. di III categoria anticaduta Ogni attività lavorativa deve svolgersi nel rispetto delle norme di sicurezza adottando tutte le misure richieste dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico per la sicurezza) che, tra l’altro, all’art. 15 comma i) stabilisce “la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale.” Inoltre l’art. 75 stabilisce che i “D.P.I.”, i Dispositivi di Protezione Individuale, devono essere impiegati anche quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti nonostante l’adozione delle misure tecniche di prevenzione, dei mezzi di protezione collettivi, delle misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. COSA SONO I DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)? Come specificato dal D.Lgs. n.10/1972 i Dispositivi di Protezione Individuale di III categoria, sono quelli “di progettazione complessa (si pensi a quell’insieme di cinghie, accessori, fibbie ed altri elementi che costituiscono una imbracatura di sicurezza), destinati a salvaguardare l’operatore che li utilizza da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente”. Tra essi il Decreto considera in modo particolare i “D.P.I. destinati a salvaguardare dalla caduta dall’alto” (art. 4 lett. F). 06 QUANDO DEVONO ESSERE UTILIZZATI? Posto che le misure di protezione collettiva contro il rischio di caduta dall’alto in edilizia sono costituite, ad esempio, da ponteggi, ponti su cavalletti, parapetti, etc…, l’art. 115 D.Lgs. 81/08, consente di utilizzare i D.P.I. di III categoria anticaduta, a condizione che siano idonei per l’uso specifico e composti da elementi conformi alle norme tecniche, tra quali i seguenti: a) Assorbitori d’energia b) Connettori c) Dispositivo d’ancoraggio d) Cordini e) Dispositivi retrattili f) Guide o linee guida flessibili g) Guide o linee vita rigide h) Imbracature Il sistema di protezione deve essere assicurato direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.” TUTTI I LAVORATORI POSSONO UTILIZZARE I DPI DI III CATEGORIA ANTICADUTA? Non tutti i lavoratori possono utilizzare i DPI anticaduta, ma solamente coloro che sono stati informati, formati ed addestrati all’uso degli stessi. L’art. 77 D.Lgs. 81/08 stabilisce che “l’addestramento è obbligatorio per ogni DPI che appartenga alla III categoria (come i D.P.I. anticaduta), e per gli otoprotettori”. Al Datore di lavoro quindi incombe l’obbligo di informare, formare ed addestrare i propri collaboratori al corretto utilizzo dei Dispositivi anticaduta, verificando che gli stessi abbiano compreso chiaramente come devono essere utilizzati in sicurezza e come debbano essere effettuate la manutenzione e le verifiche necessarie prima di ogni impiego degli stessi. A richiesta, il Comitato Paritetico Territoriale di Brescia, nella sua attività di affiancamento alle imprese, svolge corsi di addestramento all’uso dei D.P.I. di III categoria anticaduta e degli otoprotettori, rilasciando la relativa certificazione. I suddetti corsi, della durata di due ore ciascuno sono riservati alle imprese regolarmente iscritte alla Cassa edile di Brescia, sono completamente gratuiti, e possono essere svolti anche presso la sede delle imprese. COSA DEVE FARE IL LAVORATORE? Il lavoratore destinato all’uso dei DPI di III categoria anticaduta, e che quindi ha ricevuto lo specifico addestramento, prima di ogni utilizzo delle cinture di sicurezza, deve verificare, che tutti gli elementi siano integri e perfettamente efficienti. AGGANCIATI ALLA VITA!!! QUALE DOCUMENTAZIONE DEVONO AVERE I DPI? I D.P.I., come ogni altra attrezzatura presente in cantiere, devono essere corredati del proprio “libretto d’uso e manutenzione” che deve essere consegnato dal venditore al momento del’acquisto, e dalla scheda sulla quale vengono riportati i risultati delle verifiche effettuate. OGNI QUANTO DEVONO ESSERE VERIFICATI I D.P.I.? Il Datore di lavoro ha l’obbligo di assicurare la corretta manutenzione dei .D.P.I. rispettando le indicazioni previste nel libretto d’uso e manutenzione rilasciato dal fabbricante degli stessi. Di norma i D.P.I. anticaduta sono assoggettati ad un duplice ordine di verifiche: 1) Quotidiana (a cura del datore di lavoro e del lavoratore): “prima d’ogni utilizzo è obbligatorio effettuare un’approfondita ispezione visiva al fine di accertare l’integrità del D.P.I. e di qualsiasi altra attrezzatura ad esso associata.” 2) Periodica (a cura del datore di lavoro): “il D.P.I. deve essere esaminato almeno una volta l’anno da personale competente ed autorizzato ed il controllo deve essere registrato sulla scheda allegata al manuale”. • Assicurati che l’imbracatura sia della taglia giusta e ben aderente al tuo corpo • Verifica che l’elemento in plastica sia completamente integro e non danneggiato • Controlla che le cuciture siano del tutto integre • Assicurati che le cinghie siano integre, prive di lacerazioni o strappi. • L’imbracatura deve essere riposta e conservata negli appositi contenitori, in luogo asciutto ed in conformità a quanto previsto dal produttore 07 “LE DOMANDE DAL CANTIERE” 1 Le risposte ai quesiti tecnici rivolti dalle imprese al Comitato Paritetico Territoriale 1 - DOMANDA CHI DEVE ACQUISTARE E FORNIRE AI LAVORATORI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE? OGNI QUANTO TEMPO DEVONO ESSERE SOSTITUITI? 1 - RISPOSTA Il Testo Unico per la sicurezza afferma che “Il Datore di Lavoro… deve: d) fornire ai lavoratori i necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione ed il Medico competente, ove presente.(art. 18 D.Lgs. 81/08)”. Non è prevista a livello normativo una periodicità entro la quale i DPI debbano essere cambiati: quel che emerge dalla Legge è che i dispositivi di protezione individuale, devono essere sostituiti tutte le volte che l’usura li abbia resi “inidonei” al loro scopo (scaduti, rotti, danneggiati). 2 - DOMANDA PER MONTARE IL TRABATELLO È NECESSARIO REDIGERE IL PI.MU.S.? 2 - RISPOSTA No La normativa non considera il trabatello un “ponteggio” e non richiede per il montaggio dello stesso né la redazione del Pi.M.U.S. né il possesso del “patentino” proprio dei ponteggisti. Durante il montaggio è obbligatorio seguire precisamente quanto previsto nel libretto del fabbricante, e mantenere tale documento in cantiere a disposizione degli organi di vigilanza. 3 - DOMANDA HO NOLEGGIATO UNA “PIATTAFORMA AUTOSOLLEVANTE” ED IL NOLEGGIATORE MI CHIEDE L’ATTESTATO DEL LAVORATORE CHE LA UTILIZZERA’. E’ OBBLIGATORIO L’ATTESTATO DI FORMAZIONE? 3 - RISPOSTA SI. L’art. 72 del Testo Unico, tra gli obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso specifica che: “chiunque noleggi o conceda in un’attrezzatura di lavoro senza conduttore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura una dichiarazione che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni del presente titolo”. Tutte le imprese, ed i lavoratori che volessero far pervenire le proprie domande a “Il Cantiere Sicuro”, possono rivolgersi direttamente agli uffici del Comitato Paritetico Territoriale, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00, al numero di telefono 030 2008922, oppure inviando le stesse al numero di fax 030 2006480.