Periodico dell’Unità Pastorale di Lacchiarella e Casirate Olona con Mettone tel. e fax 02 9008002 email: [email protected] Carissimi, siamo giunti alla Quaresima dell’Anno Santo della Misericordia. È il tempo migliore per impegnarci ad essere «misericordiosi come il Padre», secondo il motto di questo Giubileo. Essere «come il Padre», capaci di perdono, di misericordia e dell’amore più grande, significa per noi essere «come Gesù». È lui «la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6), la persona da imitare in tutte le nostre azioni e in tutte le nostre scelte. Gesù è il figlio unigenito che ha saputo essere per eccellenza il volto della misericordia del Padre e quindi è per noi l’esempio per eccellenza. Le sue parole e i suoi gesti sono l’esempio per noi, sono un programma di vita, già tracciato per la nostra felicità. Gesù, la misericordia incarnata, ci mostra l’amore incondizionato del Padre per l’uomo che ci offre ogni possibilità per ravvederci, convertirci e credere. Il tentativo di Dio è di intenerire i cuori induriti. La misericordia trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia. Del resto, «come ama il Padre così amano i figli. Come è misericordioso Lui, così siamo chiamati ad essere misericordiosi anche noi, gli uni verso gli altri» (Papa Francesco, Misericordiae vultus). Il tempo di Quaresima è tempo favorevole per imparare ad essere «come Gesù», non si tratta solo di fare delle preghiere in più o di frequentare delle celebrazioni, ma di mettere al primo posto la carità, come espressione della fede e del dono del Battesimo che abbiamo ricevuto, vivendo le opere di misericordia, sia spirituali che corporali, sostenuti dalla vita spirituale alimentata dalla preghiera. La Quaresima è il tempo della conversione per eccellenza nel quale, gli elementi della preghiera, del digiuno e dell’elemosina, si condensano in un percorso che sfocia nella azione pratica e concreta, per educarci ad uno stile di vita sempre più evangelico. L’impegno è di lasciarci educare dal «pensiero» di Cristo e che questa educazione prenda una forma visibile. Così saremo all’opera come Gesù e saremo misericordiosi come il Padre. Quest’anno gli esercizi spirituali, che faremo nella prima settimana, vogliono aiutarci a riscoprire il valore e il senso del sacramento della riconciliazione. Nei Venerdì di quaresima porremo l’attenzione alle opere di misericordia corporali e spirituali sia attraverso la via Crucis che con l’Adorazione della Croce. Ogni settimana cercheremo di proporre anche dei gesti concreti da compiere. Seguendo Gesù sulla via della Croce, siamo chiamati a riconoscere in lui l’affamato, l’assetato, l’ignudo, lo straniero, il carcerato, l’infermo, il defunto e a condividere, come ci esorta San Paolo, i suoi stessi sentimenti che ci portano a consigliare, insegnare, ammonire, consolare, perdonare e pregare. Auguro a tutti voi un buon cammino. Don Luigi sito : www.parrocchielacchiarella.it Pellegrinaggi parrocchiali in programma per l’anno 2016 15-18 aprile a Roma (con Siziano e Carpiano) 09 maggio alla Madonna della fontana a Locate 16 maggio a Caravaggio (ore 13.30 pensionati) 18 maggio a Caravaggio (ore 19.30 per famiglie, con il decanato) 06 giugno a Padova 17-19 giugno a Ravenna e Urbino 02 luglio a Roma (in treno in giornata) 16-18 settembre a Lourdes Stiamo predisponendo anche altri pellegrinaggi, di una giornata per vivere il giubileo della misericordia e l’indulgenza ad esso connesso. Se vuoi sapere di più sull’indulgenza trovi un volantino esplicativo nelle chiese parrocchiali sui distributori. Auspico che ogni famiglia possa vivere un pellegrinaggio personale o comunitario. La settimana quaresimale La famiglia si riunisce la sera per la preghiera. Si può pregare con le preghiere tradizionali oppure usando il libretto della Diocesi “la parola ogni giorno” messo a disposizione sul banco della Buona Stampa.(costo 1,10 euro). Oppure fare il cammino “Dio perdona sempre“ guidati dalla parabola del padre misericordioso e dal crocifisso di San Damiano (costo 3 euro) Le offerte, raccolte durante la cena del povero, serviranno per il progetto caritativo. Si chiede di dare la propria adesione entro domenica 21 febbraio in oratorio o in segreteria parrocchiale. Dopo la cena seguirà l’ascolto della parola di Dio. In modo particolare vorrei invitare a questo duplice appuntamento tutti i parrocchiani e in particolare coloro che partecipano ai gruppi di ascolto della Parola di Dio e i volontari della parrocchia. ► Il Martedì la via Crucis del Vescovo ►Venerdì aliturgico di penitenza ► Ogni giorno si prega «Ora si è manifestato il perdono di Dio», il versetto 3,21 della Lettera ai Romani dà titolo al Cammino catechetico della Quaresima ambrosiana 2016, che si articolerà in quattro martedì nei quali il cardinale Angelo Scola presiederà il rito della Via Crucis in Duomo alle 21. Ecco il programma con i temi delle varie serate: 23 febbraio: L’innocente condannato 1 marzo: I volti della misericordia 8 marzo: L’amore crocifisso 15 marzo: Il Volto della Misericordia Le parole di San Paolo aiutavano i discepoli di Gesù a riconoscere in lui e nella sua Pasqua il mistero della misericordia di Dio. Nell’Anno giubilare voluto da papa Francesco sul tema della misericordia, la Via Crucis con l’Arcivescovo invita a fissare con fede e con amore lo sguardo su Gesù, nello strazio della Passione, per riconoscere nella sua obbedienza al Padre il dono della salvezza per tutti. Chi non potrà recarsi personalmente in Duomo potrà seguire le celebrazioni in diretta dalle 21 su Telenova (canale 14 del digitale terrestre), Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Marconi, Radio Mater. Il sussidio per seguire la celebrazione si può ritirare in parrocchia. ►La Messa feriale Metti in conto almeno una volta alla settimana di partecipare all’ Eucarestia settimanale. In particolare dalla seconda settimana di quaresima abbiamo pensato di mettere al mercoledì le messe alle ore 09.00 e alle 20.30 ( in san Rocco) per dare la possibilità a chi è a casa e a chi lavora di poter partecipare ad una messa settimanale. Chiedo ai diversi gruppi parrocchiali di garantire la loro presenza a una di queste messe. ►La liturgia delle ore La mattina dopo la messa recita delle lodi, tranne il venerdì (al mercoledì le lodi saranno recitate prima della messa delle ore 09.00) ► La cena del povero Il venerdì in quaresima è aliturgico, cioè senza la messa, ed è giorno di preghiera e penitenza. Ogni venerdì alle 7,30 e ore 15.00 faremo la Via Crucis in chiesa parrocchiale Non ci saranno le S. Messe. Per i ragazzi delle elem. e medie alle ore 16.45 Via Crucis in oratorio ore 18.00 vesperi quaresimali in parrocchia Alle 21.00 Adorazione della croce, il venerdì 19 febbraio a Lacchiarella, il venerdì 26 febbraio a Mettone, il venerdì 04 marzo a Lacchiarella il venerdì 11 marzo a Casirate Il venerdì 18 marzo a Lacchiarella. Ci metteremo a contemplare la croce volto della misericordia del Padre, attraverso la riflessione delle opere di misericordia corporali e spirituali. Quest’anno all’interno della celebrazione ascolteremo delle testimonianze che ci richiamano la concretezza della risposta all’amore di Cristo per noi. Ricordo che il primo e l’ultimo venerdì di Quaresima sono di magro e di digiuno, gli altri venerdì solo di magro. ►Il mercoledì e il sabato sono i giorni per le Confessioni Ogni mercoledì al mattino dalle ore 09.30 (dopo la messa ) alle 11.30 in San Rocco sarà presente un sacerdote. E il sabato pomeriggio in chiesa parrocchiale a Lacchiarella sono presenti i sacerdoti per le Confessioni, dalle 16 alle 17.45. ► La domenica è il giorno della Messa Partecipare alla Messa è il segno di maturità cristiana. Mancare sarebbe un grave peccato. SUSSIDI PER LA PREGHIERA QUOTIDIANA “La parola ogni giorno” (1,10 €). “Dio perdona sempre“ (3 €) Sono disponibili sul banco della Buona Stampa Il secondo martedì di Quaresima,23 febbraio alle ore 19,30, presso l’oratorio S. Giuseppe, si terrà la cena del povero. Alcune copie del sussidio per la via Crucis dei Venerdì di quaresima, sono disponibili per la preghiera personale (5€) Le iniziative straordinarie per le due parrocchie ► Una raccolta di offerte per ……… ► Esercizi Spirituali Da Lunedì 15 a Giovedì 18 febbraio Chiamati a “celebrare e sperimentare la misericordia di Dio”. ore 15.00 Vespero e meditazione Parrocchiale per casalinghe e pensionati in Chiesa predicatore don Nazzareno e don Luigi ore 21.00 Compieta e Meditazione in Chiesa Parrocchiale per giovani e adulti predicatore Padre Ermenegildo Bandolini In questi quattro incontri, ci mettiamo alla riscoperta del Sacramento della Riconciliazione: Lu 15 - Il sacramento della Riconciliazione: esperienza di un incontro “accogliente” - (l’atteggiamento di fondo, i riti iniziali) Lc 7, 36-50: Gesù e la peccatrice Ma16 - Il sacramento della Riconciliazione: esperienza di una Parola che illumina, richiama, conforta (l’esame di coscienza, guardarsi alla luce della Parola di Dio) Mt 18, 1-14: Gesù insegna la grandezza e mette in guardia: nessuno perdersi! vera deve Me 17 -Il sacramento della Riconciliazione: esperienza della gioia della “confessione” - (l’accusa dei peccati, la risposta del perdono) Lc 19, 1-10: Gesù e Zaccheo Gi 18 - Il sacramento della Riconciliazione: esperienza del perdono, cammino dietro a Gesù per riprendere il (l’assoluzione e la penitenza/impegno) Mc 10, 46-52: Gesù e il cieco Bartimeo Anche i Bambini delle elementari e i ragazzi delle medie faranno il loro cammino da Lunedì 15 a Giovedì 18 febbraio Il Buongiorno Gesù Ore 06.30 preghiera adolescenti in oratorio ore 07.20 preghiera medie in oratorio ore 08.00 preghiera elementari in oratorio poi vengono accompagnati a scuola Via Crucis ragazzi elementari e medie ore 16.45 In oratorio : Venerdì 19 e 23 febbraio e il 04 – 11 – 18 marzo. Vi aspettiamo! ►Spettacolo teatrale Domenica 13 marzo ore 15.30 in chiesa Parrocchiale a Lacchiarella Giuda è accusato e condannato, da sempre, per il tradimento e il suicidio. Ma un misterioso avvocato vuole riaprire il caso. Perché nuovi dubbi emergono. Omissioni, prove inesistenti, silenzi… E Gesù ha perdonato così tanta gente… non ha perduto nessuno… Lui, la Misericordia in persona, forse non ha perduto neanche questo “nostro fratello”… Credete che sia soltanto la solita storia? Credete che poi tutto tornerà come prima? Serenamente… Rassicurante… Chissà, forse non sarà più possibile… perché questa è la stessa lunga notte di allora… cattiva… perché “il figlio della perdizione… il diavolo…” Giuda… è qui!!!... Scritto, realizzato, interpretato, da Angelo Franchini Una raccolta di offerte per il centro di accoglienza per i bambini denutriti a Nkuba nella parrocchia di Mutoyi in diocesi di Gitega, Burundi dove opera sorella Fiorenza. Il progetto di Carità di quest’anno prende l’avvio dalle opere di misericordia: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati e vestire gli ignudi. Vogliamo sostenere il progetto di poter garantire ad ogni famiglia bisognosa, che ha fatto riferimento al centro di Nkuba, gestito dalle piccole sorelle di Gesù (Mettone) e dalla associazione VISPE, ciò che serve per un anno a nutrire i bambini (una capra, 10 kg di fagioli e 5 kg di concime = 35 euro). L’obiettivo è quello di dare questo materiale alla famiglia per lavorare e produrre ciò che può servire al nutrimento dei bambini curati per far si che non ritornino al centro. Le offerte raccolte dai bambini e da noi adulti attraverso le nostre rinunce, le potremo mettere nelle buste apposite che troverete in chiesa, o nella cassetta verso l’altare della madonna delle Grazie a Lacchiarella. ► “24 ore per il Signore” il 4-5 marzo È un invito forte, che papa Francesco rivolge a tutti, da celebrarsi nel venerdì e sabato che precedono la IV Domenica di Quaresima. È una esperienza di preghiera dove si ha la possibilità di riflettere sul proprio cammino per ritornare al Signore, un momento di intensa preghiera per riscoprire il senso della propria vita. In parrocchia le vivremo in questo modo: Venerdì 4 marzo ore 09.30 Ora media con meditazione e possibilità di confessioni, ore 15.00 via Crucis e poi possibilità di confessioni, ore 18.00 Vespero quaresimale, dopo il quale lasciamo aperta la chiesa con esposta la reliquia della croce ore 21.00 Adorazione della croce. Sabato 5 marzo ore 09.30 Ora media ed esposizione eucaristica fino alle ore 11.30 con la presenza di un sacerdote per le confessioni, ore 15 primi vesperi ed esposizione eucaristica fino all’inizio della messa con la possibilità delle confessioni. Azione liturgica: come in avvento sottolineeremo in quaresima nella liturgia della messa il momento dell’atto penitenziale lasciando dopo l’introduzione un momento più prolungato di silenzio per permettere a ciascuno di esprimere al Signore la propria richiesta di perdono. DALL’ORATORIO… Anche nella nostra Comunità è stata istituita una COMUNITA’ EDUCANTE: il Cardinale Angelo Scola così ha chiesto a tutte le parrocchie della nostra Diocesi. Adulti e giovani, educatori e genitori condividono insieme parte del loro tempo per riflettere e pensare iniziative e cammini fecondi che diventino anima e diano senso alle varie iniziative del nostro Oratorio San Giuseppe. Su cosa si sta lavorando? La Conferenza Episcopale Italiana ha consegnato a tutta la Chiesa italiana un prezioso documento sull’oratorio: “Il laboratorio dei talenti”. Mi sembra molto significativo che in questo contesto sia riconosciuta questa invenzione pastorale: è unanime il consenso attorno alla vita degli oratori ed è un consenso che spesso proviene da parti diverse, anche da chi non è credente o particolarmente legato alla vita ecclesiale. Occuparsi della crescita di bambini e ragazzi, adolescenti e giovani non significa semplicemente (come spesso si dice con un po’ di retorica) pensare al futuro. Di più: è l’unica possibilità che abbiamo per consegnare a questo mondo e alla nostra storia tutto ciò che di bello e di grande (e quindi prezioso) portiamo nel cuore perché possa essere consegnato alla vita di chi viene dopo; perché a loro volta ne facciano ragioni di vita, di fede, di speranza. 1. Oratorio: il senso della cura restituita e condivisa - L’oratorio è un luogo che la comunità offre ai più giovani per sostare e dove sceglie di stare con i propri figli. Avere intorno dei ragazzi, con il rischio che si perdano, che non colgano la vita come dono e sfida irripetibile, e pensare di dare loro un posto dove stare per incontrarsi insieme, è ciò che sta all’origine di quella istituzione che ormai da secoli chiamiamo “oratorio”. L’oratorio è l’espressione storica, limitata, ma specifica, della cura che la comunità cristiana, nella figura di alcuni uomini e donne, offre ai propri figli. Per questo l’oratorio non è faccenda di qualcuno, ma è compito della comunità cristiana; attraverso questa esperienza si cerca di mettere accanto ai ragazzi dei testimoni: come diceva Paolo VI, oggi è necessaria la presenza di testimoni più che di maestri. 2. Oratorio: un’educazione del fare - Non è lontano il tempo, dove la preoccupazione fondamentale era quella di insegnare. Si pensava, allora, che l’esperienza della formazione cristiana dovesse toccare soprattutto il livello delle conoscenze: non a caso si chiamava dottrina. Oggi anche se tutto è molto cambiato l’oratorio cerca di rendere presente il Vangelo tra i più piccoli secondo la logica dell’incarnazione: Dio si fa prossimo all’uomo attraverso la presenza di Gesù. 3. Oratorio: dalla cura ricevuta alla cura donata - L’oratorio è luogo dove si passa dall’essere “oggetti” di cura (qualcuno che ti occupa il tempo) a “soggetti” di responsabilità (tu stesso diventi responsabile per gli altri) che crescono un po’ per vol ta. Per imparare ad essere responsabili è necessario mettere al centro la persona: l’altro, verso il quale vanno le attenzioni di animatori ed educatori. Questo lo si vede messo in pratica durante l’estate: anche se non del tutto pronti, molti adolescenti passano diverse settimane a prendersi cura dei più piccoli facendoli giocare. 4. Oratorio: vita di comunità - L’oratorio presenta di solito una “filiera educativa”. Da chi è piccolo (i bambini e i preadolescenti), si passa a chi inizia qualche esperienza di aiuto (gli adolescenti), si arriva infine ai giovani e agli adul ti. Questo significa mettere insieme età ed esperienze diverse, dove la progettazione di attività, tempi e modi permette alla comunità di raccogliersi e di sentirsi unita nell’unico obiettivo di educare e far crescere. È ormai chiaro a tutti che occuparsi della crescita dei piccoli, significa spesso incrociare anche la vita dei loro genitori e degli adulti. Facendo oratorio si raccoglie e costruisce la comunità cristiana, ci si interroga sul senso delle regole, si lavora insieme per costruire legami di vita. L’oratorio è il luogo dell’incontro generazionale, non come luogo separato dal resto della comunità, ma dove la comunità si incontra, si confronta e si esercita a costruire una rete forte di relazioni, riconoscendo questo come momento importante al servizio dei suoi figli. Per chiudere - Il sogno e l’impegno della COMUNITA’ EDUCANTE del nostro Oratorio San Giuseppe è un oratorio che divenga nelle sue espressioni un’icona forte e viva dell’amore, della gratuità e della fiducia. L’oratorio non ci permette di godere di sconti: molta indifferenza o fughe dall’impegno, dipendano dall’incapacità o paura di vivere queste esperienze. L’oratorio necessita di una disponibilità che deve avere radici profonde e punte di passione missionaria. Altrimenti sarà un fuoco di pa glia che dura poco. Credo che sia l’atteggiamento dei profeti: sono quelli che hanno preso sul serio i loro sogni, sono sempre stati disposti a pagare il prezzo che la fedeltà ad essi chiedeva loro e ad impegnarsi alla loro realizzazione Rinnoviamo l’invito a partecipare alla comunità educante: è per il bene dei tuoi figli, per il bene della tua comunità: l’oratorio non lo fa’ uno o qualcuno: lo costruisce l’intera comunità. Se gli interessa. Come farne parte? Parlane con i tuoi sacerdoti o con suor Paula. Basta davvero poco.