ISTITUTO COMPRENSIVO “S. FARINA”
EX SCUOLA MEDIA STATALE N°2”
Corso Regina Margherita di Savoia n°6 - 07100 SASSARI
tel. 079 234922 - fax 079 231482
SSIC839018 - e-mail ssic 839007 @ istruzione.it
ANNO SCOLASTICO 2014|15
REGOLAMENTO GENERALE D'ISTITUTO
ANNO SCOLASTICO
2014-2015
IL CONSIGLIO D'ISTITUTO
VISTO l'art. 10, comma 3, lettera a) del T-U- 16/4/94, n. 297 ;
VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275 ;
VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;
VALUTATA l'opportunità di adottare un nuovo Regolamento d'Istituto, che va a
sostituire quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e coerente con i
principi che connotano l'autonomia di cui sono state dotate le Istituzioni
Scolastiche a decorrere dall'1/9/2010;
EMANA
il seguente regolamento :
I
TITOLO PRIMO
LA COMUNITA' SCOLASTICA
Art . 1
L' ISTITUTO COMPRENSIVO "S. Farina" costituisce una comunità composta
da alunni, docenti, personale non docente, genitori.
Art . 2
Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio
ruolo, di eguale responsabilità per il retto funzionamento della Istituzione
Scolastica ed il raggiungimento dei fini di cui al seguente articolo.
Art . 3
L' ISTITUTO COMPRENSIVO "S. Farina " ha come propri fini specifici:
a . la realizzazione di un clima di libertà, democrazia e solidarietà;
b . l'attuazione del diritto allo studio;
c . il pieno sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali degli alunni;
d . la formazione culturale e pre-professionale degli alunni;
e . il perfezionamento e l'aggiornamento culturale e professionale dei docenti;
2
f.
la formazione civica di tutti i suoi membri secondo i principi di cui alla lettera
a);
g . l'attuazione di iniziative unitarie per tutti i suoi membri atte a sviluppare lo
spirito di collaborazione e di comunità;
h .
l'attuazione dei principi contenuti nello Statuto degli studenti e delle
studentesse.
Art . 4
L' ISTITUTO COMPRENSIVO "S. Farina " annesse si inserisce nella più vasta
comunità locale, sociale e culturale nella quale si trova ad operare e promuove la
collaborazione con le altre Istituzioni Scolastiche.
Art . 5
Il personale è libero di riunirsi nei locali dell'Istituto fuori dall'orario di lezione e
di organizzarsi in gruppi per interessi di natura culturale, didattica o sindacale. Alle
riunioni possono essere invitate, previa comunicazione al Dirigente anche persone
estranee alla scuola. Nei limiti delle disponibilità di orario del Personale non
docente, nonché delle disponibilità dei propri locali e delle proprie attrezzature, la
Scuola è aperta a tutte le istanze sociali esterne, previa autorizzazione specifica
del Capo d'Istituto.
Art . 5 bis
DISPOSIZIONI VOLTE A REGOLARE LA VITA DELLA COMUNITA'
SCOLASTICA
ORARIO DELLE LEZIONI - INGRESSO - USCITA
INTERVALLO - ASSISTENZA - VIGILANZA
ORARIO DELLE LEZIONI
L'orario delle lezioni è fissato dal Dirigente, sulla base dei criteri stabiliti dal
Consiglio d'Istituto (art. 10, 4° comma del D. L. 16.04.1994, n. 297).
Esso deve restare affisso all'albo dell'Istituto per l'intera durata dell'anno
scolastico assieme al calendario scolastico.
SCUOLA DELL'INFANZIA
Per tutti gli alunni di tutti i plessi di scuola dell'infanzia l'orario di ingre sso è
dalle ore 8:00 alle ore 8:45; sarà consentita una flessibilità oraria entro le ore
9,00. L'orario di uscita è entro le ore 13:30 per il mese di Settembre. Dal
mese di Ottobre, con il funzionamento della mensa scolastica l'uscita sarà dalle ore
15:30 alle ore 16:00.
In occasione di uscite didattiche sul territorio l'orario scolastico sarà dalle ore
8,00 alle ore 14,00, con il servizio-mensa per favorire la contemporaneità dei
docenti e garantire, di conseguenza, una maggiore vigilanza sui bambini..
Nel mese di Giugno l’orario di funzionamento della scuola dell’infanzia sarà invariato
con l’uscita dalle ore 15,30 alle ore 16,00 e il servizio-mensa garantito.
SCUOLA PRIMARIA
L'orario delle lezioni è fissato dal Dirigente Scolastico sulla base dei crite ri
fissati dal Consiglio di Istituto, del parere del Collegio Docenti e delle indicazioni del
POF. Esso deve restare affisso all'albo della Scuola per l'intera durata dell'anno
scolastico assieme al calendario scolastico. Per tutti gli alunni di entrambi i plessi
di scuola primaria (Ottava, Villa Gorizia) le lezioni iniziano alle ore 8.25;
l'ingresso dei docenti è fissato per le ore 8.20; l'uscita da scuola, al mattino è
fissata per le 13.25, mentre al pomeriggio è fissata per le 15.25 nel giorno del
rientro pomeridiano. Questo avverrà nel plesso di Ottava il giovedì e nel plesso di
Villa Gorizia di mercoledì.
I genitori non possono accompagnare gli alunni all'interno della scuola. Solo in casi
particolari
e
su
richiesta
al
Dirigente
Scolastico
i
genitori
possono
accompagnare in classe i loro figli, ma fermarsi solo il tempo necessario
(situazioni di grave handicap, problemi di salute, accoglienza alunni classe prima
…).
L'orario dell'entrata e dell'uscita degli alunni si deve considerare rigido. Gli
alunni devono essere abituati alla più scrupolosa puntualità.
ORARIO DELLE LEZIONI DEI PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA DI OTTAVA E VILLA
GORIZIA
1^ Ora
8.25-9.25
2^ Ora
9.25-10.25
3^ Ora
10.25-11.25
PAUSA MERENDA
11.00-11.20
4^ Ora
11.25-12.25
5^ Ora
12.25-13-35 USCITA ANTIMERIDIANA
PAUSA PRANZO
13.25-13.45
6^ Ora
13.45-14.25
7^ Ora
14.25-15.25
4
Al termine delle lezioni gli allievi devono lasciare in ordine e in silenzio l'aula e,
senza correre, avviarsi verso l'uscita, accompagnati dai loro insegnanti.
E' obbligatorio l'uso del grembiule.
Gli alunni devono portare tutto l'occorrente per le lezioni mentre non possono
introdurre oggetti e materiale diverso da quello necessario per il lavoro
scolastico.
Durante l'orario di lezione non è consentito l'accesso alle aule a persone
estranee, ivi compresi i familiari degli alunni. In casi particolari per motivate
esigenze educativo-didattiche genitori, medici, esperti potranno fare accesso a
scuola ma andrà richiesto preventivo assenso al Dirigente scolastico o a un s uo
collaboratore.
Gli insegnanti devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle
lezioni per assicurare l'accoglienza e la vigilanza.
Gli insegnanti non possono abbandonare l'aula e lasciare incustoditi gli alunni.
In caso di necessità e per tempi limitati dovranno avere cura di affidare gli
alunni alla vigilanza di un altro docente o di un Collaboratore scolastico.
I docenti dovranno provvedere per tempo all'approntamento del materiale
necessario per la lezione per evitare l'abbandono della classe. Dovrà inoltre
essere evitata la circolazione, incontrollata, degli alunni nella scuola.
I docenti devono attenersi alle indicazioni di cui al regolamento di disciplina.
L'afflusso ai servizi sarà regolato dal personale ausiliario in servizio.
Lo spostamento degli alunni nei laboratori (informatica, palestra o nel cortile
della scuola) deve avvenire con ordine e sempre sotto la sorveglianza del docente.
Al termine delle lezioni gli alunni avranno cura di non lasciare carta o altro per
terra ed usciranno nel massimo ordine accompagnati dall'insegnante dell'ultima
ora di lezione.
L'uscita del gruppo classe dal caseggiato deve essere autorizzata dal Dirigente
scolastico o, in sua essenza, dai docenti collaboratori, su richiesta motivata del
docente, o dei docenti accompagnatori.
È severamente vietato, per docenti e alunni, l'uso dei telefoni cellulari in classe
durante l'attività didattica e agli alunni servirsi di quello pubblico senza
l'autorizzazione degli insegnanti e senza che sia stato informato il personale
ausiliario in servizio.
La scuola non risponde di eventuali smarrimenti di denaro o di oggetti
personali lasciati incustoditi all'interno della scuola.
Durante i colloqui, le assemblee e gli incontri dei genitori con gli insegnanti, non è
consentita la permanenza di bambini incustoditi all'interno della scuola.
La ricreazione si può svolgere in classe, negli spazi interni ritenuti idonei ed in
giardino per il plesso di Ottava.
Il momento della merenda e/o pausa pranzo ha una significativ a valenza
educativa e avviene sotto la sorveglianza dei docenti.
Il pranzo, costituito da alimenti portati da casa da parte degli alunni, viene
consumato nelle proprie aule per i plessi di Ottava e di Villa Gorizia.
INGRESSO
SEDE CENTRALE
E' consentito agli alunni, prima dell'ingresso a scuola, di accedere al cortile interno,
dove devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si
assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.
Gli alunni entrano nell'edificio scolastico a partire dalle ore 8,25 al primo suono
della campana e raggiungono le rispettive classi. Le lezioni iniziano alle ore 8,30 al
secondo suono della campana. Per le attività pomeridiane l'ingresso degli alunni è
fissato per le ore 15,25 e alle ore 15,30 avranno inizio le attività.
SCUOLA MEDIA DEL CONSERVATORIO
Gli alunni entrano alle ore 8,15.
Per la sua caratteristica, nella scuola media del Conservatorio, particolare riguardo
è riservato alle attività svolte in collaborazione con il Conservatorio e agli
insegnamenti che possono essere di comune interesse alle due scuole.
La contemporanea frequenza delle due scuole comporta per gli alunni un maggiore
impegno rispetto alle altre scuole secondarie di I grado e, l'utilizzo, al pomeriggio,
delle aule della scuola media da parte del Conservatorio, rende necessaria
un'organizzazione specifica. L'organizzazione dell'attività didattica ha
tenuto
conto di tali problematiche e ha previsto un orario delle lezioni con unità orarie di
60 minuti, con inizio alle ore 8,15.
Le ore complessive di lezione settimanali ammontano a n.30, a queste si aggiungono
le ore di solfeggio in continuità con le ore del mattino e di strumento, che ogni
alunno concorderà col docente a lui assegnato.
Giorno
dalle
alle
Lunedi
8,15
12,15
Martedì
8,15
14,15
Mercoledì
8,15
14,15
Giovedì
8,15
12,15
Venerdì
8,15
14,15
Sabato
8,15
13,15
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USCITA
SCUOLA MEDIA DELLA SEDE CENTRALE
Il termine delle lezioni è annunciato dal suono della campana ;
Mattino
Ore 13.25 per le classi prime,
ore 13,27 per le classi seconde,
ore13,30 per le classi terze.
L'uscita delle classi ad indirizzo musicale avviene alle ore18,30.
Sarà cura dei docenti la preparazione degli alunni per l'uscita dall'aula e
dall'edificio nel
massimo ordine possibile. Gli alunni saranno accompagnati fino al portone d'ingresso
dagli insegnanti dell'ultima ora di lezione e sono tenuti a liberare gli spazi esterni
nel più breve tempo possibile.
RICREAZIONE
SCUOLA PRIMARIA
La ricreazione si può svolgere in classe, negli spazi interni ritenuti adeguati ed in
giardino per il plesso di Ottava. Gli alunni potranno accedere ai bagni previa
autorizzazione dell'insegnante presente.
Il momento della refezione ha una significativa valenza educativa e avviene
sotto la sorveglianza dei docenti. Il pranzo , costituito da alimenti portati da casa
da parte degli alunni, viene consumato nelle proprie aule per i plessi di Ottava e di
Villa Gorizia.
SCUOLA SECONDARIA
Le lezioni hanno una durata di 60 minuti primi. Non vi è intervallo tra una lezione e
l'altra salvo una breve ricreazione, in classe, nella sede centrale dalle ore 11.20,
alle ore 11.35.
Nella scuola media del conservatorio dalle ore 10,10 alle ore 10,25, nei giorni
con quattro ore, dalle 11,10 alle 11,25 nei giorni con sei ore.
SERVIZI IGIENICI
L'uso dei servizi igienici è consentito dalle ore 9.30 alle ore 12.30. Gli alunni, di
norma, usciranno uno alla volta. L'afflusso ai servizi sarà regolato dal personale
collaboratore dei vari settori ai piani.
Dalle ore 8.30 alle ore 9.30 e dopo le ore 12.30 e le uscite saranno limitate ai
casi di effettiva e urgente necessità.
ASSENZE - RITARDI - PERMESSI DI USCITA
SCUOLA DELL'INFANZIA
Le assenze dalle attività didattiche vanno giustificate quando superano i
cinque giorni consecutivi (compresivi dei sabati e delle domeniche) con
certificato medico. Se le assenze non sono dovute a malattia del bambino ma a
motivi familiari i genitori dovranno darne tempestiva e anticipata comunicazione ai
docenti della sezione e compilare l'apposito modulo. Nel momento dell’ingresso,. i
ritardi superiori ai 15 minuti vengono annotati sull’apposito “cartellino” e se ripetuti
per cinque volte, il cartellino stesso dovrà essere portato dal genitore del bambino/a
presso gli Uffici dell’Istituto Comprensivo per essere timbrato dal personale
amministrativo. Tale provvedimento non viene applicato agli alunni che usufruiscono
del servizio scuolabus quando il ritardo è ascrivibile ai servizi pubblici.
Le uscite anticipate sono consentite solo se sporadiche e occasionali.; per tutti
gli altri casi è necessaria l'autorizzazione della Dirigente Scolastica o dei docenti
referenti delegati a cui bisognerà presentare apposita domanda giustificando la
richiesta con reali e motivati impedimenti che impossibilitino il genitore al
ritiro del proprio figlio negli orari stabiliti; le uscite anticipate dovranno,
comunque, essere autorizzate in un orario compreso fra le ore 13,30 e le ore 14,00
per favorire il buon funzionamento della scuola dell’infanzia.
All'inizio dell'anno per ogni alunno si chiederà la documentazione utile (delega) per
il ritiro all'uscita di scuola e /o per l'uscita anticipata del bambino/a.
SCUOLA PRIMARIA
Le assenze dalle lezioni vanno giustificate al rientro sul diario personale, da un
genitore o dalla persona che esercita la tutela. Qualora l'assenza, per malattia,
sia superiore ai cinque giorni consecutivi, compresi quelli festivi o quelli durante i
quali non vi sia stata lezione, la giustificazione deve essere accompagnata da un
certificato medico attestante l'idoneità alla frequenza.
Le assenze prolungate per motivi diversi da quelli di salute, devono essere
preventivamente comunicate all'insegnante di classe.
L'assenza dovrà essere giustificata al rientro a scuola. In caso di inadempienza si
ricorrerà all'intervento del Dirigente.
Non è assolutamente consentito che gli alunni, in orario scolastico, si allontanino da
scuola da soli.
Qualora i giorni di assenza, nell'arco dell'anno scolastico, fossero superiori
a 65 potrebbe essere compromessa l'ammissione alla classe successiva.
In caso di ritardo ricorrente del genitore a ritirare il figlio, dalla seconda volta
e dopo 15 minuti, qualora lo stesso non sia rintracciabile, verranno avvertite le
8
forze dell'ordine.
L'alunno che entra con un ritardo non superiore ai 5 minuti può essere ammesso in
classe dall'insegnante. Per i ritardi sopra i cinque minuti l'alunno sarà ammesso in
classe solo con giustificazione valida del genitore; dopo il quinto ritardo la famiglia
dell'alunno dovrà presentarsi in direzione per giustificare presentando l'apposito
cartellino dei ritardi e farlo timbrare. Tale provvedimento non viene applicato agli
alunni che usufruiscono del servizio scuolabus quando il ritardo è ascrivibile ai
servizi pubblici.
Nessun alunno può lasciare la scuola durante l'ora di lezione, eccetto i casi in cui,
per esigenze motivate, i familiari ne richiedano il rientro anticipato a casa,
presentandosi personalmente a scuola per prelevarlo. Le famiglie dovranno essere
reperibili per eventuali comunicazioni e/o quando si verificasse la necessità di
rimandare l'alunno a casa, per improvviso malore. I familiari infatti dovranno
provvedere a riportare l'alunno a casa.
L'entrata posticipata e l'uscita anticipata dalle lezioni possono essere
autorizzate solo dal Dirigente e dai suoi delegati. In ogni caso deve essere
presente il genitore. Entrate ed uscite fuori orario saranno registrate. Prima
di uscire, la persona che prende in consegna l'alunno dovrà compilare e firmare
l'apposito modulo lasciato in consegna ai collaboratori scolastici.
All'inizio dell'anno per ogni alunno si chiederà la documentazione utile (delega) per
il ritiro all'uscita di scuola e /o per l'uscita anticipata del bambino/a.
L'esonero dalla pausa pranzo del pomeriggio per l'intero anno scolastico è
concesso straordinariamente, in quanto momento educativo e facente parte
dell'insegnamento alla convivenza civile impartito dalla scuola primaria.
Verrà concesso quindi solo dietro richiesta dei genitori e con l'esplicita
dichiarazione di sollevare l'amministrazione scolastica da qualsiasi responsabilità
per quanto possa accadere nell'intervallo tra la fine delle lezioni del mattino e l’ora di
inizio delle lezioni pomeridiane. Gli allievi che hanno il permesso di uscire dall'aula
durante le lezioni, devono rientrare nel più breve tempo possibile senza trattenersi
a conversare.
SCUOLA SECONDARIA
ASSENZE
Le assenze degli alunni dalle lezioni devono essere giustificate da un genitore o
dalla persona che esercita la tutela, tramite l'apposito libretto personale con
l'indicazione del motivo;
Le giustificazioni devono essere presentate al rientro in classe, all'insegnante della
prima ora di lezione, il quale provvederà alla controfirma in calce alle motivazioni ed
alla relativa annotazione sul registro di classe.
Qualora l'assenza per motivi di salute si sia protratta per 5 o più giorni consecutivi
compresi quelli festivi o quelli durante i quali non vi sia stata lezione, la
giustificazione deve essere accompagnata da un certificato medico che attesti che
l'alunno può riprendere a frequentare le lezioni.
La quinta assenza dovrà essere giustificata personalmente dal genitore. Qualora un
alunno, dopo un'assenza, si presenti a scuola senza la giustificazione, potrà essere
ammesso in classe con riserva.
L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, dovrà essere
accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. Qualora le assenze non
venissero giustificate nei termini per una seconda volta, il voto di comportamento
non potrà essere superiore al sette (7).
RITARDI
La frequenza è obbligatoria sia per le lezioni antimeridiane sia per quelle
pomeridiane. I genitori sono responsabili del rispetto di tale obbligo. I ritardi e le
uscite anticipate vengono conteggiati al fine di verificare che ogni allievo rispetti
l'obbligo di frequenza per i 3/4 del mote orario previsto dalla legge. I reiterati
ritardi, le frequenti assenze vengono tenuti in considerazione dal Consiglio di Classe
anche nell'attribuzione del voto di condotta. La puntualità è obbligatoria sia per le
lezioni antimeridiane sia per quelle pomeridiane. Il ritardo dovrà, comunque, essere
giustificato il giorno successivo. La non giustificazione del ritardo sarà annotata sul
registro di classe; al quinto ritardo l'alunno viene sanzionato dal Consiglio di Classe
con un voto di comportamento non superiore al sette. Ulteriori ritardi, reiterati
per tre volte, saranno sanzionati con la sospensione dalle lezioni.
PERMESSI DI USCITA
Nessun alunno può lasciare la scuola durante le ore di lezione prima del loro
termine, eccetto il caso in cui per motivate esigenze i familiari ne richiedano il
rientro anticipato a casa. In tal caso i genitori dovranno preventivamente avvertire
tramite richiesta scritta sul libretto e presentarsi personalmente a Scuola per
prelevare lo studente.
Le famiglie inoltre dovranno, nei limiti del possibile, essere reperibili per eventuali
comunicazioni della Scuola e/o quando si verificasse la necessità di rimandare a
casa l'alunno, per improvviso malore. I familiari stessi infatti, avvertiti, dovranno
provvedere a riportare l'alunno a casa.
L'entrata posticipata e l'uscita anticipata dalle lezioni possono essere autorizzate
solo dal Dirigente o dai suoi delegati.
Entrate ed uscite fuori orario saranno annotate sul registro di classe.
In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono presentare regolare
giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e degli Organi
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Collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti comunque
non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo
risentire della particolare circostanza.
Variazioni
di
orario
all'ingresso
o
all'uscita
saranno
tempestivamente
comunicate ai genitori per iscritto sul diario degli alunni, un giorno prima. I
genitori avranno cura di firmare le comunicazioni , per presa visione, cosi come
qualsiasi altra comunicazione dei docenti o del Dirigente.
NORME PARTICOLARI SULLA VIGILANZA
Durante la ricreazione la vigilanza sarà esercitata dai professori della 3° ora di
lezione, mentre il personale ausiliario vigilerà e regolerà l'afflusso ai servizi
igienici.
La vigilanza sugli alunni che dalle aule dovranno recarsi in palestra e viceversa sarà
esercitata dal docente di Educazione Fisica coadiuvato dal personale ausiliario.
Il personale ausiliario disimpegnerà, senza soluzione di continuità, il servizio di
vigilanza nei corridoi e vigilerà su quelle classi che dovessero rimanere
temporaneamente scoperte anche durante il cambio degli insegnanti.
NORME PARTICOLARI SULL'ATTIVITÀ SCOLASTICA
Gli alunni non possono introdurre nell'edificio scolastico oggetti e materiale
diverso da quello necessario per le lezioni della mattinata o comunque per il lavoro
scolastico. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e
le lezioni e l'eventuale merenda.
E' assolutamente vietato l'utilizzo dei cellulari sia in classe che nei vari locali
della scuola .Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore.
La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti.
Durante l'orario di lezione non è consentito l'accesso alle aule a persone estranee
ivi compresi i familiari degli alunni. Per conferimenti urgenti con gli insegnanti
durante le ore di lezione, dovrà essere richiesto il preventivo assenso del Dirigente
scolastico.
Dovrà essere evitata la circolazione incontrollata degli alunni nella scuola
I Professori devono evitare l'allontanamento dall'aula degli alunni per motivi
disciplinari.
I docenti dovranno provvedere ad approntare il materiale necessario per la lezione(
fotocopie, sussidi, etc.) prima del suo inizio, evitando, in tal modo, l'abbandono se
pur temporaneo della classe.
Il personale ausiliario provvederà, a richiesta dei docenti, al trasporto dei sussidi
didattici.
Per il materiale di facile consumo, l'uso dei sussidi e per le fotocopie i docenti
dovranno rivolgersi al personale incaricato che sarà a disposizione.
Gli spostamenti interni all'edificio scolastico, dalle aule di lezione alle aule speciali
ed alla palestra devono avvenire sollecitamente, senza soste, ritardi né trambusto
nei corridoi o atri, sempre sotto la costante vigilanza dei docenti o del personale
collaboratore del settore.
Gli alunni, al cambio dell'insegnante, devono restare al proprio posto.
In caso di malessere improvviso di un alunno, l'Ufficio di Presidenza o la Segreteria
o il docente in servizio nella classe informerà telefonicamente i genitori ( o persone
di loro fiducia), perché possano prelevarlo e provvedere alle cure del caso.
In caso di grave malessere o di infortunio per il quale l'attesa comporterebbe
peggioramento delle condizioni di salute dell'alunno, la scuola chiamerà un'
ambulanza per raggiungere il Pronto Soccorso più vicino .
Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Educazione
Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata
dal genitore unita a certificato del medico.
Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della
Gioventù, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.
COMUNICAZIONI DOCENTI – GENITORI
SCUOLA PRIMARIA
Nell'orario di servizio dei docenti, all’interno delle ore di progettazione didattica
del team di classe, è previsto il colloquio su appuntamento con i genitori di alunni
con esigenze particolari.
Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli
insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate
alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla
frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno.
In
particolare,
saranno comunque
comunicate alle
famiglie le
valutazioni
quadrimestrali .
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SCUOLA SECONDARIA
Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un'ora per i colloqui,
su appuntamento, con i genitori. Saranno programmati annualmente incontri
pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne
ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte
relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno
In
particolare,
saranno comunque
comunicate alle
famiglie le
valutazioni
quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle intermedie, accompagnate
dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l'alunno
deve sostenere e l'esito di tali interventi.
INFORMAZIONE SUL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
All'inizio dell'anno scolastico il Coordinatore del Consiglio di Classe,
il Team
docente nella scuola primaria, i docenti nella scuola dell’infanzia, illustrano agli
studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal Piano dell'offerta formativa,
comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o
opzionali.
Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e
modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli
studenti.
Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari
scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la
pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a
conoscenza di tutti.
VISITE GUIDATE - VIAGGI DI ISTRUZIONE
SCAMBI CULTURALI
Le visite guidate, i viaggi di istruzione e gli scambi culturali non possono durare di
regola più di una giornata. Solo nei casi di comprovata e particolare utilità
didattica, la durata del viaggio potrà essere prolungata.
Per i viaggi di più giorni la Scuola, anche tramite la collaborazione della Funzione
Strumentale al P.O.F., curerà nei dettagli, tutti gli adempimenti relativi
all'effettuazione del viaggio (assicurazione, trasporto, vitto, alloggio e servizi vari).
La richiesta di visite, viaggi di istruzione e scambi culturali deve avvenire nei tempi
e secondo le modalità stabiliti dal Consiglio d'Istituto con i «criteri generali».
Le visite guidate, i viaggi d'istruzione e gli scambi culturali sono programmati dai
Consigli di Classe ed autorizzati dall'Ufficio di Presidenza.
II
TITOLO SECONDO
I SOGGETTI DELLA COMUNITA' SCOLASTICA
A.
B.
GLI ALUNNI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
l’UFFICIO DI PRESIDENZA:
Il Dirigente scolastico
I Collaboratori del Dirigente scolastico;
Funzioni Strumentali al P.O.F.
C.
I DOCENTI;
D.
IL PERSONALE A.T.A.;
E.
I GENITORI;
A - GLI ALUNNI
Art . 6
Tutti gli alunni dell' ISTITUTO COMPRENSIVO "S. Farina " e scuole annesse
hanno uguale diritto allo studio. Nei loro rapporti reciproci e in quelli con gli altri
membri della comunità hanno diritto ad uguale rispetto e trattamento.
Il Consiglio di Istituto, il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe, Interclasse e
Intersezione promuovono le iniziative più idonee ad eliminare le cause di natura
economica o ambientale pregiudizievoli all'esercizio del diritto allo studio ed
all'eguaglianza di tutti gli studenti nell'ambito della Comunità scolastica.
Art .7
E' diritto degli alunni ricevere un insegnamento sereno, costantemente aggiornato,
conforme alle linee programmatiche approvate all'inizio dell'anno scolastico, aperto
al dibattito ed alla collaborazione, rispettoso della coscienza morale e critica di
ognuno e delle famiglie. Tutti gli alunni hanno altresì pieno diritto di usare, nello
svolgimento dei programmi, le attrezzature didattiche della scuola. La Scuola
inoltre riconosce a tutti gli alunni i diritti indicati nello statuto degli studenti e
delle studentesse.
14
Art. 8
E' diritto - dovere degli alunni partecipare alla vita della scuola, frequentare le
lezioni, contribuire al loro regolare e proficuo svolgimento, impegnarsi nello studio,
nell'aggiornamento e nella ricerca sia individuale sia di gruppo, rispettare i locali e
le attrezzature della scuola. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le
attività organizzate e programmate .
Art . 9
Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il
personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una
convivenza civile.
Art . 10
Gli alunni devono presentarsi a Scuola ordinati; il loro comportamento deve essere
rispettoso e dignitoso.
Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza e di "bullismo" che
dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori.
Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le
prepotenze di altri.
Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è
necessario utilizzarli correttamente.
Gli Insegnanti ed i Collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi
degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.
I servizi igienici vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più
elementari norme di igiene e pulizia.
Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e
all'uscita, gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è
permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e
nelle aule, ecc...
Gli alunni possono recarsi in Biblioteca, in Palestra, nei Laboratori solo con
l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei
collaboratori scolastici che durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e
servizi. Essi assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in
alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un
gruppo di alunni;
Gli alunni dovranno assolutamente evitare, in qualsiasi momento, di affacciarsi alle
finestre, di richiamare l'attenzione dei passanti, di gettare oggetti, carta o altro
dalle finestre stesse. I docenti vigileranno assiduamente sul rispetto della norma.
Ogni classe (tutti gli alunni della classe) è responsabile della propria aula, della
pulizia e
dell'ordine degli arredi ; ogni classe è responsabile dell'integrità degli arredi e
del materiale didattico che la scuola gli affida. Coloro che provocheranno guasti
al materiale e/o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a
risarcire i danni.
Periodicamente sarà effettuato un controllo dell'ordine e degli arredi. La
rilevazione delle
mancanze sarà registrata da parte degli insegnanti.
Gli alunni e di conseguenza le famiglie sono responsabili in solido, di tutti i danni
arrecati per dolo, incuria e imprevidenza agli arredi, alle attrezzature e ai beni
della Scuola.
Qualora gli alunni vengano meno alla correttezza e al rispetto dei compagni, degli
insegnanti, del personale A.T.A. e di qualunque altra persona,
incorrono nelle
sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di Disciplina.
In caso di negligenza o di scarso impegno gli alunni sono segnalati al Dirigente
scolastico che, nei tempi e modi che riterrà opportuni, interverrà presso gli alunni
e le famiglie, fatti salvi i provvedimenti disciplinari previsti dai successivi articoli.
Art . 11
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Il regolamento di disciplina individua i comportamenti che configurano mancanze
disciplinari degli alunni con riferimento ai doveri elencati nell'art. 3 del DPR
249/98, e successive modificazioni, al corretto svolgimento dei rapporti
all'interno della Comunità scolastica e alle situazioni specifiche della scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento.
SCUOLA DELL'INFANZIA E PRIMARIA
16
SCUOLA DELL'INFANZIA
In quest'ordine di scuola sono rivolte ai genitori e riguardano la regolamentazione
dell'orario. Lo scopo da perseguire è garantire sia ai bambini che alle figure
adulte che operano nella scuola un corretto funzionamento della stessa basato su
principi di identità e professionalità che la contraddistinguono.
Mancanze disciplinari
Sanzioni disciplinari
Organo che adotta il
provvedimento disciplinare
Dopo cinque ritardi
superiori ai 15 minuti
gli alunni potranno
accedere a scuola col
Ritardi ripetuti
cartellino dei ritardi
docente o il Fiduciario di
plesso
timbrato
della Segreteria o della
Presidenza.
SCUOLA PRIMARIA
Costituiscono mancanze disciplinari i comportamenti e gli atti compiuti dagli alunni
che corrispondano all'inosservanza dei loro doveri descritti nel presente
Regolamento e alla violazione dei diritti altrui con:

Azioni di disturbo delle lezioni;

Comportamenti irrispettoso nei confronti del personale della scuola e dei
compagni;

Scarso rispetto e cura dell'ambiente scolastico: aule, spazi comuni, servizi
igienici;

Danneggiamento dei materiali e delle suppellettili della scuola o dei compagni;

Ritardi ripetuti;

Dimenticanza del grembiule;

Uso del cellulare, di videogiochi e giochi durante l'ora di lezione;

Linguaggio scorretto;

Negligenza nello svolgimento dei compiti assegnati per casa
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari attuati nei confronti dei comportamenti scorretti
degli alunni hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso di
responsabilità e a ripristinare rapporti corretti all'interno della comunità.
MANCANZE
DISCIPLINARI
SANZIONI DISCIPLINARI
Azioni di disturbo delle
lezioni;
Comunicazione in forma scritta alla
famiglia sul diario dell'alunno; se la
negligenza continua saranno convocati a
scuola i genitori, anche alla presenza del
Dirigente Scolastico.
Comunicazione in forma scritta alla
famiglia sul
diario dell'alunno; se la negligenza continua
saranno convocati a scuola i genitori, anche
alla presenza del Dirigente Scolastico.
Comunicazione in forma scritta alla
famiglia sul
diario dell'alunno; se la negligenza continua
saranno convocati a scuola i genitori, anche
alla presenza del Dirigente Scolastico.
Comunicazione in forma scritta alla
famiglia sul diario dell'alunno; se la
negligenza continua saranno
convocati a scuola i genitori, anche alla
presenza del Dirigente Scolastico.
Comportamenti
irrispettosi nei confronti
del personale della scuola
e dei compagni;
Scarso rispetto
dell'ambiente scolastico:
aule, spazi comuni, servizi
igienici;
Danneggiamento dei
materiali delle
suppellettili della scuola e
dei compagni;
Ritardi ripetuti;
ORGANO CHE ADOTTA I L
PROVVEDIMENTO
DISCIPLINARE
Il docente di classe i l Fiduciario
di Plesso
Il Dirigente Scolastico
per l'eventuale convocazione dei
genitori
li docente o i l Fiduciario
di Plesso
Il Dirigente Scolastico
per l'eventuale convocazione dei
genitori
Il docente o il Fiduciario
di Plesso
Il Dirigente Scolastico
per l'eventuale
convocazione dei genitori
Il docente o i l Fiduciario
d i Plesso
li Dirigente Scolastico
per l'eventuale
convocazione dei genitori
Gli alunni in ritardo rispetto al regolare
inizio delle lezioni saranno comunque
ammessi a scuola. Per i ritardi sopra i cinque
minuti l'alunno sarà ammesso in classe solo
con giustificazione valida del genitore; dopo
il quinto ritardo la famiglia dell'alunno dovrà
presentarsi in direzione per giustificare
presentando l'apposito cartellino dei ritardi
e farlo timbrare. Tale provvedimento non
viene applicato agli alunni che usufruiscono
del servizio scuolabus quando il ritardo è
ascrivibile ai servizi pubblici.
Comunicazione in forma scritta alla
famiglia sul
diario dell'alunno; se la negligenza continua i
genitori saranno convocati a scuola dai
docenti della classe.
Il docente o il Fiduciario
di Plesso
Il Dirigente Scolastico
per l'eventuale
convocazione dei genitori
Uso del cellulare, di
videogiochi
e giochi durante la lezione;
Sequestro del cellulare e di altro
materiale con
avviso telefonico delle famiglie e
riconsegna alla fine delle lezioni. Se la
negligenza continua vi sarà la convocazione a
scuola dei genitori.
Il docente e in seguito il
team classe
Linguaggio scorretto;
Comunicazione in forma scritta alla
famiglia sul
diario dell'alunno; se la negligenza continua
saranno convocati a scuola i genitori, anche
alla presenza del Dirigente Scolastico.
Il docente o il Fiduciario
di Plesso
Il Dirigente Scolastico
per l'eventuale
convocazione dei genitori
Dimenticanza del grembiule;
I docenti del team
classe
18
Negligenza nello
svolgimento dei compiti
assegnati per casa.
Nel caso in cui gli alunni non svolgono
regolarmente i compiti assegnati a casa e si
presentino impreparati a scuola, le
insegnanti convocheranno le famiglie e, solo
se questa negligenza possa compromettere
l'andamento scolastico, si richiederà un
incontro anche col Dirigente Scolastico.
Il team docenti
Il Dirigente Scolastico
per l'eventuale
convocazione dei genitori
SCUOLA SECONDARIA
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
DPR. 21 novembre 2007 n 235 si riportano i commi dell'art. l
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento
del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica,
nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed
in generale a vantaggio della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a
sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
(Omissis)
4. In nessun caso può essere sanzionata, nè direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui
personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente,
della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo
studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della
comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano
l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo
scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi
sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere
disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori
ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella
comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in
coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità
giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri
all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità
scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona
umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite
generale previsto dal comma 7 la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità
del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto
possibile, il disposto del comma 8..
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di
atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da
ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante
l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità
scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al
termine dell'anno scolastico.
9- ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate
soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si
desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte
dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva
rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella
comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in
corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame
sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
NOTE ESPLICATIVE
( Nota del 31 luglio 2008 prot.. N 3602 PO )
Classificazione delle sanzioni
A.
Sanzioni
diverse
dall'allontanamento
temporaneo
dalla
comunità
scolastica
(art. 4 - Comma 1)
Si tratta di sanzioni non tipizzate né dal D.P.R. n. 249 né dal D.P.R. n. 235, ma che devono
essere definite ed individuate dai singoli regolamenti d'istituto, insieme, come già
detto nel paragrafo precedente, alle mancanze disciplinari, agli organi competenti ad
20
irrogarle ed alle procedure.
B.
Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla
comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni.
( Art .4
-
Comma 8):
Tale sanzione - adottata dal Consiglio di Classe è comminata soltanto in caso di gravi
o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all'art. 3
del D.P.R. n. 249/98. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello
studente sanzionato nella comunità scolastica..
C.
Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente
dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.
(Art. 4 -
Comma 9).
Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d'istituto, se ricorrono due condizioni,
entrambe necessarie:
1) devono essere stati commessi "reati che violino la dignità e il rispetto della persona
umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale
etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l'incolumità delle
persone (ad es. incendio o allagamento);
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite
dell'allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7 comma dell'art. 4 dello Statuto. In
tal caso la durata dell'allontanamento è adeguata alla gravità dell'infrazione, ovvero
al permanere della situazione di pericolo.
Si precisa che l'iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere
assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato
prevista dalla normativa penale. Tali fatti devono risultare verosimilmente e
ragionevolmente
accaduti
indipendentemente
dagli
autonomi
e
necessari
accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura
inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale.
Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in
coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e
l'autorità giudiziaria un percorso di recupero educativo mirato all'inclusione, alla
responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
D.
Sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica fino al termine dell'anno scolastico. ( Art. 4 - comma 9bis)
L'irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d'Istituto, è prevista alle
seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti:
1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il
rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una
particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale;
2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l'anno scolastico;
Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evi tare che
l'applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento
dell'orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell'anno scolastico. Per
questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo
di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l'allontanamento
dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di
carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da
compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede
di scrutinio.
E.
Sanzioni che comportano l'esclusione dello studente dallo scrutinio
finale o la non ammissione all'esame di stato conclusivo del corso di studi
(Art. 4 comma 9 bis e 9 ter)
Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni
ivi indicate, il Consiglio d'istituto può disporre l'esclusione dello studente dallo
scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi
(Comma 9 bis). E' importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,
C, D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell'istituzione
scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la
responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter).
La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che
hanno reso necessaria l'irrogazione della stessa (art. 3 L.241/1990) . Più la sanzione è
grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del
rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima..
Nel caso di sanzioni che comportano l'allontanamento fino alla fine dell'anno scolastico,
l'esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà,
anche esplicitare i motivi per cui "non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante
l'anno scolastico ".Di norma le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni
22
relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e,
come quest' ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola
ad un'altra o di passaggio da un grado all'altro di scuola. Infatti, le sanzioni
disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione non
si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti
che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si
applica il principio dell'indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad
operare con "omissis" sull'identità delle persone coinvolte e comunque nel necessario
rispetto del DLgs. n..196 del 2003 e del DM 306/2007. Ai fini comunque di non
creare pregiudizi nei confronti dello studente che opera il passaggio all'altra scuola si
suggerisce una doverosa riservatezza circa i fatti che
hanno visto coinvolto lo
studente. Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un
procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione.
INDIVIDUAZIONE DEI COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO
MANCANZE DISCIPLINARI
Costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:
1.
Ritardi ripetuti;
2.
Negligenza nello studio e irregolarità nello svolgimento dei compiti
assegnati; Mancanza di materiale didattico e di attrezzature specifiche delle
discipline.
3.
Abbigliamento non adeguato e poco conveniente (trucco eccessivo-
piercing);
4.
Ritardo nel giustificare le assenze e nel far firmare le comunicazioni
scuola-famiglia;
5.
Linguaggio scorretto;
6.
Fumo di sigarette nei locali scolastici e negli ambienti adiacenti alla scuola;
7.
Danneggiamento di arredi scolastici e delle pareti delle aule;
8.
Danneggiamenti o sottrazione di oggetti ai compagni e alla scuola;
9.
Offese ai compagni;
10.
Offese al personale docente e non docente;
11.
Atteggiamenti violenti o comunque aggressivi nei confronti dei compagni e
degli adulti;
12.
Episodi di prevaricazione nei confronti dei più piccoli o dei più deboli
perpetrati singolarmente o in gruppo.
13.
Creare situazioni di pericolo per sé e per gli altri.
14.
Introdurre in classe oggetti non pertinenti all'attività didattica (videogiochi,
coltellini, taglierine, riviste, palloni ecc.)
15.
Uso del cellulare.
16.
Diffamazione della scuola o dei suoi componenti a mezzo internet.
SANZIONI DISCIPLINARI
A) Mancanze e sanzioni diverse dall'allontanamento temporaneo dalla
comunità scolastica ed organi competenti ad irrogarle.
Mancanze disciplinari
Sanzioni disciplinari
Organo che adotta il
provvedimento
disciplinare
1. Ritardi ripetuti;
Il ritardo dovrà, comunque,
essere giustificato il giorno  Professore della
successivo. La non
Disciplina
giustificazione del ritardo sarà
 Coordinatore delle
annotata sul registro di classe;
attività di classe.
al quinto ritardo l'alunno viene Dirigente
sanzionato dal Consiglio di Classe
con un voto di comportamento
non superiore al sette. Ulteriori
ritardi, reiterati per tre volte,
saranno sanzionati con la
sospensione dalle lezioni.
2. Negligenza nello studio Comunicazione alla famiglia
 Professore della
e irregolarità nello
tramite nota sul libretto
Disciplina
svolgimento dei compiti
personale o sul diario; se la
assegnati
mancanza persiste, convocazione attività di classe
 Coordinatore delle
dei genitori tramite lettera.
3. Abbigliamento non
Comunicazione alla famiglia
 Docente della classe
adeguato e poco
tramite nota sul libretto
 Coordinatore delle
conveniente (trucco
personale o sul diario; se la
eccessivo- piercing)
mancanza persiste, convocazione
attività di classe
dei genitori tramite lettera.
4. Ritardo nel
L'alunno che non giustifichi laDocente presente alla 1
giustificare le assenze e sua assenza entro 3 giorni, dovràora
essere accompagnato da uno 
deiDocente della Disciplina
nel far firmare le
genitori e da chi ne fa le veci.
comunicazioni scuola Coordinatore delle
Qualora le assenze non venissero
famiglia
attività di classe
giustificate nei termini per una
seconda volta, il voto di
comportamento non potrà essere
superiore al sette (7).
Comunicazione alla famiglia
tramite nota sul libretto
24
personale o sul diario; se la
mancanza persiste, convocazione
dei genitori tramite lettera.
5. Linguaggio scorretto
L'alunno deve scusarsi subito Docente che rileva la
dopo essere stato richiamato
mancanza
dall'insegnante e dal Dirigente.
Potranno essere assegnati
ricerche o compiti da svolgere a
casa o a scuola;
6. Fumo di sigarette nei
L'alunno deve scusarsi subito  Docente che rileva la
locali scolastici e negli
dopo essere stato richiamato
ambienti adiacenti alla
dall'insegnante e dal Dirigente.
 Dirigente Scolastico
scuola
Informazione alla famiglia e
mancanza
(Richiamo)
ricerca svolta dall'alunno sui Personale ATA
danni prodotti dal fumo, da
illustrare ai compagni di
(sorveglianza)
Sanzioni previste per legge
classe.
7. Danneggiamenti di
L'alunno
deve
scusarsi
 Docente che rileva la
arredi scolastici e delle
subito dopo essere stato
pareti dei locali
richiamato dall'insegnante e  Dirigente Scolastico
mancanza
dal Dirigente.
per l'adozione del
Se gli arredi e le pareti
provvedimento formale nei
vengono sporcate, l'alunno
casi di risarcimento;
o gli alunni devono
 Organo Collegiale di
provvedere alla loro pulizia
Disciplina (In caso di
anche in orario
Mancato Risarcimento)
extrascolastico; se gli arredi
e le pareti vengono
danneggiati, l'alunno o gli
alunni devono risarcire i
danni.
8. Danneggiamenti o
L'alunno deve scusarsi subito Docente che rileva la
sottrazione di oggetti ai
dopo essere stato richiamato
compagni e all’Istituzione
dall'insegnante e dal Dirigente.
 Dirigente Scolastico
mancanza
Risarcimento del danno,
- vedi sopra
restituzione del maltolto e  Organo Collegiale di
ammonimento scritto;
Disciplina
- vedi sopra
9 . Offese ai compagni
L'alunno deve scusarsi subito Docente che rileva la
dopo essere stato richiamato
mancanza
dall'insegnante e dal Dirigente.
Potranno essere assegnati
ricerche o compiti da svolgere a
casa o a scuola;
B) Mancanze e sanzioni che comportano l'allontana mento temporaneo
dalla comunità scolastica ed organi competenti ad irrogarle
10 . Offese al personale
Richiamo da parte del
docente e non docente
Dirigente
Convocazione dei genitori
 Dirigente Scolastico
(richiamo)
 Per la sospensione fino a 15
Sospensione dalle lezioni per
giorni : Consiglio di classe
offese gravi e/o reiterate Per la sospensione oltre i 15
giorni : Consiglio
D'Istituto
11. Atteggiamenti violenti A seconda della gravità o del  Dirigente Scolastico
o comunque aggressivi nei
confronti dei compagni e
degli adulti.
ripetersi del fatto:
1 convocazione dei genitori;  Organo di disciplina
2.esclusione da viaggi
d'istruzione;
3. sospensione dalle lezioni.
 Per la sospensione fino a 15
giorni : Consiglio di classe
Per la sospensione oltre i 15
giorni : Consiglio
D'Istituto
26
12. Episodi di
A seconda della gravità o del  Dirigente Scolastico
prevaricazione nei confronti ripetersi del fatto:
dei più piccoli o dei deboli
1 convocazione dei genitori;  Organo di disciplina
perpetrati singolarmente o
2.Esclusione da viaggi
in gruppo
d'istruzione;
 Per la sospensione fino a 15
3. sospensione dalle lezioni
giorni : Consiglio di classe
Per la sospensione oltre i 15
giorni : Consiglio
D'Istituto
13. Creare situazioni di
A seconda della gravità o del  Dirigente Scolastico
pericolo per sé e per altri. ripetersi del fatto:
1 convocazione dei genitori;  Organo di disciplina
2.Esclusione da viaggi
d'istruzione;
 Per la sospensione fino a 15
3. sospensione dalle lezioni
giorni : Consiglio di classe
Per la sospensione oltre i 15
giorni : Consiglio
14. Divieto d'introdurre in A seconda della gravità o del  Dirigente Scolastico
classe oggetti non
ripetersi del fatto:
pertinenti con l'attività
didattica
 Organo di disciplina
1 ) Convocazione dei genitori;
2) Esclusione da viaggi
d'istruzione;
 Per la sospensione fino a 15
giorni : Consiglio di classe
3) Sospensione dalle lezioni
Per la sospensione oltre i 15
giorni : Consiglio
D'Istituto
15. Divieto di utilizzo dei Sequestro del cellulare previa
telefoni cellulari
restituzione della scheda
all'interno dell'Istituto.
all'alunno, e riconsegna ai
genitori in un giorno della
settimana stabilito dal Dirigente.
 Qualsiasi docente
In caso di rifiuto:
Ammonizione verbale,
 Dirigente
Nota sul registro
Convocazione dei genitori;
 Consiglio di classe
In caso di recidiva:
abbassamento del voto di
condotta
16. Diffamazione a mezzo Sospensione dalle attività
INTERNET
didattiche.
 Dirigente
Denuncia alle autorità
competenti.
Attuazione della normativa sulla
Privacy.
Per tutte le mancanze potranno essere assegnati ulteriori compiti, incarichi o
ricerche da svolgere a casa o a scuola; potrà essere sospesa la ricreazione,
potranno essere previste forme di sospensione con obbligo di ricerca e studio
anche assistito. (In questi ultimi casi la sanzione è adottata dal consiglio di
classe).
Utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche
In via preliminare, è del tutto evidente che il divieto di utilizzo del cellulare
durante le ore di lezione risponda ad una generale norma di correttezza che,
peraltro, trova una sua codificazione formale nei doveri indicati nello Statuto delle
studentesse e degli studenti, di cui al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249.
In tali circostanze, l'uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta
un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave
mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un'infrazione
disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e
scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria
dell'istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del
disvalore dei medesimi.
Dall'elenco dei doveri generali enunciati dall'articolo 3 del D.P.R. n. 249/1998 si
28
evince la sussistenza
di un dovere specifico, per ciascuno studente, di non utilizzare il telefono cellulare,
o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche,
considerato che il discente ha il dovere:

di assolvere assiduamente agli impegni di studio anche durante gli orari di
lezione (comma 1);

di tenere comportamenti rispettosi degli altri (comma 2), nonché corretti e
coerenti con i principi di cui all'art. 1 (comma 3);

di osservare le disposizioni organizzative dettate dai regolamenti di istituto
(comma 4).
La violazione di tale dovere comporta, quindi, l'irrogazione delle sanzioni disciplinari
in sede di regolamentazione di istituto.
Il Collegio dei Docenti nella riunione del 13-9-2010 ha deliberato le seguenti
disposizioni:
Le note disciplinari irrogate dagli insegnanti devono essere comunicate ai
genitori dallo stesso insegnante.

Tre note di carattere disciplinare prevedono la sospensione dell' alunno
per un giorno.

La famiglia sarà avvisata dal Coordinatore della classe alla seconda
nota per tentare di convincere l'allievo a un comportamento più corretto.

L'alunno alla terza nota sarà sospeso automaticamente previo
avviso alla famiglia.

L'alunno che non giustifica l'assenza entro TRE giorni dovrà venire
accompagnato.
Gli alunni sospesi non parteciperanno al viaggio d'istruzione.
Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche,
eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da
ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte,
previa autorizzazione del docente.
La scuola continuerà, in ogni caso, a garantire, come è sempre avvenuto, la
possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi
ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa.
IMPUGNAZIONI
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia
interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'organo
di garanzia interno alla scuola..
2. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato,
decide in via definitiva sui reclami proposti da chiunque vi abbia interesse, contro le
violazioni del DPR. 21 novembre 2007 N 235 , anche contenute nei regolamenti
degli istituti.
L'impugnazione (Art. 5) delle sanzioni disciplinari è finalizzata a garantire da un lato "il
diritto di difesa" degli studenti e, dall'altro, la snellezza e rapidità del procedimento,
che deve svolgersi e concludersi alla luce di quanto previsto, dalla Legge 7 agosto
1990, n. 241.
Va rammentato, infatti, che il procedimento disciplinare verso gli alunni è azione di
natura amministrativa, per cui il procedimento che si mette in atto costituisce
procedimento amministrativo, al quale si applica la normativa introdotta dalla Legge n.
241/90
e
successive
modificazioni,
in
tema
di
avvio
del
procedimento,
formalizzazione dell'istruttoria, obbligo di conclusione espressa, obbligo di
motivazione e termine.
Il sistema di impugnazioni delineato dall'art. 5 del D.P.R. non incide automaticamente
sull'esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata, stante il
principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non
definitivi: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di
impugnazione, salvo quanto diversamente stabilito nel regolamento di istituto.
art .12
ORGANO DI GARANZIA
L'Organo di garanzia interno alla scuola
decide sui ricorsi fatti
da parte di
chiunque vi abbia interesse.
L'Organo di garanzia non decide su sanzioni che comportino l'allontanamento
temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a
15 giorni.
30
Contro le sanzioni disciplinari sono ammessi ricorsi
entro quindici giorni dalla
comunicazione.
L'Organo di garanzia si esprime nei successivi 10 giorni. ( Art. 5 - Comma1).
Qualora l'organo di garanzia non decida entro tale termine la sanzione non potrà che
ritenersi confermata..
L'Organo di garanzia decide inoltre, su richiesta dei genitori o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgono all'interno della scuola in
merito
all'applicazione del DPR. 21 novembre 2007 n 235.
COMPOSIZIONE
L'Organo di Garanzia è composto da :

Dirigente scolastico.

Un docente designato dal Consiglio d'istituto.

Due rappresentanti eletti dai genitori (Art.5 - Comma 1) nella stessa riunione
convocata per eleggere i loro rappresentanti in seno al Consiglio di Classe.

Qualora si verificasse
un caso
di incompatibilità il rappresentante dei
genitori verrà sostituito dal primo dei non eletti e/o da un altro, sempre dei non eletti
,che non sia incompatibile.
CONVOCAZIONE
L'organo di garanzia è convocato dal Dirigente scolastico.
FUNZIONAMENTO
L'organo di garanzia in prima convocazione è valido se è presente la maggioranza dei
suoi membri e in seconda convocazione con i membri effettivamente partecipanti
alla seduta.
Nessuno dei membri può astenersi dalla votazione di delibera , tranne che nei casi di
incompatibilità.
INCOMPATIBILITA'
Non può partecipare alla votazione
il componente dell'organo di garanzia che è
anche il soggetto che ha irrogato la sanzione (docente ) o che l'ha subita (genitore).
Art .13
B - L'UFFICIO DI
PRESIDENZA
L'Ufficio di Presidenza è costituito dal Dirigente scolastico
e da 2 docenti
Collaboratori. in caso di assenza o di impedimento il Dirigente scolastico viene
sostituito da uno dei suoi Collaboratori, da lui designato stabilmente come
1°
Collaboratore all'inizio dell'anno scolastico.
Art . 14
1) - IL DIRIGENTE SCOLASTICO
La funzione Dirigenziale si esplica secondo le norme contenute nel D. Lgs. 30 marzo
2001, n° 165 e del C.C.N.L. del personale della Dirigenza Scolastica - Area V .
In particolare il Dirigente nella sua autonomia funzionale:

Assicura il funzionamento generale dell'Istituzione Scolastica
entro il
sistema di istruzione e formazione, organizzando l'attività scolastica secondo
criteri di efficienza, efficacia e buon andamento dei servizi scolastici e formativi,
in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche;

Promuove e sviluppa
l'autonomia didattica, organizzativa e di ricerca,
sperimentazione e sviluppo;

Garantisce il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il
diritto di apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la
libertà di scelta educativa delle famiglie;

Promuove, tenuto conto delle diverse esigenze degli alunni concretamente
rilevate, tutte le iniziative e gli interventi utili a favorire il successo formativo
degli stessi.

Promuove la collaborazione tra risorse culturali, professionali, sociali ed
economiche del territorio.

Interagisce con gli Enti locali ai sensi dell'art.1, comma 1, del D.P.R. 27 /5
/99

Cura il raccordo e l'interazione tra le componenti scolastiche.
32

Procede alla formazione delle classi e all'assegnazione ad esse dei
singoli docenti.
Art . 15
2)- I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente scolastico può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni
organizzative ed amministrative, di docenti da lui
individuati ai quali possono
essere delegati specifici compiti.
Art . 16
3) - FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL'OFFERTA
FORMATIVA
(art.28 del CCNL 26-5-1999; art. 30 del CCNL24-07-03)
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la
risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da
valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell'offerta formativa
dell'Istituto e per la
realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed
Istituzioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili, per le funzioni strumentali, a
livello di ciascuna Istituzione Scolastica, sono quelle complessivamente spettanti,
nell'anno scolastico 2002-03, sulla base dell'applicazione dell'art. 37 del CCNI del
31.08.99 e sono annualmente assegnate dal MIUR.
Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei docenti in
coerenza con il Piano dell'offerta formativa che, contestualmente, ne definisce
criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare
esoneri totali dall'insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla
contrattazione d'istituto.
Le Istituzioni Scolastiche possono, nel caso in cui non attivino le Funzioni
Strumentali nell'anno di assegnazione delle relative risorse, utilizzare le stesse
nell'anno scolastico successivo, con la stessa finalità.
L'incarico di
Funzioni Strumentale al Piano dell'offerta formativa per l' A.S.
2009/2010 della Scuola Media n° 2 /7" S. FARINA" sono state conferite per le
seguenti AREE
1^AREA:
2^ AREA:
3^ AREA
4^AREA:
Ciascuno dei suddetti docenti elaborerà un progetto/ programma di lavoro che
verrà portato
a conoscenza delle diverse componenti scolastiche.
I compiti per i suddetti incarichi verranno definiti in sede di contrattazione
d'istituto.
Art . 17
C - I DOCENTI - FUNZIONE DOCENTE
(art.38, comma 3, del CCNL 4-8-1995 ed art.23 del CCNL 26-5-1999; art.24 del
CCNL 2002/2005)
La funzione docente, realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a
promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla
base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per
i vari ordini e gradi dell'istruzione.
La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti;
essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle
attività di aggiornamento e formazione in servizio.
In attuazione dell'autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, elaborano,
attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico - didattici, il piano dell'offerta
formativa, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e
tenendo conto del contesto socio - economico di riferimento.
PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE
(art.23 del CCNL 26-5-1999; art. 25 del CCNL 2002/2005)
Art . 18
Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari,
psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca,
tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza
34
didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. I
contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel
quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel
rispetto degli indirizzi delineati nel Piano dell'offerta formativa della scuola.
Art .19
ATTIVITA' DI INSEGNAMENTO
Le Istituzioni scolastiche adottano ogni modalità organizzativa che sia espressione
di autonomia progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di
ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione ed il sostegno dei processi
innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa. Nel rispetto della libertà
d'insegnamento, i competenti Organi delle Istituzioni scolastiche regolano lo
svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e ai
ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine possono adottare le forme di
flessibilità previste dal Regolamento sull'Autonomia didattica ed organizzativa
delle Istituzioni scolastiche, di cui all'art. 21 della legge n° 59 del 15 marzo 1997
ed in particolare dell'art. 4 dello stesso Regolamento, tenendo conto della
disciplina contrattuale. Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati
in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di
insegnamento. L'attività di insegnamento si svolge in 18 ore settimanali, distribuite
in non meno di 5 giornate settimanali…..
I docenti svolgono l'attività didattica e adempiono agli obblighi connessi con la loro
funzione in conformità delle leggi che li riguardano, nel rispetto della libertà di
insegnamento loro riconosciuta e della coscienza morale e civile degli alunni (e delle
loro famiglie) secondo i principi fissati dalla Costituzione.
Art . 20
All'inizio dell'anno scolastico ogni docente, sulla base delle indicazioni fornite dal
Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti, predispone il piano didattico della
materia (programmazione didattica) riguardante l'intero anno scolastico, lo discute
in sede di Consiglio di Classe, per l'approvazione e per il coordinamento con le altre
discipline.
Art .21
Una copia della programmazione
approvata deve rimanere depositata presso la
Segreteria a disposizione di chiunque voglia prenderne visione; altra copia sarà
allegata al registro personale.
Art . 22
All'inizio dell'anno scolastico ogni insegnante comunica al Dirigente, agli alunni, al
Consiglio di Classe ed al Consiglio di Istituto l'orario di colloquio individuale con i
Genitori, fissato con frequenza settimanale. Almeno ogni due mesi detto colloquio
deve verificarsi in orario pomeridiano contemporaneo per tutti gli insegnanti di una
stessa classe.
Art . 23
E' compito di ogni insegnante sollecitare incontri individuali o collettivi con alunni e
Genitori qualora ne ravvisi l'opportunità.
Art . 24
Tutti gli insegnanti hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni e di svolgere
nell'ambito della scuola le attività inerenti alla loro professione.
Art .25
Indicazioni sui doveri dei docenti
I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti
prima dell'inizio delle lezioni.
Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti,
controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o
la mancata giustificazione, se l'assenza è superiore a cinque giorni, deve accertare
la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal
rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà al Dirigente il
nominativo.
In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la
giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.
Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire
anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione al Dirigente o al docente
delegato. Dopo l'autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di
classe l'ora in cui l'alunno è uscito e il nominativo della persona che è venuta a
prelevarlo.
36
I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo
e recapito telefonico: una copia da inserire nel registro di classe ed una in
Segreteria.
I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti
svolti.
I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi
delle altre classi.
Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno
per volta fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che
avvisi un Collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni
devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri
alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza
creare problemi.
Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in
ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.
Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita.
I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e
devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano
rivelarsi tossiche o dannose
per gli alunni quali : colle non dichiaratamente
atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc. . . Prima di proporre agli alunni attività
che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc.)
verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche
o intolleranze ai prodotti.
E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente,
le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate
e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile
agli alunni.
I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al
Dirigente.
Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente. I danni riscontrati
vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli
insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in Consiglio di Classe con
i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le
famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli
avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o
inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.
I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso
di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il
numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e
sinteticamente l'oggetto della telefonata.
I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle
curricolari, che saranno svolte tramite diario.
Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al
massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio
di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza
educativa da pane dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di
rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà.
I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel
cassetto personale a disposizione della presidenza.
Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinché gli alunni
siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.
38
Art . 26
D - IL PERSONALE
A.T.A.
Il Personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario Statale,
assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e
di sorveglianza connesse all’attività delle Istituzioni scolastiche, in rapporto di
collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente.
Tali funzioni sono assolte sulla base dei principi dell’autonomia scolastica di cui all’art.21
della legge n° 59/1997, dei regolamenti attuativi e delle conseguenti nuove competenze
gestionali riorganizzate in ogni istituzione scolastica, sulla base del principio generale
dell’unità dei servizi amministrativi e generali e delle esigenze di gestione e organizzazione
dei servizi tecnici, con il coordinamento del Direttore dei Servizi Generali ed
Amministrativi
Art . 27
COMPITI DEL PERSONALE A.T.A.
Gli appartenenti al personale non docente svolgono le mansioni loro affidate in
conformità delle leggi che li riguardano e del rispettivo rapporto di impiego e di
lavoro.
I compiti del personale ATA sono costituiti:
Dalle attività e mansioni espressamente previste dall’area di appartenenza;
Da incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell’ambito dei profili
professionali, comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori e dallo svolgimento
di compiti di particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari per la
realizzazione del piano dell’offerta formativa, come descritto dal piano delle
attività.
La relativa attribuzione è effettuata dal dirigente scolastico, secondo le modalità, i
criteri e i compensi definiti dalla contrattazione d’istituto nell’ambito del piano
delle attività.
Art . 28
Le mansioni del personale non docente sono essenziali ai fini del retto
funzionamento dell’Istituto e richiedono rispetto e collaborazione da parte di tutti
i membri della comunità scolastica.
Art . 29
Tutti gli appartenenti al personale non insegnante hanno diritto
di riunirsi in
gruppi o associazioni e di svolgere nell’ambito della scuola le altre attività di cui al
successivo titolo.
2) PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art . 30
Doveri del personale amministrativo
Il ruolo del Personale Amministrativo è indispensabile anche come supporto
all’azione didattica e la valorizzazione
delle loro competenze è decisiva per
l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.
Il Personale Amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di
riconoscimento per l’intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la
denominazione dell’Istituzione scolastica e il loro nome.
Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.
Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di
trasparenza, di accesso e di privacy alla documentazione amministrativa prevista
dalla legge.
Collabora con i docenti.
La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza,
in quanto esso
contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a
favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno
alla scuola si muovono.
Il Personale Amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della
presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.
2) COLLABORATORI SCOLASTICI
Art . 31
Norme di comportamento e doveri dei Collaboratori Scolastici
I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni,
40
nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in
servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.
In ogni turno di lavoro i Collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei
dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con
facilità.
I collaboratori scolastici:
Indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di
lavoro;
Devono essere sull’ingresso e sull’uscita degli alunni;
Sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi
evenienza;
Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
Comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori
l’eventuale assenza
dell’insegnante
dall’aula, per evitare che la classe resti
incustodita;
Favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap;
Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli
intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri
locali ;
Possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i
viaggi e le visite d’istruzione;
Riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri
motivi, sostano nei corridoi ;
Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o
allontanamento momentaneo dell’insegnante;
Impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni
di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e
intelligenza alle loro classi.
Sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la
funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più
bisogno;
Evitano di parlare ad alta voce.
Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
Provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi
disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle
aule affidate;
Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal
Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
Invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal
Dirigente scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati
sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in
ore libere da
insegnamento;
Prendono visione del calendario delle riunioni dei Consigli di Classe, dei Collegi dei
docenti o dei Consigli di Istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del
necessario servizio;
Sorvegliano l’uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle
pulizie.
Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono
prontamente comunicarlo al Dirigente scolastico e/o in Segreteria.
Segnalano, sempre in Segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi
prima di procedere alla sostituzione.
Accolgono il genitore dell’alunno minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione
all’uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un
docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell’alunno, dove il
docente dell’ora provvederà alla annotazione
dell’autorizzazione sul registro di
classe. Dopo che l’alunno ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la
scuola.
Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in
ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel
registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale
tutto.
E’ fatto obbligo ai Collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di
evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza
delle vie di esodo.
Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a
qualsiasi spazio addetti, dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto
segue :

che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;

che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule
e della scuola;

che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
I
collaboratori addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le
porte degli uffici.
42
D – GENITORI
Art . 32
I GENITORI sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei
propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante
compito.
Pertanto hanno il diritto-dovere di interessarsi delle attività e delle problematiche
della Scuola
e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto-
dovere viene esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla
Legge e dal presente regolamento, ai vari Organi Collegiali, alle assemblee di classe,
interclasse, di intersezione e di Istituto ed alle altre iniziative promosse dal
Consiglio di Istituto.
Ogni genitore ha altresì il diritto-dovere di favorire l’inserimento del figlio nella
Comunità scolastica sia seguendone l’attività di studio e di formazione, sia
curandone lo sviluppo morale, civico e culturale, sia prendendo frequenti contatti
con il Dirigente scolastico ed i singoli docenti della classe frequentata dal figlio, al
fine di una auspicabile sintonia fra l’azione della famiglia e quella della Scuola.
Ogni genitore ha diritto di visitare, previ accordi con il Dirigente scolastico od
altro docente dal lui delegato, i locali scolastici ed in particolare le aule, i laboratori
e la palestra destinati alla classe frequentata dal figlio.
Tutti i Genitori possono frequentare e consultare la biblioteca
dell’Istituto
nell’orario e secondo le modalità stabilite dal presente regolamento.
Tutti i Genitori hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni e di usare, per
attività o riunioni riguardanti i problemi scolastici, i locali dell’Istituto nell’orario e
secondo le modalità stabilite dal presente regolamento e concordate con il
Dirigente scolastico.
Le eventuali attività di volontariato svolte dai Genitori nell’ambito dei servizi
offerti dalla scuola vanno preventivamente concordate il Dirigente scolastico
e
sottoposte alla approvazione del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto.
Indicazioni
Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di :
Trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il
loro futuro e la loro formazione culturale;
Stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di
reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto
personale e sul diario;
Partecipare con regolarità alle riunioni previste;
Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
Osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite
anticipate;
Sostenere gli Insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa;
Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola i
genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle
assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di
ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o
proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito
esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio.
Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante
l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno
.I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di
ricevimento settimanale dei docenti
Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione
lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In
questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l’orario di ricevimento. La
scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie
degli alunni una lettera di convocazione.
Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei
corridoi all’inizio delle attività didattiche.
In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito
comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale
svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano
suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai Collaboratori
scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite
opportune disposizioni.
Art . 33
Assemblee dei genitori
I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola
44
secondo
le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16
aprile 1994, n. 297.
Le assemblee si svolgono fuori dall’orario delle lezioni.
L’Assemblea dei genitori può essere di classe, di sezione, d’istituto.
L’Assemblea dei genitori nella scuola primaria può essere di classe, di plesso e
d’istituto.
Assemblea di classe e di sezione.
L’Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe. E’
convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni.
La convocazione può essere richiesta:
Dagli insegnanti;
Da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
Il Presidente richiede per iscritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede,
anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti
l’ordine del giorno, alle famiglie.
L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
Dei lavori dell’Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei
componenti.
Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli
insegnanti di classe.
Assemblea d’istituto
La convocazione dell’Assemblea può essere richiesta:

Da 50 genitori;

Da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe;

Dal Consiglio d’Istituto;

Dal Dirigente Scolastico
L’Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.
L’Assemblea
è
presieduta
da
uno
dei
genitori,
componenti
il
Consiglio
dell’Istituzione, Classe, eletto dall’assemblea.
Il Presidente richiede per scritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede,
anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti
l’ordine del giorno, alle famiglie.
L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti
incaricato dal Presidente.
Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.
Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i
Docenti.
III
TITOLO TERZO
GLI ORGANI COLLEGIALI
Art . 34
Gli Organi Collegiali operanti nell' ISTITUTO COMPRENSIVO ex Scuola Media
N° 2 "S. Farina " e scuole medie annesse sono:
Consiglio di Istituto;
Collegio dei Docenti;
Comitato per la valutazione dei docenti
Consigli di Classe, Interclasse, intersezione.
Comitato scientifico didattico per la sperimentazione;
Comitato dei Genitori;
Commissione elettorale.
Art .35
Convocazione
L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente
dell'organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta
Esecutiva.
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni
di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore
nel caso di riunioni d'urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere
fatta col mezzo più rapido.
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo
della riunione e deve essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non
coincidenti con l'orario delle lezioni.
46
Art .36
Validità delle sedute
La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti
gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla
carica e non ancora sostituiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al
momento della votazione.
Art . 37
Discussione ordine del giorno
Il Presidente individua tra i membri dell'organo Collegiale il segretario della
seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge.
E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'ordine del
giorno nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.
Gli argomenti indicati nell'ordine del giorno sono tassativi. Se l'Organo Collegiale è
presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto
favorevole di tutti i presenti.
Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del Consiglio
d'Istituto, che devono essere adottate su proposta della Giunta Esecutiva.
L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un
componente l'Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di
aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso ordine del giorno.
Art . 38
Mozione d'ordine
Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta
può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta
discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento
stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere
posta anche durante la discussione.
Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.
Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l'Organo Collegiale a maggioranza con
votazione palese.
L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della
discussione dell'argomento all'odg al quale si riferisce.
Art . 39
Diritto di intervento
Tutti i membri dell'Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno
diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente
necessario, sugli argomenti in discussione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione
il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente
Regolamento.
Art . 40
Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le
dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi
per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si
asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale
della seduta.
Art . 41
Votazioni
Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più
avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello
nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.
Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il
sistema delle schede segrete.
La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in
numero legale.
I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero
necessario a rendere legale l'adunanza, ma non nel numero dei votanti.
48
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi
salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo
per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.
La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri
membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il
numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.
Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si
procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua
globalità.
Art . 42
Risoluzioni
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a
manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni .
Art . 43
Processo verbale
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e
luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta
verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e
degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'Ordine del giorno).
Per ogni punto all'Ordine del giorno si indicano molto sinteticamente le
considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della
votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli,
contrari, astenuti e nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di
votazione seguito.
Un membro dell'Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà
espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.
I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro
dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a
pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I
verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
Essere redatti direttamente sul registro;
Se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e
quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina;
Se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le
cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.
Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non
fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta
immediatamente successiva.
Art . 45
Surroga di membri cessati
Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede
secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.
Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si
tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo
trimestre di ogni anno scolastico.
I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di
durata del Consiglio.
Art . 46
Programmazione
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in
rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile,
un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in
linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con
certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art .47
Decadenza
50
I membri dell'Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti
richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza
giustificati motivi.
Spetta all'Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
Art .48
Dimissioni
I componenti eletti dell'organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento.
Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le
dimissioni vengono date dinanzi all'Organo Collegiale.
L'organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l'Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo
proposito.
Una volta che l'Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste
divengono definitive ed irrevocabili.
Il membro dimissionario, fino al momento della presa d'atto delle dimissioni, fa
parte a pieno titolo dell'Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei
componenti l'organo Collegiale medesimo.
Art . 49
Norme di funzionamento del Consiglio d'Istituto
La prima convocazione del Consiglio d'Istituto immediatamente successiva alla
nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.
Nella prima seduta, il Consiglio d'Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed
elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio
Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori
membri del Consiglio d'Istituto.
E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei
voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio stesso.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà
più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non
si determini una maggioranza relativa (D. M. 26 luglio 1983).
Il Consiglio d'Istituto può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da
votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste
per l'elezione del Presidente.
In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il Vice
Presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.
Il Consiglio d'Istituto, è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal
precedente comma 1.
Il Presidente del Consiglio d'Istituto
è tenuto a disporre la convocazione del
Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.
L'ordine del giorno è formulato dal Presidente Consiglio d'Istituto su proposta del
Presidente della Giunta Esecutiva.
A conclusione di ogni seduta del Consiglio d'Istituto, singoli consiglieri possono
indicare argomenti da reinserire nell'ordine del giorno della riunione successiva.
Il Consiglio d'Istituto può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai
propri lavori; può inoltre costituire commissioni.
Il Consiglio d'Istituto, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può
deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.
Delle commissioni nominate dal Consiglio d'Istituto possono far parte i membri del
Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed
eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.
Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal Consiglio
d'Istituto; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite
dall'organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro
coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel
termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene
redatto sintetico processo verbale.
Le sedute del Consiglio d'Istituto, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono
argomenti riguardanti
singole persone,
sono pubbliche.
Possono assistere,
compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle
componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.
Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non
52
sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la
sua prosecuzione in forma non pubblica.
La pubblicità degli atti del Consiglio d'Istituto avviene mediante affissione in
apposito Albo dell'Istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del
Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa
seduta del Consiglio.
La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a
10 giorni.
I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di
segreteria dell'Istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta
da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al
Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale ATA. e genitori ; è, invece,
scritta e motivata in tutti gli altri casi.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole
persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.
Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a
presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla
successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal Consiglio d'Istituto con votazione a
maggioranza relativa.
Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano
ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere
decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la
Segreteria della scuola, al Presidente del Consiglio d'Istituto.
Art . 50
Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'istituzione
Scolastica
Il Consiglio dell'Istituzione Scolastica nella prima seduta, dopo l'elezione del
Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una
Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e
uno studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la
rappresentanza legale dell'Istituto, ed il Direttore dei Servizi Generali
ed
Amministrativi, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio dell'Istituzione Scolastica,
predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei
consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio
Art . 51
Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce
secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio
delle lezioni.
Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo
calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi
la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
Il Collegio dei docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può
deliberare le nomine di speciali Commissioni di lavoro e/o di studio.
Delle Commissioni nominate dal Collegio dei docenti possono far parte i membri del
Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali
esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le
commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono
state nominate.
Art . 52
Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti é convocato dal
Dirigente Scolastico :
Per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448
del D. lgs n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;
Alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di
prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;
Ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
54
Art . 53
Norme di funzionamento dei Consigli di Classe
Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente, suo
delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali
deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti (rappresentanti dei genitori
+ docenti) ovvero con la sola presenza dei docenti.
Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce
secondo il Piano delle riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle
lezioni.
Calendario di massima delle riunioni dei Consigli di classe
Art.54
Al fine di attuare il coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe valgono i
seguenti criteri:
Ogni consiglio di classe, nella composizione comprendente anche i rappresentanti
dei genitori, si riunisce di regola almeno mensilmente, durante il periodo di
frequenza dell'anno scolastico, immediatamente dopo le riunioni riservate alla sola
componente docente. E' preferibile che le riunioni avvengano in corrispondenza di
momenti particolari
dell'attività didattica e cioè, indicativamente nei seguenti
periodi :
1/5 settembre per la messa a punto degli interventi iniziali di accoglienza,
recupero-rinforzo, approfondimento-espansione;
10/15 settembre per la stesura della programmazione annuale, da tarare sulla
base dei risultati dei test d'ingresso, anche per quanto concerne la consistenza e
le modalità di ulteriori momenti di rinforzo per gli alunni da considerarsi ancora a
"rischio", nonostante le attività
di accoglienza
-allineamento
-inserimento
effettuate nelle prime settimane di scuola.
5/13 ottobre per la definitiva messa a punto della programmazione e per
la
pubblicizzazione della stessa.
9/13 novembre per la valutazione del profitto del primo trimestre e per
l'identificazione di eventuali lacune nel lavoro svolto dagli allievi e per la
programmazione di attività di recupero-rinforzo o di approfondimento da svolgere
nel mese di dicembre o alla ripresa delle lezioni nel mese di gennaio.
18/20 gennaio( docenti + rappresentanti dei
genitori) e 1/10 febbraio (nella
composizione limitata ai soli docenti) per la valutazione del profitto del primo
quadrimestre
allievi
e
per
e per l'identificazione di eventuali lacune nel lavoro svolto dagli
la
programmazione
di
attività
di
recupero-rinforzo
o
di
approfondimento da svolgere nel mese di febbraio.
8/10 marzo per la valutazione del profitto e per l'identificazione di eventuali
lacune nel lavoro svolto dagli allievi e per la programmazione di attività di recuperorinforzo o approfondimento da svolgere
nell'ultima settimana precedente le
vacanze pasquali o alla ripresa delle lezioni dopo le stesse.
17/19 maggio per l'adozione dei libri di testo e per la programmazione di eventuali
attività di recupero-rinforzo o di approfondimento da svolgere nella settimana
precedente gli scrutini finali.
5/10 giugno (nella composizione limitata ai soli docenti) per gli scrutini finali e la
programmazione delle attività di recupero-rinforzo - approfondimento-espansione
da svolgere nelle prime settimane di settembre.
CONSIGLIO D' INTERSEZIONE (Scuola dell'Infanzia)
Il Consiglio di Intersezione è formato da tutti i docenti che operano nel
plesso, l'insegnante di religione cattolica (che ruota nei plessi) e, nel caso in cui sia
presente un alunno diversamente abile, l'insegnante di sostegno.
Elabora una programmazione educativa e didattica annuale che delinei il percorso
formativo della classe e dei singoli alunni, che rappresenti vincolo e guida per le
programmazioni disciplinari individuali. Analizza il processo di apprendimento di
ciascun alunno, i progressi che compie e le difficoltà che incontra, adeguando l'azione
didattica alle esigenze che emergono in itinere.
In ciascun Consiglio il Fiduciario del plesso ha i seguenti compiti:
a) stilare l'O.d.G. di ciascuna intersezione;
b) presiedere le riunioni di intersezione ;
c) coordinare le attività didattiche;
d) assicurare una corretta ed esauriente verbalizzazione;
e) fissare in accordo cori tutti i docenti le scadenze per le parti
ipotetiche e
attuative delle unità di apprendimento e le verifiche quadrimestrali.
L' intersezione si riunisce con cadenza mensile con la durata di due ore.
56
CONSIGLIO DI INTERCLASSE
Il Consiglio di Interclasse è presieduto dal Dirigente Scolastico (o da un
docente suo
delegato prescelto tra i membri del Consiglio) e ne fanno parte i docenti
delle classi e un rappresentante eletto dai genitori per ciascuna delle classi
interessate. Il ruolo principale del Consiglio è quello di approfondire i problemi
dell'apprendimento e dello sviluppo della personalità degli alunni individuando le
modalità
migliori
per
stimolare
e
favorire
entrambi.
Il
rapporto
di
collaborazione tra docenti, genitori e alunni rappresenta, in tale ambito, un
momento centrale, finalizzato alla elaborazione di proposte che riguardano in
particolare l'attività educativa e le iniziative di sperimentazione da sottoporre
all'esame del Collegio dei Docenti. Il Consiglio ha inoltre il compito di estendere
e valorizzare i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.
Schematicamente il Consiglio di Interclasse ha, per disposizione legislativa, i
seguenti compiti:
a) esaminare ed approvare la Programmazione didattica elaborata dal team dei
docenti
b) formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e
didattica
c) formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine ad iniziative di
sperimentazione
d) agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra genitori e
docenti
e) esprimere parere sull'adozione dei libri di testo
f) esprimere parere sul programma di sperimentazione metodologico - didattica
proposta
dai Docenti
g) ha potere generale di proposta e parere in ordine alle competenze del Collegio dei
Docenti
h) verificare l'andamento complessivo dell'attività didattica in attuazione della
programmazione educativa di Istituto
i) organizzare gite, visite d'istruzione e richiedere l'eventuale collaborazione
delle
famiglie per la loro attuazione dopo la preparazione didattica
j) con la sola presenza dei docenti, realizzare il coordinamento didattico e
provvedere ai rapporti interdisciplinari.
Le riunioni del Consiglio debbono aver luogo in orario extrascolastico.
NORME RELATIVE ALLE VARIE COMMISSIONI
I membri delle Commissioni di lavoro o di Gruppi di ricerca di cui all'art. 43 del
C.C.N.L. sono nominati dal Preside sulla base delle indicazioni del Collegio dei
Docenti e del Consiglio d'Istituto.
Ogni Commissione è coordinata da un insegnante eletto dai membri della
Commissione.
I membri delle Commissioni conservano l'incarico, salvo che cessino di appartenere
alla comunità scolastica, fino al rinnovo della Commissione.
Le riunioni delle Commissioni sono indette dai rispettivi Coordinatori.
Di ogni riunione deve essere redatto apposito verbale.
Possono essere tenute riunioni congiunte delle varie Commissioni; in tal caso la
riunione è presieduta dal Preside o da un collaboratore.
Alle riunioni delle Commissioni possono partecipare con diritto di parola i membri
della comunità scolastica che lo desiderino.
Norme generali
Deve essere evitata la convocazione in un medesimo orario di più consigli di classe
ai quali debbano partecipare le stesse persone.
L'avviso di convocazione deve essere inviato con congruo anticipo, salvi i casi
d'urgenza; anche in tali casi si deve però accertare che tutti i componenti siano
stati avvertiti della convocazione.
Il Dirigente scolastico può delegare un professore della classe a convocare e a
presiedere le riunioni in qualità di Coordinatore.
Di ogni riunione deve essere redatto regolare verbale in apposito registro. Il
verbale deve essere sottoscritto da chi ha presieduto la riunione e dal segretario
e depositato in segreteria entro il terzo giorno successivo alla riunione.
58
IV
TITOLO QUARTO
ATTREZZATURE
A) - BIBLIOTECA
La Biblioteca Centrale è costituita con materiale concernenti tutte le discipline. Di
norma le acquisizioni avvengono in una copia unica. Alla scelta dei testi da inserirvi
sono chiamate tutte le componenti della scuola tramite richieste motivate. Può
essere utilizzata, secondo le norme più sotto esposte, da tutte le componenti della
scuola e, in casi particolari, da membri di altre scuole.
La gestione della biblioteca è affidata alle bibliotecarie che ne assumono la
responsabilità.
Le
bibliotecarie
cureranno l'ordinamento dei libri e delle riviste, la loro
conservazione, la loro schedatura, il prestito, la tenuta del registro dei prestiti,
l'acquisizione, conservazione ed uso di cataloghi e recensioni e l'informazione sul
mercato librario, che le consentano di essere esse stesse presentatrici di proposte
d'acquisto al C.d.I., o comunque di mantenere una funzione di stimolo e di
aggiornamento nei confronti delle varie componenti della scuola.
Tutto il materiale di nuova acquisizione, oltre che schedato, viene elencato su
prospetti organicamente aggiornati e diffusi nelle varie classi.
Della biblioteca fanno parte anche le riviste, collocate in vista, del cui contenuto si
curerà adeguata comunicazione a tutta la comunità scolastica. Anche le riviste,
schedate, sono sottoposte a possibilità di prestito.
La biblioteca
va utilizzata il più possibile in loco, attraverso consultazioni
individuali e di gruppo: a tale scopo le bibliotecarie devono essere sempre presenti
durante l'orario di apertura della scuola .
Le Bibliotecarie cureranno i rapporti anche con altre scuole e istituzioni vicine, per
potersi reciprocamente comunicare le dotazioni, con possibilità di uso reciproco, e
per poter attivare eventualmente specializzazioni in campi complementari.
B)-LABORATORI E SUSSIDI AUDIOVISIVI
La sperimentazione e la ricerca sono mezzi indispensabili per l'apprendimento delle
materie scientifiche; pertanto tutte le classi hanno diritto di usufruire dei
laboratori e dei sussidi audiovisivi in proporzione alle ore settimanali previste dai
programmi per le relative discipline.
I laboratori sono accessibili agli alunni solo in presenza di un docente.
Singoli gruppi di alunni, guidati da un docente appositamente designato, possono
usare i laboratori in orario pomeridiano per attività integrative sulla base di un
programma organico approvato dal Consiglio d'Istituto.
I docenti, nel predisporre o attuare un programma didattico, sono tenuti ed
utilizzare al massimo le attrezzature già esistenti.
Affinché i laboratori possano essere utilizzati contemporaneamente e a tempo
pieno nella mattinata, la programmazione dell'utilizzo deve essere effettuata in
precedenza dal responsabile dei laboratori.
Uso dei laboratori e delle aule speciali
I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di
ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub-consegnatario
ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri
del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di
manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc..
Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo
da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per
l'utilizzo del laboratorio in attività extra scolastiche.
In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del
laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le
condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in
Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di
individuare eventuali responsabili.
L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto
riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle
stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di
sorveglianza ed assistenza agli alunni.
I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di
un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e
60
degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità
di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato.
L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano
presenti all'inizio, è tenuto a dame tempestiva comunicazione al Dirigente
Scolastico.
Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le
esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.
Sussidi didattici
La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui
elenco è esposto e consultabile. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili
utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la
conservazione e la piena efficienza dei sussidi.
Sala e strutture audiovisive
La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo
limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa
ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale
rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito
un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data
anteriore.
Diritto d'autore
Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui
diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione
e/o duplicazione dello stesso.
Uso esterno della strumentazione tecnica
L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è
autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove
verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna
dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli
strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data
dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
C) - PALESTRA E ATTREZZATURE SPORTIVE
Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto
Il Dirigente scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti
responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla
predisposizione
infrastrutture
degli
in
orari
orario
di
utilizzo
curricolare
e
e
al
di
funzionamento
coordinamento
delle
delle
singole
iniziative
extracurricolari.
La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli
alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le
scarpe da ginnastica.
Compatibilmente con le esigenze della scuola e nel rispetto dell'orario di servizio
degli Insegnanti e del Personale non docente, l'uso delle palestra può essere esteso
a soggetti esterni nel rispetto della normativa vigente.
Eventuali richieste
avanzate al riguardo saranno esaminate dal Consiglio d'Istituto.
D) FOTOCOPIATRICI, COMPUTER E STAMPANTI, SERVIZIO
STAMPA
Fotocopiatrici, computer e stampante ad uso comune saranno utilizzati solo da
personale insegnante e personale non docente che ne abbia competenza.
Soltanto le persone di cui all'articolo precedente potranno usare gli strumenti di
stampa e duplicazione; esse dovranno usare le seguenti cautele:
Al primo accenno di difetto di funzionamento dovrà essere sospeso l'uso delle
macchine e chiamare il tecnico; in caso di assoluta urgenza, può essere nel
frattempo richiesto l'uso degli strumenti di duplicazione della Segreteria;
L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli
alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.
Gli
incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il
richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla
normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità
62
sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Il materiale da duplicare deve essere presentato all'addetto alla duplicazione
almeno un giorno prima di quello nel quale si intende eseguire la stampa.
NORME GENERALI SULLA SICUREZZA
Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal
compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro ;
Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene
richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori ;
Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a
perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;
Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite
scale. E' opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o
le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici
appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;
Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non
ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite
di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in
prossimità dì mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la
normale circolazione;
Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del
contenuto;
Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né
abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro ;
Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o
condizione di pericolo rilevata;
In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori
sulle circostanze dell'evento;
Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;
Non circolare né sostare nei sottopiani, cave di, ecc., degli edifici salvo giustificato
motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o
nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;
Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo
evitando l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di
apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
Mantenere
i videoterminali nella posizione definita secondo i principi del
l'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si
rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;
In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc : )
mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo
principalmente dai muscoli delle gambe.
Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più
facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti ;
Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si
trovino a lavorare nella scuola;
Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;
Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso ;
L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle
lezioni.
COMUNICAZIONE - INFORMAZIONE
Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito
64
nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del
Dirigente Scolastico.
E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale
utilizzabile nel lavoro scolastico ( giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della
scuola stessa e delle classi ( giornalino, mostre, ricerche).
E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni
culturali, ecc. ...
La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo
economico e speculativo. l Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del
materiale.
Per gli alunni si prevede di:
Distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e 1' organizzazione
della scuola;
Autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a
livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;
Autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività
sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato
accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di
lucro.
V
TITOLO QUINTO
ATTIVITA' CULTURALI, SPORTIVE, RICREATIVE
AFFISSIONI DI MANIFESTI -APERTURA DELLA SCUOLA VERSO
L'ESTERNO
A) ATTIVITA' CULTURALI - SPORTIVE - RICREATIVE
L'Istituto si rende promotore, attraverso i propri Organi Collegiali, i gruppi
operanti al suo interno ed una Commissione istituita a tale scopo, di attività
culturali, sportive e ricreative, sia riservate agli alunni ed ai componenti della
comunità scolastica, sia aperte all'ambiente cittadino.
Le attività
di cui
all'articolo precedente saranno
autorizzate
dal consiglio
d'istituto sulla base delle proposte che verranno presentate.
Nei limiti delle disponibilità di bilancio e qualora possano trovare riscontro in alcuno
dei capitoli di spesa, le predette attività potranno essere finanziate, in tutto o in
parte, a carico del bilancio della Scuola Media N° 2
B) AFFISSIONE DI MANIFESTI
Il manifesto murale, in qualsiasi forma, è riconosciuto strumento valido di
comunicazione ai fini dell'avviso, denuncia, proposta, dibattito da parte di tutte le
componenti della scuola.
Per l'affissione sono stabiliti appositi spazi .
Ogni manifesto deve recare la firma dell'autore o di chi ne chiede l'affissione e la
data di affissione.
Una copia firmata del manifesto deve essere depositata in Presidenza.
Il Dirigente scolastico o chi lo sostituisce non può opporsi alla affissione, salvo che
ravvisi nel manifesto un'ipotesi di reato. In tal senso il rifiuto dovrà essere
motivato per iscritto entro tre giorni.
Il manifesto può rimanere affisso non più di due settimane.
Si possono affiggere, sottostando alle medesime norme, anche avvisi di
manifestazioni culturali, sportive, politiche, ecc.
Qualora nel manifesto vengano riportati brani o ritagli di giornali e riviste deve
essere indicata la pubblicazione dalla quale sono stati tratti e la relativa data.
Prima delle elezioni degli Organi Collegiali vengono riservati ad ogni lista appositi
spazi.
C) APERTURA DELLA SCUOLA VERSO L'ESTERNO
Nei limiti delle disponibilità di orario del Personale non docente, nonché delle
disponibilità dei propri locali e delle proprie attrezzature, la Scuola Media N° 2/7"
66
S.FARINA" è aperta a tutte le istanze sociali esterne, previa autorizzazione
specifica del Capo d'Istituto
Detta disponibilità si attuerà:
Attraverso la concessione di spazi per incontri con gli organismi democratici
operanti nella città (Consigli di Circoscrizione, Comitati di zona, ecc.);
Attraverso l'uso dell'Istituto per la realizzazione di corsi integrativi e di sostegno,
corsi di integrazione sociale, corsi delle 150 ore per lavoratori, ecc.;
Attraverso lo studio dell'ambiente, in margine o all'interno del lavoro scolastico;
Attraverso visite guidate a realtà locali (istituzioni, ambienti, ecc.) per
comprenderle, valutarle, farne oggetto di studio e dibattito;
Attraverso momenti d'incontro e confronto con la realtà locale per dibattere i
problemi della scuola e dell' ISTITUTO COMPRENSIVO ex Scuola Media N° 2
"S. Farina " e scuole medie annesse in particolare.
Il coordinamento di dette iniziative sarà attuato da
una
Commissione che
raccoglierà le proposte e le richieste delle varie componenti o di singole persone e
dopo averle valutate le proporrà alla ratifica del C.d.I. curandone poi anche
l'attuazione.
ACCESSO DEL PUBBLICO
Accesso di estranei ai locali scolastici
Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di
"esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta,
l'autorizzazione al Dirigente Scolastico.
Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario
all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità
didattica e di vigilanza della classe resta del docente.
Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata
dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si
svolgono le attività didattiche.
Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui
presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.
Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si
trova l'Albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere
all'Ufficio di Presidenza e di Segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi.
I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono
accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.
I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo
tesserino di riconoscimento.
CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA
Accesso e sosta
E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile della scuola ai genitori o chi ne
fa le veci di alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e
lontani dal flusso degli altri alunni.
L'accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza
della scuola sono riservati agli insegnanti ed al personale A.T.A.
I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire
la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per
eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.
I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza quando transitano su
aree interne di pertinenza della scuola.
In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano
difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico
può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo.
I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella
struttura scolastica sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo
d'uomo e con prudenza.
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NORME TRANSITORIE E FINALI
art. I
Con l'approvazione del presente regolamento cessano di avere efficacia tutte le
precedenti deliberazioni o regolamentazioni concernenti le materie disciplinate dal
presente regolamento.
art. II
Qualsiasi proposta di modifica del presente regolamento deve essere presentata
per iscritto al C.d.I. con la formulazione specifica delle modifiche, aggiunte o
soppressioni richieste.
art. III
Le proposte possono essere presentate dalle varie componenti dell' ISTITUTO
COMPRENSIVO ex Scuola Media N° 2 "S. Farina " e scuole medie annesse e da
ogni membro della comunità scolastica.
art. IV
Per l'esame ed il coordinamento delle proposte il C.d.I. nominerà una Commissione la
quale formulerà le proprie osservazioni al riguardo e provvederà quindi a
trasmetterle, unitamente alle proprie osservazioni, alle assemblee di tutte le
componenti, fissando un termine entro il quale le assemblee saranno invitate a
pronunciarsi.
Osservazioni scritte potranno essere presentate anche da qualsiasi membro della
comunità scolastica.
art. V
Scaduto il termine di cui all'articolo precedente, il C.d.I., esaminate le proposte e
le osservazioni della Commissione e delle assemblee ed ogni altra osservazione
pervenuta, delibererà le eventuali modifiche, aggiunte o soppressioni a maggioranza
assoluta dei propri componenti.
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ISTITUTO COMPRENSIVO “S. FARINA”