Il Foglio della Domenica
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del Magistero delle acque,
dell’associazione dei geologi, degli ecologisti, del Territorio, dell’Ispettorato
del Lavoro, del sindacato dei minatori,
del Tribunale dei minori perché la sotto
ci sono dei padri, degli psicologi, assistenti sociali, dietologi, esperti della
rianimazione e finisco qui, ma ne ho
scordato almeno altrettanti.
Invece i cileni, zitti, zitti, tutti uniti, in
tempo di record hanno fatto il loro bravo cilindro salvavita. Fuori dal pozzo
c’era solo della gente in ansia per i loro
cari, ma composta, c’è chi pregava, e
chi in silenzio aspettava.
Da noi? La solita canea. Tutto buttato
in politica. I soliti striscioni, qualcuno
ne avrebbe approfittato per fare un nuovo partitino, come non bastassero quelli
che ci già ci sono, le solite interviste
cretine ai parenti, tutti a chiedere più
sicurezza, più tutele, più tutto.
Signore delle piccole creature innocenti!
Ho ancora davanti agli occhi
l’immagine di quel bambino, composto, con il casco il testa, che è scoppiato
a piangere come è diritto di ogni bambino quando ha visto il suo papà salvo.
E nessuno ha pensato di contestare il
presidente perchè ci sono voluti 60 giorni anziché 6 per riportarli in salvo. Che
lezione dal paese del mio amatissimo
grandissimo Neruda!
LA MADRE
DEI CRETINI
E’ SEMPRE INCINTA.
Posso fare a meno di andare dal cardiologo per sapere se ho il cuore sano. Se
l’altra notte non ci sono rimasta secca,
vuol dire che funziona eccome. Sarà
anche un po’ stanco e lento come dice il
cardiologo la cui cura è stata: non fumare, dimagrire alla grande, non mangiare
più Nutella e pancetta, fare ginnastica,
andare in palestra, dimenticare la macchina, fare le scale più volte. Avrà certamente ragione. Alla mia domanda su
quanto avrei campato in più seguendo
questa galera, è stato alquanto evasivo e
divertito, come dire (io te l’ho detto, fai
quello che ti pare, cara la mia grassona
che mi stai anche simpatica diceva la
nuvoletta che aveva sulla testa).
Io ho un solo dono, fra i centomila difetti che purtroppo anche se volessi cor-
reggerli non ci riuscirei perché sono
nel mio Dna, è che quando vado da
qualche medico straniero a parte il
mio Gian Primo, si instaura una
specie di feeling. Perché io sono il
paziente, non il medico, non gli
suggerisco le cure che mi deve dare, non mi devo fidanzare perciò
non gli faccio perdere tempo, se
scatta il feeling all’istante mi affido
completamente, diversamente ascolto compuntamene i suoi consigli, ma io e lui se in un isola deserta
fossimo responsabili della sopravvivenza della razza umana, non
faremmo prole (adesso sarebbe impossibile per ovvi motivi).
Ebbene al simpatico cardiologo a
cui ho chiesto se mi assicurava che
se non fumavo, abolivo la Nutella
notturna, ecc. ecc., quella settimana
in più che vivevo, mi garantiva che
non fosse piovuto e soprattutto tirato vento che mi fa venire il mal di
testa, io ci avrei provato.
E l’altra notte il mio povero corazon l’ho messo alla prova eccome!
Era tardissimo, tornavamo
dall’ospedale e portavo mia sorella
a Reda, quanto dopo Albereto improvvisamente mi sono trovata davanti un ciclista che tra l’altro procedeva contromano, senza lume, ne
catarifrangente, niente di niente.
Alla mia frenata pazzesca, in contemporanea ho sentito l’urlo di mia
sorella. Quel deficiente, contro mano tutto vestito di nero, con un berretto nero in testa, e senza nessun
lume per un pelo non l’ho fatto secco. Diavolo! A momenti uccidevo
un uomo, anche se un aspirante
suicida. E quello ha tirato diritto
come se niente fosse! Dopo parecchi minuti, quando il mio piccolo
cuore ha ripreso i battiti normali,
porto a casa mia sorella. Al ritorno
decido di passare per Russi, sul mio
amatissimo Lamone in quel di Boncellino nei pressi del cimitero, una
volta una banda di ragazzotti non è
stata proprio simpatica e da allora
di notte lo evito.
Prima di arrivare al bivio per Prada,
all’improvviso le macchine davanti
a me danno una frenata pazzesca.
Grazie Signore degli automobilisti,
non ho tamponato, speriamo non
facciano il sedere a me quelli che
mi stanno dietro,. Ma cosa è successo! Mistero spiegato subito. C’è
un tizio un bicicletta, tutto di nero
vestito, senza lume o altro segno
di riconoscimento che sta passeggiando zigzagando tranquillamente
sulla Faentina.
Ma perché se vai in bicicletta puoi
fare tutto quello che vuoi? Io
l’altro giorno, erano le 13, 50 tornavo da Ravenna. Era una chiara
giornata di sole, cinture allacciate
e luci accese, anche se per me è
una legge cretina, ma quel giorno
ero troppo giù di corda per stare a
discutere. E ti pareva! Mi ferma la
forza pubblica . Che cavolino ho
fatto, cinture allacciate, limiti rispettati, luci accese, ok! Anche
loro fanno il loro lavoro! Gentilissimi mi informano che ho una lampadine bruciata. Sanzione assicurata! Sono troppo stanca, spossata, e
preoccupata per mia madre, automaticamente prendo il libretto di
circolazione e la patente. dico loro
che hanno ragione, la lampadina la
farò mettere a posto, conviene
anche a me visto che dovrò usare
la macchina anche di notte: è giusto sono in fallo. Parlottano tra
loro, poi il più anziano si avvicina
al finestrino, mi consegna i documenti e molto gentilmente mi consiglia di mettere a posto la lampadina. Di notte potrebbe essere pericoloso! L’avrei abbracciato non
per la scampata multa ma perché
ha capito che non ci marciavo su
una lampadina bruciata. Mi viene
qualcosa in tasca?.
Ed ecco il punto. Io la lampadina
l’ho subito sostituita, ma il ciclista
dell’altra notte avrà fatto altrettanto?
P.S. Quanti fra quelli che circolano
in Villanova durante le ore serali,
hanno il lume nella bicicletta? Pochi, molto pochi, a meno che non
siano concentrati tutti in Via Superiore dove alla sera trovare una
bicicletta con il lume è più difficile
che vincere al Superenalotto.
Parrocchia Sant’Apollinare - Villanova di Bagnacavallo, Via Glorie 21 - WWW. Parrocchie.It/Bagnacavallo/Villanova
DOMENICA XXIX del Tempo Ordinario
“Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma
quando le lasciava cadere, era più forte Amalek”.
(Es. 17, 8-13)
“Carissimo, rimani saldo in
quello che hai imparato e di
cui sei convinto, sapendo da
chi l’hai appreso e che fin
dall’infanzia conosci le sacre
Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene
mediante la fede in
Cristo Gesù”.
(2° Tm. 3,14-4,2)
“In quella città c’era
una vedova, che andava da lui (dal giudice)
e gli diceva: <Fammi
giustizia contro il mio
avversario>.
Per un certo tempo egli
non volle; poi disse tra
sé: <Anche se non temo Dio
e non ho rispetto di nessuno,
poiché questa vedova è così
molesta, le farò giustizia,
perché non venga continuamente a importunarmi>.
E il Signore soggiunse:
<Avete udito ciò che dice il
giudice disonesto. E Dio non
farà giustizia ai suoi eletti
che gridano giorno e notte
verso di lui? Li farà a lungo
aspettare?>.
(Lc. 18, 1-8)
LA PREGHIERA
Sarebbe facile pregare se le nostre preghiere fossero tutte e subito esaudite,
ma quando preghi e ti pare di non essere esaudito, allora vengono tutti i dubbi, fino a pensare che Dio non esista.
Poi t’accorgi che Dio e la sua esistenza
non possono dipendere dal fatto se
t’ascolta o meno: è una ragione troppo
debole e interessata; tu che non sai se
domani sei ancora vivo, né quello che
sia meglio per
te. Tu
chiedi
quello
che la
tua miopia ti fa
chiedere,
ma sai
bene che
i tuoi occhi e la
tua intelligenza
non vedono oltre il presente neppure per un istante.
Dio c’è e tu hai bisogno di lui per superare il tuo tempo e andare oltre la
morte.
Tu hai bisogno di lui per abbracciare la
tua sofferenza, le tue grandi solitudini.
Tu hai bisogno di lui per uscire dalle
guerre che sono fuori e dentro di te.
Ma allora: come si fa pregare?
Penso che i modi della preghiera siano
infiniti come infiniti sono il volto ed il
cuore dell’uomo. Forse anche la bestemmia, nel mistero dell’uomo, è una
preghiera.
Ma, al di là di tutto questo, qualcuno
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ha voluto elencare i volti della preghiera.
Proviamo a vederne qualcuno.
- La preghiera è adorazione: nasce dalla
contemplazione delle meraviglie di Dio, di
lui, del creato, di quello che è in noi e fuori di noi.
Anche chi non crede e si incanta davanti
alle meraviglie del creato o della vita, in
qualche modo sta adorando quel Dio che
rifiuta;
- La preghiera è ringraziamento: quando
dici: <Che bello!>, o <Grazie!>, anche tu
non credessi, in qualche modo dici grazie a
chi ti ha fatto quel dono ed è sempre lui,
Dio.
- La preghiera è lode: l’esempio più luminoso lo troviamo nel cantico di Francesco
d’Assisi e prima ancora nel Magnificat di
Maria, ambedue sublimi;
- La preghiera è domanda: quando la nebbia ostacola il tuo cammino e la strada è
accidentata e non trovi nessuno che stringa
la tua mano per farti coraggio, allora chiedi la sua presenza, il suo miracolo;
- La preghiera è perdono: nei tuoi smarrimenti, nel tuo pianto hai bisogno di perdono e Dio solo sa leggere nel tuo cuore e
giudicarti e tu ti metti nelle sue mani con
confidenza, come un bambino sul cuore di
sua madre;
- La preghiera è ascolto: ascolto di quel
che Dio ha da dire al tuo cuore, leggendo i
suoi insegnamenti, accettando i suggerimenti interiori, cercando di capire i “segni
dei tempi”.
Gesù ci dice di pregare senza stancarci, di
non pregare per essere visti, di non fare
lunghe preghiere, di non tirare fuori meriti
personali, che non ne abbiamo, ci dà una
preghiera: il Padre nostro.
Forse la sintesi di tutto è che Dio ama stare
con l’uomo e l’uomo quando non è con
Dio si ripiega su se stesso e di qui nasce
tutto quello che è male.
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Il Foglio della Domenica
OFFERTE DI
QUESTA
SETTIMANA
In ricordo di Angela Cavina in
Poletti da Zoli Acre € 10.
La Festa de Paes
L’entusiasmo era alle stelle, le aspettative forse non altrettanto. Quando alla
fine di agosto cominciammo a discutere
In generi
CONAD Margherita * Minervino Claudia *
*** Ringrazio di cuore tutti voi
che avete partecipato con il
sorriso e la vostra proverbiale
generosità alla nostra pesca,
che purtroppo s’è finita in un
baleno (ore 14,30-17,30 circa).
Grazie! Grazie! Grazie!
a proposito del programma per una eventuale festa e sulla possibilità di costituire un nuovo Comitato, i dubbi e le
incertezze non erano pochi, devo essere
*** Oggi, domenica 17, alle ore sincero. Il tempo era scarso (meno di
15,30 si terrà la riunione men- due mesi!) considerando che tutti abbiamo i nostri impegni di lavoro. Il risile del Terz’Ordine Francescano con P. Germano da Faen- schio era elevato,
anche perché ci
za. La riunione è aperta a tutti.
stavamo esponendo dal punto di vi*** Ringrazio, credo a nome
sta economico sendi tutto il paese, il Comitato za sapere a priori
della Festa del Rosario per le quale sarebbe stata
belle giornate passate assie- la reazione dei villanovesi. E sopratme e auguriamo loro sempre
tutto la responsabi“ad Maiora”!
lità che ci stavamo
assumendo nei
confronti del paese.
BATTESIMO
Ciononostante credo di non esagerare
Sabato 23
dicendo che oggi possiamo ritenerci
Ore 15
molto soddisfatti dei risultati.
L’interesse e la partecipazione da parte
della gente è stato molto elevato sin dal
primo momento, da quando abbiamo
di Simone Zoli
reso di pubblico dominio la notizia che
quest’anno sarebbe tornata la festa in
Figlio di Andrea e di Zoli Lisa
piazza. Ed io personalmente, suonando
alle vostre case per raccogliere le buste,
Al nuovo arrivato ed alla sua
sono rimasto piacevolmente sorpreso
cara famiglia ogni augurio di
nel vedere come tutte le famiglie del
bene.
paese abbiano contribuito in così larga
misura. Del resto, non c’è bisogno che lo dica io, senza una
buona base economica oggi
non è possibile organizzare alcun tipo di evento o manifestazione, ed a maggior ragione è
grazie a tutti voi se la festa è
stata possibile.
Le poche settimane di organizzazione sono state comunque
costellate da qualche spiacevole imprevisto. Innanzitutto, la
normativa per il regolare svolgimento della tombola, o per
essere più esatti di quella che
viene chiamata
“manifestazione di sorte locale”, normativa di cui nessuno di
noi era a conoscenza e che ci
ha obbligati a versare anticipatamente una cauzione pari al
montepremi complessivo dei
premi in palio (e quindi ben
1500,00€).
E poi la richiesta effettuata al
Comune per
riportare le giostre in piazza
Matteucci, con
conseguente
spostamento
del mercato del
venerdì. La nostra richiesta è
stata prontamente accolta e
di questo dobbiamo ringraziare anche la Polizia Municipale per solerzia
con cui ha effettuato i nuovi
rilievi planimetrici. Senza dimenticare le autorizzazioni per
la somministrazione temporanea di alimenti e bevande.
Se il sabato sera la “II Rassegna Voci Nuove” ha sofferto
un po’ a causa della riduzione
della temperatura, le sere successive siamo riusciti a porvi
rimedio. E così, tanto la
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“Sidney Band” quanto i
“Paco Magià” ed il trio Mario, Stefano e Flavio hanno
suonato e cantato al caldo.
Estremamente calorosi sono
stati gli applausi al prof. Venerino Poletti durante il conferimento del Premio Villanova: «Tibi honor, Villae Tiberiacae filii, Hippocratis decus».
Non si è annoiata di certo
l’associazione “Il Forno” che
per diverse ore ha sfornato
schiacciatine, fichi caramellati ed affettati.
Per arrivare al gran finale coreografico delle “Fontane in
concerto”di Naldy’s, senza
dimenticare gli eventi collaterali che hanno riempito questi
giorni di festa: dalla tradizionale pesca parrocchiale, alla
mostra a casa Pilotti, alla ricorrenza del 25 anniversario
dalla fondazione della biblioteca.
Quali progetti per il futuro?
Beh, visto l’entusiasmo mi
auguro che il prossimo anno saremo di nuovo qui. A dire il vero, qualcuno si è già sbilanciato
nell’azzardare qualche proposta;
una cosa è sicura: la prossima
volta non avremo più la scusante
del tempo, per cui mi auguro che
riusciremo a coinvolgere maggiormente i bar e i commercianti
della piazza e le tante associazioni che operano a Villanova, affinché la Festa di Ottobre sia a
tutti gli effetti la festa de paes.
A nome del Comitato, ringrazio
tutto il paese che ha contribuito
attivamente nella realizzazione
della Festa, tutti coloro che si
sono adoperati per la sua riuscita
e gli sponsor che hanno reso possibile tutto ciò. E a titolo personale, concedetemi di ringraziare
gli altri membri del Comitato
senza i quali, probabilmente, la
festa sarebbe stata nuovamente
rimandata al prossimo anno.
Mirko Minardi
CHE MERAVIGLIOSA
LEZIONE DI DIGNITA’
CI HA DATO IL CILE.
Sono salvi i 33 minatori cileni rimasti sotto terra a 700 metri da più di 2
mesi. Sono salvi tra la gioia di tutto
il popolo cileno e il suo presidente.
Non oso pensare se un fatto del genere fosse successo in Italia.
Prima di tutto sollevazione popolare
perché in 24 ore non erano stati liberati. Poi il premier non solo sarebbe dovuto andare in Parlamento a
spiegare l’accaduto ma in ogni vicolo d’Italia. Poi sarebbe intervenuto il
solito magistrato solerte che apriva
un’inchiesta con relativa perdita di
tempo, alla faccia di chi stava sotto
terra.
Questa la prima fase. Ammesso che
si fosse optato per la soluzione del
cilindro che li ha salvati, per fare
questo si doveva avere il nulla osta
del Comune, della Provincia, della
Regione, della Comunità Montana,
AVVISI di SS. MESSE
LUNEDI’ 18
S. LUCA EVANGELISTA
Ore 19,30: Per il fu dott. Manetti
Gianni.
MARTEDI’ 19
S. LAURA
Ore 19,30: Per i furono Mazzotti
Gino, Luigi e Giacoma.
MERCOLEDI’ 20
S. IRENE
Ore 19,30: Per i furono Paravano Giorgio, Nerina e Giovanna.
GIOVEDI’ 21
S. ORSOLA
Ore 19,30: Per i Defunti Argnani.
VENERDI’ 22
S. DONATO
Ore 9: Per il fu Salimbeni Antonio.
Ore 19,30: Per il fu Molignoni
Pio.
SABATO 23
S. GIOVANNI DA CAPISTRANO
Ore 19,30: Per il fu Carlini Agostino e le sue donne.
DOMENICA 24
B. LUIGI GUANELLA
Ore 8,30: Per i furono Tabanelli
Antonio e Lucia.
Ore 10,30: Per la fu Melandri
Ivonne.
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DOMENICA XXIX del Tempo Ordinario 17/10/2010 42/10