Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 46 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 II Comitato economico e sociale europeo, organismo consultivo della Commissione e del Parlamento, invita Bruxelles a a proseguire la politica di incentivazione delle libere professioni, nel quadro degli interventi a favore delle piccole e medie imprese. La "direttiva" arriva in contemporanea con l'approvazione, a livello nazionale, nel Ddl Stabilità di un emendamento per sancire il diritto dei professionisti a concorrere all'attribuzione dei fondi strutturali europei (si veda «II Sole 24 Ore» di ieri. L'invito del Cese nasce da un emendamento proposto da Marina Calderone, presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro e del Cup, da poco nominata componente dell'organismo consultivo europeo, nell'ambito delparereobbligatoriosullarelazione della Commissione al Par lamento europeo, al Consiglio e al Comitato delle regioni sulla politica di concorrenza 2014. Le rappresentanze delle professioni italiane sono impegnate su più fronti, quasi in una competizione virtuosa, nel sollecitare politiche di incentivazione del settore, in modo da favorirne la crescita. Se l'emendamento alla legge di Stabilità è dovuto al pressing di Confprofessioni, Marina Calderone, all'interno del Cese, ha impegnato la Commissione a riconoscere il valore delle professioni quale fattore di crescita. Le professioni «assicurano, L'INIZIATIVA Marina Calderone: riconosciuti il valore e la funzione sociale del settore Oggi convegno a Roma settore per settore, il contributo indispensabile di conoscenza necessario per la soluzione di problemi complessi di cittadini ed imprese». Il Cese apprezza l'apertura nei confronti dei professionisti da parte della Commissione (con l'ex vice presidente Antonio Tajani gli studi stati riconosciuti tra i destinatari dei fondi comunitari) e « raccomanda di proseguire e se possibile intensificare gli sforzi in questa dirczione». IlparerespiegaCalderone-è stato votato a grande maggioranza ed è stato definito in collaborazione con il rappresentante della Commissione. Tra l'altro, oggi a Roma è in programma il convegno «L'Unione europea e i liberi professionisti» (rappresentanza del Parlamento europeo, via IV Novembre 149, dalle io alle 13). ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Incentivi. Il parere del Cese alla relazione sulle politiche per la concorrenza Ue, professioni motore di crescita CONFPROFESSIONI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 42 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 PROFESSIONI Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Non solo i fondi strutturali Ue, ma un programma di interventi a favore delle Pmi per sostenere la crescita economica dei paesi dell'Unione. Allo Sme Assembly, l'assemblea annuale delle Pmi che si è aperta ieri in Lussemburgo, il primo vicepresidente del Ceplis e presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, sta tenendo alta la bandiera delle professioni per creare opportunità di collaborazione tese ad assicurare un supporto alle imprese e ai professionisti. «L'obiettivo dello Sme Assembly è quello di costruire un modello di sviluppo per le imprese», ha commentato Stella. « Stiamo lavorando su più fronti, partecipando ai numerosi tavoli di lavoro organizzati dalla Commissione per portare le nostre istanze e i nostri suggerimenti alla politica comunitaria». CONFPROFESSIONI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 42 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Accesso ai Fondi Ue CONFPROFESSIONI Far crescere le professioni per far ripartire il paese. Questa l'obiettivo da perseguire per Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, all'indomani dell'approvazione in commissione bilancio al senato dell'emendamento alla legge di stabilità per il 2016 che equipara i professionisti alla pmi per l'accesso ai Fondi Ue (si veda ItaliaOggi di ieri). «Fatta salva la natura intellettuale dell'attività professionale, il risultato raggiunto è una vittoria sn tutta la linea», ha commentato Stella, «a questo punto non ci sono più alibi per escludere i professionisti dai Piani operativi regionali e nazionali della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali europei». CONFPROFESSIONI Pag. 1 19 novembre 2015 Ddl Stabilità, Stella (Confprofessioni): «Una vittoria per tutti i professionisti» «Una vittoria per tutti i liberi professionisti». Così il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha commentato l’approvazione in Commissione Bilancio del Senato di un emendamento alla legge di Stabilità, che estende anche ai professionisti la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei. «Si tratta di un risultato storico che corona anni di sforzi della nostra Confederazione a livello comunitario, nazionale e regionale, ma soprattutto consentirà a tutti i professionisti, nessuno escluso, di poter accedere a risorse indispensabili per far crescere un settore economico strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese. A questo punto – aggiunge Stella – non ci sono più alibi per escludere i professionisti dai Piani operativi regionali e nazionali della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali europei». «Con l’approvazione dell’emendamento alla legge di Stabilità, il Parlamento italiano ha finalmente riconosciuto quanto già sostenuto dalle istituzioni comunitarie che, attraverso la Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE e il Regolamento Ue 1303/2013, avevano già superato la distinzione giuridica tra Pmi e professionisti considerando “impresa” qualsiasi entità che svolga un’attività economica» afferma il presidente Stella. «Fatta salva la natura intellettuale dell’attività professionale, la proposta di Confprofessioni, condivisa da tutte le forze parlamentari, mette sullo stesso piano i liberi professionisti alle piccole e medie imprese per quanto attiene l’accesso ai fondi strutturali europei FSE e FESR. Un passaggio obbligato per evitare atteggiamenti ambigui e non uniformi a livello regionale e cancellare qualsiasi discriminazione ai danni dei liberi professionisti». «Tale risultato è il frutto di un inteso lavoro corale di Confprofessioni e di quanti hanno sostenuto la nostra battaglia, a cominciare dal vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che nel 2014 ha avuto la sensibilità e la lungimiranza di lanciare le Linee d’azione per sostenere l’attività delle professioni liberali, dove per la prima volta i professionisti vengono riconosciuti a tutti gli effetti destinatari dei fondi europei», aggiunge Stella. «Desidero ringraziare personalmente e a nome di tutti i professionisti i referenti istituzionali che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante obiettivo e che hanno sostenuto la proposta emendativa di Confprofessioni nel corso dell’esame della legge di Stabilità in Commissione Bilancio: le relatrici Federica Chiavaroli e Magda Zanoni per aver accolto le nostre istanze e aver fatto propria la nostra proposta; il sottosegretario al Mise, Simona Vicari, convinta sostenitrice della necessità dell’equiparazione dei professionisti alle imprese per l’accesso ai fondi, tema che abbiamo affrontato nel Tavolo tecnico per la “Competitività delle libere professioni” di cui Confprofessioni fa parte; il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, per il parere favorevole alla nostra proposta; Andrea Mandelli, responsabile per le libere professioni di Forza Italia, che ha profuso il suo impegno in Commissione Bilancio a sostegno di questa iniziativa legislativa; Cinzia Bonfrisco, presidente del Gruppo Cor, che ha condiviso la necessità di agire nella legge di Stabilità con una norma primaria che superasse le diverse interpretazioni regionali sulla questione; Ignazio Abrignani e il Gruppo Ala del Senato per aver supportato con convinzione l’emendamento all’articolo 40 che è stato approvato». 19 novembre 2015 LEGGE DI STABILITA' Fondi UE ai professionisti: approvato emendamento di Confprofessioni Riconosciuto il diritto dei liberi professionisti ad accedere ai fondi europei. La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l'emendamento proposto da Confprofessioni. Le relatrici della Legge di Stabilità, Federica Chiavaroli eMagda Zanoni, hanno presentato l'emendamento proposto da Confprofessioni che sancisce, per legge, l'equiparazione dei liberi professionisti alle piccole e medie imprese. Viene così risolta una incertezza giuridica- tutta nazionale- che metteva in dubbio il diritto delle libere professioni ad accedere ai fondi strutturali europei. Con l'approvazione in Commissione Bilancio dell'emendamento, i liberi professionisti vengono riconosciuti come "esercenti attività economica" e sulla base di questo status non possono essere esclusi da finanziamenti comunitari per lo sviluppo dei servizi professionali e per rilanciarne la competitività. Il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella parla di "risultato storico", che "sblocca ingenti risorse a favore degli studi professionali". Se per il diritto comunitario era già pacifica l'equiparazione giuridica dei liberi professionisti alle piccole medie imprese, per l'ordinamento nazionale permanevano dei distinguo che- soprattutto a livello regionale- mettevano dei paletti alle libere professioni o costringevano queste ultime a snaturarsi prevedendo il requisito improprio dell'iscrizione alla Camera di Commercio. Solo l'Antitrust nazionale, nell'ambito delle liberalizzazioni e della concorrenza, ascriveva i liberi professionisti alla categoria delle imprese. C'è un altro canale legislativo aperto, il Ddl sul lavoro autonomo (Jobs Act degli autonomi), nel quale è già contenuta una raccomandazione alle Regioni e in generale alle Pubbliche Amministrazioni per favorire la partecipazione dei liberi professionisti ai bandi di accesso ai fondi europei. Le risorse dei fondi europei, infatti, pur essendo stanziati da Bruxelles, vengono erogate per il tramite di bandi regionali. L'emendamento Chiavaroli-Zanoni inserisce nella Legge di Stabilità l'estensione ai liberi professionisti dei Piani Operativi del Fondi Strutturali 2014-2020. Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 ADC-SINDACATO NAZIONALE UNITARIO Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Diversi gli interventi che sono contenuti nella legge di Stabilità Non Profit, cosa cambia Stabilizzato VArt bonus, ma resta Vlrap ABG ASSOCIA7IONF DFI DOTTORI COMMFRCIAI ISTI F DFGI I FSPFRTI CONTABI I I SINDACATO A7IOMAI F UNITARIO DI BENVENUTO SURIANO APC BOLOGNA Con l'approdo in Senato, il testo di legge di stabilità 2016 inizia a svelare tutte le novità con le quali anche gli enti non profit dovranno confrontarsi. Poche le norme ad esse indirizzate, forse perché demandate alla riforma del terzo settore, anch'essa in fase parlamentare. Sotto l'aspetto fiscale si segnala la stabilizzazione del credito di imposta «art bonus» nella misura del 65% delle erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura. Si semplifica la procedura per le cessioni gratuite alle Onlus di prodotti freschi e facilmente deperibili con l'innalzamento a 15.000,00 euro del limite di costo dei beni oltre il quale scatta l'obbligo di comunicazione agli organi competenti. Per i beni «facilmente deperibili» la comunicazione diventa facoltativa. Manca la previsione di estendere anche agli enti non commerciali, che esercitano esclusivamente attività commerciale, la nuova deduzione dal valore della produzione Irap introdotta dalla Finanziaria 2015 e che, di fatto, rende integralmente deducibile il costo del lavoro a tempo indeterminato. Il provvedimento era atteso dal settore perché non si comprende il motivo di questa anomalia fiscale che rende maggiormente agevolata l'attività commerciale rispetto a quella istituzionale. Di grande interesse, invece, è la disposizione che anticipa al 1° gennaio 2016 la decorrenza della riforma del sistema sanzionatorio prevista dal D. Lgs. n. 158/2015. Le associazioni sportive dilettantistiche, in CONFPROFESSIONI particolare, saranno favorite da quanto previsto dal D. Lgs. n. 158/2015, che sopprime la decadenza dal regime fiscale agevolato ex Legge n.398/1991 in caso di effettuazione di operazioni in contanti per importi superiori ad euro 1.000. LeASD potranno, quindi, far valere il principio del favor rei per la definizione dei contenziosi in corso, ricordando che la nuova disciplina può essere applicata, con effetto retroattivo, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del processo, a condizione che il provvedimento impugnato non sia divenuto definitivo. Gli enti del terzo settore sono anche interessati alle disposizioni che riguardano più in generale i soggetti Ires, quali la riduzione dell'aliquota d'imposta (al 24,5% dal 1° gennaio 2016, vincolata al consenso UE, e al 24% dal 1° gennaio 2017) e l'aumento del 40% del costo di acquisizione per gli investimenti, nell'attività d'impresa, in beni strumentali nuovi effettuati nel periodo dal 15/10/2015 al 31/12/2016. Potranno usufru- disabilità grave, in particolare stato di degenza e prive di legami familiari di primo grado («dopo di noi») con una dotazione di 90 milioni di euro annui ed un Fondo per le adozioni internazionali con una dotazione di 15 milioni di euro In via sperimentale per gli anni 2016,2017 e 2018, è istituito un Fondo per il contrasto alla povertà educativa da costituire con versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie alle quali sarà riconosciuto un contributo sotto forma di credito di imposta pari al 75% dei versamenti effettuati. Colpisce l'entità del credito riconosciuto solo a favore delle fondazioni bancarie. Agevolazione molto criticabile se parago nata a quanto previsto per le aziende e le persone fisiche, le quali possono dedurre le liberalità dal proprio reddit» nel limite del 10% dello stesso. Inoltre, limitare il rimborso alle fondazioni bancarie rende ancora più evidente l'intento di favorire solo determinati soggetti a danno ire della riduzione dell'aliquota Ires di altri che, ugualmente, avrebbero potuto contribuire anche gli enti che applicano i regimi forfettari di determinazione economicamente all'istituzione di del reddit» di impresa ex art.18 del quest» importante fondo. Un «regalo» ai soliti noti D.P.R. 600/1973 e Legge n.398/1991. Il testo al vaglio parlamentare contiene anche diverse disposizioni relative alle politiche sociali, con la destinazione di risorse finanziarie significative, rispetto a quelle disponibili, a sostegno del welfare e delle associazioni che sempre più sono chiamate a sostituire il servizio pubblico. Una buona iniziativa in termini numerici, con risorse aggiuntive rispetto al previsto, ma che in parte sarà modificata dai numerosi emendamenti presentati. Sarà importante verificare quali interventi saranno poi realizzati con i Fondi creati. Viene istituito un Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, con risorse per 600 milioni di euro per l'anno 2016 e per 1.000 milioni di euro dal 2017, un Fondo destinato al finanziamento di misure per il sostegno delle persone con Pag. 1 Venerdì 20/11/2015 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Meno imposte sulle Casse di Previdenza IL RECENTE CREDITO D'IMPOSTA NON E ANCORA UNA MISURA SUFFICIENTE Meno imposte sulle Casse di Previdenza L'Ade da tempo sottolinea come gli investimenti effettuati dalle Casse di Previdenza Obbligatoria nella gestione della loro liquidità possano dare un contributo rilevante allo sviluppo del Paese ed a tal proposito ha auspicato un cambio di atteggiamento del Governo e del Legislatore nei confronti di tali Enti da attuarsi, nel rispetto della loro autonomia, sia tramite una semplificazione di procedure ,sia soprattutto, tramite una riduzione di tassazione a carico di tali enti, dal moment» che questi non svolgono un'attività economica a fini speculativi, ma unicamente l'attività di gestione della previdenza ed assistenza obbligatoria per i liberi professionisti. L'autonomia, la razionalizzazione delle procedure ed una minore tassazione vengono richieste al solo scopo della massimizzazione dei rendimenti delle gestioni, in modo da poter destinare maggiori risorse ai montanti pensionistici degli iscritti, cosi da assicurare l'adeguatezza delle pensioni contributive, le quali, attualmente, si prospettano con tassi di sostituzione medi molto bassi, inferiori al 50% ed implementare l'Assistenza agli iscritti anch'essi colpiti dalla crisi. Più volte si è cercato di sensibilizzare le Istituzioni ma ad oggi non ci sono an Meno imposte sulle Casse di Previdenza L'Ade da tempo sottolinea come gli investimenti effettuati dalle Casse di Previdenza Obbligatoria nella gestione della loro liquidità possano dare un contributo rilevante allo sviluppo del Paese ed a tal proposito ha auspicato un cambio di atteggiamento del Governo e del Legislatore nei confronti di tali Enti da attuarsi, nel rispetto della loro autonomia, sia tramite una semplificazione di procedure ,sia soprattutto, tramite una riduzione di tassazione a carico di tali enti, dal moment» che questi non svolgono un'attività economica a fini speculativi, ma unicamente l'attività di gestione della previdenza ed assistenza obbligatoria per i liberi professionisti. L'autonomia, la razionalizzazione delle procedure ed una minore tassazione vengono richieste al solo scopo della massimizzazione dei rendimenti delle gestioni, in modo da poter destinare maggiori risorse ai montanti pensionistici degli iscritti, cosi da assicurare l'adeguatezza delle pensioni contributive, le quali, attualmente, si prospettano con tassi di sostituzione medi molto bassi, inferiori al 50% ed implementare l'Assistenza agli iscritti anch'essi colpiti dalla crisi. Più volte si è cercato di sensibilizzare cora risposte in tal senso. Anzi gli Enti di previdenza privati sono stati oggetto di provvedimenti che continuano a penalizzarli e considerarli alla stregua di Società che perseguono fini speculativi come l'aumento della tassazione dei redditi di natura finanziaria dal 20% al 26% prevista dalla L. 190/2014. La contemporanea introduzione del credito d'imposta previsto con l'art. 1, comma 91, della stessa legge, è solo un palliativo e non costituisce la risposta alla legittima richiesta di riduzione strutturale delle imposte a carico degli Enti Previdenziali di primo pilastro, analogamente a quella vigente in Europa, in cui tali enti non sono tassati in sede di accumulo delle risorse da destinare a pensioni ed assistenza, ma sono solo le pensioni a subire la tassazione al momento della loro erogazione. La Confprofessioni, audita I'll novembre 2015, dalla Commissione di controllo sulle attività di previdenza degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, ha chiesto ed auspicato Pagina a cura di ADC - Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili Sindacato Nazionale Unitario e-mail: [email protected] le Istituzioni ma ad oggi non ci sono an Meno imposte sulle Casse di Previdenza L'Ade da tempo sottolinea come gli investimenti effettuati dalle Casse di Previdenza Obbligatoria nella gestione della loro liquidità possano dare un contributo rilevante allo sviluppo del Paese ed a tal proposito ha auspicato un cambio di atteggiamento del Governo e del Legislatore nei confronti di tali Enti da attuarsi, nel rispetto della loro autonomia, sia tramite una semplificazione di procedure ,sia soprattutto, tramite una riduzione di tassazione a carico di tali enti, dal moment» che questi non svolgono un'attività economica a fini speculativi, ma unicamente l'attività di gestione della previdenza ed assistenza obbligatoria per i liberi professionisti. L'autonomia, la razionalizzazione delle procedure ed una minore tassazione vengono richieste al solo scopo della massimizzazione dei rendimenti delle gestioni, in modo da poter destinare maggiori risorse ai montanti pensionistici degli iscritti, cosi da assicurare l'adeguatezza delle pensioni contributive, le quali, attualmente, si prospettano con tassi di sostituzione medi molto bassi, inferiori al 50% ed implementar che sia possibile «Utilizzare i proventi della doppia tassazione sulle Casse per accompagnare i giovani e le donne alla professione e supportare la loro capacità reddituale». Tale richiesta è pienamente condivisa da Ade che inoltre sostiene da sempre che anche gli investimenti diretti delle casse possono raggiungere il duplice scopo di favorire e sostenere i professionisti, in sede di inizio e durante tutta l'attività ed anche al termine di essa realizzando attività di welfare. Lo stato dell'arte è molto diverso da ciò che si era provato a chiedere. Oggi le Casse di Previdenza devono valutare attentamente se vi è la possibilità di usufruire dell'unica opportunità di risparmio d'imposta a loro offerta, indirizzare parte dei loro investimenti nelle attività di carattere finanziario a medio e lungo termine, previste dal Decreto di Ministero dell'Economia e delle Finanze del 19/06/2015, in attuazione a quanto previsto dall'ari, 1, commi 91 e 94 della Legge 190/2014, senza perdere di vista i criteri di redditività e rischiosità che si è data a garanzia dell'equilibrio di lungo periodo del proprio bilancio. Fausto Bertozzi, Coordinatore Commissione Previdenza Ade Simonetta Rinaldi, Componente Commissione Previdenza Ade l'Assistenza agli iscritti anch'essi colpiti dalla crisi. Più volte si è cercato di sensibilizzare cora risposte in tal senso. Anzi gli Enti di previdenza privati sono stati oggetto di provvedimenti che continuano a penalizzarli e considerarli alla stregua di Società che perseguono fini speculativi come l'aumento della tassazione dei redditi di natura finanziaria dal 20% al 26% prevista dalla L. 190/2014. La contemporanea introduzione del credito d'imposta previsto con l'art. 1, comma 91, della stessa legge, è solo un palliativo e non costituisce la risposta alla legittima richiesta di riduzione strutturale delle imposte a carico degli Enti Previdenziali di primo pilastro, analogamente a quella vigente in Europa, in cui tali enti non sono tassati in sede di accumulo delle risorse da destinare a pensioni ed assistenza, ma sono solo le pensioni a subire la tassazione al momento della loro erogazione. La Confprofessioni, audita I'll novembre 2015, dalla Commissione di controllo sulle attività di previdenza degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, ha chiesto ed auspicato Pagina a cura di ADC - Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili Sindacato Nazionale Un Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. > APC NAPOLI «U Collegio Sindacale alla luce delle nuove norme di comportamento quali obbligo deontologico" - 25 novembre 2015 ore 9,00113,00 Odcec di Napoli, Piazza dei Martiri 30 - Napoli Interverranno: Raffaele lanuario, Presidente Ade Napoli Vincenzo Moretta, Presidente Odcec Napoli Valeria Valente, Deputato della Repubblica Italiana Antonio Gai, Dirigente Ufficio XVI° Ispettorato Generale di Finanza Ministero Economia e Finanze Gerardo Longobardi, Presidente Cndcec Renzo Guffanti, Presidente Cnpadc Giorgio Sganga, Presidente Fondazione Nazionale Commercialisti Achille Coppola, Consigliere Segretario Cndcec Michele Saggese, Presidente Nazionale Ade Roberto Cicconi, Amministratore delegato Alta Finance SpA Mario Aletto, Responsabile Centro Sud Italia Dott. A. Giuffrè Editore SpA Roberto Coscia, Vice Presidente Ade Napoli • AOC ROMA NOTIZIE ED APPUNTAMENTI > APC NAPOLI «U Collegio Sindacale alla luce delle nuove norme di comportamento quali obbligo deontologico" - 25 novembre 2015 ore 9,00113,00 Odcec di Napoli, Piazza dei Martiri 30 - Napoli Interverranno: Raffaele lanuario, Presidente Ade Napoli Vincenzo Moretta, Presidente Odcec Napoli Valeria Valente, Deputato della Repubblica Italiana Antonio Gai, Dirigente Ufficio XVI° Ispettorato Generale di Finanza Ministero Economia e Finanze Gerardo Longobardi, Presidente Cndcec Renzo Guffanti, Presidente Cnpadc Giorgio Sganga, Presidente Fondazione Nazionale Commercialisti Achille Coppola, Consigliere Segretario Cndcec Michele Saggese, Presidente Nazionale Ade Roberto Cicconi, Amministratore delegato Alta Finance SpA Mario Aletto, Responsabile Centro Sud Italia Dott. A. Giuffrè Editore SpA Roberto Coscia, Vice Presidente Ade Napoli • AOC ROMA "Minimaster Revisione" - 25-26 novembre 2015 ore 9,30118,30 - 9,30113,30 Fondazione Ade Scuola di Formazione, Via Brigida Pastorino 7 - Roma Interverranno Simonetta Rinaldi, Presidente Ade Roma Valeria Fazi, Dottore Commercialista, > APC NAPOLI «U Collegio Sindacale alla luce delle nuove norme di comportamento quali obbligo deontologico" - 25 novembre 2015 ore 9,00113,00 Odcec di Napoli, Piazza dei Martiri 30 Napoli Interverranno: Raffaele lanuario, Presid revisore legale Maria Pia Nucera, Dottore Commercialista, revisore legale Stefano Pizzutelli, Dottore Commercialista, revisore legale "Enti locali: le attività del revisore all'interno degli Enti locali, novità e riflessioni" - 30 novembre 2015 ore 14,30119,30 Ariccia - Palazzo Ghigi Interverranno: Maurizio Pallotta, Vice Presidente Ade Roma Luisa Sallustio, Presidente Consiglio Comunale di Ariccia Roberto Mastrofini, Presidente Logos PA Antonio Meola, Segretario Generale Città metropolitana Napoli Walter Bravetti, Dottore Commercialista, revisore legale Franco Aschi, Dottore Commercialista, revisore legale "Deontologia e bilateralità negli studi professionali" -10 dicembre 2015 ore 9,30113,30 Teatro San Luigi Giumella, Via Girolamo Savonarola 36 - Roma Interverranno: Simonetta Rinaldi, Presidente Ade Roma Vilma lana, Presidente emerito Ade Nazionale Francesco Iannuzzi, Dottore Commercialista, revisore legale Franco Valente, Direttore Fondoprofessioni Francesco Monticelli, Ufficio Studi Confprofessioni nte Ade Napoli Vincenzo Moretta, Presidente Odcec Napoli Valeria Valente, Deputato della Repubblica Italiana Antonio Gai, Dirigente Ufficio XVI° Ispettorato Generale di Finanza Ministero Economia e Finanze Gerardo Longobardi, Presidente Cndcec Renzo Guffanti, Presidente Cnpadc Giorgio Sganga, Presidente Fondazione Nazionale Commercialisti Achille Coppola, Consigliere Segretario Cndcec Michele Saggese, Presidente Nazionale Ade Roberto Cicconi, Amministratore delegato Alta Finance SpA Mario Aletto, Responsabile Centro Sud Italia Dott. A. Giuffrè Editore SpA Roberto Coscia, Vice Presidente Ade Napoli • AOC ROMA "Minimaster Revisione" - 25-26 novembre 2015 ore 9,30118,30 - 9,30113,30 Fondazione Ade Scuola di Formazione, Via Brigida Pastorino 7 - Roma Interverranno Simonetta Rinaldi, Presidente Ade Roma Valeria Fazi, Dottore Commercialista, > APC NAPOLI «U Collegio Sindacale alla luce delle nuove norme di comportamento quali obbligo deontologico" - 25 novembre 2015 ore 9,00113,00 Odcec di Napoli, Piazza de CONFPROFESSIONI Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 43 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress PROFESSIONISTI Welfare esteso anche ai titolari Maria Carla De Cesari e Alessandro Rota Porta *• pagina 47 Welfare esteso anche ai titolari Maria Carla De Cesari e Alessandro Rota Porta *• pagina 47 Guida al contratto degli studi. Assicurata la tutela sanitaria integrativa anche a titolari e collaboratori Appalti. La novità nel disegno di legge delega LAVORO Nel Ceni il welfare per i professionisti L'estensione della copertura con il contributo agli enti bilaterali Maria Carla De Cesari Alessandro Rota Porta vii contratto degli studi professionali, in vigore dal i °aprile 2015 fino al 30 marzo 2018, disegna una serie di tutele dirette non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai collaboratori esterni e ai professionisti, compresi i titolari dello studio. Si tratta di una delle novità salienti del rinnovo contrattuale, che può rappresentare, per il settore, un nodo della rete di salvaguardia e di welfare anche in momenti difficili a livello economico e di transizione dal punto di vista normativo. Il contratto parte dal dato di fatto che nel settore le prestazioni rese da lavoratori subordinati si intersecano con le attività esercitate dai lavoratori autononomi e dai collaboratori. Disegnare tutele limitate ai l'assistenza sanitaria integrativa dei dipendenti, ed Ebipro, che riveste - tra l'altro - il ruolo di "centro studi "condiviso per il settore, anche con la definizione di iniziative di formazione e aggiornamento (che possono essere "riepilogate" nel libretto formativo del cittadino) e la promozione della sicurezza e della prevenzione. Tra l'altro Epibro eroga, anche in aggiunta all'intervento pubblico, misure di sostegno temporaneo per chi perde il lavoro o si trova coin- somme servono sia a coprire le prestazioni erogate nei confronti dei lavoratori dipendenti ma garantiscono, altresì, ai IL MECCANISMO La quota è fissata in 22 euro per 12 mensilità All'interno di Ebipro la gestione speciale per l'assistenza datori di lavoro, liberi professionisti o meno, così come ai collaboratori esterni, forme di assistenza sanitaria integrativa. All'interno di Ebipro trova posto una gestione "speciale" per le prestazioni di assistenza sanitaria integrativa diretta ai professionisti. Le prestazioni sono molteplici e puntano volto in sospensioni dell'attività. soprattutto sulla prevenzione; A Ebipro farà capo il vanno dalle visite monitoraggio dei contratti di specialistiche ai trattamenti settore territoriali. Il "manifesto" riabilitativi a seguito di del Ceni si ritrova nella infortunio, dai check up agli premessa là dove si enuncia accertamenti diagnostici l'obiettivo di essere «l'unico testo postprevenzione. L'obiettivo è contrattuale di riferimento per i di essere complementari alle datori di lavoro ed i lavoratori tutele messe a disposizioni del settore delle attività dalle Casse private di professionali». Il termine previdenza. Il datore di lavoro "lavoratori" senza la che sceglie di non aderire al qualificazione "subordinati" significa proprio il superamento sistema della bilateralità deve comunque corrispondere al degli steccati tra dipendenti e autonomi. L'articolo 13 prevede lavoratore un elemento che nella contribuzione riservata aggiuntivo della retribuzione tabellare non assorbibile di 32 alla bilateralità di settore sono ricomprese le forme di assistenza euro (per 14 mensilità) che a favore di tutti coloro che rientra nel salario di fatto e operano all'interno dello studio costituiscebaseper il calcolo professionale: datori di lavoro, del Tfr. ©RIPRODUZIONE dipendenti significherebbe committenti e lavoratori. Nella RISERVATA Guida al escludere una parte dei lavoratori pratica, questo avviene contratto degli studi Primo di dello studio. Per questo, la scelta attraverso il versamento di un una serie di articoli sui operata dal contratto è stata di contributo unico mensile (22 principali istituti del Ceni organizzare un sistema di welfare inclusivo, utilizzando il sistema della bilateralità. In particolare, due sono gli istituti su cui si incardina la scelta: Cadiprof, la cassa per CADIPROF euro per 12 mensilità) destinato agli interventi dell'ente bilaterale del settore (Ebipro) e all'assistenza (Cadiprof): le Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 43 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce v < Dal 1° dicembre 2015 prende il via il processo tributario telematico (Ptt) presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali di Umbria e Toscana: i ricorsi e gli appelli da depositare presso le commissioni pilota potranno infatti non solo essere notificati telematicamente a mezzo pec, ma anche depositati informaticamente, unitamente ai relativi allegati, avvalendosi del Sigit, il sistema di gestione informatica dei documenti. Registrazione e richiesta La prima attività che uno studio deve realizzare consiste nella registrazione al Sigit. A questo proposito, occorre individuare all'interno della struttura i soggetti che possono interfacciarsi con il portale. Dovrebbe trattarsi di tutti quei professionisti che, incaricati della difesa in giudizio del contribuente, possono sottoscrivere la procura ricevuta, procedere alla notifica via pec del ricorso e al suo successivo deposito telematico. Ai fini della registrazione, se si è in possesso di Carta di identità elettronica (Cie) oppure di Carta nazionale dei servizi (Cns), occorre compilare la richiesta, presente sull'area pubblica del portale e trasmetterla. Il sistema, ricevuta la richiesta, richiede l'inserimento di Cie o Cns eterificato il certifi cato, trasmette l'esito alla casella pec del richiedente. Se non si è in possesso di Cie o Cns,la registrazione può avvenire, una volta compilata la richiesta, attraverso il ricevimento di una prima parte della password di accesso e, una volta completata l'elaborazione, con la ricezione, a mezzo pec, di id e password completi. Negli studi professionali In uno studio associato sarebbe auspicabile che tutti i professionisti siano registrati al Sigit e possano di conseguenza realizzare, quando in delega, tutte le attività correlate al ricorso, quali l'iniziale deposito e l'accesso in ogni momento al fascicolo informatico del procedimento predisposto e gestito dalla commissione tributaria adita. Sotto il profilo tecnologico, un professionista incaricato della difesa deve inoltre essere dotato di una firma digitale e disporre di una casella di pec. Dal punto di vista operativo, infatti, alla redazione del ricorso, unitamente alla procura alle liti o all'incarico di assistenza e difesa conferiti al difensore, segue la sottoscrizione digitale e la notifica a mezzo pec all'ente impositore. La procura Quanto alla procura alle liti, questa può essere conferita congiuntamente al ricorso e sottoscritta elettronicamente dal ricorrente: in questo caso, il difensore è tenuto ad autenticare la sottoscrizione elettronica apponendovi la propria firma digitale. La procura può essere conferita in alternativa su supporto cartaceo: la stessa dovrà essere trasmessa, congiuntamentealricorso, come copia per immagine su supporto informatico dell'originale cartaceo e il professionista dovrà attestarne la conformità mediante sua sottoscrizione elettronica. Sarà in questo secondo caso necessario provvedere a riformulare il testo della procura facendo esplicito riferimento all'atto impugnato per il quale è conferita. Ciò in quanto la procura costituisce un allegato da trasmettere a controparte via pec e, costituendo un file separato dal ricorso, deve essere a questo in ogni caso connesso in maniera inscindibile. Nell'ipotesi di studio associato o di procura conferita contemporaneamente a più professionisti, occorrerà definire, magari redigendo un manuale interno alla struttura, le modalità operative con cui procedere, individuando per quanto possibile anche dei meccanismi per identificare il professionista incaricato della sottoscrizione e dell'eventuale notifica a mezzo pec. La ricevuta e il deposito Unitamente al ricorso e alla procura andrà depositata telematicamente anche la ricevu ta di pec che attesta l'avvenuta notifica: la ricevuta sarà spedita alla casella del professionista che ha provveduto alla trasmissione, il quale sarà quindi tenuto a provvedere alla sua archiviazione funzionale al successivo deposito telematico. Nel fascicolo di studio, da formare in modalità elettronica e successivamente conservare con tale modalità, andranno archiviati in maniera ordinata, utilizzando una nomenclatura univoca, tutti gli allegati così da procedere in maniera più semplice e agevole al deposito. A tale riguardo, i file costituenti gli allegati non potranno superare 5 megabyte di grandezza e, in questo caso, andranno frazionati. Gli allegativannoinoltrecaricati, aifini del deposito telematico, singolarmente e firmati digitalmente uno per uno. La comunicazione del Sigit Altra attività da monitorare è l'avvenuto deposito in maniera corretta del ricorso e degli allegati. Il Sigit è tenuto a comunicare l'esito positivo dei controlli, tra cui quelli sulle dimensioni dei file trasmessi e la presenza della firma elettronica su ciascuno di essi, entro le 24 ore successive alla trasmissione. Ciò suggerisce l'opportunità di non attendere il trentesimo giorno successivo alla notifica via pec per depositare ricorso e allegati. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress La procedura. Dalla registrazione alla notifica Svolta organizzativa negli studi PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 45 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 L'enews Renzi: addio all'evasione puntando sulla telematica Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress «Se scommettiamo sull'innovazione telematica, Pevasione è morta. Non sappiamo ancora quando, non sappiamo nel dettaglio come. Ma tutti noi sappiamo che la strada è tracciata per sempre». È quanto afferma il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, nella sua enews. «La tempistica della fine dell'evasione non dipende da come si organizzano le burocrazie romane - aggiunge il premier - ma da quanto saremo decisi e rapidi nel proseguire sulla strada dell'innovazione e della digitalizzazione. Vi ho fatto più volte l'esempio dei 224mila che si erano... scordati di pagare le tasse (e stiamo aspettando, entro il 31 dicembre, che adesso paghino, vi terrò informati!)». A detta del presidente del Consiglio, questo non è però l'unico esempio dei vantaggi derivanti dall'incrocio delle banche dati. «Mettendo insieme i dati abbiamo chiesto alla Guardia di Finanza di capire come mai un signore di 01 anni di Roma, che risulta senza alcun reddito, è intestatario di qualcosa come 833 auto. In queste ore stiamo andando a trovare lui e i suoi (non pochi) colleghi che hanno zero reddito ma centinaia e centinaia di macchine». Renzi ha poi ricordato l'appuntamento che si svolgerà tutta la giornata di sabato 21 novembre alla Reggia di Venaria: P«Italian digital day» sarà incentrato su industria 4.0, identità digitale, servizi al cittadino offerti nel modo più semplice, lotta all'evasione. N.T. PRODUZIONE RISERVATA PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress FISCO Legge di Stabilità. L'alternativa ad assegnazione e cessione L'esempio Per la trasformazione oggetto esclusivo e soci al 30 settembre In prima linea le società che detengono immobili Paolo Meneghetti Gian Paolo Ranocchi Focus sull'oggetto dell'attività e sulla compagine societaria per le società che intendono fruire della trasformazione agevolata prevista dal disegno di legge di Stabilità 2016. Se si vuole accedere a questa operazione in luogo dell'assegnazione o della cessione agevolata devono infatti essere rispettate due condizioni necessarie. Le condizioni Prima di tutto occorre che la societàabbiaperoggettoesclusivoo principale la gestione dei beni immobili o dei beni mobili registrati previsti dalla norma. Questo presupposto è coerente con la finalità della società semplice alla quale è precluso lo svolgimento di un'attività commerciale. Per la verifica di tale requisito è stato chiarito (circolare n. 112/1999)cne occorre riferirsi a quanto è previsto dal comma 4, dell'articolo 73 del Tuir ove si stabilisce che per oggetto principale si intende l'attività essenziale per realizzare direttamente gli scopi primari indicati dalla legge, dall'atto costitutivo o dallo statuto. Seguendo questa linea, quindi, la verifica va svolta su due fronti. In primis analizzando l'oggetto sociale previsto nello statuto, che deve prevedere come oggetto esclusivo o principale quello della gestione dei beni agevolati (come avviene per le società di gestione immobiliare). Ulteriormente analizzando l'attività effettivamente svolta che deve essere almeno prevalentemente orientataallagestionedei suddetti beni. La disposizione non precisa in quale momento vada effettuata la verifica e quindi è da ritenere che per il riscontro si possa procedere all'atto delladelibera di trasformazione. Nel contesto economico in cui si colloca la nuova disposizione che sdogana lo scioglimento agevolato, occorre tenere conto che sono molti i casi in cui le società hanno dismesso l'attività commerciale mantenendo la gestione del solo patrimonio immobiliare, senza però adeguare l'oggetto sociale nello statuto. Onde evitare la "corsa" alla modificastatutariaprima delladelibera di trasformazione in società semplice, sarebbe auspicabile se ci fosse un via libera alla sola constatazione nei fatti, dell'oggetto esclusivo o principale della gestione dei beni agevolati da parte delle società che intendono procedere alla retrocessione in società semplice. La compagine societaria II secondo riscontro va fatto sulla compagine societaria. L'agevolazione, infatti, compete solo se all'atto della trasformazione, la compagine è composta dagli stessi soci che erano tali al 30 settembre 2015. È fatta salva solo l'ipotesi che vengano iscritti nuovi soci entro 30 giorni dalla data di entratain vigore della legge di Stabilità (1° gennaio 2016) in forza di un titolo di trasferimento avente data certa anteriore al 1° ottobre 2015. La necessità che la compagine sociale alla data di trasformazione noncomprendanuovisoci,deriva dalla circostanza che gli effetti dell'operazione agevolata coinvolgono tutti i soci della società trasformata. Non è invece inibitorio all'agevolazione il fatto che all'interno della compagine sociale esistente, possano variare le quote di partecipazione dopo il 30 settembre 2015 e prima della trasformazione regressiva. I beni non agevola bili Da ultimo si evidenziano due ulterioriaspetrilnprimoluogoèopportuno tenere presente che nell'ambitodellatrasformazioneincommento, i beni che non possono godere dell'agevolazione perché non possiedono le necessarie caratteristiche richieste dalla norma (diversi quindi da immobili e mobili registrati), devono essere assoggettati a tassazione con i criteri ordinari. In quest'ambito non operano comunque preclusioni all'utilizzo di eventuali perdite pregresse per ridurre il reddito ordinario di periodo. Infine è utile ricordare che ai fini dell'applicazione della disposizione contenutanell'articolo 67, comma i, lettera b) del Tuir, che prevede l'imponibilità delle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di beni immobili acquisiti da non più di cinque anni, l'operazione di trasformazione in società semplicenoninterrompe il termine di decorrenza del quinquennio. Qjiesto è un aspetto che può rivestire un particolare interesse se l'obiettivo è quello di procedere alla successiva cessione dell'immobile plusvalente. ©RIPRÛDUZIÛNERISERVATA PROFESSIONISTI Pag. 1 Venerdì 20/11/2015 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Passivo Totale attivo Conto corrente bancario Immobilizzazioni materiali Attivo LA SITUAZIONE PATRIMONIALE SINTETICA DELLA SOCIETÀ BETA SRL AL 31 DICEMBRE 2015 È partecipata da due soci (marito e moglie) al 50% È proprietaria diAimmobiliabitativi acquistati perlOOmila euro cadauno Gli immobili sono stati rivalutati ex DL 185/2008 a ISOmila euro cadauno La società in sede di rivalutazione ex DI 185/08 ha versato l'imposta sostitutiva dell'1,5% ma non ha affrancatoilsaldo attivo di rivalutazione LA «FOTOGRAFIA» DI BETA SRL AL 31 DICEMBRE 2015 È partecipata da due soci (marito e moglie) al 50% È proprietaria diAimmobiliabitativi acquistati perlOOmila euro cadauno Gli immobili sono stati rivalutati ex DL 185/2008 a ISOmila euro cadauno La società in sede di rivalutazione ex DI 185/08 ha versato l'imposta sostitutiva dell'1,5% ma non ha affrancatoilsaldo attivo di rivalutazione • II valore catastale rivalutato di ciascun immobile è pari a 170mila euro mentre il valore di mercato è pari a 250mila euro • La società vuole avvalersi della trasformazione agevolata • Gli immobili sono stati locati a Smila euro annui cadauno. La società non è mai stata di "comodo" È partecipata da due soci (marito e moglie) al 50% È proprietaria diAimmobiliabitativi acquistati perlOOmila euro cadauno Gli immobili sono stati rivalutati ex DL 185/2008 a ISOmila euro cadauno La società in sede di rivalutazione ex DI 185/08 ha versato l'imposta sostitutiva dell'1 LA SITUAZIONE PATRIMONIALE SINTETICA DELLA SOCIETÀ BETA SRL AL 31 DICEMBRE 2015 Attivo Immobilizzazioni materiali Conto corrente bancario Totale attivo 600 mila € ,5% ma non 78 mila € ha affran 678 mila € atoilsaldo Passivo IL COSTO DELLA TRASFORMAZIONE attivo di rivalutazione • II Plusvalenza sull'assegnazione dei due immobili valore catastale rivalutato di ciascun immobil Si opta per l'adozione del "valore catastale" è pari a 170mila euro mentre il valore di me Costo fiscale degli immobili cato è pari a 250mila euro • Plusvalenza da assoggettare a sostitutiva La società vuole avvalersi della trasform Tax sostitutiva 8,5% (società non di comodo) zione agevolata • Gli immobili sono stati lo 680 mila € (170 mila € per immobile) ati a Smila euro annui cadauno. La s 600 mila € (tenendo conto della rivalutazione) cietà non è mai stata di "comodo" È partecipa 80 mila € a da due 6.800 € soci (m Tassazione della riserva in sospensione d'imposta rito e moglie) al 50% È proprietaria diAimmobilia IL RIFLESSO SUL SOCIO itativi acquistati pe Ilcostodella partecipazione Ciascun socio deteneva una partedpazioneilcui valore fiscaleeraparial75milaeuro(50% della sommatoria di capitale sociale e riserva da capitale). Il valore viene incrementato degli importi su cui è versata la sostitutiva cioè 277mila(dato da SOmila maggior valoreimmobili e 197mila riservein sospensione), quindi ciascuna partecipazione a trasformazione avvenuta avrà il valore lOOmila euro cadauno Gli immobili sono stati rivalutati ex DL 185/2008 a ISOmila euro cadauno La società in sede di rivalutazione ex DI 185/08 ha versato l'imposta sostitutiva dell'1 LA SITUAZIONE PATRIMONIALE SINTETICA DELLA SOCIETÀ BETA SRL AL 31 DICEMBRE 2015 Attivo Immobilizzazioni materiali Conto corrente bancario Totale attivo 600 mila € ,5% ma non 78 mila € ha affran 678 mila € atoilsaldo P fiscale pari a 313.500 (175mila+50% di 277mila) II riflesso sulcosto bene Gliimmobiliacquisisconoil costo fiscale di 680 mila euro, e in caso di successiva cessione che avvenga oltreil quinquennio dalla detenizione da parte della Srl sarà priva di effetti sulla fiscalità diretta, anchein presenza di plusvalenza ssivo IL COSTO DELLA TRASFORMAZIONE attivo di rivalutazione • II Plusvalenza sull'assegnazione dei due immobili valore catastale rivalutato di ciascun immobil Si opta per l'adozione del "valore catastale" è pari a 170mila euro mentre il valore di me Costo fiscale degli immobili cato è pari a 250mila euro • Pl Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. PROFESSIONISTI Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Le conseguenze. Cosa cambia per il socio Va incrementato il costo delle quote Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress La trasformazione agevolata da società commerciale a società semplice, prevista nel disegno di legge di Stabilità, presentariflessisullafiscalitàdelsocio siasul costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione, sia sulle riserve di utili e/o in sospensione d'imposta che siano presenti nella società ante trasformazione. La prima ricaduta è prevista nell'articolo 9, comma 4del Ddl, ove si prevede che il costo fiscalmente riconosciuto delle azioni o quote vada incrementato della differenza assoggettata a imposta sostitutiva. Va segnalato che l'incremento del costo della partecipazione è importante nel caso in cui in futuro si volesse cedere la stessa partecipazione, per limitare il gravame fiscale del capital gain TRATTAMENTI DIVERSI In caso di riserve di utili la gestione varia a seconda che si tratti di società di persone o soci età di ca pita li (oltre ad avere riflessi in caso di assegnazione di somme a seguito della liquidazione della società semplice o recesso dalla stessa) . Letteralmente l'incremento sarebbe pari all'imponibile su cui è versata l'imposta sostitutiva, quindi ipotizzando di una società che detenga un l'immobile ilcuivalorefiscalesiaioomentre 150 è il valore catastale con ulteriori 100 di riserve in sospensione d'imposta, l'incremento della partecipazione parrebbe pari a 50. Tuttavia bisogna tenere conto dell'esistenza o meno di riserve in sospensione d'imposta in capo alla società ante trasformazione. Ove tali riserve fossero presenti, è necessario versare non solo l'imposta sostitutiva pari all'8% ( o 10,5 per società di comodo) sulla differenza tra valore degli immobili a bilancio e valore normale (catastale), ma anche la sostitutiva del 13% sull'ammontare delle riserve in so spensione. A questo punto va ripreso un passaggio della circolare 25/E/2OO7 che commentò una norma (articolo i comma 113 legge 296/2006) assolutamente uguale a quella dell'attuale Ddl Stabilità 2016: in quel passaggio si affermò che l'incremento del costo della partecipazione doveva tenere conto anche dell'importo su cui fosse stata versata l'imposta sostitutiva sulla riserva in sospensione. Si ritiene, pertanto, che anche nella presente norma sia applicabile la medesimaconseguenzailchecomporta che l'incremento del costo della partecipazione avvenga anche considerando gli importi delle riserve in sospensione affrancate al 13 per cento. Per tornare all'esempio, l'incremento non è solo di 50 bensì di 150. Un secondo elemento da considerare in capo ai soci è valutare cosa accade se la società presenta riserve di utili prodotti in esercizi precedenti. Sotto questo profilo bisogna distinguere il caso delle società di persone da quelle di capitale. Per le prime non vi sono problemi poiché gli utili sono stati attribuiti per trasparenza ai soci quindi essi sono già stati tassati definitivamente. Diverso il discorso per le società di capitali: queste in caso di trasformazione regressiva applicano le regole dell'articolo 170, comma4delTuir,percuigliutili si intendono distribuiti ai soci (con tassazione del dividendo) nel periodo d'imposta successivo alla trasformazione se le stesse riserve non compaiono nel bilancio, proprio il caso della trasformazione in società semplice che non ha un bilancio. Qjii però interviene il comma 4 del Ddl Stabilità, in cui si afferma che non si applica l'articolo 47 nella sua interezza. La disapplicazionetotaledelParticolo47delTuir, che impone la tassazione dei dividendi, induce a ritenere che tali riserve non siano tassabili in capo ai soci della ex società di capitali trasformata in semplice. P.Me. G.P.Ra. ©RIPRÛDUZIÛNERISERVATA PROFESSIONISTI Pag. 3 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 46 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Marco Bellinazzo MILANO II Consiglio nazionale dei commercialisti ha impugnato al Tar del Lazio il decreto del Presidente della Repubblica del 7 ottobre che stabilisce i compensi per gli amministratori deibeni sequestrati e confiscati alle mafie. La decisione arriva dopo che per mesi la categoria aveva chiesto una sostanziale modifica del Dpr (pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale» n. 262 del io novembre scorso) anche attraverso un documento inviato al ministero della Giustizia. In particolare, i commercialisti - spiega un comunicato diffuso dal vertice della categoria- avevano chiesto «un cambio radicale nella logica nella determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari rispetto a quella adottata dal decreto, giudi cando sbagliato l'aver assunto a riferimento le norme relative ai compensi dei curatori fallimentari». Al contrario, la proposta del Consiglio nazionale era quella di assumere come punto di riferimento la tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolarmente prevista dal Dm 140/2012, adattata alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali. In alternativa, i commercialisti avevano chiesto l'utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall'amministratore giudiziario. « IlDprimpugnato-sottolinea il presidente nazionale del Consiglio, Gerardo Longobardi - presenta poi un'ulteriore criticità, rappresenta ta dalla irragionevole riduzione delle tariffe rispetto a quelle dei curatori fallimentari. Una riduzione basata sull'erroneo presupposto di una minore complessità degli adempimenti richiesti agli amministratori giudiziari rispetto a quelli svolti dal curatore fallimentare nel corso della procedura concorsuale». Il regolamento che fissa le modalità di calcolo e liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari iscritti nell'albo non convince il consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia, Maria Luisa Campise, anche perché «non tiene conto della estrema complessità di questa attività e dei rischi ad essa connessi. Una sottovalutazione dalla quale discendono compensi a nostro modo di vedere troppo bassi e che ci ha indotti a ricorrere al Tar». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Professionisti. Il ricorso dei commercialisti Gestione beni confiscati, sui compensi parola al Tar PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Amministratori giudiziari, i compensi finiscono al Tar ———————————————_t_j»Ljjj;_gi^_gJ^J^J_ —————— // Cndcec ha impugnato il decreto compensi amministratori giudiziari Compensi, criteri al Tar Longobardi: calcolo delle tariffe da rivedere Pcr ripartire determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari, in particolare per quanto riguarda l'aver assunto, come riferimento, le norme relative ai compensi dei curatori fallimentari. La categoria chiede invece di riferirsi alla tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolamentate di cui al dm n. 140/2012, opportunamente adattata in melius alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali. In alternativa, i commercialisti propongono l'utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall'amministratore giudiziario. «Il dpr impugnato», spiega il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, DI GABRIELE VENTURA I commercialisti impugnano il decreto compensi degli amministratori dei beni sequestrati alle mafie. Il Consiglio nazionale ha infatti presentato ricorso dinanzi al Tar Lazio contro il dpr 7 ottobre 2015, n. 177, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 262 del 10 novembre scorso e che entrerà in vigore il 25 novembre prossimo, che contiene il regolamento recante disposizioni in materia di modalità di calcolo e liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari iscritti all'albo di cui al digs n. 14/2010 (si veda ItaliaOggi dell'll novembre scorso). Secondo la categoria, che da mesi chiede una sostanziale modifica del provvedimento, è infatti necessario un cambio radicale nella logica della determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari, in particolare per quanto riguarda l'aver assunto, come riferimento, le norme relative ai compensi dei curatori fallimentari. La categoria chiede invece di riferirsi alla tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolamentate di cui al dm n. 140/2012, opportunamente adattata in melius alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali. In alternativa, i commercialisti propongono l'utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall'amministratore giudiziario. «Il dpr impugnato», spiega il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, «presenta poi un'ulteriore criticità rappresentata dalla irragionevole riduzione delle tariffe rispetto a quelle dei curatori fallimentari basata sull'erroneo presupposto di una minore complessità degli adempimenti richiesti agli amministratori giudiziari rispetto a quelli svolti dal curatore fallimentare nel corso della procedura concorsuale». «Il dpr», afferma invece il consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia, Maria Luisa Campise, «non tiene conto dell'estrema complessità di questa attività e dei rischi a essa connessi. Una sottovalutazione dalla quale discendono compensi a nostro modo di vedere troppo bassi e che ci indotti a ricorrere al Tar». Ricordiamo che, tra i criteri individuati dal decreto ci sono: per i beni costituiti in azienda, quan determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari, in particolare per quanto riguarda l'aver assunto, come riferimento, le norme relative ai compensi dei curatori fallimentari. La categoria chiede invece di riferirsi alla tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolamentate di cui al dm n. 140/2012, opportunamente adattata in melius alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali. In alternativa, i commercialisti propongono l'utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall'amministratore giudiziario. «Il dpr impugnato», spiega il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, «presenta do sono oggetto di diretta gestione da parte dell'amministratore giudiziario, i compensi devono consistere in una percentuale, calcolata sul valore del complesso aziendale, non superiore a una serie di misure che variano a seconda del valore. Si va dal 12 al 14% quando il valore non supera i 16.227,08 euro, fino un range tra lo 0,45% e lo 0,90% sulle somme che superano i 2.434.061,037 euro. Per i beni costituiti in azienda, quando sono concessi in godimento a terzi, i compensi devono sempre consistere in una percentuale non superiore alle seguenti misure: dal 4,8% al 5,6% quando il valore non supera 16.227,08 euro; fino a un valore compreso tra lo 0,2% e lo 0,36% sulle somme che superano 2.434.061,37 euro. ———©Riproduzione riservata——H poi un'ulteriore criticità rappresentata dalla irragionevole riduzione delle tariffe rispetto a quelle dei curatori fallimentari basata sull'erroneo presupposto di una minore complessità degli adempimenti richiesti agli amministratori giudiziari rispetto a quelli svolti dal curatore fallimentare nel corso della procedura concorsuale». «Il dpr», afferma invece il consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia, Maria Luisa Campise, «non tiene conto dell'estrema complessità di questa attività e dei rischi a essa connessi. Una sottovalutazione dalla quale discendono compensi a nostro modo di vedere troppo bassi e che ci indotti a ricorrere al Tar». Ricordiamo che, tra i criteri individuati dal decreto ci sono: per i beni co PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 42 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress PROFESSIONI Italia Lavoro ha pubblicato sul proprio sito la graduatoria relativa ai 300 centri di formazione professionale pubblici e privati selezionati con l'obiettivo di garantire l'erogazione diretta di servizi di orientamento di primo livello, orientamento specialistico e accompagnamento al lavoro finalizzato all'attivazione di contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. La graduatoria, frutto di una selezione operata su circa 600 strutture, fa riferimento all'avviso pubblicato nell'ambito di FIxO, lo scorso 8 ottobre, che stanzia 10,5 milioni di euro per la sperimentazione del cosiddetto sistema di formazione duale che il Jobs act assegna a Italia Lavoro nell'ottica di costituire el o rafforzare i servizi di orientamento e placement dei centri di formazione professionale. È stata pubblicata, ieri, nella sezione Normativa e prassi del sito internet dell'Agenzia delle entrate, la risoluzione n. 941E che istituisce la causale contributo per la riscossione, tramite modello F24, dei contributi da destinare al finanziamento dell'Ente nazionale bilaterale per la formazione «E.N.Bi.Form.» «Il recupero e la contendibilità delle imprese in crisi» è il titolo del XXII Convegno nazionale organizzato dall'Associazione albese di studi di diritto commerciale. All'evento, che si terrà a partire dalle 9 del 21 novembre presso U Centro ricerche Ferrero di Alba, interverranno, tra gli altri, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, U sottosegretario alia Giustizia, Cosimo Ferri, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi e l'ex vicepresidente del Csm, Michele Vietti. Prende il vìa domani nel Castello Svevo di Trani la rivoluzione digitale di «Dirczione Hackathon 2016», la puntata zero di quello che si preannuncia come U festival globale dell'economia al tempo del digitale che vedrà la luce il prossimo giugno e diventerà per la Puglia un appuntamento annuale fisso. Dopo tre anni di battaglie parlamentari sulla regolamentazione fiscale dell'economia digitale è Francesco Boccia, presidente della commissione bilancio della camera, insieme a Confindustria Bari-Bat, a lanciare questa maratona che il prossimo anno metterà insieme oltre 200 startuppers, con le loro idee e i loro progetti valutati dai principali investitori nazionali e internazionali. Adepp e Ue insieme per le professioni. «Sono le aziende e i professionisti che creano occupazione, non le amministrazioni. Nell'ultimo anno questo sistema ha creato PROFESSIONISTI in Europa un milione di posti di lavoro con una crescita del 2,5% rispetto allo scorso anno», ha sottolineato la commissaria europea all'industria e l'imprenditoria, Elzbieta Bienkowska, nel suo intervento atta European Sme Week. «Le sfide lanciate dalla Commissaria centrano i terni che da tempo abbiamo fecalizzato come le vere sfide per la sostenibilità delle professioni, dei redditi e, in ultima analisi per la previdenza e il welfare», ha sottolineato il presidente dell'Adepp, Andrea Camporese, da Lussemburgo, «il mercato si apre e si avvia sempre più a essere uno spazio unico». Confermare la norma sulla legittimità dei contratti privati delle società di ingegneria. È questa la richiesta che ha avanzato l'Oice, l'Associazione delle società di ingegneria e di architettura, che è stata audita dalla commissione attività produttive del senato nell'ambito del disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato. Si è riunita ieri, per il suo primo incontro, la Commissione paritetica, organismo composto da rappresentanti della Federazione dei collegi Ipasvi e di Enpapi, che pone maggiore rilevanza alla collaborazione tra le due istituzioni nel trattare le tematiche legate al corretto esercizio libero-professionale. La riunione, presenziata anche dai rispettivi presidenti, Barbara Mangiacavalli per la Federazione e Maria Schiavon per Enpapi, ha consolidato U rapporto che finora è stato caratterizzato da un supporto nelle procedure elettorali e nell'organizzazione di incontri sul territorio, e ha fatto un passo in avanti partendo dai principi di corretto esercizio professionale, tra i quali non può non essere considerato il corretto assolvimento degli obblighi previdenziali. Non solo i fondi strutturali Ue, ma un programma di interventi a favore delle Pmi per sostenere la crescita economica dei paesi dell'Unione. Allo Sme Assembly, l'assemblea annuale delle Pmi che si è aperta ieri in Lussemburgo, il primo vicepresidente del Ceplis e presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, sta tenendo alta la bandiera delle professioni per creare opportunità di collaborazione tese ad assicurare un supporto alle imprese e ai professionisti. «L'obiettivo dello Sme Assembly è quello di costruire un modello di sviluppo per le imprese», ha commentato Stella. « Stiamo lavorando su più fronti, partecipando ai numerosi tavoli di lavoro organizzati dalla Commissione per portare le nostre istanze e i nostri suggerimenti alla politica comunitaria». Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 45 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress co^ L'analisi del presidente Ancl sulla riforma del mercato del lavoro Jobs act, serve fare presto La burocrazia non si trasformi in un ostacolo DI FRANCESCO LONGOBARDI * Non può esserci dubbio che la riforma del lavoro attuata dal governo in carica è semplicemente epocale, giusta o sbagliata che sia. Non vi è aspetto del nostro mercato del lavoro che non sia stata investita dal tornado di rivisitazione legislativa attuata con il Jobs act. Si è trattato di riscrivere regole generali che sembravano inamovibili, che tuttavia rifondano generalmente la struttura del mercato del lavoro, dal sistema pubblico-privato di gestione dei servizi per l'impiego, alle regole più specifiche che toccano da vicino i singoli rapporti di lavoro. Le ultime riforme, parlo della riforma Biagi e della riforma Fornero, sono gocce nel mare rispetto a quella che ci troviamo a vivere quest'oggi. Noi consulenti del lavoro, in questo momento e chissà per quanto, ci troviamo a vivere l'attuazione di questo storico complesso normativo nuovo, dove ogni regola è stata cambiata. Siamo chiamati quindi noi a vivere il cambiamento e a gestirlo: anche in questa ripida occasione, dimostreremo le nostre competenze e la nostra centralità. Ma anche al consulente del lavoro, anello fondamentale e irrinunciabile di congiunzione legge/ impresa, non si possono chiede miracoli. Le leggi le abbiamo lette tutti, ne abbiamo apprezzato taluni contenuti, siamo dubbiosi su altri. Nel nostro sistema amministrativo, purtroppo non PROFESSIONISTI basta una o più leggi a dirci cosa dobbiamo fare: sono necessari interventi di prassi amministrativa, chiarimenti, circolari, e il tempo passa nell'incertezza. Auspico da tempo e pubblicamente, che nel frattempo si stia scrivendo una legge in materia di lavoro, si scriva contemporaneamente la circolare esplicativa, che metta in condizioni l'operatore, il professionista, l'impresa, il cittadino, di immedesimarsi immediatamente nel nuovo contesto legislativo, dando ognuno per la propria parte, impulso determinate e solerte al nuovo panorama normativo. Ma anche questa volta, dinnanzi a una siffatta riforma, ci ritroviamo soverchiati da una marea di decreti attuativi che devono arrivare, e da chiarimenti amministrativi che non arrivano. Non deve essere difficile comprendere quanto sia diffuso il disagio di imprese e professionisti che si trovano a gestire una normativa complessa e diffusa nuova, senza uno straccio di istruzioni. Non siamo qui a elemosinare il supporto degli enti preposti alla attuazione della riforma del mercato del lavoro, ma quegli enti preposti sono chiamati a colmare lacune legislative, applicative e interpretative, delle quali faremmo volentieri a meno. E allora bisogna far presto. Perché è bene tenere a mente che i testi legislativi adottati non sono solo lo specchietto per le allodole da esibire in ambito Ue per dimostrare la nostra capacità di innovazione, ma sono soprattutto regole che disciplinano il nostro vivere professionale di tutti i giorni, nonché la strategia essenziale delle Giuliano Poletti di interventi diffusi a livello amministrativo circa la corretta applicazione delle nuove regole sia un auspicio essenziale, lungi da rimarcare gli ennesimi ritardi della pubblica amministrazione. La contemporaneità deve diventare un criterio irri nunciabile per l'efficienza del paese. Un esempio su tutti, senza formulare un elenco inguardabile di disposizioni rimaste taciute o perennemente in fase di attuazione, può riguardare l'apprendistato, ovvero quel rapporto di lavoro dal legislatore stesso definito privilegiato per l'ingresso dei giovani lavoratori nel tessuto produttivo. Qualcuno del lettori ha intravisto disposizioni di attuazione nei confronti delle regioni relativamente all'offerta formativa di base e trasversa da attuare entro i 45 giorni dall'assunzione dell'apprendista? Ne è rimasta solo carta e teoria, nonostante il di 34/2014 sia entrato in vigore il 21/3/2014 (e dico il 21/3/2014). Nel frattempo il risultato è che imprese e datori di lavoro vivono nell'approssimazione, o le più scaltre ignorano quel provvedimento di legge, semplicemente non assumendo apprendisti. Un chiaro esempio di inefficacia pratica, nonostante un provvedimento di riforma. E allora, se non si vuole buttare alle ortiche il mastodontico lavoro legislativo messo in campo, il consiglio è solo uno: fare presto, senza ulteriori esitazioni. * Presidente nazionale ANC L S. U Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 45 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Esplicita la richiesta di spostare l'imposizione fiscale dal lavoro ad altri settori come l'immobiliare Legge di Stabilità., dalVUe compiti a casa ~ DI RENZO LA COSTA E notizia di questi giorni che l'Unione europea, nell'ambito dello scrutinio della nostra bozza di legge di Stabilità 2016, non ritrova gli indirizzi dettati ormai da tempo e si riserva il diritto di un riesame a primavera. Il nocciolo della questione sta nella rieccheggiante raccomandazione (al momento inascoltata) dell'Unione di spostare l'imposizione fiscale dal lavoro su altri obiettivi, per esempio la proprietà immobiliare e i consumi. Se l'Ue insiste, è evidente che ciò non si è ritrovato ancora nella manovra. Non v'è dubbio, e ne va dato atto, che la complessiva manovra finanziaria ma anche precedenti frammentari provvedimenti dell'attuale governo tendono a ridurre la pressione fiscale generale, come ampiamente riconosciuto anche dagli osservatori più titolati. Come è stato rappresentato nobilmente dal governo in carica, l'abbattimento della fiscalità non può essere reputato di destra o di sinistra, ma è semplicemente giusto. Giusto, anche in rapporto al livello di tassazione generale vigente nel nostro paese, che ha letteralmente e progressivamente asfissiato i lavoratori, le imprese, i consumi, e la generale economia. Il report evidenzia che la maggioranza dei sistemi fiscali europei «si basa fortemente su una tassazione del lavoro che può avere effetti depressivi sia su domanda che offerta di lavoro». Per la Commissione è utile concentrarsi su come spostare il carico fiscale dal lavoro ad altri tipi di tassazione meno dannosi per crescita e occupazione: i consumi, la proprietà e le tasse ambientali. Già nelle raccomandazioni del Consiglio europeo datate 14 luglio 2015 sul programma nazionale di riforma 2015 dell'Italia si riportava la necessità di attuare la «legge delega di riforma fiscale entro settembre 2015». Il documento parlava di «passi in avanti per alleggerire l'onere fiscale sul lavoro, che resta però alto». Si sottolineavano le necessità di limare le agevolazioni fiscali, specie le aliquote ridotte dell'Iva, e la mancanza di progressi in ambito di imposizione ambientale. Secondo Bruxelles nel 2014 il cuneo fiscale sul salario medio italiano era fissato al 48,2% mentre la media Ue era del 43,3%. Stan- PROFESSIONISTI do al rapporto, uno stato membro ha la necessità potenziale di ridurre la tassazione sul lavoro quando il cuneo fiscale supera la media europea. E questo vale per l'Italia ma anche per paesi come Belgio, Francia, Repubblica Ceca, Ungheria e Finlandia. Ora, la posizione Ue, quale suo indirizzo generale di armonizzazione dei regimi fiscali, non appare affatto peregrina, ma invece ficcante. Se è vero che il lavoro non è un lusso e non può essere tassato come un bene di lusso, è altrettanto evidente che con lo spostamento della tassazione su proprietà e consumi, si andrebbe ad incrementare la pressione fiscale sul maggiore livello di capacità di spesa, di risparmio, di investimento. Non ci addentriamo in teorie macro economiche, ma se un artigiano o un piccolo-medio esercizio commerciale deve pagare sul lavoro la stessa tassazione che paga una industria o multinazionale stabilita con fatturato miliardario, il conto è presto fatto. E duole ancora evidenziare quanto Pagina a cura DELL'UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE DELL'ANCL, ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO Tel06/5415742 www.anclsu.com nella traduzione dei provvedimenti fiscali, non si sia ancora metabolizzato che il nostro tessuto economico non è sorretto in toto dal solo sistema industriale, ma dalle piccole e medie imprese che tirano la carretta di questo paese. Non si possono neanche condividere le doglianze che vengono dal settore del commercio e dei consumi in ordine al predetto auspicato spostamento della tassazione, perché non reggono e sono solo difesa di parte. Un lavoratore che viene liberato dalla pressione fiscale sul proprio lavoro, non tiene i soldi sotto il mattone: li spende, li risparmia, li investe. Un'impresa che viene liberata dalla pressione fiscale sul lavoro occorrente a fare impresa, non tiene i soldi sotto il mattone: li spende, li risparmia, li investe. Il volano dell'economia sta tutto qui: liberare risorse disponibili per liberare lo sviluppo. Del resto, risorse liberate, significa anche maggiore disponibilità nei consumi e anche maggiore risparmio destinato a nuova proprietà immobiliare. Così il cerchio si chiuderebbe: ciò che non si prende dal lavoro, si prende dallo sviluppo economico. Il concetto non è affatto difficile, il difficile è il coraggio. Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 39 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 INTERROGAZIONI/2 I primi dati Per 11,7 milioni 80 € in busta Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress DI GIOVANNI GALLI Sono circa 11,7 milioni i soggetti che nel 2014 hanno percepito il bonus 80 euro direttamente in busta paga dal proprio datore di lavoro. Lo ha detto ieri nel corso del question time in commissione finanze alla camera il sottosegretario all'economia Enrico Zanetti. Rispondendo a un'interrogazione a firma Savino e altri, tendente a capire quanti beneficiari del bonus siano stati costretti a restituirlo a causa della scarsa attendibilità del 730 precompilato, Zanetti premette innanzitutto che i dati definitivi si avranno solo l'anno prossimo nella consueta analisi statistica sulle dichiarazioni fiscali effettuata dal dipartimento delle Finanze. Per questo motivo al momento non è possibile comunicare i dati su eventuali casi di restituzione del bonus. Zanetti sottolinea tuttavia che il bonus Irpef è legato al reddito complessivo del contribuente mentre il datore o sostituto lo ha riconosciuto in busta paga considerando solo il reddito da lavoro dipenden te. E così possono essere stati attribuiti bonus in realtà non spettanti all'esito della liquidazione della dichiarazione. Le eventuali restituzioni non sono dunque ricollegabili al 730 precompilato ma alla determinazione del reddito complessivo in sede dichiarazione annuale dei redditi. Circa un altro problema sollevato, la mancata indicazione in precompilata del numero di giorni per i quali spetta la detrazione per lavoro dipendente o di pensione, il sottosegretario evidenzia che i dati sono stati elaborati dalle Entrate sulla base delle certificazioni uniche (Cu) trasmesse dai sostituti d'imposta. In alcuni casi di contribuenti per i quali sono pervenute più Cu, le Entrate non hanno potuto calcolare con esattezza, a causa degli accavallamenti di periodi di lavoro prestati presso più sostituti, il numero dei giorni per i quali la detrazione risultava spettante. In tali casi è stata data ai contribuenti la possibilità di integrare il modello e anche chi aveva già provveduto all'invio ha potuto rimandare il 730 entro il 29 giugno scorso. te. E così possono essere stati attribuiti bonus in realtà non spettanti all'esito della liquidazione della dichiarazione. Le eventuali restituzioni non sono dunque ricollegabili al 730 precompilato ma alla determinazione del reddito complessivo in sede dichiarazione annuale dei redditi. Circa un altro problema sollevato, la mancata indicazione in precompilata del numero di giorni per i quali spetta la detrazione per lavoro dipendente o di pensione, il sottosegretario evidenzia che i dati sono stati elaborati dalle Entrate sulla base delle certificazioni uniche (Cu) trasmesse dai sostituti d'imposta. In alcuni casi di contribuenti per i quali sono pervenute più Cu, le Entrate non hanno potuto calcolare con esattezza, a causa degli accavallamenti di periodi di lavoro prestati presso più sostituti, il numero dei giorni per i quali la detrazione risultava spettante. In tali casi è stata data ai contribuenti la possibilità di integrare il modello e anche chi aveva già provveduto all'invio ha potuto rimandare il 730 entro il 29 giugno scorso. PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 48 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Induzione indebita senza interdizione Cassazione/2. Niente pena accessoria se il reato viene riqualificato da concussione Induzione indebita senza interdizione Patrizia Maciocchi ROMA \ < Niente interdizione dai pubblici uffici se la concussione diventa induzione indebita. La Cassazione, con la sentenza 45930/2015, accoglie parzialmente il ricorso di un geometra comunale che aveva ottenuto soldi da una società alla quale facevano capo alcuni punti vendita, prospettando in alternativa una sanzione più alta. Al professionista Induzione indebita senza interdizione Patrizia Maciocchi ROMA \ < Niente interdizione dai pubblici uffici se la concussione diventa induzione indebita. La Cassazione, con la sentenza 45930/2015, accoglie parzialmente il ricorso di un geometra comunale che aveva ottenuto soldi da una società alla quale facevano capo alcuni punti vendita, prospettando in alternativa u era stata applicata la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonostante il reato di concussione fosse stato riqualificato come induzione indebita. Mentre non sono passate le altre richieste. Secondo la sua versione, l'imputato andava considerato in realtà corrotto, ragione per la quale riteneva di aver "diritto" all'applicazione dell'articolo 318 del Codice penale, che punisce la corru a sanzione più alta. Al professionista Induzione indebita senza interdizione Patrizia Maciocchi ROMA \ < Niente interdizione dai pubblici uffici se la concussione diventa induzione indebita. La Cassazione, con la sentenza 45930/2015, accoglie parzialmente il ricorso di un geometra comunale che aveva ottenuto soldi da una società alla quale facevano capo alcuni punti vendita, prospettando in alternativa u era s zione in atto pubblico. Per il professionista, infatti, la forza economica della società offesa, attiva nel campo della moda, era tale da rendere pocoplausibilel'abuso di potere da parte sua. Per questo l'adesione alla prima richiesta di denaro andava interpretata come del tutto liberada parte dell'imprenditore, che faceva così un "affare" evitando una multa più salata. Per la Cassazione non c'è dubbio che la società ata applicata la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonostante il reato di concussione fosse stato riqualificato come induzione indebita. Mentre non sono passate le altre richieste. Secondo la sua versione, l'imputato andava considerato in realtà corrotto, ragione per la quale riteneva di aver "diritto" all'applicazione dell'articolo 318 del Codice penale, che punisce la corru a sanzione abbia accettato di dare le somme nondovutespintadallaprospettiva di un indebito tornaconto, ragione per cui era stata esclusa la concussione, ma certamente il "regalo" non era stato spontaneo come si evinceva chiaramente da una telefonata tra l'imputato e un intermediario del noto marchio. Esclusa anche l'attenuante per il danno patrimoniale di speciale tenuità: nella valutazione rientra non solo il danno economico, ma anche quello all'immagine della pubblica amministrazione. più alta. Al professionista Induzione indebita senza interdizione Patrizia Maciocchi ROMA \ < Niente interdizione dai pubblici uffici se la concussione diventa induzione indebita. La Cassazione, con la sentenza 45930/2015, accoglie parzialmente il ricorso di un geometra comunale che aveva ottenuto soldi da una società alla quale facevano capo alcuni punti vendita, prospettando in alternativa u era s zione in atto pubblico. Per il professionista, infatti, la forza economica d ©RIPRÛDUZIÛNERISERVATA lla società offesa, at PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 43 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'appuntamento. Lunedì a Milano II processo civile telematico scopre le carte jj\ 1 processo civile \\ A telematico dopo il 21 agosto 2015». È il titolo di un convegno organizzato dal Sole 24 Ore che si terrà a Milano, in via Monte Rosa 91, lunedì 23 novembre a partire dalle 14.30. Il convegno passerà in rassegna tutte le novità sul processo civile telematico anche alla luce delle ulteriori modifiche introdotte nell'estate scorsa. Si passerà dall'esame delle autentiche dell'avvocato alle notifiche telematiche, dalla richiesta di esecuzione delle r^ssj, ., -,: ingiunzioni notificate '"TI"" .77 ' ; telematiche ai casi critici e ErEHZri _ ..,„„, __ ; alle questioni aperte. La EEEHr,: — """"' — ""' —— ' ' partecipazione al convegno è „ ,. „ „ ,, : gratuita. Per informazioni '! 348-7313075-novembres ,/ PROCUSSO CIVILI; TELEMATICO DOPO ./ 21 AGOSTO 2015 PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 43 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 L'identikit Le caratteristiche principali del processo tributario telematico NORMATIVA___________________________ Articolo 39, comma 8 del decreto legge 98/2011_________ Decreto ministeriale 163/2013__________________ Decreto direttoriale 4 agosto 2015________________ DECORRENZA___________________________ Facoltà (non obbligo) Per ricorsi in primo grado e appelli notificati dali0 dicembre 2015 Commissioni "pilota"____________________ Commissioni tributarie provinciali e regionali di umbria e Toscana STRUMENTI____________________________ Firma elettronica qualificata o firma digitale___________ Casella di pec, posta elettronica certificata____________ SIGIT_______________________________ II Sistema informativo della giustizia tributaria assicura: -trasmissione atti e documenti informatici - formazione e consultazione del fascicolo processuale - acquisizione informazioni per giudizi tributari NOTIFICA RICORSO Redatto come documento informatico, sottoscritto digitalmente e trasmesso a mezzo pec DEPOSITO RICORSO E ALLEGATI________________ 1. Registrazione a Sigit 2. Deposito del ricorso, ricevuta pec con notifica, procura alle liti, documentazione per pagamento contributo unificato tributario, allegati 3. Caricamento documenti singoli e ciascuno firmato digitalmente 4. Dimensioni max allegato 5. M B (altrimenti frazionamento) RICEVUTA Entro 24 ore dalla trasmissione a Sigit ATTI PROCESSUALI SUCCESSIVI (compresa costituzione controparte) Informaticamente tramite Sigit con numero ruolo. Confluiscono nel fascicolo informatico predisposto e gestito dalla Commissione tributaria Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Giustizia tributaria. Sepe (Amt): restano problemi da risolvere - Pronta una cabina di regia per valutare la fase sperimentale L'ANALISI Partenza a tappe per le liti online II 1° dicembre avvio in Toscana e Umbria - Estensione ad altre sei regioni entro il 2016 Francesca Milano Giovanni Parente v Alleportec'èildebuttosperimentale in due regioni, poi ci sarà un'estensione ad altre sei aree entro la fine del 2016 per arrivare successivamente all'applicazione in tutto il territorio nazionale. Il processo telematico tributario si avvia a partire iil" dicembre in Toscana e Umbria. Un passaggio importante per lagiustizia tributaria, anche se le associazioni di categoria non mancano di sottolineare i possibili problemi operativi e chiedono il rinvio. Il meccanismo II processo telematico tributario si svolgerà attraverso un portale che consentirà l'accesso al sistema della giustizia tributaria (Sigit) per il deposito invia telematica degli atti necessari ad avviare il ricorso. Il sito prevede una navigazione differenziata in base agli utenti: nella sezione pubblica tutti gli utenti (anche non registrati) potranno accedere alle informazioni generali sui servizi disponibili, alle istruzioni operative per PROFESSIONISTI l'accesso ai servizi con registrazione; alle novità normative relative al processo tributario e ai servizi fruibili in modo anonimo. Gli utenti registrati potranno invece accedere anche all'area riservata (per ora, utilizzabile soltanto dai giudici tributari) e avere accesso a ulteriori funzionalità. I timori «Rispettare la data del 1° dicembre sarà difficile commenta Ennio Attilio Sepe, presidente dell'Associazione magistrati tributari (Amt) - perché ci sono alcuni problemi di predisposizione dei programmi». Oltre ai ritardi tecnici, però, c'è secondo Sepe anche un problema organizzativo: «I giudici dovranno dotarsi a proprie spese di un computer, mentre per i magistrati ordinari è stata l'amministrazione a provvedere». Sepe è scettico sulla convenienza del processo telematico perché sostiene che l'esperienza del processo civile online non abbia portato una riduzione dei tempi. Il coordinamento Mario Cavallaro, a capo del Cpgt (Consiglio di presidenza della giustizia tributaria), esprime la convinzione che il processo telematico tributario sarà «più rapido di quello civile perché si basa essenzialmente su un cloud attraverso il portale giustizia tributaria. Con le password personali si potrà accedere al proprio fascicolo del processo». Nel processo telematico tributario gli atti non verranno inviati tramite pec ma collocati nel portale attraverso un accesso dedicato e «questo renderà più friendly l'utilizzo del sistema», sottolinea Cavallaro, che racconta che nei prossimi giorni sarà costituito « un comitato di coordinamento composto da Cpgt, Sogei e dirczione della Giustizia tributaria del Mef che dovrà valutare l'andamento della sperimentazione in atto, individuare almeno altre sei regioni (tre grandi e tre medie) a cui estendere il processo telematico entro la seconda metà del 2016, preparare l'estensione a regime a tutte le altre aree e definire le modalità per il deposito digitale della sentenza ancora non previsto». Le sezioni specializzate Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 43 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Ma non c'è solo la novità del processo telematico. Dal 1° gennaio debuttano, infatti, le modifiche introdotte dal decreto delegato Sul fronte dell'istituzione delle sezioni specializzate, Cavallaro annuncia che il 3 dicembre ci sarà un incontro ufficiale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui seguirà una riunione con i presidenti di Gtr «per raccogliere i pareri e arrivare al provvedimento che dovremmo adottare sulle sezioni specializzate». Per quanto riguarda, invece, le sezioni non operanti, è in preparazione una risoluzione per chiederne la razionalizzazione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— •II Sigit è il sistema della giustizia tributaria a cui si accederà via internet per il deposito telematico degli atti necessari ad avviare il ricorso tributario. Per adesso la sperimentazione, che dovrebbe prendere il via il 1° dicembre, riguarderà solo Toscana e Umbria. Attraverso il portale i giudici tributari potranno avere accesso ai fascicoli delle liti tributarie e depositare gli atti telematicamente Sigit PROFESSIONISTI Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 43 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 telematica delle procedure del contenzioso attraverso il semplice utilizzo della pec e della firma digitale. Con un minimo investimento in tecnologia, considerando peraltro che tutti i professionisti iscritti in albi e registri dovrebbero già disporre di una casella di pec, le parti processuali potranno procedere non solo alla notifica del ricorso o dell'appello a controparte, ma anche al loro deposito telematico presso le Commissioni tributarie unitamente agli allegati e agli altri atti processuali, assicurandosi in questo modo l'accesso telematico e la consultazione del fascicolo informatico del procedimento in ogni fase e stato del giudizio. La riduzione dei tempi e costi del contenzioso, nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza dell'azione amministrativa, garantisce vantaggi anche ai difensori dei contribuenti solo considerando il venir meno di tutte quelle attività oggi realizzate di persona con l'ausilio del personale di segreteria, come la notifica del ricorso a mezzo posta o la sua consegna presso l'ufficio impositore, il successivo deposito cartaceo presso la commissione competente e le altre incombenze processuali, da ultimo la richiesta di copia della sentenza. La trasformazione non è quindi tanto di natura tecnologica considerando che già oggi tutti gli atti processuali vengono redatti su supporti informatici che poi vengono trasferiti su carta per gli adempimenti di notifica e deposito. Ciò che deve mutare è l'organizzazione del lavoro all'interno degli studi professionali chiamati a confrontarsi con il processo tributario telematico, ma tale cambiamento non può che essere portatore di indubbi vantaggi e benefici. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Benedetto Santacroce Una chance da sfrattare senzaperdite di tempo II processo telematico parte come facoltà, e non come obbligo: se la parte ha tuttavia utilizzato in primo grado le modalità telematiche, le stesse devono essere utilizzate non solo per tutto il grado di giudizio ma anche per l'appello, fatta salva la sostituzione del difensore. Una serie di considerazioni di natura pratica e organizzativa dovrebbe spingere sin da subito gli operatori ad avvalersi delle procedure telematiche. Innanzitutto nell'ambito del tributario il percorso tracciato dal legislatore è in linea con quanto già realizzato per il processo civile, amministrativo, penale e contabile nei quali, dopo un'iniziale fase di sperimentazione, si è reso o si sta rendendo obbligatorio l'utilizzo di strumenti telematici. Le regole procedurali per il processo tributario telematico, contenute nel decreto ministeriale 163 del 2013, sono infatti il risultato di una fase sperimentale avviata nel 2O1O, presso la Commissione tributaria provinciale e quella regionale del Lazio, in attuazione del protocollo di intesa siglato il 23 dicembre 2009 tra il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, l'agenzia delle Entrate e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Il passaggio dalla facoltatività all'obbligo potrebbe essere quindi più rapido di quanto si possa pensare. In secondo luogo, il processo tributario telematico è in grado di assicurare l'interazione PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 45 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress I chiarimenti dell'agenzia delle Entrate 011 PRENOTAZIONE A DEBITO Le Entrate hanno chiarito che nei procedimenti in cui è parte lo Stato la possibilità di registrare)' provvedimenti giudiziari senza contemporaneamente assolvere l'imposta di registro è ammessa anche se a richiedere la registrazione è il cancelliere, il quale dovrà liquidare l'imposta tenendo conto della metà o della quota di compensazione e dell'imposta di registro a carico della parte privata. 021 VINCOLO SOLIDALE All'interno dello specifico caso di litisconsorzio facoltativo, l'agenzia ha escluso l'applicazione del vincolo di solidarietà perché ogni soggetto agisce per la tutela di un autonomo diritto il cui rapporto giuridico oggetto della sentenza è distinto e indipendente rispetto agli altri Agenzia Entrate. In caso di litisconsorzio Liti con lo Stato, registro «pro quota» Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Andrea Taglioni Nei procedimenti giudiziari, instaurati tra una pluralità di soggetti nei quali è parte l'amministrazione statale e che si concludono con la compensazione delle spese, l'impostadi registro è prenotata a debito per la metà o per la quota compensata mentre il residuo deve essere corrisposto dalle parti processuali private le quali risponderanno proquota e in relazione alla propria posizione giuridica. È questa l'interpretazione fornita dall'agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 95/E, del 19 novembre 2015. Il prowedimentoèstatoresoaseguitodell'istanza con la quale veniva richiesto il parere in merito al corretto trattamento tributario da riservare a due diverse situazioni. Con il primo quesito veniva chiesto l'esatto inquadramento fiscale da riservare all'istituto della prenotazione a debito nei procedimenti conclusi con la compensazione delle spese di giudizio. A questo proposito, l'agenzia ha chiarito cheneiprocedimentiincuièparte l'amministrazione statale la possibilità di registrare i provvedimenti giudiziari senza contemporaneamente assolvere l'imposta di registro è senz'aitro ammessa anche se a richiedere la registrazione è il cancelliere, il quale dovrà liquidare l'imposta tenendo conto della metà o della quota di compensazione e dell'imposta di registro a carico della parte privata. Quest'ultima sarà destinataria di un apposito atto amministrativo se non provvederà spontaneamente al pagamento. Con la seconda domanda sono stati chiesti chiarimenti in ordine alPesistenzadi un eventuale vincolo di solidarietà passiva ai fini dell'imposta di registro nel caso in cui, all'interno di un litisconsorzio facoltativo, i diversi attori privati siano portatrici di interessi autonomi e distinti rispetto alle al tre parti in causa. Sul punto, l'agenzia ha escluso l'applicazione del vincolo di solidarietà. Ciò in considerazione del fatto che nell'ambito del litisconsorzio facoltativo ogni soggetto agisce per la tutela di un autonomo diritto il cui rapporto giuridico oggetto della sentenza è distinto e indipendente rispetto agli altri. Pertanto, ai fini dell'imposta di registro, ogni attore risponderà della propria quota in relazione alle statuizioni della sentenza allo stesso riferibile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 48 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress II «gruppo» aggrava il reato Per contestare la transnazionalità serve un'organizzazione strutturata L'ALTRA INDICAZIONE II giudice del riesame deveindagaresulla legge estera per verificare la natura dell'attività oggetto della presunta corruzione Giovanni Negri MILANO v Per potere contestare l'aggravanteditransanazionalità serve che il reato sia stato commesso con il contributo di (ingruppo criminale organizzato. E quest'ultimo è un qualcosa di più e di diver- L'ALTRA INDICAZIONE II giudice del riesame deveindagaresulla legge estera per verificare la natura dell'attività oggetto della presunta corruzione so rispetto al semplice concorso di persone e della più complessa associazione a delinquere. Per questo le motivazioni sul punto devono essere stringenti e non richiamare semplicemente quanto previsto dallalegge. Lo sottolinea la Corte di cassazione con la sentenza n. 45935 della Sesta sezione penale depositata ieri. La pronuncia ha così annullato almeno par L'ALTRA INDICAZIONE II giudice del riesame deveindagaresulla legge estera per verificare la natura dell'attività oggetto della presunta corruzione so rispetto al semplice concorso di persone e della più complessa associazione a delinquere. Per questo le motivazioni sul punto devono essere stringenti e non richiamare semplicemente quanto previsto dallalegge. zialmente l'ordinanza con la quale il Tribunale del riesame di Bologna aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo accusato di svariati reati di associazione a delinquere perla commissione delitti contro la pubblica amministrazione e fiscali (per costituire una riserva di "fondi neri"), corruzione di funzionar! esteri, evasione fiscale. Quanto al profuo di internazionalità della condotta, la Corte ricorda che l'aggravante prevista daU'articolo4dellaleggen.i46del 2006 riguarda i reati puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, alla cui commissione ha dato il suo contributo un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato. L'aumento della pena aumentata da un terzo alla metà. Tuttavia, per ritenere possibile l'aumento di pena serve una serie di elementi: • la stabilità dei rapporti tra gli aderenti; Lo sottolinea la Corte di cassazione con la sentenza n. 45935 della Sesta sezione penale depositata ieri. La pronuncia ha così annullato almeno par L'ALTRA INDICAZIONE II giudice del riesame deveindagaresulla legge estera per verificare la natura dell'attività oggetto della presunta corruzione so rispetto al semplice concorso di persone e della più complessa associazione a delinquere. Per questo le motivazioni sul punto devono essere stringenti e non richiamare semplicemente quanto previsto dallalegge. zialmente l'ordinanza con la quale il Tribunale del riesame di Bologna aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo accusato di svariati reati di associazione a delinquere perla commissione delitti contro la pubblica amministrazione e fiscali (per costituire una riserva di "fondi neri"), corruzione di funzionar! esteri, evasione fiscale. Quanto al profuo di internazio PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 37 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Patrocinio a spese statali Sì ai distinguo sul penale È legittimo dal punto di vista costituzionale che solo nel processo penale il numero dei familiari conviventi concorra ad elevare la soglia del reddito ai fini della ammissibilità del patrocinio a spese dello Stato. Così ha statuito la Corte costituzionale con la sentenza n. 237 di ieri. Secondo il tribunale remittente, l'introduzione di soglie reddituali differenziate a seconda del tipo di processo sarebbe priva di ragionevole giustificazione, in quanto «la condizione di non abbienza è un dato economico oggettivo, che è stato stabilito in via generale dal legislatore». In effetti ai fini dell'ammissione al beneficio e per tutti i tipi di procedimento, concorrono alla determinazione del reddito «limite», insieme a quello dell'interessato, anche i redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia. Per il solo processo penale, i limiti di reddito «sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi». La Consulta osserva come il legislatore abbia sin dall'inizio differenziato il trattamento del patrocinio dei non abbienti, mostrando di privilegiare le esigenze di tutela connesse all'esercizio della giurisdizione penale. E considera «del tutto coerente che il legislatore, proprio in considerazione delle particolari esigenze di difesa di chi "subisce" l'azione penale, abbia reputato necessario approntare un sistema di garanzie che ne assicurasse al meglio la effettività, anche sotto il profilo dei limiti di reddito per poter fruire del patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti». PROFESSIONISTI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress UN PROGETTO PER IL PAESE Ealleanza sGuola-ìmpresa ^.•••••^^^ Se il Paese chevogliamoèdawerofondatosiill'iririöväziöne, se davvero l'Italia (con la Germania) vuole diventare la Silicon Valley dell'Europa, allora la formazione tecnico'scientifica dei giovani deve essere lapriorità per qualunque Governo. ••-..•••••••• ••• .••••••• •• :.•;;;•••••••••••••••••••••••• ...................................,••••••••••••...Continua •• paginais Lello Naso L'ANALISI i i i i i i i i La priorità di dare unfiituro al Paese > Continua da paginal I primi passi si intravedono: l'alternanza scuola-lavoro ha avviato un'osmosi tra educazione e formazione che ha portato gli studenti a completare il loro percorso di apprendimento nelle imprese; anni di lavorìo culturale stanno faticosamente portando fuori da una mortificante Serie B della formazione gli istituti tecnici, anche quellidi grande spessore (e in Italia ce ne sono tanti). A questo proposito conforta il dato delle iscrizioni alle scuole superiori, con gli istituti tecnici in grande ascesa. Ma il gap dacolmare è ancora amplissimo. Gli iscritti agli istituti tecnici in Italia sono 3.929 contro gli 895.701 in Germania. Non c'è un numero di troppo, la differenzaè proprio questa: macroscopica, abissale. Se vogliamo un nuovo progetto per il Paese, se vogliamo che l'industria medium-tedi sia la sua architrave produttiva, è da qui che dobbiamo partire. Ieri a Orientagiovani si respirava un'aria nuova. I ragazzi che gremivano il Teatro Strehler di Milano non avevano dubbi. Uno su due pensa di iscriversi a un istituto tecnico. Senza se e senza ma. ©RIPRODUZIONERISERVATA FORMAZIONE PROFESSIONALE Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 47 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Fabio Venanzi 1. < Linee guida e istruzioni operative per garantire uniformità dei criteri di erogazione delle prestazioni pensionistiche ai superstiti degli iscritti alle diverse gestioni dell'Inps sono contenute nella circolare 185 pubblicata mercoledì scorso. Soloametàdegli anni Novanta, con la Legge 335/95 (Riforma Dini), è stata disposta l'estensione della disciplina vigente nell'Assicurazione generale obbligatoria dell'Inps a tutte le forme esclusive e sostitutive di detto regime (come ex Inpdap, IposteEnpals), mataluni criteri applicativi erano rimasti divergenti. Si ricorda che la pensione di reversibilità è quella erogata agli aventi diritto quandoil dante causa era già titolare di pensione direttaoneavevaincorsolaliquidazione. Negli altri casi si parla di pensione indiretta e i requisiti contributivi richiesti in capo al deceduto sono 15 anni di assicurazione oppure 5 anni, di cui 3 nell'ultimo quinquennio. Oltre al coniuge superstite, al quale spetta il 60% del trattamento intero, è possibile anche che la titolarità spetti al coniuge divorziato - titolare di assegno divorzile - che non sia passato a nuove nozze. Nell'ipotesi in cui siano presenti entrambe le figure, mancando nella norma previsioni circale aliquote di pensione spettanti, il coniuge divorziato dovrà adire il Giudice per ottenere il riconoscimento del proprio diritto, nonché larelativamisura.Inognicasolasomma dei due trattamenti ai superstiti non potrà superare il 60% dell'assegno intero spettante al de cuius. Per quanto riguarda i figli, sia quelli nati in costanza di matrimonio, sia quelli nati al di fuori dello stesso hanno pari dignità a ALTREENTRATE Coperti anchegii universitari con attività che producono un redditoannuoinferiore aitrattamento minimo Ago maggiorato dei30% condizione che non abbiano superato il diciottesimo anno di età oppure, a prescindere dall'età, siano riconosciutiinabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso di quest'ultimo. I figli superstiti che non prestano lavoro retribuito partecipano all'assegno fino al ventunesimo anno di età in caso di frequenza di scuola media o professionale e a tutta la duratadel corso di laurea, ma non oltre il ventiseiesimo in caso di frequenza dell'Università. La pensione è riconosciuta quando il decesso del lavoratore è avvenuto nel periodo di durata del corso scolastico frequentato dal figlio superstite. Per le scuole secondarie o professionali la durata va dall'i settembre al 31 agosto. Nel caso di ultimo annodicorso, il termine dell'anno scolastico è il 30 giugno per la scuola secondariadiprimogrado,mentreèil3i luglio per quella di secondo grado. In caso di frequenza di singoli corsi la durata della pensione coincide con la durata effettiva del corso. In ambito universitario il diritto è riconosciuto quando il decesso avviene nel periodo di iscrizione del figlio superstite ad uno degli anni accademici che costituiscono il corso di laurea. Ne deriva che solo se l'anno di iscrizione, durante il quale si è verificato il decesso del lavoratore, è contenuto nel numero di anni previsto dal corso di studi si può considerare realizzata la condizione richiesta per laconcessione della pensione. Pertanto, anche l'iscrizione ritenuta "fuori corso" di uno studente che nonsuperagli esami propedeutici, purché non siano stati superati nel complesso i limiti di durata del corso legale, nonfaràvenirmenolacorresponsione dell'assegno. Le prestazioni sono erogate fino al 31 ottobre dell'ultimo anno del corso di studi, fermo restando il limite del ventiseiesimo anno di età. ©RIPRODUZIONE RISERVA TA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Previdenza. Le precisazioni della circolare 185 dell'Inps Trattamento ai superstiti, studenti tutelati fino a 26 anni FORMAZIONE PROFESSIONALE Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 ni. Primo giro di boa dunque per le micro-mi-PREVIDENZA suredell'ultimaoracomelariduzionea^mi-. « . ./» lioninehoióeayomilioninehoiydeltaglioaiBOd*lI UltHîlâ 1*1101*1113. Caf e le modifiche al pacchetto casa con gli. . .\ scontìlmu-TasipergUaffittìacanoneconcor-DCF 1) 611810111 DÌU €0116 datoeleesenzioniperilcomodatogratuitoafi gliogenitori. Servizi e analisi» paginelOel2Giovanni Minoli >• pagina 28 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'INTERVISTA . Sull'invio delle «buste arancioni»: stiamo aspettando l'autorizzazione del governo «Ultima riforma 3er pensioni più eque» Boeri: la nostra proposta tocca g i assegni dei 250mila pensionati più ricchi di Giovanni Minoli Tito Boeri 57anni, milanese, Phd in economia alla New York University. Professore alla Bocconi e all'Lse, dal marzo 2014 è presidente dell'Inps, nominato da Renzi che per decidere gli ha dato un'ora di tempo. Adessochehaaccettato,lorifarebbe Sì, perché per cambiare questo Paese bisogna cambiare la macchina dello Stato. Presidente Boeri, a quanto ammonta il rosso dell'Inps Il disavanzo nel 2015 dovrebbe essere di circa9miliardi,manonc' èdapreoccuparsi perché le prestazioni erogate dall'Inps sono tutelate dalle leggi dello Stato. Spulciando i bilanci, però, si vede che i contributi versati sono 211 miliardi, quelli erogati 431, cioè il doppio. In che senso non dobbiamo preoccuparci Non tutte le prestazioni dell'Inps sono delle prestazioni di tipo contributivo, molte sono di tipo assistenziale, a fronte delle quali non vengono versati dei contributi. Si può accettare che intere aree del Paese non paghino i contributi Certo che no. Abbiamo stretto accordi con l'Agenzia delle entrate, abbiamo potenziato la nostra attività di intelligence usando le banche dati. Adesso bisogna vedere cosa succederà con la creazione dell'ispettorato nazionale del lavoro. Professor Boeri, lei staprovando a fare quello che ha sempre scritto su lavoce.info. Renzi, che adesso la critica, è possibilechenonsapessecosa pensava L'accordo era che io avrei fatto le cose in cui credevo, comprese queste proposte che abbiamo presentato al governo nel mese di giugno. Solo dopo la presentazione della legge di stabilità e a fronte di un accordo col governo che ci ha detto di pubblicarle. Un accordo, però, insomma, il Il governo può fare quello che vuole delle nostre proposte; noi possiamo solo proporre. Qual è il punto di partenza del suo progetto Il punto di partenza è che noi vogliamo rendere il sistema non soltanto finanziariamente ma anche socialmente FORMAZIONE PROFESSIONALE sostenibile. Se il patto tra generazioni non viene percepito come equo questo patto rischia di non reggere. Inoltre, la proposta taglierebbe il debito pensionistico, alleggerendo il fardello che grava sui giovani. Senta ma con Poletti i rapporti sono facili o difficili ', I rapporti personali sono ottimi e lavo: riamo a stretto contatto. i Leidicechelaveramotivazionedelle ! critiche di molti parlamentari è la pro: posta dei tagli ai vitalizi dei politici. , Diciamo che la pesantezza degli attac: chi personali è strettamente proporzio • nale all'entità dei tagli che noi producia i mo sui loro vitalizi. i L'intervento sui vitalizi è certamente i un aspetto di equità importante; devono '. esseretrattaticomelepensionidituttigli : altri lavoratori. : II professor Ichino, dice che il suo ! progetto genera meno risparmi della fi : ducia che distrugge, cosa risponde . Rispondo che noi vogliamo fare l'ulti : ma riforma delle pensioni, proprio per : questo la nostra proposta di riforma crea ' fiducia, mettendo fine ai continui inter ; venti in materia pensionistica. : Ma il reddito minimo che ha in mente lei, è come quello del Movimento 5 Stelle • No, è diverso. Il nostro è destinato a per! sone al di sopra dei 55 anni con un reddito i al di sotto di un certo livello. Persone che . sono davvero in sta to di bisogno. E' vero che la sua proposta avrebbe : tagliato anche pensioni da 2000 euro al ! mese? Chi avrebbe colpito? ! Non è affatto vero. Sotto i 3.500 euro : lordi la proposta non prevede nessun in. fervente. Inoltre una persona soggetta : interamente al sistema contributivo • non deve temere nulla. Più alta è la quota ! del contributivo minore è l'entità degli , interventi. Tra i 3.500 e i 5.000 euro non . prevediamo tagli, il peggio che può accadere è che la pensione non venga indi: cizzata all'inflazione. Complessiva1 mente, la parte di proposta che riguarda ! l'aggiustamento delle pensioni interes: serebbe 25omila persone su una platea . di 16 milioni di pensionati. "L'operazione donna", cioè Poppar1 tunitàdipensioneanticipataperledon! ne, resta un'opzione? i Oggi l'opzione donna rimane l'unica : possibilità di uscita anticipata per le donne. Noi abbiamo proposto un'uscita flessibile basata su criteri anagrafici e non 1 contributivi pensando anche alle donne, ! che hanno carriere più discontinue riI spetto agli uomini. . Mastrapasqua, suo predecessore, ' aveva detto che per evitare rivolte, era 1 megliocheigiovaninonsapesseronulla ! delle loro pensioni future. Perché • E' una forma di ignavia di Stato. Noi : abbiamo dato questa informazione ai . giovani e non c'è stata nessuna rivoluzione e anzi ci hanno ringraziato. 1 Ma i giovani sapranno mai esatta mente quanti contributi hanno accumulato Lo possono già sapere. Abbiamo dato loro questa possibilità con l'operazione "La mia pensione". Professor Boeri, chi k criticadice che lei dovrebbe soprattutto rendere efficiente un pachiderma immobile come l'Inps. E' davvero un pachiderma immobile No, assolutamente. Io ho trovato delle persone che sono estremamente devote al loro lavoro. Abbiamo già fatto delle cose importanti, "La mia pensione" ha cambiato il modo di funzionare dell'Inps. Abbiamo unificato tutte le pensioni al primo del mese e la macchina ha reagito benissimo. Ma vogliamo fare di più e per fare di più abbiamo bisogno di flessibilità. Le posso fare un esempio: in questi giorni vorremmo mandare a casa degli italiani che non hanno il Pin la busta arancione con la simulazione delle loro pensioni future. Non possiamo farlo con le regole attuali perché abbiamo delle spese contingentate e non possiamo spostare risorse fra diversi capitoli di bilancio, nonostante questo non comporterebbe alcun costo Pag. 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 per lo Stato. E' da aprile che abbiamo richiesto l'autorizzazione al governo, ma ad oggi non ci è stata data. Ilmodellodi riforma dellaMadiaèinteressanteno È sicuramente interessante, basta che venga applicato attuando la legge delega. Noi ci candidiamo a sperimentare la riforma. Abbiamo necessità di poter gestire in modo più efficiente la dirigenza, di spostare le persone, di poterle gestire nell'insieme della pubblica amministrazione. Si parla di molti esuberi all'Inps, sono numeri reali Non ci sono esuberi. Noi abbiamo ridotto già fortemente gli organici, tagliato le spese di gestione di circa il 20% e siamo al di sotto della dotazione organica. Vorremmo anzi avere più flessibilità nelle assunzioni, abbiamo bisogno di rinnovare. Vogliamo digitalizzare però il digital divide c'è, l'età media all'Inps è di 54 anni, abbiamo bisogno di ringiovanire. Il welfare è una conquista destinata a diventare un ricordo del secolo scorso No, però bisogna farlo evolvere, per esempio la povertà è un problema serissimo. In Italia sono aumentati di 4 milioni i poveri e il nostro sistema di protezione sociale non fa abbastanza per proteggerli. Cosa bisognerebbe fare Avere una rete di protezione sociale di base, quella che esiste in tutti i paesi dell'Unione Europea ad eccezione dell'Italia e della Grecia. Esiste anche in America Latinae inalcuni paesi africani. Noi abbiamo proposto di introdurla almeno per gli ultra cinquantacinquenni. Maidiritti acquisiti nonesistono più I diritti acquisiti sono una grande ipocrisia, ogni riforma li intacca. Chi oggi si erge paladino dei diritti acquisiti propone una patrimoniale che è una palese violazione delle regole con cui una persona ha accumulato i risparmi di una vita.'RODUZIONERISERVATA FORMAZIONE PROFESSIONALE RADIO 24 I MIX-24 Dal lunedì al venerdì alle 9 Dal lunedì al venerdì (ore 9) Giovanni Minoli conduce Mix24 con i faccia a faccia con i personaggi della politica, dell'economia e della cultura, le inchieste. In pagina proponiamo il colloquio andato in onda ieri su Radio 24. Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 17 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Garanzia giovani, lo snodo sono i centri per l'impiego di Gabriele Fava La mancanza di una forte competenza gestionale dei centri per l'impiego, di cui fra poco dovrà occuparsi l'Anpal, è la causa dello scarso utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Garanzia giovani. I dati diffusi il 5 novembre scorso dal ministero del Lavoro nel 73° Report presente sulla piattaforma Garanzia giovani, dichiarano che il numero degli utenti complessivamente registrati al Programma "Garanzia giovani" supera le 85imila unità. Le prese in carico si attestano a 521.394 unità mentre sono 213.847 i giovani ai quali è stata proposta almeno una misura. Ma il dato più interessante per verificare quanto il piano di garanzia abbia influito positivamente sull'occupazione, è il numero di istanze presentate per l'erogazione del bonus: ciò rappresentainfatti il numero di soggetti che sono stati intermediati e che entrano finalmente nel mondo del lavoro. Ebbene, i dati amministrativi di fonte Inps-Gagi relativi all'utilizzo del bonus occupazionale per le imprese nell'ambito delle misure previste dalla Garanzia giovani mostrano che gli importi delle istanze confermate ammontano a poco più di 42 milioni, pari a solo il 25% delle risorse complessivamente programmate per la misura, davvero poco rispetto alle risorse disponibili. Si era già detto, all'epoca dell'introduzione della Youth Guaranted nel nostro Paese, che il sistema di profilazione utilizzato per l'assegnazione del bonus fosse poco flessibile e che l'esclusione di alcune categorie di rapporti di lavoro, quale l'apprendistato professionalizzante- incluso in un secondo tempo - fosse troppo afflittiva e penalizzasse di molto l'effettivo utilizzo dell'incentivo. Ma oltre ai dubbi sollevati nel merito, avevamo dichiarato che un ulteriore nervo scoperto era rappresentato dall'organizzazione dei centri per l'impiego, che risultava poco adatta a svolgere con velocità e capacità l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Di conseguenza tutte le criticità che si erano preannunciate a suo tempo hanno determinato conseguenze negative e del tutto contrastanti con lo spirito e gli obiettivi sottesi al progetto della Garanzia. ILPUNTO DEBOLE La mancanza di una forte competenza gestionale è la causa dello scarso utilizzo delle risorse La raccomandazione del Consiglio europeo, che ha dato impulso a varare nel nostro paese il Piano nazionale della Garanzia giovani, attendeva risultati quali «aumento dell'occupazione dei giovani» declinato nell'obiettivo specifico: «Aumentare l'occupazione dei giovani neet». Finora, la Garanzia giovani non ha sortito gli effetti sperati e buona responsabilità è da attribuire ai centri per l'impiego che non hanno saputo intervenire con efficacia e competenze gestionali adeguate nell'intermediazione: una procedura troppo lenta, dato che lascia fase di profilazione prevede un'attesa me dia di almeno due mesi; l'incapacità di gestire le domande attraverso una piattaforma unica a livello nazionale che favorisca la mobilità dei giovani, i giovani presi in carico in una Regione diversa sono infatti davvero pochi se rapportati al tasso di mobilità interregionale complessivo pari al 3,54 % di fonte Isfol. In questo contesto, le criticità su cui si muoverà l'Anpal non sono tanto da attribuirsi a una mancanza di governance nell'organizzazione dei Centri per l'impiego, quanto a carenze strutturali e a una mancanza di know-how specifico. L'impressione è infatti che dentro i centri per l'impiego il giovane in cerca di lavoro entri un un circuito molto articolato e molto poco moderno che non può essere superato da un ulteriore struttura che parli ancora troppo il "burocratese". Positivo invece il progetto "Crescere in Digitale" varato dall'intesa raggiunta fra un colosso del Web quale Google, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Unioncamere, che ha ottenuto un boom di iscrizioni. Il progetto consiste in un percorso formativo ed una verifica finale che permetterà ai giovani selezionati di iniziare preparati al tirocinio in azienda o dare avvio ad una propria attività. Le imprese potranno ospitare giovani tirocinanti retribuiti da "Garanzia giovani" usufruendo di incentivi fino a ornila euro in caso di assunzione. Segno che la partita dell'occupazione giovanile va giocata con strumenti moderni che consentono di rispondere in tempi rapidi alle necessità del mercato. Fava&Auociati Studio Legale ©RIPRODUZIONERISERVATA FORMAZIONE PROFESSIONALE Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress PREVIDENZA Pagliuca: «Cassazione riequilibra il sistema» La sentenza della Cassazione sulla decurtazione delle quote di pensione maturate «è un primo passo verso un riequlibrio del sistema previdenziale nostro ma soprattutto nazionale, una conquista che pensiamo in qualche maniera sia un po' anche nostra». Così ha commentato il presidente della Cassa previdenziale dei ragionieri, Luigi Pagliuca durante il forum della Cassa, spiegando che «se viene consentito a qualcuno di andare in pensione versando poco e prelevando tanto, ci sarà qualcuno che verserà tanto e non preleverà niente». FORMAZIONE PROFESSIONALE Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 47 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Mauro Pizzin v In presenza di un'iscrizione ad un'altra gestione previdenziale obbligatoria, ancorché diretta al conseguimento di un trattamento pensionistico integrativo, è preclusa l'iscrizione a Inarcassa, con conseguente inefficacia dei contributi eventualmente versati durante il periodo di doppia contribuzione e senza che assuma rilievo il criterio della prevalenza dell'attività svolta. È questo il principio espresso dalla Cassazione con la sentenza 23687/15, depositata ieri, con cui la Corte ha messo la parola fine ad una controversia avviata da un professionista con trattamento Enasarco nei confronti della Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti, volta al riconoscimento della pensione di vecchiaia al compimento del 65° d'età con l'anzianità minima di 20 anni, secondo quanto previsto dall'articolo 25 della legge 6/81 per gli iscritti a Inarcassa prima dell'entrata in vigore della legge. Nella sentenza i giudici di legittimità hanno confermato quanto deciso nel merito dalla Corte d'appello, la quale, riformando la decisione del giudice di primo grado, aveva rigettato la domanda del professionista ritenendo applicabile nel casodi specie quanto stabilito dall'articolo 2 LA QUESTIONE Respinta la richiesta di u n professionista con pensione Enasarco, che ha natura obbligatoria a ne he se integrati va della legge 1046/71, secondo cui sono esclusi dall'iscrizione a Inarcassa gli ingegneri e architetti iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Una esclusione che vale anche con riferimento all'iscrizione a Enasarco, trattandosi di previdenza obbligatoria per tutti gli agenti e rappresentanti di commercio, e nonostante la natura integrativa e non sostitutiva del relativo trattamento. La Cassazione ha ricordato, sul punto, che la legittimità costituzionale del divieto stabilito dalla legge 1046 è stata confermata dalla Consulta con la sentenza 108/89, chiamataa pronunciarsi su un ricorso relativo a una presunta violazione degli articoli 3 e 38 della Costituzione. Quanto alla natura integrativa della pensione Enasarco, per la Corte quest'ultima assume rilievo solo rispetto alla pensione Ago commercianti, di ambito Inps, acuì il ricorrente non risulta iscritto:una«meracircostanzadi fatto», quest'ultima, «inidonea comunque a tradursi in un vantaggio per chi tale violazione ha commesso». La Cassazione ha respinto, infine, anche un rilievo del ricorrente relativo al concetto di attività prevalente (che nel caso di specie sarebbe stata quella coperta da Inarcassa): per igiudici anche in questo caso il tenore letterale della Legge 1046/71 impedisce che si possa fare in alcun modo riferimento ad esso. ©RIPRODUZIONE RISERVA TA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Cassazione. Nessun trattamento per gli iscritti ad altra gestione previdenziale Esclusiva l'iscrizione Inarcassa PROFESSIONISTI Pag. 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 16 Direttore Responsabile Diffusione Testata Gian Marco Chiocci 37.359 Patto tra generazioni per le nuove pensioni Boeri (Inps) al forum ragionieri «Vanno toccati i diritti acquisiti» Damiano (Pd) «Chi è andato in pensione col retributive non ha rubato» «Chi è andato in pensione col retributive non ha rubato» Leonardo Ventura • Gli esodati sono un esempio lampante di come molte scelte di politica economica che si fanno in Italia finiscono per intaccare i diritti acquisiti». Tito Boeri, presidente dell'Inps, si è espresso così nel corso del suo intervento al Forum organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri, presieduta da Luigi Pagliuca, sul tema «Equilibrio dei sistemi pensionistici ed equità fra le generazioni dopo la che si è svolto ieri all'Hotel Nazionale di Roma. «Nel nostro Paese ha aggiunto l'economista - i paladini dei diritti acquisiti sono i sindacati, ma quando propongono di fare una tassa patrimoniale, stanno toccando un diritto acquisito». Boeri ha poi aggiunto che «i coefficienti di trasformazione sono parametri stabiliti guardando la speranza di vita. Nelle proposte bisogna basarsi su questo anziché delegare il compito alla politica. L'uscita flessibile dal lavoro è un punto cruciale della nostra proposta e coefficienti di trasformazione permettono di lavorare in questo senso». «La sentenza della Cassazione ha dato un importante segnale sull'equità generazionale: crediamo chepossa rappresentare un punto di partenza significativo per interventi che coinvolgano il quadro pensionistico generale in Italia», TEMI PREVIDENZIALI ha sottolineato Pagliuca. «In un contesto di scarse risorse economiche, infatti, era impensabile - ha proseguito continuare a sostenere che solo i giovani dovessero sopportarne il peso». «La proposta della Cassa Ragionieri ha messo fine a una discussione molto speciosa. Il fatto che si possa utilizzare il sistema contributivo è molto positivo» per il presidente della commissione di Controllo sull 'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale della Camera, Lello Di Gioia. Sul sistema pensionistico italiano si è soffermato anche il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano: «Ci sono iniquità, ma rifiuto la tesi che chi è andato in pensione col retributive ha rubato», sottolineando che «il problema non è nel metodo di calcolo, ma nella continuità del lavoro». La vicepresidente della commissione Lavoro del Senato, Maria Spilabotte, ha invece sollecitato «una riforma del comparto a partire dal 2016. Bisogna affrontare il conflitto intergenerazionale». Cassazione hanno posto fine alla lunga questione sul trattamento pensionistico ante e post 2007», ha ribadito Paolo Longoni, presidente della Commissione previdenza e cda della Cnpr, segnando una linea di confine fra pensionati privilegiati da diritti acquisiti e pensionati che devono partecipare all'equità fra generazioni». L'avvocato Giovanni Beretta ha definito la salvaguardia delle generazioni future « criterio della razionalità costituzionale, che impone un bilanciamento tra gli interessi intergenerazionali». Tranchant invece il giudizio espresso da Guido Luigi Canavesi, docente di Diritto del Lavoro e Previdenza dell 'Università di Macerata: «Abbiamo un dovere di solidarietà». Inps Tito Boeri Per il professore emerito di Diritto del Lavoro de «La Sapienza», Mattia Persiani, «il pregio della sentenza sta nell'avere imposto un'interpretazione della legge che ne rispetta appieno la ratio, salvaguardando le aspettative previdenziali delle generazioni che stanno lavorando». Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale commercialisti, ha evocato la necessità di «un ricorso alla Corte di Giustizia Europea»sul tema. «Le sentenze della Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 5 Direttore Responsabile Diffusione Testata Enrico Franco 10.604 Regione, 109 milioni per il welfare In consiglio manca il numero legale Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress In Aula di Tristano Scarpetta TRENTO La giunta regionale ha approvato ieri mattina il bilancio regionale 2016, complessivamente 295 milioni Per quanto riguarda il personale, si introduce il blocco del turn over, con la possibilità di utilizzare al massimo il 20% del risparmio conseguito in seguito ai pensionamenti. La maggior parte delle risorse sono destinate alle politiche sociali e alla previdenza, in accordo con le Province autonome di Trento e Bolzano. Sono contenute nel fondo per le funzioni delegate, che ammonta a circa 109 milioni di euro e nel quale rientrano, fra gli altri, gli stanziamenti per l'assegno regionale al nucleo familiare, i fondi per la copertura previdenziale per le persone non autosufficienti e gli interventi nel campo della previdenza complementare. È previsto inoltre il fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell'occupazione, alimentato con i rimborsi sui vitalizi degli ex consiglieri regionali, 25 milioni, da dividersi in parti uguali tra le due Province. La manovra prevede poi un intervento di sei milioni, tre per ogni Provincia, per finanziare il sistema integrato di trasporto ferrogomma e l'intermodalità. Sempre ieri, si è tenuto anche il consiglio regionale. An- numero legale, si è deciso di sospendere la seduta, ripresa, con approvazione nel pomeriggio. Rodolfo Borga ha stigmatizzato le assenze in maggio ranza. I lavori sono proseguiti con un disegno di legge di Maurizio Fugatti (Lega) che propone di istituire un referendum per l'autodeterminazione del Trentino Alto Adige, che in caso di esisto positivo chiederebbe di costituirsi come stato. I lavori sono finiti prima del voto. RIPRODUZIONE RISERVATA Disertata Sono stati ben duel provvedimenti che ieri il consiglio non ha potuto votare per le troppe assenze tra i consiglieri (Pensi) cora una volta, diversi consiglieri hanno mostrato di tenere in scarsa considerazione l'istituzione che sono chiamati a rappresentare. Due i provvedimenti da votare in mattinata: una variazione di 20 milioni del bilancio 2015 (soldi non spesi per partecipazioni da reimpiegare sul 2016) e un adeguamento delle norme conta bili. Nel primo caso, non essendo presenti almeno 18 consiglieri per Provincia, la variazione è stata rinviata all'Organo per il riesame. Nel secondo, essendo mancato il TEMI PREVIDENZIALI Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 OGGI IL V1ALIBERAIN AULA i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i Fiducia al Senato sul maxi emendamento alla manovra Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress TA opogli ultimi correttivi alla legge di Stabi\J litàapprovatiincommissionealSenato,in serata il governo ha posto la fiducia sul maxiemendamento che sarà votata oggi dall'Aula e da lunedì approderà alla Camera, dove sarannoaffrontatinodirimasti in sospeso: dallasicurezzaalpacchettoSudfinoaprovinceepensio- La ripresa difficile LA LEGGE DI STABILITÀ IN PARLAMENTO II problema L'esenzione per rimmobile a figli o genitori è vincolata a requisiti quasi irraggiungibili L'allineamento Per case al coniuge, militari e alloggi sociali esteso alla Tasi lo stop già previsto per Hmu Sconto «difficile» sui comodati La casa deve essere stata usata dal proprietario nel 2015 come abitazione principale COMODATI Le misure Per i comodati gratuiti concessi a figli e genitori, è prevista l'esenzione da Imu e Tasi a patto cheil contratto sia registrato, il comodante abbia utilizzato l'immobile come abitazione principale nel 2015 e non abbia altri immobili a uso abitativo di proprietà nel territorio italiano CANONI CONCORDATI • SALVA-DELIBERE Per le case affittate a canone concordato, cioè gli affitti calmierati possibili nelle città «ad alta tensione abitativa», è previsto uno sconto del 25% sulla somma di Imu eTasi. In pratica, occorre calcolare l'imposta secondo le aliquote ordinarie previste perquesto tipo di immobile, e ridurre il risultato di un quarto Sulle delibere fiscali approvate dai Comuni nel 2015 dopo il termine del 30 luglio, la manovra prevede una sanatoria ex post che coprirebbe le decisioni adottatefinoal30 settembre. La sanatoria, però, entrerebbe in vigore il 1° gennaio 2016, quindi dopo il saldo Imu-Tasi che scade il 16 dicembre 2015 AFFITTI IN NERO Chi non registra ilcontrattodi locazione viene «punito» con l'applica zionedelcanone concordato (spesso inferiore a quello a mercato libero). Se è stato pattuito "a parte" un canone superiore a quello scritto nel contratto, la somma in più va restituita se richiesta dall'inq uilino entro sei mesi dalla riconsegna della casa Gianni Trovati MILANO Nel passaggio al Senato il capitolo casa della manovra ha imbarcato l'estensione alla Tasi dello stop già scritto per l'Imu su case assegnate al coniuge, alloggi sociali, abitazioni delle coop a proprietà indivisa e case dei dipendenti delle forze armate, lo sconto sull'Imu degli affitti a canone concordato e un tentativo non troppo fortunato di esenzione dei comodati concessi a figli e genitori. Proprio quest'ultimo punto è il più problematico, perché per far scattare l'esenzione la nuova norma chiede tre condizioni: il contratto deve essere registrato, e fin qui nessun problema, ma la casa deve essere stata usata nel 2015 dal CONGIUNTURA comodante (cioè da chi la concede) come abitazione principale, e lo stesso comodante non deve possedere altre abitazioni in Italia. Per com'è scritta, quindi, l'esenzione si applicherebbe solo alle case di chi esce dalla propria abitazione per darla a figli o genitori, e va ad abitare in affitto o comunqueinunimmobilenondisua proprietà: uno scenario, nei fatti, che sembra adattarsi quasi solo agli anziani lungodegenti. I vincoli, rispetto a prime ipotesi molto più generose, sono stati introdotti per evitare un utilizzo strumentale del comodato, nel tentativo di far risultare come abitazioni concesse gratis aifamigliari quelle che sono in realtà seconde case, al mare o in montagna. Per evitare queste pratiche ci sarebbero i controlli dei Comuni, ma l'esperienza insegna che queste verifiche non bastano certo a cancellare le pratiche elusive, rilan ciate anche dalla possibilità di assimilare all'abitazione principale la casa acquistata per ragioni di lavorodaunodeiconiugiinunacittà diversa da quella di residenza. Resta il fatto, però, che il tentativo di contrastare le elusioni sembra essere andato un po' oltre, fino a rendere praticamente impossibile applicare l'esenzione. Non solo: la manovra cancella la vecchia regola, che oggi permette di assimilare all'abitazione principale le case in comodato a figli o genitori purché l'Isee del nucleo famigliare del comodatario non superi i Ornila euro (oppure per la quota di Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress imposta calcolata sulla rendita fino 3500 euro: la scelta sul parametroèdelComuneXChifinorah aottenutolosconto,quindi, nellamaggior parte dei casi rischia di pagare dal 2016 Imu e Tasi in formula piena, come su tutte le seconde case. Per correggere l'infortunio non sembra sufficiente sostituire « comodante» con «comodatario» (cioè chi riceve l'immobile), applicando a quest'ultimo i criteri ora chiesti al proprietario dell'immobile. In questo modo, infatti, si concederebbe l'esenzione solo ai comodati già attivi nel 2015, impedendo lo stesso trattamento a situazioni analoghe avviate dopo. Sempre in fatto di tasse sulla casa, la Camera dovrà occuparsi anchedellasanatoriafuoritempodelle delibere localiapprovate inritardo, che ritornerebbero in vigore solo dal 1° gennaio prossimo mentreipagamentivannoeffettuati entro il 16 dicembre. Sul punto, il Governo ha manifestato più volte la volontà di cancellare la sanatoria gianni trovati@ilsole24ore com ©R [PRODUZIONE RISERVATA CONGIUNTURA Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 OGGI IL V1ALIBERAIN AULA i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i Fiducia al Senato sul maxi emendamento alla manovra Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress TA opogli ultimi correttivi alla legge di Stabi\J litàapprovatiincommissionealSenato,in serata il governo ha posto la fiducia sul maxiemendamento che sarà votata oggi dall'Aula e da lunedì approderà alla Camera, dove sarannoaffrontatinodirimasti in sospeso: dallasicurezzaalpacchettoSudfinoaprovinceepensio- La ripresa difficile LA LEGGE DI STABILITÀ IN PARLAMENTO Testo «recepito» dal governo Oggi il via libera dell'Aula sul maxiemendamento «Salvi» i finanziamenti al Gran premio di Monza I nodi aperti Arriveranno alla Camera le modifiche su sicurezza, Sud, Province e pensioni Fiducia sulla manovra al Senato Dopo l'ok della Commissione con gli ultimi ritocchi su Caf, Iva per cooperative sociali e agricoltura Marco Rogan ROMA Lariduzionedaiooa4omi] ioni nel 2016 e a 70 milioni nel 2017 del taglio ai Caf. L'aumento al 5% dell'Iva per alcune prestazioni socisanitarie fornite dalle coop sociali (gettito di circa 34 milioni l'anno). Esenzione dall'Iva per gli agricoltori con un volume d'affari inferiore a 7mila euro. Allargamento delle maglie del Fondo di garanzia per le Pmi per consentirne l'accesso alle imprese dell'indotto Ilva. Destinazione di 160 milioni all'Emilia Romagna e di 30 milioni alla Lombardia per la ricostruzione post terremoto. Sono questi gli ultimi correttivi alla legge di stabilità approvati dalla commissione Bilancio del Senato nella notte tra mercoledì e ieri e confluiti nel maxi-emendamento su cui in serata il Governo, dopo alcuni ritardi contro i quali si è scagliata l'opposizione, ha posto la fiducia che sarà votata oggi dall'Aula di Palazzo Madama. Con conseguente primo via libera alla manovra che da lunedì approderà alla Camera dove saranno affrontati importanti nodi rimasti in sospeso: dalla sicurezza al pacchetto sud fino alle Province e alle pensioni. Anche le votazioni finali nell'ultima maratona notturna in Commissione sono state all'insegna dell'ok alle micromisure. A cominciare dal salvataggio del gran premio di formula uno di Monza(v. Il Sole 24Ore di ieri) con il concorso diretto dell'Aci, dal recupero di vecchi binari ferroviari come piste ciclabili o dallo stanziamento di i milione per il miglioramento delle condizioni di sicu CONGIUNTURA rezza dei subacquei e degli incursori della marina militare (Comsubin). Arrivano anche 2 milioni in più l'anno per i parchi nazionali (Stelvio, Gran paradiso, Parco d'Abruzzo). Confermati i ritocchi principali: oltre al capitolo casa, il pagamento in io rate del canone Rai con la bolletta elettrica bimestrale, il ripristino del tetto dimille euro nell'uso del contante per i money transfer e il pacchetto scuola-ricerca. Con l'assunzione di ricercatori all'università e negli enti di ricerca, l'incremento del Fondo di finanziamento ordinario degli atenei e la proroga dei benefici fiscali per il rientro dei "cervelli". Per la scuola arrivano 25 milioni inpiù per le "paritarie", io milioni per l'acquisto di libri e Tra le altre misure, ridotto da 48 a 28 milioni il taglio ai patronati novità peri farmaci innovativi, inglobato nella manovra il cosiddetto decreto "salva regioni". Approvato dalla Commissione anche il ritocco che sul versante della tassazione della casa "salva" le delibere comunali adottate tra fine di luglio e fine settembre (ma con decorrenza 2016) lasciando il nododelsaldodehódicembreper Imu e Tasi e non escludendo così un possibile pagamento della differenza con un conguaglio il prossimo anno. Un'eventualità che non piace però al Governo. Anche per questo l'ingresso del ritocco nel maxiemendamento è rimasto fino alla fine in bilico. ©RIPRODUZIONE RISERVA materiale didattico e 5 milioni nel TA 2016 agli Istituti superiori di studi musicali non statali per l'alta formazione artistica. Sale a 2 giorni il "congedo" per i neo-papa e viene prorogato il voucher per le baby sitter. Raddoppia il bonus mobili (la detrazione si calcola nonpiù su Smila euro ma su un massimo di lómila euro). Salvi i funzionari dell'Agenzia delle entrate retrocessi a impiegati di seconda area dopo l'annullamento da parte del Tar del relativo concorso. Concessa poi ai professionisti la stessa possibilità di accesso ai fondi europei prevista per le Pmi e confermata la garanzia di fisco zero tra le parti per il welfare aziendale per effetto di un ritocco interpretativo cofirmato da Maurizio Sacconi (Ap). Che esprime la sua soddisfazione: l'emendamento con cui viene data «un'interpretazione certa» è stato « opportunamente approvato». Pag. 1 Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Fissatoil nuovo importo in 100 euro, il canone Rai sarà dovuto in dieci rate mensili che si pagheranno con la fattura bimestrale della bolletta elettrica (ma non prima del luglio2016). Ampliata la platea degli over75 esenti, alzando a Smila euro il tetto di reddito Oltre alle agevolazioni Imu e Tasi e alla stretta sugli affitti in nero, al capitolo casa si aggiunge il rafforzamento del bonus mobili: per le giovani coppie, anche di fatto, filetto della detrazione per le spese sostenute sale da Smila a lómila euro Le novità Oltre alle agevolazioni Imu e Tasi e alla stretta sugli affitti in nero, al capitolo casa si aggiunge il rafforzamento del bonus mobili: per le giovani coppie, anche di fatto, filetto della detrazione per le spese sostenute sale da Smila a lómila euro Fissatoil nuovo importo in 100 euro, il canone Rai sarà dovuto in dieci rate mensili che si pagheranno con la fattura bimestrale della bolletta elettrica (ma non prima del luglio2016). Ampliata la platea degli over75 esenti, alzando a Smila euro il tetto di reddito Ridotte di 40 milioni nel 2016 e di 70 milioni annui a decorrere dal 2017, le risorse per i servizi resi dai Caf. I tagli ai centri di assistenza fiscale dunque restano ma vengono ridotti rispetto ai 100 milioni previsti daltesto originario della manovra Oltre alle agevolazioni Imu e Tasi e alla stretta sugli affitti in nero, al capitolo casa si aggiunge il rafforzamento del bonus mobili: per le giovani coppie, anche di fatto, filetto della detrazione per le spese sostenute sale da Smila a lómila euro CONTANTE Fissatoi II limitealla circolazione del contante resta a 1.000 euro solo peril money transfer. Negli altri casi la soglia è elevata a Bmila euro. Cancellato inoltre l'obbligo di pagare gli affitti con « forme e modalità che escludano l'uso del contante e ne assicurino la tracciabilità» nuovo importo in 100 euro, il canone Rai sarà dovuto in dieci rate mensili che si pagheranno con la fattura bimestrale della bolletta elettrica (ma non prima del luglio2016). Ampliata la platea degli over75 esenti, alzando a Smila euro il tetto di reddito Ridotte di 40 milion UNIVERSITA nel 2016 Arriva uno stanzia mentoda 25 milioni nel 2016 e 30 dal 2017 da destinare al Ffo per la quota premiale: i fondi saranno usati per gli scatti dei docenti universitari. Sconti Irpef per le borse di studio Erasmus*. Peri concorsi al Mibact basterà la laurea triennale in beni culturali e di 70 milioni annui a decorrere dal 2017, le risorse per i servizi resi dai Caf. I tagli ai centri di assistenza fiscale dunque restano ma vengono ridotti rispetto ai 100 milioni previsti daltesto originario della manovra Oltre alle agevolazioni Imu e Tasi e alla stretta sugli a WELFARE fitti i Sale a 2 giorni il "congedo" obbligatorio peri neo-papa previsto come sperimentazione della legge Fornero (attualmente limitato a un giorno). Rifinanziato anche per il 2016 il voucher per le spese di baby sitter per cui vengono stanziati 20 milioni nero, al capitolo casa si aggiunge il rafforzamento del bonus mobili: per le giovani coppie, anche di fatto, filetto della detrazione per le spese sostenute sale da Smila a lómila euro CONTANTE Fissatoi II limitealla circolazione del contante res Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. CONGIUNTURA Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Rapporto Banca mondiale-Pwc sul total tax rate: è al 137° posto nella graduatoria internazionale Tasse sulle imprese, Italia maglia nera Nel 2014 prelievo al 64,8% sui profitti - Ogni anno 269 ore per adempimenti Cala il carico fiscale complessivo per le imprese nehok), anche sel'Italia rimanelapeggiorenellaUeedèali37°postonel mondo: secondo Banca Mondiale e Pwc, il total tax rate (tasse e contributì)pesaperil6/|,8% controlamedia europea del 40,6%. Dal Mef fanno notare che il prelievo totale si è ridotto di 12 punti dal 2004. Per il resto in Italia servono ancora 269 ore alrannopergliadempimentifiscalicontrolei73di media in Europa. Giovanni Parente »• pagina 12 Tasse e contribuenti IL RAPPORTO BANCA MONDIALE-PWC Al 137° posto al mondo Nel nostro Paese una media di 14 pagamenti a cui bisogna dedicare 269 ore all'anno La fotografìa sul 2014 Nell'ultima rilevazione resta elevato l'impatto di imposte su lavoro e contributi Fisco sempre pesante sulle imprese Italia al top nella Ue: total tax rate al 64,8% sui profitti - II Mef: riduzione di 12 punti dal 2004 Giovanni Parente ROMA La strada per recuperare competitivita fiscale è ancora lunga anche se alcune riforme sono state già attuate e altre che dovranno entrare in vigore potranno dare il loro contributo. Per ora però i numeri dicono che il total tax rate in Italia resta il più alto in Europa (se si considerano Unione europea e gli Stati dell'area di libero scambio): il carico fiscale complessivo (imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi) per le imprese misurato sull'anno d'imposta2Oi4è risultato pari al 64,8% dei profitti commerciali. Il dato (comunque in leggero miglioramento rispetto al 654% dell'anno precedente) fa registrare una distanza notevole tanto dalla media comunitaria e dei Paesi Efta (40,6%) quanto dalla media mondiale (40,8%). È quanto emerge dal rapporto «Paying taxes 2016» di Banca Mondiale e Pwc diffuso ieri a Varsavia e presentato in Italia al ministero dell'Economia. Il rapporto monitora anche il numero di ore necessario a un'impresa tipo per completare tutti gli adempimenti fiscali (in Italia ne servono 269 a fronte di una media mondiale di 261 e una media europea di 173) e il numero di pagamenti effettuati nel corso dei dodici mesi (in Italia sono 14 a fronte dei 25,6 a livello globale e degli 11,5 europei). Considerando tutti e tregli indicatori il nostro Paese si piazza al 137° posto in graduatoria su 189 Paesi presi in osservazione. Una serie di precisazioni sono CONGIUNTURA necessarie. «L'Italia ha registrato in io anni dal 2004 al 2014 un co stante miglioramento degli indicatori con il carico fiscale complessivo per le imprese che è passato dal 76% al 64,8%, quindisi è ridotto di circa 12 punti percentuali» ha fatto notare Fabrizia Lapecorella, direttore del dipartimento Finanze del Mef, durante la presentazione. Lo sguardo, però, va rivolto anche al futuro perché l'ultima rilevazione, come anticipato, si riferisce all'anno d'imposta2Oi4e quindi non può tenere ancora conto degli sforzi di riforma messi in campo negli ultimi due anni dal governo Renzi: a incidere in particolare, ha spiegato Lapecorella, le misure in arrivo con la legge di Stabilità 2016, dal taglio dell'Ires ai maxiammortamenti, ma anche quelle introdotte con la scorsa manovra, come l'eliminazione della componente Irap dal costo del lavoro, il credito d'imposta e il patent box. Un apporto notevole in termini di riduzione del total tax rate potrebbe arrivare anche dalla decontribuzione per i neoassunti. Però bisogna anche considerare che la rilevazione di Banca mondiale-Pwc è eseguita su un caso tipo (in modo da poter procedere a una comparazione tra i diversi Paesi): una Srl con 60 addetti che produce beni e non scambia con l'estero, per ricordare le caratteristiche principali. Quindi non tutte le modifiche potrebbero essere "intercettate" negli anni a venire. Tuttavia, come rimarca Fabrizio Acerbis, managingpartner di Pwc tox& legal services (Tls), «la pressione fiscale e il costo dicompliance non esauriscono i temi intorno alla fiscalità: la stabilità delle norme, la certezza interpretativa, i tempi del contenzioso, influiscono direttamente sulla competitivita dei singoli Paesi. Un sistema fiscale fatto di norme stabilie chiaramente interpretabili ha effetti immediatisullacapacitàcompetiti va, anche se non catturati nelle rilevazioni Doing Business». Infine è utile "spacchettare" il dato sul total tax rate italiano perché sul 64,8% la componente maggiore è quella relativa alle tasse sul lavoro e i contributi: un segmento che vale da solo il 43,4 per cento. Anche se alla voce «contributi» viene considerato anche l'istituto del Tfr (una peculiarità del nostro Paese) che vale «7 punti», come ha puntualizzato lo stesso Acerbis. Total tax rate •Ilrapporto«PayingTaxes» considera la tassazione su una Srl tipoin 189 economie. Il totoltoxrate calcola l'impattodelcaricofiscale complessivo sul bilancio delle società. Comprende leimposte sui redditi delle società,) contributi previdenziali e le tasse sul lavoro versate dal datore, leimposte sugli immobili e sulle transazioni, la tassa sui dividendi, sul capital gain, sulle transazioni finanziarie, sui rifiuti, sulla circolazione dei veicoli e altri contributi obbligatori. Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Giappone Tokyo Osaka Cina Shangai Pechino Germania Spagna Francia Italia I Tasse sui profitti (%) I Tasse sul lavoro e contributi (%) I Altre imposte (%) CARICO FISCALE SUI PROFITTI II total tax rate, il numero di pagamenti e le ore necessarie in relazione all'anno d'imposta 2014 Il confronto II total tax rate, il numero di pagamenti e le ore necessarie in relazione all'anno d'imposta 2014 CARICO FISCALE SUI PROFITTI I Tasse sui profitti (%) I Tasse sul lavoro e contributi (%) I Altre imposte (%) Italia Total tax rate II total tax 64,8 rate Francia 62,7 , il Spagna 50 n Germania 48,8 umer Cina Shangai Pechino 67,8 67,2 68,5 o di pagamenti Giappone Tokyo Osaka 51,3 51.3 51.4 e le ore nece Stati Uniti New York Los Angeles sarie in relazione all'anno d'im 2 l ost 43,9 45,9 40,9 2014 CARICO Regno Unito FISCALE SUI 32 PR Irlanda FITTI 25,9 I Ta Canada se sui 21,1 prof Russia Mosca San Pietroburgo tti (%) I Tasse sul lavoro e 47 47,1 46,8 contributi (Brasile San Paolo Rio de Janeiro %) I Altre imposte (%) Italia T India Mumbai Delhi tal tax rate II t 60,6 60,6 60,6 tal tax 64,8 r Australia te Franci 47,6 62, GLI ADEMPIMENTI , il Spagna 50 Pagamenti Ore annue per anno per gli adempimenti fiscali n Germania 48,8 umer Cina Shangai Pechino 67,8 67,2 68,5 o di pag 14 me 14 14 14 ti Giapp 10,6 11 10 ne Tokyo O 8 a 9,6 10 9 a 51,3 5 33 33 33 .3 51.4 11 e 269 le 137 ore 158 nec 218 St 261 261 261 ti Uniti Ne 330 330 330 York Los A 175 175 175 geles sarie 110 in 82 re 131 azi 168 168 168 ne all'anno 2.600 2.600 2.600 d'im 2 l ost 43,9 243 243 243 45,9 40,9 105 201 87 60 CA 72 IC 132 Re 121 no 53 Un 15 to 47 FI 178 CAL 157 SU 42 3 ©RIPRÛDUZIÛNERISERVATA | Fonte Rapporto Paying Taxes 2016 Banca mondiale e Pwc PR Irlanda FITTI 25,9 I Ta Canada se sui 21,1 prof Russia Mosca San Pietroburgo tt CONGIUNTURA Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 7 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 i fondi. Il nodo delle compatibilita finanziarie Risorse alla sicurezza, la dote extra in attesa del via libera europeo Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress ROMA L'impegno del Governo a reperire risorse aggiuntive da inserire nella legge di Stabilità alla Camera per rafforzare i piani antiterrorismo è confermato. Ma nella giornata di ieri a prevalere è stata la cautela nelle valutazioni della "dote" da mettere in campo, che potrebbe aggirarsi sui 300 milioni o attestarsi anche su cifre un po' diverse. Il decision making che si è sviluppato tra palazzo Ghigi e il ministero dell'Economia in giornata riflette le parole d'ordine del premier: serve «un approccio serio e rigoroso, forte ed equilibrato». Insomma né sottovalutazione né isterismi, come ha scritto Matteo Renzi nella sua e-news. Sapendo che sul fronte delle regole di bilancio l'Ue ha aperto la porta a una flessibilità aggiuntiva. Ieri il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, insieme con il collega Emanuele Fiano, della segreteria Dem, ha incontrato una delegazione sindacale delle forze di Polizia. La rassicurazione è stata netta: ci saranno nuove risorse ma per la quantificazione bisogna pazientare ancora qualche giorno. Se la nuova dote sarà finanziata sul triennio è già certo che per il 2016 si sommerà a 119 milioni di euro già previsti nei tendenziali di spesa e destinati al riordino delle carriere delle forze di Polizia, per la cui attuazione il "veicolo normativo" è offerto dalla delega di riforma della Pa. L'altra somma su cui si potrà contarenelPannosonopoiÌ2Oomilioni per il Giubileo straordinario stanziati con il decreto legge varato venerdì scorso, ma che ancora non è stato pubblicato. Ieri anche il viceministro all'Economia, Enrico Morando, chiudendo la discussione generale sulla legge di Stabilità in Senato ha confermato il nuovo impegno del Governo. Ma ha poi aggiunto che per affrontare la «guerra in cui siamo impegnati» è necessario un intervento europeo che riguardi «non solo le risorse egli spazi finanziari ma anche i progetti». «Non solo dobbiamo usare l'orientamento del presidente della Commissione europea Juncker sull'applicazione delle regole europee su questo tema - ha spiegato Morando -, non solo dobbiamo dire all'Ue che diagli spazi finanziari ai singoli Stati ma dobbiamo fare un salto di qualità e costruire le condizioni perché la sicurezza abbia una dimensione europea. ALMENO 500 MILIONI Governo e maggioranza confermano l'intenzione di rafforzare la manovra ma l'ammontare dipenderà anche dalle scelte Ue La dimensione della guerra è tale che implica che l'Europa la combatta solidalmente». Ieri la Francia ha annunciato una spesa supplementare di 600 milioni per la sicurezza nel 2016 in seguito agli attacchi terroristici dell'Isis e il Belgio ha sbloccato 400 milioni. Per l'Italia, come detto, all'emergenza terrorismo si potrebbe aggiungere l'« evento eccezionale» del Giubileo tra le motivazioni per ottenere nuova flessibilità di bilancio. Come ha ribadito ieri il premier, serve una strategia dilungo periodo, che vada oltre l'emergenza e che contempli anche investimenti nelle periferie, nella scuola. Quel che è certo è che le decisioni finali saranno comunque prese in tempi stretti, quelli necessari per gli emendamenti che il Governo presenterà alla Camera nei prossimi giorni. D.Col. ©RIPRODUZIONE RISERVATA CONGIUNTURA Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress II Governatore: effetti sugli investimenti Visco: il terrorismo pesa su fiducia e ripresa Gli attentati terroristici di Parigi certamente aggiungono «il loro peso negativo sulla fiducia e alzano il livello di incertezza sulla ripresa». Cosi il Governatore della Banca d'Italia, Vincenzo Visco, che (parlando in una conferenza nella capitale, lil 1 • • 1* 1 1 • francese) non ha escluso possibili effetti L imVattO AA DCZZOOKCZ SUI titoli tCdCSCÌll anche sul rilancio degli investimenti. t Rossella Bocciarelli > pagina 7 Morya Longo > pagina 3 +M)7% +0,91% +0,81% +0,45% L'attacco alla Francia L'IMPATTO IN ITALIA Unione bancaria II Governatore sottolinea il rischio che gli attentati possano frenare il rilancio Flessibilità aggiuntiva II viceministro Morando: la Ue dia gli spazi finanziari agli Stati, costruire un quadro comune «II terrorismo pesa su fiducia e ripresa» Visco a Parigi: dall'aumento del livello di incertezza possibili effetti anche sul ritorno degli investimenti Rossella Bocciarelli Gli attentati di Parigi certamente aggiungono «il loro peso negativo sulla fiducia e alzano il livello di incertezza sulla ripresa». La valutazione è del governatore di Bankitalia, che ieri è intervenuto, nella capitale francese, alla conferenza OcseEuromoney sui finanziamenti di lungo termine nell'Unione europea. Le preoccupazioni esternate da Ignazio Visco che come tutti i suoi pari dell'area dell'euro, siede nel board della Bce, lasciano dunque presagire che l'onda d'inquietudine innescata dagli attentati parigini possa contribuire a spingere l'Eurotower a romperegli indugi e a procedere in dicembre a un potenziamento degli stimoli monetari all'economia. Tra l'altro, l'aumento dell'incertezza dopo gli attentati, evidenziato in questi giorni anche dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, secondo Visco «potrebbe rendere più difficile sostenere la ripresa dell'accumulazione di capitale», che invece è necessaria. La caduta degli investimenti sperimentata in Europa dopo il 2007, diversamente da quanto accaduto negli Stati Uniti, è ancora molto lontana dal ritorno al livello pre-crisi, ha affermato il Governatore, chiarendo che, fatto pari a 100 il formazione di capitale fisso reale nell'eurozona era attestata a 85. Inoltre, la tendenza degli investimenti nel Continente è eterogenea: così in Germania il livello CONGIUNTURA All'Ocse. Ignazio Visco governatore di Bankitalia Gli effetti • Per Visco l'aumento del livello di incertezza dopo gli attentati di Parigi «potrebbe rendere più difficile sostenere la ripresa dell'accumlazione di capitale» che invece è necessaria. La caduta degli investimenti è ancora lontana dal ritorno al livello pre-crisi Eurozona in ordine sparso • Ilgovernatorehachiaritoche, fatto lOOil livello del 2007, nel 2014 la formazione di capitale fisso reale nell'eurozona era attestata a 85. Con una tendenza degli investimentieterogenea:dall05 della Germania, perarrivarefino sotto quota 70in Italia e Spagna degli investimenti (sempre fatto 100 il 2007) era pari a fine 2014 a quota 105, in Francia si collocava rallentamento delle economie emergenti». Nel suo intervento, il governatore italiano ha poi ricordato che «la fase più acuta a 94 mentre si attestava al di sotto della crisi con le sue conseguenze di 70 in Italia e in Spagna. Quanto negative è finita ma un numero di alla dinamica attuale della fattori pesa ancora sui prestiti congiuntura, per il numero uno delle banche». Da un lato, infatti, della banca centrale italiana «la la nuova regolamentazione si ripresa della crescita nei paesi riflette in « indici più rigorosi per avanzati, e in particolare nella capitale, liquidità e zona euro, è ancora fragile» indebitamento» mentre i margini perché si affacciano «i venti sono erosi da una situazione di contrari e non trascurabili del bassi tassi. Dall'altro «la Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 domanda di credito è indebolita dalle aziende non finanziarie a causa del calo del debito e la situazione economica difficile». Quel che è certo, in ogni caso, secondo Visco, è che il completamento Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress I PRESTITI DELLE BANCHE «La fase più acuta della crisi con le sue conseguenze negative è finita ma un numero di fattori pesa ancora sui prestiti delle banche» livello del 2007, nel 2014 la Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— dell'Unione bancaria «è una priorità» eii cammino da compiere va fatto con cautela ma senza aspettare una prossima crisi finanziaria. Il governatore ha richiamato l'importanza del completamento di questo processo muovendosi su tre fronti: un piano di gioco livellato, affrontando quindi le discrezionalità nazionali previste dalla direttiva Brrd, il backstop pubblico per il Fondo di risoluzione delle crisibancarie e lo Schema europeo di garanzia dei depositi. «Ci dobbiamo muovere in queste direzioni con la necessaria cautela, per evitare conseguenze non volute, ma allo stesso tempo senza aspettare che arrivi un'altra crisi finanziaria». Del resto, ha concluso Visco, la libertà dei movimenti di capitale è un obiettivo antico dell'Unione europea, perché risale al Trattato di Roma. Ma «la valuta unica, l'Unione bancaria e l'esigenza di rilanciare investimenti e potenzialità di sviluppo sono più importanti che mai». ©RIPRODUZIONE RISERVATA CONGIUNTURA Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 41 Direttore Responsabile Diffusione Testata Luciano Fontana 362.821 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Tasi e canone, c'è il voto di fiducia Dal bonus mobili all'Imu, il maxi-emendamento con le modifiche alla legge di Stabilità Renzi: la caccia allevasene con le banche dati, trovato un nullatenente con 833 auto ROMA Come previsto saranno il maxiemendamento del governo e il voto di fiducia a chiudere oggi l'esame della Legge di Stabilità in Senato. Ieri l'Aula ha concluso la discussione generale ed il governo, per accorciare i tempi del dibattito sui singoli passaggi della manovra, benché non vi fosse ostruzionismo, ha presentato un emendamento che raccoglie in un solo articolo tutto il testo della Stabilità uscito dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama ed ha chiesto di legarvi il voto di fiducia. Rispetto al testo varato dal governo le modifiche del Senato sono molto marginali, anche se molto numerose e di carattere prevalentemente micro-settoriale, con una pioggia di interventi disparati di finanziamento. Gli aggiustamenti più importanti decisi dal Senato, in attesa di quelli previsti alla Camera sul Sud, le pensioni e le imprese, riguardano fondamentalmente la casa. L'abolizione dell'Imu e della Tasi sull'abitazione principale è stata estesa alle case date in comodato ai figli, ai genitori o ai parenti disabili, ma anche ai militari e alle forze dell'ordine che per ragioni di servizio non vivono nella casa di proprietà. Per chi affitta a canone concordato è previsto uno sconto del 25% su Imu e Tasi, mentre arriva un giro di vite sulle locazioni in nero. I contratto dovranno essere registrati entro 30 giorni e sono nulli gli accordi che prevedono un canone superiore a quello registrato. 2f \Confermato l'aumento a 5 mila Si euro del tetto all'uso del contante, governo e maggioranza per cento II hanno rettificato il tiro sui rapporto deficit "money transfer", riportando a Pil (Prodotto mille euro il tetto, mentre il interno lordo) premier, Matteo Renzi, ha condella legge di fermato ieri l'impegno nella Stabilità per il lotta contro l'evasione. «È mor2015 ta, se scommettiamo sull'innovazione telematica» ha detto 5Q Renzi, raccontando il caso di C} un sessantenne romano senza redditi che da un incrocio delle miliardi I tagli banche dati risulta proprietaalla spesa rio di 833 autovetture, «che previsti dalle stiamo andando a trovare in misure varate queste ore», CONGIUNTURA 3.000 euro tetto massimo dei pagamenti m contante Importo totale, potrebbe salire a 29,5 miliardi se la Ue permetterà di alzare il deficit dal 2,2 al 2,4% 26,5 La legge di Stabilità 26,5 Importo totale, potrebbe salire a 29,5 miliardi se la Ue permetterà di alzare il deficit dal 2,2 al 2,4% 3.000 euro tetto massimo dei pagamenti m contante 100, 26, euro il canone Rai che si paghera a rate nella bolletta elettrica Importo totale, potrebbe salire a 29,5 miliardi se la Ue permet fondi stanziati nel triennio per il contrasto miliardi della povertà, di cui 600 milioni nel 2016 erà di alzare il deficit dal 2,2 al 2,4% 3.000 euro tetto massimo dei pagamenti m contante 100, 26, eu 113.200, o il can euro il contributo dello Stato per scenderà a 1.600 euro nel 2017. Nel 2015 era di 8.060 € ne Rai che si paghera a rate nella bolletta elettrica Importo totale, potrebbe salire a 140% 29,5 super ammortamento previsto per chi investe m macchmari, impianti e altri beni strumenti della propria azienda tfArco miliardi se la Ue permet fondi stanziati nel triennio per il contrasto miliardi della povertà, di cui 600 milioni nel nella manovra, Tra le altre novità della madai ministeri novra la possibilità di pagare il agli acquisti canone Rai in dieci rate (ma nessuno spiega come, visto che le bollette elettriche che lo assorbiranno sono bimestrali) e l'estensione della platea degli esenti, n limite di reddito lordo per gli anziani oltre 75 anni passa da 6.700 a 8 mila euro annui. Per i neo papa scatta invece l'obbligo di un congedo pa- rentale di due giorni, mentre è stato rinnovato il voucher per le baby sitter, n Fondo ordinario delle Università sale di 25 milioni nel 2016 e di 30 nel 2017, e si prevedono deroghe per l'assunzione di ricercatori, anche negli enti di ricerca. Il Senato ha stanziato più fondi per le scuole paritarie, 497 milioni nel 2016 contro i 500 dell'anno in corso, ma anche io milioni per l'acquisto di libri di testo e materiale didattico anche digitale, e 5 milioni per le scuole musicali non statali. I tagli ai Caf e ai patronati vengono sensibilmente ridotti (da loo a 40 milioni per i primi e da 48 a 28 milioni per i secondi), mentre sono stati stanziati 160 milioni per il terremoto II canone Rai Tra le novità della manovra la possibilità di pagarlo in dieci rate in bolletta elettrica Senato alla fine ha deciso l'aumento dell'aliquota per le cooperative sociali, che sale dal 4 al 5%. La lunga notte della Stabilità in Commissione Bilancio, ha partorito anche decine e decine di piccolissimi interventi. Ci sono soldi per il Gp di Monza, per le olimpiadi dei disabili, per il recupero delle vecchie reti ferroviarie da trasformare in piste ciclabili, per l'Ente dei sordi e la Biblioteca dei ciechi, ma anche per la lotta alla Sla e per i Parchi Nazionali, per gli Italiani nel mondo, e per la classica proroga dei collaboratori scolastici ex Lsu di Palermo, per la scuola europea di Parma, il fondo nazionale dei genomi, ma anche per il settore bieticolo-saccarifero. Mario Sensini © RIPRODUZIONE RISERVATA L'iter • È attesa per oggi la fiducia in Senato sulla legge di Stabilità. Dopo il via libera di Palazzo Madama la manovra economica arriverà alla Camera. Deve essere approvata entro il 31 dicembre • Tra le novità, oltre alle minori tasse sulla casa, molte «micro raddoppia il bonus mobili da S mila a 16 mila; il canone Rai sarà pagato in dieci rate mensili da 10 euro pagate con la fattura bimestrale della bolletta dell'Emilia, 30 per la Lombardia, 3 per la proroga dei contratti della ricostruzione de L'Aquila. Rinunciato al tentativo di ridurre Ilva sul pellet per riscaldamento dal 22 al 10%, perché troppo costoso, il Pag. 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 32 Direttore Responsabile Diffusione Testata Ezio Mauro 311.406 e di stabilità al voto di fiducia Entrate, dubbi Ue Ieri il maxiemendamento al Senato Tasse record sulle imprese ma in calo ROBERTO PETRINI ROMA. Tra oggi e domani al Senato la fiducia sulla legge di stabilità. Il maximendamento presentato ieri sera dal governo, che ha dato il via libera alla procedura parlamentare, ricalca sostanzialmente il testo uscito dalla Commissione Bilancio. Tra le novità il pacchetto-casa le esenzioni Tasi (figli, separati, disabili, canoni concordati), il tetto a 1.000 euro per il contante nei money transfer, la dilazione in 10 rate del canone Rai in bolletta elettrica, la sanatoria delle delibere ai Comuni che rischia di provocare nuovi aumenti sulla Tasi di quest'anno in pagamento il 16 dicembre o a gennaio. Interventi anche sull'Iva: resta al 10 per cento quella sugli ormeggi brevi, bloccata al 22 per cento quella sul pellet e sale dal 4 al 5 per cento l'aliquota sulle cooperative sociali. Molte micromisure: fondi per terme , gran premio di Monza, Lsu di Palermo e parchi. La Camera eredita i nodi più complessi: interventi per il Sud e flessibilità pensionistica. Intanto la Commissione europea, nel documento tecnico che contiene il parere sulla legge di stabilità, come ha riferito "II Velino", esprime valutazioni diverse dal governo sull'aggiustamento strutturale (inferiore nel 2015 ) e il I CONTI II ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, 65 anni deficit nominale e strutturale (più elevato nel 2016).Il documento attribuisce la differenza nelle stima ad una «valutazione più prudente delle entrate previste e di alcune misure contenute nella manovra, come le ri sorse aggiuntive dei giochi». Torna in primo piano intanto la questione del fisco delle imprese. Il carico fiscale complessivo sulle imprese in Italia CONGIUNTURA è il più alto d'Europa: è 64,8 per cento (la Francia è seconda con il62,7 per centoe lamedia europea è del 40,6 per cento ). A pesare sulle imprese del nostro paese è la componente lavoro (43,4 punti di cui 7 attribuibili al Tfr ). Elevato anche il tempo medio annuale per gli adempimenti tributari: 269 ore, subito prima del Burkina Faso e dopo la Tailandia. Pag. 1 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 32 Direttore Responsabile Diffusione Testata Ezio Mauro 311.406 ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Anche il numero di pagamenti annuali al fisco ci colloca in posizioni poco esaltanti: sono 14 e siamo tra la Romania e l'Iraq. Tirate le somme, secondo il Resta al 10% l'Iva sugli ormeggi brevi. Giochi, Bruxelles ridimensiona il contributo fiscale atteso rapporto Banca Mondiale-Pwc ( su dati 2 014 ), presentato ieri al Mef, l'Italia è al 137° posto (dopola Colombia) per « condizioni fiscali» ( sintesi dei tre indicatori) su 189 economie del mondo. Se si raffrontano i dati di oggi con il passato emerge che la situazione è tuttavia migliorata (e migliorerà con alcune riforme in atto ), ma non ancora al punto di portarci nel gruppo «Dal 2004 al 2014 il carico fiscale è sceso dal 76,8 per cento al 64,8, cioè di 12 punti, e il tempo impiegato per gli adempimenti tributari si è ridotto Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile da 340 a 269 ore», ha spiegato, nel corso della presentazione del rapporto, Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze. Sul fisco ieri è intervento anche il premier Renzi nella sua «Enews»: «Se scommettiamo sull'innovazione telematica, l'evasione è morta. Abbiamo chiesto alla GdF di capire come mai un signore di 61 anni di Roma, che risulta senza alcun reddito, è intestatario di qualcosa come 833 auto». Completa il quadro della giornata il dato dell'Istat sulla soddisfazione degli italiani per la propria situazione economica: nei primi mesi del 2015, prosegue la tendenza favorevole già riscontrata nel 2014. La percentuale di persone «molto o abbastanza soddisfatte» è del 47,5 per cento, quota che torna ai livelli del 2011. Non ci credono i consumatori. «Dati inverosimili», hanno replicato Trefiletti e Lannutti di Federconsumatori e Adusbef. «Basti pensare - hanno aggiunto che il potere di acquisto delle famiglie, dal 2008, è diminuito del 13,4%». CONGIUNTURA ) SULLA STABILITÀ Ieri sera al Senato è arrivato il maxiemendamento del governo alla legge finanziaria, che recepisce i lavori della commissione Bilancio. Il testo, su cui il governo ha posto la fiducia, sarà votato oggi LE TASSE SULLE IMPRESE II peso delle tasse sulle imprese italiane, costo del lavoro com preso, è sceso tra il 2004 e il 2014 dal 76,8 al 64,8%, ha detto il ministero delle Finanze. Resta comunque il livello più alto in Europa, dove la media è del 40,6% LE TASSE SULLE IMPRESE II peso delle tasse sulle imprese italiane, costo del lavoro com preso, è sceso tra il 2004 e il 2014 dal 76,8 al 64,8%, ha detto il ministero delle Finanze. Resta comunque il livello più alto in Europa, dove la media è del 40,6% ITALIANI PIÙ SODDISFATTI La quota di italiani soddisfatti della propria situazione economica è cresciuta dal 43,4% del 2014 al 47,5% del 2015, il dato più alto dal 2011. Le famiglie con finanze stabili o in miglioramento passano dal 52,1 al 57,3% LE TASSE SULLE IMPRESE II peso delle tasse sulle imprese italiane, costo del lavoro com preso, è sceso tra il 2004 e il 2014 dal 76,8 al 64,8%, ha detto il ministero delle Finanze. Resta comunque il livello più alto in Europa, dove la media è del Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Norma Rangeri 11.151 «Due bandiere: pace e lavoi ÎO» Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress «Noi siamo contro il terrorismo ma anche contro la guerra - spiega Landini - Leader importanti come Blair stanno riconoscendo gli errori delle guerre passate, e non si può non vedere che quello che viviamo oggi è in parte frutto dei conflitti armati Dobbiamo innanzitutto smettere di vendere armi e di comprare petrolio daH'Isis E poi dobbiamo superare la guerra con un'azione politica molto forte' mettendo intorno a un tavolo tutti i paesi» ANTONIO SCIOTTO | PAGINA 2 Ad aprire il corteo della Fiom saranno i lavoratori immigrati, con la scritta «Contro la guerra io non ho paura» La manifestazione Unions! di domani a Roma non poteva certo ignorare i fatti di Parigi Anzi, le riflessioni che Maurizio Landini ci consegna incontrandoci nella nostra redazione, sono in gran parte dedicate ai gravi fatti che accadono in Europa Ma parliamo anche del contratto dei metalmeccanici, e del contrasto del sindacato alla legge di Stabilità e al Jobs Act Di Renzi e del Pd, della nuova Sinistra italiana, dei Cinquestelle Landini: «In coalizione per la pace e il lavoro» Landini: in piazza contro il terrorismo e la guerra. Al centro della protesta il contratto e la legge di Stabilità targata Renzi Antonio Sciotto Ld aprire il corteo saranno i lavoratori immigrati, con la scritta "Contro la guerra io non ho paura" Alcuni di loro parleranno anche dal palco» La manifestazione Unions! di domani a Roma, indetta dalla Fiom e CONGIUNTURA dalla Coalizione sociale, non poteva certo ignorare i fatti di Parigi Anzi, le riflessioni che Maurizio Landini ci consegna incontrandoci nella nostra redazione - con noi Norma Rangeri e Tommaso Di Francesco - sono in gran parte dedicate ai gravi fatti che accadono in Europa Subito dopo, ovviamente, parliamo del contratto dei metalmeccanici, e del contrasto del sindacato alla legge di Stabilità e al Jobs Act Di Renzi e del Pd, della nuova Sinistra italiana, dei Cinquestelle È un errore rispondere con la guerra ai terroristi? Quale altro Pag. 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 strumento contro gli attentati? Lo diciamo chiaramente' noi siamo contro il terrorismo ma anche contro la guerra Leader importanti come Blair stanno riconoscendo gli errori delle guerre del passato, e non si può non vedere che quello che viviamo oggi è in parte frutto dei conflitti armati Dobbiamo muoverci su due terreni' innanzitutto smettere di vendere armi e di comprare petrolio dall'Isis E poi dobbiamo superare la guerra con un'azione politica molto forte' mettendo intorno a un tavolo non solo i grandi paesi ma anche quelli delle zone calde Servono azioni di intelligence comune per difenderci, certamente, ma anche e soprattutto iniziative culturali e sociali che tolgano il brodo di coltura dove fioriscono i terroristi Azioni culturali Penso, con le dovute differenze, a quello che fecero la sinistra e il sindacato con il terrorismo degli anni Settanta' riuscirono a isolarlo, a prosciugare il brodo di coltura e di possibile connivenza Allo stesso modo contro questo nuovo terrorismo serve una mobilitazione dal basso, tra le persone, e i musulmani, già divisi tra loro e in guerra da tempo Per questo scegliamo di marciare con due bandiere' del lavoro e della pace Un dialogo non facile, quello con i musulmani, in questa fase. È la prima volta che in Europa delle persone scelgono di farsi esplodere per ucciderne altre' non possiamo sottovalutare questa minaccia, ma nel contempo dobbiamo evitare le semplificazioni e le equazioni "musulmano uguale terrorista" Ho letto a fondo l'ultima enciclica del papa, e mi ha colpito l'analisi rispetto all'attuale modello di sviluppo, la centralità assoluta della finanza e le guerre innescate in questa logica L'Isis si presenta davanti ai suoi possibili adepti non solo con il volto dell'integrità morale e ideologica, ma anche promettendo risposte alle disuguaglianze della nostra società Se vogliamo combattere questa strumentalizzazione non possiamo chiuderci in casa, ma al contrario dobbiamo aprirci ancora di più al dialogo e all'inclusione Verso tutti Al Nord nelle fabbriche lavorano molti immigrati. Il modello italiano di integrazione funziona? La Rom riesce a coinvolgerli? Circa il 15-20% dei nostri iscritti, ormai, è di origini non italiane Ab Direttore Responsabile Diffusione Testata Norma Rangeri 11.151 Intervista al segretario Fiom. La mobilitazione non si ferma e la Cgil prepara un referendum per abrogare ilJobsAct. «Possibili anche su scuola e ambiente» mila euro per impartire lezioni di tedesco agli immigrati, e per introdurre le altre culture ai lavoratori tedeschi Tutto questo nelle sedi sindacali' che così diventano punti di riferimento per l'integrazione Passiamo al contratto. Siete riusciti a portare Federmeccanica su un unico tavolo Sì, nonostante la presenza di due diverse piattaforme Si riconosce il fatto che la Fiom è la sigla più rappresentativa Poi è intervenuta una novità: la Uil è disponibile a sottoporre l'accordo al voto dei lavoratori Chiediamo che le regole dell'accordo sulla rappresentanza, firmato da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, vengano applicate nel contratto' così potremmo estenderne la validità a tutti i lavoratori, e andare insieme dal governo per chiedere che i minimi contrattuali diventino salario minimo legale Quali sono le richieste qualificanti della vostra piattaforma? C'è innanzitutto un principio nuovo da segnalare' i diritti da contratto dovranno valere per tutte le figure, fino alle partite Iva Quindi minimi salariali, maternità, ferie, malattia, infortuni, Tfr La formazione deve essere un diritto individuale, soggettivo, si devono ridurre gli orari se c'è un maggior utilizzo degli impianti, chiediamo di riformare l'inquadramento E poi apriamo il nodo della sanità integrativa, ma purché sia valida anche questa per tutte le figure e per i familiari a carico' non sostitutiva di quella pubblica, ma di sostegno, per il rimborso ticket, il dentista, la non autosufficienza Che aumento chiedete? Del 3% sulle paghe base Ma rinnovando il modello contrattuale' rinnovi ogni anno come in Germania, e vorremmo poi che il governo defiscalizzasse il primo livello Se ci intendiamo su questi due punti, possiamo discutere con le imprese anche un eventuale conglobamento dell'attuale indennità perequativa, quella erogata a chi non fa accordi aziendali Da cosa viene fuori il 3%? Da tre elementi' l'inflazione; l'andamento del Pil italiano e di settore; la necessità di redistribuire reddito dopo anni in cui si è perso costantemente, indebolito anche dal fiscal drag Ovviamente dove si biamo tanti delegati tra i lavoratori vorrà e si riuscirà, ben venga la immigrati, che rappresentano sia gli contrattazione di secondo livello' italiani che gli stranieri Spesso, 10 devo dire, con intelligenze e ma siccome nella realtà si riesce a competenze anche superiori alle nostre, fare solo nel 20-30% delle aziende, se non altro per il difficile vissuto che io devo garantire e qualificare il hanno alle spalle A Padova, qualche contratto nazionale La settimana fa, abbiamo tenuto manifestazione è indetta anche l'assemblea nazionale dei delegati contro la legge di Stabilità. Per noi immigrati' c'era anche la Presidente deve cambiare È una balla che sia della Camera Laura Boldrini Sono espansiva, perché non ci emerse richieste che dovremmo all'evasione fiscale e alla corruzione, ma anzi - con misure come quella sui 3 mila euro- si incoraggiano comportamenti non certo virtuosi Si sono ridotti gli ammortizzatori sodali, rendendoli addirittura più costosi dei licenziamenti per le imprese Non si interviene sulle pensioni Insomma, si prosegue lo schema già adottato per il Jote Act, per la scuola II premier "giovane e sveglio" applica le ricette dell'austerity europea, la lettera della Bce, come fu per Monti e Letta, senza metterle in discussione Però ci pare che il sindacato faccia fatica a muoversi. Ma c'è davvero, come dite, tanta contrarietà a Renzi nel Paese 10 penso che il consenso per Renzi stia diminuendo, e che tra le persone che lavorano o che cercano lavoro non sia maggioritario È vero, dall'altro lato, che abbiamo fatto passare un anno dallo sciopero generale Un po' dipende dal fatto che 11 premier decide a colpi di fiducia in Parlamento, nessuno ha mai votato un suo programma, e lui procede anche a dispetto delle proteste Questo scoraggia le persone dalla partecipazione E poi c'è la crisi, l'aumento della povertà, il non credere più nei mezzi tradizionali di lotta Proprio per questo segnalo un'importante decisione della Cgil' la proposta di un referendum per l'abrogazione del Jobs Act Perché se le leggi ci vengono imposte, dobbiamo lottare con tutti i mezzi legali che abbiamo per cancellarle In gennaio la Cgil chiamerà al voto 5,5 milioni di iscritti, dopo aver proposto la sua alternativa, il nuovo Statuto dei lavoratori Io credo che si potrebbe lavorare allo stesso modo anche per la scuola, l'ambiente E non a caso, nella consultazione per il contratto, abbiamo chiesto ai metalmeccanici se sono d'accordo sul fatto che la Fiom si impegni su tutti questi terni E in maggioranza ci stanno dando l'ok. Sono temi che si intrecciano con quelli della nuova Sinistra italiana. Può essere un partito di riferimento per chi lavora? Il problema per noi non è avere una forza politica di riferimento, un partito unico, ma riuscire a ottenere che il lavoro diventi tema trasversale a tutta la politica Mentre oggi, e grazie a precise scelte di Renzi, il tema economico trasversale e dominante - centrale direi - è al contrario l'impresa Faccio un esempio' lo Statuto dei lavoratori è stato votato negli anni Settanta anche dalla De e dal Pii, partiti non certo di sinistra a quei tempi il lavoro era evidentemente centrale per tutta la politica Quindi è tramontata del rivendicare per tutti' l'abrogazione della sono investimenti pubblici e non si tutto l'epoca del rapporto diretto tra creano posti di lavoro Si spendono i Bossi-Fini, la cancellazione sindacato e partiti. Noi abbiamo soldi per tagliare la tassa sulla casa, dell'assurda tassa di soggiorno, un mentre si interviene pesantemente sulla sempre presentato le nostre reddito di dignità E 11 sindacato può sanità. Gli incentivi alle imprese non fare tanto' in Germania l'Ig Metall proposte a tutti i partiti, e se le sono selettivi e vincolati a investimenti condividono, bene, questo ci investe 700-800 Non c'è una seria lotta aiuterà. Sulle pensioni vedo che la CONGIUNTURA Pag. 2 Estratto da pag. Venerdì 20/11/2015 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Norma Rangeri 11.151 studio sui nostri delegati ha appurato che il 90% di loro non è iscritto a nessun partito L'autonomia è fondamentale per fare bene il nostro lavoro, nel rispetto di tutte le forze politiche La Coalizione sociale sta funzionando? Tracciamo un bilancio. Io credo di sì, anche se non ho mai nascosto che fosse una sfida difficile, mentre la gran parte dei media la riduceva al problema «Landini fa un partito» E invece vogliamo ricostruire quel legame tra le persone, che poi ci permetterà magari di pensarla allo stesso modo quando voteremo al referendum sul Jobs Act Ma partendo dalla base, dai territori, dai bisogni reali, da un nuovo mutualisnio Penso allo sportello anti-usura che abbiamo aperto a Cuneo, alla vendita scontata dei libri scolastici, al Fondo di solidarietà istituito a Pomigliano //15-20% dei nostri iscritti è di origine non italiana. Abbiamo tanti delegati tra gli immigrati, spesso con competenze superiori alle nostre SOTTO, MAURIZIO LANDINI AL MANIFESTO FOTO ANTONIO SCIOTTO SOPRA, FOTO ATTILIO CRISTINI-SINTESI Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Lega la pensa come noi, sul reddito di dignità i Cinquestelle Io quando ho cominciato a fare sindacato mi presentavo nella quota Pci della Cgil, oggi è l'opposto' un recente CONGIUNTURA Pag. 3