4. Libretto Ave, per quam splendebit laetitia Ave, per quam deficiet maledictum Ave, lapsi Adae revocatio Ave, lacrymarum Evae redemptio Ave, humanis cogitationibus inaccessa altitudo Ave, ipsis angelorum oculis invisibilis profunditas Ave, quoniam Regis es thronus Ave, quoniam portantem omnia portas Ave, stella, quae Solem profers Ave, divinae incarnationis uterus Ave, per quam renovatur creatura Ave, per quam fit infans Creator Ave, per quam Factor adoratur Ave, sponsa innupta. Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. Introduzione Titolo Akathistos ymnos eis ten yperaghian Tseotokon Kontakion Chairé Tè ypermacho Strategò tà niketeria os lytrozeisa ton deinon eucaristeria anagrafo soi è polis su Tzeotoke All’os ekusa to kratos aprosmaketon ek pantoion me kindynon eleuzeroson ina krazo ina krazo soi: Chairé beta Se totam videns in puritate Sancta Virgo, fidenter dixit Gabrieli: Admiranda vox tua meo animo perceptu difficilis videtur: ecquem enim conceptionis sine semine fetum narras, dicens: Alleluia. Chairé Nymfé anymfeyte. 1. L’annunciazione Lettura (Lc 1: 26-38) Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. alpha Archangelus e coelo missus est qui diceret Dei Matri, Ave: te vero, Domine, contemplans assumentem, corpus sua cum incorporea voce obstupuit, et stetit ad ipsam clamanns talia: gamma Arcanae rei notitiam habere quaerens Virgo, ad ministrum clamavit; “E puris visceribus, age, dic mihi, quinam fieri potest, ut nascatur filius”? Cui ille, quamvis in timore, clamans dixit ita: Ave, consilii ineffabilis mystis Ave, eorum, quae sunt reticenda, fides. Ave, miraculorum Christi exordium Ave, dogmatum ipsius principium. Ave, scala coelestis, per quam Deus descendit Ave, pons terrigenas ad coelum deportans Ave, multum insignis angelorum admiratio Ave, multum luctuosa daemonum clades Ave, quae lucem ineffabiliter genuisti Ave, quae neminem de modo docuisti Ave, quae sapientum cognitionem transcendis Ave, quae fidelium mentes illuminas. Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. delta Virtus Altissimi tunc obumbravit ei, quae tori erat nescia, ut conciperet et eius fecundum uterum tamquam agrum ostendit omnibus qui metere volunt salutem dum psallunt ita: Alleluia. 2. La visitazione Lettura (Lc 1: 39-48) In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. epsilon Ferens uterum Virgo, quo Deum exceperat festinavit ad Elisabeth, cuius infans salutationem illius, statim agnoscens gavisus est, et saltibus, quasi cantibus clamavit ad Deiparam: Ave, germinis immarcescibilis palmes Ave, fructus incorrupti possessio. Ave, quae benignum humani generis colis cultorem Ave, quae vitae nostrae generas satorem. Ave, terra, que miserationum fecunditatem germinas Ave, mensa, quae propitiationum affluentiam gestas Ave, quoniam facis efflorere pratum deliciarum Ave, quoniam praeparas portum animarum Ave, acceptum orationis thymiama Ave, totius orbis propitiatio Ave, Dei benevolentia erga mortales Ave, mortalium ad Deum fiducia. Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. 3. Il sogno di Giuseppe Lettura (Mt 1, 18-25) Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. zeta Intus habens ancipitum cogitationum tumultum, turbatus est castus Ioseph in te nuptiarum expertem, et furtinubam est suspicatus, o innocens: at vero edoctus tuam de Spiritu sancto conceptionem, dixit: Alleluia 4. Il Natale Lettura (Lc 2, 1-19) In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. theta eta Stellae fulgorem secuti sunt Magi, quam viderant cursu suo tendentem ad Deum; eaque tanquam lucerna muniti, potentem inquirebant regem; et quem assequi nemo potest, assecuti, gavisi sunt, ad ipsum clamantes: Alleluia Audierunt pastores angelos collaudantes Christi praesentiam in carne; et postquam tamquam ad Pastorem cucurrerunt, ipsum, ut agnum immaculatum, in sinu Mariae enutritum intuentur; quam hymnis celebrantes dixerunt: Ave, Agni et Pastoris mater Ave, rationalium ovium ovile Ave, hostium invisibilium propulsatio Ave, ianuarum paradisi reseratio Ave, quoniam coelestia laetantur cum terra Ave, quoniam terrestria exsultant cum coelis. Ave, apostolorum os disertissimum Ave, martyrum fortitudo invincibilis Ave, firmum fidei fundamentum Ave, splendidum gratiae documentum Ave, per quam spoliatus est infernus Ave, per quam induti sumus gloria Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. iota In manibus Virginis cum viderunt Chaldei qui manu formavit homines, ipsumque Dominum esse sentientes, quamvis servi formam accepisset; studuerunt muneribus colere et inclamare Benedictae: Ave, stellae inocciduae mater Ave, splendor mystici diei Ave, quae deceptionis fornacem exstinxisti Ave, quae Trinitatis arcana addiscentes illuminas Ave, quae inhumanum tyrannum e principatu deiecisti Ave, quae Christum esse misericordem Dominum ostendisti Ave, quae a barbara superstitione redimis Ave, quae ab operum coeno eximis Ave, quae fecisti cessare ignis adorationem Ave, quae a flamma passionum eruis Ave, fidelium temperantiae gubernatrix Ave, generationum omnium laetitia Chairé Nymfé anymfeyte. 5. I Magi Lettura (Mt 2, 1-12) Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. kappa Deiferi praecones effecti Magi, reversi sunt Babylonem; tuoque oraculo obsecuti, te Christum annuntiarunt omnibus populis; relicto Herode, tanquam deliro, qui non novit psallere: Alleluia 6. L’esilio Lettura (Mt 2:13-15) Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio . lambda Veritatis splendore in Aegyptum immissio mendacii tenebras inde expulsisti: huius enim regionis idola, cum tuam, Salvator, virtutem ferre non possent, ceciderunt; qui vero ab his liberati sunt ad Deiparam clamabant: Ave, hominum erectio Ave, daemonum subversio Ave, quae fraudis errorem conculcasti Ave, quae idolorum fallaciam redarguisti Ave, mare, quod intellectualem Pharaonem demersisti Ave, petra, quae sitientes vitam potasti Ave, ignea columna, quae degentes in tenebris dirigis Ave, mundi umbraculum nube longius se extendens Ave, mannae succedanea Ave, sanctarum deliciarum ministra Ave, terra promissionis Ave, ex qua fluit mel et lac Chairé Nymfé anymfeyte. 8. Il Figlio dell’uomo Lettura (Is 9:1-6) Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda. Poiché il giogo che gli pesava e la sbarra sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di Madian. Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia e ogni mantello macchiato di sangue sarà bruciato, sarà esca del fuoco. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. nu Cum seipsum nobis ille a quo sumus facti, manifestavit Creator, novum ostendit genus creaturae: ex ventre enim germinavit sine semine, ipsumque ventrem reliquit, sicuti erat, incorruptum; ut nos miraculum videntes laudemus, ipsam Virginem clamantes: 7. La presentazione al tempio Lettura (Lc 2:22-35) Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». mu Transmigraturo Simeoni e praesenti fallaci saeculo, traditus ei fuisti, velut infans; sed agnitus es ab hoc, etiam Deus perfectus; quapropter admiratus est tuam ineffabilem sapientiam, exclamans: Alleluia Ave, flos incorruptibilitatis Ave, corona continentiae Ave, quae typum resurrectionis praemonstrans Ave, quae angelorum vitam repraesentas Ave, arbor splendido fructu dives, quo fideles nutriuntur Ave, lignum, cuius grata foliorum umbra proteguntur multi Ave, quae gestas in utero ducem errantibus Ave, quae gignis redemptorem captivis Ave, iusti iudicis exoratio Ave, multorum peccantium indulgentia Ave, stola eorum qui nudi sunt fiducia Ave, amor omne desiderium superans Chairé Nymfé anymfeyte. xi Peregrinum intuentes partum peregrinemur a mundo, mentem in coelum transferentes: ob id enim excelsus Deus humilis homo in terra apparuit, volens in altum trahere clamantes ad se: Alleluia 9. Il mistero dell’incarnazione pi Lettura (Gv 1, 9-18) Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. omicron Totum erat in inferioribus, et a superis neutiquam aberat incircumscriptum Verbum; descensio enim divina, non vero transmigratio localis fuit etiam partus Virginis afflatae Deo, quae haec audit: Ave, incomprehensibilis Dei comprehensio Ave, mysterii venerandi ianua Ave, infidelium dubia auditio Ave, fidelium indubia gloriatio Ave, currus sanctissimus eius, qui sedet super Cherubim Ave, domicilium praestantissimum eius, qui est super Seraphim Ave, quae contraria in unum conciliasti Ave, quae virginitatem et partum coniunxisti Ave, per quam soluta est praevaricatio Ave, per quam apertus est paradisus Ave, clavis regni Christi Ave, spes aeternorum bonorum Chairé Nymfé anymfeyte. Universa angelorum natura magnum tuae incarnationis opus demirata est; inaccessibilem enim, ut Deum, omnibus accessibilem, ut hominem, videbat; conversatum quidem nobiscum, et audientem ab omnibus hoc modo: Alleluia rho Rhetores eloquentissimos, quasi mutos pisces esse circa te videmus, o Deipara: non enim satis sunt explicare, quomodo et virgo permanes, et parere potueris: at nos mysterium admirati, fideliter clamamus: Ave, sapientiae Dei receptaculum Ave, providentiae ipsius promptuarium Ave, quae philosophos ostendit insipientes Ave, eloquentiae magistros eloquentia destitutos redarguis Ave, quoniam callidi perscrutatores desipuerunt Ave, quoniam fabularum auctores emarcuerunt Ave, quae Atheniensium ambages dissolvis Ave, piscatorum sagenas imples Ave, quae a profundo ignorantiae extrahis Ave, quae multos in scientia illuminas Ave, navis servari cupientium Ave, portus in hac vita navigantium Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. 10. L’agnello Lettura (Ap 7:9-12) Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello». Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». sigma Volens rerum omnium Conditor mundum servare, in hunc ipsius sponte descendit, et cum, quatenus Deus est, pastor esset, propter nos apparuit nobiscum homo: similitudine enim nostra ad se vocata, ut Deus audit: Alleluia 11. L’Immacolata Lettura (Is 62:3-5) Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te. tau Lettura (Sal 35:8-11) Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali, si saziano dell'abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie. È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. Concedi la tua grazia a chi ti conosce, la tua giustizia ai retti di cuore. phi Luminis susceptricem lampadem in tenebris ostensam vidimus sanctam Virginem: immaterialem autem accendens ignem, ducit ad iter divinum semper, splendore mentem illuminans, clamore autem honorificata isto: Virginum et omnium ad te confugientium murus es, Virgo Deipara; Factor enim coeli et terrae in utero tuo commoratus ad hoc te instruxit, o immaculata, docuitque omnes salutare: Ave, columna virginitatis Ave, porta salutis Ave, auctrix spiritalis reformationis Ave, divinae bonitatis ministra Ave, tu enim turpiter conceptos regenarasti Ave, tu enim mente captos ad mentem revocasti Ave, quae mentium corruptorem depressisti Ave, quae puritatis satorem peperisti Ave, thalamus incontaminati connubii Ave, quae fideles aptas Domino Ave, speciosa Virgo virginum altrix Ave, sanctarum animarum pronuba Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. ypsilon 12. La luce Hymnus omnis et laus contendit delibare multitudinem multarum miseratiorum tuarum quae numero psalmos et cantica offerium tibi, Rex benigne; sed nihil perficimus dignum de quibus dedisti fide clamantibus: Alleluia Ave, radius intelligibilis solis Ave, splendor increati luminis Ave, fulgor animas illustrans Ave, sicut verra inimicos everrens Ave, quae multi-lumine oriris illuminationem Ave, quae multi-munere refluis calicem Ave, piscinae salutaris pingens figuram Ave, peccati tollens cenum Ave, luter emundans conscientiam Ave, crater fidelium exultatio Ave, odor Christi boni odoris Ave, vita mysticae epulationis Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. 13. La salvezza dei peccatori Lettura (2Cor 5:19.21) È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio. chi Gratiam cum decrevisset de antiquis debitis facere ille, qui omnium debita solvit, per seipsum ad eos commigravit, qui ab eius gratia discesserant; scissoque chirografo a cunctis sic audit: Alleluia 14. Orazione Lettura (Gv 19:25-27) Conclusione Kontakion Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. psi Omnes, qui tuum canimus partum, te velut animatum templum laudamus, o Deipara; cum enim in tuo ventre habitasset, qui omnia manu continet Dominus, te sanctificavit, glorificavit, docuitque omnes ad te clamare: Ave, tabernaculum Dei et Verbi Ave, sancta sanctis maior Ave, arca Spiritu deaurata Ave, thesaurus vitae inexhaustus Ave, pretiosum piorum regum diadema Ave, religiosorum sacerdotum augusta gloriatio Ave, Ecclesiae turris inconcussa Ave, regni murus inexpugnabilis Ave, per quam excitantur tropaea Ave, per quam concidunt hostes Ave, corporis mei medela Ave, animae meae salus Chairé Nymfé anymfeyte. omega O cunctis laudibus honoranda Mater, quae sanctorum omnium sanctissimum Verbum peperisti, praesenti oblatione suscepta, ab omni calamitate cunctos libera, et a futuro redime supplicio ad te clamantes: Alleluia Chairé Tè ypermacho Strategò tà niketeria os lytrozeisa ton deinon eucaristeria anagrafo soi è polis su Tzeotoke All’os ekusa to kratos aprosmaketon ek pantoion me kindynon eleuzeroson ina krazo ina krazo soi: Chairé Chairé Nymfé anymfeyte. Amen 5. Traduzione italiana delta La potenza dell’Altissimo adombro allora l'inesperta di nozze perché concepisse e rese fecondo il suo seno quale soave campo a tutti Kontakion (dedicazione) coloro che vogliono mietere salvezza cantando così: Alleluia. o Madre ci Dio, o intatta protettrice, noi, tua città, salvati da terribili sciagure eleviamo a Te inni di vittoria e di ringraziamento Tu, che possiedi potenza invincibile, liberaci da tutti i mali e noi grideremo a Te; Ave Vergine Sposa. alpha 1. L’annunciazione Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal cielo per recare l’“Ave” alla Madre di Dio. Al suo incorporeo saluto vedendoti, Signore, prendere corpo umano attonito ad estatico stette acclamando a Lei così: Ave per te la gioia risplenderà; ave per te la maledizione cesserà; ave resurrezione di Adamo caduto; ave riscatto del pianto di Eva Ave o Vetta inaccessibile ad umano intelletto, ave o abisso imperscrutabile anche agli occhi degli Angeli. Ave perchè Tu sei il trono del Re; ave perché tu porti Colui che il tutto sostiene. Ave o astro che il sole precorri; ave o grembo del Dio fattosi uomo. Ave per Te la creazione è rinnovata; ave per Te il Creatore è baciato, ave Vergine Sposa. beta Sapendo la Santa dl essere casta con fiducia a Gabriele dice: “Il singolare tuo messaggio all'anima mia incomprensibile appare; infatti da inseminato concepimento una gravidanza predici, acclamando: Alleluia. gamma La Vergine desiderando conoscere la misteriosa rivelazione si rivolse al messaggero divino: Come è possibile partorire un figlio da seno puro? Dimmelo. Ed Egli con riverenza a Lei rispose acclamando così: Ave iniziata alla volontà ineffabile, ave segretamente la più eccelsa di tutte. Ave preludio dei prodigi di Cristo; ave compendio delle sue verità. Ave o scala celeste: per Te Dio discese; ave o ponte che fai passare dalla terra al cielo. Ave degli Angeli celebrato portento; ave dei demoni terribile sconfitta. Ave Tu che in modo indicibile generasti la Luce ave tu che a nessuno il come insegnasti. Ave Tu che la sapienza dei saggi trascendi; ave tu che illumini le menti dei credenti. Ave Vergine Sposa. epsilon 2. La visitazione Maria, con il grembo gravido di Dio, in fretta corse da Elisabetta, e il piccolo di costei subito riconosciuto il suo saluto esultò e con salti come cantici lodava la madre di Dio: Ave ramoscello dell’immarcescibile pianta; ave possesso del frutto incorruttibile. Ave Tu che coltivi il Coltivatore amico degli uomini; ave Tu che hai generato l'autore dalla vita nostra. Ave o campo che fai germogliare abbondanza di misericordie ave o mensa che imbandisci pienezza di riconciliazioni Ave perché tu prepari il porto delle anime; ave perché tu fai rifiorire il prato delle delizie. Ave incenso gradito di intercessione; ave riconciliazione del mondo intero. Ave benevolenza di Dio per gli uomini; ave fiducia degli uomini in Dio. Ave vergine Sposa 3. Il sogno di Giuseppe zeta Avendo nell’intimo un uragano di opposti pensieri il saggio Giuseppe era turbata: sapendoti vergine e ora sospettando un furtivo amore, o immacolata; ma quando conobbe la concezione da Spirito Santo esclamò: Alleluia. 4. Il Natale eta I pastori sentirono gli Angeli cantare la venuta di Cristo nella carne e correndo verso il Pastore, lo contemplarono come Agnello innocente nutrirsi al seno di Maria e inneggiando dissero: Ave madre dell’Agnello e del Pastore; ave ovile delle pecorelle spirituali Ave difesa dei nemici invisibili, ave chiave delle porte del paradiso Ave perché tu i cieli unisci alla terra, ave perché con Cristo la creazione giubila Ave, degli Apostoli voce perenne, ave dei Martiri indomito coraggio Ave della fede possente sostegno. ave segno splendente di grazia. Ave per te fu spogliato l’inferno; ave per te di gloria siamo stati rivestiti. Ave, Vergine Sposa. theta 5. I magi mu 7. La presentazione al Tempio Osservando la stella che a Dio guidava, i Magi ne seguirono lo splendore A Simeone prossimo a lasciare questo mondo fallace fosti dato come bambino e avendola come lucerna con essa trovarono il Signore possente ma da lui fosti riconosciuto come il Dio perfetto. e l’irraggiungibile raggiunto gioirono e a Lui cantarono: Alleluia. Per questo, commosso dalla tua ineffabile sapienza, cantò: Alleluia. iota Contemplarono i figli dei Caldei nelle braccia dalla Vergine Colui che con le mani gli uomini plasma; nu 8. Il figlio dell’uomo e riconosciutolo quale Signore, pur nelle sembianze di schiavo, premurosi Una creazione nuova rivelò il Creatore apparendo fra noi da lui generati; con doni l'adorarono e da Benedetta acclamarono: fiorito da seno incontaminato lo custodì intatto quale era prima Ave madre dell'astro che mai tramonta; ave splendore di mistico giorno, e noi che contempliamo il prodigio lodiamo Lei acclamando: Ave tu la fucina dell'errore spegnesti; ave tu gli iniziati alla Trinità custodisci. Ave primizia di incorruttibilità; ave corona di castità, Ave tu che dal trono il nemico degli uomini balzasti Ave immagine rifulgente di resurrezione; ave tu degli angeli sveli la vita. ave tu che il Cristo Signore amante degli uomini mostrasti. Ave, albero dai bei frutti: da te sono nutriti i fedeli; Ave tu che da barbara superstizione riscatti; ave albero dalle ombrose fronde che tutti ricopri. ave tu che dalle opere di corruzione liberi. Ave tu che generasti il redentore degli schiavi; Ave tu che il culto del fuoco hai distrutto; ave tu delle passioni la fiamma estingui. Ave tu che inteneristi con le preghiere il giusto giudice Ave dei credenti guida di saggezza; gioia di tutte le genti. ave perdono della moltitudine dei traviati Ave Vergine Sposa. Ave veste di fiducia dei disarmati; ave amore che vinci ogni desiderio kappa Ave Vergine Sposa. Divenuti araldi divini, i Magi ritornarono a Babilonia xi realizzando così la tua profezia e a tutti proclamarono te, o Cristo, L'inaudito parto ammirando, esuliamo dal mondo volgendo al cielo la mente incuranti di Erode che, da stolto, non fu capace di cantare: Alleluia. l’Eccelso, infatti, per questo sulla terra apparve umile uomo volendo attrarre verso il cielo coloro che a Lui cantano: Alleluia. lambda 6. L’esilio Irradiando la luce del vero in Egitto Tu le tenebre dell’errore scacciasti; omicron 9. Il mistero dell’incarnazione i suoi idoli, infatti, o Salvatore, non sopportando la tua forza caddero; Tutto era quaggiù e non solamente lassù Era l’incomprensibile Verbo; e quanti furono liberati acclamarono alla Madre di Dio: infatti fu un abbassarsi di Dio e non un cambiamento di luogo ave ristabilimento degli uomini; ave disfatta dei demoni. e nacque nel mondo da Vergine che aveva accolto Dio ed udiva ciò: Ave tu che l'errore dell'inganno calpestasti, Ave confine di Dio sconfinato; ave porta di sacro mistero. ave tu che la frode degli idoli smascherasti. Ave annuncio incerto per gli increduli; ave sicura gloria dei fedeli. Ave mare che hai sommerso l’intellettuale Faraone; Ave carro santissimo di Colui che è sopra i Cherubini; ave roccia che dissetasti gli assetati della Vita. ave dimora bellissima di Colui che e sopra i Serafini. Ave colonna di fuoco che guidi chi è nelle tenebre; Ave tu che in uno i contrari concili; ave tu che unisci verginità e parto. ave riparo del mondo più ampio della nube. Ave per te il paradiso fu riaperto; ave per te la trasgressione fu sciolta. Ave nutrimento sostitutivo della manna; ave minestra di sante delizie. Ave chiave del regno di Cristo; ave speranza dei beni futuri. Ave terra dalla promessa; ave da te scorrono miele e latte. Ave o Vergine Sposa. Ave Vergine Sposa. pi Tutte le schiere degli Angeli si stupirono per l'evento sublime della tua incarnazione; l'inaccessibile, infatti; come Dio vedevano a tutti farsi accessibile come uomo e convivere con noi e ascoltare così da tutti: Alleluia. rho I più eloquenti retori muti come pesci vediamo dinanzi a Te, o Madre di Dio. phi 12. La luce non riescono a dire come restando vergine sei giunta a partorire; Contempliamo la Santa Maria apparsa come lampada che porta la luce nelle tenebre: ma noi, che ammiriamo il mistero, cantiamo così: acceso il fuoco divino guida tutti alla divina conoscenza, Ave sapienza della provvidenza divina; ave vaso della eterna sapienza. illuminando di splendore la mente, ed è lodata con questo canto: Ave tu che rendi ignoranti i filosofi; ave tu che sottrai le parole agli eloquenti. Ave raggio del sole spirituale; ave lampada della luce che non tramonta. Ave perché i più sottili ragionatori hai reso sciocchi; Ave folgore che rischiari le tenebre; ave tu che come tuono atterrisci i nemici, ave perché gli iniziati dei miti sono svaniti. Ave perché tu fai sorgere la luce sfolgorante; Ave tu che degli Ateniesi le astuzie hai distrutto; ave perché tu fai sgorgare il fiume che scorre abbondante. ave tu che riempi dei pescatori le reti. Ave tu che sei il simbolo del lavacro; ave tu che rimuovi la lordura del peccato. Ave tu che trai fuori dall’abisso dell’ignoranza; Ave bacino che mondi la coscienza; ave coppa che mesci esultanza. ave tu che illumini molti nella conoscenza. Ave fragranza del profumo di Cristo; ave della vita del mistico banchetto. Ave barca di coloro che vogliono salvarsi; ave porto di chi naviga nella vita Ave Vergine Sposa. Ave Vergine Sposa. sigma 10. L’agnello chi 13. La salvezza dei peccatori Volendo fare grazia per i debiti antichi colui che pagò il debito di tutti gli uomini Il Creatore dell'universo volendo salvare il mondo in esso spontaneamente venne spontaneamente venne presso coloro che avevano disertato la sua grazia e benché come Dio fosse Pastore per noi apparve agnello come noi; e lacerato il rescritto del debito da tutti ode cantare: Alleluia. e come simile chiama il simile, come Dio ascolta: Alleluia tau 11. L’Immacolata psi 14. Orazione Inneggiando al tuo parto tutti noi ti cantiamo quale tempio vivente, o Madre di Dio, Difesa dei vergini Tu sei o Vergine Madre di Dio, e di tutti coloro che a te ricorrono. perché nel tuo seno prese dimora il Signore che nella sua mano tutto sostiene. Il Creatore del cielo e della terra ti fece immacolata Egli ti fece santa e ti rese gloriosa, insegnando a tutti a cantare: abitando nel tuo seno e insegnando a tutti cantare: Ave tenda di Dio e del Verbo; ave santa più alta dai santi. Ave colonna della verginità; ave porta della salvezza. Ave tesoro inesauribile di vita; ave arca dorata dello Spirito. ave inizio della nuova progenie; ave dispensatrice dei beni divini. Ave diadema prezioso dei santi sovrani; ave dei pii sacerdoti venerabile vanto. Ave tu che hai dato La saggezza ai privi di senno; Ave della Chiesa torre incrollabile; ave indistruttibile muraglia dell'Impero. ave tu che hai ridato la vita ai concepiti nell'onta. Ave per te s'innalzano trofei; ave per te i nemici sono sconfitti. Ave tu che annientasti il corruttore dei sentimenti, Ave farmaco per il mio corpo; ave difesa dell’anima mia. ave tu che hai generato il seminatore della castità. Ave Vergine Spose. Ave tu talamo di nozze illibate; ave tenda adattata al Signore omega Ave o alma nutrice vergine; ave tu che vesti come spose le anime sante. Madre degna di ogni canto, che desti alla luce il Verbo più santo fra tutti i santi, Ave o Vergine Sposa. accogli ora l’offerta; da ogni sventura libera tutti e riscatta dal futuro castigo quelli che acclamano a te: Alleluia. ypsilon Si svilisce ogni inno che tenti eguagliare la pienezza delle tue infinite misericordie. Anche se ti offrissimo, o Santo Re, altrettanti salmi e odi non faremmo mai cosa degna di quanto elargisti a quelli che ti cantano: Alleluia 6. Schema dell’esecuzione Introduzione 1. L’annunciazione 9. Il mistero dell’incarnazione Titolo Kontakion Chairé α alpha β beta γ gamma δ delta 2. La visitazione ε epsilon 3. Il sogno di Giuseppe ζ zeta 4. Il Natale η eta 5. I Magi θ theta ι iota κ kappa 6. L’esilio λ lambda 7. La presentazione al tempio µ mu ν Lettura: nu ξ xi 8. Il Figlio dell’uomo Ave1: Chairé: Alleluia1: Ave1: Chairé: Alleluia1: Ave2: Chairé: Alleluia2: Ave2: Chairé: Alleluia2: Ave3: Chairé: Alleluia3: Ave3: Chairé: Alleluia3: Ave4: Chairé: Alleluia4: SCTB SC SC SoloT SC Solo, +T, +SC SoloT Solo, +TB SoloTS SC Solo, +T, +SC SoloS Solo, +CT SoloC SC Solo, +C, +S SoloT Solo, +T, +C, +S SoloT TB+SoloC Soli, +T, +C SoloT Solo, +T, +C, +S SoloS CTB Solo, +S SoloT SC, +Solo, +T SoloB SCTB T, +S SoloT Solo, +SC, +T nota D3 S SoloS&S SC Solo&C, +S SoloB Solo, +B, +T, +SC ο π ρ 10. L’agnello σ 11. L’Immacolata τ υ 12. La luce ϕ 13. La salvezza dei peccatori χ 14. Orazione ψ ω Conclusione omicron nota D2 T, +SoloB +B Solo, +B, +C, +T, +S pi SoloC Alleluia4: Solo, +B, +T, +SC rho SoloC Ave1: SC Chairé: Solo, +T, +SCB sigma SoloT Alleluia1: Solo, +TB tau SoloT Ave2: SC Chairé: Solo, +B,+CT ypsilon SoloT Alleluia2: SoliSCT, +T, +C, +S phi SoloB Ave3: SCTB Chairé: Solo, +B, +S chi SoloS Alleluia3: Solo, +SC, +T, nota D3 C Lettura: nota D3 S psi SoliSCTB Ave4: SC Chairé: SoliSCTB omega SoliSCTB Alleluia1 C +Alleluia2 +T +Alleluia3 +S +Alleluia4 +B Kontakion SCTB Chairé SC, +TB Amen SCTB Ave4: Chairé: