Anno XX n°8 Foglio di informazione parrocchiale Maggio 2011 Nel mese di Maggio il S. Rosario verrà recitato solennemente ogni lunedì nelle seguenti strade della nostra Parrocchia e la statua della Madonna alla fine della preghiera verrà accompagnata processionalmente in casa delle famiglie che si renderanno disponibili, dove ogni sera, per una settimana, verrà recitato il S. Rosario alle ore 21: Lunedì 2 Maggio - ore 21,15 Via de’ Vanni (rientro al n°11) Lunedì 9 Maggio - ore 21,15 Via Bronzino (piazzale interno Case Popolari) Lunedì 16 Maggio - ore 21,15 Piazza Pier Vettori Lunedì 23 Maggio - ore 21,15 Via Zanella (piazzale interno Case Popolari) Lunedì 30 Maggio - ore 21,15 Via della Fonderia (piazzetta interna “sotto l’arco”): dopo la recita del S.Rosario la statua della Madonna verrà accompagnata processionalmente in Chiesa per la conclusione del mese mariano Parrocchia di Santa Maria al Pignone – Via F.Cavallotti, 11 – 50142 Firenze – tel. 055 2337844 Don Andrea tel. 055 2299820 http://www.pignone.weebly.com – e mail: [email protected] Nella vita di ogni donna la maternità è un evento che trasforma radicalmente l’esistenza, fin dal momento in cui si annuncia l’inizio di una vita nascente: vita propria e vita altra da sé. Ogni attesa è stupore e ogni bambino che nasce è il miracolo dalla vita che si ripete, antico e sempre nuovo. Maria, come ogni donna, ha vissuto l’ansia e lo stupore dell’attesa e la gioia della nascita di un figlio, ma lei è stata prescelta, fra tutte le creature per essere madre del Figlio di Dio. Ogni vita è dono di Dio, ma la maternità di Maria è frutto di un intervento diretto di Dio, senza intervento di uomo. Gesù, Figlio di Dio e Dio egli stesso, si incarna nel grembo di Maria, che così viene ad essere Madre di Dio. All’annuncio dell’Angelo Maria risponde: “Eccomi, sono la serva del Signore; sia di me secondo la tua parola” Con il suo sì, accetta su di sé la volontà di Dio e diviene strumento di salvezza per tutta l’umanità. Noi tutti viviamo perché un giorno una donna ha detto sì alla vita, ci ha accolto. Maria ci insegna che accogliendo in sé la volontà di Dio ha saputo compiere cose grandi. In questo essere donna dell’accoglienza è modello per ogni madre e per ogni credente: ci insegna che la volontà di Dio non è imposizione che ci costringe, ma lo svelarsi del suo amore per noi. Non siamo al mondo per caso, ma per un disegno di Dio e in questo grande mosaico, ognuno di noi è una piccola tessera, che con la sua vita porta a compimento un grande progetto; quello che Dio ha pensato per noi è la nostra realizzazione piena: il sì a cui siamo chiamati è un sì che ci realizza, non un limite. Nelle parole del Magnificat Maria ci insegna a saper guardare con gioia e riconoscenza a “Colui che opera cose grandi” nella nostra vita, a saper vedere nei fatti della nostra esistenza la presenza di Dio. Noi viviamo di fretta, cercando di far posto nelle nostre giornate ai molti impegni. Così siamo portati a vivere in modo superficiale. Maria, ci dice il Vangelo di Luca, “custodiva tutte le cose meditandole nel suo cuore”. Anche in questo Maria è un modello per ogni madre e per tutti. Ha trascorso la sua vita nei lavori di casa, accudendo suo figlio e Giuseppe, suo sposo, come tante donne, ma ha sempre saputo collegare gli avvenimenti; meditare è salvare il passato, collegarlo con il presente, per capirne i segni, e con il futuro. Non basta vivere gli avvenimenti: occorre avere occhi per comprenderne il senso e il valore. Maria che ha portato nel grembo il Figlio di Dio, che bambino lo ha cullato fra le sue braccia e lo ha accudito e aiutato a crescere, che è stata per lui maestra di vita, è sicuramente modello di amore per ogni mamma. Poi, divenuto uomo, lo ha seguito e accompagnato, presenza discreta, mai invadente e protagonista; nei momenti di gioia, e in quelli di dolore, fino ai piedi della croce , quando tutto sembrava finito e fare la volontà di Dio sembrava incomprensibile, Maria ha rinnovato il suo sì. Preghiamola con le parole di Benedetto XVI : Maria,madre del Sì tu hai ascoltato Gesù e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore. Stella del mattino, parlaci di Lui e raccontaci il tuo cammino per seguirlo sulla via della fede. Questo mese si apre con un grande evento proprio domenica 1. Il nostro diacono Nicola che da ottobre scorso fa servizio nella nostra parrocchia, verrà ordinato sacerdote dalle mani del Vescovo, mons. Giuseppe Betori. Alle ore 18 quindi, tutti in cattedrale per partecipare a questo evento. In questo giorno non ci sarà la messa delle 18 in parrocchia. A partire da lunedì 2, e per tutti gli altri lunedì di Maggio, sarà recitato il S. Rosario nelle varie zone pastorali alle ore 21,15. Al termine della recita, l’immagine della madonna sarà portata in una casa della zona dove verrà recitato il rosario la settimana successiva e dove ogni sera verrà recitato il rosario alle ore 21. Lunedì 30 l’immagine della madonna verrà riaccompagnata in Chiesa. La recita del S.Rosario ci sarà ogni giorno del mese anche in cappella alle ore 17:30. Sabato 7 e domenica 8 Ormai questa iniziativa sta diventando una tradizione nella nostra parrocchia. Lo scopo è quello di recuperare vestiario e oggetti che altrimenti verrebbero gettati sostenendo così le varie opere caritative. Domenica 22 ancora una messa novella alle ore 10 di don Andrea Malavolti che, come seminarista, ha svolto servizio presso la nostra parrocchia. Domenica 15 il novello sacerdote don Nicola Materi celebrerà la prima messa nella nostra parrocchia alle ore 11. In questa domenica saranno unificate le messe delle 10 e delle 11,30 nell’unica delle ore 11. Al termine della messa, per coloro che lo desiderano, verrà fatto il pranzo a buffet nel campino. Per potervi partecipare è necessario fare l’iscrizione presso la segreteria. Per l’occasione la parrocchia offrirà al novello sacerdote una casula per la celebrazione. Ventidue bambini e bambine della nostra parrocchia riceveranno per la prima volta Gesù eucaristia. L’evento di prima comunione sarà preceduto da due giorni di ritiro per i comunicandi. Francesco Amodio Veronica Banduhan Pauline Joyce Banduhan Gabriele Bartoli Giorgia Bellesi Giada Bellesi Ylenia Bisogni Susanna Brucoli Gaia Fusi Margherita Granchi John Moises Gragasin Filippo Mancini Leonardo Milo Ivan Necerini Tommaso Puci Simone Savoca Dario Sollazzini Emmanuel Tecla Dana Tello Elisa Tomasi Lorenzo Tucci Lorenzo Vanzi Domenica 1 Mercoledì 4 Lunedì 2 Venerdì 6 Sab. 7-Dom.8 Domenica 8 Lunedì 9 Domenica 15 Lunedì 16 Domenica 22 Lunedì 23 Domenica 29 Lunedì 30 ore 18 ore 17 ore 21,15 ore 21-22,30 ore 9-19 ore 12,15 ore 21,15 ore 11 ore 21,15 ore 10 ore 21,15 ore 9,30 ore 21,15 Ordinazione del Diacono Nicola in Cattedrale Corso di Formazione per i volontari S. Rosario nelle Zone Adorazione notturna Mercatino in Piazza Supplica alla Madonna di Pompei S. Rosario nelle Zone S. Messa Novella di don Nicola Materi S. Rosario nelle Zone S. Messa Novella di don Andrea Malavolti S. Rosario nelle Zone Solennità della SS. Trinità - Prime Comunioni S. Rosario e chiusura del mese mariano Anversa Matteo Vespetti Luciana Lapini Ilario Il nostro diacono Nicola il 1° Maggio sarà ordinato sacerdote e visto che l’ultimo tratto di strada della sua formazione lo ha condiviso con noi, con la speranza che possa esserci anche per il futuro, una volta ordinato, vogliamo conoscerlo un po’ più da vicino. È quindi stato chiesto a lui di raccontarci un po’ della sua storia. “Raccontarvi della mia storia mi emoziona non poco e sarebbe anche molto lungo perché dovrei dire di tutta una vita. Non penso che gli spazi del giornalino lo consentirebbero, così mi limiterò a qualche perla essenziale, confidando, per vincere ogni timidezza, che raccontare di come il Signore sia arrivato fino a me sia cantare la Sua misericordia e fare Sue lodi; questo solo vale la pena di esser scritto. Sono nato il 30 ottobre del 1974 nel quartiere di Porta Romana, a Firenze; ho un fratello, più piccolo di me di un anno. La mia parrocchia di Battesimo è stata S. Ilario a Colombaia. Comunione e Cresima le ho ricevute alla parrocchia di S. Margherita a Montici. Non ho avuto dopo cresima né gruppi del genere. Gli anni del liceo, al Galileo, sono stati intensi di studio e di una certa lontananza dalla Chiesa. Non avevo una parrocchia in particolare né frequentavo sempre la S. Messa la Domenica. Tutto stava maturando nel silenzio, nel nascondimento, nel tempo. Ricordo l’estate dei miei vent’anni al mare. Andare a ballare la sera con il gruppo di amici e, nello stesso tempo, la domenica mattina desiderare di svegliarmi in tutti i modi per poter andare alla S. Messa delle 10. Mi sentivo atteso lì e ricevevo una grande gioia. Gli anni passano; senza fretta. Il Signore lavorava nel segreto, in modo delicatissimo e conoscendomi molto, molto bene! A 24 anni, in modo avventuroso e, ora posso dire, provvidenziale!, vado al primo ritiro spirituale della mia vita! Un’incontro importante con Gesù. Lui sapeva già tutto, io ancora non mi immaginavo nulla, né mai mi sarei aspettato di diventare prete! Non era assolutamente nei miei pensieri! A quel primo ritiro ne sono seguiti diversi altri, e mi hanno accompagnato, tutte le volte, sempre con estrema saggezza e umanità. Il Signore mi prendeva per mano. Senza mai forzare, ma sempre come dicendo “Se, vuoi..”. Nel frattempo, all’interno di vari trascorsi universitari, tra Scienze Naturali, Giurisprudenza e Lettere Classiche, cominciavo il volontariato al Centro Mercede e alla scuola Arcobaleno per aiutare i ragazzi immigrati nel recupero della scuola dell’obbligo. Mi si aprivano nuovi orizzonti di umanità. Passano altri anni. Arriva il lavoro, la possibilità, forse, di metter su famiglia, il vero unico grande sogno della mia vita, fin da piccolino..! Ma vedo che non sono queste le strade per me; che “qualcuno” mi sta guidando altrove, dove mai mi sarei aspettato…e, soprattutto, che in tutto questo, sperimento una pace e una gioia assolutamente inedite e che non vengono da me. Stento a crederci e, fra tante cose, mi viene spontaneo fare l’unica cosa forse assennata da fare. Aspetto, nel silenzio. Lascio fare a Lui. E così è stato. Fino al 2005. Un altro ritiro, la morte di Giovanni Paolo II, l’incontro, proprio nella settimana santa di quell’anno con suor Esther, missionaria spagnola Verbum Dei, che, col suo entusiasmo da innamorata di Gesù, mi dona il gusto della Parola di Dio, la Gmg di Colonia….I primi contatti col Seminario (non sapevo nemmeno dove fosse…!). Il 4 Dicembre di quell’anno, II Domenica di Avvento, entro in Seminario. Comincia una storia di amore, di verità, di umanità, bellissima. Il gruppo Vocazionale, la facoltà Teologica, la vita comunitaria. La preghiera. Il servizio domenicale nelle parrocchie, che scandiva le varie tappe del cammino spirituale, oltre che teologico: la candidatura, il lettorato, l’accolitato…fino al diaconato. Prima, per due anni al S. Cuore in via Capodimondo. Poi al Galluzzo, l’anno scorso…e infine qui da voi, appena dopo l’Ordinazione Diaconale, ricevuta il 10 Ottobre dello scorso anno. E ora sono qua, a scrivervi, mentre mancano solo due domeniche all’Ordinazione. Ringrazio il Signore, con tutto il cuore. Mi affido totalmente a Lui e alla Sua Mamma Santissima, che non ha mai smesso di seguirmi e accompagnarmi con dolcezza e sapienza materne. Vi chiedo le vostre preghiere, tante, veramente tante, se vorrete, per me, per i miei cinque compagni di ordinazione, quest’anno! Il passo è enorme, incommensurabile, non lo possiamo nemmeno immaginare! Le nostre forze restano quelle che sono. Deboli imperfette, misere…ma, il Signore ha cura di noi. É Lui che ci chiama e ci dà la forza. E, con forza, se non sapessi più dir altro, voglio dirvi: il Signore è “un gran Signore!”, veramente! Non ci abbandona mai! E ha disegni di misericordia, di pace, di vita vera e di gioia grande su ciascuno di noi! Grazie a voi tutti, e a chi ha avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui! Soprattutto ringraziamo insieme il Signore, aiutatemi a ringraziarlo anche voi.” E dopo averci parlato un po’ di te, anch’io voglio dirti qualcosa dal momento che la Provvidenza ti ha fatto arrivare al Pignone, caro Don Nicola, e te lo dico non solo a livello personale, ma di tutta la Comunità del Pignone. Diversi anni fa venne pubblicato un libretto di commenti al rito di Ordinazione intitolato «VIVI IL MISTERO POSTO NELLE TUE MANI»; faccio mio questo titolo per dirti «Vivi il Mistero posto nelle tue mani». Vivere questo mistero significa, per dirla con espressione latina: «Sacerdos alter Christus», il sacerdote è un altro Cristo. Essere un altro Cristo significa vivere un amore che non sempre è compreso, non sempre è contraccambiato anzi, alle volte anche rifiutato. È per questo che non puoi appoggiarti sulle tue forze, ma su Gesù. Conta sulla nostra preghiera perché tu possa essere un prete così; è quello di cui il mondo ha bisogno. Con tanti auguri per i primi passi nel ministero. don Andrea e la Comunità del Pignone