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·Anno XIX numero 403 del 14 Agosto 2008 · Euro 1,00
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un breve turno
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Il giornale sarà
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prossimo.
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2
Regione
numero 403 del 14 Agosto 2008
GOVERNO E REGIONE IN SILENZIO
DI FRONTE ALLE EMERGENZE SARDE
Mario Medde*
Mentre il sistema produttivo
sardo è in caduta libera e si registra un aumento senza precedenti della disoccupazione e
della cassa integrazione, il silenzio del Governo nazionale sulla
richiesta d’incontro avanzata ormai da due mesi da CGIL CISL
UIL e l’assenza e la remissività
della Giunta regionale, sono
un’ulteriore conferma della necessità di unire i lavoratori, i
pensionati e i cittadini sardi intorno a un’iniziativa di lotta e,
alla ripresa post-feriale, non può
che confluire verso lo sciopero
generale. Circa due mesi fa, il 5
giugno 2008, le segreterie regionali di CGIL CISL UIL sollecitavano al sottosegretario alla
presidenza del Consiglio onorevole Gianni Letta la riapertura
del tavolo romano sulle emergenze produttive della Sardegna
e sull’Intesa Istituzionale di Programma. Nessun segnale è pervenuto dal Governo e dalla Regione in questi sessanta giorni.
Lo stesso incontro con i Parlamentari sardi non ha sortito effetto alcuno. Eppure gli impegni
assunti un anno fa dal Governo
nazionale, ma anche dalla Regione (su attività produttive, aerospaziale, infrastrutture, agroalimentare, scuola, formazione e
ricerca, bene culturali), potrebbero, se inseriti in una strategia
regionale di sviluppo, attenuare
gli effetti della crisi economica
e sociale e aprire una nuova fase
di progresso.
Non è ripetitivo e inutile evidenziare, ancora una volta, che,
mentre si dibatte a livello politico solo sulle dialettiche interne
a ciascun partito, il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2008 si è collocato al
13,5%, rispetto all11,2% dell’ultimo trimestre 2007, e
all’8,7% del trimestre ancora
precedente. Ormai, salvo qualche rarissima eccezione che non
inficia purtroppo la tendenza generale, il sistema produttivo sardo è caratterizzato solo dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione tra il
2006 e il 2007 è cresciuta di oltre 1 milione di ore, passando da
3,57 milioni di ore a 4,66 milioni di ore (fonte INPS).
I dipartimenti industria delle segreterie regionali di CGIL CISL
UIL hanno evidenziato la drammaticità del settore e l’urgenza
di pervenire a una fase di mobilitazione e di lotta. Ma, in Sardegna, si è orami di fronte a una
crisi che attraversa tutti i settori
dell’economia e della società.
* Segretario Generale Cisl sarda
Dunque la remissività della
Giunta regionale, rispetto alle
strategie necessarie a fronteggiare la crisi e il silenzio del Governo nazionale sono elementi
preoccupanti non solo sul versante sociale ma anche su quello
politico e istituzionale. Fatti che
non possono passare sotto silenzio, soprattutto nel mese delle
vacanze; proprio quando si è
portati più che in altri mesi a occultare le difficoltà dell’Isola
con l’alibi di una Sardegna turistica e vacanziera.
Per questi motivi l’impegno della politica e delle istituzioni sar-
IL LAVORO GIORNALISTICO
SEMPRE PIU’ PRECARIO
Il lavoro giornalistico diventa
sempre più precario e meno
garantito. Il Consiglio direttivo
dell’Associazione della Stampa Sarda ha esaminato la situazione occupazionale in Sardegna dove un giornalista su tre
è disoccupato o precario.
Il sindacato ritiene un colpo
durissimo inferto ai lavoratori
più deboli l’emendamento al
testo della manovra economica
definito “anti precari”, perché
nega la possibilità al giudice di
disporre l’assunzione a tempo
indeterminato del lavoratore
precario utilizzato dalle aziende senza il rispetto delle regole. E’ una scelta che penalizza chi ha in corso un procedimento per il riconoscimento
del proprio diritto ad un lavoro
stabile e invece, se la norma
fosse approvata, potrebbe solo
sperare in un indennizzo, mai
certamente equo.
Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Sarda
ha esaminato anche i mutati
criteri di accesso al lavoro
giornalistico alla Rai. L’Azienda ha accettato la richiesta del
sindacato di rendere più trasparenti le assunzioni e ha stabilito di procedere ad una selezione su base regionale. Si
tratta di una scelta importante,
un passo avanti decisivo.
L’Azienda, tuttavia, ha stabilito criteri rigidi di selezione
che non tengono conto della
realtà professionale in Sarde-
Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA
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Hanno collaborato a questo numero:
Gianni Podda, Gigi Aste, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa,
Marco Massa, Giovanni Poddigue, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras,
Giovanni Fiabane, Marcello Murru.
Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 225 (199) - Carbonia (CA)
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de non può limitarsi a richiamare il problema, anche se questo
succede assai raramente, ma urge invece un forte segnale che a
Cagliari e a Roma consenta,
quanto prima, di riaprire il confronto sullo sviluppo e il lavoro
per verificare la solvibilità degli
impegni assunti.
Da parte sua la CISL è impegnata a costruire, insieme alle
altre forze sociali e all’associazionismo, le necessarie iniziative di lotta per garantire all’Isola
risposte adeguate e certe sul
versante degli investimenti finanziari e dei progetti, locali e
nazionali, utili a combattere la
crisi, la povertà e a promuovere
il lavoro.
gna e nel Paese. L’età media di
accesso alla professione, infatti, va ben oltre i 30 anni imposti dalla Rai come limite massimo. In questo modo non solo
si nega un’opportunità alla
maggioranza dei giornalisti disponibili, ma l’Azienda stessa
riduce il proprio campo di
scelta, privandosi della possibilità di effettuare la selezione
fra un numero maggiore di
professionisti preparati.
L’Associazione della Stampa
Sarda sostiene pertanto la richiesta dell’Usigrai di un bando pubblico con procedure selettive che consentano la partecipazione a tutti i giornalisti
professionisti.
PRIX ITALIA A SETTEMBRE A CAGLIARI
Dal 14 al 20 settembre si terrà a
Cagliari la sessantesima edizione del Prix Italia. Il più antico e
prestigioso concorso internazionale per programmi Radio, Tv e
Web organizzato dalla Rai, torna in Sardegna su iniziativa della Regione. Nel Terminal Crociere del Molo Ichnusa, nel
Teatro Lirico e in altre prestigiose sedi cittadine si svolgeranno le cerimonie di inaugurazione e chiusura, gli eventi Rai
con anteprime di Raiuno, Raidue, Raitre, Rai Educational,
Rai Sardegna, rassegne, incontri e convegni. Al concorso
Prix Italia si contano 267 pro-
grammi provenienti da 85 organismi in rappresentanza di 44
nazioni. I programmi in concorso per il Premio Speciale “Comunicazione per la vita” sono
45, 11 i programmi nel Premio
Speciale “Creatività in Alta Definizione”. Tra i vincitori delle
edizioni storiche del Prix Italia
spiccano i nomi di Samuel Bec-
kett, Eugene Ionesco, Federico
Fellini. Nel 1957 la televisione
entra nel concorso. Nel 1962
l’Unesco istituisce un premio
speciale per l’opera che meglio
rappresentava i rapporti tra
Oriente e Occidente, confermando la tradizione che ha visto l’organizzazione mondiale
per la cultura delle Nazioni
Unite vicina al Prix Italia. Nel
1998 è stato creato il Premio
Web. La sessantesima edizione
del Prix Italia si svolge in collaborazione con: Comune di Cagliari, Fondazione Banco di
Sardegna, Autorità Portuale di
Cagliari, Meridiana.
LA REGIONE HA STANZIATO 38 MILIONI
A FAVORE DELLE IMPRESE TURISTICHE
L’Assessorato del Turismo ha
stanziato 38 milioni di euro
per le imprese del settore turistico e ricettivo. Il 5 agosto
2008 è stato pubblicato il bando “Pacchetti Integrati di Agevolazioni (PIA) Turismo e Posadas”.
La scadenza è fissata per il 14
ottobre 2008 e le domande potranno essere presentate a partire dal 1 settembre 2008. Possono partecipare al bando imprese singole o associate.
Diverse le novità dei PIA sul
turismo che riguardano prima
di tutto il progetto “Posadas”.
Con una dotazione finanziaria
di 15 milioni sui 38 totali, Posadas si propone come un programma d’intervento per favorire iniziative integrate di ospitalità attraverso il recupero di
edifici storici, di pregio o in linea con il Piano paesaggistico
regionale.
Il bando PIA Turismo e Posadas propone una modalità integrata per l’accesso alle agevolazioni da parte delle imprese. Con una sola domanda,
da compilare on-line, le imprese possono richiedere il finanziamento degli investimenti produttivi, dell’innovazione aziendale, dei servizi
reali e della formazione.
Il bando prevede la modifica
della soglia di punti portata da
60 a 35 per l’accesso all’agevolazione e l’innalzamento
del valore degli investimenti
ammissibili ad agevolazione,
la semplificazione delle fasi,
modalità e tempi di istruttoria
e l’innalzamento della tempistica per la realizzazione delle
iniziative.
Soggetto attuatore sarà la Unicredit Banca SpA che attiverà
uno sportello informativo a
disposizione delle imprese.
Per il momento lo sportello,
accessibile su prenotazione 4
giorni a settimana, sarà attivato nelle sedi di Cagliari e Olbia. Il progetto Posadas sarà
finalizzato alla valorizzazione
del patrimonio storico e architettonico della Sardegna e al
rafforzamento dei sistemi turistici, per migliorare il livello
di competitività dell’offerta
con innovazioni tecnologiche
e organizzative. Inoltre servirà
a favorire la creazione di nuove iniziative imprenditoriali
nel campo del turismo e di una
rete integrata di ospitalità regionale identificabile attraverso il marchio “Posadas”.
Il circuito turistico dovrà essere costituito da 1.200 posti letto, 600 camere, strutture in gestione associata in almeno 50
località diverse e in tutte le
Province sarde. Il tutto sotto
un unico marchio. La rete Posadas dovrà essere realizzata
in edifici particolarmente rappresentativi delle tradizioni locali e con tipologie legate alle
migliori esperienze dell’offerta turistica contemporanea.
Dovranno essere previste soluzioni innovative negli elementi di arredo delle camere e degli spazi comuni. All’interno
delle Posadas ci saranno libri
di storia, poesia e letteratura
della Sardegna insieme a brochure, fotografie e immagini
per promuovere il territorio. È
prevista la valorizzazione di
prodotti enogastronomici locali. Nel recupero degli edifici
dovranno essere utilizzati pietre e materiali locali riconducibili all’identità dei luoghi.
Il progetto Posadas prevede
anche la presentazione di un
Piano di promozione. Riguardo alle valutazioni delle proposte delle imprese che intenderanno partecipare al bando
per la realizzazione del nuovo
circuito turistico, tra l’altro,
sarà presa in considerazione la
capacità del piano architettonico e paesaggistico di interpretare l’identità del territorio.
Nel rispetto della filosofia, degli orientamenti e degli indirizzi della pianificazione paesaggistica regionale e dei principi di sostenibilità.
Lavoro
3
numero 403 del 14 Agosto 2008
PROPOSTA DI LEGGE PER ABBATTERE I COSTI
DEL CARBURANTE CONSUMATO IN SARDEGNA
Una proposta di legge per abbattere le accise sui carburanti ai cittadini sardi, e portare il
prezzo della benzina e del gasolio rispettivamente a 95
centesimi al litro e a 85 centesimi “a bilanciamento seppure parziale” della mancata acquisizione dei 9/10 delle imposte sulla fabbricazione dei
prodotti petroliferi (art 8 dello
Statuto speciale), è stata presentata dal Gruppo dei Riformatori sardi (primo firmatario
Sergio Pisano) che l’hanno illustrata nel corso di una conferenza stampa.
Il Gruppo dei Riformatori,
prendendo spunto da quanto
stabilisce lo Statuto che impone allo Stato di erogare alla
Sardegna la quota dei 9/10
delle accise e delle imposte
sui prodotti petroliferi prodotti nell’Isola, ma constatando
come l’imposizione delle accise avvenga tutt’oggi, attraverso il perverso meccanismo
di differimento dell’esazione,
nel luogo in cui si trovano i
“depositi fiscali” che sono
Il Presidente della Regione Renato Soru e l’Assessore dei Trasporti Sandro Broccia hanno incontrato i rappresentanti della
Confindustria in Sardegna, con il
neo Presidente regionale Massimo Putzu e i responsabili di Cagliari Alberto Scanu, di Sassari
Stefano Lubrano e di Nuoro Antonio Nieddu, con i rispettivi direttori, ai quali hanno illustrato il
lavoro impostato dalla Giunta regionale in materia di continuità
territoriale marittima per i passeggeri e le merci alla luce dell’incontro avuto con il Ministro
delle Infrastrutture Altero Matteoli.
Nel confermare la indisponibilità
proclamata dal Ministro al rinnovo della convenzione con la Tirrenia, il Presidente Soru ha detto
agli imprenditori che l’obiettivo
della Regione è di arrivare, il
prossimo autunno, alla conferenza di servizi e alla gara internazionale per l’imposizione degli
oneri di servizio pubblico che
stabilisca con quale cadenza, velocità, tipo di navi e costi sarà
garantita la continuità marittima
per i passeggeri e per le merci.
“Possiamo dire, ha detto il Presidente, che la Regione metterà
ubicati tutti fuori Sardegna,
ritiene illegittima tale situazione e intende rivendicare,
attraverso la proposta di legge
un bilanciamento.
Secondo i calcoli fatti dal primo firmatario della proposta,
Sergio Pisano, la Sardegna
dovrebbe beneficiare annualmente di 2,3 miliardi di euro.
A bilanciamento dei quali si
potrebbe abbattere del 50 per
cento la quota delle imposte
che gravano sui carburanti e
sugli olii combustibili consumati nell’Isola.
Come precisa la proposta,
poichè “la lettera e) dell’art. 8
dello Statuto riconosce una
compartecipazione dei 9/10
alla Regione sull’imposta di
fabbricazione dei prodotti petroliferi e comprende anche i
prodotti che vengono trasferiti dal produttore in depositi fiscali fuori dell’Isola, la cui
imposta è applicata e “percetta” fuori dalla Sardegna”, si
stabilisce che a bilanciamento
di tali mancati introiti, le accise gravanti sui carburanti im-
messi al consumo nel territorio sardo siano ridotte del
50%.
Alla legge, hanno sottolineato
i proponenti, si vuole dare un
carattere d’urgenza.
L’importanza di questo provvedimento è stata ribadita da
Sergio Pisano, che ha ricordato come in tal modo si darebbe un grande sostegno ad attività produttive che oggi soffrono particolarmente dal caro benzina: a cominciare dai
settori della pesca e dell’agricoltura. “D’altra parte –ha
sottolineato Pisano- altre regioni, come il Friuli e la Valle
D’Aosta beneficiano di già di
vantaggi sul costo dei carburanti”.
“Bisogna dare atto all’on. Pisano, ha sottolineato Gavino
Cassano, del lavoro di ricerca
effettuato per la stesura della
legge”. Ed ha ricordato l’interrogazione da lui stesso presentata sullo stesso argomento nel mese di giugno senza
alcuna risposta.
Attilio Dedoni, da parte sua,
ha ricordato come dopo le
manifestazioni a Roma per la
cosiddetta partita delle “Nuove entrate”, non si è attuata
alcuna iniziativa su questo
versante a dimostrazione che
quel che contava era solamente una questione di immagine.
Pier Paolo Vargiu ha invece
posto l’accento su un fatto: in
autunno si combatterà la battaglia su federalismo fiscale,
e la Sardegna, ha detto, dovrà
presentarsi al tavolo con una
propria linea e proprie proposte, e questo è un diritto preciso che occorrerà far valere
nel futuro confronto. Quanto
alla presenza della Saras, anche accantonando la questione ambientale, tuttavia si deve sottolineare che l’uscita
della Sardegna dall’Obiettivo
1 deriva in buona parte dalla
presenza della Saras che fa
lievitare l’indice del prodotto
interno lordo della Sardegna,
senza alcun diretto beneficio.
CONTINUITA’ TERRITORIALE SARDA
SORU E BROCCIA A CONFINDUSTRIA
PROTESTA DEI SINDACATI TIRRENIA
LE DOMANDE DI CONTRIBUTO
PER PESCA E ACQUACOLTURA
L’Assessorato dell’Agricoltura
e riforma agro-pastorale ha
pubblicato il bando per il finanziamento della misura 4.7
del Por Sardegna 2000-2006
sottomisure: acquacoltura, attrezzature porti da pesca, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici.
La misura, in particolare, si
propone di rafforzare la competitività favorendo il rinnovamento strutturale del comparto
pesca in armonia con le esigenze sociali e territoriali in
un’ottica di sviluppo sostenibile.
Al bando possono partecipare:
- Imprenditori e/o relative forme associative (ad es. consorzi) operanti nel settore dell’acquacoltura per la relativa sottomisura;
- enti pubblici, relativamente
alla sottomisura attrezzature
porti da pesca;
- Imprese e relative forme associative (ad es. consorzi) operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca per
la relativa sottomisura.
Le richieste di finanziamento
dovranno essere presentate a
partire dal 16 agosto e fino al
15 settembre 2008 seguendo le
istruzioni riportate nel bando e
utilizzando la modulistica pubblicata ad Argea Sardegna.
Le risorse finanziarie pubbliche programmate ammontano
complessivamente a 6milioni
di euro, così ripartiti per sottomisura:
- acquacoltura 2.500.000,00
- attrezzature porti da pesca
1.000.000,00
- trasformazione e commercializzazione 2.500.000,00.
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
SEDE DI CARBONIA
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SEDE DI IGLESIAS
09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025
e-mail: [email protected]
Presidente: Pierfranco Gaviano
Cagliari - Porto
ASSESSORI:
una parte delle enormi risorse
che lo Stato spende oggi con la
Tirrenia per facilitare l’accetta-
Bar Ristorante Pizzeria
Argentaria
di Cosimo e Giovanni Cui
zione degli oneri di servizio pubblico da parte dei privati, che è il
modo per rendere il trasporto rispettoso delle regole europee,
come avviene per il trasporto aereo”. La fine del monopolio Tirrenia, soprattutto nei collegamenti tra Cagliari e il Continente, renderà possibile raggiungere
Civitavecchia in 7 ore da Cagliari e Livorno in 11 ore, a 25 nodi
di velocità, con servizio decente,
la certezza di venire imbarcati e
con un risparmio di costi, e soprattutto di costi ambientali provocati dall’attraversamento tutti i
giorni della Sardegna da parte di
400 Tir, mandati dal sud dell’Isola a imbarcarsi a Olbia. Il
Presidente della Regione ha illustrato le conseguenze che questa
novità, insieme al Piano di ristrutturazione delle Ferrovie,
comporta per l’insieme della
portualità della Sardegna. “Olbia, ha detto il Presidente della
Regione, non può sostituire Golfo Aranci specializzandosi come
porto per le merci della Sardegna. Anzi, vuole incrementare la
propria vocazione turistica, il
traffico da crociere, restando il
più importante porto passeggeri
e salvaguardando la mitilicoltura
per le acque del golfo. Se merci
devono essere trasportate saranno quelle del nord est della Sardegna”. A Cagliari, posta la vocazione turistica del porto nel
centro storico, il Porto Canale
con il nuovo banchinamento e
senza più il monopolio Tirrenia è
destinato a grande porto delle
merci del sud dell’Isola, mentre
la Regione ipotizza che Porto
Torres diventi sempre di più il
porto per i collegamenti con il
nord Italia, la Francia e anche
Civitavecchia, come nodo di una
linea internazionale che conta
sulle ampie aree portuali e sul
collegamento ferroviario.
Contro la posizione del Presidente della Regione si sono
schierati i sindacalisti Tirrenia
che hanno addirittura minacciato
il blocco dei collegamenti se non
verrà smentita l’ipotesi della cessazione della convenzione con la
Tirrenia. Tutto ciò potrebbe innescare un braccio di ferro che potrebbe avere conseguenze assai
pesanti nei collegamenti da e per
la Sardegna.
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Carla Cicilloni Vice pres. Politiche della tutela Ambientale
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Mauro Esu Attività Produttive
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4
Lavoro
numero 403 del 14 Agosto 2008
COMPATIBILITA’ AMBIENTALE DEL METANODOTTO
INTERESSATI IN SARDEGNA 40 COMUNI E SETTE PROVINCE
Gianni Podda
L’avviso pubblico di Galsi, con
il quale vengono richieste tutte
le autorizzazioni alla costruzione del metanodotto AlgeriaSardegna-Italia e il relativo pronunciamento di compatibilità
ambientale del progetto stesso,
ha messo in luce, finalmente,
qualcosa che finora era rimasto
nelle segrete stanze della Snam,
incaricata dei lavori nel territorio italiano, e della Regione le
cui uniche chiavi sono rimaste
finora in mano al Presidente
Renato Soru, vero patron dell’iniziativa.
Stanti i requisiti predisposti da
Snam, risulta realistica l’esclusione dai lavori in Sardegna degli affiliati Ance, Confindustria,
Api Sarda e CNA. Le stesse associazioni datoriali avevano
elaborato un documento con il
quale denunciavano l’esclusione dell’impresa sarda dai lavori
in argomento.
INIZIO DEI LAVORI
Stando all’avviso pubblico, dovrebbero essere almeno una
cinquantina i soggetti chiamati
a pronunciarsi sulla compatibilità del progetto. In ordine saranno: Ministero dell’Ambiente, Regione Sardegna, Regione
Toscana, Province Carbonia
Iglesias, Cagliari, Medio Campidano, Oristano, Nuoro, Sassari, Olbia Tempio, Livorno, 40
Comuni sardi che verranno attraversati nel proprio territorio
dalla condotta del metanodotto,
più il Comune di Piombino. E’
da presumere che, data la quantità di enti chiamati da dare il
proprio parere in merito, il tutto
verrà superato mediante la
Conferenza di Servizi al uopo
convocata. Resta il fatto, però,
che i Comuni e le Province non
avranno il tempo necessario per
valutare compiutamente il carteggio, né avranno la possibilità
di esprimere un parere con le
opportune osservazioni.
Ciò dovrebbe imporre un certo
rallentamento sulla data d’inizio dei lavori che non potranno
essere completati, stando alle
stime più ottimistiche, prima
del 2012-2015.
Il progetto prevede la stesura di
una condotta lunga poco meno
Metanodotto - Valvola lungo tragitto
di 600 km, parte in terra e parte
in mare. In Sardegna i km di
condotta che verranno stesi saranno circa 270. Lungo rete ci
saranno almeno 40 punti di derivazione, per servire (così si
dice) le popolazioni locali.
I lavori lungo rete atterranno allo scavo per la condotta, alla
stesura del metanodotto principale e quindi delle reti di derivazione, al ripristino del suolo
(ammesso che questa operazione possa definirsi tale dal momento che la rete lungo linea
sarà difesa da una doppia rete
alta almeno due metri.
di gas che sarà certamente superiore alle esigenze dei potenziali utilizzatori. Tanto per fare
un esempio: nel Sulcis il più diretto interessato all’utilizzo di
questo gas sarà l’Eurallumina
che si servirà per produrre energia termica per i propri impianti. Le altre industrie potranno
servirsene in quantità irrisorie,
al pari del potenziale delle altre
zone industriali o artigianali nel
resto della Sardegna. Inoltre,
non va nascosto il fatto che detto gas potrebbe costituire il pretesto per l’affossamento definitivo del discorso carbone Sulcis, al quale sono legate le sorti
economiche di almeno cinquecento famiglie del territorio.
UTILIZZATORI
Secondo le prime stime si calcola che per la Sardegna verrà
riservata una congrua quantità
Percorso metanodotto
L’IBRIDA POSIZIONE DI S.ANTIOCO
Il metanodotto Galsi passerà
davanti alle spiagge e al litorale dell’isola di S.Antioco, ma
poiché la condotta in quel tratto sarà sottomarina, il Comune
sulcitano non potrà eccepire alcunché in ordine alle valutazioni che i Comuni sardi saranno chiamati ad esprimere per il
rilascio del nulla osta alla com-
patibilità ambientale.
In altre parole: la condotta passerà davanti alle spiagge di
S.Antioco, approderà poco distante nel Golfo di Palmas, potrebbe impedire o limitare il
futuro sviluppo del litorale
Ponti-Is Pruinis (compreso il
nuovo porto turistico e relativi
insediamenti), però S.Antioco
non è stata coinvolta.
Si da il caso che, nella deprecata ipotesi di un guasto alla
stazione di arrivo e di spinta
del gas, il primo fronte a subire
le conseguenze (aria, terra) sarebbe proprio S.Antioco che
apre tutte le sue attività marine
sul quel fronte. Chi dovrà assicurare l’incolumità?
L’ARPAS SELEZIONA
LAUREATI IN CHIMICA
L’Arpas ha indetto una selezione per titoli e colloquio
per l’attivazione di una collaborazione coordinata e
continuativa della durata di
sei mesi, in sostituzione di
personale in maternità.
Potranno presentare domanda i laureati in possesso di
laurea specialistica in chimica e relativa abilitazione professionale, con esperienza in
attività analitico-strumentale
e di laboratorio.
La domanda dovrà essere indirizzata all’Arpas - Dipartimento provinciale di Sassari
– Sportello multifunzione via
Rockfeller n. 58/60 – 07100
Sassari e dovrà pervenire entro le ore 14 del 20 agosto
2008 unicamente tramite
raccomandata con ricevuta
di ritorno. Eventuali informazioni potranno essere richieste, preferibilmente via
Via Su Pranu, 12
09010 Santadi (CA)
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BUONE VACANZE
Concomitante con la
chiusura della tipografia per ferie, anche
“Gazzetta del Sulcis
Iglesiente” si concederà un breve turno di
riposo. Il giornale sarà nuovamente in edicola il 4 settembre
prossimo.
e-mail, al Direttore del Servizio risorse umane ([email protected] telefono: 070 67881206) ed al Direttore del Servizio attività
laboratoristiche del Dipartimento Provinciale di Sassari
([email protected] telefono: 079 2835313).
Lavoro
numero 403 del 14 Agosto 2008
CHE DELUSIONE NEI TRASPORTI PUBBLICI
GESTITI DAL NUOVO CARROZZONE ARST!
Vorrei manifestare la rabbia
verso una Dirigenza ARST
Spa, incapace di rispettare i
diritti dei lavoratori delle ex
F.M.S. Il tutto grazie alla complicità della Politica, che con
la sua prepotenza e arroganza
ha affrettato i tempi per il famoso passaggio all’azienda
unica. Che delusione ! Non solo per i lavoratori, ma anche
per gli utenti.
Ma che bravi, dal loro punto di
vista, pensare che in così poco
tempo siano riusciti a distruggere un’azienda che era leader
nel settore dei trasporti ed aveva i numeri per poterlo continuare ad essere. La verità
sconvolgente, per certi versi, è
che l’ARST spa non è strutturata per inglobare F.M.S. e tanto meno F.D.S.. In pratica,
adesso, non ci troviamo in
un’unica azienda, ma la somma di tre aziende per le quali
la Dirigenza, non è preparata:
”anche se questo sembra difficile da credere”. Purtroppo la
certezza c’è stata fornita dagli
errori riportati nella prima busta paga (circa 400-550 euro in
meno), dalla totale disorganizzazione nel gestire la vendita
dei biglietti, dal nuovo contratto per i rivenditori di titoli di
viaggio nettamente inferiore al
contratto ex FMS e dall’impossibilità, da parte del passeggero, di trovare biglietti integrati Treno –Autobus, “biglietto unico”, così tanto decantato
dall’Assessore Broccia. Tutto
questo genera un danno erariale non indifferente: ”ma tanto
in Italia nessuno paga in questi
casi”. Qualcuno dice: “finalmente è tutto in mano alla Regione”. Se non ci svegliamo:
povero Sulcis Iglesiente! C’è
una grande confusione nella
gestione dell’officina e quanto
ad essa annessa (vedi acquisizione dei pezzi di ricambio).
Ma ciò che preoccupa è la
scarsa, o quasi nulla, concertazione con le OO.SS. Mi domando: perché tanta fretta se
non si era pronti e perché un
totale silenzio della Politica locale che sembra essere succube della Politica regionale?
Oggi siamo chiamati noi a lottare per difendere un diritto acquisito e chiedere al più presto
il contratto unico per tutta la
nuova azienda ARST Spa,
coinvolgendo così 2300 lavoratori sardi.
Adriano Stagno
Segreteria Prov. Faisa-Cobas
Carbonia Iglesias
La lettera dell’amico Adriano
Stagno ci riporta all’ultimo
“estremo saluto” che Gazzetta
del Sulcis Iglesiente dette alle
gloriose F.M.S. Fu quello un
mesto saluto, in quanto prevedeva tutto quanto oggi Stagno
ha riassunto nelle poche righe
che contengono amarezza, delusione e spirito di rivolta.
In altri termini, la Politica,
non ha voluto creare l’azienda
unica regionale di trasporto
pubblico. Perché ciò non potrà
mai avvenire per le differenti
connotazioni esistenti in questo servizio nel territorio sardo. La Politica ha prima di
diato una commissione con il
compito di predisporre il progetto, integrata da un’altra delibera di Giunta, del maggio
2008, “in ordine all’operatività
del personale da coinvolgere”.
La realizzazione del progetto
coinvolge due Assessorati regionali, Programmazione ed
Enti Locali, le cui strutture hanno lavorato in sinergia per mettere in condizione, come sottolineano gli Assessori Eliseo
CONCESSA L’INDENNITA’ DI MOBILITA’
PER 230 LAVORATORI DEL SULCIS
Adriano Stagno
tutto voluto cancellare il servizio, almeno sufficiente, delle
F.M.S. per evitare che ARST e
FdS continuassero a sfigurare.
Ora però, a nostro avviso, pare che stia per maturare il secondo atto. Non si spiega infatti il silenzio esistente a livello sindacale, di fronte alle inconfutabili negligenze e insolvenze denunciate da Adriano
Stagno. In questa fase diversi
sindacalisti stanno trattando,
sotto banco, la loro collocazione all’interno del nuovo carrozzone. Tra questi anche diversi ex esagitati F.M.S. che
sembravano volessero spaccare il mondo, ma che nella realtà si stanno calmando e stanno
accettando il “non fare”, piuttosto che “fare”. E allora, ben
vengano le esternazioni di
Adriano Stagno perché evidenziano che c’è ancora qualcuno
che vuole ribellarsi a certe angherie e giochi di potere. Il
primo scandaloso segnale è
arrivato col taglio delle retribuzioni al personale viaggiante. E’ un segno del tipo di politica instaurata da certi ambienti politici in Regione. Ad
ogni buon conto, noi siamo
qui. (m.c.)
AVVISO PER 200 POSTI DI LAVORO
INFORMATIZZAZIONE DEL CATASTO
Lunedì 28 luglio è stato pubblicato l’avviso per la selezione di
duecento incarichi di collaborazione nell’ambito del progetto
di assistenza all’informatizzazione, aggiornamento e verifica
dei Catasti degli Enti locali, in
attuazione dell’articolo 12 della
legge finanziaria regionale del
2007. E’ così entrato nella fase
conclusiva un percorso avviato
con una delibera di Giunta dell’ottobre 2007 che aveva inse-
5
Secci e Gian Valerio Sanna, i
Comuni di gestire le competenze in materia di catasto che lo
Stato, secondo il disposto della
finanziaria nazionale del 2007,
intende trasferire agli enti locali. L’obiettivo finale del progetto è quello di completare la digitalizzazione delle mappe catastali e la gestione informatica
dei dati catastali realizzando
un’anagrafe degli immobili informatizzata, finalizzata al governo della fiscalità immobiliare da parte degli enti locali.
Questi obiettivi saranno perseguiti mettendo in collegamento
le banche dati esistenti che fanno capo all’Agenzia del Territorio e sviluppando le funzionalità informatiche necessarie a
consentire al comune (o al polo
catastale che raggrupperà più
Comuni), la gestione decentrata
del catasto. Per realizzare il
progetto la Giunta regionale ha
stanziato, con la legge finanziaria del 2007, 10 milioni di euro
da ripartirsi negli anni 2007 e
2008 per la creazione di nuove
figure professionali, distribuite
sul territorio. La selezione, curata dall’Agenzia Regionale del
Lavoro, è destinata a diplomati
geometra, perito edile o agrario, ragioniere, perito commerciale, perito aziendale, laureati
in discipline economico/giuridiche, informatica, ingegneria e
architettura.
Il territorio regionale è stato
suddiviso in otto poli, in corrispondenza delle otto province
sarde, ai quali sono destinate le
nuove figure professionali che
favoriranno il passaggio delle
competenze del catasto ai Comuni, ma che saranno utilizzate
anche per rendere servizi ai cittadini, ai professionisti e alle
imprese, per attività di informatizzazione, aggiornamento, verifica dei dati catastali.
Iglesias - Ex Ali
L’Assessore regionale del lavoro Romina Congera, unitamente alla direzione regionale del
Ministero del Lavoro, all’INPS,
alle organizzazioni sindacali e a
Italia Lavoro, hanno firmato, a
Cagliari, numerosi provvedimenti per la concessione dell’indennità di mobilità di deroga. Degli atti sottoscritti, beneficeranno, con un assegno mensile di sostegno al reddito per il
periodo 1 gennaio -31 dicembre
2008, 254 ex lavoratori, di cui
238 dipendenti di aziende operanti nell’area del Sulcis Iglesiente. In particolare, gli atti riguardano:
34 lavoratori ex dipendenti dell’azienda Ali Aluminio Italia di
Iglesias, che hanno ricevuto la
seconda proroga dell’indennità
di mobilità in deroga;
44 lavoratori ex dipendenti dell’azienda Card Net spa di Iglesias, che hanno ricevuto la prima proroga dell’indennità di
mobilità in deroga;
17 lavoratori ex dipendenti dell’azienda Sices Works spa di
Portoscuso, che hanno ricevuto
la prima proroga dell’indennità
di mobilità in deroga;
40 lavoratori ex dipendenti dell’azienda Spi srl di Portoscuso,
che hanno ricevuto la prima
proroga dell’indennità di mobilità in deroga;
24 lavoratori ex dipendenti dell’azienda Sices Montaggi spa di
Portoscuso, che hanno ricevuto
la prima proroga dell’indennità
di mobilità in deroga;
2 lavoratori ex dipendenti dell’azienda Isoref srl di Portoscuso, che hanno ricevuto la prima
proroga dell’indennità di mobilità in deroga;
67 lavoratori ex dipendenti delle aziende di appalto impegnate
nella costruzione dell’impianto
ENEL Power, che hanno ricevuto la terza proroga dell’indennità di mobilità in deroga;
10 lavoratori ex dipendenti dell’azienda in fallimento Teck Ind
di Portoscuso, che hanno rice-
Iglesias - Ingresso Cardnet
vuto la prima concessione dell’indennità di mobilità in deroga
7 lavoratori ex dipendenti dell’azienda IPE di Quartu Sant’Elena, che hanno ricevuto la
seconda proroga dell’indennità
di mobilità in deroga.
E’ stata poi perfezionato l’accordo relativo a 9 lavoratori ex
dipendenti dell’azienda DICOVISA, la distilleria di Assemini,
che hanno ricevuto la prima
proroga dell’indennità di mobilità in deroga.
6
Lavoro
numero 403 del 14 Agosto 2008
LEGAMBIENTE DA BORDO DI GOLETTA VERDE
SPONSOR DELL’AREA MARINA PROTETTA SULCIS
Goletta Verde, la campagna di
Legambiente per informare e
sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di salute del
Mare Nostrum, prosegue il suo
viaggio nei mari della Sardegna alla volta di Tharros e Bosa. Nel lasciare gli ormeggi da
Calasetta, il battello ambientalista rilancia il monito nei confronti del processo di reperimento dell’Area marina protetta dell’arcipelago del Sulcis,
argomento discusso martedì
scorso a Calasetta in occasione
della tavola rotonda che ha visto confrontarsi istituzioni, enti, associazioni di categoria e
cittadini.
Tra gli altri hanno partecipato
al confronto Sebastiano Venneri, segreteria nazionale Legambiente; Vincenzo Tiana, presidente Legambiente Sardegna;
Gianni Sernagiotto, presidente
Legambiente Calasetta; Remigio Scopelliti, Sindaco di Calasetta; Mario Corongiu, Sindaco
di Sant’Antioco; Carla Cicilloni, Assessore all’Ambiente della provincia di Carbonia Iglesias; Marco Patrick Mincio,
Comandante Capitaneria di
Porto di Sant’Antioco.
“Quella dell’area marina protetta del Sulcis è un’ipotesi da
perseguire concretamente, ha
detto Vincenzo Tiana Presidente Legambiente Sardegna, e
proprio questo è il momento di
metterci intorno a un tavolo e
Calasetta - Goletta verde
discutere insieme a tutti gli attori del territorio delle opportunità ambientali ed economiche
che questa scelta comporta.
Soprattutto in un’area naturalisticamente preziosa come l’arcipelago del Sulcis. E’ necessario intercettare subito i pareri
delle comunità locali e delle
Amministrazioni, per condividere opinioni e per far maturare la consapevolezza che le
aree marine protette sono una
grande opportunità per il territorio e per i cittadini che lo vivono, oltre che un volano per
uno sviluppo rispettoso dell’ambiente. Ci auguriamo, infine, che questo confronto possa
essere il punto di partenza per
un percorso condiviso dai Sindaci dei comuni dell’Arcipelago e dalla nuova provincia di
Carbonia-Iglesias, verso l’istituzione dell’area marina protetta del Sulcis”.
“Lungi dall’essere una serie di
regole e imposizioni inappellabili, ha aggiunto Sebastiano
Venneri della segreteria nazionale di Legambiente, le aree
marine protette rappresentano
un eccezionale modello per
perseguire un reale sviluppo
del territorio, tutelando la natura e una sana economia. È per
questo che Legambiente a bordo di Goletta Verde ritiene necessari momenti di confronto
come questi. I parchi marini
devono essere intesi come il
frutto della condivisione di
idee e progetti da parte chi vive
e lavora sul territorio. Sfatiamo
una volta per tutte la diceria
che nelle aree marine protette
vige il divieto di pesca o quello
di navigazione per i diportisti.
Siamo aperti al confronto con
le associazioni di pescatori e di
dipartisti proprio per valutare
insieme i vantaggi che la corretta regolamentazione della
pesca in area parco può portare
alla popolazione e all’economia locale”.
I due Sindaci di Calasetta e
Sant’Antioco, Remigio Scopelliti e Mario Corongiu, si sono dichiarati favorevoli all’istituzione del parco marino e si
sono pubblicamente impegnati
alla creazione di un gruppo di
lavoro per accompagnare l’iter
istitutivo del parco.
A livello nazionale, l’istituzione di Aree Marine Protette ci
avvicina alla gestione in rete di
un sistema complesso come
quello del Mediterraneo. Da
anni, infatti, Legambiente promuove, insieme al Ministero
dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare, la
collaborazione tra i Paesi che
si affacciano sul bacino del
Mediterraneo per salvaguardare insieme questo delicato sistema chiuso, che non si può
mantenere in salute senza una
visione complessiva.
PRONTI I BANDI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Sono stati pubblicati i nuovi
bandi per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese
nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi. Le
agevolazioni riguardano interventi per investimenti produttivi, servizi reali, innovazione,
formazione. Si tratta di due diversi strumenti agevolativi:
- il Contratto d’investimento
(data di pubblicazione: 26 giugno 2008; scadenza: 26 settembre 2008; soggetti richiedenti: esclusivamente soggetti
consortili);
- il Pacchetto integrato di agevolazioni, suddiviso in:
- Pia Industria, Artigianato e
Servizi (data pubblicazione: 30
giugno 2008; scadenza: 29 settembre 2008; soggetti richiedenti: imprese singole o associate);
- Pia Turismo e Posadas (data
pubblicazione: 5 agosto 2008;
scadenza: 14 ottobre 2008 per
le strutture ricettive e i servizi
per il turismo e 26 novembre
2008 per Posadas.
Le domande potranno essere
presentate a partire dal 1° settembre; soggetti richiedenti:
imprese singole o associate).
I bandi mettono a disposizione
delle imprese agevolazioni per
complessivi 183 milioni di euro. Il Contratto d’investimento
è uno strumento di incentivazione innovativo finalizzato a
sostenere la competitività dei
sistemi produttivi e delle filiere
esistenti o in via di formazione
sul territorio regionale, attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali (tecnici, organizzativi, produttivi e commerciali). Per
questo motivo la domanda può
essere presentata esclusivamente da un soggetto consortile. Sono invece soggetti ammissibili alle agevolazioni, oltre il soggetto consortile presentatore, le imprese, singole o
associate, operanti nei settori
dell’industria, dell’artigianato e
dei servizi.
Il Pia Industria, Artigianato e
Servzizi consente alla singola
impresa di ottenere agevolazioni per programmi di investimento produttivi, servizi reali,
formazione e innovazione.
I Contratto di Investimento e il
Pia Industria, Artigianato e
Servizi prevedono particolari
agevolazioni per gli investimenti innovativi e i programmi
di innovazione in particolare
quanto sono realizzati in collaborazione con Organismi di ricerca. Il Pia Turismo e Posadas
è rivolto alle imprese del settore turistico ricettivo e consente
di ottenere agevolazioni per
programmi di investimento,
servizi reali e formazione. Con
Posadas la Regione propone
agli operatori di realizzare in
edifici storici o di pregio, un
circuito di almeno 50 nuove
strutture ricettive con una gestione unitaria che offrono
ospitalità sotto il marchio posadas, presente su tutto il territorio regionale e con forti connotazioni identitarie. La linea di
attività “Posadas” si avvale di
un finanziamento di 15 milioni
di euro.
Contratto di Investimento e
PIA propongono una modalità
integrata per l’accesso alle agevolazioni da parte delle imprese: con una sola domanda, da
compilare on line, le imprese
possono richiedere il finanziamento degli investimenti produttivi, dell’innovazione aziendale, dei servizi reali e della
formazione.
Novità importante è la partecipazione ad entrambi gli strumenti degli organismi di ricerca (Università e centri di ricerca senza scopo di lucro) con un
duplice ruolo:
- in collaborazione con le imprese o quali fornitori di servizi;
- in collegamento con il soggetto consortile o le imprese
per la presentazione di un autonomo piano di ricerca nei settori oggetto di intervento delle
imprese. In questo modo si vogliono stimolare i centri detentori della conoscenza a collaborare con le imprese regionali
nei loro settori di intervento,
anche oltre il rapporto contrattuale necessario per la realizzazione del Piano di innovazione
aziendale, spingendoli a realizzare programmi di ricerca di
portata generale su cui in seguito possano innestarsi piani
di innovazione specifici da parte delle imprese. La domanda
di agevolazione può riguardare
solo i settori di attività appartenenti alle categorie indicate
nell’art. 5 dei bandi. Le domande potranno essere presentate esclusivamente utilizzando
il programma informatico predisposto dall’Amministrazione
regionale e accessibile dal sito
della Regione. Eventuali chiarimenti di carattere amministrativo sui bandi possono essere richiesti all’Urp del Centro Regionale di Programmazione, Via Mameli n. 86 – Cagliari. Per i chiarimenti tecnici
è attivo un numero verde
800.800.488 e gli indirizzi di
posta elettronica:
[email protected]
. (per i chiarimenti sui Contratti di investimento) e [email protected] (per il
Pacchetto Integrato di Agevolazioni).
Politica
CARLOFORTE
ACCORDO TRA PROVINCIA A COMUNE
PER INTERVENTI SU SCUOLE E STRADE
Carloforte
La Giunta provinciale ha approvato l’accordo di programma con l’Amministrazione comunale di Carloforte
finalizzato alla gestione congiunta degli interventi di manutenzione ordinaria negli
edifici scolastici e nei tratti di
strada provinciali ubicati nel
territorio dell’isola di San
Pietro. Infatti, la Provincia di
Carbonia-lglesias è l’Ente
proprietario di una serie di
edifici scolastici e di strade
nel Comune di Carloforte,
per le quali si rende necessario, intervenire, periodicamente e con tempestività, affinché venga assicurata la
manutenzione ordinaria.
In questo contesto, si è anche
diagnosticata l’oggettiva difficoltà e l’onerosità di rag-
giungere il Comune di Carloforte da parte degli operai
della Provincia, per porre in
essere gli interventi di manutenzione ordinaria, soprattutto quando c’è necessità e urgenza. «Appurato il fatto che
l’Amministrazione comunale
di Carloforte si è resa disponibile a collaborare con
l’Amministrazione provinciale per porre in essere con i
propri mezzi e dipendenti gli
interventi di manutenzione
che si rendono al uopo necessari, ha spiegato il Presidente
della Provincia, Pierfranco
Gaviano, si è ritenuto che i
lavori di manutenzione possono essere più efficacemente
realizzati attraverso un intervento coordinato delle due
Amministrazioni al fine di
perseguire, in accordo di programma ai sensi dell’art. 15
della L. 241/90, l’ottimale
soddisfacimento dell’interesse pubblico, anche in prospettiva del prossimo riawio delle
attività scolastiche», Il costo
complessivo dell’accordo dovrà essere contenuto nei limiti delle spese effettivamente
sostenute dal Comune. Attraverso questa sinergia, ha aggiunto Gaviano, si dimostra,
ancora una volta, il rapporto
di programmazione, sintesi e
coordinamento che la nuova
Provincia riesce ad assicurare
con gli Enti locali, promuovendo una molteplicità di
azioni tendenti a garantire efficienza in tutti gli interventi,
anche in quelle zone meno
facilmente raggiungibili».
SICCITA’ NEL BASSO SULCIS
DISPONIBILI 5,6 MILIONI
DI METRI CUBI D’ACQUA
Saranno 5,6 milioni i metri cubi
di acqua disponibili fino al 31
dicembre prossimo per l’agricoltura nel Basso Sulcis. La cifra, già indicata nelle riunioni
dell’11 luglio a Iglesias e del 29
a Masainas, è stata confermata
durante un vertice che si è tenuto a Cagliari e coordinato dagli
Assessori regionali ai Lavori
Pubblici Carlo Mannoni, e dell’Agricoltura Francesco Foddis.
Hanno partecipato all’incontro,
il Presidente e il Direttore generale di Enas (Ente acque della
Sardegna), il Commissario del
Consorzio di bonifica del Basso
Sulcis.
“Considerata la gravissima sic-
cità di quest’anno, hanno spiegato Mannoni e Foddis, si tratta
di un volume d’acqua che certamente comporterà dei sacrifici
per gli agricoltori, ma che allo
stesso tempo non metterà a rischio le colture impiantate. La
Regione sta facendo tutto quanto possibile per garantire l’acqua sia al sistema industriale
che a quello agricolo in un territorio, che fa capo al sistema di
Monte Pranu-Flumentepido, duramente colpito da questa calamità. E per dare assoluta priorità ai bisogni del comparto agricolo, per la prima volta abbiamo
deciso di ridurre l’apporto d’acqua all’industria, dal bacino di
Monte Pranu, di oltre il 50 per
cento rispetto agli anni scorsi”.
“Inoltre, hanno aggiunto i due
Assessori, sono state avviate
operativamente le iniziative per
lo sfruttamento di tutte le risorse
idriche disponibili (pozzi minerari, acque reflue, riciclo), con
l’obiettivo di rendere autonomo
il Cnisi e non gravare sulle risorse della diga. Queste risorse
alternative saranno utilizzabili
entro pochissimi giorni”. Da
parte sua, il Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis effettuerà
un costante e quotidiano monitoraggio per scongiurare perdite
dalle condotte.
COMUNE DI CARBONIA
PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS
BANDO DI GARA
È diventata
Settimanale
7
numero 403 del 14 Agosto 2008
Gara, mediante procedura aperta, per l‘affidamento dell’appalto (a corpo) dei “Lavori di
adeguamento e riqualificazione impianti termici e di condizionamento – annualità 2007”.
Categoria di lavoro prevalente: OG11 (Impianti Tecnologici)
per un importo pari ad Euro Euro 252.096,45 – classifica I
(SOA) e classifica II (ARA);
Termine di esecuzione: 90 (novanta) giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Finanziamento: Mutuo Cassa Depositi e Prestiti.
Termine di ricezione delle offerte: entro e non oltre le ore 12
del giorno precedente a quello
fissato per la gara, vale a dire entro le ore 12 del 03/09/2008.
Il Dirigente del Servizio Appalti
(Avv. Livio Sanna)
ORDINE DEL GIORNO CONTRO
LA VIOLENZA E L’ODIO RAZZIALE
Durante la seduta del 30 luglio
scorso, il Consiglio comunale di
Carbonia ha approvato un importante Ordine del Giorno per denunciare il clima di violenza e
odio razziale che negli ultimi mesi sta investendo l’Italia.
Il documento trae origine dai diversi e gravi episodi verificatisi
ultimamente nei confronti di minoranze etniche e culturali e di
chiunque appaia “diverso” per
colore della pelle, genere, orientamento religioso, politico o sessuale. Episodi, pericolosi e sempre più frequenti, che devono essere interpretati non come atti di
bullismo, ma come fenomeno
complesso, preoccupante e diffuso, che trae origine da una falsa
cultura, da una lettura errata della
storia del nostro Paese, che incita
alla violenza e arma gruppi di
giovani, spesso organizzati, educati all’odio e al disprezzo.
Per contrastare una così pericolosa anticultura, l’Ordine del Giorno, approvato unanimemente dai
Consiglieri di Maggioranza e del
gruppo UDC, chiede al Sindaco e
alla Giunta di farsi promotori,
presso le scuole cittadine, di percorsi di educazione alla tolleranza
e all’accoglienza e di tutte le iniziative finalizzate alla diffusione,
presso le più giovani generazioni,
degli ideali di solidarietà, fratellanza e rispetto per il prossimo, in
collaborazione con associazioni,
intellettuali ed esperti.
Ordine del Giorno contro la
violenza e l’odio razziale
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
che Carbonia, città per la pace,
considera l’incontro con “l’altro”,
diverso per colore della pelle, genere, religione, orientamento politico, orientamento sessuale ed
etnia, un’importante occasione di
Carbonia
crescita culturale ed umana;
- che la città di Carbonia, riconoscendosi nei valori dell’antifascismo, respinge qualunque ideologia razzista, xenofoba e neo-fascista, basata sulla sopraffazione,
sull’odio per le minoranze e le diversità;
- che l’Amministrazione comunale ha intessuto, e prosegue nello
sviluppare, relazioni costruttive,
improntate al dialogo e alla collaborazione, con le Comunità Rom
e le comunità di stranieri presenti
nel territorio;
- che l’uso della violenza fisica e
verbale è segno della scomparsa
di una capacità critica che spinge
il violento a proclamarsi giudice
e giustiziere del suo avversario
dichiarato o di qualsiasi categoria
percepita come nemica;
- che la cultura sessista, omofoba,
intollerante ed escludente, nasconde in realtà la paura e l’incapacità di misurarsi con altre culture e di mettersi in discussione.
CONSIDERATI
- i gravi episodi di odio, xenofobia e di intolleranza che si stanno
moltiplicando in Italia, con la
“caccia” al diverso, allo straniero,
al povero, al deviante;
- le ripetute aggressioni di cui sono vittime le popolazioni Rom, i
migranti, le organizzazioni gay e
lesbiche, i centri sociali, le orga-
nizzazioni sindacali e politiche, i
più deboli, le donne e i singoli
cittadini indifesi;
il Consiglio Comunale
di Carbonia
CONSAPEVOLE che le numerose aggressioni non sono semplici episodi di bullismo, non sono risse o liti tra balordi, ma fenomeno diffusi e pericolosi, risultato di una falsa cultura, di una
lettura errata della storia del nostro paese, che incita alla violenza e arma le mani di gruppi di
giovani, spesso organizzati, educati all’odio e al disprezzo;
ESPRIME profonda preoccupazione per l’attuale situazione e
per i sentimenti di odio ed intolleranza;
CONDANNA E RIFIUTA qualunque espressione di violenza ed
intolleranza, che mette in discussione il sistema della democrazia
e della libertà.
CHIEDE alla Giunta e al Sindaco
di promuovere, presso le scuole
cittadine, percorsi di educazione
alla tolleranza e all’accoglienza e
qualunque iniziativa finalizzata
alla diffusione, presso le più giovani generazioni, degli ideali di
solidarietà, fratellanza e rispetto
per il prossimo, in collaborazione
con associazioni, intellettuali ed
esperti.
8
Politica
numero 403 del 14 Agosto 2008
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GAVIANO
FA UN RESOCONTO DEL LAVORO FIN QUI’ FATTO
“Cronaca dei lavori in corso e
di quelli già eseguiti da una
Provincia che, a conti fatti, così
lontana non è... salvo che la
“lontananza” si misuri con parametri differenti dalla “buona
amministrazione”.
La Nuova Provincia può essere
considerata “lontana”: lontana
dall’inerzia, dall’abbandono,
dal pressapochismo, dallo sperpero di risorse pubbliche in cui
versava il territorio del Sulcis
Iglesiente sino a qualche anno
fa (sino cioè a prima dell’istituzione del nuovo Ente) e lontana anche da un inutile e sterile
campanilismo! Oggi la Provincia c’è, esiste nella quotidianità
di moltissimi di noi e, senza alcuna ambizione di risolvere
miracolosamente decenni di
malgoverno, tenta, anche con
qualche successo (nonostante
tutto), di lavorare. L’elenco dei
lavori fatti e di quelli in corso è
consistente: uno per tutti, il ripristino della Strada Provinciale 83, di collegamento fra il
centro abitato di Buggerru e il
bivio con la SS 126 per Iglesias, passando per Nebida e
Masua, con un investimento
complessivo di 4.500.000,00 di
euro. I lavori sono, in parte, già
completati e in questi giorni si
sta intervenendo per superare
definitivamente, con un nuovo
tracciato, la parte della strada
interessata dalla frana di tre anni fa, in località Acquaresi. Anche gli interventi di sistemazione e messa in sicurezza della
Strada Provinciale 108 Gonnesa - Portoscuso recheranno benefici agli abitanti dell’area
Iglesiente, con un investimento
complessivo di 1.800.000,00
euro. Nei giorni scorsi sono
terminati i lavori sulla Strada
Provinciale 75, di collegamento tra Iglesias e Villamassargia,
con un investimento di oltre
300.000,00 euro. Sulla medesima strada, inoltre, saranno interamente rifatti ed ampliati i
ponti cavalca ferrovia e messi
in sicurezza i sottopassaggi,
con un ulteriore investimento
di 400.000,00 euro. Sono stati
completati i lavori di sistemazione e messa in sicurezza del-
la Strada Provinciale 85 di collegamento tra Iglesias e il centro abitato di Narcao, con un
investimento, anche in questo
caso, di quasi 400.000,00 euro;
con 6.000.000,00 di euro, il
tratto di strada dalla caserma
dei Vigili del Fuoco di Iglesias
sino al bivio per Carbonia Villamassargia sarà ampliato e
passerà dai 5,5 metri di larghezza sino a 9 metri. Complessivamente, fino ad oggi,
sulla viabilità dell’Iglesiente
sono stati investiti oltre
10.000.000,00 di euro e sono in
corso le procedure finalizzate
ad
acquisire
ulteriori
6.000.000,00 di euro per allargare e mettere in sicurezza il
collegamento fra il centro abitato di Iglesias e la CarboniaVillamassargia.
Sul fronte edilizia scolastica,
complessivamente le scuole di
Iglesias hanno beneficiato di
investimenti per 3.500.000,00
euro, con interventi sull’Istituto
tecnico “Fermi”, sul Liceo artistico “Remo Branca” e sul Liceo pedagogico e delle Scienze
sociali “Baudi di Vesme”. Grazie all’apporto della Provincia,
saranno consegnate in tempo
utile, per il prossimo anno scolastico, alcune aule dell’Istituto
minerario di Iglesias, completate da anni e chiuse a causa di
un contenzioso fra la Provincia
di Cagliari e l’impresa esecutrice dei lavori. A breve sarà avviato un progetto che consentirà il recupero della piscina dell’Istituto tecnico “Fermi”, opera, anche questa, che sarà a totale vantaggio della comunità
Iglesiente. Anche il Liceo artistico “Remo Branca” di Iglesias, unico istituto del genere in
tutto il territorio provinciale,
beneficerà della conclusione
dei cantieri in sospeso. La Provincia, in stretta sintonia con la
Diocesi di Iglesias, provvederà,
inoltre, a supportare finanziariamente gli imponenti lavori
di realizzazione dei percorsi
museali, che l’Ufficio diocesano per i beni culturali sta realizzando negli spazi sotterranei
della chiesa Cattedrale e nell’area adiacente la chiesa della
Purissima. I lavoratori socialmente utili della Provincia, ora
stabilizzati nella nuova società
SI SERVIZI s.r.l. (il 50% della
squadra è composto da iglesienti), sono quotidianamente
impegnati nelle scuole di Iglesias, prestando assistenza e
pronto intervento.
Dopo anni di incertezza, inoltre, l’Amministrazione provinciale ha permesso al Comune
di Iglesias di utilizzare legittimamente l’impianto sportivo di
“Ceramica”, che, se adeguatamente valorizzato, potrà rappresentare un importante punto
di attrazione per tutta la comunità del Sulcis Iglesiente. Dal
mese di Gennaio, inoltre, grazie all’esclusivo apporto della
Provincia è stato riaperto il
Centro Servizi per il Lavoro
(ex ufficio di collocamento) di
Iglesias, chiuso da anni: la Provincia, infatti, si è attivata, anche economicamente, per sostenere le spese necessarie, con
un investimento di oltre
30.000,00, permettendo la riapertura del servizio a vantaggio
dei disoccupati dell’Iglesiente
che, altrimenti, avrebbero dovuto continuare ad affrontare la
quotidiana migrazione verso
Carbonia. Da non trascurare
quanto reso disponibile dalla
Provincia per salvare l’Università del Sulcis Iglesiente, avente sede ad Iglesias, nel palazzo
Bellavista di Monteponi: ben
75.000,00 euro, mai conferiti
sino ad oggi all’AUSI da alcun
soggetto pubblico o privato. Lo
stesso edificio istituzionale, in
via Argentaria ad Iglesias, di
cui si sta per completare il trasferimento dall’ex Comunità
Montana alla nuova Provincia,
è sede autorevole della Presidenza del Consiglio provinciale, dei Gruppi consiliari, delle
Commissioni permanenti e di
vari Assessorati, oltre che dell’Ufficio Ambiente, Difesa del
suolo, Caccia ed Ecologia.
Determinante risulta, inoltre, la
promozione della città di Iglesias realizzata dal Sistema Turistico Locale della Provincia
che, periodicamente, colloca
sulla vetrina mediatica, non so-
lo regionale, ma anche nazionale e internazionale, eventi rilevanti come la Settimana Santa Iglesiente, l’Estate medievale e l’Ottobrata, permettendo
ad un’utenza senza confini un
tuffo nella storia, nella cultura,
nella tradizione, nella fede, nel
folclore e nella religiosità locale. Il territorio dell’Iglesiente,
grazie alla nuova Provincia, ha
evitato di attendere decenni per
il raggiungimento dei consistenti benefici, ottenendoli, invece, in soli tre anni: forse, a
ben vedere, è proprio questo
che disturba. Forse, se la Provincia non avesse fatto nulla,
limitandosi a svolgere il ruolo
di “feudo” da conquistare, oggi
nessuno parlerebbe del nuovo
Ente locale. Ma così non è stato! In tre anni abbiamo lavorato, e i risultati, quelli tangibili,
sono sotto gli occhi di tutti: a
partire dal capitale umano, altamente formato e in servizio a
tempo indeterminato nell’Ente,
che vede numerosi giovani dipendenti in organico nell’Am-
ministrazione provinciale provenire da Iglesias.
Avere l’onestà d’animo di vedere e di riconoscere tali traguardi, piuttosto che continuare
a sostenere un becero campanilismo, fa crescere Iglesias e il
territorio e alimenta la speranza
che il Sulcis Iglesiente può essere progressivamente migliore
rispetto a come l’abbiamo trovato...”
PIERFRANCO GAVIANO
Presidente della Provincia
Realtà Locale
9
numero 403 del 14 Agosto 2008
TRE OPERE DELL’ARTISTA GIOVANNI CAMPUS
RIQUALIFICANO “ROSMARINO” DI CARBONIA
Marco Massa
Carbonia
L’arte ambientale è entrata a far
parte, a pieno titolo, dell’arredo
urbano di Carbonia. Qualche
anno fa, esattamente il 12 dicembre 2003, la rinnovata metafisica piazza Roma ha accolto
l’opera di Giò Pomodoro che
ha conferito allo spazio storico
della città di Carbonia una preziosità che ben si armonizza
col “vuoto” sul quale si affacciano i più importanti edifici
Giovanni Campus
pubblici.
Successivamente, l’Amministrazione Cherchi sensibile a
tale discorso, ha voluto offrire
anche alla frazione di Bacu
Abis un’opera di Mauro Staccioli, che purtroppo appare
sproporzionata all’area che le
sta d’intorno, facendole perdere parte del suo connotato artistico. Nei giorni scorsi, invece,
nel rione “Rosmarino”, nella
parte alta della città e proprio
davanti alla chiesa della Madonna Addolorata, in un rieditato spazio nel quale è stata
realizzata una piazza su tre livelli, sono state inaugurate tre
opere del maestro Giovanni
Campus, gallurese di origini
ma milanese da circa mezzo
secolo, le quali ben si armonizzano con l’ambiente circostante, di cui diventano parte essenziale e complementare.
Il momento dell’inaugurazione
delle opere ha visto presenti il
Sindaco della città Salvatore
Cherchi, gli Assessori Maura
Saddi e Giacomo Guadagnini,
il critico d’arte Claudio Cerritelli, Antonello Sanna Preside
dell’Università di Cagliari e
l’artista Giovanni Campus.
“Carbonia, è stato evidenziato
dal Sindaco Cherchi e dall’Assessore Guadagnini, segue la
tendenza dell’arte ambientale.
Opere, quindi, fruibili e godibili da parte dei cittadini, e che
col tempo diventano parte integrante del sistema urbanistico”.
L’Assessore Maura Saddi ha,
invece, sottolineato come “l’arte ambientale, intesa come intervento inserito nel contesto
urbano, sia capace di far vivere
spazi comuni. Essa, ha aggiunto, sviluppa tra la gente sentimenti di comunione e senso di
appartenenza”.
“Giovanni Campus non ha modificato l’ambiente con le sue
opere, ma ci si è inserito con lo
scrupolo di artista sensibile e
rispettoso fino a farle integrare
dall’insieme”. Questo il giudizio espresso da Claudio Cerritelli, arrivato da Milano appositamente, e curatore del prezioso catalogo sulle tre opere di
Giovanni Campus.
“Il lavoro di quest’artista è stato rispettoso dello spazio che
non è stato violentato, ma ha
saputo “umanizzarlo”.
Nel suo apprezzato intervento,
più di taglio esistenziale-filosofico, Giovanni Campus ha saputo avvicinare l’uditorio all’arte, limando preconcetti “costruttivistici” sulle opere che
oggi, più che mai, vanno ad integrarsi con l’ambiente cittadino, in cui le architetture prevalgono sugli spazi. Le tre opere
lasciate a Carbonia da Giovanni Campus, una per ogni livello
dello stesso ambiente, costituiscono un tutt’uno con quanto
sta d’intorno: chiesa, abitazioni, scuola, verde pubblico, strada e piazza. Ciò sta a significare che l’artista ha saputo coniugare opera d’arte e l’ambiente.
IGLESIAS
SIMONE FRANCESCHI DIRETTORE GENERALE
DEL CENTRO COMMERCIALE NATURALE
Nella riunione del 4 agosto 2008
il Consiglio Direttivo ha nominato all’unanimità Simone Franceschi, Presidente dell’Accademia Produzioni, Direttore generale del Centro Commerciale
Naturale Centro Città di Iglesias. Il Centro Commerciale Naturale è il primo in Sardegna a
dotarsi di una figura manageriale che ha il compito di dirigere e
coordinare tutte le attività dell’associazione per renderle più
efficienti ed efficaci. Contestualmente il Consiglio Direttivo ha
affidato il “global service” del-
l’attività dell’Associazione all’Accademia Produzioni. Il contratto scadrà il prossimo 31 agosto 2010. La nuova struttura direttiva è un supporto importante
per l’Associazione e i singoli soci. La nomina nasce dalla collaborazione molto positiva instaurata con l’Accademia Produzioni in occasione dell’edizione in
corso di Notteggiando. La struttura, presieduta da Simone Franceschi, ha dato prova di efficienza nel coordinamento della manifestazione, riuscendo a farla
crescere e a migliorarla. “Colgo
l’occasione, ha detto il Presidente Giuseppe Pilloni, per comunicare che a breve sarà redatta la
Carta dei Servizi del Centro
Commerciale Naturale. Strumento importante che farà conoscere agli associati i servizi messi a disposizione dell’Associazione. Sempre nei prossimi mesi
verrà alla luce il primo numero
del magazine dell’Associazione.
Altro fronte significativo su cui
sta lavorando il Direttivo è quello della fidelity card, decisiva
per fare sistema e fidelizzare la
clientela”.
TA R G E T
SERVICE
SRL
10
Realtà Locale
numero 403 del 14 Agosto 2008
IGLESIAS
UNA CONFERMA DI “CITTA’ DELL’ARGENTO”
PROGETTO ACCOLTO DA COMUNE E REGIONE
IL PROGETTO
Il progetto si fonda sulla sostenibilità didattica, artistica e finanziaria garantita dall’apporto
delle scuole e dagli artigiani locali da una parte e dall’altra di
una ditta argentiera che sostenga gli alti costi di gestione degli
impianti, utilizzandoli anche
per fare produzione propria.
I CORSI
Iglesias
Il progetto presentato dal
Comune di Iglesias denominato “Iglesias Città dell’Argento” si è classificato terzo
a livello regionale nel bando
“Interventi per il recupero e
lo sviluppo delle attivita’ tipiche e tradizionali della Sardegna”. I progetti presentati
sono stati 75 di cui ammissibili 43 e finanziati 14 per un
totale di 1.200.000 euro. La
proposta di Iglesias è stata
un altro importante risultato
che testimonia come i progetti dell’Amministrazione
comunale si collochino ai
massimi livelli qualitativi in
Sardegna. “Ricordiamo, ha
commentato il Sindaco Pierluigi Carta, che nella graduatoria per le zone franche urbane Iglesias si è collocata al
secondo posto a livello regionale e così pure è avvenuto per i Centri Commerciali
Naturali. Al progetto parteciperanno, a vario titolo, il Comune, Il Liceo Artistico,
l’Accademia delle Belle Arti
e gli artigiani argentieri. Tale intervento integra le altre
misure materiali e immateriali finalizzate alla valorizzazione della cultura locale
mediante lo studio e la promozione dell’artigianato arti-
stico dell’argento che rischiava di scomparire dalla
nostra Città.
Il progetto, dal costo di
100.000 euro annui, viene
così finanziato al 70% dall’Assessorato regionale del
Turismo Artigianato e Commercio e al 30% dall’Amministrazione comunale”.
IGLESIAS
CITTA’
DELL’ARGENTO
Iglesias, ex Villa di Chiesa,
detta anche dai Pisani Argentaria per le sue miniere d’argento, è stata la patria dell’arte orafa e argentiera della
Sardegna. Sono infatti inconfondibili gli antichi gioielli
che adornano l’abito tradizionale cittadino. Eppure,
sebbene il gioiello sardo abbia rappresentato la cultura
profonda dell’intero popolo
della Sardegna, alla Città di
Iglesias questa eredità sembrerebbe quasi essere stata
sottratta, nonostante che la
tradizione dell’argento, dall’estrazione alla lavorazione,
abbia segnato, oltre che la
Comune di Domusnovas
Provincia di Carbonia Iglesias
P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368
Sindaco
Angelo Deidda
Vicesindaco
Marco Cuccu
Assessori
Luigi Bacchis, Giampaolo Garau, Alessio Mura,
Gianfranco Tolu, Attilio Stera
Presidente del Consiglio comunale
Erizio Pranteddu
Consiglieri
Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera,
Marco Cuccu, Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu,
Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Maria
Carmela Pilloni, Erizio Pranteddu, Attilio Stera,
Silvana Usai, Massimiliano Ventura
sua identità, anche il suo destino economico e sociale.
”Per questo motivo, ha aggiunto il Sindaco Carta, vogliamo riscattarla attraverso
un progetto che le permetta
di essere, esistere e resistere
nel tempo: ispirarsi alla sua
atavica tradizione per trasmettere ai nostri giovani artisti antichi saperi e proporre
stimoli nuovi”.
Attualmente ad Iglesias esistono solo alcune botteghe
artigianali. L’Amministrazione comunale ha perciò proposto l’istituzione in Città
della “Scuola Civica dell’Argento” che si vorrebbe ubicare nei locali inutilizzati
dell’ex Centro ISOLA di
Iglesias e ha richiesto alla
R.A.S. l’acquisizione dell’immobile ex I.S.O.L.A. per
ospitare un laboratorio e una
Scuola in collaborazione con
imprenditori e artigiani del
settore, con il Liceo Artistico
e con l’Accademia delle Belle Arti di Sassari. La Giunta
Regionale ha approvato con
deliberazione n. 11/21 del
19.2.2008 il piano di liquidazione dell’I.S.O.L.A. che
prevede, quale utilizzo futuro
del Centro ISOLA di Iglesias, (ipotizzato nella scheda
11/b allegata alla delibera),
l’affidamento della produzione argentiera a ditte del settore già avviate, il coinvolgimento degli artigiani locali, e
l’apertura di una scuola per
la formazione di argentieri.
“Questo che presentiamo, ha
spiegato il Sindaco della città, è un progetto che vuole
creare i presupposti per un
concreto avvio di un sistema
che sarà in grado di andare
oltre la semplice messa in
campo di alcune isolate figure professionali a breve termine, attivando un processo
di formazione finalizzato alla
ricerca di un team che sia in
grado di garantire una gestione globale del sistema:
dalle politiche di indirizzo,
alla progettazione, alla lavorazione e alla diffusione di
un prodotto ad altissima qualità culturale, artistica, artigianale ed economica. Investire sulla formazione a tutto
campo, dai docenti agli studenti, dal liceo all’università,
dall’artigiano al giovane apprendista, non è una scelta
casuale, ma sostanziale di
memoria di identità e di futuro”.
Non partono negli stessi tempi:
l’area D (Creatività, innovazione del prodotto e valorizzazione
del brand) inizierà la fase del
processo e creerà i presupposti
di formazione relativi all’area C
(Progettazione orafa) che formerà l’area B (Avviamento Laboratorio Orafo) che consentirà
all’area A (Studenti del Liceo
artistico Iglesias) di svolgere
l’attività di formazione in stages.
In tutte le aree sarà garantita la
presenza di almeno un maestro
artigiano orafo specializzato
nella lavorazione dell’argento,
dal momento che gli artigiani
conservatori delle più antiche
tradizioni saranno i veri protagonisti di questa impresa. Questo aspetto non rappresenta per
noi il plus valore, ma il valore
stesso del nostro impegno morale, etico ed estetico….e dove
questi s’incontrano avviene
l’arte.
LE AREE
Area D Creatività, innovazione
del prodotto e valorizzazione
del brand
Ideazione e identità nel settore
della lavorazione dell’argento.
Rivolta a giovani Laureati in
settori eterogenei in modo da
creare un team in grado di sviluppare un progetto teso ad innovare e progettare in contesti
produttivi ad alta qualità artigianale, artistica e culturale, si
esplica attraverso un corso tenuto da docenti universitari,
dell’Accademia di belle Arti di
Sassari e da esperti qualificati.
Gli obiettivi del corso saranno
quelli di ottimizzare i fondamenti analitici della creatività
nel prodotto artigianale, valorizzare i fondamenti espressivi
della creatività nel prodotto artistico, integrare gli stessi per
una valorizzazione del territorio, del patrimonio storico, geografico, artistico, culturale, sociale e scientifico del luogo in
cui si produce.
Il team di progetto avrà anche il
compito di ricercare le dinamiche nei comportamenti di consumo per avvicinarsi al fronte
della domanda emergente sia
nel mercato attuale che in quello potenziale, di strutturare le risorse oggetto di formazione ad
un lavoro d’equipe, di coinvolgere in ambito formativo testimonianze allargate a tutti i
mondi correlati della filiera
creativa nel territorio, di integrare le risorse tecnologiche e
progettuali con le pratiche della
lavorazione manuale e tradizionale garantendo un prodotto finale di alta qualità artigianale
ed artistica.
Area C Progettazione orafa
Design tradizionale e modellazione 3D
Rivolta a chi già opera nel settore orafo ed intende approfondire le proprie conoscenze di
metodologia progettuale sia a
chi, laureato, laureando, Studente nelle Accademie di Belle
Arti, I.S.I.A, Design, Architettura e/o Diplomato nel Liceo
artistico, Istituto d’Arte, Istituto
Tecnico per l’Industria e l’Artigianato si avvicina a questa specifica area disciplinare per acquisire le competenze avanzate
del design orafo e a chi, già in
possesso delle conoscenze ed
abilità proprie della progettazione manuale, intenda estenderle
all’ambito della modellazione
solida.
L’obiettivo sarà quello di creare
un gruppo di progettisti in grado di ideare e sviluppare prodotti tradizionali ed innovativi
ad alta qualità artigianale ed artistica.
Area B Avviamento Laboratorio Orafo
Rivolta ad artigiani operanti nel
settore in grado di avviare al
termine del corso il laboratorio
preesistente nel Centro pilota
per l’argento (I.S.O.L.A.). In
una seconda fase, successiva al
progetto, avranno anche il compito di formare apprendisti.
Area A Progetti d’oro e d’argento
Rivolta a studenti del Liceo Artistico di Iglesias, si svilupperà
attraverso lezioni in classe, attività di laboratorio, partecipazione a seminari ed esperienze in
stages, e ha come obiettivo
quello di avvicinare gli studenti
al mondo della lavorazione e
della progettazione di gioielli in
filigrana.
Tra pratiche artigianali e di modellazione 3D, verranno recuperate forme arcaiche e tracciate
prospettive contemporanee, nell’ottica di una rinascita, nel nostro territorio, di uno dei più antichi e caratteristici mestieri dell’arte sarda e della tradizione
iglesiente.
Realtà Locale
numero 403 del 14 Agosto 2008
CORSO DI GESTIONE AMBIENTALE ITALO-RUSSO
PRESSO IL PARCO GEOMINERARIO SARDEGNA
Gruppo Italo - Russo
Il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, in collaborazione
con l’A.U.S.I ha ospitato, dal
25 Luglio fino al 3 Agosto scorsi, i giovani della Scuola Estiva
Internazionale partecipanti al
corso in Pianificazione sostenibile. Lo stage formativo, organizzato dalla facoltà di Architettura dell’Università degli
Studi di Sassari in collaborazione con l’Università Lomonosov
di Mosca e con l’Istituto ItaloRusso di Educazione ambientale, prevedeva la partecipazione
di studenti universitari di diverse età, diverse provenienze internazionali e diversa formazio-
ne. L’obiettivo del corso in pianificazione sostenibile, che ha
fatto seguito a quello organizzato a Mosca nell’Agosto 2007,
è quello di definire un’ipotesi di
gestione e valorizzazione sostenibili dei territori del Parco
Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Sostenibilità dei meccanismi e degli strumenti di fruizione delle potenzialità culturali collegate al Parco, nel consolidamento e nel
mantenimento della memoria
storica legata al lavoro minerario, nelle attività di recupero degli insediamenti minerari. Questi i punti di analisi proposti nel
corso delle lezioni, affiancate
da visite guidate a siti minerari
e incontri con amministratori
pubblici. Gli studenti italiani e
russi (Victoria Bannykh, Eleonora Cappello, Lizaveta Dunaeva, Andrea Garrucciu, Nadezda
Generalova, Stefania Girardi,
Denis Grasso, Alberto Grava,
Alexey Likchachev, Vladimir
Lutchenkov, Carlotta Martinelli, Noemi Meloni, Andrii Miroshnichenko, Alberto Roggiani,
Yekaterina Romanenko, Sergey
Rumyantsev), insieme ai docenti Alessandra Casu e Dmitry
Kavtaradze e ai tutors Giuliano
Cosseddu e Mauro Cossu, sono
stati coinvolti in un’attività di
pianificazione e progettazione
sui diversi temi relativi al Parco
Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, elaborando
nuove ipotesi di sviluppo e verificando le linee di indirizzo fino a questo momento elaborate
dal Consorzio del Parco Geominerario. «La possibilità di
ospitare iniziative di questo livello evidenzia l’interesse internazionale che ruota intorno allo
sviluppo del progetto Parco
Geominerario. Ospitare giovani
studenti provenienti da diverse
nazionalità significa ampliare lo
spazio di interesse e le possibilità stesse di un affermazione
internazionale del Parco, ha
commentato il Commissario
Straordinario del Parco Geominerario Giampiero Pinna. Il
contributo di idee offerto da
questi ragazzi nella costruzione
di nuove prospettive di sviluppo potrà essere utile al Consorzio del Parco per elaborare nuove strategie di sviluppo legate a
percorsi di sostenibilità»
I lavori elaborati dagli studenti
sono stati presentati domenica 3
agosto nella sala convegni della
Torre Civica di piazza Roma a
Carbonia. (S.C.)
11
“MISS ITALIA IN SARDEGNA 2008”
DICIOTTENNE DI SANT’ANTIOCO
IN FINALE NAZIONALE
Jessica Graccione
E’ una 18enne di Sant’Antioco
una delle miss sarde che hanno
già staccato il biglietto per le
prefinali nazionali di “Miss
Italia 2008”, in programma a
Salsomaggiore Terme dal 26 al
31 agosto. Jessica Graccione di
Sant’Antioco è stata eletta
“Miss Sorriso Sardegna 2008”
a Oristano, durante la serata in
piazza Eleonora. Studentessa al
liceo linguistico, alta 170 cm,
capelli ed occhi castani, sogna
di diventare avvocato, nel frattempo si diletta con la danza e
la palestra. La neo miss parteciperà anche alla finalissima
regionale, in programma lunedì
18 agosto ad Olbia dove verrà
eletta “Miss Sardegna” che accederà direttamente alla finalissima nazionale di Salsomaggiore, che il 13 settembre incoronerà la ‘Reginetta 2008’.
ESTATE MEDIOEVALE IGLESIENTE
Sergio Rombi
GADONI
DIBATTITO PUBBLICO SU PASSATO
E FUTURO DI FUNTANA RAMINOSA
Corteo Medioevale
Dal primo agosto Iglesias è
entrata nel vivo delle manifestazioni medioevali con la
chiamata dei balestrieri in
piazza Municipio. Il torneo
della balestra, preceduto dal
cortei con tutti i balestrieri, si
è tenuto si è tenuto davanti al
chiostro di san Francesco. Significativa la presenza di Valter Vittori, iglesiente campione italiano del tiro alla balestra individuale. Tuttavia, una
serie d’iniziative porteranno
turisti e cittadini in un’atmosfera medievale, attraverso
rappresentazioni, mostre, sagre che fanno rivivere brani
di storia nelle vie del centro.
“Importante sottolineare, ha
detto il Sindaco Pierluigi
Carta, che tutte le manifestazioni nascono dalla passione
degli abitanti di Iglesias per
la propria storia, spesso rivisitata in chiave turistica, altre
volte profondamente radicata
nella ricerca, ma sempre di
alta qualità. Interi quartieri si
animano nella preparazione
di questi momenti, nati dalla
creatività degli abitanti riuniti
in diverse associazioni e divenute ormai tradizione”.
L’8 agosto, presso il quartiere
de “Sa Costera” è stata allestita la rassegna “Arti e mestieri nel medioevo”, unitamente ad una mostra estemporanea di pittura.
Dal 7 all’11 agosto presso la
sede del CISSA si è potuta
visitare una interessante mostra di terracotte pisane, mentre dall’11 al 17, presso il
Chiostro di San Francesco,
l’Associazione Carpe Diem
presenterà una mostra di armi
e costumi medievali. Il 12
agosto, in piazza Sella c’è
stata l’esibizione dei gruppi
medievali ospiti, ed è stata
l’occasione per offrire un abbraccio della città a quanti,
grazie al corteo medievale,
hanno avuto modo di conoscere la bellezza della città. Il
13 agosto c’è stata la XIV
edizione del corteo medievale, iniziativa ormai collaudata, e che costituisce il più impegnativo momento medioe-
vale iglesiente.
Il 29-30 agosto avrà luogo la
IX edizione della Sagra contadina, a cura del l’ Associazione Gremio vignaiuoli,
contadini e tabernai.
Un momento particolarmente
sentito e di profonda radice
religiosa è costituito dalla
processione dei Candelieri
della Beata Vergine Assunta.
La processione ha luogo il 15
agosto, per le vie del centro
storico, preceduta il 14 notte
da una suggestiva veglia in
onore della Vergine, di origine bizantina, con i profumi e
i gesti tipici dell’0riente, che
si tiene presso la chiesa della
Purissima. Quest’anno le città dei candelieri, Sassari,
Nulvi, Ploaghe e Iglesias,
hanno dato vita ad un sito internet specifico di informazione www. candelieridisardegna.com, nella convinzione che le sinergie tra i luoghi
che conservano tradizioni comuni giovino a tutti e moltiplichino le potenzialità turistiche.
L’Assessore regionale del Lavoro ed Emigrazione Romina
Congera ha partecipato la scorsa domenica 3 agosto a Gadoni
alla Tavola rotonda sul tema:
“La miniera di Funtana Raminosa: passato, emigrazione e
prospettive per il futuro”. Promossa dal Comitato internazionale emigrati gadonesi, l’iniziativa ha preso il via alle ore 16
presso il centro sociale con l’intervento del presidente del Comitato Mario Agus. Dopo i sa-
luti del Sindaco Antonello Secci e il benvenuto da parte del
coro polifonico “Boge de gaudiu onu”, la tavola rotonda è
entrata nel vivo con gli interventi, fra gli altri, dell’Assessore regionale del Lavoro ed Emigrazione Romina Congera e dei
Consiglieri regionali Francesca
Barracciu e Attilio Dedoni. In
chiusura dei lavori, c’è stata
l’esibizione del gruppo folk
“Santa Barbara”.
LA PROVINCIA ADERISCE AL CIRCUITO
TEATRALE REGIONALE CEDAC
La Giunta provinciale ha deliberato l’adesione alla programmazione autunnale del
Circuito Teatrale Regionale
Sardo e ha demandato all’associazione CEDAC l’organizzazione degli eventi
previsti nel nostro territorio
per i mesi di settembre e di
ottobre 2008. “E’ nostra
competenza, infatti, spiega il
Presidente della Provincia
Pierfranco Gaviano, promuovere attività di spettacolo e concorrere alla distribuzione della produzione teatrale sul territorio, sostenen-
do anche la diffusione dell’attività di spettacolo nelle
scuole”.
Alla Provincia era stata inoltrata la proposta di adesione
al programma autunnale da
parte del Centro Diffusione
Attività Culturali (CEDAC),
comprendente un progetto di
drammaturgia contemporanea dal titolo “Le vecchie e
il mare”, la cui location vorrebbe essere il Tempio di
Antas a Fluminimaggiore ed
un appuntamento (consistente in due spettacoli) legato al progetto teatrale per
giovani “Nuove Sensibilità”,
che si vorrebbe rappresentare all’interno dell’Aula magna del Liceo Mineralogico
di Iglesias. “Con la delibera
dell’Esecutivo provinciale,
quindi, prosegue il Presidente Gaviano, si dà il via libera
alla predisposizione di tali
appuntamenti, che arricchiranno di offerta culturale il
territorio, anche nel periodo
immediatamente successivo
alla vetrina estiva, anch’essa
particolarmente ricca di iniziative per residenti e turisti”.
12
Realtà Locale
numero 403 del 14 Agosto 2008
GRANDE RIMPATRIATA A MASUA
Alessandro Carta
Residenti, emigrati e amici di
Masua si ritroveranno, per un
giorno, nella suggestiva cornice di quella che per oltre un secolo d’attività mineraria è stato
uno dei cantieri più importanti
dell’Iglesiente. Si ritroveranno
in nome di una consolidata
amicizia e spirito professionale,
ancorché di attaccamento affettivo per chi vi abitò e vi abita
ancora oggi. Il ricordo di Masua non è mai venuto meno.
Sabato 23 agosto, alle 18,30, il
“vecchio Borgo” di Masua ritroverà un’intensa presenza di
persone che non saranno solo
quelle amanti del mare che si
apre di fronte a Pandizucchero
o di gruppi di studio, ma di
centinaia di affezionati che
hanno mantenuto intatto il paesaggio e il ricordo di questo
piccolo, ma importante, cantiere minerario dove, circa cento
anni fa, abitavano oltre tremila
persone. Ma a vivere più intensamente la “rimpatriata” saranno centinaia di ex minatori che
nei cantieri di Porto Flavia, Caligaris, Podestà…..hanno scritto pagine di duro lavoro quotidiano, ma che, malgrado ciò,
hanno mantenuto un sentimento d’affetto verso quelle gallerie e cantieri che hanno sostentato le famiglie per tanti anni.
Certo, oggi Masua, al pari di
diverse altre miniere, è stata
consegnata alla storia perché
frettolosamente è stato chiuso il
discorso metallifero e solo un
pugno di famiglie è voluto rimanere a custodire quei luoghi.
Il 23 di agosto prossimo si ritroveranno tutti a Masua. Non
saranno più direttori, caposervizi, sorveglianti, capisquadra,
manovali. Saranno persone,
non più legate gerarchicamente, molti con le rispettive famiglie e con non poca commozione, a testimoniare cosa è stata
Masua per ognuno di essi, quali ricordi si portano nell’intimo,
quanto sacrificio è maturato e
si è sciolto, col sudore, all’interno delle gallerie.
Saranno ancora tutti, lì, anche
per ringraziare il Padre comune
che ha regalato vita e sentimenti, che potranno essere offerti
durante la Messa che verrà celebrata nel cantiere Caligaris in
segno di ringraziamento anche
per i tanti amici e colleghi che
per l’occasione non saranno o
non potranno essere presenti.
Quest’esperienza è già stata
vissuta negli anni scorsi. E’ stata una positiva pagina sociale,
cui hanno voluto contribuire
anche molti abitanti della vicina e più popolosa frazione di
Nebida. Tuttavia, l’appuntamento o “rimpatriata”, com’è
stata definita quello del prossimo 23 di agosto, avrà un differente sapore e valore. Proprio
in queste settimane, infatti, alcune squadre d’intervistatori,
per conto del Parco Geominerario della Sardegna, stanno
portando avanti il lavoro del recupero della memoria orale di
tanti lavoratori che hanno operato a Masua. Sono interviste
filmate che andranno a costituire un valido documento sul
quale esperti e studiosi di socio-antropologia mineraria potranno lavorare e ricostruire co-
sa sia stato il lavoro in miniera.
Il primo dato che sta emergendo dalle interviste di ex minatori, riguarda l’amore verso
quel “inumano” lavoro di galleria, nel quale però è maturata
ed è cresciuta una sana convivenza civile, oltre l’amore per
il lavoro e la famiglia. Saranno
proprio questi i sentimenti, verso valori mai scaduti di moda
tra i minatori, che emergeranno
nella “rimpatriata” di Masua.
L’appuntamento, quindi, è per
il 23 di agosto in quel di Masua.
Masua
Masua - Precedente “Rimpatriata“
ENCOMIO AL LUOGOTENENTE
DEI CARABINIERI VENTAGLIO’
Bruno Ventagliò
Il 26 marzo 2008, il luogotenente Bruno Ventaglio’, Comandante della stazione Carabinieri di Iglesias, dopo
una accorta opera di convincimento evitava, grazie al
suo intervento, che un ragazzo di Iglesias si suicidasse,
dopo che lo stesso aveva, all’interno della sua abitazione, aperto la valvola del gas
di una bombola e minacciato
di farsi esplodere.
Per tale atto al Luogotenente
Ventagliò è stato concesso
un ecomio da parte del comandante della Regione Carabinieri Sardegna.
Tale encomio è stato consegnato dal generale Adinolfi
nel corso di una cerimonia
che si è tenuta a Cagliari nella giornata di Sabato 2 agosto u.s.
PAOLO MELONI
MACCHINARI - ATTREZZATURE
ACCESSORI
PER L’INDUSTRIA DEL CUCITO
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Realtà Locale
numero 403 del 14 Agosto 2008
L’ENSEMBLE MOLDAVA “VASILE IOVU”
IN RIUSCITI CONCERTI NEL SULCIS
Angelo Granara
L’ Ensemble di fama internazionale “Vasile Iovu “ per il
secondo anno in Sardegna ha
proposto il suo ricco repertorio di musica classica, sacra,
leggera, etnica e folcloristica
nell’ambito dell’iniziativa “
l’arte al servizio dell’uomo”,
collegata al “ Progetto Moldavia “ della Fondazione Alleanza nello Spirito Santo. Si
tratta un aiuto concreto e
qualificato alla Repubblica
Moldova, un Paese che registra ancora gravi e diffusi ritardi sociali nel mondo europeo. Ciascuno dei musicisti
può vantare straordinarie capacità interpretative maturate
in anni di raffinati studi musicali, che non hanno mancato
di attirare l’attenzione di musicofoli degli Stati Uniti (
New York, Washington,
Atlanta ), Inghilterra, Giappone, Russia, Italia, Austria,
Cina, Olanda Svezia, Germania, Francia etc. Nel corso di
16 anni di attività, l’ Ensemble “ Vasile Iovu “ ha avuto
modo di esibirsi in alcune tra
le sale da concerto più prestigiose d’ Europa: Filarmonica
di Berlino, Mozart di Mannheim, Beethoven di Bonn,
Palazzo dei Congressi di
Strasburgo, Cattedrale Votivkir-he di Vienna, Basilica
Santa Maria in Ara Coeli di
Roma etc.
Li segue e li assiste nelle loro
tournées la professoressa
Ludmilla Militaru profonda
conoscitrice di musica e referente nazionale per la Moldavia del Rinnovamento nello
Spirito Santo con sede in Roma. Un ottimo successo ha
riscosso il concerto pubblico
tenuto a S. Giovanni Suergiu
a fine luglio scorso. Era un
pubblico curioso, ma alla fine
attento ed entusiasta di quella
musica classica con le note di
W.A. Mozart, J.S. Bach,
Handel, F. Shubert, P. I. Ciaikovski. Così diverso, ma di
intensa musicalità, è stato il
2° concerto tenutosi nella
chiesa di S. Ponziano di Car-
bonia domenica 3 agosto.
Quest’ultimo è stato improntato esclusivamente su brani
sacri. Un successo che ha
coinvolto il pubblico attento
e competente completamente affascinato da quelle melodie che si libravano nell’aria
accompagnate dal flauto di
pan del Direttore d’orchestra e Professore Universitario Vasile Iovu, dal pianino
digitale del Compositore Vasile Goia, dal clarinetto e teragoto professor Simion Duja,dalla fisarmonica del maestro Petrea Frecautanu, dal
flauto di pan del maestro Igor
Podgoreanu, dal violino del
maestro Radu Talambuta e
dal contrabasso del maestro
Roman manolache. Uno spettacolo originale e meraviglioso a vedersi con quei costumi
moldavi e con quelle note
che volavano alte nel cielo a
chiedere libertà, giustizia,
aiuto per un popolo che ama
il bello nonostante le grosse
difficoltà in cui vive.
NEBIDA AL CENTRO DI MANIFESTAZIONI
TRA MARE SAPORI E SPETTACOLI
L’ASSOCIAZIONE “GRANDI EVENTI” DI SARDEGNA
DALLA CULTURA ALLE OPPORTUNITA’ TURISTICHE
I “Grandi Eventi” della Sardegna sono in rete tra loro. E’ nata
l’Associazione “BES – Best
Event Sardinia” che raccoglie
gran parte delle manifestazioni
culturali, identitarie e di spettacolo inserite nel cartellone del
progetto regionale Bes, avviato
nell’ottobre del 2006 e in scadenza nell’ottobre del 2008. La
presidenza è affidata ad Angela
Nonnis, sindaco di Oristano e
Presidente della Fondazione Sa
Sartiglia. Hanno aderito già 28
soggetti, tra associazioni, enti
pubblici, fondazioni che organizzano gli eventi, mentre altri
stanno predisponendo la documentazione necessaria. Promosso dalla Regione Autonoma
della Sardegna (POR Sardegna
2000 – 2006) e affidato ad un
raggruppamento temporaneo di
imprese (sei partner) coordinato
dall’ATER – Associazione teatrale Emilia Romagna, il progetto Bes ha lavorato negli ultimi due anni alla promozione e
commercializzazione degli
eventi culturali e di spettacolo
dell’Isola.
I riti più significativi della Settimana Santa, i Carnevali di più
consolidata tradizione, i festival, i circuiti musicali e teatrali,
le mostre d’arte sono stati valorizzati attraverso azioni di comunicazione e promozione,
marketing territoriale, marketing diretto, relazioni media,
pianificazioni media in Italia e
all’estero, partecipazione a fiere
nazionali e internazionali.
L’obiettivo del progetto è proprio quello di accrescere la capacità degli eventi di attrarre
nuovo pubblico nazionale e internazionale di “viaggiatori”
sensibili e attenti ai valori e all’identità dei territori, anche oltre il tradizionale periodo esti-
vo. Alcune ricerche e rilevazioni, fatte durante lo svolgimento
degli eventi, hanno misurato gli
effetti positivi dell’attività di
promozione.
Sono state portate avanti attività
coordinate e “di rete” tra gli
eventi, come il Contact Center
Bes 800 88 11 88 (numero verde attivo dall’Italia in grado di
fornire informazioni in più lingue su eventi e territorio), il
Contact Center 00 800 888 999
00 (numero verde attivo da
Francia, Gran Bretagna e Germania), le relazioni media sulla
stampa nazionale, il sito sardegnacultura.it/grandieventi, le
proposte turistiche collegate
agli eventi. La fase finale del
progetto prevedeva proprio la
creazione di un’associazione
degli eventi, costituita dagli enti
pubblici coinvolti e dalle realtà
private interessate. La nascita
della rete “Bes – Best Events
Sardinia” conclude positivamente un percorso di valorizzazione, avviato due anni fa dal
progetto regionale Bes e apre
una nuova fase di protagonismo
dei soggetti.
A novembre è prevista la presentazione ufficiale dell’associazione, dei suoi membri, dei
suoi programmi. Sarà una realtà
aperta, in grado di promuovere
sia le manifestazioni culturali
che i territori, provvedendo autonomamente al proprio bilancio grazie alle quote associative, ma anche ad attività di fund
raising, sponsorizzazioni, partecipazioni a bandi pubblici. La
messa in rete dei servizi permetterà di razionalizzare le spese, di valorizzare al meglio i
contributi pubblici già oggi erogati e di offrire un supporto
adeguato a tutti i soci. L’associazione avrà un ruolo centrale
nello sviluppo di attività di promozione. Infine, garantirà la
preparazione di nuovi pacchetti
turistici e strumenti di commercializzazione di eventi e territori. Ad oggi hanno aderito all’Associazione “BES – Best
Events Sardinia” Comuni, Fondazioni e Associazioni coinvolti
o promotori di carnevali, riti
della Settimana Santa, festival,
circuiti di spettacoli e mostre:
Comune di Lodè, Comune di
Oliena, Comune di Samugheo,
Comune di Fonni, Comune di
Gavoi, Comune di Lula, Comune di Ollolai, Comune di Olzai,
Comune di Oniferi, Comune di
Santulussurgiu, Comune di Alghero, Comune di Cuglieri, Comune di Sant’Anna Arresi (Festival “Ai confini tra Sardegna
e jazz”), Comune di Santa Teresa di Gallura (Festival “Musica
sulle Bocche”), Comune di
Berchidda (Festival “Time in
jazz”), Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, Fondazione Sa
Sartiglia, Cooperativa Cada Die
Teatro (Festival “Ogliastra Teatro”), Cooperativa Duascor –
Duascoros, COCIS (Consorzio
Circuiti dello Spettacolo in Sardegna), Associazione Teatro Instabile di Paulilatino, Associazione Imago Mundi (Monumenti Aperti), Associazione
Punta Giara (Festival “Ai confini tra Sardegna e jazz”), Associazione Jana Project (Festival
“Musica sulle Bocche”), Associazione Progetto Evoluzione
(Festival “Narcao Blues”), Associazione Intermezzo (Festival
Calagonone Jazz)
Società cooperativa “Le ragazze Terribili” (Festival “Abbabula”)
Società cooperativa Sardinia
Jazz - European Jazz Expo Festival Internazionale di Jazz.
GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE
POTENZIA LA SUA PRESENZA NEL WEB
Nebida
Un elemento della programmazione di quest’estate iglesiente è stato il potenziamento
di un aspetto già avviato negli
anni scorsi: il coinvolgimento
delle frazioni in maniera diretta per l’elaborazione del loro programma. Oltre ad alcune importanti lezioni della
scuola civica di storia sull’origine di San Benedetto,
sulle cale, grotte e i porticcioli
della costa nebidese, sulle attività minerarie a Villa di
chiesa, tenutasi a San Giovanni Miniera già effettuate e la
prevista conversazione sulla
storia di Nebida, è stato tessuto, in un dialogo diretto con
gli abitanti delle frazioni e
l’ausilio organizzativo della
Pro loco, un programma che
tenesse conto delle esigenze
locali in prospettiva turistica:
un invito agli abitanti del territorio e ai turisti, di spingersi
oltre il bellissimo centro storico iglesiente e gustare la bellezza caratteristica delle fra-
zioni. Così, come San Benedetto ha avuto i giovani per
protagonisti, che hanno messo su un progetto di sport e
spettacolo interamente costruito da loro, a Corongiu è
ritornata quella che è una vera
passione per gli abitanti: il
canto improvvisato campidanese, a Bindua si sono tenuti
festeggiamenti civili intorno
alla festa di San Giovanni e a
settembre avrà luogo la consueta passeggiata ecologica
che ormai è diventata una bella tradizione, molto coinvolgente. Le manifestazioni i più
articolate si avranno nella frazione più grossa: Nebida, che
ha visto il coinvolgimento di
tutte le associazioni culturali
locali. “Il sogno dei nebidesi
di diventare il punto di riferimento del turismo Iglesiente,
ha detto Corredao Dessì, forse incomincia a diventare realtà. Infatti quest’’anno il paese minerario è riuscito ad organizzare la classica manife-
SOSPENDE LE PUBBLICAZIONI PER DUE SETTIMANE
BUONE VACANZE
APPUNTAMENTO AL 4 SETTEMBRE
stazione estiva “”La festa di
Santa Barbara”” con ben 17
giorni di spettacolo, dal 2 al
18 agosto. Il gioco di squadra
tra il comitato organizzatore
(tutti i componenti alla prima
esperienza) e alcuni Enti, Società (Igea, Rockwool, Nebida Trasporti ecc) imprenditori
e commercianti della zona ha
dato i suoi frutti. Anche la Regione Sardegna, tramite la
Presidenza del Consiglio, non
ha voluto far mancare il suo
contributo al borgo minerario,
così come il Parco Geominerario, come ormai da alcuni
anni, ha dato il suo sostegno
per la realizzazione della
giornata del minatore. Una citazione particolare merita
l’’apporto dei fratelli Ciccu
che anche quest’’anno hanno
offerto lo spettacolo pirotecnico al loro paese natio. Determinante si è rivelata la collaborazione tra gli organizzatori della manifestazione e
l’Amministrazione comunale,
che ha dato alla frazione tutto
l’’apporto possibile per la realizzazione di questa manifestazione unica ed originale
nel suo genere che proietta
Nebida nel futuro e può essere d’esempio per tante altre
località che dopo la crisi mineraria cercano un rilancio
soprattutto turistico.
Gazzetta del Sulcis Iglesiente si
affaccia nel ciberspazio in modo più attivo e attento alle sempre più nuove e innovative tecnologie del web, aggiornando e
migliorando la sua presenza
nello spazio virtuale.
Infatti il sito web www.gazzettadelsulcis.it è stato potenziato
nella navigazione e nei contenuti informativi della Provincia
Carbonia Iglesias, inserendo
nuove pagine web in cui il navigatore può approfondire l’informazione Sociale, Culturale,
Lavorativa, Politica e della Realtà Locale dell’intero territorio
del Sulcis Iglesiente.
Dalle statistiche interne al sito,
risulta assai utilizzata la pagina
di “Ricerca”, in cui poter inserire nel modulo una parola chiave o frase da cercare nell’archivio on-line di Gazzetta del Sulcis Iglesiente, in cui è presente
fino al penultimo numero del
giornale in edicola.
Sempre nel tema dell’Archivio
può essere consultato l’archivio
fotografico delle “Prime Pagine” di Gazzetta di tutto l’anno
in corso 2008.
Altra pagina web che sta riscuotendo notevole interesse è
“Sommario”, ovvero l’anticipo,
di martedì, di tutti i titoli delle
notizie che usciranno in edicola
il successivo giovedì.
Anche nella versione on-line,
uno spazio è dedicato agli Inserzionisti di Gazzetta del Sulcis Iglesiente, presenti con un
banner e relativo collegamento
al proprio sito internet (per chi
l’avesse), sia in una pagina dedicata “Inserzionisti”, sia con
un banner in rotazione nella
HomePage di Gazzetta.
Altra pagina inserita di recente
è quella dedicata alle pubblicazioni librarie di “Edizioni Sulcis sas” di Salis Rosanna & C.
con le copertine dei libri editi.
L’ultima novità inserita è la pagina web “Lettere” in cui si riportano gli scritti pervenuti e
pubblicati nel giornale stampato. Numerosi sono gli apprezzamenti ricevuti da più parti per
questa presenza on-line che
spinge sempre più l’Editore, il
Direttore e l’intera Redazione,
a lavorare più intensamente a
questo interessante progetto
editoriale, per contribuire con
l’aiuto di Dio, al bene del Sulcis Iglesiente.
Per la cronaca, la versione online di Gazzetta del Sulcis Iglesiente nel mese di Luglio 2008,
ha ricevuto visite oltre che dall’Italia, anche dalla Francia, dal
Belgio, dalla Germania, dalla
Spagna, dalla Gran Bretagna,
dall’Olanda, dalla Svezia, dall’America, dalla Cina e dal
Giappone. Grazie a tutti.
(m.m.)
Speciale
Continua a inquietare la comunità europea, ma non solo,
il “misterioso fenomeno della
scomparsa delle api”, che dal
duemilasei ha cominciato a
preoccupare i maggiori produttori degli Stati Uniti, progressivamente di tutto il mondo, e che negli ultimi due anni hanno avuto un riscontro
allarmante anche nella Penisola italiana, in Sardegna,
compreso il Sulcis Iglesiente.
In Sardegna il “patrimonio
apistico” stimato è all’incirca
di duemilacento apicoltori,
compresi gli amatori, dei quali circa il quarantacinque per
cento nella provincia di Cagliari e Sulcis-Iglesiente. In
una stima aggiornata al duemilaotto, nella sola zona di
competenza della ASL 7 si
sono contati ben 2.629 alveari, dei quali ben 2.170 nomadi, e 459 stanziali. Nelle annate buone la produzione riesce ad arrivare anche a sedicimila quintali di miele, con un
fatturato spesso superiore ai
sette milioni di euro, e nel
duemilaquattro, con la legge
trecentotredici, l’apicoltura è
stata riconosciuta attività
agricola a tutti gli effetti.
Durante gli ultimi anni, purtroppo, anche nella Provincia
del Sulcis-Iglesiente, come
nel resto dell’Isola e nel mondo intero, il patrimonio apistico sta diminuendo drasticamente: le api stanno morendo, e in modo “misterioso”
ed anomalo, dal momento che
le cause sono poco chiare. Diverse e disparate le teorie sul
fenomeno, cominciato negli
Stati Uniti circa due anni fa,
dove ha preso il nome di Colony Collapse Disorder.
Una crisi di sopravvivenza
delle api, insomma, progressiva e sempre più grave, preoccupante a mano a mano che il
tempo passa. Ma la cosa che
lascia maggiormente perplessi, e fa realmente paura, è la
sporadica manifestazione
d’interesse da parte della
maggior parte media, ed il
quasi totale disinteressamento
delle istituzioni politiche e
amministrative, tra l’atro
spesso determinate non tanto
dalle gravi implicazioni a livello di sopravvivenza dell’ecosistema, quanto piuttosto
al rischio immediato di forti
diminuzioni nella produzione
e nelle rese dei prodotti in
commercio.
Il CCD “denuncia” un gravissimo squilibrio ambientale
causato dalla tecnologia della
quale l’uomo moderno fa
abuso, e dovrebbe imporre,
da parte di chi ha il dovere di
tenere sotto controllo quella
che si sta preannunciando come una vera e propria calamità, un’analisi approfondita e
obiettiva, nella quale siano
presi in seria considerazione i
diversi agenti che potrebbero
essere all’origine della moria,
nei diversi ambienti e territori
nei quali avvengono, sia a livello territoriale che su scala
mondiale, ed in tal modo stilare una graduatoria di cause
numero 403 del 14 Agosto 2008
L’AGRICOLTURA E LA PROGRESSIVA MORIA DELLE API
IN STATO DI ALLERTA PER L’EQUILIBRIO NATURALE
Giovanni Fiabane
che portino a delle priorità
nelle scelte e nelle risposte
necessarie ad arginare ed
eventualmente fermare questo
fenomeno.
Invece, a quanto pare, spesse
“cortine fumogene” sono sollevate quando si accenna al
problema, ed a volte si propongono ipotesi poco convincenti, atte probabilmente a
mistificare e depistare dal vero problema, quasi a voler difendere “costi quel che costi”
forti e privati interessi economici. Non soddisfano pienamente coloro che vorrebbero
imputare tale fenomeno alle
naturali patologie, quali i
cambi climatici, i parassiti come la Nosema Ceranae, e,
per quanto di difficile contenimento e in ogni caso ben
conosciuto, quello dell’acaro
Varroa, un parassita d’importazione e con istinto suicida,
poiché sfrutta sino alla morte
il corpo ospite, determinando
di conseguenza la propria fine.
Solo alcune patologie, certamente da non sottovalutare in
quanto spesso impongono
l’utilizzo di prodotti particolari per poterli combattere. La
Varroa pare in ogni modo
quello che maggiormente impegna gli apicoltori, dal momento che gli acaricidi utilizzati nel tentativo di contenimento difficilmente sono
compatibili con la vita delle
api.
Purtroppo può accadere che,
come per l’agricoltura, anche
per l’apicoltura, in certi paesi
nei quali è prevalente un modello di conduzione apistica
di tipo industrialintensivo
(scusando il neologismo) fra
cui svetta la Cina, a questi
problemi e alla scarsa cura
delle famiglie delle api, si
sopperisce con la somministrazione ripetuta di sostanze
antibiotiche e nutrimenti alternativi, autorizzati, è bene
precisare, solo da pochi paesi,
e che poi danno luogo ad un
numero impressionante di allarmi comunitari a causa della
contaminazione dei prodotti.
Da prendere in seria considerazione sono invece i pericoli
derivati da un uso sconsiderato che in questi ultimi anni si
sta facendo dei fitofarmaci e
dei pesticidi, soprattutto quelli di ultima generazione. Da
anni in Sardegna, negli ultimi
tempi anche nel Sulcis-Iglesiente, come nel resto di Italia, gli apicoltori stanno lanciando un grido d’allarme
sull’utilizzo di simili sostanze
in agricoltura. Ma queste voci, se si eccettua la Francia,
sono rimaste pressoché inascoltate ovunque.
Il primo grosso allarme in tal
senso è stato lanciato nel
nord-ovest della Penisola, territorio dal quale gli apicoltori
si sono letteralmente dati alla
fuga a causa di un nuovo prodotto utilizzato per la conciatura (copertura delle sementi
con una polvere collante) dei
semi del mais con i nuovi insetticidi “neonicotinoidi di seconda generazione” prodotti
dai colossi della chimica quali la Bayer e Sygenta. Tale
trattamento ha un impatto
ambientale “invisibile”, ma
non per questo meno letale e
pericoloso, in quanto bastano
solo poche molecole di questo veleno per uccidere tutti
gli insetti con i quali vengono
a contatto.
In Sardegna, a quanto pare, di
questo fenomeno si sa poco e
niente, o forse si sa e non si
vuole ascoltare. Magari basterebbe chiedersi come mai gli
alveari nomadi sono cosi tanti
(anche nel solo Sulcis il numero è impressionante), fosse
dovuto ad un probabile spostamento nelle zone più alte e
meno contaminate dai pesticidi e fitofarmaci utilizzati in
modo particolarmente intensivo durante la primavera? Potrebbe essere che le voci degli
apicoltori sardi che chiedono
aiuto rimangano inascoltate
da coloro che questo aiuto dovrebbero avere il dovere di
porgerlo, come accade d’altronde nel resto del nostro
paese?
Se poi si prendono in considerazione anche le teorie
(ampiamente correlate da prove a favore) secondo le quali
il sofisticato sistema di orientamento delle api sia messo
fuori uso da uno scriteriato
utilizzo di dispositivi elettronici ad emissione di onde
elettromagnetiche (e basta
guardarsi intorno per accorgersi che sono tanti, ed in
continuo aumento esponenziale), e da tempeste magnetiche provenienti dalla sempre
maggiore attività delle macchie solari, probabilmente si
comincia ad avere un’idea
sull’eventuale causa della
scomparsa d’intere famiglie
di api, senza lasciare alcuna
traccia, abbandonando la regina ad una morte per inedia
all’interno dell’alveare. E la
morte di una regina, lo sanno
gli apicoltori, è cosa grave e
preoccupante.
Tante domande quindi, ed altrettante probabili risposte,
ma un’unica realtà: il numero
delle api sta diminuendo e
“Su Nuraghe”
ARTIGIANATO SARDO
Grandi Sconti
dal 10% al 50%
su tutti gli articoli
continua a diminuire, e guarda caso in questi ultimi tempi,
in taluni ambienti, si comincia a discutere di un eventuale
allarme sulla produzione-distribuzione di grano nel mondo.
Sembrerebbe troppo semplicistico ripetere l’ormai inflazionato pseudo-aforismo attribuito ad A. Einstain, secondo il quale un mondo senza
api non potrebbe sopravvivere più di quattro anni, ma allo
stato attuale sarebbe forse
meglio tenerlo sempre a mente.
Quello che rimarrebbe da fare
a livello personale, magari,
sarebbe amare di più questi
insetti meravigliosi, proteggerli nel nostro piccolo, ed essere fieri che durante la primavera scelgano il nostro
giardino come campo di lavoro, e se decidessero di “fondare” una nuova colonia proprio nel nostro cortile, non c’è
bisogno di eliminarle con insetticidi, fuoco, o altri rimedi
da film Horror, basta prendere le pagine gialle, e comporre il numero dell’apicoltore
più vicino a casa nostra, il
quale sarà certamente felice
di aumentare le proprie famiglie di bottinatrici, o semplicemente avvisare il Corpo dei
Vigili del Fuoco, sempre attenti ai bisogni dei cittadini
ed alla salvaguardia dell’ambiente, ai quali va rinnovata la
riconoscenza per i loro numerosi ed impagabili servigi.
Sono testimonianza inconfutabile le varie civiltà che si
sono succedute in millenni
della storia e che hanno innalzato l’ape al ruolo d’insetto
sacro, utilizzando la maggior
parte dei suoi prodotti per le
attività culturali. Basti pensare all’uso della cera per la
fabbricazione delle candele
adoperate nelle chiese, che
nel medioevo diede luogo a
precise clausole nei contratti
d’affitto feudali e monastici.
Per tale motivo, da sempre,
l’ape ed il trascendente hanno
avuto una correlazione strettissima “ Il miele cade dall’alto. È il sudore del cielo,
una specie di saliva degli
astri o i succhi dell’aria che
si purifica […]” come scriveva Plinio. Esse sono spesso
state considerate come il tramite tra la divinità e l’uomo.
Si potrebbero citare ad esempio i riti dei misteri Eleusi,
nei quali l’ape era sacra alla
dea Demetra quale simbolo di
morte e resurrezione, in conseguenza al fatto che scompare nei mesi invernali per ricomparire durante la primavera, alla “resurrezione” della natura, e le sacerdotesse
preposte a tali riti, dei quali
oggi non rimane più alcuna
testimonianza, erano chiamate Melisse.
Sono solo alcuni esempi di
quanto le api fossero tenute in
grande considerazione dalle
popolazioni antiche, e si potrebbe continuare lungamente
parlando dei Maya, della Creta minoica, dei Celti, e via discorrendo.
In una giornata di duro lavoro, un’ape domestica riesce a
visitare all’incirca settecento
fiori, e se si pensa che in media un alveare riesce a contenere fino a ventimila api bottinatrici (api operaie adulte
capaci del massimo rendimento nel lavoro di raccolta),
è facile calcolare come durante il periodo primaverile sono
fino a quattordici milioni i
fiori che ogni “famiglia laboriosa” riesce a visitare. Un
piccolo apiario, di soli cinque
alveari, può arrivare ad impollinare fino a settanta milioni di fiori.
Pensiamo al miele, prodotto
del quale la Sardegna va fiera
in quanto di qualità riconosciuta in tutto il mondo, con
varietà spesso uniche, che
tanto piace e tanto bene fa alla salute e all’economia. Per
produrne un chilogrammo
questi insetti incredibili riescono a percorrere fino a centocinquantamila chilometri,
che tradotto in parole povere
sarebbe a dire quasi quattro
volte il giro del mondo, e per
tale scopo sono necessari all’incirca sessantamila voli di
andata e ritorno dall’arnia ai
15
fiori.
Ogni singolo alveare raccoglie il nettare necessario in un
raggio di tre chilometri, vale a
dire un’area corrispondente a
più o meno quattromila campi
di calcio, garantendo in tal
modo il servizio, totalmente
gratuito tra l’altro, d’impollinazione su quasi tremila ettari
di territorio.
La stessa morfologia dell’ape
sembra stata concepita per il
preciso scopo dell’impollinazione dei fiori. Essa è rivestita
di una sorta di peli, che durante il passaggio da un fiore
all’altro si ricoprono totalmente di polline, permettendo
in questo modo il passaggio
dei gameti maschili ai pistilli,
assicurando cosi sia la riproduzione delle piante sia la
biodiversità. In conformità a
quanto affermato da Bernard
Vaissière (specialista dell’Istituto Nazionale per la Ricerca
Agronomica francese) ben
l’ottantaquattro per cento delle specie coltivate in tutta Europa dipende dagli insetti, e di
queste un gran numero esclusivamente dalle api.
Per questi validissimi motivi,
legati a doppio filo con l’agricoltura, quindi con l’allevamento del bestiame, e di conseguenza con la sopravvivenza del genere umano, le civiltà antiche tenevano in una simile considerazione l’ape, e
ogniqualvolta dovesse capitare di incontrarne una prima di
sopprimerla sarebbe opportuno soffermarsi un istante a
pensare quanto bene fa quell’insetto a noi e all’intero ecosistema. Osservarla attentamente mentre lavora, operosa
e instancabile, ed anche commuoversi per la grazia e la
bellezza con le quali visita felice fiori e piante emettendo
quel caratteristico ronzio che
ci dice “ Uomo, è arrivata la
primavera, la vita risorge,
fermati, attendi che la tua
anima ti raggiunga, prendi
una pausa ed ammira la potenza e il miracolo del Creato”; esse continueranno a lavorare indisturbate, dal momento che noi siamo parte di
quel sistema che anche loro
abitano. Basta ricordarsi che
la tanto temuta puntura arreca
più danno all’ape stessa, la
quale muore dopo aver utilizzato l’estrema difesa che la
natura le ha fornito e che utilizza solo in caso di minaccia
per la propria vita o di quella
della propria colonia.
“LA STORIA DI CARBONIA”
I SETTANT’ANNI
DI CARBONIA
RACCONTATI
DA MASSIMO CARTA
A DISPENSE
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CON “GAZZETTA DEL
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E’ un’iniziativa editoriale
di “Gazzetta del Sulcis
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comunale di Carbonia
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16
Sociale
numero 403 del 14 Agosto 2008
E’ PARTITO IL PROGETTO DELLA PROVINCIA
“SULLA PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE”
Ha preso il via, nei giorni scorsi, il progetto “Educatori di
prevenzione del disagio giovanile” nei luoghi del divertimento dei giovani, un progetto dell’Accordo di Programma sulle
dipendenze del Sulcis – Iglesiente, sottoscritto dai Comuni
di Buggerru, Calasetta, Carloforte, Fluminimaggiore, Giba,
Gonnesa, Iglesias, Masainas,
Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, S.
G. Suergiu, Santadi, Sant’Anna
Arresi, Sant’Antioco, Tratalias,
Villamassargia e Villaperuccio,
presieduto dall’Assessore alle
Politiche Sociali Marinella
Grosso e coordinato da Gisella
Medda De Candia. Le discoteche, e più in generale i locali di
ritrovo notturno, saranno i contesti più visitati dal camper,
perchè sono i luoghi importanti
in cui i giovani si incontrano, si
divertono, consumano, più in
generale nei luoghi del divertimento dove educatori preparati
e formati sapranno riconoscere
situazioni problematiche.
Si tratta di fornire informazioni
e competenze sulle sostanze,
vecchie e nuove presenti sul
mercato, modalità di assunzione e rischi connessi col loro
consumo. “È nelle ritualità notturne degli adolescenti e, più in
generale dei giovani, ha spiegato l’Assessore Marinella Gros-
so, che bisogna intervenire dove vi è non solo il bisogno di
divertirsi, di evadere dal quotidiano, ma anche l’esigenza più
profonda di creare delle scene
al cui interno recitare una parte
da protagonisti lontano dagli
sguardi giudicanti degli adulti,
liberi di mettersi alla prova, di
sperimentare una socialità non
convenzionale, di avventurarsi
nell’esplorazione di mondi
nuovi ed affascinanti. In questo
senso i luoghi e i riti del loisir
rappresentano una zona di confine e di sospensione fra il
mondo della realtà quotidiana e
quello di una realtà parallela; in
una dimensione di condivisione
e di alleanza all’interno di un
cerimoniale collettivo dove si
sperimentano aspetti nuovi ed
inediti della propria personalità
insieme alla possibilità di
sperimentare condotte che
consentono di sfidare il pericolo attraverso comportamenti
che restituiscono valore e forza
all’immagine di sé. Per riuscire
a realizzare un intervento efficace, è stato molto utile stabilire opportuni accordi con la gestione del locale o della festa. Il
loro supporto nell’individuazione di uno spazio adatto all’intervento, non isolato o nascosto dai clienti, è spesso indispensabile, come è importante
la loro “non ostilità”, la dispo-
nibilità a favorire l’incontro tra
i giovani e gli operatori e a promuovere l’intervento”.
La sistemazione del camper attrezzato, permette di costituire
uno spazio separato dall’area di
divertimento, un luogo meno
caotico e affollato, in cui è possibile appartarsi e parlare. Questo momento serve per confrontarsi con gli operatori, acquisire informazioni nuove o
discutere i propri comportamenti.
Lo spazio dell’intervento è
quindi sia “dentro” la serata,
inserito nel suo contesto senza
stacchi o barriere, che “fuori”,
separato fisicamente e mentalmente dal momento del divertimento.
La postazione sarà visibile,
molto accessibile e “permeabile” (in un punto di passaggio,
senza barriere o percorsi per
raggiungerla).
La localizzazione del posto
quindi dove sistemarsi è un elemento determinante per l’esito
favorevole dell’intervento.
“Lo sviluppo di una maggior
consapevolezza sull’uso/abuso
di alcol e sui rischi della guida
pericolosa è promosso costruendo una relazione volta sia
ad offrire un’informazione personalizzata.
Dalle nostre esperienze, commenta la dott.ssa De Candia co-
IL FAVISMO NON IMPEDIRA’ AI SARDI
D’ARRUOLARSI NELLA FORZE ARMATE
Un gruppo consistente di Deputati sardi, primo firmatario
Giorgio Oppi, ha presentato
una proposta di legge per l’am-
Siti Visitabili
Per le prenotazioni
telefonare al servizio visite:
tel. 0781.491300
- fax 0781.491395
o via e-mail: [email protected]
missione dei soggetti fabici, all’impiego nelle Forze Armate e
nei corpi di Polizia. La legge, articolata su un unico articolo, sottolinea come la carenza accertata, parziale o
totale, dell’enzima G6PDH
(glucosio-6-fosfato-deidrogenasi) non può essere motivo di esclusione per l’arruolamento e l’impiego operativo nelle Forze armate e nelle
Forze di polizia.
Attualmente, nonostante
l’intervento del Ministero
della Difesa, molte migliaia
di cittadini possono ancora
essere esclusi dall’arruolamento e dalla progressione
di carriera nelle forze armate
per il fatto di essere portatori
sani di favismo. Una condizione genetica compatibile
con un normale stato di salute assolutamente non pregiudizievole della piena idoneità fisica e psichica. Tale carenza non è in alcun modo
una malattia e non pregiudica né la durata della vita né
la piena efficienza fisica. Un
recente e significativo studio
della facoltà di medicina dell’Università di Sassari ha dimostrato che tra gli ultracentenari che risiedono in Sardegna si registra un’alta incidenza di G-6-PDHcarenti.
La proposta di legge parlamentare vuole porre così un
rimedio ad una discriminazione nei confronti dei tanti
Sardi che, pur idonei al servizio militare e nelle forze di
polizia, sono ingiustamente
esclusi dai concorsi solo perché fabici.
Il settimanale
di casa tua
Ogni Giovedì
in edicola
o in abbonamento
ordinatrice del progetto, abbiamo individuato tre diverse
azioni, in progressione tra loro
e modulate a seconda della disponibilità e delle esigenze degli interlocutori: l’aggancio, la
relazione occasionale e la relazione consolidata”.
L’aggancio è l’azione per entrare in contatto con i giovani. E’
probabile che la presenza di
operatori in un’area di divertimento susciti inevitabilmente,
oltre ad una curiosità iniziale
che facilita l’avvicinamento,
una sensazione di intrusione e
di diffidenza (ad esempio sul
possibile rapporto con le forze
dell’ordine e il controllo dell’abuso di sostanze). Durante
questo momento dell’intervento è importante avere un atteggiamento molto aperto e soprattutto rispettare i tempi e le
modalità delle persone che si
avvicinano alla postazione, rendendosi conto delle difficoltà e
della diffidenza dell’interlocutore. “Per essere aperti e rispettosi, ha aggiunto Gisella Medda De Candia, è necessario stare a disposizione del soggetto,
seguire il filo dei suoi discorsi
senza imporre un proprio limite
o una propria tematica, ascoltare attentamente e accogliere
senza criticare il suo modo di
presentarsi e discutere. A tal fine gli operatori sono in grado
di conoscere e utilizzare le tecniche dell’ascolto attivo”.
NURAXI FIGUS
Festa S. Isidoro Agricoltore 2008
(21/22/23/24) Agosto 2008
Programma
21 Agosto
Ore 18:30 Chiesa Nuraxi Figus
Triduo in onore del Santo, Santa Messa Solenne
Presiede Don Cristian Lilliu
Ore 21:30 Piazza Museo etnografico Nuraxi Figus, “ Teresa:
Madre di carità” a cura del
gruppo Parrocchiale “ La Kimera” ( Musical sulla vita e le
opere di Madre Teresa di Calcutta)
22 Agosto
Ore 18:30 Chiesa Nuraxi Figus
Triduo in onore del Santo, Santa Messa Solenne
Presiede Don Cristian Lilliu
Ore 21:30 Piazza Rinascita Nuraxi Figus Maria Giovanna Cerchi in concerto; durante lo spettacolo ci sarà la degustazione di
dolci sardi offerti dalle famiglie
di Nuraxi Figus
23 Agosto
Ore 18:30 Chiesa Nuraxi Figus
Triduo in onore del Santo Santa
Messa Solenne
Presiede Don Cristian Lilliu
Ore 21:30 Piazza Rinascita Nuraxi Figus “La Pola Sciò”
24 Agosto
Ore 10:00 Chiesa Nuraxi Figus
Santa Messa Solenne Presiede
Don Cristian Lilliu
Ore 17:00 Piazza Museo Etnografico Nuraxi Figus Santa
Messa Solenne
Presiede Sua Ecc. Mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo
della Diocesi di Iglesias.
Ore 18:15 Processione per le
vie del paese, con simulacro e
le reliquie del Santo su di un
carro trainato da un giogo di
buoi. Aprono il corteo i cavalieri di Sant’Isidoro di Teulada, e i
gruppi Folk di Nuraxi Figus,
Macomer, Monserrato……
Ore 19:45 Rientro in Parrocchia; Benedizione del Santo e
distribuzione di pane benedetto.
Ore 21:30 Piazza Rinascita Nuraxi Figus, Serata di Ballo Liscio con l’orchestra spettacolo
“Italo Aresti”
Ore 23:00 via Pertini Nuraxi Figus, Spettacolo Pirotecnico a
cura della ditta E. Piano di Dolianova.
numero 403 del 14 Agosto 2008
17
18
Il XXIII Festival Internazionale
“Ai confini tra Sardegna e jazz”
porta le stigmate di un musicista
che ha scritto pagine fondamentali per futuro del jazz e della
musica tout court. Un artista –
Don Cherry – che ha avuto un
ruolo (simbolico ma non solo,
come si vedrà) importante nelle
vicende dell’Associazione Punta Giara: fu infatti un gruppo
guidato dal compianto trombettista di Oklahoma City, nel
1985, a salire sul palco della
Piazza del Nuraghe, per il primo
della miriade di appuntamenti
musicali che hanno segnato la
storia della Rassegna di Sant’Anna Arresi: con lui c’erano il
saxofonista Carlos Ward, il contrabbassista Mark Helias e il
batterista Ed Blackwell.
Quell’appuntamento, oltre che
rappresentare la tappa d’avvio
del Festival, per ciò stesso fondamentale come tutti gli “atti di
nascita”, fu a suo modo un “segno” – un poco per scelta e un
poco per caso – di quel che sarebbe stato il futuro di un’iniziativa culturale innovativa nel suo
territorio e in tutta l’isola. Il
“confine” che è nel nome della
Rassegna, sarebbe diventato ben
più che un marchio di fabbrica:
la musica di Don Cherry, sulla
“linea d’ombra” dell’incontro,
della fusione, dell’intreccio, del
sentimento per le musiche del
mondo, ha camminato con passo leggero, curioso. La world
music è nata anche così: prendendo poi mille strade differenti, non sempre fedeli a queste
premesse, ma pur sempre nel
segno dell’abbattimento degli
steccati, dell’apertura delle frontiere.
Don Cherry è sicuramente uno
dei grandi individualisti del jazz
di tutte le ispirazioni. Trombettista, sì, solista dunque dello strumento principe della nostra musica, quello di Satchmo, di Dizzy, di Miles: ma la tromba di
Cherry è diversa da tutte le altre, è una tromba “tascabile” –
pocket trumpet, nella sua lingua
– originaria del Pakistan, adottata già dalla fine degli anni Cinquanta. Un idiosincratico, certo,
capace però di connettere le sue
Cultura
numero 403 del 14 Agosto 2008
S.ANNA ARRESI
DON CHERRY “AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ”
peculiarità all’arte e all’ispirazione di innumerevoli musicisti
e progetti, alcuni dei quali autentiche milestone della storia
della musica afroamericana.
È negli anni Settanta che Cherry
metterà a fuoco e a profitto il
suo interesse per le musiche popolari del mondo, valorizzando
un atout tipico delle avanguardie jazzistiche. Non solo l’Africa, naturale approdo a rebours
per i jazzisti dell’epoca, e
l’Asia: ma anche l’Europa
orientale e il Sudamerica, il Medio Oriente e i Caraibi.
Molti degli artisti ed alcuni dei
personaggi che hanno collaborato con Cherry saranno al XXIII
Festival, chiamati dalla Direzione Artistica a partecipare a progetti e produzioni originali che
dovranno ricostruire la figura
artistica di Don Cherry.
A cominciare dal concerto di
apertura (28 agosto), in cui campeggia la figura di Henry Grimes, che con Cherry era nel
gruppo guidato da Sonny Rollins negli anni Sessanta. “Don
Cherry’s Symphony For Improvisers”, la sigla del progetto: la
formazione – Dave Douglas e
Roy Campbell alle trombe, J. D.
Allen e Mixashawn ai sax, William Parker e Grimes ai contrabbassi, Andrew Cyrille e Hamid Drake alle batterie – è da
sogno.
Il giorno dopo saranno sul palco
che fronteggia il Nuraghe Arresi
alcuni collaboratori e amici del
trombettista, per il progetto “In
The Spirit Of Don Cherry”. A
cominciare da Ward e Helias:
nel gruppo risaltano anche il vibrafono di Karl Berger, che negli anni ’70 chiamò Cherry nel
suo Creative Music Studio, formazione gemmata dalla Jazz
Composers Orchestra di Carla
Bley e Michael Mantler, e il
sax, il flauto, le percussioni e il
pianoforte di Peter Apfelbaum,
Don Cherry
con cui collaborò all’interno
dell’Hieroglyphics Ensemble,
big band dai contenuti assai
aderenti al multiculturalismo di
Cherry.
A Cherry aveva dedicato nel
1996 un pregevole lavoro discografico, l’ensemble Nexus di Tiziano Tononi e Daniele Cavallanti: il doppio “Awake Nu”, una
delle migliori produzioni del
jazz italiano e non soltanto degli
ultimi anni. Con la stessa sigla
Nexus, dopo l’omaggio a Eric
Dolphy di qualche anno fa, torna al Festival (30 agosto) con
una formazione completata da
Luca Calabrese, alla tromba,
Achille Succi alle ance, Roberto
Cecchetto alla chitarra e Andrea
Di Biase al contrabbasso.
L’omaggio a Don Cherry si sposta sul settore delle percussioni,
dove campeggia la figura di Ed
Blackwell, batterista principe
delle multiformi produzioni del
nostro. “Remember-Ed”, il titolo
della produzione (2 settembre),
che vedrà al lavoro il percussionista Trilok Gurtu, le trombe di
Graham Haynes e Roy Campbell, le batterie di Hamid Drake, Chad Taylor, Tiziano Tononi
e Warren Smith.
Non si può parlare di Don Cherry senza parlare di Albert Ayler,
che proprio assieme al trombettista incise i lavori che lo posero
all’attenzione del pubblico e
della critica, nei primi anni ’60.
La formazione che è stata incaricata del “tribute” (4 settembre)
in prima esecuzione nazionale,
ricalca, per l’appunto il quartetto in questione: tromba, affidata
a Roy Campbell, sassofono tenore, che non poteva che essere
imbracciato da quell’autentica
reincarnazione ayleriana che risponde al nome di Joe McPhee,
contrabbasso, nelle mani di William Parker, e batteria, dietro i
cui piatti e tamburi siederà Warren Smith, il cui nome è legato
al “M’Boom: Re Percussion” di
Max Roach.
Legata al concetto cherriano di
world music la proposta dell’Ethnic Heritage Ensemble che,
in prima nazionale, sarà il clou
della serata del 5 settembre.
Fondato nel 1973, in ambito
AACM, da Khalil El’ Zabar, che
intendeva combinare le musiche
dell’Africa occidentale con le
forme della musica nero-americana contemporanea, si presenta
oggi con il sax di Ernest Dawkins, nel EHE dal 1997, la tromba e la cornetta di Corey Wilkins, già noto per aver preso il
posto del compianto Lester Bowie nell’Art Ensemble of Chicago, e la stupefacente chitarra
acustica di Fareed Haque.
L’omaggio a Don Cherry si sostanzia anche con la ricca presenza della sua talentuosa prole.
A cominciare da David Ornette.
Tastierista e solista del flauto ligneo, ha come l’illustre genitore
posto il jazz a nervatura portante di un sistema musicale capace
di incorporare culture musicali
le più svariate, in un continuum
che, a suo parere, è il modo più
coerente con la vicenda musicale afroamericana.
Nell’ensemble Organic Root (1°
settembre) spicca la leggendaria
figura, in ambito latin jazz, del
saxofonista Justo Almario.
Il Festival 2008 si chiude (6 settembre) con l’ultimo, grande
hommage a Don Cherry: “CherryCO”.
Una produzione originale di “Ai
confini tra Sardegna e jazz”: sul
palco saliranno i due figlioli del
trombettista, la più nota Neneh e
Eagle-Eye.
Con loro un ensemble di musicisti provenienti dalla Scandinavia, terra in cui Cherry ha vissuto a lungo e che ha spesso ospitato grandi del jazz e registrazioni importanti, in particolare
di artisti dell’avanguardia.
COMUNE DI CARBONIA
PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS
BANDO DI GARA- PROCEDURA APERTA
“Lavori di adeguamento delle sezioni stradali al Put – annualità 2007.
Riqualificazione della viabilità nella zona centrale, interventi a favore della mobilità pedonale e realizzazione pista ciclabile”.
Importo gara pari ad euro 891.520,49
Termine di esecuzione: 365 (trecentosessantacinque) giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data
del verbale di consegna dei lavori.
Finanziamento: Mutuo della Cassa DD.PP..
Termine di ricezione delle offerte: entro e non oltre le ore 12 del giorno precedente a quello
fissato per la gara, vale a dire ENTRO LE ORE 12 del 08/09/2008.
Indirizzo: Comune - Ufficio Appalti - P.zza Roma, 1 - 09013 Carbonia.
Responsabile del Procedimento: Ing. Mario Mammarella.
Il Dirigente del Servizio Appalti (Avv. Livio Sanna)
APPROVATO IL PIANO TRIENNALE
DELLA LINGUA SARDA
Approvato dalla Giunta regionale il Piano triennale della
lingua sarda. Pilastro del progetto identitario che l’attuale
Amministrazione regionale
persegue in maniera sempre
più mirata su fronti plurimi, il
Piano 2008-2010 è strumento
di programmazione, indirizzo
e coordinamento per gli interventi volti ad affermare il “diritto linguistico” del popolo
sardo, come definito dallo Statuto Speciale del 1948, a tutt’oggi problema persistente
capace di mettere in discussione l’essenza stessa dell’autonomia.
Patrimonio culturale irrinunciabile, la lingua sarda in tutte
le sue declinazioni e varietà
alloglotte è considerata, nel
Piano triennale, il cardine di
una costruzione sistemica tesa
a stimolare e supportare il diffondersi di valori positivi intorno alla lingua e al suo utilizzo. In questo senso, la promozione della diffusione della
lingua non solo consolida
l’autocoscienza dei sardi, ma
diventa elemento della coesione sociale, così come indicato
negli strumenti di programmazione europea. Allo stesso
tempo si trasforma in risorsa
economica che vivifica e moltiplica le possibilità di crescita
della
società
sarda.
Confronti, dibattiti, convegni
e monitoraggi degli ultimi anni hanno evidenziato, anche a
seguito delle novità apportate
dalla legge 482 del 1999, l’opportunità di adeguare gli strumenti normativi attuali. Questi
ultimi infatti, se tendono alla
valorizzazione culturale e alla
salvaguardia del patrimonio
immateriale dialettologico,
non individuano la specificità
dei problemi di rivitalizzazione e pianificazione linguistica.
In tal senso il Piano assume
un ruolo fondamentale nella
transizione verso l’adozione di
nuovi e più adatti strumenti
normativi.
Condividendo le scelte con
istituzioni, enti, associazioni e
operatori qualificati, la Regione incrementa e agevola l’intervento della “società edu-
cante” sul processo di formazione linguistica e di percezione simbolica in senso lato.
Creare le condizioni di base
per rafforzare la didattica della
lingua minoritaria e il suo radicamento definitivo nel mondo della scuola è un presupposto fondamentale che la Regione intende perseguire attraverso l’implementazione di
curricola formativi da consolidare con corsi universitari,
borse di studio, interventi sui
media e progetti più direttamente realizzati nelle scuole
grazie anche agli interventi
degli enti locali.
Sono obiettivi susseguenti e
complementari a questo l’implementazione, e la verifica
costante, di uno standard linguistico giuridico-amministrativo ad uso della Regione; il
consolidamento del patrimonio dialettologico di tutta
l’isola tramite la realizzazione
dell’Atlante linguistico; il decentramento armonico delle
competenze agli enti locali; il
rafforzamento della presenza
del multilinguismo sui media
regionali e la creazione di una
Tv digitale web interamente in
lingua sarda.
Il tuo Giornale in abbonamento o in edicola
Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
cap. 09016 Iglesias (CI)
Tel. 0781 33330 fax 0781 32059
e-mail: [email protected] - www.letourhotel.it
Cultura
Aiò a giogai è un libricino di settantasei pagine, edito dalla Edizioni della Torre e distribuito
dall’agenzia libraria Fozzi, scritto da Maria Gabriella Violante e
Pino Zarbo.
Non si tratta di un racconto, né
di una fiaba, ma probabilmente
il valore intrinseco di tale opera
può considerarsi di importanza
fondamentale per la trasmissione
di quelle tradizioni che vanno
via, smarrendosi lungo la tortuosa, e spesso troppo veloce,
strada del progresso. Si tratta infatti di un libro nel quale sono
raccolti tutti i giochi tradizionali
più comuni, quelli di strada, ai
quali era sufficiente quel poco
che si poteva trovare a disposizione per casa, e la fantasia infinita della fanciullezza.
Era in questo modo, con questi
giochi, che neanche troppo tempo fa le grida festose dei fanciulli riempivano d’allegria le primavere e le estati nei cortili, nelle strade, e nei quartieri di tutte
le città e paesi; gli ingredienti
potevano essere anche un manico di scopa, dei tappi o semplici
mollette, ma, soprattutto, la fantasia.
Molti di quei giochi venivano
tramandati da padre in figlio, da
madre a figlia, da nonni a nipoti,
creando una sorta di dialogo fatto di gesti e movimenti che riportavano alla fanciullezza i più
attempati, e che aiutavano i
bambini ad avvicinarsi al mondo
dei grandi nel migliore dei modi.
All’aperto ci si divertiva così,
con cose semplici, intrecciando
amicizie, rapporti tra vicini di
casa, e sano antagonismo, dal
momento che tanti di quei giochi
erano basati sulla contrapposizione di squadre, spesso bande
di ragazzini appartenenti a determinati rioni, con il ludico scopo
di raggiungere un esito vittorioso. Erano tempi nei quali era difficile girare per le strade e non
trovare tracciato su di esse, o sul
marciapiede, con un gesso od un
19
numero 403 del 14 Agosto 2008
SARDEGNA IN LIBRERIA
IL RECUPERO DEL GIOCO TRADIZIONALE
IN UN MANUALE DI VIOLANTE - ZARBO
Giovanni Fiabane
pezzo di carbone o di mattone
rosso, una delle tante varianti del
Pincaro o Pincareddu, gioco
diffuso nella stragrande maggioranza dei paesi europei, che ai
tempi della fanciullezza nessuno
immaginava potesse avere significati tratti da arcani simbolismi
esoterici.
E chi non ricorda la filastrocca:
Oh quante belle figlie madama
Dorè, oh quante belle
figlie?[…], un gioco che probabilmente rimandava ad antichi
accordi matrimoniali tra nobili
famiglie, che avrebbero potuto
rafforzare amicizie, od accrescere possessi terrieri.
Molto diffuso anche quello che
in sardo veniva chiamato Is biccus, praticato soprattutto dalle
bambine, che consisteva nel lanciare per aria, una alla volta, con
destrezza delle pietruzze sulla
mano, fino a raccoglierle tutte.
E si potrebbe continuare ancora
citando Su pistoncu, che poteva
essere giocato con delle palline
di terracotta o anche con dei tappi di bottiglia, presi a pistoncusu
attraverso un percorso più o meno elaborato, fino ad una buca
od un traguardo finale.
Felicità infantile fatta di niente,
spesso distinta dalla povertà, e
probabilmente da provvidenziali
metodi di educazione delle volte
magari anche rigidi, che la stessa
povertà imponeva, là dove la
prosperità (se non la ricchezza
vera e propria) ne avrebbero anche consentito di più elaborati e
costosi, ma spesso destinati ad
essere impietosamente smontati
per una voglia innata di quelle
generazioni di scoprire come era
fatto dentro.
Un libro prezioso quindi, questo,
scritto e curato da Maria Gabriella Violante, nata a Carbonia
nel 1945, che ancora oggi […]
spera di poter diventare “Regina Reginella” a dispetto del
tempo che passa […]; e da Pino
Zarbo, nato a Cagliari nel 1958,
che […] ha sempre desiderato di
diventare “più volte” campione
di “Cili-mele” del proprio quartiere…tentativo fino ad oggi fallito![…].
Aiò a giogai dovrebbe essere
considerato ben più di una semplice raccolta di giochi all’aperto, ma una preziosa epitome di
comportamenti, di vera civiltà
del gioco collettivo, oggi purtroppo reso sempre meno possibile, se non quasi impossibile,
dal veloce mutare del volto urbanistico dei paesi, dal traffico
ormai insostenibile, da una fretta
insensata che porta ad una in-
spiegabile mancanza di tempo (
una volta era più difficile fare
certe cose, eppure il tempo bastava sempre, perché?); forse anche dagli evoluti metodi di impersonali pedagoghi, e certamente dalle sempre più invasive
seduzioni tecnologiche, di sofisticatissimi ed accattivanti video-games, la stragrande maggioranza dei quali hanno tutti i
meriti tranne quello di educare
in maniera corretta e civile un
fanciullo. L’opera di Maria Ga-
briella Violante e di Pino Zarbo
tenta in qualche modo di salvare
il ricordo, ormai sempre più impolverato, di queste pratiche ludiche, riproponendone il recupero, anche in quell’ambito scolastico, attraverso una sorta di rivisitazione che quelle fantasie di
bambini d’altri tempi avevano
elaborato, spesso per mezzo di
una rielaborazione di antichi
processi cultuali tramandati di
generazione in generazione.
Giochi e sogni dai quali, ormai,
Giovanni Fiabane
l’età, il progresso, le culture dissacratorie, le persuasioni mediatiche mercantili, hanno quasi irrimediabilmente distratto, ma
nei quali è possibile risvegliarsi,
anche se probabilmente all’inizio con un poco di amarezza e
nostalgia, leggendo questo prezioso e malinconico libretto.
E’ NATO ALGUER.CAT
Presentato ad Alghero il primo
quotidiano italiano in lingua
catalana. In una affollata sala
consiliare, oltre al Direttore
Pasquale Chessa, c’erano il
Sindaco di Alghero Marco
Tedde, il Presidente del Consiglio Antonello Muroni, l’Assessore alla Cultura della Regione Sardegna Maria Antonietta Mongiu, l’Assessore
provinciale al Lavoro Salvatore Marino e il Consigliere regionale Mario Bruno. Scritto
nella variante algherese, Alguer.cat prende il nome dalla
cittadina di origini catalane
sulle coste della Sardegna
nord-occidentale (Alghero, in
catalano l’Alguer) che per la
prima volta nel panorama nazionale proporrà l’informazione quotidiana nella sua lingua,
quella ufficiale, che attualmente si parla nella Catalunya, nelle Isole Baleari, nei
Paesi Valenziani: il catalano,
parlato da circa 10 milioni di
persone che ora potranno accedere all’informazione leggendola direttamente in lingua. Oltre alle numerose associazioni culturali, anche una
petizione promossa dal Lettorato di Catalano dell’Università di Sassari ne aveva sollecitato la pubblicazione.
«Viene insieme all’approvazione, martedì, del piano
triennale sulla lingua e sulla
cultura sarda, l’algherese, come è noto, ha detto Maria Antonietta Mongiu in una intervista rilasciata a RaiTre, fa
parte integrale dell’identità
linguistica plurale della Sardegna e quindi credo che sia una
iniziativa da sostenere».
Il giornale, online da qualche
giorno all’indirizzo www.alguer.cat, nato con la collaborazione dell’Obra Cultural,
grazie all’accordo con la Televisiò de l’Alguer, può avvalersi di una serie di notizie video,
integrate nel canale online
“Alguer.tv”, così da proporre
un’informazione completa e
soprattutto offrire la possibilità di sentire una voce del posto. Il linguaggio utilizzato è,
infatti, quello che comunemente si impara ad Alghero.
SULCIS-IGLESIENTE:TURNI DEL 16 E 17 AGOSTO 2008
A cura di Franco Airi
FARMACIE:
IGLESIAS: SOLLAI, via Azuni, tel. 0781.24214
CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228
CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006
SANT'ANTIOCO: RUBISSE, piazza Umberto, tel. 0781.83031
BUGGERRU: PIRODDI, via Uffici, tel. 0781.54042
VILLAPERUCCIO: LACCU, via Nazionale, tel. 0781.950149
BENZINAI:
IGLESIAS:
AGIP-LODDO, viale Villa di Chiesa - Q8-AUTELITANO, località Bindua
CARBONIA:
AGIP-BINDO, piazza Matteotti - AGIP-BALIA, località Sirai
Q8-PERDIGHE, via Lubiana
VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia
GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias
SANT’ANTIOCO: IP-MARONGIU, lungomare Caduti di Nassiriya
CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour
PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare
SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-SECHI, via Portobotte
SANTADI: TAMOIL-PORCINA, statale provinciale 1
SULCIS-IGLESIENTE:TURNI DEL 23 E 24 AGOSTO 2008
A cura di Franco Airi
FARMACIE:
IGLESIAS: MARCHEI, via Baudi di Vesme, tel. 0781.22332
CARBONIA: GIGLIO, piazza Iglesias, tel. 0781.64281
CARLOFORTE: PICCALUGA, via XX Settembre, tel. 0781.854011
SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003
FLUMINIMAGGIORE: CORRIAS, via V. Emanuele, tel. 0781.582034 TEULADA:
DANERO, via Umberto, tel. 070.9270014
NARCAO: COMUNALE, piazza Marconi, tel. 0781.959048
BENZINAI:
IGLESIAS: ESSO-FARCI, via Veneto - TAMOIL-STOCHINO, via San Salvatore
CARBONIA: AGIP-MEI, via Costituzione - AGIP-LE DONNE, via Vittoria
Q8-PINNA, via Dalmazia
VILLAMASSARGIA: Q8-MURGIA, via Stazione
GONNESA: Q8-MAMELI, corso Matteotti
SANT’ANTIOCO: AGIP-PINNA, via Nazionale
CARLOFORTE: AGIP-REPETTO, via Porticciolo Pescherecci
SANTADI: ESSO-SECCI, strada provinciale n°1
PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante
SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-MASSENTI, statale 126
SULCIS-IGLESIENTE:TURNI DEL30 E 31 AGOSTO 2008
A cura di Franco Airi
FARMACIE:
IGLESIAS: NAPOLEONE, corso Colombo, tel. 0781.22224
CARBONIA: SORU, via Lubiana, tel. 0781.64259
CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006
SANT’ANTIOCO: RUBISSE, piazza Umberto, tel. 0781.83031
SILIQUA: PISANO, , via Repubblica, tel. 0781.73831
GONNESA: EREDI MELONI, via Costituzione, tel. 0781. 45016
NEBIDA: CICILLONI, corso Pan di Zucchero, tel. 0781.47097
GIBA: COMUNALE, via Principe Piemonte, tel. 0781.964051
BENZINAI:
IGLESIAS: AGIP-NIEDDU, via Crocifisso - ESSO-TONI, via Cattaneo
CARBONIA: AGIP-SPANU, piazza Iglesias - AGIP-COSSU, via Lubiana
Q8-LE DONNE, Cortoghiana
VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia
GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias
SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti
CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour
PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare
SAN GIOVANNI SUERGIU: Q8-BASCIU&DESOGUS, via Portobotte
SANTADI: TAMOIL-PIRAS, strada provinciale n°1
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di carbonia - Gazzetta del Sulcis Iglesiente