La scuola tra vecchi paradigmi e
nuovi modelli di riferimento
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Verso una progettazione per
Competenze nella Scuola
Secondaria di secondo grado
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
INDICE
1. Premessa
2. Competenza: concetti
3. Curricolo verticale: breve richiamo
4. Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Premessa
Didattica: può essere considerata come scienza (arte)
della relazione;
pertanto non dovrebbe esistere didattica senza relazione.
La relazione didattica si basa sulla fiducia reciproca
tra docente e discente e la fiducia si costruisce sul
rispetto vicendevole.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Competenze
M. Castoldi
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Competenze
M. Castoldi
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Competenze
Le competenze vanno costruite non
insegnate! La costruzione deve essere un
processo che coinvolge contestualmente
docenti ed alunni (co-costruzione).
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Competenze
Il lavoro didattico per competenze non è la
panacea che risolve i problemi di
insegnamento/apprendimento; alla base di
tutto ci deve essere la Relazione e, nella
fattispecie, la relazione didattica.
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Competenza
Definizione (una delle tante):
ciò che una persona sa fare (prestazione), in
una data situazione (contestualizzazione),
utilizzando in modo intenzionale
(organizzazione) i propri saperi;
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Competenza
Per agire una competenza è necessario un
continuo passaggio dal livello tattico del
pensiero al livello strategico.
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Competenza
La competenza è azione e riflessione
insieme (ma anche conoscenza ed esperienza),
secondo equilibri diversificati sia tra i
soggetti sia tra le discipline e per esprimersi
ha bisogno di un contesto dato.
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Competenza
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10
8
conoscenza
6
esperienza
riflessione
azione
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Competenza
Di conseguenza essa
• è costruita (non trasmessa),
• è situata in contesti e situazioni (non può essere
decontestualizzata),
• necessita di una pratica riflessiva (non è accettata
senza essere messa in discussione) ,
• è valida temporaneamente (non è definita una volta
per tutte perché va sempre aggiornata).
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Competenza
Ogni disciplina deve saper riconoscere ed
indicare le proprie specifiche competenze da
sviluppare secondo gradienti differenziati
(curricolo verticale).
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Curricolo, verticale (breve richiamo)
L’autonomia scolastica ha uno scopo ben
definito: garantire a tutti gli alunni il
successo formativo - DPR 275/1999 - art. 1 c. 2:
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Curricolo, verticale (breve richiamo)
“L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di
libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si
sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di
interventi di educazione, formazione e istruzione mirati
allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi
contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche
specifiche dei soggetti coinvolti,
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Curricolo, verticale (breve richiamo)
al fine di garantire loro il successo formativo,
coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali
del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare
l'efficacia del processo di insegnamento e di
apprendimento.”
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Curricolo, verticale (breve richiamo)
Ma quali sono le caratteristiche fondamentali del
curricolo?
Quale è la differenza principale tra scuola del curricolo
e scuola del programma?
Che relazione c’è tra scuola del curricolo e scuola delle
competenze?
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Curricolo, verticale (breve richiamo)
La scuola del programma è/era la scuola del canone prestabilito
e rigido, mentre la scuola del curricolo è quella consapevole che:
a)_ occorre essenzializzare i saperi e renderli adeguati alle
strutture cognitive e motivazionali degli studenti delle varie
età. La scuola del programma segue una logica enciclopedica
che la scuola del curricolo deve abbandonare definitivamente,
coniugando la gestione dei saperi essenziali con l’organizzazione di un processo di insegnamento/apprendimento efficace;
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Curricolo, verticale (breve richiamo)
b)_ è necessario praticare metodologie e modalità relazionali
innovative, capaci di motivare gli studenti, rendendoli attivi
nella costruzione della propria conoscenza. Questi due aspetti
fanno capo alle didattiche laboratoriali. In sintesi:
saperi essenziali e didattiche laboratoriali
costituiscono i cardini della scuola del curricolo
che è anche la scuola delle competence.
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
11/04/1997: riconoscimento dei titoli di
studio da parte dei paesi area EU
(ratificata dall’Italia con la Legge n. 148 /
2002;
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
23-24 marzo 2000:
il Consiglio Europeo, riunito a Lisbona,
elabora il documento noto come la
“strategia di Lisbona”
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
Obiettivo della Strategia:
fare dell’Europa l’economia basata sulla
conoscenza più competitiva e dinamica del
mondo.
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
Barcellona, Marzo 2002 – il Consiglio
europeo fissa una serie di obiettivi che
devono essere raggiunti entro il 2010,
attraverso l’impegno di tutti gli Stati membri e delle istituzioni europee,
costantemente impegnate nel monitoraggio sui progressi fatti e
nell’individuazione di ulteriori strategie da adottare.
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
Vengono stabiliti 13 obiettivi, che fanno
riferimento a 3 finalità strategiche che
coinvolgono tutti i settori dell'educazione e
della formazione, nella prospettiva di dare
vita a un sistema di apprendimento
permanente.
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
DM. 174 - 31/05/2001 (punto di riferimento per la
certificazione delle competenze; quadro di
riferimento generale all'interno del sistema di
Formazione Professionale)
D.M. 10/10/2005 (Approvazione del modello di
libretto formativo del cittadino, ai sensi del d.lgs. 20
settembre 2003, n. 276, art. 2, co. 1, lett. i.)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio
europeo del 23/04/2008, che elaborato un quadro
europeo delle qualifiche per l’apprendimento
denominato
EQF (European Qualifications Framework),
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
finalizzate alla mobilità dei lavoratori sul
territorio dell’Unione europea e per uniformare i
sistemi di Istruzione e di Istruzione e
Formazione Professionale europei e la
preparazione culturale e professionale in uscita
degli studenti.
EQF
da pag. 3 a pag. 7
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Perché le Competenze
Quadro normativo di riferimento
Gli Assi Culturali (D.M. n. 139/2007, all. n°1)
sono un primo
tentativo di verticalizzazione del
curriculum di studi
comprendendo peraltro anche
“conoscenze e abilità” da raggiungere già
al termine del primo ciclo di istruzione
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Sappiamo dove vogliamo andare?
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Approfondiamo qualche concetto
“Lavorare per competenze significa cambiare la
cornice di pensiero che necessariamente produce un
cambiamento dei modi di agire.
La nuova cornice è il pensiero co-evolutivo che porta
alla competenza co-evolutiva (costruire insieme la
competenza).
Co-evolvere è co-apprendere”
(Rif. W. Fornasa Università di Bergamo)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Approfondiamo qualche concetto
Cominciamo dalle competenze professionali del
docente; le più significative sono:
1^ Competenza affettivo-socio-relazionale
2^ Competenza organizzativa
3^ Competenza psico-pedagogica
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Approfondiamo qualche concetto
4^ Competenza metodologico-didattica
5^ Competenza disciplinare
6^ Competenza tecnologico-multimediale
7^ Competenza di ricerca.
(Rif. W. Fornasa Università di Bergamo)
Che sono, più o meno, le competenze richieste contrattualmente ai docenti (vedi CCNL 2006/2009, artt. 26-27)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Approfondiamo qualche concetto
L’incertezza e/o il non possesso di qualcuna delle 7
Competenze, possono provocare i DSI (Disturbi
Specifici di Insegnamento) che, spesso sono legati ai
DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento).
A questo proposito si stanno diffondendo studi sui
DAI (Disturbi di Apprendimento e di Insegnamento)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Progettare percorsi didattici per competenze non può
prescindere dall’analisi disciplinare.
“L'analisi disciplinare è l'investigazione di una
disciplina di studio al fine di individuarne la natura
propria che la distingue dalle altre e i concetti
fondamentali che ne determinano la specificità.”
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Un modello di analisi disciplinare può essere
rappresentato da una tabella a doppia entrata che,
attraverso la risposta ad una serie di domande focali
che si trovano all'incrocio tra i suoi indicatori, ci dà
l'analisi epistemologica della disciplina.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Il modello di Frabboni
Franco Frabboni , Istituto Pedagogico di Bolzano
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Alla base di un progetto didattico basato sulle
competenze ci dovrebbe essere il Modello
Autobiografico da inserire come fase preliminare
della Programmazione didattica e da applicare
all’inizio del percorso didattico (modulo o UDA …).
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Le autobiografie dei docenti e degli studenti sono
molto utili anche per impostare e redigere il P.F.
(Patto Formativo) tra Consiglio di Classe e la Classe
stessa e tra il singolo docente e gli studenti delle
proprie classi.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Il P.F. non va confuso con il P.E.C. (Patto
Educativo di Corresponsabilità) che riguarda i
rapporti tra Scuola e Famiglia con contenuti diversi
da quelli del P.F.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Tre categorie di Programmazione didattica:
1. Dipartimento o area disciplinare;
2. Consiglio di classe;
3. Individuale.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Il Dipartimento o l’area disciplinare lavora, prima
dell’inizio delle lezioni, sui nuclei fondanti, sugli
statuti epistemologici, sui contenuti e sui saperi
essenziali: allo scopo potrebbe utilizzare il “modello
Frabboni”
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Consiglio di classe lavora
sulle competenze trasversali
(competenze chiave di cittadinanza)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
1. Comunicazione nella madrelingua;
2. Comunicazione nelle lingue straniere;
3. Competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia;
4. Competenza digitale;
5. Imparare ad imparare;
6. Competenze sociali e civiche;
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. Consapevolezza ed espressione culturale.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Il singolo docente, sulla base dei nuclei
fondanti, della programmazione e delle
competenze stabilite in sede di dipartimento,
struttura un proprio piano di lavoro,
possibilmente modulare, utilizzando,
possibilmente, il metodo autobiografico.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Il modello autobiografico si sviluppa nel modo
seguente :
1. Il docente redige la propria autobiografia con
modalità autoriflessiva, centrata sulle proprie
•competenze teoriche-disciplinari (il cosa “sapere”),
•competenze operative (il cosa “saper-fare”),
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
• competenze interazionali (il come “saperestare”con gli altri),
• competenze deontologiche (il come valorizzare la
“singolarità” del soggetto-persona).
Ciò aiuta a stabilire una corretta relazione didattica
con la classe.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
2. Il docente , all’inizio dell’anno scolastico (di ogni
modulo), fa redigere da ciascun studente
l’autobiografia , in 20-30 righe, centrata sulle
competenze, formali e non formali, possedute
dall’alunno. Può sembrare un test di ingresso, ma è
molto di più perché non ci sono risposte a
domande ma c’è una narrazione del proprio
vissuto.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
3. Il docente, dopo aver visionato le autobiografie
dei propri alunni, è in grado di stabilire le
competenze da far acquisire a ciascuno di loro
come completamento di apprendimenti già
consolidati. Inoltre, la narrazione del vissuto
personale gli consente di (re)impostare la migliore
relazione didattica con i propri studenti.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
4. La programmazione va completata con:
a) l’elenco dei Moduli Didattici o delle Unità di
Apprendimento corredati dai contenuti
disciplinari e dalla scansione temporale con cui
verranno affrontati;
b) la/le metodologia/e didattica nella quale dovrà,
trovare sempre meno spazio la lezione frontale;
c) gli strumenti necessari alla realizzazione dei
M.D. o le U.D.A.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
d) Tipologie di verifiche in itinere e di fine percorso;
e) Modalità di valutazione in itinere sugli obiettivi
specifici di apprendimento finalizzati
all’acquisizione di competenze;
f) Modalità di valutazione / certificazione delle
competenze alla fine del percorso – quali livelli
di acquisizione delle competenze o quali standard
di prestazione.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
“Lavorare per competenze è innovativo (nelle
pratiche educative) se c’è la consapevolezza della
necessità di ripensare il percorso di
apprendimento nel suo complesso.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
“Lavorare per competenze richiede:
1) una continua attività di ricerca;
2) la rinuncia a parti del programma
tradizionale, riducendo il carico
nozionistico a favore dell’essenziale;
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
3) il rinnovamento delle pratiche educative, perché è
necessario costruire percorsi e contesti di
apprendimento su misura per le diverse classi, con
attività dedicate, non facilmente standardizzabili,
che hanno ben poco a che fare con l’impronta
trasmissiva e frontale della scuola tradizionale;
4) lo sviluppo di nuove modalità di valutazione delle
competenze.”
(da “Lavorare per competenze” di Flavia D’Elia e Pino Maccione – Istituo Pedagogico
di Bolzano)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo
sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Lavorare per competenze ha come presupposto
irrinunciabile la collaborazione tra i docenti nei
Dipartimenti e nei Consigli di Classe: in altre parole
bisogna lavorare in gruppo. Le occasioni di incontri
non sono molte e perciò vanno sfruttate al meglio.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Questa modalità di lavoro dovrebbe aiutare il
lavoro del docente nella propria classe, in quanto è
consapevole che ciò che sta facendo singolarmente
fa parte di un disegno organico e condiviso dagli
altri colleghi sia della stessa disciplina sia del
Consiglio di Classe.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Ma, ancora più importante è la consapevolezza di
unitarietà del progetto didattico percepita dagli
alunni attraverso l’uniformità di atteggiamenti e
comportamenti dei loro docenti.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Insegnare per competenze è agli antipodi rispetto al
tradizionale modo di insegnare basato sul modello
trasmissivo dei saperi. Pertanto, lavorare per
competenze vuol dire abbandonare vecchi
paradigmi e riferirsi al nuovo modello di riferimento
basato sul “pensiero co-evolutivo e sulla
competenza co-evolutiva.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Tale pensiero predispone alla co-costruzione del
sapere esperienziale tra docenti e studenti e docenti
tra loro.
Co-evolvere è co-apprendere
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Pertanto il lavoro in classe deve cambiare:
da
lezione frontale
(basata sulla comunicazione unidirezionale)
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Alla
•didattica laboratoriale, per passare dal
sapere al saper fare;
•didattica orientativa che fornisce una
prospettiva olistica della persona.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Lavorare per competenze:
progettazione e programmazione
Attenzione, però, a non confondere
l’innovazione didattica con la tecnologia.
Quest’ultima è semplicemente un mezzo;
mentre la didattica innovativa è basata su
nuove metodologie pedagogiche-didattiche.
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Proviamo a volare alto
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
ENTRIAMO NEL MERITO
CONTENUTI
SAPERI ESSENZIALI
COMPETENZE
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda 9/09/2011
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ENTRIAMO NEL MERITO
Profilo dell’allievo
Traguardi formativi
Rubriche delle competenze, con particolare
riguardo a quelle linguistiche
Piano formativo
per UdA
Valutazione
Certificato
delle competenze
Registri e Pagella
I.I.S. "J. Nizzola" - Trezzo sull’Adda
d’Adda 9/09/2011
9/09/2011
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Compito
Il dipartimento/area disciplinare dopo aver individuato una competenza da
raggiungere, espliciti ;
I nuclei fondanti
I saperi essenziali
I contenuti
Quindi costruisca un Modulo didattico / Unità di Apprendimento
evidenziando:
Gi argomenti e la loro scansione temporale – diagramma di Gantt
Metodologie di lavoro
Modalità di verifica
Livelli, indicatori e descrittori delle prestazioni ai fini della valutazione
della competenza in uscita
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Approfondiamo qualche concetto
Definizione delle prestazioni per tipo di Competenza
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Abele Bianchi - Liceo "G. Gandini" - Lodi
Qualche spunto:
Italiano
Matematica - Nuclei fondanti della
matematica
Tecnologia
Area economico aziendale
Esempi di UDA
Prove INVALSI
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ALCUNI ESEMPI
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