{REG-8-2808-6} Wed Aug 27 19:48:03 2003 28 ● HOBBY & TENDENZE 28 agosto 2003, Giovedì segnali di l’angolo dei LA FOTO DEL GIORNO GIOCHI FUMETTO Spiegelman, meglio Maus delle Torri gemelle Giocare con i numeri, divertente e istruttivo bbiamo parlato di recente di nazisti e citato Art Spiegelman, primo disegnatore a vincere A il Premio Pulitzer nel 1992 grazie a “Maus. Storia iocare con la matematica di Archimede. Per G alcuni la matematica è una materia fredda, di difficile apprendimento, per iniziati. Altri con- di un sopravvissuto”, in cui racconta l’Olocausto attraverso la vita di suo padre Wladek, prigioniero ad Auschwitz. Gli ebrei ritratti come topi, i tedeschi come gatti e i polacchi come maiali hanno fatto - meritatamente - il giro del mondo. Da quell’ormai lontano 1986, Spiegelman ha continuato il suo lavoro occupandosi di storia contemporanea: le sue copertine per il ‘New Yorker’, rivista cult degli intellettuali di Manhattan, vengono ora esposte in una mostra allestita al Martin Gropius Bau a Berlino, con il titolo “Kisses from New York”. Spiegelman racconta, con ironia e sarcasmo, gli ultimi dieci anni di storia americana; riservando critiche alla politica di “tolleranza zero” contro il crimine dell’ex sindaco Rudolph Giuliani, allo scandalo della stagista Monica Lewinsky, all’operazione ‘Enduring Freedom’ in Afghanistan. Non è facile il lavoro del vignettista, neppure nei “liberali” Stati Uniti: Spiegelman ha avuto rapporti difficili con la direttrice Tina Brown, che gli chiedeva di rendere più vive le sue seriose copertine, ed è entrato spesso in rotta con la destra conservatrice americana. Non piacque, per dire, il disegno dal titolo “41 spari, 10 cents” che alludeva all’uccisione con 41 colpi del cittadino di colore Amadou Diallo da parte dei poliziotti di Giuliani. Nel ’99 criticò anche Roberto Benigni: il disegnatore ritrasse un prigioniero in un Lager nazista seduto a terra con l’Oscar sulle ginocchia, segno che “La vita è bella” non gli era piaciuta. O forse non gli era piaciuto che qualcun altro si fosse occupato di Olocausto. Quando scoppiò lo scandalo Lewinsky, sotto il titolo “L’ultimo desiderio di Clinton” disegnò il presidente Usa bendato davanti a un plotone di esecuzione con la stagista inginocchiata davanti. Roba che un qualunque Forattini è in grado di fornire a pacchi. L’attentato alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001 segna un punto di svolta nella vita di tutti i newyorchesi, e anche di Spiegelman: che disegna una pagina nera, con le torri nere (una trovata geniale, secondo i critici), quindi lascia il giornale accusandolo di avere assunto posizioni troppo conservatrici. In Italia, la rivista “Internazionale” sta pubblicando in appositi inserti coloratissimi gli ultimi lavori di Art Spiegelman, dal titolo “L’ombra delle torri”. Durissimi e sacrosanti gli attacchi a George W. Bush, efficaci i disegni, eccessivi i riferimenti alla propria, tutto sommato poco significativa, esperienza di quel giorno. Nel complesso, l’impressione è che questi lavori recenti siano molto meno efficaci rispetto a “Maus”: manca - per forza di cose - la prospettiva storica e c’è troppa autoreferenzialità. Ma chi potrebbe mai parlare male di Spiegelman, intellettuale, ebreo e progressista? Ci permettiamo di dire che abbiamo apprezzato di più, sempre su “Internazionale”, “Il mio viaggio negli Stati Uniti” dell’iraniana Marjane Satrapi: fresco, autoironico, divertente. Claudio Paglieri [email protected] Rimossa la tavola con i Dieci Comandamenti E’ stata rimossa dal Palazzo di giustizia di Montgomery, negli Stati Uniti, l’imponente tavola di granito con i Dieci Comandamenti. Il monumento è stato portato via nel segno della separazione tra Stato e Chiesa, tra le proteste dei cristiani integralisti. guide in LIBRERIA I manuali dei maestri di vita È sempre più di moda - e costituisce una piacevole alternativa alla narrativa da ombrellone - la manualistica d’aiuto, spesso integrata da quiz e test. Letture piene di consigli dettati dal buon senso e guide di self help psicologico alla portata di tutti, che a volte ripetono con belle parole quello che ognuno di noi in cuor suo sa già (e magari non ha il coraggio di ammettere) e a volte regalano imprevisti spiragli di buon umore oppure forniscono proprio le risposte che cercavamo. Come le Istruzioni per vivere (quasi) felici di Enrico Bassignana (nella collana di "Guide del nuovo benesse- re", editore Sonda, pag. 130, euro 9,50), che distinguono fra i momenti d’intensa felicità, che l’autore paragona al pennacchio di un geyser, e la serenità, che assomiglia ad una sorgente dalla quale sgorga acqua in continuazione. Obiettivo questo certamente raggiungibile, la quasi felicità che ci viene dalla serenità, mediante piccole scelte quotidiane che coinvolgono ogni aspetto della nosta vita, dalla famiglia al lavoro, dal tempo libero a quello dell’impegno e della consapevolezza. Vi riconoscete nel ritratto del tipo Distante o dell’Eterno Fanciullo, del Rassicurante o del Di- rettivo, dell’Efficiente o del Disponibile, del Responsabile o del Seduttore? Una volta scelta la vostra tribù, attraverso lo studio di foto e disegni e le risposte a una batteria di domande, scoprite "L’arte di riciclare i propri difetti per migliorarsi la vita", come recita il sottotitolo del manuale Nessuno è perfetto (Sperling & Kupfer, pag. 289, euro 14,50), di Severina Cantaroni e Delia Cazeaux. Che illustra il nuovissimo metodo Ise di integrazione somato-emozionale, una corrente di psicoterapia applicata che studia la psiche e le sue strette relazioni sul piano corporeo, partendo dal "conosci te stesso" per arrivare a percorrere una strada di miglioramento interiore. L’autore del bestseller "Il delfino", il surfista australiano Sergio Bambaren amato dagli ecologisti new age, ha appena mandato in libreria il suo nuovo titolo: Il vento dell’oceano. Lasciati trasportare alla scoperta dell’autentico senso della vita (Sperling & Kupfer, pag. 146, euro 10,50). Un uomo cammina sulla scogliera e guarda l’oceano, cercando di ritrovare la magia di quando, piccolissimo, passeggiava in quel luogo selvaggio accompagnato dalla mamma. Improvvisamente si imbatte in un libretto, che in dodici lezioni lo aiuterà a rintracciare il linguaggio perduto della Verità. Ogni momento della nostra esistenza porta con sé le sue crisi, momenti di passaggio che aprono una nuova fase, diversa e perciò spaventosa. Conviene quindi attrezzarsi per questi inevitabili processi di morte e rinascita, magari con un testo come Passaggi di vita. Le crisi che ci spingono a crescere della psicologa clinica Alba Marcoli (Mondadori, pag. 310, euro 16), che raccoglie voci, riflessioni e testimonianze tratte dalla vita reale, frutto di anni di terapie individuali e di gruppo. Lucia Compagnino testano questo modo di viverla visto che, nei fatti, è capace di entusiasmare non solo i suoi cultori, solo se la si sa proporre in maniera accattivante. Da anni ci provano, con successo, Gianni Sarcone e Marie-Jo Waeber grazie ai laboratori dove si impara sperimentando (in francese kinesthésiques) come suggerito da un antico proverbio cinese: "Ascolto, e dimentico; vedo, e mi ricordo; faccio, e capisco". Li abbiamo incontrati: «Siamo venuti a Genova poco più di un anno fa, prima vivevamo nella Svizzera francofona e il nostro lavoro consiste nell’elaborare idee e, naturalmente, venderle. Lavoriamo molto con gli Stati Uniti e il nord Europa, soprattutto via internet, quindi abbiamo scelto dove vivere prediligendo il clima e la qualità della vita. Ed eccoci nella città della lanterna». Immagino che ora vogliate anche introdurvi sul territorio e proporre le vostre metodologie, anche nelle scuole italiane «Certamente. Abbiamo cominciato con l’edizione italiana de l’ Almanacco del matematico in erba, un’opera utile a tutti i professori di Matematica che vogliano arricchire la loro didattica di attrattiva e di capacità di affascinare e coinvolgere gli studenti. Si tratta di una ricca raccolta di giochi, rompicapi e curiosità per scoprire e addomesticare i segreti della geometria, divertendosi. Abbiamo anche lavorato alla traduzione del nostro sito internet www.archimedes-lab.org, sul quale da anni è disponibile la vetrina dei nostri prodotti, le nostre idee e le nostre proposte culturali». E proprio sul sito si parla di Archimedes, una rivista di matematica, da sfogliare avendo a portata di mano spaghi, forbici e colla. «E’ proprio così, abbiamo già prodotto due numeri di questa pubblicazione, fino ad oggi bilingue, e abbiamo abbonati da tutto il mondo. Oltre ad imparare la matematica, la rivista sposa le esigenze di polilinguismo che sono proprie della nostra vecchia Europa, anche se, dal terzo numero, insieme al francese e all’inglese, i testi saranno pure in italiano». Si tratta di testi sempre brevi, concisi, che lasciano spazio alle immagini e alle numerose proposte di problemi e laboratori che fanno della rivista una ricca fonte di idee per insegnanti ed educatori. E’ una rivista dal respiro internazionale, dedita ai giochi di matematica ricreativa e di creatività visiva, fortemente integrata con il mondo web, dal quale sono scaricabili i testi in italiano, nata con lo scopo di fare ricredere tutti coloro i quali non percepiscono la matematica come strumento divertente e utile, anche per la vita quotidiana. Gianni Sarcone e Marie-Jo Waeber curano la rubrica Stuzzicamente, che tratta di giochi visivi e logici, nella rivista Il Mio Computer che è in edicola col primo saggio delle loro idee. Paolo Fasce ([email protected])