Dalla Comune e Provincia di Milano - Diocesi di Milano - Zona Pastorale Prima - Prefettura Nord - Decanato di Niguarda via Giuseppe La Farina 15 - 20126 Milano - telefono e fax 02.66117340 (segreteria parrocchiale) sito web: www.parrocchiabicocca.it - indirizzo di posta elettronica: [email protected] Parroco-Prevosto don Giuseppe Buraglio: 02.6425220 – 328.4788286 – [email protected] Vicario Parrocchiale don Alberto Carbonari: 02.66116474 – 380.1959699 – [email protected] Suore Ancelle di Gesù Bambino: 02.6431521 – viale Fulvio Testi 190 – [email protected] Foglio informativo ad uso interno La Samaritana Confidiamo nello stile di Gesù. Quello al pozzo di Sicar, nell’ incontro con la donna samaritana. Non ci spetterebbe di sconfinare, come Gesù ha sconfinato? Prese quel giorno non la strada dritta, la tradizionale, per recarsi in Galilea. Deviò, sconfinò in terra di gente che nel giudizio del suo popolo aveva fama di razza religiosamente bastarda, popolo stupido agli occhi dei puri. Non dovremmo sconfinare anche noi e anziché parlare dalle cattedre, sedere al pozzo nell’ora più calda del giorno? Al pozzo di Sicar traspira la tenerezza di un amore più forte di ogni pregiudizio. Invece noi siamo lontani, lontanissimi dall’aver imparato la lezione del pozzo di Sicar. Di questo Gesù che passa i confini, il confine tra ortodossi e non ortodossi, tra puro e impuro, tra un monte dell’adorazione e un altro monte antagonista. Quale chiesa può far pulsare un fiotto di vita nelle vene dell’umanità? La chiesa che siede al pozzo, una chiesa mai stanca dell’umanità, mai stanca della compagnia degli uomini e delle donne del nostro tempo, una chiesa che parla sottovoce, come il rabbì alla donna del pozzo, una chiesa che sa chiedere un po’ d’acqua confessando il suo bisogno, una chiesa che parla delle cose della vita, una chiesa che non invade le coscienze, che fa emergere pazientemente le attese del cuore, scavando nel bene che rimane comunque in ogni cuore. Con che volto accostiamo l’altro, con che occhi lo guardiamo? Ci abita, dentro, lo sguardo del rabbì del pozzo per la donna samaritana? E sappiamo sognare, come faceva lui, il maestro? (don Angelo Casati) Sante Messe festive: ore 8,30 - 10 - 11,30 - 18 * (sabato e prefestivi: ore 18 [e ore 15 al CTO]) Sante Messe feriali: ore 8,30 – 18 * Rosario tutti i giorni alle ore 17,35 (al suono delle campane) Confessioni: Giorni feriali: ore 7,00-8,30 e 17,30-18,00; Sabato: ore 16-18; Domenica: prima e dopo le Messe Apertura della chiesa: dalle ore 7 alle ore 19 (Sabato e festivi: apertura ore 7,30 * Domenica e festivi: chiusura tra le 12,30 e le 15) Segreteria Parrocchiale con Centro d’Ascolto: dalle ore 9 alle ore 12 (dal lunedì al venerdì) Quaresima 2014 LAVANDA DEI PIEDI di Sieger Köder Vogliamo in questa Quaresima – con tutti i ragazzi dell’oratorio e le loro famiglie – continuare ad entrare in profondità nella suggestiva immagine che Gesù ci ha donato nella parabola del buon grano e della zizzania… E non abbiamo questa immagine solo nella nostra immaginazione, ma possiamo osservarla in una delle aiuole sul sagrato della nostra chiesa. I germogli piantati in autunno hanno superato l’inverno, sono cresciuti e presto diventeranno delle alte spighe. Ma la nuova stagione primaverile porta in sé nuove insidie: misteriosamente tra le pianticelle di buon grano si può insinuare la zizzania infestante, che è difficilmente individuabile soprattutto nel suo sorgere: ci vuole un occhio attento per scorgerla e differenziarla dal grano buono. E poi Gesù ci invita ad avere pazienza, a non vincere la tentazione di volerla strappare… sarebbe anche un grave danno anche per il buon grano che ha tutta la forza per portare a termine la sua crescita. Ecco allora il nostro cammino di Quaresima: imparare a guardare alla nostra vita come ad un campo riconoscendo ciò che di buono sta crescendo e che va incoraggiato e valorizzato ed insieme scorgendo il male che si insinua, che va smascherato, con serenità e pazienza. Non è facile, è la preziosa arte del “discernimento”, del dire ciò che è male e ciò che è bene, per scegliere poi di fare il bene… anzi il meglio! Ci aiuta in questa avventura la presenza ai piedi dell’altare per tutto questo periodo una delle opere più famose di un prete tedesco diventato un apprezzato pittore contemporaneo. La scena narra di un incontro tra due persone speciali: è quasi un abbraccio, un andare l’uno verso l’altro di Gesù e di Pietro, uno dei suoi apostoli più amati. La scena è nota: siamo nell’Ultima Cena. Presto Gesù sarà arrestato e poi crocifisso. Ma prima di ciò, secondo il racconto di Giovanni, egli lascia un segno indimenticabile ai suoi dodici amici, quello del LAVARE I PIEDI a ciascuno di loro. Mettiamo allora al centro, per tutto il cammino quaresimale, ciò che vivremo alla fine, anzi al compimento di questo tempo, nel pomeriggio del Giovedì Santo, all’inizio del Triduo Santo che ci farà rivivere ancora una volta la passione, morte e risurrezione di Gesù. E’ l’ultimo incontro tra Pietro e Gesù ed esso fa da sintesi a tutti gli incontri che proprio nel vangelo di Giovanni leggeremo ogni domenica (con la Samaritana, il Cieco Nato, Lazzaro e le sorelle, ecc…). Sono tutti incontri che ci fanno rigustare lo stile umano di Gesù, il suo essere “grano buono per eccellenza”, in contrasto con tutta la zizzania presente in noi e intorno a noi. Ci chiederemo in questi incontri: dove risplende il bene che Gesù vive e come incontra e trasfigura il male del mondo? Proviamo a farlo proprio davanti a questa immagine dell’incontro tra Gesù e Pietro in quell’ultima sera. Dove sta anzitutto la ZIZZANIA? Anzitutto è in questo catino colmo di acqua sporca e verdognola. E’ il simbolo di tutto il male infestante presente nel mondo. Ecco allora subito sorgere il bisogno, anzi la necessità di essere purificati, lavati, perdonati. Il tempo della quaresima è proprio questo: tempo di penitenza, di umiltà per dire con sincerità: “Signore, ho sbagliato. Pietà di me. Riconosco il mio errore”. E poi è zizzania in questo dipinto il gesto della mano sinistra – non a caso proprio la sinistra – di Pietro, che dice: “No! Tu non lo farai! Non mi laverai mai i piedi!”. È la supponenza presente in ciascuno di noi di volersi salvare da soli, di fare tutto da sé. È il darsi tutto il merito, come se la presenza e l’azione di Dio fossero inutili e insignificanti. È ombra del peccato delle origini, di quei Adamo ed Eva che siamo tutti noi: voler essere come Dio, conoscere autonomamente ciò che è bene e ciò è male. Ma Gesù risponde prontamente a Pietro e a noi: “Lascia fare! Se no, non avrai parte con me!”. Dove sta invece il BUON GRANO in questa scena? Non certo in azioni spettacolari di Gesù: niente miracoli, poche parole. Gesù semplicemente piega a fondo la sua schiena, fino a terra. Egli si butta a capofitto dentro le nostre miserie. Nel quadro, incredibilmente, non vediamo il volto di Gesù, se non rispecchiato nell’acqua torbida del catino. È lì che lo ritroviamo, lì c’è il buon grano, mischiato nello squallore della nostra zizzania. L’acqua scura del peccato viene rischiarata da quel volto di Luce, una luce che risplende Gesù sapendo che il Padre gli aveva attraverso questo abito bianco che illumina tutta la scena dato tutto nelle mani e che era giocata su toni bui e marroni. Insomma, ritroviamo il buon venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, grano di Gesù in questo slancio di estremo servizio. preso un asciugatoio, se lo cinse “Il cielo è ora sulla terra”: lo dimostra questo tappeto di un attorno alla vita. Poi versò dell’acqua incredibile blu! Al fondo delle nostre miserie ecco il mistero nel catino e cominciò a lavare i piedi di Dio. dei discepoli e ad asciugarli con E poi, alle spalle dei protagonisti, ecco l’altro segno l’asciugatoio di cui si era cinto. Venne dell’Ultima Cena, quel pane spezzato e quel vino versato dunque da Simon Pietro e questi gli disse: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. che sono la sua Presenza d’amore e di servizio, memoria Rispose Gesù: “Quello che io faccio, continua di Lui ogni domenica nell’Eucarestia. tu ora non lo capisci, ma lo capirai E qual è allora il sunto di questa vicenda, come dire no alla dopo”. Gli disse Simon Pietro: “Non zizzania e dire sì al buon grano che Gesù ci testimonia? mi laverai mai i piedi!”. Gli rispose Ce lo dice la mano destra di Pietro, che decide di Gesù: “Se non ti laverò, non avrai appoggiarsi alla schiena piegata di Gesù e con la mano parte con me”. Gli disse Simon Pietro: “Signore, non solo i piedi, ma sembra appoggiarsi anche il suo volto e anche tutto il corpo. “Come ho fatto io, così fate anche voi!”. Anche noi anche le mani e il capo!”. (Giov 13,3-9) possiamo così riscoprire l’essere buon grano. Ce lo dice anche il volto di Pietro, un volto sempre più rischiarato e addolcito dal gesto di estrema umiltà di Gesù. Così facciamo anche noi! Bando alle durezze e al peccato! Spazio all’amore reciproco e al servizio vicendevole e umile. don Alberto Sul BLOG oratoriobicocca.blogspot.com PUOI TROVARE TUTTE LE INIZIATIVE DI QUARESIMA PER I RAGAZZI DELL’ORATORIO DI OGNI FASCIA DI ETA’ E LA DESCRIZIONE DEL GADGET PER L’ESAME DI COSCIENZA IN FAMIGLIA Domenica Seconda di QUARESIMA 16 marzo ore 11 Gruppo Famiglie Lunedì 17 marzo ore 16 ore 21,15 Lettura della Bibbia (in chiesa) Coro Martedì ore 21 AC: adulti + giovani-adulti ore 21 Commissione Formazione Adulti ore 13,15 Lettura del Vangelo (in chiesa) ore 8,30 ore 13,15 ore 16,45 ore 18 ore 21 Via Crucis Via Crucis Preghiera Oratorio Via Crucis Preghiera per tutti 18 marzo Mercoledì 19 marzo Giovedì 20 marzo Venerdì 21 marzo Domenica 23 marzo Terza di QUARESIMA ore 10 Messa animata dagli stranieri + aperitivo etnico sabato 22 marzo: Ritiro per la 3a elementare 15-16 marzo: Ritiro decanale 2a-3a media domenica 23: Cena ebraica per la 4a elementare domenica 23 marzo: raccolta sangue AVIS ore 8,15 LODI MATTUTINE OGNI VENERDÌ DI QUARESIMA ore 8,30 Via Crucis ore 13,15 Via Crucis ore 16,45 Preghiera oratorio ore 18 Via Crucis ore 21 PREGHIERA PER TUTTI DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ, ALLE ORE 8,15, IN CHIESA: LODI MATTUTINE OGNI GIORNO, ALLE ORE 19, NELLA CAPPELLINA DELL’ORATORIO: VESPERI SABATO 22 MARZO, ORE 15: CAMMINO DELLA LUCE PER I GIOVANI DI TUTTO IL DECANATO DI NIGUARDA QUARESIMA: TEMPO DI PENITENZA tempo propizio per accostarsi al sacramento della confessione --- DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ dalle ore 7 alle ore 8,30 e dalle ore 17,30 alle ore 18 --- IL SABATO dalle ore 16 alle ore 18 RICORDATI DELL’IMPEGNO DEL RISO Libretto per la Preghiera quotidiana di Quaresima - al tavolo dei giornali - € 1,10