Dalla
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Foglio informativo ad uso interno
La Samaritana
Confidiamo nello stile di Gesù.
Quello al pozzo di Sicar, nell’
incontro con la donna samaritana. Non ci spetterebbe di sconfinare, come Gesù ha sconfinato? Prese quel giorno non la
strada dritta, la tradizionale, per
recarsi in Galilea. Deviò, sconfinò in terra di gente che nel
giudizio del suo popolo aveva
fama di razza religiosamente
bastarda, popolo stupido agli
occhi dei puri. Non dovremmo
sconfinare anche noi e anziché
parlare dalle cattedre, sedere al
pozzo nell’ora più calda del giorno? Al pozzo di Sicar traspira la tenerezza di un amore più forte
di ogni pregiudizio. Invece noi siamo lontani, lontanissimi dall’aver imparato la lezione del pozzo
di Sicar. Di questo Gesù che passa i confini, il confine tra ortodossi e non ortodossi, tra puro e
impuro, tra un monte dell’adorazione e un altro monte antagonista. Quale chiesa può far pulsare
un fiotto di vita nelle vene dell’umanità? La chiesa che siede al pozzo, una chiesa mai stanca
dell’umanità, mai stanca della compagnia degli uomini e delle donne del nostro tempo, una
chiesa che parla sottovoce, come il rabbì alla donna del pozzo, una chiesa che sa chiedere un
po’ d’acqua confessando il suo bisogno, una chiesa che parla delle cose della vita, una chiesa
che non invade le coscienze, che fa emergere pazientemente le attese del cuore, scavando nel
bene che rimane comunque in ogni cuore. Con che volto accostiamo l’altro, con che occhi lo
guardiamo? Ci abita, dentro, lo sguardo del rabbì del pozzo per la donna samaritana? E
sappiamo sognare, come faceva lui, il maestro?
(don Angelo Casati)
Sante Messe festive: ore 8,30 - 10 - 11,30 - 18 * (sabato e prefestivi: ore 18 [e ore 15 al CTO])
Sante Messe feriali: ore 8,30 – 18 * Rosario tutti i giorni alle ore 17,35 (al suono delle campane)
Confessioni: Giorni feriali: ore 7,00-8,30 e 17,30-18,00; Sabato: ore 16-18; Domenica: prima e dopo le Messe
Apertura della chiesa: dalle ore 7 alle ore 19 (Sabato e festivi: apertura ore 7,30 * Domenica e festivi: chiusura tra le 12,30 e le 15)
Segreteria Parrocchiale con Centro d’Ascolto: dalle ore 9 alle ore 12 (dal lunedì al venerdì)
Quaresima 2014
LAVANDA DEI PIEDI
di Sieger Köder
Vogliamo in questa Quaresima – con tutti i ragazzi
dell’oratorio e le loro famiglie – continuare ad
entrare in profondità nella suggestiva immagine
che Gesù ci ha donato nella parabola del buon
grano e della zizzania… E non abbiamo questa
immagine solo nella nostra immaginazione, ma
possiamo osservarla in una delle aiuole sul sagrato
della nostra chiesa. I germogli piantati in autunno
hanno superato l’inverno, sono cresciuti e presto
diventeranno delle alte spighe. Ma la nuova
stagione primaverile porta in sé nuove insidie:
misteriosamente tra le pianticelle di buon grano si
può insinuare la zizzania infestante, che è
difficilmente individuabile soprattutto nel suo
sorgere: ci vuole un occhio attento per scorgerla e
differenziarla dal grano buono. E poi Gesù ci invita
ad avere pazienza, a non vincere la tentazione di
volerla strappare… sarebbe anche un grave danno
anche per il buon grano che ha tutta la forza per portare a termine la sua crescita.
Ecco allora il nostro cammino di Quaresima: imparare a guardare alla nostra vita come ad un
campo riconoscendo ciò che di buono sta crescendo e che va incoraggiato e valorizzato ed
insieme scorgendo il male che si insinua, che va smascherato, con serenità e pazienza. Non è
facile, è la preziosa arte del “discernimento”, del dire ciò che è male e ciò che è bene, per
scegliere poi di fare il bene… anzi il meglio!
Ci aiuta in questa avventura la presenza ai piedi dell’altare per tutto questo periodo una delle
opere più famose di un prete tedesco diventato un apprezzato pittore contemporaneo.
La scena narra di un incontro tra due persone speciali: è quasi un abbraccio, un andare l’uno
verso l’altro di Gesù e di Pietro, uno dei suoi apostoli più amati. La scena è nota: siamo
nell’Ultima Cena. Presto Gesù sarà arrestato e poi crocifisso. Ma prima di ciò, secondo il
racconto di Giovanni, egli lascia un segno indimenticabile ai suoi dodici amici, quello del
LAVARE I PIEDI a ciascuno di loro. Mettiamo allora al centro, per tutto il cammino
quaresimale, ciò che vivremo alla fine, anzi al compimento di questo tempo, nel pomeriggio del
Giovedì Santo, all’inizio del Triduo Santo che ci farà rivivere ancora una volta la passione,
morte e risurrezione di Gesù. E’ l’ultimo incontro tra Pietro e Gesù ed esso fa da sintesi a tutti
gli incontri che proprio nel vangelo di Giovanni leggeremo ogni domenica (con la Samaritana,
il Cieco Nato, Lazzaro e le sorelle, ecc…). Sono tutti incontri che ci fanno rigustare lo stile
umano di Gesù, il suo essere “grano buono per eccellenza”, in contrasto con tutta la zizzania
presente in noi e intorno a noi. Ci chiederemo in questi incontri: dove risplende il bene che
Gesù vive e come incontra e trasfigura il male del mondo?
Proviamo a farlo proprio davanti a questa immagine dell’incontro tra Gesù e Pietro in
quell’ultima sera.
Dove sta anzitutto la ZIZZANIA? Anzitutto è in questo catino colmo di acqua sporca e
verdognola. E’ il simbolo di tutto il male infestante presente nel mondo. Ecco allora subito
sorgere il bisogno, anzi la necessità di essere purificati, lavati, perdonati. Il tempo della
quaresima è proprio questo: tempo di penitenza, di umiltà per dire con sincerità: “Signore, ho
sbagliato. Pietà di me. Riconosco il mio errore”.
E poi è zizzania in questo dipinto il gesto della mano sinistra – non a caso proprio la sinistra –
di Pietro, che dice: “No! Tu non lo farai! Non mi laverai mai i piedi!”. È la supponenza presente
in ciascuno di noi di volersi salvare da soli, di fare tutto da sé. È il darsi tutto il merito, come se
la presenza e l’azione di Dio fossero inutili e insignificanti. È ombra del peccato delle origini, di
quei Adamo ed Eva che siamo tutti noi: voler essere come Dio, conoscere autonomamente ciò
che è bene e ciò è male. Ma Gesù risponde prontamente a Pietro e a noi: “Lascia fare! Se no,
non avrai parte con me!”.
Dove sta invece il BUON GRANO in questa scena? Non certo in azioni spettacolari di Gesù:
niente miracoli, poche parole. Gesù semplicemente piega a fondo la sua schiena, fino a terra.
Egli si butta a capofitto dentro le nostre miserie. Nel quadro, incredibilmente, non vediamo il
volto di Gesù, se non rispecchiato nell’acqua torbida del catino. È lì che lo ritroviamo, lì c’è il
buon grano, mischiato nello squallore della nostra zizzania. L’acqua scura del peccato viene
rischiarata da quel volto di Luce, una luce che risplende
Gesù sapendo che il Padre gli aveva attraverso questo abito bianco che illumina tutta la scena
dato tutto nelle mani e che era
giocata su toni bui e marroni. Insomma, ritroviamo il buon
venuto da Dio e a Dio ritornava, si
alzò da tavola, depose le vesti e, grano di Gesù in questo slancio di estremo servizio.
preso un asciugatoio, se lo cinse “Il cielo è ora sulla terra”: lo dimostra questo tappeto di un
attorno alla vita. Poi versò dell’acqua incredibile blu! Al fondo delle nostre miserie ecco il mistero
nel catino e cominciò a lavare i piedi di Dio.
dei discepoli e ad asciugarli con E poi, alle spalle dei protagonisti, ecco l’altro segno
l’asciugatoio di cui si era cinto. Venne
dell’Ultima Cena, quel pane spezzato e quel vino versato
dunque da Simon Pietro e questi gli
disse: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. che sono la sua Presenza d’amore e di servizio, memoria
Rispose Gesù: “Quello che io faccio, continua di Lui ogni domenica nell’Eucarestia.
tu ora non lo capisci, ma lo capirai E qual è allora il sunto di questa vicenda, come dire no alla
dopo”. Gli disse Simon Pietro: “Non zizzania e dire sì al buon grano che Gesù ci testimonia?
mi laverai mai i piedi!”. Gli rispose Ce lo dice la mano destra di Pietro, che decide di
Gesù: “Se non ti laverò, non avrai
appoggiarsi alla schiena piegata di Gesù e con la mano
parte con me”. Gli disse Simon
Pietro: “Signore, non solo i piedi, ma sembra appoggiarsi anche il suo volto e anche tutto il
corpo. “Come ho fatto io, così fate anche voi!”. Anche noi
anche le mani e il capo!”. (Giov 13,3-9)
possiamo così riscoprire l’essere buon grano. Ce lo dice
anche il volto di Pietro, un volto sempre più rischiarato e addolcito dal gesto di estrema umiltà
di Gesù.
Così facciamo anche noi!
Bando alle durezze e al peccato! Spazio all’amore reciproco e al servizio vicendevole e umile.
don Alberto
Sul BLOG oratoriobicocca.blogspot.com
PUOI TROVARE TUTTE LE INIZIATIVE DI QUARESIMA PER I RAGAZZI DELL’ORATORIO DI OGNI FASCIA DI ETA’
E LA DESCRIZIONE DEL GADGET PER L’ESAME DI COSCIENZA IN FAMIGLIA
 Domenica
Seconda di QUARESIMA
16 marzo
ore 11
Gruppo Famiglie
Lunedì
17 marzo
ore 16
ore 21,15
Lettura della Bibbia (in chiesa)
Coro
Martedì
ore 21
AC: adulti + giovani-adulti
ore 21
Commissione Formazione Adulti
ore 13,15
Lettura del Vangelo (in chiesa)
ore 8,30
ore 13,15
ore 16,45
ore 18
ore 21
Via Crucis
Via Crucis
Preghiera Oratorio
Via Crucis
Preghiera per tutti
18 marzo
Mercoledì
19 marzo
Giovedì
20 marzo
Venerdì
21 marzo
 Domenica
23 marzo
Terza di QUARESIMA
ore 10
Messa animata dagli stranieri + aperitivo etnico
sabato 22 marzo: Ritiro per la 3a elementare
15-16 marzo: Ritiro decanale 2a-3a media
domenica 23: Cena ebraica per la 4a elementare
domenica 23 marzo: raccolta sangue AVIS
ore 8,15
LODI MATTUTINE
OGNI VENERDÌ DI QUARESIMA
ore 8,30
Via Crucis
ore 13,15
Via Crucis
ore 16,45
Preghiera oratorio
ore 18
Via Crucis
ore 21
PREGHIERA PER TUTTI
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ, ALLE ORE 8,15, IN CHIESA: LODI MATTUTINE
OGNI GIORNO, ALLE ORE 19, NELLA CAPPELLINA DELL’ORATORIO: VESPERI
SABATO 22 MARZO, ORE 15: CAMMINO DELLA LUCE PER I GIOVANI DI TUTTO IL DECANATO DI NIGUARDA
QUARESIMA: TEMPO DI PENITENZA
tempo propizio per accostarsi al sacramento della confessione
--- DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
dalle ore 7 alle ore 8,30 e dalle ore 17,30 alle ore 18
--- IL SABATO
dalle ore 16 alle ore 18
RICORDATI
DELL’IMPEGNO
DEL RISO
 Libretto per la Preghiera quotidiana di Quaresima - al tavolo dei giornali - € 1,10 
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574 - Parrocchia Bicocca