Impariamo a
difenderci dai
rischi:
Schola: tempo libero non di
lavoro= E’ un luogo di formazione
ed educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze,
dello sviluppo e della coscienza
critica.
Nosocomio : istituzione Nosos:
malattia e komein: curare. Assistenza
sanitaria, complesso di edifici e
strutture dove personale specializzato
fornisce cure a pazienti affetti da
malattie.
Ci sono pericoli derivanti dalla struttura fisica degli edifici,
molti dei quali sono piuttosto vecchi e non possiedono le
garanzie di sicurezza di quelli più nuovi. Inoltre nella scuola
ci sono pericoli derivanti dall’evoluzione della didattica;
sono infatti aumentati i laboratori, attività manuali e
sportive, lezioni interattive che portano i ragazzi a essere
più partecipi e coinvolti, quindi più esposti ai pericoli. Le
classi sono numerose e spesso gli eventi implicano anche la
compresenza di più alunni: ne deriva un aumento del rischio
del pericolo.
• Il terremoto viene annunciato da tre
suoni della campanella con un ultimo
suono che annuncia la fine della scossa.
• Nel caso ci si trova in classe bisogna
ripararsi sotto i banchi.
• Nel caso ci si trova fuori dalla classe
bisogna ripararsi sotto l’apertura di una
porta o appoggiandosi ad un muro
maestro.
• Evitare di usare l’ascensore.
• Seguire i piano di evacuazione
rispettando l’apri fila e chiudi fila e
mantenendo la calma.
• Recarsi alle uscite di emergenza.
• Recarsi nel punto di raccolta, dove i
docenti sono obbligati a fare
l’appello.
• In caso di emergenza telefonare al
118 o ai vigili del fuoco 115
• Il terremoto è annunciato con
suono allungato di pericolo.
• I pazienti deambulanti devono
ripararsi sotto i letti.
• Addossarsi alle pareti dei muri
maestri.
• Non usare l’ascensore.
• Non usare accendini o fiamme.
• L’importante è mantenere la
calma e l’ordine.
I bambini erano in classe, nella piccola scuola del paese con la maestra, la signora Rossi, e stavano
recitando insieme la poesia. I loro genitori lavoravano nei campi, in casa e negli uffici. Insomma, era
una giornata come tante altre quando… IMPROVVISAMENTE , dal profondo della terra venne un
BRONTOLIO e poi un TREMITO, che si sparse dappertutto aumentando l’intensità. Nel sentirlo gli
animali si fermarono terrorizzati, incapaci di muoversi; a scuola la signora Rossi capì subito che si
trattava di un TERREMOTO, e con decisione ordinò ai bambini di RIPARARSI SOTTO I BANCHI
accovacciandosi per evitare che i pezzi di soffitto, quadri appesi alle pareti o altre cose potessero
cadere loro addosso. Anche lei SI RIPARO’ SOTTO L’APERTURA DI UNA PORTA . Il bidello, che la
sapeva lunga, TROVO’ RIFUGIO IN UN ANGOLO DELLA COSTRUZIONE. Tutto tremava e gli oggetti
cadevano per terra, i lampadari dondolavano. In Comune il Sindaco, che si trovava per la scala,
perse l’equilibrio e ruzzolò fino al piano terra; e fu anche fortunato, perché poco dopo un pezzo di
scala crollò. Nel piccolo ospedale, APPONGIANDOSI AD UN MURO MAESTRO, il vecchio dottor
Mimosa, ordinò di non entrare nell’ascensore, perché pericoloso. L’unico malato, Tonino, che
faceva il pastore e a trent’anni aveva preso il morbillo, SI BUTTO’ VELOCEMENTE SOTTO IL LETTO,
che era un buon riparo. Nell’infermeria, la signora Tina che era grassa e grossa, ancora con la
siringa in mano, SI PRECIPITO’ SOTTO UN TAVOLO, dove rimase incastrata per le sue proporzioni,
ma salva dai pezzi di vetro in frantumi della finestra.
Scuola:
• Telefonare al 118 o vigili del fuoco 115
• Nella cassetta del pronto soccorso: qualche
paio di guanti sterili; vari flaconi di
soluzione fisiologica; garze sterili; pinzette
sterili; una confezione di cotone; cerotti di
varie grandezze; un paio di forbici; alcune
confezioni di ghiaccio monouso; il laccio
emostatico; il termometro; un apparecchio
per la pressione.
• Deve esserci un responsabile addetto al
primo soccorso, che sappia affrontare le
eventuali manovre di animazioni (G.A.S. e
massaggio cardiaco)
Ospedale:
• La gravità delle emergenze è suddivisa in
vari codici di diverso colore:
Bianco= non c’è nessuna urgenza, il paziente
non è in pericolo
Verde= urgenza minore, il paziente riporta
delle lesioni
Giallo= urgenza! Il paziente presenta una
parziale compromissione delle funzioni
dell’apparato circolatorio e respiratorio,
lamenta dolori intensi.
Rosso= emergenza! Indica un soggetto con
almeno una delle funzioni vitali
compromesse, che si trova in immediato
pericolo di vita
Nero= viene assegnato al paziente ormai
deceduto
In tali luoghi pubblici: finestre, pavimenti, porte, termosifoni, scale, spine della
corrente, farmaci, ecc. costituiscono il rischio maggiore.
- Le ante delle finestre in particolare causano un’infinità di ferite per urti e tagli; è
quindi opportuno dotarle di dispositivi di bloccaggio.
- I termosifoni, le maniglie delle porte e delle finestre e i pilastri in risalto
rappresentano un rischio per urti e ferimenti.
- I farmaci appartengono alla categoria delle sostanze pericolose e come tali
debbono essere trattati con cautela
- Per le medicine è necessario sempre controllare le date di scadenza e buttarle se
scadute negli appositi contenitori che si trovano presso le farmacie.
- le spine che prevedono il collegamento a terra dell’apparecchio con una presa a
tre alveoli (fori) e spine a tre spinotti sono le più sicure. È importante che ci sia la
presenza del salvavita ossia dell’interruttore differenziale che interviene quando si
verificano dispersioni nell’impianto. È importante che non ci sia la presenza dei fili
scoperti.
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Progetto Sicurezza 5° A - Licei Statali Angeloni