LICEO DEL COSSATESE E VALLESTRONA LA RAGNATELA 30 / 10 / 2014 NUMERO 1 In Questo Numero Che ci piaccia o no la mastodontica e sofisticata LIM è ormai presente nella maggioranza delle classi qui al Liceo, il che significa doverci fare i conti. Docenti, mettete da parte l’orgoglio e scoprite con questo test qual è il vostro livello di LIMbambimento! Continua a pag. 6 sono quattro gli ragazzi del Liceo SiQ uest’anno Q uattro studenti di quarta che hanno mone Azeglio, Comoli Sofia, Raveane Giulia, Trabbia Corinne poco dopo l’esame di maturità sono partiti per una fantastica esperienza a Malta. Qui i ragazzi hanno in un primo momento frequentato due settimane di scuola in inglese e poi lavorato per otto settimane in settori differenti. Tutto questo spesato poiché i partecipanti erano i vincitori del concorso “Master dei Talenti” progetto che premia i ragazzi meritevoli, socievoli, con spirito di adattamento e muniti di certificazioni. SOFIA C. La mia esperienza a Malta è stata stupenda. Ho conosciuto un sacco di persone e sono cambiata davvero. Sono cresciuta, sono più sicura di me e ovviamente contenta. Ho alloggiato con Giulia in una casa famiglia, i nostri genitori si chiamano Rose e Ronny e avevano due cani e un pappagallo. Sono stati veramente la fami(Continua a pagina 11) scelto di passare alcuni mesi o un intero anno scolastico all’estero. Come sta andando la loro esperienza? Cosa li ha spinti a partire? Cosa gli manca di più dell’Italia? Ecco le loro risposte alle nostre domande. Antonio Casoli 1) La mia avventura é iniziata quando mia mamma mi ha proposto questa esperienza, che lei aveva fatto da giovane e ne era rimasta favorevolmente colpita; io ho accettato e dopo una valanga di test e documenti e incontri etc, ho avuto l'ok. Il 22 Agosto incontro a Roma di tutti i partecipanti che partivano quella settimana (500 ragazzi) e ultimo saluto ai genitori; il 23 sveglia alle 6 e con altri 16 ragazzi siamo partiti alle 11:20 per il Canada (9 ore di aereo). Quando siamo arrivati le nostre famiglie ospitanti (Continua a pagina 8) I nuovi rappresentanti 2 Volti nuovi al Liceo 4 Test - Quanto sei LIM 6 Invalsi 8 Stage di lavoro 10 Master dei Talenti 11 Dove sono finiti 12 Primi articoli 14 R E D AZ I O NE RIVOLGERSI A Prof. FERRARO TITIN MARCO Prof. PETTINAROLI CATIA Oppure agli studenti della redazione. o contattaci su facebook Lui: "Non e' colpa mia. Ma purtroppo io mi tengo tutto dentro. E' sbagliato, ma io sono fatto così". Lei: "Stitico?" La Ragnatela Numero 1 Eccoli qui, freschi freschi, sorridenti ed eleganti, pronti a scendere in campo per realizzare i propri progetti, con una bella squadra alle spalle. Sono i quattro nuovi rappresentanti degli studenti. Chi sono? Perché sono scesi in campo per noi? Quante ne sanno? Eccoli allo loro prima intervista. 1. Perché hai deciso di candidarti? qualche raccolta fondi (come le magliette da vendere all’interno del liceo) per destinare i soldi a feste e attività di miglioramento. LUCA: Ho deciso di candidarmi perché mi è sempre interessato il lavoro di rappresentare un qualcosa e comunque è un lavoro collettivo e non individuale. Quindi mi piace soprattutto l’idea di collaborazione con altre persone. ELISA: Sono sempre stata tentata a farlo però la cosa che mi preoccupava e che mi preoccupa ancora adesso è il tanto lavoro, però sono sicura che insieme riusciremo a collaborare. Poi soprattutto quest’anno non c’era nessuno che voleva candidarsi e penso sia un diritto di ogni studente avere un rappresentante di istituto. SILVIA: Io ho deciso di candidarmi per provare una nuova esperienza e perché penso sia importante mettersi in gioco e penso che insieme ce la faremo. MARCO: Ho deciso di candidarmi innanzitutto perché a Vallemosso non c'era un candidato e poi era una cosa che mi interessava già dall'anno scorso. 2. Quali sono i punti principali del tuo programma? LUCA: I punti definitivi dobbiamo ancora stabilirli bene. Principalmente l’idea è quella di continuare a fare qualche lavoro di miglioramento a livello della struttura scolastica e mettere a posto quello che necessita di essere messo a posto e aggiungere qualche “gadget” alla scuola. Faremo ELISA: Cercheremo di essere sempre disponibili per quelli che sono anche i problemi degli altri studenti perché il nostro compito è di rappresentare gli studenti perciò per qualsiasi problema potranno rivolgersi a noi. SILVIA: Anche per quanto riguarda le feste cercheremo di portare avanti la tradizione di Cossato, quindi feste sempre bellissime e insieme alla lista cercheremo di soddisfare le vostre richieste. MARCO: Cercare di riunire meglio la sede di Cossato con quella di Vallemosso perché essendo una sede distaccata è sempre un po' lontana. 3. Da chi è formato il Consiglio d’Istituto? (silenzio per riflettere un attimo sulla risposta…) LUCA: Nel consiglio d’istituto credo ci sia il preside, vicepreside e… boh! ELISA: Preside, vicepreside, coordinatori di classe e rappresentanti d’istituto e poi non lo so! SILVIA: Rappresentanti dei genitori, rappresentanti d’istituto, preside, vicepreside e coordinatori di classe. MARCO: Da noi, rappresentanti degli studenti, dalla rappresentanza degli insegnanti, dai genitori più la Preside. Lui: "L'unica cosa che voglio e' renderti felice". Lei: "La corda e lo sgabello sono di la'". La Ragnatela Numero 1 (Continua da pagina 2) MARCO: Ho i capelli bianchi. 4. A chi ti ispiri? 7. Cosa diresti al tuo peggior nemico? LUCA: Continua a parlar di me che intanto mi fai pubbliciELISA: Cercherò di seguire la scia dei rappresentanti degli tà. ELISA: Stai nel tuo. altri anni che hanno svolto bene il loro compito. LUCA: A nessuno in particolare. SILVIA: In particolar modo io sto prendendo come modello SILVIA: Spero che vivrai a lungo per vedere il mio succesdi riferimento Alice perché ha svolto un programma impec- so. cabile. MARCO: Spero che tu muoia. MARCO: In particolare a nessuno. 8. Qual è la tua marca di dentifricio? 5. Qual è il tuo motto? LUCA: Mentadent. LUCA: Se vuoi fare una cosa devi farla bene. ELISA: Anche la mia è Mentadent. ELISA: Collaborare insieme. SILVIA: Mentadent. SILVIA: Vivi e lascia vivere! MARCO: Antica erboristeria. MARCO: La vera felicità non sta nell'avere ciò che si desidera ma nel desiderare ciò che si ha. 6. Di una cosa di cui ti vergogni particolarmente LUCA: Il mio abbigliamento di tre anni fa. ELISA: Io in prima media! E’ una cosa imbarazzante SILVIA: Ero in classe con Elisa e confermo “io in prima media”! uando si misura il valore di chi si Q propone come organizzatore di un evento? Ho sempre pensato che il momento migliore sia quello in cui i riflettori si sono spenti, quando ormai non agisce più né il desiderio di mettersi in evidenza, né quello di essere “uno che decide” e, contemporaneamente, la stanchezza si fa sentire. E’ il momento in cui bisogna prendere la scopa in mano, raccattare l’immondizia, pulire lo sporco, lavare dove si è rovesciato qualche cosa di più appiccicoso. Sempre questo momento corrisponde a quello in cui le persone spariscono, affermano di già fatto la loro parte oppure dichiarano, con aria contrita: “Mi spiace, ma devo proprio andare”. Quando alla riunione convocata per coloro che volevano dare una mano ad organizzare la festa per i colombiani o desideravano entrare sono apparse 40 persone mi sono chiesto come sareb- 9. Chi è il primo ministro britannico? LUCA: Non è Cameron? ELISA: Anche secondo me Cameron. SILVIA: Cameron MARCO: David Cameron. Francesca e Giulia be finita. E’ finita bene perché gli organizzatori e le organizzatrici, alla fine hanno preso in mano la scopa e si sono messi a lavorare. Era strano specialmente vedere le ragazze in abito lungo, in bilico su tacchi alti 12, 15 o più cm (ma come fanno a non slogarsi una caviglia ogni volta?), con la scopa in mano darsi da fare aiutate da baldi giovanotti con camicia e cravattino. Come sempre quando a lavorare sono in tanti si è fatto anche in fretta e in mezz’ora la palestra era pulita e si poteva tornare a casa, senza arrabbiature e con un punto in più da assegnare ad una festa ben riuscita. Marco Perchè gli scienziati cercano l'acqua su Marte? Al Discount la danno in offerta. La Ragnatela Numero 1 Al rientro, a settembre, ci si guarda intorno per riconoscere i volti nuovi. Chi sono, da dove arrivano, cosa insegnano i volti Nome, cognome, materia: Chiara Iorioz, francese Dove ha insegnato precedentemente? In tutte le scuole superiori del Biellese tranne al Liceo Scientifico Avogadro nuovi del Liceo? Nome, cognome e materia: Dino Gucciardo, educazione fisica Dove ha insegnato precedentemente? IPSIA di Vercelli Prima impressione? Famigliare prima impressione sulla scuola? complessivamente buona Che tipo di alunna era? Ero timidissima, adesso quasi non mi riconosco più. Facevo la mia parte senza essere secchiona. che tipo di alunno era? nella media Ha mai fatto uno scherzo ai suoi professori? Si e mi hanno anche sgamata! Avevo un insegnante vecchio di italiano che faceva solo Divina Commedia e che tra l’altro assomigliava anche a Dante. Un giorno mentre eravamo in classe che lo aspettavamo (era spesso in ritardo), io e un mio compagno siamo andati alla lavagna e ci siamo messi a disegnare la sua caricatura. Quando avevo quasi finito è entrato il professore cogliendomi di sorpresa e ha visto il disegno che avevo fatto. Pensavo già mi sgridasse o cose del genere invece mi ha detto “Iorioz cancella la lavagna e vai a sederti!” ha mai fatto scherzi ai professori? qualche scherzo accettabile Nome, cognome e materia? Caterina Bullio - Matematica Dove ha insegnato precedentemente? Agrario e alberghiero. Prima impressione sulla scuola? Buona, questa scuola mi piace. Che tipo di alunno era? Educata, non rispondevo agli insegnanti e studiavo abbastanza, ma non tantissimo. Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? In quei tempi non si usava fare scherzi perché i professori se la prendevano male ed erano molto più severi. Nome, cognome e materia? Martina Amosso - educatrice Dove ha insegnato precedentemente? Di solito giro un po’ di scuole, faccio parte di una cooperativa e vado dove mi mandano. Prima impressione sulla scuola? Buona, sono già stata qua due anni fa’, è una scuola tranquilla, non il solito caos! Che tipo di alunno era? Diligente, normale. Mi piaceva studiare. Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Si! Al liceo nascondevamo i libri a un prof che arrivava sempre in ritardo! Se Carlo I, Carlo II e Carlo III d'Inghilterra vanno in vacanza sulle Alpi fanno trekking? La Ragnatela Numero 1 Nome, cognome e materia? Riccardo Baggio - Fisica Dove ha insegnato precedentemente? Artistico a Biella Prima impressione sulla scuola? Io sono un ex studente di Vallemosso, ero nella prima classe di liceo scientifico tecnologico. È una scuola tranquilla, piccola e pulita. Che tipo di alunno era? Avevo le mie materie preferite che studiavo di più, ma ero un alunno tranquillo. Nome, cognome e materia: Prof. Paolo Camera (parlando rigorosamente in spagnolo durante l’intervista), Spagnolo Dove ha insegnato precedentemente? Ho insegnato principalmente in tre scuole spagnole, una a Cadice, la seconda a Murcia e la terza a Granada. Da quando sono in Italia ho insegnato principalmente all’Itis Q. Sella di Biella Che tipo di alunno era? I primi anni di scuola ero un alunno modello, sempre attento e seduto al primo banco, poi verso i 9 anni la matematica ha iniziato a diventare la mia bestia nera e da allora non mi è più piaciuto granché andare a scuola Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Molti Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Io no, ma era tutto molto diverso: gli studenti erano molto più… esagerati, adesso li trovo “annoiati”, cioè, non so mai se durante le lezioni chattano col telefono o altro, e li trovo meno partecipanti. Nome, cognome e materia? Loiacono Dario - fisica Dove ha insegnato precedentemente? Geometri Vaglio Rubens. Prima impressione sulla scuola? Tranquilla e organizzata. Che tipo di alunno era? Tranquillo, ma ogni tanto mi piaceva divertirmi! Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? No, che ricordi. Nome, cognome e materia: Carretta Irma filosofia. Nome, cognome e materia: Elena Montaperto - italiano e storia. Dove ha insegnato precedentemente? All’Alberghiero Prima impressione su questa scuola? Positiva Che tipo di alunno era? Tipica studentessa di un liceo classico, ero abbastanza studiosa. Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Si, come pesce d’aprile noi di quarta ci siamo scambiati con quelli di prima! Dove ha insegnato precedentemente? ITIS a Biella, a Mosso al professionale e all’alberghiero Prima impressione su questa scuola? Positiva, è un ambiente tranquillo e accogliente Che tipo di alunno era? Studiosissima, anche troppo! Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Alle superiori no, forse alle Medie. La redazione Mi sento molto americano. Ho comprato uno gnu e l'ho chiamato York. La Ragnatela Numero 1 1) Che cosa significa LIM? A. Lavagna Interattiva Multimediale B. Lavagna di Introduzione alla Modernità C. Lavagna Impossibile da Mantenere 2) A cosa serve una LIM? A. A non sprecare più gesso B. A completare la spiegazione orale con immagini o informazioni aggiuntive, se necessario C. A sostituire finalmente il libro di testo facendo prendere appunti ai ragazzi 3) Quando non so come comportarmi con la LIM: A. Lascio stare e mi ritaglio dei momenti extra a scuola o a casa per saperla usare meglio la volta dopo B. Chiedo aiuto ai ragazzi perdendo anche un po’ di tempo C. Decido di fare di testa mia e, se necessario, uso tutta l’ora per ottenere quello che voglio 4) Il materiale didattico che espongo con la LIM è: A. Quello che offre il sito Internet del libro di testo, è così comodo e non devo preparare nulla! B. Calma, prima devo accenderla TABELLA PUNTEGGI C. In parte quel che trovo sulla rete, in parte mie presentazioni 5) Dove si trova l’opzione per calibrare la funzione touch della LIM? A. Non esiste questa funzione B. Avrei dovuto seguire meglio il corso d’aggiornamento C. Bisogna cercare nel menù a tendina a sinistra dell’interfaccia 6) Per rispondere alla domanda precedente… A. Ho usato la LIM, naturalmente B. Ho chiesto a Mauro, il tecnico C. Non ho capito quale fosse la richiesta 7) Una presentazione power point sulla LIM: A. Ma perché ce l’avete tutti con questa benedetta LIM? B. È un lavoro che ho preparato con i concetti essenziali in modo che i ragazzi usino di più la memoria visiva C. È la trasposizione scritta di tutta la mia lezione Alice Non cerchi disperatamente l’appoggio della lavagna: se in una spiegazione si rende necessaria la utilizzi, altrimenti sai bene Domanda 1: A 4 punti B 2 punti C 0 punti come fare senza. Nel cercare di includere questo strumento alDomanda 2: A 0 punti B 4 punti C 2 punti l’interno delle lezioni sei riuscito, fino ad ora, a dare più vivacità alla didattica. Non ti resta che continuare sulla buona strada! Domanda 3: A 4 punti B 2 punti C 0 punti Domanda 4: A 2 punti B 0 punti C 4 punti DA 13 A 22 PUNTI: PIU’ ALLIEVO CHE MAESTRO Domanda 5: A 0 punti B 2 punti C 4 punti Ok la lavagna, ma con calma! Appena arrivata in classe la tua reazione si è posizionata nella categoria del sentimento sublime: Domanda 6: A 4 punti B 2 punti C 0 punti Domanda 7: A 0 punti B 4 punti C 0 punti affascinata ma terrorizzata. Per questa ragione ti sei approcciato al nuovo strumento, ma fai ancora un po’ fatica ad adattarti a PROFILI una didattica che la includa. Non c’è problema, siamo solo agli DA 23 A 28 PUNTI: MASTRO LIM inizi e non per forza dobbiamo nascere maestri. Mentre piano Complimenti! Se hai ottenuto un punteggio piano ti approcci alla LIM ricorda la regola d’oro: se non sai così alto allora puoi ritenerti un docente soddi- come rendere più attiva una lezione cerca insieme ai ragazzi del sfatto. Hai capito che la LIM non è uno strumateriale fotografico o dei documenti su Internet, è un modo mento da temere, bensì una risorsa illimitata, semplice ed immediato per includere l’informatica nella lezione. forse in parte ancora da scoprire. DA 0 A 12 PUNTI: LIMBAMBITO DOC Io ho una vita fuori da Facebook, ma non ricordo la password. La Ragnatela Numero 1 Aiuto, una LIM! Sì, abbiamo decretato che, se hai ottenuto un punteggio così scarsino, la LIM non è la novità più apprezzata della stagione. Non è obbligatorio usarla, certo, in questo caso non si mette in dubbio la qualità dell’insegnamento che, anche senza lavagna, può essere altissima. Abbiamo vissuto bene senza fino ad ora, perché cambiare? La risposta è che una LIM, se ben utilizzata, non può che migliorare ulteriormente la lezione. Non bisogna fare tutto in una volta, ma a piccoli passi anche tu puoi avvicinarti. Prova ad esercitarti a casa o a ritagliare qua e là Tra le classi le migliore di Italiano risultava essere la 2D, mentre per matematica è stata la 2M ad ottenere il dato migliore. In Italiano non ci sono grandi scarti tra i risultati dei vari indirizzi (massimo 74 minimo 72), mentre in matematica, come prevedibile, le differenze sono molto più marcate (massimo 66, minimo 47). Purtroppo questa volta c’è stato un problema dei server al momento dell’immissione dati che ha alterato, completamente in italiano e parzialmente in matematica, i risultati della 2B; questo non solo non consente di farsi un’idea dell’andamento di questa classe, ma ha falsato anche i conteggi generali influendo sulle medie d’istituto. Eliminata la 2B, ci spiace per loro, risulta che il nostro Liceo ha risultati migliori della media italiana dei Licei in Italiano e Matematica, ma in linea con quelli ottenuti dalle altre scuola del Meteria: Lettere Dove ha insegnato precedentemente? " Ho insegnato per 1415 anni al Liceo Scientifico Amedeo Avogadro di Biella." Prima impressione sulla nuova scuola: "E' una scuola contenuta rispetto a Biella. Gli spazi sono più ridotti e l'approccio sia con i colleghi, alcuni già conosciuti, che con gli studenti è più semplice e famigliare." Che tipo di alunna era? "Ero un'alunna a cui piaceva molto studiare ed impegnarsi." Ha mai fatto uno scherzo ad un suo professore? "...No..! Però ho scherzato con i professori, perchè il rapporto era disteso, quasi amichevole." Alice Piemonte e del Nord Ovest in generale. Per il terzo anno consecutivo il Ministero ci ha restituito i dati delle prove Invalsi svolte nel mese di maggio dalle classi seconde. Nome: Elisabetta Bider momenti di “formazione”. Ci sono molti docenti esperti che sicuramente sapranno dare qualche consiglio, in più su Internet le guide all’utilizzo sono sempre più numerose. Imparare ad usare la lavagna multimediale navigando sulla rete: come prendere due piccioni con una fava! Se il dato complessivo ci conferma come una buona scuola, superiore alla media italiana dei Liceo, va però anche detto che quest’anno il nostro vantaggio si è ridotto da un + 17% a un + 9%. Nome, cognome e materia? Manuela L’Amico - Religione Dove ha insegnato precedentemente? In diverse scuole medie, al Liceo Sella e all’IPSSAR Prima impressione sulla scuola? L’impressione è stata molto positiva, i miei colleghi sono cordiali e disponibili ed anche con i miei allievi mi pare di aver instaurato un buon rapporto. Che tipo di alunno era? Non sono mai stata troppo studiosa, ma cercavo di stare molto attenta in classe per avere meno lavoro a casa. Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Io ho frequentato il Liceo Classico e i miei insegnanti erano molto severi e nessuno si sarebbe mai sognato di far loro uno scherzo. In compenso ne sono stati fatti a me come insegnante, per esempio una volta sono stata incollata ad una sedia. Ma se mi metto la camicia di lino Lino che si mette? La Ragnatela Numero 1 ci hanno accompagnato a destinazione; io mi trovo a Kingston in Ontario. Non ho sofferto molto il jetlag, e dopo una settimana ho iniziato la scuola. Io vado alla KCVI (la puoi trovare su internet) ed è piuttosto bella, anche perché la zona é un campus universitario e quindi la scuola superiore é facilitata grazie all'università. La mia giornata tipo: mi sveglio alle 6:30 (sono mattiniero) faccio colazione con i cereali e alle 7:30 prendo lo scuolabus; alle 8 sono a scuola e dopo aver preso dal mio armadietto ció che mi serve per la lezione ho tempo fino alle 8:20. Generalmente vado alla biblioteca della scuola a restituire il libro che ho finito il giorno prima e ne prendo un altro (leggo un sacco). 8:20 vado in classe e dopo l'inno canadese e i vari annunci quotidiani inizio la lezione. Le mie materie sono: Fotografia, matematica, fisica e ginnastica. Ogni lezione dura circa 1:15-1:30 h, e tra l'una e l'altra c'è una pausa di 5 minuti per cambiare classe. La pausa pranzo é dopo le prime due e dura circa 45m/1h. Alle 2:30 teoricamente prendo lo scuolabus e torno a casa e trascorro il pomeriggio. Teoricamente significa che mi sono iscritto al club di cross country (corsa campestre) e robotica: il lunedì ho robotica, mentre il resto dei giorni finita la scuola corro diversi km, solitamente almeno 6. Ogni settimana c'è una competizione di cross country, quindi invece di andare a scuola corro 7 km, il che non sempre è meglio visto che recentemente il clima non è clemente (questa settimana ha piovuto tutto il giorno e soffiava un vento gelido). Il clima non è così freddo come lo stereotipo del Canada ma, come ho accennato, recentemente poteva essere più caldo per usare un eufemismo. Fuori dalla mia finestra vedo il retro del giardino, infatti mi trovo in una casa a schiera (il mio indirizzo é 28 Lochinvar road, potete farci una street view). Il cibo é normale, puoi scegliere qualunque etnia che ti piace, comunque il cibo piú generale é il junk food; per le bibite o snack ci sono Starbucks e Tim Hortons ovunque. La cosa che mi ha colpito di più sono gli spazi ampi: poiché il Canada é il nuovo continente tutto é costruito con piú spazio, tutto é piú lontano, tutte le città sono ottimi esempi di ingegneria civile; un'altra caratteristica peculiare del Canada é la sua piattezza: poiché non ci sono grandi rilievi ovunque vai l'u- nica cosa tra te e l'orizzonte sono gli edifici, che grazie all'enorme quantità di spazio generalmente sono al massimo a due piani. Sinceramente ciò che non mi piace un granché é il sistema scolastico americano; non credo di riuscire a spiegarlo ma preferisco imparare 10 materie leggendo sui libri piuttosto che quattro materie personalizzate a semestre in cui gli argomenti sono insegnati in tanti modi diversi e tutta la tua scuola superiore mira alla tua futura vita universitaria. Come ho detto non credo di riuscire a spiegarlo, e già che ci sono posso dire che dell'Italia mi manca il pazzo, compressore di programmi, sistema scolastico. A parte questo mi trovo bene; lascerò il Canada il mattino del 17 novembre quindi credo che arriverò la sera/notte in Italia. Un saluto a tutti gli studenti cossatesi, che se sono tanti come l'anno scorso, spero che la scuola non scoppi. LE NOSTRE DOMANDE 1) Quando e per dove sei partito? 2) Quanto stai? 3) Perché hai deciso di intraprendere quest'avventura? 4) Come ti trovi? 5) Cosa vedi ora fuori dalla finestra? 6) Descrivi una tua giornata tipo 7) Com'è la scuola lì? 8) E il cibo? 9) Qual è la cosa che più ti ha colpito del posto? 10) Cosa invece non ti piace? 11) Cosa ti manca dell'Italia? 12) Saluta gli studenti cossatesi Luca Marafante 1) Sono partito il 23 luglio per Norwich a fare un camp con altro 800 studenti europei, dopo quello sono partito per Denver, CO E alla fine sono arrivato a Wiley, CO dove effettivamente vivo. 2) Sto fino al diploma (fine Maggio penso) 3) Ho bisogno di parlare inglese per un furious lavoro e Magari Non vorrei fare paragoni azzardati, ma io ogni mattina trasformo l'acqua in caffè. La Ragnatela Numero 1 sto qua per l'università 4) Mi trovo strabene, qua sono tutti cordialissimi e pronti ad aiutarti. 5) Dalla Mia finestra vedo dei campi enormi! 6) Mi sveglio, vado a scuola fino le 15.30, vado a calcio fino alle 18.30, palestra fino alle 20.00, cena, TV, e letto 7) E’ completamente diversa, abbiamo gli armadietti e cambiamo classe ogni ora, ci sono le squadre delle scuole e ho A praticamente in tutte le materie. 8) Sono in una famiglia ispanca quindi mangio molto messicano e non è male ma il cibo della scuola non è cibo. 9) Tutto è enorme, la nostra Big size è la loro small e ho visto certi truck che sono grandi come case. 10) Il sabato sera è abbastanza noioso. 11) Sicuramente famiglia, gamberi e TABINA 12) Per I cossatesi "ciao amici mi mancate tantissimo tutti quanti e le feste come quelle di Cossato non le battono neppure gli Americani!!" Elena Gioia 1) Sono partita il 20 agosto per Chicago dove ho passato tre giorni con altri exchange student prima di arrivare in famiglia, che si trova nello stato della Virginia ad un'ora in macchina da Washington DC 2) Il programma iniziale è di rimanere qui un semestre, fino al 17 gennaio. Ma sto valutando di estendere il mio soggiorno qui per l'anno intero. È ancora tutto da vedere. 3) Ho deciso di intraprendere quest'avventura prima di tutto perchè sono abbastanza sicura che il mio futuro non sarà in Italia e quindi voglio migliorare il mio inglese. Ma ce ne sono mille altri, come il fatto di volermi allontanare da determinate persone e dalla monotonia della mia vita in Italia. 4) Senza pensarci due volte, mi trovo da dio. È l'esperienza più bella che potessi decidere di intraprendere. La famiglia è fantastica, vivo con tre fratelli che mi fanno diventare pazza, non ho mai un momento di noia. E adesso dopo quasi due mesi che sono qui conosco un sacco di persone e sono tutti fantastici. 5) Dalla mia finestra vedo la piscina della famiglia in cui sono stata mandata. Lo so che siete gelosi adesso 6) Giornata tipo: sveglia alle 6.45, colazione con tutta la famiglia. Io, il fratello grande e il fratello piccolo alle 7.20 usciamo per andare a scuola. La scuola finisce alle 15.10, dopo scuola tutti i ragazzi hanno allenamento, compresa me, quindi allenamento di tennis fino alle 17.30. Il fratello grande viene a prendermi a scuola e vado a casa, ceno, compiti e vado a dormire. Su settimana la mia vita non è molto emozionante haha 7) Diciamo che la mia vita scolastica non è proprio la classica americanata dei film. Sono finita in una scuola privata e abbastanza piccola, ma questo è un vantaggio perchè l'ambiente è molto socievole e dopo un mese e mezzo di scuola conosco già tutti. La scuola inizia alle 8.00 e finisce alle 15.10. È divisa in 6 periodi, tra un periodo e l'altro ci sono 5 minuti in cui vai all'armadietto e ti sposti nell'altra classe (ah si, l'armadietto fa schifo! È scomodissimo). 30 minuti di break in cui fanno un'assemblea nel teatro della scuola e 35 minuti di pranzo. La scuola mette a disposizione 4 campi da tennis, un campo da football, uno da calcio, uno da baseball, uno da softball, uno per field hockey e uno per lacrosse, una piscina un palestra per pallavolo e una squadra di cross country. Tutti gli sport qui non sono a pagamento e sono tutti relazionati con la scuola. Essendo una scuola privata abbiamo un dress code ben preciso. Diviso in tre parti, due giorni della settimana sono "professional dress day" ovvero camicia e gonna o vestito per le ragazze e giacca e cravatta/ papillon per i ragazzi. Altri due giorni "regular dress day" in cui noi ragazze possiamo mettere i pantaloni ma assolutamente non jeans con una camicia o una t-shirt ma con la sciarpa. E un giorno a settimana (venerdi) in cui possiamo andare anche in pigiama. Sembra una prigione ma vi assicuro che è strafigo vedere tutti vestiti bene per andare a scuola, e sfiderei qualunque ragazza a non voler vedere i propri compagni, giocatori di calcio, in pantaloni eleganti, camicia e giacca haha. 8) Con il cibo mi trovo molto bene, la mamma cucina da Dio e gli hamburger fortunatamente li vedo molto poco. 9) Quello che mi ha piu colpito è che tutti sappiano già chi sono prima ancora che mi presenti. È una città piccola e tutti sanno tutti. "Piacere Elena" "oh si, ho sentito parlare di te. Sei italiana, vai alla Highland e vivi dagli Hazel giusto?" O-MIO-DIO. 10) Sinceramente mi piace tutto haha . 11) Mi spiace per i miei amici ma davvero non mi manca niente. 12) Se siete nel biennio o avete appena iniziato terza siete ancora in tempo per poter intraprendere questa avventura. Chiunque ne avesse la possibilità è un vantaggio da non sottovalutare. La paura di lasciare la famiglia per 6/10 mesi, dopo due settimane che sei via non ci pensi neanche piu. (Sono tre settimane che non sento la mia, oooopssss). Ciao a tutti ragazzi ! Ps: non preoccupatevi ragazzi della 4E torneró a movimentarvi le assemblee, un bacione. Elena Cerruti 1) Sono partita il 23 luglio, ho fatto 10 giorni in Vermont e poi sono andata ad Aubrey, Texas vicino a Dallas. 2) Starò qui per un anno scolastico . 3) Per migliorare il mio inglese e per vivere "il sogno americano". 4) Mi trovo molto bene. 5) Ehm... Il giardino nel retro. 6) Alle 6,20 mi alzo, alle 7 prendo il bus e vado a scuola. Le lezioni incominciano Se in molte scuole manca la carta igienica ma ci sono i tablet passatemi il libretto di istruzioni. La Ragnatela Numero 1 inglese-storia americana-ginnastica-algebra-fisica-giornalismoyearbook (creo l'annuario della scuola). 7) Non ci sono intervalli, ho solo la pausa pranzo e tutti i giorni si ha lo stesso orario Non ci sono interrogazioni orali, ma solo test e quiz (di solito a crocette) e compiti da fare a casa. I compiti valgono il 10% della media, i quiz/laboratorio (lab. per scienze) valgono il 30% e i test il 60%. 6) Il più delle volte il cibo non è fresco, si usano molti alimenti in scatola e c'è un fast food in ogni angolo della strada. Preferisco il nostro cibo. 9) Ognuno, anche i più piccoli, hanno un paio di stivali da cowboy. 10) Non mi piace il dresscode della scuola (sono stata messa in punizione per aver messo dei leggins normalissimi). 11) Mi mancano il cibo, le mie amiche, il mio ragazzo, e la Bura ahahaha. 12) See ya soon guys! Ikram alle 7,55 e finiscono alle 15,45. Tutti i giorni faccio chimica- D urante le vacanze estive c'è stato chi, oltre che a divertirsi, fra Stage e Volontariato ha pure lavorato. Abbiamo effettuato un sondaggio tra i 38 studenti che hanno frequentato uno stage di lavoro quest'estate. Tredici fra questi hanno lavorato presso Istituzioni pubbliche (come comuni o biblioteche), altri sette presso Istituzioni educative (asili, centri estivi, ecc.). Nell'Industria hanno lavorato sei ragazzi, in banca due e in Servizi (bar, negozi, ecc.) quattro. I restanti sei hanno lavorato in ambiti diversi, fra cui due in hotel. A sette ragazzi è stato proposto il luogo dove frequentare lo stage. Ad altri dieci era stato proposto, ma essi hanno poi indicato l’ambito dove volevano lavorare. La maggior parte (ventuno) l’avevano individuato autonomamente. Alla domanda se l'esperienza fosse stata soddisfacente, la maggior parte ha risposto positivamente: per diciassette "Molto soddisfacente" e per dieci "Soddisfacente". Nove sono quelli che hanno risposto "Abbastanza soddisfacente", mentre un solo "Poco soddisfacente" e un "Insoddisfacente". Gli stage estivi hanno soddisfatto soprattutto perché è stato interessante sperimentare il mondo del lavoro secondo una buona parte (ventiquattro), mentre quattro erano soddisfatti perché provando hanno scoperto indicazioni sulle loro attitudini. La mag- gior parte si è trovato bene nell'ambito di lavoro (ben ventisette). Due fortunati hanno avuto qualche forma di retribuzione. Due ragazzi invece hanno espresso la loro opinione dicendo "Ho potuto farmi idee sul mio futuro piano di studi" e "Ho avuto buoni rapporti con le persone con cui ho lavorato." Ma purtroppo lo stage non ha pienamente soddisfatto sotto altri aspetti. Infatti secondo otto ragazzi è stato faticoso o\e noioso, mentre qualcuno non ha trovato interessante l’attività svolta. Due ragazzi non hanno avuto buoni rapporti con le persone con cui hanno lavorato. Lo stage non prevede retribuzione. Era quindi prevedibile che per la maggior parte non ci fosse alcun compenso, invece qualcuno più fortunato ha avuto un minimo riconoscimento, una specie di rimborso spese (sei) e per quattordici la retribuzione è stata addirittura soddisfacente. Nei suggerimenti offerti dai ragazzi è stato proposto di presentare esperienze più coerenti con il percorso di studi degli studenti, oltre che dare una somma simbolica per il trasporto per chi vive lontano ed offrire più scelte in ambiti diversi. Nel complesso lavorare d'estate può essere un supplizio per qualcuno, ma anche un ottimo modo per fare nuove esperienze. Roberta e Francesca "Di mamma ce n'è un'asola" disse il bottone La Ragnatela Numero 1 (Continua da pagina 1) glia perfetta, cucinavano da dio ed erano sempre disponibilissimi. A parte le prime due settimane di scuola, per il resto ho fatto 8 settimane lavorative alla AVC (Audio Visual Centre) e alla Merlin Library. All'AVC lavoravo nell'ufficio amministrazione, dove facevo ordini, fatture ecc. Mentre alla Merlin (una libreria) chiamavo i clienti al telefono e li servivo al banco. La nostra casa era a Msida mentre la vita serale era a Sliema, circa 2 km di distanza. Il top delle serate si svolgeva a Paceville, un posto con una discoteca dietro l'altra, ma dopo due volte io mi sono stufata, per cui con il gruppo che abbiamo creato cercavamo di fare qualcosa di alternativo: fumare il narghilè, barbecue sulla spiaggia, poi abbiamo visitato molte bellissime spiagge, in quella di Gozo abbiamo anche dormito: la migliore per me è quella di Mellieha. SIMONE A.: L’esperienza maltese è stata sicuramente costruttiva. In primo luogo 10 settimane sono un periodo abbastanza consistente, per me il più lungo lontano da casa, e quindi per vivere devi riuscire a inserirti nel modo di vivere maltese. Tutto ciò è stato possibile grazie all’ottimo rapporto che io e Corinne abbiamo instaurato con la Host family che ci è stata assegnata: la migliore che potessimo aspettarci. Un altro punto fondamentale è sicuramente la capacità di relazionarsi con gli altri, sia a livello lavorativo che non. Fortunatamente, grazie alla nostra preparazione di inglese e alle prime due settimane di scuola che in qualche modo ci hanno sbloccato, siamo riusciti senza alcun problema a inserirci nel clima lavorativo e a stringere amicizie con vari studenti stranieri. Complessivamente l’esperienza è stata positiva e se posso dare un consiglio - da ex studente del liceo- , mi permetto di dire ai ragazzi di quinta di proporsi in gran numero come candidati perché in qualche modo cambierà la vostra vita. GIULIA R.: Rispondo alla richiesta di esporre un breve resoconto della mia esperienza a Malta, cercando di raccontare in poche righe le fasi principali: a seguito delle prime due settimane di corso di lingua inglese, abbiamo iniziato il nostro stage lavorativo, che nel mio caso si è svolto presso l'ufficio centrale del centro sportivo nazionale. Fin dal primo giorno mi sono sentita parte integrante di un gruppo di lavoro solido e ben organizzato che si occupa della gestione di eventi sportivi. Le attività che ho svolto nell' arco delle otto settimane di stage riguardavano diversi ambiti: dall'archiviazione di curriculum e altri compiti legati alla sfera amministrativa, alla promozione di eventi sportivi organizzati diretta- mente dal KMS (Kunsill malti ghall-isport), o da altri enti e strutture sportive. Il tempo da dedicare allo svago e al divertimento non è mancato, in quanto terminato il nostro turno di lavoro, nel pomeriggio ci organizzavamo in modo tale da vivere fino in fondo questa fantastica avventura: escursioni alla scoperta di nuove spiagge, visite a musei e palazzi antichissimi o ancora gite a bordo di piccole imbarcazioni per l'esplorazione delle grotte più belle dell'isola; naturalmente non sono da dimenticare le grandi feste e gli eventi serali che ci hanno fornito moltissime occasioni per trascorrere tante serate in compagnia. In conclusione mi sento di consigliare questo progetto a tutti gli studenti che intendono concorrere per poter vivere un'esperienza unica ed appagante sotto tutti i punti di vista: formativo, lavorativo e interpersonale. CORINNE T.: L'esperienza maltese per quanto mi riguarda si è rivelata un'opportunità di crescita personale e relazionale con tutte le persone divenute importanti in questi due fantastici mesi. In particolare il rapporto creato con la mia famiglia ospitante con cui ho condiviso emozioni, pensieri, piccoli momenti della loro quotidianità. Mi sono sentita parte di una famiglia che ha saputo starmi accanto e prendersi cura di me quasi fossi una figlia acquisita. L'ultimo giorno di permanenza, io e Simone tornati a casa quasi all'alba abbiamo trovato i nostri “genitori” (così ormai eravamo abituati a chiamarli) ancora svegli ad attenderci per salutarci, il mio papà mi ha preparato persino il caffè e ha aspettato guardando dalla finestra che il taxi per l'aeroporto si allontanasse, salutandolo dal finestrino con gli occhi pieni di lacrime ho intravisto anche nel suo sguardo una certa commozione. Tuttora siamo in contatto e nonostante la lontananza spero di non perdere questo rapporto solido che sono riuscita a costruire. Ormai è da una settimana che sono tornata, e nonostante due mesi possano apparentemente sembrare infiniti , sono trascorsi veloci nonostante i mille impegni e le diverse attività girnaliere abbiano riempito ogni istante rendendo ciascun giorno memorabile. Ho conosciuto davvero numerose persone relazionandomi con culture diverse e allargando i miei orizzonti, non dimenticherò mai i fuochi d'artificio sparati ininterrottamente anche durante il giorno, le ore trascorse in pullman per percorrere brevissime distanze, il mio lavoro in piscina da istruttrice e l'affetto dei bimbi a cui insegnavo, le pause di lavoro trascorse nella Capitale e ogni giornata diventata parte della mia quotidianità e di cui sento già la mancanza. Giulia Il Marito. "Quale programma devo impostare nella lavatrice?". E la moglie: "Dipende, cosa c'e' scritto sulla maglietta?". E lui: "University of New York". La Ragnatela Numero 1 Novara Biella Milano Studio Del Turismo: Di Stefano Laura Economia: Babbo Valentina Ostetrica: Garbaccio Giulia Scienze Della Comunicazione: Gioia Elisa Chimica Farmaceutica: Sacco Gabriele Mediazione Linguistica: Guasco Giulia Economia: Stasia Andrea Scienze Linguistiche: Vercellotti Anna Giurisprudenza: Fadili Asmae Accademia Del Cinema: Bordignon Simona Accademia Delle Belle Arti: Tremolada Jessica Medicina: Mazzoleni Federica Scienze Umanistiche per la comunicazione: Marvulli Federica Infermieristica: Russo Claudia, Jaganathan Gajeebah, Stragiotti Sara, Nobili Giulia, Valentini Giada Ingegneria: Tesser Andrea, Aita Susanna, Comoli Gaia Sofia, De Rocco Elisabetta, Pizzato Chiara, Peruzzo Francesca Mediazione Aziendale: Di Giuso Beatrice Assistente Sociale: Cimamonti Diletta Informatica: Salaris Mirko Venezia Lingue Orientali: Sangalli Emanuele, Bordin Eleonora, Marchioni Cecilia, Montà Letizia, Bolzonella Tommaso Gorizia Mediazione Politica: Norbiato Riccardo Padova Psicologia: Leto Barone Martina Mediazione Linguistica: Crimela Sara, Garbaccio Serena, Psicologia: Bertuolo Emanuele Ovio Rachele, Zanone Alice Scienze Della Comunicazione: Scienze Educazione: Caccia Paracchini Matteo, Valli VaSara nessa Ostetrica: Roncarolo MargheFisica: Azeglio Simone rita Lettere Orientali: Baldassarri Ingegneria dell’Automobile: Jacopo Corona Serena Torino Economia in Inglese: Rondi Giacomo, Nicolini Greta Ingegneria dei Materiali: Dalle Nogare Noemi Storia: Strobino Matteo Ingegneria Biomedica: El MoMatematica: Tonanzi Eugenio, stachrik Sanaa, Malesevic Gorana Cerutti Giacomo Ingegneria: Trabbia Corinne Londra Fisica e Filosofia: Azzoni Susanna Orbassano Teniche della riabilitazione Psichiatrica: Potenza Jessica Pisa Medicina: Costenaro Elisabetta Pavia: Economia: Bertoglio Elisa Osteopatia: Mattotea Elisabetta Fisioterapia: Rosso Andrea Dietistica: Savini Valentina Chimica Farmaceutica: Cremonese Lorenzo, Folli Alessio Vercelli Filosofia: Vanzo Gaia Filosofia e Comunicazione: Carà Veronica Ingegneria Informatica: Nasi Irlanda Ragazza alla pari: Rosso Roberta Aosta Psicologia: Di Leo Sara, Perazzo Carola Lingue per l'impresa e il turismo: Raveane Giulia Giulia Era geniale, cinese e nano. L'uomo più colto del mondo. La Ragnatela Numero 1 P iccola autobiografia di Umberto Kadmon, scritta in terza persona perché soffre di crisi d’identità. questa opportunità lavorativa, accetta. Solo dopo aver firmato il contratto scopre che non è un lavoro retribuito, ma ormai era troppo tardi per rinunciare. Dopo anni passati a fianco di Adam, Umberto Kadmon nasce all’età di due anni nell’ estremo Sud si appassiona pure lui a complotti e cospirazioni, capisce finaldella parte Est dell’ Italia Nord-Occidentale, a Foggia. A 3 anni mente l’utilità della sua laurea in Scienze dell’Occulto e soprate mezzo dice la sua prima parola, “Massoni”, ma i suoi genitori tutto che ha fatto bene a scegliere questa vita, non seguendo quel non si preoccuparono più di tanto, infatti il piccolo Umberto che gli ripetevano sempre i genitori, che volevano facesse il amava giocare con i sassi. Già all’età di 17 anni consegue una pizzaiolo. laurea in Filologia e una in Scienze dell’Occulto. A vent’anni il Ora il suo mentore è dovuto partire per una missione importannostro piccolo complottista riesce finalmente a realizzare il sote, lasciando così il liceo del Cossatese e Vallestrona in preda gno della sua vita, diventare il più bravo marinaio del Trentino agli eventi. Gli studenti non sanno più come spiegarsi gli strani Alto Adige, ma, non essendo un lavoro molto fruttuoso e non fatti che puntualmente accadono in questo istituto, che potrebbesentendosi pienamente realizzato, decide di ritirarsi sulle alte ro addirittura passare inosservati. vette della Pianura Padana e adottare uno stile di vita ascetico. Ha ingaggiato quindi Umberto Giacobbo, investendolo della Anni dopo viene raggiunto da un tale Adam Giacobbo, che dice responsabilità di scoprire i misteri di questa scuola e diffonderli di averlo selezionato come suo adepto e che avrebbe il piacere di tramite il giornalino “La Ragnatela”. istruirlo all’arte di scoprire le cospirazioni e tramandarle all’umanità. Ovviamente Umberto, che aspettava da tutta una vita E ora passiamo ai fatti: avrete notato che l’erba attorno alla scuola, quell’erba così alta che si racconta di alcuni studenti che si sono persi al suo interno, senza più lasciare traccia, è stata finalmente tagliata. Ma la parte strana viene ora, perché poco dopo essere stata tagliato nel prato ha fatto la sua apparizione un fantomatico trattore rosso, di cui si sa poco e niente, il quale è stato lì per un’ora e poco più prima di sparire. Questo un venerdì alle ultime ore di scuola, guarda caso la stessa ora nella quale lo stesso fantomatico trattore era apparso verso giugno (fatto accennato dal mio Maestro nell’ultimo numero dello scorso anno). Fin qui c’era poco e niente su cui ragionare, ma poi il lunedì successivo c’erano ben sette balle di fieno disseminate in un ordine casuale (o quasi) per tutto il prato. Il sette, ricordiamo, è un numero magico e misterioso, fin dall’antichità utilizzato per questi scopi. Ma le vere domande sono: perché l’erba viene “imballata” e venduta? E perché proprio quest’erba? Se ci ragionate un secondo arriverete alla conclusione più ovvia: gli Illuminati, che approfittando della scomparsa di Adam si sono dati da fare, e hanno acquistato quest’erba per mettere in cattiva luce il Liceo, in modo che le famiglie non mandino più i figli a studiare in un posto dove si vende l’erba a loschi figuri per loschi scopi, fare chiudere l’edificio e comprarlo per i loro oscuri motivi. Solo voi potete fermare tutto ciò, amici! Come Adam confidava in voi, anche io lo farò. Oh, e prendete queste teorie come favole: storie con un piccolo fondo di verità. Un abbraccio, Umberto. Umberto Kadmon Non ti preoccupare degli alieni. Sono alla ricerca di vita intelligente La Ragnatela Numero 1 E’ tradizione che i nuovi redattori si presentino al giornalino con un articolo, su un tema liberamente scelto, e che questo subisca una pubblica critica. Qualcuno sopravvive a questo metodo un po’ brutale, qualcuno invece lascia frustrato. Quest’anno però P er molto tempo avevo fantasticato sull'imminente nuovo inizio. Ero agitata e ansiosa perchè avrei finalmente incominciato uno dei capitoli più belli e impegnativi della mia vita: il liceo. Ero un po' triste al pensiero di non avere più tanto tempo libero. Certo, i tre mesi estivi sono stati molto divertenti e spensierati passati a leggere, andare in piscina e al mare e trovarsi con gli amici, ma più si avvicinava la data fatidica e più avevo voglia di iniziare. abbiamo dovuto bocciare davvero poco perché i nuovi redattori sono arrivati con dei pezzi utilizzabili e, udite udite, anche scritti in un buon italiano. Dunque c’è speranza per il futuro de “La ragnatela”. perchè non conoscevo praticamente nessuno e, non avendo un carattere espansivo, non sono riuscita subito a legare. Penso che l'espressione più giusta per esprimere la mia confusione di quel periodo sia proprio "catapultata su un altro pianeta". Ora la situazione sta lentamente migliorando. L'ambiente non è più così oscuro e anche i professori hanno acquisito tratti e volti famigliari. I giorni sono pieni e impegnativi. Le materie sono molto più difficili e gli argomenti sono trattati in modi più specifici che alle scuole medie. Ma d'altra parte non posso aspettermi che sia Tutto sarebbe cambiato. semplice. Non saranno tutte rose e fiori, per i primini in particoInfatti, poco più di un mese fa, è incominciato il periodo di tante lare, ma questo dovrà farci crescere e andare avanti sempre conprime esperienze. Il primo ingresso in aula magna, la prima vinti e sicuri delle nostre capacità. lezione di latino, la prima di fisica, la prima di chimica. Poi è stata la volta del primo intervallo, momento di confusione completa, passati solo a cercare i bagni. E anche della prima festa d'istituto, invidiata dal resto delle scuole superiori. Chiara La prima settimana mi sono sentita estranea e anche un po' triste I l calore: la prima cosa che ho sentito appena sono entrata in questa scuola è stato il calore. Quello degli alunni che circolavano per i corridoi, dei professori che amano il loro mestiere, dei bidelli. Mi sono sentita subito a casa ed è anche per questo che ho scelto questo istituto. Il primo giorno di scuola ero tesa come una corda di violino, volevo che tutto fosse perfetto, ma l'unica cosa che provavo era imbarazzo, nei confronti dei prof, dei nuovi compagni, ma soprattutto dei più grandi. Alla fine è andato tutto per il meglio, i prof ci hanno accolto spiegandoci bene cosa si aspettassero da noi, i compagni non si sono rivelati poi così male e io mi sono sentita finalmente parte di qualcosa: alle medie non c'era questo senso di appartenenza ad una scuola, invece qua, al liceo di Cossato, l'ho avvertito subito. Tutto però è più difficile, le cose da studiare sono più dettagliate, più complicate, richiedono molto più impegno rispetto alle medie, ma scegliendo il liceo linguistico avevo già preso atto di queste cose. Subito dopo mi sono state elencate feste, gite, concorsi, attività pomeridiane che questa scuola è solita fare e tra queste mi ha particolarmente interessato il giornalino. Ho pensato che fosse una cosa carina a cui prendere parte. Ed eccomi qui, al mio primo articolo, con la speranza di scriverne altri cento. Aurora "Perche' non mi vuoi piu' bene come una volta?". "Perche' ora sono astemio La Ragnatela Numero 1 “Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.” - Gilbert Keith Chesterton Q uando entriamo a far parte di una società entriamo in un mondo imprevedibile, un mondo che non abbiamo creato noi ma al contrario ce lo siamo trovato già fatto e abbiamo dovuto farcelo andar bene...ma nessuno ci può impedire di trasformarlo e quindi di renderlo migliore. Come cittadini facciamo parte di un contesto molto complicato e spesso ingiusto ma sta ad ognuno di noi poterlo rendere migliore; parenti, politici e i nostri stessi insegnanti ci dicono che è cosa buona e giusta esprimere la nostra opinione anche se non sempre può risultare facile. trova sempre una soluzione e molto spesso il primo passo è proprio quello di dire la nostra. Come ci fa notare il famoso scrittore Gilbert Keith Chesterton ogni difficoltà può essere risolta ma sta a noi alzare la voce e farci sentire. Non tenete le vostre opinioni fra un gruppo ristretto Ogni giorno abbiamo a che fare con un mondo che ha le sue di amici e conoscenti, fatevi sentire! Allarghiamo la nostra platestrane leggi, un mondo che (forse) potrebbe fare a meno di noi, a! E solo così la voce di dove sembra quasi impossibile farsi notare. noi giovani avrà il suono Per molti di noi problemi e difficoltà di ogni giorno (i nostri melodico del futuro. draghi) sembrano non finire mai, ma questi non sono eterni, si Sara Lei: "L'amore fa soffrire". Lui: "Sei fortunata. Ti odio". La Ragnatela Numero 1 7 8 8 6 3 4 3 1 7 2 3 4 8 6 9 5 2 4 8 7 6 5 3 1 4 5 6 3 3 2 1. Anagramma La pasticceria del corso Tra i negozi xxxxxxxx, che carina, accattivante, artistica vetrina! Cannoli siciliani, sfogliatelle, Francesco: io una volta ho avuto 20 di frequenza cardiaca. Gucciardo: è impossibile! Giulio: io invece ce l'ho avuta 45. Gucciardo: a te invece credo, non come a Francesco, che è un Monello al quadrato! Pettinati: Ma il sughero galleggia nell'aria? Rossi: avete qualche idea per il futuro? Aurora: lingue Rossi: occidentali? Che ne dite dell'arabo? Aurora: nono, è tutta una questione di sputi che non m'attira.. xxxxxxxx di frutta e caramelle! 2. Scambio Quando è troppo è troppo! Son buono, molto buono, ma non sciocco: chiedete cose assurde (che pretese!) ci faccio la figura dell’xyyxkkx se adesso io m’xkkxyyx anche le spese! 3. Zeppa Datti da fare Adesso ascolta me, sta ben attento! Col xxxxxxx, con la scopa e con la cera a lucido mi tiri il pavimento: dev’essere uno xyxxxxxx per stasera! Quale frase è quella giusta? 1: 8 più 8 FA 15 2: 8 più 8 FANNO 15 C’è un palazzo di dodici piani. Il primo piano si chiama Gennaio, il secondo Febbraio, il terzo Marzo, e cosí via fino all'ultimo che si chiama Dicembre. Ogni quattro piani c'è un pianerottolo. I pianerottoli si chiamano Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Ogni piano ha almeno quattro terrazze che sono le settimane. De Lorenzi: perché mancava la cupola Pettinati: Ho perso il controllo della classe, se mai l'ho avuto. del duomo di Firenze? Aurora: perché tanto non pioveva mai Alice: Stonehenge é a Salisburgo (invece di dire Salisbury) De Lorenzi: cosa faceva Maria Maddalena? Marta: I would like to be a photograph Valerio: era una prostituta (invece di dire photographer) De Lorenzi: ed era mal giudicata? Valerio: no perché faceva del bene Siham nella verifica: Orlando viene agli altri! ricordato per il suo erotismo (invece di Solesio: ma è "all'avanguardia" o "alla eroismo) vanguardia"? Bonamore: la capitale del Liechtenstein è Vaduz...e tornuz! Zulato: che cosa hanno di simile la fortuna e la donna? Ettore: vanno entrambe con chi ha i soldi