LICEO DEL COSSATESE E VALLESTRONA
LA RAGNATELA
30 / 10 / 2014
NUMERO 1
In Questo Numero
Che ci piaccia o no la mastodontica e sofisticata LIM è ormai presente
nella maggioranza delle classi qui al Liceo, il che significa doverci fare i
conti. Docenti, mettete da parte l’orgoglio e scoprite con questo test qual
è il vostro livello di LIMbambimento!
Continua a pag. 6
sono quattro gli
ragazzi del Liceo SiQ uest’anno
Q uattro
studenti di quarta che hanno
mone Azeglio, Comoli Sofia,
Raveane Giulia, Trabbia Corinne
poco dopo l’esame di maturità
sono partiti per una fantastica esperienza a Malta. Qui i ragazzi
hanno in un primo momento frequentato due settimane di scuola in
inglese e poi lavorato per otto
settimane in settori differenti. Tutto questo spesato poiché i partecipanti erano i vincitori del concorso
“Master dei Talenti” progetto che
premia i ragazzi meritevoli, socievoli, con spirito di adattamento e
muniti di certificazioni.
SOFIA C. La mia esperienza a
Malta è stata stupenda. Ho conosciuto un sacco di persone e sono
cambiata davvero. Sono cresciuta,
sono più sicura di me e ovviamente contenta. Ho alloggiato con
Giulia in una casa famiglia, i nostri
genitori si chiamano Rose e Ronny
e avevano due cani e un pappagallo. Sono stati veramente la fami(Continua a pagina 11)
scelto di passare alcuni mesi o un
intero anno scolastico all’estero.
Come sta andando la loro esperienza? Cosa li ha spinti a partire?
Cosa gli manca di più dell’Italia?
Ecco le loro risposte alle nostre
domande.
Antonio Casoli
1) La mia avventura é iniziata
quando mia mamma mi ha proposto questa esperienza, che lei aveva
fatto da giovane e ne era rimasta
favorevolmente colpita; io ho accettato e dopo una valanga di test e
documenti e incontri etc, ho avuto
l'ok. Il 22 Agosto incontro a Roma
di tutti i partecipanti che partivano
quella settimana (500 ragazzi) e
ultimo saluto ai genitori; il 23 sveglia alle 6 e con altri 16 ragazzi
siamo partiti alle 11:20 per il Canada (9 ore di aereo). Quando siamo
arrivati le nostre famiglie ospitanti
(Continua a pagina 8)
I nuovi rappresentanti
2
Volti nuovi al Liceo
4
Test - Quanto sei LIM
6
Invalsi
8
Stage di lavoro
10
Master dei Talenti
11
Dove sono finiti
12
Primi articoli
14
R E D AZ I O NE
RIVOLGERSI A
Prof. FERRARO TITIN
MARCO
Prof. PETTINAROLI
CATIA
Oppure agli studenti della
redazione.
o contattaci su facebook
Lui: "Non e' colpa mia. Ma purtroppo
io mi tengo tutto dentro. E' sbagliato,
ma io sono fatto così". Lei: "Stitico?"
La Ragnatela Numero 1
Eccoli qui, freschi freschi, sorridenti ed eleganti, pronti a scendere in campo per realizzare i propri progetti, con una bella
squadra alle spalle.
Sono i quattro nuovi rappresentanti degli studenti. Chi sono?
Perché sono scesi in campo per noi? Quante ne sanno? Eccoli
allo loro prima intervista.
1. Perché hai deciso di candidarti?
qualche raccolta fondi (come le magliette da vendere all’interno del liceo) per destinare i soldi a feste e attività di
miglioramento.
LUCA: Ho deciso di candidarmi perché mi è sempre interessato il lavoro di rappresentare un
qualcosa e
comunque è un
lavoro collettivo e non individuale. Quindi
mi piace soprattutto l’idea
di collaborazione con altre
persone.
ELISA: Sono
sempre stata
tentata a farlo
però la cosa
che mi preoccupava e che
mi preoccupa ancora adesso è il tanto lavoro, però sono
sicura che insieme riusciremo a collaborare. Poi soprattutto quest’anno non c’era nessuno che voleva candidarsi e
penso sia un diritto di ogni studente avere un rappresentante di istituto.
SILVIA: Io ho deciso di candidarmi per provare una nuova
esperienza e perché penso sia importante mettersi in gioco
e penso che insieme ce la faremo.
MARCO: Ho deciso di candidarmi innanzitutto perché a
Vallemosso non c'era un candidato e poi era una cosa che
mi interessava già dall'anno scorso.
2. Quali sono i punti principali del tuo programma?
LUCA: I punti definitivi dobbiamo ancora
stabilirli bene. Principalmente l’idea è quella di continuare a fare qualche lavoro di
miglioramento a livello della struttura scolastica e mettere a posto quello che necessita di essere messo a posto e aggiungere qualche “gadget” alla scuola. Faremo
ELISA: Cercheremo di essere
sempre disponibili per quelli che
sono anche i
problemi degli
altri studenti
perché il nostro
compito è di
rappresentare gli
studenti perciò
per qualsiasi
problema potranno rivolgersi
a noi.
SILVIA: Anche
per quanto riguarda le feste
cercheremo di portare avanti la tradizione di Cossato,
quindi feste sempre bellissime e insieme alla lista cercheremo di soddisfare le vostre richieste.
MARCO: Cercare di riunire meglio la sede di Cossato con
quella di Vallemosso perché essendo una sede distaccata è
sempre un po' lontana.
3. Da chi è formato il Consiglio d’Istituto?
(silenzio per riflettere un attimo sulla risposta…)
LUCA: Nel consiglio d’istituto credo ci sia il preside, vicepreside e… boh!
ELISA: Preside, vicepreside, coordinatori di classe e rappresentanti d’istituto e poi non lo so!
SILVIA: Rappresentanti dei genitori, rappresentanti d’istituto, preside, vicepreside e coordinatori di classe.
MARCO: Da noi, rappresentanti degli studenti, dalla rappresentanza degli insegnanti, dai genitori più la Preside.
Lui: "L'unica cosa che
voglio e' renderti felice". Lei: "La
corda e lo sgabello sono di la'".
La Ragnatela Numero 1
(Continua da pagina 2)
MARCO: Ho i capelli bianchi.
4. A chi ti ispiri?
7. Cosa diresti al tuo peggior nemico?
LUCA: Continua a parlar di me che intanto mi fai pubbliciELISA: Cercherò di seguire la scia dei rappresentanti degli tà.
ELISA: Stai nel tuo.
altri anni che hanno svolto bene il loro compito.
LUCA: A nessuno in particolare.
SILVIA: In particolar modo io sto prendendo come modello SILVIA: Spero che vivrai a lungo per vedere il mio succesdi riferimento Alice perché ha svolto un programma impec- so.
cabile.
MARCO: Spero che tu muoia.
MARCO: In particolare a nessuno.
8. Qual è la tua marca di dentifricio?
5. Qual è il tuo motto?
LUCA: Mentadent.
LUCA: Se vuoi fare una cosa devi farla bene.
ELISA: Anche la mia è Mentadent.
ELISA: Collaborare insieme.
SILVIA: Mentadent.
SILVIA: Vivi e lascia vivere!
MARCO: Antica erboristeria.
MARCO: La vera felicità non sta nell'avere ciò che si desidera ma nel desiderare ciò che si ha.
6. Di una cosa di cui ti vergogni particolarmente
LUCA: Il mio abbigliamento di tre anni fa.
ELISA: Io in prima media! E’ una cosa imbarazzante
SILVIA: Ero in classe con Elisa e confermo “io in prima
media”!
uando si misura il valore di chi si
Q propone
come organizzatore di un
evento? Ho sempre pensato che il
momento migliore sia quello in cui i
riflettori si sono spenti, quando ormai
non agisce più né il desiderio di mettersi in evidenza, né quello di essere
“uno che decide” e, contemporaneamente, la stanchezza si fa sentire.
E’ il momento in cui bisogna prendere
la scopa in mano, raccattare l’immondizia, pulire lo sporco, lavare dove si è
rovesciato qualche cosa di più appiccicoso. Sempre questo momento corrisponde a quello in cui le
persone spariscono, affermano di già fatto la loro parte oppure
dichiarano, con aria contrita: “Mi spiace, ma devo proprio andare”.
Quando alla riunione convocata per coloro che volevano dare
una mano ad organizzare la festa per i colombiani o desideravano entrare sono apparse 40 persone mi sono chiesto come sareb-
9. Chi è il primo ministro britannico?
LUCA: Non è Cameron?
ELISA: Anche secondo me Cameron.
SILVIA: Cameron
MARCO: David Cameron.
Francesca e Giulia
be finita. E’ finita bene perché gli organizzatori e le organizzatrici, alla fine
hanno preso in mano la scopa e si sono
messi a lavorare. Era strano specialmente vedere le ragazze in abito lungo, in
bilico su tacchi alti 12, 15 o più cm (ma
come fanno a non slogarsi una caviglia
ogni volta?), con la scopa in mano darsi
da fare aiutate da baldi giovanotti con
camicia e cravattino. Come sempre
quando a lavorare sono in tanti si è fatto
anche in fretta e in
mezz’ora la palestra
era pulita e si poteva tornare a casa, senza arrabbiature e con un punto in più da assegnare
ad una festa ben riuscita.
Marco
Perchè gli scienziati cercano
l'acqua su Marte? Al
Discount la danno in offerta.
La Ragnatela Numero 1
Al rientro, a settembre, ci si guarda intorno per riconoscere i
volti nuovi. Chi sono, da dove arrivano, cosa insegnano i volti
Nome, cognome, materia: Chiara Iorioz,
francese
Dove ha insegnato precedentemente? In
tutte le scuole superiori del Biellese tranne al
Liceo Scientifico Avogadro
nuovi del Liceo?
Nome, cognome e materia: Dino
Gucciardo, educazione fisica
Dove ha insegnato precedentemente? IPSIA di Vercelli
Prima impressione? Famigliare
prima impressione sulla scuola?
complessivamente buona
Che tipo di alunna era? Ero timidissima,
adesso quasi non mi riconosco più. Facevo la
mia parte senza essere secchiona.
che tipo di alunno era? nella
media
Ha mai fatto uno scherzo ai suoi professori? Si e mi hanno anche sgamata! Avevo un
insegnante vecchio di italiano che faceva solo
Divina Commedia e che tra l’altro assomigliava anche a Dante. Un giorno mentre eravamo
in classe che lo aspettavamo (era spesso in
ritardo), io e un mio compagno siamo andati
alla lavagna e ci siamo messi a disegnare la
sua caricatura. Quando avevo quasi finito è
entrato il professore cogliendomi di sorpresa e
ha visto il disegno che avevo fatto. Pensavo
già mi sgridasse o cose del genere invece mi
ha detto “Iorioz cancella la lavagna e vai a
sederti!”
ha mai fatto scherzi ai professori? qualche scherzo accettabile
Nome, cognome e materia? Caterina
Bullio - Matematica
Dove ha insegnato precedentemente?
Agrario e alberghiero.
Prima impressione sulla scuola? Buona,
questa scuola mi piace.
Che tipo di alunno era? Educata, non
rispondevo agli insegnanti e studiavo
abbastanza, ma non tantissimo.
Ha mai fatto uno scherzo a un suo
prof?
In quei tempi non si usava fare scherzi
perché i professori se la prendevano male
ed erano molto più severi.
Nome, cognome e materia? Martina
Amosso - educatrice
Dove ha insegnato precedentemente? Di
solito giro un po’ di scuole, faccio parte di
una cooperativa e vado dove mi mandano.
Prima impressione sulla scuola? Buona,
sono già stata qua due anni fa’, è una
scuola tranquilla, non il solito caos!
Che tipo di alunno era? Diligente, normale. Mi piaceva studiare.
Ha mai fatto uno scherzo a un suo
prof? Si! Al liceo nascondevamo i libri a
un prof che arrivava sempre in ritardo!
Se Carlo I, Carlo II e Carlo III
d'Inghilterra vanno in vacanza
sulle Alpi fanno trekking?
La Ragnatela Numero 1
Nome, cognome e materia? Riccardo Baggio - Fisica
Dove ha insegnato precedentemente?
Artistico a Biella
Prima impressione sulla scuola? Io sono un ex studente di Vallemosso, ero nella prima classe di liceo
scientifico tecnologico. È una scuola tranquilla, piccola e pulita.
Che tipo di alunno era? Avevo le mie materie preferite che studiavo di più, ma ero un alunno tranquillo.
Nome, cognome e materia: Prof. Paolo Camera (parlando rigorosamente in spagnolo durante l’intervista), Spagnolo
Dove ha insegnato precedentemente? Ho insegnato principalmente in tre scuole spagnole, una a Cadice, la seconda a Murcia e
la terza a Granada. Da quando sono in Italia ho insegnato principalmente all’Itis Q. Sella di Biella
Che tipo di alunno era? I primi anni di scuola ero un alunno
modello, sempre attento e seduto al primo banco, poi verso i 9
anni la matematica ha iniziato a diventare la mia bestia nera e da
allora non mi è più piaciuto granché andare a scuola
Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Molti
Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Io no, ma
era tutto molto diverso: gli studenti erano molto più…
esagerati, adesso li trovo “annoiati”, cioè, non so mai se
durante le lezioni chattano col telefono o altro, e li trovo
meno partecipanti.
Nome, cognome e materia?
Loiacono Dario - fisica
Dove ha insegnato precedentemente?
Geometri Vaglio Rubens.
Prima impressione sulla scuola? Tranquilla e organizzata.
Che tipo di alunno era? Tranquillo, ma ogni tanto mi piaceva divertirmi!
Ha mai fatto uno scherzo a un suo
prof? No, che ricordi.
Nome, cognome e materia: Carretta Irma filosofia.
Nome, cognome e materia: Elena Montaperto - italiano e storia.
Dove ha insegnato precedentemente? All’Alberghiero
Prima impressione su questa scuola? Positiva
Che tipo di alunno era? Tipica studentessa di un liceo classico, ero abbastanza studiosa.
Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Si, come pesce d’aprile noi di
quarta ci siamo scambiati con quelli di prima!
Dove ha insegnato precedentemente? ITIS a
Biella, a Mosso al professionale e all’alberghiero
Prima impressione su questa scuola? Positiva,
è un ambiente tranquillo e accogliente
Che tipo di alunno era? Studiosissima, anche
troppo!
Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Alle
superiori no, forse alle Medie.
La redazione
Mi sento molto americano. Ho
comprato uno gnu e l'ho
chiamato York.
La Ragnatela Numero 1
1) Che cosa significa LIM?
A. Lavagna Interattiva Multimediale
B. Lavagna di Introduzione alla
Modernità
C. Lavagna Impossibile da Mantenere
2) A cosa serve una LIM?
A. A non sprecare più gesso
B. A completare la spiegazione
orale con immagini o informazioni aggiuntive, se necessario
C. A sostituire finalmente il libro
di testo facendo prendere
appunti ai ragazzi
3) Quando non so come comportarmi con la LIM:
A. Lascio stare e mi ritaglio dei
momenti extra a scuola o a
casa per saperla usare meglio la volta dopo
B. Chiedo aiuto ai ragazzi perdendo anche un po’ di tempo
C. Decido di fare di testa mia e, se necessario, uso tutta l’ora
per ottenere quello che voglio
4) Il materiale didattico che espongo con la LIM è:
A. Quello che offre il sito Internet del libro di testo, è così
comodo e non devo preparare nulla!
B. Calma, prima devo accenderla
TABELLA PUNTEGGI
C. In parte quel che trovo sulla rete, in parte mie presentazioni
5) Dove si trova l’opzione per
calibrare la funzione touch della
LIM?
A. Non esiste questa funzione
B. Avrei dovuto seguire meglio il
corso d’aggiornamento
C. Bisogna cercare nel menù a
tendina a sinistra dell’interfaccia
6) Per rispondere alla domanda
precedente…
A. Ho usato la LIM, naturalmente
B. Ho chiesto a Mauro, il tecnico
C. Non ho capito quale fosse la
richiesta
7) Una presentazione power
point sulla LIM:
A. Ma perché ce l’avete tutti con questa benedetta LIM?
B. È un lavoro che ho preparato con i concetti essenziali in
modo che i ragazzi usino di più la memoria visiva
C. È la trasposizione scritta di
tutta la mia lezione
Alice
Non cerchi disperatamente l’appoggio della lavagna: se in una
spiegazione si rende necessaria la utilizzi, altrimenti sai bene
Domanda 1: A 4 punti B 2 punti C 0 punti
come fare senza. Nel cercare di includere questo strumento alDomanda 2: A 0 punti B 4 punti C 2 punti
l’interno delle lezioni sei riuscito, fino ad ora, a dare più vivacità
alla didattica. Non ti resta che continuare sulla buona strada!
Domanda 3: A 4 punti B 2 punti C 0 punti
Domanda 4: A 2 punti B 0 punti C 4 punti
DA 13 A 22 PUNTI: PIU’ ALLIEVO CHE MAESTRO
Domanda 5: A 0 punti B 2 punti C 4 punti
Ok la lavagna, ma con calma! Appena arrivata in classe la tua
reazione si è posizionata nella categoria del sentimento sublime:
Domanda 6: A 4 punti B 2 punti C 0 punti
Domanda 7: A 0 punti B 4 punti C 0 punti
affascinata ma terrorizzata. Per questa ragione ti sei approcciato
al nuovo strumento, ma fai ancora un po’ fatica ad adattarti a
PROFILI
una didattica che la includa. Non c’è problema, siamo solo agli
DA 23 A 28 PUNTI: MASTRO LIM
inizi e non per forza dobbiamo nascere maestri. Mentre piano
Complimenti! Se hai ottenuto un punteggio
piano ti approcci alla LIM ricorda la regola d’oro: se non sai
così alto allora puoi ritenerti un docente soddi- come rendere più attiva una lezione cerca insieme ai ragazzi del
sfatto. Hai capito che la LIM non è uno strumateriale fotografico o dei documenti su Internet, è un modo
mento da temere, bensì una risorsa illimitata,
semplice ed immediato per includere l’informatica nella lezione.
forse in parte ancora da scoprire.
DA 0 A 12 PUNTI: LIMBAMBITO DOC
Io ho una vita fuori da Facebook,
ma non ricordo la password.
La Ragnatela Numero 1
Aiuto, una LIM! Sì, abbiamo decretato che, se hai ottenuto un
punteggio così scarsino, la LIM non è la novità più apprezzata
della stagione. Non è obbligatorio usarla, certo, in questo caso
non si mette in dubbio la qualità dell’insegnamento che, anche
senza lavagna, può essere altissima. Abbiamo vissuto bene senza
fino ad ora, perché cambiare? La risposta è che una LIM, se ben
utilizzata, non può che migliorare ulteriormente la lezione.
Non bisogna fare tutto in una volta, ma a piccoli passi anche tu
puoi avvicinarti. Prova ad esercitarti a casa o a ritagliare qua e là
Tra le classi le migliore di Italiano
risultava essere la 2D, mentre per
matematica è stata la 2M ad ottenere
il dato migliore. In Italiano non ci
sono grandi scarti tra i risultati dei
vari indirizzi (massimo 74 minimo
72), mentre in matematica, come
prevedibile, le differenze sono molto
più marcate (massimo 66, minimo
47).
Purtroppo questa volta c’è stato un problema dei server al momento dell’immissione dati che ha alterato, completamente in italiano e parzialmente in matematica, i risultati della 2B; questo non
solo non consente di farsi un’idea dell’andamento di questa classe, ma ha falsato anche i conteggi generali influendo
sulle medie d’istituto.
Eliminata la 2B, ci spiace per loro, risulta che il nostro Liceo ha
risultati migliori della media italiana dei Licei in Italiano e Matematica, ma in linea con quelli ottenuti dalle altre scuola del
Meteria: Lettere
Dove ha insegnato precedentemente? " Ho insegnato per 1415 anni al Liceo Scientifico
Amedeo Avogadro di Biella."
Prima impressione sulla nuova
scuola: "E' una scuola contenuta
rispetto a Biella. Gli spazi sono
più ridotti e l'approccio sia con i colleghi, alcuni già conosciuti, che con gli studenti è più semplice e famigliare."
Che tipo di alunna era? "Ero un'alunna a cui piaceva molto
studiare ed impegnarsi."
Ha mai fatto uno scherzo ad un suo professore? "...No..!
Però ho scherzato con i professori, perchè il rapporto era
disteso, quasi amichevole."
Alice
Piemonte e del Nord Ovest in generale.
Per il terzo anno consecutivo il Ministero ci ha restituito i dati delle prove Invalsi svolte nel mese di maggio dalle
classi seconde.
Nome: Elisabetta Bider
momenti di “formazione”. Ci sono molti docenti esperti che
sicuramente sapranno dare qualche consiglio, in più su Internet
le guide all’utilizzo sono sempre più numerose. Imparare ad
usare la lavagna multimediale navigando sulla rete: come prendere due piccioni con una fava!
Se il dato complessivo ci conferma come una buona scuola,
superiore alla media italiana dei Liceo, va però anche detto che
quest’anno il nostro vantaggio si è ridotto da un + 17% a un +
9%.
Nome, cognome e materia? Manuela
L’Amico - Religione
Dove ha insegnato precedentemente?
In diverse scuole medie, al Liceo Sella
e all’IPSSAR
Prima impressione sulla scuola?
L’impressione è stata molto positiva, i
miei colleghi sono cordiali e disponibili ed anche con i miei allievi mi pare di
aver instaurato un buon rapporto.
Che tipo di alunno era? Non sono mai stata troppo studiosa, ma
cercavo di stare molto attenta in classe per avere meno lavoro a casa.
Ha mai fatto uno scherzo a un suo prof? Io ho frequentato il Liceo
Classico e i miei insegnanti erano molto severi e nessuno si sarebbe
mai sognato di far loro uno scherzo. In compenso ne sono stati fatti a
me come insegnante, per esempio una volta sono stata incollata ad
una sedia.
Ma se mi metto la camicia
di lino Lino che si mette?
La Ragnatela Numero 1
ci hanno accompagnato a
destinazione;
io mi trovo a
Kingston in
Ontario. Non
ho
sofferto
molto il jetlag, e dopo
una settimana
ho iniziato la
scuola.
Io
vado
alla
KCVI (la puoi
trovare
su
internet) ed è
piuttosto bella, anche perché la zona é
un
campus
universitario e
quindi
la
scuola superiore é facilitata grazie all'università. La mia giornata tipo: mi
sveglio alle 6:30 (sono mattiniero) faccio colazione con i cereali
e alle 7:30 prendo lo scuolabus; alle 8 sono a scuola e dopo aver
preso dal mio armadietto ció che mi serve per la lezione ho tempo fino alle 8:20. Generalmente vado alla biblioteca della scuola
a restituire il libro che ho finito il giorno prima e ne prendo un
altro (leggo un sacco). 8:20 vado in classe e dopo l'inno canadese e i vari annunci quotidiani inizio la lezione. Le mie materie
sono: Fotografia, matematica, fisica e ginnastica. Ogni lezione
dura circa 1:15-1:30 h, e tra l'una e l'altra c'è una pausa di 5 minuti per cambiare classe. La pausa pranzo é dopo le prime due e
dura circa 45m/1h.
Alle 2:30 teoricamente prendo lo scuolabus e torno a casa e
trascorro il pomeriggio. Teoricamente significa che mi sono
iscritto al club di cross country (corsa campestre) e robotica: il
lunedì ho robotica, mentre il resto dei giorni finita la scuola corro diversi km, solitamente almeno 6. Ogni settimana c'è una
competizione di cross country, quindi invece di andare a scuola
corro 7 km, il che non sempre è meglio visto che recentemente il
clima non è clemente (questa settimana ha piovuto tutto il giorno
e soffiava un vento gelido).
Il clima non è così freddo come lo stereotipo del Canada ma,
come ho accennato, recentemente poteva essere più caldo per
usare un eufemismo.
Fuori dalla mia finestra vedo il retro del giardino, infatti mi trovo in una casa a schiera (il mio indirizzo é 28 Lochinvar road,
potete farci una street view). Il cibo é normale, puoi scegliere
qualunque etnia che ti piace, comunque il cibo piú generale é il
junk food; per le bibite o snack ci sono Starbucks e Tim Hortons
ovunque. La cosa che mi ha colpito di più sono gli spazi ampi:
poiché il Canada é il nuovo continente tutto é costruito con piú
spazio, tutto é piú lontano, tutte le città sono ottimi esempi di
ingegneria civile; un'altra caratteristica peculiare del Canada é la
sua piattezza: poiché non ci sono grandi rilievi ovunque vai l'u-
nica cosa tra te e l'orizzonte sono gli edifici, che grazie all'enorme quantità di spazio generalmente sono al massimo a due piani.
Sinceramente ciò che non mi piace un granché é il sistema scolastico americano; non credo di riuscire a spiegarlo ma preferisco
imparare 10 materie leggendo sui libri piuttosto che quattro materie personalizzate a semestre in cui gli argomenti sono insegnati in tanti modi diversi e tutta la tua scuola superiore mira alla
tua futura vita universitaria. Come ho detto non credo di riuscire
a spiegarlo, e già che ci sono posso dire che dell'Italia mi manca
il pazzo, compressore di programmi, sistema scolastico.
A parte questo mi trovo bene; lascerò il Canada il mattino del 17
novembre quindi credo che arriverò la sera/notte in Italia.
Un saluto a tutti gli studenti cossatesi, che se sono tanti come
l'anno scorso, spero che la scuola non scoppi.
LE NOSTRE DOMANDE
1) Quando e per dove sei partito?
2) Quanto stai?
3) Perché hai deciso di intraprendere quest'avventura?
4) Come ti trovi?
5) Cosa vedi ora fuori dalla finestra?
6) Descrivi una tua giornata tipo
7) Com'è la scuola lì?
8) E il cibo?
9) Qual è la cosa che più ti ha colpito del posto?
10) Cosa invece non ti piace?
11) Cosa ti manca dell'Italia?
12) Saluta gli studenti cossatesi
Luca Marafante
1) Sono partito il 23 luglio per Norwich a fare un camp con altro
800 studenti europei, dopo quello sono partito per Denver, CO E
alla fine sono arrivato a Wiley, CO dove effettivamente vivo.
2) Sto fino al diploma (fine Maggio penso)
3) Ho bisogno di parlare inglese per un furious lavoro e Magari
Non vorrei fare paragoni
azzardati, ma io ogni mattina
trasformo l'acqua in caffè.
La Ragnatela Numero 1
sto qua per l'università
4) Mi trovo strabene, qua sono tutti cordialissimi e pronti ad
aiutarti.
5) Dalla Mia finestra vedo dei campi enormi!
6) Mi sveglio, vado a scuola fino le 15.30, vado a calcio fino alle
18.30, palestra fino alle 20.00, cena, TV, e letto
7) E’ completamente diversa, abbiamo gli armadietti e cambiamo classe ogni ora, ci sono le squadre delle scuole e ho A praticamente in tutte le materie.
8) Sono in una famiglia ispanca quindi mangio molto messicano
e non è male ma il cibo della scuola non è cibo.
9) Tutto è enorme, la nostra Big size è la loro small e ho visto
certi truck che sono grandi come case.
10) Il sabato sera è abbastanza noioso.
11) Sicuramente famiglia, gamberi e TABINA
12) Per I cossatesi "ciao amici mi mancate tantissimo tutti quanti
e le feste come quelle di Cossato non le battono neppure gli
Americani!!"
Elena Gioia
1) Sono partita il
20 agosto per Chicago dove ho passato tre giorni con
altri
exchange
student prima di
arrivare in famiglia, che si trova
nello stato della
Virginia ad un'ora
in macchina da
Washington DC
2) Il programma
iniziale è di rimanere qui un semestre, fino al 17
gennaio. Ma sto
valutando di estendere il mio soggiorno qui per
l'anno intero. È
ancora tutto da
vedere.
3) Ho deciso di
intraprendere quest'avventura prima di tutto perchè sono abbastanza sicura che il mio futuro non sarà in Italia e quindi voglio
migliorare il mio inglese. Ma ce ne sono mille altri, come il fatto
di volermi allontanare da determinate persone e dalla monotonia
della mia vita in Italia.
4) Senza pensarci due volte, mi trovo da dio. È l'esperienza più
bella che potessi decidere di intraprendere. La famiglia è fantastica, vivo con tre fratelli che mi fanno diventare pazza, non ho
mai un momento di noia. E adesso dopo quasi due mesi che sono
qui conosco un sacco di persone e sono tutti fantastici.
5) Dalla mia finestra vedo la piscina della famiglia in cui sono
stata mandata. Lo so che siete gelosi adesso
6) Giornata tipo: sveglia alle 6.45, colazione con tutta la famiglia. Io, il fratello grande e il fratello piccolo alle 7.20 usciamo
per andare a scuola. La scuola finisce alle 15.10, dopo scuola
tutti i ragazzi hanno allenamento, compresa me, quindi allenamento di tennis fino alle 17.30. Il fratello grande viene a prendermi a scuola e vado a casa, ceno, compiti e vado a dormire. Su
settimana la mia vita non è molto emozionante haha
7) Diciamo che la mia vita scolastica non è proprio la classica
americanata dei film. Sono finita in una scuola privata e abbastanza piccola, ma questo è un vantaggio perchè l'ambiente è
molto socievole e dopo un mese e mezzo di scuola conosco già
tutti. La scuola inizia alle 8.00 e finisce alle 15.10. È divisa in 6
periodi, tra un periodo e l'altro ci sono 5 minuti in cui vai all'armadietto e ti sposti nell'altra classe (ah si, l'armadietto fa schifo!
È scomodissimo). 30 minuti di break in cui fanno un'assemblea
nel teatro della scuola e 35 minuti di pranzo. La scuola mette a
disposizione 4 campi da tennis, un campo da football, uno da
calcio, uno da baseball, uno da softball, uno per field hockey e
uno per lacrosse, una piscina un palestra per pallavolo e una
squadra di cross country. Tutti gli sport qui non sono a pagamento e sono tutti relazionati con la scuola. Essendo una scuola privata abbiamo un dress code ben preciso. Diviso in tre parti, due
giorni della settimana sono "professional dress day" ovvero camicia e gonna o vestito per le ragazze e giacca e cravatta/
papillon per i ragazzi. Altri due giorni "regular dress day" in cui
noi ragazze possiamo mettere i pantaloni ma assolutamente non
jeans con una camicia o una t-shirt ma con la sciarpa. E un giorno a settimana (venerdi) in cui possiamo andare anche in pigiama. Sembra una prigione ma vi assicuro che è strafigo vedere
tutti vestiti bene per andare a scuola, e sfiderei qualunque ragazza a non voler vedere i propri compagni, giocatori di calcio, in
pantaloni eleganti, camicia e giacca haha.
8) Con il cibo mi trovo molto bene, la mamma cucina da Dio e
gli hamburger fortunatamente li vedo molto poco.
9) Quello che mi ha piu colpito è che tutti sappiano già chi sono
prima ancora che mi presenti. È una città piccola e tutti sanno
tutti. "Piacere Elena" "oh si, ho sentito parlare di te. Sei italiana,
vai alla Highland e vivi dagli Hazel giusto?" O-MIO-DIO.
10) Sinceramente mi piace tutto haha .
11) Mi spiace per i miei amici ma davvero non mi manca niente.
12) Se siete nel biennio o avete appena iniziato terza siete ancora
in tempo per poter intraprendere questa avventura. Chiunque ne
avesse la possibilità è un vantaggio da non sottovalutare. La
paura di lasciare la famiglia per 6/10 mesi, dopo due settimane
che sei via non ci pensi neanche piu. (Sono tre settimane che non
sento la mia, oooopssss).
Ciao a tutti ragazzi !
Ps: non preoccupatevi ragazzi della 4E torneró a movimentarvi
le assemblee, un bacione.
Elena Cerruti
1) Sono partita il 23 luglio, ho fatto 10
giorni in Vermont e poi sono andata ad
Aubrey, Texas vicino a Dallas.
2) Starò qui per un anno scolastico .
3) Per migliorare il mio inglese e per
vivere "il sogno americano".
4) Mi trovo molto bene.
5) Ehm... Il giardino nel retro.
6) Alle 6,20 mi alzo, alle 7 prendo il bus e
vado a scuola. Le lezioni incominciano
Se in molte scuole manca la carta
igienica ma ci sono i tablet
passatemi il libretto di istruzioni.
La Ragnatela Numero 1
inglese-storia americana-ginnastica-algebra-fisica-giornalismoyearbook (creo l'annuario della scuola).
7) Non ci sono intervalli, ho solo la pausa pranzo e tutti i giorni
si ha lo stesso orario Non ci sono interrogazioni orali, ma solo
test e quiz (di solito a crocette) e compiti da fare a casa. I compiti valgono il 10% della media, i quiz/laboratorio (lab. per scienze) valgono il 30% e i test il 60%.
6) Il più delle volte il cibo non è fresco, si usano molti alimenti
in scatola e c'è un fast food in ogni angolo della strada. Preferisco il nostro cibo.
9) Ognuno, anche i più piccoli, hanno un paio di stivali da cowboy.
10) Non mi piace il dresscode della scuola (sono stata messa in
punizione per aver messo dei leggins normalissimi).
11) Mi mancano il cibo, le mie amiche, il mio ragazzo, e la Bura
ahahaha.
12) See ya soon guys!
Ikram
alle 7,55 e finiscono alle 15,45. Tutti i giorni faccio chimica-
D
urante le vacanze
estive c'è stato
chi, oltre che a divertirsi, fra Stage e Volontariato ha pure lavorato.
Abbiamo effettuato un
sondaggio tra i 38 studenti che hanno frequentato uno stage di lavoro
quest'estate.
Tredici fra questi hanno lavorato presso Istituzioni pubbliche
(come comuni o biblioteche), altri sette presso Istituzioni educative (asili, centri estivi, ecc.).
Nell'Industria hanno lavorato sei ragazzi, in banca due e in Servizi (bar, negozi, ecc.) quattro. I restanti sei hanno lavorato in
ambiti diversi, fra cui due in hotel. A sette ragazzi è stato proposto il luogo dove frequentare lo stage. Ad altri dieci era stato
proposto, ma essi hanno poi indicato l’ambito dove volevano
lavorare. La maggior parte (ventuno) l’avevano individuato
autonomamente.
Alla domanda se l'esperienza fosse stata soddisfacente, la maggior parte ha risposto positivamente: per diciassette "Molto soddisfacente" e per dieci "Soddisfacente". Nove sono quelli che
hanno risposto "Abbastanza soddisfacente",
mentre un solo "Poco soddisfacente" e un
"Insoddisfacente". Gli stage estivi hanno soddisfatto soprattutto perché è stato interessante
sperimentare il mondo del lavoro secondo una
buona parte (ventiquattro), mentre quattro
erano soddisfatti perché provando hanno scoperto indicazioni sulle loro attitudini. La mag-
gior parte si è trovato
bene nell'ambito di
lavoro (ben ventisette).
Due fortunati hanno
avuto qualche forma di
retribuzione. Due ragazzi invece hanno
espresso la loro opinione dicendo "Ho
potuto farmi idee sul
mio futuro piano di studi" e "Ho avuto buoni rapporti con le
persone con cui ho lavorato." Ma purtroppo lo stage non ha pienamente soddisfatto sotto altri aspetti. Infatti secondo otto ragazzi è stato faticoso o\e noioso, mentre qualcuno non ha trovato
interessante l’attività svolta. Due ragazzi non hanno avuto buoni
rapporti con le persone con cui hanno lavorato.
Lo stage non prevede retribuzione. Era quindi prevedibile che
per la maggior parte non ci fosse alcun compenso, invece qualcuno più fortunato ha avuto un minimo riconoscimento, una
specie di rimborso spese (sei) e per quattordici la retribuzione è
stata addirittura soddisfacente.
Nei suggerimenti offerti dai ragazzi è stato proposto di presentare esperienze più coerenti con il percorso di studi degli studenti,
oltre che dare una somma simbolica per il trasporto per chi vive
lontano ed offrire più scelte in ambiti diversi.
Nel complesso lavorare d'estate può essere un supplizio per
qualcuno, ma anche un ottimo modo per fare nuove esperienze.
Roberta e Francesca
"Di mamma ce n'è
un'asola" disse il bottone
La Ragnatela Numero 1
(Continua da pagina 1)
glia perfetta, cucinavano da
dio ed erano sempre disponibilissimi. A parte le prime
due settimane di scuola, per
il resto ho fatto 8 settimane
lavorative alla AVC (Audio
Visual Centre) e alla Merlin
Library. All'AVC lavoravo
nell'ufficio amministrazione,
dove facevo ordini, fatture
ecc. Mentre alla Merlin (una
libreria) chiamavo i clienti al
telefono e li servivo al banco.
La nostra casa era a Msida
mentre la vita serale era a
Sliema, circa 2 km di distanza. Il top delle serate si svolgeva a Paceville, un posto
con una discoteca dietro
l'altra, ma dopo due volte io mi sono stufata, per cui con il gruppo che abbiamo creato cercavamo di fare qualcosa di alternativo:
fumare il narghilè, barbecue sulla spiaggia, poi abbiamo visitato
molte bellissime spiagge, in quella di Gozo abbiamo anche dormito: la migliore per me è quella di Mellieha.
SIMONE A.: L’esperienza maltese è stata sicuramente costruttiva. In primo luogo 10 settimane sono un periodo abbastanza
consistente, per me il più lungo lontano da casa, e quindi per
vivere devi riuscire a inserirti nel modo di vivere maltese. Tutto
ciò è stato possibile grazie all’ottimo rapporto che io e Corinne
abbiamo instaurato con la Host family che ci è stata assegnata:
la migliore che potessimo aspettarci.
Un altro punto fondamentale è sicuramente la capacità di relazionarsi con gli altri, sia a livello lavorativo che non. Fortunatamente, grazie alla nostra preparazione di inglese e alle prime due
settimane di scuola che in qualche modo ci hanno sbloccato,
siamo riusciti senza alcun problema a inserirci nel clima lavorativo e a stringere amicizie con vari studenti stranieri. Complessivamente l’esperienza è stata positiva e se posso dare un consiglio - da ex studente del liceo- , mi permetto di dire ai ragazzi di
quinta di proporsi in gran numero come candidati perché in
qualche modo cambierà la vostra vita.
GIULIA R.: Rispondo alla richiesta di esporre un breve resoconto della mia esperienza a Malta, cercando di raccontare in poche
righe le fasi principali: a seguito delle prime due settimane di
corso di lingua inglese, abbiamo iniziato il nostro stage lavorativo, che nel mio caso si è svolto presso l'ufficio centrale del centro sportivo nazionale.
Fin dal primo giorno mi sono sentita parte integrante di un gruppo di lavoro solido e ben organizzato che si occupa della gestione di eventi sportivi. Le attività che ho svolto nell' arco delle
otto settimane di stage riguardavano diversi ambiti: dall'archiviazione di curriculum e altri compiti legati alla sfera amministrativa, alla promozione di eventi sportivi organizzati diretta-
mente dal KMS (Kunsill
malti ghall-isport), o da altri
enti e strutture sportive.
Il tempo da dedicare allo
svago e al divertimento non è
mancato, in quanto terminato
il nostro turno di lavoro, nel
pomeriggio ci organizzavamo in modo tale da vivere
fino in fondo questa fantastica avventura: escursioni alla
scoperta di nuove spiagge,
visite a musei e palazzi antichissimi o ancora gite a bordo di piccole imbarcazioni
per l'esplorazione delle grotte
più belle dell'isola; naturalmente non sono da dimenticare le grandi feste e gli eventi serali che ci hanno
fornito moltissime occasioni
per trascorrere tante serate in compagnia.
In conclusione mi sento di consigliare questo progetto a tutti gli
studenti che intendono concorrere per poter vivere un'esperienza
unica ed appagante sotto tutti i punti di vista: formativo, lavorativo e interpersonale.
CORINNE T.: L'esperienza maltese per quanto mi riguarda si è
rivelata un'opportunità di crescita personale e relazionale con
tutte le persone divenute importanti in questi due fantastici mesi.
In particolare il rapporto creato con la mia famiglia ospitante
con cui ho condiviso emozioni, pensieri, piccoli momenti della
loro quotidianità. Mi sono sentita parte di una famiglia che ha
saputo starmi accanto e prendersi cura di me quasi fossi una
figlia acquisita. L'ultimo giorno di permanenza, io e Simone
tornati a casa quasi all'alba abbiamo trovato i nostri
“genitori” (così ormai eravamo abituati a chiamarli) ancora svegli ad attenderci per salutarci, il mio papà mi ha preparato persino il caffè e ha aspettato guardando dalla finestra che il taxi per
l'aeroporto si allontanasse, salutandolo dal finestrino con gli
occhi pieni di lacrime ho intravisto anche nel suo sguardo una
certa commozione. Tuttora siamo in contatto e nonostante la
lontananza spero di non perdere questo rapporto solido che sono
riuscita a costruire. Ormai è da una settimana che sono tornata, e
nonostante due mesi possano apparentemente sembrare infiniti ,
sono trascorsi veloci nonostante i mille impegni e le diverse
attività girnaliere abbiano riempito ogni istante rendendo ciascun giorno memorabile. Ho conosciuto davvero numerose persone relazionandomi con culture diverse e allargando i miei
orizzonti, non dimenticherò mai i fuochi d'artificio sparati ininterrottamente anche durante il giorno, le ore trascorse in pullman
per percorrere brevissime distanze, il mio lavoro
in piscina da istruttrice e l'affetto dei bimbi a cui
insegnavo, le pause di lavoro trascorse nella Capitale e ogni giornata diventata parte della mia quotidianità e di cui sento già la mancanza.
Giulia
Il Marito. "Quale programma devo impostare
nella lavatrice?". E la moglie: "Dipende, cosa
c'e' scritto sulla maglietta?". E lui: "University
of New York".
La Ragnatela Numero 1
Novara
Biella
Milano
Studio Del Turismo: Di Stefano Laura
Economia: Babbo Valentina
Ostetrica: Garbaccio Giulia
Scienze Della Comunicazione: Gioia Elisa
Chimica Farmaceutica: Sacco Gabriele
Mediazione Linguistica: Guasco Giulia
Economia: Stasia Andrea
Scienze Linguistiche: Vercellotti Anna
Giurisprudenza: Fadili Asmae
Accademia Del Cinema: Bordignon Simona
Accademia Delle Belle Arti: Tremolada
Jessica
Medicina: Mazzoleni Federica
Scienze Umanistiche per la comunicazione: Marvulli Federica
Infermieristica: Russo Claudia, Jaganathan Gajeebah, Stragiotti Sara, Nobili
Giulia, Valentini Giada
Ingegneria: Tesser Andrea, Aita Susanna, Comoli Gaia Sofia, De Rocco Elisabetta, Pizzato Chiara, Peruzzo Francesca
Mediazione Aziendale: Di Giuso Beatrice
Assistente Sociale: Cimamonti Diletta
Informatica: Salaris Mirko
Venezia
Lingue Orientali: Sangalli
Emanuele, Bordin Eleonora,
Marchioni Cecilia, Montà
Letizia, Bolzonella Tommaso
Gorizia
Mediazione Politica: Norbiato
Riccardo
Padova
Psicologia: Leto Barone Martina
Mediazione Linguistica: Crimela Sara, Garbaccio Serena,
Psicologia: Bertuolo Emanuele Ovio Rachele, Zanone Alice
Scienze Della Comunicazione: Scienze Educazione: Caccia
Paracchini Matteo, Valli VaSara
nessa
Ostetrica: Roncarolo MargheFisica: Azeglio Simone
rita
Lettere Orientali: Baldassarri
Ingegneria dell’Automobile:
Jacopo
Corona Serena
Torino
Economia in Inglese: Rondi
Giacomo, Nicolini Greta
Ingegneria dei Materiali: Dalle
Nogare Noemi
Storia: Strobino Matteo
Ingegneria Biomedica: El MoMatematica: Tonanzi Eugenio, stachrik Sanaa, Malesevic
Gorana
Cerutti Giacomo
Ingegneria: Trabbia Corinne
Londra
Fisica e Filosofia: Azzoni Susanna
Orbassano
Teniche della riabilitazione
Psichiatrica: Potenza Jessica
Pisa
Medicina: Costenaro Elisabetta
Pavia:
Economia: Bertoglio Elisa
Osteopatia: Mattotea Elisabetta
Fisioterapia: Rosso Andrea
Dietistica: Savini Valentina
Chimica Farmaceutica: Cremonese Lorenzo,
Folli Alessio
Vercelli
Filosofia: Vanzo Gaia
Filosofia e Comunicazione: Carà Veronica
Ingegneria Informatica: Nasi
Irlanda
Ragazza alla pari: Rosso Roberta
Aosta
Psicologia: Di Leo Sara, Perazzo Carola
Lingue per l'impresa e il turismo: Raveane Giulia
Giulia
Era geniale, cinese e nano.
L'uomo più colto del mondo.
La Ragnatela Numero 1
P
iccola autobiografia di Umberto Kadmon, scritta in terza
persona perché soffre di crisi d’identità.
questa opportunità lavorativa, accetta. Solo dopo aver firmato il
contratto scopre che non è un lavoro retribuito, ma ormai era
troppo tardi per rinunciare. Dopo anni passati a fianco di Adam,
Umberto Kadmon nasce all’età di due anni nell’ estremo Sud
si appassiona pure lui a complotti e cospirazioni, capisce finaldella parte Est dell’ Italia Nord-Occidentale, a Foggia. A 3 anni mente l’utilità della sua laurea in Scienze dell’Occulto e soprate mezzo dice la sua prima parola, “Massoni”, ma i suoi genitori tutto che ha fatto bene a scegliere questa vita, non seguendo quel
non si preoccuparono più di tanto, infatti il piccolo Umberto
che gli ripetevano sempre i genitori, che volevano facesse il
amava giocare con i sassi. Già all’età di 17 anni consegue una
pizzaiolo.
laurea in Filologia e una in Scienze dell’Occulto. A vent’anni il Ora il suo mentore è dovuto partire per una missione importannostro piccolo complottista riesce finalmente a realizzare il sote, lasciando così il liceo del Cossatese e Vallestrona in preda
gno della sua vita, diventare il più bravo marinaio del Trentino
agli eventi. Gli studenti non sanno più come spiegarsi gli strani
Alto Adige, ma, non essendo un lavoro molto fruttuoso e non
fatti che puntualmente accadono in questo istituto, che potrebbesentendosi pienamente realizzato, decide di ritirarsi sulle alte
ro addirittura passare inosservati.
vette della Pianura Padana e adottare uno stile di vita ascetico.
Ha ingaggiato quindi Umberto Giacobbo, investendolo della
Anni dopo viene raggiunto da un tale Adam Giacobbo, che dice responsabilità di scoprire i misteri di questa scuola e diffonderli
di averlo selezionato come suo adepto e che avrebbe il piacere di tramite il giornalino “La Ragnatela”.
istruirlo all’arte di scoprire le cospirazioni e tramandarle all’umanità. Ovviamente Umberto, che aspettava da tutta una vita
E
ora passiamo ai fatti: avrete notato che l’erba attorno
alla scuola, quell’erba così alta
che si racconta di alcuni studenti
che si sono persi al suo interno,
senza più lasciare traccia, è stata
finalmente tagliata. Ma la parte
strana viene ora, perché poco
dopo essere stata tagliato nel
prato ha fatto la sua apparizione
un fantomatico trattore rosso, di
cui si sa poco e niente, il quale è
stato lì per un’ora e poco più
prima di sparire. Questo un venerdì alle ultime ore di scuola, guarda caso la stessa ora nella
quale lo stesso fantomatico trattore era apparso verso giugno
(fatto accennato dal mio Maestro nell’ultimo numero dello scorso anno). Fin qui c’era poco e niente su cui ragionare, ma poi il
lunedì successivo c’erano ben sette balle di fieno disseminate in
un ordine casuale (o quasi) per tutto il prato. Il sette, ricordiamo,
è un numero magico e misterioso, fin dall’antichità utilizzato per
questi scopi. Ma le vere domande sono: perché l’erba viene
“imballata” e venduta? E perché
proprio quest’erba? Se ci ragionate un secondo arriverete alla
conclusione più ovvia: gli Illuminati, che approfittando della
scomparsa di Adam si sono dati
da fare, e hanno acquistato quest’erba per mettere in cattiva
luce il Liceo, in modo che le
famiglie non mandino più i figli
a studiare in un posto dove si
vende l’erba a loschi figuri per
loschi scopi, fare chiudere l’edificio e comprarlo per i loro oscuri motivi.
Solo voi potete fermare tutto ciò, amici! Come Adam confidava
in voi, anche io lo farò.
Oh, e prendete queste teorie come favole: storie con un piccolo
fondo di verità.
Un abbraccio, Umberto.
Umberto Kadmon
Non ti preoccupare degli alieni.
Sono alla ricerca di vita intelligente
La Ragnatela Numero 1
E’ tradizione che i nuovi redattori si presentino al giornalino con
un articolo, su un tema liberamente scelto, e che questo subisca
una pubblica critica. Qualcuno sopravvive a questo metodo un
po’ brutale, qualcuno invece lascia frustrato. Quest’anno però
P
er molto tempo avevo fantasticato sull'imminente nuovo inizio.
Ero agitata e ansiosa perchè avrei
finalmente incominciato uno dei
capitoli più belli e impegnativi della
mia vita: il liceo.
Ero un po' triste al pensiero di non
avere più tanto tempo libero. Certo, i
tre mesi estivi sono stati molto divertenti e spensierati passati a leggere,
andare in piscina e al mare e trovarsi
con gli amici, ma più si avvicinava la
data fatidica e più avevo voglia di iniziare.
abbiamo dovuto bocciare davvero poco perché i nuovi redattori
sono arrivati con dei pezzi utilizzabili e, udite udite, anche scritti
in un buon italiano. Dunque c’è speranza per il futuro de “La
ragnatela”.
perchè non conoscevo praticamente
nessuno e, non avendo un carattere
espansivo, non sono riuscita subito a
legare. Penso che l'espressione più
giusta per esprimere la mia confusione di quel periodo sia proprio
"catapultata su un altro pianeta".
Ora la situazione sta lentamente
migliorando.
L'ambiente non è più così oscuro e
anche i professori hanno acquisito
tratti e volti famigliari.
I giorni sono pieni e impegnativi. Le materie sono molto più
difficili e gli argomenti sono trattati in modi più specifici che
alle scuole medie. Ma d'altra parte non posso aspettermi che sia
Tutto sarebbe cambiato.
semplice. Non saranno tutte rose e fiori, per i primini in particoInfatti, poco più di un mese fa, è incominciato il periodo di tante lare, ma questo dovrà farci crescere e andare avanti sempre conprime esperienze. Il primo ingresso in aula magna, la prima
vinti e sicuri delle nostre capacità.
lezione di latino, la prima di fisica, la prima di chimica. Poi è
stata la volta del primo intervallo, momento di confusione completa, passati solo a cercare i bagni. E anche della prima festa
d'istituto, invidiata dal resto delle scuole superiori.
Chiara
La prima settimana mi sono sentita estranea e anche un po' triste
I
l calore: la prima cosa che ho sentito appena sono entrata in
questa scuola è stato il calore. Quello degli alunni che circolavano per i corridoi, dei professori che amano il loro
mestiere, dei bidelli. Mi sono sentita subito a casa ed è anche per
questo che ho scelto questo istituto. Il primo giorno di scuola ero
tesa come una corda di violino, volevo che tutto fosse perfetto,
ma l'unica cosa che provavo era imbarazzo, nei confronti dei
prof, dei nuovi compagni, ma soprattutto dei più grandi. Alla
fine è andato tutto per il meglio, i prof ci hanno accolto spiegandoci bene cosa si aspettassero da noi, i compagni non si sono rivelati poi
così male e io mi sono sentita finalmente parte
di qualcosa: alle medie non c'era questo senso
di appartenenza ad una scuola, invece qua, al
liceo di Cossato, l'ho avvertito subito.
Tutto però è più difficile, le cose da studiare
sono più dettagliate, più complicate, richiedono molto più impegno rispetto alle medie, ma scegliendo il liceo linguistico avevo
già preso atto di queste cose. Subito dopo mi sono state elencate
feste, gite, concorsi, attività pomeridiane che questa scuola è
solita fare e tra queste mi ha particolarmente interessato il giornalino. Ho pensato che fosse una cosa carina a cui prendere
parte. Ed eccomi qui, al mio primo articolo, con la speranza di
scriverne altri cento.
Aurora
"Perche' non mi vuoi piu' bene
come una volta?". "Perche' ora
sono astemio
La Ragnatela Numero 1
“Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i
bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi
possono essere sconfitti.”
- Gilbert Keith Chesterton
Q
uando entriamo a far parte di una società entriamo in un
mondo imprevedibile, un mondo che non abbiamo creato
noi ma al contrario ce lo siamo trovato già fatto e abbiamo dovuto farcelo andar bene...ma nessuno ci può impedire di trasformarlo e quindi di renderlo migliore. Come cittadini facciamo
parte di un contesto molto complicato e spesso ingiusto ma sta
ad ognuno di noi poterlo rendere migliore; parenti, politici e i
nostri stessi insegnanti ci dicono che è cosa buona e giusta esprimere la nostra opinione anche se non sempre può risultare
facile.
trova sempre una soluzione e molto spesso il primo passo è proprio quello di dire la nostra.
Come ci fa notare il famoso scrittore Gilbert Keith Chesterton
ogni difficoltà può essere risolta ma sta a noi alzare la voce e
farci sentire. Non tenete le vostre opinioni fra un gruppo ristretto
Ogni giorno abbiamo a che fare con un mondo che ha le sue
di amici e conoscenti, fatevi sentire! Allarghiamo la nostra platestrane leggi, un mondo che (forse) potrebbe fare a meno di noi,
a! E solo così la voce di
dove sembra quasi impossibile farsi notare.
noi giovani avrà il suono
Per molti di noi problemi e difficoltà di ogni giorno (i nostri melodico del futuro.
draghi) sembrano non finire mai, ma questi non sono eterni, si
Sara
Lei: "L'amore fa soffrire".
Lui: "Sei fortunata. Ti odio".
La Ragnatela Numero 1
7
8
8
6
3 4
3 1
7
2 3 4
8 6
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5
2 4
8 7 6
5
3 1
4 5
6
3
3
2
1. Anagramma
La pasticceria del corso
Tra i negozi xxxxxxxx, che carina,
accattivante, artistica vetrina!
Cannoli siciliani, sfogliatelle,
Francesco: io una volta ho avuto 20 di
frequenza cardiaca.
Gucciardo: è impossibile!
Giulio: io invece ce l'ho avuta 45.
Gucciardo: a te invece credo, non
come a Francesco, che è un Monello
al quadrato!
Pettinati: Ma il sughero galleggia nell'aria?
Rossi: avete qualche idea per il futuro?
Aurora: lingue
Rossi: occidentali? Che ne dite dell'arabo?
Aurora: nono, è tutta una questione di
sputi che non m'attira..
xxxxxxxx di frutta e caramelle!
2. Scambio
Quando è troppo è troppo!
Son buono, molto buono, ma non sciocco:
chiedete cose assurde (che pretese!)
ci faccio la figura dell’xyyxkkx
se adesso io m’xkkxyyx anche le spese!
3. Zeppa
Datti da fare
Adesso ascolta me, sta ben attento!
Col xxxxxxx, con la scopa e con la cera
a lucido mi tiri il pavimento:
dev’essere uno xyxxxxxx per stasera!
Quale frase è quella giusta?
1: 8 più 8 FA 15
2: 8 più 8 FANNO 15
C’è un palazzo di dodici piani.
Il primo piano si chiama Gennaio, il secondo Febbraio, il terzo
Marzo, e cosí via fino all'ultimo che si chiama Dicembre.
Ogni quattro piani c'è un pianerottolo. I pianerottoli si chiamano
Primavera, Estate, Autunno e Inverno.
Ogni piano ha almeno quattro terrazze che sono le settimane.
De Lorenzi: perché mancava la cupola Pettinati: Ho perso il controllo della
classe, se mai l'ho avuto.
del duomo di Firenze?
Aurora: perché tanto non pioveva mai
Alice: Stonehenge é a Salisburgo
(invece di dire Salisbury)
De Lorenzi: cosa faceva Maria Maddalena?
Marta: I would like to be a photograph
Valerio: era una prostituta
(invece di dire photographer)
De Lorenzi: ed era mal giudicata?
Valerio: no perché faceva del bene
Siham nella verifica: Orlando viene
agli altri!
ricordato per il suo erotismo (invece di
Solesio: ma è "all'avanguardia" o "alla eroismo)
vanguardia"?
Bonamore: la capitale del Liechtenstein è Vaduz...e tornuz!
Zulato: che cosa hanno di simile la
fortuna e la donna?
Ettore: vanno entrambe con chi ha i
soldi
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Numero 1 (Novembre 2014) - LICEO del COSSATESE e VALLE