d’Italia “EDITTO CINESE” DI RENZI: NON LASCIO IL PAESE A MINEO ANNO LXII N.137 Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Valter Delle Donne «È francamente inaccettabile che il premier e segretario di un partito che si dice “democratico”, tratti e usi le Commissioni come fossero un bivacco di manipoli. Il garbato congedo riservato a Corradino Mineo è una epurazione in piena regola che non ha precedenti a Palazzo Madama. Unʼepurazione che avviene a ridosso di una votazione, ed è quindi lesiva dellʼarticolo 67 della Costituzione, che prevede la libertà di coscienza che mai deve essere negata a ciascun parlamentare» Il commento di Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia in Senato, rispecchia lo stato dʼanimo dellʼopposizione, ma anche di una parte dello stesso Pd. “Siamo passati dallʼeditto bulgaro allʼeditto cinese”, secondo Pippo Civati, principale competitor alle primarie Pd di Renzi. «Lo stesso premier lʼha rivendicata dalla Cina. A volte queste cose WWW.SECOLODITALIA.IT venivano dalla Bulgaria, ma evidentemente siamo ancora più esotici», ironizza Civati. Unʼanaloga critica alla scarsa democrazia interna viene formulata a dal compagno di partito, nonché deputato Pd, Guglielmo Vaccaro: «Abbiamo copiato sbagliando quello che hanno fatto i Popolari per lʼItalia con Mauro. Dichiarazioni contrarie e proposte diverse espresse nellʼesercizio del mandato parlamentare non meritano di essere liquidate usando metodi alla Grillo». Proprio il guru del Movimento 5 Stelle dà del bugiardo a «Renzie, che neppure una settimana fa diceva: “Se nel Pd cʼè chi venerdì 13/6/2014 ruba va a casa a calci nel sedere”». Invece, per Grillo, «lʼunico nel Pd a essere stato preso a calci nel sedere è stato Mineo condannato per il reato dʼopinione contro la riforma della Costituzione». Da parte sua Renzi, preferisce replicare al senatore Pd, silurato. «È stupefacente che Mineo parli di epurazione. Un partito non è un taxi che uno prende per farsi eleggere». E ancora contro lʼex giornalista Rai, il premier va giù pesante: «Non ho preso il 41% per lasciare il futuro del Paese a Mineo». E lʼaria che tira nei confronti di Mineo e degli altri tredici senatori che lo hanno appoggiato, non è delle più salubri, a giudicare dallʼannuncio di uno dei fedelissimi renziani. «Sulla posizione assunta dai 13 colleghi, faremo esprimere lʼassemblea nazionale sabato ed i senatori martedì. In democrazia contano i numeri, non i veti», taglia corto Andrea Marcucci. Corradino avvisato, mezzo salvato. Non ci riconosciamo in questa Italia senzʼanima. La destra abbia uno scatto dʼorgoglio Francesco Signoretta Bisogna avere il coraggio di dire che in questa Italia è difficile riconoscersi, senza la paura di essere equivocati. Non è lʼItalia controversa della prima repubblica e non è quella della grande speranza di riscatto, nata subito dopo la stagione di Tangentopoli. Viviamo in un Paese mortificato, deluso, disfattista, con una classe dirigente non allʼaltezza della situazione e con una protesta da cabaret, guidata da un ex comico. Ma non riconoscersi in questa Italia non significa allinearsi a chi dice che è inutile impegnarsi perché tanto «sono tutti uguali», ai discorsi da bar, ai ragionamenti grillini. Significa invece non accettare che a Roma si dedichi in modo trionfalistico una strada a Enrico Berlinguer, che comunque fu un leader legato al comunismo sovietico, mentre se solo si pro- pone di intitolarne una a Giorgio Almirante scoppia lʼinferno, con tutti gli avvoltoi dellʼantifascismo militante a volteggiare sullo scandalo. Eppure tutti sono consapevoli che Almirante è stato uno dei più grandi personaggi della storia del Novecento. Non riconoscersi in questa Italia significa non accettare – e lo diciamo con rispetto – che si dedichi unʼaula del Parlamento a Carlo Giuliani, ucciso mentre tentava lʼassalto ai carabinieri, mentre cʼè un sindaco di sinistra che si rifiuta di portare un fiore ad Acca Larenzia con la scusa di «non gradire» la targa in memoria dei tre giovani che persero la vita in una delle giornate più tragiche degli anni di piombo, “giustiziati” solo perché erano di destra. Ignazio Marino, con quel vergognoso rifiuto, ha retrocesso il Paese, scrivendo lʼennesima pagina di odio. E lʼha fatto in modo consapevole e quindi più grave. Viviamo in unʼItalia che non sa rispettare la sua storia, la sua tradizione, la sua cultura, il suo essere culla di civiltà, unʼItalia in cui è “vietato” persino di parlare di identità nazionale, perché è un segnale di intolleranza. Ed è vietato protestare per la presenza di un campo nomadi perché è un segnale di razzismo. Eʼ unʼItalia in cui si colpevolizza un artista libero, come Simone Cristicchi, perché ha osato dire la verità sulla tragedia delle foibe. Non si può parlare, non si può discutere, la libertà di pensiero è stata sacrificata sullʼaltare del “politicamente corretto”, le cui regole sono state imposte da una sinistra chiusa nella sua incapacità di crescere. Ma questo stato di ipnosi politica è destinato a finire, comʼè sempre accaduto nella storia del nostro Paese. Ed è la destra ad essere chiamata a uno scatto dʼorgoglio. Non per sé ma per tutti. Scontri e tafferugli prima della festa: mondiale carioca tra speranze e contraddizioni 2 Mario Aldo Stilton Cariche della polizia. Blackblock in azione. Fumogeni. Idranti. Squadroni di agenti in assetto antisommossa. Cariche di alleggerimento. Comincia con un contorno di proteste e tensioni il mondiale dei mondiali. Il mondiale carioca. La competizione giocatain Brasile, nella terra del Calcio. Lʼiperbole della palla rotonda che ci rende tutti felici e contenti e sempre ci fa sentire più giovani. Una cavalcata di emozioni pallonare lunga un mese. Tutto questo è quel che sarà dallo scoccare delle 22. Da quando Brasile e Croazia si contenderanno Jabulani, il pallone del torneo, sullʼerba del Maracanà. Fino ad allora però la cronaca parla solo di proteste e tensioni. Di tafferugli con la polizia e con i reparti dellʼesercito schierati a protezione della manifestazione della Fifa. Di due giornaliste della Cnn ferite negli scontri. Insieme a parecchi manifestanti. Di arresti a ripetizione. Questo mondiale, già Secolo d’Italia battezzato delle contraddizioni, si apre allʼinsegna del dubbio. Dei dubbi. La scommessa è capire se il Brasile, una delle economie emergenti del pianeta, riuscirà a sedare, a tacitare le rivolte e le proteste che si stanno sviluppando lungo tutto il suo immenso territorio. Se farà di questa Coppa del Mondo un volano. E un momento di gioia. Per quel che ci riguarda, lʼItalia è come al solito pervasa da sentimenti opposti. La nostra nazionale non gode certo dei favori del pronostico. Ma è pur vero che, almeno nelle ultime due imprese, ha vinto ad onta del pronostico. A Madrid come a Berlino. Perciò mentre si tirano fuori le bandiere, sessanta milioni di commissari tecnici già si interrogano sulla formazione che a mezzanotte di sabato scenderà in campo contro lʼInghilterra. Sarà una lunga notte, quella. Le aspettative della vigilia sono tante. Le scaramanzie altret- tante. Una vera e propria febbre si sta per insinuare nelle nostre case. Tra le mura domestiche. E il pallone sarà lʼargomento principale di ogni discussione. Davanti al caffè mattutino o alla grappa serale. I problemi saranno accantonati. Anche quelli personali. Almeno per un poʼ. E nessuno farà troppo caso allʼUnicef che sostiene che tre milioni di ragazzi brasiliani sono sfruttati. E nemmeno alle lamentele provenienti dalle favelas. Come quella di Santa Marta, sopra Botafogo, un agglomerato di misere case di legno e lamiera dove hanno scritto che «il mondiale fa schifo, non il calcio» perché «ci usano per la pubblicità». Perché il gioco del calcio ha una forza che neppure la disperazione può abbattere. Se pure dallo spazio arriva un in bocca al lupo dai due statunitensi e dal tedesco che stanno orbitando a bordo della Iss, la stazione spaziale internazionale. E che non vedono lʼora di godersi da lassù, il prossimo 26 giugno, la partita tra Usa e Germania. tare! Non è possibile che le scelte siano così limitate. Ho lʼimpressione che qualcuno abbia già deciso, e serve solo la finta ratifica della rete», scrive Giacomo C dalla Sicilia che precisa anche di essere certificato dal giugno 2013 per evitare lʼaccusa di essere “un troll piddino”. Più duro il commento a firma di Alessandro M. «Questa votazione – scrive – è una buffonata e sto pensando seriamente di disiscrivermi», fa eco. «Perché non ci sono i Verdi?», domanda Christian B. dalla Sardegna. «Non voto! Sfacciatamente pilotato, viste le poche opzioni concesse e il martellamento nellʼultimo periodo solo pro Farage», sottolinea Betty S. dalla Toscana. «Votazione farlocca» è la definizione di Alessio C. «Dopo settimane in cui si parla solo di Farage adesso cʼè unʼunica altra alternativa e po- chissime ore a disposizione per votare in orario rigorosamente lavorativo», fa notare. «Manca lʼopzione dei Verdi. Eʼ vero che non ci sono stati contatti, ma un poʼ di elasticità in più, viste le aperture del passato anche con Monica Frassoni, che ha ospitato Grillo al Parlamento Europeo, sarebbe stata quanto meno auspicabile. Lʼapertura da parte dei Verdi cʼè stata. In queste condizioni, non ritengo utile esprimere il mio voto», annota Giuseppe N. dalla Campania. «Perché non sono stati inseriti tutti i gruppi possibili!?!? Dove sono i Verdi? Se cʼè libertà di voto a priori nel Parlamento europeo perché avete escluso per esempio i Verdi? Per me… grazie a chi ha ideato queste possibilità andrò per lʼisolamento… sono estremamente deluso di non poter esprimere realmente la mia scelta», chiosa Giacomo B. dalla Lombardia. Durissimo il commendo a firma Anna C. «Addio Movimento 5 Stelle. È stato bello crederci e sperare…ma non si vive solo di speranza – riamrca – Questo sondaggio è solo una farsa». Dal blog di Grillo via libera a Farage, ma il voto pilotato fa infuriare iscritti (e Verdi) Redazione Il gruppo parlamentare europeo Efd di Nigel Farage è il più votato dai militanti M5S nel sondaggio on line sul blog di Grillo per scegliere le alleanze a Bruxelles. Il leader inglese ha avuto 23.121 voti sui 29.584 espressi. La seconda opzione più votata è quella di “non iscritti” con 3.533 davanti al Ecr con 2.930. Una votazione contestatissima da una nutrita parte di iscritti al M5S e da alcuni parlamentari. Su Facebook Giulia Sarti, deputata M5S, ha postato una foto in cui si vede che le viene “turato” il naso mentre vota la consultazione: «Questo è il mio voto turandomi il naso per il gruppo europeo: conservatori e riformisti, i nipotini di Churchill. Solo per non far vincere Farage». Appunto, la scelta limitatissima è stata oggetto di contestazione. Le possibilità tra cui scegliere erano solo tre: lʼEfd di Farage, i conservatori dellʼEcr e il gruppo dei non iscritti, in pratica il gruppo misto. La decisione di escludere il voto per i Verdi o altri gruppi parlamentari europei nel referendum on line sulle alleanze del M5S a Bruxelles non è andata giù a gran parte degli utenti iscritti sul blog di Grillo. Leggendo i commenti sul post del leader cinquestelle si scopre la delusione di molti. «Non capisco perché non ci facciano scegliere tra lʼintera rosa dei gruppi parlamentari europei disponibili. Francamente questa preselezione mi pare inopportuna e disdicevole», scrive Edoardo M. dalla Sicilia. E gli fa eco Raffaele P. dal Lazio che parla di «ennesima tafazzianata M5S… O si dà la possibilità di votare qualsiasi gruppo oppure lasciamo perdere… A o B o NULLA?». «Oggi mi rifiuto di vo- VENERDì 13 GIUGNO 2014 Padoan esorta le banche: facciano la loro parte per finanziare il rilancio dellʼeconomia italiana VENERDì 13 GIUGNO 2014 Redazione Il sistema bancario italiano, che ha dimostrato "un'enorme capacità di resistenza" durante la crisi, deve approfittare della minore tensione sui mercati e delle misure della Bce "per dare una nuova spinta e contributo" all'economia. L'esortazione arriva dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan durante un convegno a Milano. Padoan ha ricordato che la Bce, oltre ad aver abbassato i tassi, "ha messo a disposizione un ingente ammontare di liquidità affinché il sistema bancario in Europa utilizzi questo denaro per fare finanziamento all'economia". "Oggi penso che si possa fare di più e dicendo questo - ha continuato Padoan - ho in mente il sistema bancario che è la struttura portante del finanziamento dell'economia del nostro Paese" . "Il nostro sistema bancario durante una recessione durissima, lunga e profonda ha dimostrato un'enorme capacità di resistenza. Adesso bisogna guardare avanti a delle condizioni che sono migliori e che miglioreranno ulteriormente per dare una nuova spinta e un nuovo contributo, questo è vero per l'Italia e altri Paesi". Secolo d’Italia Allarme Fmi: agire sui prezzi delle case per scongiurare un'altra crisi A Padoan ha risposto il presidente Abi Antonio Patuelli, sottolineando che "il settore bancario è quello che è più avanti nella spinta per investimenti per favorire la ripresa''. ''Stiamo guardando così avanti - rileva Patuelli - che siamo impegnati, in questi giorni e in queste settimane, in grandi aumenti di capitale che sono, al tempo stesso, i più cospicui che vengono realizzati da un Paese dell'Europa dell'euro e sono di gran lunga più cospicui, realizzati in Italia tra tutti i settori mer- ceologici''. Il presidente dell'Abi, parlando a margine di un convegno per i 30 anni dell'Aibe, l'associazione delle banche estere in Italia, aggiunge che ''lo sguardo in avanti significa non solo uscire bene dagli asset quality review e dagli stress test ma avere anche dei requisiti patrimoniali rafforzati da questi aumenti di capitale che sono tutti fatti con risorse pubbliche''. Patuelli conclude quindi che ''migliori requisiti di capitale daranno maggiori possibilità di erogare credito''. mento di quattro volte tra i maschi. I ricercatori hanno analizzato i dati recentemente messi a disposizione dall'OMS relativi a 24 EU e a Canada e Usa. Il trend in riduzione del tasso di suicidi in Europa si è invertito a partire dal 2007, salendo del 6,5% nel 2009 e rimanendo a livelli elevati fino a tutto il 2011. In Canada i suicidi sono aumentati del 4,5% tra 2007 e 2010; in USA del 4,8% nello stesso periodo. Si è visto anche che a parità di recessione economica, nei paesi dove sono stati attuati dei programmi a favore dell'occupazione, come in Svezia ad esempio, i tassi di suicidio non sono cresciuti, segno che intervenendo in questo ambito si possono scongiurare gli effetti deleteri della recessione. In Italia nel 2013 sono state complessivamente 149 le persone che si sono tolte la vita per motivi economici, rispetto agli 89 casi registrati nel 2012. Sale così a 238 la triste contabilità dei suicidi «per motivi economici», secondo gli ultimi dati resi noti da Link Lab, il laboratorio di ricerca Socio Economica dellʼUniversità degli studi Link Campus University. Circa un suicidio su due (il 45,6%) - ha calcolato lo studio riguarda un imprenditore (68 i casi nel 2013, 49 nel 2012) ma, tra un anno e lʼaltro, si registra un raddoppio del numero delle vittime tra i disoccupati: sono 58 i suicidi tra i senza lavoro, rispetto ai 28 dellʼanno prima. Il costo della recessione: oltre 10mila tra il 2008 e il 2010 i suicidi in Europa e Nord America Redazione Oltre 10 mila suicidi avvenuti tra il 2008 e il 2010 in Europa e Nord America sono attribuibili alla recessione che ha sconvolto l'economia di questi Paesi. E' la stima effettuata da epidemiologi della University of Oxford e della prestigiosa London School of Hygiene & Tropical Medicine. Pubblicati sul British Journal of Psychiatry, i risultati mostrano che i tassi di suicidio sono aumentati di molto in Unione Europea, Canada e USA dopo il 2007, con un au- 3 Redazione È necessario agire subito per contenere il rischio di un'altra crisi dell'immobiliare, già al centro della crisi finanziaria del 2008. A lanciare l'allarme - riporta il Financial Times - è il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), i cui dati mostrano come i prezzi delle case sono in molti paesi sopra la media storica. Nei prezzi degli immobili c'è un'accelerazione da livelli già elevati e questa afferma il Fmi - è una delle maggiori minacce per la stabilità economica. L'indice globale dei prezzi delle case del Fmi mostra un aumento del 3,1% rispetto a un anno fa. I prezzi stanno crescendo più velocemente nei mercati emergenti, con aumenti del 10% nelle Filippine, del 9% in Cina e del 7% in Brasile. ''In alcuni casi i prezzi stanno recuperando la forte correzione sperimentata durante la Grande Recessione. In altri i prezzi delle case stanno continuando una marcia al rialzo dopo una modesta moderazione durante la Grande Recessione'' afferma il vice direttore generale del Fmi, Min Zhu, in un discorso - ripreso dal Financial Times - pronunciato la scorsa settimana alla Bundesbank. Con la recessione globale le banche centrali hanno ridotto i tassi di interesse a minimi storici, spingendo i prezzi delle case a livelli che il Fmi ritiene premessa di un significativo rischio. Iraq nel caos, Lega Araba e Usa corrono ai ripari. Mosca: «È colpa dell'occupazione...» Secolo 4 d’Italia Redazione Iraq nel caos più totale. La situazione nel Paese peggiora ogni giorno di più. Giovedì è scampato a un attentato a Kirkuk, nel nord-est, il comandante delle milizie curde Peshmerga nonché ministro della sicurezza della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Lo riferisce al Arabiya, precisando che il convoglio sul quale viaggiava il ministro è stato investito dall'esplosione di uno ied, iun ordigno artigianale. L'esercito iracheno da parte sua ha affermato di aver ripreso il pieno controllo di Tikrit, la città natale di Saddam Hussein, 160 chilometri a nord di Baghdad, che era stata occupata per alcune ore dai jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis). Fonti militari hanno detto che rinforzi sono arrivati anche a Samarra, una cinquantina di chilometri piu' a sud, che i ribelli avevano cercato ieri di conquistare, venendo respinti. Anche nelle istituzioni è lo sfascio più totale: è infatti saltata per mancanza del quorum la sessione del Parlamento iracheno che doveva decretare lo stato di emergenza nel Paese dopo l'avvio dell'offensiva jihadista. Il parlamento avrebbe dovuto riunirsi per decidere se accettare la richiesta del governo e della presidenza della repubblica di decretare lo stato di emergenza dopo l'avanzata fulminea di miliziani jihadisti. La situazione allarma tutti: il consiglio della Lega Araba si riunisce domenica al Cairo in una seduta straordinaria convo- cata per esaminare anche gli ultimi «gravi sviluppi in Iraq». Lo ha annunciato nella capitale egiziana il segretario generale, Nabil el-Araby. Il segretario generale ha riferito di aver parlato al telefono con il ministro degli Esteri iracheno, Hoshyar Zebari. El-Araby ha motivato la propria inquietudine con l'aumento delle operazioni militari e gli attentati dinamitardi compiuti contro i civili dai jihadisti dello'Isis. Il segretario generale ha esplicitato l'appoggio della Lega araba agli sforzi del governo iracheno nella lotta al terrorismo e si è appellato affinché si giunga a un'intesa nazionale in questo momento critico che vive il Paese. El-Araby inoltre ha condannato le attività criminali dell'Isis. Intanto gli Usa stanno valutando «una serie di opzioni» per rispondere alla crisi in atto in Iraq. Lo ha detto la portavoce del consiglio nazionale per la sicurezza della Casa Bianca, Bernadette Meehan. Ma forse ha ragione chi, come la Russia, si dice profondamente preoccupata da quanto accade in Iraq dove «abbiamo messo in guardia da tempo che la politica Usa e Gb non sarebbe finita bene. Il terrorismo è aggressivo perché le forze di occupazione non hanno prestato alcuna attenzione al processo politico interno e non hanno facilitato il dialogo ma perseguito solo i propri interessi», ha detto infatti il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov. Guerra in Ucraina, migliaia di rifugiati in Russia. L'Osce visita i campi profughi Redazione In Ucraina si continua a morire: il nuovo governo di Kiev, eletto dopo il colpo di Stato, continua a usare la linea dura contro gli indipendentisti filo-russi. A quanto si apprende, in poco più di un mese ci sono stati almeno 270 morti e 713 feriti nei combattimenti nell'Ucraina orientale. Lo fa sapere il ministero della Salute di Kiev in una nota precisando che nella regione di Donetsk sono state uccise 225 persone e 576 hanno avuto bisogno di assistenza medica, mentre nella regione di Lugansk i morti sono finora stati 45 e i feriti 137. Intanto i miliziani filorussi accusano le truppe di Kiev di aver usato bombe incendiarie nel villaggio di Semenovka, vicino Sloviansk, roccaforte dei separatisti nell'Ucraina orientale. La notizia è riportata dall'agenzia di stampa filo-Cremlino Ria No- vosti, mentre la Guardia nazionale ucraina nega le accuse definendole assurde. Il responsabile per i diritti umani del ministero degli Esteri russo, Konstantin Dolgov, ha accusato i militari ucraini di usare armi vietate contro gli abitanti di Sloviansk, di sparare contro i civili in fuga e di uccidere i bambini. Quasi 8.000 profughi provenienti dall'Ucraina orientale sono entrati mercoledì in Russia, nella regione di Rostov sul Don, per sfuggire ai combattimenti tra i separatisti e le truppe di Kiev. Lo ha detto l'ombudsman russo per i diritti dell'infanzia, Pavel Astakhov, citato dall'agenzia Itar-Tass. Secondo Mosca sarebbero almeno 30.000 gli ucraini che si sono rifugiati in Russia dall'inizio degli scontri. Il segretario generale dell'Osce Lamberto Zannier ha visitato un campo di rifugiati ucraini nel distretto di Neklinovski, nella regione di Rostov sul Don, nella Russia sud-occidentale. Durante la sua visita al campo, Zannier era accompagnato dal vice governatore della regione, Serghiei Bondarev. Zannier si è detto a favore della partecipazione dei rappresentanti dei miliziani separatisti a una tavola rotonda per mettere fine alla crisi ucraina. Alle trattative dovrebbero partecipare gli ex presidenti ucraini Leonid Kravchuk e Leonid Kuchma e le autorità di Kiev. Lo fa sapere l'agenzia Interfax precisando che Zannier si sarebbe pronunciato in tal senso durante una visita al campo di rifugiati ucraini. Inoltre i separatisti filorussi dell'Ucraina orientale sono pronti a cessare le ostilità, ma deve essere Kiev ad avviare il processo di de-escalation delle violenze. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Mosca Serghiei Lavrov, citato dalle agenzie russe. VENERDì 13 GIUGNO 2014 In Israele tutti pazzi per i Mondiali: si tifa soprattutto Spagna Redazione Tutti pazzi per i Mondiali di calcio: Israele è infatti la nazione - rispetto al numero dei suoi abitanti - ad aver acquistato il maggior numero di biglietti per la fase finale della Coppa del mondo in Brasile. In 11.222 li hanno comprati sul sito della Fifa, non facendosi scoraggiare né della distanza, né dal prezzo alto di viaggio e alberghi, né dalle notizie di disordini sociali, né - hanno spiegato i media - dalla ''discutibile sicurezza'' in Brasile. Se si prende il numero complessivo dei biglietti venduti dal sito web della Fifa (se ne possono acquistare 17 a testa) in base alla nazionalità, gli israeliani sono in 17/a posizione. Avanti, però, ad esempio alla stessa Italia che ha vinto per ben quattro volte la Coppa. E al secondo posto dei Paesi che non hanno rappresentative nazionali in campo in Brasile. Nel tifo - secondo informazioni del "Live Ticket Company", citate dai media - gli israeliani sembrano avere un debole per la Spagna con le sue stelle del Real Madrid e del Barcellona, molto popolari da queste parti. Ma amate sono anche l'Argentina (con l'astro Lionel Messi), il Brasile, il Portogallo e la Gran Bretagna. Le partite che attirano di più gli israeliani sono quella tra Spagna e Olanda (riedizione della finale del 2010 vinta 1-0 dagli iberici) ma anche tra Spagna e Cile e tra Argentina e Bosnia. Naturalmente a essere al top dei biglietti acquistati sono i quarti di finale, le semifinali e la finale. Nel match di apertura tra Brasile e Croazia saranno in 2500 gli israeliani che si sono prenotati. Maturità alle porte: i consigli per superare al meglio la prova più attesa dagli studenti VENERDì 13 GIUGNO 2014 Secolo 5 d’Italia Redazione L'alluvione in Sardegna, la scomparsa di Nelson Mandela, i dieci anni di Facebook. A una settimana dall'appuntamento cruciale della Maturità - la prova di italiano - si rincorrono sul web le ipotesi sulle tracce scelte dal ministero per l'edizione 2014 dell'esame di Stato che chiude il ciclo delle superiori. Gli studenti sono da giorni alla ricerca di indizi utili per 'azzeccare' i temi e alternano ripassi forsennati dei programmi scolastici a minuziose ricognizioni sia degli anniversari più importanti dell'anno scolastico 2013-2014 sia degli ultimi avvenimenti ed eventi di attualità che hanno avuto risalto sui media come, ad esempio, la recente santificazione dei due papi oppure la morte dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez. Sull'aiuto del compagno di banco potranno contare poco se è vero, come rivela un sondaggio di Skuola.net, che almeno 3 stu- denti su 5 non faranno copiare il compagno di classe. Ci si preoccupa già anche per la seconda prova. Matematica ("uscita" allo Scientifico) fa paura a molti. Ma dai professori arrivano alcuni consigli utili per dominare l'ansia: nei giorni precedenti, libri alla mano, fare una sorta di "classifica" delle proprie conoscenze matematiche, dalla migliore alla peggiore così da avere chiaro punti forti e carenze e poter scegliere, con più Redazione Presidi eletti, carriera per gli insegnanti, soppressione degli uffici scolastici regionali. Sono alcune delle proposte urgenti avanzate dall'Associazione nazionale docenti (And) in una lunga lettera aperta indirizzata al premier Renzi, e al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Oltre le parole e gli annunci, secondo l'And, le Raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea (necessità di una diversificazione della carriera per i docenti italiani con una progressione correlata alle competenze e al merito) possono rappresentare «un momento importante per ripensare profondamente alcuni aspetti strutturali della scuola italiana». Auspicando un incontro per approfondire le questioni urgenti, l'associazione dei docenti suggerisce alcuni cambiamenti. Secondo l'And «un organico funzionale stabilizzato del personale docente che consenta in modo flessibile di assorbire esuberi e carenze, senza ef- fetti, nel medio periodo, sulla mobilità esterna» renderebbe inutile il ruolo attualmente svolto dagli ex provveditorati «le cui funzioni, sostanzialmente la gestione degli organici, andrebbero svolte da un organismo territoriale di coordinamento delle autonomie scolastiche». Anche gli Uffici Scolastici Regionali «potrebbero essere soppressi e le loro funzioni in parte ritornare a livello centrale e in parte trasferite ai nuovi organismi territoriali di coordinamento delle autonomie scolastiche». I risparmi di spesa «sarebbero notevoli e dovrebbero essere reinvestiti nelle scuole per migliorare la qualità». L'associazione propone anche la figura del preside elettivo. La temporaneità dell'incarico e il suo conferimento attraverso l'elezione «non possono che accentuare spiega - il carattere di missione della sua azione che diviene imprescindibile dalla qualità e dai risultati del processo di insegnamento-apprendimento e facilità, i quesiti da affrontare e quelli da scartare; costruirsi un formulario "ad hoc" non per portarlo con sé in sede d'esame ma perché scrivere le formule consente di fissarle meglio nella memoria; non scrivere una "brutta" perché il fatto di dover ricopiare toglie tempo, piuttosto, se ci si accorge di aver commesso grossi errori è meglio cancellare con una linea obliqua tutta la parte "incriminata" e riscrivere la parte corretta di seguito. E all'orale? C'è sempre il jolly della "tesina". E anche in questo caso i consigli del web possono aiutare: puntare sull'originalità e la coerenza con il programma di studi, meglio concordare il lavoro da svolgere con un docente della propria classe e se i commissari intervengono durante l'esposizione, niente panico: meglio la richiesta di un approfondimento che argomenti a sorpresa. I docenti scrivono al premier e alla Giannini: ecco cosa serve (e presto) per riqualificare la scuola dal rapporto con l'insegnamento, che è solo sospeso per la durata del mandato» E ancora una riforma dello stato giuridico dei docenti «che dia la possibilità di svolgere funzioni diverse di responsabilità all'interno dell'istituzione scolastica legate ad un'articolazione della carriera in fasce funzionali non gerarchiche e che consenta a coloro che si trovano nella fascia più alta di poter essere eletti presidi dell'istituzione scolastica». Solo alcuni dei tasselli importanti da ridefinire al più presto. Brasile, l'Unicef lancia la campagna per i minori sfruttati Redazione Mentre sono iniziati i Mondiali di Calcio in Brasile, si celebra la Giornata contro lo sfruttamento del lavoro minorile. In Brasile, anche se ai minori di 16 anni non è permesso lavorare, circa 3 milioni di ragazzi e ragazze, tra i 10 e i 17 anni, risultano vittime di sfruttamento del lavoro minorile. Lo segnala l'Unicef. In occasione dei Mondiali, il governo del Bra- sile, l'Unicef e altri partner hanno lanciato una campagna per i possessori di smartphone per scaricare l'applicazione “Proteja Brazil”. Con questa applicazione, dal proprio smartphone o tablet, è possibile segnalare casi di abuso, violenza o sfruttamento di bambini, compreso il lavoro minorile. Con l'applicazione “Proteja Brazil”, testimoni e vittime di sfruttamento minorile possono indicare - con il telefono o di persona - ora, luogo e circostanza di eventuali abusi alle autorità locali. L'applicazione può essere scaricata da Google Play e dall'Apple Store ed è disponibile in inglese, spagnolo e portoghese. «Il Brasile sta rafforzando il suo sistema di protezione dei bambini per prevenire e contrastare tutte le forme di violenza e sfruttamento, aumentando la consapevolezza dell'opinione pubblica, mobilitando le forze dell'ordine e il ramo della giustizia contro network criminali», ha detto il Rappresentante Unicef in Brasile Gary Stahl. Intascavano i soldi destinati ai bandi per le imprese: 5 indagati a Pavia e Lodi 6 Redazione Due imprenditori di Pavia e Bergamo e tre funzionari e dirigenti dell'Associazione Artigiani di Pavia e Lodi sono stati denunciati all'autorità giudiziaria di Lodi per falso e truffa aggravata. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Pavia coordinata dalla Procura di Lodi. Gli accertamenti condotti nei confronti di due società, una di Bergamo ed una di Pavia, hanno consentito di portare alla luce un sistema di frode grazie al quale sono stati distratti fondi destinati ad imprese artigiane per poco meno di 230.000 euro. Nel biennio 2010/2011 la Regione Lombardia, con Unioncamere, nell'ambito della "Convenzione Artigianato", aveva finanziato alcuni progetti destinati ad incrementare la competitività delle imprese artigiane del pavese e del lodigiano. I progetti erano stati presentati e avrebbero dovuto essere attuati dall'Associazione Artigiani di Pavia e di Lodi. In realtà funzionari e dirigenti delle due Associazioni, con la complicità degli amministratori di due imprese (una bergamasca ed una pavese) avrebbero, secondo le accuse, utilizzato fatture per operazioni Secolo d’Italia VENERDì 13 GIUGNO 2014 per penalizzare le imprese artigiane che attendevano tali fondi per poter finanziare le proprie attività ed investimenti. Oltre ai cinque indagati sono stati notificati avvisi di garanzia anche a quattro enti coinvolti nell'illecito. inesistenti per simulare l'acquisto di beni o la prestazione di servizi e consulenze, in realtà mai avvenute, per gonfiare i costi e dirottare il denaro sui propri conti correnti. In un caso, dato che le fatture non erano sufficientemente gonfiate, sarebbero state addirittura predisposte false buste paga intestate a personale effettivamente dipendente delle Associazioni di categoria, ma allʼoscuro dellʼimbroglio, per distogliere ulteriori fondi. Una truffa che ha finito fegato e reni a Bari, i polmoni a Palermo, il pancreas a Pisa e le cornee alla Banca degli occhi di Mestre. Redazione Su 917 controlli effettuati quest'anno dalla polizia stradale sui veicoli adibiti al trasporto di animali vivi al macello, sono state accertate ben 535 violazioni di legge. Di queste 110 sono relative alla normativa sul trasporto di animali vivi. E' il bilancio del lavoro effettuato dalla task force della Polizia Stradale di tutta Italia, che ha accertato violazioni per un totale di oltre centomila euro. Nel corso dei controlli i poliziotti della stradale si sono trovati di fronte ad animali evidentemente maltrattati e in pessime condizioni di salute. Il potenziamento dei controlli su tutta la filiera del trasporto animali per garantire la sicurezza alimentare e per accertare episodi di maltrattamento degli animali disposto dal Ministero dell'Interno, risponde a un'esigenza comunitaria ancor più che nazionale. L'Unione Europea infatti - già dal 2005 - ha tracciato le linee guida in materia, invitando i Paesi appartenenti ad aderire al Regolamento in cui sono definite le normative da rispettare per ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposti gli animali. Espiantati gli organi della 16enne Trasporto animali, la polizia stradale morta per un “selfie” a Taranto accerta 535 violazioni di legge Redazione E' stato eseguito dall'equipe medica guidata dal direttore del reparto di Rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, Pasquale Massimilla, l'espianto degli organi della sedicenne Isabella Fracchiolla, la studentessa barese morta per le conseguenze di una caduta dal parapetto della Rotonda del lungomare di Taranto mentre faceva un selfie. Cinque giorni fa la ragazza, in gita scolastica, era in posa per fare una fotografia ma scivolò e precipitò sulla scogliera sottostante dopo un volo di una ventina di metri. Sei gli organi donati a pazienti in attesa di trapianto: il cuore è stato trasferito a un centro ospedaliero di Roma, Il weekend del teatro italiano tra Cechov e Mozart, alla riscoperta del gusto del racconto drammaturgico Secolo VENERDì 13 GIUGNO 2014 7 d’Italia Priscilla Del Ninno Dal cilindro teatrale del weekend, classici di repertorio, storie di vita vissuta, e strizzatine d'occhio al genio mozartiano. Da Milano a Napoli, passando per la capitale, le proposte drammaturgiche in cartellone spaziano da Checov alla malattia mentale, con incisività narrativa e piglio autoriale. E allora, si comincia proprio con Cechov, superstar al Napoli Teatro Festival Italia che questa settimana presenta la rilettura secondo Andreij Konchalovsky dello Zio Vanja e di Tre sorelle, in un doppio allestimento al Mercadante che ha già conquistato il pubblico inglese. Mentre alla Galleria Toledo sono andati in scena Roberto Citran e Chiara Caselli in Le ho mai raccontato del vento del Nord, che Paolo Valerio dirige dal best seller dell'austriaco Daniel Glattauer. Mentre Arturo Cirillo, domenica e lunedì al Sannazzaro, dirige e interpreta Scende giù per Toledo, storia scritta nel 1975 da Giuseppe Patroni Griffi su Rosalinda Sprint, travestito napoletano alla continua ricerca di amore. Cambio di città e cambio di registro drammaturgico: a Milano debutta Gentilissimo sig. Dottore, questa è la mia vita. Così, sincera e penetrante, Adalgisa Conti, internata in manicomio a 26 anni nel 1914, indirizza una lettera al proprio medico nella speranza che riconsideri il provvedimento di ricovero. Ma nessuno risponde e così Adalgisa tace, diventando, realmente, una paziente del reparto “agitate”, «sudicia, erotica, impulsiva», per quasi 70 anni «invariata», fino alla morte, ormai novantenne. Oggi la sua voce torna a farsi sentire all'Elfo Puccini con Lola che dilati la camicia, testo che Marco Baliani, Cristina Crippa e Alessandra Ghiglione hanno tratto dalla raccolta di lettere di Luciano Della Mea, in una versione che ha commosso sin dal suo debutto del 1996. Con Cristina Crippa nei panni della protagonista e Patricia Savastano in quelli della sua infermiera-guardiana-sorella. Nella capitale, invece, ci si dibatte sulla ribalta tra teatro e opera, con Gabriele Lavia che porta in scena al Quirinetta le note di Mozart e il gioco elegante e amaro della vita nella “messa a nudo” del Così fan tutte. Protagonisti, un coro di 30 pulcinella e pulcinelle formato dai ragazzi della Nuova Accademia Internazionale d'Arte Drammatica, che accompagnerà gli amanti-protagonisti nel vorticoso scambio incrociato di sentimenti e di identità. Una versione asciugata ed essenziale del libretto di Lorenzo Da Ponte con solo pianoforte. Una nuova incursione nel mito, inesauribile fonte di spunti teatrali e cinematografici... Sul podio Wayne Marshall: e l'orchestra di S. Cecilia suona il jazz Redazione Innovativo. Decisamente anticonformista e, soprattutto, divertente. È vivace, spigliato, comunicativo e spiritoso, oltre che giovane l'inglese Wayne Marshall. Dunque molto diverso dai direttori cui siamo abituati di solito. E tra l'altro ha la pretesa di far suonare le Orchestre sinfoniche il più possibile con la stessa libertà e capacità di improvvisazione di una Jazz band, cosa che sta realizzando anche con l'ensemble di Santa Cecilia, sul cui podio salirà il 14, 16 e 17 giugno per un concerto che la vede assieme alla Pmjo-Parco della Musica Jazz Orchestra, con in programma i Sacred Concerts di Duke Ellington, e soprattutto la Swing Symphony di Wynton Marsalis, con solisti Fabrizio Bosso alla tromba e Petra Magoni voce. E sono in molti gli addetti ai lavori pronti a sottolineare come Marshall, organista, pianista e direttore di formazione classica, ma amante del Jazz, grande interprete di Bernstein e di Gershwin, riesca a far «swingare» una grande orchestra classica. E proprio Bosso, allora, sarà il titolare della prossima stagione dello spazio Carta Bianca che il Parco della Musica concede ogni anno a un particolare artista. «Marsalis ha creato una sinfonia in cui ha riversato tutte le sue esperienze – spiega il direttore – dalle sue radici jazz di New Orleans, sino al contemporaneo, e poi fuse con la musica classica, grazie alla sua doppia formazione come trombettista, affascinato da tutti i generi che mette insieme con naturalezza grazie alle sue straordinarie qualità naturali». Poi aggiunge che si tratta di «un pezzo Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale Editore SECOLO DʼITALIA SRL Fondatore Franz Turchi d’Italia Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Consiglio di Amministrazione Tommaso Foti (Presidente) Alberto Dello Strologo (Amministratore delegato) Alessio Butti Antonio Giordano Antonio Triolo Ugo Lisi molto difficile, che unisce orchestra grande e band in uno straordinario gioco di contaminazioni, che ha il suo culmine nel IV movimento con 4 tombe che suonano assolo e improvvisano assieme e su un tempo velocissimo cui non si sa come faranno ad adeguarsi, per esempio, gli archi dell'orchestra di Santa Cecilia, che pure sta reagendo alle prove molto bene». Del resto Marsalis, “Doctor of music ad Harvard”, è figura di spicco del grande jazz, per il quale ha ricevuto un Premio Pulitzer, che si aggiunge ai suoi nove Grammy Award. Il 17 giugno, allora, a Wayne Marshall – protagonista di questi incontri musicali – sarà anche consegnato il premio “Frecciarossa 1000” dedicato agli artisti più innovativi dalle Ferrovie dello Stato. Vicedirettore Responsabile Girolamo Fragalà Redazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] Amministrazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/688171 mail: [email protected] Abbonamenti Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250