Con il Patrocinio di: La storia racconta come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, combatte le forze del male e libera l’amata Pamina. L’opera, composta dal musicista da maggio a settembre del 1791, nel proporre i grandi sentimenti di umanità, di bontà, di fratellanza, è pervasa da simbolismi che riflettono i canoni del pensiero massonico: la contrapposizione uomo/donna, luce/tenebre, bene/male, cielo/terra, fuoco/acqua; le Damigelle ed i Genietti, la Regina e Sarastro ed infine il flauto d’oro di Tamino ed il modesto carillon di Papageno. Idomeneo, re di Creta. L’opera fu commissionata a Mozart dal principe elettore Carlo Teodoro di Baviera nel 1780, per farla rappresentare in forma privata nella Residenza di Monaco di Baviera (Teatro Cuvilliés), il teatro di corte di Monaco di Baviera. Un balletto che anticipa il Mozart viennese. A margine dell’Idomeneo e del suo successo, c’è il piacere di rammentare un balletto (o Chaconne) che andava inserito verso la fine del I atto. Il balletto a complemento dell’opera seria era una regola di quel tempo, e Mozart non vi si sottrae, nobilitando l’impegno con una musica perfettamente in linea con il capolavoro di Monaco. Al trionfale pezzo d’apertura seguono un largo che può ricordare un tempo lento sinfonico e poi un allegro che ci riporta nell’atmosfera d’uno dei pochi altri balletti composti da Mozart, il Thamos. Thamos La trama Opere pittoriche: Stefano Veronesi Il Flauto Magico, ultima composizione teatrale di Mozart, è una favola meravigliosa, ambientata in un antico irreale e fantasioso Egitto. Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto Thamos succede a suo padre, Ramesses, come Re d’Egitto. Quest’ultimo ha però usurpato il trono dal legittimo re, Menes. Dopo la rivolta, Menes viene creduto morto ma in realtà vive ad Heliopolis sotto il falso nome di Sethos. La figlia Tharsis, rapita durante la rivolta contro il padre, viene affidata con il nome di Sais alla sacerdotessa Mirza. Thamos è innamorato di Sais, ma la sacerdotessa Mirza ne ha organizzato le nozze con Pheron, un generale traditore, al fine di detronizzare Thamos. Fra intricate confessioni e colpi di scena, Sethos svela il complotto; si assiste quindi alla fine dei due traditori (Mirza si suicida e Pheron viene colpito da un fulmine) e al ricongiungimento di Thamos e Tharsis finalmente liberi di vivere il loro amore. www.seshat.it it.egypt.travel www.orchestrapolledro.eu www.coromaghini.it www.stefanoveronesi.eu TACTICA srl www.tacticaitalia.com www.vagver.com Coro Filarmonico Orchestra da camera Solisti: Violini Primi: Marcello Iaconetti* Tommaso Belli Sara Sottolano Giulia Subba Francesco Gilardi Claudia La Carrubba Luigi Presta Roberta Colasanto Ruggero MAGHINI Mozart (1756-1791) e l’Egitto Giovedì 28 maggio 2015 Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Die Zauberflöte (il flauto magico) KV 620 Ouverture dall’ Opera Idomeneo Re di CretA - Balletti dall’ opera KV 367 I. Chaccone: Allegro - Larghetto - Allegro II. Largo - Allegretto - Più Allegro III. Passepied IV. Gavotte V. Passacaille Thamos, König in Ägypten KV 345 Musiche di scena per un dramma eroico di T. P. von Gebler I. Chorus: “Schon weichet dir, Sonne” II. Interludio (Maestoso-Allegro) dopo il Primo Atto III. Interludio (Andante) dopo il Secondo Atto IV. Interludio (Allegro) dopo il Terzo Atto V. Interludio (Allegro vivace assai) dopo il Quarto Atto VI. Chorus: “Gottheit, über alle mächtig” VII. Chorus: “Ihr Kinder des Staubes” Coro Filarmonico Ruggero MAGHINI Direttore del coro M° Claudio CHIAVAZZA Orchestra da Camera Giovani Battista POLLEDRO Direttore M° Federico BISIO Il Coro MAGHINI si è formato nel 1995 a seguito di una prima collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, a cui sono seguite negli anni successivi numerose produzioni, tra le quali: la Messa in si minore, le Passioni di Bach, il Requiem e la Messa K427 di Mozart, Die Sieben letzten Worte, Die Jahreszeiten, Die Schöpfung, Nelson Messe di Haydn, la Missa solemnis e la Nona sinfonia di Beethoven, Te Deum e Messa da Requiem di Verdi, tutte le opere sinfonico-corali di Brahms, Peer Gynt di Grieg, La vida breve di De Falla, Porgy and Bess di Gershwin, Der Rosenkavalier di R. Strauss. Nel gennaio 2006, in occasione del Concerto inaugurale del restaurato Auditorium “Arturo Toscanini” della Rai di Torino, ha preso parte all’esecuzione della Seconda Sinfonia di Mahler; nel marzo 2008 ha partecipato alla 47ª Semana de Musica Religiosa di Cuenca (Spagna) con l’esecuzione del War Requiem di Britten e della Messa da Requiem di Verdi. Nel mese di ottobre 2014 ha inaugurato la 70° Stagione dei Pomeriggi Musicali di Milano con l’ esecuzione del Messiah di Haendel sotto la direzione di Ottavio Dantone. Nel campo della musica antica ha realizzato diversi progetti concertistici nell’ambito delle stagioni dell’Unione Musicale di Torino, della Società del Quartetto di Milano con musiche di Monteverdi, Haendel,Vivaldi, Mozart, Fiorè, Giay, Bach, Händel, Scarlatti; ha partecipato alla 50ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Palermo). Nell’estate 2011 è stato invitato al Festival MA di Brugges (Belgio) e dal 2011 al 2014 all’Innsbrucker Festwochen der Alte Musik (Austria). Accanto alla produzione per coro e orchestra il Coro Maghini, ha affrontato una buona parte del più importante repertorio per coro a cappella dalle Sacrae Symphoniae di Giovanni Gabrieli ai Salmi a doppio coro di Mendelssohn, dai Mottetti di Bach alla musica corale romantica di Brahms, Liszt, al repertorio corale del XX secolo (Arvo Pärt, Penderecky, Nysted, con alcune prime esecuzioni assolute di musiche corali contemporanee (Castagnoli, Camoletto, Margutti). Il Coro Maghini è diretto dalla sua fondazione da Claudio Chiavazza. Collaborano alla preparazione del coro la pianista Chiara Marcolongo e il maestro assistente Elena Camoletto. Claudio CHIAVAZZA L’ampiezza del repertorio, dal Canto Gregoriano alla Musica vocale contemporanea, le molte collaborazioni con i più importanti direttori e ensemble del panorama musicale internazionale, la pluriennale e multiforme attività, fanno di Claudio Chiavazza una della figure più rappresentative della realtà corale italiana. La sua formazione musicale inizia al Conservatorio di Torino, dove è attualmente docente, per completarsi presso l’Istituto Kodàly di Kecskemét (Ungheria). è direttore del Coro Maghini fin dalla sua costituzione e alterna all’intenso lavoro con tale formazione la conduzione di diversi ensemble musicali, la promozione di eventi corali e l’organizzazione di iniziative volte alla diffusione della cultura musicale e del canto corale. Ha collaborato con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, KirillPetrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanio Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ivor Bolton, Juraj Valcuha, Ottavio Dantone, Alessandro De Marchi. Nell’ambito della musica antica ha diretto diversi complessi partecipando ad importanti festival quali MiTo-Settembre Musica, Tempus Paschale di Torino, 50° Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale(Pa), Armoniche Fantasie, Musica Recercata di Genova, Festival dei Saraceni, 5° Festival Musicale della Via Francigena, Les Baroquiales di Sospel, Musique Sacrèe en Avignon, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik. Chor der Jungfrauen Chor der Priester Karin Selva Maria Russo Michele Concato Dario Previato Soprani: Chiara Albanese Cristina Camoletto Valentina Chirico Bettina Eickelberg Roberta Giua Miriam Gorgoglione Teresa Nesci Silvia Prot Karin Selva Nozomi Sugiura Contralti: Giulia Beatini Elisa Brizzolari Sara Lacitignola Eliana Laurenti Annalisa Mazzoni Vittoria Novarino Maria Russo Svetlana Skvorzova Tenori: Alessandro Baudino Michele Concato Corrado Margutti Fabrizio Nasali Phillip Peterson Marco Pollone Bekir Serbest Bassi Intitolata all’ultimo grande rappresentante della scuola violinistica piemontese, l’Orchestra da camera Giovanni Battista Polledro nasce nel 2012 a Torino, come associazione non a scopo di lucro. Opera nel settore della promozione culturale delle arti musicali, diffondendo inedite rarità. L’orchestra si avvale esclusivamente del contributo di giovani musicisti, che possono vantare collaborazioni con celebri e importanti istituzioni musicali italiane e straniere. Dalla sua fondazione il direttore stabile è il Maestro Federico Bisio. Il repertorio dell’Orchestra POLLEDRO è molto ampio e si estende dai capolavori del Barocco a quelli del ‘900. Si dedica inoltre, collaborando con cori del territorio, alla diffusione della musica sacra. Il M° Federico BISIO ha seguito un doppio percorso di studi: umanistico e musicale. opo aver conseguito la maturità classica si D iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Torino presso la quale si laurea a pieni voti in Storia, con indirizzo medievale. Parallelamente frequenta i corsi di Composizione sperimentale presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Si dedica quindi allo studio della direzione d’orchestra. Dopo una serie di esperienze internazionali, in Germania e negli Stati Uniti, completa i suoi studi con il Maestro Gilberto Serembe. Sergio Alcamo Riccardo Bertalmio Luciano Fava Ermanno Lo Gatto Devis Longo Marco Milanesio Dario Previato Maestro del coro Claudio Chiavazza G. B. POLLEDRO Violini secondi: Anna Nenasheva* Valentina Favotto Giorgia Burdizzo Enrico Catale Stefano Cometto Mina Jakovljevic Viole: Francesco Vernero* Simone Laghi Sophia Quarello Valentino Marongiu Giulia Ermirio Violoncelli: Antonino Saladino* Luigi Colasanto Alice Ghiretti Giulio Sanna Contrabbassi: Kaveh Daneshmand* Fortunato D’Ascola Giuseppe Racalbuto Flauti: Danilo Putrino* Rebecca Viora Oboi: Luigi Sala* Nicola Tapella Clarinetti: Simone Cremona* Andrea Albano Fagotti: Paola Sales* Giangiacomo Sala Corni: Stefano Fracchia* Andrea Brunati* Trombe: Lorenzo Bonaudo* Luca Martinacci Tromboni: Giovanni Capelli* Andrea Testa* Mattia Sanlorenzo* Timpani: Gabriele Bullita* www.coromaghini.it *prime parti