BILANCIO SOCIALE 2009: IL PERCORSO DI CONSOLIDAMENTO b L’Aquilone scs - Sesto Calende INTRODUZIONE CAPITOLO 1 - IL LAVORO DELL’ASSEMBLEA ACCADDE NEL 2009 … OBIETTIVI STRATEGICI 2009-2012 LE ASSEMBLEE E I SOCI CAPITOLO 2 - LA COOPERATIVA AL SUO INTERNO LA FOTOGRAFIA LE STRUTTURE INTERNE. b CAPITOLO 3 - IL PERSONALE DELLA COOPERATIVA IL QUADRO E IL CONTESTO ATTENZIONI SPECIFICHE CAPITOLO 4 - LA RETE IL QUADRO DI RIFERIMENTO LA RETE DEL L’AQUILONE CAPITOLO 5 - LA RESTITUZIONE SOCIALE DEL LAVORO LA TRASVERSALITÀ I PROGETTI E I SERVIZI RIFLESSIONI SUI DATI CAPITOLO 6 - LA DIMENSIONE ECONOMICA ANALISI PATRIMONIALE E FINANZIARIA ANALISI ECONOMICA BILANCIO CAPITOLO 7 - PROSPETTIVE FUTURE COME ABBIAMO LAVORATO IL TEMA ECONOMICO LA QUALITA’ DI PROGETTI E SERVIZI LA QUALITA’ DEL LAVORO L’Aquilone scs - Sesto Calende INTRODUZIONE: IL BILANCIO SOCIALE DE L’AQUILONE Il Bilancio Sociale è lo strumento obbligatorio per legge con cui un'organizzazione offre una restituzione dell'operato svolto in un determinato arco di tempo. Come è stato interpretato da L’Aquilone? Per spiegarlo usiamo la catena comunicativa base: MITTENTE La cooperativa è l’autrice del documento: questo è vero dal momento che la stesura di queste pagine non è stata fatta da un’unica persona, ma da molte mani e molte teste. Per questo si ringraziano calorosamente per il contributo i coordinatori, i quadri e le funzioni, i soci e i lavoratori che hanno partecipato all’assemblea generale del 20 luglio 2010. CONTENUTO Guardando l’indice si vede che sono molti i contenuti che vengono comunicati all’interno del Bilancio Sociale, cogliendo la cooperativa da diversi punti di vista: Capitolo 1 - il lavoro dell’assemblea Il fatto che L’Aquilone sia una “cooperativa sociale” è un tratto imprescindibile che ci preme sottolineare e visibilizzare proprio in apertura. Per far conoscere l’identità de L’Aquilone ci piace aprire raccontando la storia cooperativa dell’ultimo anno, gli obiettivi strategici che ci siamo dati e la vita assembleare del 2009. Capitolo 2 - la cooperativa al suo interno La cooperativa con il tempo ha messo a punto un apparato organizzativo che possa gestire il personale, occuparsi della parte amministrativa e finanziaria, gestire i rapporti con l’esterno, sviluppare L’Aquilone scs - Sesto Calende progettazioni, individuare opportunità formative rivolte ai soci e ai lavoratori... Insomma sorreggere sotto tutti i punti di vista il lavoro dei progetti e dei servizi. Essendo una parte poco visibile all’esterno e ai lavoratori, riteniamo importante dare un quadro dell’organizzazione e spiegare cosa fa ciascuna parte del puzzle. Capitolo 3 - il personale della cooperativa nel 2009 La cooperativa è composta di persone che, ognuna con il proprio contributo, la fa vivere e crescere. Per questo abbiamo scelto di dedicare un capitolo alla “popolazione lavorativa” della cooperativa, raccontandone i numeri, le caratteristiche e offrendo uno sguardo d’insieme sui temi caldi del 2009. Capitolo 4 - la rete Caratteristica fondamentale del lavoro sociale e di come lo interpreta L’Aquilone è la rete, quindi la connessione con il territorio in cui si opera: l’Ente Pubblico in varie forme, le scuole, le Associazioni di vario genere, altre realtà del Privato Sociale, la popolazione ... eccone un quadro dettagliato! Capitolo 5 - la restituzione sociale del lavoro Capitolo lungo e ricco che racconta i progetti e i servizi gestiti da L’Aquilone nel corso del 2009, descrivendone la mission, gli obiettivi, le attività e l’utilità sociale che secondo noi viene percepita all’esterno. In chiusura di capitolo c’è una riflessione e un confronto tra il 2008 e il 2009, tra i diversi territori e i diversi servizi/progetti. Capitolo 6 - la dimensione economica Quando si parla di Bilancio solitamente si pensa sempre al bilancio economico che quindi non poteva mancare! Capitolo 7 - prospettive future Questo capitolo è la parte più innovativa del presente documento: questa parte infatti è stata scritta dopo l’assemblea generale di soci e lavoratori che si è svolta mercoledì 28/07/2010 e sulla base di quanto emerso in essa. Questa è una delle azioni con cui ci si sta muovendo per arrivare al una costruzione del Bilancio Sociale fortemente partecipata da tutti, soci e lavoratori. MEZZO Il Bilancio Sociale viene distribuito su cd e non in versione cartacea per una scelta ecologica: il documento viene distribuito a tutti i soci e i lavoratori, alle committenze (tecnici e politici), ad altri attori del terzo settore, ai collaboratori esterni, ad altri nodi di rete... un numero decisamente alto! Stampare una copia del Bilancio Sociale di più di 80 pagine per ciascuno sarebbe uno spreco inaccettabile. Il cd inoltre è meno usurabile, più moderno e meno ingombrante. DESTINATARIO Il Bilancio Sociale è pensato per parlare della cooperativa e raccontare il suo lavoro: - a tutti soci, - a tutti i lavoratori che operano nei progetti e servizi, - ai portatori d'interesse in senso lato che possono essere raggruppati in : • committenze • fornitori • altri enti del Terzo Settore (cooperative e associazioni). Si ringraziano: i soci: Andrea, Angela, Carlo, Carlotta, Chiara A, Chiara C, Chiara R, Davide, Francesca, Ivan, Laura, Licia, Marco, Marianna, Massimo, Paola B, Paola P, Silvia, Stefano B, Stefano D, Wanda; i lavoratori: Matteo, Lucio, Valentina, Stefania, Ivano, Mario, Serena, Sara, Silvia, Davide, Sabrina, Michela, Pamela, Laura, Maria, Marco. Buona lettura!!! L'Aquilone scs L’Aquilone scs - Sesto Calende CAPITOLO 1: IL LAVORO DELL’ASSEMBLEA 1 1 ACCADDE NEL 2009... Dove ci eravamo lasciati … riassumiamo i punti centrali con cui avevamo chiuso il 2008: - Risistemare la struttura organizzativa della cooperativa per sostenere le incombenze di gestione questione Sol.Co: cosa si fa? Si resta … Si va?! Scadenza CdA all’approvazione del bilancio al 31.12.2008 Ripartiamo da qui!!! La prima assemblea del 2009 vede all’ordine del giorno il tema Sol.Co! Si è scelto di ripercorrere la storia del rapporto L’Aquilone/Sol.Co e di approfondire i recenti fatti per poter prendere in maniera consapevole e condivisa una scelta sui futuri sviluppi. Da questa riflessione l’Assemblea decide di compartecipare alla copertura delle perdite del consorzio a patto che tutti gli aderenti lo facciano, di tentare di non disperdere il capitale (soprattutto sociale) del Sol.Co, riservandosi di prendere una decisione definitiva più avanti, monitorando per ora il processo in atto. I primi mesi del 2009 si caratterizzano sicuramente per la preparazione del processo elettorale. Tra marzo ed aprile andrà rinnovato il CdA e l’Assemblea sente il bisogno di prendersi tempo ed energie per questo momento cruciale della sua vita cooperativa. Per preparare al meglio il momento, si decide di usare diversi strumenti (gruppi pre-assembleari, assemblee soci, documenti ad hoc, commissione elettorale) e di articolare il percorso d’avvicinamento in vari momenti fra gennaio e fine marzo. L’Aquilone scs - Sesto Calende Un primo passaggio è stata la ricostruzione della storia della cooperativa tramite delle interviste ai consiglieri d’amministrazione degli ultimi 6 anni. Questo per ripercorrere e condividere i passaggi che hanno portato all’Aquilone di oggi, passaggio importante per capire poi come orientare la cooperativa. La storia che ne è uscita fa parte del BS 2008 ed è stata un momento di riflessione sull’organizzazione, sull’assemblea, sulle loro vicissitudini, sui processi che si ripetono. Un secondo pezzo di lavoro, sempre grazie a tutti i vari consiglieri, è stato quello di dettagliare in maniera concreta i compiti del CdA (Che cosa fa? Come lo fa? Che rapporto ha/dovrebbe avere con l’Assemblea?) e le “caratteristiche” dei consiglieri. I documenti prodotti sono stati il punto di partenza per l’assemblea del 7 marzo in cui si è ragionato sia in gruppi che in plenaria sul futuro della cooperativa, fornendo così indicazioni concrete ai futuri consiglieri. Si è scelto di fare questo momento prima di arrivare alle candidature per dare a tutti la possibilità di esprimere il proprio pensiero e per dare un quadro del lavoro che i futuri consiglieri dovranno svolgere. Due sono stati i temi più dibattuti in questo ambito: la leadership (Di uno? Di molti? Come? E chi esce dal CdA come si ricolloca nell’organizzazione?); la responsabilità e i suoi diversi livelli. Successivamente si è individuata la procedura di elezione la cui cura è stata affidata a un gruppo di soci (la commissione “la/lo candida”). L’Assemblea ha deciso di optare per un sistema misto di auto ed etero candidature, lasciando però il socio libero di accettare o no l’etero-candidatura. Si è giunti così alla candidatura di sei soci che, nell’assemblea del 30 marzo, hanno condiviso e discusso le proprie motivazioni ed idee di fondo con gli altri. Nella stessa assemblea si sono svolte le elezioni con i seguenti consiglieri eletti: Massimo, Licia, Silvia, Paola e Marianna. Il CdA così eletto è entrato ufficialmente in carica il 27 aprile, con la nomina di Massimo a Presidente e quella di Licia a Vicepresidente. Da qui è iniziato il lavoro del nuovo CdA che, basandosi sugli obiettivi strategici e le indicazioni dell’Assemblea, ha preso in mano le redini della cooperativa. Il primo periodo del post elezioni è stato un momento di studio e assunzione del ruolo e delle responsabilità ad esso collegate. Il primo momento “pubblico” del nuovo CdA è stata la doppia assemblea di fine luglio: assemblea generale dei lavoratori e assemblea soci. Dall’Assemblea era uscita come importante l’attenzione rispetto ai lavoratori non soci, così si è organizzata l’assemblea generale in cui si è presentato il Bilancio Sociale 2008 (e quindi la cooperativa) e si è eletto il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Ne è risultato un momento piacevole e costruttivo che ha fatto vedere a tutti la cooperativa nel suo complesso e non solo come “datore di lavoro”. Ne è seguito un momento collettivo conviviale che ha permesso scambi informali tra soci e non. A questo è seguita l’Assemblea soci che ha visto un ricco ordine del giorno, in cui spiccavano questioni scottanti come gli aggiornamenti e la necessità di una decisione rispetto all’associazione al Sol.Co e la fideiussione del progetto CHIAVE. Il primo tema, dopo un’attenta valutazione, ha visto una votazione che ha sancito la volontà di uscire dal Sol.Co in quanto non si vede nell’attuale consorzio un luogo generativo e costruttivo in cui stare, sottolineando però il fatto che è opportuno trovare o costruire un nuovo contesto di scambio di secondo livello. La questione della fideiussione richiesta da Regione Lombardia per ottenere il finanziamento Interreg è decisamente spinosa dato che assicurazioni e banche pongono vincoli impegnativi; si decide quindi di continuare l’esplorazione delle possibili soluzioni e viene proposto lo strumento del prestito sociale come modalità per recuperare il denaro necessario. Dopo l’estate procede il lavoro del CdA su diversi fronti: il bilancio, le relazioni di secondo livello e il regolamento interno dei soci lavoratori. Nell’Assemblea di dicembre questi temi ed altri affollano l’ordine del giorno. L’appuntamento si apre con le dimissioni di un socio, comunicate tramite una lettera aperta. È un evento “nuovo” per i soci, dato che erano diversi anni che non usciva nessun socio e si apre un momento di dibattito sia sulle modalità ma soprattutto sulle motivazioni che hanno portato all’uscita. La questione del “Potere in coop” viene identificata come un nodo critico, di cui si fa fatica a parlare e su cui il confronto è difficoltoso. Per questo si sceglie di cercare nel 2010 una modalità di lavoro sul tema che permetta ai soci di approfondire e slatentizzare i nodi critici, affrontandoli in modo costruttivo. Altri aspetti da esplorare che sono emersi grazie alle dimissioni sono la gestione delle emozioni in cooperativa e come affrontare le dimissioni di un socio. Si analizza poi il bilancio pre-consuntivo che vede una crescita del fatturato rispetto al 2008, ma un utile limitato. Questo denota comunque una costanza nella crescita e un consolidamento progressivo della cooperativa. Si passa poi all’annosa questione della sede: tramite l’analisi SWOT si individuano meglio i problemi legati allo spazio fisico in sede (manca? Dobbiamo solo organizzarci meglio?), alle garanzie che L’Aquilone scs - Sesto Calende 1 1 dobbiamo offrire alle committenze, alle richieste di spazi della zona est (Malnate/Tradate) e all’opportunità/necessità di cercare nuovi spazi. Dopo il confronto che segue alla SWOT non si giunge a una decisione definitiva, ma si pone molta attenzione alla miglior gestione degli spazi disponibili. Riemerge, dopo l’uscita di luglio dal Sol.Co, il tema della non-appartenenza della coop a reti di secondo livello. Dopo le esplorazioni rispetto a possibili “consorzi nascenti” e a contatti con altre cooperative della zona, si citano anche altre organizzazioni del Terzo Settore con cui si possono istaurare collaborazioni più strette, sia a livello locale che più alti fino al nazionale. Il mandato che l’Assemblea dà al CdA è quindi quello di continuare a esplorare e approfondire il tema delle relazioni di secondo livello. Si ha poi l’aggiornamento rispetto al regolamento interno dei soci lavoratori su cui il CdA sta proseguendo il lavoro avviato dai precedenti consiglieri. Si decide insieme come proseguire. In chiusura d’Assemblea viene presentata la Funzione Valutazione che viene ad ampliare e arricchire la struttura della cooperativa e che è progettata come supporto sia alle aree di produzione sia all’organizzazione. Si annuncia inoltre l’avvio di un nuovo corso coordinatori che stanno costruendo lo staff RUGP e la funzione formazione e per cui è richiesto il contributo di tutti i soci. Il 2009 si chiude con il primo pranzo sociale della cooperativa al ristorante!!! OBIETTIVI STRATEGICI 2009-2012 OBIETTIVO 1 : garantire ai soci condizioni di lavoro sostenibili OBIETTIVO 2 : migliorare la funzione comunicazione OBIETTIVO 3 : conoscere, sviluppare e diversificare le competenze degli operatori OBIETTIVO 4 : dichiarare strategie di sviluppo, in termini di consolidamento e di espansione, sia a livello territoriale sia nella definizione del campo d’azione OBIETTIVO 5: consolidare, sviluppare e rafforzare le funzioni amministrative interne alla cooperativa utilizzando anche risorse esterne (servizio segreteria, personale, banche, contabilità) OBIETTIVO 6 : riconoscere e valorizzare il ruolo dell’assemblea nell’assunzione di decisioni cooperative LE ASSEMBLEE E I SOCI Nel corso del 2009 la vita sociale della cooperativa ha visto 6 appuntamenti assembleari distribuiti nel corso di tutto l’anno, accompagnati nella prima parte dell’anno da momenti di lavoro in sotto-gruppi per prepararsi alle elezioni. Rispetto ai numeri dell’Assemblea, il numero complessivo dei soci è invariato tra 2008 e 2009, ma ci sono stati ingressi ed uscite: SOCI LAVORATORI SOCI SOVVENTORI SOCI VOLONTARI 2008 22 3 1 2009 23 2 1 L’assemblea ha visto l’ingresso di due nuovi soci lavoratori nell’Assemblea di luglio e l’uscita di un lavoratore a fine anno. Questo è stato un momento particolare di riflessione, dato che non succedeva da diversi anni che un socio se ne andasse. Inoltre è stata tolta dall’elenco soci una socia sovventrice che non partecipava alla vita assembleare da molto tempo. Rispetto alla presenza alle attività assembleari, la media dei soci presenti è circa 20, quindi il 79%. Ecco il dettaglio delle assemblee, dei temi trattati e dei presenti (fisicamente o con delega). ASSEMBLEE 07.02.2009 07.03.2009 30.03.2009 27.04.2009 ORDINI DEL GIORNO Aggiornamenti Sol.Co, impostazione lavoro pre-elezioni. Lavoro di preparazione alle elezioni, scelta delle procedure elettorali, comunicazioni dallo staff di RH. Candidature con motivazioni e discussione, elezioni. Relazione di gestione 2008, approvazione bilancio d’esercizio 2008, PRESENTI 20 20 23 20 L’Aquilone scs - Sesto Calende 1 1 30.07.2009 12.12.2009 nomina nuovo CdA e revisore dei conti, approvazione bilancio preventivo 2009. Approvazione bilancio sociale 2008, aggiornamenti Sol.Co e decisione futuro, fideiussione CHIAVE, funzione formazione. Bilancio pre-consuntivo 2009, questione sede, relazioni di 2° livello, regolamento interno dei rapporti tra Coop e soci lavoratori, presentazione funzione valutazione, aggiornamenti funzione formazione. 20 21 1 1 L’Aquilone scs - Sesto Calende CAPITOLO 2 LA COOPERATIVA AL SUO INTERNO 5 LA FOTOGRAFIA Nel 2008 si era constatato di come la struttura organizzativa fosse nata e si fosse sviluppata in parallelo alla crescita della cooperativa, cercando di rispondere alle esigenze che emergevano. Si era evidenziato come l'investimento crescente avesse portato alla ridefinizione di alcune aree, alla creazione di nuove funzioni e all'individuazione di nuovi bisogni. A riprova di quest’ultimo punto, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 è nata la “funzione formazione” e, sul finire dell’anno, si è delineata la “funzione valutazione” che diverrà operativa nel 2010. Il 2009 è stato l’anno in cui i quadri e le funzioni hanno approfondito le interrelazioni che le legano individuando sia strutture stabili (Ufficio Amministrazione), sia forme di collaborazione costanti (Staff RUGP), sia movimenti reciproci che si vanno man mano codificando. Dovendo cercare di rendere graficamente questa evoluzione è necessario un diagramma ricco di frecce, raggruppamenti e colori con cui rendere l’articolazione che l’organizzazione ha costruito al suo interno. Ci si sofferma sul “solo” livello di quadri e funzioni, senza indicare le relazioni che intercorrono tra questo livello, il CdA e le aree operative di servizi e progetti. Questo infatti costituisce l’organigramma su cui assemblea e CdA stanno tuttora ragionando. Questo schema appare come una fotografia sufficientemente attendibile dello stato dell’arte a fine 2009! L’Aquilone scs - Sesto Calende FUNZIONE TIROCINI FUNZIONE COMUNICAZIONE STAFF di MARKETING STAFF di RISORSE UMANE 6 FUNZIONE FORMAZIONE AMMINISTRAZIONE SEGRETERIA STAFF RUGP GESTIONE DEL PERSONALE UFFICIO AMMINISTRAZIONE LE STRUTTURE INTERNE Lo schema sopra riportato visibilizza i gruppi di lavoro stabili, i quadri e le funzioni con le reciproche connessioni. Vengono ora descritte tutte le parti dello schema con il dettaglio delle specificità di ognuna, degli obiettivi e delle modalità di lavoro messe in atto per il loro raggiungimento, le collaborazioni attivate. STAFF RUGP: Nel corso del 2009 si è stabilizzato un assetto “composito” che gestisca in modo integrato il personale. Per questo si è costituito lo “staff RUGP” che vede in collaborazione lo staff di Risorse Umane e la responsabile di Gestione Amministrativa del Personale. UFFICIO AMMINISTRAZIONE: L'Ufficio Amministrazione era nato nel 2008 per occuparsi di tutto quello che, in cooperativa, ha a che fare con la dimensione economica, finanziaria e del personale. Nel corso del 2009 si è consolidato l’assetto che comprende la presenza di tre figure (Amministrazione, Segreteria e Gestione Amministrativa del Personale) con specifiche competenze e che collaborano costantemente. L'Ufficio Amministrazione ha una sua collocazione fissa all'interno della cooperativa, con tre postazioni Internet dedicate. É attivo tutti i giorni della settimana, da Lunedì a Venerdì, per 8 ore al giorno (dalle L’Aquilone scs - Sesto Calende 9.00 alle 18.00). Una parte di lavoro è standard e viene svolta dalla impiegata amministrativa a tempo pieno in base alla programmazione fatta ed alle scadenze. Una parte di lavoro è invece legata a situazioni particolari (partecipazioni a bandi, problemi di liquidità, attivazione di nuovi contratti, altre emergenze) che vengono trattate, nel momento in cui si verificano, dal responsabile dell'Ufficio di concerto con la segreteria amministrativa e, eventualmente, con altri responsabili da coinvolgere. MARKETING: Struttura dell'equipe Tre persone fino a maggio, giugno-dicembre 2 persone C’è una responsabile che lavora in piena condivisione degli incarichi con gli altri membri dello staff; per ogni oggetto di lavoro (bandi, progettazioni, contatti) si individua un referente e si suddividono i compiti. Per le progettazioni marketing si connette con Risorse Umane per la definizione dei progettisti, successivamente dà il mandato e presidia le ore e il prodotto. Criteri di partecipazione a bandi e gare Connessione con la mission della cooperativa; Importanza strategica in relazione al territorio e alla cooperativa; Rispondenza alle competenze in possesso; Rispondenza alle esigenze di lavoro del personale; Sostenibilità economica. Cosa fa? 1. Gestione di: richieste provenienti dall'esterno; idee emerse dai soci; bandi (comunali, provinciali, regionali, fondazioni) in vista della selezione di progetti che siano in linea con la mission e risultino fattibili/sostenibili; 2. Fund raising; 3. Promozione della cooperativa. Connessioni con... - - OBIETTIVI AZIONI Aumentare il fatturato - - - Raccordo con Risorse Umane rispetto alla richiesta di progettisti e alle necessità legate al lavoro del personale (congruenza tra competenze di ciascuno ed incarico, esigenza del monte-ore); Contatto costante con i Coordinatori dei progetti/servizi per riprogettazioni ed ampliamenti; Referenti delle singole progettazioni; Rapporto costante con CdA sia per ricezione e restituzione mandato/operato, sia per definizione delle strategie; Contatto con altri interlocutori a seconda delle necessità; Collaborazione con Ufficio Amministrazione (preventivi, costi, tipologia contrattuale, ribassi per gare); Collaborazione con funzione Comunicazione per la parte promozionale. Progettazioni per bandi emessi dai Comuni; Progetti con finanziamenti da bandi privati; Implementazione dei servizi già presenti; Analisi approfondita delle richieste emerse. STRUMENTI - - - - Strutturazione di equipe di progettazione; Coinvolgimenti di più persone a seconda delle competenze, Mail ai coordinatori per verificare esigenze e bisogni; Rilevazione bisogni interni ed esterni; Analisi fattibilità RISULTATI Bando CAG e ADM a Vergiate; Progettazione del Bando Carcere; Bando CESVOV - Parole in corso; Approvazione del progetto POGAS - Hub Creativi; Approvazione del progetto Interreg Chiave; Bando Danilo Dolci Legalità in Viaggio; Centri Estivi a Gavirate e Coarezza L’Aquilone scs - Sesto Calende 7 Consolidamento/ampliam ento dei servizi esistenti. Approfondire il tema della comunità minori - - - Contatto con i vari Uffici di Piano (anche fuori provincia) per raccogliere i diversi bisogni ed orientamenti dei territori circa l’accoglienza dei minori; Valutazione pro e contro “appartamento protetto” vs “comunità minori”; Ricerca sedi idonee; Ipotesi progettuale; Ipotesi costi. - Formazione di un gruppo di lavoro (soci e lavoratori con esperienza lavorativa in comunità minori + marketing); Confronto in merito alle diverse metodologie di lavoro; Confronto in merito alle diverse tipologie di comunità minori (maschile, femminile, mista, infanzia, preadolescenza, adolescenza, pronta accoglienza, terapeutica...); Scheda preprogetto; Analisi di fattibilità. - - - - - - Approfondire il tema del lavoro con gli adulti e ipotizzare la metodologia de L’Aquilone. Individuazione di alcuni operatori disponibili e competenti per attivare un gruppo di ragionamento e confronto sul tema. Trovare un modo di connettersi con coordinatori e altre strutture interne alla coop. Sensibilizzare i coordinatori richiamando il loro ruolo di primi operatori del mkt; Comunicazioni costanti con il CdA; Incontri con i coord in occasione di progettazioni particolari. - - Creare strumenti di promozione della cooperativa - - Poca rispondenza da parte degli Uffici di Piano in generale, a parte quello di Sesto Calende; Alcune spinte da parte degli UdP verso strutture più “leggere” (v. CAG ad alta intensità); Mancanza di una struttura idonea disponibile; Costi ad oggi insostenibile per la cooperativa, soprattutto per la mancanza di una struttura idonea disponibile; Dalla scheda preprogetto si rileva la necessità di un confronto più approfondito in cooperativa per riflettere sul modello di comunità che più corrisponde alla cooperativa; Ipotesi di prendere nuovamente in considerazione la soluzione “appartamento protetto” che pare avere costi più sostenibili. Tutt’ora in fase di studio. - Costruzione condivisa del sito della coop; Costruzione dei materiali cartacei per Scheda: “Facciamo decollare le idee”; Scheda funzioni del marketing; Report e comunicazioni scritte al CdA. Bene il contatto costante con il CdA; non molto concretizzata la costruzione di strumenti di promozione e di documenti per spiegare cosa faccia mkt, ci si è concentrati maggiormente sulle urgenze e sulle progettazioni. Collaborazione con funzione comunicazione; Richiesta di testi ai coordinatori; L’Aquilone scs - Sesto Calende 8 la promozione. - Bilancio Sociale. RISORSE UMANE: Struttura dell'equipe Un responsabile e un collaboratore che si occupano di: selezione, monitoraggio incarichi, sviluppo professionale e organizzativo. L’aggiunta di un collaboratore è stata necessaria per presidiare in maniera più adeguata tutte le esigenze di tutti i territori in cui lavora la cooperativa. Cosa fa? Procedura di selezione degli operatori: è richiesta dai coordinatori per esigenze specifiche dei servizi e progetti; da mkt sia in fase di progettazione che in fase di formazione di equipe su nuovi servizi e progetti; Procedura di selezione dei coordinatori: è richiesta dal Cda, come preselezione di possibili soci candidati al ruolo di coordinamento; Procedura di monitoraggio incarichi: due volte l'anno (maggio e luglio, o su richiesta dell'operatore), viene effettuata una verifica degli incarichi svolti ed una ridefinizione degli impegni rispetto alla pianificazione generale degli incarichi estivi/annuali; Sviluppo professionale e organizzativo: in base alle esigenze del singolo, o a quelle dell'organizzazione, vengono svolti colloqui orientativi che permettono di ridefinire gli interessi professionali e i settori di sviluppo della cooperativa, al fine di valorizzare le competenze dei singoli e di creare contesti organizzativi adeguati ad esse. Connessioni con... OBIETTIVI - Staff stabile e istituzionalizzato con Gestione del personale; Raccordo con marketing sia per individuazione dei progettisti sia rispetto alle necessità legate al lavoro del personale (congruenza tra competenze di ciascuno ed incarico, esigenza del monte-ore). AZIONI Individuare le risorse umane più adeguate alle richieste di operatori ed entro i tempi stabiliti. - STRUMENTI Analisi delle richieste dei coordinatori; Verifica tra le risorse umane già attive in cooperativa; Preselezione di curriculum; Colloqui di selezione. Archivio curriculum; Scheda richieste. RISULTATI soddisfazione della richiesta nei tempi prefissati Costruire un insieme di incarichi sostenibile per l'operatore. - Analisi delle condizioni lavorative di ciascun incarico, e del peso complessivo. Colloqui con i coordinatori e con gli operatori. - Tenuta degli impegni; Fronteggiamento di stress e turn over. Coniugare i desideri e interessi professionali e organizzativi con i bisogni singoli e collettivi. - Mappatura delle competenze a disposizione; progettazione della struttura organizzativa nei ruoli consolidati e in sperimentazione. Colloqui orientativi; Sviluppo dei ruoli; Organigramma. Allargamento della responsabilità attraverso la strutturazione dei ruoli - - - GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL PERSONALE: Cosa fa? Ha Ha la responsabilità della gestione amministrativa del personale. Ciò significa presidiare i monte-ore degli operatori garantendo le condizioni contrattuali (staff con R.U.), risolvere questioni legate al singolo lavoratore (infortuni, malattie, maternità ecc) oppure a più persone, definire i livelli minimi e massimi di retribuzione per i collaboratori a progetto, i lavoratori occasionali e i liberi professionisti. Per quanto riguarda la sicurezza e la privacy gestisce, col supporto L’Aquilone scs - Sesto Calende 9 del consulente esterno, tutti gli aspetti legati alla cooperativa relativi a queste due tematiche (documentazione per appalti, formazione del personale, stesura documenti per infortuni/maternità ecc). Connessioni con... Con l’interno della coop: Consiglio di Amministrazione, marketing, Risorse Umane (Staff) Funzione formazione, coordinatori, Con l’esterno: si avvale della consulenza delle studio Sam (consulenza del lavoro) e della consulenza di Gestione Q.s.A (sicurezza sul lavore e privacy), fornitori, committenze, clienti, medico del lavoro. Come si gestisce La responsabile della gestione del personale ha una sua collocazione all'interno della cooperativa, all'interno dell'Ufficio Amministrazione nel quale ci sono tre postazioni Internet dedicate. Una parte di lavoro è legata a situazioni particolari (contrattazione sindacali, problemi con i lavoratori, attivazione di nuovi contratti, ecc) che vengono trattate, nel momento in cui si verificano, dal responsabile eventualmente coinvolgendo altri referenti interni. OBIETTIVI AZIONI E STRUMENTI Gestire il personale interno (dipendenti, soci, co.pro) ed esterno (lavoratori occasionali, p.iva, studi) - Gestire gli aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro e alla privacy - - - RISULTATI Colloqui; Stesura di documenti formali; Consulenza dello studio. La presenza all'interno della cooperativa di un responsabile dedicato alla gestione del personale ha migliorato diversi aspetti relativi alla gestione di tale area. Colloqui; Stesura di documenti formali; Consulenza dello studio. La presenza all'interno della cooperativa di un responsabile dedicato a seguire i temi della sicurezza e della privacy ha migliorato diversi aspetti relativi alla gestione di tale area. Corsi di formazione sulla sicurezza. - Organizzazione del corso di formazione sulla sicurezza per i coordinatori. - Settembre 2009: realizzazione del corso di primo soccorso e prevenzione antincendio. Elezione del rappresentazione dei lavoratori per la sicurezza - Spiegazione dell’incarico e raccolta candidature; Assemblea con lavoratori per elezione. - Elezione del rappresentante. - AMMINISTRAZIONE: Cosa fa? Controllo di gestione: costruzione e monitoraggio del budget annuale AQ, consuntivi periodici in collaborazione con i coordinatori, costruzione di preventivi per nuovi progetti/servizi o riprogettazioni (con mkt). Gestione finanziaria: gestione della cassa, recupero crediti, gestione pagamenti, rapporto con le banche e le assicurazioni, prestito soci. Contabilità: fatturazione, rendicontazioni, prima nota, archivio, registrazione fatture, liquidazione IVA, registri IVA, libro giornale, scadenze fiscali, libro inventari, bilancini contabili. Connessioni con... All'interno: Consiglio di Amministrazione, segreteria, mkt, Gestione del personale, coordinatori. All'esterno: fornitori, committenze, clienti. OBIETTIVI AZIONI Migliorare il controllo di gestione in cooperativa e la capacità di previsione dell'andamento economico sull'anno. STRUMENTI Coinvolgimento dei coordinatori e dei quadri ; Momenti formativi con i coordinatori sul Budget preventivo; Consuntivi periodici; Elaborazione preconsuntivi. RISULTATI - - Aumento competenze dei soci nel predisporre il budget; Contenimento dello L’Aquilone scs - Sesto Calende 10 tema del controllo di gestione. Presidiare meglio gli oggetti di lavoro non direttamente riconducibili alla mission della cooperativa ma ugualmente fondanti, strutturali e funzionali allo sviluppo e consolidamento dell'impresa cooperativa. Organizzazione dell'Ufficio Amministrazione. Organizzare in cooperativa l’Ufficio Amministrazione. Definizione del mansionario; Definizione degli ambiti di responsabilità - scarto tra ipotesi di preventivo e bilancio consuntivo. - - Strutturazione della corresponsabilità tra Funzione Amministrazione e Funzione Gestione Amministrativa del Personale. - Mansionario approvato da CdA - - Miglioramento del controllo di gestione e riduzione dei tempi di acquisizione dei dati; Miglioramento nella rendicontazione di progetti/servizi. L'Ufficio Amministrazione è operativo!!! SEGRETERIA AMMINISTRATIVA: Come si è sviluppata Dal 2009 figura impiegatizia a tempo pieno che supporta il lavoro dell’Ufficio Amministrazione e, più in generale, è punto di riferimento per i coordinatori Cosa fa? Segreteria, Elaborazione fatture, pagamenti in scadenza, gestione cassa, contabilità, gestione della posta, faldone documenti ufficiali, attribuzione codici, richieste dati, acquisti, gestione del faldone contratti, controllo prospetti presenza e rimborsi spese, rendicontazione dei progetti Interreg/Chiave e Pogas/Hub Creativi, gestione pulmino e sede Connessioni con... Tutti i coordinatori, SAM, Commercialista, responsabili della fatturazione dei clienti. FUNZIONE TIROCINI E RAPPORTI CON L'UNIVERSITA': Come si è sviluppata La funzione tirocini si propone di offrire un'opportunità formativa il più possibile aderente agli interessi e alle richieste di formazione espresse dal tirocinante. L'investimento nel mettere al servizio tempo, strumenti, know how...di una persona esterna inserita nell'équipe per un tempo determinato è molto alto, ma è compensato dal valore formativo di un percorso che non ha come finalità una ricaduta occupazionale o un "utilizzo" delle energie del tirocinante per fini organizzativi Struttura dell'equipe Tutor interno (responsabile della funzione) in collaborazione con i coordinatori dei servizi/progetti ove si inserisce il tirocinante Cosa fa? Colloquio conoscitivo volto a definire: area di interesse, tempi di attuazione, modalità di partecipazione… Contatto con coordinatore del servizio/progetto: condivisione dell'hp di inserimento, e delle linee generali di sviluppo del percorso, presentazione tirocinante. Avvio tirocinio: eventuale attivazione della convenzione con l'università, definizione degli obiettivi specifici del tirocinio, stesura del progetto formativo Colloquio intermedio con tirocinante e colloquio intermedio con coordinatore Arricchimento in itinere del percorso di tirocinio, ampliando la progettualità in relazione ai nuovi interessi che nascono nel tirocinante e/o alle possibilità che si concretizzano all’interno dell’ente. Colloquio finale con tirocinante e colloquio finale con coordinatore Eventuale raccordo con il tutor per l’università Ai colloqui più formali si aggiungono raccordi in itinere volti a monitorare l'andamento generale del tirocinio e apportare variazioni laddove sia necessario L’Aquilone scs - Sesto Calende 11 Valutazione finale del percorso e compilazione del libretto formativo Connessioni con... interne: coordinatori dei servizi/progetti di inserimento dei tirocinanti, èquipe di lavoro, funzione risorse umane esterne: tutor università per verifica dell'andamento del tirocinio (attualmente collaboriamo con Università Cattolica di Milano, Università dell'Insubria di Varese, Università Bicocca di Milano) OBIETTIVI AZIONI Garantire percorsi di tirocinio il più possibile attinenti ai bisogni e desideri dei tirocinanti Vari colloqui in fase iniziale volti a definire le aree di interesse STRUMENTI Curriculum di impresa; Carta dei servizi; Organigramma; Brochures; Relazioni dei servizi di interesse Monitorare in modo Colloqui con tirocinanti e efficace, ma non coordinatori. invasivo, il buon andamento del percorso. Incrementare le occasioni di collaborazione con Enti e Università. RISULTATI Positiva l'apertura che utilizzare gli strumenti elencati favorisce nell'ampliare le aree di interesse iniziale 12 i colloqui portano ad una serie di azioni che tengono conto di nuove istanze, eventuali difficoltà..portati dal tirocinante o dal coordinatore del servizio Inserimento annunci; Partecipazione ad incontri o momenti significativi. - - Sito dell'Università Bicocca; Siti degli studenti Abbiamo avuto un buon numero di tirocini attivati che nelle sedi universitarie restituiscono con soddifsfazione rispetto al percorso svolto. FUNZIONE FORMAZIONE: Perché è nata? Garantire e monitorare la formazione e l’aggiornamento di soci e lavoratori. Nata su istanza di CdA e RH e ufficializzata in assemblea soci. Struttura dell'equipe 1 responsabile con referente in CdA. Cosa fa? - Connessioni con... Parte informativa: far pervenire ai coordinatori informazioni sui corsi esistente da far pervenire ai lavoratori; Rilevazione dei bisogni formativi incontrando singolarmente coordinatori e quadri; Stesura del piano formativo annuale; Progettazione con i coordinatori dei percorsi formativi interni; Organizzazione del percorso (es. relatori, tempi, spazi, metodologia ...); Valutazione e documentazione delle formazioni sia interne che esterne; Contatti con Università ed agenzie formative; Ricerca occasioni in cui i soci possano spendersi come formatori. CdA, marketing, Rh, Gestione Personale, ufficio amministrazione, coordinatori, università, Cesvip. OBIETTIVI AZIONI STRUMENTI Rilevazione bisogni formativi con soci e coordinatori e dei lavoratori Mappatura. - Stesura piano formativo - Definizione di un piano organico delle - RISULTATI Colloqui individuali con coordinatori; Schede di rilevazione. Stesura del piano formativo. Schede di rilevazione; - Formazione interne (nel 2009: 3) e L’Aquilone scs - Sesto Calende - - Individuazione di occasioni per fare formazione azioni formative; Definizione dei tempi e delle modalità di realizzazione; Individuazione dei criteri per il cofinanziamento della coop alle formazioni. Raccolta dei bisogni di docenza del Cesvip - - - Raccordo con staff RUGP; Criteri; Mappatura degli enti formativi e delle loro proposte; Raccordo costante con delegata del CdA. partecipazione dei soci a percorsi di lungo periodo (4); Partecipazione dei lavoratori e dei soci a convegni e workshop. Incontri periodici con 6 soci hanno condotto il Cesvip; incontri formativi per: Raccordo periodico corso dote formativa con RH. (6 soci) per esterni; formazione equipe doposcuola (1 socio); formazione gestione d’impresa per CdA (1 socio). FUNZIONE COMUNICAZIONE: Struttura dell'equipe 1 responsabile che occasionalmente ha una collaboratrice, 1 referente del CdA Cosa fa? In atto: Bilancio Sociale Stampa (costruzione di comunicati stampa con i coordinatori, rassegna stampa) In costruzione: Materiale di promozione della cooperativa Sito (in costruzione) newsletter Connessioni con... CdA, marketing, Rh, coordinatori, assemblea soci, esterno. OBIETTIVI AZIONI Costruire un progetto di materiali promozionali della coop. - - Costruzione di un progetto per il sito della coop. - - Bilancio sociale partecipato. - - - - STRUMENTI Costruzione di una mappa delle necessità della coop insieme a mkt; Costruzione del rapporto di lavoro con Moskito design. - Momenti di confronto per raccogliere esigenze ed idee; Costruzione del rapporto di lavoro con Moskito design. - Costruzione indice individuando i nodi centrali da sviluppare; Collaborazione di coordinatori e aree organizzative; Presentazione condivisa con assemblea e lavoratori; Approvazione dell’assemblea. - - - - - RISULTATI Colloqui con mkt; Collaborazione e confronto con Moskito design. - Colloqui con aree organizzative della coop e con i soci; Incontri con Moskito design. Costruzione della prima bozza dell’albero di navigazione del sito. - Elenco dei possibili materiali di promozione; brochure del Centro per le Famiglie. Confronto con BS 2008: un anno referente del CdA; esplosivo! Schede delle aree di produzione che ogni coordinatore ha compilato per i propri servizi/progetti; Schede delle aree organizzative che ogni quadro e funzione ha compilato; Collaborazione con commercialista. L’Aquilone scs - Sesto Calende 13 14 L’Aquilone scs - Sesto Calende CAPITOLO 3: IL PERSONALE DELLA COOPERATIVA 14 IL QUADRO E IL CONTESTO L'area delle risorse umane conferma il dato di crescita registrato nell'anno precedente, attestandosi a fine anno a 83 unità (nel 2008: 72 unità): quasi raddoppiato il totale rispetto ai 43 operatori nel 2007. A fronte di un numero di soci lavoratori pressoché stabile (+1), si rafforzano in modo eguale sia i contratti a tempo determinato sia i contratti a progetto. L'insieme delle tipologie di contratto si presenta così: Soci lavoratori* Contratti t.ind. Contratti t. det. Contratti a progetto Consulenti TOTALE 2008 22 4 14 23 2009 23 4 18 29 9 9 72 83 *il 90% dei soci lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato Rispetto all'anno precedente, in cui il rapporto fra lavoratori soci e non soci era di 1/3, la presenza dei socilavoratori diminuisce ulteriormente avvicinandosi a 1/4 : di conseguenza non si riesce a garantire in tutte le equipe almeno un socio lavoratore nel ruolo di operatore. L’Aquilone scs - Sesto Calende Nel grafico successivo sono riportati i dati di crescita a partire dal 2004: 15 Diminuendo il numero di nuovi operatori, i coordinatori hanno potuto disporre di equipe con la maggior parte degli operatori già impiegati nell‟anno precedente di gestione del servizio. Stabilità che si riflette anche secondo il criterio della stabilità contrattuale: più di 1/3 degli operatori sono a tempo indeterminato; i dipendenti in tutto sono oltre la metà (54%); solo 1/3 sono contratti a progetto. L'inserimento degli incarichi a partita iva (consulenti) è dovuto al fatto che in questo caso la tipologia di contratto è determinata dall'operatore e dalla sua tipologia professionale (prevalentemente psicologhe), e non dall'organizzazione. Il dato dice di un criterio di relativa e proporzionata stabilità del personale, che si traduce in un carico di costi del personale che proprio nel 2009 si è fatto sentire con l‟adeguamento delle retribuzioni rispetto alla cosiddetta vacanza contrattuale. L'allargamento della componente lavorativa aumenta il divario in termini di genere rispetto all‟anno precedente: se il rapporto fra i soci lavoratori rimane di 2/3 di componente femminile, che arriva ai 4/5 considerando tutti i lavoratori. Considerando una equipe standard di 5 persone, una di queste è di genere maschile,il che significa che non si riesce più a garantire almeno un operatore di genere maschile. Al di là del dibattito interno sulla necessità o meno della diversità di genere nella funzione educativa, rimane il fatto che la selezione di personale di genere maschile sta diventando sempre più problematica per diversi fattori: l‟accentuata diminuzione di iscrizioni alla Facoltà di Scienze dell‟Educazione da parte di studenti di genere maschile, dovuta anche all‟aumento degli iscritti nei corsi di laurea „prima infanzia‟; la ricerca di una retribuzione economica più elevata, con una propensione maggiore, rispetto al genere femminile, a cercare e trovare impiego nella vicina Confederazione Elvetica; una maggior probabilità di ricevere curriculum da parte di „educatori senza titolo‟, cioè con percorsi diversi rispetto a Scienze dell‟Educazione, che si scontra con il criterio interno di selezionare preferibilmente educatori con titolo congruente; una conseguente maggior concorrenza nella selezione di questa porzione di personale fra le cooperative sociali che gestiscono Servizi educativi; una diminuita capacità di aggancio tramite „reti‟ informali fra colleghi. La sforzo di mantenere personale con titolo specifico rispetto alla tipologia dei servizi gestiti è confermata dai seguenti dati. La quasi totalità degli operatori possiede un titolo di laurea, in quanto solo l‟11% detiene unicamente il diploma. Dei laureati, il 70% ha un titolo di laurea congruente con il compito educativo o psicologico richiesto dai propri servizi (laurea in scienze educazione o psicologia). Dei laureati in scienze dell‟educazione, i 2/3 hanno la laurea quadriennale o la specializzazione. Incomincia ad essere interessante il ri-orientamento curriculare di alcuni: già 3 operatrici si sono iscritte a Scienze L’Aquilone scs - Sesto Calende dell‟Educazione (due di queste in possesso di Laurea in Lettere Moderne). La cooperativa inoltre ha creato opportunità per sviluppare formazioni e aggiornamenti di soci e lavoratori: 4 soci hanno partecipato a formazioni di lungo periodo (1 alla Scuola di Sviluppo di Comunità organizzato dalla rete Metodi, 1 ad un Master sui disturbi dell‟Apprendimento promosso dall‟Istituto Bruner e 2 al corso di perfezionamento Infanzia Negata, organizzato dall‟Università Cattolica, nell‟ambito tutela minori); 2 equipe hanno partecipato ad un corso di formazione organizzato internamente alla cooperativa (macroequipe educativa di strada e equipe doposcuola Malnate); Tutti i coordinatori hanno partecipato a due seminari legati al tema della sicurezza; Una formazione ha coinvolto l‟intero Cda sul tema dei delegati territoriali; Diversi operatori hanno partecipato a convegni seminari e workshop. Laurea specifica con l‟aggiunta di esperienza almeno quinquennale sono invece i requisiti di base richiesti da L‟Aquilone per i servizi individualizzati di Assistenza domiciliare (ADM) sia in ambito preventivo che in ambito di tutela. Nel 2009 si è confermata la tendenza dei Servizi Sociali Comunali di attivare preferibilmente questa tipologia di intervento: questo succede per una accresciuta quantità di prese in carico in corso, ma anche per una ragione strettamente economica che fa preferire le soluzioni di non allontanamento dal nucleo familiare. In tutti i territori in cui siamo attivi il numero di operatori coinvolti in questo settore è più che raddoppiato, e sono aumentati i soci lavoratori che li coordinano (5). L‟azione di selezione non è semplice perché nei servizi individualizzati occorre anche incrociare i bisogni rilevati e gli obiettivi proposti dai Servizi con le competenze professionali degli operatori, oltre a tener conto degli orari di solito tardo pomeridiani e preserali. Si è dunque rafforzata ed ha dato buoni risultati la ricerca di operatori con esperienza pregressa che sono impiegati in altre tipologie di servizi ed altre organizzazioni, ma che coltivano l‟interesse professionale per la relazione individualizzata in contesto domestico . ATTENZIONI SPECIFICHE Nel corso del 2009 sono emersi due ambiti di attenzione che finora non avevano ancora inciso in maniera determinante: le sostituzioni brevi di personale e le maternità. SOSTITUZIONI BREVI DI PERSONALE: con l‟aumento del personale operativo sui vari servizi della cooperativa, lo staff RUGP ha dovuto organizzarsi per capire come gestire in maniera adeguata il problema delle sostituzioni temporanee. L‟esigenza di strutturarsi è stata avvertita maggiormente nel cosiddetto territorio est (distretti di Azzate, Tradate, Varese) in cui la cooperativa lavora, in quanto presenta una numero di servizi “fissi” pomeridiani molto più alto rispetto agli altri due distretti. Questi servizi (quattro centri di aggregazione giovanile, sei servizi pomeridiani rivolti alla fascia elementari, due servizi di pre/post scuola) hanno la caratteristica di avere una presenza quotidiana numerosa e costante dei minori che non permette all‟equipe di rimanere in “debito” di operatori e di avere un periodo di apertura fissa da un minimo di tre giorni settimanali ad un massimo di cinque. Lo staff RUGP ha cercato di incrociare le esigenze dell‟equipe (non rimanere con un sottonumero di operatori) con la volontà, condivisa con i coordinatori dei servizi in questione, di dare un senso educativo alla sostituzione: molto spesso, infatti, i coordinatori si chiedono come può essere di aiuto all‟equipe un educatore che non conosce il servizio, che non conosce i minori e i colleghi, e che rimane per un brevissimo periodo (a volte anche solo una giornata) a disposizione. A settembre 2009 si è quindi deciso di aprire una selezione esterna per assumere una studentessa in formazione presso la facoltà di Scienze dell‟Educazione che si rendesse disponibile per le sole sostituzioni presso i servizi da noi gestiti; l‟idea era quella che una studentessa fosse interessata ad osservare ed iniziare ad interagire in diverse realtà educative del territorio (che coprissero anche diverse fasce d‟età) e che fosse più flessibile e più libera da impegni rispetto ad L’Aquilone scs - Sesto Calende 16 un altro lavoratore della cooperativa. Inoltre ciò avrebbe garantito alla cooperativa la continuità educativa sui servizi: la stessa figura che tutte le volte sostituisce gli operatori, gradualmente impara a conoscere i servizi ed i minori e ad entrare in relazione con loro. Questo sistema non regge più nel momento in cui aumentano i servizi da gestire e aumentano le richieste di sostituzione. L‟ipotesi che si sta sviluppando in questo momento è quella di ripensare ad un numero maggiore (due/tre) di queste figure per il prossimo anno. MATERNITA‟: Nell‟ottica di gestire al meglio questo momento tanto importante per la vita delle lavoratrici della cooperativa, nell‟anno 2009 il responsabile delle risorse umane e la responsabile della gestione amministrativa del personale hanno partecipato ad un percorso formativo organizzato dall‟Associazione Sodalitas di Milano. Il corso ha permesso di approfondire alcune questioni legate alla generatività e alla maternità e ha fornito alla cooperativa spunti di riflessione e strumenti che sono stati molto utili all‟Aquilone e alle future madri. E‟ evidente che il tema della generatività, per un‟organizzazione composta per l‟80% da lavoratrici di età compresa fra i 25 e i 35 anni ed impiegate con contratti da dipendenti, merita un‟attenzione ed un interesse altissimo e sempre crescente. In base all‟esperienza del 2009, in cui ben 9 lavoratrici sono state interessate da questa condizione, sempre più lo staff RUGP si sta attrezzando per sostenere le future madri in alcuni momenti delicati, quali il distacco dall‟ambiente lavorativo e il successivo rientro, prestando sempre più attenzione ai passaggi di consegne, nel rispetto dei tempi sia individuali sia organizzativi. Interessante è anche il dato relativo alle aree organizzative: sempre più infatti le lavoratrici in gravidanza, quando non possono continuare a lavorare nei loro progetti e servizi per motivi legati alla sicurezza, lavorano nelle aree organizzative (la gestione del personale, la segreteria, la comunicazione) esplorando così parti della cooperativa fino a quel momento per loro poco visibili e contribuendo, mediante il loro lavoro, a migliorarle ed innovarle. Infine, dall‟analisi dei bisogni emersi nel corso dell‟anno, sono stati individuati alcuni nodi fondamentali che hanno orientato la progettazione di nuove azioni per il 2010: necessità di una maggior attenzione alla „chiusura‟ degli incarichi con opportuni colloqui; l‟esplicitazione dell‟istanza di valutazione delle prestazioni degli operatori, con la strutturazione di modalità di monitoraggio e autovalutazione. L’Aquilone scs - Sesto Calende 17 CAPITOLO 4: LA RETE 18 IL QUADRO DI RIFERIMENTO Rete è una parola che, nel lavoro sociale, ha molteplici significati; non indica tanto una cosa quanto un come; non un prodotto, quindi, ma un processo. È una parola che richiama fortemente il concetto di relazione, che è il principio cardine del nostro lavorare. È uno strumento di lavoro che va mantenuto, cioè tenuto bene con intenzionalità. Su base territoriale il quadro delle relazioni di rete della cooperativa è composto da: - Ente Pubblico, sostanzialmente Comuni e Uffici di Piano - Scuole - altre cooperative e organizzazioni del Terzo Settore presenti e operanti - famiglie Se invece guardiamo alle relazioni con il mondo della cooperazione, possiamo richiamare la distinzione utilizzata nell’’Assemblea del dicembre 2009: • • Relazioni di I livello: collaborazioni più o meno episodiche tra cooperative nell’ambito di progetti e servizi Relazioni di II livello: collaborazioni formalizzate tra cooperative, che originano un nuovo soggetto di ordine superiore (per esempio: i Consorzi) L’Aquilone scs - Sesto Calende • Relazioni di III livello: collaborazioni formalizzate tra organizzazioni di II livello che originano un soggetto nuovo, di ordine superiore (per esempio: CGM) Un ulteriore categoria è rappresentata da Legacoop e Confcooperative-Federsolidarietà, cioè le due principali associazioni di tutela, assistenza e rappresentanza delle cooperative aderenti. A loro spettano per legge i compiti di vigilanza e revisione delle aderenti. Nel 2009 la cooperativa ha iniziato ad interrogarsi sul tema della rete con altre imprese del Terzo Settore in modo del tutto nuovo; mentre negli anni passati la discussione era legata alle nostre varie appartenenze (il gruppo cooperativo con le cooperative Vedogiovane e Finis Terrae, l’appartenenza al Consorzio Sol.Co,), l’uscita dal Consorzio ha reso evidente che attualmente la cooperativa L’Aquilone non appartiene più, nemmeno formalmente, ad alcuna organizzazione di secondo livello, né ad alcuna Associazione di Categoria. L’Assemblea dei soci ha però dato mandato al Consiglio di esplorare nuove possibilità; non è in discussione quindi l’importanza di incontrare cooperative con cui ci possa essere un effettivo confronto sul tema etico/valoriale, la cui mancanza sembra essere all’origine dell’attuale situazione di “isolamento” che la cooperativa sta attraversando. LA RETE DE L’AQUILONE Riportiamo qui sotto delle tabelle in cui sono riportati gli attori della rete con cui lavoriamo, divisi in: - Rete istituzionale che comprende la committenza del progetto/servizio; - Rete interna Aquilone che visibilizza le connessioni interne tra i servizi/progetti gestiti dalla cooperativa; - Rete servizi territoriali in cui rientrano i servizi pubblici (comunali, provinciali, regionali, nazionali) con cui si relazionano le equipe; - Rete realtà territoriali di cui fanno parte le associazioni, gli oratori, i gruppi sportivi, etc. DISTRETTO DI SESTO CALENDE Rete istituzionale Rete interna Aq Rete servizi territoriali Rete realtà territoriali CAG Vergiate Comune di Vergiate InformaGiovani Assistente Sociale, Biblioteca, InformaLavoro, Scuole Oratorio, Associazioni locali Centro Estivo Vergiate Comune di Vergiate Ig, ccr Servizi Sociali, Biblioteca CCR Vergiate Comune di Vergiate Giocoteka Cimbro Uffici Comunali: Ufficio Scuola, Ufficio Tecnico, Area Amministrativa, InformaGiovani Educatore di Plesso Comune di Varano Varano Borghi Borghi e Ternate sportello d'ascolto psicologico, educativa di strada Assistenza ai minori Piano di Zona di in relazione Sesto Calende e Educativa di Biblioteche, Strada, Sportello di Assistente Sociale, Conad Assistente Sociale, corpo docente L’Aquilone scs - Sesto Calende 18 all'Autorità giudiziaria Comuni del Distretto Ascolto nelle scuole, InformaGiovani Servizio Tutela Ufficio di Piano Educativa di strada, Assistenti Sociali, sportello di ascolto Servizi Sanitari nelle scuole, Distrettuali, Servizi Educativi, biblioteche, informagiovani… Prescuola Sesto C Scuola Ungaretti Scuola Giocoteca e CAG Cimbro Comune di Vergiate Ig, CCR biblioteca, servizi sociali Sportello Ascolto Minori Ufficio di Piano e Comuni di Angera, Ispra, Varano B e Travedona M. Referente scolastico, servizio sociale comunale, servizi sanitari (NPI), servizi e progetti educativi. La Cruna del Lago Piano di Zona di Sesto Calende. InformaGiovani Vergiate InformaGiovani, Servizi Sanitari distrettuali, Servizi Educativi Territoriali. Gruppi sportivi Oratorio e Associazioni. Servizi Comunali, Biblioteche, scuola Oratorio, Associazioni Comune di Vergiate CAG, EdS, CCR, InformaLavoro, biblioteca,Coordina mento IG e IFL provinciale, scuole elementari e medie di Vergiate, Ufficio Scuola. Alpini, Giove, Fuori dal Comune, Il Faro, oratorio, Canottieri Assistenza scolastica Vergiate Azienda Farmaceutica di Vergiate e Istituto Comprensivo Vergiate NPI, centri pomeridiani per assistenza Handicap, assistente sociale, scuola. Oratorio Spazio Educativo Pomeridiano Comune di Sesto C. Servizi Sociali, Servizio Civile comunale per il trasporto di alcuni minori e l'affiancamento degli educatori al servizio, Scuole elementari (principalmente Ungaretti). Oratorio, Gruppo San Giorgio CHIAVE Regione Lombardia, Comune di Sesto C./Vergiate/chiasso come partner Informalavoro Vergiate Scuola media Sesto C. Affido Leggero Comune di Vergiate Servizi Sociali Reti familiari informali . Volare Alto CESVOV Scuole Superiori Dalla Chiesa e Marincianum Ass. “Noi con Voi”; AGESCI Sesto Calende; ass. AMA Altri servizi coop, ADM. IG Vergiate, CAG Adolescenti Corgeno, Tutela minori Distrettuale Ufficio di Piano L’Aquilone scs - Sesto Calende 18 Parole in Corso CESVIP Ufficio di Piano, Scuole elementari, Consultorio, Uffici Comunali Hub Creativi Regione, rete delle coop del progetto ADM Vergiate Comune di Vergiate CAG Varie educative di strada e CAG, IG Vergiate ADM Sesto Calende Comune di Sesto Calende Cittadini del Mondo Piano di Zona di Sesto Calende, Biblioteche, Comune di Sesto Calende Servizio Sociale, Neuropsichiatria Infantile, Centro psico-sociale, Scuola Oratorio 18 Assistente Sociale, Associazioni Neuropsichiatria, sportive e ricreative Servizi del territorio DISTRETTO DI TRADATE Committenze Rete interna Aq Rete servizi territoriali CAG Venegono S. Comune di Venegono Superiore CTI, Parco Robinson, Centro per le Famiglie, CAG OQUPE' di Vedano collegamento provinciale CT Centro per le Famiglie CARIPLO CTI, CAG (Finanziatore); Comune di Venegono Superiore (Partner) EduBar Comune Venegono Superiore CAG Vedano Olona Comune di Vedano Olona CTI Venegono S. Comune Venegono Superiore Parco Robinson Assistenza Scolastica Rete realtà territoriali Ufficio di Piano, Comuni del Distretto. Associazione MICS, service POMARICO scuola numerose associazioni, oratorio, cooperativa Neverland CAG di Venegono, Centro per le Famiglie, Assistenza scolastica) Servizi Sociali, NPI, Scuola, Servizio Tutela Minori del Distretto. Ass. La Nostra Famiglia, Parrocchia e Oratorio Comune Venegono Superiore CAG di Venegono Servizi Sociali, NPI, Scuola, Nostra Famiglia, Servizio Tutela Minori del Distretto. Comune di Vedano Olona CAG Vedano, educativa di strada, assistenza domiciliare minori Servizi Sociali, NPI, Ente accreditato che si occupa di diagnosi funzionali e terapie riabilitatili L’Aquilone scs - Sesto Calende ADM Piano di Zona, Comune di Venegono Inferiore CAG assistente sociale, tutela minori, npi, La Nostra Famiglia DISTRETTO DI VARESE Committenze Rete interna Aq Rete servizi territoriali Rete realtà territoriali Doposcuola Bodio Lomnago Comune di Bodio Lomnago Funzione Tirocini Servizio trasporto e mensa, Scuola, NPI Ass. Quadrifoglio, Comitato Genitori, Oratorio Doposcuola Gurone Comune di Malnate funzione Formazione, Centro per i Ragazzi Assistente Sociale, Oratorio, scuole, Scuola, servizio associazioni sportive assistenza handicap, e famiglie servizio adm. Doposcuola Malnate Comune di Malnate funzione Formazione, Centro per i Ragazzi Assistente Sociale, Oratorio, scuole, Scuola, servizio associazioni sportive assistenza handicap, e famiglie servizio adm. Pre scuola Malnate e Comune di Gurone Malnate Scuola Famiglie Post scuola Malnate Scuola Famiglie Assistente Sociale, Fondazione Don Gnocchi, ManiTese Servizi sociali di Varese. Piano di zona di Varese, progetto Antares Scuole superiori di Varese, Naturart Oratori, Associazioni, La Portineria Comune di Malnate Centro per i Ragazzi Comune di Malnate Ass. Scolastica H, EdS, CORALLO Piano di Zona Varese Educativa di Strada Comune di Malnate Centro per i Ragazzi, Corallo InformaGiovani, Biblioteche, Servizi Comunali Assistenza Scolastica Comune di Malnate Doposcuola, Centro per i Ragazzi, ADM Scuola Media InformaGiovani InformaLavoro Polizia Locale Servizi Sociali ADM Comune di Malnate Centro Ragazzi. Servizio sociale, neuropsichiatria infantile, consultorio, centro psico sociale, scuola, la nostra famiglia ecc Servizio Tutela Comune di Malnate EdS, Centro per i Ass. Sociale della Ragazzi di Malnate Tutela, Ass. Sociale Comunale. Oratorio e Consulta Sociale Consulta di Zona di Gurone La Portineria Associazioni Sportive, SoS Oratorio Ass. Calcio, LA FINESTRA per inserimento lavorativo estivo. DISTRETTO DI AZZATE L’Aquilone scs - Sesto Calende 18 Committenze Rete interna Aq Rete servizi territoriali Rete realtà territoriali Piripettenusa E Spazio Giovani Comune di Gazzada Assistente Sociale CAG la Tana Comune di Mornago Scuole, Assistente Sociale. Oratori, Associazioni sportive. Giocoteka Comune di Mornago Assistente Sociale, Scuola elementare Oratorio, Ass. sportive Servizio Tutela Ufficio di Piano ADM Tutela Comune Gazzada Servizi specialistici, Azienda ospedaliera ADM Comune di Mornago CAG, Giocoteca, Assistente sociale, neuropsichiatria infantile, La Nostra Famiglia, scuola. Oratorio, associazioni sportive. Spazio Giovani Servizi Specialistici 18 DISTRETTO DELLA VAL CERESIO Assistenza Scolastica Committenze Rete interna Aq Rete servizi territoriali Rete realtà territoriali Piano di Zona e Comune altri servizi coop NPI, Ente accreditato che si occupa di diagnosi funzionali e terapie riabilitative, ass. sociali, scuola. Oratorio Rete interna Aq Rete servizi territoriali Rete realtà territoriali Rete interna Aq Rete servizi territoriali Rete realtà territoriali DISTRETTO DI SOMMA LOMBARDO Committenze Centro Estivo Coarezza Parrocchia DISTRETTO DI CITTIGLIO Committenze Centro Estivo Gavirate Comune di Gavirate Servizi Locali A livello gestionale e amministrativo attorno alla cooperativa ruotano diversi consulenti con cui si sta costruendo una modalità di lavoro condivisa che permetta una migliore qualità dell'operato: • • Dott. Fabio Medina - Revisore dei conti; Studio SAM di Livia Pregnolato - Consulente del lavoro; L’Aquilone scs - Sesto Calende • • • • Studio SIGMA di Barbara Sparagino - Consulente commercialista (fiscale, amministrativa, finanziaria); Gestione Q.S.A. Di Mauro Banchini - consulente per la sicurezza sul lavoro; UNIPOL Assicurazioni; UNICREDIT Banca e Banca Commercio & Industria. 18 L’Aquilone scs - Sesto Calende CAPITOLO 5: LA RESTITUZIONE SOCIALE DELL’OPERATO 71 LA TRASVERSALITA’ L’organizzazione della cooperativa esprime una divisione per Distretti Territoriali delle Aree di Produzione; questa suddivisione conferma la necessità di una maggior visibilità e presenza nei luoghi dove la cooperativa lavora ma, per contro, sembra non favorire l’avvio di progettazioni trasversali che comprendano più Comuni appartenenti a Distretti differenti, su tematiche di interesse comune. In Assemblea da qualche tempo è emerso il tema della trasversalità, cioè l’attivazione di progetti che coinvolgano differenti Distretti in cui lavoriamo, o differenti Comuni; si mette in evidenza come sia difficile, ad oggi, realizzare e gestire questo tipo di progettazioni. Però alcuni esperimenti di “trasversalità” sono già presenti: L’Aquilone scs - Sesto Calende − − − trasversalità tra progetti dello stesso territorio: nel Distretto di Sesto Calende l’educativa di strada, il progetto Hub Creativi e il progetto CHIAVE aumentano le occasioni di lavoro insieme; trasversalità della tipologia d’intervento su territori diversi: • l’educativa di strada è promossa in differenti Comuni e Distretti e si stanno costruendo occasioni di formazione e confronto tra le diverse equipe; • dal 2008 è attivato un coordinamento dei CAG, che coinvolge tutti i coordinatori dei CAG gestiti dalla cooperativa. trasversalità di strumenti: la web radio, a partire dal progetto Hub Creativi, si è diffusa in molti servizi e progetto gestiti dalla cooperativa sui diversi territori. Nel 2009 è stata avviata e portata a compimento una prima esperienza di progettazione originale e trasversale con il progetto “Legalità in Viaggio” che qui presentiamo: PROGETTO LiV: LEGALITA’ IN VIAGGIO TERRITORI Distretto di Sesto Calende: EdS di Sesto e CAG di Vergiate Distretto di Tradate: CAG di Venegono S Distretto di Varese: EdS e CAG di Malnate ENTE TITOLARE Fondo Danilo Dolci, Comuni di Malnate, Centro Famiglie Venegono Sup, Vergiate, Coop Lombardia MISSION Promozione della cultura della legalità ai pre-teen ATTIVITA' Formazione sui temi della legalità attraverso interviste e percorsi specifici, viaggio esperienza Palermo; peer education nei territori. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Promozione della cultura della legalità e dell'approccio di Danilo Dolci. Territorio Attivazione di cittadinanza attiva. Genitori Riflessione su tematiche importanti e complesse. Insegnanti Conoscenza di esperienze di sensibilizzazione alla legalità promosse da giovani. Ragazzi Incontro con testimoni diretti e autorevoli; autoriflessione e sperimentazione dell'impegno di essere un peer educator. Cooperativa Percorso trasversale di acculturamento di competenze sulla Legalità. OBIETTIVO PREVISTO Promozione della cultura della legalità OBIETTIVO RAGGIUNTO Promozione della cultura della legalità BENEFICIARI DIRETTI INDIRETTI MINORI 14 700 ADULTI 28 100 L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 I PROGETTI E I SERVIZI CLASSIFICAZIONE DESTINATARI FASCIA D'ETA' DELL'OFFERTA INTERVENTI INDIVIDUALI IN BASE ALLE INTERVENTI A SCUOLA FASCE D'ETA' DEI INTERVENTI TEMPO LIBERO 0-6 adm Progetti di sostegno scolastico ELEMENTARI Tutela e spazio neutro adm e adh sostegno educativo scolastico prescuola Giocoteka CTI spazio pomeridiano centri estivi doposcuola / postscuola Tutela e spazio neutro adm e adh Educatore di plesso CCR sostegno scolastico pedagogista CAG educativa di strada centri estivi CAG educativa di strada formazione al volontariato edubar informagiovani PREADOLESCENZA ADOLESCENZA Tutela e spazio neutro adm e adh ADULTI Tutela e spazio neutro adm e adh spazio protetto pedagogista Sportello pedagogico formazione insegnanti Animazione gruppi genitori affido leggero centro famiglie conferenze serali informagiovani formazione facilitatori interculturali CLASSIFICAZIONE DELL'OFFERTA IN BASE ALL’AMBITO TERRITORIALE AMBITO DISTRETTUALE SESTO CALENDE SERVIZI PROGETTI ADM CAG + Centro Estivo (Vergiate) Legalità in Viaggio ADM prev (Comune Vergiate) Informa Giovani (Vergiate) CCR (Vergiate) Assistenza Scolastica (Comune) La Cruna del Lago EdS Spazio Educativo Pom. (Sesto ) Assistenza minori in relazione attività giudiziari Affido leggero (Vergiate) ADM Tutela (UdP) Educatore di Plesso (Varano B) Volare Alto (Sesto C) ADM prev (Comune Sesto) Prescuola (Sesto C) Parole in Corso (Sesto C) L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 Giocoteka (Vergiate) CHIAVE Sportello Ascolto Minori Hub Creativi AMBITO DISTRETTUALE TRADATE SERVIZI PROGETTI ADM CAG (Venegono S) Legalità in Viaggio Assistenza scolastica (UdP) Centro per le Famiglie (Venegono S) ADM (UdP) EduBar (Venegono) Assistenza Scolastica (Vedano) CAG Oqupè (Vedano) CTI (Venegono S) 71 Parco Robinson (Venegono S) AMBITO DISTRETTUALE VARESE SERVIZI PROGETTI ADM Doposcuola (Gurone) Corallo Assistenza Scolastica (Malnate) Doposcuola (Malnate) Nodo di Alice ADM prev. (Malnate) Doposcuola (Bodio L) Legalità in Viaggio ADM Tutela (Malnate) Centro Ragazzi (Malnate) EdS (Malnate) Pre e post scuola (Malnate) AMBITO DISTRETTUALE AZZATE SERVIZI PROGETTI ADM Spazio giovani e Piripettenusa (Gazzada) ADM Tutela (Uff. di Piano) CAG Tana (Mornago) ADM (Mornago) Giocoteca (Mornago) ADM prev (Gazzada) Servizio Tutela Minori AMBITO DISTRETTUALE VAL CERESIO SERVIZI PROGETTI ADM ADM-Ass. scolastica (UdP) AMBITO DISTRETTUALE SOMMA LOMBARDO SERVIZI PROGETTI ADM Centro Estivo Coarezza AMBITO DISTRETTUALE CITTIGLIO SERVIZI PROGETTI ADM Centro Estivo Gavirate L’Aquilone scs - Sesto Calende AMBITO DISTRETTUALE DI SESTO CALENDE SERVIZIO CAG VERGIATE ENTE TITOLARE Comune di Vergiate MISSION Finalità principali: offrire uno spazio d’incontro e crescita attraverso la creazione di relazioni significative,; costruire percorsi di crescita e di sviluppo di autonomie e protagonismo per preadolescenti ed adolescenti; diventare riferimento e risorsa per la comunità locale collaborando con essa. Se il cag è un servizio che accoglie bambini, preadolescenti ed adolescenti e con loro cerca di costruire percorsi educativi, allo stesso tempo deve coinvolgere tutte le agenzie che di educazione si occupano e che sono coinvolte in prima persona (genitori, famiglia, scuola, società sportive, associazioni ed oratori…). Un cag aperto alla comunità è un centro che offre ai ragazzi gli strumenti per poter inserirsi attivamente all’interno della stessa, per poter vivere e conoscere meglio il contesto sociale in cui sono inseriti; ma allo stesso tempo un cag aperto alla comunità è un centro che accoglie le istanze e i bisogni che la comunità esprime, e cerca di stimolare la stessa a trovare risorse e risposte alle proprie esigenze. ATTIVITA' Preadolescenti: spazio studio, spazio aggregazione, gite, laboratorio video, spazio parola, laboratorio emozioni, assemblee, laboratori manuali, feste serali, colloqui con genitori, spazio musica, giochi di gruppo e sportivi, colloqui con la scuola. Adolescenti: spazio parola, giochi, pillole teatrali, laboratorio radio web, organizzazione e partecipazione al carnevale Vergiatese, feste serali, gite e d uscite sul territorio, corso formazione animatori volontari, attività di volontariato estiva. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Il CAG è riconosciuto come un servizio educativo a "disposizione" della comunità locale, dei servizi sociali stessi e delle famiglie. È visto come un luogo che genera energie positive e proposte innovative. D'estate diventa un servizio essenziale. Territorio Il territorio conosce poco il CAG invernale , mentre conosce molto di più il CAG estivo. Il centro viene visto sia come importante luogo aggregativo, sia come posto per le situazioni difficili. Da alcuni soggetti della rete (oratorio, servizi, alcune associazioni) è visto e vissuto come risorsa e come serio interlocutore. Genitori Il CAG da molti genitori è vissuto come importante luogo di crescita ed educativo, dove i figli possono sperimentarsi, star bene ed apprendere attraverso le relazioni. Vi sono ancora diversi genitori, però, che individuano l'utilità sociale del centro nell'essere luogo ove fare i compiti e dove poter mandare i figli per non lasciarli in giro. I genitori degli adolescenti sono in genere meno presenti e quindi è difficile dire che tipo di utilità vedono nel centro. Insegnanti Molti insegnanti faticano ancora ad comprendere fino in fondo la finalità del centro: molti di loro sono legati essenzialmente all'attività scolastica, che però al centro non è rilevante. Bambini/Ragazzi Spazio di incontro e di sperimentazione; possibilità di mettersi in gioco e di relazionarsi positivamente anche con adulti; luogo ove poter divertirsi e stare con gli amici; tempo di relax; il CAG da alcuni è vissuto come una casa, un luogo dove star bene. Cooperativa Servizio storico, che coinvolge un buon numero di soci e dà garanzia di L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 lavoro. Rimane un luogo dove poter sperimentare progetti nuovi e al quale agganciare servizi e progetti innovativi. Il CAG , essendo un servizio stabile, può fungere da co-finanziamento per nuove progettazioni. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Per i preadolescenti: aumento del numero dei partecipanti, aumento del senso di appartenenza al centro, sviluppo di percorsi di crescita unitari e significativi per il gruppo, sperimentazione di attività nuove; contatto maggiore di utenti attraverso le feste; realizzazione di un dialogo più significativo con le famiglie. per gli adolescenti:consolidamento del gruppo e accoglienza dei nuovi arrivati, costruire insieme un'idea di centro di aggregazione adolescenti e di uno spazio adeguato a questa età, costruire percorsi di protagonismo e di autonomia; sperimentare modalità nuove di relazione. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Per i preadolescenti: consolidare quanto fatto; costruire un nuovo gruppo dato che molti sono passati nel gruppo adolescenti, sviluppare il senso di appartenenza per i nuovi arrivati, garantire spazio di protagonismo e autonomia,aprirsi maggiormente alla comunità, creando percorsi e progetti in collaborazione con enti e associazioni, realizzando progetti interni che diano ulteriori possibilità di crescita e di assunzione di responsabilità ai ragazzi. Per gli adolescenti: accogliere l'ingresso dei nuovi arrivati che sono numericamente tanti; facilitare l'uscita o l'avvio di percorsi di autonomia per i maggiorenni; stimolare risorse e abilità individuali per favorire la realizzazione di progetti proposti e poretati avanti dai ragazzi stessi; creare uno spazio adolescenti aperto e non pensato unicamente per il gruppo frequentante; aprirsi alla comunità locale, nazionale ed internazionale. SERVIZIO CENTRO ESTIVO VERGIATE ENTE TITOLARE Comune di Vergiate MISSION Finalità e obiettivi: divertirsi; imparare a giocare (sia gruppo grandi che gruppo piccoli); sviluppare la dimensione fantastica; cercare di imparare ad ascoltare; condividere le regole di convivenza; imparare ad essere parte di un gruppo (attraverso il gioco e la relazione con gli altri, il rispetto delle regole). ATTIVITA' Tema: “ciack si gira!” (cinema) - laboratori manuali creativi con diversi materiali, laboratori espressivi teatrali, giochi di piccolo gruppo, giochi di grande gruppo, momenti di gioco libero, gite, uscite in piscina, feste, giochi sportivi in palestra, giochi d'acqua, giochi a squadre, laboratorio video. Dalle 8.30 alle 18.00. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Il centro estivo è riconosciuto come un servizio molto utile alla comunità: offre opportunità alle famiglie di trovare una soluzione altamente educativa per l'estate dei figli. L'investimento che l'amministrazione fa verso il centro estivo è molto alto. Territorio Il territorio attribuisce molta qualità al servizio, è visto come un servizio che funziona molto bene. Genitori I genitori riconoscono l'elevata utilità e importanza del centro estivo: non solo perché offre loro una soluzione per l'estate dei figli, ma anche e soprattutto perché garantisce uno staff di educatori preparato che offre l'opportunità di svolgere percorsi di crescita molto intensi per i figli. il centro estivo è un servizio molto richiesto. Il numero delle iscrizioni è sempre in aumento. Insegnanti Non si sono relazioni con gli insegnanti durante l'estate. Bambini/Ragazzi Il centro estivo è "mitico": uno spazio di divertimento e di esperienza che diventa intoccabile per bambini e ragazzi. Il livello di affezione è tale che L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 sempre più ragazzi arrivati in terza media ci chiedono di fare gli aiutoanimatori per poter rimanere in qualche modo all'interno del servizio e della fantastica esperienza che garantisce. Cooperativa Servizio storico, che coinvolge un buon numero di soci e dà garanzia di lavoro. Rimane un luogo dove poter sperimentare progetti nuovi e al quale agganciare servizi e progetti innovativi. Il CAG, essendo un servizio stabile, può fungere da co-finanziamento per nuove progettazioni. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 E’ stato offerto alle famiglie e alla comunità un servizio completo; il gruppo di ragazzi ha vissuto un'esperienza speciale di condivisione, collaborazione e co-costruzione di relazione e di processi. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Continuare ad offrire un servizio di qualità coinvolgendo le famiglie; offrire ulteriori possibilità ai ragazzi di vivere un'esperienza straordinaria e di divertimento, sperimentando nuove modalità relazionali e nuove attività. SERVIZIO ASSISTENZA AI MINORI IN RELAZIONE ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA ENTE TITOLARE Piano di Zona di Sesto Calende MISSION Fornire personale psicologico ed educativo per la costituzione delle equipe tutela minori comunali al fine di tutelare i minori che si trovano in situazioni familiari pregiudizievoli per la loro crescita e il loro benessere. ATTIVITA' Indagine psicologica, interventi educativi durante l'indagine, programmazione e monitoraggio degli interventi decretati dall'A.G. rispetto al minore ed al nucleo familiare, azioni di rete. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Fornire personale specializzato rispetto ad una metodologia di intervento condivisa, capace di integrarsi con il personale comunale; garantire un approccio 'educativo' che integri la specifica visione socio-psicologica del servizio Territorio Presenza costante nella rete dei servizi per la prevenzione e la presa in carico dei minori. Genitori Si misura in relazione alla consapevolezza del proprio condizionamento nelle relazioni famigliari. Insegnanti Un punto di riferimento rispetto alle situazioni che non riescono più a gestire. Bambini/Ragazzi A seconda degli atteggiamenti del genitore che è parte in causa e del condizionamento della relazione famigliare, è rifiutata, accolta strumentalmente, progressivamente riconosciuta, autenticamente accettata e richiesta. Cooperativa La forte responsabilità di poter partecipare professionalmente nei servizi che vanno a intervenire il disagio dei minori all'interno dei nuclei familiari. disagio e al OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 1. maggior definizione delle mansioni degli operatori psicologici rispetto alle competenze proprie dell'ASL 2. programmata la 'fusione' delle due equipe. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 1. applicazione del protocollo operativo; 2. integrazione fra le diverse professionalità impiegate. SERVIZIO LA CRUNA DEL LAGO (EdS) L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 ENTE TITOLARE Piano di Zona di Sesto Calende MISSION incontrare i gruppi informali di adolescenti nei luoghi da loro frequentati, prevenire il consumo di sostanze , collaborare con le reti della comunità per organizzare iniziative. ATTIVITA' incontri settimanali, relazione, chiacchierate, visione e discussione di film, gioco, organizzazione di eventi. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Presenza sul territorio che ottica educativa. osserva e entra in relazione con i ragazzi con Territorio Presenza educativa che raggiunge ragazzi difficilmente avvicinabili. Genitori Sanno che nel tempo dell'uscita i figli son con degli educatori, possibilità di confronto. Insegnanti Condivisione del disagio di alcuni ragazzi. Bambini/Ragazzi Qualcuno che li ascolta e cerca di costruire qualcosa con loro. Cooperativa prevenzione e collegamento con il territorio, integrazione degli interventi attivati sulla fascia adolescenziale, ottica in strada su alcune situazioni. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Massima estensione degli interventi, assegnato finanziamento integrativo Interreg. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Coordinare gli interventi tradizionali con le progettazioni Interreg; aumentare le opportunità per i ragazzi sia in strada che in altri luoghi da loro abitati; formare gli operatori all'utilizzo delle nuove tecnologie. SERVIZIO INFORMAGIOVANI ENTE TITOLARE Comune di Vergiate. MISSION Facilitare la partecipazione e il protagonismo giovanile. ATTIVITA' ATTIVITA' DI SPORTELLO (2 ore a settimana il sabato mattina delle10 alle 12); connessione con IFL Vergiate; PARTECIPAZIONE al coordinamento provinciale IG E IFL; EVENTI: Carnevale 2009; aspettando il 2 Giugno 2009 e festa del 2 giugno con i neo-diciottenni; festa di San Martino. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Visibilità del servizio, possibile nodo di connessione tra istituzioni ed associazioni, modo per contattare i 18enni. Territorio Il carnevale si consolida come momento comunitario e concorso delle maschere piace; attenzione data ai 18enni e spazio di espressione (pannelli). Genitori Bello il concorso delle maschere e il momento del carnevale. Insegnanti Concorso delle maschere. Bambini/Ragazzi Momento del 2 giugno e battesimo civico un pochino più sentito grazie alla preparazione (aperitivo e torneo di mini-golf e pranzo al 2); possibile luogo ove cercare informazioni sulle vacanze. Cooperativa Nodo di rete sia all'interno delle realtà istituzionali sia tra quelle informali sia tra i servizi gestiti dalla coop (san martino ne era l'emblema). L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Evento con 18enni in collegamento con il 2 giugno, consolidamento carnevale, provare a organizzare san martino mettendo in rete tutti i servizi rivolti ad adolescenti e giovani. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Rafforzare il momento con i 18enni, proseguire con il carnevale e rafforzare la rete interna ai servizi e con le realtà territoriali, esplorare il tema del lavoro giovanile. SERVIZIO SPORTELLO ASCOLTO MINORI ENTE TITOLARE Ufficio di Piano di Sesto Calende/Comuni di Angera, Ispra, Varano Borghi, Travedona Monate MISSION Fornire agli alunni delle scuole secondarie di primo grado (preadolescenti) l'opportunità di essere ascoltati e accompagnati tramite colloquio rispetto ai temi e ai problemi da loro sentiti nella crescita personale, scolastica, familiare; supporto agli insegnanti (ed eventualmente ai genitori) rispetto a situazioni di difficoltà e preoccupazione nella relazione con gli alunni (figli). ATTIVITA' Attività di sportello settimanale (3 ore di apertura) presso le scuole medie di Angera, Ispra, Varano Borghi, Travedona Monate. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Per i servizi sociali comunali e per l'equipe tutela comunale è una risorsa per la rilevazione di nuove situazioni di disagio e per il monitoraggio e un ulteriore sostegno di quelle già seguite. Territorio Poco visibile. Genitori Per alcuni è importante e rassicurante, per altri invece la reazione è di diffidenza e di chiusura. Insegnanti Servizio offerto per sostenere ed orientare alunni che attraversano momenti critici della loro crescita (vedi POF); per alcuni insegnanti è un'occasione di confronto, per altri rimangono alcune resistenze. Bambini/Ragazzi Persona adulta, neutrale e non giudicante, cui poter presentare personali difficoltà e sentirsi ascoltati, raccontarsi, avere chiarimenti. Cooperativa L'apertura alla prospettiva (competenze, specificità professionale) psicologica, per un confronto ed una integrazione dello sguardo educativo e la rilevazione di desideri/interessi/bisogni. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 1. da gennaio-giugno: garantita la continuità del servizio 2. riattivato il servizio in una scuola. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 1. creare un'equipe integrata con gli sportelli di consulenza pedagogica 2. continuare il lavoro di maggior raccordo con la rete dei servizi territoriali. SERVIZIO EDUCATORE DI PLESSO ENTE TITOLARE Comune di Ternate e Varano Borghi MISSION Sostegno educativo minori e consulenza docenti. ATTIVITA' Attività di diagnostica pedagogica, individualizzati, laboratori tematici. sostegno in clasee, progetti L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Trasformazione culturale dell'approccio relazionale educativo alle scuole medie. Territorio Non rilevabile. Genitori Sostegno educativo minori. Insegnanti Progettazione educative condivise. Bambini/Ragazzi Sostegno nelle difficoltà e ascolto. Cooperativa Originalità di modello presenza a scuola. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Consolidamento relazioni con i docenti. 71 OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Nuovi strumenti di diagnostica ed indagine pedagogica. SERVIZIO PRESCUOLA ENTE TITOLARE Scuola Elementare Ungaretti – Sesto Calende MISSION Accoglienza anticipata dei bambini iscritti. ATTIVITA' Gioco, ascolto dei racconti, gestione dinamiche dei bambini. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Spazio in cui i bambini possono giocare e divertirsi insieme. Territorio Genitori Percezione che i bambini siano ben accolti, spazio di gioco protetto, collegamento con le maestre tramite l'operatrice. Insegnanti Spazio protetto in cui i bambini possono giocare e sfogarsi. Bambini/Ragazzi Spazio di gioco per “sfogarsi” e socializzare, momento di ascolto e raccolta dei loro racconti, spazio per ripassare la lezione. Cooperativa Presenza continuativa nella scuola. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Stare nella scuola in maniera positiva. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 SERVIZIO GIOCOTEKA E CAG CIMBRO ENTE TITOLARE Comune Vergiate. MISSION Garantire, creare e assicurare il benessere dei bambini: essi devono trovare un luogo dove giocare, divertirsi, fare amicizie e stare bene; un luogo che li sappia accogliere e contenere; Sviluppare percorsi educativi di crescita e di supporto per favorire il sereno sviluppo di ciascun bambino; Offrire l'opportunità ai bambini di costruire relazioni interpersonali positive sia con gli adulti che con i coetanei; Stimolare l'acquisizione di strumenti e competenze utili alla crescita e allo sviluppo del senso critico rispetto alla realtà. L’Aquilone scs - Sesto Calende ATTIVITA' Giocoteka:attività di conoscenza ; attività legate all'esplorazione della natura e del territorio circostante (uscite e gite locali),castagnata, laboratori di cucina, laboratorio sul tema del riciclo (laboratorio carte riciclata), laboratorio sul tema del dono, giochi di fiducia, giochi di Kim, giochi di animazione di storie, lavoro corporeo per l'espressione delle emozioni, laboratorio interculturale. CAG Cimbro: si è lavorato molto con materiali quali il legno (attraverso il lavoro del traforo), la manipolazione della creta, l’esplorazione dei colori attraverso il disegno, la pittura su materiali diversi (anche le vetrate del CAG per il cambio di stagione), la creazione di un libro con disegni di fantasia e storie scritte dai bambini, giochi di gruppo , sportivi, di movimento; minipercorso sulla conoscenza di Vergiate e delle risorse che il paese offre ai bambini. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Il CAG per i bambini e la giocoteka sono riconosciuti come servizi educativi a "disposizione" della comunita locale, dei servizi sociali stessi e delle familgie. D'estate diventa un servizio essenziale. offre il venerdì pomeriggio un servizio alternativo alla scuola. Territorio Il territorio conosce poco il CAG invernale , mentre conosce molto di più il CAG estivo. Il centro viene visto sia come importante luogo aggregativo, sia come posto per le situazioni difficili. Da alcuni soggetti della rete (oratorio, servizi, alcune associazioni) è visto e vissuto come risorsa e come serio interlocutore. Genitori Buona conoscenza e collaborazione con i genitori. Essi vedono nel CAG e nei suoi educatori un luogo adeguato per il confronto circa le tematiche educative relative ai figli. Insegnanti Il rapporto con le maestre è abbastanza buono. La giocoteka è vissuta come uno spazio molto importante per i bambini e le educatrici vengono ritenute valide figure di confronto. Le maestre di Cimbro vedono il CAG di Cimbro come luogo utile ai bambini; faticano a vedere l'equipe degli educatori come un valido interlocutore educativo: rimangono ferme sulle loro posizioni. Bambini/Ragazzi Luoghi dove divertirsi, sfogarsi, giocare, sperimentarsi e stare con altri bambini. A Cimbro, soprattutto, il centro è vissuto come uno spazio libero da scuola e genitori dove poter dar sfogo a tutte le energie: positive e negative. A Corgeno, i bambini, vivono lo spazio anche come un luogo dove star bene con le proprie famiglie. Cooperativa Servizio storico, che coinvolge un buon numero di soci e dà garanzia di lavoro. Rimane un luogo dove poter sperimentare progetti nuovi e al quale agganciare servizi e progetti innovativi. Il CAG, essendo un servizio stabile, può fungere da co-finanziamento per nuove progettazioni. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Per la giocoteka: integrazione nel gruppo dei nuovi arrivati; maggiore comunicazione e dialogo con le famiglie, soprattutto con le famiglie straniere grazie alla collaborazione con le mediatrici culturali; maggiore senso di appartenenza e di rispetto verso il luogo e lo spazio, creazione di spazi e tempi adeguati per la sperimentazione del se, sia attraverso le attività e giochi sia attraverso la relazione con gli educatori. Per il CAG dei bambini: sperimentazione del se e di nuove tecniche di comunicazione, maggiore conoscenza del territorio e del proprio paese, creazione di un gruppo abbastanza coeso; sviluppo di maggiori nel giocare insieme, collaborazione con i CCR delle medie, colloqui con i genitori e con gli insegnanti. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Integrare i nuovi arrivati, migliorare il rapporto con le famiglie e ampliare la loro partecipazione ai diversi momenti della giocoteka, realizzare uscite sul territorio, aumentare le possibilità di L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 sperimentazione di se sia nella relazione sia nelle attività, sviluppare competenze e abilità personali specifiche, costruire relazioni significative, sperimentare le bellezza di uno spazio gioco di amicizia, costruire un gruppo abbastanza coeso e legato al servizio. PROGETTO CCR ENTE TITOLARE Comune di Vergiate MISSION Sperimentazione della vita democratica e partecipazione attiva. ATTIVITA' ELEMENTARI: presentazione del CCR, elezione dei consiglierini, visita in Municipio e intervista a Sindaco e Vice-sindaco. MEDIE: elezioni dei consiglieri, lavoro sia in commissioni sia in plenaria. Comm. CS: organizzazione tornei sportivi a fine anno scolastico, sistemazione rete della scuola e ricognizione delle strutture della scuola; Comm. Territorio: intervista a tecnico comunale di Sesto per questione muri legali, intervista a Sindaco e tecnico comunale rispetto a pista ciclabile e situazione lago di Comabbio; Comm. Mensa: questionario di valutazione della mensa, offerta della merenda equosolidale a tutti gli alunni della scuola; Comm. I ragazzi che lavorano: coordinamento dei lavori di ristrutturazione dell'auditorium. tutti i consiglieri hanno lavorato per sistemare l'auditorium. partecipazione alla giornata Sindaci&Sindaci. CONSIGLIO COMUNALE APERTO: incontro di tutto il CCR (elementari e medie) con gli adulti con presentazione dei lavori fatti e discussione. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Ottimo lavoro dei ragazzi, sia per serietà sia per propositività. Territorio Ragazzi che, per quanto giovani, si impegnano e sono concreti. Genitori Impegno civico, a volte difficile conciliare con la scuola, ma partecipi e curiosi del lavoro dei propri figli. Insegnanti Elementari: curiose e disponibili alla novità, attente a far ricadere sulle classi il lavoro dei consiglierini; medie: partecipi alcuni, un po’ più indifferenti altri. Bambini/Ragazzi Sperimentazione del farsi carico delle proprie responsabilità, alcuni in particolare hanno dato prova di grande serietà e maturità. Momento positivo che soprattutto i più piccoli cercano di preservare. Cooperativa Occasione di visibilità del nostro modo di lavorare, rapporto costante con Amministrazione. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Iniziare percorso nelle 5° elementari, consolidare il momento del consiglio comunale aperto, visibilità alla cittadinanza. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Avere uno spazio sul sito del Comune, seguire il processo elettorale delle amministrative. PROGETTO SPAZIO EDUCATIVO POMERIDIANO ENTE TITOLARE Comune di Sesto Calende L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 MISSION Offrire uno spazio di accoglienza e di sostegno per minori con difficoltà scolastiche o relazionali. ATTIVITA' Svolgimento dei compiti e momenti di gioco liberi e organizzati. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Territorio Luogo in cui è possibile agganciare e dare sostegno a bambini in difficoltà e non. Genitori Principalmente spazio per i compiti, per qualcuno luogo di socializzazione. Insegnanti Spazio di aggregazione e socializzazione, aiuto per i bambini in difficoltà nello svolgimento dei compiti e in particolare possibilità per alcuni bambini di essere sostenuti in maniera diversa. Bambini/Ragazzi Principalmente spazio per i compiti, luogo di gioco e di confronto importante. Cooperativa Possibilità operativa concreta con i bambini delle elementari, luogo in cui si incrociano diversi progetti, al momento unico servizio attivo sulle elementari a Sesto. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Riconferma del progetto con le sue caratteristiche. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Offrire spazi più flessibili alle esigenze di ciascun bambino, connettersi in maniera più efficace con la scuola. SERVIZIO VOLARE ALTO…SBATTENDO LE PROPRIE ALI ENTE TITOLARE CESVOV – associazione firmataria “Noi con Voi” MISSION Formazione/sensibilizzazione al volontariato. ATTIVITA' Il percorso-progetto si è sviluppato secondo le seguenti fasi: 1. Formazione nelle classi e selezione del gruppo; 2. La formazione; 3. La progettazione; 4. La realizzazione dell’evento. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Formazione al volontariato ai ragazzi - possibilità di raggiungerne un grande numero (grazie all'ingresso via-scuola). Territorio Soprattutto dalle associazioni di volontariato del territorio: possibilità che qualcuno dei ragazzi del percorso affluisca poi nelle associaizoni stesse come "giovane volontario". Genitori Insegnanti Progetto riconosciuto ed apprezzato (ormai da 5 anni) dagli insegnanti delle scuole superiori di Sesto Calende. Sensibilizzazione alle tematiche sociali/responsabilità. Bambini/Ragazzi Stare insieme in un nuovo gruppo; formarsi sul tema del volontariato; fare esperienze concrete presso le associazioni e mettersi alla prova; provare nuovi strumenti (es. giochi di ruolo, teatro, cortometraggi …);avere un credito scolastico; esprimersi. Cooperativa Attenzione al tema; rete locale molto preziosa, sia con le associazioni sia con la scuola. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 Stimolare nei giovani il pensiero e la riflessione sul tema del volontariato; creare un gruppo di ragazzi interessato ad approfondire il tema del volontariato e ad organizzare un’attività di formazione/sensibilizzazione al volontariato rivolta ai coetanei; formare un gruppo di ragazzi alle attività di volontariato; favorire la circolazione di informazioni sulle associazioni ed attività di volontariato possibili. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 I macro-obiettivi rimangono gli stessi. Gli strumenti invece sono sempre innovativi: per settembre 2010 è previsto un laboratorio web-radio. Il Piano di Zona, sempre per l'anno 2010-2011, ha messo a disposizione un'integrazione di danaro per continuare le attività in ottica territoriale. 71 PROGETTO PAROLE IN CORSO ENTE TITOLARE CESVIP MISSION Formazione dei facilitatori interculturali. ATTIVITA' Breve corso di formazione per operatori da ingaggiare in percorsi di mediazione interculturale, collegamento con vari uffici e realtà del territorio. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Non abbiamo avuto rimandi: si valuta che sia stata riconosciuto il potenziamento di operatori grezzi. Territorio Con il cambio di Amministrazione dal Comune non abbiamo avuto rilievi ed è scemato l'interesse anche dell'Ufficio di Piano Genitori Insegnanti Nei momenti in cui usufruiscono di una mediazione. Bambini/Ragazzi Gli alunni stranieri ingaggiati in un percorso di mediazione. Cooperativa Percorso formalizzato di formazione. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2009 Formazione dei facilitatori interculturali e creazione di un gruppo autonomo. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2010 PROGETTO HUB CREATIVI ENTE TITOLARE L'Aquilone scs come realtà del territorio inserita in cordata di 18 enti a livello regionale; finanziamento POGAS del Ministero della Gioventù tramite Regione Lombardia. MISSION Politiche giovanili suddiviso in tre ambiti principali: valorizzazione degli spazi, imprenditoria giovanile, creazione partecipata di eventi. ATTIVITA' Progetto della durata di 18 mesi (gennaio 2009 - giugno 2010). La progettazione si è sviluppata nel corso del 2009 in parallelo con alcune micro-azioni, la parte più corposa e visibile si è avuta nel 2010 (frutto del lavoro 2009). Nel 2009 si possono annoverare come azioni: incontri di condivisione del progetto della cooperativa con amministrazioni locali; incontri di rete con tutti i partner del progetto in cui ci si è conosciuti, si sono condivise le linee progettuali, si è fatta formazione; rassegna musicale a Sesto C (domeniche rock), 2 eventi a Taino, 2 eventi a Vergiate; progettazione Percorsi Sonori; L’Aquilone scs - Sesto Calende formazione radioweb e inizio della sperimentazione all'interno di CAG ed EdS; inizio progettazione del concorso Hub Sonica 2010". UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Regione: progetto specifico di politiche giovanili, sperimentazione. Territorio in nuce, sarà nel 2010 che Hub Creativi diventa visibile. Genitori in nuce, sarà nel 2010 che Hub Creativi diventa visibile. Insegnanti Bambini/Ragazzi si iniziano a vedere le potenzialità soprattutto correlate a musica e radio-web, esplosione nel 2010 Cooperativa Rete regionale con cooperative ed enti diversi (sperimentazione in ambito più ampio); progetto specifico sulle politiche giovanili che permette sia di sperimentarsi su aspetti nuovi (ad es. lavoro, imprenditoria e valorizzazioni in ambito lavorativo delle competenze informali) sia di acquisire strumenti nuovi per lavorare nei contesti in cui si è già attivi (radioweb). OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2009 Avvio del progetto con stesura di azioni rispondenti al territorio, acquisire nuovi strumenti e competenze, stare attivamente nella rete del progetto regionale. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2010 Realizzazione azioni progettate nel 2009, sensibilizzare e attivare il territorio sul tema delle politiche giovanili. PROGETTO AFFIDO LEGGERO ENTE TITOLARE Comune di Vergiate MISSION Attivazione di un gruppo di famiglie disponibili ad aiutare altre famiglie del territorio accogliendone i figli per alcuni momenti settimanali. ATTIVITA' Promozione presso le famiglie, raccolta adesioni e selezione, formazione per le famiglie che accoglieranno (genitori e figli), accompagnamento di una prima accoglienza in corso. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Crescita delle risorse di rete a disposizione per le famiglie in difficoltà. Territorio La rete di famiglie per l'affido leggero è riconosciuta da altre famiglie e dai Servizi comunali. Genitori Novità colta come opportunità arricchente per la propria famiglia e per le famiglie disagiate del territorio, occasione pedagogica anche per la propria famiglia. Insegnanti Bambini/Ragazzi Disponibilità all'accoglienza. Cooperativa Sviluppo dei legami con le famiglie della comunità vergiatese. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Il progetto si è sviluppato fino alla fase dell'accoglienza per una famiglia - formate 8 famiglie. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Attivare gli abbinamenti di affido per tutte le famiglie disponibili, garantire le risorse per continuare il progetto. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 PROGETTO CHIAVE ENTE TITOLARE Regione Lombardia; Sesto Calende: Comuni di Vergiate (capofila) e Sesto Calende - Chiasso (CH). MISSION Integrare le azioni rivolte agli adolescenti dall'educative di strada, estendere le azioni anche nell'ambito lavorativo, sviluppare la dimensione comunicativa. ATTIVITA' Aumento uscite educativa di strada; interventi per la popolazione giovanile femminile e immigrata; eventi; formazione operatori grezzi; apertura centro de-istituzionalizzato; borse lavoro; nuove tecnologie e comunicazione. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Possibilità di strutturare e consolidare gli interventi di prevenzione in strada. Territorio Genitori Insegnanti Bambini/Ragazzi Maggior presenza e visibilità degli educatori. Cooperativa Confrontarsi con altre esperienze, possibilità di formazione con agenzie universitarie. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Non c’era ancora il progetto! OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Avviare il progetto in tutte le sue azioni: promuovere le diverse opportunità a disposizione, collaborare con altre agenzie educative ed associative, attivare il confronto con l'equipe operatori di Chiasso, attivare il piano formativo per gli operatori. ADM ADM ENTE TITOLARE Comune Vergiate MISSION Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la sua capacità di fruizione delle risorse territoriali. ATTIVITA' Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Interventi di prevenzione a favore di alcune famiglie in difficoltà. Territorio Le famiglie vengono sostenute nei loro luoghi quotidiani e nel loro territorio continuando a godere della rete parentale e delle relazioni positive. Genitori Sostegno nella relazione genitori-figli confronto con gli operatori rispetto alle problematiche relative ai minori, analisi e modifica di comportamenti disfunzionali, miglioramento del benessere familiare, evitamento dell'istituzionalizzazione. Insegnanti Miglioramento del benessere del minore miglioramento delle performance scolastiche. nel contesto scolastico, L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 Bambini/Ragazzi Miglioramento del benessere e della propria condizione, sostegno nella quotidianità, mediazione nella relazione con gli adulti. Cooperativa Consolidamento dell'esperienza organizzativa nell'ambito individualizzati e in particolare in quelli domiciliari. dei servizi OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 differenti da nucleo a nucleo OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 differenti da nucleo a nucleo 71 ADM ASSISTENZA SCOLASTICA ENTE TITOLARE Azienda farmaceutica Vergiate, Istituto Comprensivo Vergiate. MISSION Promuovere l'integrazione e l'autonomia dei minori, sostenere la famiglia e la scuola nel lavoro con i minori. ATTIVITA' Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità del minore alle risorse della scuola. le attività si svolgono sempre nell'orario scolastico, principalmente a scuola (o in classe o in altri ambienti scolastici) o, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ci si può spostare al di fuori (sempre all'interno dell'orario scolastico). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Sostegno scolastico ai minori residenti nel proprio Comune. Rete Servizi Condivisione di strategie efficaci, presa in carico globale del minore. Genitori Sostegno relativo alle attività didattiche ed educative dei propri figli, condivisione di strategie educative. Insegnanti Supporto educativo al programma scolastico, condivisione di strategie educative con gli educatori. Bambini/Ragazzi Miglioramento del benessere all'interno della classe e a scuola, sostegno educativo e didattico. Cooperativa Consolidamento scolastica. della capacità di gestione nel settore dell'assistenza OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Differente a seconda delle situazioni seguite. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Differente a seconda delle situazioni seguite. ADM ADM ENTE TITOLARE Comune Sesto Calende MISSION Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di disagio prevenendo l'aggravarsi della situazione. ATTIVITA' Intervento a domicilio rivolto a minori e a minori disabili, supporto nelle relazioni con il servizio e con il nucleo famigliare, rielaborazione e condivisione di eventi accaduti, attività esperienziali che mirino ad effettuare nuove esperienze e che rinforzino parti fragili del minore, uscite sul territorio, L’Aquilone scs - Sesto Calende orientamento e accompagnamento nelle scelte scolastiche e future,collegamento con la scuola e con altri progetti del territorio (EdS, scuola, gruppi sportivi, centri di aggregazione e simili);accompagnamento del minore nei servizi territoriali e sostegno rispetto alle attività quotidiane e alla cura di sé. Spazi di ascolto. Intervento riabilitativo mirato a seguito di un'operazione di impianto cocleare. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Monitoraggio delle situazioni, essendo un intervento molto flessibile riesce ad adattarsi ai diversi contesti di vita delle famiglie coinvolte. Territorio Intervento poco visibile. Genitori Sostegno nella relazione coi figli, mediazione dei conflitti, all'autonomia, supporto nel miglioramento di difficoltà specifiche. Insegnanti A volte può esserci supporto nello svolgimento dei carichi scolastici e c'è un confronto su difficoltà specifiche e strategie di intervento. Bambini/Ragazzi Sostegno nella quotidianità, mediazione con i nodi di rete, sostegno alla crescita proprio perché interventi a medio-lungo termine. Cooperativa Intervento a 360 gradi che coinvolge in maniera eguale minori ed adulti, l'investimento in questo settore crea operatori specializzati, completa il monte ore operatori. supporto OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Differenti da nucleo a nucleo. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Differenti da nucleo a nucleo. ADM SERVIZIO TUTELA ENTE TITOLARE Piano di Zona di Sesto Calende, Comuni di Sesto, Vergiate, Ternate. MISSION Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di tutela ove esiste il rapporto con l'Autorità Giudiziaria. ATTIVITA' Intervento a domicilio,accompagnamento fisico del minore dal nucleo famigliare al nucleo collocatario, supporto nelle relazioni con il servizio e con il nucleo famigliare, rielaborazione e condivisione di eventi accaduti, attività pratiche che mirino ad effettuare nuove esperienze e che rinforzino parti fragili del minore, uscite sul territorio e gite, orientamento e accompagnamento nelle scelte scolastiche e future,collegamento con la scuola e con altri progetti del territorio( eds, educatore di plesso, scuola, gruppi sportivi, centri di aggregazione e simili);accompagnamento del minore nei servizi territoriali e sostegno rispetto alle attività quotidiane e alla cura di sè. Grandi spazi di ascolto. Spazi Protetti per l'incontri con i familiari del nucleo d'origine. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Territorio Servizio che sostiene e accompagna il minore nel quotidiano laddove esistono carenze familiari tali da lasciare il minore in situazioni di pregiudizio. Genitori A volte viene vissuta come intrusione e come perdita parziale del proprio ruolo. Se la collaborazione è quantomeno civile, può essere percepita come grossa risorsa. Sicuramente viene riconosciuta una dimensione importante L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 nella parte di mediazione. Insegnanti Si rivolgono all'educatore per confrontarsi sul rendimento e comportamento scolastico cercando una collaborazione dove possibile. sul Bambini/Ragazzi A seconda del periodo ci possono essere vissuti di espulsione, con una scarsa collaborazione; ma nel momento in cui la relazione è attiva sicuramente viene percepita come un sostegno alla carenza presente nel nucleo. Cooperativa Offrire un servizio che dia continuità al servizio tutela del Piano di Zona. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Parlando di relazioni con i minori sicuramente si sono sviluppate e fortificate. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Integrare maggiormente lo sguardo educativo in particolare in alcune equipe tutela, riportando il progetto educativo in equipe e condividendo gli obiettivi. AMBITO DISTRETTUALE DI TRADATE SERVIZIO CAG VENEGONO SUPERIORE ENTE TITOLARE Comune di Venegono Superiore MISSION Gestione dei servizi educativi del Comune di Venegono S. ATTIVITA' Gioco libero, momento dell'impegno, merenda, laboratori espressivi, progetto di collegamento con il Centro Infanzia, momenti di incontro/festa con i genitori. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare La nuova Amministrazione non riconosce utilità al CAG, almeno per come è pensato e gestito dalla cooperativa. Ritengono sia un servizio da chiudere. Territorio Il territorio non ha mai riconosciuto una grande valenza al CAG, se non da parte di quelle famiglie i cui figli lo frequentano. Genitori "Un servizio utile perché altrimenti a Venegono non c'è nulla da fare"… dicono alcuni genitori “Un servizio utile se i genitori lavorano e i loro figli sono ancora troppo piccoli per organizzarsi da soli nel tempo libero.” Insegnanti Non esiste possibilità di collaborazione con la scuola. Bambini/Ragazzi Un luogo dove trascorrere del tempo insieme agli educatori ed ai propri amici, fare nuove conoscenze ed imparare nuovi giochi ed attività. un luogo dove fermarsi, oppure da frequentare anche solo di passaggio. Cooperativa Importante perché è uno dei pochi servizi che lavora con i preadolescenti. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Consolidamento della valenza educativa del servizio. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Aumentare la fruibilità del servizio ed il numero di presenti, in raccordo ad una rete da costruire. SERVIZIO CENTRO PER LE FAMIGLIE ENTE TITOLARE L'Aquilone SCS, che ha ottenuto un finanziamento dalla FONDAZIONE CARIPLO. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 MISSION Realizzazione di un nuovo servizio rivolto a genitori ed adulti educatori, integrato con i servizi educativi del Comune di Venegono Sup. e rivolto al Distretto di Tradate. ATTIVITA' Sono definite due aree di lavoro: AREA DELL'OFFERTA PSICOPEDAGOGICA: accoglie richieste di incontro/confronto, domande di aiuto, ed offre consulenza specifica a singoli e coppie a partire dal tema della genitorialità. Le consulenze possono avere carattere psicologico o pedagogico, di sostegno alle funzioni e ai compiti genitoriali, di apprendimento nella gestione di elementi di conflittualità visibili o latenti. AREA DELLA PROPOSTA SOCIOEDUCATIVA: propone percorsi di gruppo sui temi dell'intercultura, della genitorialità e del lavoro con i minori, in collaborazione con Enti (Ufficio di Piano, Comuni, Scuole, Associazioni...) e a seguito di una analisi dei bisogni realizzata insieme alla committenza possibile. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare E’ la cooperativa, in partnership con il Comune. Siamo stati capaci di ottenere un contributo da Fondazione CARIPLO. Territorio il servizio nasce a seguito dell'analisi dei bisogni effettuata dalle èquipe del Centro Infanzia e del CAG, che intercettavano il bisogno di alcuni genitori di essere sostenuti, accompagnati, ascoltati, ed avere un confronto circa il loro ruolo educativo. Genitori Diverse famiglie del territorio hanno trovato un luogo di scambio e confronto in gruppo che ha permesso loro di discutere delle tematiche legate al ruolo genitoriale. Alcune famiglie hanno invece preferito un contesto di consulenza individuale che ha permesso loro di comprendere alcune difficoltà o problematicità legate al loro nucleo familiare. Insegnanti Il servizio è stato poco utilizzato dagli insegnanti. Bambini/Ragazzi Lavorando con i genitori dei ragazzi e aiutandoli a comprendere alcuni aspetti del loro stile genitoriale i minori del nucleo familiare ne hanno tratto beneficio. Cooperativa Possibilità di esplorare e potenziare nuovi ambiti di lavoro con gli adulti. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Consolidamento del servizio, soprattutto nella parte di consulenze psicopedagogiche. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Garantire la prosecuzione del servizio al termine del Finanziamento CARIPLO. SERVIZIO EDUBAR ENTE TITOLARE Comune di Venegono Superiore. MISSION Coinvolgere le realtà locali nella gestione/amministrazione di un bar che abbia una valenza educativa e di promozione sociale ed economica. ATTIVITA' Apertura al pubblico: una media di 4 ore al giorno, eccetto il martedì (apertura mattutina in contemporanea al mercato) e il mercoledì (pomeriggio pieno). Nei fine settimana apertura in occasione di eventi sportivi. Organizzazione di eventi musicali di vario genere (hip hop, metal...). Supporto ad attività educative in genere. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 Ente Titolare Vecchia Amministrazione: percezione positiva, alternativa all'educativa di strada; Nuova Amministrazione: non conoscenza del luogo e percezione di “anarchia”. Territorio Non è stato bene accolto perché non è stato condiviso con le associazioni sportive del centro sportivo ove c'era il bar. Non molto visibile tra la popolazione in generale. Genitori Insegnanti Bambini/Ragazzi Era un luogo in crescita, iniziava a partire come punto di riferimento. Processo lento. Cooperativa possibilità di sperimentare spazi e modalità nuove, sviluppare un progetto innovativo! OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Condivisione del progetto con le associazioni sportive del centro. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Reinventare il progetto al di là dello spazio fisico. Promuovere il progetto sui territori in cui è presente la cooperativa. SERVIZIO CAG VEDANO ENTE TITOLARE Comune di Vedano Olona MISSION Gestione del CAG, analisi del bisogno dei cittadini, interventi di sostegno a scuola, educativa di strada. ATTIVITA' Attivita' aggregative per minori 11/ 14 anni. Mappatura e focus group per l'animazione di comunità, sostegno educativo a scuola, uscite di educativa di strada. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Centro riconosciuto per la prevenzione al disagio giovanile e per attivazione della comunità attraverso la frequentazione di gruppi adulti, delle feste private dei bambini. Territorio Riconosciuto come centro comunitario utilizzabile per ritrovi, feste, attività di gruppi attivi, centro di aggregazione per i minori. Genitori Centro per l'aggregazione minorile, luogo di frequentazione per feste private. Insegnanti Centro di aggregazione dove i ragazzi possono svolgere i compiti con il supporto degli educatori. Bambini/Ragazzi Lo considerano il luogo dove incontrarsi, dove poter conoscere nuove persone, dove possono trovare adulti di riferimento. Cooperativa Nuova risorsa sul territorio per attivare servizi. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Riattivare lo spirito di condivisione del luogo da parte di gran parte della comunità. Consolidare il gruppo che frequenta il CAG attraverso varie attività collaborando anche con altre realtà presenti sul territorio. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 SERVIZIO CTI VENEGONO SUPERIORE ENTE TITOLARE Comune di Venegono Superiore MISSION Promozione del benessere del bambino. ATTIVITA' Assistenza in mensa; assistenza ai compiti; attività ludico-creative; attività laboratoriali. (lunedì - mercoledì - giovedì - venerdì 13.00-18.30; martedì 16.00-18.30, secondo calendario scolastico) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Il Servizio è vissuto dal Comune come "fiore all'occhiello" dell'Amministrazione, si investono molte risorse economiche riconoscendone l'alto potenziale educativo, anche in tutti i casi di disagio sociale, problematiche comportamentali e di apprendimento; l'equipe e la Coopertaiva tutta sono ricosciute nella propria professionalità che diventqa risorsa fondamentale per i Servizi Sociali. Territorio Il servizio è storico e conosciuto da tutte le realtà territoriali che fungono spesso da invianti. Negli anni sono state costruite e rafforzate reti di collaborazione formale con enti territoriali come NPI e Tutela Minori; ancora difficoltà, invece, sul fronte della collaborazione con La Nostra Famiglia. Genitori Il Servizio è una realtà stabile e molto conosciuta dalle famiglie; rispode alle esigenze di cura e confronto pedagogico delle famiglie; è riconosciuto nella validità dell'offerta educativa. Insegnanti Nonostante siano da anni garantiti incontri periodici tra educatori del Centro ed insegnanti, spesso è difficile condividere realmente visioni, obiettivi e modalità di intervento. Bambini/Ragazzi I bambini trovano negli educatori stabili punti di riferimento, ascolto, accompagnamento nella crescita e nei momenti di difficoltà, sostegno nella relazione con i pari e nella sperimentazione delle proprie competenze; trovano nel Centro Infanzia uno spazio/tempo dove condividere esperienze ed emozioni con i propri compagni, all'interno di un gruppo eterogeneo per età e caratteristiche; trovano molteplici opportunità ludiche e creative, grazie all'ampia disponibilità di spazi e materiali, grazie alle attività proposte dagli Educatori e dai tecnici esperti. Cooperativa Il Servizio è conosciuto e riconosciuto nella propria peculiarità dalla Cooperativa, nonostante la lontananza geografica dalla sede. lavorano al suo interno più soci, caratteristica che facilita la vicinanza all'organizzazione. Forte prima di tutto, il legame con il CAG di Venegono e con il Centro per le Famiglie, totale la continuità educaitva ed organizzativa con il Parco Robinson. da potenziare il legame ed il confronto con altre realtà simili gestite dalla cooperativa (doposcuola Malnate, Bodio, spazio educativo Sesto...), così come il legame con aree che intercettano alcuni bambini inseriti al Centro (ADM, assistenza scolastica). OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Ricostituzione dell'equipe, dopo l'inserimento di due operatori ed il cambio di coordinamento; coinvolgimento delle famiglie nel Progetto Educativo; potenziamento dell'offerta educativa al singolo, riconoscendo bsogni specifici di molti bambini; mantenimento del progetto di collegamento con il CAG; rafforzamento del lavoro di rete con la scuola; mantenimento della supervisione. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 ricostituzione dell'equipe, dopo il cambio di un operatore; coinvolgimento delle famiglie nel Progetto Educativo; ampliamento significativo del numero di iscritti; rafforzamento di alcuni nodi di rete (v. Nostra Famiglia, Servizio Tutela Minori, Scuola); formazione specifica per gli educatori; mantenimento L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 della supervisione; costruzione di una nuova alleanza con la nuova realtà politica-amministrativa; riconoscimento da parte della committenza della trasformazione progressiva dell'utenza e del Servizio; sperimentazione di nuove attività laboratoriali (teatro, ma con un cambio nella gestione tecnica, rifocalizzando obiettivi e metodologia; calcio). SERVIZIO PARCO ROBINSON ENTE TITOLARE Comune di Venegono Superiore MISSION Centro estivo. ATTIVITA' Attività ludico-creative; attività laboratoriali; assistenza in mensa; assistenza compiti; gite. (dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.30) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Riconoscimento della qualità della proposta educativa ed aggregativa, della validità del personale impiegato. Territorio Servizio storico del Comune, offerta alternativa all'Oratorio feriale. Aumentano negli anni le iscrizioni di bambini provenienti da Comuni vicini (che pur organizzano Centri Estivi). Forte riconoscimento dell'alta qualità educativa dell'equipe e del servizio, alto riconoscimento della continuità educativa tra CTI e Parco Robinson, consapevolezza di trovare al Parco opportunità valide per ogni tipologia di bambino, tanto che molti sono gli invii anche estivi che gli enti territoriali (anche specialistici) fanno, compresi quelli relativi a bambini non residenti in Venegono. Genitori Sempre più identificato come luogo sicuro in cui trovare assistenza, accompagnamento per i bambini, anche quelli più piccoli e bisognosi d'aiuto. Disponibilità sempre maggiore al coinvolgimento nelle proposte aggregative, come la festa di fine Parco Robinson. Insegnanti Bambini/Ragazzi Il Parco Robinson è una realtà attesa dai bambini, di anno in anno, dall'inverno all'estate. Un appuntamento fisso carico di magia, dove sanno di poter trovare u compagni di sempre e nuovi amici, dove hanno la certezza di trovare e ritrovare figure adulte di riferimento cui rivolgersi per qualunque bisogno, da quelli più materiali a quelli profondi di ascolto e comprensione, con la certezza di poter vivere il periodo delle vacanze in un clima giocoso e di continua sperimentazione. Cooperativa Riconsciuto in Cooperativa come uno dei maggiori e più stabili Centri Estivi, opportunità di lavoro per soci e colaboratori. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 definizione tempestiva delle modalità e tempi di iscrizione, al fine di organizzare al meglio la composizione dell'equipe e le attività proposte; potenziamento del numero di iscritti; proposte di gite innovative; sperimentazione delle attività laboratoriali condotte da esperti (giocoleria, calcio); mantenimento dei legami di rete con i Servizi Sociali ed altre realtà territoriali; conferma del coinvolgimento possibile delle famiglie, con la riattivazione della festa finale. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 potenziamento del numero di iscritti; mantenimento delle offerte laboratoriali (giocoleria, baseball); mantenimento della qualità dell'offerta educativa, nonostante l'alto numero di iscritti e l'abbassamento dell'età media dei frequentanti, nonostante il temporaneo trasferimento delle attività presso il Parco pubblico comunale, causa lavori di ristrutturazione nei locali del Centro Infanzia; riorganizzazione delle proposte di gita, calibrati sul numero e sull'età dei bambini; potenziamento del confronto metodologico ed organizzativo con altri Centri Estivi della Cooperativa (in primis, il Centro Estivo di Corgeno). L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 ADM ASSISTENZA SCOLASTICA ENTE TITOLARE Comune di Vedano Olona. MISSION Sostegno e assistenza a scuola a bambini e ragazzi portatori di handicap: obiettivo finale è quello di favorire un cambiamento volto ad un maggior benessere dei soggetti coinvolti sia dal punto di vista didattico sia dal punto di vista socio-relazionale. ATTIVITA' Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità del ragazzo, alle risorse della scuola. L’intervento si svolge sempre nell'orario scolastico, principalmente a scuola(o in classe o negli altri ambienti della scuola), ma a seconda delle esigenze per raggiungere gli obiettivi ci si sposta al di fuori della struttura scolastica. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Gestione e coordinamento degli operatori coinvolti nelle situazioni. Condivisione degli obiettivi educative. Condivisione degli obiettivi educativi e delle strategie di intervento. Territorio Genitori Aumento del senso di benessere scolastico dei propri figli. Insegnanti Condivisione di obiettivi e strategie educative, possibilità di confronto con professionisti competenti in materia pedagogica, condivisione dell'organizzazione scolastica. Bambini/Ragazzi Possibilità di avere una figura educativa di riferimento costantee e positiva che lo aiuti sul piano delle autonomie personali e socio-relazionali. Cooperativa Per la condivisione di alcuni minori su più servizi gestiti dalla cooperativa si ha la possibilità di creare reti territoriali strutturate in maniera efficiente. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Attivazione degli interventi e conoscenza del personale scolastico con cui si collabora. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Confronto approfondito e continuo con il personale scolastico rispetto alla figura dell'educatore a scuola (il ruolo, i suoi compiti, le sue mansioni). Individuazione di compiti, di mansioni e di responsabilità reciproche. Collaborazione con la scuola. ADM ADM ENTE TITOLARE Piano di Zona e Comune di Venegono Inferiore. MISSION Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la sua capacità di fruizione delle risorse territoriali. ATTIVITA' Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare L'intervento di ADM consente di sostenere in modo concreto e tempestivo una famiglia in difficoltà mantenendo i minori nel proprio contesto di L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 appartenenza e di potersi avvalere della professionalità di un educatore che si faccia interprete con i servizi dei bisogni e delle difficoltà del nucleo familiare. Territorio Sostenere nel proprio territorio un minore/una famiglia che attraversa una fase più o meno significativa di disagio si connota come azione che agisce in modo capillare all'interno della comunità di riferimento, che si arricchisce di informazioni, strumenti, risorse... utili per migliorare il benessere di quel minore, di quella famiglia, di quella comunità in senso lato. Genitori Insegnanti Bambini/Ragazzi Quando l'educatore costruisce e mantiene una buona relazione con il minore, viene percepito come risosrsa per trattare le difficoltà famigliari o personali che lo riguardano e la relazione diviene contesto privilegiato che sostiene nell'affrontare i compiti evolutivi specifici dell'età. Cooperativa Inserire un educatore di ADM presso il domicilio consente di avviare una progettualità ricca e dotata di senso in direzione dell'empowerment di un minore, di una famiglia, più in generale di una rete ri riferimento abdicando azioni che vadano nella direzione della frammentazione del nucleo familiare. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 A seconda degli interventi. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 A seconda degli interventi. AMBITO DISTRETTUALE DI VARESE SERVIZIO DOPOSCUOLA GURONE ENTE TITOLARE Comune di Malnate MISSION E’ un servizio educativo che si colloca all'interno delle proposte pomeridiane come intervento fortemente centrato sui bisogni dei destinatari: i bambini delle scuola primarie (utenza diretta ) ed i loro genitori ( utenza indiretta), mantenendo un'ottica di rete e promozione del benessere globale dell'utenza diretta e indiretta. ATTIVITA' Il pranzo, il cerchio, gioco libero e strutturato, momento dell'impegno, la merenda e i laboratori creativi... (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 13.00 alle 17.30) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, connessione con i referenti tecnici e sociali del comune, relazione con scuola e genitori. Territorio Genitori Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, attivazione di laboratori creativi, coinvolgimento dei genitori nella gestione di semplici laboratori. Insegnanti Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, scambio di L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 informazioni rispetto ai bambini. Bambini/Ragazzi Luogo in cui potersi sperimentare in attività differenti, dal gioco ai laboratori ai compiti. Figure educative di riferimento riconosciute. Cooperativa Doposcuola come spazio di relazione che sviluppa un’immagine di bambino competente nella relazione, rafforza ed aumenta momenti per le famiglie, promuove la crescita e lo sviluppo armonico del bambino. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Avvio del nuovo servizio e aumento progressivo delle iscrizioni. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Maggior relazione e coinvolgimento delle famiglie dei bambini iscritti al servizio. SERVIZIO DOPOSCUOLA MALNATE ENTE TITOLARE Comune di Malnate. MISSION E’ un servizio educativo che si colloca all'interno delle proposte pomeridiane come intervento fortemente centrato sui bisogni dei destinatari: i bambini delle scuola primarie (utenza diretta ) ed i loro genitori ( utenza indiretta), mantenendo un'ottica di rete e promozione del benessere globale dell'utenza diretta e indiretta. ATTIVITA' Il pranzo, il cerchio, gioco libero e strutturato, momento dell'impegno, la merenda, i laboratori creativi... (martedì, giovedì e venerdì dalle 13.00 alle 17.45). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, connessione con i referenti tecnici e sociali del comune, relazione con scuola e genitori. Territorio Genitori Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, attivazione di laboratori creativi, coinvolgimento dei genitori nella gestione di semplici laboratori. Insegnanti Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, scambio di informazioni rispetto ai bambini. Bambini/Ragazzi Luogo in cui potersi sperimentare in attività differenti, dal gioco ai laboratori ai compiti. Figure educative di riferimento riconosciute. Cooperativa Doposcuola come spazio di relazione che sviluppa un’immagine di bambino competente nella relazione, rafforza ed aumenta momenti per le famiglie, promuove la crescita e lo sviluppo armonico del bambino. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Un attento lavoro di supervisione dell'equipe ha permesso di attivare un lavoro educativo maggiormente condiviso e sinergico. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Maggior relazione e coinvolgimento delle famiglie dei bambini iscritti al servizio. SERVIZIO PRESCUOLA MALNATE ENTE TITOLARE Comune di Malnate. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 MISSION Servizio educativo che accoglie i bambini che per esigenza delle famiglie arrivano a scuola prima dell'inizio dell'orario delle lezioni. ATTIVITA' Giochi liberi, disegni, chiacchierate. (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 8.00) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, connessione con il personale scolastico in merito a gestione di spazi e risorse. Territorio Genitori Accoglienza dei bambini e assistenza degli stessi. Insegnanti 71 Bambini/Ragazzi Spazio di gioco o di semplice risveglio. Cooperativa Spazio educativo di accoglienza dei bambini e rispetto dei tempi di risveglio di ciascuno. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni. SERVIZIO PRESCUOLA GURONE ENTE TITOLARE Comune di Malnate. MISSION Servizio educativo che accoglie i bambini che per esigenza delle famiglie arrivano a scuola prima dell'inizio dell'orario delle lezioni. ATTIVITA' Giochi liberi, disegni, chiacchierate. (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 8.00) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, connessione con il personale scolastico in merito a gestione di spazi e risorse. Territorio Genitori Accoglienza dei bambini e assistenza degli stessi. Insegnanti Bambini/Ragazzi Spazio di gioco o di semplice risveglio. Cooperativa Spazio educativo di accoglienza dei bambini e rispetto dei tempi di risveglio di ciascuno. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni. SERVIZIO POST SCUOLA MALNATE ENTE TITOLARE Comune di Malnate. L’Aquilone scs - Sesto Calende MISSION Condividere con i bambini il momento finale della giornata scolastica, posto al termine delle lezioni pomeridiane. ATTIVITA' Giochi liberi e strutturati, disegni, laboratori, merenda. (lunedì e mercoledì dalle 16.35 alle 17.45). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, comunicazione con i genitori, attività di laboratorio. Territorio Genitori Accoglienza dei bambini, attivazione di laboratori. Insegnanti 71 Bambini/Ragazzi Spazio di gioco e di decompressione. Cooperativa Spazio educativo finalizzato all'accoglienza, decompressione delle fatiche della giornata di studio. all'assistenza, alla OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Offrire uno spazio di accoglienza e di decompressione ai bambini che restano a scuola oltre l'orario delle lezioni pomeridiane. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Offrire uno spazio di accoglienza e di decompressione ai bambini che restano a scuola oltre l'orario delle lezioni pomeridiane. SERVIZIO DOPOSCUOLA BODIO LOMNAGO ENTE TITOLARE Comune di Bodio Lomnago. MISSION All'interno delle proposte pomeridiane come intervento fortemente centrato sui bisogni dei destinatari: i bambini delle scuola primarie (utenza diretta ) ed i loro genitori ( utenza indiretta), mantenendo un'ottica di rete e promozione del benessere globale dell'utenza diretta e indiretta. ATTIVITA' Assistenza educativa durante la somministrazione dei pasti, organizzazione di attività ludico-ricreative, affiancamento nell'attività di svolgimento dei compiti, laboratorio di intercultura. (Lunedì, Mercoledì, Venerdì dalle 14.45 alle 16.30; spazio mensa dalle 12.30 alle 14.45). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Investimento in un servizio che genitori e bambini ritengono di qualità e rispondente ai propri bisogni; contributo del servizio ad incrementare la qualità dell'offerta scolastica complessiva. Territorio L'offerta di un servizio di post scuola previene l'iscrizione di alcuni bambini in altre scuole. Genitori Il post scuola viene riconosciuto come uno spazio in cui i bambini sono sereni e vengono affiancati in modo competente e sollecito nei differenti momenti e nelle molteplici attività delle quali la giornata si compone. Insegnanti L'offerta di un servizio di post scuola previene l'iscrizione di alcuni bambini in altre scuole. Bambini/Ragazzi I bambini vivono il post scuola come momento di scambio con i propri compagni che si articola su più livelli: durante le attività di gioco, mangiando insieme, svolgendo i compiti in sottogruppi … ogni attività offre un'importante occasione per stare con i propri compagni, amici ed educatori di riferimento, apprendendo a rispettare le regole e a costruire relazioni positive. L’Aquilone scs - Sesto Calende Cooperativa Continuità del lavoro su un territorio su cui si lavora 2004; incremento di richiesta di operatori (da due a tre ogni pomeriggio); aumento delle ore di servizio. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Aumento numero iscritti, vincita bando triennale 2009/2012. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Costruzione di una relazione di fiducia e trasparenza con la nuova amministrazione comunale. 71 SERVIZIO CENTRO PER I RAGAZZI ENTE TITOLARE Comune di Malnate. MISSION Sostegno scolastico e promozione del benessere per i preadolescenti. ATTIVITA' Spazio impegno, attività ricreative e tematiche (legalità intercultura educazione civica); laboratori espressivi con diverse tecniche; uscite sul territorio. (mar. mer. ven. 14.30-17.30) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Sostegno fascia preado e loro genitori. Territorio Sostegno compiti. Genitori Accompagnamento nel percorso evolutivo educativo dei minori, sostegno alla genitorialità. Insegnanti Partners di elaborazione di progettualità specifiche sui ragazzi. Bambini/Ragazzi Divertimento, sostegno nelle difficoltà, riferimnto per tematiche importanti. Cooperativa Sviluppo competenze centri educativi per preadolescenti. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Aumento iscrizioni. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Ridimensionamento immagine negativa del Centro come “ghetto”. PROGETTO EDUCATIVA DI STRADA ENTE TITOLARE Comune di Malnate MISSION Progetto di prevenzione rivolto alla popolazione adolescenziale di Malnate: esso coinvolge gruppi informali di adolescenti che si ritrovano in luoghi di aggregazione pubblici (parchi, campetti, piazze,parcheggi). L’educativa di strada considera il contesto destrutturato della strada non come luogo dove i ragazzi si allontanano dal mondo adulto, ma come spazio di incontro e di crescita. ATTIVITA' L'educativa di strada usa come setting educativo di lavoro quello dei luoghi informali in cui i ragazzi e i giovani vivono la loro aggregazione abituale. Qui l'equipe di educatori incontra i gruppi di ragazzi e qui si cerca di instaurare una relazione educativa: sarà questa ad offrire agli adolescenti un contesto entro cui crescere e sperimentarsi con la vicinanza e il supporto di una figura adulta. L'educativa di strada apre lo sguardo sull'intero territorio e quindi coinvolge i diversi soggetti che lo animano. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: L’Aquilone scs - Sesto Calende Ente Titolare Territorio Genitori Insegnanti Bambini/Ragazzi Cooperativa OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 71 Proseguire il lavoro di mappatura dei gruppi di adolescenti presenti sul territorio; mantenere i contatti con i gruppi agganciati; continuare il lavoro di potenziamento della rete; organizzare eventi di aggregazione e richiamo sul territorio per l'intera comunità di giovani; potenziamento della rete e collaborazione significativa con diverse associazioni (La Portineria, SOS, Associazioni Sportive); sviluppo delle prime basi di un lavoro di comunità. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Utilizzo di uno strumento educativo innovativo come la radio-web capace di intrattenere, incuriosire e fare parlare di sé i ragazzi; organizzazione evento “L'eds in campo” (torneo sportivo con concerto ed aperitivo) in collaborazione con le associazioni sportive. PROGETTO CORALLO ENTE TITOLARE Progetto inerente ad interventi sociali previsti dalla Legge: - n. 45/1999-Settore Tossicodipendenze – Piano di Zona 2009/2011 Cooperativa Sociale NATURart in partnership con Cooperativa Sociale L’AQUILONE MISSION CORALLO è un’azione di prevenzione di comportamenti a rischio legati all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcool che coinvolgono minori e giovani. In particolare promuove laboratori con minori ed adulti sulle sostanze attraverso strumenti creativi quali il video e la musica;. Rispetto agli adulti di riferimento con ruolo educativo, soprattutto genitori, docenti e educatori, l’azione offre occasioni di confronto e di aumento di consapevolezza sul ruolo dell’adulto in relazione a minori che sono a rischio o che utilizzano sostanze. ATTIVITA' • Videolaboratori educativi nelle classi seconde della scuola “Anna Frank” di Varese • Interventi di follow up in classe 3°E, scuola “Anna Frank” - • Interventi formativi rivolti ad adulti di Malnate - • Azioni di sistema. E’ stata progettato e implementato un sito internet del progetto CORALLO con tutti i materiali video prodotti in questi anni e la possibilità di informarsi sulle sostanze, sui dati numerici del loro uso e diffusione, sui servizi competenti e sulle modalità di accesso.( in fase di realizzazione) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Ottimo rimando da parte del PiAno di zona che sottolinea l'importanza del fare prevenzione all'interno del piano Antares. Territorio Maggior visibilità del progetto con più impatto sul territorio. Genitori Buon rimando da parte dei genitori delle scuole medie molto prsenti ed entusiasti del progetto, che è riuscito a sbloccarre alcune situazioni famigliari, facilitando la comunicazione interna. attività di prevenzione ben strutturata ed efficace che facilita la comunicazione in famiglia - ampliamente L’Aquilone scs - Sesto Calende riconosciuta l'utilita sociale di affrontare queste tematiche alle medie. Insegnanti Negli anni sempre più insegnanti si dimostrano coinvolti, anche se alcuni sono ancora restii verso la modalità laboratoriale attivata all'interno della scuola - attività di prevenzione ben strutturata ed efficace - buoni gli strumenti - video e musicali utilizzati - buone competenze specifiche degli operatori e capacità di relazione con il gruppo classe. Bambini/Ragazzi Ottimi riscontri da parte dei ragazzi dell'anna frank, con più di 50 ragazzi ogni pomeriggio - valutazione tramite questionario di gradimento e strumenti specifici validati in allegato valutazione specifica. Cooperativa Progetto distrettuale che permette di stare su varese; progetto in relazione con altre cooperative; progetto che utilizza i nuovi media; progetto che amplia la formazione degli operatori; progetto preventivo importante in provincia;progetto che permette al coordinatore d portare le proprie competenze in cooperativa. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 OBIETTIVI PERSEGUITI NELL’ANNUALITÀ Il progetto vuole contribuire a prevenire comportamenti a rischio legati all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcool, che coinvolgono minori e giovani, andando a rafforzare i fattori di protezione.ì OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Creare un modello di laboratori alle superiori, elaborare percorsi per adulti e docenti efficaci, fare serate di informazione partecipata nel distretto; implementare le formazione degli operatori, implementare la rete con soggetti che lavorano sulle droghe. percentuale di riuscita dell’azione: Numero di beneficiari effettivamente raggiunti rispetto al previsto: 90% Numero di azioni realizzate rispetto al previsto: 75% Gradimento espresso dagli utenti: 90% PROGETTO NODO DI ALICE ENTE TITOLARE Ufficio di Piano Varese e Comune di Malnate MISSION Riunione di coordinamento finalizzata al raccordo, al confronto e ad una integrazione sovraterritoriale tra organizzazioni del terzo settore, che operano nell'ambito della prevenzione all'interno del distretto di Varese, e referenti dell'UdP. ATTIVITA' Organizzazione eventi in occasione della giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; incontri di formazione per gli operatori del sistema antares (kaahfila); progettazioni comuni tra organizzazioni del terzo settore; confronto costante tra le organizzazioni rispetto all'andamento dei progetti ed individuazione di nuovi bisogni dell'utenza. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Coordinamento sovraterritoriale tra organizzazioni del terzo settore che operano nello stesso distretto. Territorio Possibilità formativa e di confronto con operatori di altre organizzazioni del terzo settore. Genitori Insegnanti Bambini/Ragazzi Cooperativa Connessione e collaborazione con l'UdP di Varese; collaborazione con altre coop del distretto; possibilità di trovare modalità di stare nel distretto L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 svincolata dal bando di gara di Malnate. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Riconoscimento da parte dell'UdP della professionalità dell'organizzazione. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Partecipazione al bando di gara della legge 8 insieme ad altre organizzazioni del privato sociale e di conseguenza possibilità di dar continuità alla terza fase del progetto LIV a Malnate e di sperimentare azioni educative sulla legalità in un istituto di scuola superiore di Varese. appoggio dell'UdP per la presentazione della legge 23 con una progettazione che verrà attivata nel Comune di Malnate. 71 ADM ASSISTENZA SCOLASTICA ENTE TITOLARE Comune di Malnate. MISSION Promuovere l'integrazione e l'autonomia del ragazzo, sostenere la famiglia e la scuola nel lavoro con il ragazzo. ATTIVITA' Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità del ragazzo, alle risorse della scuola. le attività si svolgono sempre nell'orario scolastico, principalmente a scuola (o in classe o in altri ambienti scolastici) o, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ci si può spostare al di fuori (sempre all'interno dell'orario scolastico). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Gestione e coordinamento degli operatori Condivisione degli obiettivi educativi. coinvolti nelle situazioni. Territorio Genitori Aumento del senso di benessere scolastico dei propri figli. Insegnanti Condivisione di obiettivi e strategie educative, possibilità di confronto con professionisti competenti in materia pedagogica, condivisione dell'organizzazione scolastica. Bambini/Ragazzi Possibilità di avere una figura educativa di riferimento costantee e positiva che lo aiuti sul piano delle autonomie personali e socio-relazionali. Cooperativa Per la condivisione di alcuni minori su più servizi gestiti dalla cooperativa si ha la possibilità di creare reti territoriali strutturate in maniera efficiente. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Riflessione, analisi e comprensione delle difficoltà degli educatori in ambito scolastico con conseguente supporto per cercare di diminuire quest'ultime. Studio e riflessione sul progetto educativo: elementi che lo compongono e stesura dello stesso. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Confronto approfondito e continuo con il personale scolastico rispetto alla figura dell'educatore a scuola (il ruolo, i suoi compiti, le sue mansioni). ADM ADM ENTE TITOLARE Comune di Malnate MISSION Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la sua capacità di fruizione delle risorse territoriali. L’Aquilone scs - Sesto Calende ATTIVITA' Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Interventi di prevenzione alla segnalazione al Tm a favore di alcune famiglie in difficoltà: si evita l'allontanamento del minore e la conseguente istituzionalizzazione. Territorio Le famiglie vengono sostenute nei loro luoghi quotidiani e nel loro territorio continuando a godere della rete parentale e delle relazioni positive. Genitori Sostegno nella relazione genitori-figli confronto con gli operatori rispetto alle problematiche relative ai minori, analisi e modifica di comportamenti disfunzionali, miglioramento del benessere familiare, evitamento dell'istituzionalizzazione. Insegnanti Miglioramento del benessere del minore miglioramento delle performance scolastiche. Bambini/Ragazzi Miglioramento del benessere e della propria condizione, sostegno nella quotidianità, mediazione nella relazione con gli adulti. Cooperativa Consolidamento dell'esperienza organizzativa nell'ambito individualizzati e in particolare in quelli domiciliari. nel contesto scolastico, dei servizi OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Differenti da nucleo a nucleo. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Differenti da nucleo a nucleo. ADM SERVIZIO TUTELA ENTE TITOLARE Comune di Malnate. MISSION Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di tutela ove esiste il rapporto con l'Autorità Giudiziaria. ATTIVITA' Intervento a domicilio, supporto nelle relazioni con il servizio e con il nucleo famigliare, rielaborazione e condivisione di eventi accaduti, attività pratiche che mirino ad effettuare nuove esperienze e che rinforzino parti fragili del minore, uscite sul territorio e gite, orientamento e accompagnamento nelle scelte scolastiche e future e lavorative,collegamento con la scuola e con altri progetti del territorio ( eds, educatore di plesso, scuola, gruppi sportivi, centro ragazzi, Oratorio), sostegno all'attività didattica; accompagnamento del minore nei servizi territoriali e sostegno rispetto alle attività quotidiane e alla cura di sè. Grandi spazi di ascolto.Attivazione di spazi protetti per l'incontro con familiari d'origine. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Territorio Servizio che sostiene e accompagna il minore nel quotidiano laddove esistono carenze familiari tali da lasciare il minore in situazioni di pregiudizio. Genitori A volte viene vissuta come intrusione e come perdita parziale del proprio ruolo. Se la collaborazione è quantomeno civile, può essere percepita come grossa risorsa, che garantisce la mediazione. Insegnanti Si rivolgono all'educatore per confrontarsi sul rendimento e sul L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 comportamento scolastico cercando una collaborazione dove possibile. Bambini/Ragazzi A seconda del periodo ci possono essere vissuti di espulsione, con una scarsa collaborazione; ma nel momento in cui la relazione è attiva sicuramente viene percepita come un sostegno alla carenza presente nel nucleo. Cooperativa Offrire un servizio che dia continuità al servizio tutela del Piano di Zona. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Parlando di relazioni con i minori sicuramente si sono sviluppate e fortificate. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Incontri più frequenti con l'equipe tutela e confronto costante che ha garantito una visione d'insieme su alcuni progetti educativi. AMBITO DISTRETTUALE DI AZZATE SERVIZIO PIRIPETTENUSA E SPAZIO GIOVANI ENTE TITOLARE Comune di Gazzada MISSION Offrire la presenza educativa nei pomeriggi non occupati dalla scuola, con interventi diversi su fasce di età diverse. ATTIVITA' Supporto all'apprendimento scolastico, giochi di piccolo e grande gruppo, giochi sportivi e giochi di simulazione, assemblee per la decisione congiunta, colloqui individualizzati con ragazzi, genitori ed insegnanti; feste e tornei. (preadolescenti: mart. giov. venerdì 14,30-17.30. Elementari: mart. giov. venerdì 14,30-17.30). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Garantisce alla comunità un servizio molteplice che offre occasioni di aggregazione e di crescita per diverse fasce di età. Territorio Genitori Riconoscimento della possibilità di garantire ai figli opportunità di crescita e di occupazione del tempo libero. Insegnanti Gli insegnanti della scuola media osteggiano i servizi perché sono causa di disturbo in quanto inseriti nell'edificio scolastico. Bambini/Ragazzi Il CAG è il luogo dove incontrare nuovi amici, dove apprendere, dove scoprire qualcosa di sé, dove imparare a relazionarsi in modi diversi e nuovi con gli altri, dove è possibile giocare e divertirsi, dove si può star bene, dove sentirsi accolti e dove poter raccontarsi. Cooperativa E' un servizio storico della cooperativa in un Comune dove la collaborazione è stata alterna. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Valutazione finale dell'equipe e ridefinizione della mission dei servizi. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Sostenere il ricambio degli operatori dello Spazio Giovani; raccordarsi con i servizi di ADM. SERVIZIO CAG LA TANA ENTE TITOLARE Comune di Mornago. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 MISSION Lavoro educativo con adolescenti e preadolescenti. ATTIVITA' Attività di socializzazione, attività ludiche, attività di aggregazione, attività esterne sul territorio. (mercoledì dalle 17 alle 19, giovedì dalle 18 alle 20). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Alta utilità sulla fascia legata ai preadolescenti. Territorio Poca visibilità. Genitori Per i genitori dei preadolescenti l'utilità riconosciuta è alta. Non ci sono molti contatti con i genitori dei ragazzi più grandi 15/18 anni. Insegnanti La scuola in generale nel momento in cui viene contattata non si esime dal rispondere e relazionarsi. Non sono molte le attività fatte insieme. Bambini/Ragazzi I ragazzi percepiscono un utilità alta sopratutto della relazione con gli educatori. Cooperativa Essendo uno dei pochi servizi rimasti attivi sul territorio di Azzate penso che sia strategicamente importante mantenerlo. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Riduzione dell'impulsività del gruppo storico, buona comunicazione con i ragazzi e le loro famiglie, uso consono degli spazi interni, buona relazione con la scuola su alcune situazione specifiche. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Maggiore visibilità sul territorio, ampliamento del numero dei frequentanti sul mercoledì, relazione educativa più profonda con i ragazzi del giovedì, creazione del gruppo sul mercoledì, progetto radio Web. SERVIZIO SPAZIO GIOVANI ENTE TITOLARE Comune di Gazzada MISSION Garantire ai bambini della scuola secondaria di primo grado uno spazio educativo che permetta di svolgere i compiti, partecipare ad attività e laboratori, vivere gli spazi comuni autonomamente. ATTIVITA' Gioco libero, compiti, merenda, gioco organizzato o laboratori, utilizzo palestra. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Un servizio 'storico', presenza costante per le famiglie e spazio proposto ad alcuni minori in disagio. Territorio Genitori Un luogo attento alle esigenze ed alla situazione personale e scolastica dei figli. Insegnanti Bambini/Ragazzi Opportunità per la crescita preadolescenziale. Cooperativa OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2007/20008 OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2008/2009 Individuare con la responsabile e la coordinatrice comunali le modalità di presenza come cooperativa nella gestione del servizio, oltre alla fornitura di personale. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 SERVIZIO GIOCOTEKA ENTE TITOLARE Comune di Mornago MISSION Lavoro ludico/educativo con bambini fascia 6/11 anni. ATTIVITA' Attività ludiche ed educative, socializzazione. (sabato mattina 9.00-12.00). UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare L'ente territoriale lo definisce un servizio rivolto alle famiglie ma non lo considera fondamentale. Territorio Genitori I genitori lo ritengono un luogo dove i loro figli stanno bene. Insegnanti 71 Bambini/Ragazzi I bambini dimostrano di stare bene all'interno della GiocoteKa e il numero delle iscrizioni è quasi raddoppiato nel 2009/2010. Cooperativa Essendo uno dei pochi servizi rimasti attivi sul territorio di Azzate, è strategicamente importante mantenerlo. Importante per mantenere una buona collaborazione col Comune. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Comprensione del funzionamento del servizio, collaborazione col comune, buona relazione con utenti e con le loro famiglie. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Consolidamento sul territorio del servizio, aumento del numero degli utenti, creazione di un buon gruppo, strutturazione settimanale delle attività, stabilizzazione dell'equipe. ADM SERVIZIO TUTELA ENTE TITOLARE Ufficio di Piano di Azzate MISSION Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di tutela ove esiste il rapporto con l'Autorità Giudiziaria. ATTIVITA' Indagine psicosociale, valutazione e relazione all'Autorità Giudiziaria; progettazione e realizzazione dell'intervento di protezione e sostegno prescritto dall'AG nei confronti dei minori, dei familiari; regia degli interventi attivati dai comuni (ADM) e dai Servizi specialistici. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Fornire personale specializzato rispetto ad una metodologia di intervento condivisa, capace di integrarsi con gli interventi del personale comunale. Territorio Una presenza costante nella rete dei servizi per la prevenzione e la presa in carico dei minori. Genitori Si misura in relazione alla consapevolezza del proprio condizionamento nelle relazioni familiari. Insegnanti Un punto di riferimento rispetto alle situazioni che non riescono più a gestire. Bambini/Ragazzi A seconda degli atteggiamenti del genitore che è parte in causa e del condizionamento della relazione famigliare, è rifiutata, accolta strumentalmente, progressivamente riconosciuta, autenticamente accettata e richiesta. Cooperativa Offrire un approccio 'educativo' che integri l'intervento psico-sociale. disagio e al OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Non gestito dalla cooperativa. L’Aquilone scs - Sesto Calende OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Accompagnare l'esternalizzazione del Servizio da parte dell'Ufficio di Piano; costruire una relazione di fiducia con l'equipe degli operatori. ADM ADM ENTE TITOLARE Comune di Mornago. MISSION Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la sua capacità di fruizione delle risorse territoriali. ATTIVITA' Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Il servizio è ritenuto fondamentale per la gestione di quelle situazioni che risultano complesse e prive di una rete di supporto. Territorio Poco conosciuto. Genitori I genitori dopo un iniziale perplessità sembrano oggi riconoscere una buona utilità all'intervento, legata probabilmente ai risultati raggiunti dai figli. Insegnanti Anche la scuola sembra aver compreso l'utilità dell'intervento domiciliare, sopratutto in quelle situazioni dove l'interveto domiciliare si contamina con il sostegno scolastico. Bambini/Ragazzi Col tempo le relazioni educative si sono consolidate e l'educatore è diventato un adulto di riferimento per i ragazzi. Cooperativa OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Comprensione delle situazioni, consolidamento del rapporto con la famiglia, consolidamento della relazione educativa, creazione di un'equipe, rinforzo della rete formale. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Consolidamento del rapporto con la famiglia, consolidamento della relazione educativa, stabilizzazione dell'equipe, rinforzo della rete formale. AMBITO DISTRETTUALE DELLA VAL CERESIO ADM ASSISTENZA SCOLASTICA ENTE TITOLARE Piano di Zona, Comunità Montana della Val Ceresio MISSION Promuovere l'integrazione e l'autonomia del ragazzo, sostenere la famiglia e la scuola nel lavoro con il ragazzo. ATTIVITA' Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità del ragazzo, alle risorse della scuola. le attività si svolgono sempre nell'orario scolastico, principalmente a scuola (o in classe o in altri ambienti scolastici) o, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ci si può spostare al di fuori (sempre all'interno dell'orario scolastico). L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Raccordi sporadici solo per attivazione/aggiornamento voucher. Territorio In tutti i casi l'educatrice è riconosciuta come tramite con cui raccordarsi tra le diverse figure coinvolte. Genitori L'educatrice è riferimento per l'andamento del progetto e come confronto di tematiche personali riguardanti il minore. Insegnanti L'educatrice è interfaccia e mediatrice per le comunicazioni anche con il servizio sociale. Bambini/Ragazzi Cooperativa Gli interventi su questo territorio sono occasione di ampliamento e continuità di servizi storici. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Mantenimento degli incarichi a fronte del cambio di amministrazione comunale. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Rafforzamento dei contatti e dei rapporti tra cooperativa, operatrici, assistente comunale. ADM ADM ENTE TITOLARE Comune di Viggiù MISSION Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la sua capacità di fruizione delle risorse territoriali. ATTIVITA' Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Raccordi sporadici solo per attivazione/aggiornamento voucher. Territorio Le famiglie vengono sostenute nei loro luoghi quotidiani e nel loro territorio continuando a godere della rete parentale e delle relazioni positive. Genitori L'educatrice è riferimento per l'andamento del progetto e come confronto di tematiche personali riguardanti il minore. Insegnanti L'educatrice è interfaccia e mediatrice per le comunicazioni anche con il servizio sociale.. Bambini/Ragazzi Miglioramento del benessere e della propria condizione, sostegno nella quotidianità, mediazione nella relazione con gli adulti. Cooperativa Gli interventi su questo territorio sono occasione di ampliamento e continuità di servizi storici.. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Mantenimento degli incarichi a fronte del cambio di amministrazione comunale. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Rafforzamento dei contatti e dei rapporti tra cooperativa, operatrici, assistente comunale. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 AMBITO DISTRETTUALE DI SOMMA LOMBARDO PROGETTO CENTRO ESTIVO COAREZZA ENTE TITOLARE Parrocchia San Sebastiano di Coarezza. MISSION Gestire il centro estivo negli spazi del vecchio oratorio. ATTIVITA' Giochi, attività manuali, balli, un piccolo saggio da preparare per fine corso. (da lunedì a venerdì dalle 13,30 alle 15,30) UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare la proposta di impegno nel centro ha una forte valenza aggregativa e preventive: (la canna ERA padrona!) Adesso gli stessi ragazzi sono più grandi, se la sanno gestire meglio. Territorio Il centro raccoglie una ventina di iscritti di Coarezza, ma più o meno altrettanti provenienti da Golasecca e da Somma, dove i grandi numeri spesso spaventano genitori e bimbi. Genitori Le mamme hanno chiesto di aiutare i ragazzi a ridimensionare l’uso di cannabis, proponendo un fare costruttivo che fosse un'alternativa alla moda imperante della cannabis. Forte supporto per i genitori che lavorano. Insegnanti Bambini/Ragazzi Per alcuni è un appuntamento annuale da non perdere! Cooperativa La coop punta sulla "personalizzazione", cioè una relazione forte animatore-utente, soprattutto tra le animatrici e le bambine. OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 Una certa autonomia e responsabilità degli animatori che operano nel centro. OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 Accrescimento dell'autonomia. AMBITO DISTRETTUALE DI CITTIGLIO PROGETTO CENTRO ESTIVO GAVIRATE ENTE TITOLARE Comune di Gavirate MISSION Gestione di uno spazio estivo ricreativo. ATTIVITA' Attività ludico/educative tutte le mattina dal lunedì al venerdì. UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA: Ente Titolare Alta. Territorio Alta. Genitori Per alcune famiglie è l'unico centro aperto durante l'estate. Insegnanti Bambini/Ragazzi Frequentavano con entusiasmo. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 Cooperativa OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009 OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010 DATI E RIFLESSIONI 71 TABELLA 1: UTENTI DIRETTI E INDIRETTI DISTRETTO SESTO CALENDE DIRETTI TOTALE UTENTI DISTRETTO CAG Vergiate INDIRETTI MINORI ADULTI MINORI ADULTI 1072 399 693+ 357+ 70 35 37 Centro Estivo Vergiate 165 La Cruna del Lago EdS 60 Educatore di Plesso Varano B 46 4 Assistenza minori in relazione all’attività giudiziaria 115 214 Prescuola Sesto C Sportello Ascolto Minori Giocoteka (Vergiate) TOTALE UTENTI SERVIZI 60 180 Famiglie, cittadini e insegnanti 66 7 Famiglie 28 191 Genitori 39 Compagni di classe 39 Insegnanti e genitori 40 681 257 316+ 142+ Informa Giovani Vergiate 40 20 100 100 Spazio Educativo Pomeridiano 18 10 3 10 Parole in Corso 27 CCR Vergiate 50 7 Affido Leggero 21 14 180 10 Volare Alto Servizi pubblici Alunni scuole medie e 5° elementari Amministratori e tecnici comunali, famiglie scuola Corpo docente CHIAVE 35 HUB Creativi 30 25 150 100 374 113 373+ 210+ Servizio Tutela 5 8 4 5 Assistenza Scolastica (Comune) 5 20 compagni Insegnanti-famiglia TOTALE UTENTI PROGETTI 120 L’Aquilone scs - Sesto Calende ADM (Comune) 2 ADM (Comune) 5 TOTALE UTENTI ADM 1 Famiglie e rete 17 29 4+ 5+ +: dato non quantificabile DISTRETTO DI TRADATE DIRETTI TOTALE UTENTI DISTRETTO CAG Venegono S INDIRETTI MINORI ADULTI MINORI ADULTI 146 363+ 124+ 128+ 20 2 20 Centro per le Famiglie 123 35 5 Non quantificabile numericamente 50 Non quantificabile numericamente CAG Oqupè Vedano 24 60 19 86 CTI Venegono S 45 90 20 Parco Robinson (Venegono S) 45 90 20 139 363+ 124+ 128+ Assistenza Scolastica (Comune) 5 insegnanti compagni famiglie ADM 2 TOTALE UTENTI ADM 7 EduBar TOTALE UTENTI SERVIZI TOTALE UTENTI PROGETTI famiglie + + + +: dato non quantificabile DISTRETTO DI VARESE DIRETTI INDIRETTI MINORI ADULTI MINORI ADULTI 625 333 606 1164 Doposcuola Bodio Lomnago 30 Genitori Famiglie e insegnanti Doposcuola Gurone 45 70 26 Doposcuola Malnate 80 130 36 Centro Ragazzi 23 Pre scuola (Malnate/Gurone) 80 60 12 Post scuola Malnate 35 25 6 293 285 55 55 20 50 250 20 500 1000 550 1000 compagni famiglie TOTALE UTENTI DISTRETTO TOTALE UTENTI SERVIZI Educativa di Strada Corallo Nodo di Alice TOTALE UTENTI PROGETTI ADM Assistenza Scolastica 55 80 160 Operatori e coordinatori 305 40+ 9 famiglie 14 insegnanti L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 Servizio Tutela TOTALE UTENTI ADM 4 8 1 4 27 8+ 1+ 4+ +: dato non quantificabile DISTRETTO DI AZZATE DIRETTI INDIRETTI MINORI ADULTI TOTALE UTENTI DISTRETTO 200 272 Piripettenusa e Spazio Giovani (Gazzada) 43 50 La Tana Mornago 37 11 25 Giocoteka Mornago 27 50 20 107 111 45 91 161 TOTALE UTENTI SERVIZI MINORI ADULTI 45+ TOTALE UTENTI PROGETTI Servizio Tutela ADM 2 TOTALE UTENTI ADM famiglia 93 161 + +: dato non quantificabile DISTRETTO DELLA VAL CERESIO DIRETTI INDIRETTI MINORI ADULTI MINORI ADULTI 4 2 + + Assistenza scolastica 4 2 Compagni di classe famiglia ADM 1 TOTALE UTENTI ADM 5 TOTALE UTENTI DISTRETTO TOTALE UTENTI SERVIZI TOTALE UTENTI PROGETTI Famiglia 2 + + +: dato non quantificabile DISTRETTO DI SOMMA LOMBARDO DIRETTI MINORI TOTALE UTENTI DISTRETTO INDIRETTI ADULTI MINORI ADULTI 50 TOTALE UTENTI SERVIZI Centro Estivo Coarezza 50 TOTALE UTENTI PROGETTI ADM L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 TOTALE UTENTI ADM 50 DISTRETTO DI CITTIGLIO DIRETTI INDIRETTI MINORI ADULTI 23 2 + Centro Estivo Gavirate 23 2 famiglie TOTALE UTENTI PROGETTI 23 2 + TOTALE UTENTI DISTRETTO MINORI ADULTI TOTALE UTENTI SERVIZI TOTALE UTENTI ADM +: dato non quantificabile TABELLA 2: INVESTIMENTO ORARIO Nelle tabelle seguenti evidenziamo il numero di ore di lavoro svolte nei servizi e progetti; il dato comprende sia le ore lavorate a diretto contatto con l’utenza, sia le ore di èquipe. 2009 SESTO CALENDE TRADATE SERVIZI 9653 PROGETTI 2671 13760 VARESE 8647 AZZATE 2307 1666 VAL CERESIO SOMMA LOMBARDO 127 CITTIGLIO 270 Totale 2008 SESTO CALENDE 32.054 SERVIZI 4147 7.047 PROGETTI 4638 ADM TOTALE PER DISTRETTO 9004 21328 2463 16223 6232 16545 4961 7268 1046 1046 385 512 270 24.091 ADM 63.192 TOTALE PER DISTRETTO 2785 11570 635 11952 TRADATE 11317 VARESE 10805 962 5621 17388 AZZATE 1572 325 331 2228 1519 1519 696 696 11.587 45.083 VAL CERESIO SOMMA LOMBARDO Totale 27.841 5.925 È evidente l’aumento del numero di ore lavorate, soprattutto a seguito del forte incremento del servizio ADM (dato più che raddoppiato rispetto al 2008). sul Distretto di Sesto è evidente un cambio della proporzione tra progetti e servizi dato dal passaggio di alcuni progetti (in particolare dell’Educativa di Strada) nella voce servizi data la storicità della sua presenza sul territorio. L’aumento di ore per servizi e progetti è più contenuto e distribuito sugli altri territori. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 TABELLA 3: OPERATORI Tutte le equipe che gestiscono i progetti e i servizi della cooperativa prevedono un coordinatore che tenga le fila delle azioni, del senso dell’intervento, i rapporti tra equipe e cooperativa e quelli con la committenza. La tabella seguente riporta il numero di operatori che lavorano in ciascun servizio /progetto. Nel calcolo abbiamo considerato i ruoli ricoperti; questo giustifica i numeri più alti rispetto al numero di personale coinvolto. Gli operatori della cooperativa, infatti, in larghissima misura non esauriscono il loro monte ore in un singolo progetto/servizio, ma lavorano in diversi di essi. Su un totale di circa 80 dipendenti abbiamo quantificato 227 ruoli ricoperti; questo dato conferma quello dell’anno precedente e sottolinea il fatto che nel 2009 la cooperativa ha lavorato nella direzione di un consolidamento. Aumentare infatti le ore di lavoro ma non i ruoli ricoperti significa aver garantito un maggior numero di ore per svolgere il proprio compito, così come l’aumento di ore a fronte di una stabilizzazione del personale significa che la cooperativa ha garantito maggior lavoro agli operatori assunti. 2009 SERVIZI SESTO CALENDE 47 TRADATE 32 VARESE 23 AZZATE 14 PROGETTI 31 7 ADM TOTALE PER DISTRETTO 20 98 9 41 26 56 10 24 3 3 VAL CERESIO SOMMA LOMBARDO 2 2 CITTIGLIO 3 3 Totale 2008 110 SERVIZI SESTO CALENDE 48 TRADATE 51 VARESE 21 AZZATE 11 49 PROGETTI ADM 227 TOTALE PER DISTRETTO 12 90 11 62 3 21 45 4 8 23 VAL CERESIO 5 5 SOMMA LOMBARDO 1 1 58 226 Totale 131 30 68 37 Dalle tabelle emerge una diminuzione del numero di operatori sui Distretti di Tradate, Azzate e Valceresio, cui non corrisponde, però, una diminuzione di ore lavorate (ad eccezione del Distretto Valceresio). Aumentano invece gli operatori nei due Distretti di Sesto e Varese, segnale sia di una maggiore presenza della cooperativa su quei territori (molto importante soprattutto considerando la lontananza dal Distretto di Varese), ma anche di un grande investimento che inevitabilmente si traduce in costi maggiori da sostenere. L’Aquilone scs - Sesto Calende 71 ! "" " ! $ % "" " # % &' ( #$ ) ' ! 1 2' % , 3$ # 4 ) $ ,$ ' $% # 2,40% $ & 6,50% 7,75% $## 0,71% $ 0,92% *+ & $ ! , $ % . /0 , 2,75% *+ 4 # & #$ # 89,50% ##&$ 100% &!$ &! 96,88% # $& & 100% #$ & ' $ 0 ,/ 5 )0 % 92,59% $ ! 100% ! +% 1 / 6 #!$ 10,32% %%$& & 18,53% $ 24,04% !#$ & $&%# 23,60% 7 #. 8 , , 3$9 . # , 7 #. 7, . ! ) , 5# :+ . ! , # 20,94% # $ 26,20% %$ %# 60,53% $ ! 50,20% 100% #$ . 4 ,3 ) # , 5# :+ , 3$ # 8 33 4 % $! ' LIQUIDITA' PRIMARIA (Ac/Pc) AUTONOMIA FINANZIARIA (Cn/Tot.I) 65,64% 100% ##&$ # $& & & ; ; ; 10,32% 18,53% 23,60% 100% ! "" 0' $ ( 6; /; ' 0' 0 / 6 0 - 0 - "" 62' / 0 $ !$&!# 100% $ $ 100% % $ % 100% / /- ' "" ) ' "" ) ' $ ! $#!# 12,78% $ !! 10,02% $ 87,22% !$! % 89,98% $ # 86,53% ! $ !% 11,80% #&%$! 88,20% "" .0 % 6 / 8 / 0 0 ( 3 % 6 // $ $% # "" ' 3 6 )0 / / 6 # $ # 86,40% # $ %& 85,65% $%%! #$!%% #$ !& $##& " + $% "" 0 / // &$! %$ &$&! $ $!& "" *+,- . -/-01+2+3 4-0.+*5 $ # CAPITOLO 6: LA DIMENSIONE ECONOMICA 73 Il bilancio sociale è anche strumento per monitorare gli aspetti patrimoniale, economico e finanziario, che seppur strumentali rispetto al perseguimento delle finalità sociali, possono influenzare, direttamente o indirettamente, il raggiungimento della mission. Questa sezione si propone di mettere in evidenza, anche attraverso una comparazione dei dati nel tempo, le modalità mediante le quali la cooperativa sociale reperisce le proprie risorse economiche ed il loro utilizzo per il perseguimento delle proprie finalità, in coerenza con gli obiettivi e le strategie sopra individuate. Per far ciò si è scelta la seguente modalità di rappresentazione e riclassificazione dei bilanci: Stato Patrimoniale rielaborato secondo criteri finanziari Conto Economico rielaborato secondo il criterio della Produzione e Distribuzione della ricchezza e si è scelto, quale orizzonte temporale oggetto di osservazione, il triennio 2009-2007. L’Aquilone scs - Sesto Calende ANALISI PATRIMONIALE E FINANZIARIA L’analisi della composizione degli impieghi conferma l’elevata incidenza, nel triennio, dell’attivo circolante sul totale attivo. Ciò in coerenza anche con la tipologia di attività svolta, che non necessita di rilevanti investimenti in beni strumentali. L’analisi della composizione delle fonti evidenzia il peso delle diverse fonti di finanziamento ed in particolare conferma il trend al rialzo del ricorso al capitale di terzi (passivo a medio/lungo + circolante) rispetto al capitale proprio. La diminuzione dell’indice di autonomia finanziaria (incidenza del Capitale proprio sul totale Impieghi) ed il calo dell’indice di liquidità sono sintomo di una situazione di tensione finanziaria dovuta soprattutto allo sfasamento temporale tra entrate ed uscite: alle ravvicinate scadenze di pagamento dei fornitori corrispondono lunghi tempi di incasso delle fatture emesse nei confronti degli Enti pubblici. La necessità dunque di ricorrere a strumenti alternativi che generino liquidità (fido di cassa, anticipo fatture, ecc.) ha conseguentemente comportato il sostenimento di oneri finanziari che hanno assorbito il margine operativo, come si dirà infra. ANALISI ECONOMICA Il Conto Economico evidenzia la ricchezza raccolta dalla Cooperativa ed il suo successivo utilizzo per remunerare i fattori impiegati nella gestione dei servizi offerti. Dedotti i costi “destinati agli interlocutori “non fondamentali” intesi come tutti quei costi sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività, il prospetto evidenzia un primo risultato intermedio: la ricchezza da distribuire agli utenti “fondamentali”. Tra i destinatari “fondamentali” della ricchezza prodotta, vi sono gli Operatori (dipendenti, collaboratori e professionisti) di cui si avvale la Cooperativa, con un’incidenza del loro costo, praticamente invariata nel triennio e pari al 86% circa. Essi rappresentano, al tempo stesso, strumento e risorsa indispensabile per il perseguimento degli obiettivi sociali. L’anno 2009 è caratterizzato da un ulteriore incremento del fatturato confermando il salto di qualità verificatosi dal 2007 al 2008. Tale incremento di fatturato è stato in gran parte assorbito dagli Utenti fondamentali, del resto la realizzazione di nuovi progetti ed il mantenimento di quelli già esistenti non possono prescindere dall’impiego e dalla ricerca di nuove e qualificate risorse umane. Dall’andamento della gestione 2010, oltre che auspicare un ulteriore incremento di fatturato, soprattutto ci si attende il consolidamento dei volumi raggiunti. Il Margine Operativo (che esprime il risultato della gestione caratteristica) pur mantenendosi positivo subisce una contrazione rispetto al 2008. Tale margine, non essendo sufficiente a coprire la ricchezza destinata ai finanziatori (Istituti di credito), come sopra motivato, nonché all’Erario, genera pertanto un saldo finale negativo. L’Aquilone scs - Sesto Calende 73 CAPITOLO 7: PROSPETTIVE FUTURE 77 3 COME ABBIAMO LAVORATO L’idea che sta alla base del lavoro sulle prospettive future è la costruzione partecipata del Bilancio Sociale. Volevamo scrivere tutti insieme, soci e lavoratori, l’ultimo capitolo delle linee per il futuro. Per fare questo abbiamo convocato una assemblea generale della cooperativa, modalità già sperimentata nel 2009: tutti i soci e i lavoratori sono stati invitati a partecipare e dare il proprio contributo mercoledì 28 luglio 2010 alle 19.00. L’assemblea è stata progettata con un gruppo di soci che, in coppia, hanno condotto i gruppi di lavoro. L’obiettivo che ci si era prefissati è stato quello di far emergere idee e pensieri, dubbi e domande rispetto a tre temi che sembravano di diretto interesse: il tema economico, la qualità di progetti e servizi, la qualità del lavoro. Dopo una presentazione generale dell’ ”indice” del Bilancio Sociale, ci si è divisi in quattro gruppi di lavoro misti, soci e lavoratori, che hanno ragionato insieme a partire da alcuni stimoli e hanno poi riportato quanto emerso in plenaria. L’Aquilone scs - Sesto Calende Riportiamo ora i contenuti emersi dai diversi gruppi, prima in maniera sintetica rispetto ai diversi fuochi di lavoro, poi con una riflessione integrata sulle prospettive future. IL TEMA ECONOMICO Il tema economico è stato affrontato da due gruppi di lavoro a partire da questi documenti stimolo: VALORE DELLA PRODUZIONE 1994/2009 anno 1994 anno 1995 anno 1996 1600000 anno 1997 1400000 anno 1998 anno 1999 anno 2000 1200000 1000000 anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 800000 600000 400000 anno 2005 anno 2006 200000 anno 2007 anno 2008 anno 2009 0 1 30000 anno 1994 anno 1995 UTILE DI ESERCIZIO - 1994/2009 23074 18010 20000 15260 13005 anno 1998 anno 1999 10714 8301 10000 1082 657 1889 anno 2000 anno 2001 2740 2054 0 -4290 -10000 -5056 -20000 -22534 -30000 1 anno 1996 anno 1997 -8815 anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008 anno 2009 Nel posto da cui vengo ci inchiniamo sempre quando qualcuno fa una domanda acuta. E più è profonda la domanda, più è profondo l’inchino. (...) Una risposta non merita mai un inchino: per quanto intelligente e giusta ci possa sembrare, non dobbiamo mai inchinarci a una risposta. (...) Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre. – Mika, del pianeta di Elio [Mika è un personaggio del romanzo “C’è nessuno?”, di Jostein Gaarder] L’Aquilone scs - Sesto Calende 78 3 Riportiamo ora in maniera sintetica quanto emerso da ciascuno dei due gruppi. GRUPPO 1 (conduttori Carlo e Stefano D/Chiara R) - Difficile lettura dei grafici tecnici: cos’è il valore di produzione? Cos’è l’utile d’esercizio? Perché non c’è coerenza tra crescita del valore di produzione e stabilizzazione dell’utile di esercizio? - Quali e come sono fatte le scelte di gestione? - Stiamo perdendo delle gare d’appalto perché “costiamo troppo”, quali scelte stanno dietro? - Come si possono prevedere e prevenire le perdite? - Dato il quadro della crisi economica e il fatto che sta iniziando a toccare anche il nostro campo, quali strategie per farvi fronte sta pensando la cooperativa? Ad esempio: data la chiusura generalizzata dei CAG, cosa si sta pensando rispetto a quelli gestiti da L’Aquilone? dato che la prevenzione “non è visibile” e si taglia su ciò che non è visibile, come si pensa di agire? Con cosa si sostituirà se si sostituirà? - Quali nuove strade di lavoro si stanno esplorando? - Dato che le Amministrazioni Pubbliche si stanno orientando verso appalti brevi e al ribasso che danno poca stabilità e continuità, si stanno cercando nuovi committenti? Non c’è stata la percezione delle difficoltà, si è visto solo un ritardo occasionale degli stipendi poi spiegato (ritardo dei pagamenti degli Enti Pubblici e quindi minor liquidità) GRUPPO 2 (conduttori Francesca e Chiara A) Dai soci: - Ristrettezze dei budget richiedono uno stretto presidio e limitano la possibilità di fare cose nuove - Dispiacere per il ritardo degli stipendi verso tutti - Necessità di nuovi progetti e finanziamenti - Bisogno di più stabilità, più chiarezza e più decisione nella gestione delle questioni economiche: quindi aumento del controllo di gestione - L’aumento del fatturato che consegue alla presenza di più servizi e progetti provoca una difficoltà nella conoscenza di tutto quello che succede - Un pochino di preoccupazione - Percezione del malumore per i ritardi negli stipendi - Salta intercultura Dai lavoratori: - Non si sono avute ripercussioni - Perché al fatturato più alto in assoluto è corrisposta una perdita? - Interessante conoscere l’andamento annuale della cooperativa - Non si è percepita l’oscillazione tra utile e perdita LA QUALITA’ DEL LAVORO GRUPPO 3 (conduttori Elena e Stefano B) - Necessità di conoscere il contesto dei progetti e servizi in cui si va a lavorare per potersi inserire nelle equipe con più facilità, per potersi muovere con maggior consapevolezza e sicurezza; Formazione: importante e da implementare; Maggior attenzione per chi “passa” in coop: a volte percezione di essere tappabuchi; C’è senso di appartenenza; Scoperta di quello che sta dentro e intorno alla coop per avvicinarsi; C’è valorizzazione delle differenze e delle diverse competenze; Aumentare la valorizzazione del percorso professionale verso la crescita per tutti; Qualità e quantità della valutazione, aumentare i feedback intermedi e non solo alla fine; Migliorare l’equilibrio tra i momenti di troppo e poco lavoro; L’Aquilone scs - Sesto Calende 79 3 - La coop c’è (colloqui, richieste di confronto accolte in tempi buoni), ma percezione di struttura abbastanza complessa; Continuità dei progetti; Coniugare persone e organizzazione: ri-equilibrare dopo il raddoppio delle persone; Contratto Co.co.pro. poco tutelante: da abolire! Bisogno di confronto tra persone che lavorano sulle stesso servizio/progetto in territori diversi per scambiare esperienze e trovare soluzioni nuove; Incontri tra operatori e attori che lavorano sullo stesso territorio per condividere idee e strategie; Aumentare la conoscenza tra le persone e tra progetti/servizi; La coop è percepita come vicina alle persone, ma vaga nelle regole; Attenzione all’esportare le competenze all’esterno. LA QUALITA’ DI PROGETTI E SERVIZI 80 3 GRUPPO 4 (conduttori Michela e Wanda) PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Lavoro di equipe; Buone materie prime: le persone; Processo artigianale: non è una fabbrica, una catena di montaggio, è un laboratorio partecipativo; Buona progettazione; Buona condivisione; Buona formazione; Supervisione; Si cerca di mantenere una qualità alta; Attenzione ai singoli nel gruppo. Difficoltà per i numeri alti; Difficoltà collaborazione altri enti; Formazione non arriva ovunque; Difficoltà con la committenza (Scuola-comune): fa fatica a capire il nostro lavoro:come farlo passare? Comunicazione esterna: carente verso l’esterno non si sa cosa fa L’Aquilone! Comunicazione interna da migliorare scambio fra operatori, di competenze di servizi; Problema di condivisione della linea educativa all’interno dello stesso progetto/caso - interno alla cooperativa; Difficoltà nei tempi della tutela; Relazione spesso problematica o conflittuale quasi delegante: o i genitori entrano in conflitto o delegano; Andirivieni del servizio; Difficoltà di comprensione con l’Amministrazione Comunale: difficoltà evidente a comprendere cos’è un obiettivo educativo, pedagogico. OPPORTUNITA’ RISCHI Lavoro di formazione; Lavorare sui rapporti esterni col territorio; Valutazione come obiettivo di qualità; Valutare non solo a fine progetto, ma anche nel mentre: per migliorarmi. Servizi, Amministrazioni che non comprendono il nostro modo di lavoro; Non continuità del servizio/progetto. La cooperativa si presenta come una “struttura complessa”; c’è, è visibile, ma non la si comprende nella sua totalità. A maggior ragione se a guardarla è un lavoratore non socio, meno coinvolto quindi nella gestione e più centrato sul singolo servizio/progetto. Aumentare la conoscenza della cooperativa da parte di chi vi lavora significa, pare, migliorare le relazioni tra le persone, anche aumentando le opportunità di incontro e scambio. Emerge l’idea di individuare momenti comuni su tematiche specifiche, magari riunendo attorno allo stesso tavolo operatori che lavorano nello stesso ambito, anche se in territori differenti. La cooperativa sembra avere una apprezzabile attenzione verso le persone, ma sicuramente emerge una certa confusione sul tema delle regole e delle procedure; a volte ci sono troppi passaggi che originano lentezze, altre volte non si sa bene a chi riferirsi; lo sforzo di consolidamento iniziato nel 2009 va però nella direzione di meglio chiarire anche la strutturazione interna della cooperativa. L’Aquilone scs - Sesto Calende La maggiore chiarezza dovrebbe anche consentirci di migliorare la nostra comunicazione all’esterno, punto debole della cooperativa. Molti soci e collaboratori, ma anche molte committenze, sottolineano che la cooperativa dovrebbe imparare a comunicare meglio quello che fa; forse siamo in una fase di “pensiero”, in cui dobbiamo riflettere non solo sul come comunicare (alcune azioni, ad esempio il sito, la brochure, il convegno, la rassegna stampa, sono già state intraprese nel corso del 2010) ma anche sul cosa comunicare; rendere conto, infatti, di una realtà complessa come la cooperativa vuol dire fare anche lo sforzo di semplificare. Dal punto di vista economico, invece, risulta evidente la necessità di migliorare la capacità di controllo e previsione della cooperativa. Più in generale, però, occorre affrontare il tema della sostenibilità, soprattutto in un momento storico di forte crisi che rischia di modificare il quadro dell’offerta dei servizi alla persona; sicuramente a rischio sembrano essere molti dei servizi e progetti di prevenzione che la cooperativa gestisce e che, in un momento in cui è necessario tagliare, sembra più semplice chiudere rispetto ad altri. Cercare nuovi ambiti di sviluppo e ridurre la dipendenza dall’Ente Pubblico sono le direzioni a cui tendere; nel rispetto dei differenti ruoli, questa responsabilità dovrebbe essere sempre più condivisa tra i soci della cooperativa. Ad oggi è corretto segnalare una crescente capacità dei soci di trattare questi temi ed un interesse/curiosità da parte dei lavoratori; è ancora presto perché si realizzi, ma ad oggi è possibile ipotizzare che almeno i budget preventivi dei progetti e servizi vengano sempre più condivisi dagli operatori nelle èquipe. Rispetto alla qualità dei servizi e progetti, emergono le difficoltà quotidiane di relazione con i nostri interlocutori; non sempre è possibile costruire collaborazioni di qualità, spesso non ci si comprende, a volte riceviamo una delega in bianco che va oltre le nostre competenze. Occorre forse riconoscere che le problematiche che incontriamo nel quotidiano nascono da una relazione che ha anche noi come interlocutori; un passaggio interessante è quello di provare a lavorare su di noi e sulla nostra organizzazione per rendere migliore lo scambio con l’esterno. Da questo punto di vista vengono in aiuto le funzioni interne alla cooperativa: formazione, comunicazione e valutazione. Pur di recente fondazione, sono molto presenti e “nominate” dai soci; svolgono una importante azione di sostegno/supporto ai servizi e/progetti che nel tempo andrà rafforzata e migliorata. Una sintesi dei temi emersi permette di definire un quadro di obiettivi ed azioni possibili: Obiettivi Azioni Aumentare la conoscenza della cooperativa tra i - Individuazione di momenti di incontro e soci e soprattutto i lavoratori non soci scambio tra operatori che lavorano in servizi Migliorare la conoscenza del contesto territoriale simili in cui un operatore lavora e della “storia” del - Aumentare le opportunità di scambio tra servizio/progetto nel territorio operatori che lavorano nello stesso territorio Chiarire e comunicare la strutturazione interna - Definire e comunicare le competenze dei ruoli della cooperativa organizzativi (quadri e funzioni) Presidiare procedure e regole di funzionamento - Definire un regolamento soci e lavoratori della cooperativa Migliorare la comunicazione verso l’esterno - Predisposizione e utilizzo di strumenti innovativi (newsletter, sito, comunicati stampa…) Migliorare la capacità di controllo e previsione Predisposizione di strumenti adeguati, in dell’andamento economico della cooperativa collaborazione con i consulenti Aumentare i momenti di confronto tra i soci e - Assemblee e riunioni soci con all’ordine del con i lavoratori sui temi di carattere economico giorno questi temi che riguardano la cooperativa - Momenti formativi rivolti ai soci Migliorare il raccordo tra le funzioni - Comunicazione: predisporre e utilizzare gli organizzative e le aree di produzione strumenti di comunicazione - Formazione: estendere le opportunità a tutti i servizi e progetti della cooperativa - Valutazione: aumentare i momenti di feedback durante l’anno L’Aquilone scs - Sesto Calende 81 3