BILANCIO SOCIALE 2009:
IL PERCORSO DI CONSOLIDAMENTO
b
L’Aquilone scs - Sesto Calende
INTRODUZIONE
CAPITOLO 1 - IL LAVORO DELL’ASSEMBLEA
ACCADDE NEL 2009 …
OBIETTIVI STRATEGICI 2009-2012
LE ASSEMBLEE E I SOCI
CAPITOLO 2 - LA COOPERATIVA AL SUO INTERNO
LA FOTOGRAFIA
LE STRUTTURE INTERNE.
b
CAPITOLO 3 - IL PERSONALE DELLA COOPERATIVA
IL QUADRO E IL CONTESTO
ATTENZIONI SPECIFICHE
CAPITOLO 4 - LA RETE
IL QUADRO DI RIFERIMENTO
LA RETE DEL L’AQUILONE
CAPITOLO 5 - LA RESTITUZIONE SOCIALE DEL LAVORO
LA TRASVERSALITÀ
I PROGETTI E I SERVIZI
RIFLESSIONI SUI DATI
CAPITOLO 6 - LA DIMENSIONE ECONOMICA
ANALISI PATRIMONIALE E FINANZIARIA
ANALISI ECONOMICA
BILANCIO
CAPITOLO 7 - PROSPETTIVE FUTURE
COME ABBIAMO LAVORATO
IL TEMA ECONOMICO
LA QUALITA’ DI PROGETTI E SERVIZI
LA QUALITA’ DEL LAVORO
L’Aquilone scs - Sesto Calende
INTRODUZIONE:
IL BILANCIO SOCIALE DE L’AQUILONE
Il Bilancio Sociale è lo strumento obbligatorio per legge con cui un'organizzazione offre una restituzione
dell'operato svolto in un determinato arco di tempo.
Come è stato interpretato da L’Aquilone?
Per spiegarlo usiamo la catena comunicativa base:
MITTENTE
La cooperativa è l’autrice del documento: questo è vero dal momento che la stesura di queste pagine non
è stata fatta da un’unica persona, ma da molte mani e molte teste.
Per questo si ringraziano calorosamente per il contributo i coordinatori, i quadri e le funzioni, i soci e i
lavoratori che hanno partecipato all’assemblea generale del 20 luglio 2010.
CONTENUTO
Guardando l’indice si vede che sono molti i contenuti che vengono comunicati all’interno del Bilancio
Sociale, cogliendo la cooperativa da diversi punti di vista:
 Capitolo 1 - il lavoro dell’assemblea
Il fatto che L’Aquilone sia una “cooperativa sociale” è un tratto imprescindibile che ci preme sottolineare
e visibilizzare proprio in apertura. Per far conoscere l’identità de L’Aquilone ci piace aprire raccontando la
storia cooperativa dell’ultimo anno, gli obiettivi strategici che ci siamo dati e la vita assembleare del
2009.
 Capitolo 2 - la cooperativa al suo interno
La cooperativa con il tempo ha messo a punto un apparato organizzativo che possa gestire il personale,
occuparsi della parte amministrativa e finanziaria, gestire i rapporti con l’esterno, sviluppare
L’Aquilone scs - Sesto Calende
progettazioni, individuare opportunità formative rivolte ai soci e ai lavoratori... Insomma sorreggere
sotto tutti i punti di vista il lavoro dei progetti e dei servizi. Essendo una parte poco visibile all’esterno e
ai lavoratori, riteniamo importante dare un quadro dell’organizzazione e spiegare cosa fa ciascuna parte
del puzzle.
 Capitolo 3 - il personale della cooperativa nel 2009
La cooperativa è composta di persone che, ognuna con il proprio contributo, la fa vivere e crescere. Per
questo abbiamo scelto di dedicare un capitolo alla “popolazione lavorativa” della cooperativa,
raccontandone i numeri, le caratteristiche e offrendo uno sguardo d’insieme sui temi caldi del 2009.
 Capitolo 4 - la rete
Caratteristica fondamentale del lavoro sociale e di come lo interpreta L’Aquilone è la rete, quindi la
connessione con il territorio in cui si opera: l’Ente Pubblico in varie forme, le scuole, le Associazioni di
vario genere, altre realtà del Privato Sociale, la popolazione ... eccone un quadro dettagliato!
 Capitolo 5 - la restituzione sociale del lavoro
Capitolo lungo e ricco che racconta i progetti e i servizi gestiti da L’Aquilone nel corso del 2009,
descrivendone la mission, gli obiettivi, le attività e l’utilità sociale che secondo noi viene percepita
all’esterno. In chiusura di capitolo c’è una riflessione e un confronto tra il 2008 e il 2009, tra i diversi
territori e i diversi servizi/progetti.
 Capitolo 6 - la dimensione economica
Quando si parla di Bilancio solitamente si pensa sempre al bilancio economico che quindi non poteva
mancare!
 Capitolo 7 - prospettive future
Questo capitolo è la parte più innovativa del presente documento: questa parte infatti è stata scritta dopo
l’assemblea generale di soci e lavoratori che si è svolta mercoledì 28/07/2010 e sulla base di quanto
emerso in essa. Questa è una delle azioni con cui ci si sta muovendo per arrivare al una costruzione del
Bilancio Sociale fortemente partecipata da tutti, soci e lavoratori.
MEZZO
Il Bilancio Sociale viene distribuito su cd e non in versione cartacea per una scelta ecologica: il
documento viene distribuito a tutti i soci e i lavoratori, alle committenze (tecnici e politici), ad altri attori
del terzo settore, ai collaboratori esterni, ad altri nodi di rete... un numero decisamente alto! Stampare
una copia del Bilancio Sociale di più di 80 pagine per ciascuno sarebbe uno spreco inaccettabile. Il cd
inoltre è meno usurabile, più moderno e meno ingombrante.
DESTINATARIO
Il Bilancio Sociale è pensato per parlare della cooperativa e raccontare il suo lavoro:
- a tutti soci,
- a tutti i lavoratori che operano nei progetti e servizi,
- ai portatori d'interesse in senso lato che possono essere raggruppati in :
• committenze
• fornitori
• altri enti del Terzo Settore (cooperative e associazioni).
Si ringraziano:
i soci: Andrea, Angela, Carlo, Carlotta, Chiara A, Chiara C, Chiara R, Davide, Francesca, Ivan, Laura,
Licia, Marco, Marianna, Massimo, Paola B, Paola P, Silvia, Stefano B, Stefano D, Wanda;
i lavoratori: Matteo, Lucio, Valentina, Stefania, Ivano, Mario, Serena, Sara, Silvia, Davide, Sabrina,
Michela, Pamela, Laura, Maria, Marco.
Buona lettura!!!
L'Aquilone scs
L’Aquilone scs - Sesto Calende
CAPITOLO 1:
IL LAVORO DELL’ASSEMBLEA
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1
ACCADDE NEL 2009...
Dove ci eravamo lasciati … riassumiamo i punti centrali con cui avevamo chiuso il 2008:
-
Risistemare la struttura organizzativa della cooperativa per sostenere le incombenze di gestione
questione Sol.Co: cosa si fa? Si resta … Si va?!
Scadenza CdA all’approvazione del bilancio al 31.12.2008
Ripartiamo da qui!!!
La prima assemblea del 2009 vede all’ordine del giorno il tema Sol.Co! Si è scelto di ripercorrere la storia
del rapporto L’Aquilone/Sol.Co e di approfondire i recenti fatti per poter prendere in maniera consapevole
e condivisa una scelta sui futuri sviluppi. Da questa riflessione l’Assemblea decide di compartecipare alla
copertura delle perdite del consorzio a patto che tutti gli aderenti lo facciano, di tentare di non disperdere
il capitale (soprattutto sociale) del Sol.Co, riservandosi di prendere una decisione definitiva più avanti,
monitorando per ora il processo in atto.
I primi mesi del 2009 si caratterizzano sicuramente per la preparazione del processo elettorale. Tra
marzo ed aprile andrà rinnovato il CdA e l’Assemblea sente il bisogno di prendersi tempo ed energie per
questo momento cruciale della sua vita cooperativa. Per preparare al meglio il momento, si decide di
usare diversi strumenti (gruppi pre-assembleari, assemblee soci, documenti ad hoc, commissione
elettorale) e di articolare il percorso d’avvicinamento in vari momenti fra gennaio e fine marzo.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
Un primo passaggio è stata la ricostruzione della storia della cooperativa tramite delle interviste ai
consiglieri d’amministrazione degli ultimi 6 anni. Questo per ripercorrere e condividere i passaggi che
hanno portato all’Aquilone di oggi, passaggio importante per capire poi come orientare la cooperativa. La
storia che ne è uscita fa parte del BS 2008 ed è stata un momento di riflessione sull’organizzazione,
sull’assemblea, sulle loro vicissitudini, sui processi che si ripetono.
Un secondo pezzo di lavoro, sempre grazie a tutti i vari consiglieri, è stato quello di dettagliare in maniera
concreta i compiti del CdA (Che cosa fa? Come lo fa? Che rapporto ha/dovrebbe avere con l’Assemblea?)
e le “caratteristiche” dei consiglieri.
I documenti prodotti sono stati il punto di partenza per l’assemblea del 7 marzo in cui si è ragionato sia in
gruppi che in plenaria sul futuro della cooperativa, fornendo così indicazioni concrete ai futuri consiglieri.
Si è scelto di fare questo momento prima di arrivare alle candidature per dare a tutti la possibilità di
esprimere il proprio pensiero e per dare un quadro del lavoro che i futuri consiglieri dovranno svolgere.
Due sono stati i temi più dibattuti in questo ambito: la leadership (Di uno? Di molti? Come? E chi esce dal
CdA come si ricolloca nell’organizzazione?); la responsabilità e i suoi diversi livelli.
Successivamente si è individuata la procedura di elezione la cui cura è stata affidata a un gruppo di soci
(la commissione “la/lo candida”). L’Assemblea ha deciso di optare per un sistema misto di auto ed etero
candidature, lasciando però il socio libero di accettare o no l’etero-candidatura.
Si è giunti così alla candidatura di sei soci che, nell’assemblea del 30 marzo, hanno condiviso e discusso
le proprie motivazioni ed idee di fondo con gli altri. Nella stessa assemblea si sono svolte le elezioni con i
seguenti consiglieri eletti: Massimo, Licia, Silvia, Paola e Marianna. Il CdA così eletto è entrato
ufficialmente in carica il 27 aprile, con la nomina di Massimo a Presidente e quella di Licia a Vicepresidente.
Da qui è iniziato il lavoro del nuovo CdA che, basandosi sugli obiettivi strategici e le indicazioni
dell’Assemblea, ha preso in mano le redini della cooperativa. Il primo periodo del post elezioni è stato un
momento di studio e assunzione del ruolo e delle responsabilità ad esso collegate.
Il primo momento “pubblico” del nuovo CdA è stata la doppia assemblea di fine luglio: assemblea
generale dei lavoratori e assemblea soci. Dall’Assemblea era uscita come importante l’attenzione rispetto
ai lavoratori non soci, così si è organizzata l’assemblea generale in cui si è presentato il Bilancio Sociale
2008 (e quindi la cooperativa) e si è eletto il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Ne è risultato
un momento piacevole e costruttivo che ha fatto vedere a tutti la cooperativa nel suo complesso e non
solo come “datore di lavoro”. Ne è seguito un momento collettivo conviviale che ha permesso scambi
informali tra soci e non. A questo è seguita l’Assemblea soci che ha visto un ricco ordine del giorno, in cui
spiccavano questioni scottanti come gli aggiornamenti e la necessità di una decisione rispetto
all’associazione al Sol.Co e la fideiussione del progetto CHIAVE. Il primo tema, dopo un’attenta
valutazione, ha visto una votazione che ha sancito la volontà di uscire dal Sol.Co in quanto non si vede
nell’attuale consorzio un luogo generativo e costruttivo in cui stare, sottolineando però il fatto che è
opportuno trovare o costruire un nuovo contesto di scambio di secondo livello. La questione della
fideiussione richiesta da Regione Lombardia per ottenere il finanziamento Interreg è decisamente spinosa
dato che assicurazioni e banche pongono vincoli impegnativi; si decide quindi di continuare l’esplorazione
delle possibili soluzioni e viene proposto lo strumento del prestito sociale come modalità per recuperare il
denaro necessario.
Dopo l’estate procede il lavoro del CdA su diversi fronti: il bilancio, le relazioni di secondo livello e il
regolamento interno dei soci lavoratori.
Nell’Assemblea di dicembre questi temi ed altri affollano l’ordine del giorno. L’appuntamento si apre con
le dimissioni di un socio, comunicate tramite una lettera aperta. È un evento “nuovo” per i soci, dato che
erano diversi anni che non usciva nessun socio e si apre un momento di dibattito sia sulle modalità ma
soprattutto sulle motivazioni che hanno portato all’uscita. La questione del “Potere in coop” viene
identificata come un nodo critico, di cui si fa fatica a parlare e su cui il confronto è difficoltoso. Per questo
si sceglie di cercare nel 2010 una modalità di lavoro sul tema che permetta ai soci di approfondire e
slatentizzare i nodi critici, affrontandoli in modo costruttivo. Altri aspetti da esplorare che sono emersi
grazie alle dimissioni sono la gestione delle emozioni in cooperativa e come affrontare le dimissioni di un
socio.
Si analizza poi il bilancio pre-consuntivo che vede una crescita del fatturato rispetto al 2008, ma un utile
limitato. Questo denota comunque una costanza nella crescita e un consolidamento progressivo della
cooperativa. Si passa poi all’annosa questione della sede: tramite l’analisi SWOT si individuano meglio i
problemi legati allo spazio fisico in sede (manca? Dobbiamo solo organizzarci meglio?), alle garanzie che
L’Aquilone scs - Sesto Calende
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dobbiamo offrire alle committenze, alle richieste di spazi della zona est (Malnate/Tradate) e
all’opportunità/necessità di cercare nuovi spazi. Dopo il confronto che segue alla SWOT non si giunge a
una decisione definitiva, ma si pone molta attenzione alla miglior gestione degli spazi disponibili.
Riemerge, dopo l’uscita di luglio dal Sol.Co, il tema della non-appartenenza della coop a reti di secondo
livello. Dopo le esplorazioni rispetto a possibili “consorzi nascenti” e a contatti con altre cooperative della
zona, si citano anche altre organizzazioni del Terzo Settore con cui si possono istaurare collaborazioni più
strette, sia a livello locale che più alti fino al nazionale. Il mandato che l’Assemblea dà al CdA è quindi
quello di continuare a esplorare e approfondire il tema delle relazioni di secondo livello. Si ha poi
l’aggiornamento rispetto al regolamento interno dei soci lavoratori su cui il CdA sta proseguendo il lavoro
avviato dai precedenti consiglieri. Si decide insieme come proseguire. In chiusura d’Assemblea viene
presentata la Funzione Valutazione che viene ad ampliare e arricchire la struttura della cooperativa e che
è progettata come supporto sia alle aree di produzione sia all’organizzazione. Si annuncia inoltre l’avvio di
un nuovo corso coordinatori che stanno costruendo lo staff RUGP e la funzione formazione e per cui è
richiesto il contributo di tutti i soci.
Il 2009 si chiude con il primo pranzo sociale della cooperativa al ristorante!!!
OBIETTIVI STRATEGICI 2009-2012
OBIETTIVO 1 : garantire ai soci condizioni di lavoro sostenibili
OBIETTIVO 2 : migliorare la funzione comunicazione
OBIETTIVO 3 : conoscere, sviluppare e diversificare le competenze degli operatori
OBIETTIVO 4 : dichiarare strategie di sviluppo, in termini di consolidamento e di espansione, sia a livello
territoriale sia nella definizione del campo d’azione
OBIETTIVO 5: consolidare, sviluppare e rafforzare le funzioni amministrative interne alla cooperativa
utilizzando anche risorse esterne (servizio segreteria, personale, banche, contabilità)
OBIETTIVO 6 : riconoscere e valorizzare il ruolo dell’assemblea nell’assunzione di decisioni cooperative
LE ASSEMBLEE E I SOCI
Nel corso del 2009 la vita sociale della cooperativa ha visto 6 appuntamenti assembleari distribuiti nel
corso di tutto l’anno, accompagnati nella prima parte dell’anno da momenti di lavoro in sotto-gruppi per
prepararsi alle elezioni.
Rispetto ai numeri dell’Assemblea, il numero complessivo dei soci è invariato tra 2008 e 2009, ma ci sono
stati ingressi ed uscite:
SOCI LAVORATORI
SOCI SOVVENTORI
SOCI VOLONTARI
2008
22
3
1
2009
23
2
1
L’assemblea ha visto l’ingresso di due nuovi soci lavoratori nell’Assemblea di luglio e l’uscita di un
lavoratore a fine anno. Questo è stato un momento particolare di riflessione, dato che non succedeva da
diversi anni che un socio se ne andasse. Inoltre è stata tolta dall’elenco soci una socia sovventrice che
non partecipava alla vita assembleare da molto tempo.
Rispetto alla presenza alle attività assembleari, la media dei soci presenti è circa 20, quindi il 79%. Ecco il
dettaglio delle assemblee, dei temi trattati e dei presenti (fisicamente o con delega).
ASSEMBLEE
07.02.2009
07.03.2009
30.03.2009
27.04.2009
ORDINI DEL GIORNO
Aggiornamenti Sol.Co, impostazione lavoro pre-elezioni.
Lavoro di preparazione alle elezioni, scelta delle procedure elettorali,
comunicazioni dallo staff di RH.
Candidature con motivazioni e discussione, elezioni.
Relazione di gestione 2008, approvazione bilancio d’esercizio 2008,
PRESENTI
20
20
23
20
L’Aquilone scs - Sesto Calende
1
1
30.07.2009
12.12.2009
nomina nuovo CdA e revisore dei conti, approvazione bilancio preventivo
2009.
Approvazione bilancio sociale 2008, aggiornamenti Sol.Co e decisione
futuro, fideiussione CHIAVE, funzione formazione.
Bilancio pre-consuntivo 2009, questione sede, relazioni di 2° livello,
regolamento interno dei rapporti tra Coop e soci lavoratori, presentazione
funzione valutazione, aggiornamenti funzione formazione.
20
21
1
1
L’Aquilone scs - Sesto Calende
CAPITOLO 2
LA COOPERATIVA AL SUO INTERNO
5
LA FOTOGRAFIA
Nel 2008 si era constatato di come la struttura organizzativa fosse nata e si fosse sviluppata in parallelo
alla crescita della cooperativa, cercando di rispondere alle esigenze che emergevano. Si era evidenziato
come l'investimento crescente avesse portato alla ridefinizione di alcune aree, alla creazione di nuove
funzioni e all'individuazione di nuovi bisogni.
A riprova di quest’ultimo punto, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 è nata la “funzione formazione” e,
sul finire dell’anno, si è delineata la “funzione valutazione” che diverrà operativa nel 2010.
Il 2009 è stato l’anno in cui i quadri e le funzioni hanno approfondito le interrelazioni che le legano
individuando sia strutture stabili (Ufficio Amministrazione), sia forme di collaborazione costanti (Staff
RUGP), sia movimenti reciproci che si vanno man mano codificando.
Dovendo cercare di rendere graficamente questa evoluzione è necessario un diagramma ricco di frecce,
raggruppamenti e colori con cui rendere l’articolazione che l’organizzazione ha costruito al suo interno.
Ci si sofferma sul “solo” livello di quadri e funzioni, senza indicare le relazioni che intercorrono tra questo
livello, il CdA e le aree operative di servizi e progetti. Questo infatti costituisce l’organigramma su cui
assemblea e CdA stanno tuttora ragionando.
Questo schema appare come una fotografia sufficientemente attendibile dello stato dell’arte a fine 2009!
L’Aquilone scs - Sesto Calende
FUNZIONE
TIROCINI
FUNZIONE
COMUNICAZIONE
STAFF di
MARKETING
STAFF di
RISORSE UMANE
6
FUNZIONE
FORMAZIONE
AMMINISTRAZIONE
SEGRETERIA
STAFF
RUGP
GESTIONE DEL
PERSONALE
UFFICIO AMMINISTRAZIONE
LE STRUTTURE INTERNE
Lo schema sopra riportato visibilizza i gruppi di lavoro stabili, i quadri e le funzioni con le reciproche
connessioni. Vengono ora descritte tutte le parti dello schema con il dettaglio delle specificità di ognuna,
degli obiettivi e delle modalità di lavoro messe in atto per il loro raggiungimento, le collaborazioni
attivate.
STAFF RUGP:
Nel corso del 2009 si è stabilizzato un assetto “composito” che gestisca in modo integrato il personale.
Per questo si è costituito lo “staff RUGP” che vede in collaborazione lo staff di Risorse Umane e la
responsabile di Gestione Amministrativa del Personale.
UFFICIO AMMINISTRAZIONE:
L'Ufficio Amministrazione era nato nel 2008 per occuparsi di tutto quello che, in cooperativa, ha a che
fare con la dimensione economica, finanziaria e del personale. Nel corso del 2009 si è consolidato
l’assetto che comprende la presenza di tre figure (Amministrazione, Segreteria e Gestione Amministrativa
del Personale) con specifiche competenze e che collaborano costantemente.
L'Ufficio Amministrazione ha una sua collocazione fissa all'interno della cooperativa, con tre postazioni
Internet dedicate. É attivo tutti i giorni della settimana, da Lunedì a Venerdì, per 8 ore al giorno (dalle
L’Aquilone scs - Sesto Calende
9.00 alle 18.00). Una parte di lavoro è standard e viene svolta dalla impiegata amministrativa a tempo
pieno in base alla programmazione fatta ed alle scadenze. Una parte di lavoro è invece legata a situazioni
particolari (partecipazioni a bandi, problemi di liquidità, attivazione di nuovi contratti, altre emergenze)
che vengono trattate, nel momento in cui si verificano, dal responsabile dell'Ufficio di concerto con la
segreteria amministrativa e, eventualmente, con altri responsabili da coinvolgere.
MARKETING:
Struttura dell'equipe
Tre persone fino a maggio, giugno-dicembre 2 persone
C’è una responsabile che lavora in piena condivisione degli incarichi
con gli altri membri dello staff; per ogni oggetto di lavoro (bandi,
progettazioni, contatti) si individua un referente e si suddividono i
compiti.
Per le progettazioni marketing si connette con Risorse Umane per la
definizione dei progettisti, successivamente dà il mandato e presidia le
ore e il prodotto.
Criteri di partecipazione a
bandi e gare
Connessione con la mission della cooperativa;
Importanza strategica in relazione al territorio e alla
cooperativa;
Rispondenza alle competenze in possesso;
Rispondenza alle esigenze di lavoro del personale;
Sostenibilità economica.
Cosa fa?
1. Gestione di:
richieste provenienti dall'esterno;
idee emerse dai soci;
bandi (comunali, provinciali, regionali, fondazioni) in vista della
selezione di progetti che siano in linea con la mission e
risultino fattibili/sostenibili;
2. Fund raising;
3. Promozione della cooperativa.
Connessioni con...
-
-
OBIETTIVI
AZIONI
Aumentare il fatturato
-
-
-
Raccordo con Risorse Umane rispetto alla richiesta di progettisti e
alle necessità legate al lavoro del personale (congruenza tra
competenze di ciascuno ed incarico, esigenza del monte-ore);
Contatto costante con i Coordinatori dei progetti/servizi per
riprogettazioni ed ampliamenti;
Referenti delle singole progettazioni;
Rapporto costante con CdA sia per ricezione e restituzione
mandato/operato, sia per definizione delle strategie;
Contatto con altri interlocutori a seconda delle necessità;
Collaborazione con Ufficio Amministrazione (preventivi, costi,
tipologia contrattuale, ribassi per gare);
Collaborazione con funzione Comunicazione per la parte
promozionale.
Progettazioni per
bandi emessi dai
Comuni;
Progetti con
finanziamenti da
bandi privati;
Implementazione dei
servizi già presenti;
Analisi approfondita
delle richieste
emerse.
STRUMENTI
-
-
-
-
Strutturazione di
equipe di
progettazione;
Coinvolgimenti di più
persone a seconda
delle competenze,
Mail ai coordinatori
per verificare
esigenze e bisogni;
Rilevazione bisogni
interni ed esterni;
Analisi fattibilità
RISULTATI
Bando CAG e ADM a
Vergiate;
Progettazione del Bando
Carcere;
Bando CESVOV - Parole
in corso;
Approvazione del
progetto POGAS - Hub
Creativi;
Approvazione del
progetto Interreg Chiave;
Bando Danilo Dolci Legalità in Viaggio;
Centri Estivi a Gavirate e
Coarezza
L’Aquilone scs - Sesto Calende
7
Consolidamento/ampliam
ento dei servizi esistenti.
Approfondire il tema
della comunità minori
-
-
-
Contatto con i vari
Uffici di Piano (anche
fuori provincia) per
raccogliere i diversi
bisogni ed
orientamenti dei
territori circa
l’accoglienza dei
minori;
Valutazione pro e
contro
“appartamento
protetto” vs
“comunità minori”;
Ricerca sedi idonee;
Ipotesi progettuale;
Ipotesi costi.
-
Formazione di un
gruppo di lavoro
(soci e lavoratori con
esperienza lavorativa
in comunità minori +
marketing);
Confronto in merito
alle diverse
metodologie di
lavoro;
Confronto in merito
alle diverse tipologie
di comunità minori
(maschile,
femminile, mista,
infanzia, preadolescenza,
adolescenza, pronta
accoglienza,
terapeutica...);
Scheda preprogetto;
Analisi di fattibilità.
-
-
-
-
-
-
Approfondire il tema del lavoro con gli adulti e
ipotizzare la metodologia
de L’Aquilone.
Individuazione
di
alcuni
operatori
disponibili
e
competenti
per
attivare un gruppo di
ragionamento
e
confronto sul tema.
Trovare un modo di
connettersi con
coordinatori e altre
strutture interne alla
coop.
Sensibilizzare i
coordinatori
richiamando il loro
ruolo di primi
operatori del mkt;
Comunicazioni
costanti con il CdA;
Incontri con i coord
in occasione di
progettazioni
particolari.
-
-
Creare strumenti di
promozione della
cooperativa
-
-
Poca rispondenza da
parte degli Uffici di
Piano in generale, a
parte quello di Sesto
Calende;
Alcune spinte da
parte degli UdP verso
strutture più
“leggere” (v. CAG ad
alta intensità);
Mancanza di una
struttura idonea
disponibile;
Costi ad oggi
insostenibile per la
cooperativa,
soprattutto per la
mancanza di una
struttura idonea
disponibile;
Dalla scheda preprogetto si rileva la
necessità di un
confronto più
approfondito in
cooperativa per
riflettere sul modello
di comunità che più
corrisponde alla
cooperativa;
Ipotesi di prendere
nuovamente in
considerazione la
soluzione
“appartamento
protetto” che pare
avere costi più
sostenibili.
Tutt’ora in fase di studio.
-
Costruzione
condivisa del sito
della coop;
Costruzione
dei materiali cartacei per
Scheda: “Facciamo
decollare le idee”;
Scheda funzioni del
marketing;
Report e
comunicazioni scritte
al CdA.
Bene il contatto costante
con il CdA; non molto
concretizzata la
costruzione di strumenti
di promozione e di
documenti per spiegare
cosa faccia mkt, ci si è
concentrati
maggiormente sulle
urgenze e sulle
progettazioni.
Collaborazione
con
funzione
comunicazione;
Richiesta di testi ai
coordinatori;
L’Aquilone scs - Sesto Calende
8
la promozione.
-
Bilancio Sociale.
RISORSE UMANE:
Struttura dell'equipe
Un responsabile e un collaboratore che si occupano di: selezione,
monitoraggio incarichi, sviluppo professionale e organizzativo.
L’aggiunta di un collaboratore è stata necessaria per presidiare in maniera
più adeguata tutte le esigenze di tutti i territori in cui lavora la cooperativa.
Cosa fa?
Procedura di selezione degli operatori: è richiesta dai coordinatori per
esigenze specifiche dei servizi e progetti; da mkt sia in fase di
progettazione che in fase di formazione di equipe su nuovi servizi e
progetti;
Procedura di selezione dei coordinatori: è richiesta dal Cda, come
preselezione di possibili soci candidati al ruolo di coordinamento;
Procedura di monitoraggio incarichi: due volte l'anno (maggio e
luglio, o su richiesta dell'operatore), viene effettuata una verifica
degli incarichi svolti ed una ridefinizione degli impegni rispetto alla
pianificazione generale degli incarichi estivi/annuali;
Sviluppo professionale e organizzativo: in base alle esigenze del
singolo, o a quelle dell'organizzazione, vengono svolti colloqui
orientativi che permettono di ridefinire gli interessi professionali e i
settori di sviluppo della cooperativa, al fine di valorizzare le
competenze dei singoli e di creare contesti organizzativi adeguati ad
esse.
Connessioni con...
OBIETTIVI
-
Staff stabile e istituzionalizzato con Gestione del personale;
Raccordo con marketing sia per individuazione dei progettisti sia rispetto
alle necessità legate al lavoro del personale (congruenza tra competenze
di ciascuno ed incarico, esigenza del monte-ore).
AZIONI
Individuare le risorse
umane più adeguate alle
richieste di operatori ed entro i tempi stabiliti.
-
STRUMENTI
Analisi delle richieste dei coordinatori;
Verifica tra le risorse
umane già attive in
cooperativa;
Preselezione di
curriculum;
Colloqui di selezione.
Archivio curriculum;
Scheda richieste.
RISULTATI
soddisfazione della
richiesta nei tempi
prefissati
Costruire un insieme di
incarichi sostenibile per
l'operatore.
-
Analisi delle
condizioni lavorative
di ciascun incarico, e
del peso
complessivo.
Colloqui con i
coordinatori e con gli
operatori.
-
Tenuta degli
impegni;
Fronteggiamento di
stress e turn over.
Coniugare i desideri e
interessi professionali e
organizzativi con i
bisogni singoli e
collettivi.
-
Mappatura delle
competenze a
disposizione;
progettazione della
struttura
organizzativa nei
ruoli consolidati e
in sperimentazione.
Colloqui orientativi;
Sviluppo dei ruoli;
Organigramma.
Allargamento della
responsabilità
attraverso la
strutturazione dei
ruoli
-
-
-
GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL PERSONALE:
Cosa fa?
Ha Ha la responsabilità della gestione amministrativa del personale. Ciò significa
presidiare i monte-ore degli operatori garantendo le condizioni contrattuali (staff
con R.U.), risolvere questioni legate al singolo lavoratore (infortuni, malattie,
maternità ecc) oppure a più persone, definire i livelli minimi e massimi di
retribuzione per i collaboratori a progetto, i lavoratori occasionali e i liberi
professionisti. Per quanto riguarda la sicurezza e la privacy gestisce, col supporto
L’Aquilone scs - Sesto Calende
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del consulente esterno, tutti gli aspetti legati alla cooperativa relativi a queste
due tematiche (documentazione per appalti, formazione del personale, stesura
documenti per infortuni/maternità ecc).
Connessioni con...
Con l’interno della coop: Consiglio di Amministrazione, marketing, Risorse Umane
(Staff) Funzione formazione, coordinatori,
Con l’esterno: si avvale della consulenza delle studio Sam (consulenza del lavoro)
e della consulenza di Gestione Q.s.A (sicurezza sul lavore e privacy), fornitori,
committenze, clienti, medico del lavoro.
Come si gestisce
La responsabile della gestione del personale ha una sua collocazione all'interno
della cooperativa, all'interno dell'Ufficio Amministrazione nel quale ci sono tre
postazioni Internet dedicate.
Una parte di lavoro è legata a situazioni particolari (contrattazione sindacali,
problemi con i lavoratori, attivazione di nuovi contratti, ecc) che vengono
trattate, nel momento in cui si verificano, dal responsabile eventualmente
coinvolgendo altri referenti interni.
OBIETTIVI
AZIONI E STRUMENTI
Gestire il personale interno
(dipendenti, soci, co.pro) ed
esterno (lavoratori occasionali,
p.iva, studi)
-
Gestire gli aspetti relativi alla
sicurezza sul lavoro e alla privacy
-
-
-
RISULTATI
Colloqui;
Stesura di documenti
formali;
Consulenza dello
studio.
La presenza all'interno della
cooperativa di un responsabile
dedicato alla gestione del
personale ha migliorato diversi
aspetti relativi alla gestione di
tale area.
Colloqui;
Stesura di documenti
formali;
Consulenza dello
studio.
La presenza all'interno della
cooperativa di un responsabile
dedicato a seguire i temi della
sicurezza e della privacy ha
migliorato diversi aspetti
relativi alla gestione di tale
area.
Corsi di formazione sulla sicurezza.
-
Organizzazione del corso
di formazione sulla
sicurezza per i
coordinatori.
-
Settembre 2009: realizzazione
del corso di primo soccorso e
prevenzione antincendio.
Elezione del rappresentazione dei
lavoratori per la sicurezza
-
Spiegazione dell’incarico e
raccolta candidature;
Assemblea con lavoratori
per elezione.
-
Elezione del rappresentante.
-
AMMINISTRAZIONE:
Cosa fa?
Controllo di gestione: costruzione e monitoraggio del budget annuale AQ,
consuntivi periodici in collaborazione con i coordinatori, costruzione di
preventivi per nuovi progetti/servizi o riprogettazioni (con mkt).
Gestione finanziaria: gestione della cassa, recupero crediti, gestione
pagamenti, rapporto con le banche e le assicurazioni, prestito soci.
Contabilità: fatturazione, rendicontazioni, prima nota, archivio, registrazione
fatture, liquidazione IVA, registri IVA, libro giornale, scadenze fiscali, libro
inventari, bilancini contabili.
Connessioni con...
All'interno: Consiglio di Amministrazione, segreteria, mkt, Gestione del
personale, coordinatori.
All'esterno: fornitori, committenze, clienti.
OBIETTIVI
AZIONI
Migliorare il controllo di
gestione in cooperativa e
la capacità di previsione
dell'andamento
economico sull'anno.
STRUMENTI
Coinvolgimento dei
coordinatori e dei
quadri ;
Momenti formativi
con i coordinatori sul
Budget preventivo;
Consuntivi periodici;
Elaborazione
preconsuntivi.
RISULTATI
-
-
Aumento
competenze dei soci
nel predisporre il
budget;
Contenimento dello
L’Aquilone scs - Sesto Calende
10
tema del controllo di
gestione.
Presidiare meglio gli
oggetti di lavoro non
direttamente
riconducibili alla mission
della cooperativa ma
ugualmente fondanti,
strutturali e funzionali
allo sviluppo e
consolidamento
dell'impresa cooperativa.
Organizzazione
dell'Ufficio
Amministrazione.
Organizzare in
cooperativa l’Ufficio
Amministrazione.
Definizione del
mansionario;
Definizione degli
ambiti di
responsabilità
-
scarto tra ipotesi di
preventivo e bilancio
consuntivo.
-
-
Strutturazione della
corresponsabilità tra
Funzione
Amministrazione e
Funzione Gestione
Amministrativa del
Personale.
-
Mansionario
approvato da CdA
-
-
Miglioramento del
controllo di gestione
e riduzione dei tempi
di acquisizione dei
dati;
Miglioramento nella
rendicontazione di
progetti/servizi.
L'Ufficio
Amministrazione è
operativo!!!
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA:
Come si è sviluppata
Dal 2009 figura impiegatizia a tempo pieno che supporta il lavoro dell’Ufficio
Amministrazione e, più in generale, è punto di riferimento per i coordinatori
Cosa fa?
Segreteria, Elaborazione fatture, pagamenti in scadenza, gestione cassa,
contabilità, gestione della posta, faldone documenti ufficiali, attribuzione
codici, richieste dati, acquisti, gestione del faldone contratti, controllo prospetti
presenza e rimborsi spese, rendicontazione dei progetti Interreg/Chiave e
Pogas/Hub Creativi, gestione pulmino e sede
Connessioni con...
Tutti i coordinatori, SAM, Commercialista, responsabili della fatturazione dei
clienti.
FUNZIONE TIROCINI E RAPPORTI CON L'UNIVERSITA':
Come si è sviluppata
La funzione tirocini si propone di offrire un'opportunità formativa il più
possibile aderente agli interessi e alle richieste di formazione espresse dal
tirocinante. L'investimento nel mettere al servizio tempo, strumenti, know
how...di una persona esterna inserita nell'équipe per un tempo determinato è
molto alto, ma è compensato dal valore formativo di un percorso che non ha
come finalità una ricaduta occupazionale o un "utilizzo" delle energie del
tirocinante per fini organizzativi
Struttura dell'equipe
Tutor interno (responsabile della funzione) in collaborazione con i coordinatori
dei servizi/progetti ove si inserisce il tirocinante
Cosa fa?
Colloquio conoscitivo volto a definire: area di interesse, tempi di
attuazione, modalità di partecipazione…
Contatto con coordinatore del servizio/progetto: condivisione dell'hp
di inserimento, e delle linee generali di sviluppo del percorso,
presentazione tirocinante.
Avvio tirocinio: eventuale attivazione della convenzione con
l'università, definizione degli obiettivi specifici del tirocinio, stesura del
progetto formativo
Colloquio intermedio con tirocinante e colloquio intermedio con
coordinatore
Arricchimento in itinere del percorso di tirocinio, ampliando la
progettualità in relazione ai nuovi interessi che nascono nel tirocinante
e/o alle possibilità che si concretizzano all’interno dell’ente.
Colloquio finale con tirocinante e colloquio finale con coordinatore
Eventuale raccordo con il tutor per l’università
Ai colloqui più formali si aggiungono raccordi in itinere volti a
monitorare l'andamento generale del tirocinio e apportare variazioni
laddove sia necessario
L’Aquilone scs - Sesto Calende
11
Valutazione finale del percorso e compilazione del libretto formativo
Connessioni con...
interne: coordinatori dei servizi/progetti di inserimento dei tirocinanti, èquipe
di lavoro, funzione risorse umane
esterne: tutor università per verifica dell'andamento del tirocinio (attualmente
collaboriamo con Università Cattolica di Milano, Università dell'Insubria di
Varese, Università Bicocca di Milano)
OBIETTIVI
AZIONI
Garantire percorsi di
tirocinio il più possibile
attinenti ai bisogni e
desideri dei tirocinanti
Vari colloqui in fase
iniziale volti a definire le
aree di interesse
STRUMENTI
Curriculum di
impresa;
Carta dei servizi;
Organigramma;
Brochures;
Relazioni dei
servizi di
interesse
Monitorare in modo
Colloqui con tirocinanti e
efficace, ma non
coordinatori.
invasivo, il buon
andamento del percorso.
Incrementare le
occasioni di
collaborazione con Enti e Università.
RISULTATI
Positiva l'apertura che
utilizzare gli strumenti
elencati favorisce
nell'ampliare le aree di
interesse iniziale
12
i colloqui portano ad una
serie di azioni che
tengono conto di nuove
istanze, eventuali
difficoltà..portati dal
tirocinante o dal
coordinatore del servizio
Inserimento
annunci;
Partecipazione ad
incontri o momenti
significativi.
-
-
Sito
dell'Università
Bicocca;
Siti degli
studenti
Abbiamo avuto un buon
numero di tirocini attivati
che nelle sedi
universitarie
restituiscono con
soddifsfazione rispetto al
percorso svolto.
FUNZIONE FORMAZIONE:
Perché è nata?
Garantire e monitorare la formazione e l’aggiornamento di soci e lavoratori.
Nata su istanza di CdA e RH e ufficializzata in assemblea soci.
Struttura dell'equipe
1 responsabile con referente in CdA.
Cosa fa?
-
Connessioni con...
Parte informativa: far pervenire ai coordinatori informazioni sui
corsi esistente da far pervenire ai lavoratori;
Rilevazione dei bisogni formativi incontrando singolarmente
coordinatori e quadri;
Stesura del piano formativo annuale;
Progettazione con i coordinatori dei percorsi formativi interni;
Organizzazione del percorso (es. relatori, tempi, spazi, metodologia
...);
Valutazione e documentazione delle formazioni sia interne che
esterne;
Contatti con Università ed agenzie formative;
Ricerca occasioni in cui i soci possano spendersi come formatori.
CdA, marketing, Rh, Gestione Personale, ufficio amministrazione,
coordinatori, università, Cesvip.
OBIETTIVI
AZIONI
STRUMENTI
Rilevazione bisogni
formativi con soci e
coordinatori e dei
lavoratori
Mappatura.
-
Stesura piano formativo
-
Definizione di un
piano organico delle
-
RISULTATI
Colloqui individuali
con coordinatori;
Schede di
rilevazione.
Stesura del piano
formativo.
Schede di
rilevazione;
-
Formazione interne
(nel 2009: 3) e
L’Aquilone scs - Sesto Calende
-
-
Individuazione di
occasioni per fare
formazione
azioni formative;
Definizione dei tempi
e delle modalità di
realizzazione;
Individuazione dei
criteri per il cofinanziamento della
coop alle formazioni.
Raccolta dei bisogni di
docenza del Cesvip
-
-
-
Raccordo con staff
RUGP;
Criteri;
Mappatura degli enti formativi e delle loro
proposte;
Raccordo costante
con delegata del
CdA.
partecipazione dei
soci a percorsi di
lungo periodo (4);
Partecipazione dei
lavoratori e dei soci a
convegni e
workshop.
Incontri periodici con 6 soci hanno condotto
il Cesvip;
incontri formativi per:
Raccordo periodico
corso dote formativa
con RH.
(6 soci) per esterni;
formazione equipe
doposcuola (1 socio);
formazione gestione
d’impresa per CdA (1
socio).
FUNZIONE COMUNICAZIONE:
Struttura dell'equipe
1 responsabile che occasionalmente ha una collaboratrice,
1 referente del CdA
Cosa fa?
In atto:
Bilancio Sociale
Stampa (costruzione di comunicati stampa con i coordinatori, rassegna
stampa)
In costruzione:
Materiale di promozione della cooperativa
Sito (in costruzione)
newsletter
Connessioni con...
CdA, marketing, Rh, coordinatori, assemblea soci, esterno.
OBIETTIVI
AZIONI
Costruire un progetto
di materiali
promozionali della
coop.
-
-
Costruzione di un
progetto per il sito
della coop.
-
-
Bilancio sociale
partecipato.
-
-
-
-
STRUMENTI
Costruzione di una
mappa delle necessità
della coop insieme a
mkt;
Costruzione del
rapporto di lavoro con
Moskito design.
-
Momenti di confronto
per raccogliere
esigenze ed idee;
Costruzione del
rapporto di lavoro con
Moskito design.
-
Costruzione indice
individuando i nodi
centrali da sviluppare;
Collaborazione di
coordinatori e aree
organizzative;
Presentazione
condivisa con
assemblea e
lavoratori;
Approvazione
dell’assemblea.
-
-
-
-
-
RISULTATI
Colloqui con mkt;
Collaborazione e
confronto con Moskito
design.
-
Colloqui con aree
organizzative della
coop e con i soci;
Incontri con Moskito
design.
Costruzione della prima
bozza dell’albero di
navigazione del sito.
-
Elenco dei possibili
materiali di
promozione;
brochure del
Centro per le
Famiglie.
Confronto con
BS 2008: un anno
referente del CdA;
esplosivo!
Schede delle aree di
produzione che ogni
coordinatore ha
compilato per i propri
servizi/progetti;
Schede delle aree
organizzative che ogni
quadro e funzione ha
compilato;
Collaborazione con
commercialista.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
13
14
L’Aquilone scs - Sesto Calende
CAPITOLO 3:
IL PERSONALE DELLA COOPERATIVA
14
IL QUADRO E IL CONTESTO
L'area delle risorse umane conferma il dato di crescita registrato nell'anno precedente, attestandosi a fine
anno a 83 unità (nel 2008: 72 unità): quasi raddoppiato il totale rispetto ai 43 operatori nel 2007.
A fronte di un numero di soci lavoratori pressoché stabile (+1), si rafforzano in modo eguale sia i
contratti a tempo determinato sia i contratti a progetto.
L'insieme delle tipologie di contratto si presenta così:
Soci lavoratori*
Contratti t.ind.
Contratti t. det.
Contratti
a
progetto
Consulenti
TOTALE
2008
22
4
14
23
2009
23
4
18
29
9
9
72
83
*il 90% dei soci lavoratori ha un contratto a
tempo indeterminato
Rispetto all'anno precedente, in cui il rapporto fra lavoratori soci e non soci era di 1/3, la presenza dei
socilavoratori diminuisce ulteriormente avvicinandosi a 1/4 : di conseguenza non si riesce a garantire in
tutte le equipe almeno un socio lavoratore nel ruolo di operatore.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
Nel grafico successivo sono riportati i dati di crescita a partire dal 2004:
15
Diminuendo il numero di nuovi operatori, i coordinatori hanno potuto disporre di equipe con la maggior
parte degli operatori già impiegati nell‟anno precedente di gestione del servizio.
Stabilità che si riflette anche secondo il criterio della stabilità contrattuale:
più di 1/3 degli operatori sono a tempo indeterminato;
i dipendenti in tutto sono oltre la metà (54%);
solo 1/3 sono contratti a progetto.
L'inserimento degli incarichi a partita iva (consulenti) è dovuto al fatto che in questo caso la tipologia di
contratto è determinata dall'operatore e dalla sua tipologia professionale (prevalentemente psicologhe), e
non dall'organizzazione.
Il dato dice di un criterio di relativa e proporzionata stabilità del personale, che si traduce in un carico di
costi del personale che proprio nel 2009 si è fatto sentire con l‟adeguamento delle retribuzioni rispetto
alla cosiddetta vacanza contrattuale.
L'allargamento della componente lavorativa aumenta il divario in termini di genere rispetto all‟anno
precedente: se il rapporto fra i soci lavoratori rimane di 2/3 di componente femminile, che arriva ai 4/5
considerando tutti i lavoratori. Considerando una equipe standard di 5 persone, una di queste è di genere
maschile,il che significa che non si riesce più a garantire almeno un operatore di genere maschile.
Al di là del dibattito interno sulla necessità o meno della diversità di genere nella funzione educativa,
rimane il fatto che la selezione di personale di genere maschile sta diventando sempre più problematica
per diversi fattori:
l‟accentuata diminuzione di iscrizioni alla Facoltà di Scienze dell‟Educazione da parte di studenti di
genere maschile, dovuta anche all‟aumento degli iscritti nei corsi di laurea „prima infanzia‟;
la ricerca di una retribuzione economica più elevata, con una propensione maggiore, rispetto al
genere femminile, a cercare e trovare impiego nella vicina Confederazione Elvetica;
una maggior probabilità di ricevere curriculum da parte di „educatori senza titolo‟, cioè con
percorsi diversi rispetto a Scienze dell‟Educazione, che si scontra con il criterio interno di
selezionare preferibilmente educatori con titolo congruente;
una conseguente maggior concorrenza nella selezione di questa porzione di personale fra le
cooperative sociali che gestiscono Servizi educativi;
una diminuita capacità di aggancio tramite „reti‟ informali fra colleghi.
La sforzo di mantenere personale con titolo specifico rispetto alla tipologia dei servizi gestiti è confermata
dai seguenti dati.
La quasi totalità degli operatori possiede un titolo di laurea, in quanto solo l‟11% detiene unicamente il
diploma. Dei laureati, il 70% ha un titolo di laurea congruente con il compito educativo o psicologico
richiesto dai propri servizi (laurea in scienze educazione o psicologia). Dei laureati in scienze
dell‟educazione, i 2/3 hanno la laurea quadriennale o la specializzazione. Incomincia ad essere
interessante il ri-orientamento curriculare di alcuni: già 3 operatrici si sono iscritte a Scienze
L’Aquilone scs - Sesto Calende
dell‟Educazione (due di queste in possesso di Laurea in Lettere Moderne).
La cooperativa inoltre ha creato opportunità per sviluppare formazioni e aggiornamenti di soci e
lavoratori:
4 soci hanno partecipato a formazioni di lungo periodo (1 alla Scuola di Sviluppo di Comunità
organizzato dalla rete Metodi, 1 ad un Master sui disturbi dell‟Apprendimento promosso
dall‟Istituto Bruner e 2 al corso di perfezionamento Infanzia Negata, organizzato dall‟Università
Cattolica, nell‟ambito tutela minori);
2 equipe hanno partecipato ad un corso di formazione organizzato internamente alla cooperativa
(macroequipe educativa di strada e equipe doposcuola Malnate);
Tutti i coordinatori hanno partecipato a due seminari legati al tema della sicurezza;
Una formazione ha coinvolto l‟intero Cda sul tema dei delegati territoriali;
Diversi operatori hanno partecipato a convegni seminari e workshop.
Laurea specifica con l‟aggiunta di esperienza almeno quinquennale sono invece i requisiti di base richiesti
da L‟Aquilone per i servizi individualizzati di Assistenza domiciliare (ADM) sia in ambito preventivo che in
ambito di tutela.
Nel 2009 si è confermata la tendenza dei Servizi Sociali Comunali di attivare preferibilmente questa
tipologia di intervento: questo succede per una accresciuta quantità di prese in carico in corso, ma anche
per una ragione strettamente economica che fa preferire le soluzioni di non allontanamento dal nucleo
familiare.
In tutti i territori in cui siamo attivi il numero di operatori coinvolti in questo settore è più che
raddoppiato, e sono aumentati i soci lavoratori che li coordinano (5).
L‟azione di selezione non è semplice perché nei servizi individualizzati occorre anche incrociare i bisogni
rilevati e gli obiettivi proposti dai Servizi con le competenze professionali degli operatori, oltre a tener
conto degli orari di solito tardo pomeridiani e preserali.
Si è dunque rafforzata ed ha dato buoni risultati la ricerca di operatori con esperienza pregressa che sono
impiegati in altre tipologie di servizi ed altre organizzazioni, ma che coltivano l‟interesse professionale per
la relazione individualizzata in contesto domestico .
ATTENZIONI SPECIFICHE
Nel corso del 2009 sono emersi due ambiti di attenzione che finora non avevano ancora inciso in maniera
determinante: le sostituzioni brevi di personale e le maternità.
SOSTITUZIONI BREVI DI PERSONALE: con l‟aumento del personale operativo sui vari servizi della
cooperativa, lo staff RUGP ha dovuto organizzarsi per capire come gestire in maniera adeguata il
problema delle sostituzioni temporanee. L‟esigenza di strutturarsi è stata avvertita maggiormente
nel cosiddetto territorio est (distretti di Azzate, Tradate, Varese) in cui la cooperativa lavora, in
quanto presenta una numero di servizi “fissi” pomeridiani molto più alto rispetto agli altri due
distretti. Questi servizi (quattro centri di aggregazione giovanile, sei servizi pomeridiani rivolti alla
fascia elementari, due servizi di pre/post scuola) hanno la caratteristica di avere una presenza
quotidiana numerosa e costante dei minori che non permette all‟equipe di rimanere in “debito” di
operatori e di avere un periodo di apertura fissa da un minimo di tre giorni settimanali ad un
massimo di cinque.
Lo staff RUGP ha cercato di incrociare le esigenze dell‟equipe (non rimanere con un sottonumero
di operatori) con la volontà, condivisa con i coordinatori dei servizi in questione, di dare un senso
educativo alla sostituzione: molto spesso, infatti, i coordinatori si chiedono come può essere di
aiuto all‟equipe un educatore che non conosce il servizio, che non conosce i minori e i colleghi, e
che rimane per un brevissimo periodo (a volte anche solo una giornata) a disposizione.
A settembre 2009 si è quindi deciso di aprire una selezione esterna per assumere una
studentessa in formazione presso la facoltà di Scienze dell‟Educazione che si rendesse disponibile
per le sole sostituzioni presso i servizi da noi gestiti; l‟idea era quella che una studentessa fosse
interessata ad osservare ed iniziare ad interagire in diverse realtà educative del territorio (che
coprissero anche diverse fasce d‟età) e che fosse più flessibile e più libera da impegni rispetto ad
L’Aquilone scs - Sesto Calende
16
un altro lavoratore della cooperativa. Inoltre ciò avrebbe garantito alla cooperativa la continuità
educativa sui servizi: la stessa figura che tutte le volte sostituisce gli operatori, gradualmente
impara a conoscere i servizi ed i minori e ad entrare in relazione con loro.
Questo sistema non regge più nel momento in cui aumentano i servizi da gestire e
aumentano
le richieste di sostituzione. L‟ipotesi che si sta sviluppando in questo momento è quella di
ripensare ad un numero maggiore (due/tre) di queste figure per il prossimo anno.
MATERNITA‟: Nell‟ottica di gestire al meglio questo momento tanto importante per la vita delle
lavoratrici della cooperativa, nell‟anno 2009 il responsabile delle risorse umane e la responsabile
della gestione amministrativa del personale hanno partecipato ad un percorso formativo
organizzato dall‟Associazione Sodalitas di Milano. Il corso ha permesso di approfondire alcune
questioni legate alla generatività e alla maternità e ha fornito alla cooperativa spunti di riflessione
e strumenti che sono stati molto utili all‟Aquilone e alle future madri. E‟ evidente che il tema
della generatività, per un‟organizzazione composta per l‟80% da lavoratrici di età compresa fra i
25 e i 35 anni ed impiegate con contratti da dipendenti, merita un‟attenzione ed un interesse
altissimo e sempre crescente. In base all‟esperienza del 2009, in cui ben 9 lavoratrici sono state
interessate da questa condizione, sempre più lo staff RUGP si sta attrezzando per sostenere le
future madri in alcuni momenti delicati, quali il distacco dall‟ambiente lavorativo e il successivo
rientro, prestando sempre più attenzione ai passaggi di consegne, nel rispetto dei tempi sia
individuali sia organizzativi. Interessante è anche il dato relativo alle aree organizzative: sempre
più infatti le lavoratrici in gravidanza, quando non possono continuare a lavorare nei loro progetti
e servizi per motivi legati alla sicurezza, lavorano nelle aree organizzative (la gestione del
personale, la segreteria, la comunicazione) esplorando così parti della cooperativa fino a quel
momento per loro poco visibili e contribuendo, mediante il loro lavoro, a migliorarle ed innovarle.
Infine, dall‟analisi dei bisogni emersi nel corso dell‟anno, sono stati individuati alcuni nodi fondamentali
che hanno orientato la progettazione di nuove azioni per il 2010:
necessità di una maggior attenzione alla „chiusura‟ degli incarichi con opportuni colloqui;
l‟esplicitazione dell‟istanza di valutazione delle prestazioni degli operatori, con la strutturazione di
modalità di monitoraggio e autovalutazione.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
17
CAPITOLO 4:
LA RETE
18
IL QUADRO DI RIFERIMENTO
Rete è una parola che, nel lavoro sociale, ha molteplici significati; non indica tanto una cosa quanto un
come; non un prodotto, quindi, ma un processo. È una parola che richiama fortemente il concetto di
relazione, che è il principio cardine del nostro lavorare. È uno strumento di lavoro che va mantenuto, cioè
tenuto bene con intenzionalità.
Su base territoriale il quadro delle relazioni di rete della cooperativa è composto da:
- Ente Pubblico, sostanzialmente Comuni e Uffici di Piano
- Scuole
- altre cooperative e organizzazioni del Terzo Settore presenti e operanti
- famiglie
Se invece guardiamo alle relazioni con il mondo della cooperazione, possiamo richiamare la distinzione
utilizzata nell’’Assemblea del dicembre 2009:
•
•
Relazioni di I livello: collaborazioni più o meno episodiche tra cooperative nell’ambito di progetti e
servizi
Relazioni di II livello: collaborazioni formalizzate tra cooperative, che originano un nuovo soggetto
di ordine superiore (per esempio: i Consorzi)
L’Aquilone scs - Sesto Calende
•
Relazioni di III livello: collaborazioni formalizzate tra organizzazioni di II livello che originano un
soggetto nuovo, di ordine superiore (per esempio: CGM)
Un ulteriore categoria è rappresentata da Legacoop e Confcooperative-Federsolidarietà, cioè le due
principali associazioni di tutela, assistenza e rappresentanza delle cooperative aderenti. A loro spettano
per legge i compiti di vigilanza e revisione delle aderenti.
Nel 2009 la cooperativa ha iniziato ad interrogarsi sul tema della rete con altre imprese del Terzo Settore
in modo del tutto nuovo; mentre negli anni passati la discussione era legata alle nostre varie
appartenenze (il gruppo cooperativo con le cooperative Vedogiovane e Finis Terrae, l’appartenenza al
Consorzio Sol.Co,), l’uscita dal Consorzio ha reso evidente che attualmente la cooperativa L’Aquilone non
appartiene più, nemmeno formalmente, ad alcuna organizzazione di secondo livello, né ad alcuna
Associazione di Categoria.
L’Assemblea dei soci ha però dato mandato al Consiglio di esplorare nuove possibilità; non è in
discussione quindi l’importanza di incontrare cooperative con cui ci possa essere un effettivo confronto sul
tema etico/valoriale, la cui mancanza sembra essere all’origine dell’attuale situazione di “isolamento” che
la cooperativa sta attraversando.
LA RETE DE L’AQUILONE
Riportiamo qui sotto delle tabelle in cui sono riportati gli attori della rete con cui lavoriamo, divisi in:
- Rete istituzionale che comprende la committenza del progetto/servizio;
- Rete interna Aquilone che visibilizza le connessioni interne tra i servizi/progetti gestiti dalla
cooperativa;
- Rete servizi territoriali in cui rientrano i servizi pubblici (comunali, provinciali, regionali, nazionali)
con cui si relazionano le equipe;
-
Rete realtà territoriali di cui fanno parte le associazioni, gli oratori, i gruppi sportivi, etc.
DISTRETTO DI SESTO CALENDE
Rete istituzionale Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
Rete realtà
territoriali
CAG Vergiate
Comune di Vergiate InformaGiovani
Assistente Sociale,
Biblioteca,
InformaLavoro,
Scuole
Oratorio,
Associazioni locali
Centro Estivo
Vergiate
Comune di Vergiate Ig, ccr
Servizi Sociali,
Biblioteca
CCR Vergiate
Comune di Vergiate Giocoteka Cimbro
Uffici Comunali:
Ufficio Scuola,
Ufficio Tecnico,
Area
Amministrativa,
InformaGiovani
Educatore di Plesso Comune di Varano
Varano Borghi
Borghi e Ternate
sportello d'ascolto
psicologico,
educativa di strada
Assistenza ai minori Piano di Zona di
in relazione
Sesto Calende e
Educativa di
Biblioteche,
Strada, Sportello di Assistente Sociale,
Conad
Assistente Sociale,
corpo docente
L’Aquilone scs - Sesto Calende
18
all'Autorità
giudiziaria
Comuni del
Distretto
Ascolto nelle
scuole,
InformaGiovani
Servizio Tutela
Ufficio di Piano
Educativa di strada, Assistenti Sociali,
sportello di ascolto Servizi Sanitari
nelle scuole,
Distrettuali, Servizi
Educativi,
biblioteche,
informagiovani…
Prescuola Sesto C
Scuola Ungaretti
Scuola
Giocoteca e CAG
Cimbro
Comune di Vergiate Ig, CCR
biblioteca, servizi
sociali
Sportello Ascolto
Minori
Ufficio di Piano e
Comuni di Angera,
Ispra, Varano B e
Travedona M.
Referente
scolastico, servizio
sociale comunale,
servizi sanitari
(NPI), servizi e
progetti educativi.
La Cruna del Lago
Piano di Zona di
Sesto Calende.
InformaGiovani
Vergiate
InformaGiovani,
Servizi Sanitari
distrettuali, Servizi
Educativi
Territoriali.
Gruppi sportivi
Oratorio e
Associazioni.
Servizi Comunali,
Biblioteche, scuola
Oratorio,
Associazioni
Comune di Vergiate CAG, EdS, CCR,
InformaLavoro,
biblioteca,Coordina
mento IG e IFL
provinciale, scuole
elementari e medie
di Vergiate, Ufficio
Scuola.
Alpini, Giove, Fuori
dal Comune, Il
Faro, oratorio,
Canottieri
Assistenza
scolastica Vergiate
Azienda
Farmaceutica di
Vergiate e Istituto
Comprensivo
Vergiate
NPI, centri
pomeridiani per
assistenza
Handicap,
assistente sociale,
scuola.
Oratorio
Spazio Educativo
Pomeridiano
Comune di Sesto C.
Servizi Sociali,
Servizio Civile
comunale per il
trasporto di alcuni
minori e
l'affiancamento
degli educatori al
servizio, Scuole
elementari
(principalmente
Ungaretti).
Oratorio, Gruppo
San Giorgio
CHIAVE
Regione Lombardia,
Comune di Sesto
C./Vergiate/chiasso
come partner
Informalavoro
Vergiate
Scuola media Sesto
C.
Affido Leggero
Comune di Vergiate
Servizi Sociali
Reti familiari
informali .
Volare Alto
CESVOV
Scuole Superiori
Dalla Chiesa e
Marincianum
Ass. “Noi con Voi”;
AGESCI Sesto
Calende; ass. AMA
Altri servizi coop,
ADM.
IG Vergiate, CAG
Adolescenti
Corgeno, Tutela
minori Distrettuale
Ufficio di Piano
L’Aquilone scs - Sesto Calende
18
Parole in Corso
CESVIP
Ufficio di Piano,
Scuole elementari,
Consultorio, Uffici
Comunali
Hub Creativi
Regione, rete delle
coop del progetto
ADM Vergiate
Comune di Vergiate CAG
Varie educative di
strada e CAG, IG
Vergiate
ADM Sesto Calende Comune di Sesto
Calende
Cittadini del Mondo
Piano di Zona di
Sesto Calende,
Biblioteche,
Comune di Sesto
Calende
Servizio Sociale,
Neuropsichiatria
Infantile, Centro
psico-sociale,
Scuola
Oratorio
18
Assistente Sociale, Associazioni
Neuropsichiatria,
sportive e ricreative
Servizi del territorio
DISTRETTO DI TRADATE
Committenze
Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
CAG Venegono S.
Comune di
Venegono
Superiore
CTI, Parco
Robinson, Centro
per le Famiglie,
CAG OQUPE' di
Vedano
collegamento
provinciale CT
Centro per le
Famiglie
CARIPLO
CTI, CAG
(Finanziatore);
Comune di
Venegono
Superiore (Partner)
EduBar
Comune Venegono
Superiore
CAG Vedano Olona
Comune di Vedano
Olona
CTI Venegono S.
Comune Venegono
Superiore
Parco Robinson
Assistenza
Scolastica
Rete realtà
territoriali
Ufficio di Piano,
Comuni del
Distretto.
Associazione MICS,
service POMARICO
scuola
numerose
associazioni,
oratorio,
cooperativa
Neverland
CAG di Venegono,
Centro per le
Famiglie, Assistenza
scolastica)
Servizi Sociali, NPI,
Scuola, Servizio
Tutela Minori del
Distretto.
Ass. La Nostra
Famiglia,
Parrocchia e
Oratorio
Comune Venegono
Superiore
CAG di Venegono
Servizi Sociali, NPI,
Scuola, Nostra
Famiglia, Servizio
Tutela Minori del
Distretto.
Comune di Vedano
Olona
CAG Vedano,
educativa di strada,
assistenza
domiciliare minori
Servizi Sociali,
NPI, Ente
accreditato che si
occupa di diagnosi
funzionali e terapie
riabilitatili
L’Aquilone scs - Sesto Calende
ADM
Piano di Zona,
Comune di
Venegono Inferiore
CAG
assistente sociale,
tutela minori, npi,
La Nostra Famiglia
DISTRETTO DI VARESE
Committenze
Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
Rete realtà
territoriali
Doposcuola Bodio
Lomnago
Comune di Bodio
Lomnago
Funzione Tirocini
Servizio trasporto e
mensa, Scuola, NPI
Ass. Quadrifoglio,
Comitato Genitori,
Oratorio
Doposcuola Gurone
Comune di
Malnate
funzione
Formazione,
Centro per i
Ragazzi
Assistente Sociale,
Oratorio, scuole,
Scuola, servizio
associazioni sportive
assistenza handicap, e famiglie
servizio adm.
Doposcuola Malnate Comune di
Malnate
funzione
Formazione,
Centro per i
Ragazzi
Assistente Sociale,
Oratorio, scuole,
Scuola, servizio
associazioni sportive
assistenza handicap, e famiglie
servizio adm.
Pre scuola Malnate e Comune di
Gurone
Malnate
Scuola
Famiglie
Post scuola Malnate
Scuola
Famiglie
Assistente Sociale,
Fondazione Don
Gnocchi, ManiTese
Servizi sociali di
Varese. Piano di
zona di Varese,
progetto Antares
Scuole superiori di
Varese, Naturart
Oratori,
Associazioni, La
Portineria
Comune di
Malnate
Centro per i Ragazzi Comune di
Malnate
Ass. Scolastica H,
EdS,
CORALLO
Piano di Zona
Varese
Educativa di Strada
Comune di
Malnate
Centro per i
Ragazzi, Corallo
InformaGiovani,
Biblioteche, Servizi
Comunali
Assistenza
Scolastica
Comune di
Malnate
Doposcuola,
Centro per i
Ragazzi, ADM
Scuola Media
InformaGiovani
InformaLavoro
Polizia Locale
Servizi Sociali
ADM
Comune di
Malnate
Centro Ragazzi.
Servizio sociale,
neuropsichiatria
infantile,
consultorio, centro
psico sociale,
scuola, la nostra
famiglia ecc
Servizio Tutela
Comune di
Malnate
EdS, Centro per i
Ass. Sociale della
Ragazzi di Malnate Tutela, Ass. Sociale
Comunale.
Oratorio
e Consulta Sociale
Consulta di Zona di
Gurone
La Portineria
Associazioni
Sportive, SoS
Oratorio
Ass. Calcio, LA
FINESTRA per
inserimento
lavorativo estivo.
DISTRETTO DI AZZATE
L’Aquilone scs - Sesto Calende
18
Committenze
Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
Rete realtà
territoriali
Piripettenusa E
Spazio Giovani
Comune di Gazzada
Assistente Sociale
CAG la Tana
Comune di Mornago
Scuole, Assistente
Sociale.
Oratori,
Associazioni
sportive.
Giocoteka
Comune di Mornago
Assistente Sociale,
Scuola elementare
Oratorio, Ass.
sportive
Servizio Tutela
Ufficio di Piano
ADM Tutela
Comune Gazzada
Servizi specialistici,
Azienda ospedaliera
ADM
Comune di Mornago CAG, Giocoteca,
Assistente sociale,
neuropsichiatria
infantile, La Nostra
Famiglia, scuola.
Oratorio,
associazioni
sportive.
Spazio Giovani
Servizi Specialistici
18
DISTRETTO DELLA VAL CERESIO
Assistenza
Scolastica
Committenze
Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
Rete realtà
territoriali
Piano di Zona e
Comune
altri servizi coop
NPI, Ente
accreditato che si
occupa di diagnosi
funzionali e terapie
riabilitative, ass.
sociali, scuola.
Oratorio
Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
Rete realtà
territoriali
Rete interna Aq
Rete servizi
territoriali
Rete realtà
territoriali
DISTRETTO DI SOMMA LOMBARDO
Committenze
Centro Estivo
Coarezza
Parrocchia
DISTRETTO DI CITTIGLIO
Committenze
Centro Estivo
Gavirate
Comune di Gavirate
Servizi Locali
A livello gestionale e amministrativo attorno alla cooperativa ruotano diversi consulenti con cui si sta
costruendo una modalità di lavoro condivisa che permetta una migliore qualità dell'operato:
•
•
Dott. Fabio Medina - Revisore dei conti;
Studio SAM di Livia Pregnolato - Consulente del lavoro;
L’Aquilone scs - Sesto Calende
•
•
•
•
Studio SIGMA di Barbara Sparagino - Consulente commercialista (fiscale, amministrativa,
finanziaria);
Gestione Q.S.A. Di Mauro Banchini - consulente per la sicurezza sul lavoro;
UNIPOL Assicurazioni;
UNICREDIT Banca e Banca Commercio & Industria.
18
L’Aquilone scs - Sesto Calende
CAPITOLO 5:
LA RESTITUZIONE SOCIALE DELL’OPERATO
71
LA TRASVERSALITA’
L’organizzazione della cooperativa esprime una divisione per Distretti Territoriali delle Aree di Produzione;
questa suddivisione conferma la necessità di una maggior visibilità e presenza nei luoghi dove la
cooperativa lavora ma, per contro, sembra non favorire l’avvio di progettazioni trasversali che
comprendano più Comuni appartenenti a Distretti differenti, su tematiche di interesse comune.
In Assemblea da qualche tempo è emerso il tema della trasversalità, cioè l’attivazione di progetti che
coinvolgano differenti Distretti in cui lavoriamo, o differenti Comuni; si mette in evidenza come sia
difficile, ad oggi, realizzare e gestire questo tipo di progettazioni.
Però alcuni esperimenti di “trasversalità” sono già presenti:
L’Aquilone scs - Sesto Calende
−
−
−
trasversalità tra progetti dello stesso territorio: nel Distretto di Sesto Calende l’educativa di
strada, il progetto Hub Creativi e il progetto CHIAVE aumentano le occasioni di lavoro
insieme;
trasversalità della tipologia d’intervento su territori diversi:
•
l’educativa di strada è promossa in differenti Comuni e Distretti e si stanno costruendo
occasioni di formazione e confronto tra le diverse equipe;
•
dal 2008 è attivato un coordinamento dei CAG, che coinvolge tutti i coordinatori dei CAG
gestiti dalla cooperativa.
trasversalità di strumenti: la web radio, a partire dal progetto Hub Creativi, si è diffusa in
molti servizi e progetto gestiti dalla cooperativa sui diversi territori.
Nel 2009 è stata avviata e portata a compimento una prima esperienza di progettazione originale e
trasversale con il progetto “Legalità in Viaggio” che qui presentiamo:
PROGETTO
LiV: LEGALITA’ IN VIAGGIO
TERRITORI
Distretto di Sesto Calende: EdS di Sesto e CAG di Vergiate
Distretto di Tradate: CAG di Venegono S
Distretto di Varese: EdS e CAG di Malnate
ENTE TITOLARE
Fondo Danilo Dolci, Comuni di Malnate, Centro Famiglie Venegono Sup,
Vergiate, Coop Lombardia
MISSION
Promozione della cultura della legalità ai pre-teen
ATTIVITA'
Formazione sui temi della legalità attraverso interviste e percorsi specifici,
viaggio esperienza Palermo; peer education nei territori.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Promozione della cultura della legalità e dell'approccio di Danilo Dolci.
Territorio
Attivazione di cittadinanza attiva.
Genitori
Riflessione su tematiche importanti e complesse.
Insegnanti
Conoscenza di esperienze di sensibilizzazione alla legalità promosse da
giovani.
Ragazzi
Incontro con testimoni diretti e autorevoli; autoriflessione e sperimentazione
dell'impegno di essere un peer educator.
Cooperativa
Percorso trasversale di acculturamento di competenze sulla Legalità.
OBIETTIVO PREVISTO
Promozione della cultura della legalità
OBIETTIVO RAGGIUNTO
Promozione della cultura della legalità
BENEFICIARI
DIRETTI
INDIRETTI
MINORI
14
700
ADULTI
28
100
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
I PROGETTI E I SERVIZI
CLASSIFICAZIONE
DESTINATARI
FASCIA D'ETA'
DELL'OFFERTA
INTERVENTI
INDIVIDUALI
IN
BASE
ALLE
INTERVENTI A SCUOLA
FASCE
D'ETA'
DEI
INTERVENTI TEMPO
LIBERO
0-6

adm

Progetti di sostegno
scolastico
ELEMENTARI

Tutela e spazio
neutro
adm e adh
sostegno
educativo
scolastico

prescuola





Giocoteka
CTI
spazio pomeridiano
centri estivi
doposcuola /
postscuola
Tutela e spazio
neutro
adm e adh




Educatore di plesso
CCR
sostegno scolastico
pedagogista



CAG
educativa di strada
centri estivi



CAG
educativa di strada
formazione al
volontariato
edubar
informagiovani


PREADOLESCENZA


ADOLESCENZA


Tutela e spazio
neutro
adm e adh


ADULTI




Tutela e spazio
neutro
adm e adh
spazio protetto
pedagogista


Sportello
pedagogico
formazione
insegnanti







Animazione gruppi
genitori
affido leggero
centro famiglie
conferenze serali
informagiovani
formazione
facilitatori
interculturali
CLASSIFICAZIONE DELL'OFFERTA IN BASE ALL’AMBITO TERRITORIALE
AMBITO DISTRETTUALE SESTO CALENDE
SERVIZI
PROGETTI
ADM
CAG + Centro Estivo (Vergiate)
Legalità in Viaggio
ADM prev (Comune
Vergiate)
Informa Giovani (Vergiate)
CCR (Vergiate)
Assistenza Scolastica
(Comune)
La Cruna del Lago EdS
Spazio Educativo Pom.
(Sesto )
Assistenza minori in relazione attività
giudiziari
Affido leggero (Vergiate)
ADM Tutela (UdP)
Educatore di Plesso (Varano B)
Volare Alto (Sesto C)
ADM prev (Comune Sesto)
Prescuola (Sesto C)
Parole in Corso (Sesto C)
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
Giocoteka (Vergiate)
CHIAVE
Sportello Ascolto Minori
Hub Creativi
AMBITO DISTRETTUALE TRADATE
SERVIZI
PROGETTI
ADM
CAG (Venegono S)
Legalità in Viaggio
Assistenza scolastica (UdP)
Centro per le Famiglie (Venegono S)
ADM (UdP)
EduBar (Venegono)
Assistenza Scolastica
(Vedano)
CAG Oqupè (Vedano)
CTI (Venegono S)
71
Parco Robinson (Venegono S)
AMBITO DISTRETTUALE VARESE
SERVIZI
PROGETTI
ADM
Doposcuola (Gurone)
Corallo
Assistenza Scolastica
(Malnate)
Doposcuola (Malnate)
Nodo di Alice
ADM prev. (Malnate)
Doposcuola (Bodio L)
Legalità in Viaggio
ADM Tutela (Malnate)
Centro Ragazzi (Malnate)
EdS (Malnate)
Pre e post scuola (Malnate)
AMBITO DISTRETTUALE AZZATE
SERVIZI
PROGETTI
ADM
Spazio giovani e Piripettenusa (Gazzada)
ADM Tutela (Uff. di Piano)
CAG Tana (Mornago)
ADM (Mornago)
Giocoteca (Mornago)
ADM prev (Gazzada)
Servizio Tutela Minori
AMBITO DISTRETTUALE VAL CERESIO
SERVIZI
PROGETTI
ADM
ADM-Ass. scolastica (UdP)
AMBITO DISTRETTUALE SOMMA LOMBARDO
SERVIZI
PROGETTI
ADM
Centro Estivo Coarezza
AMBITO DISTRETTUALE CITTIGLIO
SERVIZI
PROGETTI
ADM
Centro Estivo Gavirate
L’Aquilone scs - Sesto Calende
AMBITO DISTRETTUALE DI SESTO CALENDE
SERVIZIO
CAG VERGIATE
ENTE TITOLARE
Comune di Vergiate
MISSION
Finalità principali: offrire uno spazio d’incontro e crescita attraverso la
creazione di relazioni significative,; costruire percorsi di crescita e di sviluppo
di autonomie e protagonismo per preadolescenti ed adolescenti; diventare
riferimento e risorsa per la comunità locale collaborando con essa. Se il cag è
un servizio che accoglie bambini, preadolescenti ed adolescenti e con loro
cerca di costruire percorsi educativi, allo stesso tempo deve coinvolgere tutte
le agenzie che di educazione si occupano e che sono coinvolte in prima
persona (genitori, famiglia, scuola, società sportive, associazioni ed
oratori…). Un cag aperto alla comunità è un centro che offre ai ragazzi gli
strumenti per poter inserirsi attivamente all’interno della stessa, per poter
vivere e conoscere meglio il contesto sociale in cui sono inseriti; ma allo
stesso tempo un cag aperto alla comunità è un centro che accoglie le istanze
e i bisogni che la comunità esprime, e cerca di stimolare la stessa a trovare
risorse e risposte alle proprie esigenze.
ATTIVITA'
Preadolescenti: spazio studio, spazio aggregazione, gite, laboratorio video,
spazio parola, laboratorio emozioni, assemblee, laboratori manuali, feste
serali, colloqui con genitori, spazio musica, giochi di gruppo e sportivi,
colloqui con la scuola. Adolescenti: spazio parola, giochi, pillole teatrali,
laboratorio radio web, organizzazione e partecipazione al carnevale
Vergiatese, feste serali, gite e d uscite sul territorio, corso formazione
animatori volontari, attività di volontariato estiva.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Il CAG è riconosciuto come un servizio educativo a "disposizione" della
comunità locale, dei servizi sociali stessi e delle famiglie. È visto come un
luogo che genera energie positive e proposte innovative. D'estate diventa un
servizio essenziale.
Territorio
Il territorio conosce poco il CAG invernale , mentre conosce molto di più il
CAG estivo. Il centro viene visto sia come importante luogo aggregativo, sia
come posto per le situazioni difficili. Da alcuni soggetti della rete (oratorio,
servizi, alcune associazioni) è visto e vissuto come risorsa e come serio
interlocutore.
Genitori
Il CAG da molti genitori è vissuto come importante luogo di crescita ed
educativo, dove i figli possono sperimentarsi, star bene ed apprendere
attraverso le relazioni. Vi sono ancora diversi genitori, però, che individuano
l'utilità sociale del centro nell'essere luogo ove fare i compiti e dove poter
mandare i figli per non lasciarli in giro. I genitori degli adolescenti sono in
genere meno presenti e quindi è difficile dire che tipo di utilità vedono nel
centro.
Insegnanti
Molti insegnanti faticano ancora ad comprendere fino in fondo la finalità del
centro: molti di loro sono legati essenzialmente all'attività scolastica, che
però al centro non è rilevante.
Bambini/Ragazzi
Spazio di incontro e di sperimentazione; possibilità di mettersi in gioco e di
relazionarsi positivamente anche con adulti; luogo ove poter divertirsi e stare
con gli amici; tempo di relax; il CAG da alcuni è vissuto come una casa, un
luogo dove star bene.
Cooperativa
Servizio storico, che coinvolge un buon numero di soci e dà garanzia di
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
lavoro. Rimane un luogo dove poter sperimentare progetti nuovi e al quale
agganciare servizi e progetti innovativi. Il CAG , essendo un servizio stabile,
può fungere da co-finanziamento per nuove progettazioni.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Per i preadolescenti: aumento del numero dei partecipanti, aumento del senso di appartenenza al
centro, sviluppo di percorsi di crescita unitari e significativi per il gruppo, sperimentazione di attività
nuove; contatto maggiore di utenti attraverso le feste; realizzazione di un dialogo più significativo con le
famiglie. per gli adolescenti:consolidamento del gruppo e accoglienza dei nuovi arrivati, costruire
insieme un'idea di centro di aggregazione adolescenti e di uno spazio adeguato a questa età, costruire
percorsi di protagonismo e di autonomia; sperimentare modalità nuove di relazione.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Per i preadolescenti: consolidare quanto fatto; costruire un nuovo gruppo dato che molti sono passati
nel gruppo adolescenti, sviluppare il senso di appartenenza per i nuovi arrivati, garantire spazio di
protagonismo e autonomia,aprirsi maggiormente alla comunità, creando percorsi e progetti in
collaborazione con enti e associazioni, realizzando progetti interni che diano ulteriori possibilità di
crescita e di assunzione di responsabilità ai ragazzi. Per gli adolescenti: accogliere l'ingresso dei nuovi
arrivati che sono numericamente tanti; facilitare l'uscita o l'avvio di percorsi di autonomia per i
maggiorenni; stimolare risorse e abilità individuali per favorire la realizzazione di progetti proposti e
poretati avanti dai ragazzi stessi; creare uno spazio adolescenti aperto e non pensato unicamente per il
gruppo frequentante; aprirsi alla comunità locale, nazionale ed internazionale.
SERVIZIO
CENTRO ESTIVO VERGIATE
ENTE TITOLARE
Comune di Vergiate
MISSION
Finalità e obiettivi: divertirsi; imparare a giocare (sia gruppo grandi che
gruppo piccoli); sviluppare la dimensione fantastica; cercare di imparare ad
ascoltare; condividere le regole di convivenza; imparare ad essere parte di
un gruppo (attraverso il gioco e la relazione con gli altri, il rispetto delle
regole).
ATTIVITA'
Tema: “ciack si gira!” (cinema) - laboratori manuali creativi con diversi
materiali, laboratori espressivi teatrali, giochi di piccolo gruppo, giochi di
grande gruppo, momenti di gioco libero, gite, uscite in piscina, feste, giochi
sportivi in palestra, giochi d'acqua, giochi a squadre, laboratorio video.
Dalle 8.30 alle 18.00.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Il centro estivo è riconosciuto come un servizio molto utile alla comunità:
offre opportunità alle famiglie di trovare una soluzione altamente educativa
per l'estate dei figli. L'investimento che l'amministrazione fa verso il centro
estivo è molto alto.
Territorio
Il territorio attribuisce molta qualità al servizio, è visto come un servizio che
funziona molto bene.
Genitori
I genitori riconoscono l'elevata utilità e importanza del centro estivo: non
solo perché offre loro una soluzione per l'estate dei figli, ma anche e
soprattutto perché garantisce uno staff di educatori preparato che offre
l'opportunità di svolgere percorsi di crescita molto intensi per i figli. il centro
estivo è un servizio molto richiesto. Il numero delle iscrizioni è sempre in
aumento.
Insegnanti
Non si sono relazioni con gli insegnanti durante l'estate.
Bambini/Ragazzi
Il centro estivo è "mitico": uno spazio di divertimento e di esperienza che
diventa intoccabile per bambini e ragazzi. Il livello di affezione è tale che
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
sempre più ragazzi arrivati in terza media ci chiedono di fare gli aiutoanimatori per poter rimanere in qualche modo all'interno del servizio e della
fantastica esperienza che garantisce.
Cooperativa
Servizio storico, che coinvolge un buon numero di soci e dà garanzia di
lavoro. Rimane un luogo dove poter sperimentare progetti nuovi e al quale
agganciare servizi e progetti innovativi. Il CAG, essendo un servizio stabile,
può fungere da co-finanziamento per nuove progettazioni.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
E’ stato offerto alle famiglie e alla comunità un servizio completo; il gruppo di ragazzi ha vissuto
un'esperienza speciale di condivisione, collaborazione e co-costruzione di relazione e di processi.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Continuare ad offrire un servizio di qualità coinvolgendo le famiglie; offrire ulteriori possibilità ai ragazzi
di vivere un'esperienza straordinaria e di divertimento, sperimentando nuove modalità relazionali e
nuove attività.
SERVIZIO
ASSISTENZA AI MINORI IN RELAZIONE ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA
ENTE TITOLARE
Piano di Zona di Sesto Calende
MISSION
Fornire personale psicologico ed educativo per la costituzione delle equipe
tutela minori comunali al fine di tutelare i minori che si trovano in situazioni
familiari pregiudizievoli per la loro crescita e il loro benessere.
ATTIVITA'
Indagine psicologica, interventi educativi durante l'indagine, programmazione
e monitoraggio degli interventi decretati dall'A.G. rispetto al minore ed al
nucleo familiare, azioni di rete.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Fornire personale specializzato rispetto ad una metodologia di intervento
condivisa, capace di integrarsi con il personale comunale; garantire un
approccio 'educativo' che integri la specifica visione socio-psicologica del
servizio
Territorio
Presenza costante nella rete dei servizi per la prevenzione e la presa in carico
dei minori.
Genitori
Si misura in relazione alla consapevolezza del proprio
condizionamento nelle relazioni famigliari.
Insegnanti
Un punto di riferimento rispetto alle situazioni che non riescono più a gestire.
Bambini/Ragazzi
A seconda degli atteggiamenti del genitore che è parte in causa e del
condizionamento
della
relazione
famigliare,
è
rifiutata,
accolta
strumentalmente, progressivamente riconosciuta, autenticamente accettata e
richiesta.
Cooperativa
La forte responsabilità di poter partecipare professionalmente nei servizi che
vanno a intervenire il disagio dei minori all'interno dei nuclei familiari.
disagio e al
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
1. maggior definizione delle mansioni degli operatori psicologici rispetto alle competenze proprie dell'ASL
2. programmata la 'fusione' delle due equipe.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
1. applicazione del protocollo operativo; 2. integrazione fra le diverse professionalità impiegate.
SERVIZIO
LA CRUNA DEL LAGO (EdS)
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
ENTE TITOLARE
Piano di Zona di Sesto Calende
MISSION
incontrare i gruppi informali di adolescenti nei luoghi da loro frequentati,
prevenire il consumo di sostanze , collaborare con le reti della comunità per
organizzare iniziative.
ATTIVITA'
incontri settimanali, relazione, chiacchierate, visione e discussione di film,
gioco, organizzazione di eventi.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Presenza sul territorio che
ottica educativa.
osserva e entra in relazione con i ragazzi con
Territorio
Presenza educativa che raggiunge ragazzi difficilmente avvicinabili.
Genitori
Sanno che nel tempo dell'uscita i figli son con degli educatori, possibilità di
confronto.
Insegnanti
Condivisione del disagio di alcuni ragazzi.
Bambini/Ragazzi
Qualcuno che li ascolta e cerca di costruire qualcosa con loro.
Cooperativa
prevenzione e collegamento con il territorio, integrazione degli interventi
attivati sulla fascia adolescenziale, ottica in strada su alcune situazioni.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Massima estensione degli interventi, assegnato finanziamento integrativo Interreg.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Coordinare gli interventi tradizionali con le progettazioni Interreg; aumentare le opportunità per i ragazzi
sia in strada che in altri luoghi da loro abitati; formare gli operatori all'utilizzo delle nuove tecnologie.
SERVIZIO
INFORMAGIOVANI
ENTE TITOLARE
Comune di Vergiate.
MISSION
Facilitare la partecipazione e il protagonismo giovanile.
ATTIVITA'
ATTIVITA' DI SPORTELLO (2 ore a settimana il sabato mattina delle10 alle
12); connessione con IFL Vergiate;
PARTECIPAZIONE al coordinamento provinciale IG E IFL;
EVENTI: Carnevale 2009; aspettando il 2 Giugno 2009 e festa del 2 giugno
con i neo-diciottenni; festa di San Martino.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Visibilità del servizio, possibile nodo di connessione tra istituzioni ed
associazioni, modo per contattare i 18enni.
Territorio
Il carnevale si consolida come momento comunitario e concorso delle
maschere piace; attenzione data ai 18enni e spazio di espressione (pannelli).
Genitori
Bello il concorso delle maschere e il momento del carnevale.
Insegnanti
Concorso delle maschere.
Bambini/Ragazzi
Momento del 2 giugno e battesimo civico un pochino più sentito grazie alla
preparazione (aperitivo e torneo di mini-golf e pranzo al 2); possibile luogo
ove cercare informazioni sulle vacanze.
Cooperativa
Nodo di rete sia all'interno delle realtà istituzionali sia tra quelle informali sia
tra i servizi gestiti dalla coop (san martino ne era l'emblema).
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Evento con 18enni in collegamento con il 2 giugno, consolidamento carnevale, provare a organizzare san
martino mettendo in rete tutti i servizi rivolti ad adolescenti e giovani.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Rafforzare il momento con i 18enni, proseguire con il carnevale e rafforzare la rete interna ai servizi e
con le realtà territoriali, esplorare il tema del lavoro giovanile.
SERVIZIO
SPORTELLO ASCOLTO MINORI
ENTE TITOLARE
Ufficio di Piano di Sesto Calende/Comuni di Angera, Ispra, Varano Borghi,
Travedona Monate
MISSION
Fornire agli alunni delle scuole secondarie di primo grado (preadolescenti)
l'opportunità di essere ascoltati e accompagnati tramite colloquio rispetto ai
temi e ai problemi da loro sentiti nella crescita personale, scolastica,
familiare; supporto agli insegnanti (ed eventualmente ai genitori) rispetto a
situazioni di difficoltà e preoccupazione nella relazione con gli alunni (figli).
ATTIVITA'
Attività di sportello settimanale (3 ore di apertura) presso le scuole medie di
Angera, Ispra, Varano Borghi, Travedona Monate.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Per i servizi sociali comunali e per l'equipe tutela comunale è una risorsa per
la rilevazione di nuove situazioni di disagio e per il monitoraggio e un
ulteriore sostegno di quelle già seguite.
Territorio
Poco visibile.
Genitori
Per alcuni è importante e rassicurante, per altri invece la reazione è di
diffidenza e di chiusura.
Insegnanti
Servizio offerto per sostenere ed orientare alunni che attraversano momenti
critici della loro crescita (vedi POF); per alcuni insegnanti è un'occasione di
confronto, per altri rimangono alcune resistenze.
Bambini/Ragazzi
Persona adulta, neutrale e non giudicante, cui poter presentare personali
difficoltà e sentirsi ascoltati, raccontarsi, avere chiarimenti.
Cooperativa
L'apertura
alla
prospettiva
(competenze,
specificità
professionale)
psicologica, per un confronto ed una integrazione dello sguardo educativo e
la rilevazione di desideri/interessi/bisogni.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
1. da gennaio-giugno: garantita la continuità del servizio 2. riattivato il servizio in una scuola.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
1. creare un'equipe integrata con gli sportelli di consulenza pedagogica 2. continuare il lavoro di maggior
raccordo con la rete dei servizi territoriali.
SERVIZIO
EDUCATORE DI PLESSO
ENTE TITOLARE
Comune di Ternate e Varano Borghi
MISSION
Sostegno educativo minori e consulenza docenti.
ATTIVITA'
Attività di diagnostica pedagogica,
individualizzati, laboratori tematici.
sostegno
in
clasee,
progetti
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Trasformazione culturale dell'approccio relazionale educativo alle scuole
medie.
Territorio
Non rilevabile.
Genitori
Sostegno educativo minori.
Insegnanti
Progettazione educative condivise.
Bambini/Ragazzi
Sostegno nelle difficoltà e ascolto.
Cooperativa
Originalità di modello presenza a scuola.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Consolidamento relazioni con i docenti.
71
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Nuovi strumenti di diagnostica ed indagine pedagogica.
SERVIZIO
PRESCUOLA
ENTE TITOLARE
Scuola Elementare Ungaretti – Sesto Calende
MISSION
Accoglienza anticipata dei bambini iscritti.
ATTIVITA'
Gioco, ascolto dei racconti, gestione dinamiche dei bambini.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Spazio in cui i bambini possono giocare e divertirsi insieme.
Territorio
Genitori
Percezione che i bambini siano ben accolti, spazio di gioco protetto,
collegamento con le maestre tramite l'operatrice.
Insegnanti
Spazio protetto in cui i bambini possono giocare e sfogarsi.
Bambini/Ragazzi
Spazio di gioco per “sfogarsi” e socializzare, momento di ascolto e raccolta
dei loro racconti, spazio per ripassare la lezione.
Cooperativa
Presenza continuativa nella scuola.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Stare nella scuola in maniera positiva.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
SERVIZIO
GIOCOTEKA E CAG CIMBRO
ENTE TITOLARE
Comune Vergiate.
MISSION
Garantire, creare e assicurare il benessere dei bambini: essi devono trovare
un luogo dove giocare, divertirsi, fare amicizie e stare bene; un luogo che li
sappia accogliere e contenere; Sviluppare percorsi educativi di crescita e di
supporto per favorire il sereno sviluppo di ciascun bambino; Offrire
l'opportunità ai bambini di costruire relazioni interpersonali positive sia con
gli adulti che con i coetanei; Stimolare l'acquisizione di strumenti e
competenze utili alla crescita e allo sviluppo del senso critico rispetto alla
realtà.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
ATTIVITA'
Giocoteka:attività di conoscenza ; attività legate all'esplorazione della natura
e del territorio circostante (uscite e gite locali),castagnata, laboratori di
cucina, laboratorio sul tema del riciclo (laboratorio carte riciclata), laboratorio
sul tema del dono, giochi di fiducia, giochi di Kim, giochi di animazione di
storie, lavoro corporeo per l'espressione delle emozioni, laboratorio
interculturale. CAG Cimbro: si è lavorato molto con materiali quali il legno
(attraverso il lavoro del traforo), la manipolazione della creta, l’esplorazione
dei colori attraverso il disegno, la pittura su materiali diversi (anche le
vetrate del CAG per il cambio di stagione), la creazione di un libro con disegni
di fantasia e storie scritte dai bambini, giochi di gruppo , sportivi, di
movimento; minipercorso sulla conoscenza di Vergiate e delle risorse che il
paese offre ai bambini.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Il CAG per i bambini e la giocoteka sono riconosciuti come servizi educativi a
"disposizione" della comunita locale, dei servizi sociali stessi e delle familgie.
D'estate diventa un servizio essenziale. offre il venerdì pomeriggio un servizio
alternativo alla scuola.
Territorio
Il territorio conosce poco il CAG invernale , mentre conosce molto di più il
CAG estivo. Il centro viene visto sia come importante luogo aggregativo, sia
come posto per le situazioni difficili. Da alcuni soggetti della rete (oratorio,
servizi, alcune associazioni) è visto e vissuto come risorsa e come serio
interlocutore.
Genitori
Buona conoscenza e collaborazione con i genitori. Essi vedono nel CAG e nei
suoi educatori un luogo adeguato per il confronto circa le tematiche educative
relative ai figli.
Insegnanti
Il rapporto con le maestre è abbastanza buono. La giocoteka è vissuta come
uno spazio molto importante per i bambini e le educatrici vengono ritenute
valide figure di confronto. Le maestre di Cimbro vedono il CAG di Cimbro
come luogo utile ai bambini; faticano a vedere l'equipe degli educatori come
un valido interlocutore educativo: rimangono ferme sulle loro posizioni.
Bambini/Ragazzi
Luoghi dove divertirsi, sfogarsi, giocare, sperimentarsi e stare con altri
bambini. A Cimbro, soprattutto, il centro è vissuto come uno spazio libero da
scuola e genitori dove poter dar sfogo a tutte le energie: positive e negative.
A Corgeno, i bambini, vivono lo spazio anche come un luogo dove star bene
con le proprie famiglie.
Cooperativa
Servizio storico, che coinvolge un buon numero di soci e dà garanzia di
lavoro. Rimane un luogo dove poter sperimentare progetti nuovi e al quale
agganciare servizi e progetti innovativi. Il CAG, essendo un servizio stabile,
può fungere da co-finanziamento per nuove progettazioni.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Per la giocoteka: integrazione nel gruppo dei nuovi arrivati; maggiore comunicazione e dialogo con le
famiglie, soprattutto con le famiglie straniere grazie alla collaborazione con le mediatrici culturali;
maggiore senso di appartenenza e di rispetto verso il luogo e lo spazio, creazione di spazi e tempi
adeguati per la sperimentazione del se, sia attraverso le attività e giochi sia attraverso la relazione con
gli educatori. Per il CAG dei bambini: sperimentazione del se e di nuove tecniche di comunicazione,
maggiore conoscenza del territorio e del proprio paese, creazione di un gruppo abbastanza coeso;
sviluppo di maggiori nel giocare insieme, collaborazione con i CCR delle medie, colloqui con i genitori e
con gli insegnanti.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Integrare i nuovi arrivati, migliorare il rapporto con le famiglie e ampliare la loro partecipazione ai
diversi momenti della giocoteka, realizzare uscite sul territorio, aumentare le possibilità di
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
sperimentazione di se sia nella relazione sia nelle attività, sviluppare competenze e abilità personali
specifiche, costruire relazioni significative, sperimentare le bellezza di uno spazio gioco di amicizia,
costruire un gruppo abbastanza coeso e legato al servizio.
PROGETTO
CCR
ENTE TITOLARE
Comune di Vergiate
MISSION
Sperimentazione della vita democratica e partecipazione attiva.
ATTIVITA'
ELEMENTARI: presentazione del CCR, elezione dei consiglierini, visita in
Municipio
e
intervista
a
Sindaco
e
Vice-sindaco.
MEDIE: elezioni dei consiglieri, lavoro sia in commissioni sia in plenaria.
Comm. CS: organizzazione tornei sportivi a fine anno scolastico, sistemazione
rete della scuola e ricognizione delle strutture della scuola; Comm. Territorio:
intervista a tecnico comunale di Sesto per questione muri legali, intervista a
Sindaco e tecnico comunale rispetto a pista ciclabile e situazione lago di
Comabbio; Comm. Mensa: questionario di valutazione della mensa, offerta
della merenda equosolidale a tutti gli alunni della scuola; Comm. I ragazzi che
lavorano: coordinamento dei lavori di ristrutturazione dell'auditorium. tutti i
consiglieri hanno lavorato per sistemare l'auditorium. partecipazione alla
giornata
Sindaci&Sindaci.
CONSIGLIO COMUNALE APERTO: incontro di tutto il CCR (elementari e medie)
con gli adulti con presentazione dei lavori fatti e discussione.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Ottimo lavoro dei ragazzi, sia per serietà sia per propositività.
Territorio
Ragazzi che, per quanto giovani, si impegnano e sono concreti.
Genitori
Impegno civico, a volte difficile conciliare con la scuola, ma partecipi e curiosi
del lavoro dei propri figli.
Insegnanti
Elementari: curiose e disponibili alla novità, attente a far ricadere sulle classi
il lavoro dei consiglierini; medie: partecipi alcuni, un po’ più indifferenti altri.
Bambini/Ragazzi
Sperimentazione del farsi carico delle proprie responsabilità, alcuni in
particolare hanno dato prova di grande serietà e maturità. Momento positivo
che soprattutto i più piccoli cercano di preservare.
Cooperativa
Occasione di visibilità del nostro modo di lavorare, rapporto costante con
Amministrazione.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Iniziare percorso nelle 5° elementari, consolidare il momento del consiglio comunale aperto, visibilità
alla cittadinanza.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Avere uno spazio sul sito del Comune, seguire il processo elettorale delle amministrative.
PROGETTO
SPAZIO EDUCATIVO POMERIDIANO
ENTE TITOLARE
Comune di Sesto Calende
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
MISSION
Offrire uno spazio di accoglienza e di sostegno per minori con difficoltà
scolastiche o relazionali.
ATTIVITA'
Svolgimento dei compiti e momenti di gioco liberi e organizzati.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Territorio
Luogo in cui è possibile agganciare e dare sostegno a bambini in difficoltà e
non.
Genitori
Principalmente spazio per i compiti, per qualcuno luogo di socializzazione.
Insegnanti
Spazio di aggregazione e socializzazione, aiuto per i bambini in difficoltà nello
svolgimento dei compiti e in particolare possibilità per alcuni bambini di
essere sostenuti in maniera diversa.
Bambini/Ragazzi
Principalmente spazio per i compiti, luogo di gioco e di confronto importante.
Cooperativa
Possibilità operativa concreta con i bambini delle elementari, luogo in cui si
incrociano diversi progetti, al momento unico servizio attivo sulle elementari
a Sesto.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Riconferma del progetto con le sue caratteristiche.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Offrire spazi più flessibili alle esigenze di ciascun bambino, connettersi in maniera più efficace con la
scuola.
SERVIZIO
VOLARE ALTO…SBATTENDO LE PROPRIE ALI
ENTE TITOLARE
CESVOV – associazione firmataria “Noi con Voi”
MISSION
Formazione/sensibilizzazione al volontariato.
ATTIVITA'
Il percorso-progetto si è sviluppato secondo le seguenti fasi:
1. Formazione nelle classi e selezione del gruppo; 2. La formazione; 3. La
progettazione; 4. La realizzazione dell’evento.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Formazione al volontariato ai ragazzi - possibilità di raggiungerne un grande
numero (grazie all'ingresso via-scuola).
Territorio
Soprattutto dalle associazioni di volontariato del territorio: possibilità che
qualcuno dei ragazzi del percorso affluisca poi nelle associaizoni stesse come
"giovane volontario".
Genitori
Insegnanti
Progetto riconosciuto ed apprezzato (ormai da 5 anni) dagli insegnanti delle
scuole superiori di Sesto Calende. Sensibilizzazione alle tematiche
sociali/responsabilità.
Bambini/Ragazzi
Stare insieme in un nuovo gruppo; formarsi sul tema del volontariato; fare
esperienze concrete presso le associazioni e mettersi alla prova; provare
nuovi strumenti (es. giochi di ruolo, teatro, cortometraggi …);avere un
credito scolastico; esprimersi.
Cooperativa
Attenzione al tema; rete locale molto preziosa, sia con le associazioni sia con
la scuola.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
Stimolare nei giovani il pensiero e la riflessione sul tema del volontariato; creare un gruppo di ragazzi
interessato ad approfondire il tema del volontariato e ad organizzare un’attività di
formazione/sensibilizzazione al volontariato rivolta ai coetanei; formare un gruppo di ragazzi alle attività
di volontariato; favorire la circolazione di informazioni sulle associazioni ed attività di volontariato
possibili.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
I macro-obiettivi rimangono gli stessi. Gli strumenti invece sono sempre innovativi: per settembre 2010
è previsto un laboratorio web-radio. Il Piano di Zona, sempre per l'anno 2010-2011, ha messo a
disposizione un'integrazione di danaro per continuare le attività in ottica territoriale.
71
PROGETTO
PAROLE IN CORSO
ENTE TITOLARE
CESVIP
MISSION
Formazione dei facilitatori interculturali.
ATTIVITA'
Breve corso di formazione per operatori da ingaggiare in percorsi di
mediazione interculturale, collegamento con vari uffici e realtà del territorio.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Non abbiamo avuto rimandi: si valuta che sia stata riconosciuto il
potenziamento di operatori grezzi.
Territorio
Con il cambio di Amministrazione dal Comune non abbiamo avuto rilievi ed è
scemato l'interesse anche dell'Ufficio di Piano
Genitori
Insegnanti
Nei momenti in cui usufruiscono di una mediazione.
Bambini/Ragazzi
Gli alunni stranieri ingaggiati in un percorso di mediazione.
Cooperativa
Percorso formalizzato di formazione.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2009
Formazione dei facilitatori interculturali e creazione di un gruppo autonomo.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2010
PROGETTO
HUB CREATIVI
ENTE TITOLARE
L'Aquilone scs come realtà del territorio inserita in cordata di 18 enti a livello
regionale; finanziamento POGAS del Ministero della Gioventù tramite Regione
Lombardia.
MISSION
Politiche giovanili suddiviso in tre ambiti principali: valorizzazione degli spazi,
imprenditoria giovanile, creazione partecipata di eventi.
ATTIVITA'
Progetto della durata di 18 mesi (gennaio 2009 - giugno 2010).
La progettazione si è sviluppata nel corso del 2009 in parallelo con alcune
micro-azioni, la parte più corposa e visibile si è avuta nel 2010 (frutto del
lavoro 2009). Nel 2009 si possono annoverare come azioni: incontri di
condivisione del progetto della cooperativa con amministrazioni locali;
incontri di rete con tutti i partner del progetto in cui ci si è conosciuti, si sono
condivise le linee progettuali, si è fatta formazione; rassegna musicale a
Sesto C (domeniche rock), 2 eventi a Taino, 2 eventi a Vergiate;
progettazione
Percorsi
Sonori;
L’Aquilone scs - Sesto Calende
formazione radioweb e inizio della sperimentazione all'interno di CAG ed EdS;
inizio progettazione del concorso Hub Sonica 2010".
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Regione: progetto specifico di politiche giovanili, sperimentazione.
Territorio
in nuce, sarà nel 2010 che Hub Creativi diventa visibile.
Genitori
in nuce, sarà nel 2010 che Hub Creativi diventa visibile.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
si iniziano a vedere le potenzialità soprattutto correlate a musica e radio-web,
esplosione nel 2010
Cooperativa
Rete regionale con cooperative ed enti diversi (sperimentazione in ambito più
ampio); progetto specifico sulle politiche giovanili che permette sia di
sperimentarsi su aspetti nuovi (ad es. lavoro, imprenditoria e valorizzazioni in
ambito lavorativo delle competenze informali) sia di acquisire strumenti nuovi
per lavorare nei contesti in cui si è già attivi (radioweb).
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2009
Avvio del progetto con stesura di azioni rispondenti al territorio, acquisire nuovi strumenti e
competenze, stare attivamente nella rete del progetto regionale.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2010
Realizzazione azioni progettate nel 2009, sensibilizzare e attivare il territorio sul tema delle politiche
giovanili.
PROGETTO
AFFIDO LEGGERO
ENTE TITOLARE
Comune di Vergiate
MISSION
Attivazione di un gruppo di famiglie disponibili ad aiutare altre famiglie del
territorio accogliendone i figli per alcuni momenti settimanali.
ATTIVITA'
Promozione presso le famiglie, raccolta adesioni e selezione, formazione per
le famiglie che accoglieranno (genitori e figli), accompagnamento di una
prima accoglienza in corso.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Crescita delle risorse di rete a disposizione per le famiglie in difficoltà.
Territorio
La rete di famiglie per l'affido leggero è riconosciuta da altre famiglie e dai
Servizi comunali.
Genitori
Novità colta come opportunità arricchente per la propria famiglia e per le
famiglie disagiate del territorio, occasione pedagogica anche per la propria
famiglia.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Disponibilità all'accoglienza.
Cooperativa
Sviluppo dei legami con le famiglie della comunità vergiatese.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Il progetto si è sviluppato fino alla fase dell'accoglienza per una famiglia - formate 8 famiglie.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Attivare gli abbinamenti di affido per tutte le famiglie disponibili, garantire le risorse per continuare il
progetto.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
PROGETTO
CHIAVE
ENTE TITOLARE
Regione Lombardia; Sesto Calende: Comuni di Vergiate (capofila) e Sesto
Calende - Chiasso (CH).
MISSION
Integrare le azioni rivolte agli adolescenti dall'educative di strada, estendere
le azioni anche nell'ambito lavorativo, sviluppare la dimensione comunicativa.
ATTIVITA'
Aumento uscite educativa di strada; interventi per la popolazione giovanile
femminile e immigrata; eventi; formazione operatori grezzi; apertura centro
de-istituzionalizzato; borse lavoro; nuove tecnologie e comunicazione.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Possibilità di strutturare e consolidare gli interventi di prevenzione in strada.
Territorio
Genitori
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Maggior presenza e visibilità degli educatori.
Cooperativa
Confrontarsi con altre esperienze, possibilità di formazione con agenzie
universitarie.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Non c’era ancora il progetto!
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Avviare il progetto in tutte le sue azioni: promuovere le diverse opportunità a disposizione, collaborare
con altre agenzie educative ed associative, attivare il confronto con l'equipe operatori di Chiasso,
attivare il piano formativo per gli operatori.
ADM
ADM
ENTE TITOLARE
Comune Vergiate
MISSION
Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni
di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i
componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente
la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la
sua capacità di fruizione delle risorse territoriali.
ATTIVITA'
Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si
inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali
possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM
prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Interventi di prevenzione a favore di alcune famiglie in difficoltà.
Territorio
Le famiglie vengono sostenute nei loro luoghi quotidiani e nel loro territorio
continuando a godere della rete parentale e delle relazioni positive.
Genitori
Sostegno nella relazione genitori-figli confronto con gli operatori rispetto alle
problematiche relative ai minori, analisi e modifica di comportamenti
disfunzionali,
miglioramento
del
benessere
familiare,
evitamento
dell'istituzionalizzazione.
Insegnanti
Miglioramento del benessere del minore
miglioramento delle performance scolastiche.
nel
contesto
scolastico,
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
Bambini/Ragazzi
Miglioramento del benessere e della propria condizione, sostegno nella
quotidianità, mediazione nella relazione con gli adulti.
Cooperativa
Consolidamento dell'esperienza organizzativa nell'ambito
individualizzati e in particolare in quelli domiciliari.
dei
servizi
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
differenti da nucleo a nucleo
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
differenti da nucleo a nucleo
71
ADM
ASSISTENZA SCOLASTICA
ENTE TITOLARE
Azienda farmaceutica Vergiate, Istituto Comprensivo Vergiate.
MISSION
Promuovere l'integrazione e l'autonomia dei minori, sostenere la famiglia e la
scuola nel lavoro con i minori.
ATTIVITA'
Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità
del minore alle risorse della scuola. le attività si svolgono sempre nell'orario
scolastico, principalmente a scuola (o in classe o in altri ambienti scolastici)
o, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ci si può spostare al di fuori
(sempre all'interno dell'orario scolastico).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Sostegno scolastico ai minori residenti nel proprio Comune.
Rete Servizi
Condivisione di strategie efficaci, presa in carico globale del minore.
Genitori
Sostegno relativo alle attività didattiche ed educative dei propri figli,
condivisione di strategie educative.
Insegnanti
Supporto educativo al programma scolastico, condivisione di strategie
educative con gli educatori.
Bambini/Ragazzi
Miglioramento del benessere all'interno della classe e a scuola, sostegno
educativo e didattico.
Cooperativa
Consolidamento
scolastica.
della
capacità
di
gestione
nel
settore
dell'assistenza
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Differente a seconda delle situazioni seguite.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Differente a seconda delle situazioni seguite.
ADM
ADM
ENTE TITOLARE
Comune Sesto Calende
MISSION
Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di disagio prevenendo
l'aggravarsi della situazione.
ATTIVITA'
Intervento a domicilio rivolto a minori e a minori disabili, supporto nelle
relazioni con il servizio e con il nucleo famigliare, rielaborazione e
condivisione di eventi accaduti, attività esperienziali che mirino ad effettuare
nuove esperienze e che rinforzino parti fragili del minore, uscite sul territorio,
L’Aquilone scs - Sesto Calende
orientamento
e
accompagnamento
nelle
scelte
scolastiche
e
future,collegamento con la scuola e con altri progetti del territorio (EdS,
scuola, gruppi sportivi, centri di aggregazione e simili);accompagnamento del
minore nei servizi territoriali e sostegno rispetto alle attività quotidiane e alla
cura di sé. Spazi di ascolto. Intervento riabilitativo mirato a seguito di
un'operazione di impianto cocleare.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Monitoraggio delle situazioni, essendo un intervento molto flessibile riesce ad
adattarsi ai diversi contesti di vita delle famiglie coinvolte.
Territorio
Intervento poco visibile.
Genitori
Sostegno nella relazione coi figli, mediazione dei conflitti,
all'autonomia, supporto nel miglioramento di difficoltà specifiche.
Insegnanti
A volte può esserci supporto nello svolgimento dei carichi scolastici e c'è un
confronto su difficoltà specifiche e strategie di intervento.
Bambini/Ragazzi
Sostegno nella quotidianità, mediazione con i nodi di rete, sostegno alla
crescita proprio perché interventi a medio-lungo termine.
Cooperativa
Intervento a 360 gradi che coinvolge in maniera eguale minori ed adulti,
l'investimento in questo settore crea operatori specializzati, completa il
monte ore operatori.
supporto
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Differenti da nucleo a nucleo.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Differenti da nucleo a nucleo.
ADM
SERVIZIO TUTELA
ENTE TITOLARE
Piano di Zona di Sesto Calende, Comuni di Sesto, Vergiate, Ternate.
MISSION
Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di tutela ove esiste il
rapporto con l'Autorità Giudiziaria.
ATTIVITA'
Intervento a domicilio,accompagnamento fisico del minore dal nucleo
famigliare al nucleo collocatario, supporto nelle relazioni con il servizio e con
il nucleo famigliare, rielaborazione e condivisione di eventi accaduti, attività
pratiche che mirino ad effettuare nuove esperienze e che rinforzino parti
fragili del minore, uscite sul territorio e gite, orientamento e
accompagnamento nelle scelte scolastiche e future,collegamento con la
scuola e con altri progetti del territorio( eds, educatore di plesso, scuola,
gruppi sportivi, centri di aggregazione e simili);accompagnamento del minore
nei servizi territoriali e sostegno rispetto alle attività quotidiane e alla cura di
sè. Grandi spazi di ascolto. Spazi Protetti per l'incontri con i familiari del
nucleo d'origine.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Territorio
Servizio che sostiene e accompagna il minore nel quotidiano laddove esistono
carenze familiari tali da lasciare il minore in situazioni di pregiudizio.
Genitori
A volte viene vissuta come intrusione e come perdita parziale del proprio
ruolo. Se la collaborazione è quantomeno civile, può essere percepita come
grossa risorsa. Sicuramente viene riconosciuta una dimensione importante
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
nella parte di mediazione.
Insegnanti
Si rivolgono all'educatore per confrontarsi sul rendimento
e
comportamento scolastico cercando una collaborazione dove possibile.
sul
Bambini/Ragazzi
A seconda del periodo ci possono essere vissuti di espulsione, con una scarsa
collaborazione; ma nel momento in cui la relazione è attiva sicuramente
viene percepita come un sostegno alla carenza presente nel nucleo.
Cooperativa
Offrire un servizio che dia continuità al servizio tutela del Piano di Zona.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Parlando di relazioni con i minori sicuramente si sono sviluppate e fortificate.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Integrare maggiormente lo sguardo educativo in particolare in alcune equipe tutela, riportando il
progetto educativo in equipe e condividendo gli obiettivi.
AMBITO DISTRETTUALE DI TRADATE
SERVIZIO
CAG VENEGONO SUPERIORE
ENTE TITOLARE
Comune di Venegono Superiore
MISSION
Gestione dei servizi educativi del Comune di Venegono S.
ATTIVITA'
Gioco libero, momento dell'impegno, merenda, laboratori espressivi, progetto
di collegamento con il Centro Infanzia, momenti di incontro/festa con i
genitori.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
La nuova Amministrazione non riconosce utilità al CAG, almeno per come è
pensato e gestito dalla cooperativa. Ritengono sia un servizio da chiudere.
Territorio
Il territorio non ha mai riconosciuto una grande valenza al CAG, se non da
parte di quelle famiglie i cui figli lo frequentano.
Genitori
"Un servizio utile perché altrimenti a Venegono non c'è nulla da fare"… dicono
alcuni genitori “Un servizio utile se i genitori lavorano e i loro figli sono
ancora troppo piccoli per organizzarsi da soli nel tempo libero.”
Insegnanti
Non esiste possibilità di collaborazione con la scuola.
Bambini/Ragazzi
Un luogo dove trascorrere del tempo insieme agli educatori ed ai propri
amici, fare nuove conoscenze ed imparare nuovi giochi ed attività. un luogo
dove fermarsi, oppure da frequentare anche solo di passaggio.
Cooperativa
Importante perché è uno dei pochi servizi che lavora con i preadolescenti.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Consolidamento della valenza educativa del servizio.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Aumentare la fruibilità del servizio ed il numero di presenti, in raccordo ad una rete da costruire.
SERVIZIO
CENTRO PER LE FAMIGLIE
ENTE TITOLARE
L'Aquilone SCS, che ha ottenuto un finanziamento dalla FONDAZIONE
CARIPLO.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
MISSION
Realizzazione di un nuovo servizio rivolto a genitori ed adulti educatori,
integrato con i servizi educativi del Comune di Venegono Sup. e rivolto al
Distretto di Tradate.
ATTIVITA'
Sono definite due aree di lavoro:
AREA
DELL'OFFERTA
PSICOPEDAGOGICA:
accoglie
richieste
di
incontro/confronto, domande di aiuto, ed offre consulenza specifica a singoli
e coppie a partire dal tema della genitorialità. Le consulenze possono avere
carattere psicologico o pedagogico, di sostegno alle funzioni e ai compiti
genitoriali, di apprendimento nella gestione di elementi di conflittualità visibili
o latenti.
AREA DELLA PROPOSTA SOCIOEDUCATIVA: propone percorsi di gruppo sui
temi dell'intercultura, della genitorialità e del lavoro con i minori, in
collaborazione con Enti (Ufficio di Piano, Comuni, Scuole, Associazioni...) e a
seguito di una analisi dei bisogni realizzata insieme alla committenza
possibile.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
E’ la cooperativa, in partnership con il Comune. Siamo stati capaci di ottenere
un contributo da Fondazione CARIPLO.
Territorio
il servizio nasce a seguito dell'analisi dei bisogni effettuata dalle èquipe del
Centro Infanzia e del CAG, che intercettavano il bisogno di alcuni genitori di
essere sostenuti, accompagnati, ascoltati, ed avere un confronto circa il loro
ruolo educativo.
Genitori
Diverse famiglie del territorio hanno trovato un luogo di scambio e confronto
in gruppo che ha permesso loro di discutere delle tematiche legate al ruolo
genitoriale. Alcune famiglie hanno invece preferito un contesto di consulenza
individuale che ha permesso loro di comprendere alcune difficoltà o
problematicità legate al loro nucleo familiare.
Insegnanti
Il servizio è stato poco utilizzato dagli insegnanti.
Bambini/Ragazzi
Lavorando con i genitori dei ragazzi e aiutandoli a comprendere alcuni aspetti
del loro stile genitoriale i minori del nucleo familiare ne hanno tratto
beneficio.
Cooperativa
Possibilità di esplorare e potenziare nuovi ambiti di lavoro con gli adulti.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Consolidamento del servizio, soprattutto nella parte di consulenze psicopedagogiche.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Garantire la prosecuzione del servizio al termine del Finanziamento CARIPLO.
SERVIZIO
EDUBAR
ENTE TITOLARE
Comune di Venegono Superiore.
MISSION
Coinvolgere le realtà locali nella gestione/amministrazione di un bar che
abbia una valenza educativa e di promozione sociale ed economica.
ATTIVITA'
Apertura al pubblico: una media di 4 ore al giorno, eccetto il martedì
(apertura mattutina in
contemporanea al mercato) e il mercoledì
(pomeriggio pieno). Nei fine settimana apertura in occasione di eventi
sportivi. Organizzazione di eventi musicali di vario genere (hip hop, metal...).
Supporto ad attività educative in genere.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
L’Aquilone scs - Sesto Calende
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Ente Titolare
Vecchia Amministrazione: percezione positiva, alternativa all'educativa di
strada; Nuova Amministrazione: non conoscenza del luogo e percezione di
“anarchia”.
Territorio
Non è stato bene accolto perché non è stato condiviso con le associazioni
sportive del centro sportivo ove c'era il bar. Non molto visibile tra la
popolazione in generale.
Genitori
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Era un luogo in crescita, iniziava a partire come punto di riferimento.
Processo lento.
Cooperativa
possibilità di sperimentare spazi e modalità nuove, sviluppare un progetto
innovativo!
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Condivisione del progetto con le associazioni sportive del centro.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Reinventare il progetto al di là dello spazio fisico. Promuovere il progetto sui territori in cui è presente la
cooperativa.
SERVIZIO
CAG VEDANO
ENTE TITOLARE
Comune di Vedano Olona
MISSION
Gestione del CAG, analisi del bisogno dei cittadini, interventi di sostegno a
scuola, educativa di strada.
ATTIVITA'
Attivita' aggregative per minori 11/ 14 anni. Mappatura e focus group per
l'animazione di comunità, sostegno educativo a scuola, uscite di educativa di
strada.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Centro riconosciuto per la prevenzione al disagio giovanile e per attivazione
della comunità attraverso la frequentazione di gruppi adulti, delle feste
private dei bambini.
Territorio
Riconosciuto come centro comunitario utilizzabile per ritrovi, feste, attività di
gruppi attivi, centro di aggregazione per i minori.
Genitori
Centro per l'aggregazione minorile, luogo di frequentazione per feste private.
Insegnanti
Centro di aggregazione dove i ragazzi possono svolgere i compiti con il
supporto degli educatori.
Bambini/Ragazzi
Lo considerano il luogo dove incontrarsi, dove poter conoscere nuove
persone, dove possono trovare adulti di riferimento.
Cooperativa
Nuova risorsa sul territorio per attivare servizi.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Riattivare lo spirito di condivisione del luogo da parte di gran parte della comunità. Consolidare il gruppo
che frequenta il CAG attraverso varie attività collaborando anche con altre realtà presenti sul territorio.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
SERVIZIO
CTI VENEGONO SUPERIORE
ENTE TITOLARE
Comune di Venegono Superiore
MISSION
Promozione del benessere del bambino.
ATTIVITA'
Assistenza in mensa; assistenza ai compiti; attività ludico-creative; attività
laboratoriali. (lunedì - mercoledì - giovedì - venerdì 13.00-18.30; martedì
16.00-18.30, secondo calendario scolastico)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Il
Servizio
è
vissuto
dal
Comune
come
"fiore
all'occhiello"
dell'Amministrazione, si investono molte risorse economiche riconoscendone
l'alto potenziale educativo, anche in tutti i casi di disagio sociale,
problematiche comportamentali e di apprendimento; l'equipe e la
Coopertaiva tutta sono ricosciute nella propria professionalità che diventqa
risorsa fondamentale per i Servizi Sociali.
Territorio
Il servizio è storico e conosciuto da tutte le realtà territoriali che fungono
spesso da invianti. Negli anni sono state costruite e rafforzate reti di
collaborazione formale con enti territoriali come NPI e Tutela Minori; ancora
difficoltà, invece, sul fronte della collaborazione con La Nostra Famiglia.
Genitori
Il Servizio è una realtà stabile e molto conosciuta dalle famiglie; rispode alle
esigenze di cura e confronto pedagogico delle famiglie; è riconosciuto nella
validità dell'offerta educativa.
Insegnanti
Nonostante siano da anni garantiti incontri periodici tra educatori del Centro
ed insegnanti, spesso è difficile condividere realmente visioni, obiettivi e
modalità di intervento.
Bambini/Ragazzi
I bambini trovano negli educatori stabili punti di riferimento, ascolto,
accompagnamento nella crescita e nei momenti di difficoltà, sostegno nella
relazione con i pari e nella sperimentazione delle proprie competenze;
trovano nel Centro Infanzia uno spazio/tempo dove condividere esperienze
ed emozioni con i propri compagni, all'interno di un gruppo eterogeneo per
età e caratteristiche; trovano molteplici opportunità ludiche e creative, grazie
all'ampia disponibilità di spazi e materiali, grazie alle attività proposte dagli
Educatori e dai tecnici esperti.
Cooperativa
Il Servizio è conosciuto e riconosciuto nella propria peculiarità dalla
Cooperativa, nonostante la lontananza geografica dalla sede. lavorano al suo
interno più soci, caratteristica che facilita la vicinanza all'organizzazione.
Forte prima di tutto, il legame con il CAG di Venegono e con il Centro per le
Famiglie, totale la continuità educaitva ed organizzativa con il Parco
Robinson. da potenziare il legame ed il confronto con altre realtà simili
gestite dalla cooperativa (doposcuola Malnate, Bodio, spazio educativo
Sesto...), così come il legame con aree che intercettano alcuni bambini
inseriti al Centro (ADM, assistenza scolastica).
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Ricostituzione dell'equipe, dopo l'inserimento di due operatori ed il cambio di coordinamento;
coinvolgimento delle famiglie nel Progetto Educativo; potenziamento dell'offerta educativa al singolo,
riconoscendo bsogni specifici di molti bambini; mantenimento del progetto di collegamento con il CAG;
rafforzamento del lavoro di rete con la scuola; mantenimento della supervisione.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
ricostituzione dell'equipe, dopo il cambio di un operatore; coinvolgimento delle famiglie nel Progetto
Educativo; ampliamento significativo del numero di iscritti; rafforzamento di alcuni nodi di rete (v.
Nostra Famiglia, Servizio Tutela Minori, Scuola); formazione specifica per gli educatori; mantenimento
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
della supervisione; costruzione di una nuova alleanza con la nuova realtà politica-amministrativa;
riconoscimento da parte della committenza della trasformazione progressiva dell'utenza e del Servizio;
sperimentazione di nuove attività laboratoriali (teatro, ma con un cambio nella gestione tecnica, rifocalizzando obiettivi e metodologia; calcio).
SERVIZIO
PARCO ROBINSON
ENTE TITOLARE
Comune di Venegono Superiore
MISSION
Centro estivo.
ATTIVITA'
Attività ludico-creative; attività laboratoriali; assistenza in mensa; assistenza
compiti; gite. (dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.30)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Riconoscimento della qualità della proposta educativa ed aggregativa, della
validità del personale impiegato.
Territorio
Servizio storico del Comune, offerta alternativa all'Oratorio feriale.
Aumentano negli anni le iscrizioni di bambini provenienti da Comuni vicini
(che pur organizzano Centri Estivi). Forte riconoscimento dell'alta qualità
educativa dell'equipe e del servizio, alto riconoscimento della continuità
educativa tra CTI e Parco Robinson, consapevolezza di trovare al Parco
opportunità valide per ogni tipologia di bambino, tanto che molti sono gli invii
anche estivi che gli enti territoriali (anche specialistici) fanno, compresi quelli
relativi a bambini non residenti in Venegono.
Genitori
Sempre più identificato come luogo sicuro in cui trovare assistenza,
accompagnamento per i bambini, anche quelli più piccoli e bisognosi d'aiuto.
Disponibilità sempre maggiore al coinvolgimento nelle proposte aggregative,
come la festa di fine Parco Robinson.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Il Parco Robinson è una realtà attesa dai bambini, di anno in anno,
dall'inverno all'estate. Un appuntamento fisso carico di magia, dove sanno di
poter trovare u compagni di sempre e nuovi amici, dove hanno la certezza di
trovare e ritrovare figure adulte di riferimento cui rivolgersi per qualunque
bisogno, da quelli più materiali a quelli profondi di ascolto e comprensione,
con la certezza di poter vivere il periodo delle vacanze in un clima giocoso e
di continua sperimentazione.
Cooperativa
Riconsciuto in Cooperativa come uno dei maggiori e più stabili Centri Estivi,
opportunità di lavoro per soci e colaboratori.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
definizione tempestiva delle modalità e tempi di iscrizione, al fine di organizzare al meglio la
composizione dell'equipe e le attività proposte; potenziamento del numero di iscritti; proposte di gite
innovative; sperimentazione delle attività laboratoriali condotte da esperti (giocoleria, calcio);
mantenimento dei legami di rete con i Servizi Sociali ed altre realtà territoriali; conferma del
coinvolgimento possibile delle famiglie, con la riattivazione della festa finale.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
potenziamento del numero di iscritti; mantenimento delle offerte laboratoriali (giocoleria, baseball);
mantenimento della qualità dell'offerta educativa, nonostante l'alto numero di iscritti e l'abbassamento
dell'età media dei frequentanti, nonostante il temporaneo trasferimento delle attività presso il Parco
pubblico comunale, causa lavori di ristrutturazione nei locali del Centro Infanzia; riorganizzazione delle
proposte di gita, calibrati sul numero e sull'età dei bambini; potenziamento del confronto metodologico
ed organizzativo con altri Centri Estivi della Cooperativa (in primis, il Centro Estivo di Corgeno).
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
ADM
ASSISTENZA SCOLASTICA
ENTE TITOLARE
Comune di Vedano Olona.
MISSION
Sostegno e assistenza a scuola a bambini e ragazzi portatori di handicap:
obiettivo finale è quello di favorire un cambiamento volto ad un maggior
benessere dei soggetti coinvolti sia dal punto di vista didattico sia dal punto
di vista socio-relazionale.
ATTIVITA'
Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità
del ragazzo, alle risorse della scuola. L’intervento si svolge sempre nell'orario
scolastico, principalmente a scuola(o in classe o negli altri ambienti della
scuola), ma a seconda delle esigenze per raggiungere gli obiettivi ci si sposta
al di fuori della struttura scolastica.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Gestione e coordinamento degli operatori coinvolti nelle situazioni.
Condivisione degli obiettivi educative. Condivisione degli obiettivi educativi e
delle strategie di intervento.
Territorio
Genitori
Aumento del senso di benessere scolastico dei propri figli.
Insegnanti
Condivisione di obiettivi e strategie educative, possibilità di confronto con
professionisti
competenti
in
materia
pedagogica,
condivisione
dell'organizzazione scolastica.
Bambini/Ragazzi
Possibilità di avere una figura educativa di riferimento costantee e positiva
che lo aiuti sul piano delle autonomie personali e socio-relazionali.
Cooperativa
Per la condivisione di alcuni minori su più servizi gestiti dalla cooperativa si
ha la possibilità di creare reti territoriali strutturate in maniera efficiente.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Attivazione degli interventi e conoscenza del personale scolastico con cui si collabora.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Confronto approfondito e continuo con il personale scolastico rispetto alla figura dell'educatore a scuola
(il ruolo, i suoi compiti, le sue mansioni). Individuazione di compiti, di mansioni e di responsabilità
reciproche. Collaborazione con la scuola.
ADM
ADM
ENTE TITOLARE
Piano di Zona e Comune di Venegono Inferiore.
MISSION
Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni
di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i
componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente
la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la
sua capacità di fruizione delle risorse territoriali.
ATTIVITA'
Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si
inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali
possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM
prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
L'intervento di ADM consente di sostenere in modo concreto e tempestivo
una famiglia in difficoltà mantenendo i minori nel proprio contesto di
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
appartenenza e di potersi avvalere della professionalità di un educatore che si
faccia interprete con i servizi dei bisogni e delle difficoltà
del nucleo
familiare.
Territorio
Sostenere nel proprio territorio un minore/una famiglia che attraversa una
fase più o meno significativa di disagio si connota come azione che agisce in
modo capillare all'interno della comunità di riferimento, che si arricchisce di
informazioni, strumenti, risorse... utili per migliorare il benessere di quel
minore, di quella famiglia, di quella comunità in senso lato.
Genitori
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Quando l'educatore costruisce e mantiene una buona relazione con il minore,
viene percepito come risosrsa per trattare le difficoltà famigliari o personali
che lo riguardano e la relazione diviene contesto privilegiato che sostiene
nell'affrontare i compiti evolutivi specifici dell'età.
Cooperativa
Inserire un educatore di ADM presso il domicilio consente di avviare una
progettualità ricca e dotata di senso in direzione dell'empowerment di un
minore, di una famiglia, più in generale di una rete ri riferimento abdicando
azioni che vadano nella direzione della frammentazione del nucleo familiare.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
A seconda degli interventi.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
A seconda degli interventi.
AMBITO DISTRETTUALE DI VARESE
SERVIZIO
DOPOSCUOLA GURONE
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate
MISSION
E’ un servizio educativo che si colloca all'interno delle proposte pomeridiane
come intervento fortemente centrato sui bisogni dei destinatari: i bambini
delle scuola primarie (utenza diretta ) ed i loro genitori ( utenza indiretta),
mantenendo un'ottica di rete e promozione del benessere globale dell'utenza
diretta e indiretta.
ATTIVITA'
Il pranzo, il cerchio, gioco libero e strutturato, momento dell'impegno, la
merenda e i laboratori creativi... (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 13.00 alle
17.30)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, accompagnamento allo
svolgimento delle attività didattiche, connessione con i referenti tecnici e
sociali del comune, relazione con scuola e genitori.
Territorio
Genitori
Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, attivazione di
laboratori creativi, coinvolgimento dei genitori nella gestione di semplici
laboratori.
Insegnanti
Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, scambio di
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
informazioni rispetto ai bambini.
Bambini/Ragazzi
Luogo in cui potersi sperimentare in attività differenti, dal gioco ai laboratori
ai compiti. Figure educative di riferimento riconosciute.
Cooperativa
Doposcuola come spazio di relazione che sviluppa un’immagine di bambino
competente nella relazione, rafforza ed aumenta momenti per le famiglie,
promuove la crescita e lo sviluppo armonico del bambino.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Avvio del nuovo servizio e aumento progressivo delle iscrizioni.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Maggior relazione e coinvolgimento delle famiglie dei bambini iscritti al servizio.
SERVIZIO
DOPOSCUOLA MALNATE
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
MISSION
E’ un servizio educativo che si colloca all'interno delle proposte pomeridiane
come intervento fortemente centrato sui bisogni dei destinatari: i bambini
delle scuola primarie (utenza diretta ) ed i loro genitori ( utenza indiretta),
mantenendo un'ottica di rete e promozione del benessere globale dell'utenza
diretta e indiretta.
ATTIVITA'
Il pranzo, il cerchio, gioco libero e strutturato, momento dell'impegno, la
merenda, i laboratori creativi... (martedì, giovedì e venerdì dalle 13.00 alle
17.45).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, accompagnamento allo
svolgimento delle attività didattiche, connessione con i referenti tecnici e
sociali del comune, relazione con scuola e genitori.
Territorio
Genitori
Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, attivazione di
laboratori creativi, coinvolgimento dei genitori nella gestione di semplici
laboratori.
Insegnanti
Accompagnamento allo svolgimento delle attività didattiche, scambio di
informazioni rispetto ai bambini.
Bambini/Ragazzi
Luogo in cui potersi sperimentare in attività differenti, dal gioco ai laboratori
ai compiti. Figure educative di riferimento riconosciute.
Cooperativa
Doposcuola come spazio di relazione che sviluppa un’immagine di bambino
competente nella relazione, rafforza ed aumenta momenti per le famiglie,
promuove la crescita e lo sviluppo armonico del bambino.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Un attento lavoro di supervisione dell'equipe ha permesso di attivare un lavoro educativo maggiormente
condiviso e sinergico.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Maggior relazione e coinvolgimento delle famiglie dei bambini iscritti al servizio.
SERVIZIO
PRESCUOLA MALNATE
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
MISSION
Servizio educativo che accoglie i bambini che per esigenza delle famiglie
arrivano a scuola prima dell'inizio dell'orario delle lezioni.
ATTIVITA'
Giochi liberi, disegni, chiacchierate. (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle
8.00)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, connessione con il personale
scolastico in merito a gestione di spazi e risorse.
Territorio
Genitori
Accoglienza dei bambini e assistenza degli stessi.
Insegnanti
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Bambini/Ragazzi
Spazio di gioco o di semplice risveglio.
Cooperativa
Spazio educativo di accoglienza dei bambini e rispetto dei tempi di risveglio di
ciascuno.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni.
SERVIZIO
PRESCUOLA GURONE
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
MISSION
Servizio educativo che accoglie i bambini che per esigenza delle famiglie
arrivano a scuola prima dell'inizio dell'orario delle lezioni.
ATTIVITA'
Giochi liberi, disegni, chiacchierate. (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle
8.00)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, connessione con il personale
scolastico in merito a gestione di spazi e risorse.
Territorio
Genitori
Accoglienza dei bambini e assistenza degli stessi.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Spazio di gioco o di semplice risveglio.
Cooperativa
Spazio educativo di accoglienza dei bambini e rispetto dei tempi di risveglio di
ciascuno.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Offrire uno spazio di accoglienza ai bambini che arrivano a scuola prima dell'inizio delle lezioni.
SERVIZIO
POST SCUOLA MALNATE
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
MISSION
Condividere con i bambini il momento finale della giornata scolastica, posto al
termine delle lezioni pomeridiane.
ATTIVITA'
Giochi liberi e strutturati, disegni, laboratori, merenda. (lunedì e mercoledì
dalle 16.35 alle 17.45).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Accoglienza di tutti i bambini iscritti al servizio, comunicazione con i genitori,
attività di laboratorio.
Territorio
Genitori
Accoglienza dei bambini, attivazione di laboratori.
Insegnanti
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Bambini/Ragazzi
Spazio di gioco e di decompressione.
Cooperativa
Spazio
educativo
finalizzato
all'accoglienza,
decompressione delle fatiche della giornata di studio.
all'assistenza,
alla
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Offrire uno spazio di accoglienza e di decompressione ai bambini che restano a scuola oltre l'orario delle
lezioni pomeridiane.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Offrire uno spazio di accoglienza e di decompressione ai bambini che restano a scuola oltre l'orario delle
lezioni pomeridiane.
SERVIZIO
DOPOSCUOLA BODIO LOMNAGO
ENTE TITOLARE
Comune di Bodio Lomnago.
MISSION
All'interno delle proposte pomeridiane come intervento fortemente centrato
sui bisogni dei destinatari: i bambini delle scuola primarie (utenza diretta ) ed
i loro genitori ( utenza indiretta), mantenendo un'ottica di rete e promozione
del benessere globale dell'utenza diretta e indiretta.
ATTIVITA'
Assistenza educativa durante la somministrazione dei pasti, organizzazione di
attività ludico-ricreative, affiancamento nell'attività di svolgimento dei
compiti, laboratorio di intercultura. (Lunedì, Mercoledì, Venerdì dalle 14.45
alle 16.30; spazio mensa dalle 12.30 alle 14.45).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Investimento in un servizio che genitori e bambini ritengono di qualità e
rispondente ai propri bisogni; contributo del servizio ad incrementare la
qualità dell'offerta scolastica complessiva.
Territorio
L'offerta di un servizio di post scuola previene l'iscrizione di alcuni bambini in
altre scuole.
Genitori
Il post scuola viene riconosciuto come uno spazio in cui i bambini sono sereni
e vengono affiancati in modo competente e sollecito nei differenti momenti e
nelle molteplici attività delle quali la giornata si compone.
Insegnanti
L'offerta di un servizio di post scuola previene l'iscrizione di alcuni bambini in
altre scuole.
Bambini/Ragazzi
I bambini vivono il post scuola come momento di scambio con i propri
compagni che si articola su più livelli: durante le attività di gioco, mangiando
insieme, svolgendo i compiti in sottogruppi … ogni attività offre un'importante
occasione per stare con i propri compagni, amici ed educatori di riferimento,
apprendendo a rispettare le regole e a costruire relazioni positive.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
Cooperativa
Continuità del lavoro su un territorio su cui si lavora 2004; incremento di
richiesta di operatori (da due a tre ogni pomeriggio); aumento delle ore di
servizio.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Aumento numero iscritti, vincita bando triennale 2009/2012.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Costruzione di una relazione di fiducia e trasparenza con la nuova amministrazione comunale.
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SERVIZIO
CENTRO PER I RAGAZZI
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
MISSION
Sostegno scolastico e promozione del benessere per i preadolescenti.
ATTIVITA'
Spazio impegno, attività ricreative e tematiche (legalità intercultura
educazione civica); laboratori espressivi con diverse tecniche; uscite sul
territorio. (mar. mer. ven. 14.30-17.30)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Sostegno fascia preado e loro genitori.
Territorio
Sostegno compiti.
Genitori
Accompagnamento nel percorso evolutivo educativo dei minori, sostegno alla
genitorialità.
Insegnanti
Partners di elaborazione di progettualità specifiche sui ragazzi.
Bambini/Ragazzi
Divertimento, sostegno nelle difficoltà, riferimnto per tematiche importanti.
Cooperativa
Sviluppo competenze centri educativi per preadolescenti.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Aumento iscrizioni.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Ridimensionamento immagine negativa del Centro come “ghetto”.
PROGETTO
EDUCATIVA DI STRADA
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate
MISSION
Progetto di prevenzione rivolto alla popolazione adolescenziale di Malnate:
esso coinvolge gruppi informali di adolescenti che si ritrovano in luoghi di
aggregazione pubblici (parchi, campetti, piazze,parcheggi). L’educativa di
strada considera il contesto destrutturato della strada non come luogo dove i
ragazzi si allontanano dal mondo adulto, ma come spazio di incontro e di
crescita.
ATTIVITA'
L'educativa di strada usa come setting educativo di lavoro quello dei luoghi
informali in cui i ragazzi e i giovani vivono la loro aggregazione abituale. Qui
l'equipe di educatori incontra i gruppi di ragazzi e qui si cerca di instaurare
una relazione educativa: sarà questa ad offrire agli adolescenti un contesto
entro cui crescere e sperimentarsi con la vicinanza e il supporto di una figura
adulta. L'educativa di strada apre lo sguardo sull'intero territorio e quindi
coinvolge i diversi soggetti che lo animano.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
L’Aquilone scs - Sesto Calende
Ente Titolare
Territorio
Genitori
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Cooperativa
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
71
Proseguire il lavoro di mappatura dei gruppi di adolescenti presenti sul territorio; mantenere i contatti
con i gruppi agganciati; continuare il lavoro di potenziamento della rete; organizzare eventi di
aggregazione e richiamo sul territorio per l'intera comunità di giovani; potenziamento della rete e
collaborazione significativa con diverse associazioni (La Portineria, SOS, Associazioni Sportive); sviluppo
delle prime basi di un lavoro di comunità.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Utilizzo di uno strumento educativo innovativo come la radio-web capace di intrattenere, incuriosire e
fare parlare di sé i ragazzi; organizzazione evento “L'eds in campo” (torneo sportivo con concerto ed
aperitivo) in collaborazione con le associazioni sportive.
PROGETTO
CORALLO
ENTE TITOLARE
Progetto inerente ad interventi sociali previsti dalla Legge:
- n. 45/1999-Settore Tossicodipendenze – Piano di Zona 2009/2011 Cooperativa Sociale NATURart in partnership con Cooperativa Sociale
L’AQUILONE
MISSION
CORALLO è un’azione di prevenzione di comportamenti a rischio legati
all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcool che coinvolgono minori e giovani.
In particolare promuove laboratori con minori ed adulti sulle sostanze
attraverso strumenti creativi quali il video e la musica;. Rispetto agli adulti di
riferimento con ruolo educativo, soprattutto genitori, docenti e educatori,
l’azione offre occasioni di confronto e di aumento di consapevolezza sul ruolo
dell’adulto in relazione a minori che sono a rischio o che utilizzano sostanze.
ATTIVITA'
• Videolaboratori educativi nelle classi seconde della scuola “Anna Frank” di
Varese • Interventi di follow up in classe 3°E, scuola “Anna Frank” - •
Interventi formativi rivolti ad adulti di Malnate - • Azioni di sistema.
E’ stata progettato e implementato un sito internet del progetto CORALLO
con tutti i materiali video prodotti in questi anni e la possibilità di informarsi
sulle sostanze, sui dati numerici del loro uso e diffusione, sui servizi
competenti e sulle modalità di accesso.( in fase di realizzazione)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Ottimo rimando da parte del PiAno di zona che sottolinea l'importanza del
fare prevenzione all'interno del piano Antares.
Territorio
Maggior visibilità del progetto con più impatto sul territorio.
Genitori
Buon rimando da parte dei genitori delle scuole medie molto prsenti ed
entusiasti del progetto, che è riuscito a sbloccarre alcune situazioni famigliari,
facilitando la comunicazione interna. attività di prevenzione ben strutturata
ed efficace che facilita la comunicazione in famiglia - ampliamente
L’Aquilone scs - Sesto Calende
riconosciuta l'utilita sociale di affrontare queste tematiche alle medie.
Insegnanti
Negli anni sempre più insegnanti si dimostrano coinvolti, anche se alcuni
sono ancora restii verso la modalità laboratoriale attivata all'interno della
scuola - attività di prevenzione ben strutturata ed efficace - buoni gli
strumenti - video e musicali utilizzati - buone competenze specifiche degli
operatori e capacità di relazione con il gruppo classe.
Bambini/Ragazzi
Ottimi riscontri da parte dei ragazzi dell'anna frank, con più di 50 ragazzi
ogni pomeriggio - valutazione tramite questionario di gradimento e strumenti
specifici validati in allegato valutazione specifica.
Cooperativa
Progetto distrettuale che permette di stare su varese; progetto in relazione
con altre cooperative; progetto che utilizza i nuovi media; progetto che
amplia la formazione degli operatori; progetto preventivo importante in
provincia;progetto che permette al coordinatore d portare le proprie
competenze in cooperativa.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
OBIETTIVI PERSEGUITI NELL’ANNUALITÀ
Il progetto vuole contribuire a prevenire comportamenti a rischio legati all’utilizzo di sostanze
stupefacenti e alcool, che coinvolgono minori e giovani, andando a rafforzare i fattori di protezione.ì
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Creare un modello di laboratori alle superiori, elaborare percorsi per adulti e docenti efficaci, fare serate
di informazione partecipata nel distretto; implementare le formazione degli operatori, implementare la
rete con soggetti che lavorano sulle droghe.
percentuale di riuscita dell’azione:
Numero di beneficiari effettivamente raggiunti rispetto al previsto: 90%
Numero di azioni realizzate rispetto al previsto: 75%
Gradimento espresso dagli utenti: 90%
PROGETTO
NODO DI ALICE
ENTE TITOLARE
Ufficio di Piano Varese e Comune di Malnate
MISSION
Riunione di coordinamento finalizzata al raccordo, al confronto e ad una
integrazione sovraterritoriale tra organizzazioni del terzo settore, che
operano nell'ambito della prevenzione all'interno del distretto di Varese, e
referenti dell'UdP.
ATTIVITA'
Organizzazione eventi in occasione della giornata dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza; incontri di formazione per gli operatori del sistema antares
(kaahfila); progettazioni comuni tra organizzazioni del terzo settore;
confronto costante tra le organizzazioni rispetto all'andamento dei progetti ed
individuazione di nuovi bisogni dell'utenza.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Coordinamento sovraterritoriale tra organizzazioni del terzo settore che
operano nello stesso distretto.
Territorio
Possibilità formativa e di confronto con operatori di altre organizzazioni del
terzo settore.
Genitori
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Cooperativa
Connessione e collaborazione con l'UdP di Varese; collaborazione con altre
coop del distretto; possibilità di trovare modalità di stare nel distretto
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
svincolata dal bando di gara di Malnate.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Riconoscimento da parte dell'UdP della professionalità dell'organizzazione.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Partecipazione al bando di gara della legge 8 insieme ad altre organizzazioni del privato sociale e di
conseguenza possibilità di dar continuità alla terza fase del progetto LIV a Malnate e di sperimentare
azioni educative sulla legalità in un istituto di scuola superiore di Varese. appoggio dell'UdP per la
presentazione della legge 23 con una progettazione che verrà attivata nel Comune di Malnate.
71
ADM
ASSISTENZA SCOLASTICA
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
MISSION
Promuovere l'integrazione e l'autonomia del ragazzo, sostenere la famiglia e
la scuola nel lavoro con il ragazzo.
ATTIVITA'
Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità
del ragazzo, alle risorse della scuola. le attività si svolgono sempre nell'orario
scolastico, principalmente a scuola (o in classe o in altri ambienti scolastici)
o, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ci si può spostare al di fuori
(sempre all'interno dell'orario scolastico).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Gestione e coordinamento degli operatori
Condivisione degli obiettivi educativi.
coinvolti
nelle
situazioni.
Territorio
Genitori
Aumento del senso di benessere scolastico dei propri figli.
Insegnanti
Condivisione di obiettivi e strategie educative, possibilità di confronto con
professionisti
competenti
in
materia
pedagogica,
condivisione
dell'organizzazione scolastica.
Bambini/Ragazzi
Possibilità di avere una figura educativa di riferimento costantee e positiva
che lo aiuti sul piano delle autonomie personali e socio-relazionali.
Cooperativa
Per la condivisione di alcuni minori su più servizi gestiti dalla cooperativa si
ha la possibilità di creare reti territoriali strutturate in maniera efficiente.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Riflessione, analisi e comprensione delle difficoltà degli educatori in ambito scolastico con conseguente
supporto per cercare di diminuire quest'ultime. Studio e riflessione sul progetto educativo: elementi che
lo compongono e stesura dello stesso.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Confronto approfondito e continuo con il personale scolastico rispetto alla figura dell'educatore a scuola
(il ruolo, i suoi compiti, le sue mansioni).
ADM
ADM
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate
MISSION
Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni
di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i
componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente
la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la
sua capacità di fruizione delle risorse territoriali.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
ATTIVITA'
Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si
inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali
possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM
prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Interventi di prevenzione alla segnalazione al Tm a favore di alcune famiglie
in difficoltà: si evita l'allontanamento del minore e la conseguente
istituzionalizzazione.
Territorio
Le famiglie vengono sostenute nei loro luoghi quotidiani e nel loro territorio
continuando a godere della rete parentale e delle relazioni positive.
Genitori
Sostegno nella relazione genitori-figli confronto con gli operatori rispetto alle
problematiche relative ai minori, analisi e modifica di comportamenti
disfunzionali,
miglioramento
del
benessere
familiare,
evitamento
dell'istituzionalizzazione.
Insegnanti
Miglioramento del benessere del minore
miglioramento delle performance scolastiche.
Bambini/Ragazzi
Miglioramento del benessere e della propria condizione, sostegno nella
quotidianità, mediazione nella relazione con gli adulti.
Cooperativa
Consolidamento dell'esperienza organizzativa nell'ambito
individualizzati e in particolare in quelli domiciliari.
nel
contesto
scolastico,
dei
servizi
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Differenti da nucleo a nucleo.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Differenti da nucleo a nucleo.
ADM
SERVIZIO TUTELA
ENTE TITOLARE
Comune di Malnate.
MISSION
Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di tutela ove esiste il
rapporto con l'Autorità Giudiziaria.
ATTIVITA'
Intervento a domicilio, supporto nelle relazioni con il servizio e con il nucleo
famigliare, rielaborazione e condivisione di eventi accaduti, attività pratiche
che mirino ad effettuare nuove esperienze e che rinforzino parti fragili del
minore, uscite sul territorio e gite, orientamento e accompagnamento nelle
scelte scolastiche e future e lavorative,collegamento con la scuola e con altri
progetti del territorio ( eds, educatore di plesso, scuola, gruppi sportivi,
centro ragazzi, Oratorio), sostegno all'attività didattica; accompagnamento
del minore nei servizi territoriali e sostegno rispetto alle attività quotidiane e
alla cura di sè. Grandi spazi di ascolto.Attivazione di spazi protetti per
l'incontro con familiari d'origine.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Territorio
Servizio che sostiene e accompagna il minore nel quotidiano laddove esistono
carenze familiari tali da lasciare il minore in situazioni di pregiudizio.
Genitori
A volte viene vissuta come intrusione e come perdita parziale del proprio
ruolo. Se la collaborazione è quantomeno civile, può essere percepita come
grossa risorsa, che garantisce la mediazione.
Insegnanti
Si
rivolgono
all'educatore
per
confrontarsi
sul
rendimento
e
sul
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
comportamento scolastico cercando una collaborazione dove possibile.
Bambini/Ragazzi
A seconda del periodo ci possono essere vissuti di espulsione, con una scarsa
collaborazione; ma nel momento in cui la relazione è attiva sicuramente
viene percepita come un sostegno alla carenza presente nel nucleo.
Cooperativa
Offrire un servizio che dia continuità al servizio tutela del Piano di Zona.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Parlando di relazioni con i minori sicuramente si sono sviluppate e fortificate.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Incontri più frequenti con l'equipe tutela e confronto costante che ha garantito una visione d'insieme su
alcuni progetti educativi.
AMBITO DISTRETTUALE DI AZZATE
SERVIZIO
PIRIPETTENUSA E SPAZIO GIOVANI
ENTE TITOLARE
Comune di Gazzada
MISSION
Offrire la presenza educativa nei pomeriggi non occupati dalla scuola, con
interventi diversi su fasce di età diverse.
ATTIVITA'
Supporto all'apprendimento scolastico, giochi di piccolo e grande gruppo,
giochi sportivi e giochi di simulazione, assemblee per la decisione congiunta,
colloqui individualizzati con ragazzi, genitori ed insegnanti; feste e tornei.
(preadolescenti: mart. giov. venerdì 14,30-17.30. Elementari: mart. giov.
venerdì 14,30-17.30).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Garantisce alla comunità un servizio molteplice che offre occasioni di
aggregazione e di crescita per diverse fasce di età.
Territorio
Genitori
Riconoscimento della possibilità di garantire ai figli opportunità di crescita e di
occupazione del tempo libero.
Insegnanti
Gli insegnanti della scuola media osteggiano i servizi perché sono causa di
disturbo in quanto inseriti nell'edificio scolastico.
Bambini/Ragazzi
Il CAG è il luogo dove incontrare nuovi amici, dove apprendere, dove scoprire
qualcosa di sé, dove imparare a relazionarsi in modi diversi e nuovi con gli
altri, dove è possibile giocare e divertirsi, dove si può star bene, dove sentirsi
accolti e dove poter raccontarsi.
Cooperativa
E' un servizio storico della cooperativa in un Comune dove la collaborazione è
stata alterna.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Valutazione finale dell'equipe e ridefinizione della mission dei servizi.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Sostenere il ricambio degli operatori dello Spazio Giovani; raccordarsi con i servizi di ADM.
SERVIZIO
CAG LA TANA
ENTE TITOLARE
Comune di Mornago.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
MISSION
Lavoro educativo con adolescenti e preadolescenti.
ATTIVITA'
Attività di socializzazione, attività ludiche, attività di aggregazione, attività
esterne sul territorio. (mercoledì dalle 17 alle 19, giovedì dalle 18 alle 20).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Alta utilità sulla fascia legata ai preadolescenti.
Territorio
Poca visibilità.
Genitori
Per i genitori dei preadolescenti l'utilità riconosciuta è alta. Non ci sono molti
contatti con i genitori dei ragazzi più grandi 15/18 anni.
Insegnanti
La scuola in generale nel momento in cui viene contattata non si esime dal
rispondere e relazionarsi. Non sono molte le attività fatte insieme.
Bambini/Ragazzi
I ragazzi percepiscono un utilità alta sopratutto della relazione con gli
educatori.
Cooperativa
Essendo uno dei pochi servizi rimasti attivi sul territorio di Azzate penso che
sia strategicamente importante mantenerlo.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Riduzione dell'impulsività del gruppo storico, buona comunicazione con i ragazzi e le loro famiglie, uso
consono degli spazi interni, buona relazione con la scuola su alcune situazione specifiche.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Maggiore visibilità sul territorio, ampliamento del numero dei frequentanti sul mercoledì, relazione
educativa più profonda con i ragazzi del giovedì, creazione del gruppo sul mercoledì, progetto radio
Web.
SERVIZIO
SPAZIO GIOVANI
ENTE TITOLARE
Comune di Gazzada
MISSION
Garantire ai bambini della scuola secondaria di primo grado uno spazio
educativo che permetta di svolgere i compiti, partecipare ad attività e
laboratori, vivere gli spazi comuni autonomamente.
ATTIVITA'
Gioco libero, compiti, merenda, gioco organizzato o laboratori, utilizzo
palestra.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Un servizio 'storico', presenza costante per le famiglie e spazio proposto ad
alcuni minori in disagio.
Territorio
Genitori
Un luogo attento alle esigenze ed alla situazione personale e scolastica dei
figli.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Opportunità per la crescita preadolescenziale.
Cooperativa
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2007/20008
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2008/2009
Individuare con la responsabile e la coordinatrice comunali le modalità di presenza come cooperativa
nella gestione del servizio, oltre alla fornitura di personale.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
SERVIZIO
GIOCOTEKA
ENTE TITOLARE
Comune di Mornago
MISSION
Lavoro ludico/educativo con bambini fascia 6/11 anni.
ATTIVITA'
Attività ludiche ed educative, socializzazione. (sabato mattina 9.00-12.00).
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
L'ente territoriale lo definisce un servizio rivolto alle famiglie ma non lo
considera fondamentale.
Territorio
Genitori
I genitori lo ritengono un luogo dove i loro figli stanno bene.
Insegnanti
71
Bambini/Ragazzi
I bambini dimostrano di stare bene all'interno della GiocoteKa e il numero
delle iscrizioni è quasi raddoppiato nel 2009/2010.
Cooperativa
Essendo uno dei pochi servizi rimasti attivi sul territorio di Azzate, è
strategicamente importante mantenerlo. Importante per mantenere una
buona collaborazione col Comune.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Comprensione del funzionamento del servizio, collaborazione col comune, buona relazione con utenti e
con le loro famiglie.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Consolidamento sul territorio del servizio, aumento del numero degli utenti, creazione di un buon
gruppo, strutturazione settimanale delle attività, stabilizzazione dell'equipe.
ADM
SERVIZIO TUTELA
ENTE TITOLARE
Ufficio di Piano di Azzate
MISSION
Sostenere e accompagnare il minore in una situazione di tutela ove esiste il
rapporto con l'Autorità Giudiziaria.
ATTIVITA'
Indagine psicosociale, valutazione e relazione all'Autorità Giudiziaria;
progettazione e realizzazione dell'intervento di protezione e sostegno
prescritto dall'AG nei confronti dei minori, dei familiari; regia degli interventi
attivati dai comuni (ADM) e dai Servizi specialistici.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Fornire personale specializzato rispetto ad una metodologia di intervento
condivisa, capace di integrarsi con gli interventi del personale comunale.
Territorio
Una presenza costante nella rete dei servizi per la prevenzione e la presa in
carico dei minori.
Genitori
Si misura in relazione alla consapevolezza del proprio
condizionamento nelle relazioni familiari.
Insegnanti
Un punto di riferimento rispetto alle situazioni che non riescono più a gestire.
Bambini/Ragazzi
A seconda degli atteggiamenti del genitore che è parte in causa e del
condizionamento
della
relazione
famigliare,
è
rifiutata,
accolta
strumentalmente, progressivamente riconosciuta, autenticamente accettata e
richiesta.
Cooperativa
Offrire un approccio 'educativo' che integri l'intervento psico-sociale.
disagio e al
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Non gestito dalla cooperativa.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Accompagnare l'esternalizzazione del Servizio da parte dell'Ufficio di Piano; costruire una relazione di
fiducia con l'equipe degli operatori.
ADM
ADM
ENTE TITOLARE
Comune di Mornago.
MISSION
Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni
di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i
componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente
la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la
sua capacità di fruizione delle risorse territoriali.
ATTIVITA'
Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si
inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali
possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM
prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Il servizio è ritenuto fondamentale per la gestione di quelle situazioni che
risultano complesse e prive di una rete di supporto.
Territorio
Poco conosciuto.
Genitori
I genitori dopo un iniziale perplessità sembrano oggi riconoscere una buona
utilità all'intervento, legata probabilmente ai risultati raggiunti dai figli.
Insegnanti
Anche la scuola sembra aver compreso l'utilità dell'intervento domiciliare,
sopratutto in quelle situazioni dove l'interveto domiciliare si contamina con il
sostegno scolastico.
Bambini/Ragazzi
Col tempo le relazioni educative si sono consolidate e l'educatore è diventato
un adulto di riferimento per i ragazzi.
Cooperativa
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Comprensione delle situazioni, consolidamento del rapporto con la famiglia, consolidamento della
relazione educativa, creazione di un'equipe, rinforzo della rete formale.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Consolidamento del rapporto con la famiglia, consolidamento della relazione educativa, stabilizzazione
dell'equipe, rinforzo della rete formale.
AMBITO DISTRETTUALE DELLA VAL CERESIO
ADM
ASSISTENZA SCOLASTICA
ENTE TITOLARE
Piano di Zona, Comunità Montana della Val Ceresio
MISSION
Promuovere l'integrazione e l'autonomia del ragazzo, sostenere la famiglia e
la scuola nel lavoro con il ragazzo.
ATTIVITA'
Le attività e gli strumenti cambiano in base agli interessi e alle potenzialità
del ragazzo, alle risorse della scuola. le attività si svolgono sempre nell'orario
scolastico, principalmente a scuola (o in classe o in altri ambienti scolastici)
o, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ci si può spostare al di fuori
(sempre all'interno dell'orario scolastico).
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Raccordi sporadici solo per attivazione/aggiornamento voucher.
Territorio
In tutti i casi l'educatrice è riconosciuta come tramite con cui raccordarsi tra
le diverse figure coinvolte.
Genitori
L'educatrice è riferimento per l'andamento del progetto e come confronto di
tematiche personali riguardanti il minore.
Insegnanti
L'educatrice è interfaccia e mediatrice per le comunicazioni anche con il
servizio sociale.
Bambini/Ragazzi
Cooperativa
Gli interventi su questo territorio sono occasione di ampliamento e continuità
di servizi storici.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Mantenimento degli incarichi a fronte del cambio di amministrazione comunale.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Rafforzamento dei contatti e dei rapporti tra cooperativa, operatrici, assistente comunale.
ADM
ADM
ENTE TITOLARE
Comune di Viggiù
MISSION
Favorire la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare in condizioni
di sufficiente tutela. Favorire l'instaurarsi di un rapporto corretto tra tutti i
componenti del nucleo, rendendo i genitori idonei ad assumere globalmente
la propria funzione educativa. promuovere la rete sociale della famiglia e la
sua capacità di fruizione delle risorse territoriali.
ATTIVITA'
Attività che propongono opportunità di crescita ed esperienza, che si
inseriscono nel contesto in cui le persone vivono e che aderiscono alle reali
possibilità delle famiglie e delle figure di riferimento. Ogni intervento di ADM
prevede azioni specifiche calibrate e progettate sui singoli destinatari.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Raccordi sporadici solo per attivazione/aggiornamento voucher.
Territorio
Le famiglie vengono sostenute nei loro luoghi quotidiani e nel loro territorio
continuando a godere della rete parentale e delle relazioni positive.
Genitori
L'educatrice è riferimento per l'andamento del progetto e come confronto di
tematiche personali riguardanti il minore.
Insegnanti
L'educatrice è interfaccia e mediatrice per le comunicazioni anche con il
servizio sociale..
Bambini/Ragazzi
Miglioramento del benessere e della propria condizione, sostegno nella
quotidianità, mediazione nella relazione con gli adulti.
Cooperativa
Gli interventi su questo territorio sono occasione di ampliamento e continuità
di servizi storici..
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Mantenimento degli incarichi a fronte del cambio di amministrazione comunale.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Rafforzamento dei contatti e dei rapporti tra cooperativa, operatrici, assistente comunale.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
AMBITO DISTRETTUALE DI SOMMA LOMBARDO
PROGETTO
CENTRO ESTIVO COAREZZA
ENTE TITOLARE
Parrocchia San Sebastiano di Coarezza.
MISSION
Gestire il centro estivo negli spazi del vecchio oratorio.
ATTIVITA'
Giochi, attività manuali, balli, un piccolo saggio da preparare per fine
corso. (da lunedì a venerdì dalle 13,30 alle 15,30)
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
la proposta di impegno nel centro ha una forte valenza aggregativa e
preventive: (la canna ERA padrona!) Adesso gli stessi ragazzi sono
più grandi, se la sanno gestire meglio.
Territorio
Il centro raccoglie una ventina di iscritti di Coarezza, ma più o meno
altrettanti provenienti da Golasecca e da Somma, dove i grandi
numeri spesso spaventano genitori e bimbi.
Genitori
Le mamme hanno chiesto di aiutare i ragazzi a ridimensionare l’uso di
cannabis, proponendo un fare costruttivo che fosse un'alternativa
alla moda imperante della cannabis. Forte supporto per i genitori che
lavorano.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Per alcuni è un appuntamento annuale da non perdere!
Cooperativa
La coop punta sulla "personalizzazione", cioè una relazione forte
animatore-utente, soprattutto tra le animatrici e le bambine.
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
Una certa autonomia e responsabilità degli animatori che operano nel centro.
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
Accrescimento dell'autonomia.
AMBITO DISTRETTUALE DI CITTIGLIO
PROGETTO
CENTRO ESTIVO GAVIRATE
ENTE TITOLARE
Comune di Gavirate
MISSION
Gestione di uno spazio estivo ricreativo.
ATTIVITA'
Attività ludico/educative tutte le mattina dal lunedì al venerdì.
UTILITA' SOCIALE RICONOSCIUTA DA:
Ente Titolare
Alta.
Territorio
Alta.
Genitori
Per alcune famiglie è l'unico centro aperto durante l'estate.
Insegnanti
Bambini/Ragazzi
Frequentavano con entusiasmo.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
Cooperativa
OBIETTIVO RAGGIUNTO NEL 2008/2009
OBIETTIVO PREFISSATO NEL 2009/2010
DATI E RIFLESSIONI
71
TABELLA 1: UTENTI DIRETTI E INDIRETTI
DISTRETTO SESTO CALENDE
DIRETTI
TOTALE UTENTI DISTRETTO
CAG Vergiate
INDIRETTI
MINORI
ADULTI
MINORI
ADULTI
1072
399
693+
357+
70
35
37
Centro Estivo Vergiate
165
La Cruna del Lago EdS
60
Educatore di Plesso Varano B
46
4
Assistenza minori in relazione
all’attività giudiziaria
115
214
Prescuola Sesto C
Sportello Ascolto Minori
Giocoteka (Vergiate)
TOTALE UTENTI SERVIZI
60
180
Famiglie, cittadini e
insegnanti
66
7
Famiglie
28
191
Genitori
39
Compagni di
classe
39
Insegnanti e
genitori
40
681
257
316+
142+
Informa Giovani Vergiate
40
20
100
100
Spazio Educativo Pomeridiano
18
10
3
10
Parole in Corso
27
CCR Vergiate
50
7
Affido Leggero
21
14
180
10
Volare Alto
Servizi pubblici
Alunni scuole
medie e 5°
elementari
Amministratori e
tecnici comunali,
famiglie
scuola
Corpo docente
CHIAVE
35
HUB Creativi
30
25
150
100
374
113
373+
210+
Servizio Tutela
5
8
4
5
Assistenza Scolastica (Comune)
5
20
compagni
Insegnanti-famiglia
TOTALE UTENTI PROGETTI
120
L’Aquilone scs - Sesto Calende
ADM (Comune)
2
ADM (Comune)
5
TOTALE UTENTI ADM
1
Famiglie e rete
17
29
4+
5+
+: dato non quantificabile
DISTRETTO DI TRADATE
DIRETTI
TOTALE UTENTI DISTRETTO
CAG Venegono S
INDIRETTI
MINORI
ADULTI
MINORI
ADULTI
146
363+
124+
128+
20
2
20
Centro per le Famiglie
123
35
5
Non quantificabile
numericamente
50
Non quantificabile
numericamente
CAG Oqupè Vedano
24
60
19
86
CTI Venegono S
45
90
20
Parco Robinson (Venegono S)
45
90
20
139
363+
124+
128+
Assistenza Scolastica (Comune)
5
insegnanti
compagni
famiglie
ADM
2
TOTALE UTENTI ADM
7
EduBar
TOTALE UTENTI SERVIZI
TOTALE UTENTI PROGETTI
famiglie
+
+
+
+: dato non quantificabile
DISTRETTO DI VARESE
DIRETTI
INDIRETTI
MINORI
ADULTI
MINORI
ADULTI
625
333
606
1164
Doposcuola Bodio Lomnago
30
Genitori
Famiglie e
insegnanti
Doposcuola Gurone
45
70
26
Doposcuola Malnate
80
130
36
Centro Ragazzi
23
Pre scuola (Malnate/Gurone)
80
60
12
Post scuola Malnate
35
25
6
293
285
55
55
20
50
250
20
500
1000
550
1000
compagni
famiglie
TOTALE UTENTI DISTRETTO
TOTALE UTENTI SERVIZI
Educativa di Strada
Corallo
Nodo di Alice
TOTALE UTENTI PROGETTI
ADM
Assistenza Scolastica
55
80
160
Operatori e
coordinatori
305
40+
9
famiglie
14
insegnanti
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
Servizio Tutela
TOTALE UTENTI ADM
4
8
1
4
27
8+
1+
4+
+: dato non quantificabile
DISTRETTO DI AZZATE
DIRETTI
INDIRETTI
MINORI
ADULTI
TOTALE UTENTI DISTRETTO
200
272
Piripettenusa e Spazio Giovani
(Gazzada)
43
50
La Tana Mornago
37
11
25
Giocoteka Mornago
27
50
20
107
111
45
91
161
TOTALE UTENTI SERVIZI
MINORI
ADULTI
45+
TOTALE UTENTI PROGETTI
Servizio Tutela
ADM
2
TOTALE UTENTI ADM
famiglia
93
161
+
+: dato non quantificabile
DISTRETTO DELLA VAL CERESIO
DIRETTI
INDIRETTI
MINORI
ADULTI
MINORI
ADULTI
4
2
+
+
Assistenza scolastica
4
2
Compagni di
classe
famiglia
ADM
1
TOTALE UTENTI ADM
5
TOTALE UTENTI DISTRETTO
TOTALE UTENTI SERVIZI
TOTALE UTENTI PROGETTI
Famiglia
2
+
+
+: dato non quantificabile
DISTRETTO DI SOMMA LOMBARDO
DIRETTI
MINORI
TOTALE UTENTI DISTRETTO
INDIRETTI
ADULTI
MINORI
ADULTI
50
TOTALE UTENTI SERVIZI
Centro Estivo Coarezza
50
TOTALE UTENTI PROGETTI
ADM
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
TOTALE UTENTI ADM
50
DISTRETTO DI CITTIGLIO
DIRETTI
INDIRETTI
MINORI
ADULTI
23
2
+
Centro Estivo Gavirate
23
2
famiglie
TOTALE UTENTI PROGETTI
23
2
+
TOTALE UTENTI DISTRETTO
MINORI
ADULTI
TOTALE UTENTI SERVIZI
TOTALE UTENTI ADM
+: dato non quantificabile
TABELLA 2: INVESTIMENTO ORARIO
Nelle tabelle seguenti evidenziamo il numero di ore di lavoro svolte nei servizi e progetti; il dato
comprende sia le ore lavorate a diretto contatto con l’utenza, sia le ore di èquipe.
2009
SESTO CALENDE
TRADATE
SERVIZI
9653
PROGETTI
2671
13760
VARESE
8647
AZZATE
2307
1666
VAL CERESIO
SOMMA LOMBARDO
127
CITTIGLIO
270
Totale
2008
SESTO CALENDE
32.054
SERVIZI
4147
7.047
PROGETTI
4638
ADM
TOTALE PER DISTRETTO
9004
21328
2463
16223
6232
16545
4961
7268
1046
1046
385
512
270
24.091
ADM
63.192
TOTALE PER DISTRETTO
2785
11570
635
11952
TRADATE
11317
VARESE
10805
962
5621
17388
AZZATE
1572
325
331
2228
1519
1519
696
696
11.587
45.083
VAL CERESIO
SOMMA LOMBARDO
Totale
27.841
5.925
È evidente l’aumento del numero di ore lavorate, soprattutto a seguito del forte incremento del servizio
ADM (dato più che raddoppiato rispetto al 2008). sul Distretto di Sesto è evidente un cambio della
proporzione tra progetti e servizi dato dal passaggio di alcuni progetti (in particolare dell’Educativa di
Strada) nella voce servizi data la storicità della sua presenza sul territorio. L’aumento di ore per servizi e
progetti è più contenuto e distribuito sugli altri territori.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
TABELLA 3: OPERATORI
Tutte le equipe che gestiscono i progetti e i servizi della cooperativa prevedono un coordinatore che tenga
le fila delle azioni, del senso dell’intervento, i rapporti tra equipe e cooperativa e quelli con la
committenza. La tabella seguente riporta il numero di operatori che lavorano in ciascun servizio
/progetto. Nel calcolo abbiamo considerato i ruoli ricoperti; questo giustifica i numeri più alti rispetto al
numero di personale coinvolto. Gli operatori della cooperativa, infatti, in larghissima misura non
esauriscono il loro monte ore in un singolo progetto/servizio, ma lavorano in diversi di essi.
Su un totale di circa 80 dipendenti abbiamo quantificato 227 ruoli ricoperti; questo dato conferma quello
dell’anno precedente e sottolinea il fatto che nel 2009 la cooperativa ha lavorato nella direzione di un
consolidamento. Aumentare infatti le ore di lavoro ma non i ruoli ricoperti significa aver garantito un
maggior numero di ore per svolgere il proprio compito, così come l’aumento di ore a fronte di una
stabilizzazione del personale significa che la cooperativa ha garantito maggior lavoro agli operatori
assunti.
2009
SERVIZI
SESTO CALENDE
47
TRADATE
32
VARESE
23
AZZATE
14
PROGETTI
31
7
ADM
TOTALE PER DISTRETTO
20
98
9
41
26
56
10
24
3
3
VAL CERESIO
SOMMA LOMBARDO
2
2
CITTIGLIO
3
3
Totale
2008
110
SERVIZI
SESTO CALENDE
48
TRADATE
51
VARESE
21
AZZATE
11
49
PROGETTI
ADM
227
TOTALE PER DISTRETTO
12
90
11
62
3
21
45
4
8
23
VAL CERESIO
5
5
SOMMA LOMBARDO
1
1
58
226
Totale
131
30
68
37
Dalle tabelle emerge una diminuzione del numero di operatori sui Distretti di Tradate, Azzate e
Valceresio, cui non corrisponde, però, una diminuzione di ore lavorate (ad eccezione del Distretto
Valceresio). Aumentano invece gli operatori nei due Distretti di Sesto e Varese, segnale sia di una
maggiore presenza della cooperativa su quei territori (molto importante soprattutto considerando la
lontananza dal Distretto di Varese), ma anche di un grande investimento che inevitabilmente si traduce in
costi maggiori da sostenere.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
71
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LIQUIDITA' PRIMARIA (Ac/Pc)
AUTONOMIA FINANZIARIA (Cn/Tot.I)
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CAPITOLO 6:
LA DIMENSIONE ECONOMICA
73
Il bilancio sociale è anche strumento per monitorare gli aspetti patrimoniale, economico e
finanziario, che seppur strumentali rispetto al perseguimento delle finalità sociali, possono
influenzare, direttamente o indirettamente, il raggiungimento della mission.
Questa sezione si propone di mettere in evidenza, anche attraverso una comparazione dei dati
nel tempo, le modalità mediante le quali la cooperativa sociale reperisce le proprie risorse
economiche ed il loro utilizzo per il perseguimento delle proprie finalità, in coerenza con gli
obiettivi e le strategie sopra individuate.
Per far ciò si è scelta la seguente modalità di rappresentazione e riclassificazione dei bilanci:
 Stato Patrimoniale rielaborato secondo criteri finanziari
 Conto Economico rielaborato secondo il criterio della Produzione e Distribuzione della
ricchezza
e si è scelto, quale orizzonte temporale oggetto di osservazione, il triennio 2009-2007.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
ANALISI PATRIMONIALE E FINANZIARIA
L’analisi della composizione degli impieghi conferma l’elevata incidenza, nel triennio, dell’attivo
circolante sul totale attivo. Ciò in coerenza anche con la tipologia di attività svolta, che non
necessita di rilevanti investimenti in beni strumentali.
L’analisi della composizione delle fonti evidenzia il peso delle diverse fonti di finanziamento ed
in particolare conferma il trend al rialzo del ricorso al capitale di terzi (passivo a medio/lungo +
circolante) rispetto al capitale proprio.
La diminuzione dell’indice di autonomia finanziaria (incidenza del Capitale proprio sul totale
Impieghi) ed il calo dell’indice di liquidità sono sintomo di una situazione di tensione finanziaria
dovuta soprattutto allo sfasamento temporale tra entrate ed uscite: alle ravvicinate scadenze
di pagamento dei fornitori corrispondono lunghi tempi di incasso delle fatture emesse nei
confronti degli Enti pubblici.
La necessità dunque di ricorrere a strumenti alternativi che generino liquidità (fido di cassa,
anticipo fatture, ecc.) ha conseguentemente comportato il sostenimento di oneri finanziari che
hanno assorbito il margine operativo, come si dirà infra.
ANALISI ECONOMICA
Il Conto Economico evidenzia la ricchezza raccolta dalla Cooperativa ed il suo successivo
utilizzo per remunerare i fattori impiegati nella gestione dei servizi offerti.
Dedotti i costi “destinati agli interlocutori “non fondamentali” intesi come tutti quei costi
sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività, il prospetto
evidenzia un primo risultato intermedio: la ricchezza da distribuire agli utenti “fondamentali”.
Tra i destinatari “fondamentali” della ricchezza prodotta, vi sono gli Operatori (dipendenti,
collaboratori e professionisti) di cui si avvale la Cooperativa, con un’incidenza del loro costo,
praticamente invariata nel triennio e pari al 86% circa.
Essi rappresentano, al tempo stesso, strumento e risorsa indispensabile per il perseguimento
degli obiettivi sociali.
L’anno 2009 è caratterizzato da un ulteriore incremento del fatturato confermando il salto di
qualità verificatosi dal 2007 al 2008.
Tale incremento di fatturato è stato in gran parte assorbito dagli Utenti fondamentali, del resto
la realizzazione di nuovi progetti ed il mantenimento di quelli già esistenti non possono
prescindere dall’impiego e dalla ricerca di nuove e qualificate risorse umane.
Dall’andamento della gestione 2010, oltre che auspicare un ulteriore incremento di fatturato,
soprattutto ci si attende il consolidamento dei volumi raggiunti.
Il Margine Operativo (che esprime il risultato della gestione caratteristica) pur mantenendosi
positivo subisce una contrazione rispetto al 2008.
Tale margine, non essendo sufficiente a coprire la ricchezza destinata ai finanziatori (Istituti di
credito), come sopra motivato, nonché all’Erario, genera pertanto un saldo finale negativo.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
73
CAPITOLO 7:
PROSPETTIVE FUTURE
77
3
COME ABBIAMO LAVORATO
L’idea che sta alla base del lavoro sulle prospettive future è la costruzione partecipata del Bilancio
Sociale. Volevamo scrivere tutti insieme, soci e lavoratori, l’ultimo capitolo delle linee per il futuro.
Per fare questo abbiamo convocato una assemblea generale della cooperativa, modalità già sperimentata
nel 2009: tutti i soci e i lavoratori sono stati invitati a partecipare e dare il proprio contributo mercoledì
28 luglio 2010 alle 19.00.
L’assemblea è stata progettata con un gruppo di soci che, in coppia, hanno condotto i gruppi di lavoro.
L’obiettivo che ci si era prefissati è stato quello di far emergere idee e pensieri, dubbi e domande rispetto
a tre temi che sembravano di diretto interesse: il tema economico, la qualità di progetti e servizi, la
qualità del lavoro.
Dopo una presentazione generale dell’ ”indice” del Bilancio Sociale, ci si è divisi in quattro gruppi di lavoro
misti, soci e lavoratori, che hanno ragionato insieme a partire da alcuni stimoli e hanno poi riportato
quanto emerso in plenaria.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
Riportiamo ora i contenuti emersi dai diversi gruppi, prima in maniera sintetica rispetto ai diversi fuochi di
lavoro, poi con una riflessione integrata sulle prospettive future.
IL TEMA ECONOMICO
Il tema economico è stato affrontato da due gruppi di lavoro a partire da questi documenti stimolo:
VALORE DELLA PRODUZIONE
1994/2009
anno 1994
anno 1995
anno 1996
1600000
anno 1997
1400000
anno 1998
anno 1999
anno 2000
1200000
1000000
anno 2001
anno 2002
anno 2003
anno 2004
800000
600000
400000
anno 2005
anno 2006
200000
anno 2007
anno 2008
anno 2009
0
1
30000
anno 1994
anno 1995
UTILE DI ESERCIZIO - 1994/2009
23074
18010
20000
15260
13005
anno 1998
anno 1999
10714
8301
10000
1082 657
1889
anno 2000
anno 2001
2740
2054
0
-4290
-10000
-5056
-20000
-22534
-30000
1
anno 1996
anno 1997
-8815
anno 2002
anno 2003
anno 2004
anno 2005
anno 2006
anno 2007
anno 2008
anno 2009
Nel posto da cui vengo ci inchiniamo sempre quando qualcuno fa una domanda acuta. E più è profonda la
domanda, più è profondo l’inchino. (...) Una risposta non merita mai un inchino: per quanto intelligente e
giusta ci possa sembrare, non dobbiamo mai inchinarci a una risposta. (...) Una risposta è il tratto di
strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre. – Mika, del pianeta di Elio
[Mika è un personaggio del romanzo “C’è nessuno?”, di Jostein Gaarder]
L’Aquilone scs - Sesto Calende
78
3
Riportiamo ora in maniera sintetica quanto emerso da ciascuno dei due gruppi.
GRUPPO 1 (conduttori Carlo e Stefano D/Chiara R)
-
Difficile lettura dei grafici tecnici: cos’è il valore di produzione? Cos’è l’utile d’esercizio?
Perché non c’è coerenza tra crescita del valore di produzione e stabilizzazione dell’utile di
esercizio?
- Quali e come sono fatte le scelte di gestione?
- Stiamo perdendo delle gare d’appalto perché “costiamo troppo”, quali scelte stanno dietro?
- Come si possono prevedere e prevenire le perdite?
- Dato il quadro della crisi economica e il fatto che sta iniziando a toccare anche il nostro campo,
quali strategie per farvi fronte sta pensando la cooperativa? Ad esempio: data la chiusura
generalizzata dei CAG, cosa si sta pensando rispetto a quelli gestiti da L’Aquilone? dato che la
prevenzione “non è visibile” e si taglia su ciò che non è visibile, come si pensa di agire? Con cosa
si sostituirà se si sostituirà?
- Quali nuove strade di lavoro si stanno esplorando?
- Dato che le Amministrazioni Pubbliche si stanno orientando verso appalti brevi e al ribasso che
danno poca stabilità e continuità, si stanno cercando nuovi committenti?
Non c’è stata la percezione delle difficoltà, si è visto solo un ritardo occasionale degli stipendi poi
spiegato (ritardo dei pagamenti degli Enti Pubblici e quindi minor liquidità)
GRUPPO 2 (conduttori Francesca e Chiara A)
Dai soci:
- Ristrettezze dei budget richiedono uno stretto presidio e limitano la possibilità di fare cose nuove
- Dispiacere per il ritardo degli stipendi verso tutti
- Necessità di nuovi progetti e finanziamenti
- Bisogno di più stabilità, più chiarezza e più decisione nella gestione delle questioni economiche:
quindi aumento del controllo di gestione
- L’aumento del fatturato che consegue alla presenza di più servizi e progetti provoca una difficoltà
nella conoscenza di tutto quello che succede
- Un pochino di preoccupazione
- Percezione del malumore per i ritardi negli stipendi
- Salta intercultura
Dai lavoratori:
- Non si sono avute ripercussioni
- Perché al fatturato più alto in assoluto è corrisposta una perdita?
- Interessante conoscere l’andamento annuale della cooperativa
- Non si è percepita l’oscillazione tra utile e perdita
LA QUALITA’ DEL LAVORO
GRUPPO 3 (conduttori Elena e Stefano B)
-
Necessità di conoscere il contesto dei progetti e servizi in cui si va a lavorare per potersi inserire
nelle equipe con più facilità, per potersi muovere con maggior consapevolezza e sicurezza;
Formazione: importante e da implementare;
Maggior attenzione per chi “passa” in coop: a volte percezione di essere tappabuchi;
C’è senso di appartenenza;
Scoperta di quello che sta dentro e intorno alla coop per avvicinarsi;
C’è valorizzazione delle differenze e delle diverse competenze;
Aumentare la valorizzazione del percorso professionale verso la crescita per tutti;
Qualità e quantità della valutazione, aumentare i feedback intermedi e non solo alla fine;
Migliorare l’equilibrio tra i momenti di troppo e poco lavoro;
L’Aquilone scs - Sesto Calende
79
3
-
La coop c’è (colloqui, richieste di confronto accolte in tempi buoni), ma percezione di struttura
abbastanza complessa;
Continuità dei progetti;
Coniugare persone e organizzazione: ri-equilibrare dopo il raddoppio delle persone;
Contratto Co.co.pro. poco tutelante: da abolire!
Bisogno di confronto tra persone che lavorano sulle stesso servizio/progetto in territori diversi per
scambiare esperienze e trovare soluzioni nuove;
Incontri tra operatori e attori che lavorano sullo stesso territorio per condividere idee e strategie;
Aumentare la conoscenza tra le persone e tra progetti/servizi;
La coop è percepita come vicina alle persone, ma vaga nelle regole;
Attenzione all’esportare le competenze all’esterno.
LA QUALITA’ DI PROGETTI E SERVIZI
80
3
GRUPPO 4 (conduttori Michela e Wanda)
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Lavoro di equipe;
Buone materie prime: le persone;
Processo artigianale: non è una fabbrica,
una catena di montaggio, è un laboratorio
partecipativo;
Buona progettazione;
Buona condivisione;
Buona formazione;
Supervisione;
Si cerca di mantenere una
qualità alta;
Attenzione ai singoli nel gruppo.
Difficoltà per i numeri alti;
Difficoltà collaborazione altri enti;
Formazione non arriva ovunque;
Difficoltà con la committenza (Scuola-comune): fa
fatica a capire il nostro lavoro:come farlo passare?
Comunicazione esterna: carente verso l’esterno
non si sa cosa fa L’Aquilone!
Comunicazione interna da migliorare scambio fra
operatori, di competenze di servizi;
Problema di condivisione della linea educativa
all’interno dello stesso progetto/caso - interno alla
cooperativa;
Difficoltà nei tempi della tutela;
Relazione spesso problematica o conflittuale quasi
delegante: o i genitori entrano in conflitto o
delegano;
Andirivieni del servizio;
Difficoltà di comprensione con l’Amministrazione
Comunale: difficoltà evidente a comprendere cos’è
un obiettivo educativo, pedagogico.
OPPORTUNITA’
RISCHI
Lavoro di formazione;
Lavorare sui rapporti esterni col territorio;
Valutazione come obiettivo di qualità;
Valutare non solo a fine progetto,
ma anche nel mentre: per migliorarmi.
Servizi, Amministrazioni che non comprendono
il nostro modo di lavoro;
Non continuità del servizio/progetto.
La cooperativa si presenta come una “struttura complessa”; c’è, è visibile, ma non la si comprende nella
sua totalità. A maggior ragione se a guardarla è un lavoratore non socio, meno coinvolto quindi nella
gestione e più centrato sul singolo servizio/progetto.
Aumentare la conoscenza della cooperativa da parte di chi vi lavora significa, pare, migliorare le relazioni
tra le persone, anche aumentando le opportunità di incontro e scambio. Emerge l’idea di individuare
momenti comuni su tematiche specifiche, magari riunendo attorno allo stesso tavolo operatori che
lavorano nello stesso ambito, anche se in territori differenti.
La cooperativa sembra avere una apprezzabile attenzione verso le persone, ma sicuramente emerge una
certa confusione sul tema delle regole e delle procedure; a volte ci sono troppi passaggi che originano
lentezze, altre volte non si sa bene a chi riferirsi; lo sforzo di consolidamento iniziato nel 2009 va però
nella direzione di meglio chiarire anche la strutturazione interna della cooperativa.
L’Aquilone scs - Sesto Calende
La maggiore chiarezza dovrebbe anche consentirci di migliorare la nostra comunicazione all’esterno,
punto debole della cooperativa. Molti soci e collaboratori, ma anche molte committenze, sottolineano che
la cooperativa dovrebbe imparare a comunicare meglio quello che fa; forse siamo in una fase di
“pensiero”, in cui dobbiamo riflettere non solo sul come comunicare (alcune azioni, ad esempio il sito, la
brochure, il convegno, la rassegna stampa, sono già state intraprese nel corso del 2010) ma anche sul
cosa comunicare; rendere conto, infatti, di una realtà complessa come la cooperativa vuol dire fare anche
lo sforzo di semplificare.
Dal punto di vista economico, invece, risulta evidente la necessità di migliorare la capacità di controllo e
previsione della cooperativa. Più in generale, però, occorre affrontare il tema della sostenibilità,
soprattutto in un momento storico di forte crisi che rischia di modificare il quadro dell’offerta dei servizi
alla persona; sicuramente a rischio sembrano essere molti dei servizi e progetti di prevenzione che la
cooperativa gestisce e che, in un momento in cui è necessario tagliare, sembra più semplice chiudere
rispetto ad altri. Cercare nuovi ambiti di sviluppo e ridurre la dipendenza dall’Ente Pubblico sono le
direzioni a cui tendere; nel rispetto dei differenti ruoli, questa responsabilità dovrebbe essere sempre più
condivisa tra i soci della cooperativa. Ad oggi è corretto segnalare una crescente capacità dei soci di
trattare questi temi ed un interesse/curiosità da parte dei lavoratori; è ancora presto perché si realizzi,
ma ad oggi è possibile ipotizzare che almeno i budget preventivi dei progetti e servizi vengano sempre
più condivisi dagli operatori nelle èquipe.
Rispetto alla qualità dei servizi e progetti, emergono le difficoltà quotidiane di relazione con i nostri
interlocutori; non sempre è possibile costruire collaborazioni di qualità, spesso non ci si comprende, a
volte riceviamo una delega in bianco che va oltre le nostre competenze. Occorre forse riconoscere che le
problematiche che incontriamo nel quotidiano nascono da una relazione che ha anche noi come
interlocutori; un passaggio interessante è quello di provare a lavorare su di noi e sulla nostra
organizzazione per rendere migliore lo scambio con l’esterno. Da questo punto di vista vengono in aiuto
le funzioni interne alla cooperativa: formazione, comunicazione e valutazione. Pur di recente fondazione,
sono molto presenti e “nominate” dai soci; svolgono una importante azione di sostegno/supporto ai
servizi e/progetti che nel tempo andrà rafforzata e migliorata.
Una sintesi dei temi emersi permette di definire un quadro di obiettivi ed azioni possibili:
Obiettivi
Azioni
Aumentare la conoscenza della cooperativa tra i
- Individuazione di momenti di incontro e
soci e soprattutto i lavoratori non soci
scambio tra operatori che lavorano in servizi
Migliorare la conoscenza del contesto territoriale
simili
in cui un operatore lavora e della “storia” del
- Aumentare le opportunità di scambio tra
servizio/progetto nel territorio
operatori che lavorano nello stesso territorio
Chiarire e comunicare la strutturazione interna
- Definire e comunicare le competenze dei ruoli
della cooperativa
organizzativi (quadri e funzioni)
Presidiare procedure e regole di funzionamento
- Definire un regolamento soci e lavoratori
della cooperativa
Migliorare la comunicazione verso l’esterno
- Predisposizione e utilizzo di strumenti
innovativi
(newsletter,
sito,
comunicati
stampa…)
Migliorare la capacità di controllo e previsione Predisposizione
di
strumenti
adeguati,
in
dell’andamento economico della cooperativa
collaborazione con i consulenti
Aumentare i momenti di confronto tra i soci e
- Assemblee e riunioni soci con all’ordine del
con i lavoratori sui temi di carattere economico
giorno questi temi
che riguardano la cooperativa
- Momenti formativi rivolti ai soci
Migliorare
il
raccordo
tra
le
funzioni
- Comunicazione: predisporre e utilizzare gli
organizzative e le aree di produzione
strumenti di comunicazione
- Formazione: estendere le opportunità a tutti i
servizi e progetti della cooperativa
- Valutazione:
aumentare
i
momenti
di
feedback durante l’anno
L’Aquilone scs - Sesto Calende
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2009 - L`Aquilone