ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Istituto Comprensivo MERANO II SCUOLE PRIMARIE “G. GALILEI”, “G. PASCOLI”, “GIOVANNI XXIII” (MERANO) E “SAN PIETRO” (LANA) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “L. NEGRELLI” 1 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Tra visione e realtà Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale del nostro Istituto. • Viene definito con la partecipazione di tutte le componenti della scuola. • Rende pubblica la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola. • Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della zona in cui viviamo. • Riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le corrispondenti professionalità del personale della scuola. Il Piano – come previsto dall’art. 4 della Legge provinciale n. 12 del 29 giugno 2000, sull’Autonomia scolastica – è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dal consiglio d’istituto, sentite le proposte formulate dai consigli o dalle assemblee dei genitori. Il piano è adottato dal consiglio d’istituto. Il Piano dell’Offerta Formativa descrive la realtà del lavoro della scuola ed esprime in forma di obiettivi di lungo periodo i valori e le scelte fondamentali che devono orientare la collaborazione ed il lavoro quotidiano di tutte le componenti scolastiche. L’Istituto Comprensivo Merano II mira a garantire ai propri alunni ed alle proprie alunne opportunità formative, indipendentemente dai diversi livelli di partenza, e a promuovere la consapevolezza e l’affermazione dell’identità individuale nella sua globalità, attraverso valori e competenze, grazie ad una collaborazione coerente e corresponsabile di tutte le figure educative che sperimentano nella pratica quotidiana scelte didattiche e organizzative adeguate alla realtà delle classi e dei singoli alunni. Il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo Merano II, in rappresentanza dei docenti, degli alunni e delle loro famiglie, del personale non docente e della Dirigente scolastica, si impegnano pertanto a continuare a promuovere nei prossimi anni, collegialmente ed individualmente, una scuola di qualità che risponda alle caratteristiche di seguito descritte. 2 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Indice • Presentazione dei plessi • Piano dell’Offerta Formativa Persona Comunità Competenze Cittadinanza Pag. 9 Pag. 26 Pag. 40 Pag. 58 • In un separato fascicolo sono disponibili questi allegati: Tabelle curricolari Tabelle curricolari – competenze in uscita Documento per una politica d’uso accettabile e sicuro della rete Protocollo di accoglienza alunni in background migratorio Accordo distrettuale per la Comunità Comprensoriale Burgraviato Contratti formativi Progetti DIREZIONE E SEGRETERIA: VIA VIGNETI, 1 – 39012 MERANO 1 – TEL. 0473 237 698 – FAX 0473 212 114 E-MAIL [email protected] Sito WEB www.icmerano2.it 3 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Scuola primaria “GIOVANNI PASCOLI” Via Vigneti,1 Merano tel. 0473/23769 Orario settimanale: dalle 7.55 alle 12.40 dal lunedì al sabato Dotazione aule: aula di scienze e attività manuali, aula computer, biblioteca, palestra. 4 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Scuola primaria “GALILEO GALILEI” Via E. Toti, 24 Merano tel. 0473/442400 Orario settimanale: Tempo pieno: dalle 8.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì Tempo normale: dalle 8.00 alle 12.50 dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00 lunedì e mercoledì E’ possibile, su richiesta, usufruire del servizio mensa. Dotazione aule: aula computer, biblioteca, palestra, aula pedagogica, cucina 5 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Scuola primaria “GIOVANNI XXIII” Sinigo Via Nazionale, 31 Sinigo tel. 0473/244069 Orario settimanale: dalle 7.50 alle 13.05 dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00 martedì Dotazione aule: aula di scienze e attività manuali, aula computer, aula di musica, biblioteca, palestra 6 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Scuola primaria “SAN PIETRO” Lana Via della Chiesa, 3 Lana tel. 0473/562868 Orario settimanale: dalle 7.50 alle 12.40 martedì – mercoledì - venerdì dalle 7.50 alle 16.00 lunedì e giovedì (12.40 – 14.00 mensa) Dotazione aule: aula di scienze e attività manuali, aula computer, aula di musica, biblioteca, palestra, aule speciali 7 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Scuola secondaria I grado “Luigi NEGRELLI” Via Roma,128 Merano tel. 0473/237499 Orario settimanale: dalle 7.50 alle 13.00 dal lunedì al venerdì dalle 7.50 alle 11.20 sabato Dotazione aule: aula di scienze,aula di tecnica, aula computer, aula di musica, biblioteca, palestra, aule speciali 8 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Piano dell’Offerta Formativa (POF) Persona UNA SCUOLA CHE EDUCA ALLA CONOSCENZA ED AL RISPETTO DI SÉ, DEGLI ALTRI, DELL’AMBIENTE SCOLASTICO E DI QUELLO EXTRASCOLASTICO. Aiutare ciascun alunna/o a conoscere se stesso in tutti gli aspetti della propria persona: dalle emozioni agli interessi, dal corpo agli affetti, dai punti di forza alle debolezze. Progetti “Educazione alla salute” CHE COSA SONO Sono interventi “finalizzati alla costruzione di un reale benessere, di un delicato equilibrio di fattori psicofisici da cui dipende la costruzione dell’identità personale e sociale di ciascuno, in un rapporto sereno con se stessi e gli altri”. QUALI SONO I FONDAMENTI La salute intesa nella sua accezione più ampia dello star bene in senso fisico, affettivo e relazionale QUALI SONO LE COMPETENZE • conoscere il proprio corpo e gli stili di vita sana • migliorare le condizioni della vita relazionale delle alunne e degli alunni sollecitare e creare un tessuto di relazioni “sane” tra adulti e bambini IN CONCRETO COSA FA LA SCUOLA • gli/le insegnanti scelgono e realizzano i progetti, rispettando criteri di cooperazione, interdisciplinarietà e integrazione nella programmazione curricolare • prendono contatti e creano collaborazioni con Enti e Associazioni • attivano e stimolano la partecipazione di genitori, insegnanti e alunni agli sportelli di consulenza psicologica del progetto “...Parliamone...” Orientamento scolastico dopo la scuola sec. di I grado OBIETTIVI • orientare alla vita intesa come progetto • orientare alla scelta dei successivi percorsi scolastici CONOSCENZA DI SE STESSO/A carattere, attitudini, interessi, valori, aspirazioni, capacità decisionali. SVILUPPO DI ABILITÀ FUNZIONALI attenzione, memoria, precisione, manualità, autonomia, abilità sociali e soluzione di problemi. CONOSCENZA DEL CONTESTO SOCIALE mestieri e professioni, attività lavorativa dei familiari, processo di professionalizzazione e inserimento nel mondo del lavoro 9 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II • • • • • • presentazione delle Scuole e degli Istituti Professionali partecipazione agli stages della Scuola Professionale visita agli Istituti Superiori e partecipazione all’iniziativa “Porte aperte” presentazione degli Istituti Superiori da parte di dirigenti, docenti e alunni delle singole scuole serate informative con i genitori collaborazione con Ufficio orientamento Sviluppare la capacità di affrontare il lavoro e la fatica, accettare gli errori e le sconfitte senza demotivarsi, ma come occasioni per migliorare se stessi. • • • • La scuola si impegna a raggiungere questo obiettivo attraverso: modelli di comportamento degli adulti coerenti con i principi del P.O.F. esperienze di autocorrezione dell’errore processi di valutazione che favoriscano la riflessione sulle proprie prestazioni, l’individuazione delle conoscenze e abilità da recuperare, la consapevolezza dei traguardi raggiunti, la capacità di auto valutarsi esperienze sportive. Educare all’ascolto e alla comprensione delle opinioni altrui, ad accettare critiche e a riflettere su di esse. Educare ad una valutazione critica della realtà, alla libera e corretta espressione delle proprie opinioni nel rispetto delle altre persone. Sportello “...Parliamone...” CHE COS’È E’ uno strumento per la prevenzione del disagio infantile, preadolescenziale e delle famiglie di fronte ad una società sempre più complessa. Nella scuola è presente un consulente psicologico che lavora in stretto rapporto con i Servizi sanitari e sociali del territorio, a cui vengono inviati i casi che necessitano di percorsi specifici più lunghi e complessi. Le modalità sono: • attività di supervisione a gruppi di docenti (consigli di classe) sulla gestione di casi problematici • attività di osservazione sulle dinamiche dei gruppi classe (previa condivisione con il dirigente scolastico) • percorsi con gli studenti della scuola superiore di primo grado su argomenti richiesti dalle/gli insegnanti (o dalle/i ragazze/i) e contestualizzati all’interno della pratica didattica • consulenze individuali a docenti, genitori e studenti CHI SONO GLI ESPERTI L’Istituto Complessivo si avvale di esperti psicologi che ricevono su appuntamento nei locali delle scuole. Allargare progressivamente gli spazi di autonomia degli alunni, offrendo loro concrete occasioni per esercitarla e per assumere crescente responsabilità per il loro operato. Rafforzare l’autostima come strumento indispensabile per incontrare gli altri. Il presente documento fa riferimento a concetti presenti nelle “Indicazioni provinciali per la definizione dei curricoli relativi alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado negli Istituti di lingua italiana della provincia di Bolzano”, in vigore dal 29.07.2009 e alla Delibera della Giunta Provinciale n. 2485 del 12 ottobre 2009 che fissa i criteri generali di valutazione. 1. Funzioni della valutazione La progettazione dell’azione didattica, la sua realizzazione con il pieno coinvolgimento degli alunni e delle alunne e la valutazione dei processi di apprendimento e d’insegnamento e dei risultati conseguiti sono pertanto da considerarsi momenti diversi all’interno di un’unica strategia educativa. Mentre spetta al Collegio dei Docenti fissare procedure e criteri di valutazione, viene richiesto a ciascun docente di applicarli con coerenza, trasparenza e correttezza. (Delibera del 29/03/2012) La valutazione degli alunni e delle alunne assolve a più funzioni: 10 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II • • • • una funzione formativa, orientativa e motivazionale, volta a favorire la riflessione degli alunni sulle rispettive prestazioni, a comprenderne le ragioni, a individuare le conoscenze ed abilità da recuperare, a dare consapevolezza dei traguardi raggiunti e capacità di auto-valutarsi; una funzione certificativa, che mira a dare riscontro allo studente e alla sua famiglia sui livelli effettivamente raggiunti in un determinato segmento di una disciplina e sul grado d’interesse e di partecipazione alle attività di apprendimento. una funzione informativa dell’istituto verso il contesto in cui opera rispetto “all’efficacia dell’offerta formativa, alla rendicontazione sui risultati e sui processi, al ripensamento continuo del proprio fare scuola” una funzione di feed-back per i docenti, che aiuta a correggere e rimodulare i percorsi didattici in ragione del loro successo o insuccesso. 2. Individualizzazione e personalizzazione Individualizzare i processi di apprendimento e d’insegnamento significa adottare strategie didattiche differenziate, che tengano conto della diversità di partenza degli alunni, allo scopo di permettere loro di raggiungere – nella misura massima individualmente possibile – gli stessi fondamentali obiettivi in termini di conoscenze, abilità e competenze. Personalizzare i processi di apprendimento e d’insegnamento significa, invece, porre attenzione e valorizzare le differenze individuali, al fine di consentire anche il raggiungimento di obiettivi diversificati da parte delle singole alunne e dei singoli alunni. 3. Per un approccio integrato • la competenza di operare autonomamente (intesa come la consapevolezza dei propri diritti e doveri; la capacità di sviluppare i propri interessi e le proprie attitudini; la conoscenza dei propri limiti e delle proprie potenzialità; la capacità di sviluppare il proprio progetto di vita); • la competenza di usare gli strumenti della comunicazione e della conoscenza (intesa come la capacità di usare interattivamente i linguaggi, i sistemi simbolici e testuali, di ricercare ed elaborare le informazioni, nonché di usare le nuove tecnologie); • la competenza di agire nell’ambito di gruppi sociali eterogenei (cioè di relazionarsi ad altri, di cooperare, di gestire e risolvere i conflitti). 4. Valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi Nella progettazione delle unità didattiche i docenti definiscono le competenze tenendo conto: • sia delle “Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo di istruzione – scuole italiane della provincia di Bolzano” • sia dell’effettivo grado di maturazione dei singoli allievi e delle loro potenzialità di apprendimento. 5. Informazione sulle procedure e sui criteri di valutazione In particolare, la scuola precisa: • quali sono i contesti didattici in cui ha luogo la valutazione • chi effettua la valutazione, cioè quali sono i soggetti che la eseguono • quali sono gli strumenti utilizzati per la rilevazione degli apprendimenti e la loro valutazione • quali sono gli oggetti della valutazione, cioè che cosa viene valutato • quali sono i criteri in base ai quali avviene la valutazione • quali sono le conseguenze della valutazione per gli alunni e per la scuola. Qualsiasi siano gli strumenti di valutazione adottati ed il grado di condivisione collegiale degli stessi, bisogna tuttavia essere consapevoli che nessuno di essi può rispondere a criteri di assoluta oggettività. 6. I contesti didattici in cui ha luogo la valutazione ed i soggetti responsabili • i processi di apprendimento ed i loro risultati attinenti alle singole discipline effettuati nella classe di appartenenza vengono valutati dai docenti direttamente responsabili degli insegnamenti o, qualora sia previsto l’apporto in compresenza di più docenti, unitariamente dagli insegnanti coinvolti; • i processi ed i risultati degli apprendimenti effettuati nei laboratori opzionali vengono valutati dai docenti responsabili degli stessi • qualora l’alunna o l’alunno abbia partecipato a gruppi di recupero disciplinari, la o il docente che ha curato questa attività è competente anche a valutarla. 7. Strumenti, oggetti e criteri di valutazione Sono strumenti di valutazione da parte dei docenti responsabili: a) le prove d’ingresso per l’analisi dei pre-requisiti e delle pre-conoscenze; b) le prove scritte effettuate in classe. Le prove scritte – con o senza preavviso agli alunni valutano le conoscenze e le abilità riferite ai temi ed ai contenuti trattati nelle settimane precedenti 11 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II nell’ambito di un’unità di apprendimento o di una parte di essa. Possono prevedere in parte compiti alternativi. c) le verifiche orali hanno per oggetto i contenuti trattati nelle settimane precedenti e sono commisurate agli obiettivi formativi definiti per i singoli alunni; d) le prestazioni orientate ad un prodotto (esperimenti, modellini, rappresentazioni di vario tipo, lavori pratici, etc.) effettuati in classe nell’ambito di attività didattiche che lo richiedano; Nei casi di cui alle lettere precedenti, i docenti valutano tenendo conto di una griglia da loro definita a priori in relazione alle singole discipline ed allo strumento scelto, la quale permetta di stabilire il livello minimo e le altre superiori valutazioni. Lo strumento adottato per la valutazione nei casi della partecipazione orale alle attività in classe e la tenuta dei materiali didattici consiste nell’osservazione degli alunni per l’intero quadrimestre. Opportune annotazioni sul registro del docente evidenziano ed attestano sia i comportamenti positivi che quelli negativi considerati e si concludono con una valutazione quadrimestrale per ciascuna delle voci, coerente con le osservazioni effettuate. La scala di valutazione da applicare è articolata in sei livelli per la scuola primaria (cinque, sei, sette, otto, nove e dieci) e in sette livelli per la scuola secondaria di I° grado (quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci). La valutazione conseguita viene riportata sul registro del docente unitamente alla data ed all’indicazione dello strumento di valutazione adottato La valutazione sintetica, alla fine di ciascun quadrimestre, tiene conto per ciascuna disciplina di tutti gli strumenti di valutazione effettivamente applicati. Al termine della classe V della scuola primaria e della classe III della scuola secondaria di I grado ai genitori verrà consegnata, oltre alla scheda di valutazione, una certificazione delle competenze. Il rilievo da assegnare ai singoli strumenti di valutazione al fine di giungere ad una valutazione complessiva delle prestazioni nel corso del quadrimestre in una determinata disciplina viene definito collegialmente dai docenti di quella disciplina. I docenti hanno facoltà di attribuire ai risultati conseguiti in determinati tipi di prove (ad esempio, alle prove scritte) un peso specifico maggiore rispetto alle altre valutazioni. I relativi criteri vengono definiti all’inizio dell’anno scolastico e riportati nel registro dei singoli docenti. Spetta invece al singolo insegnante, esercitando con autonomia e responsabilità la sua libertà didattica, determinare la frequenza delle prove orali o scritte ed i criteri di valutazione di ciascuna di esse, nonché predisporre, ove prevista, la griglia di valutazione delle prove scritte e definire le modalità di osservazione degli alunni. Integrazione di alunni/e diversamente abili Il principio a cui fare riferimento è quello della “uguaglianza” che troviamo esplicitato nella nostra Costituzione, che all’art. 3 afferma “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla Legge senza distinzioni e condizioni personali e sociali”. In una società civile e democratica, per attivare la piena integrazione, specialmente in quelle che scelgono di svolgere le funzioni di educatore delle giovani generazioni, dovrebbero respingere ogni forma di emarginazione e di esclusione ma coltivare quelle qualità etiche che mettono in grado di accettare, comprendere e mettersi al servizio dell’altro, per proporgli tutti gli aiuti necessari affinché accresca le sue potenzialità grandi o piccole che siano. “L’integrazione è dunque un cambiamento e un adattamento reciproco, un processo aperto all’integrazione e correlato con il riconoscimento e l’assunzione dell’identità e delle conoscenze incorporate” (A. Canevaro). NORMATIVA Nel tempo, le normative legislative hanno subito significative modificazioni; facendo un breve e rapido excursus legislativo si può notare che l’atteggiamento verso l’integrazione si è trasformato, nel tempo, dal modello assistenziale al modello partecipativo passando per quello burocratico. Questi passaggi sono stati puntualizzati da precise leggi che nel loro susseguirsi sono approdati, a livello nazionale, alla ben nota legge quadro n° 104/92 e a livello locale, alla L.P. 12/2000 “Autonomia delle istituzioni scolastiche”. A tal proposito, riteniamo rappresentativi per una scuola in continua crescita che deve affrontare un necessario cambiamento sociale, i seguenti articoli della Legge provinciale: 12 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II art. 2, comma 3 : l’autonomia delle istituzioni scolastiche... si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, di formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo d’insegnamento e di apprendimento • art. 5 commi 3 – 5: Comma 3: nell’ambito del curricolo..., la singola istituzione scolastica può diversificare l’offerta formativa tra corsi, classi, gruppi di alunni/e, con possibilità di opzione da parte degli alunni e delle alunne e delle famiglie, avvalendosi delle professionalità dei docenti previsti nell’organico funzionale dell’istituzione scolastica stessa. Comma 5: l’adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tener conto delle attese degli alunni e delle alunne e delle famiglie in rapporto alla conclusione del corso di studi prescelto. • art. 6 commi 1 – 2 - 3: Comma 1: le istituzioni scolastiche... concretizzano gli obiettivi generali e specifici in percorsi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni e di tutte le alunne, riconoscono e valorizzano le diversità e promuovono la potenzialità di ciascuno, adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. • Comma 2: l’autonomia didattica si sostanzia nella scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, forme organizzative, tempi di insegnamento e ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l’offerta di insegnamenti opzionali e facoltativi. • Comma 3: i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività sono regolati nel modo più adeguato al tipo di studi nonché ai ritmi e stili d’apprendimento degli alunni e delle alunne. Partendo dalla LEGGE 104 del 1992 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" nel corso degli ultimi due anni si è assistito ad una revisione/integrazione della normativa del settore che arriva alla Legge n.170 dell’8 Ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, e alle sue integrazioni (D.M. 112 Luglio 2011 Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, D.M. 27 Dicembre 2012 Direttiva Profumo, C.M. 6 Marzo 2013 n.8 Indicazioni Operative) che devono essere osservate anche in ambito provinciale (Circolare Sovrintendente scolastica del 13.03.2013) e si precisano nel nuovo Accordo di Programma “Accordo di Programma tra scuole dell’infanzia, scuole e servizi territoriali” 15 Luglio 2013 D.P.1056 (Previsto dalla L.P. 20 del 1980). • Se la legge 104 continua a normare la disabilitá e ne mantiene le provvidenze (sostegno, collaboratori), la nuova normativa rivoluziona il campo dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (disturbi neurologici che riguardano specifiche aree di apprendimento e non compromettono le capacità intellettive come la Dislessia, Disgrafia e Disortografia, Discalculia, Disturbi misti delle capacità scolastiche) ed estende le disposizioni anche a tutta una serie di Disturbi specifici, allo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, agli alunni che con continuità o in determinati periodi manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES) per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici e culturali, linguistico-culturali (es. recente immigrazione) e, comunque, in tutte quelle situazioni “ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche…” Per questi alunni è prevista da parte del rispettivi consigli di classe l’elaborazione e la realizzazione in termini di progettualità didattiche concrete di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) basato su individuazione e realizzazione di percorsi di didattica individualizzata e personalizzata, l’introduzione di strumenti compensativi, l’adozione di misure dispensative e di coerenti forme di verifica e valutazione. Le attività legate all’integrazione degli alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali rappresentano dei laboratori di didattica speciale e si concretizzano in lezioni individualizzate, attività di classi aperte (ed. fisica, gruppo sportivo, laboratorio di teatro integrato), introduzione di didattiche attive che vedono coinvolti e partecipi tutti gli insegnanti ed i consigli di classe. L’aula di sostegno diventa uno spazio fisico in cui trovare attrezzature, materiali e sussidi specifici ma anche luogo di formazione e di supporto dei singoli progetti. La scuola si impegna a realizzare una rigorosa attività di Formazione per ottemperare a tutte le previsioni normative che chiedono attività di prevenzione, individuazione precoce, formazione dei docenti e predisposizione e adattamento delle didattiche ma, anche e soprattutto, per rispondere ai bisogni di tutti gli allievi. 13 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II A questo riguardo la scuola aderisce: • • • a tutte le attività del laboratorio “Metodi di insegnamento della letto-scrittura laboratoriale nelle classi prime della scuola primaria”/“Individuazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura nelle classi prime, nelle classi seconde, della scuola primaria” e prevede la partecipazione di tutti gli insegnanti delle classi prime e di tutti gli insegnanti di italiano delle classi seconde al progetto attivato dalla Sovrintendenza scolastica. Il percorso formativo ha l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari per facilitare l’insegnamento/apprendimento della lettura e della scrittura nelle classi prime della scuola primaria e prevede: o due incontri in seduta plenaria nei quali sono presentati i presupposti teorici delle attività di individuazione e prevenzione; o l’attivazione di laboratori metodologici-didattici in ogni Istituto; o la somministrazione delle prove come previsto dal progetto “Prevenzione e individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento della letto-scrittura nelle classi prime della scuola primaria”. al Coordinamento tra progetti “Il mondo delle parole” nella scuola dell’infanzia e “Laboratori per i metodi di insegnamento della letto-scrittura e l’individuazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura nelle classi prime della scuola primaria”. Alle attività che coinvolgeranno tutte le scuole dell’infanzia della città di Merano e le scuole primarie dei due Istituti Comprensivi parteciperanno tutti i docenti di italiano e di matematica delle prime classi. al laboratorio, gestito dalla Cooperativa Sociale Canale Scuola, “Aiutami a far da solo”; "Aiutami a fare da solo" è un laboratorio extrascolastico dedicato a bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Il laboratorio promuove attività progettuali, formative ed educative finalizzate al sostegno e alla valorizzazione delle abilità dei ragazzi con DSA. Le attività sono finalizzate all’autonomia nello studio, ad un uso autonomo degli strumenti compensativi, degli strumenti tecnologici e in generale dei supporti didattici. Accanto ai laboratori didattici, sono previste attività di consulenza specifica e qualificata ai genitori dei ragazzi e l’accompagnamento dei ragazzi da parte degli insegnanti dei consigli di classe coinvolti. Dall’attuale anno scolastico l’IC Merano 2 è nella rete delle scuole della provincia che supportano il laboratorio ottenendo che un laboratorio, anche se per un numero ristretto di alunni, sia svolto a Merano. FINALITA’ • sensibilizzare l'intera struttura scolastica al problema dell'integrazione, promuovendo, soprattutto in vista dell'autonomia, la cooperazione tra insegnanti, alunni, famiglie ed strutture presenti sul territorio; • promuovere le abilità massime di ogni alunna/o, sia “normodotato” che in situazione di handicap • coinvolgere nel problema integrazione l'intero gruppo classe, promuovendo l'uguaglianza tra gli alunni che , per essere tale , deve per forza tener conto delle diversità a cui è doveroso, da parte della scuola, fornire adeguate risposte. OBIETTIVI • promuovere le comunicazioni scuola-famiglia attraverso l'ausilio di insegnanti specializzati di sostegno, a cui i genitori possano far riferimento; • consolidare un servizio di sportello allo scopo di fornire consulenza ad alunni/e, genitori ed insegnanti; • promuovere la ricerca e il lavoro di gruppo tra gli insegnanti promovendo non solo il team teaching, ma anche il team learning (gruppo di apprendimento uniforme che realizzi l'unitarietà dell'insegnamento); • favorire momenti di programmazione delle attività didattiche con scadenze concordate, per rendere il più possibile coerenti gli obiettivi del PEI con le effettive capacità dell’alunna/o e con quelli della programmazione di classe; • istituire laboratori e progetti per favorire le varie abilità tra le quali quelle a carattere sociale, di comunicazione, di manualità, di tipo relazionale ecc.; • coinvolgere esperti quali musicoterapisti, psicopedagogisti, esperti in psicomotricità e coloro i quali, a vario titolo, interagiscono con le varie patologie dei casi; • garantire il rispetto delle normative esistenti attraverso un sistema di monitoraggio dei progetti , della programmazione e della valutazione (monitoraggio percorso di insegnamento/apprendimento); • dotare la scuola di strumenti informatici: computer, software e di eventuali ausili psicoterapeutici (L.p. n °3 del 08/04/98); • istituire corsi di formazione ed aggiornamento per le/gli insegnanti; • creare dei nuovi curricoli che, non tenendo conto dei vecchi programmi ministeriali, creino dei percorsi di apprendimento di tipo flessibile attraverso l’attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni e delle alunne nella classe e nel gruppo. Tutto ciò attraverso la diversificazione dell’offerta formativa tra corsi, classi, gruppi di alunni. 14 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II SOGGETTI COINVOLTI • l'intero corpo insegnante; • le famiglie; • tutti le/gli alunne/i con particolare attenzione a quelli in situazione di handicap o di svantaggio; • operatori sociosanitari; • esperti; strutture presenti sul territorio. DESTINATARI • tutti le/gli alunne/i e le rispettive famiglie MODALITÀ OPERATIVE Sarà indispensabile la programmazione didattica, che dovrà avere come caratteristica indispensabile la coerenza progettuale, il raccordo interno ed esterno cioè tra la scuola e le istituzioni, il saper fruire delle diversità come modalità di crescita collettiva ed infine, ma non ultimo, il saper raccordare atteggiamenti ed azioni per realizzare sinergie volte a migliorare l’integrazione. In ogni momento dovrà essere possibile intervenire per adeguare la programmazione alla realtà e ai bisogni degli alunni. I momenti della programmazione saranno i seguenti: o analisi della situazione dell'alunna/o; o definizione degli obiettivi; o scelta dei contenuti; o scelta dei metodi e degli strumenti adeguati o verifiche e valutazioni del percorso di insegnamento/apprendimento o relazione finale vista anche come passaggio di informazioni sul percorso svolto. Solo attraverso la programmazione sarà possibile elaborare dei curricoli che potranno attivare una rete di sistemi tra i quali: il sistema delle competenze, delle relazioni, delle discipline, dei saperi, dei quadri di riferimento valoriale e quello delle attività. Tutto ciò potrà essere elaborato anche attraverso l’allestimento di laboratori, di gruppi di lavoro e di studio. A tal fine la programmazione di istituto dovrà tener conto delle varie situazioni esistenti all'interno della struttura scolastica. DOCENTI DI SOSTEGNO E' un insegnante specializzato, previsto dalla Legge 517/77 , che viene assegnato, in piena contitolarità con gli altri docenti, alla classe in cui è inserito il soggetto portatore di handicap per attuare "forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap" e "realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni". L'insegnante di Sostegno assume l'impegno di collaborare pienamente con i colleghi nell'impostazione e realizzazione del progetto educativo-didattico riferito all'alunna/o in situazione di h., mette a disposizione la propria competenza, correlata alla specializzazione didattica, e a predisporre i relativi percorsi e strumenti; assume la corresponsabilità dell'attività educativa e didattica complessiva nella sezione, modulo o classe cui viene assegnato; svolge compiti di collaborazione con le famiglie e le strutture sanitarie del territorio (C.M. 184 del 3/7/91). COLLABORATORI/COLLABORATRICI ALL’INTEGRAZIONE Il collaboratore/collaboratrice all'integrazione di bambini ed alunni in situazione di handicap collabora con il personale docente per promuovere, anche in modo autonomo, l'integrazione dei bambini e degli alunni in situazione di handicap, secondo le indicazioni del piano educativo individualizzato, nelle scuole dell'infanzia, nelle scuole primarie, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e nella formazione professionale. Il collaboratore/collaboratrice all'integrazione di bambini ed alunni in situazione di handicap, in base al contratto collettivo concernente modifiche ed integrazioni ai profili professionali del personale provinciale pubblicato ed in vigore dal 29.5.07 sottoscritto in data 17.05.2007 (sulla base della deliberazione della Giunta Provinciale dd. 23.04.2007, n. 1378): partecipa all'elaborazione del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato contribuendo all'individuazione delle potenzialità, degli obiettivi, delle strategie metodologiche; partecipa con funzione consultiva alle riunioni periodiche degli organi collegiali limitatamente all'alunno assistito agli scrutini collabora con il personale docente nelle attività didattiche e nelle situazioni che richiedono un supporto pratico-funzionale, socio-relazionale, di facilitazione della comunicazione, secondo le indicazioni del piano educativo individualizzato, per garantire la partecipazione dei bambini e degli alunni disabili a tutte le attività scolastiche, formative e ricreative. promuove l'autonomia personale e sociale; assiste e aiuta il bambino e l'alunno disabile nei bisogni e nelle esperienze quotidiane che questi non è in grado di svolgere perché limitato dal proprio handicap 15 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II osserva e documenta i dati relativi ai comportamenti, alle autonomie e alle relazioni interpersonali dei bambini e degli alunni in situazione di handicap, agli insegnanti e ai referenti dei servizi sociali e sanitari per definire insieme i bisogni educativi speciali; mantiene i contatti informativi con le famiglie, gli insegnanti, i tutor aziendali dei bambini e degli alunni disabili propone l'acquisto di sussidi e materiali specifici d'intesa con gli insegnanti delle scuole oppure scuole per l'infanzia ed i referenti dei servizi sociali e sanitari, adatta il materiale didattico alle caratteristiche del bambino e dell'alunno disabile al fine dello svolgimento dei piani di studio e dei programmi riabilitativi, d'intesa con il personale insegnante e riabilitativo può accompagnare ed assistere il bambino e l'alunno nelle strutture sanitarie riabilitative dopo averlo concordato con il dirigente scolastico e la direttrice del circolo delle scuole per l'infanzia; esegue attività specifiche con il singolo bambino e alunno o in gruppo dopo averli concordati con il personale specializzato secondo le indicazioni del piano educativo individualizzato; comunica le osservazioni relative agli interventi riabilitativi al consiglio di classe/team di sezione della scuola per l'infanzia e ai referenti del servizio sociale e dell'azienda sanitaria collabora con gli insegnanti per garantire la continuità degli interventi previsti dal piano educativo individualizzato nelle situazioni in cui al bambino e all'alunno sia impedita la regolare frequenza scolastica, sentito parere dell'operatore sanitario competente e della famiglia provvede alla corretta somministrazione dei farmaci secondo le indicazioni e l'autorizzazione del medico curante del bambino e dell'alunno continua a sviluppare ed approfondire le proprie conoscenze e competenze professionali ed esercita il diritto-dovere dell'aggiornamento Passaggio d’ informazioni tra le scuole per alunni diversamente abili Le scuole meranesi hanno concordato tra loro un calendario per il passaggio delle informazioni tra le scuole relativamente agli alunni diversamente abili, riportato nell’Accordo Distrettuale per il Burgraviato. ( ALLEGATO “ACCORDO DISTRETTUALE PER IL BURGRAVIATO”) Continuità tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria CHE COS’E’ È un insieme di interventi educativi deliberati dal Collegio docenti per qualificare la programmazione educativa unificante gli ordini scuola precedenti e successivi. QUALI SONO I FONDAMENTI La continuità è un obbligo sancito dalla legge 148 del 1990. QUALI OBIETTIVI HA • assicurare a ciascun alunna/o una continuità nello sviluppo individuale e formativo • predisporre iniziative concrete e comuni tra diversi ordini di scuole per assicurare operativamente la continuità • favorire la conoscenza dell’alunna/o nei passaggi da una scuola all’altra IN CONCRETO COSA SI FA Scuola dell’infanzia /Scuola primaria • incontri con i genitori prima delle iscrizioni (gennaio) da parte della dirigente scolastica (o il suo sostituto) per illustrare l’organizzazione, le finalità e le modalità della scuola primaria • dopo le iscrizioni, per favorire l’accoglienza: le/gli alunne/i delle classi quinte accolgono gli alunni della scuola dell’infanzia,organizzando un’attività da svolgere insieme ad un piccolo presente realizzato da loro come dono e/o un piccolo rinfresco • scambio di informazioni: ad iscrizioni avvenute, le/gli insegnanti delle scuole dell’infanzia incontrano le/gli insegnanti delle future classi prime, per uno scambio di informazioni sule/gli alunne/i in entrata, in modo particolare per i bambini nelle sezioni integrate. • progetti in parallelo e coordinamento dei curricoli: le/gli insegnanti dei due ordini di scuola pianificano alcune attività da svolgere durante l’anno scolastico in parallelo tra le classi prime e i bambini dell’ultimo anno di scuola materna • incontri con i genitori degli alunni iscritti e frequentanti all’inizio dell’anno scolastico 16 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II • • formazione delle classi, dopo un periodo di osservazione di due settimane, in collaborazione con il servizio psicologico aggiornamenti comuni Scuola primaria / Scuola secondaria di primo grado PROGETTO PONTE Il nostro Istituto comprensivo si caratterizza per la presenza al suo interno si quattro scuole primarie (di cui una nel comune di Lana) e di una scuola secondaria di primo grado. Alla luce di questa situazione si ritiene particolarmente importante dedicare un’attenzione speciale alla continuità didattico - educativa che renda agli alunni più agevole e naturale il passaggio da una scuola a quella di grado superiore. Ecco perciò l’idea di un “progetto ponte” che vuole rispondere ad una esigenza degli alunni di vivere la scuola come un’occasione continua di crescita, che può essere tanto più mirata quanto più costruita attraverso una serie di esperienze graduali e condivise da coloro che propongono un programma di lavoro, nello specifico i docenti delle classi ponte della sc. primaria e secondaria. Gli obiettivi riferiti a questo progetto sono scaturiti dal bisogno di reciproca conoscenza, confronto e collaborazione da parte dei docenti su metodi e competenze e dall’ esigenza di pianificare attività per le quali rendere concreto un percorso comune. • Per rendere concreta la continuità sono da considerare come elementi necessari : • la programmazione, le finalità e gli obiettivi comuni, a breve, medio e lungo termine • una metodologia di insegnamento condivisa che vada a privilegiare la ricerca-azione intesa come compartecipazione degli alunni. Ampio spazio sarà dato alle attività cooperative, in quanto metodologia ideale per attivare la comunicazione e l’interazione reciproca. la valutazione e l’autovalutazione, tesa a verificare lo sviluppo evolutivo e l’apprendimento. FORMAT di riferimento per la PROGETTAZIONE: • Titolo • Competenza che si intende promuovere • Situazione di compito iniziale • Declinazione della competenza in obiettivi formativi di apprendimento; • Ipotesi di percorso: fasi-attività- metodologie- strumenti,… • Verifica e valutazione ( griglie di osservazione tracciabilità) • Riflessioni sul percorso 17 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Le tappe per costruire il “ponte” COSA Coordinamento tra scuola primaria e secondaria di primo grado COME Incontro tra gli insegnanti dei due ordini di scuola che costituiscono il gruppo di lavoro unitario per la continuità Definizione di aree tematiche sulle quali progettare gli interventi di continuità tra le classi V e I sec. Tetrathlon al campo Combi QUANDO Ottobre / Novembre Ottobre Collaborazione incrociata dei docenti delle due scuole,sulla base di progetti/temi specifici. Lavori di gruppo Attività inerenti la tematica scelta; gruppi di lavoro composti da alunni di V e I sec coordinati da docenti dei due ordini di scuola Gruppo misto con alunni delle due scuole Laboratorio opzionale facoltativo HIP HOP Ottobre – novembre dicembre Presentazione della Scuola secondaria di primo grado Incontro con i genitori delle classi quinte presieduto dalla dirigente scolastica. Uscite sul territorio e/o presentazione del “prodotto” Gennaio Incontro tra i docenti dei due ordini di scuola per il passaggio di informazioni relative al percorso scolastico degli alunni Giugno Formazione classi I sec di primo grado in collaborazione con i docenti delle classi V. Presenza dell'insegnante della scuola primaria nella nuova realtà scolastica per favorire l'inserimento degli alunni diversamente abili o in situazione di disagio. Settembre Coordinamento tra le classi ponte per esperienze anche al di fuori della classe Conoscenza del percorso formativo dell'alunno Accompagnamento alunni diversamente abili (in casi particolari e/o se lo si ritiene opportuno) Monte ore e periodo da definirsi Maggio Settembre 18 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Educare al rispetto delle proprie cose e di quelle degli altri e della scuola. Curare, arredare e abbellire gli spazi disponibili in modo da renderli più funzionali ed accoglienti. Acquisire sussidi ed attrezzature compatibili con le scelte didattiche e le disponibilità finanziarie. Regolamento d'Istituto Il Regolamento d’Istituto ha lo scopo di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola. Esso si orienta allo Statuto delle studentesse e degli studenti, alla Legge Provinciale sull’Autonomia scolastica ed al relativo regolamento di attuazione. Il Regolamento definisce i comportamenti delle alunne e degli alunni, ma anche del personale della scuola in ordine alle seguenti materie: • vigilanza sulle/gli alunne/i e connessi doveri del personale (art. 2) • comportamento delle/gli alunne/i e regolamentazione dei ritardi, delle uscite, delle assenze e delle giustificazioni (art. 3) • uso di spazi, di laboratori, delle biblioteche e dei sussidi (art. 3) • modalità di comunicazione con alunni e genitori (art. 5) • diritti e doveri degli alunni (art. 6) • provvedimenti disciplinari nei confronti delle/gli alunne/i (art. 7) Inoltre, il Regolamento stabilisce la composizione e la funzione dell’Organo di Garanzia (art. 8). Art. 1 – Obiettivi del regolamento Regolamento d’Istituto 1. L’Istituto Comprensivo Merano II, nel predisporre il proprio regolamento d’istituto, assume le indicazioni suggerite nel testo dello Statuto delle studentesse e degli studenti, nella Legge Provinciale sull’Autonomia scolastica e nel relativo regolamento di attuazione. 2. Scopo del regolamento è di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola secondo i principi generati fissati dai citati documenti in modo da favorire i momenti di incontro e di colloquio tra i vari organi collegiali e fra questi e le altre rappresentanze delle componenti scolastiche (assemblea generale, assemblea di classe, comitato genitori) e da attuare una reale gestione unitaria. Art. 2 – Vigilanza sugli alunni e connessi doveri del personale 1. Gli alunni, affidati dalla famiglia alla scuola, hanno diritto alla vigilanza perché sia garantita la loro sicurezza ed incolumità. 2. I docenti, nei diversi momenti della giornata scolastica, sia che essa si svolga dentro l’edificio scolastico, sia che essa si svolga all’esterno (lezione, gite, visite di studio, ricreazione, trasferimenti in palestra…), hanno il dovere di un’assidua vigilanza. 3.Il personale collaboratore scolastico è tenuto alla vigilanza sugli alunni: in occasione di momentanee assenze dei docenti, durante la ricreazione, al momento dell’ingresso e dell’uscita da scuola. E’ tenuto altresì a concorrere all’accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche. 4. Durante i cambi d'ora gli alunni attenderanno in classe e non dovranno uscire dalle aule per nessun motivo, se non con il permesso dell'insegnante uscente o entrante. 5. Durante le ore di lezione, in caso di necessità, si lascerà uscire un solo ragazzo per volta; si cercherà tuttavia di limitare tali uscite nel corso della prima ora di lezione e dell’ora successiva all'intervallo. 6. Al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avverrà in modo ordinato e con la vigilanza del personale docente di turno, così come stabilito dal comma sesto dell’art. 8 del vigente C.C.P. del personale docente. 7. Gli alunni devono facilitare l’azione di vigilanza degli insegnanti, attenendosi alle regole di comportamento che vengono fissate. 8. La vigilanza sugli/sulle alunni/e nella scuola primaria (ex scuola elementare) cessa nel momento in cui essi/esse sono riaffidati/e, per qualsiasi giustificato motivo, ai loro genitori. In caso di necessità, la vigilanza sugli/sulle alunni/e, in attesa dei genitori, può essere affidata anche al personale non docente. Soltanto al compimento dell’ottavo anno di età o qualora i genitori si assumano la responsabilità con esplicita richiesta scritta e vagliata dalla Dirigente o suo delegato, l’alunno/l’alunna potrà tornare a casa da solo/a o con altra persona di fiducia. Laddove non siano soddisfatte tali condizioni, vi è l'obbligo da parte del genitore di ritirare il/la figlio/a personalmente , rispettando gli orari indicati dalla scuola. 19 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II 9. In caso di ripetuta negligenza dei genitori nel rispettare gli orari di entrata e uscita dei figli a scuola, il Dirigente Scolastico si riserva di richiamare le famiglie all’osservanza delle presenti regole 10. Nella scuola secondaria di I grado (ex scuola media) la vigilanza cessa, al termine delle lezioni, nel momento in cui gli alunni escono dall’edificio scolastico. Art 3. – Comportamento degli alunni e regolamentazione dei ritardi, delle uscite, delle assenze e delle giustificazioni 1. Gli alunni devono considerare sempre l’ ambiente scolastico come spazio per tutti e di tutti, quindi da utilizzare con il massimo rispetto. La stessa considerazione vale per il rapporto con tutto il personale scolastico. 2. Gli alunni devono trovarsi davanti all’ingresso della scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. All’ingresso, durante le attività didattiche, durante la ricreazione e all’ uscita dalla scuola, gli alunni devono tenere un comportamento corretto e rispettoso di cose e persone. Per eventuali comportamenti scorretti si fa riferimento all’art. 7 del presente Regolamento (“Provvedimenti disciplinari”). 3. La scuola considera la puntualità una forma di rispetto e civiltà e un’indispensabile condizione per il regolare e proficuo svolgimento delle attività didattiche. Pertanto, ritardi ripetuti che non hanno carattere di eccezionalità non possono essere tollerati dalla scuola. 4. Eventuali ritardi o uscite anticipate vanno giustificati da parte dei genitori sul libretto personale o, per la scuola primaria, sul diario scolastico. In caso di uscita anticipata, nella scuola primaria l’alunno deve essere inoltre preso in consegna da uno dei genitori o da persona da essi delegata. In caso di ripetuti ritardi, occorre avvisare la Dirigente Scolastica o il suo delegato per gli opportuni interventi presso l’alunno e la famiglia. 5. L’assenza deve sempre essere giustificata dalla famiglia sul libretto personale o, per la scuola primaria, sul diario, e annotata sul registro di classe. In caso di assenze ingiustificate, l’alunno può incorrere in sanzioni disciplinari. Ripetute assenze vanno segnalate alla dirigente scolastica o al suo delegato per gli opportuni interventi educativi. Nei casi di assenze prolungate e frequenti, dovrà essere ricercata con attenta analisi la causa, al fine di garantire un rapporto corretto tra scuola e famiglia. Sono giustificate soltanto le assenze per motivi di salute e di famiglia, di cui i genitori si assumono piena responsabilità. 6. Gli alunni hanno l’obbligo della frequenza regolare per tutte le attività scolastiche, comprese quelle opzionali. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale. Per casi eccezionali, l’istituto Comprensivo può autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. 7. In caso di sciopero la dirigente scolastica ne dà avviso ai genitori tramite comunicazione scritta e applica la vigente normativa contrattuale. 8. L’uso del cellulare non è consentito durante l’orario scolastico, per cui gli alunni che ne dovessero essere in possesso lo devono tenere spento. Qualora il divieto dovesse essere disatteso il cellulare verrà ritirato e trattenuto fino alla diretta consegna nelle mani dei genitori da parte degli insegnanti o del personale di segreteria. Art. 4 – Uso di spazi, di laboratori, delle biblioteche e dei sussidi 1. La scuola, luogo di educazione e cultura, opera in costante interazione con l’ ambiente. Ne deriva che le sue strutture possono essere messe a disposizione della comunità locale. 2. I locali della scuola possono essere concessi in uso al di fuori dell’orario del servizio scolastico, per periodi di tempo determinato, • ad altre scuole • al comitato genitori • ai rappresentanti di classe • agli enti locali • ad associazioni culturali o sportive • alle organizzazioni sindacali • a gruppi di alunni solo se autorizzati dai genitori e sorvegliati da un adulto che se ne assuma formalmente la responsabilità. 3. I docenti possono utilizzare per ragioni d’ufficio, senza limitazione, gli spazi della scuola, interni ed esterni, garantendo la cura e la custodia del materiale didattico e degli arredi. 4. Nei laboratori gli alunni possono entrare solo con gli insegnanti. 5. L'uso della biblioteca avviene sotto la responsabilità dei docenti. I libri presi in prestito da alunni, insegnanti e personale non docente vanno registrati a cura delle bibliotecarie e devono essere restituiti, di norma, entro un mese per gli alunni ed il personale non docente, non oltre la fine dell'anno scolastico per i docenti. 6. Occorre rispettare i piani di prenotazione dei laboratori, dell’aula video, della biblioteca. 7. Durante la ricreazione è auspicabile che gli alunni possano uscire dalle aule e recarsi in cortile. 8. Tutti gli spazi e tutto il materiale scolastico sono patrimonio comune e quindi vanno custoditi e rispettati da utenti e operatori. 20 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II 9. Alunni e personale dipendente (docente e non) sono responsabili del corretto utilizzo delle strutture e dei sussidi. 10. Ogni aula speciale ha un responsabile nominato dalla dirigente scolastica su proposta del collegio docenti all'inizio dell'anno. Gli utenti devono operare in modo da mantenere integro il materiale in dotazione. 11. Nell'eventualità di un danno ritenuto doloso e di una certa entità a beni personali, strutture e dotazioni, si provvederà alla richiesta di risarcimento nei confronti degli alunni responsabili. In caso di non accertamento delle responsabilità individuali, il consiglio di classe valuterà l'ipotesi di un contributo da parte dell'intero gruppo. 12. In caso di un danno ritenuto doloso o dello smarrimento/non riconsegna di materiale didattico dato dalla scuola in comodato d’uso, il consegnatario del bene è tenuto alla sostituzione del bene stesso entro e non oltre la fine dell’anno scolastico; 13. Alcuni insegnanti sono delegati dalla Dirigente Scolastica per la custodia dei sussidi librari, audiovisi… Art. 5 – Modalità di comunicazione con alunni e genitori 1. Gli alunni e i genitori vanno informati delle iniziative della scuola con avvisi scritti o con altri mezzi d’informazione. 2. Il diario e il libretto scolastico sono il mezzo di comunicazione privilegiato tra scuola e famiglia, in modo che ciascun genitore o chi ne ha la potestà sia coinvolto nella vita della scuola. Pertanto essi devono essere portati a scuola quotidianamente. Quando l’organizzazione scolastica non lo consente (per esempio nel caso del tempo pieno) ci possono essere altre forme di comunicazione concordate con il personale docente. Le comunicazioni vanno firmate dai genitori per presa visione. É compito della famiglia visionare con regolarità diario e/o libretto 3. Al fine di un’efficace collaborazione educativa tra scuola e famiglia sono molto importanti i colloqui insegnanti-genitori: • Udienze settimanali: la scuola predispone un apposito calendario con il giorno e l’ ora di udienza del singolo insegnante. Nella scuola primaria se ne richiede la prenotazione per favorire tempi distesi di colloquio. • Udienze generali: per i genitori che non possono fruire delle udienze settimanali vengono stabilite all’inizio dell’anno scolastico due date per le udienze generali, una per quadrimestre. 4. I genitori degli alunni sono una componente essenziale nella vita della scuola; la loro attiva partecipazione si concretizza nelle seguenti modalità: • consiglio di classe; • assemblea di classe; • assemblea generale dei genitori di tutta la scuola; • comitato genitori della scuola; • consiglio d’Istituto; • contratto formativo 5. La scuola predispone all’inizio dell’anno scolastico il calendario degli organi collegiali. Art. 6 - Diritti e doveri degli alunni 1. Gli alunni hanno diritto: • alla libera espressione del loro pensiero, nel rispetto dell’opinione altrui; • ad una formazione qualificata, che rispetti e realizzi, anche attraverso l’orientamento, l’attività di ciascuno; • ad essere aiutati, guidati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento; • ad essere oggetto di un’attenta programmazione didattica individualizzata, che possa sviluppare le potenzialità di ciascuno; • ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, difficoltà, formulano domande, chiedono chiarimenti; • ad operare in un ambiente salubre, sicuro e accogliente, in un clima sereno e distensivo, in modo da favorire l’apprendimento, l’incontro, la comunicazione e, più in generale, la formazione dell’individuo. 2. Gli alunni hanno il dovere di: • frequentare regolarmente le lezioni ed assolvere assiduamente agli impegni di studio; • mantenere un comportamento corretto e responsabile all’entrata della scuola, durante le lezioni, gli intervalli, il cambio degli insegnanti e gli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico, nonché durante le uscite; • mantenere un atteggiamento rispettoso nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, dei compagni e del personale tutto della scuola; • tenere puliti gli ambienti scolastici, utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; • avere sempre con sé l’occorrente per le lezioni; • essere puntuali ed evitare il più possibile l’entrata posticipata e l’uscita anticipata; • osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento. 21 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Art. 7 – Divieto di fumo È fatto divieto di fumare a docenti, alunni e al personale non docente nei locali scolastici, ai sensi della legge provinciale del 25 novembre 2004. Il divieto di fumo è esteso anche alle pertinenze dell’edificio scolastico. All’interno dell’edificio scolastico non sono previsti locali riservati ai fumatori. Ai sensi della normativa vigente s’intendono per pertinenze i “ luoghi aperti di pertinenza ”: i cortili, le terrazze, i giardini, i parcheggi, le aree di entrata, i giroscala aperti, le aree di servizio, i parchi gioco, le aree ricreative ed i campi sportivi.” Art. 8 - Provvedimenti disciplinari 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica: le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionali all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto è possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente e, in particolare della sua situazione socio-familiare. 2. I provvedimenti di carattere educativo in caso di mancata osservanza dei doveri disciplinati dal presente regolamento, verranno applicati secondo un principio di gradualità. 3. La scuola primaria, di norma, non eroga sanzioni disciplinari, ma effettua: • Richiami scritti sul diario • Convoca le famiglie per colloqui specifici e straordinari • Allontana temporaneamente l’alunno “indisciplinato” dal suo gruppo classe, organizzando al proprio interno strategie di collaborazione tra docenti per l’inserimento del bambino in altro gruppo di lavoro. Il gruppo classe è il punto di riferimento socio – affettivo tale per cui l’allontanamento diventa un grave segnale di disapprovazione rispetto ai comportamenti scorretti e/o inadeguati (aggressività, volgarità, provocazioni, gravi mancanze di rispetto a persone e cose, …) che l’alunno ha assunto. • Nel caso in cui tutti gli insegnanti della classe ritenessero necessaria e/o opportuna, in via del tutto eccezionale, la non partecipazione dell’alunno ad attività para – inter – extra – scolastiche (uscite, visite guidate, viaggi di istruzione..), il provvedimento è assunto con preventiva comunicazione alla famiglia. 4. La scuola secondaria di I grado applica i seguenti provvedimenti a. avvertimento scritto, che consiste in un’ammonizione sul diario o sul libretto personale, della mancanza commessa, da notificare ai genitori; b. ammonizione scritta che consiste in un’annotazione sul registro di classe, da sottoporre all’attenzione del Consiglio di Classe e a quella dei genitori; c. convocazione dei genitori per un colloquio con la Dirigente Scolastica e un docente della classe in presenza dell’ alunno; d. esclusione temporanea da attività ricreative, partecipative, sportive. Tale provvedimento deve essere deciso dal Consiglio di Classe, a maggioranza dei suoi componenti; e. sospensione temporanea dalle attività didattiche, con allontanamento dalla scuola, (da 1 a più giorni), approvata dal Consiglio di Classe. 5. L’organo responsabile dell’irrogazione delle sanzioni dovrà accertare la veridicità dei fatti ed invitare l’alunno ad esporre le proprie ragioni, prima di procedere ad irrogare le sanzioni. 6. Se l’alunno che incorre in una sanzione disciplinare di sospensione temporanea dalle attività scolastiche è portatore di handicap, è opportuno ascoltare anche il parere di uno psicologo LIVELLO DI GRAVITÀ MOLTO GRAVE DESCRIZIONE Reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana oppure concrete situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento dolosi). SANZIONE Allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. (Nota ministeriale n. 3602 del 31 luglio 2008) CHI IRROGA LA SANZIONE Consiglio di istituto (Giunta Esecutiva) 22 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Violenze e sopraffazioni nei confronti di disabili. (Nota ministeriale n. 3602 del 31 luglio 2008) Appropriazione indebita di beni Atto volontario di violenza fisica nei confronti di chiunque. Comportamento gravemente irrispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale ATA. Comportamenti che mettono a rischio l’incolumità delle altre persone (spingere in cortile o per le scale, lanciare oggetti, ecc.) GRAVE Gravi offese alla religione e alla morale. Gravi offese ad altri alunni. Danneggiamento volontario del patrimonio della scuola o di altri enti in caso di visite di istruzione. Falsificazione firma dei genitori o delle valutazioni delle verifiche. Assenza ingiustificata all’insaputa dei genitori Fumare negli spazi della scuola MEDIO Portare a scuola oggetti inadatti e/o potenzialmente pericolosi (ad es. petardi, armi giocattolo, ecc.) Uso del cellulare elettronici a scuola o di giochi Comportamento ripetuto di intralcio al normale lavoro scolastico. LIEVE Ritardi ingiustificati e frequenza irregolare (non giustificata da motivi di salute). Negligenza nel rispettare le indicazioni degli insegnanti, compiti assegnati a casa non svolti e dimenticanze del materiale scolastico. Allontanamento dalla comunità scolastica (= sospensione) per un periodo superiore ai 15 giorni Sospensione anche superiore ai 5 giorni Sospensione fino a 5 giorni. In caso di recidiva sospensione anche superiore ai 5 giorni Ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione scritta ai genitori. Consiglio di istituto (Giunta Esecutiva) Consiglio di classe Docente In caso di recidiva sospensione da 1 a 5 giorni. Ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione scritta ai genitori. Consiglio di classe In caso di recidiva sospensione da 1 a 5 giorni La famiglia è chiamata al risarcimento. L’alunno riceve una sospensione da 1 a 5 giorni. Ammonizione scritta sul registro di classe e convocazione dei genitori. Consiglio di classe Consiglio di classe In caso di recidiva sospensione con obbligo di frequenza con l’assolvimento di un impegno a favore della comunità scolastica. Multa in base a quanto stabilito dalla legge e convocazione dei genitori. Il docente prende in consegna l’oggetto che verrà, eventualmente, riconsegnato ai genitori tramite la segreteria. Il docente prende in consegna il dispositivo elettronico che verrà riconsegnato ai genitori tramite la segreteria. Docente Docente Consiglio di classe Docente Docente Docente Sanzioni alternative Consiglio di classe Sanzioni alternative Docente Negligenza nel rispettare le indicazioni degli insegnanti, compiti assegnati a casa non svolti e dimenticanze del materiale scolastico. Ammonizione verbale e avviso scritto (sul libretto delle giustificazioni) ai genitori al reiterarsi del comportamento. Coordinatore di classe Docente 23 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II 7. La famiglia dell’alunno o chi esercita la patria potestà sul minore, a cui è stata comminata la sanzione di sospensione dalla scuola, ha diritto di essere informata tempestivamente del provvedimento attraverso una comunicazione scritta, inoltrata dalla scuola per posta raccomandata, con ricevuta di ritorno. Art. 8 – Organo di garanzia 1. Contro i provvedimenti disciplinari ai punti “d” ed “e” è ammesso ricorso da parte dei genitori degli studenti e delle studentesse minorenni ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola. L’organo di garanzia è composto da 5 membri, (2 insegnanti, 2 genitori, la Dirigente Scolastica) e giudica in merito ai ricorsi presentati dai genitori, riguardanti le sanzioni disciplinari. Giudica, inoltre, in merito a qualsiasi controversia relativa all’applicazione dello Statuto dello Studente / della Studentessa. 2. Considerato il diritto della famiglia di poter ricorrere, avverso il provvedimento disciplinare, all’Organo di garanzia di Istituto, l’esecuzione della sanzione della sospensione dalla scuola non viene attivata fino alla scadenza del termine del ricorso, stabilito dal regolamento interno. 3. Si è convenuto di assegnare come termine del ricorso tre giorni dal momento in cui un genitore è informato del provvedimento disciplinare a carico del figlio. 4. La famiglia dell’alunno può eventualmente inviare il ricorso all’Organo di Garanzia indirizzandolo alla Direzione dell’Istituto Comprensivo Merano II, Organo di Garanzia, via Vigneti, 1 – 39012 Merano. Art. 9 – Divulgazione del Regolamento d’Istituto 1. Il presente Regolamento d’Istituto verrà inserito nel POF e nel sito web della scuola (www.icmerano2.it) e ne verrà data informazione a tutte le famiglie degli alunni frequentanti la scuola. 2. Ogni anno verrà poi presentato e distribuito ai genitori di tutti i nuovi iscritti e lasciato a disposizione in segreteria per chi volesse consultarlo. Patto formativo Contratto formativo e “corresponsabilità” A partire dall’anno scolastico 2005-2006 e attraverso un lungo processo di progettazione, indagine e riflessione, si sono definiti i contratti formativi che regolano il rapporto genitori-insegnanti, insegnanti-genitori, insegnanti-alunno, insegnanti-insegnanti. Il contratto formativo con l’alunno/a, in particolare, viene visto come nodo da affrontare per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento di comportamenti autonomi e responsabili. In tal senso viene definito come impegno di “corresponsabilità”. I contratti sono sottoscritti da alunni/e, insegnanti e genitori. Allegato Bilancio di previsione e conto consuntivo CHE COSA SONO Sono gli strumenti di programmazione, gestione e rendicontazione finanziaria della scuola QUALI SONO I FONDAMENTI Entrate • contributi della Provincia Autonoma di Bolzano in base a criteri stabiliti dalla Giunta Provinciale (es. nr. classi, nr. alunni, nr. palestre ecc.); • contributi dei Comuni • contributi di altri enti pubblici e privati per la realizzazione di particolari iniziative o acquisti • contributi dagli alunni (es. gite scolastiche) Uscite • per la realizzazione e la gestione di tutte le attività promosse dalla scuola • per far fronte alle spese ordinarie quali telefono, posta, stampati, riparazioni, ecc. 24 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II IN CONCRETO COSA SI FA • La dirigente scolastica e la responsabile amministrativa, in coerenza con le finalità del piano di offerta formativa, predispongono il bilancio di previsione e redigono a fine esercizio il conto consuntivo • Il Consiglio d’istituto delibera entrambi i documenti tenendo conto delle scelte gestionali (pedagogiche, didattiche ed organizzative) operate sia dal Collegio dei Docenti che dal Consiglio stesso. • Il bilancio preventivo ed il conto consuntivo sono sottoposti alla verifica del Nucleo di Controllo,costituito da esperti nominati dall'Intendenza. Promuovere la conoscenza, il rispetto e la conservazione dell’ambiente naturale in cui viviamo. Far acquisire alle/gli alunne/i la consapevolezza del valore dei beni messi a disposizione dei cittadini dalla comunità locale ed avviarli alla corretta utilizzazione degli stessi. Progetti “Educazione ambientale” CHE COSA SONO Sono una serie di interventi che gli/le insegnanti predispongono per favorire la crescita di una cultura di conoscenza e rispetto dell’ambiente. QUALI SONO I FONDAMENTI • l’educazione ambientale come attenzione alla qualità della vita • l’urgenza di coniugare la sostenibilità dello sviluppo ambientale con la qualità della vita • educare le nuove generazioni a prefigurare e a costruire con responsabilità un futuro possibile QUALI SONO LE COMPETENZE • conoscere gli ambienti nei loro elementi costitutivi e le relazioni • affrontare le più scottanti problematiche ambientali (problema rifiuti, inquinamento) e le possibili soluzioni • educare l’alunna/o a una nuova consapevolezza e responsabilità verso l’ambiente in cui vive. • favorire l’interazione tra la comunità scolastica e le culture della comunità sociale e civile. IN CONCRETO COSA FA LA SCUOLA • le/gli insegnanti predispongono progetti secondo criteri di interdisciplinarietà e coerenza con la programmazione curricolare • prendono contatti con enti e associazioni, utilizzano l’ambiente naturale e antropico come risorsa. Tra questi: Museo Archeologico di Bolzano, Museo di Scienze Naturali di Bolzano, Museo tridentino di scienze naturali, Museo della Grande Guerra di Lavarone, Museo di Rovereto,Teodone, WWF, Cooperativa Albatros, Guardie Forestali, Acquaprad di Prato allo Stelvio, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Tessa di Naturno, Centrale del latte, Museo delle mele di Lana, Maso chiuso Wegleit di Santa Valburga, Centrale Idroelettrica di Lana, CAI, Osservatorio di Collepietra. 25 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Comunità UNA SCUOLA IN CUI TUTTI SI SENTONO PARTE DI UNA COMUNITÀ, ESERCITANO I LORO DIRITTI, ADEMPIONO AI LORO DOVERI E ASSUMONO RESPONSABILITÀ Costruire in classe e nella scuola un clima che favorisca l’ascolto, il dialogo e il confronto, che sviluppi fiducia reciproca e promuova solidarietà e cooperazione, che accetti e valorizzi le diversità. Educazione interculturale CHE COS’È È un insieme di interventi che tendono a favorire processi di responsabilizzazione sociale all’interno dell’istituzione scolastica, in presenza di un fenomeno di mondializzazione di processi sociali. QUALI SONO I FONDAMENTI • il rispetto dell’identità di ciascuno • il rispetto delle diversità, intese come ricchezze e non ostacolo • • • • • QUALI OBIETTIVI HA • favorire il clima di confronto e dialogo nelle relazioni promuovere la conoscenza dell’altro valorizzare la cultura e la lingua altrui promuovere il confronto tra culture diverse favorire la partecipazione alla vita della scuola costruire solidarietà IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA • inserisce nelle discipline scolastiche, contenuti, conoscenze e valori di altre culture, cercando di superare logiche etnocentriche • crea percorsi individualizzati • attiva corsi di alfabetizzazione • favorisce, dentro e fuori dalla scuola, il contatto, il lavoro, le occasioni di festa con l’altro: • tra alunni/e • con le famiglie • con le associazioni/comunità delle minoranze linguistiche • si accerta che le informazioni della scuola siano comprese, anche utilizzando il mediatore culturale RISORSE La scuola predispone e ricerca contributi speciali per sostenere tutte quelle attività che sono in linea con gli obiettivi preposti: teatro, arte-terapia, laboratori, mediatori linguistici e culturali e collaborazione con i centri linguistici. 26 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Protocollo di accoglienza alunni in background migratorio e di cultura Sinta e Rom. L’istituto Comprensivo ha approvato un Protocollo d’accoglienza proposto dalla Commissione Multiculturalità al fine di garantire il diritto-dovere all’istruzione delle/gli alunne/i in background migratorio e di cultura Sinta e Rom e di definire, facilitare e promuovere il loro inserimento nel contesto scolastico e sociale del territorio. Il Protocollo definisce gli obiettivi generali e le opzioni di fondo della nostra azione e ne delinea le fasi operative. ALLEGATO : PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER ALUNNI IN BACKGROUND MIGRATORIO E DI CULTURA SINTA E ROM. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “L.NEGRELLI” Progetto Stelle CHE COS’E’ E’ un progetto che intende ottimizzare l’offerta formativa per valorizzare le capacità di tutti gli alunni utilizzando strumenti e strategie chiare, facilmente attuabili, condivise da tutti e applicando una valutazione che valorizzi ciò che il soggetto sa, sa fare e ha imparato a fare QUALI OBIETTIVI HA • • • • • • • • Prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico Favorire il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione Orientare l'alunno al proseguimento in un percorso di istruzione e formazione Favorire un clima scolastico positivo includente Favorire l'integrazione di alunni con bisogni educativi conflittuali con il contesto scolastico Favorire l'integrazione di alunni problematici da un punto di vista comportamentale, relazionale e socio-affettivo nel contesto scolastico, Creare una rete educativa interna alla scuola e in rapporto con il territorio Ridurre la didattica frontale e creare spazi laboratoriali esterni alla classe OBIETTIVI TRANSDISCIPLINARI • Favorire l'autostima nei soggetti discenti • Recuperare e consolidare le capacità e le competenze formative e sociali trasversali (partecipazione ed impegno, autonomia, socializzazione e integrazione nel gruppo, rispetto per se stessi e per gli altri, rispetto dei beni pubblici (arredo scolastico, libri di testo ecc.), individuazione delle priorità, autocontrollo e capacità di gestire e controllare impulsi di rabbia o distruttivi ecc., capacità di portare a termine gli impegni presi e nei tempi stabiliti ecc.) SOGGETTI COINVOLTI • • • • • Dirigente scolastica Coordinatore del progetto Coordinatore gruppo Intercultura Responsabile amministrativo Collegio dei docenti IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA • • • • Studio di fattibilità: attivazione del gruppo di progetto per la formulazione delle proposte operative; Contatti con le realtà culturali del territorio per programmare possibili rapporti di collaborazione (ipotesi di collaborazione su progetti concreti, consulenza, sponsorizzazioni, consulenza/intervento di esperti ecc.); Predisposizione dei Piani Educativi Personalizzati Programmazione dei laboratori didattici a) individuazione delle finalità, obiettivi, contenuti e metodologia b) elaborazione di una scheda di valutazione c) individuazione degli alunni da inserire c) definizione della durata e del calendario; 27 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II • • • • • Programmazione del laboratorio teatrale a) individuazione delle finalità, obiettivi, contenuti e metodologia b) elaborazione di una scheda di valutazione c) individuazione degli alunni da inserire c) definizione della durata e del calendario; Programmazione progetto nomadi a) individuazione delle finalità, obiettivi, contenuti e metodologia b) elaborazione di una scheda di valutazione c) individuazione degli alunni da inserire c) definizione della durata e del calendario; Contatti con la Scuola Professionale “Guglielmo Marconi” Contatti con la Fondazione Padri Cappuccini Liebeswerk Merano Programmazione sportelli di alfabetizzazione (contatti con il Centro linguistico territoriale); SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “L.NEGRELLI” Progetto Sinti CHE COS’E’ Il progetto è rivolto ad un gruppo di alunni sinti con problemi di comportamento, ripetenti e/o pluriripetenti che nel corso dell’anno scolastico 2013 - 2014 frequenteranno la scuola media “L. Negrelli” a Merano. TEMATICHE PORTANTI DEL PROGETTO : • • • • • • Promuovere forme relazionali, comunicative ed espressive che favoriscano i compiti di sviluppo. Favorire occasioni di crescita attraverso il rapporto con l'adulto. Favorire in collaborazione con la rete dei servizi un modo più adeguato di fare formazione e prevenire la fuoriuscita o l'abbandono del circuito formativo dei soggetti a rischio. Prevenire l'instaurarsi di stili di vita auto ed etero aggressivi. Svolgere una funzione di osservatorio. Aumentare le competenze relazionali (relazioni di gruppo tra pari, gestione del conflitto, controllo delle pulsioni), la capacità di valutare vincoli e risorse (autovalutazione, valutazione del contesto progettazione), l’attenzione nelle relazioni sociali (competenze culturali educazione civica, conoscenza del territorio, integrazione culturale ed etnica). QUALI OBIETTIVI HA • • • • • • Incentivare e regolarizzare la frequenza degli alunni sinti Arginare i casi di drop out e favorire attraverso il rispetto delle regole un clima di rispetto e collaborazione. Recuperare le carenze acquisite nelle esperienze scolastiche pregresse attraverso lo sviluppo delle competenze didattiche ed educative Sviluppare le potenzialità per un inserimento socio culturale Aumentare la capacità di rispetto e condivisione delle regole Riconoscere e rispettare la diversità IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA La scuola organizza attività di laboratorio di gruppo e per ogni singolo alunno, in un contesto diverso da quello della classe con contenuti didattici diversi, non facilitati, ma solo difformi rispetto a quelli di una normale lezione, per cercare di raggiungere, anche attraverso attività didattiche mirate (letto/scrittura), la capacità di partecipare attivamente alla scuola. 28 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Creare un ambiente educativo in cui tutti conoscano il proprio ruolo, i propri doveri e i propri diritti e si sentano individualmente e collettivamente responsabili del buon funzionamento della scuola; un ambiente in cui le regole di comportamento siano chiare, motivate e condivise; in cui la loro non osservanza sia sanzionata con rapidità, equilibrio ed efficacia. Organizzazione della scuola primaria IL TEMPO SCUOLA La strutturazione del tempo-scuola prevede due possibilità: Il TEMPO NORMALE, organizzato in varie modalità, su cinque (scuola Galilei e San Pietro) o sei giorni (le altre scuole primarie) per complessive 27 ore settimanali; Il TEMPO PIENO (funzionante solo presso la scuola “G. Galilei”), articolato su 5 giorni con servizio di refezione scolastica e lezioni pomeridiane per complessive 40 ore settimanali I DOCENTI L’organico di classe è completato dagli • insegnanti di Tedesco-L2, nella misura di uno ogni tre classi • insegnanti di religione per due ore settimanali per classe • insegnanti di sostegno in relazione al numero di alunni/e in situazione di handicap. • insegnanti di Inglese L3. La scuola usufruisce, quando possibile, della consulenza per l’ Educazione motoria e per l’ Educazione musicale (Ist. Musicale in lingua italiana). La presenza di più insegnanti che lavorano nella stessa classe va confermata come valore positivo e centrale dell’organico di plesso. Nelle diverse situazioni operative, la pluralità dei docenti si articolerà in forme flessibili con l’organizzazione di gruppi di insegnanti che: • si modulano per ambiti, valutando le affinità didattiche fra le discipline e utilizzando al meglio le competenze disponibili • si strutturano secondo le diverse situazioni dei plessi e delle classi • garantiscono di norma la continuità didattica • si organizzano,là dove la struttura lo consente, in spazi operativi aperti, per gruppi di classi e per gruppi di alunni • garantiscono l’unitarietà dell’insegnamento attraverso una progettazione didattica corresponsabile e unità di intenti educativi. È necessario confermare e consolidare le condizioni di qualità del tempo scolastico, garantendo con l’organico a disposizione un minimo di compresenze e contemporaneità, condizione essenziale per l’attivazione di didattiche individualizzate e di recupero. E’ una risorsa che la scuola dovrà garantire in termini rigorosamente progettuali. I tempi e le scansioni settimanali degli ambiti sono da distribuire nel rispetto dei carichi cognitivi dei bambini, per garantire loro tempi distesi di apprendimento e socializzazione. E' previsto un impiego flessibile del monte ore delle attività didattiche, calcolato su base annua, distribuito eventualmente su scansioni diverse da quella settimanale, rispettando comunque i livelli minimi di ore per ogni disciplina. La complessità della formulazione degli orari richiede la definizione di criteri generali da parte dei singoli plessi sulla base dei principi di efficacia ed efficienza dell’insegnamento. SERVIZIO MENSA Il servizio di refezione scolastica funziona per le alunne e gli alunni delle classi a tempo pieno dal lunedì al venerdì, mentre per quelle a tempo normale la mensa è attiva solo nelle eventuali giornate di rientro. 29 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Organizzazione della scuola secondaria di I grado ANNO SCOLASTICO 2014/2015 L’ orario settimanale delle lezioni è articolato in 34 ore (da 50’) curricolari obbligatorie su 35 settimane di cui: • 32 lezioni sett.li effettuate nella classe di appartenenza • 1 unità oraria di TIC / scienze / Ed. Cittadinanza • 1 unità oraria di potenziamento lingue LABORATORI/ ATTIVITÁ OPZIONALI FACOLTATIVE Durante i pomeriggi l’offerta formativa comprende: • Laboratori sportivi • Laboratori musicali • Laboratori artistici • Laboratori linguistici • Attività di recupero e potenziamento • Gruppi sportivi con adesione ai Giochi Sportivi studenteschi ALFABETIZZAZIONE ALUNNI IN BACKGROUND MIGRATORIO Per offrire alle/gli alunne/i provenienti dall'estero adeguate condizioni di rapida integrazione sociale e linguistica,– oltre a permettere loro di fruire delle stesse opportunità proposte agli altri alunni (laboratori, attività di recupero e potenziamento, ecc.) - la scuola organizza corsi di lingua italiana e tedesca adeguati alle loro esigenze. Queste opportunità sono presenti, di regola, anche per le/gli alunne/i nomadi. Dirigente scolastica SEDE E REPERIBILITÀ: L’ufficio della Dirigente Scolastica, dott.ssa Maria Angela Madera si trova presso la Scuola “G. Pascoli”, in via Vigneti 1, tel. 0473 237698, fax 0473 212 114. La Dirigente Scolastica riceve il pubblico, di regola, su appuntamento, da concordarsi tramite la segreteria d’istituto. FUNZIONI: La Dirigente Scolastica: • assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza ed è titolare delle relazioni sindacali. La Dirigente Scolastica è il superiore del personale assegnato all’istituzione scolastica autonoma dalla Provincia e dai Comuni; • promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e le migliori condizioni per l’apprendimento, nonché la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’attuazione del diritto all’apprendimento delle alunne e degli alunni e delle alunne, per l’esercizio della libertà d’insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico – didattica e per l’esercizio della libertà educativa delle famiglie, in quanto diritto primario; • nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano alla Dirigente Scolastica autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In conformità al piano dell’offerta formativa, alle disposizioni vigenti ed ai principi e criteri stabiliti con contrattazione collettiva la Dirigente Scolastica attribuisce al personale della scuola le funzioni da svolgere; • in base ai criteri generali deliberati dal consiglio di istituto, la Dirigente Scolastica definisce l’orario di servizio della scuola, l’orario di apertura al pubblico e l’articolazione dell’orario contrattuale di lavoro del personale scolastico, in relazione alle esigenze funzionali della scuola e della comunità locale; • organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative ed è responsabile dei risultati che sono valutati tenuto conto della specificità delle sue funzioni; • svolge le funzioni amministrativo-contabili della Giunta esecutiva di cui all’articolo 8 della legge provinciale 18 ottobre 1995, n. 20, fatte salve le specifiche competenze affidate al responsabile amministrativo o alla responsabile amministrativa in tale materia; • autorizza l’uso dei locali scolastici per le attività extrascolastiche. 30 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Lo staff d’Istituto La Dirigente Scolastica si avvale, per il miglior esercizio della sua funzione di direzione e coordinamento, di uno Staff di collaboratori, in parte eletti dal Collegio Docenti ed in parte da lei nominati sentiti i singoli plessi. Tre collaboratori sono eletti nella prima riunione annuale del Collegio Docenti, avendo cura che almeno uno di essi sia in servizio nelle scuole primarie ed uno nella scuola secondaria di I grado e che siano rappresentati i docenti di seconda lingua. Tra di essi la Dirigente nomina il docente vicario, che la sostituisce a tutti gli effetti. Dello staff fanno parte, inoltre, le/i fiduciarie/i di plesso, nominati dalla Dirigente, ed il segretario d'istituto. Lo staff si riunisce, con questa composizione, su convocazione della Dirigente allo scopo di esaminare problemi organizzativi e pedagogici relativi all'intero istituto e di ricercare idonee soluzioni agli stessi. Lo staff si riunisce altresì unitamente ai docenti Funzione Strumentale allo scopo di esaminare progetti e problematiche attinenti al lavoro delle Commissioni da loro coordinate. Le Funzioni Strumentali Le Funzioni Strumentali (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire la formazione e l’innovazione. I docenti F.S. vengono designati con delibera del Collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzazione del POF il suo arricchimento anche in relazione con enti e istituzioni esterne. L’incarico ha una durata annuale Compito e ruolo delle Funzioni Strumentali AREA 1. Docente: Fazio (a.s. 2013/2014) Invalsi/Autovalutazione/POF Compiti: • Coordinamento Commissione Valutazione e Autovalutazione di Istituto • Coordinamento con Referente di istituto Invalsi della Commissione Invalsi e implementazione Piano di miglioramento anno scolastico 2013-’14. • Monitoraggio scheda valutazione progetti didattica ed eventualmente revisione. • Integrazione del POF nella parte riguardante la valutazione e l'autovalutazione dell'istituto • Integrazione del POF nella parte riguardante la programmazione relativa al III Biennio • Integrazione del POF nella parte riguardante le discipline (monte ore) • Revisione degli allegati del POF nella parte riguardante i progetti didattici AREA 2. Docente: De Pero (a.s. 2013/2014) Gestione laboratori didattici e progetti speciali per alunni a forte rischio di dispersione scolastica Compiti: • Coordinamento del gruppo di progetto e di tutte le azioni del POF indirizzate all'integrazione e alla prevenzione del drop out e dell'insuccesso scolastico • Elaborazione di un progetto di didattica integrata per l’anno scolastico 2012-’13 di prevenzione del fenomeno del drop out scolastico • Coinvolgimento del collegio dei docenti e dei consigli di classe interessati, alla realizzazione di un progetto di integrazione ai curricoli di alunni individuati come a rischio di dispersione e abbandono scolastico • Coinvolgimento dei genitori e delle associazioni presenti del territorio • Accompagnamento dei consigli di classe nella predisposizione dei Percorsi Educativi Personalizzati e delle griglie di valutazione dei laboratori attivati 31 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II AREA 3. Docente: Di Donfrancesco (a.s. 2013/2014) Progettazione e gestioni di curricola per l'implementazione del III° biennio-Progetto ponte Compiti: • Coordinamento del gruppo di lavoro • Implementazione di azioni didattiche volte alla realizzazione delle Indicazioni provinciali e alle competenze previste per il III° biennio dal POF dell'Istituto e coordinamento di quelle esistenti • Accompagnamento, verifica e condivisione nelle classi individuate della continuità tra contenuti, competenze trasversali nonchè obiettivi minimi e criteri di valutazione adottati • Riflessione in collegio delle analisi elaborate. AREA 4. Docente : Soldani , Guerrini (a.s. 2013/2014) Informatica e nuove tecnologie Compiti: • Implementazione dell’uso dei laboratori informatici attraverso la formazione dei docenti • Aggiornamento ed implementazione sito scolastico, coinvolgendo tutti gli insegnanti interessati, i referenti di plesso, i coordinatori delle commissioni • Organizzazione e realizzazione di una formazione sulla Piattaforma dell'Istituto indirizzato, tra l'altro, alla creazione di un archivio delle attività svolte con l'utilizzo della L.I.M. (lavagne interattive multimediali installate nei vari plessi) e alla condivisione ed allo scambio di materiale utile per la didattica per tutti gli insegnanti interessati. • Formazione dei docenti interessati sull’utilizzo delle Lavagne Interattive Multimediali • Acquisto di attrezzature informatiche • Accompagnamento e coordinamento progetti didattici classe IIE anno sc. 2013-’14 per implementazione progetto “Samsung Smart School” In considerazione degli apporti che l’Educazione Interculturale può offrire alla concreta realizzazione del POF, il Collegio Docenti nel giugno 2013 ha deciso di assegnare ai docenti interessati un contingente di ore equivalenti alla quota corrisposta per decreto allo svolgimento di una Funzione Strumentale Educazione interculturale Docenti: Toccoli, Lang (a.s. 2013/2014) Compiti: • Rilevazione situazioni problematiche • Attivazione laboratori linguistici di I° accoglienza per alunni stranieri neoarrivati, per tutto l’anno scolastico • Attivazione di laboratori linguistici di rinforzo della lingua italiana ( 1° e 2° livello) • Organizzazione incontri tra genitori e mediatori culturali, se necessario. • Organizzazione e supervisione corsi alfabetizzazione con i Centri Linguistici e Trade Union • Predisposizione di un vademecum di tutte le informazioni necessarie all'inserimento nella nuova realtà sociale e scolastica da fornire ai nuovi alunni al momento del primo contatto con la scuola • Elaborazione e implementazione di criteri di valutazione condivisi 32 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Ufficio di segreteria e personale non docente La segreteria svolge un importante ruolo di raccordo tra l'attività didattica svolta dal personale docente e l'organizzazione amministrativa e gestionale della scuola. SEDE ED ORARI La Segreteria dell’Istituto Comprensivo Merano 2 ha sede presso la Scuola “G. Pascoli”, in via Vigneti 1, tel. 0473 237698, fax 0473 212114, e-mail [email protected]. L’apertura dell’Ufficio per il pubblico rispetta il seguente orario: mattino: da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 pomeriggio: martedì dalle ore 15,00 alle ore 17.00 giovedì dalle ore 14,00 alle ore 18,00 La Segreteria dispone, inoltre, di una sede staccata presso la scuola “L. Negrelli”, via Roma 128, tel. 0473 237499, fax 0473 211851, e-mail [email protected]. L’orario di apertura dell’Ufficio per il pubblico è il seguente: mattino: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 sabato dalle ore 9,00 alle ore 11,30 pomeriggio: martedì dalle ore 15,00 alle ore 17.00 giovedì dalle ore 14,00 alle ore 18,00 RESPONSABILE AMMINISTRATIVA A capo dei servizi di segreteria è preposto la segretaria scolastica, Sabrina Cannas, che svolge la sua funzione secondo le direttive della Dirigente Scolastica. Il segretario scolastico/la segretaria scolastica provvede, tra l'altro, • all'applicazione delle norme di legge nel rispetto delle eventuali direttive emanate dagli uffici provinciali centrali; • è membro d'ufficio del Consiglio d' Istituto e predispone la documentazione necessaria per ogni seduta e redige le deliberazioni • assegna i compiti al personale non docente della scuola, coordinandone e sorvegliandone i lavori, e si accerta che il servizio venga svolto nel rispetto della normativa vigente e degli obiettivi concordati; dirige i collaboratori e le collaboratrici assegnati, con cui concorda gli obiettivi d'intesa con la Dirigente Scolastica; svolge attività tutoriale di aggiornamento e formazione del personale assegnatogli/le; • predispone il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo con la Dirigente Scolastica; redige la documentazione relativa alle entrate ed ai pagamenti, firmandola • predispone i contratti di collaborazione autonoma e svolge i compiti attinenti ai doveri del sostituto d'imposta • amministra le entrate e le uscite connesse con l'utilizzo di aule scolastiche e di attrezzature per le attività extrascolastiche applicando le relative direttive della Provincia e del Comune; • predispone la documentazione per i revisori dei conti ed assume assieme al dirigente scolastico la 33 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II figura di interlocutore durante i controlli di gestione. COLLABORATORI DELLA SEGRETERIA In base alle norme provinciali, i collaboratori della segreteria svolgono questi compiti: • sono a disposizione del pubblico, provvedono al servizio telefonico e forniscono informazioni e indicazioni; svolgono lavori di collaborazione in tutte le funzioni e pratiche relative alla segreteria • Ai singoli collaboratori della segreteria del nostro Istituto Comprensivo sono affidati, nel quadro delle norme citate, questi compiti specifici: Roberto DALLAPE’ • Libri di testo per la scuola secondaria di I grado • Sport scolastico e attività didattiche degli alunni • Pratiche inerenti i docenti della scuola secondaria di I grado • Amministrazione trasferte per i docenti della scuola secondaria di I grado • Archivio della Scuola secondaria di primo grado Negrelli • Gestione dei collaboratori per l’integrazione degli alunni diversamente abili Daniela GHIOTTI • Gestione degli alunni della scuola primaria • Gestione programma POPCORN • Richieste di manutenzione scuole primarie Stefano LEUZZI • Gestione del protocollo e spedizione/archiviazione della posta • Pratiche relative ai docenti della scuola primaria • Convocazioni e tenuta dei verbali degli organi Collegiali • Assemblee sindacali e scioperi • Archivio della Scuola Pascoli di via Vigneti • Gestione pratiche della Dirigente Scolastica Rossana MAZZEI • Gestione degli alunni della scuola sec.I grado • Pratiche handicap della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado • Gestione programmi POPCORN • Amministrazione trasferte per i docenti della scuola primaria • Pratiche legate alla legge sulla sicurezza Karin OSS CECH • Pratiche legate alla Legge sulla privacy • Gestione docenti scuola primaria • Graduatorie interne dell’I.C. Nataly DE FALCO • Gestione degli acquisti e dell’inventario d’istituto • Libri di testo della scuola primaria • Pratiche inerenti la gestione del personale non docente • Autorizzazioni utilizzo aule e palestre BIBLIOTECARIE Susanna RENNER (Plessi: Giovanni Pascoli, Giovanni XXIII) • • • • • • Gestione del budget per l'intero IC Merano 2 Gestione degli ordini di libri, media e periodici per l'intero IC Merano 2 Catalogazione dei media e gestione del catalogo elettronico per l'intero IC Merano 2 Funzione di collegamento per le iniziative organizzate dalla Provincia e dalla Biblioteca Civica Membro del Consiglio di biblioteca della Biblioteca Civica Predisposizione di bibliografie per i plessi di competenza 34 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Gloria MANZINI (Plessi: San Pietro, Galileo Galilei, Luigi Negrelli) • • • • • • Gestione dei prestiti e delle restituzioni Laboratori in collaborazione con gli insegnanti Attività di promozione del libro e della lettura Sostegno all'attività didattica con percorsi ed attività di ricerca Predisposizione di bibliografie Funzione di collegamento per le iniziative organizzate dalla Provincia e dalla Biblioteca Civica BIDELLI I bidelli effettuano: • servizio di sorveglianza e di manutenzione • riordinano, controllano e puliscono regolarmente i locali e le superfici della scuola a loro assegnati nonché le relative pertinenze; prestano aiuto in caso di grandi lavori di pulizia effettuati nell'edificio scolastico • provvedono allo spostamento dell'arredo scolastico • consegnano alle/gli alunne/i ed agli insegnanti le comunicazioni della segreteria • provvedono alle commissioni nell'ambito del centro abitato • fanno fotocopie e altre riproduzioni • svolgono servizi ausiliari in segreteria ed in biblioteca • tengono i registri necessari Favorire la conoscenza da parte delle famiglie delle scelte che la scuola intende operare, facilitare la comunicazione trasparente ed efficace tra genitori e docenti. Rapporti scuola - famiglia Costituiscono momenti d’incontro tra scuola e famiglie: • le udienze individuali • le udienze generali • le assemblee di classe con i genitori ( nella scuola primaria) • i consigli di classe aperti (nella scuola secondaria di I grado) • la partecipazione agli altri organi collegiali (Consiglio d’Istituto, Comitato dei Genitori) • l’elezione dei rappresentanti dei genitori • le riunioni informative tenute dalla Dirigente Scolastica e dallo staff di dirigenza in occasione di: iscrizioni, orientamento scolastico, variazione tempo scuola, ecc. • le iniziative d’informazione e formazione rivolte ai genitori, organizzate dalla scuola in collaborazione con agenzie specializzate presenti nel territorio • la consultazione del Pof favorisce la conoscenza da parte delle famiglie delle scelte che la scuola intende operare Sito web e comunicazione on-line La scuola offre alle famiglie, ai docenti ed agli alunni un servizio informativo tramite il sito web www.icmerano2.it. Il sito offre vari servizi di documentazione delle attività della scuola ed è utilizzabile anche dagli alunni e dai loro docenti per la redazione di giornalini on-line. È inoltre possibile comunicare con la scuola via e-mail, inviando messaggi all’indirizzo [email protected] oppure direttamente alla Dirigente Scolastica. 35 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Fare degli organi collegiali luoghi di dialogo, senza pregiudizi né reticenze, tra tutte le componenti della scuola. Dare loro la capacità di operare scelte condivise e di ampio respiro e gli strumenti per valutarne gli effetti. Gestione collegiale Esistono varie occasioni volte a garantire il dialogo e concordare il progetto educativo tra la Dirigente, insegnanti e genitori. In particolare si tratta di riunioni periodiche degli organi preposti al funzionamento e al collegamento tra le parti coinvolte. Nello spirito dell’autonomia, per gestire la complessità della scuola, e nell’ottica della condivisione delle scelte, anche nella nostra scuola alla figura della Dirigente Scolastica è stato affiancato lo Staff di direzione (il docente vicario e i collaboratori eletti dal collegio, i docenti funzione-obiettivo, i fiduciari di plesso ed il segretario). Un ruolo importante rivestono i Referenti, indispensabili articolazioni del Collegio dei Docenti per approfondire tematiche ed elaborare proposte: • Referenti POF / Autovalutazione / Documentazione • Referenti Biblioteca e Sussidi Didattici • Referenti Orientamento • Referenti Educazione Interculturale • Referenti Integrazione e servizi sociali • Referenti Continuità scuola dell’infanzia-primaria • Referenti Continuità primaria-secondaria di primo grado • Referenti Multimedialità • Referenti Aggiornamento • Referenti Primo Soccorso e Sicurezza Oltre ai Referenti sono in funzione vari gruppi di lavoro per esigenze temporanee o esclusivamente di un grado di scuola. Gli organi collegiali dell'istituto, ai sensi della L.P. n. 20 del 18.10.1995, sono: CONSIGLIO DI ISTITUTO COMPOSIZIONE PRESIDENTE Consiglio: • 5 docenti • 1 docente di L2 • 6 genitori • Il responsa bile amministrativo • La dirigente scolastica Genitore FUNZIONI ELEZIONI Delibera: • Bilanci • Modalità di autofinanziamento • Organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola • Regolamento di istituto • Regolamento per le elezioni dei rappresentanti eletti nei consigli di classe e nel consiglio di Circolo/Istituto e dei rappresentanti dei docenti nel comitato di valutazione del servizio Individua: • Le linee generali del POF Adotta: • Il POF Individua: • Criteri e uso dei mezzi patrimoniali e finanziari • Orario scolastico Stabilisce: • Le mod alità delle elezioni DURATA 3 Anni 36 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Piano organizzativo di attività integrative ed extrascolastiche Fornisce: • Direttive per il programma annuale dei comitati dei genitori e degli studenti Delibera e finanzia: • Il POF Acquisisce: • Relazioni dei vari comitati Stipula: • Convenzioni con altre scuole, con enti locali, con università, con cooperative, con enti pubblici e privati, con esperti • COLLEGIO DEI DOCENTI COMPOSIZIONE Dirigente scolastica Tutti i docenti Collaboratori per alunni disabili (senza diritto di voto) Possono partecipare (senza diritto di voto) : • Presidente del Consiglio di Istituto • Presidente del Comitato dei genitori • • • FUNZIONI Delibera: • In materia di funzionamento didattico nel rispetto della libertà di insegnamento • Il piano annuale delle proprie attività, proposto dalla Dirigente scolastica Programma e delibera: • Nell’ambito della proprie competenze iniziative di aggiornamento e di sperimentazione Sottopone: • Al Consiglio di Istituto il progetto educativo dell’istituzione scolastica Valuta: • Periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica • Allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni; ciò avviene su iniziativa del Consiglio di Classe, sentiti preventivamente gli specialisti che operano in modo continuativo in ambito scolastico con compiti socio-psicopedagogici, medici e di orientamento, nonché sentiti i genitori o i rappresentanti legali degli interessati Provvede: • All’adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici Elegge: • I tre docenti incaricati di collaborare con la Dirigente scolastica sulla base dei criteri formulati con regolamento di esecuzione Esamina: • Le proposte e i suggerimenti che gli pervengono dal Comitato dei genitori e prende posizione in merito CONSIGLIO DI CLASSE MODALITA’ Membri titolari • • Consiglio aperto • • COMPOSIZIONE Tutti i docenti della classe 2 genitori PRESIDENZA Dirigente o insegnante delegato Tutti i docenti della classe Tutti i genitori Dirigente o insegnante delegato • • • • FUNZIONI Elabora proposte educative e didattiche Agevola i rapporti tra genitori, alunni e docenti Presenta e discute il POF Programma e presenta 37 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Solo docenti • Tutti i docenti della classe Dirigente o insegnante delegato • • • progetti particolari Coordina la didattica Si avvale dell’eventuale competenza di esperti Effettua la valutazione periodica e finale degli alunni COMITATO DEI GENITORI • • COMPOSIZIONE Genitori eletti nel Consiglio di Classe Genitori eletti nel Consiglio di Istituto PRESIDENZA Un genitore • • • • • • FUNZIONI Elabora proposte sulla programmazione e sull’organizzazione scolastica Elabora proposte sulla collaborazione scuola-genitori, sull’aggiornamento dei genitori Si esprime su questioni all’ordine del giorno del Consiglio di Istituto Elegge il presidente Concorre all’organizzazione dell’elezione dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto Elegge il rappresentante nella consulta provinciale dei genitori ASSEMBLEA DEI GENITORI COMPOSIZIONE Tutti i genitori possono riunirsi secondo le modalità stabilite dal Consiglio di Istituto PRESIDENZA Un genitore FUNZIONI Discussione, confronto e proposte a servizio della qualità della scuola I consigli di classe di classi parallele o di sezione, dello stesso plesso o della sede o sezione staccata, possono essere convocati in seduta comune COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI COMPOSIZIONE Tre docenti quali membri effettivi e tre quali membri supplenti PRESIDENZA La Dirigente FUNZIONI Sentita la relazione della Dirigente Scolastica, valuta il servizio prestato dai docenti durante il periodo di prova. Inoltre procede ad una valutazione del servizio ogni volta che il docente interessato lo richieda Gestire i conflitti senza il ricorso ad alcuna forma di violenza, né fisica, né verbale, ma rispettando la dignità di ciascuno. Fare della comunità scolastica anche un luogo di riflessione sui motivi dei conflitti e sulle possibili strategie di loro ricomposizione. Progetti “Educazione alla Salute” Sportello “…Parliamone…” Regolamento d’istituto 38 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Valorizzare le competenze di ciascuno e metterle al servizio dell’intera comunità scolastica. Favorire la conoscenza e la diffusione delle migliori pratiche didattiche. Accrescere il patrimonio didattico collettivo stimolando la formazione in servizio e l’aggiornamento. Attività di aggiornamento per i docenti L'attività di aggiornamento per i docenti di Merano viene organizzata, per quanto possibile, tra gli istituti comprensivi Merano 1 e Merano 2, in collaborazione con l’Area Pedagogica della Sovrintendenza e le diverse agenzie del territorio. Il Collegio Docenti dell’Istituto indica ogni anno delle tematiche legate ai bisogni di volta in volta individuati come prioritari rispetto alla realizzazione del POF. Per l’anno sc. 2014-’15 le attività di formazione obbligatorie supporteranno prioritariamente: • • • • I progetti di potenziamento linguistico-disciplinare L2-L3 secondo il metodo CLIL approvati sia per la scuola primaria che secondaria di I° grado; I laboratori didattici per matematica e italiano organizzati dall’Area Pedagogica della sovrintendenza scolastica; I laboratori “Metodi di insegnamento della letto-scrittura laboratoriale nelle classi prime della scuola primaria”/“Individuazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura nelle classi prime, nelle classi seconde, della scuola primaria”; Le problematiche relative alla sicurezza sul posto di lavoro. L’attività di aggiornamento sarà finanziata con uno stanziamento specifico attuato in sede di Bilancio di previsione. L’istituto prevede all’interno del calendario scolastico l’organizzazione di una giornata pedagogica comune a tutti i docenti del comprensivo. Gli insegnanti, nella predisposizione del proprio Piano di aggiornamento, potranno partecipare ed aderire alle attività di aggiornamento proposte a livello nazionale e provinciale. I criteri per la fruizione di permessi relativi alle attività di aggiornamento saranno concordati in sede di Collegio dei docenti. L’Istituto Comprensivo fa riferimento al Piano Provinciale di Aggiornamento. 39 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Competenze UNA SCUOLA CHE TRASMETTE AGLI ALUNNI UNA SOLIDA FORMAZIONE DI BASE, IL PIACERE DI APPRENDERE E GLI STRUMENTI PER IMPARARE. Trasmettere alle alunne / agli alunni fondate conoscenze, competenze e abilità in tutte le discipline facendo loro vivere esperienze didattiche significative. Far acquisire i diversi linguaggi necessari per comprendere e modificare la realtà. Realizzare l’eguaglianza delle opportunità e compensare lo svantaggio socioeconomico. Articolazione del curricolo OBIETTIVI • promuovere l’unitarietà dell’insegnamento: • per la/il bambina/o e la/il ragazza/o attenzione alla formazione globale • per l’insegnante superamento di atteggiamenti individualistici, legati ad una concezione settoriale dell’insegnamento • considerare le discipline non solo come fonte di informazione, ma anche come mezzo per costruire concetti, per educare all’agire sociale. • migliorare la produttività dei tempi didattici e di programmazione. • favorire maggiore continuità nel processo educativo. • individuare all’interno del curricolo concetti e/o abilità trasversali (a tal fine può essere utile disaggregare e/o riaggregare discipline o ambiti). • ricercare itinerari che: o abbiano come obiettivo comune la realizzazione di un “prodotto” motivante per le/gli alunne/i o coinvolgano un team o parti di un team, tutto un plesso, più scuole o durino tutto l’anno o parte dell’anno AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA PRIMARIA Gli ambiti vengono definiti in base alle affinità fra le discipline. In relazione alle specifiche competenze possedute dai docenti si procede a diversa strutturazione flessibile dell’ambito per facilitare i raccordi fra le discipline. L’assegnazione degli ambiti e delle discipline ha luogo in coincidenza con l’assegnazione delle classi ai docenti da parte della dirigente. Il tempo dedicato a ciascuna materia nell’anno – in relazione a specifici problemi (necessità di recupero, consolidamento, sviluppo) – è articolato in modo tale da incidere in maniera più significativa nei processi di apprendimento. 40 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Orario di insegnamento nella scuola primaria • • • • Scuola Primaria “G. Galilei” T.N. - Via E.Toti, 24 Merano Scuola Primaria “G. Pascoli” – Via Vigneti, 1 Merano Scuola Primaria “Giovanni XXIII“ – Via Nazionale, 31 Sinigo Scuola Primaria “San Pietro” – Via della Chiesa, 3 Lana Potenziamento linguistico in L2 - Scienze Tutte le classi prime dell’ Istituto Comprensivo Italiano 5,30 Tedesco 5+1 Matematica 5,30 Scienze 2 Inglese 2 Musica 1 Immagine 1 Motoria 2 Storia 1 Geografia 1 Religione 2 (5 in lingua +1in codocenza Scienze) (di cui1 in codocenza con L2) 41 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Potenziamento linguistico/disciplinare Classi I TP Scuola Primaria “G. Galilei”, Merano Classi I Scuola Primaria “San Pietro”, Lana Italiano 5,30 Tedesco 9 (di cui 3 ore in codocenza 1 Matematica +1 Scienze +1 Educazione) Matematica 5,30 (1 in codocenza con L2) Scienze 1 (in codocenza con L2) Inglese 2 Musica 1 (event.1 in codocenza in L2) Immagine 1 (event.1 in codocenza in L2) Motoria 2 (event.1 in codocenza in L2) Storia 1 Geografia 1 Religione 2 42 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Orario di insegnamento nella scuola primaria Per le classi II – III – IV – V II III IV V Italiano 5,30 5,30 5,30 5,30 Tedesco 6 6 6 6 Matematica 5,30 5,30 5,30 5,30 Scienze 1 1 1 1 Inglese 2 2 2 2 Musica 1 1 1 1 Immagine 1 1 1 1 Motoria 2 1 1 1 Storia 1 1 1 1 Geografia 1 1 1 1 Religione 2 2 2 2 (cfr Indicazioni provinciali per la definizione dei curricoli) * In tutte le prime e le seconde classi della Scuola Primaria è prevista una seconda ora di Corpo, movimento, sport con la collaborazione di un esperto esterno. Allegati: Progetto “Scienze in tedesco” e Progetto potenziamento-disciplinare secondo il metodo CLIL scuole San Pietro – Galilei TP Obiettivi • Promuovere attività interdisciplinari in ambito motorio • Promuovere la partecipazione/programmazione all’attività sportiva organizzata dall’Ufficio sport scolastico per la scuola primaria • Promuovere il potenziamento linguistico disciplinare La Scuola Primaria “San Pietro” di Lana avvalendosi delle ore facoltative opzionali, organizza i seguenti percorsi per il 2015: • Il Wahlfachangebote che prevede una programmazione aperta delle attività opzionali facoltative da parte delle scuole primarie di Lana (Lanenegg afferente allo Schulsprengel 1 e San Pietro afferente alla IC Merano 2) per permettere ai rispettivi scolari, se interessati, di frequentare i laboratori organizzati dalla scuola dell’altra lingua. Per questo la scuola San Pietro offre due laboratori “Yoga in inglese” (per le classi I e II) e “Capoeira” (per le III, IV e V). Anche la scuola Lanegg, in logica di reciprocità, offre, ai bambini della scuola primaria S. Pietro, un’offerta ampia e diversificata. Si conferma un’ottima partecipazione sia in termini quantitativi che in termini qualitativi. La scuola San Pietro organizza anche in orario curricolare (ore di educazione motoria, tedesco L2 ecc.) attività con la scuola dell’infanzia in lingua tedesca. 43 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Orario di insegnamento nella scuola primaria 2 TEMPO PIENO • Scuola Primaria “G. Galilei” - Via E.Toti, 24 Merano Classi II Disciplina Italiano Storia -ed alla cittadinanza Geografia Arte e immagine Matematica Scienze - tecnologia Corpo movimento e sport Musica Inglese Tedesco Religione TOTALE Classi III IV V Ore sett.li 6.15 1.30 1 2 6 2 2 1 2 5.30 2 31.15 Disciplina Italiano Storia -ed alla cittadinanza Geografia Arte e immagine Matematica Scienze - tecnologia Corpo movimento e sport Musica Inglese Tedesco Religione TOTALE Ore sett.li 6.15 2 2 1.30 6 2 1 1 2 5.30 2 31.15 ORE Pausa mattutina Mensa ed interscuola Ore di insegnamento disciplinare TOTALE 1,15 7,30 31,15 40 44 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Orario di insegnamento nella scuola secondaria di primo grado Discipline I° anno II° anno III°anno Italiano 5 5 5 Storia 2 2 2 Geografia 2 2 + 16 (annuali) 2 Tedesco L2 5 5 5 Inglese L3 3 3 3 Scienze matematiche 2 2+ 16 (annuali) 2 Matematica 4 4 4 Tecnologia 2 2 2 Arte e immagine 2 + 11 2 2 Musica 2 + 11 2 2 Movimento e sport 2 + 11 2 2 Religione 1 1 1 Potenziamento L2 1 1 Potenziamento L3 Tic/laboratorio scienze/ cittadinanza di 1 (anno sc. 2013-’14) 1 1 1 (cfr Indicazioni provinciali per la definizione dei curricoli) La Scuola Secondaria di Primo grado si avvale delle ore facoltative opzionali per organizzare laboratori di potenziamento nelle seguenti discipline: Italiano, Matematica, L2 Tedesco, L3 Inglese 45 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Stimolare la curiosità delle/gli alunne/i per i contenuti disciplinari, trasmettere loro l’entusiasmo per l’apprendimento e il piacere di imparare anche mediante laboratori e progetti interdisciplinari che tengano conto dei loro interessi e delle loro aspettative. ll laboratorio CHE COS’È E’ un luogo, non solo fisico, ma anche uno “spazio mentale”, dove le conoscenze sono acquisite attraverso il fare. Può essere l’aula ”normale”, ma anche un luogo attrezzato (dentro o fuori della scuola) che, diversamente dalle altre aule, non è occupato da una classe, ma ospita, a rotazione, classi diverse o gruppi interclasse, guidati da uno o più insegnanti esperti in una o più attività specifiche. Per ogni aula attrezzata esiste un responsabile, che cura i materiali conservati e collabora alla progettazione delle attività. QUALE DIDATTICA PER IL LABORATORIO Attiva: dà modo alle/gli alunne/i di partecipare alle varie attività direttamente “facendo”, ma nello stesso tempo, rispettando i loro tempi e ritmi Flessibile: prevede momenti di lavoro individuale e di gruppo Trasversale: crea una vera e propria circolarità tra le risorse coinvolte in questo “diverso” percorso formativo. o o QUALI OBIETTIVI HA o maturare la conoscenza di sé, delle proprie abilità e dei propri interessi o favorire la socializzazione acquisire competenze e conoscenze legate ai contenuti e ai metodi di lavoro del laboratorio potenziare le capacità di apprendimento attraverso la varietà di linguaggi RISORSE o utilizzo di risorse interne e consulenza di esperti in locali della scuola o esterni (Palaghiaccio, piscina, ….). Favorire l’acquisizione di metodi, tecniche e strategie di autoapprendimento e l’applicazione e il riutilizzo delle conoscenze in discipline e contesti diversi. Imparare a imparare: le scelte didattiche • • • Conoscere e saper usare gli strumenti didattici più idonei all’apprendimento: la lezione, i testi scolastici, i quaderni, il vocabolario, Internet, la biblioteca, ecc… Superare le difficoltà legate alla comprensione del testo ( ricerca delle informazioni, capire i nessi logici,…) Sviluppare delle strategie per adoperare al meglio il metodo di studio: piani strutturati di approccio al testo ( prendere appunti, sottolineare, evidenziare parti o “ parole chiave”…), mnemotecniche, sintesi scritte, studio a piccoli gruppi ( cooperative learning ), tecniche di problem solving, ascolto ed esposizione orale, rielaborazione personale. 46 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II PROPOS TE MODALITÀ DI ATTUAZIONE classe intera piccoli gruppi classi aperte LEZIONI FRONTALI • • • PERCORSI DIFFERENZIATI piccoli gruppi classi aperte • • • piccoli gruppi classi aperte progetti OBIETTIVI SPECIFICI sviluppare i contenuti disciplinari sviluppare attenzione e concentrazione abituare all’autocontrollo • • superamento dell’egocentrismo migliorare il grado di autonomia • accrescere l’autostima • favorire lo spirito di collaborazione • conoscere, rispettare e valorizzare le diversità • potenziare la motivazione alla ricerca e/o allo studio • favorire lo spirito di relazionalità • disponibilità al confronto • ampliamento dell’offerta formativa (recupero, approfondimento, potenziamento) • motivare e suscitare interesse • sviluppare attitudini individuali • sviluppare la creatività • migliorare la concentrazione e l’attenzione • sviluppare il senso di responsabilità • favorire la socializzazione • promuovere l’alfabetizzazione • interagire in modo corretto e cooperativo nel gruppo • • • • • • Programmazione Spazi Contemporaneità Compresenze Orario Insegnante di sostegno e/o collaboratore all’integrazione • • • • spazi laboratori attrezzati risorse economiche formazione e aggiornamento insegnanti consulenti, figure di sistema • • • • • ATTIVITÁ DI LABORATORIO OBIETTIVI GENERALI • • • • programmazione didattica orario d’insegnamento materiali didattici insegnante di sostegno e/o collaboratore all’integrazione PERSONE E STRUMENTI esperti, consulenti, mediatori linguistici lavagna, lavagna luminosa, LIM computer, videoregistrat. , schede, libri esperti, consulenti, mediatori linguistici lavagna, lavagna luminosa, LIM computer, videoregistrat. , schede, libri esperti, consulenti, mediatori linguistici lavagna, lavagna luminosa, LIM computer, videoregistrat. , schede, libri 47 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II gruppo classe USCITE DIDATTICHE • • • • • socializzazione autonomia conoscenza del territorio come risorsa verifica di quanto appreso in classe • • • • • coinvolgimento del team programmazione non sommativa ma interdisciplinare collaborazione con enti e associazioni flessibilità dell’orario aggiornamento e formazione insegnanti esperti, consulenti, mediatori linguistici lavagna, lavagna luminosa, LIM computer, videoregistrat. , schede, libri Lavorare per progetti In una società complessa, ricca di stimoli e in continua trasformazione, in cui è difficile orientarsi e trovare la propria strada, risulta necessario moltiplicare le occasioni in cui le/i ragazze/i possono entrare in contatto con la realtà e sviluppare un’identità costruttiva e originale. Ciò diventa possibile attraverso progetti che avvicinano gli studenti e le studentesse al mondo in cui vivono, fornendo loro problemi veri da risolvere, al fine di acquisire competenze e capacità applicabili in altri campi e situazioni. Secondo la Circ. min.le n. 17.4./32.11/12597 del 17 sett. 2004,“per progetto s’intende un processo complesso di carattere pluridisciplinare articolato in varie fasi (quali l’analisi del contesto, ideazione, pianificazione, implementazione, monitoraggio, conclusione, valutazione), finalizzato ad introdurre e gestire l’innovazione producendo un risultato intenzionale comunicabile all’esterno, da raggiungere mediante metodologie, tecniche e risorse adeguate (umane, temporali, economiche, logistiche ecc.).”Esistono, dunque, varie tipologie di progetti che si attuano nel nostro Istituto. •progetti elaborati e attuati esclusivamente dagli/dalle insegnanti •progetti attuati in collaborazione con enti esterni (Educazione all’Affettività; Educazione Ambientale; Educazione alla Salute) Criteri relativi ai “Progetti Didattici” Il Collegio dei Docenti ha definito questi criteri per la realizzazione ed il finanziamento dei progetti didattici: • ripartizione in modo proporzionale al numero degli alunni: o scuola primaria 65% (Pascoli 21% - Galilei 47% - Giovanni XXIII 24% - San Pietro 8% ) scuola secondaria Negrelli 35% • nel caso di non utilizzo delle risorse, disponibilità delle stesse per altri progetti richiesti • presenza di più requisiti, qui indicati in ordine di rilevanza: o sostenere e potenziare le scelte fondamentali del P.O.F.; o favorire l ‘innovazione; o preferire esperti locali; o descrivere in modo dettagliato la finalizzazione delle ore di lavoro straordinario di insegnamento e funzionali all’insegnamento dei docenti; o valorizzare le competenze presenti nell’Istituto, mettendole a disposizione dell’Istituto stesso; o favorire l’interdisciplinarietà; o attivare esperienze di documentazione e creazione di archivi didattici. Scuola secondaria di primo grado “L. Negrelli” Progetti-attività extra e parascolastiche da svolgere in orario extrascolastico per la scuola secondaria di primo grado L.Negrelli. Criteri di partecipazione 48 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Cosa quando dove chi criteri Soggiorno di educazione ambientale a Dobbiaco settembre 2013 Centro di educazione ambientale tutti gli studenti delle 5 seconde classi Non parteciperanno al progetto tutti coloro che avranno meno di 8 in condotta nella valutazione di giugno 2013 (primo periodo anno scolastico) Grand Hotel Dobbiaco Laboratorio musicale tutto l’anno Negrelli tutti gli studenti interessati Laboratorio teatrale ottobre-dicembre Negrelli tutti gli studenti interessati Partecipazione a Rappresentazioni teatrali tutto l’anno scolastico Teatro Puccini tutti una rappresentazione sarà programmata esclusivamente per gli studenti che nelle valutazioni di gennaio 2014 conseguiranno almeno la media dell’8 Viaggio di istruzione a Dachau II° quadrimestre Dachau per le classi III interessate saranno esclusi tutti coloro che prenderanno meno di 8 in condotta nella valutazione del I° quadrimestre Approfondimento italiano (prove Invalsi) II quadrimestre Negrelli classi terze parere positivo dell’insegnante di classe Approfondimento Matematica (prove Invalsi) II quadrimestre Negrelli classi terze parere positivo dell’insegnante di classe Concorso Kangouru (eccellenze matematica) II° quadrimestre Negrelli classi I e II parere positivo dell’insegnante di classe Certificazioni tedesco tutto l’anno Negrelli studenti interessati delle classi II e III con parere positivo dell’insegnante di classe Certificazione inglese tutto anno scolastico Negrelli max 15 studenti Prerequisito di selezione: tutti gli studenti interessati che a giugno dell’anno precedente hanno preso almeno 8 nella disciplina. (Teatro Stabile di Bolzano) Graduatoria in base alla media di promozione della anno precedente. Soggiorno linguistico in paese anglofono settembre 2013 tutti gli studenti interessati che a giugno prenderanno almeno 8 nella lingua e almeno 9 in condotta Gruppo sportivo tutto l’anno Uscite di accoglienza settembre 2013 tutti e le prime classi Verona maggio/giugno 2014 tutte le prime classi Negrelli tutti gli studenti interessati 49 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Favorire il recupero ed il potenziamento delle competenze di ciascuno in tutti i campi da quello linguistico e umanistico a quello scientifico e matematico, da quello artistico, tecnico e musicale a quello sportivo. Favorire mediante attività didattiche differenziate e ricche, anche di tipo pratico, lo sviluppo nelle/gli alunne/i di una pluralità di interessi. Progetti di recupero e potenziamento CHE COSA SONO Sono progetti che mirano, da un lato, al recupero delle abilità di base e, dall’altro, ad ampliare le conoscenze delle/gli alunne/i che presentano già una buona preparazione. QUALI SONO I FONDAMENTI • offrire alle/gli alunne/i la possibilità di seguire il proprio ritmo di apprendimento, individualizzandolo • stimolare le/gli alunne/i che presentano già un buon livello di preparazione QUALI SONO GLI OBIETTIVI Il gruppo recupero • raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dalle singole discipline • acquisizione di una sufficiente sicurezza nell’esposizione • acquisizione di una discreta autonomia nell’organizzazione del lavoro scolastico • miglioramento e consolidamento dei tempi di concentrazione il gruppo potenziamento • consolidamento/ampliamento dell’apprendimento delle singole discipline • sviluppo delle capacità di rielaborazione personale • sviluppo delle capacità critiche IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA • attiva compresenze • struttura fasce orarie per il recupero a classi aperte • corsi estivi di recupero di lingua italiana e tedesca per alunni stranieri, in collaborazione con il centro linguistico RISORSE Utilizzo di risorse interne (docenti delle diverse discipline, docenti di sostegno) che condiziona la realizzabilità dei progetti. Utilizzo di risorse esterne, quali collaborazioni con il centro linguistico. Inoltre, in tutte le scuole dell’istituto comprensivo sono iscritti e frequentano bambini stranieri di diversa provenienza. All’interno di questo fenomeno si devono distinguere tre tipi di particolarità: • Bambini appena emigrati che non conoscono l’italiano • Bambini già frequentanti che, però, non padroneggiano la lingua italiana • Bambini nati in Italia, ma che ancora non riescono a comunicare correttamente nella lingua italiana In tutti i casi si attuano dei percorsi di alfabetizzazione. In alcuni momenti si richiede l’ausilio di un mediatore linguistico della stessa lingua dell’alunno. Il percorso di alfabetizzazione viene effettuato con le risorse interne della scuola, attingendo dall’orario delle compresenze o da altre tipologie di orario curricolare. L’alfabetizzazione, dopo l’accoglienza, è il primo importante passo al fine di favorire l’integrazione, la condivisione dei valori di una società plurale, l’appartenenza a un gruppo. 50 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “L. NEGRELLI” Progetto di potenziamento linguistico disciplinare L2 – L 3 CHE COS’E’ E’ un progetto che mira al potenziamento della conoscenza linguistica L2 (tedesco) ed L3 (inglese), coinvolge tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado ed ha una durata triennale. Le discipline interessate, (scienze motorie, arte e immagine, musica, scienze, geografia,cittadinanza), per un pacchetto di ore annuali, verranno veicolate in L2 (tedesco) nelle prime e seconde classi ed in L3 (inglese) nelle terze classi. In quest’ultime, inoltre, per un’ora settimanale, i docenti di classe saranno accompagnati da una lettrice di madre lingua inglese. GESTIONE DELLE ORE ANNUALI: 1 ora curricolare settimanale della quota oraria riservata all’Istituzione scolastica dalle Indicazioni Provinciali per la definizione dei curricoli relativi alla scuola secondaria di primo grado ad L2 per ogni classe prima ed ogni classe seconda (105 ore annuali per tutte le prime e 105 ore annuali per tutte le seconde). Per un totale di 210 ore 1 ora settimanale a scienze motorie, musica, arte ed immagine, scienze e geografia per tutte e cinque le prime classi (complessivamente 35 ore annuali per tutte e cinque le prime a disciplina ) FINALITÀ TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE COINVOLTE: • • • • • • • • • Privilegiare una didattica laboratoriale; Sviluppare attività motivanti che favoriscono esperienze cognitive positive; Acquisire un rinforzo di quanto appreso attraverso una didattica del “fare”; Stimolare la comprensione per poi poter partecipare; Aumentare le possibilità di comunicazione; Dare autenticità alla lingua; Sperimentare metodologie diverse utilizzando materiali non strutturati; Favorire la collaborazione e l’integrazione di competenze diverse tra gli insegnanti; Condividere la didattica. IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA • • • Organizza l’orario settimanale per permettere l’attuazione del progetto Coinvolge tutti gli insegnanti della scuola Stabilisce i criteri di valutazione con la partecipazione attiva degli alunni visti non solo come soggetti da valutare, ma come soggetti che valutano insieme agli insegnanti l’intero percorso Il progetto sarà seguito e dall’INTENDENZA SCOLASTICA PROVINCIALE ALLEGATO: Competenze Disciplinari Progetto “ Individuazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura” Il progetto “Individuazione precoce delle difficoltà di letto - scrittura”, avviato nel corso dell’a.s. 2003/4, è rivolto ai docenti e agli alunni delle classi prime,seconde e terze delle scuole primarie degli Istituti comprensivi Merano I e Merano II ed alla scuola dell’Infanzia del Primo Circolo di Merano con l’intervento di esperti e personale interno. Referenti per la dislessia annualmente vengono individuati dalla Dirigente Scolastica, all'interno del corpo docenti della scuola primaria, dei referenti, uno per plesso, che hanno il compito di: • formarsi; • somministrare le prove nelle diverse classi; • raccogliere i dati che verranno poi tabulati e consegnati agli esperti/formatori • essere punto di riferimento per consigli e/o chiarimenti 51 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Formazione specifica degli insegnanti che prevede un corso di formazione in fase iniziale e incontri di formazione in itinere con studio in gruppo e consulenze individuali ai docenti sui risultati avuti nelle diverse, su approfondimenti e ulteriori analisi e verifiche dei dati per individuare precocemente le eventuali difficoltà di apprendimento degli alunni, ma soprattutto per lo studio di strategie metodologico - didattiche per intervenire in modo efficace e con strumenti adeguati.. Collaborazione fra operatori sanitari del territorio ed insegnanti, potenziata dall´utilizzo di un chiaro protocollo di azione e di intervento che accompagna le fasi del lavoro del progetto ( procedure, date e modalità di invio ai servizi medici e riabilitativi - pediatra di base, neuropsichiatra, logopedista, psicologo-) per ottimizzare tempo e risorse umane ed economiche. Per le classi coinvolte nel progetto sono previste le seguenti prove: Classe I prima prova a gennaio: dettato di 16 parole - seconda prova in maggio: dettato di 16 parole + prova di transcodifica Classe II prima prova a novembre: dettato + prova comprensione del testo - seconda prova aprile: dettato + comprensione del testo Classe III unica prova a dicembre: dettato + prova comprensione del testo Il progetto è promosso e sostenuto dall’ INTENDENZA SCOLASTICA Progetti “Attività sportive” CHE COSA SONO Costituiscono una parte integrante del progetto educativo e concorrono al processo di formazione e crescita complessiva delle/gli alunne/i QUALI SONO I FONDAMENTI Favorire la massima partecipazione di tutti gli alunni (portatori di handicap, fuori età) adottando soluzioni organizzative e regole proprie del mondo della scuola QUALI OBIETTIVI HANNO • gettare le basi per lo sviluppo di una cultura motoria e sportiva • far vivere la competizione come verifica personale superando la motivazione centrata sulla “vittoria”, nel rispetto dei ritmi personali IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA • dà ampio spazio all’attività sportiva interna alla scuola che coinvolge la totalità delle alunne e degli alunni (vedi corsa campestre, atletica leggera, tornei tra classi, …) • aderisce ai giochi sportivi studenteschi • promuove laboratori sportivi anche in strutture esterne alla scuola (piscina, circolo ippico, palaghiaccio, campo di calcio, Merano 2000,…) per fare conoscere le risorse del territorio in ambito sportivo RISORSE Alcuni progetti ricevono un contributo straordinario dall’ Intendenza Scolastica. Il progetto extracurricolare della scuola primaria è organizzato e pagato dal comune di Merano (Assessorato allo sport). Progetto “Biblioteca” CHE COS’È E’ un progetto che mira a garantire l’utilizzo dei linguaggi scritti articolati nelle forme dell’ascolto, della lettura e del parlato. Per questo si colloca nell’obiettivo più ampio della formazione della persona. QUALI SONO I FONDAMENTI Educazione alla lettura vuol dire stimolare la curiosità e la ricerca di risposte. La lettura deve diventare nella vita dell’alunna/o un’attività libera e piacevole e non un dovere scolastico. Il libro non è una realtà contrapposta o alternativa agli altri media, ma si pone con pari dignità tra tutti gli ambiti comunicativi, che utilizzano linguaggi verbali, gestuali, visivi ed audiovisivi. QUALI OBIETTIVI HA • formare un lettore autonomo e consapevole • lettura come decodifica e comprensione del testo scritto. 52 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II • lettura come percorso verso una pluralità di testi: letterari, scientifici ... IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA L’istituto dispone di una biblioteca suddivisa su cinque sedi, denominata “Biblioteca di grande scuola”, e curate da due bibliotecarie che garantiscono l’apertura settimanale anche su più giorni . Ogni plesso ha un locale biblioteca ed un’insegnante referente che è membro del Consiglio di Biblioteca . La dotazione dei media viene potenziata periodicamente attraverso acquisti sia su indicazione degli insegnanti sia attraverso la partecipazione agli acquisti coordinati, organizzati dall’Ufficio Biblioteche e Audiovisivi della Provincia. Tale materiale viene catalogato ed inserito nel catalogo informatizzato della Provincia Bolzano (BIS). La scuola,in stretta collaborazione con le bibliotecarie, nell’ottica di potenziare il ruolo della biblioteca nella vita scolastica, integrandola anche con quella Comunale, attiva le seguenti attività: • lettura • tornei di lettura • prestito • progetti, anche con esperti esterni, su tematiche varie riguardanti il libro e la lettura • letture in biblioteca • laboratori di poesia • didattica della biblioteca • lezioni di storia della scrittura, del libro e della stampa • laboratori sull’alfabeto e sui numeri per le prime classi • insegnamento all’utilizzo autonomo del libro La biblioteca collabora inoltre attivamente con la Biblioteca Civica per progettare ed usufruire di iniziative specifiche dedicate alla scuola come letture, spettacoli teatrali legati al libro, laboratori artistici nell’ambito della Rassegna 1 2 3 Ópla e visite guidate. Oltre a questo la biblioteca offre il proprio appoggio agli insegnanti e alla didattica, sia mettendo a disposizione materiale già presente ed acquistando nuovo materiale per l'approfondimento di specifici percorsi di lettura o specifici progetti a carattere storico / scientifico, sia reperendo informazioni e materiali da altre biblioteche del territorio. Progetti “Teatro” CHE COSA SONO Sono progetti predisposti dall’ Intendenza Scolastica e dal Comune di Merano, che propongono spettacoli di qualità adatti a bambini/e e ragazzi/e, in collaborazione con la scuola. QUALI SONO I FONDAMENTI Fare teatro e vedere teatro sono un’esperienza ormai entrata di diritto nella scuola e costituisce un importante momento educativo nella vita dell’alunna/o. QUALI OBIETTIVI HANNO • conoscere le caratteristiche del linguaggio teatrale e l’interrelazione esistente tra i diversi linguaggi: verbale, gestuale, iconico, sonoro • sviluppare buone capacità di attenzione e concentrazione • offrire proposte diversificate dal punto di vista dei linguaggi, dei generi, del registro e del contenuto • offrire spettacoli “dal vivo” in quanto il teatro è un momento particolare, in cui lo spettatore prova in diretta, percezioni, sentimenti, emozioni che gli permettono di conoscere se stesso, gli altri, il mondo. • offrire percorsi di lavoro ed attività preparatorie allo spettacolo a cui si assisterà • sfruttare il momento del “dopo spettacolo” come possibilità di confronto e accrescere le capacità di critica nei confronti dei contenuti proposti e dei mezzi espressivi usati • offrire la possibilità di arricchire il lessico per quanto riguarda la seconda lingua e la lingua inglese, in quanto uno dei due spettacoli è condotto in entrambe le lingue. IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA L’insegnante referente prende contatti con l’ Intendenza / il Comune concorda le date, assegna i posti a teatro e fornisce il materiale apposito alle insegnanti affinché possano procedere alla dovuta preparazione delle/gli alunne/i della scuola, che assisterà alle rappresentazioni teatrali. 53 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Progetti “ Educazione stradale” CLASSI COINVOLTE: Tutte le classi dell’Istituto INSEGNANTI Nella scuola primaria,gli interventi sono organizzati e gestiti dai Vigili urbani e/o da altri Enti. Nella scuola secondaria da docenti interni nelle classi prime e seconde e, nelle classi terze, ci si avvale della collaborazione di un esperto della scuola guida per la preparazione ai fini del conseguimento del patentino del ciclomotore. FINALITÀ E OBIETTIVI • favorire la capacità di mettere in atto comportamenti corretti e responsabili sulla strada relativamente alla fascia di età (pedoni, ciclisti, motociclisti) • saper individuare e applicare (in relazione al comportamento richiesto) le norme principali del Codice della Strada • saper individuare interventi opportuni in caso di incidente (pronto soccorso); MODALITÀ • attività in cortile, in spazi attrezzati, sulla strada • visione dei filmati sul comportamento del pedone, del ciclista, del ciclomotorista, della segnaletica stradale, commenti, considerazioni; • consultazione e commento di pagine di cronaca nera sui quotidiani locali; • utilizzo di sussidi didattici; • percorso cittadino al fine di approfondire e verificare le conoscenze acquisite in classe • principali elementi di pronto soccorso In particolare per la classe III della scuola secondaria di I grado: • utilizzo del CD-ROM sull’educazione stradale fornito per acquisire nuove informazioni e consolidare quelle precedentemente acquisite; • corso con verifica a fine anno organizzato con la collaborazione della Sovrintendenza Scolastica previsto per il conseguimento del patentino di ciclomotorista per le/gli alunne/i che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età; • esame di pratica sostenuto presso il Safety Park di Vadena Costruire una competenza mediatica e informatica adeguata, educando ad un uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, sapendone riconoscerne potenzialità e pericoli. Progetti “Multimedialità” CHE COSA SONO Sono interventi educativi che mirano a introdurre nella scuola gli strumenti multimediali a sostegno dei processi formativi. QUALI SONO I FONDAMENTI Il futuro prevede una sempre maggiore presenza di nuove tecnologie sia nella comunicazione sia nel mondo del lavoro. QUALI OBIETTIVI HANNO • Accostare l’alunna/o al computer per cominciare a vederne capacità e potenzialità • Favorire l’espressione attraverso un uso attivo e creativo delle tecnologie • Favorire la comunicazione interpersonale, anche a distanza IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA • Gli/le insegnanti del modulo o della scuola predispongono progetti “speciali”, ma integrati nella programmazione curricolare • Attivano laboratori 54 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II RISORSE • contributo della Provincia. Attualmente la scuola presenta progetti pluriennali di acquisto di software e hardware per lo sviluppo delle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) • aggiornamento diffuso • funzione obiettivo Dall’anno scol. 2006/07 gli insegnanti, hanno la possibilità di condividere i loro documenti all'interno del sito web d'Istituto. Lo spazio a disposizione è basato sulla “piattaforma multimediale” Dokeos ed offre molteplici possibilità: viene utilizzato dai gruppi di lavoro e dai membri delle diverse commissioni per raccogliere il materiale prodotto e/ o per avvisi e comunicazioni La scuola ha redatto, inoltre, il documento per una politica d’uso accettabile e sicuro della rete (P.U.A.), che si basa sulle linee guida delle politiche nazionali e provinciali in merito alla sicurezza sull’uso della rete e dei dati personali. ( ALLEGATO : DOCUMENTO PER UNA POLITICA D’USO ACCETTABILE E SICURO DELLA RETE (P.U.A.) Scuola secondaria di primo grado “Luigi Negrelli” Progetto Tablet CHE COS’E’ La scuola L.Negrelli, grazie alla disponibilità della Samsung coreana, utilizza in una classe i tablets e il programma di gestione dell’aula scolastica “Smart School” QUALI OBIETTIVI HA • Programmare e creare attività didattiche interattive e verifiche con il programma “Smart School”; • Individuare, utilizzare (quando disponibili), ma anche progettare manuali scolastici; • Individuare e mettersi in contatto con le case editrici che forniscono libri di testo anche in formato elettronico; • Ricercare e verificare l'efficacia didattica di apps nei rispettivi ambiti disciplinari; • Programmare attività didattiche che prevedano per gli studenti percorsi, anche individuali, di ricerca e documentazione in internet; • Insegnare ai ragazzi come effettuare le ricerche sul web e ad un uso consapevole di internet; • Utilizzare ambienti e-learning per mettere a disposizione degli studenti materiali didattici, per assegnare e raccogliere "compiti", per effettuare verifiche ecc. VALUTAZIONE Si valutano in itinere tutti gli obiettivi previsti dal progetto, in modo da valorizzarne le potenzialità e facendo emergere eventuali criticità nell’uso quotidiano dei tablets, in particolare si osservano: • Punti in comune fra didattica tradizionale e innovativa • Competenze sviluppate dai singoli alunni • Vantaggi rispetto all’uso di netbook, notebook o pc desktop RISORSE • Utilizzo dei tablets offerti dalla casa coreana Samsung • Coinvolgimento dell’intero consiglio di classe della II E La scuola mantiene i contatti con i responsabili della Samsung per segnalare eventuali problematiche hardware, software, indicare e proporre aspetti migliorativi e adattamenti del software alla realtà scolastica italiana. 55 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Valutare e componenti insegnante, rispettando attivamente formativo. autovalutare sistematicamente l’operato di tutte le scolastiche (alunne/i, insegnanti, genitori, personale non dirigente), facendo riferimento a metodi riconosciuti e la dignità di tutti i soggetti coinvolti. Collaborare con le agenzie incaricate della valutazione del sistema Iniziative di auto-valutazione d’Istituto L’IC Merano 2 per l’anno scolastico 2014 / 2015 decide di avvalersi delle Rilevazioni Nazionali sugli Apprendimenti nelle classi II e V primarie e nelle classi I e III della scuola secondaria di primo grado (Rilevazioni INVALSI) come utile riferimento esterno per integrare e migliorare gli elementi di valutazione attualmente esistenti nella scuola. Si cercherà di integrare la valutazione oggettiva delle prove INVALSI alla valutazione soggettiva degli insegnanti che devono tenere conto di problematiche , difficoltà , progressi e crescita di ogni singolo alunno inserito in un contesto socio-culturale specifico L’INVALSI offre, inoltre, la possibilità di comparare in maniera oggettiva i risultati di classi parallele della stessa scuola con quelli di altre classi di plessi diversi e pone la necessità di monitorare l’evoluzione di risultati e i relativi miglioramenti nel tempo. Piano di Miglioramento La scuola predispone un Piano di Miglioramento per : • aprire una riflessione in termini di misurazione degli esiti e valutazione dei processi • ragionare sulla significatività degli apprendimenti • stabilire strategie di miglioramento comuni per tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo. FINALITA’ • Migliorare i livelli di apprendimento • Migliorare i risultati di istituto relativi alle competenze previste negli ambiti di italiano e matematica • Riesaminare e monitorare le didattiche in relazione ai risultati • Riesaminare e verificare il Curricolo d’Istituto SOGGETTI COINVOLTI • Dirigente Scolastica • Referente di Istituto • Commissione di lavoro • Ambito disciplinare di italiano • Ambito disciplinare di matematica • Collegio dei Docenti • Esperti esterni Codice etico di auto-valutazione d’Istituto Il Codice di Auto-valutazione è stato approvato dal CD nell’a.s. 2004/05. La valutazione non riguarda le persone, ma i nostri principali obiettivi (didattici, organizzativi, gestionali). Le finalità della valutazione sono: • Individuare i “pieni” e i “vuoti” della nostra azione così da apportare significativi miglioramenti • Accrescere il senso di appartenenza e di identificazione positiva nell’I.C. • In ogni fase della valutazione il reciproco rispetto è indispensabile. • Noi assumiamo collettivamente e non solo individualmente le nostre responsabilità. • I dati personali sono accessibili al solo interessato, mentre quelli riassuntivi e collettivi sono accessibili a tutti coloro che è opportuno li conoscano. • Il campo d’indagine non deve essere generico ed imprecisato, ma delimitato e chiaro. • La metodologia usata nell’indagine deve essere conosciuta a priori ed applicata correttamente. • I confronti devono essere effettuati tenendo conto di standard il più possibile oggettivi. • I dati raccolti devono aiutarci a: o riflettere su noi stessi o fare delle scelte conseguenti, esplicite, dichiarate e condivise o programmare le azioni successive mirate al miglioramento dei risultati 56 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Valutazione dei progetti La scuola avverte l’esigenza di disporre di dati valutativi sui progetti che realizza, sia di quelli completamente gestiti dalla scuola che di quelli che richiedono la collaborazione di terzi. Ciò sia allo scopo di migliorarli nelle fasi di progettazione e realizzazione nonché di valutarne l’impatto didattico ed il rapporto costi benefici. Per questo motivo, l’Istituto ha approvato di utilizzare accanto alla relazione finale prevista per i progetti di educazione ambientale e alla salute, delle schede di valutazione specifiche di cui è richiesta la compilazione ai docenti, agli esperti e, in determinati casi, agli studenti. La Dirigente individua poi i docenti incaricati di riassumere le indicazioni emerse e di riferirle al Collegio Docenti ed al Consiglio d’Istituto. Le valutazioni emerse forniranno la base per la ripresentazione e/o la prosecuzione di quanto svolto anche la dirigenza e la segreteria valuteranno la correttezza della procedura organizzativa. In questo modo si vuole garantire l'efficacia degli interventi e l'efficienza e la correttezza della gestione. Valutazione delle competenze tramite certificazioni esterne L’introduzione graduale e su base volontaria della certificazione linguistica tramite ente certificatore esterno si fonda sul riconoscimento di una duplice validità della partecipazione a prove d’esame riconosciute a livello internazionale. Una validità formativa e motivazionale, interna al soggetto che apprende, ed una esterna, quale strumento di verifica delle competenze acquisite nel corso del ciclo di studio, in relazione agli standard europei ed ai livelli fissati nel Quadro Comune di Riferimento per l’apprendimento delle lingue straniere. La scelta del tipo di certificazione, i livelli, i tempi e le modalità di accesso agli esami certificati saranno stabilite dai docenti di Lingua Straniera in seno alle attività di programmazione collegiale. Nell'ambito di L2 si è convenuti di proseguire, anche per l'anno scolastico 2014/2015, per le sole classi seconde della scuola secondaria di primo grado, la preparazione alla certificazione esterna ideata appositamente per studenti fino a 14 anni dal GOETHE Institut. La certificazione FIT 1 corrisponde al livello A1 definito dal Quadro Comune di Riferimento Europeo (QRE) con validità internazionale illimitata nel tempo. È prevista sia la preparazione alla certificazione all'interno dell'orario curricolare basandosi sul materiale fornito dall'Ente certificatore, sia una simulazione d'esame in cui questo Istituto si avvarrà della presenza di un esaminatore esterno, messo a disposizione gratuitamente dall'Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere della Provincia Autonoma di Bolzano, in quanto sede d'Esame ufficiale riconosciuto dal GOETHE Institut. Le motivazioni che hanno portato a questa scelta si possono riassumere nel seguente quadro: • impatto diretto con la lingua • verifica personale delle abilità acquisite • proiezione in un ambito europeo • far sperimentare agli alunni le modalità della prova, per poter eventualmente sostenere l'esame vero e proprio, dopo una preparazione personale adeguata L'esito positivo riportato alla simulazione interna d'Esame potrà motivare gli alunni a partecipare agli Esami esterni di livelli progressivi. Per la scuola secondaria di primo grado si organizzano corsi pomeridiani opzionali facoltativi indirizzati alle eccellenze per l’approfondimento di L2 ed L3 e finalizzati anche al conseguimento delle specifiche certificazioni linguistiche FIT e KET (English Test del Cambridge English) 57 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Cittadinanza e Costituzione Si riporta quanto espresso dalle indicazioni nazionali per il curricolo: “…obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno ad elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art.2), il riconoscimento della pari dignità sociale (art.3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art.4), la libertà di religione (art.8), le varie forme di libertà (articoli 13 – 21).” La C.M.n 86 del 27/10/10 ribadisce che… “Cittadinanza e Costituzione è un insegnamento con propri contenuti che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi…. Questo insegnamento si articola in una dimensione specifica integrata alle discipline dell’area storico – geografica e storico – sociale e in una dimensione educativa che attraversa e interconnette l’intero processo di insegnamento/apprendimento UNA SCUOLA INTEGRATA NEL TERRITORIO LOCALE, MA APERTA AL MONDO. Realizzare esperienze significative che confrontino le/gli alunne/i con la storia, la cultura, le risorse e i problemi della nostra Provincia, mettendoli in relazione con gli altri gruppi etnici ed aiutandoli ad acquisire una loro identità culturale. 58 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Progetti “Beni culturali” CHE COSA SONO Sono interventi educativi che mirano a far acquisire alle/gli alunne/i una coscienza critica della loro realtà. QUALI SONO I FONDAMENTI I progetti prevedono la capacità di rapportarsi con la società in modo più consapevole dal momento che l’alunna/o impara a conoscere l’evoluzione storico-politico dell’ambiente in cui vive. QUALI OBIETTIVI HA • conoscere la storia locale • conoscere il patrimonio artistico • conoscere le trasformazioni del nostro territorio in relazione alle esigenze umane • conoscere i rapporti causali tra società, ambiente ed economia • conoscere e capire l’ambiente in cui si vive alla luce delle informazioni acquisite IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA Gli/le insegnanti del modulo o della scuola predispongono progetti “speciali”, mirati a promuovere un clima di cooperazione e integrati nella programmazione curricolare. Prende contatti e crea collaborazioni con Enti (Musei, istituzioni ed organizzazioni pubbliche e private) RISORSE La scuola predispone e ricerca contributi speciali per sostenere tutte quelle attività che sono in linea con gli obiettivi preposti. Gemellaggi e “Settimane azzurre” CHE COSA SONO Il gemellaggio è uno scambio reciproco tra bambini di madrelingua diversa. La “Settimana Azzurra” è una settimana che i bambini gemellati trascorrono nella colonia “12 stelle “ a Cesenatico, dove vengono formati gruppi linguisticamente misti. Ogni tanto vengono svolte attività comuni diverse. Nessuno può disconoscere l’importanza del gemellaggio, quale strumento per la costruzione e la promozione di rapporti di scambio, collaborazione, conoscenza, amicizia fra ragazzi di diverse lingue. I gemellaggi sono delle occasioni di incontro in un contesto di festa, amicizia fra diverse realtà nelle forme associate nelle quali si articolano. Il modo migliore per imparare una lingua è il diretto contatto con l’altro gruppo linguistico, non solo per scambi epistolari, ma anche conoscere la loro cultura, le loro usanze e la loro vita quotidiana. Ricercare forme di cooperazione con gli enti locali, il volontariato e i singoli cittadini interessati al miglioramento della funzione educativa della scuola. Collaborazione con gli Enti territoriali La scuola ritiene che le istituzioni e le associazioni presenti sul territorio costituiscano una risorsa con cui collaborare allo scopo di realizzare gli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa. AZIENDA SANITARIA • servizio psicologico: il quale offre consulenza ad insegnanti e genitori a favore delle/gli alunne/i in difficoltà • intervento psicologico per emergenze (decesso di alunni o di persone presenti nella comunità scolastica, incidenti, catastrofi naturali, suicidi e violenza); Per informazioni tel. 0471 270 115 • servizio riabilitativo: offre terapie sia a favore di alunni portatori di handicap che ad altri alunni che necessitano di particolari riabilitazioni (logoterapia, ergoterapia ed altro) • servizio dietetico e nutrizionale: offre il controllo di mense e promuove corsi di educazione alimentare destinati alle/gli alunne/i. • controllo vista • controllo ortodontico 59 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II COMUNE DI MERANO • teatro nella scuola, anche con interventi di esperti con gli alunni e gli insegnanti • attività motoria per le/gli alunne/i con intervento di personale qualificato in ore extracurriculari • consulenze di vari esperti SERVIZI SOCIALI • servizio sociale di base (informazione, assistenza e consulenza ai minori e alle loro famiglie in situazioni di bisogno); • servizio di assistenza economica • servizio educativo promuove la socializzazione e l'integrazione sociale dei minori in situazioni di difficoltà. • consultori famigliari. Accordo distrettuale per la Comunità Comprensoriale Burgraviato L'Istituto ha aderito nel marzo 2007 all'accordo di rete stipulato tra le scuole meranesi in lingua italiana ed altri partner (Azienda Sanitaria, Comune, Distretto Sociale, Pediatri di base, Servizio di Mediazione al Lavoro, Intendenza Scolastica). L’accordo distrettuale: • precisa le modalità di collaborazione tra i partner allo scopo di realizzare le finalità dell’Accordo provinciale di cui alle deliberazioni della Giunta Provinciale n. 2684 del 26.07.2004 e n. 5548 del 18.11.2004; • si propone di sostenere attivamente il processo di definizione dei progetti di vita delle alunne e degli alunni, mettendo in sinergia tra loro gli interventi di tutti i soggetti interessati e raccordandoli con l’iniziativa delle famiglie. In particolare, l’accordo distrettuale è orientato: • a migliorare il flusso d’informazioni sull’offerta esistente nel territorio; • a rendere ottimale la collaborazione tra tutti i soggetti interessati e favorire lo sviluppo di una rete a sostegno degli alunni • a raggiungere un più elevato grado di efficacia e di efficienza delle iniziative intraprese • a raccordare le misure scolastiche con le iniziative extra-scolastiche, adottate dai vari partner. ( ALLEGATO : “ACCORDO DISTRETTUALE PER IL BURGRAVIATO”) Collaborazione con le associazioni L’istituto Comprensivo collabora in varie forme con le associazioni presenti nel territorio, con finalità sociali, educative, culturali e sportive. Ad esempio, in alcuni plessi si svolgono i mercatini di Natale in collaborazione con l’A.V.S.I (adozioni a distanza). Doposcuola Nelle Scuole Primarie, Giovanni XXIII di Sinigo e San Pietro di Lana, sono stati predisposi servizi di accompagnamento pedagogico qualificato pomeridiano per i bambini denominati rispettivamente “Uno, due, tre…stella” e “Sostegno allo studio”.Le scuole e le Associazioni, Cilla per la scuola primaria Giovanni XXIII e Trade Union per la scuola primaria San Pietro, si assumono l’impegno di assicurare agli alunni, le cui famiglie lo richiedano, un qualificato intervento di assistenza nello svolgimento dei compiti assegnati a scuola e di “studio guidato”, integrato da attività ludiche e di socializzazione. Il servizio si configura come integrativo e non sostitutivo dell’azione svolta dall’istituto comprensivo e mira a promuovere l’autonomia e la responsabilità dei bambini. Al fine di favorire il raccordo tra le attività didattiche curricolari e quelle sviluppate all’interno del laboratorio sono regolarmente programmate ed effettuate periodiche riunioni di coordinamento e di valutazione dell’iniziativa. 60 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II SERVIZIO OFFERTO: Giovanni XXIII - Sinigo • Tre pomeriggi alla settimana dalle ore 14.30 alle ore 17.30 San Pietro – Lana • Un pomeriggio alla settimana, da Novembre ad Aprile, dalle ore 14.00 alle 16.00 (con esclusione dei periodi di sospensione delle attività didattiche) Per la Scuola Secondaria di I Grado il progetto è realizzato in stretta collaborazione con la scuola che stipula, all'occorrenza, con le associazioni presenti sul territorio (Cilla, UPAD, LA STRADA/DER WEG) apposite convenzioni .Agli iscritti è richiesta regolarità nella frequenza nei giorni prescelti al momento dell’iscrizione. Per seguire al meglio ogni singolo bambino / studente hanno luogo periodici colloqui fra le/gli insegnanti della scuola e gli educatori delle Associazioni, quest’ultime garantiscono la professionalità pedagogica degli educatori in tutte le discipline. E' assicurato anche un supporto per la seconda lingua (tedesco). Aprire la scuola in modo programmato ed organico alle espressioni sociali, culturali ed artistiche del territorio e, viceversa, usare consapevolmente il territorio come una risorsa per l’apprendimento. Collaborazioni con istituzioni culturali BIBLIOTECA CIVICA DI MERANO La scuola aderisce ad attività offerte periodicamente dalla biblioteca civica alla quale partecipano varie classi. Tali attività si suddividono in percorsi di guida alla conoscenza e all'utilizzo degli spazi della biblioteca, incontri con autori di libri per l'infanzia, illustratori e animatori, in L1 e L2. ISTITUTO MUSICALE Offre alle/gli insegnanti la consulenza di personale specializzato nell’educazione musicale. MUSEI I musei presenti nel territorio regionale costituiscono meta di visite guidate da parte delle classi, offrono attività di laboratorio e di aggiornamento per gli/le insegnanti. Musei Provinciali Altoatesini I-39010 Frangarto (BZ) - Via Bolzano 59 - tel.: +39 0471 631 233 - fax: +39 0471 633 970 E-mail [email protected] Orario d’ufficio: lunedì – venerdì ore 09:00 - 12:15 - ore 14:30 - 16:15 Museo Archeologico dell'Alto Adige I-39100 Bolzano - Via Museo 43 - tel.: +39 0471 320 100 - fax: +39 0471 320 122 – E-Mail [email protected] www.iceman.it Aperto tutto l'anno dal martedí alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultima entrata ore 17.30) lunedì chiuso tranne dicembre, luglio e agosto Museo di scienze naturali dell'Alto Adige I-39100 Bolzano - Via Bottai 1 - tel.: +39 0471 412 964 - fax: +39 0471 412 979 E-mail [email protected] - www.museonatura.it Aperto tutto l'anno - martedí - domenica - ore 10.00 - 18.00 - lunedí chiuso Museo Provinciale del Vino I-39052 Caldaro - Via dell'Oro 1 - tel.: +39 0471 963 168 - fax: +39 0471 963 168 E-mail - [email protected] - www.provinz.bz.it/volkskundemuseen/index_it.htm 61 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Aperto dal 1.04. - 11.11. - martedì - sabato – dalle 10.00 alle 17.00 - domenica e festivi - dalle 10.00 alle 12.00 - lunedì giorno di chiusura - 1° novembre chiuso Museo provinciale degli usi e costumi I-39031 Teodone/Brunico - Via Duca Diet 24 - tel.: +39 0474 552 087 - fax: +39 0474 551 764 E-mail - [email protected] www.provinz.bz.it/volkskundemuseen/index_it.htm Aperto in aprile - ottobre - martedì - sabato ore 9.30 - 17.30 - domenica - festivi ore 14.00 - 18.00 – lunedì chiuso Touriseum - Museo Provinciale del Turismo I-39012 Merano - via S. Valentino 51a - tel.: +39 0473 270 172 - fax: +39 0473 277665 E-mail - [email protected] - www.touriseum.it Orari di apertura al pubblico: aperto dal 1.04. - 15.11. - 1.04. - 15.11. - ore 9 - 18 - 15.05. - 15.09. - ore 9 – 21 nessun giorno di riposo Il Mondo delle Miniere Ridanna Monteneve - 39040 Ridanna - Masseria 48 - tel.: 0472 656 364 - fax: 0472 656 404 E-mail - [email protected] - www.museominiere.it Aperto in aprile - ottobre - martedì - domenica - ore 9.30 - 16.30 - lunedì chiuso Avventura in Miniera Monteneve Passiria Corvara 42/43 - I-39013 Moso in Passiria - tel. +39 0473 647045 E-mail - [email protected] Museo minerario nel granaio 39030 Cadipietra - Cadipietra 99 - tel.: 0474 651 043 - fax: 0474 651 326 E-mail - [email protected] - www.museominiere.it Aperto nella stagione invernale dal 26 dicembre ad aprile: martedì, mercoledì: ore 9:00-12:00 e ore 15:00 18:00 - giovedì: ore 15:00 - 22:00 - sabato: ore 15:00 - 18:00 - domenica: ore 14:00 - 18:00 - lunedì e venerdì chiuso. Nella stagione estiva dal 01.04. al 31.10.: - martedì - domenica: ore 9:30 - 16:30 - giovedì: ore 9:30 - 22:00 - lunedì chiuso Miniera Predoi 39030 Predoi - Vicolo Hörmann 38a - tel.: 0474 654 298 - fax: 0474 654 156 E-mail - [email protected] - www.museominiere.it Aperto da aprile a novembre - martedì - domenica - ore 9.30 - 16.30 - ultima guida ore 15 – lunedì chiuso Centro Climatico Predoi 39030 Predoi/Valle Aurina - Vicolo Hörmann 38/a - tel.: +39 0474 654523 - fax: +39 0474 654 698 E-mail - [email protected] - www.io-respiro.it Aperto dal 1° aprile al 31 ottobre - prenotazione ri chiesta Museo Storico Italiano della Guerra via Castelbarco 7 - 38068 Rovereto - T 0464 438100 Archeoparc Senales Madonna 163 - 39020 Val Senales - - Tel: 0473-67 60 20 - Fax 0473-67 62 63 E-Mail:[email protected] Centro Visite aquaprad Via Croce 4/c - I 39026 Prato allo Stelvio - Tel. 0473 618212 - Fax 0473 618213 E-mail [email protected] - Ulteriori informazioni: presso l'ufficio turistico locale, tel. 0473 616034 e la sede del Parco Nazionale dello Stelvio di Glorenza, tel. 0473 830430 Castel Coira I-39020 Sluderno - Val Venosta - Alto Adige - Tel. (+39) 0473 615.241 - Fax (+39) 0473 615 113 E-mail: [email protected] Museo dell'apicoltura-Maso Plattner Costolovara 15 - tel. 0471 345350 62 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Aperto dalle 10.00 alle 18.00 dal venerdì precedente alla Settimana Santa al 10 ottobre Museo agricolo di Castel Fontana Tirolo via Castello 17 - 0473 923533 Aperto da Pasqua a Ognissanti - mercoledì-lunedì 10.00-17.00 Centro visite Parco naturale del Tessa Naturno via dei Campi 3 - 0473 668201 Aperto da aprile a ottobre - martedì-sabato 9.30-12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 Castello Principesco via Galilei-Merano - 0473 250329-222931 Museo Ebraico di Merano via Schiller 14 - 0473 236127 Aperto tutto l'anno - martedì e mercoledì 15.00-18.00 - giovedì e venerdì 9.00-12.00 Museo Forte Belvedere via Tiroler Kaiserjager, 1 - 38040 Lavarone (Trentino) - tel. 0464 780005-349 2397202 - fax 0464 780005 Far acquisire alle/gli alunne/i consapevolezza della collocazione della nostra scuola in un più ampio contesto geografico, sociale, politico e culturale in scala nazionale, europea e mondiale. Consiglio comunale dei bambini Il Consiglio comunale dei bambini è stato istituito a Merano in attuazione degli articoli 12 e 13 della Convenzione Onu sui diritti delle bambine e dei bambini. CHE COSA E’ Sono sedute che si svolgono due volte all'anno nella sala riunioni del Consiglio comunale alla presenza del Sindaco e dei due Assessori alle problematiche giovanili, sono aperte al pubblico e vengono convocate secondo le medesime modalità adottate per la convocazione del Consiglio comunale. In occasione di queste sedute vengono discusse con i politici le idee sviluppate nell'ambito dei diversi gruppi di lavoro e viene data risposta da parte del Sindaco ai quesiti posti dalle bambine e dai bambini. QUALI SONO I FONDAMENTI Favorire la compartecipazione e il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini più giovani nella discussione dei temi che le/li riguardano e coinvolgerli nella pianificazione delle attività e dei luoghi che la città progetta e realizza per loro. Al tempo stesso Il Consiglio vuole essere anche una sorta di "palestra" nella quale esercitare i modi e le regole della democrazia. QUALI OBIETTIVI HA • informare gli organi istituzionali della città sulle esigenze dei bambini e dei giovani a Merano • migliorare la situazione dei bambini nelle diverse realtà scolastiche, nel tempo libero e nella vita quotidiana IN CONCRETO LA SCUOLA COSA FA La classe (IV e V) ha la facoltà di nominare al proprio interno un/a rappresentante in Consiglio comunale dei bambini. 63 ISTITUTO COMPRENSIVO MERANO II Promuovere uno spirito di solidarietà ed una sensibilità per la giustizia sociale, la democrazia e la pace. Esperienze di solidarietà L’Istituto organizza diverse attività di solidarietà, avvalendosi dell’attiva collaborazione delle/gli alunne/i e delle/gli insegnanti. Educazione alla Legalità L’Istituto organizza incontri inerenti l’educazione alla legalità in collaborazione con la Dottoressa Cellucci, le Forze dell’Ordine e aderendo ad altre iniziative proposte da diversi enti. 64