ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN PIERO PATTI San Piero Patti Librizzi PER UNA FORMAZIONE INTEGRALE Anno scolastico 2006 -2007 Art.3 (Piano dell’offerta formativa) Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. Il Dirigente Scolastico Prof. Recupero Domenico 2 PREMESSA Il presente Piano dell’Offerta Formativa intende offrire un contributo alla realizzazione dell’identità – unità scolastica e viene elaborato sulla base dell’analisi dei bisogni formativi del territorio e dei soggetti interessati, tenendo conto delle risorse materiali e personali disponibili e dei processi di cambiamento della società contemporanea. I suoi contenuti intendono concretizzare, essenzialmente, una proposta pedagogica, improntata alla promozione dell’uomo, da tradurre in prospettive educative nonché in percorsi didattici e di formazione, nella dimensione etica del conoscere e nel conseguimento dei saperi essenziali quali costrutti mentali legati alla persona. Nella progettazione collegiale del piano, i docenti tengono conto del carattere revisionale e flessibile degli interventi educativi e didattici e della possibilità di operare modifiche e di adeguare in itinere gli obiettivi formativi. Nella predisposizione del P.O.F., le scelte educative, modulate ed articolate a seconda dei bisogni degli alunni, degli interessi e delle offerte della scuola e del territorio muovono: • dall’acquisizione di informazioni sulle scelte generali di gestione e di amministrazione definite dal Consiglio di Istituto • dalle proposte e dai pareri di organismi ed associazioni, Enti locali, realtà culturali, sociali ed economiche del territorio • dai dati strutturali della scuola • dalla formazione professionale dei docenti e dal personale ATA • dalle competenze messe a disposizione dai docenti, dai genitori e dal personale ATA • da ogni risorsa interna ed esterna all’Istituzione Scolastica Questo piano, accanto agli obiettivi di formazione, intende dare “senso” all’azione educativa dell’insegnante, esaltandone lo spessore culturale di professionista della scuola, da esprimere in interventi coordinati e sinergici, come scaturiscono dall’incontro tra i diversi mondi che entrano in gioco, direttamente o indirettamente, nel fatto educativo quale azione intenzionale e sistematica della scuola. Il P.O.F. rappresenta quindi una guida nella quotidianità scolastica, garantendo l’unitarietà delle azioni educative, documentando l’azione e i contenuti della scuola. 3 DATI DELL’ISTITUTO Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di San Piero Patti • • • • • • • • • • • • • • • • • Codice d’Istituto: Tel. e fax segreteria: Telefoni: Dirigenza: Scuole dell’Infanzia: Plesso di San Piero Patti: Plesso di Librizzi: Plesso di Colla: Scuole Primarie: Plesso di San Piero Patti: Plesso di Librizzi: Plesso di Colla - Arangera: Scuole Secondarie di 1° grado: Plesso di San Piero Patti Plesso di Librizzi: E-mail: Sito Internet: MEIC878001 0941 661033 0941 661013 0941 660273 0941 32055 0941 368068 0941 661033 0941 32027 0941 368068 0941 661033 0941 32086 [email protected] www.comprensivosanpiero.it 4 LE SCUOLE DELL’ISTITUTO SCUOLA DELL’INFANZIA TERRITORIO DI SAN PIERO PATTI Quattro sezioni omogenee di Scuola dell’Infanzia Statale nel centro urbano. TERRITORIO DI LIBRIZZI Una sezione eterogenea di Scuola dell’Infanzia Statale nel centro urbano. Una sezione eterogenea di Scuola dell’Infanzia Statale nella frazione di Colla Maffone. SCUOLA PRIMARIA TERRITORIO DI SAN PIERO PATTI Un plesso nel centro urbano con sei classi TERRITORIO DI LIBRIZZI Un plesso nel centro urbano con quattro classi Un plesso nella frazione di Arangera con tre classi SCUOLA SECONDARIA di 1° grado TERRITORIO DI SAN PIERO PATTI Sei classi nella sede centrale TERRITORIO DI LIBRIZZI Tre classi nel plesso del centro urbano 5 STRUTTURE DEI PLESSI PLESSO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI SAN PIERO PATTI Situata in via Profeta, la struttura di recente costruzione consta di: ampi androni d’ingresso, n.08 aule per la Scuola Primaria, n.06 aule per la Scuola Secondaria, n.04 aule per la Scuola dell’Infanzia, servizi igienici adeguati per la scuola primaria e secondaria di I° grado, non adeguati o solo parzialmente adeguati per la scuola dell’infanzia, aule per il sostegno, ambulatorio medico, palestra coperta ben attrezzata, aule multimediali, laboratori vari, sala dei professori, aula magna, uffici di segreteria e di presidenza. L’edificio è ben ubicato ed è dotato di barriere architettoniche, ascensore, segnaletica di sicurezza, campanello d’allarme, impianti fissi di protezione ed estintori antincendio. PLESSO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI COLLA MAFFONE La struttura è ubicata sulla strada provinciale Patti - San Piero Patti ed ospita la sezione della scuola dell’Infanzia e le classi della scuola primaria. Il plesso è dotato di attrezzati spazi esterni comunali. PLESSO DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI LIBRIZZI L’edificio è ubicato in via Santa Maria, nella parte più alta ed antica del paese, alle spalle della chiesa madre. Al piano terra si trovano le aule della scuola primaria, mentre la scuola secondaria si trova al primo piano. La struttura è dotata di un ampio e panoramico spazio esterno, dell’uscita di emergenza e di porte antipanico. PLESSO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI LIBRIZZI Come l’altro plesso scolastico, anche la scuola dell’Infanzia si trova nella parte alta del paese. La strada stretta e ripida crea qualche difficoltà ai mezzi di trasporto e disagio all’utenza. L’aula è ampia e spaziosa e l’arredamento modulare permette di creare angoli attrezzati. Gli spazi esterni utilizzabili per le attività psicomotorie sono comunali. 6 TIPOLOGIA DELL’UTENZA CONSISTENZA NUMERICA DEGLI ALUNNI: SCUOLA DELL’INFANZIA • Plesso di San Piero Patti centro N° 082 • Plesso di Librizzi N° 015 • Plesso di Colla Maffone N° 019 SCUOLA PRIMARIA • Plesso di San Piero Patti centro N° 102 • Plesso di Arangera N° 031 • Plesso di Librizzi N° 032 SCUOLA SECONDARIA di 1° grado • Plesso di San Piero Patti centro N° 099 • Plesso di Librizzi N° 030 CONSISTENZA NUMERICA DEI DOCENTI: SCUOLA DELL’INFANZIA • Plesso di San Piero Patti centro N° 10 unità + 1 I.R.C. • Plesso di Librizzi N° 04 unità + 1 I.R.C. • Plesso di Colla Maffone N° 02 unità + 1 I.R.C. SCUOLA PIMARIA • Plesso di San Piero Patti centro N° 09 unità + 1 I.R.C • Plesso di Colla-Arangera N° 04 unità + 1 I.R.C. • Plesso di Librizzi N° 05 unità + 2 I.R.C. SCUOLA SECONDARIA di 1° grado • Plessi di San Piero Patti e Librizzi N° 21 unità 7 CONSISTENZA NUMERICA DEL PERSONALE A.T.A: COLLABORATORI SCOLASTICI: • Plesso di San Piero Patti N° 06 • Plesso di Librizzi - Primaria e Secondaria N° 02 • Plesso di Librizzi - Infanzia N° 02 • Plesso di Colla-Arangera N° 02 PERSONALE AMMINISTRATIVO: Direttore Amm.vo Accordino Giuseppe Assistente Amm.vo Merlo Umberto Assistente Amm.vo Triscari Carmelo Assistente Amm.vo Pantano Angela ORGANIZZAZIONE UFFICI Orario di ricevimento al pubblico: dalle ore 11 alle ore 13 8 ORGANIGRAMMA COORDINATORI DI PLESSO SCUOLA MATERNA Plesso di San Piero Patti centro ins. Calabrese Giovanna Plesso di Librizzi ins. Prestipino Rosetta Plesso di Colla Maffone ins. Furnari M. Tindara SCUOLA ELEMENTARE Plesso di San Piero Patti centro ins. Martino Rosina Plesso di Arangera ins. Salemi Antonina Plesso di Librizzi ins. Gullotti Biagio SCUOLA MEDIA Plesso di San Piero Patti centro prof. ssa De Lia Rosalba Plesso di Librizzi prof. Sidoti Migliore Salvatore COLLABORATORI 1° Collaboratore prof.ssa Fallo Carmela 2° Collaboratore ins. Gullotti Biagio COMMISSIONI Le commissioni sono state istituite dal Collegio dei Docenti come supporto alla elaborazione di specifiche tematiche; nella loro costituzione sono stati inseriti docenti dei tre ordini di scuola e, dove è stato possibile, dei vari plessi. Per ogni commissione si è ritenuto opportuno nominare un referente. REFERENTI H e Sport Prof. Salvatore Guidara Pubbliche relazioni Prof.ssa Carmela Fallo Ed. Stradale Prof.ssa Rosella Tindara Rampulla Ed. alla Salute, Ambiente e Di.Sco. Prof.ssa Rosalba De Lia Sicurezza sul Lavoro Proff. Carmela Fallo e Biagio Gullotti RESPONSABILI Cineforum Ins. Martino Rosina Biblioteca e materiale didattico Docenti: Rosina Martino, C. Fallo, V. Impalà, M. Campochiaro 9 FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA AREA 1 • GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Realizzazione e gestione del Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto Docente incaricata: Calabrese Giovanna • Valutazione delle attività del P.O.F. • Monitoraggi vari Docente incaricata: Rampulla Rosella Tindara AREA 2 • SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento Docente incaricato: Serio Maria Rita • Utilizzo delle nuove tecnologie Docente incaricato: Sidoti Migliore Salvatore AREA 3 • INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio Docente incaricata: De Marco Maria Teresa REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI D’INTESA CON ENTI E ISTITUZIONI ESTERNI ALLE SCUOLE Coordinamento per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni esterni AREA 4 • alla scuola Docente incaricata: De Lia Rosalba 10 CALENDARIO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2006/2007 Inizio lezioni: 14 Settembre 2006 con tre gg. di anticipo sul calendario Termine lezioni: 09 Giugno 2007 per le scuole primarie e secondarie “ 09 Giugno 2007 per le scuole dell’infanzia * Inizio esami: 13 Giugno 2007 per le scuole secondarie “ • Come previsto dall’ O.M. n° 59 del 29/3/01 art.3 comma 3 nel periodo successivo al 09Giugno e fino al 30 Giugno, termine ordinario delle attività educative può essere previsto che funzionino le sole sezioni necessarie in relazione al numero dei bambini frequentanti sulla base delle effettive esigenze rappresentate dalle famiglie; tali esigenze dovranno essere effettive, cioè reali, individuabili, plausibili e rappresentate, cioè portate a conoscenza della scuola da parte delle famiglie stesse. SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE, Vacanze di Natale: oltre quelle evidenziate in rosso nel calendario: dal 23 Dicembre 2006 al 07 Gennaio 2007 Vacanze di Pasqua: dal 05 al 10 Aprile 2007 Calendario Scrutini ed Esami: Scrutini 1° quadrimestre Scuola Primaria: Martedì 06/02/07 - Librizzi Lunedì 05 Febbraio 2007 - San Piero Patti Scuola Secondaria: Mercoledì 31/01/07 - Librizzi Giovedì 01/02/07 - “A” Scrutini 2° quadrimestre Scuola Primaria: Mercoledì 13/06/07 - Librizzi Venerdì 02/02/07 - “B” Giovedì 14 Giugno 2007 - San Piero Patti Scuola Secondaria: Giovedì 07/06/07 - “A” Venerdì 08/06/07 - “B” Esami Licenza Scuola Secondaria: Mercoledì 13/06/2007 riunione preliminare Mercoledì 06/06/07 - Librizzi Giovedì 14/06/2007 prove scritte 11 ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO Scuola dell’Infanzia: da lunedì a venerdì Plesso di San Piero Patti dalle ore 08,20 alle ore 16,20 Le docenti della prima sezione di San Piero Patti e quelle del plesso di Librizzi osserveranno i turni a giorni alterni, mentre le docenti della II° - della III° e della IV° sezione di S. Piero Patti a settimane alterne Plesso di Colla Maffone dalle ore 08,20 alle ore 16,20 Plesso di Librizzi: docenti a giorni alterni dalle ore 08,00 alle ore 16,00 Scuola Primaria: da lunedì a sabato San Piero Patti dalle ore 08,20 alle ore 13,10 Colla - Arangera dalle ore 08,30 alle ore 13,20 Librizzi dalle ore 08,20 alle ore 13,10 Scuola Secondaria: da lunedì a sabato San Piero Patti dalle ore 08,20 alle ore 13,10 Sezione Staccata di Librizzi dalle ore 08,20 alle ore 13,10 SERVIZI OFFERTI DAL TERRITORIO Servizio di mensa scolastica, fornito dal Comune per gli alunni della Scuola dell’Infanzia Servizio di trasporto scolastico, fornito dal Comune per gli alunni di ogni ordine e grado. Indagini medico-scolastiche, effettuate periodicamente dall’A.S.L. (previa autorizzazione dei genitori) per la prevenzione di malattie e disturbi della crescita. 12 REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO ORGANIZZAZIONE E REGOLE NORME COMPORTAMENTALI Per garantire il buon andamento ed il corretto funzionamento della Scuola, operatori scolastici, famiglie e studenti sono vincolati al rispetto delle seguenti norme: 1° Il colloquio e la collaborazione devono essere gli elementi disciplinari dei rapporti tra docenti e discenti. 2° Gli alunni attendono il suono della campana davanti alla scuola o, in caso di cattivo tempo, negli androni; al suono della campanella si recano ordinatamente nelle aule. Il personale docente dovrà trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell’orario delle lezioni; parimenti all’uscita dovrà accompagnare le classi fino alla porta dell’atrio. 3° Gli alunni, in ritardo giustificato rispetto all’orario di ingresso, vengono ammessi su decisione del Capo d’Istituto o del docente delegato. I docenti della prima ora di lezione devono registrare le assenze sul diario di classe e controllare le giustificazioni degli alunni assenti nel giorno e nei giorni precedenti. 4° Qualora gli alunni debbano lasciare la Scuola prima della fine delle lezioni, il Dirigente o un suo delegato ne valuterà i motivi, informandone le famiglie, ove possibile, preventivamente, salvo che l’uscita prima del termine delle lezioni non avvenga su richiesta del genitore o dell’esercente della patria potestà. 5° La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, anche a tutte le altre attività, quali ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, etc., che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici. 6° Le assenze fino a quattro giorni sono giustificate con l’esibizione del relativo libretto sottoscritto dal genitore o dall’esercente la patria potestà; per assenze superiori causate da malattia, è necessario esibire il certificato medico, comprovante l’avvenuta guarigione indispensabile per essere riammessi in classe. 7° L’alunno sprovvisto di giustificazione, essendo minorenne, viene tenuto in classe in attesa di comunicazione con la famiglia. 8° Durante l’intervallo delle lezioni, che è almeno di dieci minuti, è necessario che il personale di turno vigili sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. 9° Nel corso delle ore di lezione, gli alunni possono lasciare l’aula per recarsi nei locali dei servizi igienici solo su autorizzazione dell’insegnante cui sono affidati. 13 10° Ogni alunno deve portare in classe esclusivamente quanto occorre per il regolare svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni; è severamente vietato l’uso dei cellulari all’interno dell’Istituto. 11° Gli alunni devono tenere un contegno ispirato a disponibilità verso i compagni e rispetto verso tutte le persone che nella Scuola operano per la loro formazione. 12° Gli alunni che siano stati sospesi dalle lezioni, prima di essere riammessi in classe, devono essere accompagnati a Scuola da uno dei genitori o da chi ne esercita la patria potestà, salvo i casi di impedimento da segnalare al Capo d’Istituito per iscritto. 13° La conservazione del buono stato delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura ed al senso di responsabilità degli alunni. Di eventuali danni arrecati all’arredamento scolastico sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provocati. 14° Il cambio degli insegnanti, dopo la fine dell’orario dovuto, dovrà procedere speditamente per evitare che gli alunni si abbandonino a schiamazzi e disordine. 15° L’alunno che, autorizzato, si reca fuori della propria classe per qualsiasi motivo, deve ritornare al suo posto nel più breve tempo possibile. 16° Gli alunni possono accedere alla Biblioteca, osservando il regolamento e l’orario stabilito da bibliotecario. 17° Le persone che ricevono libri in prestito sono responsabili della loro accurata conservazione. Chiunque smarrisca o deteriori libri ricevuti in prestito, è tenuto a risarcire il danno arrecato. 18° Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene con la vigilanza del personale docente di turno. 19° Gli alunni sono ricevuti dal Dirigente, di regola, in orario non impegnati per lezioni, o, in casi eccezionali, anche in orario di lezioni, purché autorizzati dall’insegnante cui sono affidati. 20° I genitori sono ricevuti da Dirigente e dai Docenti di mattina secondo le modalità di ricevimento prestabilito e pubblicato all’Albo; di pomeriggio nelle ore concordate e comunque di convocazione. 14 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI IL CONSIGLIO D’ISTITUTO Visto il D.P.R. n.249 del 24/06/98 relativo allo statuto degli studenti nella scuola secondaria; Vista la carta dei servizi e il regolamento d’istituto; Visto il T.U. delle disposizioni legislative in materia di istruzione; E M A N A il seguente regolamento di disciplina degli alunni Art. 1 Comportamenti configuranti mancanze disciplinari a) fatti che disturbino le lezioni e l’attività didattica; b) inosservanza dello statuto degli studenti, del regolamento d’istituto e delle disposizioni impartite dal Preside; c) assenze ingiustificate e scarso impegno nello studio; d) danni all’edificio scolastico, all’arredamento, alle attrezzature ed altri atti vandalici; e) mancanza di rispetto, offese, aggressioni, nei confronti dei compagni, del personale docente e A.T.A, del Dirigente. Per le mancanze di cui alla lettera c) e seguenti deve essere informata obbligatoriamente la famiglia. Art. 2 Punizioni disciplinari e procedimento Agli alunni che si rendano responsabili delle mancanze di cui all’art. 1 devono essere inflitte, secondo la gravità della mancanza, le seguenti punizioni disciplinari: a) ammonizione privata o in classe (scritta o orale); b) allontanamento dalle lezioni, nell’ambito dell’Istituto; c) risarcimento spese per i danni di cui alla lettera d) dell’art. 1, salvo, secondo la gravità della mancanza, l’applicazione della punizione di cui alla lettera successiva, e salvo le responsabilità di carattere penale; d) sospensione dalle lezioni per un periodo fino a quindici giorni. Per i fatti previsti dall’art.1 lett. a ) b) c) si infliggono le punizioni di cui all’art. 2 lettere a) b); in caso di recidiva o nel caso in cui i fatti assumano particolare gravità, possono essere inflitte punizioni di grado superiore; Per i fatti previsti dall’art.1 lett. d) e) si infliggono le punizioni di cui all’art. 2 lettere c) e d), in relazione alla gravità della mancanza; L’alunno ha diritto a discolparsi e a spiegare le sue ragioni qualunque sia la punizione disciplinare; per i fatti previsti dall’art. 1 lettera c) e seguenti deve essere assistito dal padre o da chi ne fa le veci; L’alunno che viene allontanato dalle lezioni o dall’istituto ha diritto di conoscere i compiti assegnati ed ha l’obbligo di studiare. Nei casi in cui ci siano stati dei reati, o ci sia pericolo di reiterazione dei medesimi o per l’incolumità delle persone, il Dirigente, sentito il Collegio Docenti e l’organo di garanzia, può chiedere all’autorità giudiziaria di interdire all’alunno l’Istituto. 15 Art. 3 Organo competente ad infliggere le punizioni a) le punizioni di cui alle lettere a) e b) dell’art. 2 sono inflitte dall’insegnante preposto, salvo il caso di recidiva o di particolare gravità in tal caso sono inflitte dal Dirigente; b) la punizione di cui alla lettera c) è inflitta dal Dirigente; c) la punizione di cui alla lettera d) è inflitta dal Consiglio di classe. Art. 4 Impugnazioni Contro le sanzioni dei Consigli di Classe è ammesso ricorso all’Ufficio Scolastico Provinciale entro 30 giorni dalla notifica, ai sensi dell’art. 5 comma 1, del D.P.R. n. 249 del 24/06/98 (Statuto degli Studenti); Contro le sanzioni diverse da quelle applicate dai Consigli di Classe è ammesso ricorso entro 15 giorni dalla notifica, ad un organo di garanzia interno alla scuola di cui all’articolo successivo. Art. 5 Organo di garanzia E’ costituito all’interno della scuola, con nomina del Dirigente, su designazione del Consiglio d’Istituto, un organo di garanzia composto da due genitori, due docenti e da un rappresentante del personale A.T.A. Il suddetto organo elegge nel suo seno un presidente, il quale designa a sua scelta un segretario. L’organo di garanzia ha la stessa durata dei Consigli d’Istituto e si rinnova con la stessa decorrenza, salvo le integrazioni per i posti resisi vacanti. Il suddetto organo di garanzia è competente a decidere sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento; è altresì competente a decidere sui ricorsi avverso le sanzioni disciplinari con esclusione di quelle di competenza dei consigli di classe. 16 REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Articolo 1 Le visite e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività istituzionali della scuola: sono perciò effettuate non solo per esigenze didattiche connesse con i programmi d’insegnamento, ma anche per finalità educative (socializzazione, sviluppo dell’autonomia). Articolo 2 Le visite e i viaggi d’istruzione sono programmati dai docenti dei consigli di classe, interclasse e intersezione insieme con le attività didattiche nei primi mesi di scuola (normalmente non oltre il mese di novembre), in numero massimo di 6 visite o viaggi per ogni classe e per anno scolastico. Le domande vanno presentate al Dirigente Scolastico. Il piano annuale delle visite e dei viaggi d’istruzione è sottoposto anche all’approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto. Articolo 3 Solo in casi eccezionali saranno consentite visite ed uscite non programmate ad inizio anno scolastico, in base ad esigenze organizzative e didattiche ritenute opportune e valide dai docenti di classe, e per iniziative culturali ed eventi non prevedibili prima. Articolo 4 I genitori devono sottoscrivere un’autorizzazione alla partecipazione alla visita o al viaggio d’istruzione, nella quale specificano anche di sollevare gli insegnanti da responsabilità civili e penali per danni provocati o subiti dai figli, qualora questi non abbiano rispettato le regole stabilite e le indicazioni date dai docenti. Articolo 5 Si auspica sempre la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dalle visite e dai viaggi d’istruzione per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti, è pari ai due terzi degli alunni frequentanti la classe. Articolo 6 Se l’uscita interessa una sola classe sono necessari due accompagnatori; se più classi, un accompagnatore ogni 15 alunni; un accompagnatore in più ogni uno o due alunni in situazione di handicap, secondo le occorrenze, in base alla gravità del caso. La funzione di accompagnatore può essere svolta anche dai collaboratori scolastici su designazione del Dirigente Scolastico. Nel designare gli accompagnatori si deve provvedere ad indicare il nominativo di un accompagnatore aggiuntivo per ogni classe per l’eventuale subentro in caso di assenza o d’imprevisto. Articolo 7 Gli alunni che non partecipano alla visita o al viaggio d’istruzione rimarranno a scuola e saranno affidati ad insegnanti di una classe parallela o, in alternativa, di altra classe. Gli alunni assenti devono presentare regolare giustificazione. Al fine di non aggravare ulteriormente la quota prevista per le uscite, non è previsto, per gli alunni che si ritirano dalla visita programmata o che risultano assenti, alcun rimborso oppure, ove possibile, una penale pari al 20% della somma pro-capite. 17 Articolo 8 L’eventuale richiesta di partecipazione dei genitori va valutata in base alle esigenze educative, didattiche ed organizzative e può essere consentita nei limiti dei posti a disposizione sui mezzi di trasporto e nelle strutture di accoglienza, solo a coloro che fanno parte degli organi collegiali. Articolo 9 Gli alunni dovranno versare l’intera quota stabilita o il saldo, entro e non oltre il 10° giorno prima della visita didattica o del viaggio d’istruzione. Articolo 10 Il coordinatore di classe o il docente organizzatore e responsabile della visita o del viaggio d’istruzione dovrà raccogliere tutta la documentazione otto giorni prima: - autorizzazioni sottoscritte dai genitori - quote versate - elenchi nominativi degli alunni partecipanti e non - dichiarazione di copertura assicurativa per gli eventuali genitori partecipanti. Il docente referente dovrà disporre dei documenti di identificazione di ciascun alunno (tesserini) da consegnare a ciascun minore il giorno della partenza per la visita o il viaggio d’istruzione. Articolo 11 I contatti con le Agenzie di viaggio e le Ditte di trasporto sono di competenza della segreteria della scuola. I docenti organizzatori curano solo gli aspetti didattici e i contatti operativi ed organizzativi con le strutture di accoglienza (responsabili di enti, musei, guide, esperti, ecc.) per quanto riguarda gli orari di visita, i tempi, le modalità. Articolo 12 I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia d’infortunio, l’elenco degli alunni partecipanti e l’elenco dei numeri telefonici e di fax della scuola. 18 REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELL’AULA MULTIMEDIALE Art. 1. L’aula multimediale (AM) di ogni plesso è a disposizione di tutti gli insegnanti che volessero utilizzare la multimedialità nella didattica. Art. 2. Il referente-responsabile dell’AM, è il docente responsabile del plesso o altro appositamente delegato dal Dirigente Scolastico. Art. 3. In nessun modo sarà ammesso l’uso privato dell’AM, se non per attività che possano avere una diretta o indiretta ricaduta sull’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento. Art. 4. Il docente interessato all’uso dell’AM nella sua attività didattica, dovrà farne richiesta al referente-responsabile, utilizzando un apposito prestampato che andrà compilato in tutte le sue parti. Art. 5. Il referente responsabile, sulla base delle richieste, provvederà a redigere l’orario settimanale delle attività dell’aula. Art. 6. Nel caso di richieste eccessive di uso dell’AM, o nel caso di sovrapposizioni di orario, il referente-responsabile provvederà a distribuire le ore della settimana in maniera equa tra tutti i richiedenti, ricorrendo anche, eventualmente, ad alternanze o rotazioni fra i docenti. Art. 7. Nell’attribuire agli insegnanti le ore di fruizione dell’AM, sarà data priorità ai progetti già previsti nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola e, in seconda battuta, ai progetti presentati ad inizio di anno scolastico. Art. 8. Il docente che condurrà la sua classe nell’AM dovrà possedere adeguate competenze relative all’uso corretto dell’hardware e del software presente. Art. 9. Ogni accesso in aula dovrà essere annotato nel REGISTRO D’AULA MULTIMEDIALE, indicando il giorno, l’ora, la classe, il docente, ed ogni altra annotazione opportuna come in caso di eventuali anomalie riscontrate. Art. 10. Il docente che condurrà la sua classe o un gruppo di alunni nell’AM, compilerà e firmerà l’apposito registro d’aula, assumendosi la responsabilità dell’hardware, del software utilizzato e della sicurezza degli alunni. Art. 11. Il docente, sin dal primo accesso in aula, dovrà assegnare gli alunni ad una postazione. Ogni alunno è tenuto a rispettare tale assegnazione, e a trascrivere il numero della propria postazione nell’apposito registro d’aula all’inizio di ogni sessione di lavoro. In nessun caso egli potrà occupare altre postazioni, se non autorizzato dall’insegnante, il quale annoterà nel registro la variazione (anche se momentanea). Art. 12. È rigorosamente vietato agli alunni portare da casa floppy disk, CD rom, pen driver o altro, e utilizzarli nei computer dell’AM senza l’espressa autorizzazione del docente. Ogni infrazione a tale regola deve essere immediatamente annotata nel registro d’aula, per poter rintracciare cause e responsabilità di eventuali infezione da “virus” informatici o di modifiche alle impostazioni del sistema. Art. 13. E’ assolutamente vietato agli alunni, variare le impostazioni del computer (desktop, screen saver, ecc.), come pure installare o disinstallare programmi, trasferire dati da supporti removibili sui dischi rigidi, creare cartelle, copiare, spostare, rinominare o cancellare files senza esplicite indicazioni da parte del docente. 19 Non è permesso altresì utilizzare i computer per giocare o per svolgere attività personali. Vengono considerati giochi anche l'uso di chat, navigare su Internet per scopi non didattici, scambiare musica o file, usare la posta elettronica personale. Art. 14. E’ severamente vietato scaricare da Internet qualsiasi software o altro, se non autorizzati. L'accesso ad Internet è consentito solo se finalizzato alle attività scolastiche. Art. 15. Ogni alunno è tenuto a lasciare la propria postazione nello stato in cui si trovava all’inizio dell’attività, e a spegnere il proprio computer seguendo la corretta procedura. Art. 16. E' obbligatorio segnalare eventuali anomalie o guasti all'insegnante presente, anche se sono comparsi mentre si operava al PC. Art. 17. Le stampanti sono a disposizione di tutti gli utenti, ma l'indiscriminato uso delle periferiche comporta frequenti guasti e uno spreco di materiali costosi e carta. Si invita, quindi, ad utilizzare la stampante in modo intelligente, e solo in caso di vera necessità, evitando inutili consumi a danno della scuola e di tutti. Art. 18. La postazione SERVER è destinata all’insegnante; nessun alunno potrà utilizzare tale postazione – se non in presenza e con l’autorizzazione dello stesso insegnante - data la delicatezza dell’hardware e del software ai fini della gestione della rete locale. Art. 19. Il docente che porterà gli alunni nell’AM avrà cura di creare una cartella della classe su ogni computer utilizzato, all’interno della cartella denominata “Lavori xxxx-xxxx”, già predisposta dal referente-responsabile (“xxxx-xxxx” sono le cifre dell’anno scolastico corrente, es.: “Lavori 2006-2007”). La cartella della classe deve avere obbligatoriamente un nome standard, del tipo “ClasseSezione-SIGLA”. La Classe è costituita da un numero arabo, la Sezione da una lettera maiuscola, e la SIGLA deve essere costituita da tre lettere maiuscole che identificano la disciplina del docente, come di seguito riportato: ITA per Italiano, STO per Storia, GEO per Geografia, ING per Inglese, FRA per Francese, MAT per Matematica, SCZ per Scienze, TEC per Tecnologia, ART per Arte e Immagine, SMS per Scienze motorie e sportive, MUS per Musica, REL per Religione cattolica (esempi: 1A-ITA, 2B-MAT, ecc.). All’interno di ogni cartella di una data classe, denominata come sopra specificato, è opportuno che il docente crei delle sottocartelle, una per ogni unità di apprendimento, laboratorio o attività che dir si voglia. Tutti i file creati dagli alunni saranno inseriti nella cartella o sottocartella appositamente predisposta ed indicata dal docente, allo scopo di tenere in ordine e sotto controllo la gestione dei file. E’ buona pratica raccomandata, ove la rete locale sia pienamente efficiente, centralizzare l’archivio dei dati sul disco rigido del SERVER, in un'unica cartella “Lavori xxxx-xxxx” condivisa e quindi accessibile da ogni altra postazione. Art. 20. Il referente-responsabile avrà cura di eseguire il backup completo della cartella “Lavori xxxx-xxxx” su apposito CD, almeno ogni due mesi. Compete allo stesso controllare l’osservanza del presente Regolamento, e proporre al Dirigente Scolastico le opportune variazioni e/o integrazioni qualora se ne evidenziasse la necessità, allo scopo di garantire la massima efficienza nell'uso dell’AM. 20 CONNOTATI ESSENZIALI DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA L’ambiente scolastico, accogliente e coinvolgente sia per gli alunni che per i genitori, è strutturato in modo flessibile, pronto a modificarsi in base alle esigenze educative-didattiche. Rientrano nella programmazione momenti di apertura verso l’esterno con uscite, escursioni e gite. Le attività di interclasse e di intersezione fanno parte della pratica quotidiana e s’intensificano in occasione di festività e ricorrenze particolari. L’organizzazione di gruppi di lavoro verrà temporizzata in forma flessibile in rapporto alla disponibilità oraria e sarà adeguata ai bisogni degli alunni. La scuola orienta la propria azione • a sviluppare le potenzialità di ciascuno adottando anche nuove metodologie di lavoro per fornire a ciascuno un ruolo attivo nell’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità • Utilizzare più linguaggi che permettano agli alunni una più efficace lettura dell’ambiente • Predisporre un ambiente educativo in cui gli alunni vivano esperienze relazionali positive con i coetanei e gli adulti. FORMAZIONE DELLE CLASSI Il Collegio dei Docenti stabilisce i seguenti criteri per la formazione delle classi: SCUOLA DELL’INFANZIA Equa ripartizione di numero e sesso Continuità delle sezioni già formate SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Oltre all’equa ripartizione dei numeri e sesso, alla continuità didattica, alle fasce di livello, alla provenienza, rivestono fondamentale importanza gli incontri fra docenti delle classi ponte. 21 RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Scuola dell’Infanzia Le insegnanti dei tre plessi di Scuola dell’Infanzia riceveranno i genitori degli alunni per un’ora, in un giorno prefissato della prima settimana da Novembre a Maggio. Scuola Primaria: Gli insegnanti dei vari plessi del Circolo riceveranno i genitori degli alunni ogni ultimo martedì e/o venerdì del mese. Scuola Secondaria: I docenti della scuola media, sia di San Piero Patti che di Librizzi, riceveranno i genitori degli alunni un’ora la settimana, secondo quanto previsto nell’orario giornaliero degli insegnanti. CONTESTO AMBIENTALE L’Istituto Comprensivo di San Piero Patti comprende le scuole dell’infanzia, primarie e secondaria di 1° grado dei comuni di San Piero Patti e di Librizzi. Il relativo bacino d’utenza presenta indici culturali, economici e sociali comuni, nonché aspetti ambientali ed orografici simili. I due comuni limitrofi abbracciano, infatti, un vasto territorio collinare che si affaccia sul golfo di Patti da cui dista circa 20 chilometri. La realtà socio culturale ed economica dei due paesi è medio alta; l’occupazione media delle famiglie è di tipo impiegatizia o agricola con qualche punta di attività artigianale ed imprenditoriale. L’atteggiamento delle famiglie nei confronti della scuola è duplice; accanto ad alcune che se coinvolte collaborano e cooperano, ve ne sono altre che, con assoluto disinteresse, delegano completamente la scuola. L’ambiente è povero di stimoli ed eventi per cui la scuola rappresenta un punto di riferimento importante anche se operano sul territorio altre agenzie educative quali associazioni, pro loco, e vari artigiani. Il nostro Istituto intende quindi coinvolgere, come negli anni passati, tutti gli Enti Locali ai vari livelli e in particolare i due Comuni con i quali si propone di operare in una logica di interazione per costruire una migliore qualità della vita. 22 Saranno prese in considerazione e condivise iniziative mirate a costruire progetti finalizzati all’utilizzo delle risorse comuni, all’elaborazione di un curricolo integrato dove la quota nazionale e quella locale concorrono a formare percorsi unitari. ANALISI DEI BISOGNI sulla base dei monitoraggi effettuati per l’anno scolastico 2006/07 Arricchimento del codice espressivo linguistico sia orale che scritto Sviluppo e potenziamento della creatività Sviluppo dei linguaggi non verbali Scarse stimolazioni sul piano culturale Vivere esperienze relazionali ricche Prendere coscienza della realtà circostante Attività motorie finalizzate allo sviluppo armonico del corpo MATRICE PROGETTUALE D’ISTITUTO Dall’analisi del contesto e dalla lettura dei monitoraggi effettuati sui bisogni formativi vengono individuati nei nostri alunni carenze educative multiple quali la scarsa padronanza del codice linguistico sia orale che scritto, scarsi stimoli sul piano culturale e relazionale. I docenti, partendo dalla radice cognitiva di ciascuno e nel pieno rispetto delle personali capacità e dei punti di partenza, al fine di offrire ad ognuno pari opportunità educative, riconoscono il bisogno di consolidare i vari contenuti disciplinari nella logica ologrammatica. Si evidenzia inoltre la necessità di offrire a tutti l’opportunità di avere scambi relazionali nella maturazione della consapevolezza di essere una persona fra le persone in un’escalation di valori morali e sociali. 23 FINALITA’ ED OBIETTIVI FORMATIVI DELLA SCUOLA • Fornire ad ognuno pari opportunità rimuovendo i condizionamenti sociali o gli svantaggi culturali • Sviluppare le abilità di base per attuare ciascuno le proprie potenzialità • Formare persone responsabili e capaci di progettare la propria vita compiendo scelte idonee e autonome che consentano loro di inserirsi positivamente nei vari contesti • Sviluppare gradualmente la conoscenza, il rispetto e la tutela dell’ambiente • Agevolare e maturare il rispetto verso “l’altro” per sviluppare lo spirito di solidarietà • Maturare la consapevolezza dell’importanza del lavoro quale strumento indispensabile per una migliore realizzazione • Prendere coscienza che “il sapere” aiuta a partecipare attivamente”alla vita” e a ridurre le disuguaglianze • Potenziare la qualità della didattica avvicinando il ragazzo all’uso dei mezzi multimediali • Prevenire ed arginare il fenomeno delle devianze giovanili 24 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA per……. …….una crescita culturale OFFERTA FORMATIVA Sulla base dei bisogni relazionali, cognitivi e culturali degli alunni, l’Istituto attiva progetti e iniziative nei tre ordini di scuola. Ciascuna scuola programma e realizza, con specificità, attività progettuali di plesso e/o di interplesso e in continuità con altri ordini di scuola per essere quanto più rispondenti ai reali bisogni della propria realtà scolastica. 25 Alcuni dei progetti che vanno ad ampliare l’offerta formativa proseguono l’azione iniziata nello scorso anno, mentre altri sono di nuova elaborazione. Scuola dell’Infanzia: • Musica, folclore e tradizioni (bambini del secondo e del terzo livello di San Piero Patti) • Gioco - sport (tutti ) • Attività espressive (tutti) • Attività di drammatizzazione • Attività di educazione alla salute Sulla base delle opzioni effettuate dai genitori e in ottemperanza a quanto scritto nel D.L.vo n. 59/2004 verranno garantiti i seguenti laboratori: Scuola Primaria: 1. Laboratorio linguistico – artistico - espressivo 2. Laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti 3. Laboratorio di informatica Scuola Secondaria di primo grado: (le tre classi): 1. laboratorio tecnico linguistico Scuola dell’Infanzia: Le insegnanti delle Scuole dell’Infanzia adottano per quest’anno scolastico, oltre all’Ambiente, il “Se e l’Altro” come filo conduttore di tutto il percorso didattico. Il Progetto annuale UN ANNO DI DOMANDE riassume in sé le finalità fissate nelle proposte didattiche specifiche che vanno ad ampliare l’offerta formativa per favorire negli alunni l’accesso a spaccati progettuali direttamente legati al curricolo previsto e al progetto complessivo di scuola. Attraverso i Progetti “Accoglienza” – “Giardinaggio” – “Giocosport” – “Alimentazione” – “Folk”... le insegnanti intendono accompagnare i bambini nel loro cammino di crescita che li porterà alla Maturazione dell’identità, alla Conquista dell’autonomia, allo Sviluppo delle competenze come ci hanno indicato i Nuovi Orientamenti prima e le Indicazioni Nazionali dopo. SINTESI DEI PROGETTI ATTIVITA’ IN OCCASIONI SPECIALI (Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo) Durante i momenti più significativi e “speciali” dell’anno scolastico verranno programmate iniziative specifiche inerenti la festa; nella settimana antecedente le varie manifestazioni, tutte le attività didattiche saranno rivolte alla realizzazione di addobbi, cartelloni, coreografie, oggettistica etc…… 26 SCUOLA dell’INFANZIA PROGETTO “LE PAROLE PER ACCOGLIERE” (Alunni di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia) Il progetto si propone di organizzare gli spazi accoglienti e accattivanti per far superare le difficoltà e le paure del distacco. Il bambino, ma anche il genitore, nel momento dell’inserimento, hanno bisogno di sentirsi accolti e rassicurati affettivamente, premessa questa per costruire rapporti di fiducia e di corresponsabilità educativa. Attività: Canti, filastrocche giochi di conoscenza, girotondi. PROGETTO “FESTEGGIAMO L’AUTUNNO” (Alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia) Il progetto si propone di favorire la conoscenza degli elementi che caratterizzano questa stagione PROGETTO “IL PAESE DI COLORANDIA” (Alunni delle tre sezioni della Scuola dell’Infanzia di San Piero Patti) Il progetto mira a far scoprire le potenzialità del colore come strumento espressivo attraverso varie esperienze quali: giocare, manipolare, impastare, fare con i colori per conoscerli e definirli correttamente. Obiettivi: • Sviluppare la creatività • Scoprire la relazione tra colore e oggetti • Usare i colori in modo appropriato • Conoscere il nome dei colori • Isolare negli oggetti la qualità del colore Attività: Attività con materiali poveri, manipolare, disegni liberi, uso appropriato del colore, uso di varie tecniche… PROGETTO “FARE CON LE FIABE” (Alunni di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia) La fiaba permette ai bambini di vivere esperienze molto importanti sul piano cognitivo, affettivo e del linguaggio; attraverso essa esprimono la loro vita interiore, emozioni, paure… Attraverso questo progetto si intende coinvolgere attivamente i bambini per permettere loro di sviluppare competenze a più livelli. Obiettivi: • Capacità di ascoltare, comprendere e verbalizzare • Identificarsi con i personaggi della fiaba e proiettare i propri vissuti su di essi • Promuovere la socializzazione Attività: Lettura di fiabe, domande stimolo, gioco del “se io fossi”, giochi imitativi, rielaborazione, drammatizzazione…. 27 PROGETTO DI ED. ALIMENTARE “ MANGIARE SANO PER CRESCERE BENE” (Alunni delle tre sezioni della Scuola dell’Infanzia di San Piero Patti) Gli stereotipi dettati dal consumismo e dai media hanno indotto i nostri ragazzi ad assumere errate e pericolose abitudini alimentari. L’acquisizione di una corretta educazione alimentare non solo rientra nel piano di un’efficace “educazione alla salute” attraverso la prevenzione, ma prelude soprattutto all’attivazione di un sano e consapevole stile di vita, nel rispetto del proprio corpo e delle sue relazioni con l’ambiente. Obiettivi: • Avviare i bambini ad una corretta ed equilibrata alimentazione • Promuovere stili di vita a produrre e/o a mantenere sane abitudini alimentari • Conoscere i prodotti tradizionali del proprio territorio Attività: Conversazioni, lettura di immagini, ricerca di immagini. PROGETTO ALIMENTAZIONE E SALUTE (Gli alunni del plesso di Colla Maffone) L’acquisizione di una corretta educazione alimentare non solo rientra nel piano di un’efficace “educazione alla salute” attraverso la prevenzione, ma prelude soprattutto all’attivazione di un sano e consapevole stile di vita, nel rispetto del proprio corpo e delle sue relazioni con l’ambiente. Obiettivi: • Conoscere le proprietà degli alimenti • Comprendere il processo di trasformazione di un prodotto • Comprendere che una sana alimentazione aiuta a prevenire le malattie PROGETTO FOLK (Alunni della II e della III sezione della Scuola dell’Infanzia di San Piero Patti) Il progetto nasce dal desiderio di dare ai “nostri”bambini, prigionieri del consumismo e dei massmedia, lo stimolo, l’imput per ritrovare la propria identità e ricercare le proprie radici per formarsi cittadini di domani. Obiettivi: • Avvicinare i bambini alla conoscenza delle proprie tradizioni attraverso la scoperta del dialetto, dei balli e canti folcloristici • Sviluppare la fiducia nelle proprie capacità comunicative • Favorire l’ascolto e la comunicazione. • Prendere coscienza di sé in relazione agli altri e allo spazio Attività: Ascolto di musiche, canti, balli, recitazione di poesie in dialetto Per la realizzazione del progetto è prevista la compartecipazione di un esperto esterno PROGETTO “GIOCO-SPORT” (Alunni di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia) Il progetto si prefigge di promuovere nei bambini la presa di coscienza del proprio corpo e di favorire il graduale sviluppo delle capacità percettivo – motorie. 28 Obiettivi: • Percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo • Capacità di coordinare i movimenti • Percezione del ritmo e di semplici strutture ritmiche • Capacità di equilibrio ed orientamento • Acquisizione di abilità motorie di base • Utilizzare il corpo in situazioni espressive e comunicative Attività: Giochi liberi, motori, di equilibrio, mimici, imitativi, di ruolo e di finzione, di gruppo in situazioni di cooperazione e di competizione. PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE : “Conosco il mio paese” (Alunni di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia) Attraverso questo progetto si intende far conoscere ai bambini gli aspetti più caratteristici dell’ambiente circostante ed in particolare il proprio paese per imparare a scoprirlo, amarlo e rispettarlo. Obiettivi: • Conoscere e rispettare l’ambiente • Promuovere il rispetto di semplici regole Attività: Escursioni sul territorio, uscite per le vie del paese, lettura di immagini, ascolto di racconti… PROGETTO SOLIDARIETA’ Gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e delle classi prime della Scuola Secondaria di 1° grado saranno invitati a riflettere sull’importanza della solidarietà. PROGETTO “Lingua Inglese” Nella Scuola dell’Infanzia di Librizzi e di Colla Maffone PROGETTO “Un anno in festa” (Alunni di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia) SCUOLA PRIMARIA PROGETTO “ACCOGLIENZA” (Tutti i plessi) Il progetto nasce dalla consapevolezza che il primo periodo dell’anno scolastico rappresenta un momento molto delicato e condizionante per il lavoro futuro; quindi per favorire l’inserimento dei 29 nuovi iscritti e per accogliere gli altri sarà cura degli insegnanti creare ambienti sereni e stimolanti dove ogni bambino possa sentirsi a proprio agio e possa esprimere al meglio le proprie potenzialità. PROGETTO “PROGETTO AMBIENTE” (Gli alunni delle classi I e II della Scuola Primaria di San Piero Patti) Obiettivi: • conoscere e rispettare la natura • esplorare il mondo attraverso i cinque sensi Per la realizzazione del progetto sono previsti interventi di genitori, esperti ed associazioni (AGESCI …) PROGETTO di EDUCAZIONE MUSICALE (Classe 2° Primaria di San Piero Patti) Finalità: • Stimolare e potenziare la relazione con l’altro, utilizzando i diversi linguaggi sonori nei loro molteplici usi Obiettivi: • Acquisizione delle prime competenze musicali mediante l’uso della voce e di uno strumento melodico, ai fini dell’esecuzione collettiva • Percepire, riconoscere i suoni e saperli usare a fini espressivi Per la realizzazione del progetto è prevista la compartecipazione di un esperto esterno. PROGETTO “Recupero di Italiano e Matematica” (Classi 4° e 5° Primaria di San Piero Patti) PROGETTO “Alla Scoperta di vecchie tradizioni” (Gruppi della Scuola Primaria di Librizzi) PROGETTO “Con le mani creo” (Gruppi della Scuola Primaria di Librizzi) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO PROGETTI “Recupero” Obiettivi • Rimuovere situazioni di disagio scolastico 30 • • Responsabilizzare all’impegno Sviluppare/migliorare le competenze linguistiche Saranno seguiti percorsi differenziati di graduale difficoltà PROGETTO “Il Consiglio Comunale incontra i ragazzi” (Gli alunni delle classi III A e III B del plesso di San Piero Patti in collaborazione con il Comune di San Piero Patti) Anche per il corrente anno scolastico vengono programmati incontri tra i ragazzi delle terze e il Consiglio Comunale. Finalità’: • Sviluppare nei ragazzi la capacità di partecipare ad attività che riguardano la collettività • Avvicinare i ragazzi alle istituzioni PROGETTI “Educazione stradale” e “Il Patentino a Scuola” L’educazione stradale nella scuola è finalizzata all’acquisizione, da parte degli alunni, di comportamenti corretti quali utenti della strada. Anche per il corrente anno scolastico, il nostro Istituto, in collaborazione con le autorità preposte e con un’Autoscuola, ha elaborato il progetto “Il Patentino a Scuola” destinato agli alunni che compiono 14 anni entro il 31 Agosto 2007. PROGETTO P.O.R. “Formazione per gli studenti … finalizzata ad acquisire competenze per l’utilizzazione delle attrezzature informatiche …” I nostri ragazzi vivono in una società tecnologica in continuo progredire; compito della scuola è quello di fornire ai nostri alunni la conoscenza degli strumenti che permettano loro di vivere da attori e non da spettatori. Scopo del progetto è quindi quello di sviluppare nei ragazzi le abilità per l’utilizzo consapevole delle TIC, facendo di queste uno strumento di lavoro, promuovendo un’alfabetizzazione informatica trasversale agli altri apprendimenti. PROGETTO “Educazione alla Salute” Il progetto si pone la finalità di sensibilizzare gli alunni sul tema “salute” intesa come pieno raggiungimento del benessere fisico e psichico. Le varie attività vengono programmate per l’intero anno scolastico sulla base degli effettivi bisogni emersi, sulle disponibilità del territorio e in piena sinergia con i genitori. La scuola per un più adeguato svolgimento delle attività si avvale della collaborazione degli operatori socio-sanitari del Consultorio di San Piero Patti, del Servizio di Medicina Scolastica dell’A.S.L di Patti. Particolare attenzione verrà riservata a tematiche inerenti l’alimentazione e ai problemi derivanti dall’uso di fumo, alcool, droga e a tutte quelle devianze tipiche dell’età adolescenziale. Obiettivi : • Promuovere atteggiamenti e stili di vita coretti • Educare all’igiene del proprio corpo e ad una corretta alimentazione • Favorire l’assunzione di comportamenti e atteggiamenti tolleranti e responsabili 31 PROGETTO “Educazione alla Legalità” La Scuola, in quanto agenzia educativa deve sviluppare nei ragazzi una coscienza civile contro ogni tipo di sopraffazione sia essa dovuta a criminalità organizzata, a fenomeni mafiosi o a poteri occulti di ogni genere e provenienza. Obiettivi: • Guardare in sé stessi • Non lasciarsi trascinare dagli eventi • Riconoscere l’importanza di valori quali: l’amicizia, la comprensione, la pace, la tolleranza… Per la realizzazione del progetto è prevista la compartecipazione di esperti esterni. PROGETTO “Lettura” Il Progetto, che si avvale anche dell’ausilio della Biblioteca comunale, intende motivare gli alunni al fine di far considerare loro la lettura non solo come una semplice decodificazione e comprensione di simboli, ma soprattutto come piacere di leggere, come un mezzo che aiuta a scoprire e a dare risposte ai nostri interrogativi. PROGETTO “Giochi sportivi studenteschi” (Gruppi di alunni della Scuola Secondaria di San Piero Patti) Il Progetto ha come finalità lo scopo di costruire un percorso educativo nel quale lo sport possa diventare percorso di benessere psicofisico e momento di confronto e di aggregazione. Obiettivi : • Socializzazione • Miglioramento e potenziamento delle proprie capacità • Rispetto delle regole • Cooperare con i compagni nelle gare e nelle manifestazioni sportive con lealtà Attività in orario pomeridiano: • • • • Corsa campestre Pallavolo femminile Pallacanestro maschile Calcio maschile PROGETTO “Giornalini di classe”: Il progetto ha lo scopo di evidenziare e pubblicizzare le varie iniziative che fioriscono fra le mura scolastiche. PROGETTO “Corso di Latino” 32 PROGETTO “Prevenzione Dispersione Scolastica” PROGETTO “Educazione Stradale” (Alunni dei tre ordini di Scuola) . Obiettivi: • Acquisire gradualmente la consapevolezza della necessità delle norme che regolano la vita con particolare attenzione a quelle stradali • Acquisire la consapevolezza dei rischi dell’utenza nella strada • Conoscere la segnaletica stradale ed il suo significato PROGETTO “Solidarietà” Gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e delle classi prime della Scuola Secondaria di 1° grado saranno invitati a riflettere sull’importanza dell’ambiente per la costruzione di un sistema di sviluppo sostenibile per il pianeta. Obiettivi: • Individuare esempi di azioni solidali relativi al proprio ambiente di vita • Identificare la solidarietà come valore proprio del Cristianesimo Attività: • Canti a tema • Visione di audiovisivi • Attività cartellonistica • Ascolto e lettura di racconti • Letture tratte dalla Bibbia e dal Vangelo • Incontri con testimoni (religiosi e laici) ATTIVITA’ INTER ED EXTRASCOLASTICHE La programmazione didattica dei tre ordini di scuola viene ulteriormente integrata da: 33 • Le visite guidate sul territorio e/o i viaggi d’istruzione che vengono programmate dai tre ordini di scuola per integrare ed ampliare l’offerta formativa, tenendo conto delle programmazioni delle classi e delle sezioni. • La partecipazione a varie manifestazioni sportive • La partecipazione a manifestazioni di solidarietà (Telethon) • Iniziative proposte dall’associazione O.N.L.U.S. Sikelia • Iniziative proposte dal Consorzio Intercomunale “Tindari Nebrodi” • La valorizzazione del dialetto e il recupero delle tradizioni SCUOLA E TERRITORIO L’azione educativa - didattica dell’intera istituzione coinvolge in maniera diretta Associazioni, Enti e gruppi di volontariato presenti sul territorio di Librizzi, di San Piero Patti e di Patti e non solo, condividendone scopi e valenze formative; a tal proposito verranno intraprese iniziative quali: • Incontri con esperti in seno all’educazione alla legalità • Progetto di Ed. Ambientale “Airone” con il supporto dei Rangers di Castell’Umberto • Percorsi didattici su varie tematiche inerenti l’Educazione all’Ambiente • Iniziative con gli anziani di Villa Maria’ • Percorsi didattici su varie tematiche inerenti l’Eeducazione alla Salute • Progetto “Continuità” con il Liceo Classico - Scientifico di Patti • Progetto di Legambiente “La Scuola adotta un Comune” • Collaborazione con l’Amministrazione Comunale per la realizzazione di vari progetti, quali “Educazione alla legalità”, “La Scuola incontra il Consiglio Comunale”, “A scuola di Pubblica Amministrazione”, “Ricorrenza del Santo Patrono e ricorrenze nazionali”, “Adotta un monumento – Conosci le tradizioni, le arti e i mestieri del tuo paese”, “Educazione all’ambiente”, “Educazione alimentare e realizzazione dell’Orto Scolastico”, “Officina alla lettura”, “La Scuola adotta un Comune”. 34 Agriturismi Laboratori artigiani Uscite nell’ambito comunale e provinciale Viaggi in località di interesse storicogeograficonaturalistico Viaggio d’Istruzione Scuola Secondaria di 1° grado: EMILIA ROMAGNA ANALISI DELLE RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA RISORSE UMANE: 35 Dirigente Scolastico, Docenti, personale A.T.A., Genitori, Gruppi di volontariato locali, Associazioni culturali, personale Ufficio Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, Equipe pscicopedagogica, Medico Scolastico, Ufficiale Sanitario, personale Ufficio Tecnico e comunale in genere, Parroco e Gruppi parrocchiali. RISORSE MATERIALI: Biblioteca, sala informatica, televisori, videoregistratori, videoproiettore, videocassette, audiocassette, stereo, palestra, macchine fotografiche, laboratorio musicale, laboratorio scientifico, lavagna luminosa, attrezzature sportive, fotocopiatrici. La nascita degli Istituti Comprensivi rende indispensabile l’elaborazione di un curricolo nuovo che risponda ad alcuni concetti fondamentali identificabili nei criteri della flessibilità favorire aderenza e coerenza educativa), della essenzialità (operare scelte in sintonia alla logica dei saperi esenziali), della modularità(puntare alla trasversalità formativa e concettuale del conoscere) oltre che alla progressività e alla continuità. Alla luce della normativa e nella piena condivisione di quanto sopra affermato, il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo di San Piero Patti, ritiene opportuno elaborare per l’anno scolastico in corso un curricolo verticale integrato articolato per Aree. I docenti fondano la propria scelta curriculare sulla logica del continuum didattico-educativo che, evitando salti di passaggio tra un ordine scolastico e l’altro, possa favorire il graduale sviluppo delle abilità e delle competenze di ciascun alunno nonché una crescita psicofisica armonica. Riguardo ai contenuti dell’insegnamento-apprendimento i docenti scelgono, nel rispetto della personale autonomia didattica, di aderire ai traguardi formativi previsti dal curricolo nazionale Le indicazioni programmatiche costituiscono, gli indicatori prioritari di riferimento per poter garantire all’utenza un’adeguata risposta educativa. I docenti ritengono tuttavia indispensabile esplorare la necessità di costruire il curricolo coniugando i traguardi formativi previsti a livello nazionale definiti nell’all. D relativo al PECUP con i bisogni emergenti dalla realtà socio-culturale locale; a tal fine vengono progettate attività ed azioni formative sia curriculari che extracurriculari che andranno ad arricchire l’Offerta Formativa e favoriscano la partecipazione di tutti gli alunni. 36 Attraverso attività progettuali ricche e coinvolgenti ed esperienze gratificanti, che saranno realizzate “in continuum”, come ribadito nella legge di riforma n. 53, dai tre ordini di scuola, ci si prefigge di ampliare gli ambiti di apprendimento, di favorire la motivazione allo studio e di prevenire fenomeni di dispersione scolastica. Le competenze in uscita di un ordine di scuola costituiscono quelle in entrata per il successivo. Usando le parole del testo ministeriale il profilo educativo “rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del primo ciclo d’istruzione” Il merito delle articolazioni del profilo è quello di aver fissato le competenze che la scuola deve far raggiungere non in termini scolastici, ma riferite a dimensioni importanti per l’uomo di domani: • Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri • Interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente • Risolvere i problemi che di volta in volta incontra • Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita anche chiedendo aiuto quando occorre • Comprendere per il loro valore la complessità dei sistemi simbolico-culturali • Maturare il senso del bello • Conferire senso alla vita 37 SCUOLA DELL’INFANZIA MATURAZIONE DELL’ IDENTITA’ 1. Rafforzare l’identità e l’autonomia personale 2. Consolidare l’equilibrio affettivo, emozionale e relazionale 3. Acquisire fiducia nelle proprie capacità 4. Avere autocontrollo e vivere in modo positivo i propri stati d’animo 5. Conoscere la propria identità personale e quella degli altri 6. Conoscere e valorizzare gli elementi caratterizzanti la propria identità personale 7. Analizzare e maturare elementi e strutture dei sistemi simbolico-culturali di appartenenza CONQUISTA DELL’AUTONOMIA 1. Sviluppare atteggiamenti comportamentali positivi verso se stessi e verso gli altri 2. Rendersi disponibili ad interagire con gli altri 3. Assumere atteggiamenti di rispetto dei valori condivisibili 4. Scoprire e condividere la solidarietà e la reciprocità 5. Interiorizzare e rispettare pratiche di vivere civile quali la cura di sé, degli altri, dell’ambiente 6. Acquisizione di atteggiamenti ad agire per il bene comune 7. Interpretare e governare le regole sociali, gli stili relazionali, emozioni e sentimenti. SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Consolidare le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche,e intellettive 2. Sostenere forme di lettura delle esperienze personali nel proprio contesto sociale relazionale e naturale 3. Elaborare competenze nella fruizione e produzione di messaggi, testi.. 4. Padroneggiare gli elementi della narrazione e verbalizzazione 5. Maturare atteggiamenti positivi nella vita della scuola 6. Maturare competenze alla scoperta e alla ricerca SCUOLA PRIMARIA Dimensione culturale( sviluppo delle competenze) 1. La corporeità come valore 2. Passare dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali 38 3. Favorire il confronto interpersonale 4. Far comprendere che le culture e le persone diverse rappresentano una ricchezza 5. Praticare la solidarietà 6. Stimolare l’autoregolazione metacognitiva degli apprendimenti 7. Agevolare il passaggio dall’egocentrismo al “fare insieme” 8. Valorizzare l’esperienza del bambino SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 1. Favorire l’educazione integrale della persona 2. Favorire una visione più chiara della realtà 3. Rafforzare l’identità personale 4. Utilizzare modalità apprenditive motivanti 5. Prevenire il disagio proprio della preadolescenza e recuperare lo svantaggio 6. Valorizzare i rapporti relazionali e l’accettazione l’uno dell’altro 7. Presentare le abilità disciplinari in ordine cronologico 8. Evidenziare le interconnessioni tra le discipline e tra queste e le educazioni Ogni istituzione didattica, nel rispetto della propria autonomia, è libera di mediare, ordinare e organizzare gli OSA Vedi indicazioni Nazionali: allegato A – Scuola dell’Infanzia, allegato B – Scuola Primaria allegato C – Scuola Secondaria di I° grado in OBIETTIVI FORMATIVI, tenendo conto del contesto ambientale, delle capacità di ogni alunno e delle mediazioni pedagogico - didattiche più consone a trasformare gli OBIETTIVI FORMATIVI in COMPETENZE PERSONALI. utilizza OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (OSA) 39 che sono definiti: • all’interno di 4 campi per la Scuola dell’Infanzia • negli 11 ambiti disciplinari e nelle 6 educazioni per la Scuola Primaria • nelle 12 discipline e nelle 6 educazioni per la Scuola Secondaria di I° grado per formulare Obiettivi formativi sulla base dell’esperienze degli alunni e degli OSA con la mediazione Di Unità di Apprendimento per promuovere competenze personali di ciascun allievo nella prospettiva della maturazione del PECUP dall’Allegato D “Il Profilo Educativo Culturale e Professionale ( PECUP ) che segue, rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di Istruzione.” ( 6/14 anni) In esso convergono: • Le attività disciplinari volte a far acquisire le conoscenze e le abilità individuate dagli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) previsti nelle Indicazioni Nazionali (All. A/ B/ C • Le attività opzionali – facoltative scelte dalle famiglie (laboratori per il recupero e /o l’approfondimento: attività sportive, espressive ….) • I Piani di studio personalizzati e i Piani personalizzati delle attività educative (scuola dell’Infanzia) che rappresentano l’insieme delle Unita di apprendimento Questa prima tappa del percorso scolastico, iniziato con la Scuola dell’Infanzia, sarà stata comunque raggiunta se tutte le conoscenze disciplinari, le abilità apprese a scuola, in altri contesti formativi e nel proprio ambiente, sono diventate competenze. “In particolare il Profilo atteso per la fine del I° ciclo di istruzione (Tre anni di Scuola dell’Infanzia, Cinque anni di Scuola Primaria e Tre anni di Scuola Secondaria di I°) si dispone nelle seguenti articolazioni: IDENTITA’ 40 • CONOSCENZA DI SE’ 1. Affermare la propria identità . 2. Formare una personalità unitaria nel rispetto delle diversità 3. Assumere senso di responsabilità e ricercare soluzioni nelle situazioni problematiche nei diversi contesti ed esperienze 4. Acquisire gli strumenti per gestire la propria irrequietezza emotiva ed intellettuale, riuscendo a comunicarla senza sentirsi a disagio 5. Valorizzare ogni esperienza formativa vissuta o testimoniata da grandi personaggi storici, artistici che hanno contribuito ad arricchire l’umanità di senso e di valore 6. Formare il senso critico (il ragazzo decifra, riconosce e valuta informazioni e sollecitazioni senza subirle) • RELAZIONE CON GLI ALTRI 1. Interagire con i coetanei e con gli adulti 2. Ricercare la valorizzazione del proprio lavoro e di quello degli altri 3. Acquisire la disponibilità al dialogo, alla collaborazione, al rispetto • ORIENTAMENTO 1. Elaborare il proprio progetto di vita 2. Collaborare intenzionalmente con la scuola e con la famiglia nella preparazione del Portfolio delle competenze personali 3. Interagire con i singoli individui e con le organizzazioni sociali e territoriali 4. Dimostrare disponibilità a verificare con costanza l’adeguatezza delle decisioni sul proprio futuro scolastico e professionale. Alla fine del Primo Ciclo di istruzione, il ragazzo: • Conosce il proprio corpo e, in maniera elementare, il suo funzionamento; 41 • padroneggia conoscenze ed abilità che, consentono, mediante l’esercizio fisico, l’attività motorio - espressiva, il gioco organizzato e la pratica sportiva individuale e di squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona; • impara a relazionarsi con gli altri, rispettando le regole stabilite • Conosce e utilizza, in maniera elementare, tecniche differenziate di lettura silenziosa di testi e legge correttamente ad alta voce • usa un linguaggio adeguato agli scambi sociali e culturali. • produce testi brevi, ragionevolmente ben costruiti e adatti alle varie situazioni interattive; • comprende la natura e la funzione delle singole parole(analisi grammaticale) e la struttura della frase semplice e complessa (analisi logica) • identifica le classi di parole (soggetto, oggetto diretto, complementi, connettivi, subordinate, ecc.) • riconosce le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi, si serve dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche,ecc) • conosce gli elementi della storia della lingua italiana e dei rapporti tra l’italiano e i dialetti e fra l’italiano e le principali lingue europee; • conosce e pratica la lingua inglese e una seconda lingua comunitaria; • conosce i principali genere letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica ed epica, teatro, racconti, romanzi, resoconti di viaggio, ecc.) • Ha consapevolezza delle radici storico – giuridiche, linguistico – letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico cristiano, e dell’identità spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa; • sa orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà geografiche e storiche diverse • sa collocare i tratti spaziali, temporali e culturali dell’identità nazionale e di quelle regionali e comunali di appartenenza. • Per esprimersi adopera linguaggi diversi da quello verbale come la fotografia, il cinema, internet…e ne comprende, anche se in modo elementare, le tecniche. • conosce e gusta il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse forme • Esegue semplici operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo, legge dati, misura una grandezza, calcola una probabilità, risolve semplici problemi sul calcolo di superfici e volumi dei solidi principali; • padroneggia concetti fondamentali della matematica e riflette sui principi e sui metodi impiegati; 42 • adopera il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di risoluzione • Osserva la realtà, per conoscervi, anche tramite l’impiego di appositi strumenti tecnici, relazioni tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze o modificazioni nel tempo e nello spazio; • effettua misurazioni di grandezze comuni usando correttamente gli strumenti; • esplora e comprende gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico; • sviluppa atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per i problemi e l’indagine scientifica; • comprende che le teorie e i concetti scientifici non sono definitivi, ma in continuo sviluppo • Conosce l’universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature; • conosce la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni naturali che la riguardano • Sa riconoscere semplici sistemi tecnici, individuandone il tipo di funzione e descrivendone le caratteristiche; • analizza re rappresenta processi ricorrendo a strumenti tipo grafi, tabelle, mappe ecc.. oppure a modelli logici tipo formule, regole, algoritmi, strutture di dati ecc..; • segue, comprende e predispone processi e procedure allo scopo di ideare, progettare, e realizzare oggetti fisici, grafici, o virtuali, seguendo una definita metodologia; • mette in relazione la tecnologia con i contesti socio ambientali che hanno contribuito a determinarla; • usa strumenti informatici CONVIVENZA CIVILE Il ragazzo, avendo maturato la propria identità e le competenze culturali, si è reso conto che oltre ad avere dei diritti ha anche dei doveri per lo sviluppo di qualità della convivenza civile. In questa prospettiva: • E’ consapevole di avere diritti, ma anche doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile. 43 • Affronta i problemi riguardanti la cura della propria persona in tutti i contesti sociali in cui si trova. • Conosce l’organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro paese, nonché le caratteristiche essenziali di quella dei paesi comunitari • Riflette sui propri diritti-doveri di cittadino e li esercita nel vivere quotidiano (di delega, di rispetto degli impegni assunti all’interno del gruppo) • Conosce le regole per prevenire vari tipi di disagio che si manifesta in disarmonie fisiche, psichiche, intellettuali e relazionali. • E’ consapevole della necessità di alimentarsi tenendo conto delle esigenze fisiologiche, senza guardare agli stereotipi dettati dal consumismo e dai media per non incorrere nei rischi connessi a comportamenti disordinati • A scuola, durante le uscite didattiche, sui mezzi pubblici …. assume atteggiamenti e comportamenti rispettosi verso gli altri e le cose comuni, comprendendo l’importanza di riconoscere regole stabilite; rispetta inoltre l’ambiente cercando di migliorarlo e adotta dei comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri • Rispetta l’ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a disposizione di tutti, e adotta i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo SINTESI In conclusione possiamo affermare che, dopo aver frequentato la Scuola dell’Infanzia, il Primo Ciclo di istruzione ed aver ricevuto sollecitazioni dalle altre agenzie educative presenti sul territorio, un ragazzo di 14 anni è nelle condizioni di: • Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria espressione motoria, emotiva e razionale, consapevoli,in proporzione all’età, della loro interdipendenza e integrazione 44 • Abituarsi a riflettere criticamente non solo sulle affermazioni in genere, ma anche sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione • Distinguere i vari gradi di complessità che caratterizzano i vari argomenti • Avere gli strumenti necessari per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, secondo parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile • Avvertire internamente, sulla base della coscienza personale la differenza tra il bene e il male ed essere in grado di orientarsi di conseguenza • Essere disponibili a rapporti collaborativi • Avere consapevolezza, se pur adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire a pensare e a progettare il proprio futuro con appropriate assunzioni di responsabilità • Porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri MACROAREE DI RIFERIMENTO L’insieme delle U.A. che costituiscono i Piani di Studio Personalizzati e i Piani delle attività, svilupperanno durante il corrente anno scolastico le seguenti macroaree 1. Accoglienza, inserimento e orientamento 2. Comunicare, ascoltare, produrre 3. Osservare, riflettere 4. Ambiente e salute 5. Feste e tradizioni 6. Dall’io al noi: la relazionalità come bisogno 7. Problematiche sociali di interesse mondiale (pace, guerra, fame, siccità…) SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ITALIANO COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE Saper ascoltare e comprendere vari testi Utilizzare ed elaborare le principali tecniche di supporto alla comprensione (appunti, schemi mappe…) 45 Saper riconoscere gli scopi e le funzioni di vari messaggi Riconoscere i principali generi letterari (fiabe, miti, leggende…) Acquisire autonomia nella scelta dei testi in ordine ai propri interessi Saper interagire in modo efficace per scopi diversi Adottare opportune strategie d’attenzione e comprensione COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA Leggere con chiarezza ed espressività osservando la punteggiatura Capacità di rielaborare e di utilizzare le conoscenze in contesti diversi Capacità di comprendere ed usare linguaggi specifici Saper organizzare i contenuti Individuare le caratteristiche essenziali in un racconto Comprendere e confrontare testi Saper utilizzare procedure di controllo del testo Fare confronti fra il dialetto, la lingua italiana e le altre lingue comunitarie studiate Saper utilizzare un lessico appropriato Saper individuare ed analizzare le principali parti logiche della proposizione e gli elementi che costituiscono il periodo Saper utilizzare il vocabolario STORIA, EDUCAZIONE CIVICA Conoscenza degli avvenimenti storici Capacità di cogliere e rendere comprensibili relazioni tra i fenomeni e gli eventi storici Collocare nel tempo e nello spazio i principali momenti della storia dell’uomo Capacità di esprimere un giudizio su un fatto e/o un evento storico Individuare, in un contesto storico, i fattori che lo caratterizzano Capacità di stabilire relazioni di causa effetto, analogia, di formulare ipotesi Interpretare le fonti, utilizzare strumenti specifici, rielaborare le informazioni, usare un linguaggio specifico Conoscenza dei gruppi sociali di cui ha diretta conoscenza (famiglia, scuola, quartiere) per poi arrivare alle comunità più estese (comune, regione, stato), organismi della cooperazione internazionale Cogliere gli aspetti più significativi delle problematiche europee e mondiali GEOGRAFIA 46 Conoscenza dell’ambiente fisico e umano anche attraverso l’osservazione, la lettura di carte geografiche, la decodifica di dati, grafici… Uso di strumenti propri della disciplina Analizzare e descrivere i vari paesaggi nelle loro componenti e coglierne le differenze Conoscere gli elementi fisici, ambientali e climatici di un territorio Costruire tabelle, grafici, … usando la simbologia convenzionale appropriata Capacità di individuare, problematizzare e formulare ipotesi rispetto alle relazioni uomo – ambiente Conoscenza dei principali fenomeni sociali e d economici della realtà geografica esaminata Comprensione ed uso di linguaggi specifici MATEMATICA Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali e decimali usando metodi e strumenti vari Comprendere il concetto di frazione Comprendere l’uso dello zero, della virgola ed il valore posizionale delle cifre Comprendere il significato di elevamento a potenza Determinare il M.C.D. ed il M.C.M. Eseguire calcoli con numeri razionali Comprendere che la radice quadrata è l’operazione inversa dell’elevamento al quadrato Comprendere i problemi e risolverli Classificare in base a più proprietà Cogliere analogie e differenze Interpretare formule e ricavare quelle inverse Usare diagrammi, tabelle, coordinate cartesiane Rappresentare dati usando tabelle e/o diagrammi Riconoscere un evento certo, possibile, impossibile, inequivocabile Rappresentare dati utilizzando anche un foglio elettronico Prevedere i risultati di un semplice esperimento Calcolo delle probabilità Effettuare, esprimere misure e mettere in relazione misure di due grandezze Saper riferire usando un linguaggio specifico Tradurre il linguaggio verbale in simbolico o grafico e viceversa GEOMETRIA 47 Conoscere le principali proprietà delle figure piane e solide Conoscere le formule per il calcolo dei perimetri, delle aree e dei volumi Conoscere ed applicare i teoremi di Pitagora e di Euclide Applicare procedimenti di misura Saper usare riga, goniometro, compasso e squadra Risolvere semplici problemi su area e perimetro delle figure piane; su superficie, volume e peso dei solidi Individuare e risolvere graficamente simmetrie Costruire e disegnare usando vari mezzi le figure geometriche ed individuarne gli elementi significativi Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti e figure Riprodurre in scala Operare con le figure usando opportuno software SCIENZE CHIMICHE, FISICHE E NATURALI Conoscenza degli elementi propri della disciplina Conoscere i concetti essenziali riferiti alla materia, ai fenomeni fisici e chimici Conoscere la relazione tra gli esseri viventi ed i loro ambienti di vita Osservare i fenomeni e coglierne le caratterizzanti (somiglianza, differenza…) Conoscere, comprendere un problema ambientale e cercare possibili soluzioni Collegare cause ad affetti Cogliere relazioni tra spazio e tempo e rapidità dei cambiamenti Saper ricercare informazioni in un testo scientifico Rappresentare fatti ed eventi con grafici, tabelle Documentare in forma multimediale, dove possibile, i percorsi svolti Essere in grado di osservare con gli occhi e con gli strumenti Saper raccogliere informazioni, Saper effettuare esperienze pratiche, formulare ipotesi, registrare dati, descrivere i dati relativi ad un’esperienza Leggere tabelle e grafici e riferire su esperienze usando un linguaggio appropriato INGLESE Acquisire competenze atte alla comprensione di messaggi verbali orali o scritti Saper ascoltare e comprendere il contenuto di brevi messaggi 48 Saper leggere e comprendere brevi testi Saper rispondere ad azioni, domande in modo comprensibile Produrre un breve testo usando parole conosciute Saper sostenere una facile conversazione Superare stereotipi, pregiudizi, senso di superiorità FRANCESE Alla conclusione del triennio, l’alunno sarà in grado di: Comprendere messaggi orali d’uso quotidiano Comprendere ed utilizzare messaggi scritti e semplici testi di vario tipo Produrre semplici testi scritti di tipo comunicativo e non Saper comprendere messaggi relativi alla vita quotidiana e ad argomenti noti Leggere e comprendere testi narrativi, descrittivi… Comunicare oralmente messaggi e rispondere a quelli ricevuti Produrre per iscritto messaggi in conformità di una traccia e testi di vario tipo a fini comunicativi TECNOLOGIA L’educazione tecnica contribuisce a promuovere, negli alunni, l’acquisizione della conoscenza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno, in modo che i medesimi possano giungere ad operare scelte realistiche senza rinunciare ad un proprio progetto di vita. Li aiuta, inoltre, a conoscere le possibili attività lavorative, e le caratteristiche delle diverse professioni offerte e richieste. Avere acquisito delle conoscenze tecniche e tecnologiche Usare le varie forme di linguaggio grafico per la rappresentazione di oggetti, di processi, sistemi e fatti tecnici Leggere ed interpretare i disegni di oggetti e di schemi Organizzare le conoscenze acquisite per elaborare e realizzare dei progetti tecnologici Valutare il tipo di materiale in funzione dell’impiego Usare strumenti informatici per migliorare la qualità del proprio compito Eseguire schizzi dal vero di oggetti, semplici strutture, impianti… Affrontare la ricerca tecnologica ARTE E IMMAGINE Individuare nelle immagini ciò che colpisce maggiormente 49 Conoscere gli elementi che caratterizzano disegni e/ opere d’artigianato locale e di altre etnie Mettere in relazione un’opera d’arte con il proprio periodo storico – culturale Sapersi esprimere usando materiali e tecniche espressive varie Realizzare semplici elaborati multimediali Leggere ed analizzare immagini, opere d’arte Utilizzare criteri per la lettura di documenti artistici Leggere criticamente un’immagine, un filmato, un’opera d’arte Descrivere immagini usando termini specifici Rielaborare e produrre in modo personale Comprendere ed utilizzare messaggi visivi MUSICA Conoscenza e capacità di lettura del patrimonio musicale Memorizzare per imitazione o per lettura ritmare Improvvisare commenti musicali ad azioni teatrali, a poesie, a testi narrativi Riconoscere: le strutture fondamentali del linguaggio musicale, le caratteristiche delle manifestazioni canore contemporanee Attribuire significato a brani particolari Esprimersi con la voce, con il corpo, con gli strumenti Rielaborare e produrre in modo personale SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Padroneggiare gli elementi di base e praticare alcune discipline sportive Compiere movimenti complessi e combinati Esprimere con il corpo emozioni e sensazioni Giochi espressivi Eseguire correttamente esercizi fisici Conoscere le regole di gioco ed applicarle Prendere consapevolezza delle sostanze e dei comportamenti dannosi alla salute Favorire la conoscenza e la coscienza di sé Favorire l’acquisizione del controllo di sé e degli elementi fondamentali del linguaggio del corpo Far emergere attitudini personali anche ai fini dell’orientamento 50 RELIGIONE L’insegnamento della Religione Cattolica, con il nuovo Concordato (18/11/84) è entrato a far parte del curricolo scolastico a tutti gli effetti e con pari dignità rispetto alle altre materie. Nei plessi in cui le insegnanti hanno presentato regolare rinuncia all’insegnamento della religione, la stesso sarà impartito, nel quadro delle finalità della scuola, da insegnanti riconosciuti idonei dal Vescovo e muniti dei titolo previsti dallo stesso Concordato. Conoscenza dei contenuti essenziali della religione Capacità di riconoscere e di apprezzare i valori religiosi Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti Comprensione ed uso dei linguaggi specifici L’ORA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica possono scegliere tra le seguenti due opzioni: studio individuale materia alternativa METODOLOGIA E STRATEGIE DIDATTICHE Il collegio dei Docenti, tenendo conto di quanto suggerito dalla commissione dei saggi circa gli apprendimenti da garantire nel prossimo futuro alle nuove generazioni, privilegia una didattica imperniata: sul protagonismo apprenditivo dell’alunno, fondata quindi sulla ricerca attraverso la tecnica del problem-solving 51 sulla problematizzazione delle conoscenze e del conoscere sulla programmazione per U.A sulla valorizzazione del gioco sulla ricerca - azione sul coinvolgimento di famiglie, associazioni, ed Enti presenti sul territorio sulla realizzazione di percorsi individualizzati sull’uso di nuove tecnologie Cooperative – Learning Collaborative – Learning Circe – Time Didattica laboratoriale Viene bandita ogni lezione semplicemente cattedratica in nome di un apprendere dinamico, interattivo, partecipativo dove la classe si trasformi in gruppo operativo e responsabile al fare e al costruire e dove il docente, guida e animatore, sia co-protagonista del processo di insegnamentoapprendimento. PREVENZIONE ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA Consulenza sulla prevenzione della dispersione scolastica e delle situazioni di disagio (collegamento con i Servizi sociali del Comune e con le Agenzie educative presenti sul territorio) Consulenza problematiche inerenti l’orientamento formativo Coordinamento incontri con referenti PROGETTI PROVINCIALI E REGIONALI IN ATTESA DI FINANZIAMENTO Misura 3.06 – P.O.N sulla dispersione scolastica; Misura 3.08 - Promozione dell’istruzione e della formazione permanente; Sottomisura 6.08b – Campagne di educazione alla legalità nelle scuole. Progetto musica Progetto dispersione scolastica 52 ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI Vengono programmate a Settembre, sia per la Scuola dell’Infanzia, come per la Scuola Elementare e Media, utilizzando le risorse umane e finanziarie dell’autonomia disponibili per tali iniziative. Relativamente alla scuola dell’infanzia, per i bambini nuovi iscritti si prevede un inserimento graduale, al fine di garantire un’accoglienza in sintonia con i loro bisogni. CONTINUITA’ Il nostro istituto comprensivo comprende le scuole dell’infanzia, la scuola primaria e secondaria di 1 ° grado per cui non mancano le opportunità di fare “continuità”; continuità che non si deve riferire solo a momenti conviviali o a uscite didattiche comuni, anche questo, ma non solo. La continuità deve essere garantita con l’elaborazione dei piani di studio personalizzati, come ci impone il D.Lvo n 59/2004 e l’attenta compilazione del portfolio. Per garantire la continuità educativa è condizione essenziale: Raccordi tra i tre ordini di scuola Scambio di informazioni Raccolta dei dati sugli alunni Iniziative didattiche comuni A tal fine all’interno del Collegio dei docenti viene individuata una commissione per la continuità per la realizzazione di uno specifico progetto. SVANTAGGIO L’istituto da sempre si è posto il problema dell’handicap e dello svantaggio, cercando di creare le condizioni favorevoli ad agevolare l’inserimento e l’integrazione di ognuno. Per favorire l’integrazione, ci si avvale di insegnanti specializzati che affiancano le insegnanti di classe, dell’equipe neuro-psichiatra, della pedagogista e degli assistenti sociali, al fine di predisporre un piano di lavoro quanto più individualizzato. 53 FORMAZIONE Sulla base dei bisogni formativi, i docenti danno la loro adesione a partecipare a corsi di formazione su tematiche relative la riforma della scuola e a laboratori vari. MODALITA’ DI VERIFICA La valutazione dell’intero processo didattico e formativo è formulata dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti che definisce gli standard di apprendimento per classi parallele, la scansione dei momenti valutativi e le modalità. Il momento valutativo assume per tutti i docenti una valenza molto importante in quanto, oltre ad essere uno spazio di valorizzazione dell’alunno, vuole essere occasione di confronto, riflessione sulla coerenza ed efficacia delle proposte educative elaborate dalla scuola per i bisogni formativi dell’alunno. I criteri di valutazione sono stati scelti dai tre ordini di scuola per garantire la continuità educativa La valutazione come processo formativo viene attuata in tre momenti: diagnosi preliminare diagnostica, che rileva la situazione iniziale attraverso osservazioni e prove oggettive che consentono di predisporre interventi individualizzati monitoraggio in itinere di ordine sistematico, che ha lo scopo di regolare il processo formativo valutazione sommativi , che prende atto dei livelli raggiunti dagli alunni al termine del quadrimestre Compilazione del portfolio delle competenze con gli elaborati più significativi L’attribuzione dei giudizi terrà conto dei livelli di partenza dell’alunno e dei progressi compiuti; tali giudizi saranno considerati come descrizione dei risultati ottenuti secondo gli obiettivi stabiliti singolarmente. Ogni alunno avrà quindi la possibilità di sviluppare totalmente le proprie potenzialità. Per gli alunni in difficoltà saranno definiti obiettivi differenziati e adeguati alle condizioni di partenza. CONCLUSIONI Nella elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa, i docenti delle scuole che fanno capo all’Istituto Comprensivo di San Piero Patti, tengono conto delle innovazioni prodotte dalla riforma Moratti. L’attività educativa e formativa sarà, come negli anni precedenti, flessibile per permettere a ciascun alunno di percorrere, sulla base dei propri ritmi apprenditivi, un percorso formativo che gli permetta di acquisire e/ o potenziare conoscenze, competenze e capacità di orientare scelte. 54 I docenti opereranno, quindi, sulla scorta degli elementi scaturiti dall’analisi di bisogni di ciascuno e dai loro punti di partenza per conoscere l’alunno nella sua globalità, per promuovere in lui autostima, consapevolezza delle proprie capacità, per aiutarlo a prendere coscienza delle proprie potenzialità, per offrirgli ricchezza di valori a livello affettivo - relazionale, comportamentale, cognitivo e per assicurargli, al termine del I° percorso educativo, una formazione culturale di base flessibile e rispondente alle richieste di una società che cambia. Il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2006/2007 è stato deliberato dal Collegio dei Docenti all’unanimità nella seduta del 21/11/2006. 55