PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014/2015 INDICE PRESENTAZIONE 2 ARTICOLAZIONE DEI CURRICOLI 2.1 Orario settimanale delle lezioni 2.2 Piani di studio 2.21 Corso Grafico pubblicitario 2.22 Corso Audiovisivi 2.23 Corso Fotografia artistica e pubblicitaria 2.3 Insegnamento della religione cattolica/ alternativa 3. QUALIFICA 3.1 Stage/tabella di valutazione 3.2 Competenze 3.3 Esame di qualifica 4. SBOCCHI PROFESSIONALI RELATIVI AI TRE CORSI 4.1 Prosecuzione degli studi 5. PRINCIPI FONDAMENTALI 6. SCUOLA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 6.1 Aspetti organizzativi e gestionali 6.2 Proposte per una didattica inclusiva 7. VERIFICHE, VALUTAZIONI, CARICHI DI LAVORO 7.1 Criteri di misurazione 7.2 Criteri di valutazione 7.3 Valutazione della condotta 7.4 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico 8. INTERVENTI DI RECUPERO DEL DEBITO SCOLASTICO 9. DOCUMENTO 15 MAGGIO 10. PROGETTI 11. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA 11.1 Comunicazioni scuola famiglia 11.2 Patto educativo di corresponsabilità 12 Organigramma p. 1 p. 7 p. 10 p. 11 p. 11 p. 14 p. 18 p. 19 p. 20 p. 21 p. 22 p. 24 “I
nostri studenti che vanno male (studenti ritenuti senza avvenire)
non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati
strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri
insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di
passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso.
Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello
zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il
fardello e pelato la cipolla. Difficile spiegarlo, ma spesso basta uno
sguardo, una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa,
chiara ed equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli
animi, collocarli in un presente rigorosamente indicativo.
Naturalmente il beneficiario sarà provvisorio, la cipolla si
ricomporrà all’uscita e forse domani bisognerà ricominciare daccapo.
Ma insegnare è proprio questo: ricominciare fino a scomparire come
professori”.
. Pennac: Diario di scuola. Feltrinelli, Milano, p.55
PRESENTAZIONE L’Istituto Professionale Statale “ALBE STEINER” comprende: la sede centrale che è in Lungo Dora Agrigento 20/A, nell'edificio dell'ex Arsenale, la succursale situata in via Monginevro 291, la sede aggregata “Franco Balbis” in via Assarotti 12 (ex Scuola Civica per le arti grafiche) adiacente a Porta Susa tra via Garibaldi e via Cernaia. 2. ARTICOLAZIONE DEI CURRICOLI L’IPS “Albe Steiner” recepisce le indicazioni espresse nella riforma scolastica 2009‐2010 con un’offerta formativa che prevede tre corsi di studio: GRAFICA (Servizi commerciali‐ opz. promozione commerciale e pubblicitaria, con offerta sussidiaria integrativa IeFP –REGIONE PIEMONTE) FOTOGRAFIA (Produzioni industriali e artigianali‐ art. artigianato ‐ opz. produzioni artigianali del territorio ‐ promozioni artigianali, con offerta sussidiaria integrativa IeFP –REGIONE PIEMONTE) AUDIOVISIVO (Produzioni industriali e artigianali –art. industria‐ opz. produzioni audiovisive, con offerta sussidiaria integrativa REGIONE PIEMONTE) Il primo biennio Terzo anno Il secondo .
biennio Al termine dei suddetti percorsi formati di durata quinquennale, si consegue il Diploma di Istituto Professionale che consente la prosecuzione degli studi in tutte le Università, previo superamento dell’esame d’ammissione quando il corso universitario intrapreso lo preveda, oppure l’iscrizione ai Corsi di Istruzione e Formazione Superiore (IFTS) attivati dalla Regione Piemonte. I tre percorsi condividono la struttura che, riferendoci alla durate, si articola in tre momenti significativi: Primo biennio Terzo anno con qualifica regionale di Operatore Grafico Multimedia Secondo biennio (ampliamento) Espletare l’obbligo scolastico frequentando il primo biennio è già un obiettivo importante da ottenere di cui la scuola si fa responsabilmente carico. Più importante è però per l’Istituto profondere impegno, professionalità, qualità nell’offerta formativa del primo biennio, affinché lo studente, oltre a espletare l’obbligo, possa crescere, riconoscere il valore della scuola, motivarsi allo studio ed essere consapevole della scelta di indirizzo intrapresa, nell’ auspicio che poi prosegua. Il primo biennio presso lo Steiner vuole offrire agli allievi la possibilità di raggiungere quanto auspicato. Per tale fine, la possibilità di avvalersi di docenti con specifiche competenze disciplinari che garantiscono la caratterizzazione degli insegnamenti dell’area di indirizzo già nel biennio, permette agli allievi di avere una maggiore consapevolezza della scelta effettuata. Il terzo anno di studio, senza sacrificare la specificità dei singoli corsi, consente a tutti i nostri studenti di concretizzare un risultato: ci si prepara e si partecipa all’esame di Qualifica regionale (IeFP), per conseguire il titolo di Operatore Grafico Multimedia. La preparazione prevede lo svolgimento di uno stage di 200 ore per consentire allo studente un primo approccio al mondo del lavoro. L’ultimo biennio ‐post‐qualifica, consente di approfondire la preparazione nell’ambito di studio intrapreso e di conseguire il Diploma di Istituto Professionale che si precisa in base all’ indirizzo che si è scelto, superato l’Esame di Stato. L’azione formativa svolta dall’Istituto accompagna il secondo biennio di studi completando la preparazione offerta dagli insegnamenti con iniziative quali: stage, simulazione d’impresa, visite aziendali, laboratori con esperti di settore, partecipazione a conferenze, a concorsi ed eventi, con esperienze che favoriscono l’ingresso al mondo delle lavoro. 1
2.1 ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI L’orario settimanale delle lezioni prevede 32 ore di frequenza obbligatoria, nel biennio 33 ore per l’introduzione dell’insegnamento della Geografia. Le ore di frequenza sono distribuite su cinque giorni ‐dal lunedì al venerdì, e il numero di ore giornaliere varia da cinque a otto, con un’equilibrata scelta degli insegnamenti in modo che il carico di lavoro risulti equamente distribuito;sono previsti due intervalli. L’ingresso a scuola è alle ore 08.05 e l’avvio delle lezioni alle ore 8.10, salvo le classi che, come stabilisce l’orario scolastico annuale, in alcuni giorni entreranno alle ore 8.55 per cominciare le lezioni alle ore 9.00. L’anno scolastico prevede 33 settimane di lezioni, 205 giorni di frequenza, esclusi i periodi festivi, come da calendario scolastico allegato. Scansione oraria Prima ora Seconda ora
Terza ora
Intervallo
Quarta ora
Quinta ora
Intervallo
Sesta ora
Settima ora
Ottava ora
8.10
9.00
10.00
10.50
11.05
12.00
12.50
13.00
13.50
15.40
9.00
10.00
10.50
11.05
12.00
12.50
13.00
13.50
14.40
15.30
Lo svolgimento delle attività didattiche che completano l’offerta formativa dell’Istituto, quali: progetti, stage, partecipazione ad eventi, potrebbero implicare un impegno orario pomeridiano da parte degli studenti. Otre a ribadire che la frequenza è obbligatoria, come la puntuale giustificazione delle assenze da parte dello studente il primo giorno di rientro a scuola, riteniamo opportuno richiamare il contenuto della Legge, che è esplicita nell’affermare che un numero troppo elevato di assenze: oltre il 25%, pregiudica l’anno scolastico e impedisce l’ammissione alla classe assenze sia elevato, sarà comunque cura dei singoli successiva. Quando il numero delle Consigli di Classe verificare attentamente le motivazioni che impediscono la frequenza e, al fine di sostenere il successo scolastico dello studente, mettere in campo: azioni dirette al recupero dei contenuti e delle competenze, interventi che mirano a motivare di disagio psicologico, azioni che favoriscano la l’alunno quando traspare un stato costruzione di un clima di classe accogliente e produttivo. 2.2 PIANI DI STUDIO Riferendoci agli insegnamenti i tre corsi prevedono un’area comune e un’area di indirizzo e si è già detto della volontà di articolare il percorso in modo che lo studente già nel primo biennio espletando l’obbligo scolastico, abbia la possibilità di maturare una maggiore consapevolezza della scelta attuata, motivarsi e spingersi verso l’ulteriore obiettivo di conseguire la qualifica dopo un ulteriore anno di frequenza, finanche il diploma. Le materie che caratterizzano i singoli indirizzi (area di indirizzo) garantiscono una adeguata preparazione teorico – tecnico ‐ pratica in ambito professionali specifici. Ma è importante qui sottolineare che le discipline dell’area comune forniscono all’allievo le competenze trasversali che gli consentono di affrontare con intelligenza oltre che con capacità tecnico‐pratica le sfide nella sua futura professione. I linguaggi cinematografici, della grafica, della fotografia sono complessi, per un prodotto di qualità è indispensabile che la sensibilità degli studenti si affini, la capacità relazionale e comunicativa si intensifichi, la consapevolezza del Nostro tempo si rafforzi. Saper fare…. “si dice”, non solo fare. Saper fare con gusto e intelligenza, riassume lo scopo generale a cui mirano i nostri insegnamenti disciplinari.
2
2.21 PROMOZIONE COMMERCIALE e PUBLICITARIA ‐ GRAFICA Presentazione del corso Nel corso GRAFICO PUBBLICITARIO vengono identificate, acquisite ed approfondite competenze specifiche nell’area dei servizi di comunicazione e promozione delle vendite ed in quella progettuale e tecnologica; tali competenze consentono l’inserimento in ogni settore operativo della comunicazione visiva e pubblicitaria. Informare, stimolare, persuadere, rendere visibile un’idea, promuovere un evento, un servizio, un prodotto nel modo più efficace. Tale percorso è consigliato a chi possieda buone attitudini alla creatività, al gusto estetico e sia interessato all’apprendimento di tecniche manuali ed informatiche indispensabili alla realizzazione del progetto grafico (illustrazioni ed impaginazioni per case editrici, manifesti e locandine, immagini coordinate, pagine pubblicitarie, depliant, packaging) e alla comunicazione multimediale. Indirizzo: SERVIZI COMMERCIALI Articolazione: GRAFICA Piano di studio: discipline, ore di lezione settimanali Con offerta sussidiaria integrativa I II III IV V Area Comune Lingua e letteratura italiana
Geografia Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia
Scienze integrate + (Chimica)
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Area di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
Informatica e laboratorio
Tecniche professionali dei servizi commerciali
2a lingua straniera Tecniche professionali dei servizi commerciali pubblicitari Economia Aziendale
Storia dell’Arte e espressioni grafico‐artistiche
Tecniche di comunicazione
Opzione Promozione commerciale e pubblicitaria 3
4
3
2
3
2
2
2
1
4 1 3 2 4 2 3 2 1 2
2
7
2
2 7 2 4 3 2 3 2 1 2 8 2 2 3 E s a m e d i 4
4
3
2
3
3
2
3
2
1
2
1
Q u a 2
l 8
i f 3
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c 2
a 2
8
3
2
2
2.22 PRODUZIONI AUDIOVISIVE Presentazione del corso Piano di studio: discipline, ore di lezioni settimanali Il corso Produzioni Audiovisive dell’IPS Albe Steiner di Torino, presente dall’A.S. 2004/05, è
parte dell’indirizzo Multimedia nel nuovo ordinamento degli istituti professionali italiani.
Il corso si afferma come nuovo indirizzo per la formazione professionale quinquennale nel
settore multimediale con approfondimento audiovisivo, definendo la figura nazionale di
Tecnico dell’Industria Audiovisiva.
Dall’A.S. 2011/12 nell’istituto Steiner è attivo il percorso di qualifica regionale di Operatore
Multimedia con il riconoscimento da parte della Regione e della Provincia di Torino
dell’Opzione Audiovisivi.
Indirizzo: Produzioni industriali e artigianali Articolazione: Industria IeFP Operatore grafico multimedia 2013/14 Area Comune Lingua e letteratura italiana Geografia Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia
Scienze integrate + (Chimica)
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Opzioni IPAT Produzioni audiovisive/IPAV II I 4
3
2
3
2
3
2
1
3 1 3 2 4 2 3 2 1 3 3 2
2 2 2 5 5 Area di indirizzo Tecnologie e tecnic. di rappresentazione grafica Linguaggio per la cinematografia e la televisione Scienze integrate (Fisica)
Tecnologie dell’informazione e della comunicaz.
(Reparti di lavorazione per la registrazione del suono) Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Reparti di lavorazione montaggio Reparti di lavorazione ripresa cinematografica e televisiva
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi prod. (Linguaggio per la cinematografia e la televisione) 4
E
s a m e d i 2 1 IV V 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 Q u a l i f i c a 3
3
3 4 4 2 3 2 2
2
3
3 3 4 (Tecnica di registrazione del suono) (Linguaggio per la cinematografia e la televisione) 4 Tecniche di gestione –cond. di macchine e impianti
Storia delle arti visive
Linguaggio e tecnica della progettazione e comunicazione audiovisiva 4 3 2 3 4 (Tecnica della ripresa cinematografica e televisiva)
Tecniche di produzione e di organizzazione
III Al termine del quinquennio il Tecnico dell’Industria Audiovisiva è in grado di orientarsi nella molteplicità delle tipologie di produzione audiovisiva (film di finzione, documentari, spot pubblicitari, reportage, ecc.), e di applicare le competenze acquisite nelle diverse fasi produttive: scrittura cinematografica (soggetto, trattamento e sceneggiatura), ripresa, montaggio, elaborazione del suono, edizione, ecc.; sarà in grado, inoltre, di applicare i linguaggi e le tecniche della comunicazione multimediale utilizzando le tecnologie specifiche. Il percorso audiovisivi si inserisce nel processo di sviluppo del territorio piemontese nell’ambito cinematografico, televisivo e multimediale e si è avvalso della collaborazione di numerose istituzioni torinesi. Tra le più importanti troviamo: - Aiace- Sottodiciotto FilmFestival
- Film Commission,
- Museo Nazionale del Cinema
- Studi di registrazione virtuale “Lumiq”
- Virtual Reality & MultiMedia Park,
- Studi di ripresa di San Giusto Canavese 2.23 PRODUZIONI ARTIGIANALI DEL TERRITORIO (FOTOGRAFIA ARTISTICA E PUBBLICITARIA) Presentazione del corso Alla fine del percorso lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze tecniche nei diversi aspetti della realizzazione fotografica, dalla ripresa con attrezzature tradizionali a quella in digitale, dalla stampa in bianco e nero e a colori al fotoritocco con i più aggiornati programmi informatici. Il corso è adatto a giovani con buone capacità di osservazione, dotati di curiosità e senso critico nell’uso delle immagini, disponibili al costante aggiornamento su tecniche e procedimenti in continua evoluzione. Piano di studio: discipline, ore di lezioni settimanali Indirizzo: produzioni industriali e artigianali Articolazione: artigianato IeFP Operatore grafico multimedia 2013/14 Opzioni IPAT
Produzioni artigianali del territorio (fotografia)
I II III IV V 4 3 1 3 2 4 2 3 2 1 4 E s a 3 m 2 e 3 d i 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 3
3
4
2
3
2
3
2
4
3
3
2
Area Comune Lingua e letteratura italiana Geografia Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia
Scienze integrate + (Chimica)
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
3 2 3 2 3 2 1 Area di indirizzo
Tecnologie e tecnic. di rappresentazione grafica Scienze integrate (Fisica)
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Laboratori tecn. e esercitazioni
Tecn. applicate ai materiali e ai processi produttivi
Progettazione e realizzazione del prodotto
Tecniche di distribuzione e marketing
Disegno professionale rappr. grafiche digitali
Storia delle arti applicate
5
5 2 2 3 5 2 2 3 4 4 4 3 2 Q u a l i f i c a 4 3 2 3 2.3 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA /ATTIVITÀ ALTERNATIVE Contenuti dell’Irc Attività alternative Valutazione Lo studente sceglie liberamente di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica ed esercita il suo diritto di scelta all’atto della prima iscrizione. La scelta si intende estesa all’intero corso di studio se non vengono comunicate richieste diverse. Si precisa che l’allievo ha diritto di modificare la scelta per l’anno successivo, entro il termine delle iscrizioni. L’insegnamento della religione cattolica, (Irc ) risponde all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l’Irc si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti coloro che intendono avvalersene. Contribuisce alla formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale. L’Irc, con la propria identità disciplinare, si colloca nell’area di istruzione generale. Nell’attuale contesto multiculturale, il percorso scolastico proposito dall’Irc favorisce la partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo. (DPR 20 agosto 2012, n. 176, recante “Esecuzioni dell’intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale firmata il 28 giugno 2012 tra il MIUR e il Presidente della Conferenza episcopale italiana”). Gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica potranno servirsi degli spazi, avvalersi dell’ assistenza e delle proposte formative della Scuola. Il Collegio dei Docenti, sentite le componenti scolastiche, delibera per l’anno scolastico in corso l’attivazione della seguente proposta formativa a carattere interdisciplinare: “lezioni di cittadinanza attiva”. L’insegnamento è condotto da un docente esperto esterno. Inoltre, l’alternativa all’Irc può configurarsi come studio assistito. I docenti incaricati dell’Insegnamento della religione cattolica, i docenti che svolgono le attività didattiche formative, partecipano a pieno titolo ai lavori di tutti gli organi collegiali della scuola, ivi comprese le operazioni relative alle valutazioni periodica e finale dei rispettivi allievi che si avvalgono di detti insegnamenti. (cfr. Capo IV della c.m. 316 del 28.10.1987 ). Le valutazioni dei docenti delle attività alternative saranno espresse in base ai seguenti criteri: interesse manifestato ‐ arricchimento culturale o disciplinare La valutazione degli insegnanti di religione si baserà «sull’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne trae» (Legge 5 giugno 1930, n. 824, art 4). Entrambi i docenti utilizzeranno la seguente scala di valutazione: insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo. Il docente incaricato per l’attività di studio individuale esprimerà la valutazione su un apposito modulo da consegnare al coordinatore di classe. La valutazione contribuisce alla definizione del credito scolastico. (vedi: crediti scolastici) 6
3. QUALIFICA Requisiti Modalità di svolgimento dello stage Periodi di svolgimento L’ampliamento dell’offerta formativa dell’istituto, con la possibilità di conseguire la qualifica regionale di "Operatore grafico multimedia" già al terzo anno (accordo Regione Piemonte/USR Piemonte, sottoscritto in data 28/02/2011), è un’opportunità preziosa di cui tutti i nostri studenti possono beneficiare. Significa ottenere un piccolo risultato già a metà percorso e inoltre, maturata una specifica preparazione disciplinare, poter affrontare con successo gli anni ulteriori di formazione, fino al diploma di Tecnico. Avvalora l’offerta, l’esperienza dello stage che consente ai nostri studenti di avere un primo contatto con il mondo del lavoro, di respirare l’aria di bottega. Il confronto con realtà extrascolastiche, luoghi dove il contenuto appreso si vede tradotto in opera, completa il percorso di socializzazione dei nostri allievi e agevola lo scambio di informazioni sui bisogni professionali e formativi delle imprese, sulle competenze specifiche richieste e sulle concrete possibilità di inserimento nel mercato del lavoro. I requisiti per l’ammissione all’esame di qualifica regionale sono: a) Il completo svolgimento di uno stage di 200 ore b) Aver maturato specifiche conoscenze, abilità, competenze c) La sospensione di giudizio per un numero di discipline non superiore a 2 nel caso di insufficienze gravi, non più di 3 discipline quando le insufficienze sono lievi d) Aver frequentato 3/4 del monte ore previsto per il corso riferendosi all’ultima annualità, escluse le ore previste per lo svolgimento della prova d’esame. Per gli allievi è opportuno avviare lo Stage di 200 ore, presso aziende o enti convenzionati con la scuola, già a partire dal secondo anno di frequenza e concluderlo in classe terza. Essi sono invitati a individuare autonomamente la sede dove svolgere il tirocinio, condividendo la validità della scelta con i referenti del Progetto Stage/qualifica, chiamati a monitorare i singoli percorsi; in alternativa potranno avvalersi delle proposta formativa della Scuola che la Commissione, per consentire agli studenti della classi terze il possesso del requisito in tempo utile ‐entro il 30 aprile, intende così attuare: Elaborazione di un data base con indicazioni: - numero, nominativi degli studenti coinvolti, loro condizione rispetto all’espletamento dello stage - sedi individuate dalla Scuola dove svolgere le attività di stage - referenti dell’attività di stage indicati dai rispettivi CdC, che coordineranno gli abbinamenti tutor‐studente comunicandoli per iscritto alla Commissione Stage/qualifica (modulo allegato), e garantiranno un’efficace comunicazione tra CdC e Commissione Stage - nominativi dei tutor e abbinamenti tutor /studenti. I referenti svolgeranno attività di tutoring ad un numero di studenti equamente suddiviso all’interno dei rispettivi Consigli di classe, affinché siano garantiti: un attento monitoraggio delle attività degli studenti, l’eventuale e puntuale sostegno alla loro attività, un completo coinvolgimento all’attività formativa da parte di tutti gli insegnanti delle classi coinvolte. Definizione dei periodi da dedicare allo svolgimento dello stage, riservati agli studenti che devono completarlo e che sono autorizzati a non frequentare, come da calendario: - dal 4 al 13 febbraio le classi della SUCCURSALE “A. STEINER”” - dal 23 febbraio al 6 marzo le classi della SEDE ASSOCIATA “F. BALBIS” - dal 9 marzo al 20 marzo le classi della SEDE CENTRALE “A. STEINER” Gli studenti delle suddette classi non coinvolti nelle attività di stage, hanno l’obbligo della frequenza. Gli alunni che autonomamente hanno individuato una sede dove completare il tirocinio, possono svolgere le ore di stage in orario extra scolastico oppure durante l'i
i
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Novità didattiche Nei periodi sopra indicati e per le tutte le classi terze, l’attività didattica sarà ridefinita come segue: - sarà svolta in classi ricostituite, composte dagli alunni provenienti dalle tre sezioni, non impegnati nell’attività di stage Le classi ricostituite e un numero di insegnanti disponibili più elevato, consentiranno di intrecciare le competenze specifiche maturate all’interno dei tre indirizzi tramite lezioni in compresenza. Sarà così possibile completare la preparazione specifica che offrono i differenti percorsi adeguandola alle performance richieste all’esame di qualifica, prove comuni ai tre indirizzi. La Commissione Stage/Qualifica avrà cura di definire il programma dettagliato delle attività didattiche che si svolgeranno durante il periodo di stage. Formazione degli insegnanti Progetto: tecniche di creazione e distribuzione di ebook e web apps 3.1 STAGE / TABELLA DI VALUTAZIONE INDICATORI DESCRITTORI Max pt 20 Max p.t 40 Max pt 60 Valutazione espressa in venticinquesimi ………/25 Non è Scarso interesse Suff . interessato interessato per le attività alle attività APPLICAZIONE alle attività proposte. proposte. Interesse, proposte. Poco partecipativo Partecipazione e partecipazione Non è attento Spesso distratto impegno non costanza sempre costante Nessuna capacità di entrare in relazione e di collaborare con gli altri Scarsi i rapporti all’interno del gruppo. Preferisce lavorare da solo Discreta abilità relazionale e capacità di collaborazione all’interno del gruppo FREQUENZA Puntualità e presenza Ritardi e assenze molto frequenti Frequenti ritardi.
Frequenti assenze Un numero di ritardi e assenze accettabili LAVORO (Aspetto tecnico) Qualità lavoro svolto Impreciso confusionario nell’utilizzo delle informazioni e/o strumenti Qualche imprecisione, tende a fare confusione nell’utilizzo delle informazioni e/o strumenti Poco o non sempre autonomo Poco o non sempre affidabile Precisione e abilità operativa nella norma RELAZIONE E COLLABORAZIONE Capacità di entrare in relazione e di collaborare con gli altri LAVORO ( Professionalità) Autonomia e affidabilità Non autonomo Non affidabile 8
Max pt 80 Max pt 100 Buoni l’interesse la partecipazione, l’impegno e la costanza. Tende a essere propositivo Buone le relazioni con i colleghi e con i docenti /tutor. Buona capacità di collaborazione Ritardi e assenze poco significativi Ottimi l’interesse la partecipazione, l’impegno e la costanza. Buona propositività Ottime le relazioni con i colleghi e con i docenti /tutor. Elevata capacità di collaborazione
Ritardi e assenze non significativi Buon livello di precisione e abilità operativa Ottimo livello di precisione e di abilità operativa Sufficientemente Buona affidabile e autonomia autonomo operativa. Affidabile Ottimo grado di autonomia operativa. Molto affidabile
3.2 COMPETENZE I tre percorsi di studio previsti, convergono al terzo anno su un nucleo di conoscenze, abilità e competenze comuni dell’area di indirizzo, che orienteranno l’attività didattica degli insegnanti e saranno oggetto di verifica e valutazione in sede di esami di qualifica. Indichiamo le competenze professionali comuni alle tre aree di indirizzo. Per il quadro analitico si consulti l’allegato. o Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o delle indicazioni di appoggio del progetto grafico e del sistema di relazioni o Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle istruzioni/ indicazioni ricevute, del risultato atteso o Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali o Elaborare un prodotto grafico sulla base delle istruzioni ricevute e della documentazione del progetto, tenendo conto delle diverse tipologie di supporto di pubblicazione o Produrre file grafici in formato adattato alla pubblicazione su diversi supporti o Acquisire ed elaborare immagini, video e grafici per la pubblicazione su supporti M l i di li
3.3 ESAME DI QUALIFICA OPERATORE GRAFICO MULTIMEDIA L’esame di qualifica si articola in 5 prove distribuite su 4 giorni Prova Tecnico Pratica I e II giorno (15 h) peso 25/100 Lo studente dovrà progettare e realizzare un sito web in base alle scelte effettuate e alle disponibilità strumentali informatiche (Hardware e Software). Tale prodotto dovrà essere composto da non meno di 6/8 schede oltre a quelle dedicate alla presentazione e ai crediti. Eseguire le fasi di test dell’applicazione realizzata. Prova Tecnico Consuntiva II giorno (1 h) peso 5/100 La prova Tecnico Consuntiva consiste nell’illustrare/giustificare le scelte operative e qualitative fatta nella precedente fase tecnico‐pratica. Prova tecnologica e Prova Tecnico Scientifica III giorno (2h+2 h) pesi: 5/100 e 10/100 La prova tecnologica consiste nella progettazione e realizzazione di una impaginazione finalizzata all’esecuzione di un prodotto richiesto (ad esempio: manifesto, roll up, locandine..) La prova Tecnico Scientifica verifica, che l’allievo abbia acquistato le necessarie conoscenze tecniche relative alla propria figura professionale. La prova consiste nello svolgimento di due questionari online di 25 quesiti ciascuno Colloquio IV giorno peso 5/100 9
4. SBOCCHI PROFESSIONALI RELATIVI AI TRE CORSI 
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

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Agenzie di pubblicità
Studi di grafica e comunicazione visiva
Uffici aziendali di pubblicità
Aziende di produzioni pubbli-promozionali
Laboratori di allestimenti fieristici e congressuali
Aziende grafiche (tipografie, lito-offset, serigrafie, poligrafici)
Case editrici
Aziende cartotecniche
Aziende che operano nel settore di sviluppo web e multimediale
Libera professione (free-lance)
Concorsi pubblici (con diploma di Stato)
Insegnamento (docenti tecnici con diploma industria)
Produzione e gestione delle immagini fotografiche e video digitali 
4.1 PROSECUZIONE DEGLI STUDI Politecnico di Torino Università degli Studi di Torino Tutti i corsi di laurea e in particolare:
 Facoltà di Architettura Architettura Disegno Industriale Tecniche ed arti della stampa Progetto Grafico e Virtuale 
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Accademia Delle Belle Arti IFTS 
Facoltà di Lettere e Filosofia Scienze della Comunicazione Comunicazione multimediale di massa (Laurea specialistica) Comunicazione nella società dell’Informazione (Laurea specialistica) Comunicazione per le Istituzioni e le Imprese (Laura specialistica) Facoltà di Scienze della formazione DAMS (Discipline Arte Musica e Spettacolo) Multimedialità e DAMS Cinema e Televisione (Laurea specialistica) Corsi di istruzione e Formazione Tecnica Superiore (attivati dalla Regione Piemonte e gestiti dal Polo formativo Ars e Media) Tecnico per la comunicazione e il multimedia Tecnico per il cinema di animazione Tecnico di produzione e distribuzione di eventi culturali e dello spettacolo Tecnico di progettazione e produzione grafica per il video MotionGraphics Tecnico di produzione e post‐produzione per il cinema e il video IED 
IAAD 
ITS 
CORSI BIENNALI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE MOBILE APP DESIGN E VIDEOMAKING 10
5. PRINCIPI FONDAMENTALI L’Istituto si ispira ai principi fondamentali dettati dalla Costituzione Italiana Art. 3 Pari dignità sociale di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Art. 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Art. 34 La scuola è aperta a tutti […] i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, 6. SCUOLA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Gli aspetti salienti Delucidazioni Riferimenti legislativi Direttiva Ministeriale Miur del 27 dicembre 2012 con oggetto ”Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. (Vedi anche: CM n. 8 del 6 marzo 2013 e Nota ministeriale del 27 giugno 2013) Le principali novità introdotte dalla normativa sui BES possono essere così elencate: 1) E’ confermata l’idea di scuola concepita come comunità di apprendimento, luogo di inclusione piuttosto che di selezione. 2) Sono estesi i percorsi personalizzati e le tutele previste per gli alunni con disabilità e con DSA a tutti gli studenti con bisogni educativi speciali anche quando le difficoltà sono transitorie. 3) In ambito scolastico sono indicate le azioni e chiariti gli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo. 4) Il MIUR individua i soggetti istituzionali esterni alla scuola che, insieme a essa, sostengono l’attuazione dei percorsi di recupero degli studenti con BES e ne definisce compiti e responsabilità. 1) I componenti di un comunità agiscono in modo orientato: chiari gli obiettivi, i valori da perseguire, le norme che regolano le azioni, le modalità di relazione, i ruoli. Ma in primis una comunità si basa sulla condivisione, sul coinvolgimento attivo di tutti i suoi membri: insegnanti, allievi, personale non docente, genitori. Sulla collaborazione. Non si può essere inclusivi se il contesto d’inclusione non è integrato. 2) L’estensione dei percorsi personalizzati completa il diritto all’apprendimento includendo anche gli studenti in condizione di difficoltà transitoria: dopo la legge 104 del 1992 sull’handicap, che prevedeva percorsi personalizzati per gli alunni con disabilità fisica o psichica e la legge 170 del 2010 che ampliava i percorsi agli studenti con DSA. L’acronimo BES (area dei Bisogni Educativi Speciali) include le tre tipologie sopra indicate e che qui precisiamo: a) Studenti con disabilità fisica o psichica, certificata dal Servizio Sanitario Nazionale b) Studenti con disturbi evolutivi specifici. La tipologia comprende gli studenti con DSA (dislessici, disgrafici, con disortografia e discalculia), ADHD (studenti con disturbi dell’attenzione e dell’iperattività o con funzionamento cognitivo limitato) e con comorbilità cioè con la presenza di due o più disturbi. Suddetti studenti sono in possesso di una certificazione rilasciata da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale in base alla Legge n. 170. c) Alunni di origine straniera e di recente immigrazione con difficoltà che derivano dalla non conoscenza della lingua italiana. Ogni alunno che per motivi fisici, biologici, fisiologici, o anche per motivi psicologici, sociali manifesti bisogni educativi speciali, con continuità o per determinati periodi e sulla base di elementi oggettivi come ad esempio una segnalazione dei Servizi Sociali o anche di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche 11
Azioni L’estensione della didattica personalizzata a studenti con Bes non è un invito che il MIUR rivolge alle scuole autonome ma è un vincolo normativo che obbliga i docenti a:  redigere i piani didattici personalizzati (PDP)  redigere il piano annuale per l’inclusività (PAI)  esplicitare nel POF un concreto impegno programmatico per l’inclusione e in itinere fare in modo che il Pai sia elemento fondamentale e caratterizzante dell’offerta formativa dell’istituto. Se l’esplicitazione dell’impegno programmatico e la redazione del PDP hanno significato prevalentemente pedagogico, la scrittura del piano annuale per l’inclusività ha anche valore amministrativo poiché condiziona l’assegnazione del personale. Il documento deve essere approvato entro il mese di giugno dal Collegio dei Docenti per attivare l’iter burocratico che consente l’assegnazione dei docenti di sostegno e degli assistenti educativi. A settembre è prevista la revisione del documento per adeguarlo alle risorse effettivamente attribuite. 6.1 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI Tutti i docenti sono coinvolti nella gestione dei BES sia a livello individuale che riuniti nei consigli di classe o come componenti degli altri organi scolastici. La CM n. 8 del 6 marzo 2013 precisa che “fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA è compito doveroso dei consigli di classe [.. ] indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative, nella prospettiva di un presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. [.. ] Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunatamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso”. Si presume che questo contenzioso potrebbe nascere con le famiglie. I consigli di classe progettano le attività di apprendimento interdisciplinari, relative alle attività trasversali (sociali e curricolari), necessarie per realizzare un ambiente inclusivo nella classe. Predispongono i Piani didattici personalizzati. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) svolge le funzioni già previste dal (GLHI) estendendo i suoi compiti di coordinamento, studio, progettazione e organizzazione, alle problematiche relative ai BES. Elabora una proposta di Piano Annuale per l’inclusività. Il Collegio dei Docenti elabora strategie pedagogiche condivise, costruendo così collegialmente il Piano dell’offerta formativa di cui farà parte integrante il PAI che lo stesso Collegio valuta e approva. 4) I soggetti istituzionali esterni alla scuola, che, insieme ad essa sono chiamati a gestire i percorsi di recupero degli studenti con BES , individuati dal MIUR che ne definisce compiti e responsabilità, sono rappresentati dagli Enti Locali, dalle Aziende Sanitarie, dai Centri territoriali di supporto dell’amministrazione scolastica, dai Gruppi di lavoro interistituzionali. 6.2 PROPOSTE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA 1) Valorizzare i progetti già operativi nel nostro Istituto che favoriscono l’inclusività, contribuendo a creare un clima accogliente in classe e tra gli allievi della scuola, favorendo la relazione e promuovono il benessere dello studente, quali: progetti “Tutor”, “Costruire sane relazioni” , lo sportello d’ascolto psicologico. 2) Valorizzare i progetti di didattica alternativa finalizzati a stimolare l’apprendimento ma anche la motivazione e la collaborazione in classe. (progetto Voice School) 12
3) Promuovere tutte le iniziative che stimolano la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e la condivisione delle scelte operative da attuare. 4) Costruire percorsi di studio partecipati, partendo dalle conoscenze e abilità già possedute dagli studenti e attuando interventi didattici personalizzati nei confronti della diversità 5) Progettare azioni didattico‐educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita 6) Progettare attività di apprendimento interdisciplinare 7) Potenziare le attività di laboratorio 8) Sviluppare negli studenti competenze meta cognitive per riconoscere i propri limiti, i livelli di acquisizione raggiunti, gli sforzi da compiere e i migliori sistemi di studio da adottare. 9) Uso appropriato degli strumenti compensativi e dalle misure dispensative che i docenti possono utilizzare per facilitare gli studenti con BES nell’esecuzione dei compiti; ricorrere alle nuove tecnologie come risorsa per l’inclusione: dalle lavagne interattive multimediali (LIM) ai libri di testo in formato digitale. 10) Promuovere il lavoro di rete: i colleghi di classe e i genitori dell’alunno prima di tutto, gli esperti dei servizi socio‐sanitari responsabili della riabilitazione e dell’inclusione sociale, le figure professionali assegnate dagli enti locali come educatori, mediatori culturali, volontari. 7. VERIFICHE, VALUTAZIONI E CARICHI DI LAVORO Le verifiche e le modalità di valutazione una volta stabilite dal CdC verranno condivise con gli studenti al fine di concordare da ambo le parti i passaggi necessari della valutazione. Si utilizzerà una pluralità di strumenti (interrogazione tradizionale, relazione di gruppo, test, prove strutturate, stesura di relazioni scritte, elaborati scritti, predisposizione di materiale multimediale o filmati ecc ) scindendo il momento della verifica (insieme delle operazioni di rilevazione di un certo percorso, di un modulo didattico, di un insieme di lezioni etc) dal momento della valutazione che è momento squisitamente qualitativo e non quantitativo. Dovrà cioè tenere conto dalla misurazione e dalla successiva valutazione del percorso fatto dall’ allievo, dei progressi fatti in relazione non tanto con gli esiti ottimali prefissati dall’ insegnante quanto con i livelli di partenza. Il docente valuterà quindi gli elaborati e le diverse verifiche mettendo in risalto gli aspetti positivi piuttosto che quelli negativi, rendendo in questo modo il momento della verifica non una scadenza drammatica e sanzionatoria ma una tappa naturale del progetto di lavoro nella quale non si giudica l’ intelligenza o la cultura del ragazzo ma semplicemente si fotografa l’ abilità o le difficoltà che lo studente ha a muoversi in un contesto scelto insieme e sul quale si è lavorato insieme. Ogni docente aiuterà l’allievo nell’ importante e difficile esperienza dell’ autovalutazione. La scuola ha predisposto un libretto dei voti che viene consegnato ad ogni studente all’ inizio dell’ anno ; su di esso gli insegnanti segnano i risultati di tutte le prove scritte ed orali; il libretto riporterà la data nella quale le prove hanno avuto svolgimento e la firma del docente. Questo permetterà alle famiglie in ogni momento di poter seguire il percorso delle verifiche del ragazzo e valutare l’ opportunità di avere un colloquio diretto con qualche specifico insegnante. Pertanto, la valutazione è intesa sia come accertamento del profitto sia come momento di un processo che tiene conto dei concetti di valutazione dinamica, autentica e alternativa. Si passa da un modello di apprendimento trasmissivo a un modello che risponde alle esigenze di una didattica per competenze. In quanto contestuale allo svolgimento di compiti di apprendimento, essa è una valutazione “per l’apprendimento”. L’ambizione del nostro istituto è quindi di operare una valutazione: • integrata nell’apprendimento in quanto avviene mentre si impara; • attenta al significato e al capire; • esplicita negli scopi e nei criteri; • che si realizza come dialogo educativo; • che ricade sull’apprendimento. 13
La valutazione annuale del percorso formativo dell’alunno sarà articolata in due momenti: •
•
Quadrimestrale: gennaio 2014 Finale: giugno 2014 I risultati delle verifiche saranno tempestivamente comunicati. Verranno resi noti agli allievi i criteri di misurazione e di valutazione. Nella misurazione delle verifiche si useranno solo voti interi e relativi mezzi voti. In ogni prova sommativa, preceduta da una prova formativa, devono essere esplicitati i traguardi di apprendimento. In relazione ai seguenti indicatori, la scala dei voti è decimale, da 10 a scalare per la misurazione (singole prove di verifica) 7.1 CRITERI DI MISURAZIONE LIVELLI VOTI GIUDIZIO INDICATORI (conoscenze‐abilità‐competenze) ≤3
Negativo Mancanza di valutazioni. 4
Grav. Insuff. 5
Insufficiente I II 6
Sufficiente Verifica decisamente lacunosa, con numerosi e gravi errori. Verifica lacunosa o incompleta, con qualche errore anche grave. Verifica nel corso della quale lo studente fornisce informazioni e dimostra competenze che non sono frutto di un lavoro di rielaborazione commettendo errori non gravi. III 7
Discreto IV 8
Buono V 9 -10
Ottimo
Verifica che denota un lavoro di approfondimento da parte dello studente, capacità di effettuare collegamenti, pur in presenza di lievi errori. Verifica in cui si notino capacità critiche con
esposizione appropriata e priva di errori significativi.
Verifica nel corso della quale lo studente dimostra di possedere una conoscenza più che accettabile degli argomenti (frutto di un lavoro diligente) e di esprimersi in modo abbastanza corretto pur in presenza di errori. 14
7.2 CRITERI DI VALUTAZIONE Indicatori La valutazione quadrimestrale e finale
‐valutazione sommativa, si concretizza con l’attribuzione di un voto: voto massimo 10 ‐ voto minimo 3 , espresso per ogni singola disciplina. Trattandosi di una valutazione, i criteri oggettivi e quantitativi sopra indicati e utilizzati nelle verifiche si completano con criteri di giudizio che intervenendo nella definizione di un voto che deve essere espressione di tutti i fattori che concorrono alla sua determinazione, fattori che qui indichiamo:  L’acquisizione dei contenuti disciplinari  L’acquisizione delle competenze  Uso del linguaggio  La progressione nell’apprendimento  L’impegno  La partecipazione alle attività didattiche e complementari 3 4 5 6 7 8 9‐ 10 Ha una conoscenza gravemente lacunosa
Non è in grado di procedere alle applicazioni Rifiuta il dialogo educativo Non partecipa Non mostra alcun progresso nell’apprendimento Ha una conoscenza lacunosa e molto frammentaria
Anche se guidato, rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni S esprime commettendo errori che inficiano la comunicazione Lavora in modo discontinuo e opportunistico Non mostra alcun progresso nell’apprendimento Ha una conoscenza parziale
Non sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe Acquisisce le conoscenze in modo prevalentemente mnemonico Si esprime con un linguaggio scorretto e impreciso Partecipa in modo discontinuo e poco attivo Lavora saltuariamente Mostra progresso nell’apprendimento n situazioni isolate Ha una conoscenza essenziale
Sa in genera applicare le conoscenze a situazioni analoghe Acquisisce le conoscenze in modo memonico Si esprime con un linguaggio no sempre corretto Partecipa in modo interessato ma poco attivo Lavora n modo non sempre regolare e poco approfondito Mostra nel complesso un minimo progresso nell’apprendimento Ha una conoscenza abbastanza sicura
Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio chiaro commettendo errori che non inficiano la comunicazione Partecipano in modo attivo Lavora in modo costante Mostra un progressivo apprendimento Ha una conoscenza abbastanza sicura Rielabora in modo personale le conoscenze dimostrando competenze in contesti specifici Sa applicare le conoscenze in contesti nuovi Padronanza della lingua scritta e parlata Partecipazione attiva e impegno costante
Ha una conoscenza completa
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove dimostrando competenza in situazione Rielabora le conoscenze in modo personale dimostrando spirito critico e creativo Si esprime con un linguaggio appropriato Partecipa in modo critico e creativo Lavora in modo costante autonomo responsabile
15
7.3 VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA VOTO 10
Comportamento corretto, attivo e propositivo 9
Comportamento corretto e attivo 8
Comportamento generalmente corretto 7
6
5
DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO Comportamento non del tutto corretto che prevede il verificarsi di almeno tre delle seguenti ipotesi. Comportamento scorretto Comportamenti riprovevoli A1 – Rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica. A2 – Frequenza assidua. A3 – Puntuale e serio svolgimento delle consegne A4 – Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni A5 – Ruolo collaborativo all’interno della scuola, ottima socializzazione
B1 – Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. B2 – Frequenza assidua. B3 – Costante adempimento dei doveri scolastici. B4 ‐ Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. B6 ‐ Ruolo collaborativo nel gruppo classe. C1 – Osservanza regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica. C2 – Frequenza nella norma, con puntuale giustificazione delle assenze C3 – Svolgimento regolare delle consegne assegnate. C4 –attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. C5 – Correttezza nei rapporti interpersonali. D1 – Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico seguiti da ammonizione del C.di Classe. D2 – Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate . D4 ‐ Partecipazione discontinua all’attività didattica. D5 ‐ Interesse selettivo. D6 ‐ Rapporti scarsamente collaborativi con gli altri. E1 – Mancato rispetto del regolamento scolastico sanzionato dal Consiglio di Classe con la sospensione. F1 ‐ Mancanza di rispetto verso la persona e le regole poste a fondamento della convivenza sociale sanzionata dal Consiglio di Classe con la sospensione. (Vedi normativa di riferimento*) *Normativa di riferimento: Regolamento d’Istituto e Codice Disciplinare. DPR 122 del 22/6/2009 – G.U. 19/8/2009. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4,comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità, nei contesti di cui al comma 1 dell’articolo 2 della legge 169/09, conversione del DL 137/09, dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9‐bis dell’articolo 4 del DPR 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell’articolo 3 del DPR 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. 16
7.4 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Per accedere alla fascia superiore della banda di oscillazione determinata dalla media complessiva dei voti, il consiglio di classe deve attestare la presenza di almeno due criteri evidenziati tra i quattro proposti: 1.
2.
3.
4.
Media (M) complessiva dei voti superiore di 0,5 del voto intero ottenuto. Assiduità nella frequenza scolastica unita a motivazione, interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo (1). Certificazione di crediti formativi con l’attestazione circa l’attività, i tempi, la partecipazione e la valutazione finale (2). Frequenza con profitto, impegno e interesse con giudizio = > BUONO all’ora di Irc o di Attività Alternativa alla religione o di Studio Assistito. Per l’attività di Studio assistito il giudizio si desume dalla apposita tabella, compilata dai docenti coinvolti e consegnata all’ Ufficio Didattica, previo scrutini di I e II quadrimestre. NOTA 1 Credito Scolastico: DPR 323 23 luglio 1998: attività complementari ed integrative gestite dalla Scuola 1. Stage in Italia o all’estero realizzati negli ultimi due anni di scuola (solo per studenti di quinta e almeno per 1 settimana) 2. Attività concorsuale, partecipazione a manifestazioni artistiche certificate min 20 h 3. Corso informatica (almeno 30 h extra curriculari a vari livelli svolti in più anni) 4. Certificazioni corsi di lingue livello A2 e successivi 5. Scambi con l’estero e soggiorni linguistici 6. Attività sportiva organizzata dall’Istituto per non meno di 20 h nell’ a.s. 7. Attività corali, progettuali, etc. (per almeno 20 h) 8. Conseguimento ECDL (almeno 4 step) 9. Tutoraggio Credito Formativo: DPR 24 Febbraio 2000 N ° 49: attività complementari ed integrative non gestite dalla Scuola. 1. Esperienze di stage lavorativi qualora l’attestato rilasciato da chi di competenza risulti che l’attività svolta dallo studente sia coerente con il curricolo a abbia avuto la durata complessiva di almeno 2 settimane con orario completo 2. Attività concorsuali, partecipazioni a manifestazioni artistiche certificate; 3. Corsi di integrazione curricolare gestiti da Enti esterni in collaborazione con l’istituzione scolastica 4. Attività sportiva a livello agonistico (partecipazione a campionati federali) 5. Attività qualificanti per lo sviluppo della persona, solo in caso di attività non Episodiche ma svolte in modo consistente e continuativo quali: a) attività di volontariato all’interno di organismi riconosciuti e regolarmente iscritti al Registro del Volontariato (ADVAR, CRI; Protezione Civile; Scoutismo, etc.) 6. Attività artistico ‐espressive quali: a) studio di uno strumento musicale all’interno di una scuola di musica o corso documentato da superamento di esame, attività in gruppi corali, formazione musicali o bandistiche b) scuola di recitazione o appartenenza ad una compagnia teatrale c) appartenenza a compagnie di ballo o gruppi folkloristici d) frequenza di un corso di formazione nelle arti figurative (pittura, scultura, fotografia) per almeno 30 ore e) conseguimento finale ECDL 17
8. INTERVENTI DI RECUPERO DEL DEBITO SCOLASTICO Organizzazione
A seguito delle nuove indicazioni sul recupero dei debiti scolastici e delle insufficienze contenute nel D.M. n. 80 del 3.10.2007 e nell’ O.M. n. 92 del 5.11.2007, vengono così
regolamentate le attività di recupero e sostegno:
Le attività e gli interventi di recupero (IDEI) si organizzano di norma in:



1.a dopo i risultati degli scrutini del 1° periodo 1.b dopo i Consigli di Classe del 2° periodo 1.c dopo lo scrutinio finale (entro l'inizio dell'anno scolastico successivo 
per tutte le fasi oltre agli interventi di recupero extracurricolari (IDEI) e per gruppi numerosi è attivo lo “sportello ”, quale agile strumento di sostegno didattico immediato, con modalità di svolgimento a livello individuale o di piccolo gruppo. 
Al termine dell’attività IDEI (non di sportello), si svolgono le prove per verificare il raggiungimento della sufficienza o meno nelle discipline del debito riportato. 
per la fase 1c, vengono organizzati e calendarizzati tra giugno e l’inizio dell’anno scolastico successivo i corsi di recupero, in via prioritaria per le discipline che prevedono prove scritte e orali e per le materie di indirizzo specifico. Relative prove di verifica si tengono al termine dei rispettivi corsi 
Modalita’ 

La scuola, in via preventiva, e comunque a conclusione degli scrutini intermedi e finali, informa le famiglie per iscritto, sulle carenze rilevate, sui voti proposti nelle materie in cui l’alunno non ha raggiunto la sufficienza, sulle attività di recupero in programma, e ancora sulle modalità e sui tempi delle verifiche. Gli alunni sono tenuti alla frequenza delle attività e/o corsi, salvo che i genitori, sempre per iscritto, comunichino alla scuola di non avvalersi di tali iniziative e di usufruire di altre forme di preparazione, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche stabilite. I docenti, per ogni alunno/disciplina con insufficienza redigono una scheda condivisa avendo cura di indicare le conoscenze, le competenze e le capacità non ancora acquisite dallo studente e le motivazioni del mancato raggiungimento degli obiettivi e dei risultati. La medesima viene illustrata nella seduta di scrutinio dei Consigli di Classe e raccolta dal coordinatore, che provvede a consegnarla in Presidenza, per la conseguente predisposizione degli interventi di recupero da svolgere (discipline/docenti/gruppi classe/ gruppi omogenei per competenze). La durata degli interventi didattici è di norma rapportata da un minimo di n.6 a un massimo di n. 15 ore ciascuno. 
La verifica del debito avviene tramite prove scritte per le materie che le prevedono e mediante prove semistrutturate o orali per la valutazione orale. Ciascun docente riporta nell’apposita scheda di ogni alunno/disciplina le competenze raggiunte, i risultati e la valutazione, evidenziando il saldo o meno dell’insufficienza. Successivamente alle iniziative messe in atto dopo i risultati del primo periodo, il coordinatore di classe, per iscritto, ne comunica alle famiglie l’esito.

Gli esiti delle prove, a seguito dei corsi estivi di recupero, contribuiscono alla valutazione
dello scrutinio definitivo per l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.
18

Le disposizioni sul recupero dei debiti scolastici, pur non cambiando la normativa sulle
operazioni
di scrutinio, ne modificano di fatto tempi e procedure, che così si riassumono:




Scrutinio del 1° periodo
si individuano le carenze degli alunni
si predispongono gli interventi di recupero
si comunicano i risultati e i relativi interventi alle famiglie.
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
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
Scrutinio finale (giugno 2014)
è considerato finale solo per gli alunni promossi o respinti;
è sospeso il giudizio per gli alunni che riportano insufficienze;
si organizzano corsi estivi sulla base del calendario deliberato dal Collegio-Docenti;
si comunicano le materie insufficienti agli alunni e alle famiglie, con i tempi dei corsi e
delle verifiche finali.

Scrutinio definitivo a settembre 2014 (integrazione dello scrutinio finale)

prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo si sciolgono le riserve su promozione
o non promozione, sulla base delle verifiche effettuate, dei i risultati conseguiti e di
tutto il lavoro annuale
9. DOCUMENTO 15 MAGGIO Secondo quanto previsto dall’articolo 5 DPR 23.07.98 n.223, ogni Consiglio delle classi quinte elabora entro il 15 maggio un documento di presentazione che verrà trasmesso alla Commissione esaminatrice. Il documento contiene la relazione generale del Consiglio di classe con i contenuti disciplinari trattati dai singoli docenti. All’interno del documento generale del Consiglio di Classe vi è anche una sezione dedicata all’alternanza scuola‐lavoro che contiene indicazioni relative all’attività co‐pro gettata e e l’indicazione del tutor scolastico e aziendale, nonché le valutazioni dei singoli studenti. 19
10. PROGETTI DENOMINAZIONE P02 Ampliamento triennio qualifica (stage) Contronarrazione al Terrorismo Raccontare il Sermig Comunicare il Cottolengo Voice school
P03 Alternanza Scuola‐ Lavoro: TG Sottodiciotto Discrimini invisibili Webfestival della pubblicità corretta Salute e sicurezza sul lavoro Giovani in circolo Egomotion Servizio fotografico ‐Proclamazioni Lauree Triennali P05 I.D.E.I. Sportelli per corsi di recupero P11 Viaggi di istruzione Rispetta l’ambiente P12 Educazione alla legalità P13 Diritto allo studio: contributi‐merito P14 Educazione alla salute: L’altra faccia della coca Sportello d’ascolto Progetto Tutor Torino Cuore (promosso dall’ ass. sp. AICS) Un pallone di speranza ‐ torneo di calcio Gruppo Sportivo Costruire sane relazioni P15 Progetto Formazione e aggiornamento – Formazione in rete ANSAS CLASSI 2a AV ‐ 2a BV 3a AV 3a AV 3a AV 5a AV ‐ 5a BV 5a D ‐ 5a FO
4a H ‐ 5 a H 3a 2a AV ‐2a BV 3a AV 3a AV ‐ 5a AV 3a FO ‐ 4a FO Classi 2e 2a AV Sistemafacendo: costruire la qualità a scuola, nell’inclusion. Programmaz. e valutazione per competenze Siti WEB – Adobe dreamweaver P16 Spazio Steiner – Mostre‐ Centenario ‐ Concorso “Oggi e già domani omaggio ad Albe e Lica Steiner” P17 Integrazione allievi diversamente abili: Nessuno escluso (Torneo di calcio) P20 Comenius ‐ Mobilità Studenti P22 Progetto RESTEINER – Concorsi Ars Captiva ‐ Orientamento‐ Gara Nazionale P26 MASTER DEI TALENTI Stage in Europa studenti diplomati P27 Integrazione degli alunni stranieri P30 Gara Nazionale di Grafica P31 Progetto Wifi CONDUTTORI 20
11 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Una scuola inclusiva è una scuola che agisce come una comunità di apprendimento in grado di coinvolgere attivamente tutte le sue componenti, che mette la persona dello studente al centro della sua attenzione e che considera i genitori come interlocutori, portatori di specifiche competenze, con i quali stringere un’alleanza educativa che preveda rapporti costanti e non limitati ai momenti critici. (Annali della pubblica istruzione, numero speciale 2012 indicazioni nazionali per il curricolo [..] Le Monnier Firenze 2012) 11.1 COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA Da quest’anno scolastico entra a pieno regime il registro elettronico. I genitori potranno collegarsi al sito internet del registro elettronico dove sono visibili i dati riferiti al proprio figlio ed in particolare potranno: 
visualizzare le assenze, gli ingressi posticipati e le uscite anticipate giornaliere 
visualizzare compiti assegnati, argomenti delle lezioni, valutazioni periodiche e giornaliere Si sottolinea che il registro elettronico riporta il voto delle verifiche e delle diverse prove orali/ scritte/pratiche, ma non si deve ritenere che il voto dello scrutinio corrisponda alla semplice media matematica dei risultati delle verifiche. La valutazione, infatti, è attività ben più complessa ed implica sia una ponderazione dei diversi pesi corrispondenti alle diverse tipologie di prove, sia un’attenta analisi del percorso, del cammino culturale, compiuto da ogni studente. Per accedere al registro elettronico occorrono le credenziali: nome utente e password. Il portale comunicherà alla famiglia il codice di accesso tramite posta elettronica servendosi dell’indirizzo che il genitore intende utilizzare per la suddetta comunicazione, strettamente personale, e di cui ha informato la Segreteria al momento dell’iscrizione del proprio figlio. Nel caso di difficoltà nella ricezione delle credenziali è possibile il loro ritiro recandosi presso l’ufficio di Segreteria della Scuola, negli orari prestabiliti. Qualora una famiglia non abbia la possibilità di accedere al sito internet è pregata di indicarlo nella domanda di iscrizione affinché le comunicazioni vengano inviate con altra modalità. Sono previsti due incontri pomeridiani con le famiglie, uno per quadrimestre, in modo da consentire ai genitori l’incontro con i docenti e di poter avere con loro in forma colloquiale, un preciso riscontro sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli. Le date saranno comunicate a studenti e famiglie con anticipo, al fine di favorire la più ampia partecipazione. I docenti sono sempre ben disposti ad accogliere genitori e allievi che ritengano opportuno incontrarli, ma è indispensabili anticipare e concordare con loro ‐telefonicamente o tramite posta elettronica, data e orario dell’incontro. Dopo gli scrutini del primo quadrimestre, insieme alla pagella, le famiglie potrebbero ricevere delle lettere informative sulle carenze dei propri figli rilevate dal Consiglio di Classe e informazioni sulla necessità di attuare degli interventi di recupero. I Consigli di classe sono aperti ai rappresentanti degli studenti e dei genitori o anche a tutti gli studenti e genitori che desiderino parteciparvi. In quell’occasione i presenti saranno aggiornati sull’andamento didattico disciplinare generale della classe e sulle eventuali attività extracurricolari che la interesseranno; in quel contesto, studenti e genitori sono invitati a segnalare eventuali questioni di interesse generale della classe. Ogni qualvolta il consiglio di classe lo riterrà necessario, tramite il coordinatore potrà richiedere un colloquio alle famiglie e comunicare ai genitori informazioni relative all’andamento didattico o disciplinare del proprio figlio 21
11.2 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007) 1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 c. 1 e 2 DPR 249/98). Nel momento dell’iscrizione alle diverse classi dell’Istituto gli alunni e le loro famiglie diventano parte integrante della comunità scolastica, condividendone le regole e le scelte educative. La scuola, nel rispetto della Carta dei Servizi e dal regolamento delle studentesse e degli studenti, SOTTOPONE ALLA SOTTOSCRIZIONE il seguente Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e allievi. Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per conseguire le finalità previste dal Piano dell’Offerta Formativa. Il nostro istituto si impegna a:  dare attuazione ai percorsi formativi e alle scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche presentate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di ciascun allievo;  creare un clima sereno e corretto, necessario per favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno alle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;  favorire negli allievi l’interesse, la motivazione allo studio e le capacità di iniziativa, di scelta e di assunzione di responsabilità;  comunicare periodicamente alle famiglie i risultati, i progressi nelle discipline di studio oltre che gli aspetti inerenti il comportamento e la condotta. Il Dirigente scolastico si impegna a:  garantire l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa;  consentire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;  favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;  comunicare a studenti e famiglie le informazioni necessarie per la miglior fruizione del servizio scolastico;  operare per il miglioramento della qualità del servizio scolastico. I docenti si impegnano a:  contribuire a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;  informare studenti e genitori sulle competenze da acquisire; procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo coerente ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivandone i risultati;  pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività individualizzate; 22
 incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;  vigilare sugli alunni e contribuire alla crescita della cultura della sicurezza;  contribuire alla efficienza ed alla efficacia del lavoro collettivo e alla funzionalità dell’organizza del servizio scolastico. Il personale Amministrativo –Ausiliario si impegna a:  collaborare alla attuazione del Piano dell’Offerta Formativa della scuola;  garantire il necessario supporto alle attività didattiche;  contribuire ad un clima di collaborazione tra tutte le componenti operanti nella scuola;  contribuire al miglioramento del servizio e dell’organizzazione. Le allieve e gli allievi si impegnano a:  essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità, rientrare subito in classe dopo gli intervalli, limitare all’indispensabile le entrate in ritardo e le uscite anticipate;  rispettare le persone, le diversità culturali, la sensibilità altrui;  partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, intervenire durante le lezioni in modo appropriato, svolgere regolarmente i compiti assegnati, eseguire le verifiche previste dai docenti;  conoscere e rispettare il regolamento di disciplina di Istituto e i regolamenti dei laboratori;  non danneggiare le strutture, le attrezzature didattiche, gli arredi che costituiscono il patrimonio dell’Istituto scolastico;  non usare nella scuola il cellulare e dispositivi elettronici non didattici;  rispettare le norme di sicurezza e partecipare alla crescita della cultura della sicurezza,evitando di introdurre e/o usare oggetti pericolosi;  favorire la comunicazione scuola famiglia La famiglia si impegna a: 
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far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate; fare in modo che l’allievo sia dotato del materiale scolastico necessario allo svolgimento delle attività scolastiche. tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, firmando puntualmente le giustificazioni e le comunicazioni scuola‐famiglia; verificare periodicamente con i docenti i risultati educativi e didattici raggiunti dall’allievo/a; risarcire gli eventuali danni provocati dal figlio/a agli arredi, alle attrezzature e al materiale didattico della scuola; far sì che l’allieva/o rispetti il divieto di uso di cellulari o di altri dispositivi elettronici nella scuola, consapevole che la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare e la denuncia alle autorità competenti nel caso in cui venissero diffuse riprese non autorizzate e lesive dell’immagine della scuola e/o della dignità di altri soggetti. 23
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