N°81 MAGGIO 2014 FREEPRESS
EDITORIALE
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Maggio è un mese ricco di appuntamenti dedicati all’arte. Carnet ve ne segnala quattro su quattro
proprio da non perdere. Ce n’è per tutti i gusti. A Milano MIA Fair è la prima fiera d’arte in Italia dedicata alla fotografia e alla video arte. La manifestazione sarà inaugurata il 22 maggio 2012 su invito e
rimarrà aperta al pubblico dal 23 al 25 maggio presso lo spazio espositivo di Superstudio Più. I cataloghi
cartacei sono sostituiti dalle MIA Card contenenti i QR Code consultabili tramite dispositivi elettronici.
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea sempre a Milano apre la stagione espositiva del 2014 tornando
a parlare del corpo, con una grande mostra personale e una nuova performance di Regina José Galindo,
Leone d’Oro alla 51ª Biennale di Venezia come migliore giovane artista. La mostra è visitabile fino all’8
giugno.
Venerdì 16 e sabato 17 maggio i musei piacentini ospiteranno anche quest’anno una serie di eventi
che si collocano nel calendario nazionale dell’iniziativa a livello europeo. Ci sarà la possibilità di visitare
gratuitamente i musei piacentini e non solo.
Oltre 70 capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti sono visitabili, dopo un tour mondiale, a Torino
fino al 13 luglio 2014, prima di rientrare alla Tate Britain di Londra che li custodisce in un’ala dedicata e
da cui non usciranno per molti anni. L’esposizione presenta per la prima volta a Torino e in Italia alcuni
capolavori indiscussi del gruppo artistico, summa pittorica dell’età vittoriana. Ad ospitare la mostra è
Palazzo Chiablese. Un’occasione unica, da usare come pretesto per visitare la bellissima città di Torino.
Nello spazio Arte curato da Elisa Mogavero troverete un interessante articolo su Vivian Maier la street
photographer più enigmatica della storia della fotografia.
Vi segnalo la mostra del pittore piacentino Diego Maria Gradali che sarà visitabile dal 6 maggio fino alla
fine della settimana, nello spazio della Concessionaria Parietti di via Maculani.
Tiziana Carabia
Z
T
L
Z O N A A T R A F F I C O L I M I TATO
N 8 1 M A G G I O 2 0 1 4
F R E E P R E S S
DIRETTORE Tiziana Carabia
HANNO COLLABORATO
Lodovica Aloisantoni, Elisa Bozzi, Valentina Elmiger,
Arianna Groppi, Gloria Luzzani, Sara Marenghi,
Elisa Mogavero, Enrico Pagani, Paola Pedrini,
Paolo Rebecchi, Alessandra Sogni,
Roberta Suzzani, Olivia Teragni, Claudia Valla
MARKETING
Rosanna Pedegani: cell. 335.6626344
Elisabetta Toninelli: cell.339.7335888
Arianna Groppi: cell. 348.6942840
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE
[email protected]
STAMPA Grafiche Lama
Puoi trovare ZTL in tutti gli esercizi pubblici ed i locali.
Per tutto il mese nei seguenti punti autorizzati:
BACICCIA Via Dionigi Carli,7 - Piacenza
INFORMAGIOVANI
Piazza Cavalli - Piacenza
LIBRERIA DEL CORSO
Corso Vittorio Emanuele, 160 Piacenza
LIEVITA Via Conciliazione 7A - Piacenza
In.Rete Società Coperativa redazione,
amministrazione e pubblicità
Via Conciliazione, 55 - 29100 Piacenza
Tel. 0523.579288 Cell. 335.6626344
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Numero 81 - MAGGIO 2014
Autorizzazione del Tribunale di Piacenza
n. 627 del 31/5/2006.
N. iscrizione ROC: 14379 del 14/07/2006
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ZTL FO O D
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S P E E D D AT E
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ONE BOOK
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U N I C H AT
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L A S TA N Z A D E L C I N E M A
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AREA BLOG
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M EET & G REET
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L A B OT T E G A D E G L I O G G ET TI
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S P O RTZ O N E
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A P P. TO C O N L’A RT E
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T E AT R O
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CINEMA
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TVZONE
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CARN ET
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AGENDA IN PILLOLE
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“Vorrei fare con te ciò
che la primavera fa
con i ciliegi” Pablo Neruda
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Le ciliegie hanno un fascino particolare: una tira l’altra. Sarà per il bel colore rosso, sarà per la forma
tondeggiante, sarà per il dolce nettare che sprigionano in bocca, è certo il fatto che basta guardarle per
aver voglia di mangiarle. Evocano immediatamente il piacere del gusto. Le ciliegie sono una golosità
irresistibile. Le ciliegie sono il frutto di un albero della famiglia delle Rosacee. Esistono due specie di
alberi, il Prunus avium, o ciliegio dolce, e il Prunus cerasus, o ciliegio acido. Dal ciliegio dolce derivano,
per selezione, alcune centinaia di varietà differenti, che producono ciliegie che possono essere divise in
due grandi categorie: le tenerine e le duracine. Le ciliegie tenerine sono a polpa tenera e di colore rosso
scuro, mentre le ciliegie duracine o duroni hanno dimensioni maggiori e polpa soda. Il Prunus cerasus o
ciliegio acido invece si divide in tre categorie: le marasche, le amarene e le visciole.
L’Italia è produttrice di ciliegie a livello mondiale; numerose solo le varietà coltivate prevalentemente in
Veneto, in Emilia Romagna, in Campania e in Puglia. La maturazione di alcune avviene a fine maggio,
altre invece iniziano a maturare a fine giugno e si possono trovare fino al mese di luglio. Si differenziano
per la grandezza, per le sfumature di rosso e arancio, per la carnosità della polpa e naturalmente per
il sapore più o meno dolce. Nel piacentino sono famose le ciliegie di Villanova, dove in primavera viene
offerto il meraviglioso spettacolo dei ciliegi in fiore e a giugno si organizza la tradizionale festa in loro
onore. Il ciliegio è un albero di origine asiatica, ma si è diffuso sin dai tempi antichi in Europa. Plinio Il
Vecchio narra che fu Lucio Licinio Lucullo ad importare nel 72 a.C. i primi esemplari di alberi da ciliegie,
fatti arrivare dal Ponto, l’attuale Turchia. Il generale romano era un uomo dai gusti raffinati e amava
circondarsi di tutto ciò che riteneva bello; al ritorno da una campagna militare in Asia fece piantare nel
giardino della sua villa romana alcune piante di ciliegio, facendo conoscere prima l’incantevole fioritura
primaverile e poi il nuovo frutto dal gustoso sapore. In Europa la diffusione è attribuita ai francesi e in
particolar modo al Re Sole che faceva coltivare gli alberi a Versailles, diffondendo l’uso del delicato frutto
a corte. Le ciliegie, dal basso potere calorico, con la loro polpa carnosa e succulenta, sono ricche di vitamine e sali minerali e possiedono numerose proprietà benefiche. Le principali proprietà attribuite alle
ciliegie sono quelle antinfiammatorie ed antiossidanti, grazie all’elevata concentrazione di vitamina C,
in grado di contrastare i radicali liberi. La ciliegia
consumata a digiuno è un ottimo depuratore che
disintossica l’organismo, perfetta in caso di stipsi
e combatte lo stress grazie all’equilibrio tra acidi
e sali minerali. E’ un rivitalizzante della pelle e la
si può usare sia sotto forma di maschera sia seguendo un periodo di cura alimentare. Molto conosciuta è la “cura della ciliegia” per lenire disturbi
articolari dovuti ad eccesso di acido urico. L’uso
alimentare della ciliegia è vivamente consigliato
a tutti coloro che soffrono di infiammazioni alle
mucose; è utile in caso di herpes, infiammazioni
del cavo orale e gengiviti. Fantastiche anche per
gli sportivi, in particolar modo per i ciclisti, fornendo una grande quantità di potassio. In cucina le
ciliegie sono deliziose. Buonissime sia al naturale
che come ingrediente di numerose preparazioni.
Io le utilizzo per preparare marmellate, gelati,
dolci, salse e mostarde. Sono molto indicate non
solo in pasticceria, ma anche per accompagnare
piatti salati a base di carni o formaggi. Io prediligo
l’abbinamento delle ciliegie con carni dal sapore
deciso, quindi per accompagnare un buon petto
d’anatra o di tacchino, facendole stufare con le
carni stesse durante la cottura. In insalata, con un
misto di crudité croccanti, preferisco utilizzare le
amarene, saporite e acidule, che possono sostituirsi al limone o all’aceto. Insolito e raro l’utilizzo
della ciliegia nei risotti, un piatto per palati raffinati, capaci di cogliere gli aromi e i profumi. In
questo caso consiglio di utilizzare lo scalogno per
il soffritto, aggiungere le ciliegie private del nocciolo a metà cottura con una manciata di erba
cipollina fresca tritata finemente e completare a
fine cottura con la mantecatura a fuoco spento
utilizzando solo il burro. A crudo, a seconda del
gusto, aggiungere un poco di pepe macinato oppure la granella di nocciola.
Fate attenzione quando le dovete acquistare:
devono essere sode, di un bel colore vivo e brillante ed i peduncoli non devono risultare secchi.
Bisogna evitare le ciliegie che risultano piccole
e poco colorite, in quanto non ancora mature,
oppure quelle molli e macchiate di scuro che
in questo caso non sono più fresche. Le ciliegie
devono aver raggiunto la maturazione completa;
una volta staccate dall’albero non maturano più.
Esse vanno conservate in luogo fresco e poco
umido, sempre contenute in un sacchetto di carta
e mai nella plastica. Essendo molto sensibili al
freddo è preferibile non conservarle a temperature troppo basse. In frigorifero si consiglia di
tenere le ciliegie lontano da alimenti aromatici, in
quanto questi frutti assorbono gli odori.
Vi voglio segnalare una semplice ricetta, di facile
esecuzione e dal successo assicurato in caso di
ospiti: ZABAIONE CON CILIEGIE BRINATE
40 ciliegie – 4 tuorli d’uovo – 1 albume – zucchero di canna integrale – cherry brandy – sale
Lavate accuratamente le ciliegie, conservandone
8 con il picciolo da utilizzare per la decorazione.
Battere leggermente l’albume con un cucchiaino di zucchero e poi intingervi le ciliegie.
Quest’ultime vanno di seguito fatte rosolare in
una ciotola con lo zucchero in modo da rivestirle.
Lasciarle asciugare almeno mezz’ora. Montare
a bagnomaria con una frusta i tuorli con 4 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di cherry brandy e
un pizzico di sale, fino ad ottenere un composto
spumoso. Sul fondo di 4 bicchieri porre alcune
ciliegie brinate, versarvi lo zabaione, completare
con le restanti ciliegie, più quelle con il picciolo e
servire ancora tiepido.
ChezMoi di Anna Tagliaferri
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FOOD
di Sara Marenghi
Gli Ossibuchi di mamma Emy sono imbattibili!
Il segreto? L’acciuga nella gremolada e cottura “in bianco”
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La mia mamma è milanese. Anche se, essendosi sposata a soli 17 anni, oramai la si può considerare
piacentina. Però una parte lombarda c’è sempre, nascosta in un qualche angoletto del suo carattere,
pronta a saltar fuori! Ed è così bello sentirla parlare in dialetto milanese con la nonna e la zia Vittoria
(sua sorella). Mi ricordo che da piccoli, quando noi tre fratelli eravamo ancora “angioletti pestiferi”, nei
momenti di rabbia dovuti a qualche nostro pasticcio, le sgridate arrivavano prima in dialetto milanese
e poi, ma solo poi, “tradotti” in italiano! In questo mese di maggio, voglio quindi fare un omaggio alla
mia mamma e alla sua origine milanese, che si svela in tutta la sua bellezza tra i fornelli: il risotto giallo
con lo zafferano, la cotoletta, la cassoeula con vari tagli di maiale e verza, il panettone, l’ossobuco alla
milanese e il fritto misto alla milanese. Tra tutte le specialità, devo ammettere che la mia preferita sono
gli Ossibuchi con il risotto giallo. Sì, lo dico senza ritegno: mamma Emy è imbattibile su questo fronte!
Ingredienti:
4 ossibuchi di buon spessore -“per l’Ossobuco si usa il geretto di vitello posteriore che è il più tenero.
Le fette devono avere l’osso centrale con midollo. Quest’ultimo è di fondamentale importanza e costituisce l’elemento irrinunciabile del piatto perché, sciogliendosi durante la cottura conferisce mostosità
al cibo” - mi spiega mamma Emy - e mi raccomando la cottura: deve essere in “bianco”, cioè senza
pomodoro!” Un po’ di burro, vino bianco secco e/o brodo, farina bianca, limone, aglio, prezzemolo,
pepe e un paio di acciughe sottolio
In un tegame largo imbiondire la cipolla nel burro, mettere gli ossibuchi leggermente infarinati, rosolarli da ambo le parti, voltandoli senza pungerli. Versarvi un poco di brodo, il sale, coprire il tegame e
portare a cottura a fuoco lento per un’ora e mezza circa, finché hanno un aspetto leggermente glassato. Cinque minuti prima di servire, aggiungere la “gremolada”, ossia un trito di buccia gialla di limone,
prezzemolo, aglio e acciuga, mescolare bene e servire con risotto alla milanese.
“Per fare il risotto adatto devi far tostare il riso con un po’ di midollo e lo zafferano va aggiunto solo alla
fine!”. Per impiattare: prima risotto, sopra ossibuchi e cospargere il tutto con il sugo di cottura della
carne. E siate pronti a leccarvi le dita!!
L’Oss Buss, oltre che essere servito da solo, può essere accompagnato da polenta, purè di patate,
spinaci al burro, ma io lo preferisco in assoluto con il risotto allo zafferano, come raccomandato dalla
tradizione, e dalla mamma.
Ps: lo sapevate l’Ossobuco alla Milanese ha ottenuto la De.Co.?
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FILIPPO M. FONTANA
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Filippo ha 35 anni e nella vita fa l’ingegnere:
“questo lo dico subito, perché è bene mettere
subito le carte in tavola, che poi tanto, la gente, certe cose prima o poi le viene a sapere!”. Di
hobby fa fotografie (bellissime!), non è fotografo, né tantomeno photographer. Il suo è solo un
modo per raccontare quello che lo circonda nel
modo in cui io lo vede “è una cosa che mi piace
fare e che mi dà soddisfazione fare”. Gli piace
anche leggere, ascoltare storie e vedere storie
attraverso i film “amo il cibo e la convivialità, le
solite cose, insomma”.
A cosa paragoni la tua arte (fotografia)?
Non ritengo che la mia sia un’arte, ma un raccontare ciò che la natura o altri hanno fatto, sia
questo un gesto, una forma, una materia o un
ambiente. L’arte secondo me è creare qualcosa
che prima non c’era, la fotografia è un raccontare
come qualcosa che c’è già; un po’ come la differenza che c’è tra uno scrittore e un giornalista.
La fotografia che avresti voluto scattare tu
Ce ne sono tante, sia scattate da autori famosi
che trovate su Facebook o tra le foto in solaio.
Vado un po’ a periodi; per esempio recentemente
sono stato a Venezia e mi sono venute in mente
alcune foto di Gianni Berengo Gardin e di Silvia
Camporesi, persone che hanno saputo essere
molto più originali di me. Poi ci sono foto che
avrei voluto scattare solo per soddisfare la curiosità degli ambienti che rappresentano, come per
esempio alcune fotografie di Phil Stern del mondo
della musica o dei set hollywoodiani.
Come ti definisci?
Sono fondamentalmente un riflessivo-abitudinario, razionale, tendo all’ironia e al sarcasmo, forse
troppo a volte… che schifezza che ne viene fuori!
E’ proprio necessario autodefinirsi?
Altre definizioni bisognerebbe chiederle ad altri,
allo specchio si tende sempre a mostrare il proprio lato migliore o a vederne il peggiore. L’equilibrio è negli altri che ci circondano.
E come ti definiscono gli altri?
Bisognerebbe chiederlo agli altri, di solito non mi
definiscono, non so se sia un bene o un male,
forse più un bene.
La canzone ideale per un giorno triste e quella
per uno allegro
Il giorno allegro non ha una canzone ideale: sono
tutte ideali; se guardo il mio I-pod vedo che una
delle canzoni che ho ascoltato di più è “Long Before Rock And Roll” dei Mando Diao, ma non so
se l’ho ascoltata più volte da triste o da allegro.
Altri dischi che vanno sempre bene sono Revolver
dei Beatles o Busted Stuff della Dave Matthews
Band. Nei giorni tristi invece è fondamentale non
ascoltare musica triste. Piuttosto il silenzio. Paolo
Conte può andare bene bene, perché è ironico,
malinconico forse, ma non triste.
A 13 anni cosa volevi fare da grande?
A tredici anni iniziavo la prima superiore era
quell’età dove abbandonati i sogni di bambino, le
idee erano ancora piuttosto confuse. Ero affascinato dal mondo dei computer, volevo fare qualcosa con il computer, tipo “quello-che-ripara-icomputer”. E invece cosa stai facendo?
Alla fine sono ingegnere. Mio padre dice che “l’ingegnere può fare tutto quello che vuole”, ma non
è mica vero, l’ho scoperto dopo, ma per fortuna
quello che faccio mi piace.
Il posto dove ti vengono più le idee
Camminando per le vie della città, soprattutto
quando c’è buio e poca gente in giro, meglio
d’inverno.
Se tu fossi un piatto, cosa saresti? E un vino?
Difficile rispondere senza cadere in quello che mi
piace mangiare. Forse sarei un piatto tradizionale,
fatto senza varianti né dovute alla creatività né
tantomeno finalizzate al contenimento delle calorie. Magari un primo, tipo anolini o cose di questo
genere. Stesso discorso per il vino, rosso, senza
dubbio, non troppo leggero e fermo, per carità.
A cosa non potresti mai rinunciare?
Sembra una risposta ovvia, un po’ da Miss Italia,
ma odio la solitudine: quindi non rinuncerei mai ai
parenti, agli amici e a tutte le persone che conosco, frequento e che mi fanno compagnia. Un po’
anche il cibo mi mancherebbe se vi rinunciassi, e
la fotografia in genere…
L’ultima figuraccia fatta
Non lo so, non mi ricordo o, più probabile, non mi
sono neanche reso conto di averla fatta. Anche
perché la regola ormai la sappiamo: mai scusarsi
o cercare di rimediare, ma affidarci al buonsenso
e all’intelligenza di chi abbiamo di fronte. Quindi
tanto vale non pensarci.
L’ultima cosa che fai prima di dormire
Qui servirebbe un po’ di poesia, potrei dire: “Penso a ciò che mi ha insegnato l’oggi e cosa potrà
portarmi il domani”, ma non sono un tipo poetico.
Quindi come penultima cosa leggo un po’, duro
due pagine di solito, ma sempre per ultima cosa
prima di dormire… spengo la luce.
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LA FESTA DELLA MAMMA
AL CENTRO COMMERCIALE
GOTICO RADDOPPIA!
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Sabato 10 e domenica 11 maggio al Centro Commerciale Gotico, in occasione della festa della mamma,
ci sarà un intero week end dedicato a loro. Due giornate piene di eventi e iniziative, pensate tutte al
femminile. Consigli di make up, acconciature, nail art, suggerimenti sui prodotti naturali, analisi della
pelle e omaggi a tema. Nella Piazzetta del Gusto, all’interno del Centro Commerciale sarà predisposta
una pedana con le varie postazioni che sarà attiva dalle 10 alle 19.
Chiara Cantù in Arte Chiara Make Up, offrirà a tutte le clienti una consulenza gratuita di trucco. Chiara
ha frequentato la Make Up Designory di Soho, a Ney York (una delle scuole più quotate per chi vuole intraprendere la carriera di make up artists), la stessa di Clio Makeup. Gli esperti dell’erboristeria Govinda
vi sveleranno i segreti per avere una pelle sempre perfetta e vi consiglieranno sui prodotti più adatti
ed efficaci in previsione della prova costume. Consulenti esperte eseguiranno un’analisi gratuita della
pelle. In omaggio alcuni campioni dei prodotti proposti. Parrucco con lo staff di Modeling Parrucchieri
che saranno a disposizione, con diverse postazioni, per chi vorrà provare a cambiare look. Nail Art con
gli esperti di estetica Modeling presenterà tutte le novità più cool della stagione Primavera/Estate 2014
per le vostre unghie: i nuovi colori e le tendenze che sono state definite dagli stilisti, in passerella, da
sfoggiare per essere trendy.
AUGURI MAMME…VI ASPETTIAMO!
Domenica aperto 9-20.
PROGRAMMA
MAGGIO/GIUGNO 2014
Via G. Taverna, 48 - 29121 Piacenza
tel. 0523. 325440 - 347 5414633 - fax 0523.325440
[email protected]
SABATO 10/05
GAZZOLA DAY
Porte aperte all’Istituto d’arte Gazzola di Piacenza
per un pomeriggio di visite guidate, tenute dagli
accompagnatori culturali del gruppo FAI Giovani
Piacenza, alla scoperta degli spazi della scuola
e per ripercorrere la storia del palazzo quando
era adibito a Museo Civico della città.
Visite guidate dalle 15.30 alle 17.30
Informazioni più dettagliate
sul sito faigiovanipiacenza.wordpress.com,
sulla pagina Facebook o alla mail
[email protected]
DOMENICA 18/05
GIARDINI APERTI
PALAZZO VIGNOLA E IL SUO PARCO
Fiorenzuola d’Arda A cura del gruppo FAI Giovani
Piacenza. Scopriremo il meraviglioso parco
di Palazzo Vignola, antico e articolato complesso
residenziale e rurale perfettamente inserito nel
paesaggio agreste che lo circonda. Visite guidate
per tutta la giornata dalle 9.30 alle 12.30 e dalle
14.30 alle 17. Alle 17 conversazione sul tema
dell’Architettura Rurale tenuta da Docenti del
Politecnico di Milano. Seguirà aperitivo in giardino.
Informazioni più dettagliate
sul sito faigiovanipiacenza.wordpress.com,
sulla pagina Facebook o alla mail
[email protected]
DOMENICA 25/05
350° ANNIVERSARIO ALBERONI
In occasione del 350° anniversario della nascita
del Cardinale Alberoni, in collaborazione con
l’Opera Pia Alberoni, saranno organizzate visite
guidate ai luoghi simbolo legati alla sua vita
a Piacenza: la chiesa di San Nazzaro e Celso,
l’ex Collegio di San Pietro, la Cappella di San
Martino presso la Cattedrale, Palazzo Landi, i Fasti
di Elisabetta Farnese presso Palazzo Farnese e il
Collegio Alberoni. Visite guidate dalle 15 alle 18.30.
SABATO 31/05
IL CANOVA A POSSAGNO
Visita alla Gipsoteca, alla Casa Natale e al Tempio
canoviano di Possagno, luogo di nascita di Antonio
Canova, scultore, ritenuto il massimo esponente
del Neoclassicismo italiano. La visita guidata è
curata da Alessandro Malinverni (Fondazione
Istituto Gazzola). Programma dettagliato in
distribuzione a partire dal 13 gennaio.
Prenotazione obbligatoria presso l’Agenzia Viaggi
Planetario entro il 24 maggio
DOMENICA 15/06
FAI GOLF CUP - CROARA COUNTRY CLUB
IN LOCALITÀ CROARA NUOVA GAZZOLA
La formula di gara: 18 buche Stableford hcp 3
categorie, 1°, 2° netto, 1° lordo 1° lady 1° senior.
Come negli scorsi anni il campo prova sarà a
disposizione gratuitamente per tutti i ragazzini che
si presenteranno ed in aggiunta al consueto torneo
si terrà una gara riservata a “campioncini in erba”;
inoltre il Croara Country Club aprirà le porte del
Club a tutti soci e non. Sabato 21 Cena Bianca In
collaborazione con il gruppo FAI Giovani Piacenza,
una cena che si ispira al “diner blanc” parigino in
cui a farla da padrone sarà il colore bianco, sia
nell’abbigliamento sia nell’allestimento dei tavoli.
Un evento conviviale e gioioso in una location del
centro storico di Piacenza, all’insegna dell’arte
e della buona compagnia.
Informazioni più dettagliate
a partire dal mese dimaggio
sul sito faigiovanipiacenza.wordpress.com,
sulla pagina Facebook o alla mail
[email protected]
OneBook
a cura di Anna Maria Losi
L’ultima scommessa
di Gian Mauro Costa - edizione Sellerio
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“L’ultima scommessa” è il terzo romanzo di Gian Mauro
Costa pubblicato da Sellerio dopo “Il libro di legno” e
“Festa di piazza” candidato al premio Scerbanenco.
Enzo Baiamonte non è più un investigatore per caso.
Ha deciso di chiudere il laboratorio di elettrotecnico
che non rendeva più, e di prendere il patentino da investigatore privato. La figlia di Vittorio Anselmo, morto
suicida secondo la Polizia, non si rassegna all’idea che
il padre possa essersi tolto la vita. Incarica Baiamonte di
indagare sulla sua morte. L’investigatore si trova catapultato nel giro pericoloso del gioco d’azzardo frequentato dalla vittima. Insieme a lui entriamo nel mondo dei
giocatori che sfidano il destino e mettono in gioco loro
stessi in una lotta impari dalla quale escono sconfitti.
Durante un sopralluogo a casa della vittima, Baiamonte
trova un indizio che pare avvalorare la tesi della sua
cliente. Vittorio Anselmo potrebbe essere stato costretto
a togliersi la vita o essere stato ucciso da chi il gioco
d’azzardo lo comanda: dagli strozzini della mafia che controllano le slot-machine e organizzano viaggi
clandestini verso i casinò. Grazie al suo intuito e al suo coraggio, il protagonista troverà il bandolo
della matassa e ci rivelerà un finale inaspettato. Il personaggio creato da Gian Mauro Costa è un uomo
qualunque, semplice e credibile, come sono credibili i personaggi che incontra e animano il romanzo:
Filippo Inguaggiato poliziotto e amico fedele, l’Avvocato giocatore incallito, gli amici dello scopone
scientifico e delle serate trascorse a giocare a biliardo, arresisi all’incombere della vecchiaia. Il loro
mondo è la Palermo della periferia, del quartiere della Ziza. Una Palermo in cui il profumo delle piantine
sui balconi, della salsa di pomodoro e dell’origano conservato in un sacco di cotone appeso alla porta
della dispensa è stato soppiantato dall’odore acre dei rifiuti bruciati nei cassonetti dai cittadini. E’ una
Palermo in cui le gru dei cantieri che “entrano nelle cartoline”, sfidano la bellezza del promontorio, avviate come i Cantieri stessi verso “una decadenza inarrestabile di ignavia e disoccupazione”. Gian Mauro
Costa grazie ad un linguaggio vivace e colorito e alla sua capacità descrittiva crea personaggi talmente
veri da far pensare al lettore che aggirandosi tra i quartieri Zisa e Danisinni incrocerà Enzo con il suo
“Burberi” bianco vecchio di 10 anni al chiosco dove vendono i fichi d’india.
UNICHAT
Ciao Giulia! Sei ancora a Bruxelles?
No, sono tornata!
Bhe?! Racconta!
Attraverso l’ottenimento della borsa di studio International Thesis Scholarship.
E di che cosa ti sei occupata?
Il mio contratto, in convenzione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore,
prevedeva il mio tirocinio in qualità di Policy Assistant Stagiaire, occupandomi
prevalentemente di Monitoraggio Legislativo in materia finanziaria.
Non hai perso tempo, quindi ;-)
Decisamente no! Il mio contributo all’interno dell’azienda è stato apprezzato al
punto da ricevere l’offerta di un contratto di lavoro, a cui però ho deciso di
rinunciare per poter proseguire negli studi e potermi specializzare nel settore
finanziario da me scelto.
Giulia Di Palma
23 anni, iscritta al 2° anno della laurea magistrale in Gestione d’Azienda
presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza
Makeup by Chiara
Trucco Sposa, Cerimonia ed Eventi,
Lezioni di Trucco
e servizio di Personal Shopper
Chiara Cantù
Makeup Artist
Tel: +39.339.7908063
[email protected]
makeupbychiara.wordpress.com
www.makeupbychiara.com
facebook.com/makeupbychiarac
@makeupbychiara
STANZE
DI CINEMA
a cura di Mattia Gradali
Grand Budapest Hotel - un noir color pastello
Sabato sera, trovo il tempo per andare a vedere l’ultimo film di Wes
Anderson e quando esco dalla sala
ho la bocca spalancata. Grand Budapest Hotel di Wes Anderson è uno dei
più bei film che io abbia mai visto.
Una pellicola sui generis: forse noir,
forse commedia, forse fiaba, tante
categorie rilegate con eleganza sopraffina e pungente meticolosità. Il
film è ricco di virtuosismi registici:
cambio luci quando la storia si fa
più funerea, l’uso del 4:3 per buona
parte del tempo, la simmetria costruita con dovizia certosina sia nella fotografia che nelle inquadrature e,
ovviamente, i colori e le scenografie. Nell’immaginaria repubblica di Zubrowka (ambientazione del film)
vediamo la guerra, quindi un hotel dapprima stellato che diventa poi solo un edificio. Wes Anderson vuole
raccontarcelo con la sua estetica, quindi l’hotel è rosa, il concièrge è vestito di viola con bottoni dorati e
la hall è rosso lucido. Non vuole essere realistico, neanche lontanamente, ma essere sfarzoso, barocco,
caricaturale. È come un bambino che compra un libro da colorare, mentre prende la scatola dei pastelli,
non pensa a nessuna guerra ma tira fuori il rosa e imbratta un intero albergo. E poi colora anche tutto il
resto, con ciò che preferisce, è il suo libro e nessuno può dirgli cosa sia meglio, il rosa è perfetto. Ho amato
questo film perché è volutamente irrealistico, raccontato tramite tre livelli di narrazione: una ragazzina che
legge un libro, l’autore del suddetto testo che parla al pubblico e Zero Moustafa, l’ormai anziano fattorino
dell’hotel che narra le glorie e le disgrazie del suo luogo di lavoro al giovane scrittore. S’inscena lo scorrere
del tempo e l’arte di tramandare le storie, non in modo documentaristico, ma in modo umano, perciò le
sensazioni diventano colori, il pathos diventa musica e non importa a nessuno se “non era proprio così”,
chi se ne frega di com’era, mi piace così come mi è stata raccontata, mi piace il Grand Budapest Hotel,
peccato non poterci andare.
15
AREABLOG
a cura di Roberta Suzzani
www.makeupchiara.com
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«C’è un equivoco di fondo nell’approccio al trucco. Molti pensano
che serva a “coprire” io sono convinta che, invece, serva a tirare
fuori quello c’è dentro».
Lo ammetto, quando con davanti il suo marocchino – il caffè
– Chiara ha pronunciato questa
frase, io, che per quell’appuntamento di lavoro avevo passato a
prepararmi più tempo che per un
incontro galante, mi sono sentita
come il famoso “bambino con le
dita sporche di marmellata”. E a
stento sono riuscita a non passarmi un fazzoletto sulle guance nel
vano tentativo di togliere di mezzo
quella spatolata di fard che mi ero
messa per l’occasione.
Il perché di tanta “agitazione”? Semplice, Chiara – all’anagrafe Cantù - è una makeup artistit diplomata
alla Make Up Designory di SoHo a New York. Mica pastelli e pennarelli.
Anche se… «mia madre dice sempre che per farmi stare buona da bambina bastavano i pastelli e un
foglio di carta. Ed io continuavo a colorare, senza sapere che in quei colori e in quelle sfumature era
già racchiuso il mio futuro».
La nostra chiacchierata inizia, come da manuale, da qui. Da quando quella per il trucco era solo una
passione e per certi versi una trasgressione. «A 14 anni nascondevo i trucchi in ascensore, ma non avrei
mai pensato che sarebbe diventato il mio lavoro. Soprattutto non lo pensavo quando le mie giornate le
passavo chiusa in ufficio».
La parentesi del lavoro da impiegata che la faceva sentire in gabbia, Chiara, la accenna brevemente.
Quella non è lei. Lo sapeva allora e ora è più che mai evidente. Nel 2012 molla tutto e vola a New York.
Sei mesi di studio e lavoro durante il quale Chiara si trasforma da “appassionata” a professionista.
«Per me era un sogno che si realizzava. Non solo
potevo approfondire e imparare quello che più
mi piaceva, ma ero nella mia città del cuore. Per
questo il ritorno a casa è stato un po’ traumatico».
Meno opportunità di lavoro e soprattutto menu
cultura del trucco.
«Talvota far capire che sei specializzata nel makeup è difficile e ritagliarsi una fetta di mercato
in una piccola città è complicato specie se vuoi
lavorare da sola».
Quindi? «Quindi mi sono inventata un mestiere che a Piacenza non c’era: servizio domicilio.
Organizzo lezioni private e trucco spose, ma non
solo, direttamente a casa loro. A New York è un
settore già affermato, qui in Italia sta prendendo piede e devo dire che sta funzionando. Le
clienti sono soddisfatte e anche io lo sono. Mi
piace truccare, ma sopra ogni cosa mi piace l’espressione delle ragazze quando si guardano allo
specchio dopo. Vedere che si piacciono è la mia
più grande gratificazione».
Il blog - makeupbychiara.wordpress.com – nasce
su questi principi. E’ il prolungamento del lavoro
di Chiara, ma anche della sua filosofia.
«Il blog è sicuramente un modo per farmi conoscere e farmi pubblicità, ma è soprattutto una via
per tenermi in contatto con il resto del mondo. Io
lo concepisco a metà tra un diario, perché io adoro scrivere e preferisco descrivere piuttosto che
girare video, e un luogo dove chi ne ha bisogno
può trovare i consigli di un’amica su come truccarsi e avere qualche dritta sui prodotti che a me
sono piaciuti di più. Per questo il blog si affianca
alla pagina di Facebook, al sito e ultimamente a
Instagram. Soprattutto quest’ultimo mi sta dando
molta soddisfazione perché è veramente immediato, vedo qualcosa che mi colpisce che mi offre
lo spunto per un trucco particolare, lo fotografo e
lo condivido. Ho fatto così per il mio ultimo viaggio ad Amsterdam, ma lo faccio anche a casa».
Il tuo sogno si è realizzato. Ne ha un altro nel
cassetto?
«Sì, quello più grande: truccare la copertina di
Vougue».
Per contattare Chiara cel 339 7908063
[email protected]
www.makeupchiara.com
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meet&greet
prefazioni, introduzioni, post e note d’autore
a cura di Bookbank
Zanna Bianca: Jack London & Carlo Cassola
Rileggere da grandi certi capolavori per ragazzi riserva molte sorprese, tra le quali una
introduzione assolutamente lucida “sociologica/geopolitica” di Carlo Cassola. Lo scrittore italiano, partendo dal conflitto Urss-Cina,
fa un interessante parallelo tra l’aggressività
animale e quella umana: un’analisi del tutto
attuale, purtroppo.
18
“Nel 1959 andavo a Vicenza sulla macchina
di un medico torinese amico di Giulio Einaudi.
C’era con me, oltre all’editore, Paolo Spriano.
A un certo punto il guidatore disse che in un
prossimo futuro era prevedibile un conflitto
tra l’Urss e la Cina. Gli demmo tutti contro:
in particolare io, che ero stato in Cina pochi
anni prima e avevo potuto rendermi conto sul
posto come i due Paesi fossero simili.
[…]. Per me quindi era impensabile che
due Paesi dai regimi tanto simili venissero
a conflitto. Il medico torinese non si lasciò
smontare dalle nostre obiezioni: per lui era
decisivo il fatto che i due Paesi fossero confinanti. […]
[…] L’anno dopo il conflitto tra la Cina e L’Urss era scoppiato apertamente . Quel medico torinese aveva
ragione: la geopolitica era la spiegazione dei rapporti tra gli Stati, ad onta dei cambiamenti intervenuti.
Cina e Urss avevano regimi analoghi ma il lungo confine in comune li rendeva nemici. In altre parole, la
vicinanza mette fatalmente due Stati in conflitto tra loro. […]
[…] Per un certo periodo della sua vita, Zanna Bianca è costretto dal padrone a combattere contro gli
altri cani. È la parte più penosa della storia e del
libro. Ma induce anche a pensare che i cani non
potrebbero essere costretti a combattere tra loro
se l’istinto non cooperasse a far sì che si aggrediscano. Del resto, anche quando era in migliori
condizioni, per esempio nel campo indiano o i primi tempi nel villaggio dei bianchi o attaccato alle
slitte, anche a quella del padrone buono, Zanna
Bianca si azzuffava volentieri con gli altri cani e li
uccideva anche spesso. Un istinto aggressivo era
in tutti loro, diciamo meglio: la vicinanza li spingeva a diffidare gli uni degli altri e ad aggredirsi
appena possibile.
Ecco dove ho trovato la conferma che la vicinanza, invece di affratellare gli esseri viventi, li
spinge ad essere irragionevolmente nemici. Con-
tro chi si batteva un Comune medioevale? Contro
quello confinante. Contro chi si battono le formiche? Contro quelle del formicaio acanto.
Forse Zanna Bianca andava a scegliersi i nemici
lontano? No, se li sceglieva vicino, erano i cani
del suo stesso villaggio o della sua stessa muta.
È così, la vicinanza, invece di affrancare, porta
inevitabilmente alla rivalità e alla guerra.
Gli uomini dovrebbero essere un po’ più intelligenti degli animali, capire questa semplicissima
verità e far cadere ogni barriera tra loro”
Carlo Cassola
(La versione con l’introduzione di Carlo Cassola
è nell’Edizione BUR Superclassici)
19
DOVE ANDIAMO
IN PAUSA
PRANZO?
E’ sempre la solita storia: dove andiamo a mangiare? Non ho voglia del solito panino! Mi piacerebbe
scoprire posti nuovi! Bene ci pensa ZTL a togliervi dall’impiccio di dover tirare la monetina per organizzare la vostra pausa pranzo. Riparte la nostra rubrica dedicata a chi vuole scoprire sempre posti
nuovi o a chi cerca un luogo di cui innamorarsi. Ecco le differenti proposte che abbiamo scelto per voi:
20
CAFE’ BLANCO
Non solo caffè. E’ l’angolo delle delizie, quel
luogo dove è sempre piacevole trascorrere una
pausa. Stiamo parlando del Caffè Blanco, lo
storico bar di via Boselli che con l’arrivo di Elisa e
Romina ha aggiunto alla sua allure un tocco tutto
femminile. Sarà per questo che oltre agli ormai
tradizionali aperitivi, il Caffè Blanco si offre anche
come luogo ideale per la pausa pranzo.
E nonostante la bella stagione sembra che non
voglia arrivare, il dehor dall’aspetto parigino è già
pronto per chi voglia consumare la propria pausa
pranzo al di fuori di 4 mura. Tra fiori e piante
potrete scegliere tra un ricco menù studiato appositamente per chi spezzare le 8 ore di lavoro
con piatti leggeri e appetitosi.
CAFE’ BLANCO
Via Boselli 14, Piacenza
TEL. 0523 327878
MAUDIT
OSTERIA D’UNA VOLTA
MAUDIT
C.so Vittorio Emanuele II, 229 - Piacenza
info e prenotazioni: 0523.327878
[email protected]
OSTERIA D’UNA VOLTA
Via San Giovanni, 36 - Piacenza
Chiuso Domenica sera
TEL. 0523 304034
BITE ME-Un Menù da prendere a morsi… a pranzo e a cena, la cucina del Maudit si trasforma e
da vita ad un menù da “prendere a morsi” con
proposte di panini al piatto, con i più disparati tipi
di pane anche senza glutine, menù vegetariano.
L’eccellenza delle materie prime selezionate e
l’abbinamento perfetto degli ingredienti fanno di
ogni Panino un’esperienza da vivere e da gustare
con tutti i cinque sensi.
Se hai una vita veloce e dinamica, ma non rinunci
al sapore del cibo preparato artigianalmente, è il
posto che fa per te!
Brunch tutti i sabati e le domeniche fino alle 14.
E’ come essere a casa all’Osteria d’una volta
potrete pranzare con migliori piatti piacentini
cucinati come solo le casalinghe sanno fare. Non
a caso lo staff del ristorante di via San Giovanni,
36 è tutto al femminile. Anolini con il famoso
“Brodo di terza” e il consueto carrello dei bolliti
sono solo alcune delle specialità che è possibile
trovare ogni giorno della settimana. Tutto rigorosamente fatto in casa, anche il pane . Per non
parlare dei dolci. La maestra è Laura che ogni
giorno sforna torte e dolci al cucchiaio, una passione la sua che l’ha spinta a ad aprire questo
piccola bottega dei piaceri.
21
sara-design.it | giancarlorovatti.it
MALVASIA
AGRUMI
PROFUMI
PRIMAVERA.
SANTA GIUSTINA
IL TUO VINO.
santagiustina.com
Luogo, natura, emozione.
eventi di MAGGIO
03•05•14
SERATA DEGUSTAZIONE DUBLINERS
Piacenza, via San siro 24, dalle 19.00
i vini di Santa Giustina protagonisti della
serata in collaborazione con Dubliners
Irish pub.
10•05•14
SUINO TAKES THE BIKE
17•05•14
18•05•14
SANTA GIUSTINA MILANO FOOD WEEK
25•05•14
CANTINE APERTE “BEAT VINTAGE”
dalle 9.00 alle 18.00
a Santa Giustina una giornata dedicata
agli esploratori della natura su due
ruote.
www.suinodivino.it
Milano, Spazio Pratmar, via Berra 5,
dalle 10.00 alle 18.30 i vini di Santa Giustina
protagonisti dell’esperienza di cucina-educativa organizzata dal mondo delle intolleranze
all’interno della Milano Food Week.
Ingresso gratuito.
dalle 10.00 alle 18.00 a Santa Giustina,
l’ormai tradizionale appuntamento con
la manifestazione nazionale dedicata
alle cantine e agli appassionati di vini,
prenderà un sapore vintage grazie a
musiche, allestimenti, performance e
laboratori.
Il programma completo degli eventi lo trovate sul nostro sito oppure seguiteci su Facebook.
Suino Divino
Santa Giustina Colli Piacentini
www.santagiustina.com
LA BOTTEGA
DEGLI OGGETTI
INUTILI E
MERAVIGLIOSI
a cura di Alessandra Sogni
Primavera 1945
24
Mia diletta
forse dovrei limitarmi a ringraziarvi per la splendida serata. E farvi i
complimenti per la casa; le rose: dirvi che ho notato come le avete
acconciate, potate perché fossero un perfetto giardino segreto a misura di gatto. Mentre. In realtà vi è molto più di questo. Ci sono io,
in mezzo al giardino con una tazza di the, dagherrotipo di palombaro
vittoriano, scherzo di un pittore amante di bridge e maree; china
su giallo impacciato, tra la persiana del corridoio e la finestra della
cucina. E ci siete voi, dall’oblo’, che tra le fronde mi siete sembrata
una sirena silvana: ho sentito il cuore piccolo e i pensieri grandi. Mi
piacerebbe cantarvi ballate di eroici condottieri e di uomini semplici,
raccontarvi alcuni sogni e molti progetti, perché ho sentito il passato
e il futuro incontrasi in quella breve mezz’ora. Vi disegnerei animali
che parlano il linguaggio degli arcobaleni e piogge di colori perché
nel grigio vi servano da faro e piccole barche di latta da non far
affondare.
Troppo e troppo ancora. Probabilmente vi spaventerei. Bisogna partire semplici: invitarvi a cena sarebbe
un buon prossimo passo. E permettersi di inventare, con sincero e timido ardimento, qualche trovata per
scivolare sulla distanza fra il mio riserbo e la vostra tenera corazza, tra il mio viso e la vostra guancia e quel
profumo nuovo che vi fa nella mia mente una Madonna D’Agosto esotico-emiliana. Non mi importa se sarà
solo un attimo. Vi attendo sabato all’ora del tramonto; un vostro sì e domani sarà un santo giorno.
Notturnamente Vostro.
25
Le glorie
del rugby
azzurro
eperanglosassone
far vincere lo sport
e la solidarietà
26
Sabato 31 maggio allo stadio “Walter Beltrametti”
sfida amichevole a scopo benefico tra l’Italian Classic XV
e i British & Irish Lions Classic
Nulla accade per caso. Soprattutto nel mondo dello
sport. E non è assolutamente un caso, infatti, che
mentre le due squadre piacentine di rugby – Piacenza Rugby e Lyons – stanno dominando la scena
nei rispettivi campionati, la nostra città si prepara
ad ospitare un evento sportivo di grande rilievo
dedicato proprio alla palla ovale.
Sabato 31 maggio (drop
d’inizio alle 16,30) lo stadio comunale “Walter
Beltrametti” sarà infatti teatro di un incontro amichevole, a scopo benefico, tra l’Italian Classic XV e i British
& Irish Lions Classic.
Quello che, almeno sulla carta, potrebbe sembrare un evento agonistico all’insegna dell’amarcord rappresenta invece un’assoluta novità nel panorama rugbistico tricolore. L’Italian Classic XV – straordinaria
formazione che raccoglie tra le proprie fila i migliori atleti che negli ultimi lustri hanno indossato la casacca
azzurra, guidati in panchina dall’intramontabile Marcello Cutitta – ha lanciato l’amichevole guanto di sfida
allo storico sodalizio che raccoglie le migliori glorie del rugby anglosassone, una squadra stratosferica che
dopo aver brillato un po’ a tutte le latitudini si esibirà per la prima volta in Italia. Un ingrediente in più,
quindi, per rendere ulteriormente appetibile il già
ricco e gustoso menù di questo attesissimo evento
sportivo reso possibile grazie all’intraprendenza del
presidente del Piacenza Rugby, Daniele Margarita,
supportato in cabina di regia dal Comune e dalla
Provincia di Piacenza, dal CONI piacentino guidato
da Robert Gionelli e dalla Fondazione per l’Infanzia
Ronald McDonald; il tutto sotto l’egida della Federazione Italiana Rugby.
L’interesse per questo importante evento sportivo
va ben oltre i confini del mondo del rugby. Non solo
perché i proventi raccolti in occasione di questa
sfida amichevole saranno interamente devoluti in
beneficenza – al Reparto di Pediatria dell’Ospedale
“Guglielmo da Saliceto” di Piacenza e ai Reparti di
Pediatria e Pneumologia dell’Ospedale San Carlo
Borromeo di Milano – ma anche perché queste
stelle del rugby mondiale fungeranno da richiamo
per tanti giovani piacentini desiderosi di conoscere
e di avvicinarsi a questo sport.
Spettacolo assicurato, quindi, ma anche promozione sportiva (prima della partita ci sarà spazio per
gli atleti delle categorie Under 8 e Under 10) e beneficenza.
La posta in palio è altissima: festeggiare le trionfali
stagioni delle squadre piacentine di rugby, garantire un sostanzioso aiuto a due ospedali pediatrici,
e dare un po’ di meritata visibilità, anche oltre gli
italici confini, alla nostra città grazie alla copertura
mediatica di cui beneficerà questo importante incontro amichevole.
L’ennesima dimostrazione, quindi, di come lo sport
continui ad essere uno dei principali valori aggiunti
del nostro territorio. Ma l’imperativo per tutti i piacentini, anche per quelli immuni da passioni rugbistiche, sarà quello di essere presenti sulle tribune del
“Beltrametti” sabato 31 maggio per far vincere lo
sport e la solidarietà.
27
a cura di Enrico Pagani
SPORTZONE
Corinna Dentoni trionfa nel
20° trofeo Golden Eagle
Si è conclusa secondo pronostico la 20ª edizione del
trofeo Golden Eagle Groppalli, Open femminile dotato
di un montepremi di euro 2.000€ andato in scena sui
campi in terra rossa appena inaugurati dell’Associazione Tennis Borgotrebbia. Il torneo, che si è svolto dal 10
al 19 aprile sotto la direzione del giudice arbitro Cristina
Brandazza, vantava la presenza di due giocatrici con classifica 2.1 e dal passato glorioso: Corinna Dentoni
del TC Prato, attualmente numero 304 al mondo ma che ha raggiunto nel 2009 il best ranking di 132 e
Giulia Gabba del TC Albinea, arrivata alla posizione numero 183 della classifica WTA nel 2007. Partivano in
seconda fila la testa di serie numero 3 Agnese Zucchini (2.2) e la numero 4 Nicole Clerico (2.3). Le semifinali hanno visto in campo tutte le teste di serie ad eccezione della Zucchini, sorpresa ai quarti dalla 2.4
Elisa Balsamo. All’atto conclusivo sono arrivate, come prevedibile, le prime due giocatrici del tabellone, ma
se il percorso della Gabba è stato netto (6-2 6-1 alla Frigerio ai quarti; 6-1 6-1 alla Balsamo in semifinale),
la ventiquattrenne toscana che si allena al TC Bonacossa di Milano ha dovuto lasciare per strada un set
sia ai quarti contro la Fossa, sia in semifinale contro la Clerico. Ma arrivata alla finale – che a causa della
pioggia si è dovuta giocare al coperto su un campo in sintetico – la Dentoni ha sfoderato la sua miglior
prestazione, chiudendo la partita in due set e ricevendo così il trofeo dalle mani dell’assessore allo sport
Cisini. Molto equilibrato e avvincente il primo set fino al 3-3, poi Corinna è riuscita ad alzare il livello del
suo gioco e a sferrare l’allungo vincente (6-3). Meno combattuto il secondo set, che la Dentoni è riuscita
a far suo con il punteggio di 6-2 dopo aver subìto un break in apertura. Nonostante il risultato abbastanza
netto, la finale ha comunque offerto un ottimo tennis e degli scambi di alta qualità a un folto pubblico di
appassionati, che sono rimasti impressionati non solo dai bei colpi di Corinna ma anche dalla sua bellezza
estetica. Anche l’Italia ha la sua Sharapova.
29
coming soon...
via manfredi 21 - piacenza
Spettacolo e arte
con le novità
di casa Alfa Romeo
30
Aperitivo ricco martedì 6 maggio alle 19 alla Concessionaria Parietti di via Maculani, un appuntamento
targato Alfa Romeo che vedrà tra le altre novità la presentazione della ‘Alfa Romeo 4C’, un’autentica
supercar, in grado di combinare tecnologia e stile in maniera unica, dedicata ai veri amanti delle performance. Per rappresentare l’unione unica tra leggerezza, dinamismo e potenza che caratterizza il
modello 4C, durante l’evento ci sarà un breve spettacolo di pole dance che mostrerà in maniera evocativa le sue principali qualità. Inoltre, sarà allestita una mostra dell’artista piacentino Diego Maria Gradali
Castellini che sarà visitabile fino alla fine della settimana.
Le sue opere sono realizzate in acrilico su tela, la tecnica è quella già nota dell’iperrealismo, una pittura
così perfetta e minuziosa da riuscire a evocare in un quadro la nitidezza di un’immagine fotografica.
Gradali usa i colori per colpire l‘anima di chi guarda, la resa è una perfetta imitazione della realtà. I
soggetti sono volti femminili, sigari e bicchieri, bambini vestiti da soldati ma anche fiori. I suoi quadri
parlano della passione che ha per questa tecnica che ormai gli appartiene completamente con un
risultato che raggiunge la perfezione visiva. Alfredo Pasolino, critico d’arte internazionale ha detto di lui:
“L’opera di Gradali è la transavanguardia del subconscio. Desideri inespressi del conscio abitano le segrete quinte del teatro dell’io archetipo profondo. Bravissimo.” Appuntamento da non perdere, dunque,
quello alla Concessionaria Parietti per visitare la mostra e scoprire le novità della casa del Biscione.
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Martedì 6 maggio ore 19
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Segnare il sentiero, guardare avanti
APPUNtAMENTO
CON L’ARTE
a cura di Elisa Mogavero
32
Ci sono storie offerte dalla realtà che superano l’immaginazione e sembrano fatte apposta per essere
raccontate in un libro o in un film.
Quella di Vivian Maier è una storia vera, incredibile e misteriosa.
Partiamo dall’inizio. Nel 2007, il ventiseienne John Maloof sta facendo una ricerca su un quartiere di
Chicago e gli servono vecchie fotografie e documenti per completare la sua indagine. Proprio davanti
a casa sua si tiene un’asta di quartiere e John acquista per 380 dollari uno scatolone di negativi che
ritiene possa essere utile per la sua tesi.
Il contenuto di quei negativi è una serie di foto scattate per la strada, non propriamente utili ai suoi fini,
ma John ne intuisce una certa maestria nella composizione e nelle insolite inquadrature e fa la prima
cosa che spesso si fa in caso di dubbio: interroga la rete. Digita in Google il nome dell’autrice degli scatti,
Vivian Maier, e la risposta è: nessun risultato trovato per i termini di ricerca.
Forse un altro avrebbe lasciato perdere ma
non John che decide di scannerizzarne un po’
di foto e metterle in rete. I commenti positivi e
l’interesse suscitato da quelle immagini è tale
che John inizia un vero e proprio lavoro di ‘investigazione’ sull’autrice. Scopre da un necrologio
che Vivian Maier è morta nel 2009 all’età di 83
anni, quindi che era nata a New York nel 1926
e che nel 1951 aveva iniziato a fotografare, per
poi trasferirsi a Chicago nel ’56 senza mantenere nessun legame con i suoi famigliari. La
scoperta più sconvolgente è che aveva lavorato
per tutta la vita come babysitter. Il mistero della
tata-fotografa lo spinge quindi a cercare ancora
e a raccogliere una quantità di materiale impressionante. Scrive anche al MoMA e altri musei per
chiedere aiuto nella gestione del materiale e per
organizzare una mostra. Comprensibilmente, non
trova aiuto dalle istituzioni ma John non si arrende. Scopre tra i negativi numerosi autoritratti
della bambinaia che andava sempre in giro con
la sua Rollei appesa al collo, spesso spingendosi
in quartieri non propriamente adatti per i bambini che accudiva, ma sicuramente più stimolanti
dal punto di vista umano. Fotografava se stessa
riflessa in specchi e superfici on the road, così
come persone, vecchi, bambini, barboni, eleganti
signore della Chicago dagli anni Cinquanta agli
anni Novanta.
Le testimonianze delle famiglie e delle persone a
cui faceva da baby sitter restituiscono una personalità molto complessa, sicuramente solitaria
e riservata.
Oggi, grazie a John Maloof, la storia della street
photographer più enigmatica della storia della
fotografia ha come risultato un grandissimo successo e l’Italia, per una volta, non è il fanalino di
coda, anche grazie a Feltrinelli Real Cinema che,
dal 17 aprile, distribuisce la storia della fotografa
nelle sale cinematografiche.
Il documentario “Alla ricerca di Vivian Maier”,
firmato da John Malof, che ha chiesto aiuto
all’esperto di documentari Charlie Siskel, produttore cinematografico e televisivo (fra i suoi progetti il premio Oscar “Bowling for Columbine” di
Michael Moore, ndr), ha finalmente dato visibilità
alla fotografa oggi contesta dai più importanti
musei del mondo.
Perchè Vivian Maier non abbia mai stampato i
più di 100 mila negativi rimane un mistero da
svelare, come a insegnarci che le storie che vale
la pena capire e raccontare possono essere più
vicine di quel che crediamo.
33
TEATRO
a cura di Arianna Groppi
FESTIVAL 50+1
Rassegna di teatro contemporaneo
Ne avevamo parlato un paio di numeri fa. Loro si chiamano Crisalidi Teatro e avevano appena lanciato
una campagna di Crowfounding per finanziare il loro progetto: Festival 50+1.
Oggi dopo due mesi la bella notizia è arrivata: la storica e affascinante Villa Raggio di Pontenure avrà il
suo festival di teatro sperimentale grazie alla lungimiranza di tre ragazze e alla generosità di oltre 150
persone che tutte insieme hanno donato la ragguardevole cifra di 4000 euro.
Una cifra importante soprattutto per il valore simbolico che essa rappresenta: quella voglia di fare e
vivere la cultura a tutti i costi. Grazie all’importo raccolto sarà possibile durante il mese di maggio
assistere a 4 spettacoli teatrali che difficilmente sarebbero potuti andare in scena altrove. Come recita
il titolo del Festival 50 + 1, ogni sabato del mese a partire dal 10 maggio sempre alle ore 21.00, solo
50 spettatori potranno seguire l’unico protagonista che salirà sul palcoscenico. Regista, autore e in
alcuni casi anche musicista, colui che andrà in scena non sarà solo l’attore ma anche l’ideatore totale
dello spettacolo. Un’idea decisamente geniale che ben si sposa alla filosofia di tutto il progetto, dove,
a partire dalla scelta della location fino ad arrivare alla ricerca di finanziamenti, tutto racconta di un
modo di fare cultura multiforme, senza limiti e barriere , un mondo in cui l’unica cosa importante è la
voglia di esprimersi. Ecco come i protagonisti hanno deciso di raccontare i loro spettacoli in cartellone:
Paolo Mazzocchi, regista, autore e interprete di VADO AL MASSIMO! VIZI E VIRTù DI UN RUNNER DIPENDENTE in scena 10 maggio alle ore 21 – “Non ricordo esattamente il momento in cui ho iniziato…
sono passati troppi chilometri… Ricordo bene però, la fatica delle prime volte e quella domanda che
mi accompagnava come un mantra ad ogni uscita “Ma chi te lo ha fatto fare?” L’istinto però insisteva
“Corri Paolo corri!” Non mi sono più fermato. Niente mi ha più fermato.”
Barbara Eforo, regista, autore e interprete di LA CURA in scena 17 maggio alle ore 21 - “E quelle che
ascolterete sono le sue parole vere, quelli che percepirete sono i suoi sospiri e i suoi silenzi. Sono le
sue note, la sua musica, che io cerco di riprodurre. Non ho voluto usare la fantasia. Solo la sua verità.”
Giulia Buvoli, regista, autore e interprete di ECHOES in scena il 24 maggio alle ore 21 - “
Echi come quelli di uno specchio che trovi per caso, che ti sussurra segreti di un mondo dove i sogni
accadono davvero...” Elisabetta Granara regista, autore e interprete di I MOLE PEOPLE in scena il 31
maggio alle ore 21 - “I Mole People” sono una band che sposa innovazione e fascino retrò. “I Mole
People” hanno un vasto repertorio di canzoni d’amore e di morte, spaziano dalla war song alle dolci
ballate, passando per il jazz e l’indie rock. “I Mole People” sono un rétro acoustic duo. Uno sa suonare,
l’altro no. Indovinate chi c’è con voi stasera.»
35
a cura di Elisa Bozzi
CINEZONE
Cronenberg analizza il pianeta Hollywood
Il mese di maggio non lesina le uscite cinematografiche, anche importanti e di spessore, così come
offre al pubblico una serie di film che vanno dall’azione alla commedia, adatti per rilassarsi prima
della pausa estiva. Giovedì 8 maggio arriva nelle sale l’adrenalinico “Parker”, con Jason Statham,
Nick Nolte e Jennifer Lopez. Taylor Hackford porta in scena l’adattamento della serie di romanzi di
Donald Westlake. Statham interpreterà un ladro
che segue un rigoroso codice morale, un personaggio già incarnato da Lee Marvin in Senza
un attimo di tregua e da Mel Gibson in Payback
- La rivincita di Porter. Stessa data d’uscita per il
nuovo film di Atom Egoyan sulla vicenda dei West
Memphis Three, “Fino a prova contraria – Devil’s
knot”, con Reese Witherspoon e Colin Firth. A
West Memphis, un gruppo di bambini scompare
sulla strada del ritorno da scuola a casa. Le ricerche della polizia portano all’orrenda verità: i
bambini sono stati seviziati e uccisi. Neil Jordan
dirige, invece, “Byzantium”, storia di due donne
vampire assetate di sangue. Julianne Moore è la
protagonista di “The english teacher”, diretto da
Craig Zisk, film che racconta le vicende di una
professoressa delle superiori che riesce, con la
sua passione, a ispirare i suoi allievi. Maria Grazia
Cucinott è, invece, l’attrice principale di “La moglie del sarto”, di Maassimo Scaglione, film del
2012 ambientato tra i piccoli artigiani dell’Italia
degli anni Sessanta. E’ di diverso tono il film “The
German Doctor”, che racconta la storia vera della
donna che, in Argentina, si innamorò di Mengele
senza conoscere la sua identità. Spazio anche al
cinema italiano con due pellicole: “Marina” con
Luigi Lo Cascio, biografia del musicista Rocco
Granata che compose l’omonima canzone, e
“Diario di un maniaco perbene”, con Giorgio Pasotti, esordio alla regia di Michele Picchi. Giovedì
15 maggio esce sugli schermi “Grace di Monaco”, biografia della principessa interpretata qui
dall’ottima Nicole Kidman. Stessa data di uscita
per “Solo gli amanti sopravvivono”, esordio nel
genere vampiresco del talentuoso Jim Jarmusch
che ha per protagonista l’altrettanto talentuosa
Tilda Swinton. Sullo sfondo della romantica desolazione di Detroit e Tangeri, un musicista underground, profondamente depresso dal corso delle
vicende umane, si ricongiunge con la sua forte ed
enigmatica amante. La loro storia d’amore dura
ormai da almeno alcuni secoli, ma il loro disinibito idillio viene presto disturbato dalla selvaggia
e incontrollabile sorella minore di lei. Si ride, in-
vece, alle spalle dei film horror, con il parodistico
“Ghost movie 2”, che prende di mira gli stereotipi
del genere. Il 21 maggio grande ritorno di David
Cronenberg con “Maps to the stars”, interpretato
da Robert Pattinson e Julianne Moore. La pellicola getta uno sguardo sul mondo di Hollywood (il
film infatti è ambientato proprio a Los Angeles) e
su come il mondo del cinema comunica della cultura occidentale. La trama racconta un’inquietante storia di fantasmi incentrata sulla vita di due
attori-bambini, rovinati dal sistema hollywoodiano. Naturalmente, con un intento satirico. Rientro
speciale anche per Brian Singer con il film “XMen. Giorni di un futuro passato”, che prosegue
la saga dei supereroi Marvel.
Mercoledì 28 maggio Angelina Jolie sarà la strega cattiva di La bella addormentata nel bosco
nel film “Maleficent”, che ribalta il punto di vista
della storia rendendo protagonista il malvagio
personaggio. Tom Cruise e Emily Blunt saranno,
invece, i protagonisti del fantascientifico “Edge of
tomorrow”.
a cura di Elisa Bozzi
TVZONE
Perception, nel mondo delle neuroscienze
È composta di sole dieci puntate la prima stagione di “Perception”, serie TV creata da Biller e Sussman
e incentrata sulle Neuroscienze, che nel 2012 ha esordito su TNT in America e su Fox in Italia. Attraverso
le appassionanti indagini del Dr. Daniel Pierce (Eric McCormack) e della giovane agente Kate Moretti (Rachael Leigh Cook), lo spettatore avrà finalmente l’occasione di assistere a uno spettacolo televisivo che
includa intrattenimento e scienze reali, per quanto talvolta incomprensibili, immergendosi nei meandri
più celati e intricati della mente umana. Per approfondire l’argomento che fa da sfondo all’appassionante
telefilm, basta introdurre qualche concetto significativo riguardo alle cosiddette Neuroscienze, intese
come studio del sistema nervoso in ogni suo aspetto, da quello chimico a quello psichiatrico, e dunque
strumento analitico in grado di tracciare limiti inattesi e impensabili potenzialità del cervello umano. Se
la mente di un individuo è biologicamente predisposta a mettere in atto comportamenti criminosi o se
un tumore lo induce a compiere atti di cui non sarebbe capace in altre circostanze, gli si può davvero e
completamente imputare le colpe di cui si è macchiato? La mente di cui disponiamo potrebbe sorprendere chiunque, svelando capacità impreviste e fornendo un ottimo spunto per la creazione di una serie
che promette di toccare temi delicati quali la schizofrenia e il disagio sociale che ne deriva.
Il professore e neuropsichiatra Pierce (Will della serie “Will & Grace”), affetto da schizofrenia paranoica,
fa da consulente all’ FBI, e grazie alla sua malattia e agli “episodi” di cui è vittima, riesce e trovare
connessioni e collegamenti che agli altri sfuggono. Ha un assistente-badante, Lewicki Max, che ha il
compito di mantenerlo ancorato alla realtà, un’amica immaginaria di nome Natalie Vincent, e un’amica
vera, nonché sua ex allieva e ora agente FBI, Kate Moretti. La malattia gli impedisce di stabilire legami
affettivi (almeno nella prima serie), quindi i sentimenti che prova per Kate sono tenuti segreti. In Italia la
prima stagione di “Perception” è stata trasmessa a partire dal 18 novembre 2012, mentre la seconda,
composta da 14 episodi, è approdata negli Stati Uniti lo scorso 25 giugno. Restiamo quindi in fervente
attesa di una data d’esordio della serie nei canali televisivi italiani in chiaro, che pare essere prevista per
il mese di maggio 2014. Stay tuned!
CARNET
A Milano una fiera dedicata
alla fotografia
MIA Fair è la prima fiera d’arte in Italia dedicata
alla fotografia e alla video arte. La manifestazione
verrà inaugurata il 22 maggio 2012 su invito e rimarrà aperta al pubblico dal 23 al 25 maggio presso lo spazio espositivo di Superstudio Più. Anche
quest’anno la formula è la stessa: un unico fotografo
per stand, ma con un occhio all’ecologia. I cataloghi
cartacei sono sostituiti dalle MIA Card contenenti i
QR Code consultabili tramite dispositivi elettronici.
Info: www.miafair.it
La Notte dei Musei
Venerdì 16 e sabato 17 maggio i musei piacentini
ospiteranno anche quest’anno una serie di eventi che
si collocano nel calendario nazionale dell’iniziativa a
livello europeo. Ci sarà la possibilità di visitare gratuitamente i musei piacentini e non solo. Per rimanere
informati sul programma è possibile consultare il sito
ufficiale della manifestazione, in continuo aggiornamento. Info: www.lanottedeimusei.it
Regina José Galindo,
performance al PAC
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano
apre la stagione espositiva del 2014 tornando a parlare del corpo, con una grande mostra personale e
una nuova performance di Regina José Galindo, Leone d’Oro alla 51ª Biennale di Venezia come migliore
giovane artista. “Estoy viva”
è articolata in cinque sezioni, intese non come monadi concettuali ma categorie permeabili ed interdipendenti tra loro: Politica, Donna, Violenza, Organico
e Morte. La mostra è visitabile fino all’8 giugno. Info:
www.pacmilano.it
I Preraffaelliti
in mostra a Torino
Oltre 70 capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti sono visitabili, dopo un tour mondiale, a Torino
fino al 13 luglio 2014, prima di rientrare alla Tate
Britain di Londra che li custodisce in un’ala dedicata
e da cui non usciranno per molti anni. L’esposizione
presenta per la prima volta a Torino e in Italia alcuni
capolavori indiscussi del gruppo artistico, summa
pittorica dell’età vittoriana. Ad ospitare la mostra è
Palazzo Chiablese. Info: www.mostrapreraffaelliti.it
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AGENDA IN PILLOLE
MAGGIO
TEATRO
Mercoledì 7
venerdì 16
Non mi ricordo
Stagione Concertistica
2013-2014
Ore 21:00 – 23:00
spettacolo teatrale
Teatro San Matteo
40
dal Maestro Giorgio Ubaldi. A cura di Conservatorio
Musicale Nicolini e Anpi Piacenza. Nell’ambito delle
iniziative per il 25 aprile.
Vicolo San Matteo, Piacenza
Di e con: Giuseppe (Pino) Mainieri e Ginetta Maria
Fino - Voci recitanti: Lello Lombardi, Guido Barbieri
da radio3 RAI, luci :Eva Bruno; Video : Fabio Avoni;
Regia: Corrado Nuzzo e Maria Di Biase
venerdì 9
Stagione lirica 2013-2014
Teatro Municipale
Via Verdi, 41 - Piacenza
Prima esecuzione assoluta
SCHICCHI E PUCCINI - Un prologo a Schicchi opera vincitrice del Concorso Internazionale di
Composizione “Opera Nuova 2013” su Libretto di
Flavio Ambrosini
GIANNI SCHICCHI - Opera in un atto di Giacomo
Puccini su libretto di Giovacchino Forzano.
sabato, 10
e domenica 11
ore 21:00
Magnificat
di Jonathan Willcocks
Basilica di Sant’Antonino
Piazza Sant’Antonino, Piacenza
Eseguito dal Coro del Conservatorio Nicolini diretto
ore 21:00
Teatro Municipale
Via Verdi, 41 - Piacenza
ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA
Vladimir ASHKENZAZY, direttore
*J. Brahms, Ouverture Accademica in do minore
op.80
*A. Dvorak, Leggende op.59
*N. Rimsky-Korsakov, Shéhérazade, Suite sinfonica
LOCALI
MAUDIT
Corso Vittorio Emanuele, 229
Tel: 0523 327878
A partire da ottobre Lunedì musica jazz dal vivo
LAGHI DI TUNA
Tuna di Gazzola (PC)
Tel: 0523.978336 – 335.7501530
Pizzeria con lungebar aperto da giovedì a domenica
LIVING ART CAFè
Via S. Donnino, 16 Piacenza
Per info e prenotazioni: 346 0079657
Dalla colazione alla cena, insieme a musica e arte
NESSIE
Strada Agazzana n°5
(Bocciodromo comunale Parco Montecucco)
Tel. 340 886 2134 - La nuova birreria Old Stile
BELLA VITA disco club
Varie
domenica 4
19° Placentia Halfmarathon
for Unicef
Largo Anguissola - Piacenza
Comoedia
Manifestazione podistica internazionale Fidal. Partenza da Largo Anguissola e arrivo in Piazza Cavalli.
Programma:
- ore 9.00: partenza Camminata delle Associazioni
di km 3
- ore 9.30: partenza Placentia Halfmarathon Handbike di km 21.097
- ore 10.00: partenza Placentia Halfmarathon for Unicef di km. 21.097.
MIRò
sabato 10 e domenica 11
Via Chiapponi, 33 Info e prenotazioni Tavoli: 393/3365415 338/3481473
S. Nicolò (PC)
Rottofreno, Fraz. S.Nicolò - 29010 Piacenza
Tel. 0523.760133 - [email protected]
www.comoedia.net
Via IV Novembre, 146
29100 Piacenza
www.barmiropiacenza.com
Aperto 7 giorni su 7
Pre-discoteca – Aperitivi – Musica
the temple bar
Via. 10 Giugno 98 - Piacenza
Tel. 0523 384648 - www.thetemple.it
BACICCIA Caffè Letterario
FESTA DELLA MAMMA
Centro Commerciale Gotico
Due giorni dedicati alla bellezza con i parrucchieri dei
Saloni Modeling..(devo aggiungere ancora non so)
domenica 11
ore 14:30 - 20:00
Festa del gelato artigianale
Piazza dei Cavalli, Piacenza
via Dionigi Carli, 7 tel. 0523606684
TUTTE LE DOMENICHE HAPPY HOUR 18>21
MAXI SCHERMO CON ANTICIPI E POSTICIPI
E CHAMPIONS.
Durante la giornata postazione “Truccabimbi, Clown
per l’intrattenimento dei più piccoli e tante altre
sorprese...Il ricavato al netto delle sepse sarà interamente devoluto alla Croce Rossa Italiana di Piacenza
(offerta minima euro 2)
LA MUNTA’
Sabato 17
Chiuso Domenica sera
72, v. Mazzini - 29121 Piacenza
Tel. 0523 498929
Milestone
Via Emilia Parmense, 27
Prenotazione dei tavoli 345.7404041
Info: 0523-579034 - 349-8967582
www.piacenzajazzclub.it
ore 20:00
Notte dei Musei
Musei Civici di Palazzo Farnese,
Piazza della Cittadella, Piacenza,
Piacenza
Apertura straordinaria serale dei musei cittadini.
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domenica 18
sabato 31
Ciclismo 2014: 15° Gran Prix
Piacenza e i 4... cantoni
SpettacoloShow 2014
Apocalyptic
ore 14:30 - 16:00
Loc. Borghetto Piacenza
15° edizione della manifestazione ciclistica amatoriale. Gran finale di Borghetto - Trofeo Paver
org. Libera Associazione Artigiani. Manifestazione
aperta a tutti gli Enti. Ritrovo ore 13.30 presso Circolo
Anspi Luigino Rossetti
1° partenza ore 14.30 Cat. Gentleman
2° partenza oer 14.30 Cat. Supergentleman A e B
3° partenzaore 16.00 Cat. Veterani, Junior e Senior
Premi
Medaglia d’oro ai primi di ogni categoria premi fino al
10°. Alla società con miglior punteggio Trofeo PAVER.
sabato 24
ore 18:00 – 22:30
Folk Festival
Piazza Cavalli, Piazza dei Cavalli,
Piacenza, Italia - Piazzetta delle Grida
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Evento organizzato dall’Associazione Danzinfesta.
ore 21.00
Palabanca - Loc. Le Mose Via Bresciani, 27, Piacenza
Spettacolo musicale a cura dell’associazione Elvis
Fan Club Piacenza Events con Glen D. Hardin; Luca
Olivieri and his band; Suzanna Leigh, Boppin’shoes
Jfm Band; Corpo bandistico La Magiostrina. I proventi della serata saranno devoluti all’Associazione
Alzheimer di Piacenza.
Biglietti in vendita presso gli sportelli della Banca di
Piacenza.
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