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ID0NEENICA.
Anno XXI, num. 2.
4 gennaio 1885.
yr
PUBBLICAZIONE:
Nei giorni di GIOVED1 e DOMENICA.
Un numero. centesimi 10.
DIREZIONE:
Nella Tipogratie Vannucchi, via del Monte, 12, Piia.
AVVERTENZE:
L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei
soli incassi di cui ha emesso ricevuta.
I manoscritti non si restituiscono.
,Le lettere non atTratical. e si respingono.
ABBUONAMENTI:
LAP
INSERZIONI:
GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO
UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
PARTE UFFICIALE
PROVINCIA DI PISA
AVVISO D'ASTA.
Dovendosi procedere in ordiue alla deliberazione dell'onorevole deputazione provinciale
del dì 20 decembre corrente ali' accolto dei
lavori di costruzione del corpo stradale da
servire all'impianto d' una tranevia a vapore
da Calci a Navacchio in base al progetto
esarato dati' uffizio tecnico provinciale in data
31 marzo 1883, modificato coi progetti successivi de' 29 settembre e 9 ottobre 1883,
approvato il tutto dal R. ministero dei lavori
pubblici nel dì 6 giugno 1884: quale costruzione si fa dalla provincia di Pisa in consorzio
col comune di Calci in base alla convenzione
del dl 17 settembre 1881,
11 sottoscritto
Notifica:
Che nella mattina di sabato 17 gennaio
1885 a ore 11, nel palazzo della provincia
situato sulla piazza dei cavalieri di questa
città al n. I, sara proceduto avanti il R. prefetto presidente della deputazione provinciale,
o suo delegato, all' incanto per l'appalto dei
lavori suddetti.
L' incanto sarà eseguito sotto l'osservanza
dei capitoli generali per gli appalti e di quelli
speciali di che nel capitolato relativo de' 31
marzo 1883, e sarà aperto sul prezzo di lire
72,260,16, stabilito dalle relative perizie.
Il prezzo pel quale rimarrai detinitivamente
aggiudicato l'appalto sarà pagato ali'appaltatore ( salvo la ritenuta prescritta dall'art. 33
del capitolato generale a staiepa ) dietro certificato del cav. ingegnere capo provinciale
direttore dei lavori, direttamente dall'amministrazione provinciale di Pisa come appresso :
Lire 25,000 a meta di lavoro eseguito
e verificato dal cav. ingegnere capo provinciale;
Lire 25,000 a lavoro ultimato e provvisoriamente preso in consegna, dopo però
intervenuta per parte della deputazione provinciale l'approvazione del relativo atto di
verificazione e * provvisoria consegna eseguito
dal cav. ingegnere capo provinciale.
Ogni rimanenza del prezzo un anno dopo
la consegna provvisoria ossia a quella definitiva; durante il qual tempo l'appaltatore dovrà
a tutto suo carico mantenere le opere da
esso eseguite.
L'esperimento dell' incanto avrà luogo a
partiti segreti ; perciò coloro che vorranno
attendervi dovranno nel giorno ed ora sopra
designati presentare alla presidenza dell'asta
le loro offerte redatte in carta dal bollo da
lire una debitamente sottoscritte e sigillate.
Quindi dopo lettura delle medesime l'appalto
verrà provvisoriamente deliberato a quello
che resulterà il migliore offerente purché
abbia superato od almeno raggiunto il limite
minimo di ribasso stabilito dalla presidenza
dell'asta nella sua scheda segreta.
Gli attendenti per essere ammessi a concorrere dovranno depositare nella segreteria
provinciale prima dell'ora stabilita per l'apertura dell' incanto,
1° I certificati d' idoneità e moralità
prescritti dall'art. 2° del capitolato generale
a stampa ;
2° Certificato di deposito fatto nella
cassa provinciale a titolo di cauzione provvisoria nella somma di L. 5,00u quale deposito
potrà essere fatto in moneta metallica o in
valute legali od in rendita del debito pubblico
al corso del listino della borsa di Roma del
giorno in cui viene eseguito, od anco in cartelle del!' imprestito dei comuni della provincia di Pisa anno 1863.
Le somme come sopra depositate saranno
restituite ai depositanti terminato l' incanto,
ad eccezione di quella spettante al deliberatario che sarà ritenuta fino al giorno della
stipulazione del contratto di ratifica.
11 deliberatario definitivo dovrà inoltre
depositare nella cassa provinciale la somma
di L. 1,500 in contanti per le spese d'asta,
registro, contratto, stampe, copie e quante
altre relative, della qual somma sarà a farne
Anno, L. 10. Semestre. T.. 5. Isrimestre I
(Cori aumento delle spese postali per l'estero).
.
la liquidazione col segretario dopo la stipalezione del contratto di ratifica.
Entro giorni venti dalla data di aggiudicazione definitiva dovrà essere stipulato il
contratto di ratifica di appalto, e l'appaltatore
dovrà giustificare il deposito eseguito nella
cassa depositi e prestiti a titolo di cauzione
definitiva di una somma corrispondente al
dieci per cento del prezzo pel quale è stato
deliberato l'accolto se fatto in numerarlo o in
valute legali o in titoli del debito pubblico al
corso del listino della borsa di Roma dei
giorno in cui sarà eseguito: e al 12 1/2 per
cento se fatto in obbligazioni del prestito dei
comuni della provincia di Pisa anno 1863
da valutarsi queste per il loro valore nominale. Tale deposito dovrà rimanere vincolato
nò sarà restituibile fino al collaudo definivo
dell'opera appaltata.
L'ammontare delle somme ritenute dalla
amministrazione sui pagamenti eseguiti durante l'appalto sarà pagato all'appaltatore al
collaudo definitivo dell'opera appaltata.
Il termine utile a presentare offerte di
diminuzione di ventesimo sul prezzo di provvisoria aggiudicazione ( fatali ) è stabilito in
giorni quindici posteriori a quello dell' aggiudicazione provvisoria, quale scaderà alle ore
dodici meridiane del di 1° febbraio 1885.
Le offerte di ribasso a migliorare il prezzo
di provvisoria aggiudicazione non potranno
essere minori del cinque per cento, e dovranno essere accompagnate dai documenti e
dal deposito prescritti nel presente avviso
d'asta.
Le spese d'asta, stampe, bollo, registro,
contratto, copie di perizie e quante altre relative a questo appalto sono ad intiero ed
esclusivo carico del deliberatavi°.
Gli atti relativi _a questo appalto sono
ostensibili a chiunque nella segreteria provinciale durante l'orario d' uffizio.
Pisa, dalla segreteria dell'uffizio provinciale
Li 24 dicembre 1884.
Il primo segretario
G. BERTOLLI.
manovre dei partiti che potessero riferirsi al
viaggio del cancelliare a Parigi ».
11 Pester Lloyd crede che la notizia di
un prossimo convegno tra il principe Bismarck
e Ferry non sia del tutto destituita di fondamento.
Il Pester Lloyd sviluppa l'idea di questo
colloquio e lo ritiene come una cosa naturalissima e risultante dalle relazioni tra la Francia e la Germania.
< Queste relazioni — dice il giornale ufficioso ungherese — sono eccellenti più che
mai, e, a parte certe divergenze, le due potenze hanno trovato il modo d'intendersi nel
dominio della polilica generale ».
Il giornale di Pest fa poscia un panegirico
della politica del principe Bismarck e predice
al cancelliere tedesco eh' egli distruggerà il
prestigio del Gladstone tanto facilmente quanto
ha saputo distruggere quello del principe
Gode iakoff.
« La Germania — soggiunge il citato giornale — ha ora un conto da regolare coli' Inghilterra così in Australia come in 2.-5.frica. La
Francia, da parte sua, ha delle questioni da
regolare in Egitto. Questa comunità d' interessi ha naturalmente prodotto tra la Germania e la Francia un ravvicinamento di cui
godranno i due paesi, e, con essi, tutta Europa ».
Il giornale ungherese crede però che l'abboccainento dei due uomini di stato avverrà
non a Parigi, ma in qualche città della Germania.
N OTIZIARH)
— La Norddeutsche Allgerneine Zeitung
pubblica un notevole articoio sul viaggio che
il principe Bisinarck si sarebbe proposto
di fare.
< Questa falsa notizia, dice il giornale ufficioso, proviene senza dubbio da ciò che i
medici hanno raccomandato alla principessa
di Bismarck un soggiorno nel sud, ed al principe una lunga assenza, lontano dagli affari.
« Per la principessa si è pensato al sud
d' Italia, e pe.1 cancelliere dell' impero a un
luogo che l'allontanasse dagli affari, come, ad
esempio, Madera, l'Egitto, Tifiis e Drolitheirn.
« Non si è mai trattato di un viaggio in
Francia. È dunque inutile abbandonarsi a supposizioni sul ricevimento del cancelliere a
Parigi, e di calcolare il peso che sarebbe
posto sulla bilancia, da una parte, dei sentimenti cavallereschi che i francesi mostrerebbero ad un avversario leale, e, d'altra parte,
delle eccitazioni artificiali di minoranze ostili...
« ... Le relazioni dei due paesi e dei due
governi sono di tale natura che è inutile di
fare, per consolidarle, delle pratiche ostensibili, che potrebbero dar luogo a delle malevoli interpretazioni. Ciascuno dei due ambasciatori gode la fiducia del governo presso il
quale è accreditato.: Se però capitasse che gli
uomini di stato che dirigono la politica tedesca e la politica francese avessero bisogno
di abboccarsi personalmente, sarebbe possibile
di procurar loro un convegno senza attirar
l' attenzione pubblica e senza prestarsi alle
.
CRONACA DELLE SCUOLE
Nello scorso mese il ministro della pubblica istruzione nominò una commissione, composta del prof. Domenico Denicotti, provveditore agli studi in Parma, e dei professori
Giov. Cossavella, insegnante di fisica nel liceo
dì Cuneo, Riccardo Folli, insegnante di lettere latine e greche nel liceo Beccarla di
Milano, e Fr. Zambaldi, insegnante di lettere
latine e greche nel liceo E. Q. Visconti.
Furono da S. E. invitati ad intervenire
alle sedute e a prendere parte ai lavori della
commisssione gli ispettori centrali Ravalli,
Romizi, Scarenzio e Veniali.
Fu accuratamente riveduto il disegno di
legge per l'istruzione secondaria classica, che
era stato presentato alla camera dei deputati
nella tornata del 3 maggio del 1879. Scopo
di quel progetto è perequare l'istituzione classica in tutto il regno, tentare l'istruzione dei
licei inferiori misti, creare le scuole inferiori
femminili, dare gli oneri convenienti allo stato,
alle provincie e ai comuni, e migliorare le
condizioni economiche e morali degli insegnanti.
Gli studi sono stati ora compiuti, e il ministro ha reso grazie ai commissari e agli
ispettori augurandosi: « che lo studio fatto
sia per fruttare da una parte incremento alle
nostre lettere, e miglior sorte dall'altra all'ordine tanto rispettabile quanto benemerito
degli insegnanti liceali e ginnasiali in Italia ».
LA SPEDIZIONE BIANCHI
Il privilegio agrario
-
PARTE NON UFFICIALE
Nel corpo. del giornale, cent. 50 per linea o spazio di linea.
Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs.
Annunzi commerciali, industriali cc., per la prima
pubblicazione, 5 centesimi ogn i centimetro quadrato; per le ristampe successive, non interrotte, sì fanno abbtionamenti.
È una delle disposizioni principali del
nuovo progetto di legge sul credito agrario,
teste presentato dall'on. Grimaldi.
Gli on. Luzzatti e Pavesi per facilitare i
mutui agli agricoltori avevano proposto un
loro progetto di legge, nel quale era stabilito
che 1' agricoltore mutuatario potesse a garanzia del suo debito dar in pegno al creditore i frutti non ancora maturi o raccolti,
gli animali o le macchine da costruzione ecc.,
ma senza che vi f,:sse la tradizione del pegno stesso. Alla tradizione si sostituiva l' iscrizione del pegno stesso nel libro dei pegni
agrari.
Quest' idea feconda ed utile è stata accolta nel progetto di credito agrario dall'onorevole Grimaldi. sotto la forma, non di pegno,
ma di privilegio agrario, risultante però da
atto scritto e registrato. Una banca presta
ad un dato proprietario una somma con privilegio agrario : se il debitore non paga, la
banca farà valere il suo credito privilegiato
sui frutti, sopra le derrate, le macchine, gli
animali, le scorte vive e morte.
E se invece che a un proprietario il mutuo
è fatto a un affittajuolo? Parrebbe che sorgesse una difficoltà, parche avendo il proprietario un credito privilegiato verso il fittajuolo
per il fitto ( art. 1958 del cod. civ ), questo
privilegio sarebbe in concorrenza con quello
della banca.
La legge Grimaldi risolve la difficoltà
prescrivendo che il proprietario locatore abbia
il privilegio sopra i frutti del fondo e sopra
le derrate, e che il creditore mutuante lo
abbia sulle macchine, gli strumenti, gli animali, .ecc.
Diamo le notizie che fin qui si sono potute raccogliere da fonte ufficiale:
Una lettera del signor Giacomo Neretti,
benemerito italiano, da lungo tempo stabilito
in Abissinia, diretta al regio ministro degli
affari esteri con la data di Makalè (TigreAbissinia), 21 novembre 1884, e ieri a lui
pervenuta, conferma la dolorosa notizia che
il coraggioso viaggiatore Gustavo Bianchi e i
suoi due compagni, Diana e Monari, siano
stati proditoriamente assaliti ed uccisi, mentre, scendendo dal Tigré, - si avviavano verso
la costa nella direzione di Assab.
Anche gli uomini componenti la scorta,
otto in tutto, tra cui due abissini (un servo
e la guida, per nome Mandaitù), sarebbero
periti tranne la guida abissina.
Mandaitù, reduce al suo paese (che ha
l' identico nome Mandaitù presso la frontiera
del Tigré), affermò essere stato anch'egli ferito nella mischia, ma aver poi avuta salva
la vita.
Fu fatto interrogare da due persone di
fiducia del Neretti.
Secondo le dichiarazioni di costui, il fatto
sarebbe avvenrito tra il 7 e il 9 ottobre, in
una località detta kobococe, nella regione designata dal Mandaitù col nome di Movnja, ed
abitata da gente dankale, ai piedi di un alto
monte, in prossimità di un piccolo lago, a
tre tappe dal punto ove si perde il corso del
I viaggiatori, ivi attendatisi, sarebbero
stati sorpresi nel sonno, nottetempo, da sette
danakil che si erano nel giorno precedente
fatti accogliere nel campo come amici, 'essendo
sopraggiunti, ad un loro segnale, numerosi
altri indigeni.
Il nostro ministro degli esteri Ira provveduto perché tanto presso il re di Abissinia,
~Mi
quanto presso il sultano dell'Kussa si facciano
pratiche per verificare il fatto in tutti i suoi
particolari, adoperandosi per la ricerca e la
punizione (lei colpevoli.
Oramai, quantunque non si abbia la certezza matematica dell'eccidio, la notizia viene
da tante parti confermata, che non è più possibile dubitare.
Intorno al medesimo tristissimo argomento, era in questi giorni pervenuta al regio
ministero degli affari esteri una lettera del
R. commissario in Assab, già riassunta da
lui nell'ultimo suo telegramma, e tale lettera,
come erasi fatto pel telegramma, erasi tosto
comunicata all' dil. deputato Carpeggiani,, il
quale, congiuntamente coi colleghi deputati
ferraresi, onorevoli Gattelli e Filopanti,, avevano manifestato l' intenzione di interrogarlo
alla camera circa questo soggetto, e già ne
avevano ricevuto le informazioni precedentemente pervenute al governo.
Ecco la lettera del regio commissario, i
cui particolari possono gettar luce sul luttuoso
avvenimento:
« 11 R. commissario civile in Assab al
ministro degli affari esteri:
Assab, 36 novembre 1884.
« Signor ministro,
« Ieri l'altro soltanto tornò il corriere
espresso che in data del 30 ottobre io avevo
spedito all'Aussa.
« Il sultano Anfari si limitò a ripetermi
la notizia a lui giunta dal massacro della spedizione Bianchi in vicinanza del confine abissino, in località distante dal suo territorio,
ed ove non può esercitare potere alcuno; egli
ignora i particolari del fatto, e nii rimanda
alle notizie date dal conte Antonelli e dallo
sceik Abdei-rehrnan ben Jusef.
« Ecco, infatti, ciò che il conte Antonelli
mi scrive da Saha (Gafra), inpata 25 ottobre.
« Già quando il conte Antonelli ed il dottor Ragazzi ancora si trovavano presso il
sultano di Aussa eran giunte al loro orecchio
voci molto vaghe, che cioè la spedizione Bianchi fosse partita, malgrado i concordi consigli
di tutti, dal confine del Tigrè per attraversare
la regione dei danakil. Mohamed Anfari assicurava che, se Bianchi entrava nel suo territorio, non avrebbe nulla a temere, ma, fuori
di questo, non solo non rispondeva di nulla,
ma era quasi certo un massacro. Il conte
Antonelli procurò di ottenere altre notizie, ma
non potè avere neppure la conferma della
partenza della spedizione dal Tigrè, tanto che
lasciò l'Aussa quasi convinto che Bianchi non
fosse partito, ed avesse rinunciato al pericoloso viaggio.
Arrivati i due viaggiatori in una stazione chiamata Sidia Roma, il 15 ottobre,
Abdel-Rehman, che li accompagnava, disse
loro che un dankalo della carovana aveva
saputo come Bianchi e i compagni fossero
veramente partiti dal Tigre.
« Il 18 dello stesso mese poi il conte Antonelli e il dottor Ragazzi giungevano alla
stazione di Adali Garslia, gran centro di danakil, a capo dei quali è un certo Meiù, e
colà seppero come ivi corressero le seguenti
voci: il Bianchi a compagni sarebbero partiti
(fagli ultimi confini del Tigrè il giorno 6 del
mese musulmano di Zilegge, ossia il 27 settembre del nostro calendario; la carovana,
composta di 20 persone e 20 cammelli circa,
non avrebbe avuto che una guida dankala per
nome Robitti Mohamed, uomo che da cinque
anni si ora rifugiato in Tigrè, perchè era pregiudicato per furti ed assassini commessi nel
suo paese.
« Sempre secondo quelle voci, la spedizione
sarebbe andata errando per sei giorni, senza
prendere una via diretta o verso Moder, o
verso Buri, o verso Assab; entrati nel territorio appartenente alla tribù Aissa, questa,
unitamente a Cali agher (contadini) della Kolla
del Tigre, avrebbero attaccato la carovana
nella notte, nella località detta Ala ke Nahù
o Nakù ke Ala, nella notte dal 3 al 4 ottobre; tutti sarebbero per iti.
« La località di Ala sarebbe a due giorni
dal lago salato di Alci-bada, che la spedizione
*
aveva lasciato sulla sua sinistra, ossia, se le
informazioni sono esatte, la località del massacro sarebbe a circa 50 chilometri al S O
dal lago salato.
« Debbo ora aggiungere, a quanto mi scrive
rAntenelii, che altre notizie raccolte da gente
di Beilul e portatevi da beduini dei dintorni,
indicherebbero pure che il massacro sarebbe
avvenuto per opera delle tribù Hadremò Haissanta), di cui è capo certo Buttaglieni, tiglio
di Bufali sceik, in località di cui ignorano il
nome, ma che è sita tra la vallata Mile e la
pianura boscosa di Maghinta, alla distanza di
ire giorni da Harakurabuddo, villaggio abissino- di frontiera,. di 12 giorni dall'Aussa e
15 dai Beihil, prendendo per base la marcia
di un corriere svelto.
« Per quanto interrogassi, il mio corriere
non ha potuto avere maggiori ragguagli, perchè i beduini stessi che portarono la notizia
Beilul la tenevano da altri beduini stabiliti
néll' interno vera() i confini della tribù Haissantò, la cintile si suddivide anche in frazioni,
una delle quali, quella dei Hadremò Haissantò,
sarebbe più specialmente compromessa.
« Ho promesso mancie e regalie a chi ci
procurasse qualche notizia più sicura, od oggetti di quella spedizione, ma non mi illudo
sulla difficoltà di riuscire, per quanto io eviti
di molestare o impensierire i miei interlocutori con interrogatori lunghi o scritti ».
-
Le catastrofi in Spagna
In questa tremenda catastrofe nella quale
i morti si contano a migliaia, riassumiamo le
seguenti notizie:
Un dispaccio da Madrid annunzia che metà
della popolazione di Albunuela, città di 2000
anime, è rimasta vittima del terremoto. Il
disastro è spaventoso quanto quello di Casamicciola. Le notizie che giungono al governo
diventano d' ora in ora più terribili.
L' ultimo bollettino segna 1700 morti constatate. Gli edifici, smossi dai primi urti, furono distrutti dalle scosse che seguirono.
Il panico regna in tutta la provincia di
Malaga e la miseria diventa spaventosa.
La sera del 29 una violentissima tempesta
scoppiò a Nerja, distruggeado le case che ancora erano rimaste in piedi. Gli abitanti fuggirono.
A Piegro di Cordova eranvi circa 300 persone in teatro quando si sentì la gagliarda
scossa; molti si precipitarono dalle finestre e
si sfracellarono orrendamente.
A Marchas rimangono pochissime case in
piedi ; moltissime persone sono sepolte sotto
le macerie.
La Stefani telegrafa :
Madrid, 31 dicembre.— La città di Albuquerque fu distrutta dal terremoto il 27 corrente. Si sono ritrovati 192 cadaveri.
Ad Albania si udirono ieri delle nuove
scosse di terremoto.
Fu aperta una sottoscrizione nazionale.
Madrid, 31 dicembre. — Vi furono due
altri terremoti iersera a Granata. Mancano i
dettagli. [eri i terremoti si sono ripetuti a
Periana, Riogordo, Vincela ed Alfermatej o.
Alcune case furono distrutte.
Si assicura che finora furono constatati
duemila morti. I feriti sono numerosissimi.
La città di Albuquerque, di cui si annunzia
la distruzione, giaceva in provincia di Badajoz
a 54 chilometri nord-ovest da questa città,
sulla frontiera del Portogallo. Contava 10,000
abitanti, ed era assai industriale, con fabbriche di panni, nominate in Spagna.
CC _2 Eh 11.4«.11■1■1111i41(__7
LI consiglio comunale nella sua seduta
pubblica tenuta il giorno 30 dicembre u. s.:
l° Approvò il consuntivo del comune
per l' anno 1883;
2' Approvò i consuntivi dell' ospizio di
mendicità per gli anni 1882 e 1883;
30 Approvò il bilancio preventivo per
l'ospizio di mendicità per l'anno 1885;
—
40 Procedette alla liquidazione di alcune
pensioni a vedove d'impiegati comunali;
50 Approvò alcune modificazioni al recrolarnento
organico della pia casa di carità.
e
in seduta segreta devenne ad alcune nomine, promozioni e conferme nel personale
dell' amministrazione del dazio consumo.
— La camera di commercio ed arti di questa
città nella adunanza d' ieri confermò a suo
presidente il cav. A'. G. Marconi, a vicepresidente il eav. uff. Matteo Remaggi, e
nominò a cassiere il sig. Giorgio Mori.
Deliberò quindi che per il corrente anno
1885 i commerciatiti ed industrianti non paghino tassa camerale veruna.
Ed accogliendo una domanda rivoltale da
alcuni commercianti deliberò di fare premurose
istanze a S. E. il ministro dei lavori pubblici,
all'oggetto che il treno che parte da Orbetello
la mattina a buon ora, e si ferma a Grosseto,
prosegua fino a Livorno; che il treno in partenza di buon mattino da Bologna e in arrivo
alle 8,30 a Pistoia, trovi coincidenza con quello
che parte per Pisa ; e che i gruppi di valori,
inviati a mezzo postale, vengano consegnati
a domicilio a coloro cui sono diretti.
— La cerimonia della premiazione degli
alunni delle scuole del nostro comune, che
ebbe luogo la mattina di giovedì scorso nel
R. teatro nuovo, riuscì solenne e bellissima.
Il teatro era splendidamente illuminato
ed il palco scenico elegantemente addobbato
Oltre il seggio presidenziale, ebbero posto
sul palco stesso gli alunni ( circa 2000 ) delle
diverse scuole comunali, con le respettive
bandiere, ed alcune rappresentanze di associazioni, esse pure con i loro stendardi : il
colpo d'occhio che presentavano massimamente
dai palchi, era imponente.
Anche la cittadinanza, che numerosa intervenne a quella splendida festa, riversandosi
nei palchi, nella platea e nei posti distinti,
concorse a rendere più solenne la cerimonia.
Alle ore 10 circa uno dei tre corpi musicali intervenuti a render più brillante quella
festa, annunziò con l' inno reale che le autorità componenti il seggio presidenziale erano
giunte al teatro : infatti, poco dopo, esse fecero loro ingresso sul palco scenico salutate,
pure con l' inno reale, dalla banda municipale
che aveva preso posto nell'orchestra.
Sedettero ai banco della presidenza il
comm. barone Brescia Morra prefetto, il cavalier Peverada sindaco, gli assessori cavalier
prof. Nardi-Dei,. avv. Gualtierotti-Morelli. cavalier avv. Papasogli, cav. prof. D'Achiardi
rappsesentanti la giunta municipale, il cavalier
Anziani R. provveditore agli studi, il commendator Fiorito intendente di finanza, il conte
Festi procuratoee del re. il cav. De Ainicis
presidente del tribunale, il cav. Tanfani-Centofanti soprintendente delle RR. scuole normali li S. Ranieri, il cav. dott. Montorzi ed
il cav. prof. D'Ancona Membri della commissione di vigilanza per la scuola tecnica industriale, l'avv. R. Papeschi ispettore scolastico
municipale, il cav. prof. Anzilotti direttore del
ginnasio ed il prof. Razzaboni direttore della
scuola tecnica industriale.
Dopo che i componenti il seggio si furono
seduti il cav. prof. Antonio D' Achiardi, assessore per la pubblica istruzione, lesse il seuticnte discorso :
« La mia 'parola sia prima per voi, onorevoli ufficiali del governo, cittadini tutti; e
sia parola di ringraziamento per vedervi qui
convenuti a questa festa solenne, mostrando
con la vostra presenza qual alto conto per voi
Si faccia della istruzione popolare, fondamento
di ogni ben ordinata civile costituzione.
« Volgono ormai quattordici mesi a loro
termine, da che udiste dal mio predecessore,
il prof. A. Nardi-Dei, quanto meglio poteva
dirsi delle nostre scuole E imparaste allora
come il nostro comune assai avesse a lodarsi
dei frutti ottenuti per la impartitavi istruzione, effetto principale dell'onorevole gara
fra insegnanti e discepoli il rilevante numero
dei premiati, di cui vi faceva egli una minuta
e istruttiva analisi.
« E soli lieto di poter dire come la promessa fattavi in quell'occasione, che cioè la
rappresentanza del Comune avrebbe provveduto a dare un migliore assetto alla istruzione elementare, già in parte sia stata suggellata dal fatto. Ne fanno testimonianza le
nuove scuole aperte, alcune divise, altre provvedute di novelli insegnanti e la palestra
ginnastica ormai quasi compiuta. Non è però
che un primo passo; altri e più ne restano
a fare; e tolga il fato che nuovi inciampi ne
incaglino la via.
« Converrà provvedere alle scuole dei quartieri settentrionali di città, essendochè mieli' insegnamento elementare per la tenera età dei
fanciulli giovi non troppo allontanarne le scuole
dalle loro dimore a evitare i pericoli in cui
possono essi cadere per via, a sempre più
allettarli a correre ad esse. Converrà talune
scuole troppo anguste ampliare, altre troppo
frequentate dividere ancora a rendervi più salubre l'acre, più proficuo 1' insegnamento, "che
per la natura sua richiede numero non eccessivo
di alunni. Converrà regolare meglio le ammissioni alle. scuole; meglio coordinare il tutto a
raggiungere lo scopo,'che è nell'aninio di tutti
noi, la istruzione e la educazione del popolo;
e per ciò nulla tralasciare di quanto può essere d'incremento non solo alle scuole elementari e al ginnasio, di cui più volte lo
stesso Governo ha fatto elogio al comune, ma
sì alla scuola tecnico-industriale, che in una
città come la nostra deve essere vivaio fecondo d' illuminati artigiani e di artisti, sorgente costante di prosperità per le industrie.
« E il compito nostro sarà reso più facile,
se il Governo, che nel 1884 ne concedeva
sussidi per le scuole elementari e tecnicoindustriale complessivamente di L. 7300, da
repartirsi però anche sugli anni antecedenti,
vorrà continuarceli m ',cora allargando la mano
alla misura.
« Tali i voti che io faccio, cui altri ne aggiungo nel segreto del cuore, fiducioso nell' annunciarli, lieto se fortuna meno malvagia
volgendo in meglio le sorti del nostro comune
ne consenta che siano presto esauditi.
« Nell' anno scolastico testè decorso gli
alunni inscritti nelle nostre scuole furono:
« Nel ginnasio . . . . . N. 125
« Nelle scuole tecnica e industriale comprese la preparatoria
» 2390
e di ceramica . . ....
« Nelle scuole elementari. . » 2023
« Nelle scuole dei lavori femminili sussidiate dal comune . . » 226
« Da per tutto si ha un aumento e considerevole ; aumento secondato dal numero
dei promossi.
« I premi e menzioni onorevoli da conferirsi in quest' oggi sono:
« 49 per il ginnasio senza dire delle
licenze d'onore.
« 92 per le scuole tecnica-industriale,
compresevi quelle preparatoria e di ceramica.
« 428 per le scuole elementari,
« 203 per le scuole dei lavori femminili;
in tutto 772. È un'intera corte, che s'avanza
animosa nell' agone incruento, ma non per
questo meno glorioso, del sapere e del lavoro.
« E che nelle nostre scuole e in quelle
sussidiate dal Comune abbiano anche nell'anno
testé decorso. a bene approdato le cure di chi
vi spende l'opera dell' ingegno e della mano
ben chiaramente mostrano pure i lavori, che
voi vedeste, dirò meglio ammiraste in .questi
ultimi giorni nelle sale della scuola tecnicoindustriale. Conforta l'animo il pensare come
una nobile gara fra gli alunni di ambo i sessi,
mentre Ci lascia incerti nel giudizio a quale
dei due spetti la palma, ci rassicuri nella
fiducia che per tutti possa essere proficuo
lavoro.
« Ma prima di questi giorni e prima che
da voi altro giudizio fu pronunziato a lode
degli allievi delle nostre scuole in una città,
a niuna seconda per il fiorirvi delle industrie,
in Torino a tempo della pubblica mostra, così
splendidamente riuscitavi a lustro e vantaggio
d' Italia. Là furono ammirati, là giudicati
certo senza passione i lavori esposti dalla nostra scuola tecnico-industriale e da quella detta
di S. Ranieri, lodevolmente diretta dal Tanfani; l' una e l'altra s'ebbero, meritato premio,
la medaglia d'oro; e medaglie d'argento e di
bronzo in questa e in quella e così pure nelle
scuole elementari ottennero maestri e maestre. — E mi piace di cogliere questa occasione per .annunciare a titolo d'onore per
insegnanti e discepoli, come intendendo il Governo nostro inviare saggi delle scuole italiane all'esposizione internazionale d'Anversa
abbia prescelto con altri quelli di queste due
scuole pisane, che nella mostra di Torino già
furono così favorevolmente giudicati.
« Non s' indietreggia no; si progredisce
dunque, ma siamo ben lontani dalla meta desiderata. Di fronte ai 2023 alunni inscritti
nelle scuole elementari, e non son pochi, ne
stanno por molti, e ne taccio la cifra, per i
quali la legge 15 luglio 1877 quasi direbbesi
esser stata promulgata invano. E ne addolora
-
(1) Le 65 inscrizioni nella scuola industriale, qui
computate, non corrispondono peraltro ad altrettanti
alunni, essendo lo steso individuo contemporaneamente inscritto a più sezioni della scuola stessa.
••■■
il vedere come mentre nella città si bilancia
quasi il numero dei bambini e delle bambine
insc.ritti alla scuola, per la campagna invece
sia piet che doppio pei primi, 772 per 343,
quasichè come da natura nella forza fisica si
volesse ancora dall' uomo nella intellettuale
obbligare la donna a immeritato grado d' inferiorità.
« Molto certo resta ancora da fare al
Comune; e il Comune farà: farà, se non gli
si tarpino le al i al volere, che alcuno non
possa esclamare col poeta :
« Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? »
Se non che non può esser tutto còmpito suo;
anche una ferrea volontii, corroborata da colmo
tesoro, è dubbio se gli bastasse. Se non pochi
fanciulli brancolano ancora pur troppo! fra le
tenebre dell'ignoranza, più che il Comune, che
lor porge la mano per trarneli, ne hanno colpa
spesso i genitori, che ve li guidano essi medesimi. Oh si potesse infondere nell'animo di
costoro che il pane dell' intelligenza è pur
pane della vita; non vi stancate mai, mai
d'inculcarlo, voi o maestri, nelle famiglie cieche
alla luce del progresso civile; e il popolo, che
si agita per la questione àociale, ne avrà risoluto uno dei principali problemi il giorno
in cui potrà dire di essersi emancipato dall' ignoranza; e nel lavoro, che nobilita più
dello stemma, troverà il pane che invano
chiederebbe all'ozio e al disordine.
« Ma veggo, o giovanetti, che vi tarda il
momento di ricevere l' ambito premio; non
troppe parole; giusta è la vostra impazienza;
lasciate solo che io mi congratuli con voi.
che il giudizio di autorevoli persone dichiarò
meritevoli di premio; e a tutti esterni una
speranza ed un voto; la speranza che la fiamma
,dell'emulazione accendendosi nel cuore di tutti
voi vi renda sempre migliori; il voto, che gia
leggeste espresso nella inscrizione alla porta,
che questa festa ci sia segnacolo di più lieto
avvenire ».
Terminato il discorso, che fu più volte
interrotto, e salutato in ultimo, da unanimi
applausi, cominciò subito la distribuzione dei
premi agli alunni, dei quali pubblicammo l'eI lenco nel numero precedente, mentre i corpi
musicali posti uno nell'orchestra, l'altro in un
palco del quarto ordine ed il terzo nel peristilio
del teatro alternavano scelti pezzi di musica.
La banda municipale pisana, con quella valentia che è a tutti nota e sotto l' impareggiabile direzione dell'egregio maestro cavalier
°resto Carlini, pose fine alla cerimonia eseguendo io modo inappuntabile il finale secondo dell' opera Gioconda.
Così ebbe termine questa festa, destinata
a tener viva una nobile emulazione fra tutti
i giovanetti che frequentano le diverse scuole
comunali, e della quale ognuno che vi assistette serberà sempre grato ricordo.
I
il prof. Torricini, tutti i saggi ivi esposti dimostrano quanto I' insegnamento dal 1879 in
poi abbia notevolmente progredito; ma emergono singolarmente quelli eseguiti dagli alunni
Bicchielli Angiolo, Barachini Alipio, Sarti
Adolfo, Barbieri Olinto e Chiostri Mario.
Anco nei saggi di ornato e di disegno
geometrico, esposti dagli alunni della scuola
tecnica ve ne sono dei pregevoli fra i quali
quelli degli alunni Marchetti Giovanni, Marradi Olinto, Cini Guido, Bernardilli Augusto,
Pierini Carlo e eccelli Francesco.
La scuola preparatoria destinata ad essere
di avviamento a quella industr;ale, in special
modo per quanto riguarda la sezione di arti
decorative, ha dato buoni frutti, e fra i saggi
dì ornato e di disegno geometrico sono da
notare quelli eseguiti dagli alunni Gonfiai
Egisto e Quereioli Alfredo.
La scuola di ceramica, speciale istituzione
adattata per i lavoranti in terraglie, la quale
conta due soli mini di vita, ha coi pochi saggi
esposti fatto conoscere il progresso da essa
conseguito in questo breve tempo, nonostante
le somme difficoltà che nell' industria della
ceramica s' incontrano prima di raggiungere
l' intento.
Infatti, fra i bei saggi esposti dagli alunni
di quella scuola figurano alcuni piatti egregiamente dipinti con colori di commercio
dall' alunno Nelli Raffaello, ed un pezzo di
maiolica sul quale si vedono alcuni saggi di
colori preparati nella scuola dall'alunno Macchia Luigi.
Questi resultati si debbono all'opera intelligente dell' egregio chimico prof. Campani,
coadiuvato nella parte decorativa dai professori Topi e Torricini.
Venendo poi a parlare della scuola di lavori femminili di cui souo maestre le egregie
signore Fortunata Niccolai, Anna Rinuccini,
Amelia Marchetti e Filomena Alberti, ci corre
l'obbligo di additare qualcuno fra i numerosi
e pregievol i lavori esposti, come quelli che
fra gli altri riportano la palma.
Nella scuola di cucito primeggiano i seguenti : un vestito da mattino eseguito dall'alunna Agostini [da; altro dall'alunna Alessandri Bianca; un corset da Bertini Armida;
un giacchetto da mattino da Lorenzetti Quintilia; un corset da Travaglini Emilia; una
camicia da note da Be,rtellotti Armida; un
corset da Ferrando Ilda; un corset da Gberarducci Ada; una camicia da notte da Matieni Corinna ; un vestito da mattino da Panicucci Adalgisa; una camicia da notte da
Nistri Amelia.
Jole e un guanciale di trina a fuselli dell'alunna Spediacci Corinna.
Notammo però fra tutti questi lavori uno
fuori concorso, uno stemma reale all'antica di
trina ad ago eseguito ammirabilmente dalla
sig. Teresa Marchetti già allieva della scuola
di lavori femminili e sorella della maestra di
trine sig. Amelia Marchetti.
Nella scuola fiori riscontrammo con piacere che nell'anno decorso si sono eseguiti
nella scuola tutti quei generi dì fiori che più
specialmente trovano la loro applicazione, e che
più specialmente possono essere posti in vendita. Infatti si trovano esposti innumerevoli
tralci di fiori, piccoli gruppi e fiori separati
finamente eseguiti. Fra questi meritano speciale menzione quelli eseguiti dalle alunne
Alessandri Bianca, Arieti Elena, Del Monte
Cesira, Alessandri Pia, Boerio Rosina, Ferrando Ilda, Leoni Ida, Magni Elide, Magni
Ernesta e Nistri Amelia.
Oltre tutti i lavori di cui sopra abbiamo
dato breve cenno sonvene altri e moltissimi
che meritano di essere ricordati ma che qui
per brevità di spazio omettiamo di citare.
Chi non ha visitato la mostra didattica si
affretti a farlo oggi, e chiunque potrà convincersi della somma utilità delle scuole professionali del nostro comune le quali grazie agli
egregi professori e maestri che vi impartiscono l' insegnamento hanno saputo dar buona
prova di se a quella gara dell'arte e dell' industria che fu la esposizione generale di Torino.
-4(
— Colonia alfea per il miglioramento
del popolo. — Le scuole serali vengono inaugurate la sera del 5 corrente ad ore 8 nell'istituto privato Torello Filippi, via Magenta.
Tutti gli iscritti sono invitati a trovarvisi
per tempo.
La sala delle conferenze viene inaugurata
nella residenza sociale, via Tavoleria, n. 3,
la sera di martedì 6 corrente ad ore 6.
Hanno accesso alla sala le persone munite
di biglietto d' invito.
— Nella notte da venerdlla sabato scorso
fu fatto tentativo per accedere a scopo furtivo
in uno dei vari magazzini di proprietà della
ditta Bagnani : questa volta non può parlarsi
dei soliti incogniti /adrilgiacchè dai RR. carabinieri fu colto sul fatto un individuo che
infervorato vi si adoperava.
— Nella mattina del 23 dicembre prossimo passato, fu proceduto alla vendita dei
beni immobili lasciati dal defunto cav. canonico Ranieri Della Pace o Paci, e fu provvisoriamente aggiudicato il I • lotto per il prezzo
di L. 2,900, il 20 lotto per il prezzo di lire
2,000, ed il 3' lotto per il prezzo di L. 6,665.
Si fa luogo ora all'aumento del sesto, ed
il termine utile andrà a scadere alle ore 12
meridiane del di 8 gennaio corrente.
Prezzi delle grasce vendute in Pontedera
nel mercato del d1 2 gennaio 1884.
18,47
17,10
18,47
17,10
17,10
16,42
21,00
22,00
22,00
10,95
1' ettol.
13,68
10,27
I 4,37
8,89
8,20
9,50
8,89
55,00
45,00
22,57
21,20
I' ettol.
17,78
13,68
.
7,60
Detti esteri Saggina Miglio
Panico 1.a q. Detto 2.a q
>>
Olio di 1.a q. per ogni ett.
Detto cE 2.a Detto da lumi Farina di castagne
i .'atate, il quintale.. .
Vino del Piano di Pisa I .a
q. ogni ettolitro, nuovo.
Detto 2.a . . . . •
Fieno 1.a q. il quintale .
Detto di 2.a Paglia, ii quintale. . . Detta a manne il quintale 7,50
13,00
19,15
17,78
143,65
125,67
89,47
32,89
24,11
7,00
6,00
3,00
gerente resp.
Provincia di Pisa
COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO
,
•
ettol.
.
PASQUALE FINALI,
— Quest' oggi si chiudono la mostra dei
OSSERVATORIO METEORICO della scuola
saggi di disegno e quella dei lavori femminili
superiore di agraria della R. università
Esaminando i lavori della scuola di ricamo
degli al unni delle scuole comunali.
di
Pisa.
sono da notarsi fra quelli in bianco le federe
Non possiamo però fare a meno di conIl ba.ronn-Iro è ridotto a (r.
eseguite dalle alunne Arieti Elena, Marchi
statare come anco in quest' anno siasi verifi Altezza della stazione sul livello del mare: tm tri IO.
Ada,
Leoni
Ida,
Piantoni
Costanza,
Maggini
cato un nuovo incremento sia nelle singole
tiJ
Amelia, Mariani Corinna, Puntoni Ida, ed i
scuole di disegno sia in quelle dei lavori femfazzoletti eseguiti dalle alunne Del Monte Ceminili.
t 32
sira, Venturini Enti chetta, Luxardo Virginia
E per quanto non figurassero alla mostra
di quest'anno i migliori lavori, quelli cioè che e Gherarducci Ada.
alla esposizione di Torino procurarono alla
Tra i lavori in colore si distinguono le DECEii n. . 9°2 761,02 5,64 66
E
4
31 •9
11"8 762,02 7 ,48 73 NNE4
scuola tecnica industriale e a quella di lavori
magnifiche poltrone eseguite dalle alunne BuI
suo 75.1,06 6,77 83
SSE2
femminili, una delle più alte onorificenze, la calossi Clarissa e Boerio Rosina, i due tavoli
ani.
GENNAIP
9
5'8
765,03 6,36 91 ONOI
medaglia d'oro, per essere i medesimi stati
delle alunne Lorenzetti Quintilia ed Alessandri
11"8 764,01 7.71 74NO1
9
;•6
destinati dal ministero di agricoltura, industria
Bianca, il guanciale della alunna Carnecchia
765,01 5,9e 75ESE
5
e commercio, a comparire alla esposizione inMaddalena, e per ultimo, ma superiore a tutti,
9 Hu
6°4 766 08 4,75 65
E5
:3t 10 0 0 : 66.O8 5,04 55
E5
ternazionale di Anversa, pure la mostra stessa
il quadro ad imitazione di litografia rappre- 2
9posis
5•4 766,07 5.14 75SSE
ha
fatto
conoscere
alla
cittadinanza
pisana
sentante
una
testa
di
donna
eseguito
dalla
Dicem.
31Gen. 12
wass. 14°0138
12'85
che le speciali onorificenze ottenute dalle due
alunna Gori Evangelina, lavoro finatnente conT e I II pe r i r a
t min.
40
404'9
scuole a Torino furono davvero ben meritate.
dotto da sembrare un vero disegno.
STATO DEI. e1li.:1.0.
Meritano infatti speciale menzione nella
Passando ad esaminare i lavori di trine
Dicembre 31. Parzialmente coperto.
scuola di ornato e plastica i lavori in creta
Gennaio l Idem.
sono rimarchevoli un ventaglio di trina a fuIdem.
Gennaio 2.
ed in gesso degli alunni Pistoresi Angiolo,
selli eseguito dall'alunna Alessandri Bianca
Baldocchi Michele e Zarri Giuseppe, quelli di
un velo per testa di trina a fuselli dell'Alesornato degli alunni Madrigali Luigi e Baldocsandri stessa; un fazzoletto di trina ad ago
ATTI GIUDIZIARII
chi predetto. fm,
dell'alunna Del Monte Cesira; un fazzoletto
Nella scuola di figura sono da encomiarsi
di trina ad ago dell'alunna Inverardi Maria;
Sunto degli atti legali inseriti nel n. 104
i lavori degli alunni Brunelli Silvio, Luperini
un 0.urnciale di trina ad ago
o dell'alunna Ales(30
dicembre)
del Supplemento al foglio peGiulio, Mannocci Galileo, Cordoni Ranieri e
sandri Pia ; un velo per testa di trina a furiodico della R. prefettura di Pisa.
Chini Luigi.
selli dell'alunna Di Ciolo Chiara; un guanciale
— La signora Giuseppa Angiolo Acerbi,
Nella scuola di disegno architettonico e
di trina a fuselli dell'alunn1 Ferrando Ilda
vedova di Ettore Renai, nella sua qualità di
costruttivo giova ricordare i saggi degli alunni
un fazzoletto di trina ad ago dell'alunna Marmadre ed avente patria podestà sul di lei
tiglio minorenne Giuseppe Renai, ha dichiarato
Zarri Giuseppe, Pistoresi Angiolo, Marini
chetti Dina; un piumino di trina a fuselli
nella
cancelleria della pretura del 10 mandaLuigi e Giatinessi Egisto.
dell'alunna Nistri Teresa; un colletto di trina
mento di Pisa, di accettare con benefizio di
In quella poi di pittura decorativa, abil- ad ago dell'alunna Piegai Gemma; un portainventario la eredità relitta dal fu Antonio
mente diretta da quell' egregio artista che è
guanti di trina ad ago dell'alunna Pellegrini
Rapai, morto in Pisa il 18 dicembre scorso.
h. e O.
Grano gentile rosso La qual- Detto di 2.a Detto bianco 1.a q.
Detto di 2 Detto mazzocchio 1.a qual.
Detto di 2.11
Detto di Livorno .
Detto grano grosso buono .
Detto di Maremma il quintale da Detto provenienza lombarda
il quintale da .
Detto Romagna da.
Segale . ..
Segalato . . .
Vecce schiette
Orzo nostrale
Detto estero
Fave nostrali
Dette estere Dette orzate
Mescolo Avena di Maremma, laurei la
Detta mista o bianca
.
Granturco di 1.a
Detto di 2.a . .
Riso 1.a q. il quintale
Detto di 2.a Fagiuoli bianch i gr. I a q. .
Detti mezzani . .
Detti tondini .
Detti
Ceci cremici Avviso di concorso.
In esecuzione del deliberato consiliare del
dì 24 ottobre 1884 col quale viene istituita
una seconda condotta medico chirurgica in
Rosignano Maritti tuo ( sezione tramontana ponente ) a tutta cura gratuita, e con l'annua
retribuzione di 14. 2,400 pagabili a dodicesitui
posticipati, il sottoscritto ne dichiara aperto
il concorso. Gli aspiranti faranno pervenire
a questo utfizio a tutto il 20 gennaio corrente.
le loro domande in carta legale, corredate do
seguenti documenti
1. Fede di nascita,
2. Certificato di moralità,
3. Certificato penale,
4. Certificato di sana fisica costituzioue,
5. Diploma di laurea in medicina e chirurgia. Ogni altro documento atto a comprovare 1' indoneità e i I merito.
L'eletto sarà vincolato all'osservanza del
capitolato generale d'oneri con nuova circoscrizione delle quattro condotte del comune,
ostensibile nella segreteria comunale.
Rosignauo Marittimo, dalla residenza municipale.
Li l° gennaio 1884. Il sindaco
A. PARADOSSI.
+10■1•••••11
Madame
d'Inghilterra, aneh' essendosi stabilita in Pisa dà lezione
di lingua inglese. Chi volesse approfittarne si
diriga, dopo le due, all'indirizzo: casa decollaritti lungarno regio.
nunzia
Pisa, Tipografia Vniinumhi 1895
P
POCA M
PER L'ESAME O'1DONEITA
•
Scatola
NECESSARIO A CONSEGUIRE L' INSCRIZIONE NELL'ALBO DEI NOTAR! ASPIRANTI,
PASTIGLIE
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O rua
M A, 1\T "T__T :E i=
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LE TANTO RINOMATE
1,50.
L.. 1,50.
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L. 1.
ALLA CODEINA
ci el Do tt. 13 E C I I E 42
---
-
COMPILATO A CURA DEL D r AUGUSTO ROSSINI
0(1a non confondersi colle numerose imitazioni molte volte dannose)
Segretario del Consiglio notarile di Pisa, Notaro accreditato pel servizio del Debito pubblico
g e già Segretario ed Uffiziale di Stato civile nel Comune di Pisa
GUARISCONO:
LA TOSSE soffocazione negli asmatici e nelle persone
eccessivamente nervose a causa d' indebolimento generale per
nervosa secca e convulsiva che produce
.
-
11 libro consta di un volume in 8' grande ,di pag. .xv1-048, e si spedisce franco in pacco
potale, a chi ne faccia richiesta, dietro invio di un vaglia di L 10,00.
Al dott. Augusto Rossi& notar° a Pisa
Le richieste ed i vaglia debbono dirigersi
abuso delle forze vitali o per lunghe malattie.
LA TOSSE etisia. Colle pastiglie del dottor Becher
se ne riducono gli accessi che tanto contribuiscono allo sfinirauca, sintomo di catarro polmonale e di
LA Toss E
ferma ( o as i n i n a ) c l ie a s s zi le vcoomn i i n s i s t e r i z a
TOSSE
LA
tenza e sputi sanguigni.
TOSSE d i raff re d d o re s i a re ce ntea che,a,deel
.LA
sistema nervoso.
mento dell' ammalato.
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re in giudizio contro i contraffatori, a garanzia del pubblico. •
applica la sua firma sulla fascetta e su/I' istruzione e avvisa
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E
1° .A 1\1 A
)
ce
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alle Farmacie Zini, Serafini. VOLTERRA Bovari. VIAREGGIO
Belloni Pasquinelli. — LUCCA Farmacia Gethignati,"cotidotta da
Galgani. PIETRASANTA Magri, Francesconi. — MASSA Ghiappe.
CARRARA Orlandi.
Matal!
8 DIPLOMI D'ONORE
delle primarie
E
AUTORITÀ
mediche. 'h
Si vende in tutte le primarie fai.niacie é drogherie del regno, el),
tengono a disposizione del pubblico un libretto che raccoglie i più: recenti
Certificati rilasciati ditlle autorità mediche italiane.
NON PIO AMIDO INGLESE
AMIDO NAZIONALE
11113» ALT MAL di-11>
IE ~o" 411CD
QUALITÀ SUPERLATIVA
della fahltwie:-1,
31AALA.CALIFt,N12,
Premiati con medaglia alle esposizioni di Parigi 1878 --- Milano 1881
-
`Frovasi in vendita nei negozi della Ditta Fratelli Iartin Wedard in
Pisa a L. 1, '20 il chilogrammo. Pei signori rivenditori abbuoni da convenirsi.
a
con relativa istruzione.
NUMEROSI
Essa supplisce alt' insufficienza 'del latte materno, facilita 'Un
slattare, digestione facile e completa. Vien usata anche .vantag,
giosamente, negli adulti come alimento per gli stomachi
Per evitare le numerose contraffazioni esigere su ogni scatola
la firma dell'INVENTORE.HENRI NEsT1,2 VEvgy'(§tiisse).
Contro la Blenorragia (scolo) recente e cronica, fiori bianchi etc.
Si vende in tutte le primarie Farmacie a L. 1,50 la bottiglia
DI CUI
ALIMENTO COMPLETO PE! BAMBINI
O
-
Dietro le numerose esperienze istituite da abili Medici, essendo
oramai accertato che il catrame purificato col sistema Paneraj oltre
ad essere un ottimo rimedio contro le affezioni catarrali degli organi
del respiro, spiega ancora in modo sorprendente la sua azione sulle
muccose della Vessica e di tutto l' apparato genito-orinario, era naturale il supporre che una soluzione concentrata di esso, appositamente preparata con l' aggiunta di qualche leggiero astringente,
\ dovesse recare i medesimi benefici effetti alla muccosa dell' uretra
affetta da blenorragia, portandola in contatto diretto della parte
ammalata col mezzo di ripetute lavande o iniezioni.
I fatti convalidarono pienamente questa logica induzione, e la
unezione Panerai di Catrame Purificato serve mirabilmente a
guaire la blenorragia, senza esporre chi ne fa uso, ai pericoli e agli n
inconvenienti, ai quali vanno incontro coloro che adoperano le tanto
vantate iniezioni caustiche, che per lo più contengono sali di Piombo,
di Mercurio o d'Argento. t I
CERTIFICATI
8 MEDAGLIE D'ORO
DEL CHIMICO FARMACISTA
I
21 RICOMPENSE
Gil
i\SSETIM131)7, .1150 STM71
7
'
Tsikut
tPRGICI
delle principali fabbriche d'Inghilterra, Germania e Francia che si vendono a prezzi di fabbrica.
PASTIGLIE PER LA TOSSE, ELIX1R DI CHINA
.
e deposito di ogni sorta di Specialità medicinali Nazionali ed Estere.
DEPOSITO DI VINI FINI NAZIONALI ED ESTERI, RUM e COGNAC marche superiori
Alla FartnaciA e Drogheria C. Paladini. Lungarno 'regio pres,: il ponte nuovo in Pisa.
13 R F'_,ZZI INIODERATISSIMI.
-
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Anno XXI, num. 2. ID0NEENICA. 4 gennaio 1885. PARTE