L’attività fisica come
farmaco per il Diabete
dell’adulto
Empowerment della Persona
XIII Conferenza Nazionale della Rete HPH
Reggio Emilia - 24-25-26 settembre 2009
L’esperienza di Ferrara
Primi risultati
Figura 1
20
10
0
km al giorno
0
-10
5
10
y = -0,9x
-20
Figura 2
20
10
km al giorno
0
-10
0
5
10
y = -1,4x
-20
Figura 3
20
10
km al giorno
0
-10
-20
Figura 4
0
5
y = -0,97x
10
Nella provincia di Ferrara 17.000 persone sono affette da diabete di tipo 2.
E’ dimostrato che l’attività fisica ha
effetti preventivi e terapeutici su questa patologia.
Per tale ragione l’Azienda USL di
Ferrara ha avviato un progetto che
prevede che i Medici di Medicina
Generale prescrivano attività motoria
ai propri pazienti diabetici.
A tali pazienti seguiti con continuità da
oltre 4 anni e monitorati con visite
ambulatoriali periodiche viene consegnato il libretto “L’Esercizio Fisico
come Farmaco” che contiene informazioni su tipo, intensità, durata e frequenza dell’attività fisica da svolgere.
Viene inoltre consegnato un contapassi per misurare l’attività fisica che il
paziente registra giornalmente su un
diario ad hoc. In occasione delle visite
periodiche abituali il paziente arruolato
consegna al medico curante i dati sull’attività fisica svolta. Il curante registra peso corporeo, indice di massa
corporea, circonferenza addominale,
pressione arteriosa sistolica e diastolica, frequenza cardiaca a riposo, valori
ematici di colesterolo totale LDL e
HDL, trigliceridi oltre a glicemia di
base e emoglobina glicosilata, indici di
cui sono noti i valori di partenza.
Il progetto, avviato nel Gennaio 2009,
hanno per ora aderito 141 MMG che
a Giougno 2009 avevano arruolato
1200 diabetici. Il coinvolgimento di
altri medici di famiglia e l’arruolamento
di altri pazienti continua tuttora.
In questo poster presentiamo i Km
percorsi giornalmente (Fig. 1), le variazioni di pressione diastolica (Fig. 2), di
pressione sistolica (Fig. 3) e di circonferenza addominale (Fig. 4) in funzione
della quantità giornaliera di esercizio
svolto, registrate a tre mesi dall’avvio
del progetto da 5 MMG in 103 loro
pazienti.
E’ atteso il miglioramento di tutti gli
indicatori proporzionale all’attività fisica
praticata nonchè la riduzione delle
complicanze del diabete e del rischio di
contrarre malattie cardiovascolari.
Prevista inoltre la riduzione del consumo dei farmaci e dei trattamenti sanitari.
Autori:
Francesco Conconi
Orazio Buriani
Claudio Casaroli
Simonetta Beccari
Fosco Foglietta
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Attività fisica come farmaco