Camera di Commercio di Genova Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione INFORMAZIONI GENERALI********************************* 8.514.876,6 km2 191.480.630 abitanti (luglio 2009) Portoghese (ufficiale), spagnolo, inglese, francese Cattolici (73,8%), protestanti (15,4%), altri (3,4%), atei (7,4%) Brasilia Repubblica Federale Real brasiliano (BRL) 1 euro = 2,4248 BRL (marzo 2010) SUPERFICIE POPOLAZIONE LINGUA RELIGIONE CAPITALE FORMA ISTITUZIONALE UNITA’ MONETARIA TASSO DI CAMBIO Fonte: Business Atlas 2010 - Assocamerestero 2 INFORMAZIONI GENERALI********************************* G GO OV VE ER RN NO O Il Brasile è uno Stato dell’America meridionale; quinto Paese al mondo per estensione territoriale, è stato scoperto nel 1500 dai Portoghesi, dai quali si è reso indipendente nel 1822. Dopo l’indipendenza, si sono alternate fasi democratiche a regimi dittatoriali, nati a causa degli aspri conflitti interni, delle ricorrenti situazioni di difficoltà economica ed anche delle grandissime differenze tra i vari strati della popolazione. Da Impero del Brasile, la nazione nel 1889 si è trasformata in Repubblica, dal 1891 di tipo presidenziale con assetto federale. Attualmente il Brasile è una Repubblica federale comprendente 26 Stati (più il distretto federale di Brasilia), i quali sono convenzionalmente raggruppati in 5 grandi regioni: nord (circa 13 milioni di abitanti), nord-est (circa 50 milioni), sud-est (circa 75 milioni), sud (circa 26 milioni) e centro-ovest (circa 12 milioni); gli Stati più importanti sono: Sãn Paulo, con capitale omonima, Minas Gerais, con capitale Belo Horizonte, Rio de Janeiro, con capitale omonima, e Bahia, con capitale Salvador. Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento (Congreso Nacional), composto dal Senato federale e dalla Camera dei deputati. Il Senato è composto da 81 membri che restano in carica 8 anni e vengono rinnovati ogni 4 anni, una volta per 1/3 e quella successiva per i 2/3. La Camera dei deputati è costituita da 513 membri eletti ogni 4 anni. Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente della Repubblica e dal Vice Presidente, eletti a suffragio universale diretto ogni 4 anni; dal 1° gennaio 2003 e fino alle elezioni di ottobre 2010, il Presidente in carica è stato Luiz Inacio Lula da Silva. La Costituzione brasiliana non prevede un terzo mandato, infatti le elezioni presidenziali svoltesi il 3 ottobre 2010, cui è seguito il ballottaggio del 31 ottobre, hanno proclamato Presidente della Repubblica la candidata del Partito dos Trabalhadores (Partito dei Lavoratori) Dilma Roussef; la prima presidente donna del Brasile e pupilla del governatore uscente ha avuto la meglio sul rivale socialdemocratico Josè Serra. Il potere giudiziario di grado più elevato è esercitato dalla Suprema Corte federale/Tribunale Superiore di Giustizia, composta da 11 giudici nominati dal Presidente su approvazione del Senato, e dal Tribunale Superiore Militare. L’ordinamento giudiziario è basato sul sistema di diritto europeo continentale (romano). Ogni Stato ha poi una propria Costituzione ed istituzioni amministrative, legislative e giudiziarie proprie; è, infatti, dotato di un Governatore che detiene il potere esecutivo e di un’assemblea a cui spetta il potere legislativo. Politicamente il Brasile rimane stabile; nel corso degli ultimi anni il Paese sta assumendo la leadership dell’area latino-americana, ponendosi come abile interlocutore degli Stati Uniti e delle potenze occidentali in virtù di una politica moderata ed affidabile, oltre ai buoni risultati ottenuti sul piano economico. 3 INFORMAZIONI GENERALI********************************* Lo Stato brasiliano nel dicembre del 1995 ha stipulato con l’Unione Europea un accordo quadro interregionale di cooperazione, con l’obiettivo di consolidare i legami ed in previsione di un patto d’associazione; recentemente, la politica commerciale e doganale brasiliana, pur continuando a concentrarsi sugli accordi di blocco, ha focalizzato le proprie attenzioni sui patti diretti con l’Unione Europea, con la quale il Brasile è riuscito ad ottenere risultati notevoli circa la riduzione dei dazi d’accesso al mercato europeo. Il potenziale di mercato della nazione è decisamente interessante per le imprese italiane e straniere, essendo il 7° bacino di consumo a livello mondiale e porta d’ingresso ai mercati del Mercosur, il Mercato Comune del Sud America, che ha avuto origine con la stipulazione del Trattato di Asunción e di cui il Brasile fa parte con Argentina, Paraguay, Uruguay e Venezuela, ai quali si aggiungono Cile e Bolivia con accordi d’associazione. Il Paese, dalla sua indipendenza, è stato sempre molto attivo nei rapporti internazionali, infatti fa parte anche dell’ONU, dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), del BID (Banco Interamericano di Sviluppo) e dell’ALADI (Associazione Latinoamericana d’Integrazione), che prevede riduzioni dei dazi per i Paesi membri (Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela). Infine, il Brasile ha recentemente accresciuto la propria statura internazionale attraverso la partecipazione al gruppo BRIC, insieme con India, Russia e Cina. 4 ECONOMIA********************************************* S SIIT TU UA AZ ZIIO ON NE EE EC CO ON NO OM MIIC CA AG GE EN NE ER RA ALLE E La recente congiuntura economica sembra confermare che il Brasile è in condizioni migliori, rispetto a molti altri mercati emergenti, nel fronteggiare le conseguenze della crisi economica e finanziaria globale. Nel corso del 2009, infatti, il Paese è definitivamente uscito dalla fase recessiva che lo aveva colpito a causa della crisi internazionale. Nonostante la pronunciata fase di ripresa, iniziata durante il secondo trimestre del 2009, la crescita complessiva del PIL nell’arco di quell’anno è risultata leggermente negativa (-0,2%), secondo i dati diffusi dall’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE). Attualmente il Brasile è comunque considerato in condizioni tali da poter riprendere la dinamica della crescita interna interrotta dall’escalation della crisi finanziaria mondiale, manifestatasi a fine 2008; al contrario, non è previsto che si verifichino condizioni estere così favorevoli come nel periodo compreso tra il 2006 ed il mese di settembre 2008, quando il PIL interno era in media del 5,2% annuale. L’analisi dal lato della domanda mostra che nel corso del secondo semestre 2009 i consumi delle famiglie, che rappresentano oltre il 60% del PIL, hanno continuato a crescere (+4,9%); anche la spesa per consumi delle amministrazioni pubbliche, che assorbe una quota del 20% della domanda, ha registrato tassi di crescita positivi. Tornano a crescere in maniera significativa gli investimenti in capitale fisso, con un aumento di oltre l’11% rispetto al primo semestre. Rapportando il primo al secondo semestre 2009, la componente estera ha, invece, fornito un contributo negativo al PIL, infatti la dinamica delle importazioni è risultata più vivace (+11,6%) rispetto a quella delle esportazioni (+6,4%). Nel periodo compreso tra gennaio ed ottobre 2009, infatti, i proventi delle esportazioni hanno subito una contrazione del 26% annuale, mentre la spesa all’importazione è scesa del 30%. Dal lato dell’offerta il settore dei servizi ha continuato a registrare tassi di crescita positivi, con un aumento del 2,4% rispetto al primo semestre; esso, durante il periodo recessivo, era stato sostenuto dalla crescita dei redditi reali. Il valore aggiunto dell’industria ha registrato una netta ripresa, con una performance del 5,8% rispetto al semestre precedente. Il tasso di disoccupazione è calato da livelli superiori all’8% nella prima metà dell’anno al 6,8% di dicembre 2009. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione è calata nel corso del 2009, passando da una media del 5,5% nel primo semestre al 4,4% nel secondo; tale andamento deflattivo è stato reso possibile grazie alla contrazione della domanda domestica ed all’abbassamento della pressione sui prezzi al produttore, avvenuti all’inizio dell’anno in esame. 5 ECONOMIA********************************************* PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI 2008a 2009b 2010c 2011c PIL PIL nominale in bn US$ PIL nominale in bn BRL Crescita reale del PIL (%) 1.575,2 2.890 5,1 1.499 2.994 0,2* 1.835 3.237 4,8 1.890,1 3.483 4,5 Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati Consumi del Governo 5,4 5,6 2,6 3 4,6 4,1 4,9 2,5 5,8b -2,5 4 4 Origine del PIL (% reale) Agricoltura b Industria 4,3 -5,5** - - Servizi 4,8b 2,6** 3,9 4,7 7,9 8,2 7,8 7,3 -1,6b -3,2 -3,1 -2,1 5,5b 4,5 4,8 4,8 3,9b 1,2 1,7 2,7 38,8b 46,4 47,5 45,5 5,9 4,1 4,5 4,3 13,7 -2,4 2,5 3 47,3 45 42 38 24.836 197.943 -173.107 -16.690 -40.562 25.567 159.563 -133.996 -15.603 -29.112 9.479 174.252 -164.773 -17.461 -35.610 -2.961 187.613 -190.574 -20.267 -40.169 4.224 4.122 5.232 5.580 -28.192 -15.026 -38.360 -57.817 Tasso di (media %) disoccupazione Indicatori fiscali (% PIL) Bilancio del Governo centrale Pagamenti interessi di debito del Governo centrale Bilancio primario del Governo centrale Debito netto pubblico Prezzi e indicatori finanziari Prezzi al consumo (fine periodo %) Prezzi alla produzione (media %) Tasso d’interesse di prestito (media %) Conto corrente (mld US$) Bilancia commerciale Merci: export fob Merci: import fob Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Bilancia dei trasferimenti di conto Bilancia in conto corrente 6 ECONOMIA********************************************* Riserve internazionali (mld US$) Totale delle riserve internazionali a Attuale. b 193.784 228.464 257.237 281.905 Stime Economist Intelligence Unit. c Previsioni Economist Intelligence Unit Fonte: IMF – International Financial Statistics *Fonte: Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) ** Fonte: Business Atlas 2010 – Assocamerestero S SE ET TT TO OR RII Obiettivo fondamentale del Brasile è diminuire la dipendenza dalle importazioni, grazie alle immense risorse naturali ed al clima mite favorevole ai più svariati tipi di coltivazione agraria che lo rendono particolarmente attrattivo nel settore industriale e commerciale. Il processo d’industrializzazione è stato accompagnato dalle politiche commerciali liberistiche solo a partire dagli anni ’90, creando un gap tecnologico rispetto agli altri Paesi in via di sviluppo od industrializzati. Lo Stato brasiliano presenta una struttura economica diversificata e con livelli di sviluppo ben differenziati. La maggior parte dell’industria e l’attività terziaria sono concentrate nel sud e sud-est, mentre il nord-est è la regione storicamente più arretrata. Agricoltura La dotazione di risorse naturali è notevole: ricchi giacimenti minerari, terreni fertili e foreste che si estendono su un’area pari al 40% del totale pongono il Brasile in una posizione di vantaggio competitivo nella lavorazione di prodotti agricoli e primari, inclusi ferro ed acciaio. La produzione agricola non è al massimo delle proprie potenzialità, in quanto solo in minima parte vengono usate le tecnologie moderne per la coltivazione; essa ha continuato a contrarsi anche a causa della siccità e del maggior costo degli input (-2,3% nel secondo semestre 2009, rispetto al precedente). Diverse risorse agricole brasiliane sono particolarmente importanti nella produzione mondiale: caffè (di cui il Paese è il primo produttore mondiale con l’85% di produzione della varietà caraibica), soia e canna da zucchero (di cui il Brasile è il secondo esportatore mondiale), cacao, manioca, granoturco, riso e frutta. Risorse energetiche Il Brasile è dotato d’importanti giacimenti petroliferi (i terzi per dimensione nel Sudamerica, dopo il Venezuela e il Messico), pur restando importatore netto di petrolio. Il giacimento petrolifero scoperto a Tupi (250 km all’interno di Rio de Janeiro) possiede riserve sfruttabili valutate fra i 5 e gli 8 miliardi di barili; il suo sfruttamento consentirebbe al Brasile di entrare nel rango dei primi 10 esportatori al mondo nel medio-lungo termine. 7 ECONOMIA********************************************* Nel settembre 2009 il Governo ha presentato in Parlamento una proposta che mira ad accrescere il controllo statale sulle riserve petrolifere. Industria L’industria brasiliana è la più progredita fra i Paesi dell’America Latina, anche se nell’arco del 2009 ha registrato complessivamente una perdita pari al 5,5%. I settori più importanti sono quello chimico e farmaceutico, agroalimentare, tessile ed abbigliamento, metallurgico, macchine ed apparecchi elettrici ed elettronici ed i comparti delle telecomunicazioni, dei trasporti, delle calzature, e della gomma e carta. La rilevanza dell’industria brasiliana è confermata dai buoni risultati conseguiti nel settore dell’aeronautica, dove è riuscita ad ottenere una parte consistente del mercato dell’aviazione mondiale. La forza del settore agroalimentare è legata allo sviluppo di collegamenti tra industria alimentare e settore agricolo; l’industria alimentare è molto efficace ed in grado di produrre beni di basso prezzo con standard di qualità abbastanza elevati. L’agroindustria ha registrato, durante il 2009, una perdita pari al 5,2%, nonostante l’aumento del prezzo internazionale delle commodities. Anche l’industria estrattiva è stata colpita dalla crisi, ma è riuscita a mantenere una buona performance grazie alla domanda cinese; inoltre, essa può contare sulla presenza di numerosi giacimenti minerari di particolare rilevanza, come quelli di ferro (85 miliardi di tonnellate), bauxite, rame, manganese, cisti bituminose e nichel. Il Brasile vanta poi un grande potenziale idroelettrico che garantisce circa il 95% del suo fabbisogno di energia elettrica. Servizi Il settore terziario è cresciuto fortemente negli ultimi anni, modificando profondamente le proprie caratteristiche: inizialmente, infatti, prevalevano i servizi a basso valore aggiunto in cui potevano essere impiegati lavoratori senza qualifica; la trasformazione è avvenuta a favore del comparto finanziario e dell’impiego di professionisti con retribuzione elevata. Infrastrutture e trasporti La rete ferroviaria copre circa 28.500 km, mentre la rete stradale si estende per circa 1.725.000 km, non sempre asfaltati. I maggiori aeroporti si trovano a San Paolo (Guarulhos e Congonhas), Rio de Janeiro (Santos Dumont e Galeão) ed a Belo Horizonte (Confins). IIN NT TE ER RS SC CA AM MB BIIO OC CO OM MM ME ER RC CIIA ALLE E La bilancia commerciale brasiliana nel 2009 ha risentito della crisi internazionale; nel complesso, ha fatto registrare un avanzo pari miliardi di dollari. Per la prima volta dal 1978, le esportazioni dei base hanno superato quelle di manufatti, una tendenza destinata a 8 economica a circa 25 prodotti di continuare ECONOMIA********************************************* grazie alla buona performance delle esportazioni brasiliane, guidate dalla vendita di materie prime verso la Cina. Le importazioni sono diminuite del 26,1% rispetto al 2008 e si sono attestate ad un valore prossimo a 128 miliardi di dollari. Il 46,8% è stato rappresentato da prodotti intermedi e materie prime (prodotti chimici e farmaceutici per l’industria, minerali e pezzi di ricambio), il 23,3% da beni di capitale (macchinari industriali, macchine per ufficio e pezzi di ricambio), il 16,9% da beni di consumo (automobili, prodotti farmaceutici e beni alimentari) ed il 13% da lubrificanti e combustibili. Le esportazioni hanno fatto registrare una diminuzione leggermente più contenuta (-22,7%), attestandosi in termini valutari su 153 miliardi di dollari. Le materie prime ed i prodotti intermedi (beni alimentari e minerali) hanno rappresentato oltre il 58% del valore complessivo; seguono i beni di consumo (beni alimentari, bevande e tabacchi) col 20,4%; i beni di capitale costituiscono il 10,5% ed i lubrificanti e combustibili l’8,9%. IIN NT TE ER RS SC CA AM MB BIIO OC CO OM MM ME ER RC CIIA ALLE EC CO ON N LL’’IIT TA ALLIIA A Il Brasile è attualmente il Paese latino-americano con cui l’Italia intrattiene l’interscambio commerciale più intenso, superiore a quello con l’Argentina, da sempre il principale partner dell’area. Lo Stato brasiliano è, infatti, l’unico tra le nazioni sud-americane a figurare tra i primi venti partner commerciali del nostro Paese. R RIIS SC CH HIIO OP PA AE ES SE E Nella classifica del rischio Paese, aggiornata ad ottobre 2009, la SACE colloca il Brasile nella categoria di rischio (o categoria OCSE) numero 3 su 7 (dove 0 è il rischio nullo e 7 il rischio massimo); tale categoria indica il grado di rischiosità, ovvero la probabilità che si verifichi un default. Le condizioni d’assicurabilità SACE riguardo il rischio sovrano, privato e bancario, conoscono un’apertura senza condizioni. P PR RO OS SP PE ET TT TIIV VE E FFU UT TU UR RE E Nel 2011 gli investimenti reali potrebbero tornare ai livelli del 2008, anno in cui la crescita economica venne interrotta dall’incalzare della crisi internazionale; per le esportazioni questo potrà avvenire non prima del 2012. Un più rapido recupero è atteso per le importazioni, in funzione di una domanda domestica alla guida della ripresa economica, di conseguenza entro il 2011 è atteso il passaggio da una situazione di surplus commerciale ad una di ristretto deficit. Dal lato dell’offerta è attesa una risalita della produzione agricola nel biennio 2010-2011. Il settore dei servizi è previsto in rialzo nel 2010-2011, guidato dalla solida crescita del consumo privato. 9 ECONOMIA********************************************* Nonostante la ripresa attesa nel biennio di previsione, ci sono rischi circa il rialzo di una pressione dei prezzi al consumo, contenuta da un ciclo d’austerità monetaria. L’inflazione dovrebbe crescere nel 2010-2011 a causa della ripresa degli aumenti salariali al di sopra di essa, di una crescita dei prezzi al produttore e di altri elementi di pressione peculiari al Brasile, quali l’impatto sui prezzi dei generi alimentari dell’alto costo del credito, della terra e del lavoro. Il salario minimo potrebbe raggiungere un valore superiore all’inflazione nel 2011. Le riserve dovrebbero essere più che doppie rispetto alle necessità di finanziamento estero lordo. Le banche private hanno iniziato ad espandere il portafoglio crediti, in un contesto di normalizzazione del credito; inoltre, i consumi privati e la crescita del PIL dovrebbero iniziare ad incrementare di nuovo durante il biennio di previsione. Nella versione completa della Guida sono, inoltre, disponibili informazioni dettagliate su: Situazione economica generale Settori Interscambio commerciale ed interscambio commerciale con l’Italia Rischio Paese Prospettive future 10 INVESTIMENTI ESTERI************************************ Il Brasile è la principale destinazione d’investimenti diretti esteri (IDE) in America Latina; Il settore che in quel periodo ha maggiormente beneficiato degli IDE è stato quello industriale col 50,3% del totale, seguito dai servizi (38,5%) e dall’agricoltura, dalla zootecnia e dall’estrazione di minerali (11,2%). N NO OR RM MA AT TIIV VA AS SU UG GLLII IIN NV VE ES ST TIIM ME EN NT TII La normativa principale resta la legge sui capitali esteri del 1962 e successive modifiche; un emendamento del 1995 elimina ogni distinzione fra investimento domestico e straniero. Da tale data, infatti, gli investimenti sono stati aperti agli stranieri anche in alcuni settori in precedenza formalmente chiusi, quali petrolio, miniere, energia elettrica, telecomunicazioni e trasporti interni e, dal 1996, anche nel comparto assicurativo. IIN NV VE ES ST TIIM ME EN NT TII D DA ALLLL’’IIT TA ALLIIA A Le ragioni della modesta partecipazione italiana in termini d’investimento vanno ricercate nei limiti strutturali del nostro sistema produttivo, la cui dimensione aziendale rappresenta un grosso ostacolo per generare processi consistenti e diffusi nel tempo d’investimenti esteri. Casi d’eccellenza si riscontrano tra le imprese italiane di grandi dimensioni. Occorre rafforzare la presenza in loco attraverso partenariati con aziende brasiliane se si vuole continuare a crescere su questo mercato dalle enormi potenzialità. In questi ultimi anni gli investimenti di PMI italiane sono andati moltiplicandosi, segno dell’interesse verso il Brasile e delle possibilità economiche che il Paese offre per chi si presenta con piani seri ed articolati. Infatti, il numero di aziende italiane che ha aperto una filiale brasiliana, tra commerciale e produttiva, è quasi raddoppiato, passando da poco più di 120 ad oltre 300. Oggi il motivo per cui un’impresa italiana decide di spostare una parte o la totalità della sua produzione risiede nell’opportunità di poter produrre in un mercato protetto in cui la domanda crescente sta offrendo opportunità di conquistare sempre maggior spazio. Z ZO ON NE E FFR RA AN NC CH HE EE EP PA AR RC CH HII T TE EC CN NO OLLO OG GIIC CII In Brasile sono giuridicamente approvate 8 free trade zone di cui 4 sono operative dal 1994: Manaus e Tabatinga (Amazzonia), Macapa/Santana (Amapà) e Guajaramirim (Rondônia, al confine con la Bolivia). Sono in corso d’attivazione anche le zone franche di Bonfim e Paracaima in Roraima, Brasiléia in Acre ed Epitaciolândia in Rondônia. La più importante è quella di Manaus, che è anche la più estesa di tutto il continente ed è stata creata con la legge n. 3173 del 6 giugno 1957, ratificata 11 INVESTIMENTI ESTERI************************************ col decreto legge n. 288 del 28 febbraio 1967. Le agevolazioni fiscali in vigore sono previste fino al 2013 e l’amministrazione è coordinata da un’agenzia di sviluppo regionale, la SUFRAMA (Superintendência da zona Franca de Manaus). Manaus è un’area di libero commercio ed è stata creata con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una regione penalizzata dalle grandi distanze nei confronti dei principali centri commerciali. B BR RE EV VE ET TT TII E EP PR RO OP PR RIIE ET TA A’’ IIN NT TE ELLLLE ET TT TU UA ALLE E Brevetti La proprietà industriale è regolata dalla nuova legge n. 9279/96 e successive modifiche, entrata in vigore nei suoi aspetti sostanziali il 15 maggio 1997, che introduce importanti modifiche alla legge brevettuale precedente (normativa n. 5772/71). Le novità principali riguardano: - l’introduzione del concetto di brevettabilità per i procedimenti farmaceutici ed alimentari; - l’estensione del concetto di brevettabilità per i prodotti chimici, farmaceutici ed alimentari; - l’introduzione della durata di 20 anni per la validità di un brevetto per invenzione. Le condizioni essenziali per la concessione di brevetti sono: novità assoluta, applicazione industriale ed attività inventiva. Un brevetto è considerato nuovo quando il suo oggetto non è compreso nello “stato della tecnica”, che “è costituito da tutto ciò che è stato reso accessibile al pubblico, sia mediante una descrizione scritta o verbale che mediante l’uso o qualsiasi altro mezzo, compreso il contenuto di brevetti in Brasile ed all’estero, prima della presentazione della richiesta del brevetto”, ad eccezione dei casi in cui la garanzia di priorità sia stata richiesta prima oppure nel caso in cui una rivendicazione di priorità sia stata comprovata in conformità alla Convenzione di Parigi. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Investimenti esteri Investimenti diretti dall’Italia Normativa sugli investimenti Zone franche e parchi tecnologici Brevetti e proprietà intellettuale Guida 12 sono, inoltre, disponibili NORMATIVA******************************************** N NO OR RM MA AT TIIV VA AD DO OG GA AN NA ALLE E Sdoganamento e documenti d’importazione Il regime commerciale è stato notevolmente liberalizzato, ma permangono alcuni divieti e prescrizioni. Gli importatori devono essere registrati presso il dipartimento del commercio estero del Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio. Salvo eccezioni, l’importazione delle merci in Brasile è subordinata alla presentazione di una licenza per l’ottenimento della quale l’importatore è tenuto a presentare una fattura proforma rilasciata dal fornitore. La licenza può essere concessa: - automaticamente: previo inserimento dei dati di spedizione nel sistema informatico del Ministero, ossia nel Siscomex (Sistema Integrato del Commercio Estero); - per espressa concessione richiesta per quasi tutti i prodotti agricoli e farmaceutici. Barriere tariffarie Le merci vengono classificate secondo la Nomenclatura Comune del Mercosur (NCM) e la nomenclatura doganale per l’ALADI, basate sul Sistema Armonizzato. La legislazione brasiliana in materia doganale non oppone particolari difficoltà alle importazioni di prodotti italiani; tuttavia, esistono elevate tariffe d’importazione sui prodotti stranieri che rendono spesso non convenienti le nostre esportazioni. Barriere non tariffarie L’Italia ha ottenuto, a fine 2008, la prerogativa del pre-listing, in base alla quale le Autorità italiane possono ora indicare le aziende autorizzate ad esportare nel territorio brasiliano senza attendere lo svolgimento di controlli individuali; tale procedura si applica sia ai prodotti a base di latte che a quelli di carne (con esclusione degli insaccati a bassa stagionatura). Per quanto riguarda i cosmetici, è stato riscontrato un allungamento delle procedure per la certificazione sanitaria di tali prodotti da parte dell’ente governativo ANVISA; si tratta di forme protettive delle aziende locali e di quelle straniere ormai stabilmente insediate nello Stato. N NO OR RM MA AT TIIV VA AS SO OC CIIE ET TA AR RIIA A La riforma approvata con la legge n. 10406 del 10 gennaio 2002 ha comportato una revisione del codice civile ed una nuova visione del diritto commerciale e societario, che sono divenuti parte del nuovo codice civile brasiliano. La principale conseguenza di questa legge è data dalle disposizioni 13 NORMATIVA******************************************** particolari riguardo i nuovi obblighi per gli amministratori che, dal 1° gennaio 2004, hanno dovuto apportare alcune modifiche agli statuti sociali, in particolare per le società a responsabilità limitata. Il codice civile brasiliano prevede e regola diverse tipologie societarie. In base allo scopo, le società si suddividono in: Società lucrative (sociedade empresaria): persone giuridiche che esercitano professionalmente attività economica, organizzata con lo scopo di lucro o di risultato economico e finalizzata alla produzione o scambio di beni e servizi (Società in Nome Collettivo, Società in Accomandita Semplice, Società in Accomandita per Azioni, Società per Azioni e Società a Responsabilità Limitata). Società semplici (sociedade simples), che non esercitano attività economica organizzata, ma perseguono uno scopo mutualistico. La responsabilità dei soci è illimitata fino alla totale liquidazione delle obbligazioni. In riferimento ai soci, le società si dividono in società di persone e società di capitali. N NO OR RM MA AT TIIV VA AT TR RIIB BU UT TA AR RIIA A La Costituzione Federale del 1988 ha stabilito un nuovo sistema fiscale che conferma la competenza in materia al livello federale, ampliando però alcune prerogative ai singoli Stati membri dell’Unione ed ai comuni. La normativa tributaria in Brasile è contenuta nella legge n. 5172/66, comunemente detta “Codice tributario nazionale”. L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPF) è un’imposta federale che grava sulle persone fisiche domiciliate o residenti in Brasile che hanno la disponibilità giuridica od economica di redditi o proventi di qualsiasi natura, comprese le rendite ed i guadagni di capitale, nonché i frutti di beni comprese le pertinenze. L’imposta è generale in quanto non fa distinzione in base alla nazionalità. Essa è dovuta mensilmente in misura progressiva, secondo aliquote predefinite. Nella determinazione della base imponibile occorre tener conto della possibilità di operare deduzioni, nei limiti ed alle condizioni stabilite dalla legge. In generale sono deducibili: i contributi previdenziali, gli assegni di mantenimento e le pensioni di coloro che hanno più di 65 anni. N NO OR RM MA AT TIIV VA AD DE ELL LLA AV VO OR RO O Non è necessario un contratto formale per l’assunzione di un dipendente: la contrattazione verbale è pienamente valida. In qualsiasi ipotesi, però, è imprescindibile la registrazione del contratto di lavoro sulla “Carteira de Trabalho e Previdencia Social – CTPS” (libretto di lavoro) del dipendente. In generale, il lavoratore dipendente è assunto per un periodo indeterminato; i contratti a tempo determinato costituiscono un’eccezione. Tali risultano validi quando la natura dei servizi giustifica la determinazione di un periodo predeterminato di tempo, l’attività imprenditoriale è di natura temporanea o se 14 NORMATIVA******************************************** si tratta di un contratto d’esperienza. In genere, i contratti a tempo determinato non possono eccedere il periodo di 2 anni; nel caso di contratto d’esperienza, il termine è limitato a 90 giorni. Nel 1999 è stato istituito il contratto di lavoro a tempo parziale, il quale permette l’assunzione per una giornata settimanale massima di 25 ore. Il periodo di ferie massimo è di 8 giorni. Nella versione completa della Guida sono, informazioni dettagliate su: Requisiti tecnici e standardizzazione, legislazione etichettatura Normativa doganale Legislazione societaria Normativa tributaria Normativa del lavoro 15 inoltre, per disponibili imballaggio ed SISTEMA BANCARIO************************************** G GE EN NE ER RA ALLIIT TA A’’ S SU ULL S SIIS ST TE EM MA AB BA AN NC CA AR RIIO O Al Consiglio Monetario Nazionale, che opera sotto la supervisione della Banca Centrale del Brasile, spetta la formulazione della politica monetaria e creditizia del Paese. Le istituzioni finanziarie brasiliane sono governate dalle leggi n. 4595 del 31 dicembre 1964 (legge delle banche) e n. 4728 del 14 luglio 1965 (legge del mercato dei capitali). Le istituzioni finanziarie private comprendono: - banche commerciali (in Brasile ne sono operative circa 100, con oltre 9.500 sportelli) e d’investimento: una volta soddisfatti i requisiti applicabili, esse possono operare anche con il cambio; - banche multiple: devono essere costituite da almeno due portafogli, di cui uno deve essere, obbligatoriamente, commerciale o d'investimento; - società di credito finanziamento e investimento; - distributrici di titoli e valori mobiliari; - società mediatrici di valori; - cooperative di credito. S SE ET TT TO OR RE EA AS SS SIIC CU UR RA AT TIIV VO O Le compagnie di assicurazioni hanno bisogno della previa autorizzazione governativa per funzionare; la loro costituzione ed il loro funzionamento sono regolamentati dal decreto legge n. 73/66, regolamentato dal decreto n. 60.459/67, entrambi modificati, e dalle disposizioni specifiche dei Codici Civile e Commerciale, oltre che dalle norme emanate dai seguenti organi: Consiglio Nazionale di Assicurazioni Private (CNSP), Sovrintendenza delle Assicurazioni Private (SUSEP) ed Istituto di Riassicurazioni del Brasile (IRB), oltre alle compagnie di assicurazioni ed alle società di capitalizzazione, agli enti di previdenza privata aperta ed ai mediatori di assicurazioni, tutti autorizzati ed abilitati dalle Autorità competenti. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Generalità sul sistema bancario Settore assicurativo Guida Nella versione completa informazioni dettagliate su: Guida della sono, sono, inoltre, disponibili infine, disponibili Sistema fieristico: enti fieristici e principali manifestazioni in Brasile Indirizzi utili: in Brasile ed in Italia Siti Internet d’interesse 16 Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione C.C.I.A.A. Genova Via Garibaldi, 4 16124 Genova Tel.: +39 010 2704560 Fax: +39 010 2704298 E-mail: [email protected] Sito: www.ge.camcom.it Gennaio 2011 La guida è stata realizzata con la collaborazione della Dott.ssa Valentina Pastorino