“La sua veste diventò sfolgorante… i discepoli videro la sua gloria” (Lc 9) Attraverso lo sfolgorio della luce, intravediamo la gloria, la bellezza (verità-amore) che salva il mondo. Vetrate istoriate policrome e fonte battesimale NON COMMERCIABILE - AD USO INTERNO Parrocchia Spirito Santo Via Picedi Benettini, 14 - 43100 Parma tel.-0521/960809 - fax: 02/7431161 e-mail: [email protected] 1^ edizione - Agosto 2002 VETRA TE POLICR OME IST ORIA TE - PREMESSA VETRATE POLICROME ISTORIA ORIATE NOTE TECNICHE Realizzazione artistica: A. Poli, Verona Vetrate eseguite in vetro soffiato a bocca, ottenuto con sabbia quarzifera, calce, potassio; colorate con materiali nobili, prodotte artigianalmente a mano. Raffinata legatura con tecnica del nastro di lega d’argento. Saldatura con lega di piombo- stagno al 60%. Inserimento dei pannelli così formati fra due cristalli di cui uno anti-sfondamento 4+4. Realizzazione VETRATE anno 2000 – a ricordo dell’Anno Santo. Realizzazione FONTE BATTESIMALE anno 2002 Per una corretta interpretazione delle vetrate occorre una premessa sulla fisiologia dei colori, le loro caratteristiche naturali. Il mondo è tutto a colori: “… come la luce che cade di cosa in cosa e color suscita ovunque si riposa” (Manzoni). La rifrazione della luce solare produce l’arcobaleno, sinfonia di colori. Si distinguono colori primari: rosso, giallo, azzurro; colori secondari (combinati): verde, arancio, violetto; colori terziari: le più svariate mescolanze, sfumature. Ogni colore produce sensazioni diverse; da qui i colori detti “caldi”: rosso, giallo, arancio, ecc. e quelli “freddi”: azzurro, viola, verde, grigio… ecc. L’armonia e la bellezza vengono dall’intreccio di colori caldi e freddi, non contrapposti ma giustapposti. Esattamente come le note in musica (accordi, disaccordi, dissonanze). La natura insegna: ci presenta il verde in basso, a terra: prati, distese d’acqua; il rosso-giallo-arancione in zona intermedia: sole, luce; l’azzurro in alto: spazio infinito. Il bianco e il nero non sono colori propriamente detti. Sono pieno di colore e di vita (il bianco), assenza di luce, buio, vuoto (il nero). Da qui l’uso dei colori nelle vesti e arredi liturgici: il bianco: pienezza di vita, festa, gioia (natale, pasqua, Maria, i santi) il rosso: fuoco, amore, ardore, sangue (pentecoste, martirio) il viola (rosso + blu): penitenza, sacrificio, dolore, speranza (avvento, quaresima) il verde: l’ordinata crescita della vita, la calma dell’ordinarietà (tempo ordinario) Applicazioni generali di queste indicazioni alle vetrate: nelle zone basse: il colore verde della vegetazione e delle distese d’acqua. N.B.: Anche il supporto metallico in basso crea il senso del recinto e fa pensare all’ovile del Buon Pastore attorniato dai pascoli erbosi (Salmo 22) nelle zone alte: l’azzurro ci proietta nell’infinito orizzonte di Dio nelle zone centrali: colori caldi (rosso, giallo, arancio), la luce piena che parte dal basso come chiarore di aurora e manda bagliori in alto (lingue di luce) che scendono e risalgono alla sorgente: Dio. E’ espressamente vietata la riproduzione, stampa, diffusione del contenuto di questo libretto senza previa autorizzazione del parroco della parrocchia stessa. Questo piacevole intreccio di colori dà un senso di illuminazione naturale, come fossimo all’aperto: il verde in basso, l’azzurro in alto e la luce sfolgorante al centro, invitano a pensare che fuori ci sia il sole anche nei giorni di nebbia. -1- TEMATICA DELLE VETRATE Siamo nella Chiesa dedicata allo Spirito Santo: lo Spirito Santo non si presta ad essere ritratto con nessuna immagine (come l’amore, la verità, la bellezza...). Potremo osservare dei simboli (segni) che nel linguaggio biblico sono riferiti allo Spirito Santo: la colomba, il fuoco, la luce. All’esterno del tempio, la torre absidale e il tetto fanno pensare alla colomba che aleggia, stende le ali sui suoi piccoli raccolti nel nido. La torre è la testa, il tetto la distesa delle ali. Questo simbolo lo troviamo anche nel ricamo su stola eseguito da suor Therese Michelle (foto a destra). FONTE BATTESIMALE La stessa struttura richiama la tenda del convegno dove il popolo ebreo si ritrovava nel deserto all’ombra della presenza di Dio. All’interno domina il dipinto della discesa dello Spirito Santo (mt. 4x6 – suor Therese, ‘88): la Pentecoste. La colomba, le lingue di fuoco, la raggiera di luci/colori indicano la presenza dello Spirito Santo con la varietà dei carismi. Maria al centro; vicino a lei i discepoli, il popolo, con i bambini che giocano e, cantando, corrono sulle canne d’organo, simbolo del popolo di Dio. Tutti esultano per l’effusione dello Spirito, divenuti un cuor solo e un’anima sola: è così la nostra Chiesa, simbolo della tenda del convegno nel deserto, dove c’era la Dimora, la presenza di Dio col suo popolo in cammino (la comunità parrocchiale). -2- PLANIMETRIA CHIESA Legenda: i numeri cerchiati corrispondono alle vetrate. - 23 - Dinanzi al tabernacolo ZONA PORTE CHIESA (vetrate nn. 1-2-3; planimetria a pag. 23) In alto, sui tre portali d’ingresso, il mistero della Trinità Vogliamo stare dinanzi a Te mentre ci attiri nel silenzio struggente della Tua dimora. Lasciaci entrare nel segreto nascosto nel cuore del candido pezzo di pane. A Te innalziamo il nostro canto di lode. Vetrata n. 1 : la prima Persona della Trinità, il Padre. “In principio Dio creò il cielo e la terra” (Gn 1,1) Ci hai fatti per Te noi siamo tuoi; l’anima nostra pace non trova finchè in te non riposa. La stella illuminò l’alba del primo giorno e Dio disse: “Sia la luce” (Gn 1,3) Ti contempliamo radiosa giovinezza senza ruga. Il mistero della Tua presenza ci lasci assaporare. Alla pura Bellezza che consola e che salva ci conduci. Amen - 22 - Dal tocco della tua mano, che dalle nubi appare, Padre creatore, tutto deriva: “...separò dalle acque il firmamento” (Gn 1,7) - 3 - Vetrata n. 2 : la seconda Persona della Trinità, il Figlio incarnato. “Venne tra i suoi la luce vera che splende nelle tenebre” (Gv 1,5.9b.11) Anche noi, dissetati, diverremo fontana e potremo a nostra volta dissetare. Col battesimo diveniamo portatori della luce divina. Il cero pasquale, posto al centro, è segno di Cristo luce. Il nostro sorriso, i nostri occhi, il nostro volto, la nostra presenza saranno luce per gli altri. “Ecco, la stella si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino, e, nel vederla, provarono una grandissima gioia.” (Mt 2,9.10) Quelli che camminavano nelle tenebre videro una grande luce, perchè “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.” (Gv 8,12) ed anche “Voi siete la luce del mondo...” (Mt 5,14) “Pose la sua tenda in mezzo a noi.” Il fonte battesimale è il grembo materno della Chiesa che genera e dona la Vita: “Tutti là sono nati”. (Sal 87,4) “Venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.” (Gv 1,11) (grande tenda buia) -4- - 21 - La sorgente d’acqua cristallina scaturisce dove il fascio di luce e fuoco (Spirito Santo) colpisce la roccia; tra le pietre discende la cascata, nascondendosi dietro il pozzo che viene alimentato dall’acqua viva: “chi ha sete venga e beva da me.” (Gv 7,37) Vetrata n. 3 : la terza Persona della Trinità, lo Spirito Santo. “In principio lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.” (Gn 1,2b) Anche gli ebrei che morivano di sete nel deserto furono dissetati. L’acqua che dal fonte zampilla scaturisce dalla pietra viva che è Cristo e diventa fontana, la fontana del villaggio in cui tutti possono trovare ristoro e dissetarsi. Anche Gesù, stanco ed assetato, siede al pozzo e ci attende, promettendoci un’acqua che placherà la nostra sete. “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.” (Gv 4,14) - 20 - “Apparirà l’arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi”. (Gn 9,14b-15) Manderò lo Spirito Santo, come colomba dalle bianche ali aperte, donato a voi Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo -5- ZONA BATTISTERO (vetrate nn.4-5) Ai lati del fonte battesimale in pietra musiva (pag.18 e segg.) il mistero della passione, morte, resurrezione di Gesù. Vetrata n. 4 : passione e morte di Gesù “Tutto è compiuto.” (Gv 19,30) Signore, Tu sei l’amore che sa morire. “Il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra” (Lc 23,44) Per una corretta INTERPRETAZIONE del mosaico occorre RICORDARE TRE PASSI BIBLICI: 1) ”...Gesù [..] fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».” (Mc 1,9-11) Il cielo si apre e in un fascio di luce discende lo Spirito Santo: bianca colomba dalle ali aperte in volo, un gesto di protezione per tutta l’umanità. Il quadruplice fascio di luce, l’apertura alare, la piccola testa reclinata sul petto, richiamano ad un tempo il mistero della croce, della morte, della resurrezione, della pentecoste. “Dal suo costato uscì sangue ed acqua” (Gv 19,34b) 2) “Mosè (nel deserto) alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza...” (la cascata). (Num 20,11) Dal legno della croce discende in rivoli il sangue versato in riscatto di tutti. ...alla realizzazione -6- - 19 - 3) “Tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo.” (1Cor 10,4) ZONA FONTE BATTESIMALE PREMESSA E’ collocato fra le due vetrate policrome (nn. 4 e 5) della passione, morte e resurrezione del Signore. Il fonte è realizzato in pietra serena, posto sotto il livello del pavimento: per essere battezzati si scende come Gesù nel greto del fiume Giordano. La struttura richiama i pozzi di un tempo. Al centro la fontana d’acqua zampillante. Vetrata n. 5 : resurrezione di Gesù “Ero morto, ma ora vivo per sempre” (Ap 1,18) “Signore Tu sei il Vivente, Colui che ha potere sulla morte e sugli inferi” (Ap 1,18) Al mattino di Pasqua il sole è svelato, sfolgorante. Tutto è trasfigurato. Sulla parete l’opera di un esperto mosaicista friulano, progettata ad acquerello dal parroco don Bruno Folezzani, il quale nella realizzazione ha voluto un innovativo accostamento del luminoso mosaico con il marmo rosa di Verona allo stato grezzo, lo stesso marmo utilizzato per il battistero di Parma. I due materiali si incontrano, si compenetrano e si fondono in un’ardita e geniale armonia compositiva. Il sepolcro (la parte buia) è vuoto e la pietra ribaltata. Dal progetto ad acquerello del parroco ... - 18 - -7- ZONA NAVATA DESTRA (vetrate nn. 6-7-8-9) Lo Spirito Santo manda a noi carismi, doni, frutti, beatitudini. Vetrata n. 6 : dono della sapienza e beatitudine “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 2,8) Vieni, Spirito di sapienza, distaccaci dalle cose della terra e infondici amore e gusto per le cose del cielo. La preghiera adorante sale al cielo come incenso profumato. Spirito di fuoco scendi su di noi. “Io sono la vite, voi i tralci, chi rimane in me dà molto frutto” (Gv 15) La spiga di grano biondeggia: è maturata al sole divino. “Il Signore rende il deserto come l’Eden: [...] nasceranno fiori nella steppa” (Is 51,3) “Sarai come un giardino irrigato” (Is 58,11) La sapienza dà al cuore la purezza di un giglio. -8- - 17 - Sei qui, nascosta nel tabernacolo, piccola briciola di pane, che nutri e sostieni, che tutto trasformi e trasfiguri; in te è racchiuso il Mistero della divina presenza: sarà la sola tua bellezza a salvare il mondo. Vetrata n. 7 : doni dell’intelletto e della scienza, beatitudini IN CAPPELLA “Beati quelli che piangono perché saranno consolati. Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.” (Mt 5,4.9) Vetrata n. 14 : il pane e il vino, corpo e sangue di Gesù. “Fate questo in memoria di me” (Lc 22, 19) Vieni Spirito di intelletto, rischiara la nostra mente alla luce dell’eterna verità e arricchiscila di santi pensieri. Spirito di luce scendi su di noi. La Trinità nei tre fasci di luce radiosa inonda la candida ostia e il calice divino, scrigno prezioso che nasconde il cuore dell’amore di Cristo. Dai chicchi il pane che si fa carne, dal grappolo il vino che si fa sangue: nascosti nell’ostia spezzata, piccolo pezzo di pane, il corpo e il sangue del Signore - 16 - L’intensa luce dall’alto ci illumina sul bene e sul male Vieni, Spirito di scienza, sii maestro alle anime nostre e insegnaci a vedere nelle creature i segni della presenza di Dio (stelle e margherite). “Beati quelli che piangono ...” saremo consolati anche nel dolore. “Beati gli operatori di pace ... “ per sempre regnerà la pace (spada fasciata). Spirito di mitezza scendi su di noi. -9- Vetrata n. 8 : doni del consiglio e della fortezza, beatitudine “Beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,10) Vieni, Spirito di consiglio, rendici docili alle tue ispirazioni, guida le nostre decisioni e dirigi le nostre azioni. Spirito di discernimento scendi su di noi. Sul palmo della mano protesa il cuore offre misericordia Un fascio di luce indica il bivio stradale e suggerisce la prudenza nelle scelte della vita quotidiana. Vieni, Spirito di fortezza, dacci forza, costanza, vittoria nelle battaglie spirituali, per servire fedelmente Dio. Dall’alto Dio ci viene incontro e noi saliamo la scala della vita tra le spine, fiduciosi in Lui che spezza le nostre catene. - 10 - Vetrata n. 13 : la carità, terza virtù teologale “Questo vi comando: amatevi a vicenda, come io vi ho amato.” (Gv 15) “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.” (Gv 13,34) Le mani intrecciate si cercano, si stringono, si aiutano, avvolte dal fuoco della carità “La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. [...] Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!” (1^ Cor 13,4-7.13) - 15 - Spirito di carità scendi su di noi Vetrata n. 12 : la speranza, seconda virtù teologale. “La speranza [...] non delude” (Rm 5, 5) La luce piove dall’alto con lingue di fuoco d’amore. “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo.” (Rm 5,2) La mano tesa, protesa verso la luce. Signore mi fido di te, mi affido a te, metto la mano sul fuoco del tuo amore. Spirito di speranza scendi su di noi - 14 - Vetrata n. 9 : doni della pietà e del santo timore di Dio, beatitudine “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli.” (Mt 5,3) Vieni, Spirito di pietà, a dimorare nel nostro cuore per possederne e santificarne tutti gli affetti: accendi un amore filiale, fervoroso verso il Padre e affettuoso verso il prossimo. Spirito d’amore puro scendi su di noi. “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”. (Mt 11,29-30) Le nostre anfore e i nostri canestri vuoti saranno riempiti dai doni della divina provvidenza Vieni, santo timore di Dio, regna sulla nostra volontà e fa’ che siamo disposti a soffrire ogni male pur di non offendere Dio. Spirito di santità scendi su di noi. Gesù, dacci il desiderio di imitarti; le nostre mani siano crocifisse con le tue. “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.” - 11 - VETRATE DI FACCIATA – FONDO CHIESA (vetrate nn.10-11-12-13) Maria, madre della chiesa, virtù teologali (fede, speranza e carità) Vetrata n. 11 : la fede, prima virtù teologale “Confida nel Signore e vivi con fede.” (Sal 37,3) Vetrata n. 10 : Maria la piena di Spirito Santo. “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo” (Lc 1, 35) Dall’alto un raggio di luce divina inonda Maria e le annuncia che sarà la madre di Gesù. Il rivolo di sangue che l’attraversa ci suggerisce che Egli sarà carne della sua carne e sangue del suo sangue. “Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria.” (Sal 62,3) “Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido.” (Sal 91,2) “E anche a te una spada trafiggerà l’anima.” (Lc 2,35b) Maria, immagine, modello della chiesa e di ogni uomo Vieni, Madre della Chiesa e Madre di ciascuno di noi, a dimorare nella nostra casa. Il giglio rappresenta l’umanità immacola ta di Maria: l’Altissimo la volle preservata da ogni male. Spirito di Maria scendi su di noi. - 12 - Il dito puntato indica la luce divina e il cuore tende verso l’alto Il Signore è la mia forza e io spero in Lui, il Signore è il salvatore in Lui confido ... “La forza della tua destra mi sostiene” (Sal 63,9) Spirito di fede scendi su di noi. - 13 -