NEW MAGAZINE
IMPERIA
bimestrale
n. 6 / 2 0 1 4
novembre - dicembre
ANNO X X V
COPERTINA
LAVORO IN SERRA
di C r i s t i n a Ber a r d i
Redazione
Piazza B i a n c h i , 5
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New Magatine è inserito un bollettino di conto corrente postale per la
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provveduto diversamente è pregato
di cestinarlo. Grazie.
Direttore responsabile:
Emilia Amirante Ferrari
Hanno collaborato a questo numero:
Franco Amirante, Angelo Balocchi, Nerina
Battistin, Nedo Canetti, Simona Carrera,
Maria Antonietta Cecamore, Alida Civile,
Gianna Corradi, Gianni Donaudi, Antonino
Faraci, Mario Fusco, Caterina Garibbo,
Marco Ghiglione, Leonardo Guasco, Anna
Isoldi, Marijke Languasco, Lorenzo Lanteri,
Elia Lupi, Mirella Molle, Enzo Natta,
Ambra Noè, Augusto Noti, Leda Rossato,
Alfonsina Sibilla, Gabriella Stabile Re,
Fabio Strafforello, Elisabetta Tonelli,
Giannardo Vassallo
New Maeazine Intneria - n. 6 - novembre - dicembre 2014
3
SOMMARIO
Prima pagina
La città che cambia faccia di Nedo Canetti
Male di vivere d i D . G
Almanacco di antichi ritmi d i M a r i a Antonietta Cecamore
// Teatro dell'Attrito di Nerina N e r i Batristin
Incontri ravvicinati a Dolcedo di Alida Civile
Sul sentiero di Fischia il vento di Caterina Garibbo e A l f . Sibilla
Donaudy, una vita avventurosa di Gianni Donaudi
Quando a Pigna nacque la Repubblica partigiana di Nedo Canetti
Vi accompagno nella lettura di M a r i a Paola Amoretti
La preghiera di Alda Merini di Anna I soldi
Nuovo mondo in... cantato d i Marco Grugnone
Capo Horn di Giannardo Vassallo
La lingua e la cultura araba nei paesi neolatini di Lorenzo Lanteri
La collezione Carige - IV - di Antonino Faraci
Giovanni e Séraphine... tele d'amore di A m b r a N o è
Il fantastico mondo di Adele di Simona Carrera
L'avventura di Imperia Sgrunt di Simona Carrera
Storia segreta del "Gesù" di Pasolini di Enzo Natta
Le ricette della Zia di Elisabetta Tonelli
Associazione Volontari Bosco mare
La mia città... realtà e sogno di Elia L u p i
Liguria bella di Gianna Corradi
I colori della spesa di Leda Rossato
La modella Marta e il prof Piggot di Franco Amirante
Un animale per amico di Elia L u p i
Problema insolubile? di Leda Rossato
L'autunno al Salomon 's Park di Augusto N o r i
II cammino dell'Uomo di M a r i j k e Languasco
La gelida manina dei 3 moschettieri di Angelo Balocchi
Ambiguità e realtà cristiane di Leonardo Guasco
Vele d'Epoca 20M d i M a r i o Fusco
Anguria natalizio di Fabio Strafforello
Viaggio in India di M i r e l l a Molle
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Imperia
- n. 6 - novembre - dicembre 2014
Nuovo Mondo in... cantato
Le musiche dedicate all'impresa di Cristoforo Colombo
Parte terza: il libretto di Felice Romani / 1
di MARCO GHIGLIONE
www.marcoghiglione.eu
tanto è vero che furono i suoi
ella prima parte di questa
amici Ugo Foscolo e Vincenzo
ricerca abbiamo già parM o n t i ad indurlo a intraprenlato di Felice Romani , poeta,
dere l'attività di librettista.
studioso di letteratura e mitoloFu inoltre editore della Gazzetta
gia e librettista per molte opere,
Ufficiale Piemontese, per la quale
fra gli altri, di Donizetti e Belliera anche critico letterario, e
ni; deve la sua formazione agli
scrisse vari componimenti poestudi compiuti i n Legge e Lettetici, raccolti in un volume pubratura fra Genova e Pisa. L a
blicato nel 1841 .
sua preparazione in letteratura
(soprattutto) francese e sulla storia del mondo antico e della m i tologia si riversano in molta sua
produzione librettistica, che
conta circa cento lavori: uno
per tutti, i l libretto per Norma di
Bellini. N o n avendo ottenuto la
docenza all'Università di Genova, viaggiò molto all'estero p r i ma di tornare in Italia, esattamente a Milano, intorno al
1812. Grazie a questi spostamenti ottenne l'amicizia di i m portanti esponenti del mondo
letterario e musicale dell'epoca,
N
1
2
3
Febee R o m a n i
1
Cfr link:
http://www. marcoghiglione. eu/app/download/5
96048774/2014+-+4.pdf
Giuseppe Felice R o m a n i (Genova, 31
gennaio 1788 - M o n c g l i a , 28 gennaio
1865).
2
7
L i r i c h e del cavaliere Felice R o m a n i - T i p o g r a f ì a dei Fratelli Favale, T o r i n o , 184-1 c o n dedica Alla Sacra Maestà del Re Carlo Alberto.
:i
New Magazine Imperia
- n. 6 - novembre - dicembre 2014
Fu la moglie, Emilia Branca, a
raccogliere e far pubblicare i
suoi articoli i n due v o l u m i , i l
primo dei quali contiene una
lunga dedica di Vittorio Bersezio alla stessa, datata 30 giugno
1883. Oltre che per Bellini (7) e
Donizetti (10), scrisse libretti,
fra gli altri, per Mercadante (17
solo per lui!), M a y r (7), Rossini
(4) e V e r d i (Un giorno di regnò).
Grande fortuna ebbe il libretto
del Colombo, destinato a ricordare l'impresa del navigatore genovese suo concittadino, visto
che molti compositori lo utilizzarono, i n toto o i n parte.
I l Romani fu fondamentale nella storia del libretto d'opera ed
è il vero codificatore del melodramma del primo Ottocento.
La sua opera si stacca
dall'artigianato operoso e intuitivo dei poeti di teatro; si pone
come levigato prodotto letterario e poetico .
Iniziamo a vedere allora come
venne utilizzato i l libretto del
Colombo di Felice Romani.
4
5
6
Felice R o m a n i - Crìtica letteraria - a r t i c o l i
raccolti e p u b b l i c a t i a c u r a d i sua moglie
E m i l i a Branca, 1883 - in vendita nelle librerie di
Ermanno Loe.
1
' V i t t o r i o Bersezio (Peveragno, 1828 - T o r i n o , 1900), combattente nel R i s o r g i m e n t o ,
deputato, editore e scrittore.
C f r Franca C e l l a - R o m a n i , Felice - sta i n :
A . Basso - D E U M M - Le biografie - v o i . V I ,
p a g 4 1 0 - U T E T , T o r i n o , 1988.
6
39
Iniziamo dal primo, i l già ricordato Francesco M o r l a c c h i , la
cui opera a n d ò i n scena i l 21
giugno 1828 al Teatro Carlo
Felice di Genova, durante la
stagione inaugurale , alla presenza dei sovrani . I l libretto
dell'edizione del capoluogo l i gure fu stampato dalla locale
litografia e tipografia Ponthenier, e contiene una lunga introduzione del R o m a n i , che
spiega le ragioni delle proprie
7
8
9
10
' Cfr link:
http://www.marcoghiglione.eii/app/download/bl
96048774/2014+-+4.pdf
I I T e a t r o C a r l o Felice era stato i n a u g u r a t o
i l 7 aprile 1828 c o n l'opera Bianca e Fernando
d i V i n c e n z o Bellini, nella seconda versione
c o n i l l i b r e t t o rivisto da Felice R o m a n i , abb i n a l a al ballo serio i n sci a t t i Gli adoratori del
fiioco d i G i o v a n n i G a l z e r a n i . L a stessa sera a
G e n o v a si d a v a n o solamente due spettacoli:
// Turco in Italia d i Rossini al T e a t r o delle
Vigne e un intrattenimento con colombi
ammaestrati alle Montagne Russe della
Acquasola. L ' i n n o inaugurale fu YInno Reale
appositamente composto da Gaetano D o n i zetti, presente i n quel p e r i o d o a G e n o v a , su
parole, m a n c o a d i r l o , d i Felice R o m a n i .
8
G l i i n t e i p r e t i f u r o n o i seguenti:
Cristoforo Colombo, A n t o n i o T a m b u r i n i (basso-baritono);
9
Fernando, di lui figlio, amante di Brigida, L o r e n zani N e r i c i (contralto);
Zilia, giovane americana, figlia di..., A d e l a i d e
T o s i (soprano);
Jarico, cacico di Maona, G e r o l a m o Rovere
(basso);
Ramato, cacico d'Aiti, rifugiato in Maìma, amante
di ^ilia, G i o v a n n i D a v i d (tenore);
Diego, ujfiziale castigliano, A n t o n i o C r i p p a
(tenore);
Bartolommeo Fiesco, sig. R i c c i .
D e f i n i t a Proemio dell'autore.
1 0
40
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scelte narrative, soprattutto
quella riguardante il quarto
viaggio del navigatore.
Ancora nell'introduzione, i l
Romani riporta i n nota alcuni
versi soppressi per ragioni di
economia musicale: si tratta del
dialogo fra Colombo padre ed i l
figlio Fernando, a ricordare che
quest'ultimo fu lo storico della
vita del n a v i g a t o r e .
L'introduzione termina con un
omaggio ai genovesi. Nella
successiva edizione di Dresda
il testo possiede la traduzione
tedesca a fronte e manca i l
proemio. I l Romani non manca
di sottolineare che la presenza
di Colombo porta (secondo lui)
ad insegnare un linguaggio decisamente aulico ai selvaggi.
Ecco a l c u n i i m p o r t a n t i passaggi
delPintroduzione: [ . . . ] La prima e la maggiore
di tutte (le difficoltà - n d r ) fu quella di presentare
l'eroe nell'aspetto più degno di lui, nella situazione
più gloriosa, e nel tempo istesso più nota agli spettatori [...] E il mio primo Atto sarebbe passato in
mare, il secondo a San Salvatore, divisi sarebbero
stati i personaggi, e due per così dire le azioni. [...]
Doveva io scegliere il momento in cui l'invidia e
l'ingratitudine trionfano del merito e della fede, e il
premio di Colombo sono oltraggi e catene? [...]
Queste cose fra me rivolgendo, miglior consiglio mi
parve di attenenni all'ultimo viaggio dell'illustre
Genovese, quando egli gittato dalle tempeste
nell'isola di Giamaica, obbliato dall'Universo,
minacciato da feroci popoli, e insidiato da' suoi
stessi seguaci, lotta coraggioso colla sua mala fortuna [...] e soccorso da Fiesco, da lui spedito a Cuba,
trionfa d'ogni ostacolo, e scioglie le vele pieno della
speranza di afferrare le spiagge del Gran Continente.
a due - FERNANDO:
Giovin mondo a lui svelato
/per senlier non corsi mai, / tu primier vendicherai
/ chi dai flutti uscir fife'. // COLOMBO:
E tu
terra ov'io son nato, /se di un mondo non godrai, /
gloriosa almen sarai / che un tuo fglio altrui lo die.
Ah! dovea più giusto ilfato, / nobil terra, un mondo
a te.
11
14
15
16
1213
11
Q u e s t i i versi soppressi:
COLOMBO:
Oh! immensa, e ricca terra / eh 'io
visitai primiero! Oh! Continente / intentato fuor,
or'io qui pera, / di più scaltro nocchier sarai tu
gloria? //FERNANDO:
Giammai, giammai...
non mentirà l'istoria. // COLOMBO:
Testimon
di mie sventure, / in Europa il eie! ti guidi: / la tua
voce al mondo gridi / che maggiore e sol per me. //
FERNANDO:
Renderan l'età future / la giustizia
a te negata: / macchia ognor di cieca e ingrata /
questa etade avrà per te. // COLOMBO:
Io lo
spero: il tempo è giusto / correttor de' torti umani.
//FERNANDO:
Domator del fato ingiusto /fa
eh 'ei rechi i legni Ispani, / e alle rive a te contese /
ti conduca vincitor. // COLOMBO:
Sì, Colombo
a nuove imprese / coraggioso innalza il cor.//
12
N e l l a stessa nota i l R o m a n i osserva che
tale scelta "non solo giustifica sì fatto intendimento, ma un altro ancora che da per sé rileveranno i
lettori. " Si riferisce al progettato p o e m a epico su Cristoforo C o l o m b o .
1 3
[...] Con questo mio lavoro io non oso sperare di
aver corrisposto all'aspettativa de' miei concittadini:
tuttavolta andrò sempre superbo che mi abbian tenuto da tanto gl'Illustri Personaggi che a me lo commisero [...]
14
Reale T e a t r o d i Sassonia - Dresda, 2
maggio 1829
15
Si legga, ad esempio, i l seguente i n c r e d i bile dialogo fra n a t i v e i n d i a n e e i castigliani:
INDIANE
1 6
Per voi grappoli, e poma odorose / il palmizio, ed il
cocco produce; /per voi l'astro che lieto ne luce / li
dipinge dì vaghi color. /Di Maima vegli offron
festose / le donzelle in tributo d'onor
CASTIGLIANI
Per voi nuovi di gioia strumenti / l'arte industre di
Europa compone, /per voi reca brillanti corone /
un naviglio dell'onde signor. /Di Castiglia vegli
offron contenti / iguerrieri qualpegno d'amor.
TUTTI
Viva, viva chi vinse primiero / d'acque immense gli
abissi profondi, / chi le rive appressò dì due mondi,
/ e gl'ignoti tesori ne apri!/Nodo
eterno d'amore
sincero / sempre uniti li tenga così!
New Magazine
Imperia
- n. 6 - novembre - dicembre 2014
•
< ; a
41
^ i i i fegato"
J
Francesco M o r l a c c h i e i l frontespizio del
libretto di Febee R o m a n i per / / Colombo.
VCeutenario
A
SCO
PER
AMERICA
V " 4 - VVJAJE
IAJED
DEE CCO
OLLÓ
ON
N
"*
A SU PASO PO» GRAN CANARIA
USPAiMASDE G X
MASM10MAS
L^U
21-23
MAYO
£700 ITALIA
2002
Valore da £. 700 emesso dalle Poste Italiane nel 1992 per i l V centenario della
scoperta dell'America. Si riferisce a l quarto viaggio di Colombo e appartiene ad
un intero, i n questo caso a un biglietto postale. L'annullo spagnolo ed i l francobollo di P a n a m a del 2002 celebrano i l V centenario del medesimo viaggio.
LA
IL
COLOMBO
COLOMBIADE
CANTO
CANTO
PRIMO
F U M O
CìaBUi 1' Eros che »! pelago profondo
Voi»* gli abeti « i l combattalo ingegno,
Ou.ie * I U »*»U reginn dei Mondo
'.
U i l i e aperte («tori e anovo regnai
Tristo ei soggiacque ó" a*pri all'anni a! pooik
Nel mar deserto, altre l* « c o l e o eegao ;
E iparie alito tra os popolo feroce
Chiaro i l batra della purpurea Croce.
iiinti) l'Eroe che al pelago profondo
Volse gli abeti e ' I combattuto ingegno,
Onde alla vaila region del mondo
Mille aperse tesori e uuovo regno.
Tristo et soggiacque d'aspri affanni al pondo,
Nel mar deserto, oltre l'erculeo segno;
E sparse alfiu tra u n popolo feroce
Chiaro i l balen delia purpurea croce.
A sinistra i l poema epico di autore anonimo apparso s u L'Ape Musicale
e, a destra, i l poema eroico di B e r n a r d o Bellini del 1826.
del 1822
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L'introduzione del libretto del
Colombo non fu per i l Romani
l'unica occasione per rivolgersi
alla sua città: infatti, fra le canzoni della citata raccolta del
1841 è presente A Genova , che
naturalmente non manca, tra
una dotta citazione mitologica e
l'altra, di ricordare i l nostro navigatore. Colombo viene indirettamente citato anche nella
canzone A Nicolò Paganini .
Troviamo cospicue citazioni
colombiane anche nei due tomi
di critica letteraria , ed esattamente negli articoli dedicati ad
Agathe Sophie Sasserno , alla
Letteratura Marittima , alla Letteratura Straniera e alle Satire di
Aulo Persio Fiacco . Alla gioventù del poeta, appena diciottenne, appartiene poi una poesia dal titolo L'arrivo di Colombo
in America, della quale si fa menzione nella Gazzetta di Genova del
3 settembre 1806 in occasione
della consegna di premi lettera17
18
19
20
21
22
23
24
T e r m i n a t a i l 6 d i c e m b r e 1839, u n d i c i
a n n i d o p o la p r i m a dell'opera.
17
[...] Innamorato move / lo straniero a' tuoi lidi,
e ne' tuoi porti / versa in copia i tesor dell'emispero
/ che il tuo Colombo visitò primiero
[...].
18
Si diria che costui, pari al nocchiero / cui parve il
mondo sì ristretto margo / che un maggiore ne chiese
all'Oceano / antivedesse col sovran pensiero / novello d'armonie mondo più largo f . . . ] .
19
2 0
V . op. citata a n o t a 4.
2 3
I b i d e m - v o i . l ° - p a g . 148.
I b i d e m - voi. l ° - p a g . 290.
I b i d e m - v o i . l ° - p a g . 404.
2 4
I b i d e m - v o i . 2 ° - pag. 2 3 2 .
2 1
2 2
ri voluti dall'arcitesoriere
dell'impero destinati agli allievi
dell'Università di Genova, avvenuta i l 31 agosto . La notizia
ci viene comunicata da Pietro
M u t t i n i in un suo documentato articolo , nel quale si smonta
(a ragione) anche la tesi che i l
Romani avesse iniziato a scrivere e pubblicare sulla rivista
L'Ape Italiana un poema epico
dedicato a Cristoforo Colombo,
nonostante la presenza d i diverse testimonianze che attribuivano la p a t e r n i t à al librettista genovese dei p r i m i canti pubblicati da quella rivista i n modo
anonimo . U n a per tutte, proprio la vedova, che riporta testualmente: [ . . . ]
25
2 6
27
28
Nell'elenco dei p r e m i a t i si legge: Belle
Lettere: Poesia - L'arrivo di Colombo in America Giuseppe Romano di Genova. Si n o t i che i l poeta c o m p a r e con i l p r i m o n o m e d i battesimo
e con la desinenza i n " o " , come appare dai
d o c u m e n t i settecenteschi d i f a m i g l i a .
2 3
Pietro M u t t i n i (? - 7 gennaio 1881 - 1947)
l a v o r ò per quasi u n c i n q u a n t e n n i o per l a
S o c i e t à L i g u r e d i S t o r i a Patria, i n i z i a n d o
dalla qualifica d i scritturale dal 1898, appena diciassettenne, ed i n o l t r e per l a B i b l i o t e ca B r i g n o l e Sale D e F e r r a r i e la B i b l i o t e c a
B e r i o . Per una biografia del M u t t i n i , cfr.
Stefano G a r d i n i - Un bibliotecario genovese:
Pietro Muttini - sta i n : Comune di Genova - La
Beiio - a n n o L I I - gennaio-giugno 2012.
2 6
Un poema che non fu scritto - Il Colombo di
Felice Romani - sta i n : Genova - Rivista del Comune - a n n o X X I I I - aprile 1943 - X X I n . 4
- pag. 1 e segg.
27
Cfr. L'Ape Italiana - p e r N i c o l ò B e t t o n i a n n o 1822 v o i . I I e v o i . I l i - a n n o 1823 v o i .
I e v o i . I I - a n n o 1824 v o i . unico.
2 8
43
New Magazine Imperia - n. 6 - novembre - dicembre 2014
E qui noi chiuderemo questa Biografìa, dopo di aver ricordato che molti
lavori oltre a quello della Storia del
Melodramma egli aveva cominciato e
lasciò incompiuti, e molti rimasero
inediti. E primo il poema II Colombo.
Di esso non uscirono alla luce che i
quattro Canti pubblicati nell'Ape italiana [ • • • ] - Nessuno aveva letto
una risposta di Nicolò Bettoni ,
editore de L'Ape Italiana, al
poeta Bernardo Bellini : [ . . . ]
Darò quindi fine con un cenno sul
vostro poetico lavoro, del quale mi accordate poterfregiare la mia Ape co'
primi canti. Colombo è l'eroe del vostro poema, e ben meritava
l'argomento di essere trattato da Musa Italiana [ . . . ] . E neppure, ancora più direttamente, La Colombiade dello stesso B e l l i n i ,
perfettamente coincidente con il
poema epico pubblicato da
L'Ape. Cosa ancora più strana,
lo stesso Romani aveva parlato
del poema del Bellini in uno dei
citati articoli d i critica letteraria
29
30
31
32
raccolti dalla moglie, ed esattamente quello intitolato Letteratura Marittima, ed è stato necessario l'intervento del ligure Pietro M u t t i n i nel recente 1943
per mettere un po' d'ordine.
Tornando alla prima del 1828 al
Carlo Felice, i concetti espressi
dal Romani nell'introduzione al
libretto dell'opera di Morlacchi
trovano riscontro positivo nella
recensione del Gamberini apparsa sulla Gazzetta di Genova i l
25 giugno . Sembra che Piero
C a r b o n i , vice-bibliotecario
dell'Università d i Genova, sia
stato i l primo a scrivere un libro
sulla presenza del personaggio
di Colombo nel Teatro di prosa
e musicale: la pubblicazione è
del 1892, di circa 300 pagine.
33
34
35
[...] Ma un merito singolare gli appartiene in
quest'Opera per l'arte con cui seppe superare le molte
difficoltà del soggetto, e pel modo ingegnoso con cui
riuscì a interessaivi una finzione che punto non
nuoce alla storia, ma bensì la ravviva col grato
prestigio d'un interesse drammatico
[...].
Piero C a r b o n i (località della Sardegna,
ca. 1857 - Genova, 9 o t t o b r e 1902). I n giov e n t ù fu u n battagliero giornalista p o l i t i c o .
Scrisse i l r o m a n z o storico Leonardo Alagon,
sulla scia del G u e r r a z z i , p u b b l i c a t o p r i m a
come appendice dell'Avvenire di Sardegna,
giornale cagliaritano, e p o i i n due v o l u m i ,
sempre a C a g l i a r i nel 1872. N e l l a m a t u r i t à
scrisse e p u b b l i c ò / / voto di Paola che n o n
ebbe un'accoglienza favorevole d a parte dei
c r i t i c i . Trasferitosi a Genova, fu vicebibliotecario. C o l p i t o d a grave m a l a t t i a , si
uccise a G e n o v a nel c i m i t e r o d i Staglieno.
'^Cristoforo Colombo nel Teatro - per Piero Carboni- F i l i Treves, M i l a n o , 1° settembre 1892.
3 3
:il
E m i l i a Branca, Felice Romani ed i più riputati
Maestri di Musica del suo tempo - E r m a n n o
Locscher, T o r i n o , 1882
Nicolò Bettoni (Portogruaro, 1770 - P a r i g i ,
1842), tipografo.
2 9
50
C f r . L'Ape Italiana - per N i c o l ò B e t t o n i a n n o M D C C C X X I I I v o i . I l i - pag. 199;
Bernardo Bellini ( G r i a n t e , 24 febbraio 1792
- T o r i n o , 17 febbraio 1876), poeta, studioso
della l i n g u a italiana ed editore.
- B e r n a r d o Bellini, La Colombiade - poema
eroico - O f f i c i n a Stereotipa D e M i c h e l i / B e l l i n i , C r e m o n a , 1826.
!1
;i
New Magazine
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Imperia
- n. 6 - novembre - dicembre 2014
I l Carboni riporta (come del resto aveva fatto chiaramente i n tendere una recensione
dell'epoca) che il successo non
rispose alle aspettative . I l tentativo di riprenderla i l 1° aprile
1839 fallì anche per i mutati gusti del pubblico, ed è da notare
che la citata canzone A Genova è
datata otto mesi più tardi di
questo clamoroso insuccesso. I n
effetti non era piaciuta la musica, non i l libretto. D i parte appare i l racconto di RossiScotti che, parafrasando un
vecchio adagio che si applicava
simpaticamente ai Padri Gesuiti, dice la verità, ma non tutta...
I l Rossi Scotti parla dei ritratti
che per l'occasione vennero fatti a compositore e librettista, ed
in particolare si sofferma su uno
disegnato dal De Re e litografato da Ponthenier (il medesimo
36
37
M a il successo m a n c ò . L a musica fu g i u dicata dotta: che è q u a n t o d i r e noiosa;
piacque agli i n t e l l i g e n t i , al p u b b l i c o n o [ . . . ]
Fu rappresentata per poche sere fra
r i n d i f f e r e n z a generale. E p i ù t a r d i , nel
1839, allo stesso teatro, c o n infelice pensier o , si t e n t ò d i esumarla, m a i l tentativo ab o r t ì (ibidem)
3 0
G i o . Battista de' c o n t i Rossi-Scotti, Della
vita e delle opere del cav. Francesco Morlacchi di
Perugia - primo Maestro nella Rea! Cappella di
Dresda, direttore dell'Opera Italiana e delle musiche
di Corte di S.M. il Re di Sassonia - memorie {storiche - precedute dalla biografia e bibliografia musicale perugina dell'istesso autore - T i p o g r a f i a d i V.
Bartelli, Perugia, 1860. L a dedica è Alla
Reale Maestà Giovanni Nepomuceno Re di Sassonia.
3 7
che pubblicò il libretto), che
mostra i due artisti contornati
dai titoli dei loro più noti lavori,
oltre ad un'ottava dedicatoria a
Lazzaro Rebizzo, ricco personaggio genovese, eccentrico e
generoso, la cui moglie Bianca
Desimoni, di sentimento italianista, creò poi un salotto culturale nella città genovese frequentato anche da Paganini,
M a m e l i e Bixio. Nel tomo viene
anche parzialmente riportata
una lettera del 5 luglio dal M o r lacchi alla sorella Vittoria, residente a Perugia. A l suo ritorno a Dresda nel 1829, al musicista vennero tributati onori i n condizionati; i n uno dei maggiori alberghi della città fu fatto
sedere in una specie di trono e
la prima donna del teatro italiano gli pose in capo una corona d'alloro avente nei nastri
l'iscrizione i n oro - 1 Saraceni in
Sicilia - e fu letto un sonetto
composto in italiano dalla principessa M a r i a Amalia di Sassonia, sorella del re, a nome degli
italiani i n occasione del trionfo
riportato nella sua opera II Colombo, ripresa i n quella città.
38
[...] Avrete già inteso che il mio Colombo fece
furore. L'ultima sera fu mezza rivoluzione in teatro,
perché s'era sparsa la voce che io ivi mi trovava, e
tutti mi volevano fuori a gran gridi, ed io era in letto
[ . . . ] . R i c o r d i a m o che i l compositore era d i
salute m o l t o cagionevole.
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Netti Magazine
Imperia
- n. 6 - novembre - dicembre 2014
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Il basso-baritono
Antonio T a m b u r i n i ,
i l p r i m o Cristoforo
Colombo della K r i ca genovese,
e Brigida Lorenzani
Nerici, che interp r e t ò Fernando.
r-MUÌiS
Il tenore
Giovanni D a v i d (Zamoro)
e i l soprano
Adelaide T o s i (Zilia)
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Imperia
- n. 6 - novembre - d i c e m b r e 2014
Le poesie venivano portate da
un'altra donna recante una seconda corona avente l'iscrizione
// Colombo. La festa proseguì con
brindisi e danze.
U n sonetto per l'occasione fu
composto anche dall'erudito
personaggio perugino Antonio
Mezzanotte . Allievo di pianoforte alla scuola di L . Caruso
della sua città, v i conobbe i l
Morlacchi, del quale divenne
amico. Laureatosi i n medicina,
ottenne la cattedra di Anatomia
e Fisiologia all'Università della
città umbra, coltivando ed insegnando anche letteratura greca.
Fra i suoi numerosi componimenti d'occasione troviamo i l
sonetto dedicato ai trionfi del
suo illustre compagno di studi,
riportato dal Rossi-Scotti.
39
40
Ecco allora la trama dell'opera,
raccontata dallo stesso Romani
nell'introduzione al libretto, che
servirà anche per le prossime
puntate.
Io fingo che presso il Cacico di Maima, nelle cui terre è naufragato Colombo, siasi ricoverato /(amoro, un
" Per u n a cronaca dettagliata d i t u t t i i festeggiamenti al M a e s t r o e della messa i n
scena de / / Colombo a Dresda, cfr. l a citata
opera d i Rossi-Scotti.
:i
A n t o n i o M e z z a n o t t e (Perugia, 15 maggio
1 7 8 6 - i v i , 10 settembre 1857).
4 0
de' cacichi d'Aiti, il quale venga a
raccontare a que' di Giamaica le crudeltà esercitate dagli Europei nella
natale sua terra, e che col racconto di
tanti infortunii, tragga gli ospiti suoi
a congiurare contro Colombo per trucidarlo con tutti i Castigliani. Jarico,
tale è il nome del cacico di Maima,
sbigottito del comune perìcolo, strìnge
alleanza con ^amoro, e per farla più
salda, gli concede la propria figlia in
isposa. Ma Zilla, così chiamasi la
giovane indiana, è invaghita di Fernando, figlimi di Colombo, né può
soffrire altro sposo, ne reggere all'idea
che a tradimento sia trucidato il suo
amante. Quantunque le leggi di
Maima condannino a crudel morte
chiunque sveli il segreto della patrìa,
essa il palesa. I Castigliani, non più
colti all'improvviso, combattono e vincono i selvaggi; ma Fernando limane
prigioniero. Ei deve morire se Zilla,
rimasta nel campo Castigliano, non è
renduta al padre per essere immolata
ai traditi Dei di Maima. Il generoso
Colombo ricusa di comprar la vita del
figlio con quella della salvatrice di
tutte le genti; ma ^illa, egualmente
generosa, fugge da Colombo, e spontanea si presenta alla vendetta della
patrìa. Ella morrebbe se l'eroe non
venisse a salvarla, spaventando i selvaggi con un ecclissi di luna da lui
preveduto, ecclissi che come abbiam
dall'istoria, serve ai Castigliani per
ottenere alimenti dai minacciosi Indiani, e eh 'io faccio servire a più nobi-
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- n. 6 - novembre - dicembre 2014
le e commovente circostanza. I selvaggi sono attoniti, e vinti dall'ascendente
dell'eroe: giunge Fiesco a compiere le
meraviglie di quella notte solenne: Colombo trionfa e preso possesso dell'isola, pianta quivi la croce, e i redenti
popoli intomo ad essa raccoglie.
aveva dodici anni: è quindi i m proponibile una tale storia
d'amore con Zilia. Per le altre
opere composte su libretto del
Romani, rimando i miei affezionati lettori alla prossime
puntate, dopo aver comunicato
che, nella ricerca d i musiche
ispirate al navigatore genovese,
ho superato quota 240.
La fantasia del Romani non
tiene conto che Fernando era
nato nel 1488 e che, all'epoca
del viaggio narrato nell'opera,
B i a n c a D e s i m o n i Rebizzo
UCristoforo Colombo i n
un'incisione di T o m m a s o
Todeschini contenuta nell'edizione
originale de La Colombiade di
Bernardo Bellini.
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Cristoforo Colombo
NEL
TEATRO
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Il libro di Piero C a r b o n i
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2014 - 6 - Marco Ghiglione