Nautica 16 - 30 NOVEMBRE 2006 La «due giorni» Lombardini Fabrizio Checchi P uò un cantiere, nato ufficialmente soltanto nel 2005, coniugare sapientemente cura artigianale e design per realizzare imbarcazioni performanti in regata e tali da assicurare massimo comfort e affidabilità in crociera? Sembrerebbe di sì…stando almeno a giudicare dai risultati, dalle esperienze personali e professionali dei due creatori del «2 emme marine», Maurizio Cossutti e Massimo Breggion. Dai loro sforzi congiunti, ingegnere navale il primo (vincitore tra l’altro nel 2001 del premio Rothmans «Progettista dell’anno» con Cometa 65’) ed esperto imprenditore con la passione per i motori il secondo, è nato l’M37, lo stesso modello di imbarcazione che col nome di «Ottavo Peccato» si è classificato primo (gruppo B) all’ultimo Campionato Italiano Audi Ims di Cagliari e che, non destinato alla vendita, rimarrà a disposizione degli interessati per visione e prove in mare. A dire il vero per la progettazione di questo 37 piedi, «2 emme marine» ha scelto di avvalersi della collaborazione di ricercatori e esperti del settore nautico e scientifico, dal Crest, società specializzata in simulazioni fluidodinamiche, al professor Giorgio Contento, del Dipartimento Quando l’offerta è «speciale» Test Day 2007 Roma Yacht Club e Club Nautico di Roma, in collaborazione con Lombardini Marine, hanno organizzato un corso in due giornate su «Conoscenza e manutenzione del motore ausiliario per imbarcazioni a vela». Presentato da Luigi Aldini, managing director di Lombardini Marine, e tenuto dai tecnici Marco Giraldi e Angelo Sebastiani, il corso si è svolto l’11 e il 18 novembre presso il Porto Turistico di Roma (Lido di Ostia). Lombardini ha messo a disposizione uno dei suoi motori per consentire agli intervenuti di effettuare la prova pratica. Al termine delle due giornate tutti i partecipanti hanno ricevuto un CD contenente un video sulla manutenzione del motore. Dal 1° al 15 dicembre il Lido Club Bassamarea ospiterà il Test Day 2007. Il litorale della Riserva Marina di Porto Cesareo è ideale per accogliere questa manifestazione organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Fly Kite Pro per presentare e far testare i nuovi prodotti che saranno introdotti sul mercato solo nel nuovo anno. All’evento prenderanno parte Alberto Rondina, attuale campione italiano 2006, e il vice campione italiano Lorenzo Giovannelli. Gli sponsor sono Red Bull e la birra Foster’s. Per festeggiare l’avvio della collaborazione commerciale fra Italmarine e CMD-Costruzioni Motori Diesel, che prevede la distribuzione in Italia, Croazia e Slovenia dei motori diesel FNM da parte dei concessionari e delle officine autorizzate Italmarine, lo scorso 1° ottobre è stata lanciata un’offerta speciale valida sino alla fine dell’anno. La promozione consentirà a tutti coloro che sostituiranno il loro vecchio motore con un FNM di usufruire di una riduzione del 20% sul prezzo di listino e di ricevere in omaggio una batteria per avviamento Deka Marine Master. La gamma proposta comprende sette propulsori diesel e turbodiesel da 40 a 250 cavalli. M37, grinta a braccetto con il comfort Con «Ottavo Peccato» il giovane cantiere di Villesse «2 emme marine» sembra essere riuscito nella difficile quadratura del cerchio...il suo 37 piedi si dimostra veloce in regata e comodo per le vacanze in famiglia di Ingegneria Navale dell’Università degli Studi di Trieste, fino a Fabio Bressan, già consulente per Ferrari, Luna Rossa e per i telai di Colnago, cui sono stati affidati i calcoli strutturali più sofisticati. Il risultato è uno scafo capace di coniugare leggerezza e solidità, di offrire prestazioni fast cruiser garantendo al tempo stesso un’ottima tenuta al mare. Ottenuto da stampo femmina in carbonio (la stessa tecnologia impiegata in Coppa America), lo scafo è realizzato in materiale composito laminato sotto vuoto, con fibre unidirezionali e multiassiali di vetro. Sul fondo integra una struttura in acciaio in grado di supportare gli sforzi della chiglia e dell’albero, collegata a rinforzi in fibra di carbonio. La chiglia, in profilo idrodinamico con sezioni appositamente sviluppate, è dotata di bulbo in fusione di piombo all’antimonio al 4% di circa 1800 kg e rinforzata con una gabbia interna in acciaio. All’esterno il pozzetto gode di volumetrie generose per la comodità e il relax dell’equipaggio in crociera. Esteticamente le linee dell’M37 ricordano le forme affusolate delle auto sportive degli anni ’60. La tuga, bassa e aerodinamica, è caratterizzata da un’ampia finestratura longitudinale e da una forma ellittica che si connota come family feeling del cantiere, mentre, a dispetto delle linee contenute, gli interni sono caratterizzati da grande abitabilità e dall’impiego di materiali pregiati quali acero, teak, ciliegio o noce tanganika. Oltre alla cucina, sottocoperta si trovano due cabine collocate alle estremità della barca per la massima privacy degli ospiti, e il bagno, posizionato sul lato destro. Per quanto attiene le prestazioni in acqua dell’M37 occorre dire che queste sono garantite anche dalle tre possibili dotazioni opzionali di coperta e da un piano velico importante, che prevede oltre al fiocco 105%, anche l’uso del Genoa 135%. La barca monta un albero in alluminio a 2 ordini di crocette acquartierate, armato a 9/10 e un boma in alluminio con Vang di tipo Boom Kicker. L’attrezzatura di serie prevede inoltre 2 winch primari, 2 winch per drizze, trasto della randa regolabile con carrello su sfere, rotaie regolabili per il Genoa, 7 stopper per drizze, 4 bitte d’ormeggio a scomparsa e scotta randa con paranco a doppia velocità. Troy Bayliss «svernicia» tutti con il Cigarette Dopo aver dimostrato, alla tenera età di 38 anni, di poterle suonare a tutti sia in Superbike (come eloquentemente testimoniato dalla conquista del titolo iridato 2006) sia in MotoGP (con il dominio assoluto nell’ultima gara della stagione corsa al posto dello spagnolo Gibernau), per l’asso australiano delle due ruote Troy Bayliss è giunto il momento delle meritate vacanze. Periodo di relax che il funambolo della Ducati sembra deciso a trascorrere al mare e più esattamente a bordo di una barca. Non volendo però perdere l’abitudine con la manetta del gas e con le prestazioni estreme la scelta per Bayliss non poteva non ricadere su un’imbarcazione che ha collezionato decine di successi in tante Yanmar e Cartello srl mandano in pensione i vecchi motori ROTTAMAZIONE 11 Le cose cambiano rapidamente. La tecnologia anche. Disporre di prodotti aggiornati significa risparmiare tempo e denaro. Per facilitare l’aggiornamento dei vecchi motori e liberarsi dai costi di smaltimento delle apparecchiature dismesse, Cartello e Yanmar hanno deciso di lanciare una campagna di rottamazione. Consegnando il proprio motore con regolare libretto si ha l’occasione di sostituirlo con uno nuovo di zecca, scelto tra i tanti modelli della gamma Yanmar, il tutto a un prezzo molto conveniente. Le nuove tecnologie offrono motori diesel efficienti, economici nei consumi, silenziosi e naturalmente affidabili. L’offerta è valida su tutti i prodotti, per barche a vela e a motore, inclusi i nuovi BY derivati dalle unità che equipaggiano le più brillanti e lussuose autovetture BMW e ha una durata limitata al 15 dicembre 2006. Unico requisito richiesto per poter usufruire della promozione è la consegna del vecchio motore e dei relativi documenti. diverse competizioni e che è universalmente riconosciuta come l’icona delle sport boat: il Cigarette 38 Top Gun. L’offshore del celebre cantiere statunitense è un vero e proprio concentrato della più avanzata tecnologia nautica, un equilibrato mix di prestazioni estreme abbinate a una carena dolce e precisa, in grado di assicurare elevati livelli di comfort in navigazione e massima sicurezza. Oltre ad essere caratterizzato da linee filanti e look aggressivo, verrebbe quasi da dire in pieno stile Superbike, il modello scelto da Bayliss è motorizzato con due Mercruiser da 525 cavalli. Tale forza propulsiva permette al 38 Top Gun di volare a 74 nodi (velocità destinata a crescere fino a 78 con due motori da 600 CV). Fabrizio Checchi Jeranto 10 HT, una barca «senza tempo» Per i suoi gozzi il cantiere campano Russo acquista il legno in tronchi che stagionano in grotte di tufo. Al resto pensano i maestri d’ascia... P er chi sa quale strana alchimia sembra che a Piana del Sorrento, dove ha sede la Tecnonautica dei Cantieri Navali Russo, il tempo non trascorra linearmente, ma sia in grado di rallentare fino a cristallizzarsi. Il metodo artigianale della lavorazione dei legnami, infatti, è rimasto assolutamente inalterato negli ultimi trent’anni, a partire dalla stagionatura che avviene all’interno di grotte scavate nel tufo. Allo stesso modo sono rimasti inalterati quei gesti sapienti compiuti dai maestri d’ascia sorrentini che, con abilità certosina e pazienza serafica, donano anima e «corpo» a imbarcazioni come lo Jeranto 10 Hard Top, gozzo il cui nome deriva dall’omonima baia a sud di Punta Campanella, di fronte l’isola di Capri. «Purtroppo quest’arte va sempre più scomparendo sia per la difficoltà di reperire il legno adatto sia perché l’evoluzione tecnologica ha incrementato vertiginosamente la produzione numerica dimezzando i relativi costi – sostiene Stefano Fuccelli, responsa- bile marketing del cantiere -. Ciò nonostante non intendiamo cambiare una tradizione che fino ad oggi ha permesso di garantire la qualità assoluta dei nostri prodotti. Nessuno dei nostri scafi, fin dal primo costruito, è infatti mai stato colpito da osmosi o delaminazione». Con i suoi 37,24 mq di superficie di costruzione, cui vanno ad aggiungersi le altezze degli interni (2 mt costanti per dinette e wc, 1,85 per la cabina amatoriale), lo Jeranto è risultato il natante più grande in assoluto tra i gozzi sorrentini. La classica poppa tonda, la carena con un accentuato angolo dalle spiccate caratteristiche marine e l’efficace prua larga conferiscono grande stabilità, anche con mare formato. L’opera viva è composta da 10 strati Mat 450 e stuoia 600 incollati tra loro con resina liquida, l’opera morta da 8 strati Mat 450 e Stuoia 600. A rinforzare il tutto, poi, pensa il poliuretano espanso. I longheroni di rinforzo sottostanti i potenti motori da 250 o 320 HP sono in legno massello 10x24 cm rivestiti in VTR. Sotto il Gelcoat i primi 4 strati sono in resine Vinilestere. Il legname impiegato per la realizzazione dello Jeranto arriva direttamente in tronchi per essere lavorato dai maestri d’ascia sorrentini. Falca e capodibanda sono realizzati in mogano massello con spessori di 15/40 mm; coperta, pozzetto e carabottino sono invece realizzati in teak massello di 15/40 mm mentre per gli interni viene impiegato ciliegio americano in tronchi e pannelli con spessori di 15/30 mm. Le barche Tecnonautica, naturalmente, non vengono assemblate con kit di montaggio di altra fattura, ma costruite artigianalmente e interamente nel cantiere soltanto su ordinazione. Ciò assicura la massima personalizzazione e garantisce il possesso di un’«opera davvero unica». F. C.