I PRIMI 2 ANNI DI SCREENING DEL CANCRO COLO-RETTALE IN EMILIA-ROMAGNA: L’ESPERIENZA DEL DISTRETTO DI FERRARA V.G. Mataresea, C.V. Feob, G. Lanzac, N. Fusettia, R. Gafàc, V. Cifalàa, L. Trevisania, A. Pezzolia, O. Burianid, M.C. Carpanellid, C. Palmonarid, S. Ferrettie, S. Gullinia aUO Gastroenterologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, bClinica Chirurgica Università di Ferrara e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, cUO Anatomia Patologica Università di Ferrara e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, dUO Oncologia Dipartimento di Salute Pubblica, Azienda USL di Ferrara, eRegistro Tumori Ferrara. BACKGROUND E OBIETTIVI ADESIONE Illustrare lo sforzo organizzativo e clinicoterapeutico del programma di screening del cancro colorettale (CCR) in Emilia-Romagna, riportando l’attività del primo biennio (marzo 2005- marzo 2007) del distretto di Ferrara Dopo l’invito di 38.344 persone fra 50-69 anni (28.5% della popolazione del distretto) 19.480 (50.8%) hanno accettato di eseguire il test immunologico (i-RSO), con 1.149 (6%) risultati positivi. 1001 soggetti con test positivo (88.2%) accettarono, dopo colloquio con lo specialista gastroenterologo, un test di secondo livello: colonoscopia (C, 99.5%) o clisma opaco (0.5%). RISULTATI 996 pazienti sottoposti a C. 231 adenomi basso rischio (23.2%) 239 adenomi ad alto rischio (24.0%) di quest’ultimi 96% trattamento endoscopico 4% trattamento chirurgico RISULTATI 91 cancri nel 9.1% delle C. Stadio Dukes Dukes A: 58.2% Dukes B: 19.8% Dukes C: 18.7% Dukes D: 3.3% RISULTATI RADIO/CHEMIOTERAPIA POST-OP: 1 PZ IN STADIO D.B 13/17 PZ IN STADIO D.C CHEMIOTERAPIA: 3 PZ STADIO D.D FOLLOW-UP COLONSCOPIA DI F.U. IN 87 PAZIENTI, di questi Nessuna neoplasia in 35 pazienti con cancro In 31/52 pz con precedente adenoma alto rischio evidenza solo di adenoma basso rischio, in 21/52 assenza di alterazioni mucosali CONCLUSIONI Il programma ha registrato un alto livello di adesione alla colonscopia con diagnosi di 91 cancri (78% in stadio Dukes A e B versus 40% nelle forme di CCR sporadiche nella popolazione non screening). Un’efficace organizzazione dello screening nel distretto di Ferrara è stata possibile per la consolidata esperienza maturata nel campo della prevenzione dal Dipartimento di Salute Pubblica per altre neoplasie (cervice uterina, mammella) e la stretta collaborazione tra professionisti delle varie discipline coinvolte con costruzione di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari con presa in carico del paziente. Riteniamo che campagne sistematiche di comunicazione tra professionisti della salute e cittadini, rivolte alle varie attività di screening e all’importanza della prevenzione primaria e degli stili di vita, sarebbero auspicabili sia per determinare una riduzione dei costi dei singoli programmi di prevenzione sia per aumentare la consapevolezza della persona sulla salute e sui comportamenti virtuosi utili per tutelarla.