La 2ª guerra mondiale (1939-45) La guerra lampo della Germania Patto con l’URSS e invasione Polonia Sconfitta francese e Italia in guerra 1941. L’anno di svolta: attacco a URSS ed USA Gli Alleati contro l’Asse Da El Alamein allo sbarco in Sicilia Armistizio italiano e invasione tedesca Sbarco in Normandia e controffensiva sovietica Vittoria alleata I.I.S. “Carlo Urbani” – Ostia A cura del prof. Luigi O. Rintallo Liberazione dell’Italia e fine di Mussolini Occupazione della Germania Bombe atomiche sul Giappone La 2ª guerra mondiale/1 La guerra lampo della Germania Con il patto Molotov-Ribentrop, Unione sovietica e Germania nazista stringono un patto di non aggressione. Fra le clausole segrete del patto fra nazisti e comunisti russi, la spartizione della Polonia. L’armata rossa del dittatore sovietico Stalin occupa le zone orientali della Polonia e le repubbliche libere baltiche. I vertici dei partiti comunisti europei si allineano alle direttive di Stalin e mostrano benevolenza nei confronti della politica espansionista germanica. Il 1° settembre 1939 le armate tedesche invadono la Polonia. Inghilterra e Francia dichiarano guerra alla Germania. Solo l’Inghilterra, guidata dal premier Churchill, si oppone all’Asse Berlino-Roma. Dalla Francia, i tedeschi bombardano la Gran Bretagna ma non riescono a piegarla. La flotta aerea inglese (RAF) si rivela superiore, disponendo di un mezzo quale il radar che l’avvantaggia nella cosiddetta battaglia d’Inghilterra Le democrazie europee non tollerano l’ennesimo strappo di Hitler, che in primavera intanto invade Danimarca e Norvegia. La guerra lampo della Germania non conosce ostacoli. La Francia è divisa in due parti, con la repubblica di Vichy ove si instaura un governo collaborazionista coi nazisti. Il gen. De Gaulle organizza all’estero la resistenza francese. A dicembre 1941, la flotta americana di Pearl Harbor è bombardata dagli aerei del Giappone, alleato di Germania e Italia nel cosiddetto patto tripartito Ro-Ber-To (Roma, Berlino, Tokio). Gli Stati Uniti entrano in guerra al fianco dell’Inghilterra e dei sovietici. Era l’esito del contrasto manifestatosi col Giappone, dopo che gli USA avevano appoggiato il fronte rivoluzionario cinese (di nazionalisti e comunisti insieme) allo scopo di fermare l’espansionismo nipponico. Passando per il neutrale Belgio, i tedeschi invadono la Francia che subisce una clamorosa disfatta. A Dunkerque gli Inglesi lasciano il continente europeo e si ritirano nella loro isola. A giugno 1940 l’Italia, in precedenza non belligerante, dichiara guerra a Francia e Inghilterra e occupa i territori oltre confine in Francia. Mentre l’Italia apre nuovi fronti fallimentari in Grecia, costringendo i tedeschi a intervenire, la Germania a giugno ’41 dà inizio alla Operazione Barbarossa con cui aggredisce di sorpresa l’Unione Sovietica. Sul fronte africano, gli inglesi pongono fine al dominio italiano nel Corno d’Africa con la conquista di Addis Abeba (primavera 1941). La 2ª guerra mondiale/2 Gli Alleati contro l’Asse Nel 1942 inizia la controffensiva degli Alleati. In Egitto, a El Alamein, gli inglesi battono gli italo-tedeschi, costretti a lasciare a maggio ’43 l’Africa. Fra luglio 1942 e febbraio 1943, i russi resistono nella città, obbligando a una tragica ritirata tedeschi e italiani. Questi ultimi, partiti in 250.000 con l’Armata di intervento in Russia, sono decimati: sopravvive meno di un terzo al gelo e ai gulag sovietici, tanto che quasi ogni famiglia piange in patria un morto o un disperso. I sovietici fermano l’avanzata tedesca a Stalingrado, dove avviene una terribile battaglia. A capovolgere le sorti è decisivo il sostegno economico USA.. Durante l’occupazione di Roma da parte tedesca, gli ebrei del ghetto sono trasferiti nei lager nonostante il pagamento di un oneroso riscatto che avrebbe dovuto garantir loro la salvezza. A marzo 1944, tre mesi prima dell’arrivo degli Alleati, l’uccisione di 33 tedeschi a opera di una bomba dei gap comunisti provoca la sanguinosa rappresaglia delle Fosse Ardeatine. L’intervento massiccio della potenza americana, ribalta la situazione militare. Iniziano i bombardamenti su Italia e Germania. Gli anglo-americani sbarcano nel luglio ’43 in Sicilia. Lasciata Roma al suo destino, il re e Badoglio si rifugiano a Brindisi presso il comando alleato. Mussolini a Salò si pone a capo della Repubblica sociale, uno Stato fascista pesantemente condizionato dai tedeschi. Nell’Italia liberata i partiti anti-fascisti si organizzano nel CLN iniziando la Resistenza. L’avanzata in Italia si arresta sulla linea gotica (Firenze-Bologna), mentre le formazioni partigiane anti-fasciste compiono azioni di guerriglia nel Centro-nord. Sul fronte orientale prosegue l’avanzata dell’Armata rossa che occupa Romania, Bulgaria e Polonia. Sulla Germania intanto piovono bombe: la città di Dresda è rasa al suolo fra il 13 e il 16 febbraio 1945, quasi a risarcire la distruzione della città inglese di Coventry nel 1940. Sotto le bombe anche Roma, dove il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo sfiducia Mussolini, che viene fatto arrestare dal re che lo sostituisce col gen. Badoglio. 8.9.1943: dopo una trattativa segreta l’Italia firma l’armistizio con gli Alleati. L’esercito tedesco invade la penisola e libera Mussolini dalla prigione sul Gran Sasso. Gli anglo-americani avanzano nell’Italia del Sud. Fermi per vari mesi sulla linea Gustav a nord di Napoli, nel ’44 gli Alleati sbarcano ad Anzio e a giugno liberano Roma. Nello stesso mese in Normandia gli angloamericani penetrano in Francia (Dday). Il 26 agosto anche Parigi è liberata dai tedeschi, costretti ad abbandonare la Francia. La 2ª guerra mondiale/3 Vittoria alleata In estremo oriente, le sconfitte giapponesi a Midway (giugno ‘42) e Gaudalcanal (febbraio ’43) segnano il ritiro nipponico dagli arcipelaghi del Pacifico. I nazisti attuarono una politica di repressione costringendo milioni di uomini e donne dei paesi conquistati a lavorare nei campi di lavoro. Nei campi di concentramento (lager) erano invece deportati gli Ebrei, considerati razza inferiore dall’ideologia di Hitler. E’ la Shoa (catastrofe in ebraico), che portò allo sterminio di oltre sei milioni di persone d’origine israelita. Per resistere all’urto degli Alleati, la Germania inasprisce ancor di più lo sfruttamento dei popoli sotto il suo dominio. Procede la “soluzione finale” per gli Ebrei. Sempre in aprile 1945, era frattanto morto il presidente americano Roosevelt, sostituito da Harry Truman. Per porre più rapidamente fine alla guerra in oriente, questi decide l’impiego della bomba atomica a cui gli scienziati da tempo lavoravano col “Progetto Manhattan” finanziato già nel ’42 da Roosevelt. Dopo l’esplosione di prova nel New Mexico il 16 luglio 1945, si decide di lanciarla sul Giappone. Ad aprile 1945, la penisola italiana è liberata dall’occupazione tedesca. Allo sgombero dei soldati della Wermacht, i partigiani del CLN assumono il controllo di Milano e altre città del nord. Il 30 aprile 1945, Hitler e i suoi più fedeli camerati si suicidano nel bunker ormai assediato di Berlino. Gli eserciti alleati hanno il controllo dell’intero territorio germanico e scoprono la tragedia dei campi di sterminio. Con la resa dell’imperatore giapponese Hirohito ha termine la 2ª guerra mondiale. La scena politica mondiale è occupata dalle due nuove super-potenze: Stati Uniti e Unione sovietica, che si spartiscono le zone di influenza. In Europa, a Est, si formano stati comunisti satelliti della Russia di Stalin, mentre a Ovest tornano le democrazie precedenti il nazi-fascismo. La Germania fu divisa in 4 zone di occupazione (sovietica, americana, inglese e francese). Berlino, che si trovava nella zona occupata dai russi, fu anch’essa divisa in 4 settori. Mussolini è arrestato da partigiani comunisti mentre tenta la fuga in Svizzera. Fucilato il 28 aprile 1945, il suo cadavere è esposto alla folla milanese in Piazzale Loreto. L’avanzata dell’Armata rossa, porta i sovietici in Germania mentre da ovest gli angloamericani attraversano il Reno dirigendo verso Berlino. Due bombe atomiche sono lanciate sulle città giapponesi di Hiroshima (6 agosto) e di Nagasaki (9 agosto). I morti furono a Hiroshima 66.000 e a Nagasaki 39.000. Tuttavia, va tenuto conto che molte altre saranno le vittime nel tempo a causa delle leucemie e delle conseguenze della radioattività emessa dalle esplosioni.