1 deSidera teatro & territorio 2014 dodicesima edizione 2 2 3 …guarda: sotto l’azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: “più in là”! E. Montale, Maestrale (da Ossi di seppia, 1925) 4 4 5 deSidera teatro & territorio in memoria di Benvenuto Cuminetti DIREZIONE ARTISTICA Gabriele Allevi e Luca Doninelli Organizzazione Chiara Bettinelli e Ines Paganelli Amministrazione Livio Golemme_Teatro degli Incamminati In collaborazione con I Teatri del Sacro FOTOGRAFIE Con il Patrocinio di Provincia di Bergamo Pontificio Consiglio della Cultura Federico Buscarino RIPRESE VIDEO GRAFICHE Roberto Abbiati Diego Valenzuela di Blossom Communications Con il sostegno di Fondazione Credito Valtellinese Fondazione Banca Popolare di Bergamo Camera di Commercio Fondazione Credito Bergamasco Spettacoli gratuiti fino a esaurimento posti info 347 1795045 [email protected] www.teatrodesidera.it Hanno collaborato: Antenna Europea del Romanico Associazione Culturalmente, Almè Associazione Amici di Cecilia Maria Cremonesi, Crema Fondazione Monastero S. Maria del Lavello, Calolziocorte Osteria da Bigio l’Oster Promoisola Radici Group Walter Previtali Comune di Albino Comune di Almè Comune di Bonate Sotto Comune di Curno Comune di Mapello Comune di Mozzo Comune di San Paolo d’Argon Comune di Torre de’ Roveri Comune di Treviglio Comune di Villa di Serio Parrocchia di San Giuliano, Albino Parrocchia di San Giovanni Battista e Santa Maria Assunta, Almè Parrocchia di San Bartolomeo, Almenno San Bartolomeo Parrocchia di S. Salvatore, Almenno San Salvatore Parrocchia San Michele Arcangelo, Arcene Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, Bergamo Parrocchia di San Bernardino, Cepino Parrocchia di San Michele Arcangelo, Mapello Parrocchia di San Martino, Nembro Parrocchia SS. Redentore, Seriate Parrocchia SS.Gervasio e Protasio, Spirano 6 6 7 Provate a immaginare un mondo senza teatro. Un mondo dove nessuno si è mai figurato che la vita potesse trasformarsi in uno spettacolo. Che ne sarebbe delle piazze più belle d’Italia, delle facciate dei palazzi più sontuosi, delle prospettive che si spalancano davanti a una via rinascimentale, o dall’alto di un castello? Che ne sarebbe del gusto di una gita in montagna se lo spettacolo che si gode dall’alto non fosse il premio della nostra fatica? Se Dio non avesse voluto distogliere per qualche istante i nostri passi dalla fatica quotidiana, perché avrebbe creato i tramonti sull’oceano, le stelle nelle notti d’agosto, le livree eccessive dei fiori? Se qualcosa non potesse trasformarsi in uno spettacolo, se noi stessi non potessimo guardarci, se non potessimo essere gli spettatori di noi stessi, che disastro!, i nostri corpi e le nostre menti sarebbero corpi e menti di robot, addestrati a seguire percorsi sempre obbligati. Perché si può camminare, ma si può anche correre, saltare. Si può filare dritto, ma qualche volta è bene andare un po’ a zonzo. Si può inseguire l’utile, ma senza godimento a cosa servirebbe? Il teatro ci ricorda tutto questo. Ci ricorda che la realtà non può esistere senza il senso del possibile, perché il possibile è il vero motore della vita e della storia: quello che è, ma anche quello che potrebbe essere. Il teatro ci ricorda tutto questo. Ci ricorda anche che è difficile lottare contro la parte oscura di noi stessi, l’inconscio, le memorie rimosse, ma non è meno difficile godere davvero la vita. Pensateci: è più facile acquistare una cosa bella oppure godersela fino in fondo? Per questo la tragedia ci è necessaria, ma non meno necessaria è la commedia. Per questo è importante piangere, ma ridere non è da meno. Nella sua povertà fatta di poveri corpi e di povere voci, il teatro ci ricorda quanta ricchezza c’è nel mondo e in noi stessi. Nel suo balbettare, ci ricorda da dove veniamo. Per questo è importante che il teatro esista, e noi finché ne avremo le forze continueremo a proporvelo, in questa spettacolare terra bergamasca. Anche quest’anno ci riproviamo portando il teatro su palcoscenici naturali o architettonici e al cospetto della gente che non vuol saperne di ritirarsi nei rifugi. Con noi, coraggiosi compagni di viaggio, si sono di nuovo incamminati compagnie, parrocchie, comuni e sostenitori. Qualcuno si è un po’ spaventato per la crisi, qualcuno invece ribadisce la necessità della bellezza per vivere dignitosamente. La sfida continua. Luca Doninelli e Gabriele Allevi in memoria di Benvenuto Cuminetti 8 8 9 Calendario 10 10 Anteprime 11 Spettacoli sabato 21 giugno, ore 19.00 Altino (fraz. di Albino), Trattoria da Bigio l’Oster Quando un musicista ride Le canzoni di Enzo Jannacci martedì 7 gennaio, ore 21 Mapello, Chiesa Parrocchiale Veglie, come pastori nella notte sabato 7 giugno, ore 21.00 Crema, Chiesa di San Benedetto, Piazza Garibaldi Parabole di un clown (e Dio nei cieli ride..) domenica 30 marzo, ore 21 Arcene, Giardino Casa Parrocchiale Animalisanti domenica 15 giugno, ore 18.00 Almenno San Bartolomeo, San Tomè Animalisanti mercoledi 30 aprile, ore 21 Albino, Auditorium Benvenuto e Mario Cuminetti Ecce Homo venerdì 20 giugno, ore 21.15 Almè, Piazza San Fermo Secondo Orfea. Quando l’amore fa miracoli deSidera Festival deSidera Festival Lucilla Giagnoni P&M Band Carlo Pastori e Walter Muto Il biglietto di 20 euro dà diritto ad un aperitivo alle ore 19 e al concerto alle 20. A seguire possibilità di cenare con un menù a 15 euro. Teatro Minimo deSidera Festival Margherita Antonelli sabato 21 giugno, ore 21.15 Villa d’Ogna, Antica Piazza di Ogna Chilometro zero Pino Petruzzelli venerdì 27 giugno, ore 21.15 Treviglio, Chiostro della Biblioteca Giuseppe & Angelo Bano Ferrari e Carlo Rossi – deSidera Festival e Rosetum 12 12 13 domenica 29 giugno, ore 21.00 Almenno San Salvatore, Chiesa di San Giorgio Deve trattarsi di autentico amore per la vita sabato 19 luglio, ore 21.15 Almè, Chiesa Vecchia A.U.F. - Costruire Cattedrali sabato 26 luglio, ore 21.15 Albino, Chiesa di San Bartolomeo Storie del buon Dio domenica 10 agosto, ore 21.15 Nembro, Chiesa di Santa Maria Stava la Madre sabato 5 luglio, ore 21.15 Calolziocorte (LC), Santuario Santa Maria del Lavello La Maria Stórta domenica 20 luglio, ore 21.15 Torre de’ Roveri – Agriturismo La Tordela Fole da osteria lunedì 28 luglio, ore 21.15 Villa di Serio, Villa Carrara (Biblioteca) La voce di Giocasta venerdì 5 settembre, ore 21.00 Bergamo, Sant’Alessandro in Colonna Gli ultimi giorni di Giuda Laura Marinoni – deSidera Festival di Alberto Salvi sabato 12 luglio, ore 21.15 Mozzo, Giardino Villa Dorotina Scintille Laura Curino venerdì 18 Luglio, ore 21.15 Mapello, piazza IV Novembre Manalive Meeting per l’amicizia dei popoli di Rimini e Compagnia Bella Compagnia Carlo Pastori Teatro dell’Orsa Laura Nardi e Danilo Nigrelli Annig Raimondi – ScenAperta giovedì 24 luglio, ore 21.15 Bonate Sotto, Chiesa di Santa Giulia La radio e il filo spinato domenica 3 agosto, ore 21.15 Spirano, Parco San Rocco Animalisanti venerdì 25 luglio, ore 21.15 Treviglio, Chiostro della Biblioteca Storie del buon Dio venerdì 8 agosto, ore 21.15 San Paolo d’Argon, Chiostro dell’Abbazia La Maria Stórta Abbiati/Salata Laura Nardi e Danilo Nigrelli deSidera Festival di Alberto Salvi Beat72 Massimo Popolizio – deSidera Festival sabato 6 settembre, ore 21 Cepino, Santuario della Cornabusa A.U.F. Compagnia Carlo Pastori giovedì 11 settembre, ore 21 Seriate, Giardino Villa Piccinelli Giuseppe & Angelo. Bano Ferrari e Carlo Rossi – deSidera Festival e Rosetum 14 14 15 Spettacoli 16 16 domenica 15 giugno, ore 18.00 Almenno San Bartolomeo, Chiesa San Tomè domenica 3 agosto, ore 21.15 Spirano, Parco San Rocco sabato 7 giugno, ore 21.00 Crema, Chiesa di San Benedetto, Piazza Garibaldi Parabole di un clown (e Dio nei cieli ride...) di Bruno Nataloni e Umberto Zanoletti con Bruno Nataloni musiche dal vivo di Mauro Ghilardini, Francesco Maffeis, Jurij Roncan regia di Umberto Zanoletti Teatro Minimo In viaggio con una vecchia 500 color carta da zucchero. A bordo un nonno, un tempo clown in un circo, e Stefano, suo nipote, alle prese con la crisi dei quarant’anni. Tra Bologna e la Sardegna, i due seguono un itinerario non dettato dalla fretta, o dalla prudenza, ma dalle tappe di un cammino di fede. Un viaggio anche nel tempo: dal presente fino ad arrivare al giorno del battesimo. Le vicende, che il nonno racconta lungo il percorso, spesso scaturiscono da una vita che ha le caratteristiche di una caduta misurata di un clown. Animalisanti di Gabriele Allevi, Nicola Cremonesi con Ferruccio Filipazzi musiche dal vivo di Luca Rassu Produzione deSidera Festival ASSOCIAZIONE AMICI DI CECILIA MARIA cremonesi A ogni santo il suo «animale». Se ci sono tanti animali nella vita degli uomini, ce ne sono altrettanti nella vita dei santi. Finzione o realtà, leggenda o fantasia, le pagine che narrano delle imprese dei santi sono popolate da animali dalle più svariate peculiarità, che non mettono mai in ombra le doti di santità di colui che li incontra nel proprio cammino, ma semmai le esaltano. L’elenco di santi la cui biografia si lega agli animali è lunghissima: dal più popolare lupo di Francesco d’Assisi al meno noto orso di san Romedio. Tante storie da raccontare e ascoltare grazie all’ironia di un narratore d’eccellenza come Ferruccio Filipazzi che, grazie anche al sapiente uso degli strumenti musicali, narra al pubblico le storie di santi da un punto di vista speciale, proprio quello degli animali. Le storie che si possono narrate sono tante ma ognuna di esse ci riporta a riflettere sul legame indissolubile tra uomo e natura. 17 18 18 venerdì 20 giugno, ore 21.15 Almè, Piazza San Fermo Secondo Orfea. Quando l’amore fa miracoli di Margherita Antonelli e Marco Amato con Margherita Antonelli, Produzione Officina Falso Movimento Margherita Antonelli, nota Sofia (la donna delle pulizie) di Zelig, si cimenta, armata della comicità che la caratterizza, con un nuovo e curioso personaggio. Orfea è una donna che vive a Gerusalemme nell’anno zero, un tempo difficile per una donna sola, vedova di un centurione romano al seguito di Ponzio Pilato. Le sue giornate si dividono tra il tempio, la fontana e quattro lenzuola da stendere. Ma un giorno vengono ad abitare vicino a casa sua, un coppia di giovani sposi. Si chiamano Giuseppe e Maria. Lei è incinta. Da quel momento la vita di Orfea non sarà più la stessa. La donna assiste alla crescita di questo Dio-Bambino, con la curiosità, la dolcezza, la fermezza di molte madri che vorrebbero il meglio per il loro figlio. sabato 21 giugno, ore 19.00 Altino, frazione di Albino, Trattoria da Bigio l’Ostér Quando un musicista ride Le canzoni di Enzo Jannacci, Carlo Pastori - Fisarmonica & voce, Walter Muto - Chitarre & voce, Alessandro Galassi - Pianoforte, Fabio Besana - Contrabbasso, Ermens Angelon - Batteria P&M Band Carlo Pastori e Walter Muto Concerto in formazione acustica per raccontare la poetica e l’opera di Enzo Jannacci attraverso la re-interpretazione delle sue più belle canzoni, alcune molto conosciute dal grande pubblico, come El purtava i scarp del tennis, Ho visto un re, Veronica, Messico e nuvole, altre meno note ma non meno importanti, come Cosa portavi, bella ragazza, quando gli zingari arrivarono al mare, Chissà se è vero, fino alla splendida Quando un musicista ride, che dà il titolo allo spettacolo, in cui emerge tutta la forza comunicativa e drammatica di uno dei più originali cantautori del panorama musicale italiano. Evento a pagamento: il biglietto di 20 euro dà il diritto ad un aperitivo alle ore 19 e al concerto alle 20. Chi lo desidera può cenare da Bigio con l’aggiunta di 15 euro. Info e prenotazioni, Bigio l’Ostér: 0325 770820, deSidera: 347 1795045 19 20 20 sabato 21 giugno, ore 21.15 Villa D’Ogna, Antica Piazzetta d’Ogna Chilometro zero di e con Pino Petruzzelli Teatro Ipotesi Genova e Teatro Stabile di Genova Chilometro zero parla di noi, della forza di rialzarsi sempre. Dalla nativa e sperduta Val Graveglia il protagonista si ritrova al Cep di Genova Prà, in un appartamento con vista sulla A10 Genova Ventimiglia. Da povero di campagna si trasforma in emarginato di periferia. Ma tra contrabbandieri, radio a tutto volume e improbabili devozioni, conosce un bambino napoletano della sua età, la cui madre ogni domenica prepara il ragu’. E intorno a quella pentola di rame parte un’avventura che lo porterà lontano: l’istituto alberghiero. Poi, prima lavapiatti e cuoco, poi altri stop e altrettante ripartenze che lo portano in una valle sperduta: la Val d’Ultimo. Lì arriva una proposta dalla mensa dell’ENEL: cucinare per gli operai che lavorano alla diga del lago di Fontana Bianca, in cima, dove tutte le strade finiscono. E così riparte di nuovo, come sempre, da zero. venerdì 27 giugno, ore 21.15 Treviglio, Chiostro della Biblioteca giovedì 11 settembre, ore 21.00 Seriate, Giardino di Villa Piccinelli Giuseppe & Angelo Spettacolo promosso da RadiciGroup in occasione dei 40 anni dell’azienda Radici Yarn (Gli inventori della buona morte) Di e con Bano Ferrari e Carlo Rossi Regia di Marco Finco Da una idea geniale del professor Claudio Bernardi La vicenda, immaginaria, si svolge tutta nella bottega di San Giuseppe che, ormai vecchio, è rimasto solo ad occuparsi del suo lavoro di falegname. Un misterioso individuo irrompe nel laboratorio ad annunciare all’uomo che la fine della sua esistenza terrena è vicina ed egli deve prepararsi alla dipartita. Inaspettatamente il combattivo ed intelligente falegname inizia una lotta senza tregua con l’angelo che porterà, per nostro grande beneficio, ad una invenzione destinata a cambiare la storia dell’umanità: l’invenzione della “buona morte” La comicità e l’ironia sono le armi principali di questa messa in scena soprattutto perché, in teatro e nella vita, quando il dramma incombe l’uomo non soccombe solo se è capace di ridere di se stesso. 21 22 22 domenica 29 giugno, ore 21.00 Almenno San Salvatore, Chiesa di San Giorgio Deve trattarsi di un autentico amore per la vita Brani antologici dai Diari 1941-1943 di Etty Hillesum scelti da Giulia Calligaro con Laura Marinoni Musica dal vivo di Gian Mario Conti Etty Hillesum quest’anno compie 100 anni. Un’occasione da non perdere per diffondere il suo messaggio al più ampio numero di cuori possibile. Negli anni ’40, mentre l’Europa sprofondava in una delle sue stagioni più nere e il nazismo sfondava gli argini della disumanità, in Olanda, una giovane studiosa ebrea faceva il percorso inverso. E scalava a poco a poco le tappe dell’illuminazione. Più si faceva scuro intorno, più lei trovava e cresceva dentro di sé la luce, Dio, l’Amore, e un senso e un’accoglienza della vita che la portavano a consegnarsi completamente fino a condividere spontaneamente il destino del suo popolo dentro il campo di concentramento. E ciò senza perdere compassione, neppure per i persecutori. Solo l’amore avrebbe potuto inaugurare un futuro diverso, sosteneva. Rispondere con odio, invece, significava che lo sterminio si sarebbe potuto ripetere nella Storia per sempre. sabato 5 luglio, ore 21.15 Calolziocorte (LC), Chiostro monastero Santa Maria del Lavello venerdì 8 agosto, ore 21.15 San Paolo d’Argon, Chiostro dell’Abbazia La Maria Stórta di Alberto Salvi con Matilde Facheris Musiche dal vivo, Gino Zambelli A distanza di cento anni, Maria Benaglia, detta la pelegrina, la si ricorda ancora bene. Nata in Val Brembana, all’età di 18 anni entra in convento, ma ne esce quasi subito. Orfana, si rifugia da parenti, che di certo non l’amano. Perché subito iniziano le incomprensioni e i litigi. Di lì a poco si ammala, gravemente. Un piede le va in cancrena. Un mesto presagio di morte si affaccia sulla vita di Maria. Ma una speranza c’è: la grazia della Madonna delle Nevi. E allora Maria prega, prega e promette. Se il piede guarirà, sarà solo penitenza e devozione. E il piede, miracolosamente, guarisce. Da qui, Maria Benaglia, percorre le strade dell’Italia a piedi scalzi, con un rosario in mano e con in testa una sola cosa: la promessa fatta alla Madonna delle Nevi. Entra nelle case e chiede a chi vi abita conversione e un poco di cibo per sfamarsi. Chi esaudisce la sua richiesta, sarà benedetto; chi si rifiuta verrà maledetto. 23 24 24 sabato 12 luglio, ore 21.15 Mozzo, Giardino Villa Dorotina Scintille testo e regia Laura Sicignano Con Laura Curino musiche originali Edmondo Romano Produzione teatro Cargo New York, 25 marzo 1911: manca un quarto d’ora alla chiusura di una fabbrica, produttrice di camicette. Sono al lavoro 600 persone, per lo più giovani immigrate italiane o dall’Europa dell’est, sfruttate e sottopagate. Una scintilla. In un attimo prende fuoco il grattacielo che ospita la fabbrica. La tragedia si svolge in 18 minuti: 146 morti, quasi tutte ragazze. I proprietari della fabbrica verranno assolti, nonostante non fossero in atto le più elementari misure di sicurezza. Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la Festa della Donna. Molti altri episodi hanno concorso a dar vita all’8 marzo: è certo che non c’è episodio nella storia delle donne più adatto a segnare un punto di svolta. Quanti di noi oggi ricordano ancora questa storia? venerdì 18 luglio, ore 21.15 Mapello, Piazza IV Novembre Manalive - Un uomo vivo Di G.K. Chesterton Regia e scena di Otello Cenci Drammaturgia a cura di Giampiero Pizzol e Otello Cenci con Laura Aguzzoni, Giampiero Bartolini, Giampiero Pizzol, Gianluca Reggiani e Andrea Soffiantini Produzione Meeting per l’amicizia fra i popoli e Compagnia Bella Un uomo vivo, scritto da G. K. Chesterton nel 1912, si presenta come una romanzesca commedia ben studiata, uno stile impeccabile da teatro, una conversazione irta di battute pungenti, modulata sui registri comicodrammatici, e un intreccio degno di Shakespeare. Si tratta di un giallo senza delitto, ma con un vero processo che tiene viva l’attenzione del pubblico e sorprende. Eppure non abbiamo sul banco d’accusa solo i fatti, ma l’interpretazione dei fatti o, meglio ancora, l’interpretazione della vita stessa. Chesterton qui può far appello alla filosofia ma anche alla poesia, può scatenare la follia omicida e nello stesso tempo predicarci l’amore eterno 25 26 26 sabato 19 luglio, ore 21.15 Almè, Chiesa Vecchia sabato 6 settembre, ore 21.00 Cepino, Santuario della Cornabusa A.U.F. Costruire Cattedrali con Carlo Pastori Testi di Paolo Covassi, Luca Doninelli, Carlo Pastori Adattamento teatrale e regia Marta Martinelli La storia di Marco Carelli, il ricco che si fece povero per aver donato tutti i suoi beni alla Fabbrica del Duomo, quella di Caterina, la vecchietta che puliva pietre al cantiere e donò al Duomo la logora pelliccetta che possedeva come unico riparo dal freddo, perché venisse messa all’asta, la storia di Alessio, il capitano di origine albanese che volle ornare a sue spese uno degli altari. E quelle di tanta povera gente che nei secoli ha contribuito a edificare la cattedrale di Milano. Lo spettacolo si dipana idealmente all’interno del Duomo, dove un sacrestano s’improvvisa guida di un gruppo di visitatori, e racconta il contributo che personaggi noti e perfetti sconosciuti hanno dato all’edificazione della cattedrale. Si ride e ci si commuove, ma soprattutto si capisce che quello è il luogo che per eccellenza esprime il senso di appartenenza e la religiosità di un popolo. domenica 20 luglio, ore 21.15 Torre de’ Roveri, Cortile Azienda Vitivinicola La Tordela Fole da osteria di e con Monica Morini e Bernardino Bonzani Claudia Catellani, pianoforte Produzione Teatro dell’Orsa Divertente, commovente, scoppiettante. Il clima di convivialità sorprende il pubblico. Le note ballabili di valzer, tanghi, mazurke aprono al buon umore. L’eco di romanze d’opera riaccende passioni perdute. La musica accompagna le parole indimenticabili dei racconti di Zavattini, Guareschi, Pederiali e Benni, gustati a piccoli sorsi come il buon vino. Chi ricorda le vecchie osterie e le feste sull’aia sa che il tempo si arrende al piacere di stare insieme e raccontarsi la vita. Il Po è un fiume di storie e dalla nebbia appaiono fantasmi, bestie fantastiche, maliziose ostesse capaci sedurci in un solo istante. Al termine dello spettacolo degustazione vino dell’Azienda La Tordela. 27 28 28 giovedì 24 luglio, ore 21.15 Bonate Sotto, Chiesa di Santa Giulia La radio e il filo spinato di e con Roberto Abbiati e Luca Salata con poetica di Mario Vighi assistente alla regia Lucia Baldini L’ufficiale medico del campo di Auschwitz che fece la puntura di acido fenico per ammazzare padre Kolbe si sentì dire “Lei non ha capito nulla della vita. L’odio non serve a niente... Solo l’amore crea.” Lo immagino con una voce ferma e con una mano compassionevole sul braccio dell’assassino, malgrado i 15 giorni nel bunker n13 senza cibo né acqua. Una specie di “Stia tranquillo vinco io anche se mi ammazza.” E quello lo ha ammazzato! venerdì 25 luglio, ore 21.15 Treviglio, Chiostro Biblioteca sabato 26 luglio, ore 21,15 Albino, Chiesa di San Bartolomeo Storie del Buon Dio Liberamente ispirato a “Storie del Buon Dio” di R. M. Rilke drammaturgia Laura Nardi in collaborazione con Alessandro Hellmann con Danilo Nigrelli e Laura Nardi regia Amandio Pinheiro Associazione Culturale Causa Storie del Buon Dio è una raccolta di tredici racconti, incentrati sulla figura di Dio, scritti da Rilke nel 1899. Come recita il sottotitolo, le storie vengono “narrate ai grandi perché le ripetano ai bambini”, che, insieme agli artisti, sono coloro che rivelano Dio agli uomini. Nonostante la dedica, i racconti di Rilke trattano argomenti tutt’altro che ingenui, come l’arte, la creazione o la religione. Tutte fiabe, dunque, indirizzate ad un “doppio pubblico”: i bambini e i grandi con animo di fanciullo. Il grande poeta Rilke va alla ricerca di Dio. In questo percorso Dio è umanizzato e l’uomo reso sacro attraverso la poesia. Un uomo e una donna, Georg e Klara, in un surreale “Ufficio domande rimaste senza risposta” creano, vivono e materializzano storie per rispondere alle incessanti domande dei bambini. Con la semplicità e la naturalezza dei bambini, giocano vicino al tavolo del grande artigiano, trasformando gli scarti del suo lavoro in storie e personaggi. 29 30 30 lunedì 28 luglio, ore 21.15 Villa di Serio, Cortile Villa Carrara (Biblioteca) La voce di Giocasta di Maddalena Mazzocut-Mis musiche di scena di Azio Corghi e di Sergio Sorrentino (tratte dal brano “De Nocturno Visu”) con Annig Raimondi Sergio Sorrentino, chitarra elettrica regia di Paolo Bignamini scene: Francesca Barattini ScenAperta Altomilanese Teatri - in collaborazione con Università degli Studi di Milano Giocasta, regina di Tebe, ricostruisce la sua esistenza, cercando in essa un motivo per sopravvivere all’orrore. Incontra il figlio-marito Edipo, cieco e imprigionato, e lo perdona, giustificando se stessa in una lunga, intima, disperata confessione. Giocasta sopravvive all’orrore della tragedia familiare ripercorrendo la propria vita in un monologo lucido e sofferto. Una madre che silenziosamente conosce, da sempre, la verità e la cela, anche a se stessa, per non perdere la gioia di essere moglie e madre. Una madre che riconosce la tragedia al primo sguardo e ha il coraggio di mantenere quello sguardo, alto, fino in fondo. La Giocasta qui rappresentata non si uccide, ma accoglie, non indaga, ma guarda finalmente con gli occhi della verità, occhi che saranno poi quelli di Edipo. domenica 10 agosto, ore 21.15 Nembro, Chiesa di Santa Maria Stava la Madre Di Angela Demattè Con Angela Demattè, Giulia Zeetti Musiche di Antonia Gozzi Regia di Sandro Mabellini Beat 72 Il progetto ha come spunto iniziale il celeberrimo “Stabat mater” di Jacopone da Todi e intende essere uno studio sul rapporto dell’uomo contemporaneo col “dolore” e col “sacrificio”. Perchè Jacopone chiede di passare attraverso il dolore della Madonna? Perché nei secoli il pianto della Madonna sotto la croce è stato oggetto di infinite rielaborazioni musicali, colte e popolari? In scena tre donne, due attricicantanti e una musicista. Sono le tre Marie, in fondo. Sono sotto la croce. Ma il tempo (i secoli) hanno fatto dimenticare loro cosa sia quel Cristo e cosa sia il dolore. Hanno mille soluzioni per non provarlo. Sono diventate sterili a forza di palliativi. Eppure, inaspettatamente e piano piano si accorgono della convenienza di passare attraverso quel dolore. La scrittura dialogica contemporanea (e, inaspettatamente, comica) e di un piatto realismo cinematografico sarà continuamente contrapposta alla partitura musicale, la quale farà da continuo richiamo a qualcosa d’“Altro”. 31 32 32 venerdì 5 settembre, ore 21.00 Bergamo, Sant’Alessandro in Colonna Gli ultimi giorni di Giuda di Luca Doninelli con Massimo Popolizio Produzione deSidera Festival Un’idea del mondo in cui si ponga rimedio al caos endemico delle cose, una convivenza civile, moderata, tranquilla, calcolata. Economica!, senza sprechi. Ecco, per qualcuno, il senso della religione. Che contribuisca a creare “sistemi talmente perfetti che nessuno avrebbe più bisogno di essere buono”, come diceva Eliot. Invece… quel Dio che dà gratuitamente a chi non lo merita, che spreca tanta bellezza a chi non l’apprezza, che persino perdona i più spregevoli, no. Questo introduce il più intollerabile dei disordini. Costringe a stare sempre alle dipendenze dell’imprevisto. No, grazie. Negli ultimi giorni l’amicizia del devoto Giuda con Cristo precipita nel gorgo di questi pensieri. Fino alla decisione di porre rimedio all’irreparabile. Mediante la legge. 33 Con il Patrocinio di Con il sostegno di ... va sottolineato che la manifestazione sta diventando sempre più significativa e ormai si caratterizza per la scelta di rappresentare, anche nelle periferie della città, i testi della letteratura cristiana, sia classica sia contemporanea, attraverso una messa in scena semplice e spesso innovativa. [...] Esaminata la documentazione e preso atto del valore educativo, culturale e spirituale dell’iniziativa, la Commissione preposta concede il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura) In collaborazione con 36 36 deSidera teatro & territorio www.teatrodesidera.it