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deSidera
teatro & territorio
2014 dodicesima edizione
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…guarda:
sotto l’azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: “più in là”!
E. Montale, Maestrale (da Ossi di seppia, 1925)
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deSidera
teatro & territorio
in memoria di Benvenuto Cuminetti
DIREZIONE ARTISTICA
Gabriele Allevi e Luca Doninelli
Organizzazione
Chiara Bettinelli e Ines Paganelli
Amministrazione
Livio Golemme_Teatro degli Incamminati
In collaborazione con
I Teatri del Sacro
FOTOGRAFIE
Con il Patrocinio di
Provincia di Bergamo
Pontificio Consiglio della Cultura
Federico Buscarino
RIPRESE VIDEO
GRAFICHE
Roberto Abbiati
Diego Valenzuela
di Blossom Communications
Con il sostegno di
Fondazione Credito Valtellinese
Fondazione Banca Popolare di Bergamo
Camera di Commercio
Fondazione Credito Bergamasco
Spettacoli gratuiti fino a esaurimento posti
info 347 1795045
[email protected]
www.teatrodesidera.it
Hanno collaborato:
Antenna Europea del Romanico
Associazione Culturalmente, Almè
Associazione Amici di Cecilia Maria Cremonesi, Crema
Fondazione Monastero S. Maria del Lavello, Calolziocorte
Osteria da Bigio l’Oster
Promoisola
Radici Group
Walter Previtali
Comune di Albino
Comune di Almè
Comune di Bonate Sotto
Comune di Curno
Comune di Mapello
Comune di Mozzo
Comune di San Paolo d’Argon
Comune di Torre de’ Roveri
Comune di Treviglio
Comune di Villa di Serio
Parrocchia di San Giuliano, Albino
Parrocchia di San Giovanni Battista e Santa Maria Assunta, Almè
Parrocchia di San Bartolomeo, Almenno San Bartolomeo
Parrocchia di S. Salvatore, Almenno San Salvatore
Parrocchia San Michele Arcangelo, Arcene
Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, Bergamo
Parrocchia di San Bernardino, Cepino
Parrocchia di San Michele Arcangelo, Mapello
Parrocchia di San Martino, Nembro
Parrocchia SS. Redentore, Seriate
Parrocchia SS.Gervasio e Protasio, Spirano
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Provate a immaginare un mondo senza teatro. Un mondo dove nessuno si è mai figurato che la vita potesse trasformarsi in uno spettacolo.
Che ne sarebbe delle piazze più belle d’Italia, delle facciate dei palazzi più sontuosi, delle prospettive che si spalancano davanti a una
via rinascimentale, o dall’alto di un castello?
Che ne sarebbe del gusto di una gita in montagna se lo spettacolo che si gode dall’alto non fosse il premio della nostra fatica?
Se Dio non avesse voluto distogliere per qualche istante i nostri passi dalla fatica quotidiana, perché avrebbe creato i tramonti
sull’oceano, le stelle nelle notti d’agosto, le livree eccessive dei fiori?
Se qualcosa non potesse trasformarsi in uno spettacolo, se noi stessi non potessimo guardarci, se non potessimo essere gli spettatori di
noi stessi, che disastro!, i nostri corpi e le nostre menti sarebbero corpi e menti di robot, addestrati a seguire percorsi sempre obbligati.
Perché si può camminare, ma si può anche correre, saltare.
Si può filare dritto, ma qualche volta è bene andare un po’ a zonzo.
Si può inseguire l’utile, ma senza godimento a cosa servirebbe?
Il teatro ci ricorda tutto questo. Ci ricorda che la realtà non può esistere senza il senso del possibile, perché il possibile è il vero motore
della vita e della storia: quello che è, ma anche quello che potrebbe essere. Il teatro ci ricorda tutto questo.
Ci ricorda anche che è difficile lottare contro la parte oscura di noi stessi, l’inconscio, le memorie rimosse, ma non è meno difficile
godere davvero la vita. Pensateci: è più facile acquistare una cosa bella oppure godersela fino in fondo?
Per questo la tragedia ci è necessaria, ma non meno necessaria è la commedia. Per questo è importante piangere, ma ridere non è da
meno.
Nella sua povertà fatta di poveri corpi e di povere voci, il teatro ci ricorda quanta ricchezza c’è nel mondo e in noi stessi. Nel suo
balbettare, ci ricorda da dove veniamo.
Per questo è importante che il teatro esista, e noi finché ne avremo le forze continueremo a proporvelo, in questa spettacolare terra
bergamasca.
Anche quest’anno ci riproviamo portando il teatro su palcoscenici naturali o architettonici e al cospetto della gente che non vuol
saperne di ritirarsi nei rifugi. Con noi, coraggiosi compagni di viaggio, si sono di nuovo incamminati compagnie, parrocchie, comuni e
sostenitori. Qualcuno si è un po’ spaventato per la crisi, qualcuno invece ribadisce la necessità della bellezza per vivere dignitosamente.
La sfida continua.
Luca Doninelli e Gabriele Allevi
in memoria di Benvenuto Cuminetti
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Calendario
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Anteprime
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Spettacoli
sabato 21 giugno, ore 19.00
Altino (fraz. di Albino), Trattoria da Bigio l’Oster
Quando un musicista ride
Le canzoni di Enzo Jannacci
martedì 7 gennaio, ore 21
Mapello, Chiesa Parrocchiale
Veglie, come pastori nella notte
sabato 7 giugno, ore 21.00
Crema, Chiesa di San Benedetto, Piazza Garibaldi
Parabole di un clown (e Dio nei cieli ride..)
domenica 30 marzo, ore 21
Arcene, Giardino Casa Parrocchiale
Animalisanti
domenica 15 giugno, ore 18.00
Almenno San Bartolomeo, San Tomè
Animalisanti
mercoledi 30 aprile, ore 21
Albino, Auditorium Benvenuto e Mario Cuminetti
Ecce Homo
venerdì 20 giugno, ore 21.15
Almè, Piazza San Fermo
Secondo Orfea. Quando l’amore fa miracoli
deSidera Festival
deSidera Festival
Lucilla Giagnoni
P&M Band Carlo Pastori e Walter Muto
Il biglietto di 20 euro
dà diritto ad un aperitivo alle ore 19 e al concerto alle 20. A seguire
possibilità di cenare con un menù a 15 euro.
Teatro Minimo
deSidera Festival
Margherita Antonelli
sabato 21 giugno, ore 21.15
Villa d’Ogna, Antica Piazza di Ogna
Chilometro zero
Pino Petruzzelli
venerdì 27 giugno, ore 21.15
Treviglio, Chiostro della Biblioteca
Giuseppe & Angelo
Bano Ferrari e Carlo Rossi –
deSidera Festival e Rosetum
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domenica 29 giugno, ore 21.00
Almenno San Salvatore, Chiesa di San Giorgio
Deve trattarsi di autentico amore per la vita
sabato 19 luglio, ore 21.15
Almè, Chiesa Vecchia
A.U.F. - Costruire Cattedrali
sabato 26 luglio, ore 21.15
Albino, Chiesa di San Bartolomeo
Storie del buon Dio
domenica 10 agosto, ore 21.15
Nembro, Chiesa di Santa Maria
Stava la Madre
sabato 5 luglio, ore 21.15
Calolziocorte (LC), Santuario Santa Maria del Lavello
La Maria Stórta
domenica 20 luglio, ore 21.15
Torre de’ Roveri – Agriturismo La Tordela
Fole da osteria
lunedì 28 luglio, ore 21.15
Villa di Serio, Villa Carrara (Biblioteca)
La voce di Giocasta
venerdì 5 settembre, ore 21.00
Bergamo, Sant’Alessandro in Colonna
Gli ultimi giorni di Giuda
Laura Marinoni – deSidera Festival
di Alberto Salvi
sabato 12 luglio, ore 21.15
Mozzo, Giardino Villa Dorotina
Scintille
Laura Curino
venerdì 18 Luglio, ore 21.15
Mapello, piazza IV Novembre
Manalive
Meeting per l’amicizia dei popoli di Rimini
e Compagnia Bella
Compagnia Carlo Pastori
Teatro dell’Orsa
Laura Nardi e Danilo Nigrelli
Annig Raimondi – ScenAperta
giovedì 24 luglio, ore 21.15
Bonate Sotto, Chiesa di Santa Giulia
La radio e il filo spinato
domenica 3 agosto, ore 21.15
Spirano, Parco San Rocco
Animalisanti
venerdì 25 luglio, ore 21.15
Treviglio, Chiostro della Biblioteca
Storie del buon Dio
venerdì 8 agosto, ore 21.15
San Paolo d’Argon, Chiostro dell’Abbazia
La Maria Stórta
Abbiati/Salata
Laura Nardi e Danilo Nigrelli
deSidera Festival
di Alberto Salvi
Beat72
Massimo Popolizio – deSidera Festival
sabato 6 settembre, ore 21
Cepino, Santuario della Cornabusa
A.U.F.
Compagnia Carlo Pastori
giovedì 11 settembre, ore 21
Seriate, Giardino Villa Piccinelli
Giuseppe & Angelo.
Bano Ferrari e Carlo Rossi –
deSidera Festival e Rosetum
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Spettacoli
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domenica 15 giugno, ore 18.00
Almenno San Bartolomeo, Chiesa San Tomè
domenica 3 agosto, ore 21.15
Spirano, Parco San Rocco
sabato 7 giugno, ore 21.00
Crema, Chiesa di San Benedetto, Piazza Garibaldi
Parabole di un clown
(e Dio nei cieli ride...)
di Bruno Nataloni e Umberto Zanoletti
con Bruno Nataloni
musiche dal vivo di Mauro Ghilardini, Francesco
Maffeis, Jurij Roncan
regia di Umberto Zanoletti
Teatro Minimo
In viaggio con una vecchia 500 color carta da zucchero.
A bordo un nonno, un tempo clown in un circo, e Stefano,
suo nipote, alle prese con la crisi dei quarant’anni.
Tra Bologna e la Sardegna, i due seguono un itinerario
non dettato dalla fretta, o dalla prudenza, ma dalle tappe
di un cammino di fede. Un viaggio anche nel tempo: dal
presente fino ad arrivare al giorno del battesimo.
Le vicende, che il nonno racconta lungo il percorso,
spesso scaturiscono da una vita che ha le caratteristiche
di una caduta misurata di un clown.
Animalisanti
di Gabriele Allevi, Nicola Cremonesi
con Ferruccio Filipazzi
musiche dal vivo di Luca Rassu
Produzione deSidera Festival
ASSOCIAZIONE
AMICI
DI CECILIA
MARIA cremonesi
A ogni santo il suo «animale». Se ci sono tanti animali nella
vita degli uomini, ce ne sono altrettanti nella vita dei santi.
Finzione o realtà, leggenda o fantasia, le pagine che narrano
delle imprese dei santi sono popolate da animali dalle più
svariate peculiarità, che non mettono mai in ombra le doti
di santità di colui che li incontra nel proprio cammino, ma
semmai le esaltano.
L’elenco di santi la cui biografia si lega agli animali è
lunghissima: dal più popolare lupo di Francesco d’Assisi al
meno noto orso di san Romedio. Tante storie da raccontare e
ascoltare grazie all’ironia di un narratore d’eccellenza come
Ferruccio Filipazzi che, grazie anche al sapiente uso degli
strumenti musicali, narra al pubblico le storie di santi da un
punto di vista speciale, proprio quello degli animali. Le storie
che si possono narrate sono tante ma ognuna di esse ci riporta
a riflettere sul legame indissolubile tra uomo e natura.
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venerdì 20 giugno, ore 21.15
Almè, Piazza San Fermo
Secondo Orfea.
Quando l’amore
fa miracoli
di Margherita Antonelli e Marco Amato
con Margherita Antonelli,
Produzione Officina Falso Movimento
Margherita Antonelli, nota Sofia (la donna delle pulizie)
di Zelig, si cimenta, armata della comicità che
la caratterizza, con un nuovo e curioso personaggio.
Orfea è una donna che vive a Gerusalemme nell’anno
zero, un tempo difficile per una donna sola, vedova
di un centurione romano al seguito di Ponzio Pilato. Le
sue giornate si dividono tra il tempio, la fontana e quattro
lenzuola da stendere. Ma un giorno vengono ad abitare
vicino a casa sua, un coppia di giovani sposi.
Si chiamano Giuseppe e Maria. Lei è incinta. Da quel
momento la vita di Orfea non sarà più la stessa.
La donna assiste alla crescita di questo Dio-Bambino, con
la curiosità, la dolcezza, la fermezza di molte madri che
vorrebbero il meglio per il loro figlio.
sabato 21 giugno, ore 19.00
Altino, frazione di Albino, Trattoria da Bigio l’Ostér
Quando un musicista ride
Le canzoni di Enzo Jannacci,
Carlo Pastori - Fisarmonica & voce,
Walter Muto - Chitarre & voce,
Alessandro Galassi - Pianoforte,
Fabio Besana - Contrabbasso,
Ermens Angelon - Batteria
P&M Band Carlo Pastori e Walter Muto
Concerto in formazione acustica per raccontare la poetica
e l’opera di Enzo Jannacci attraverso la re-interpretazione
delle sue più belle canzoni, alcune molto conosciute dal
grande pubblico, come El purtava i scarp del tennis,
Ho visto un re, Veronica, Messico e nuvole, altre meno
note ma non meno importanti, come Cosa portavi, bella
ragazza, quando gli zingari arrivarono al mare, Chissà se
è vero, fino alla splendida Quando un musicista ride, che
dà il titolo allo spettacolo, in cui emerge tutta la forza
comunicativa e drammatica di uno dei più originali
cantautori del panorama musicale italiano.
Evento a pagamento: il biglietto di 20 euro dà il diritto
ad un aperitivo alle ore 19 e al concerto alle 20. Chi lo
desidera può cenare da Bigio con l’aggiunta di 15 euro.
Info e prenotazioni, Bigio l’Ostér: 0325 770820,
deSidera: 347 1795045
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sabato 21 giugno, ore 21.15
Villa D’Ogna, Antica Piazzetta d’Ogna
Chilometro zero
di e con Pino Petruzzelli
Teatro Ipotesi Genova e
Teatro Stabile di Genova
Chilometro zero parla di noi, della forza di rialzarsi
sempre. Dalla nativa e sperduta Val Graveglia il
protagonista si ritrova al Cep di Genova Prà, in un
appartamento con vista sulla A10 Genova Ventimiglia.
Da povero di campagna si trasforma in emarginato di
periferia. Ma tra contrabbandieri, radio a tutto volume e
improbabili devozioni, conosce un bambino napoletano
della sua età, la cui madre ogni domenica prepara il ragu’.
E intorno a quella pentola di rame parte un’avventura
che lo porterà lontano: l’istituto alberghiero. Poi, prima
lavapiatti e cuoco, poi altri stop e altrettante ripartenze
che lo portano in una valle sperduta: la Val d’Ultimo. Lì
arriva una proposta dalla mensa dell’ENEL: cucinare
per gli operai che lavorano alla diga del lago di Fontana
Bianca, in cima, dove tutte le strade finiscono. E così
riparte di nuovo, come sempre, da zero.
venerdì 27 giugno, ore 21.15
Treviglio, Chiostro della Biblioteca
giovedì 11 settembre, ore 21.00
Seriate, Giardino di Villa Piccinelli
Giuseppe & Angelo
Spettacolo
promosso da
RadiciGroup
in occasione
dei 40 anni
dell’azienda
Radici Yarn
(Gli inventori della buona morte)
Di e con Bano Ferrari e Carlo Rossi
Regia di Marco Finco
Da una idea geniale del
professor Claudio Bernardi
La vicenda, immaginaria, si svolge tutta nella bottega
di San Giuseppe che, ormai vecchio, è rimasto solo ad
occuparsi del suo lavoro di falegname.
Un misterioso individuo irrompe nel laboratorio ad
annunciare all’uomo che la fine della sua esistenza
terrena è vicina ed egli deve prepararsi alla dipartita.
Inaspettatamente il combattivo ed intelligente falegname
inizia una lotta senza tregua con l’angelo che porterà,
per nostro grande beneficio, ad una invenzione destinata
a cambiare la storia dell’umanità: l’invenzione della
“buona morte”
La comicità e l’ironia sono le armi principali di questa
messa in scena soprattutto perché, in teatro e nella vita,
quando il dramma incombe l’uomo non soccombe solo se
è capace di ridere di se stesso.
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domenica 29 giugno, ore 21.00
Almenno San Salvatore, Chiesa di San Giorgio
Deve trattarsi di un
autentico amore per la vita
Brani antologici dai Diari 1941-1943 di Etty
Hillesum scelti da Giulia Calligaro
con Laura Marinoni
Musica dal vivo di Gian Mario Conti
Etty Hillesum quest’anno compie 100 anni. Un’occasione
da non perdere per diffondere il suo messaggio al più
ampio numero di cuori possibile.
Negli anni ’40, mentre l’Europa sprofondava in una delle
sue stagioni più nere e il nazismo sfondava gli argini
della disumanità, in Olanda, una giovane studiosa ebrea
faceva il percorso inverso. E scalava a poco a poco le
tappe dell’illuminazione. Più si faceva scuro intorno, più
lei trovava e cresceva dentro di sé la luce, Dio, l’Amore,
e un senso e un’accoglienza della vita che la portavano
a consegnarsi completamente fino a condividere
spontaneamente il destino del suo popolo dentro il campo
di concentramento. E ciò senza perdere compassione,
neppure per i persecutori. Solo l’amore avrebbe potuto
inaugurare un futuro diverso, sosteneva. Rispondere
con odio, invece, significava che lo sterminio si sarebbe
potuto ripetere nella Storia per sempre.
sabato 5 luglio, ore 21.15
Calolziocorte (LC), Chiostro monastero Santa Maria del Lavello
venerdì 8 agosto, ore 21.15
San Paolo d’Argon, Chiostro dell’Abbazia
La Maria Stórta
di Alberto Salvi
con Matilde Facheris
Musiche dal vivo, Gino Zambelli
A distanza di cento anni, Maria Benaglia, detta la pelegrina,
la si ricorda ancora bene. Nata in Val Brembana, all’età di
18 anni entra in convento, ma ne esce quasi subito. Orfana,
si rifugia da parenti, che di certo non l’amano. Perché
subito iniziano le incomprensioni e i litigi.
Di lì a poco si ammala, gravemente. Un piede le va in
cancrena. Un mesto presagio di morte si affaccia sulla
vita di Maria. Ma una speranza c’è: la grazia della
Madonna delle Nevi. E allora Maria prega, prega e
promette. Se il piede guarirà, sarà solo penitenza e
devozione. E il piede, miracolosamente, guarisce. Da
qui, Maria Benaglia, percorre le strade dell’Italia a
piedi scalzi, con un rosario in mano e con in testa una
sola cosa: la promessa fatta alla Madonna delle Nevi.
Entra nelle case e chiede a chi vi abita conversione e un
poco di cibo per sfamarsi. Chi esaudisce la sua richiesta,
sarà benedetto; chi si rifiuta verrà maledetto.
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sabato 12 luglio, ore 21.15
Mozzo, Giardino Villa Dorotina
Scintille
testo e regia Laura Sicignano
Con Laura Curino
musiche originali Edmondo Romano
Produzione teatro Cargo
New York, 25 marzo 1911: manca un quarto d’ora alla
chiusura di una fabbrica, produttrice di camicette. Sono
al lavoro 600 persone, per lo più giovani immigrate
italiane o dall’Europa dell’est, sfruttate e sottopagate.
Una scintilla. In un attimo prende fuoco il grattacielo che
ospita la fabbrica. La tragedia si svolge in 18 minuti: 146
morti, quasi tutte ragazze.
I proprietari della fabbrica verranno assolti, nonostante
non fossero in atto le più elementari misure di sicurezza.
Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa
terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici
per la Festa della Donna. Molti altri episodi hanno
concorso a dar vita all’8 marzo: è certo che non c’è
episodio nella storia delle donne più adatto a segnare
un punto di svolta. Quanti di noi oggi ricordano ancora
questa storia?
venerdì 18 luglio, ore 21.15
Mapello, Piazza IV Novembre
Manalive - Un uomo vivo
Di G.K. Chesterton
Regia e scena di Otello Cenci
Drammaturgia a cura di Giampiero Pizzol e Otello Cenci
con Laura Aguzzoni, Giampiero Bartolini,
Giampiero Pizzol, Gianluca Reggiani e Andrea Soffiantini
Produzione Meeting per l’amicizia fra i popoli
e Compagnia Bella
Un uomo vivo, scritto da G. K. Chesterton nel 1912, si
presenta come una romanzesca commedia ben studiata,
uno stile impeccabile da teatro, una conversazione
irta di battute pungenti, modulata sui registri comicodrammatici, e un intreccio degno di Shakespeare.
Si tratta di un giallo senza delitto, ma con un vero
processo che tiene viva l’attenzione del pubblico e
sorprende. Eppure non abbiamo sul banco d’accusa solo
i fatti, ma l’interpretazione dei fatti o, meglio ancora,
l’interpretazione della vita stessa. Chesterton qui può far
appello alla filosofia ma anche alla poesia, può scatenare la
follia omicida e nello stesso tempo predicarci l’amore eterno
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sabato 19 luglio, ore 21.15
Almè, Chiesa Vecchia
sabato 6 settembre, ore 21.00
Cepino, Santuario della Cornabusa
A.U.F.
Costruire Cattedrali
con Carlo Pastori
Testi di Paolo Covassi, Luca Doninelli, Carlo Pastori
Adattamento teatrale e regia Marta Martinelli
La storia di Marco Carelli, il ricco che si fece povero
per aver donato tutti i suoi beni alla Fabbrica del
Duomo, quella di Caterina, la vecchietta che puliva
pietre al cantiere e donò al Duomo la logora pelliccetta
che possedeva come unico riparo dal freddo, perché
venisse messa all’asta, la storia di Alessio, il capitano
di origine albanese che volle ornare a sue spese uno
degli altari. E quelle di tanta povera gente che nei
secoli ha contribuito a edificare la cattedrale di Milano.
Lo spettacolo si dipana idealmente all’interno del
Duomo, dove un sacrestano s’improvvisa guida di
un gruppo di visitatori, e racconta il contributo
che personaggi noti e perfetti sconosciuti hanno
dato all’edificazione della cattedrale. Si ride e ci
si commuove, ma soprattutto si capisce che quello
è il luogo che per eccellenza esprime il senso di
appartenenza e la religiosità di un popolo.
domenica 20 luglio, ore 21.15
Torre de’ Roveri, Cortile Azienda Vitivinicola La Tordela
Fole da osteria
di e con Monica Morini e Bernardino Bonzani
Claudia Catellani, pianoforte
Produzione Teatro dell’Orsa
Divertente, commovente, scoppiettante.
Il clima di convivialità sorprende il pubblico. Le note
ballabili di valzer, tanghi, mazurke aprono al buon umore.
L’eco di romanze d’opera riaccende passioni perdute.
La musica accompagna le parole indimenticabili dei
racconti di Zavattini, Guareschi, Pederiali e Benni,
gustati a piccoli sorsi come il buon vino.
Chi ricorda le vecchie osterie e le feste sull’aia sa che il
tempo si arrende al piacere di stare insieme e raccontarsi
la vita. Il Po è un fiume di storie e dalla nebbia appaiono
fantasmi, bestie fantastiche, maliziose ostesse capaci
sedurci in un solo istante. Al termine dello spettacolo
degustazione vino dell’Azienda La Tordela.
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giovedì 24 luglio, ore 21.15
Bonate Sotto, Chiesa di Santa Giulia
La radio e il filo spinato
di e con Roberto Abbiati e Luca Salata
con poetica di Mario Vighi
assistente alla regia Lucia Baldini
L’ufficiale medico del campo di Auschwitz che fece la
puntura di acido fenico per ammazzare padre Kolbe si
sentì dire “Lei non ha capito nulla della vita. L’odio non
serve a niente... Solo l’amore crea.”
Lo immagino con una voce ferma e con una mano
compassionevole sul braccio dell’assassino, malgrado
i 15 giorni nel bunker n13 senza cibo né acqua.
Una specie di “Stia tranquillo vinco io anche se mi
ammazza.” E quello lo ha ammazzato!
venerdì 25 luglio, ore 21.15
Treviglio, Chiostro Biblioteca
sabato 26 luglio, ore 21,15
Albino, Chiesa di San Bartolomeo
Storie del Buon Dio
Liberamente ispirato a
“Storie del Buon Dio” di R. M. Rilke
drammaturgia Laura Nardi
in collaborazione con Alessandro Hellmann
con Danilo Nigrelli e Laura Nardi
regia Amandio Pinheiro
Associazione Culturale Causa
Storie del Buon Dio è una raccolta di tredici racconti,
incentrati sulla figura di Dio, scritti da Rilke nel 1899.
Come recita il sottotitolo, le storie vengono “narrate ai grandi
perché le ripetano ai bambini”, che, insieme agli artisti, sono
coloro che rivelano Dio agli uomini. Nonostante la dedica, i
racconti di Rilke trattano argomenti tutt’altro che ingenui, come
l’arte, la creazione o la religione.
Tutte fiabe, dunque, indirizzate
ad un “doppio pubblico”: i bambini e i grandi con animo di
fanciullo.
Il grande poeta Rilke va alla ricerca di Dio. In questo
percorso Dio è umanizzato e l’uomo reso sacro attraverso la
poesia. Un uomo e una donna, Georg e Klara, in un surreale
“Ufficio domande rimaste senza risposta” creano, vivono e
materializzano storie per rispondere alle incessanti domande
dei bambini.
Con la semplicità e la naturalezza dei bambini,
giocano vicino al tavolo del grande artigiano, trasformando gli
scarti del suo lavoro in storie e personaggi.
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lunedì 28 luglio, ore 21.15
Villa di Serio, Cortile Villa Carrara (Biblioteca)
La voce di Giocasta
di Maddalena Mazzocut-Mis
musiche di scena di Azio Corghi
e di Sergio Sorrentino
(tratte dal brano “De Nocturno Visu”)
con Annig Raimondi
Sergio Sorrentino, chitarra elettrica
regia di Paolo Bignamini
scene: Francesca Barattini
ScenAperta Altomilanese Teatri - in collaborazione
con Università degli Studi di Milano
Giocasta, regina di Tebe, ricostruisce la sua esistenza,
cercando in essa un motivo per sopravvivere all’orrore.
Incontra il figlio-marito Edipo, cieco e imprigionato, e
lo perdona, giustificando se stessa in una lunga, intima,
disperata confessione.
Giocasta sopravvive all’orrore della tragedia familiare
ripercorrendo la propria vita in un monologo lucido e
sofferto. Una madre che silenziosamente conosce, da
sempre, la verità e la cela, anche a se stessa, per non
perdere la gioia di essere moglie e madre. Una madre che
riconosce la tragedia al primo sguardo e ha il coraggio di
mantenere quello sguardo, alto, fino in fondo.
La Giocasta qui rappresentata non si uccide, ma accoglie,
non indaga, ma guarda finalmente con gli occhi della
verità, occhi che saranno poi quelli di Edipo.
domenica 10 agosto, ore 21.15
Nembro, Chiesa di Santa Maria
Stava la Madre
Di Angela Demattè
Con Angela Demattè, Giulia Zeetti
Musiche di Antonia Gozzi
Regia di Sandro Mabellini
Beat 72
Il progetto ha come spunto iniziale il celeberrimo “Stabat
mater” di Jacopone da Todi e intende essere uno studio sul
rapporto dell’uomo contemporaneo col “dolore” e col
“sacrificio”. Perchè Jacopone chiede di passare attraverso
il dolore della Madonna? Perché nei secoli il pianto della
Madonna sotto la croce è stato oggetto di infinite rielaborazioni
musicali, colte e popolari? In scena tre donne, due attricicantanti e una musicista. Sono le tre Marie, in fondo. Sono sotto
la croce. Ma il tempo (i secoli) hanno fatto dimenticare loro
cosa sia quel Cristo e cosa sia il dolore. Hanno mille soluzioni
per non provarlo. Sono diventate sterili a forza di palliativi.
Eppure, inaspettatamente e piano piano si accorgono della
convenienza di passare attraverso quel dolore.
La scrittura dialogica contemporanea (e, inaspettatamente,
comica) e di un piatto realismo cinematografico sarà
continuamente contrapposta alla partitura musicale, la quale
farà da continuo richiamo a qualcosa d’“Altro”.
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venerdì 5 settembre, ore 21.00
Bergamo, Sant’Alessandro in Colonna
Gli ultimi giorni di Giuda
di Luca Doninelli
con Massimo Popolizio
Produzione deSidera Festival
Un’idea del mondo in cui si ponga rimedio al caos
endemico delle cose, una convivenza civile, moderata,
tranquilla, calcolata. Economica!, senza sprechi. Ecco,
per qualcuno, il senso della religione.
Che contribuisca a creare “sistemi talmente perfetti che
nessuno avrebbe più bisogno di essere buono”, come
diceva Eliot.
Invece… quel Dio che dà gratuitamente a chi non lo
merita, che spreca tanta bellezza a chi non l’apprezza, che
persino perdona i più spregevoli, no. Questo introduce il
più intollerabile dei disordini. Costringe a stare sempre
alle dipendenze dell’imprevisto. No, grazie.
Negli ultimi giorni l’amicizia del devoto Giuda con Cristo
precipita nel gorgo di questi pensieri. Fino alla decisione
di porre rimedio all’irreparabile. Mediante la legge.
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Con il Patrocinio di
Con il sostegno di
... va sottolineato che la manifestazione sta diventando sempre più significativa e ormai si caratterizza per la scelta
di rappresentare, anche nelle periferie della città, i testi della letteratura cristiana, sia classica sia contemporanea,
attraverso una messa in scena semplice e spesso innovativa.
[...] Esaminata la documentazione e preso atto del valore educativo, culturale e spirituale dell’iniziativa, la
Commissione preposta concede il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura)
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deSidera
teatro & territorio
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2014 dodicesima edizione