REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 265 del 29/12/2014 Determinazione nr. 3423 del 29/12/2014 OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: MOBILIFICIO SANTA LUCIA S.P.A. Sede impianto: Via Casali Sagrè, 21 Prata di Pordenone (PN) Codice pratica: 00071810931-19062014-1158 IL DIRIGENTE PREMESSA 1. Fatto L’impresa MOBILIFICIO SANTA LUCIA S.P.A., con sede legale in Via Manin 34 in comune di Prata di Pordenone (PN) ed operativa in Via Casali Sagrè, 21 nello stesso Comune, nella persona del Gestore pro tempore dell’impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica. L’istanza comprende i seguenti titoli abilitativi: o autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale; o comunicazione o nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale; o comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 214 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, di competenza provinciale. In merito si precisa che: - l’istanza è pervenuta allo Sportello del comune di Prata di Pordenone in data 31/07/2014 acquisita al protocollo provinciale n°2014/55409; - tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico 2014/9.2/112; - sono stati assolti i diritti di bollo; - è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell’art. 4, comma 1 del D.P.R. 59/2013. Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha: - comunicato, con nota prot n.2014/56186, l’avvio del procedimento; - chiesto al Servizio VIA della Regione FVG di esprimersi sulla necessità di sottoporre a screening l’impianto, vista la richiesta di aumento dei quantitativi di rifiuti recuperati nel processo produttivo. La Regione con nota assunta al prot. n° 2014/65434 ha comunicato che in caso di aumento dei quantitativi di rifiuti Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 recuperati l’impianto va sottoposto a verifica di assoggettabilità a VIA; - indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR 59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013. La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti: - ha richiesto integrazioni documentali, inviate dallo SUAP il 07/11/2014 e registrate al prot. n° 2014/74781; - si è conclusa con parere favorevole in data 04/12/2014. La Società, con le integrazioni, visto quanto comunicato dalla Regione, ha rettificato l’istanza chiedendo, per quanto riguarda i rifiuti, il rinnovo della comunicazione senza modifica dei quantitativi recuperati. 2. Enti coinvolti Ai fini del rilascio dell'AUA, tutta la documentazione prodotta dall’impresa e trasmessa dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall’art. 3 del DPR 59/2013, da: - Provincia di PN (autorità competente); - Comune di Prata di Pordenone Ufficio Ambiente; - ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone quale Ente di supporto tecnico. La documentazione presentata e le integrazioni trasmesse successivamente sono state ritenute adeguate per l’espressione del parere. 3. Istruttoria L’attività di cui trattasi ha luogo in Comune di Prata di Pordenone, nell’unità locale di Via Casali Sagree 21. L’azienda opera nel settore della produzione di mobili per l’arredamento, quale estensione dell’attività produttiva svolta nella sede legale di Via Manin (Prata di Pordenone), verso cui recapitano i prodotti della lavorazione per le ulteriori fasi di assemblaggio e distribuzione sul mercato. A servizio dell’attività lavorativa, adotta, ai fini energetici, il recupero dei propri rifiuti, derivanti dalla lavorazione di pannelli in agglomerati legnosi. La produzione di energia termica sussiste in regime di autoconsumo: è quindi attività secondaria e funzionale al ciclo di produzione. Il ciclo di lavorazione del pannello svolto in questa sede produttiva, esclude la verniciatura. Esso comprende per lo più lavorazioni meccaniche e di bordatura, quali sezionatura automatica del pannello, nobilitazione con impiego di carta e adesivi a base vinilica, squadra-bordatura eseguita su due linee automatiche con impiego di adesivi termofondenti, foratura e spinatura (se richiesto), imballaggio con termoretraibile o con estensibile e successiva consegna. La Società chiede l'AUA per: - il rinnovo dell'attività di recupero rifiuti in regime semplificato di cui al registro provinciale n° 229; - l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera per modifica sostanziale di stabilimento (autorizzato alle emissioni dalla Regione FVG con Decreto del Direttore del Servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico e ambientale n. 754 del 09.05.2007); - il rilascio del nulla osta di cui all’articolo 8, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. 4. Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 ”Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 - 5. Motivazione autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”; Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale"; Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo"; Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i..”Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso”; Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; DM Ambiente 5 febbraio 1998 e s.m.i. “Recupero rifiuti non pericolosi”; Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17 dicembre 2009; D.P.R. 227/2011; Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla “regolarità tecnica”. La decisione al rilascio dell’AUA si fonda sui pareri espressi dai soggetti competenti in Conferenza di Servizi in particolare: - del parere favorevole con prescrizioni espresso dal Comune di Prata di Pordenone per quanto riguarda il rumore, acquisito al prot. prov. 2014/61557; - del parere favorevole espresso dal Comune di Prata di Pordenone per quanto riguarda l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera provenienti da nuovo impianto, della ditta SANTA LUCIA Spa, nello stabilimento di Via Sagree di Prata di Pordenone; - del parere favorevole espresso dal Servizio qualità dell'Aria della Provincia di Pordenone in merito al titolo abilitativo dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera richiesto dalla Società per lo stabilimento in oggetto; - del parere favorevole con prescrizioni all'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, rilasciato dal Dipartimento Provinciale dell’ARPA assunta al prot. n° 2014/79846 del 02/12/2014; - del parere favorevole espresso dal Servizio Tutela del suolo e rifiuti della Provincia di Pordenone, per l'attività di recupero rifiuti in regime semplificato in quanto la documentazione istruita risulta completa ed esaustiva. 6. Responsabilità Si richiama l’art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle “Funzioni e responsabilità della dirigenza”, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di procedimentale Organizzazione dell’Ente, nonché l’Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Prata di Pordenone Arch. Luciano Liut. Tutto ciò premesso DETERMINA Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 1. Decisione Di adottare l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell’impresa MOBILIFICIO SANTA LUCIA S.P.A., con sede legale in Via Manin 34 in comune di Prata di Pordenone (PN) ed operativa in Via Casali Sagrè, 21 nello stesso Comune che sostituisce i seguenti titoli abilitativi: - autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale. I limiti e le prescrizioni (comprese quelle indicate da ARPA) sono riportati nell’ALLEGATO – EMISSIONI IN ATMOSFERA, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; - nulla osta di cui all’articolo 8, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. Le prescrizioni sono riportati nell’ALLEGATO – RUMORE, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; - comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 214 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, di competenza provinciale. Si procede al rinnovo dell’iscrizione nel registro provinciale delle imprese in regime semplificato, alla posizione n°229, della Società Mobilificio Santa Lucia SPA, per l’attività di recupero rifiuti non pericolosi di via Casali Sagrè, 21 in Comune di Prata di Pordenone. Nell’ALLEGATO – RIFIUTI, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione, si riporta l’attività di recupero svolta presso il sito, la tipologia di rifiuto, il rispettivo CER e la quantità di rifiuto da destinare al recupero. L’AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati possedute dall’impresa. 2. Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/2013. 3. Avvertenze 1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell’impresa come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all’attività dell’impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. 2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione. 3. L’Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell’autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: - le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; - nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono; - vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente; - ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 amministrative, o altre verifiche. 4. In caso di modifica dell’attività o dell’impianto, si applicano le disposizioni di cui all’art. 6 del D.P.R. 59/2013. 5. Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell’impresa o modifiche dell’assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L’eventuale subentro nella gestione dell’impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. 6. La cessazione dell’attività deve essere tempestivamente comunicata all’Autorità competente. 7. L’Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. 8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all’applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell’art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla “regolarità tecnica”. 4. A chi ricorrere Ai sensi dell’art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione. Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 ALLEGATO – EMISSIONI IN ATMOSFERA Soggetto competente: Servizio qualità dell'Aria della Provincia di Pordenone 1.PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA - E1(abc) linee automatiche - squadrabordatura E2 linea sezionatura – foratura E3 linea sezionatrici/macinatore E4(ab) SILO 1 Alimentazione CT (R13) E5(ab) SILO 2 Alimentazione CT (R13) E6(ab) Bunker Dosatore E7 impianto termico (ex 7a) E8 impianto termico (ex 7b) E9 nuovo filtro (sottostazione di recupero) 2. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA Punto di emissione E1(abc) linee automatiche - squadrabordatura Punto di emissione E2 linea sezionatura – foratura Punto di emissione E3 linea sezionatrici/macinatore Punto di emissione E4(ab) SILO 1 Alimentazione CT (R13) Punto di emissione E5(ab) SILO 2 Alimentazione CT (R13) Punto di emissione E6(ab) Bunker Dosatore Punto di emissione E9 nuovo filtro (sottostazione di recupero) Portata: 156000 mc/h Quota dal p.c. : 11 m Portata: 57500 mc/h Quota dal p.c. : 11 m Portata: 42000 mc/h Quota dal p.c. : 11 m Portata: 6500 mc/h Quota dal p.c. : 27 m Portata: 6500 mc/h Quota dal p.c. : 27 m Portata: 3600 mc/h Quota dal p.c. : 18 m Portata: 56000 mc/h Quota dal p.c. : 11 m Sostanza Valore limite 10 mg/Nm3 Polveri totali Portata: 8000 mc/h (Impianti di combustione ad uso misto con potenza termica nominale Quota dal p.c. : 18 m compresa tra 0,15 MW e 3 MW utilizzanti biomasse combustibili di cui Portata: 8000 mc/h alla sezione 4 della parte II dell’all. X della parte V del D.Lgs. 152/06)* Quota dal p.c. : 18 m I valori di emissione si riferiscono a un tenore di ossigeno dell’effluente gassoso del 11%. Punti di emissione E7 e E8 Sostanza Valore limite Polveri totali 100 mg/Nm3 Monossido di carbonio (CO) 350 mg/Nm3 Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 Ossidi di azoto (espressi come NO2) 500 mg/Nm3 Ossidi di zolfo (espressi come SO2) 200 mg/Nm3 *: si veda il paragrafo prescrizioni lettera j) nel caso di utilizzo, come combustibile, di rifiuti. 3. PRESCRIZIONI La Provincia di Pordenone impone alla Società il rispetto dei seguenti obblighi: a. b. c. d. e. f. g. h. i. Almeno 15 giorni prima di iniziare la messa in esercizio degli impianti nuovi/modificati E1 ed E9 la Società deve darne comunicazione alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all’ARPA Dipartimento di Pordenone. Il termine ultimo per la messa a regime degli impianti sopra citati è fissato in 90 giorni dalla data di messa in esercizio. La Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone ed all’ARPA Dipartimento di Pordenone la data di messa a regime degli impianti. Entro 45 giorni dalla data di messa a regime, per i punti di emissione E1 ed E9, devono essere comunicati agli Enti di cui al precedente punto b) i dati relativi alle analisi delle emissioni effettuate almeno due volte nell’arco dei primi dieci giorni di marcia controllata dell’impianto (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi), al fine di consentire l’accertamento della regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell’inquinamento nonché il rispetto dei valori limite. Qualora si verifichi un’anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di emissione, l’autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l’obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell’impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di avviamento e di arresto. Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell’impianto (libretto d’uso e manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l’efficienza degli stessi. La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'Allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006 e smi. Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano materiali polverulenti, devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni di polveri. Per i punti di emissione E1(abc), E2, E3, E4(ab), E5(ab) E6(ab) e per il punto E9 successivamente alle analisi di messa a regime, la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale (ossia una volta ogni tre anni a partire dall’anno di rilascio del provvedimento finale unico e/o dall’anno di effettuazione delle analisi di autocontrollo per il camino E9), nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. Per i camini E1, E4, E5, E6 dotati più sbocchi in atmosfera le analisi devono essere eseguite su ciascuno camino (sfiato) presente (a, b, c). Si chiede di inoltrare l’esito dei primi autocontrolli annuali effettuati ai sensi del vigente provvedimento autorizzativo alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell’ARPA. I risultati dei campionamenti analitici effettuati negli anni successivi devono essere, invece, conservati presso l'impianto produttivo per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. In concomitanza dei primi autocontrolli, per i punti di emissione E1a, E1b, E1c, E3 ed E9 in cui sono installati raddrizzatori di flusso, la Società dovrà verificare la conformità del flusso gassoso alle specifiche di cui al punto 6.2.1 lettera C, punti 1), 2), 3) e 4) della norma UNI EN 15259/08 e che il profilo della velocità di flusso, misurate lungo il diametro del condotto, sia conforme a quello di un Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 flusso a regime stazionario. In caso di scostamenti significativi dalle condizioni sopra citate, la Società dovrà adottare le misure necessarie a ripristinare il regime laminare e stazionario del flusso gassoso. I risultati di tale verifica e gli elaborati tecnici dei camini adeguati devono essere inviati alla Provincia di Pordenone e all’ARPA FVG – Dipartimento di Pordenone. j. Negli impianti di combustione che generano le emissioni indicate come E7 e E8 possono essere utilizzati esclusivamente i combustibili previsti per tali categorie di impianti dall’all. X alla parte V del D.Lgs. 152/06 e smi (art. 293).Nel caso di utilizzo di rifiuti come combustibile, la Società deve rispettare i limiti e le prescrizioni previsti dal D.M. 05.02.1998 e s.m.i. effettuando le analisi di autocontrollo al fine di dimostrare il rispetto dei limiti citati nel Decreto Ministeriale. k. Per i punti di emissione E7 e E8 (impianti termici da 1,87 MW) la Società, deve comunque effettuare, entro il 31 dicembre di ogni anno, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti da entrambi gli impianti. Si chiede di inoltrare l’esito dei primi autocontrolli annuali effettuati ai sensi del vigente provvedimento autorizzativo alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell’ARPA. I risultati dei campionamenti analitici effettuati negli anni successivi devono essere, invece, conservati presso l'impianto produttivo per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. l. Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla norma UNI 15259/2008 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne: - il posizionamento delle prese di campionamento; - l’accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e sicuro. m. I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti: Manuale UNICHIM n. 158/88 Misure alle emissioni – Strategie di campionamento e criteri di valutazione Norma UNI EN 15259:2008 Misurazione di emissioni da sorgente fissa . Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell’obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione Norma UNI 16911-1:2013 EN ISO Emissioni da sorgente fissa – Determinazione manuale ed automatica della velocità e della portata di flussi in condotti . Parte 1: Metodo di riferimento manuale. Norma UNI EN 13284-1:2003 Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni - Metodo manuale gravimetrico D.M. 25 agosto 2000. Rilevamento delle emissioni i flussi gassosi convogliati di ossidi di zolfo e ossidi di Aggiornamento dei metodi di azoto espressi rispettivamente come SO2 e NO2. campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti, ai sensi del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 Allegato 1 Norma UNI EN 15058:2006 n. o. Emissioni da sorgente fissa – Determinazione della concentrazione in massa di monossido di carbonio (CO) – Metodo di riferimento: spettrometria a infrarossi non dispersiva La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di cui all'Allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione. Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa. 5. SUGGERIMENTI Si forniscono i seguenti suggerimenti: Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 - i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle coperture degli edifici circostanti; - nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti. Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 ALLEGATO – RUMORE Soggetto competente: Settore Edilizia privata Urbanistica ed Ambiente – Comune di Prata di Pordenone VISTA la comunicazione della Provincia di Pordenone, Settore Tutela Ambientale, Prot. 56186/2014/2014 del 07/08/2014, relativa all’istanza di rilascio dell’autorizzazione unica ambientale (AUA) presentata dalla ditta Mobilificio Santa Lucia S.P.A., di Prata di Pordenone, con stabilimento in via Casali Sagree n°21 pervenuta tramite SUAP di Prata di Pordenone in data 31/07/2014 a prot.13430, codice pratica 456/100PP 00071810931-19062014-1158; PRESO ATTO che: - lo stabilimento è stato realizzato in forza della Concesione edilizia n°15/2005, e che ai fini del rilascio la ditta ha presentato la relazione tecnica di previsione di impatto acustico prot.4689 del 11/03/2005, dalla quale si rileva la conformità delle immissioni al DPCM 14/11/1997 riferita alla zona industriale, - l’attività svolta dalla ditta è conforme alle destinazioni d’uso ammesse nella zona industriale in cui insiste lo stabilimento; - dall’indagine fonometrica allegata alla presente istanza si rileva la non conformità di immissione sonora del punto 6, - la relazione prevede la mitigazione dell’immissione del punto 6 con un progetto di insonorizzazione del motore –aspiratore A (rif. pag37), - dalla relazione emerge che allo stato non è possibile prevedere l’impatto sonoro generato dai sistemi di produzione del calore durante il funzionamento del periodo invernale, VERIFICATO che: - il piano di classificazione acustica comunale previsto dalal L.R.16/2007 è in fase di approvazione, ed ha già ottenuto il parere favorevole dell’ARPA in data 05/09/2014 , - il piano prevede per l’area nella quale insiste lo stabilimento, una classe V – aree prevalentemente industriali. Per tutto quanto sopra si esprime PARERE FAVOREVOLE Ai sensi dell’art.8 comma 4 della L.447/95 per l’intervento di potenziamento delle linee di aspirazione dedicate alla squadratura-bordatura con le seguenti prescrizioni: - dovrà essere effettuata la mitigazione dell’immissione del punto 6 come da progetto di insonorizzazione del motore –aspiratore A riportato nella relazione allegata all’istanza (rif. pag. 37), - le immissioni sonore relative agli impianti che incrementeranno le sottostazioni A e B e di quelle relative alla produzione del calore (attualmente non in attività) dovranno rispettare i limiti previsti per le classi V definita dalla L.R.16/2007. Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 ALLEGATO – RIFIUTI Soggetto competente: Servizio Tutela del suolo e rifiuti della Provincia di Pordenone Documenti istruiti 00071810931-19062014-1158.001.MDA.PDF 00071810931-19062014-1158.001.PDF 00071810931-19062014-1158.003 00071810931-19062014-1158.004 00071810931-19062014-1158.005 00071810931-19062014-1158.006 00071810931-19062014-1158.007 00071810931-19062014-1158.008 00071810931-19062014-1158.010 00071810931-19062014-1158.012 00071810931-19062014-1158.015 00071810931-19062014-1158.017 00071810931-19062014-1158.018.PDF. 00071810931-19062014-1158.019.PDF 00071810931-19062014-1158.020.PDF 00071810931-19062014-1158.SUAP.PDF INOLTRO INTEGRAZIONI NOTA 2014_62157 RISPOSTA PER SCREENING DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE LAVORAZIONI LAYOUT AGGIORNATO Comunicazione in materia di rifiuti Si rinnova l'iscrizione dell’impianto nel registro provinciale delle imprese in regime semplificato di cui agli artt. 214-216 del Dlgs 152/2006 e s.m.i. alla posizione n° 229 per l’attività di recupero e la tipologia con il rispettivo CER e la quantità richiesta. La scheda riassuntiva sotto riportata, riepiloga i dati essenziali dell'impianto di recupero: Attività di recupero Tipologia Utilizzo dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo 6 – All. 2 per produrre energia in impianti industriali Descrizione Recupero Codice rifiuto Quantità Mg/anno Rifiuti della lavorazione del legno e affini trattati [R1] 030105 359 TOTALE RIFIUTI RECUPERABILI 359 Si evidenzia che l’esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti prevede di: • effettuare le operazioni di recupero nel rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel Dlgs. 152/2006, e successive modifiche e integrazioni, nella normativa tecnica vigente (DM 5/2/98) e nelle vigenti leggi sulla tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, di sicurezza sul lavoro; Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 • rispettare tutti gli altri adempimenti e disposizioni previsti dalla vigente disciplina in materia di rifiuti. In particolare l'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico e del controllo della tracciabilità (Dlgs. 152/2006 e s.m.i.); • versare alla Provincia il diritto di iscrizione annuale di cui al D.M. 350/98, entro il 30 aprile di ogni anno, sapendo che il mancato versamento entro il termine previsto comporta l’automatica sospensione dell’iscrizione nel Registro; • dimostrare, qualora richiesto, il possesso dei requisiti richiesti per la gestione dei rifiuti in relazione a quanto definito dalla normativa tecnica; • fornire le informazioni sulla tracciabilità dei rifiuti all’autorità di controllo che ne faccia richiesta; • effettuare con cadenza almeno annuale le analisi delle emissioni in atmosfera secondo i contenuti e le modalità di campionamento previsti dal D.M. 05.02.1998 e s.m.i. Pordenone, lì 29/12/2014 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni Provincia di Pordenone - Determinazione n. 3423 del 29/12/2014 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 29/12/2014 13:07:10 IMPRONTA: A8173C71A225CB6367FA9BB76EABC67A5ABB5387667D92A6AB3F3FC67B41BC5D 5ABB5387667D92A6AB3F3FC67B41BC5D88AB1B58F4DCAAF0FE3F01B635298669 88AB1B58F4DCAAF0FE3F01B635298669C1E2785E70D41A905CFC63AE0AAC0E61 C1E2785E70D41A905CFC63AE0AAC0E6196DF88D94A8AC41E433735C9C09C21EE Atto n. 3423 del 29/12/2014