QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore Bruno Jorillo COPIA OMAGGIO Anno XXXI N.16 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 APRILIA - UN OSSERVATORIO STUDIERÀ IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA IN CITTÀ foto G. Compagno servizio a pag. 6 - 30 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Fu costituita 70 anni fa, il 10 agosto 1945, nel giorno in cui la radio annunciò lo sciagurato lancio della bomba atomica su Nagasaki LA COOPERATIVA AGRICOLA APRILIA Nata come “Cooperativa fra Agricoltori Danneggiati di Guerra per il Potenziamento Agricolo di Aprilia”, con atto del notaio Egidio Marchesi, in nome di Umberto di Savoia, Principe di Piemonte e Luogotenente Generale del Regno L’assemblea dei soci decise di liquidare l’intera cooperativa (20 marzo 1960). Fu cancellata il 20 luglio 1963 DI GIANFRANCO COMPAGNO “Aprilia è quasi completamente distrutta: case sventrate, ammassi di rovine dappertutto. Gli uffici municipali sono in una piccola baracca di legno, dove i rappresentanti dell’Opera Casati sono accolti dal Commissario Prefettizio Luigi Parrilli. Parrilli riferisce alla commissione che dei 6.000 abitanti sparsi nelle varie frazioni di Campoleone, Campo di Carne, Carroceto, soltanto 2.880 sono rientrati nelle loro “case”, di cui un terzo sono cletta con mio padre e mio fratello arrivammo in una città distrutta. Intorno era tutto diroccato. La nostra casa in via degli Oleandri non c’era più”. Questa la testimonianza in un’intervista a il settimanale “Il Corrispondente”, dello scrittore Stanislao Nievo, figlio di Antonio allora direttore dell’Opera Nazionale Combattenti (ONC), cittadino apriliano per molti anni e sempre legato ad Aprilia sino al decesso. Il 25 luglio 1945 il prefetto di Latina (cambio toponimo DLL N.270 del 09/04/1945), di Savoia, Principe di Piemonte e Luogotenente Generale del Regno, presso la sede nazionale dell’associazione fra i danneggiati di guerra, in viale Regina Margherita a Roma. Promotore dell’iniziativa l’allora segretario della Democrazia Cristiana (con “Trascorsi fascisti”, ma anche componente del C.L.N. nel 1944) Alfredo Altobelli, insieme a Giuseppe Gabanella, Giovanbattista Briozzo e Pietro Grechi, tutti di professione agricoltori e Osvaldo Troisi, impiegato possidente, furono i problema che la Cooperativa doveva affrontare era quello dell’aratura, molto grave per carenza di trattori e carburante e, soprattutto, per i campi minati. Il presidente della Cooperativa il 10 settembre 1945 invia un telegramma al Presidente del consiglio Ferruccio Parri: “Impossibilità procedere aratura 2.000 ettari terreno causa assegnazione trattori per dissolvente negativa azione burocratica. Pregasi intervenire con decisione scopo risolvere problema vitale alimentazione e lavoro” (A.Folchi, rativa aprì uno spaccio alimentare, gestito da Anio Tibursi, nella ex Casa del Fascio, lato caserma dei Carabinieri, a fianco dello Studio d’Arte Moderna “Bililli” e della Democrazia Cristiana. Un negozio di ferramenta, mangimi e attrezzi agricoli, nel 1951, fu aperto in via Marconi, nei locali di proprietà di Assunto Nuti, gestito da Antonio Lezziero. Come dipendente della cooperativa, Vittorino Saggiorato iniziava la sua attività lavorativa nel marzo 1952 (aveva13 anni). Successivamen- Sabato 17 ottobre 1953. Foto dell’Assemblea dei soci della Cooperativa Agricola Aprilia. Sullo sfondo si notano i cartoni di detersivo “VEL” e di saponette “LUX”. Foto per gentile concessione della signora Anita Rinaldi in Tucciarelli (Archivio G.Compagno 1995). bambini sotto i dodici anni. L’acquedotto è stato riparato, ma il flusso d’acqua è risultato scarso a causa dell’energia elettrica ridotta. I lavori in campagna sono ostacolati dalle numerose mine. La Squadra di sminatori che opera in questa zona non riesce a liberare più di un ettaro di terreno al giorno, a causa dei mezzi limitati e della scarsità degli uomini. L’ambulatorio ha ancora un lettino e due armadi, mancano i medicinali. In paese c’è la levatrice ed un infermiere, il medico va e viene. È stata aperta una piccola falegnameria per costruire i mobili di prima necessità. L’asilo, tenuto prima della guerra dalle suore Pallottine, ha ancora qualche muro in piedi, non è tra gli edifici più rovinati”. Questa la relazione a seguito della visita del 22 febbraio 1945 di alcuni inviati dell’ “Opera Casati”, un’ organizzazione che si occupava di ricostruire e riattivare istituti di assistenza locale, quali asili, ricoveri e ambulatori. Aprilia si presentava così a distanza di nove mesi dalla liberazione e del ritorno della vita democratica. “Era il 5 giugno 1945. In bici- già Littoria nominò il commendator Alberico Carboni commissario prefettizio, in sostituzione del barone Luigi Parrilli dimissionario. Il 10 agosto 1945 Paolo Vindigni, impiegato comunale, per conto del Commissario Prefettizio, scrisse al Prefetto per informarlo che c’era stata una sottoscrizione popolare, con raccolta di firme sia al centro che nelle frazioni, per il passaggio di Aprilia dalla provincia di Latina a quella di Roma. La sottoscrizione era patrocinata dalla locale sezione della Democrazia Cristiana, su iniziativa del segretario politico geometra Alfredo Altobelli. Nello stesso giorno (10.8.1945) la radio annunciò che gli americani avevano sganciato la seconda sciagurata bomba “Fat Man” al plutonio su Nagasaki, che di fatto sanciva la resa del Giappone (15.8.1945) e la fine della seconda guerra mondiale. E sempre il 10 agosto venne costituita La Cooperativa fra Agricoltori Danneggiati di Guerra per il Potenziamento Agricolo di Aprilia, società a responsabilità limitata, a cura del notaio Egidio Marchesi, in nome di Umberto fondatori della Cooperativa Apriliana. La prima del dopoguerra, in rappresentanza di altri 148 aderenti, i quali avevano sottoscritto quote per complessive lire 180.000. Fine sociale principale della neo- cooperativa era il potenziamento agricolo delle terre poste nella circoscrizione del comune di Aprilia e “l’alleviamento dei danni causati dalla guerra” ai proprietari e conduttori, nonché l’apertura di spacci e magazzini per la vendita di generi alimentari e attrezzature agricole. La durata era fissata in anni dieci. Il primo consiglio di amministrazione era formato da Alfredo Altobelli, presidente, già direttore del Cinema Littorio e segretario della Gioventù Italiana del Littorio (GIL). E dai consiglieri Giuseppe Gabanella e Pietro Grechi, già capi nucleo, Giovanbattista Briozzo, Giulio Bortolameotti, Luigi Lezziero, Antonio Schivo e Antonio Brandani. Il collegio sindacale era formato da Luigi Clementini, presidente, Attilio Malasagni e Antonio Tucciarelli, sindaci effettivi, Gugliemo Toffoli e Giovanni Ridolfi, sindaci supplenti. Il più urgente Storia di una Provincia – p.368). Nel 1948 la ricostruzione aveva cambiato molte cose. La Coope- te i locali saranno utilizzati da Nello Setini per il suo negozio di tessuti e confezioni. Sabato 17 IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 ottobre 1953, con atto del notaio Giuseppe Corbo, sotto la presidenza di Domenico Zanotti alla presenza di 33 soci (in foto) su 74, la cooperativa cambiò denominazione in Cooperativa Agricola Aprilia a responsabilità limitata, durata sociale, obbligo per i soci di acquistare presso gli spacci dolciumi”, gestita dallo stesso come “Bar Serafino”, sino al 2004 (50 anni di gestione continuativa). L’attività di bar è proseguita ad oggi cambiando diverse gestioni. La cooperativa sotto la presidenza di Antonio Tucciarelli, nell’aprile 1954 affidò la gestione dell’ “Alimentari” ad Antonio Lezziero e nare su un furto subito la mattina del 30 novembre alle ore una, così descritto: “Furto di una forma di parmigiano da 24 chilogrammi e numero due salami tipo Milano del peso di chilogrammi 1,5, furto sventato dalla guardia notturna. La refurtiva è stata abbandonata, sequestrata dai carabinieri e riconsegnata il pagina 3 dipendenti trasferitisi da San Sepolcro. Fu venduto anche il lastrico solare dell’edifico di via Piccola Circonvallazione e quindi, uno dopo l’altro, tutti i negozi. L’assemblea dei soci del 20 marzo 1960 deliberò di mettere in liquidazione l’intera cooperativa e il 27 luglio 1961 ci fu l’atto ufficiale. La definitiva cancel- lazione avvenne il 20 luglio 1963. L’edificio (escluso il piano terra) fu stato acquistato e terminato dalla Buitoni, che si era insediata ad Aprilia con uno stabilimento, per farne alloggi per i dipendenti, provenienti dallo stabilimento di San Sepolcro. Foto archivio G.Compagno I SOCI NELLA FOTO CON ANNO DI NASCITA E PODERE DI RIFERIMENTO Via degli Aranci edificio ex Cooperativa agricola Aprilia, sopraelevato e finito dalla Buitoni sociali il proprio fabbisogno, con possibilità di pagamento al raccolto. Dopo la guerra l’Opera Nazionale Combattenti cedette i terreni di sua proprietà ai Comuni. Il Comune di Aprilia, per incentivare l’edilizia nel centro, aveva ceduto a poche lire i lotti di terreno di mille metri. Alla Cooperativa fu assegnato un lotto di 977 metri in via degli Aranci, angolo via Piccola Circonvallazione (ora via Augusto). L’atto di Acquisto fu formalizzato dal segretario comunale Giuseppe Bertino solo il 2 aprile 1955. In loco la Cooperativa aveva già costruito un immobile, nel quale alla fine del 1953 aveva trasferito dapprima lo spaccio di generi alimentari e poi la ferramenta. Un altro locale fu affittato nell’agosto 1954 a Serafino Compagno per iniziare la sua attività di “Latteria e moglie (Annelide Nardin). Per anni le massaie apriliane avrebbero continuato a dire: “Vado a fare la spesa alla Cooperativa”, anche quando il negozio fu trasformato nel primo supermercato self service VeGé (circa 200 metri quadrati). Nella riunione di Consiglio di Amministrazione del 16 luglio 1955, fra gli altri punti , venne deliberata l’apertura di un c/c bancario, probabilmente presso la neo costituita Cassa Rurale ed Artigiana di Aprilia, che era stata fondata da molti soci della stessa cooperativa. Venne deliberato l’aumento della paga mensile al dipendente Vittorino Saggiorato da lire 11.000 a lire 15.000 mensili a decorrere dall’ 1° agosto 1955. Il 2 dicembre 1955 fu convocata con urgenza dal presidente Domenico Zanotti il Consiglio di Amministrazione, per relazio- mattino successivo”. A quell’epoca il servizio di sorveglianza notturna dell’intera città era svolto dal nostro concittadino Eliseo Passarini, armato di doppietta e munito di bicicletta. In seguito Passarini divenne dipendente dell’Istituto di Vigilanza Agro Pontino di Latina, fondato dall’ex colonnello dei carabinieri Oliva. Verso la fine degli Anni ’50 le cose non andavano molto bene per la Cooperativa. Iniziarono le prime vendite: dapprima il lastrico solare dell’edificio di via degli Aranci, acquistato da Domenico Ferronato e dal dottor Francesco Robba, per anni non portato a termine e utilizzato dai ragazzi per vedere d’estate i film del cinema Arena Paradiso. Ceduto successivamente alla Buitoni fu ultimato dalla stessa società per utilizzarlo come abitazioni dei propri Bagaglia Giuseppe1898 (2610 Valle Lata)*, Billi Domenico1919 (2684 Riserva Nuova) Bonato Giovanni1886 (2620 Nettunense Campo di Carne), Bordignon Ernesto1882 (2556 Isole), Camporesi Giovanni1913 (2685 Riserva Nuova), Capaldo Domenico1887 (2703 Fossignano), Caramelli Edoardo1895 (2702 Valle Lata), Clazzer Giovanni1906 (2787 Casa Lazzara), Clementini Luigi1895 (2603 Valle Lata), Colognesi Lino 1899 (2690 Riserva Nuova), Constantin Angelo 1909 (2597 Via Delle Valli), Cremonini Vincenzo, 1899 (2700 Valle Lata), Ferrari Ottavio l910 (2589 Bosco Toscanini), Ferraro Luigi 1916, ragioniere (99 anni vivente), Fiorini Guerrino1915 (2498 Carano Cisterna), Foletto “Titta” G.Battista 1906 (2633 Genio Civile), Ghelli Teseo1890 (2639 Pantanelle), Giraldi Lino 1914 (2631 Campo Di Carne), Grassi “Puppo” Volturno 1908, Lezziero Luigi1887 (2632 Genio Civile), Marchetto Angelo 1889 (2627 Ferrovia –Buon Riposo), Nalesso Narciso1912 (2601 Riseva Nuova), Nardin Giuseppe 1912 (2629 fratello di Pietro, sposa Piva Pierina, Nardin Pietro 1896 (2629 Genio Civile) padre di Annelide sposa di Antonio Lezziero, Pistolin Oreste 1916, figlio di Eugenio (2604 Valle Lata), Ridolfi Giuseppe (Zi Peppe) 1885 (2641 via della Stazione), Saragoni Domenico 1894 (2692 Tronco), Saragoni Oreste 1920, figlio di Domenico (2692 Tronco),Toffoli Guglielmo 1912 figlio di Giuseppe (2596 Valli), Tomasetto Antonio1881 (2622 Nettunense Campo di Carne), Tucciarelli Antonio1920 di Rinaldo (2688 Buon Riposo), Tucciarelli Rinaldo1888 (2688 Buon Riposo), Zanotti Domenico 1905 (2600 Valli) *(Numero podere e zona di Aprilia, by carta B.Tofani) IL GIORNALE DEL LAZIO Il quindicinale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 335.8059019 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 L’Associazione di genitori con figli diversamente abili ha organizzato una grande serata di beneficenza “IL SENSO DELLA VITA” 221 partecipanti all’evento organizzato presso il Casale “La Coccinella”, in sinergia con la fondazione “Come noi” e le associazioni “Care for life” e “ARTOI”. di Veronica Alessandrini Un altro grande successo per l’annuale cena di beneficienza organizzata dall’associazione “Il senso della vita”, promotrice dell’evento, in collaborazione con la fondazione “Come Noi”. Ad appoggiare l’iniziativa, che si è svolta presso il casale “La Integrate), attiva a livello nazionale, che si occupa dello studio, ricerca ed applicazione di trattamenti oncologici attraverso l’uso integrato di più opzioni terapeutiche. Anche quest’edizione, in linea con le precedenti, ha registrato un boom di presenze: 221 partecipanti, per 21 tavoli alle- dr. Marina Aimati Coccinella” (sito in via dei Cinque Archi) lo scorso 12 settembre, anche l’associazione “Care for life”, presentata in via ufficiale durante la cena dello scorso anno e avente l’obiettivo di fornire assistenza ai malati oncologici e alle loro famiglie, e la “nuova arrivata”: l’associazione ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche stiti in quello che è sicuramente un punto di riferimento della ristorazione sul nostro territorio. La dottoressa Marina Aimati, presidente dell’associazione “Il senso della vita”, si è detta pienamente soddisfatta della serata, che ha coordinato insieme al marito dottor Claudio Farinelli, trascorsa all’insegna del divertimento e del buon dr. A. Del Buono, A. Protano, dr. M. Aimati, dr. A. Castrillo, dr. M. Caporossi cibo, in un ambiente raffinato ma famigliare allo stesso tempo. Ad allietare gli invitati, infatti, ci ha pensato il buon cibo preparato dallo chef Leonardo Salesi e da sua moglie Daniela Alessi, proprietari de “La Coccinella”, assieme alla ricca tombolata di beneficienza, organizzata con i bei premi messi in palio grazie al contributo di chi ha voluto regalarli all’Associazione. La lista di coloro che hanno partecipato alla serata è molto lunga e variegata. Come ci ha infatti raccontato la dottoressa Aimati a margine della cena: «Abbia- cano poi i medici generali del mo diversi partner istituzionali, territorio, di cui abbiamo bisocome la Asl di Latina. Ci affian- gno per percorrere questa strada difficoltosa, nonché gli impren- ditori, che fanno beneficienza e ci sono vicini dagli inizi. Preziosa è anche la collaborazione degli avvocati». Per le ASL locali erano presenti: il direttore generale ASL Latina dottor Michele Caporossi; il direttore del distretto 1 Aprilia Cisterna della ASL di Latina dottor. Belardino rossi; il dottor Francesco Ribatti (ASL di Aprilia); il dottor Giampaolo Spinelli (ASL Aprilia) membro dell’associazione Care for Life. Come rappresentanti della clinica Villa Silvana hanno partecipato il dottor Nicola Pellegrini e il dottor Siro Simeoni Villa. Per l’associazione “ARTOI” erano presenti: il presidente professor Massimo Bonucci ; il vicepresi- dente dottor Andrea del Buono; il dottor. Giuseppe di Fede. L’associazione “Come noi” ha visto presenti: il presidente Gio- IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 vanni Annino, Ettore Coser, Amerigo Protano e Pietro Giorgi. Per l’associazione Care for Life, oltre al dottor Giampaolo Spinelli, ha partecipato il presidente dottor Arturo Castrillo, medico palliativista dell’Hospice di Villa Silvana. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori locali. A portare i saluti dell’Amministrazione è stata l’assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli. La serata, oltre ad essere un evento convi- viale, è stata anche un’occasione per fare il punto della situazione sulle attività svolte dal “Senso della Vita”, che ha illustrato i programmi svolti, quelli che verranno ripetuti, nonché le iniziative completamente nuove. Tra i programmi realiz- zati, che vedranno una nuova edizione, spiccano il progetto di cucina “Nonna Papera”, che mira ad insegnare l’arte culinaria ai ragazzi disabili, il progetto teatrale realizzato presso i locali di Villa Silvana, e quello della fisioterapia domiciliare. Tra i programmi annunciati per l’annualità 2015/2016: formare ed Informare; fisioterapia domiciliare; incontri informativi su Nutrizione e disabilità; incontri sul tema “Sessualità nella disabilità”; sportello USL sulla disabilità. In particolare, va sottolineato il progetto che verrà portato avanti con ARTOI, che prevede una scuola di cucina pensata ad hoc per insegnare ai partecipanti come cucinare riducendo l’uso di proteine animali. Tra gli argomenti che si affronteranno durante il corso, che si svolgerà presso “La Coccinella” con lo chef Salesi e la moglie Alessi (bravissima nella difficile arte della preparazione dei dolci): nutrizione e disabilità; nutrizione e oncologia; nutrizione e patologie neurologiche; nutrizione e diabete ed altre malattie cronico degenerative; nutrizione artificiale. Durante l’evento, poi, l’associazione “Come Noi” ha presentato l’importantissimo progetto per la mensa dei poveri di Aprilia, approvato dalla giunta comunale con delibera n. 181 del 1 luglio 2015. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di 500 mq in grado di ospitare un banco alimentare e una mensa per la preparazione e la somministrazione dei cibi. L’Associazione ha avviato l’iter di realizzazione per iniziare i lavori. I singoli beni materiali necessari alla realizzazione, saranno suddivisi in “piccoli lotti” per permettere la massima partecipazione della comunità locale alla realizzazione dell’opera. Sarà possibile effettuare donazioni: in denaro; in beni; in prestazioni professionali. Foto di Gianfranco Compagno pagina 5 dr. N. Pellegrini e sig.ra, dr. M. Aimati, dr. F. Ribatti PER SOSTENERE L’OPERATO DELLE ASSOCIAZIONI È possibile effettuare una donazione volontaria con bonifico bancario, oppure tramite il 5x1000 dell’Irpef indicando il codice fiscale dell’associazione prescelta. Riportiamo le ccordinate per chiunque fosse interessato a dare il proprio contributo. “IL SENSO DELLA VITA”: presidente Marina Aimati 349.69.03.152; sito internet www.ilsensodellavita.org; email associazione [email protected]; donazioni 5x1000 codice fiscale: 10282311009; coordinate bancarie: Banca di Credito Cooperativo IBAN IT62C0869339300000000312257. “FONDAZIONE COME NOI”: presidente Giovanni Annino 338.44.32.428; sito internet http://fondazionecomenoionlus.org/; email fondazione [email protected]; donazioni 5x1000 codice fiscale: 91114140592; coordinate bancarie: Banca Popolare dell’Emilia Romagna IBAN IT70V0538773920000001084997. “CARE FOR LIFE ONLUS”: presidente Arturo Castrillo 333.18.73.573 - info:@careforlife.it-www.careforlife.it. Donazioni 5x1000 codice fiscale: Codice fiscale 91130440596; Banca Popolare dell’Emilia Romagna agenzia 1, via Grecia, Aprilia. IBAN:IT54E0538773922000002159206 – “ASSOCIAZIONE ARTOI”- Diventa socio per l’anno in corso (2015) Versamento su c.c. presso Banca Monte dei Paschi di Siena Ag. 16-Roma-Cod. IBAN: IT 67 H 01030 03216 000002080449, indicando nella causale “quota associativa ARTOI anno 2015”. http://www.artoi.it/sostienici/ IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Intervista in esclusiva al sindaco Antonio Terra che sarà il presidente del nuovo organismo. Sulle intimidazioni ad amministratori: “Non nascondo che probabilmente alcune questioni possano essere state traumatiche per qualcuno” APRILIA - UN OSSERVATORIO STUDIERÀ IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA IN CITTÀ Il 10 settembre il Consiglio comunale ha approvato il regolamento all’unanimità. Possibile incremento di sei agenti della Polizia Locale di Riccardo Toffoli Approvato il Regolamento, l’osservatorio sulla legalità e sicurezza è ora una realtà apriliana. Il Consiglio comunale, lo scorso 10 settembre, ha discusso e votato all’unanimità l’istituzione dell’osservatorio che permetterà di monitorare il territorio. Il regolamento passa in Consiglio dopo che la Prefettura di Latina lo scorso 23 luglio, aveva inviato dei rilievi sulla bozza su cui tutti i consiglieri stavano lavorando. Abbiamo voluto fare qualche domanda per saperne di più, al sindaco Antonio Terra che presiederà il neonato osservatorio sulla sicurezza. Sindaco, facciamo capire subito di cosa si tratta? “E’ uno strumento in più per monitorare il problema generale della sicurezza. La sicurezza va definita su vari livelli. L’ho detto in Consiglio comunale, lo utilizzeremo in generale, sempre in relazione alle forze che entreranno nell’osservatorio e verificheremo se potrà funzionare”. Di cosa si occuperà? “L’obiettivo principale è il monitoraggio sulla sicurezza del nostro territorio che va dalle cose minime ai segnali maggiormente preoccupanti. Quando parlo di cose minime, parlo di vicende che affrontiamo tutti i giorni e vanno dalla sicurezza nei quartieri. Tratterà in particolare degli aspetti che toccano più ai nostri cittadini: i furti, la droga, la gestione delle aree pubbliche. Poi c’è la sicurezza nelle scuole o davanti alle scuole. Con questo strumento contiamo di mettere in piedi tutti quegli indicatori che ci consentiranno di capire certi fenomeni, se esistono e come poter intervenire”. L’osservatorio quali strumenti metterà in campo? “Il monitoraggio si costruirà su una serie di elementi come segnalazioni, sopralluoghi che saranno utilizzati a vari livelli per mettere in moto processi che possiamo gestire come ammini- strazione con regole e regolamenti, con i Vigili Urbani e poi, sempre più in alto, con le Forze dell’Ordine”. Quindi l’osservatorio è uno strumento politico e la forza di cui si avvale principalmente è la Polizia Municipale? “E’ uno strumento politicoamministrativo. Sì, la Polizia Municipale è il braccio operativo dell’amministrazione comu- impegnarsi tanto senza prendere nulla? Ci sono dirigenti scolastici disponibili? “Questo lo scopriremo. Questo osservatorio è stato ampiamente discusso, ed è stato approvato all’unanimità. Verificheremo se sul campo se tutti i componenti parteciperanno. Quello che registriamo come amministrazione, è che c’è la massima partecipazione e sensibilità su questo quali all’assessore al bilancio che si è anche dimesso. Su questi fenomeni non c’è stata una risposta ufficiale da parte degli organi inquirenti. Come l’osservatorio può intervenire su questi fatti? “Per prima cosa bisognerebbe capire quale orientamento hanno questi fatti. E’ una cosa non semplice. Come amministrazione ci siamo messi a disposizio- nale. Grazie alla Polizia Municipale abbiamo gestito fenomeni complessi. Parlo ad esempio del contrasto alla prostituzione, dell’inquinamento ambientale, dell’abusivismo edilizio. Quando andiamo su livelli che non ci riguardano direttamente, noi siamo comunque tenuti a riportare e denunciare eventualmente”. Una critica che è stata fatta, è che l’osservatorio è composto da tanti membri. Addirittura due dirigenti scolastici apriliani. Le sedute sono gratuite. Ecco la domanda appare semplice: chi sarà disposto ad argomento. C’è un osservatorio di fatto già in questa città perché interagiamo con le scuole, i comitati e le associazioni su tutti i problemi. Oggi ad esempio ho fatto un sopralluogo con il comitato di Fossignano per mettere in campo una serie di iniziative sull’ambiente e ho trovato una massima collaborazione. Questo nuovo organo affinerà questi aspetti molto di più. Ci permetterà di avere elementi maggiori”. L’osservatorio nasce a seguito di una serie di intimidazioni avvenuti a politici e dirigenti di questo Comune o di aziende municipalizzate. L’ultimo dei ne, abbiamo aperto le porte alle indagini dicendo anche apertamente le vicende, chiamiamole anomale, che abbiamo registrato come amministrazione. Ora non so a che punto sono arrivate le indagini e se ci sono degli elementi. Uno degli aspetti fondamentali, che stiamo curando attentamente, è quello di gestire le vicende amministrative con la massima trasparenza possibile e soprattutto con la massima correttezza delle procedure d’appalto, d’affidamento e del rilascio delle concessioni. Abbiamo fatto il massimo sforzo e quest’amministrazione sta seguendo tutte le leggi in materia. Non nascondo che probabilmente alcune questioni possano essere state traumatiche per qualcuno penso”. Lei quando è stato ascoltato nella commissione parlamentare sul fenomeno delle intimidazioni, ha fatto degli esempi. Si riferisce a quelli? “Ho sempre detto che abbiamo trovato situazioni che non stavano nei canoni normali della giusta amministrazione. L’abbiamo puntualmente attenzionato alle forze dell’ordine facendo anche delle denunce. In qualche settore abbiamo trovato qualche problema e lo abbiamo aggredito in un certo modo. Abbiamo rilevato anche aspetti minori, ma non di secondaria importanza”. Quanto inciderà su questo l’osservatorio? “L’osservatorio, mi auguro che su questo inciderà poco perché significherà che l’amministrazione ha messo in campo tutte le azioni necessarie. Stiamo cercando di governare l’assetto di questo territorio con la massima trasparenza e attenzione. Tutto quello che verrà in più, lo metteremo in atto se compete a noi”. Per la sicurezza dei cittadini, a breve arriverà un aumento dell’organico dei Carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia. Ma il Comune ha anche la Polizia Municipale. C’è la possibilità di assumere nuovo personale? La Municipale ha pochi agenti per coprire un territorio così vasto e problematico. “Abbiamo già fatto scorrere una vecchia graduatoria per assumere due nuovi elementi. Fino al 2017, l’unica possibilità che ci è data dalle leggi di poter assumere nuovo personale, è la Polizia Provinciale”. Cioè? “La Polizia Provinciale sarà dismessa e gli uomini saranno assorbiti dalla Polizia Locale dei Comuni. Non conosco le modalità di ripartizione, ma posso garantire che Aprilia cercherà di assorbire almeno cinque o sei agenti”. 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 7 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Giovedì 17 settembre la nuova apertura dei punti vendita rinnovati di via Grazia Deledda e via degli Oleandri APRILIA - INAUGURATI I SUPERMERCATI CICCOTTI - CARREFOUR La Famiglia con esperienza di 65 anni nel settore alimentare incontra il colosso della distribuzione Novità assoluta per Aprilia l’apertura dalle 8.00 alle 24.00 tutti i giorni, domenica compresa di Luigi Cirillo e Gianfranco Compagno Supermercati Ciccotti-Carrefour, l’incontro tra la tradizione della Famiglia apriliana nel settore alimentare, con un’esperienza di 65 anni e un colosso della distribuzione, un’accoppiata vincente. “Qualità, Convenienza e Servizio”, sono le paro- le guida che si è imposto il management. Giovedì 17 settembre alle 9.30, il nuovo supermercato rinnovato di via Deledda è stato presentato alla stampa. A fare da guida i fratelli, Giancarlo e Stefano Ciccotti, che hanno proseguito nell’azienda creata dal padre Achille, deceduto nel 2003, e il capo area di Carrefour Market Giuseppe Vito. Dunque l’imprescindibile maestranza di chi ha varcato gli anni seguendo tradizione, costanza e qualità, al servizio e in collaborazione con uno dei marchi top della grande distribuzione organizzata europea che porta nei carrelli dei cittadini l’avanguardia e soprattutto la sicurezza di una spesa che non può disattendere i bisogni e le esigenze di tutti. Puntualissima l’apertura al pubblico prevista alle 10:30, con i clienti che premevano alla porta. La presentazione alla stampa è stata anticipata di un’ora, accompagnati dal capo area Carrefour Market Giuseppe Vito e dai fratelli Ciccotti. Tra pane, pasta, carne, pesce, verdura, frutta, salumi, formaggi e bevande, quello che salta sicuramente all’occhio è il grande assortimento di prodotti Terre d’Italia, BIO, NO GLUTEN, ai quali negli ultimi anni il cliente sta ponendo sempre più una partico- lare attenzione, che sia per una questione di stile di vita e attenzione alla natura piuttosto che un’esigenza personale, e per i quali il colosso francese si mostra in una posizione di eccellenza. Uno dei primi aspetti per i quali ci viene mostrato come Carrefour sia stato attento alle tradizioni locali e quelli della Famiglia Ciccotti è la particolare Enoteca, dove è presente un ricercato assortimento di vini e anche birre artigianali che contraddistinguono sicuramente la tavola laziale. Non mancano ovviamente specialità nazionali che arrivano dall’alta gastronomia italiana, dalle marmellate alla cioccolata, per finire poi con la grande distribuzione che si fonde con i tipici prodotti venduti da Ciccotti, intervallati da offerte e sconti speciali che ven- gono incontro a tutti coloro che hanno una particolare attenzione al prezzo. I prodotti “Terre di Italia” rappresentano poi un altro fiore all’occhiello dei nuovi Carrefour ad Aprilia, prodotti tipici di ogni regione d’Italia, selezionati e di qualità, proprio per soddisfare ogni tipo di gusto e preferenza. Il banco gastronomia esprime in pieno la tradizione della Famiglia Ciccotti che si fonde con l’importante contributo apportato dai prodotti Carrefour, con l’immancabile servizio dell’addetto al banco sempre pronto a consigliare e a proporre i migliori prodotti del momento. D’altro canto, è stata data altresì una particolare importanza a quei clienti che magari vanno di fretta e hanno bisogno di prendere velocemente ciò che serve per poi andare via. Per questo motivo vi si trova un “open space” dedicato proprio a questo tipo di cliente, quello “attento al tempo” oltre che al prezzo. Ed è proprio in merito al tempo che Giuseppe Vito ha sottolineato l’impegno di Carrefour-Ciccotti di lasciare aperto il punto vendita di via Deledda sino alla mezzanotte, 7 giorni su 7. Una scelta coraggiosa, la definisce Vito, in una realtà come quella di Aprilia, che verrà sostenuta e IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 appoggiata allo scopo di garantire un servizio davvero eccezionale. La visita al nuovo Carrefour-Ciccotti si è conclusa con la conferenza stampa, nella quale ancora una volta il capo area ha voluto sottolineare l’esperienza ormai ultra ventennale del franchising di origine francese che tera alla Famiglia Ciccotti esprime la sua più profonda soddisfazione nel dare loro il benvenuto nell’azienda che, sottolinea, da oggi può vantare un nuovo apporto di elevata professionalità. Carrefour Italia, si legge, crede molto nello sviluppo in franchising perché permette di pagina 9 sono certo che realizzeremo per lungo tempo una costruttiva e duratura reciproca collaborazione. Durante l’incontro con la stampa i fratelli Ciccotti spiegano del perché fra tanti si è scelto proprio Carrefour. Per una grande organizzazione, spiegano, competitività e un concetto elevato di qualità nella grande distribuzione, abbracciando con scelte coraggiose i futuri progetti del colosso della GDO (Grande Distribuzione OrganizzaCiccotti con le loro rispettive famiglie e i dirigenti Carrefour c’era mamma Carmela, vedova di Achille Ciccotti, in questo caso, l’onore del taglio è toccato a lei, presente quotidianamente da oltre 40 anni. Foto di Gianfranco Compagno L’APERTURA È STATA DEDICATA A PAPÀ ACHILLE viene a contatto e si fonde con la realtà consolidata e storica dei supermercati apriliani Ciccotti. Una nuova realtà, dunque, che raccoglie gli auguri di Maurizio Nicolello presidente del gruppo Carrefour e della Federdistribuzione Franchising che in una let- coniugare i vantaggi offerti da una grande azienda con l’imprenditorialità, la creatività, la sensibilità e la profonda conoscenza del mercato locale che il franchisee garantisce. Sono molto orgoglioso di potervi annoverare fra i nostri partner e ta). Il momento dedicato alla stampa si è concluso dopo l’apertura al pubblico, davanti ad una grande torta, come si fa per i compleanni tagliata dai fratelli Ciccotti, che non senza commo- zione sono riusciti a pronunciare poche “Questa apertura è dedicata a nostro padre”. Il momento augurale è proseguito presso storico punto vendita di via degli Oleandri, ad attendere i fratelli “In questo momento vogliamo ricordare nostro padre Achille, un esempio da seguire, che ci portiamo dentro ogni giorno. È stato il punto di riferimento per noi, sia nel campo lavorativo che affettivo. Quando siamo cresciuti ci ha donato tutto il suo sacrificio di una vita e tra noi non c’è mai stato uno scontro di natura generazionale. È stato un bravo padre”. Un pensiero va anche a nostra madre, una donna di grande umanità e personalità”. Stefano e Giancarlo Ciccotti IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Il ricordo in occasione dell’inaugurazione dei rinnovati punti vendita e della partenership con Carrefour ACHILLE CICCOTTI È STATO UN PIONIERE DEL SETTORE ALIMENTARE AD APRILIA Uno spaccato di storia del dopoguerra. Gli anni difficili del ’50 e ‘60 “Questa apertura è dedicata a nostro padre”, ha detto Giancarlo Ciccotti a nome di tutta la Famiglia di Gianfranco Compagno “Questa apertura è dedicata a nostro padre”, dice Giancarlo Ciccotti a nome di tutta la Famiglia. I volti dei fratelli Giancarlo e Stefano erano tirati, a stento hanno nascosco la commozione, l’emotività del Achille con garzone di bottega Benito Curzola momento c’era tutta, mentre, affiancati dai familiari, le loro mani, con una stretta fraterna, affondavano il coltello nella torta augurale del nuovo ciclo dell’azienda di Famiglia. Giovedì 17 settembre l’a- pertura dei punti vendita rinnovati è stata dedicata ad Achille Ciccotti, scomparso 12 anni fa, a 75 anni, ancora in piena attività. La storia dei supermercati iniziò con Achille Ciccotti. Originario di Anagni, in provincia di Frosinone, dove era nato il 27 ottobre 1928, suo padre faceva il fattore, la madre lavorava nella grande azienda di famiglia. A soli 16 anni, nel 1944 (il fronte della guerra era appena passato, Roma fu liberata il 4 giugno), iniziò la sua attività come garzone nel settore della vendita di prodotti alimentari, presso il negozio dello zio materno Giuseppe Silvestri a Cecchina. Dopo aver assolto l’obbligo di leva a Brescia (1950), fu di nuovo lo zio Giuseppe a spingerlo a mettersi in proprio. Achille ne parlava sempre e molto bene di questo zio, al bar durante la pausa caffè, prima dell’apertura pomeridiana del negozio. Nel 1951iniziò l’attività in proprio. Il 10 dicembre prese in gestione il piccolo negozietto di solo 30 metri quadrati in Largo Marconi al civico 28, di fronte la biblioteca comunale, da molti anni c’è un’attività di bar. La licenza commerciale era la numero 3, rilasciata dal Comune di Aprilia a Michelangelo Pasqualone ( il mitico infermiere della squadra degli sminatori), poi dipendente Simmenthal . “A quell’epoca – ci raccontò (2003) la moglie di Achille, da poco vedova, Carmela Diana- Aprilia era in crescita, il mercato era ancora vergine”. Voglio ricordare che lo stabilimento Simmenthal di Aprilia aveva iniziato l’attività il 25 giugno 1951. Due anni dopo Ciccotti acquistò l’attività. Fece il pendolare tra Cecchina - Aprilia, con una vecchia vespa per tutto il tempo. La mattina presto prendeva il pane dal forno dello zio e Via Marconi,19 lo portava al negozio di Aprilia. Aveva anche un garzone (Benito Curzola). Nel 1953 il negozio venne trasferito un centinaio di metri più avanti, stesso lato marciapiede, al civico 19, di via Marconi di circa 100 metri quadrati, sull’ingresso vetrina del nuovo spiccava l’insegna “Drogheria” (vedi fotto addobbata per Natale) e un’altra insegna al neon a bandiera “Alimentari - Achille”. Con lui collaborava il fratello più giovane Eugenio, ma soprattutto arrivò Carmela Diana (17 anni), “La Signora Ciccotti” per antonomasia, che sposerà l’anno successivo, il 19 aprile 1954. Dal loro matrimonio nacquero i gemelli Giancarlo e Stefano Achille CIccotti (1959), che riceveranno il testimone dal padre Achille e Rita (1964), anch’essa commerciante nel settore della moda. Nel 1963, il 19 aprile, dieci anni dopo il negozio si trasferì al civico 20 di via Marconi, proprio di fronte. Furono assunti due commessi. “Gli anni cinquanta e sessanta non erano tutte rose e fiori ci disse la signora Ciccotti- I soldi non c’erano e si comprava solamente ciò che era strettamente necessario. Gli agricoltori pagavano a raccolto del grano avvenuto o quando ricevevano i risarcimenti dei danni di guerra. Il conto della spesa a debito veniva registrato, rigorosamente con il lapis (matita che il droghiere “incastrava” sull’orecchio per comodità), su un libretto nero, con pagine bordate di rosso, a conto 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 11 estinto si cancellava il tutto (da qui l’espressione “sei nel libro nero”) per risparmiare la carta. Alcuni rilasciavano cambiali che noi le giravamo ai fornitori. Si faceva affidamento sulla parola, la gente era precisa e, tutto sommato, era meglio così”. I generi più consumati erano : conserva di pomodoro, lardo, olio, pane di Cecchina, mortadella, riso e caffè. “La gente comprava poco, e quel poco era vitale. I prodotti si vendevano per la maggior parte sfusi, di modo che le persone Via Marconi,19 potevano rifornirsi della quantità che serviva loro. Non si comprava più di 100 lire di olio di solito che equivalevano a poco meno di un quarto di litro. Il prosciutto era un lusso, le salsicce solamente d’inverno, la pasta e lo zucchero si vendevano sfusi, e il prosciutto cotto non esisteva ancora. Per noi era dura pure per gli orari. Achille si alzava tutte le mattine alle quattro per andare a Cecchina a comprare il pane fresco che poi vendeva nel tragitto per arrivare al negozio. Io intanto nire. È un impresa, se vogliamo definirla così, di interesse sociale”. Il 13 agosto 2001 fu rinnovato il punto vendita di via degli Oleandri e divento: “Ciccotti-Le Freschezze”.Nell’agosto 2003 il supermercato di Grazia Deledda fu ampliato, aumentando la superficie a 1.500 metri quadrati. Il 17 settembre 2015 si rinnovano entrambi i punti vendita, al colore verde dell’insegna Ciccotti, si è aggiunto il rosso al franchisor Carrefour Market, con il bianco delle scritte è stato raffigurato così il Tricolore. Achille Ciccotti si è spento sabato 15 febbraio 2003 a Roma, presso la Casa di Cura Pio XI. I funerali in San Michele lunedì 17 febbraio. La famiglia ha dispensato dai fiori, ma ha raccolto offerte (€2.115) girate all’Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro. Achille Ciccotti si è spento a 75 anni, dopo aver gestito il suo negozio di “AliVia Marconi 20 aprivo le serrande alle 6. Si chiudeva alle 13, un po’ di pulizie al locale, riapertura alle 16 fino alle 20. Non c’era il riposo settimanale, mentre la domenica mattina eravamo aperti”. L’azienda cresce, nel 1973 la vecchia classica “Alimentari Salsamenteria - Drogheria” si trasforma in Supermercato Ciccotti, la nuova sede è in via Oleandri 20, angolo via degli Olivi, in un locale di circa 400 mq. Ormai sede storica da 42 anni. I dipendenti diventano cinque. L’apertura che coincideva con il 20esimo anniversario dall’apertura di via Marconi fu pubblicizzata con un volantino dove proponeva offerte eccezionali: “In occasione del ventesimo anniversario dell’attività commerciale in Aprilia, Achille Ciccotti apre giovedì 19 aprile alle ore 8.00 il supermercato in Via degli Oleandri n. 20 con strepitose offerte speciali” e dopo aver citato alcuni prezzi tra i quali i famosi biscotti Nipiol Buitoni che si vendevano a 235 lire, la pasta Barilla 500g a 110 lire, i conosciuti pelati Vivì 1,2 kg a 200 lire, concludeva: “ai bambini accompagnati palloncini colorati in omaggio”. Sarebbe interessante fare il paragone con i prezzi di oggi. Dopo gli studi entrano in azienda con ruolo manageriale i figli Giancarlo e Ste- 13.7.1996 - Achille Ciccotti negozio di Via Oleandri fano. 12 dicembre 1990 venne aperto il nuovo supermercato in via Grazia Deledda, di circa 1000 mq. “L’apertura è stata necessaria – ci raccontò Stefano Ciccotti (2003)- a causa della crescita del settore. Il locale in Via degli Oleandri l’abbiamo mantenuto perché crediamo che le persone anziane, o comunque, tutti gli abitanti del centro urbano debbano avere un negozio vicino alle loro case per potersi rifor- mentari” per oltre 50 anni. Il testimone lo ha lasciato in buone mani ai figli Giancarlo e Stefano. Il vuoto che ha lasciato nel negozio di via Oleandri è stato riempito con la presenza quotidiana della signora Carmela. Foto d’epoca per gentile concessione della Famiglia Ciccotti IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Il 14 e il 15 settembre è suonata la campanella per gli istituti scolastici apriliani “SONO ORGOGLIOSA DELLA MIA SCUOLA” Intervista a tutto campo all’assessore alla pubblica istruzione Francesca Barbaliscia. Dal 2016 partiranno i lavori alla Menotti Garibaldi. Pronto anche il progetto della nuova scuola Gramsci di Riccardo Toffoli Assessore, il 14 e il 15 settembre è suonata la prima campanella del nuovo anno scolastico. Come l’anno scorso, lei ha voluto partecipare all’accoglienza in tutte le scuole. Perché? “Amo i bambini e mi piace il mondo del giovani. Mi piace condividere con loro le belle esperienze come i piccoli problemi da risolvere. Mi è parso opportuno essere presente al momento dell’apertura dell’anno scolastico. Un po’ come se fossi la loro mamma o la loro zia e augurare loro un buon inizio di anno scolastico. Ho visto che sono rimasti piacevolmente colpiti i bambini, gli insegnanti e i dirigenti che mi hanno ringraziato per questo. In questo modo la nostra attività è stimolante. È il confronto che ci aiuta a migliorare il servizio”. In questo giro iniziale per le scuole di Aprilia, c’è qualcosa che l’ha colpita maggiormente? “L’entusiasmo del primo giorno, sicuramente. C’è qualcuno che piange per carità. Dopo aver passato un periodo lungo con i genitori, il distacco è un po’ sofferente. Però poi ho visto i sorrisi di tutti i bambini per aver incontrato nuovamente i propri compagni di classe che da tanto tempo non avevano più visto, raccontarsi le esperienze dell’estate. Secondo me hanno avuto anche nostalgia degli insegnanti. L’accoglienza è stata un bell’impatto da tutte e due le parti”. Aprilia in tutti questi anni ha sofferto della scarsa manutenzione degli istituti scolastici. Fino a qualche anno fa, non se ne faceva e molte scuole stavano letteralmente cadendo a pezzi. Ora c’è stata un’inversione di tendenza, ma ancora il lavoro non è finito. Quali sono ivostri impegni? “La Deledda è stata l’ultima in ordine di tempo, sulla quale ci sono stati interventi consistenti anche se manca ancora qualche rifinitura sul recinto esterno. L’amministrazione ha riversato molta attenzione sulla scuola sia dal punto di vista didattico sia strutturale. Aprilia è un territorio molto vasto e sul territorio ci sono una ventina di fabbricati adibiti a scuola. E’ difficile poter star dietro a tutto, ma facendo una programmazione e ascoltando le esigenze, in questi tre anni di amministrazione, sono stati fatti dei bellissimi progressi. In molti casi abbiamo vinto dei bandi regionali o comunitari, in altri casi abbiamo stanziato fondi comunali. Ricordo le ristrutturazioni della Pascoli, Montegrappa, Deledda, Vallelata e il nuovo comprensivo di via Amburgo: tutte realtà adesso sicure e che strutturalmente funzionano. Il prossimo anno dovranno partire i cantieri della scuola Menotti Garibaldi per il finanziamento regionale di 900 mila euro. La previsione è del 2016. Si metterà in sicurezza la scuola, sarà fornito degli arredi scolastici. Nel frattempo abbiamo adottato anche il regolamento in Consiglio comunale per la fruizione del servizio. È un atto propedeutico per il funzionamento. Gli uffici stanno lavorando per confezionare il bando per l’affidamento del servizio ad una cooperativa o società che ha le qualifiche della gestione. Una volta ultimata la gara, si potrà procedere con le domande. Penso che entro gennaio i bambini potranno ripristinata l’area biblioteca, l’aula magna sarà riqualificata e verranno messi in campo una serie di interventi per eliminare le infiltrazioni dell’acqua, i servizi igienici saranno rifatti. Una soddisfazione dell’amministrazione di cui va fiera. Sempre con fondi regionali, costruiremo inoltre, la palestra in tensostruttura in zona Leda che è parte dell’offerta formativa della scuola media”. Alcuni anni fa, il Comune non aveva neanche i soldi dell’arredo ed è capitato che nei primi giorni di scuola i bambini erano rimasti sprovvisti persino dei banchi. Non capiteranno più episodi del genere? “Sicuramente no. Ripeto c’è una grande attenzione dell’amministrazione sulla scuola”. Quest’anno ci sarà anche un’altra novità per Aprilia: il primo asilo nido comunale. Quando aprirà? “L’asilo, che è di fronte al Giardino dei Sorrisi, è ultimato nella costruzione ed è entrare nell’asilo. Tempo delle gare permettendo”. Oltre a tutte le manutenzioni straordinarie, voi avete deciso di costruire il nuovo edificio della scuola Gramsci. Infatti la secondaria di primo grado è ora in affitto presso i locali di via Marco Aurelio. Che novità ci sono? Quanto tempo ci vorrà perché i bambini possano frequentare il nuovo edificio? “il progetto è stato redatto. Con la preside abbiamo visto alcune osservazioni che lei stessa ha voluto apportare per perfezionare la futura costruzione. Dovremo andare a gara per la progettazione. L’intenzione dell’amministrazione è di galoppare. È un altro obiettivo che porta passione”. È l’ultima scuola, di una certa consistenza, che sta ancora in affitto? “Ci sono altre piccole realtà scolastiche ma è l’ultima che è sede di comprensivo e che è attualmente ancora in affitto. Campoleone è una scuola numericamente grande ed è ancora in affitto”. Per la scuola di Campoleone avete dei progetti? “Negli anni passati c’era l’intenzione di trasferire i bambini in territorio di Lanuvio, ma questa ipotesi non ha avuto seguito. Quindi per ora, rimarrà così”. Quest’anno scolastico si apre con la Buona Scuola di Renzi. Cosa pensa a riguardo? “E’ un argomento su cui ci sarebbe molto da dire. Penso che doveva arrivare il momento di una riforma per la scuola. Proprio ieri visitando una scuola del territorio, una maestra mi faceva notare che molte insegnanti erano state immesse in ruolo. Diverse insegnanti quasi prossime alla pensione che con questa occasione sono riuscite ad essere immesse in ruolo. Quello che ho capito è che soffrivano la difficoltà dell’allontanamento. La stabilità del personale docente permetterà una programmazione serena a garanzia dell’istruzione dei bambini. Il bambino che cambia continuamente insegnante, deve partire sempre da zero con la conoscenza dell’insegnante stesso e cambiano i metodi d’insegnamento, quindi il bambino ne risente abbastanza”. La scuola ad Aprilia è un pilastro fondamentale della città. Non avviene ovunque che la scuola prenda parte attivamente a tutte le manifestazioni cittadine. Cosa riserverete quest’anno alle scuole? “Sono orgogliosa di questo e sono entusiasta di essere l’assessore qui ad Aprilia. C’è un’attività che porta profitto e questo è stimolante. È vero che c’è un rapporto stretto con l’amministrazione. Le proposte che portiamo all’attenzione dei presidi, vengono ben accolte e questo porta a risultati veramente speciali. Quest’anno sono arrivata a giugno molto stanca perché ho piacere di partecipare alle iniziative, ma gli stessi presidi quando mi chiamano vogliono che ci vada e questo mi fa molto piacere. Per il prossimo anno ci sarà molto da lavorare perché la città compie i suoi 80 anni. Mi piace pensarla come se fosse una nonna che compie 80 anni. Nella riunione che abbiamo fatto con i presidi nell’aula del sindaco prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, abbiamo manifestato l’intenzione di allargare i festeggiamenti dell’ottantesimo alle scuole. Dovranno essere parte integrante dell’iniziativa”. 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 13 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Intervista in esclusiva al direttore del San Michele Hospital Augusto Ricci NUOVI PARAMETRI ISEE PER LE RSA: MOLTI PAZIENTI SONO COSTRETTI AD ABBANDONARE LE STRUTTURE Ricci: “Siamo additati come una buona struttura. Non facciamo risparmi sui pazienti. Faccio sempre un esempio, qui dentro è ospitata mia madre” di Riccardo Toffoli 12 persone in difficoltà a pagare la retta, 4 persone costrette a ritirare il proprio familiare malato. Il nuovo modello Isee adottato quest’anno dalla Regione Lazio ha provocato grandissime difficoltà alle famiglie di pazienti ricoverati in Rsa. Abbiamo parlato della struttura e del problema con Augusto Ricci, direttore del San Michele Hospital. Dottor Ricci, innanzitutto ci spieghi cos’è una rsa? “Rsa è la sigla di residenza sanitaria assistenziale che è volta ad assistere tutti quei pazienti che non hanno più la possibilità di vivere da soli o con i familiari perché hanno delle patologie talmente particolari che a casa non possono restare più”. La Rsa è in convenzione con la Regione? “Noi siamo convenzionati con la Regione ma alcune Rsa hanno anche qualche posto letto privato”. Qual è l’età media di chi viene ospitato? “La nostra media, non ho fatto mai un calcolo preciso, ma indicativamente posso dire che supera i 70 anni. Ci sono dei pazienti che hanno 49 anni e 59 anni come ci sono anche persone ultracentenarie. Ospito qui una ultracentenaria ancora vigile, e l’anno scorso abbiamo fatto una grande festa di compleanno con il sindaco presente”. Quali sono le patologie più ricorrenti tra i pazienti? “La demenza senile, l’Alzheimer e un concatenarsi di malattie tipo il diabete molto forte con annesse ulteriori patologie come l’osteoporosi. Sono patologie che messe insieme non permettono alla persona di continuare a rimanere in casa”. Il primo impatto di chi entra, non è sempre facile. Specialmente per una persona anziana che non sceglie di entrare in una Rsa. Come si riesce a superarlo? “Noi attraverso la direzione sanitaria, gli psicologi e gli assistenti sociali cerchiamo di non far subire un forte trauma al paziente. Sappiamo che andiamo a sradicare il loro modo di vivere trasferendoli in un altro posto con altre abitudini che non sono quelle familiari. Cerchiamo di lenire queste loro esigenze che fortunatamente si manifestano solo nella prima settimana o dieci giorni. Poi di solito i pazienti si ambientano alle nuove abitudini”. Che differenza c’è tra una casa di riposo e una rsa? “In casa di riposo ci sono persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Ciò significa che non hanno bisogno di un’assistenza continua come in rsa. In casa di riposo il personale infermieristico infatti, non è previsto. C’è del personale qualificato, assistenti sociali e psicologi. Noi semiresidenza”. C’è quindi il medico h24? Quali figure sono importanti per i pazienti? “Durante il giorno è sempre presente il medico. Durante la notte entra in vigore la guardia medica e gli infermieri devono chiamare la guardia medica in caso di necessità. I pazienti fanno sedute di fisioterapia personalizzate. Le persone che sono in carrozzina non sono abbandonate alla carrozzina. Comunque cerchiamo di fare sedute di fisioterapia per far muovere le braccia e la testa. Normalmente un giorno a settimana, il venerdì, è dedicato al divertimento con la musica e il karaoke. Ormai è di prassi, inoltre, che l’ultimo venerdì del mese si festeggiano tutti i com- per nostro scrupolo manteniamo un infermiere ma solo per un livello qualitativo alto ma non è obbligatorio. Diverso il caso della Rsa dove sono presenti infermieri, medici, il direttore sanitario, terapisti occupazionali, fisioterapisti e tutte quelle figure che devono concorrere al benessere della persona”. Quanti pazienti ospitate? “Abbiamo un’autorizzazione per 80 posti in Rsa, 40 in casa di riposo e 16 in semiresidenza. La semiresidenza ospita pazienti da Rsa ma che in familiari poi portano a casa per la notte”. Ci sono posti liberi? “La Rsa è tutta occupata. Pochissimi posti sono rimasti in casa di riposo e al 70% è la pleanni del mese e poi ci sono altre attività che vengono svolte dalle terapiste”. Le case di riposo e le rsa devono essere autorizzate? “Ci sono due tipi di autorizzazione. La casa di riposo ottiene un’autorizzazione comunale rispettando determinati parametri nazionali e regionali. Nelle case di riposo interviene solo il privato mentre nelle Rsa, intervenendo lo Stato e in questo caso la Regione Lazio, bisogna mantenere degli standard quantitativi e qualitativi di un certo livello dettati da una legge regionale al di sotto dei quali nessuno può andare”. Da quest’anno la Regione ha cambiato i parametri per il calcolo dell’Isee. La Regione per chi aveva un reddito sotto i 13 mila euro, contribuiva al pagamento della retta. Ora l’Isee viene allargato anche ai familiari diretti. Quali sono state le conseguenze? “Questo ha creato dei problemi. Se un paziente ha un figlio che è sposato e ha la propria famiglia e che ha un reddito per vivere decorosamente, questo reddito viene sommato, anche se non economicamente ma seguendo certi parametri, al reddito della persona che viene ricoverata. E quasi tutti superano il limite di 13 mila euro. Sotto i 13 mila euro interviene il Comune di residenza per quota parte. Se il reddito Isee è zero intervengono al 100% i servizi sociali del Comune di residenza, se il reddito Isee è superiore a 13 mila euro deve provvedere a tutto il paziente. In mezzo c’è una ripartizione”. Quanti pazienti con questo nuovo parametro Isee si sono trovati in difficoltà? “Circa 10-12 persone. In 3 o 4 casi, le famiglie sono state costrette a ritirare dalla struttura il proprio familiare. Ci sono condizioni familiari a me note, e veramente disagiate, che superavano i 13 mila euro solo perché si sommano i redditi dei figli. In questi casi, sono stati costretti a ritirarli dalla struttura”. Stiamo parlando di una rsa, quindi una struttura sanitaria dove di solito vengono persone con patologie gravi. Com’è possibile che avvenga questo? “Le famiglie di questi pazienti avranno delle grosse difficoltà. Cito solo un caso di una persona ricoverata qui da noi con a casa due familiari con disabilità. Purtroppo avendo una casa intestata, questa gli fa aumentare l’Isee e non può più restare qui”. L’assessore al bilancio del Comune di Aprilia, Roberto Mastrofini, nell’intervista rilasciataci ha detto che quest’anno la Regione ha anche tagliato il budget per le Rsa e che il Comune ha dovuto aumentare i propri fondi in bilancio. Secondo lei si invertirà la rotta? La Regione ha capito che questa situazione è insostenibile? “Le speranze che si inverta rotta ci sono. Anche perché da uno studio regionale è emerso che il fabbisogno territoriale di rsa in base al numero di persone richiedenti è inferiore. Mancano, quindi, parecchi posti letto ancora. La Regione non ha una lista d’attesa unica regionale come avviene in altre Regioni d’Italia e dagli studi condotti emerge una grossa carenza di posto letto specialmente a Roma e provincia. Le nostre perplessità le abbiamo esternate. C’è stato anche un ricorso, però dipende dalla volontà politica regionale e la situazione è molto difficile soprattutto per i pazienti. Risparmi a discapito del paziente, poi, non ne facciamo. Siamo additati come una buona struttura e vogliamo continuare a mantenere questi standard. Anche ieri è andata via una persona e ha fatto una lettera di encomio agli operatori e alla struttura. Faccio sempre un esempio per la qualità della struttura. Qui dentro è ospitata mia madre”. 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 15 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Si è tenuta al parco Friuli da giovedì 10 a domenica 13 settembre APRILIA, FESTA DEMOCRATICA DE L’UNITÀ 2015 PENSIERO E POLITICA/IDEE E SOGNI/CANTI E BALLI/GRIGLIATE E FRITTI Abbiamo fatto un bilancio con Alessandro Mammucari, segretario dell’ unione comunale del Pd “Problema del risanamento delle borgate è trentennale, ma l’amministrazione Terra non l’ha risolto” di Nicola Gilardi Un ricco programma ha animato la festa del Partito Democratico apriliano che si è svolta da giovedì 10 a domenica 13 settembre nella location ormai storica del Parco Friuli - quartiere Aprilia Nord. La prima consigliere provinciale. Successivamente al dibattito, con la collaborazione dell’Associazione di cultura fotografica Camerawork è stata aperta al pubblico l’esposizione fotografica sui venti anni dalla strage di via d’ Amelio dove insieme alla sua scorta perse la 10.9.2015 10.9.2015 giornata è stata aperta con l’intervento del viceministro all’Economia, Enrico Morando sul tema “L’Italia che riparte”, che ha visto la partecipazione del senatore Pd Claudio Moscardelli, Monica Tomassetti, consigliere comunale Pd, Salvatore La Penna, segretario provinciale Pd e Vincenzo Giovannini, capogruppo Pd e vita il magistrato Paolo Borsellino. Alle 21 è stata proiettata la video intervista “Dovere di Cronaca di Letizia Battaglia” che ha documentato il ventennio di mafia che ha cambiato il volto del Paese dagli anni ‘70 agli anni ’90. Al termine della serata l’esibizione dei Pilar del mare – De Andrè e il torneo di burraco. La seconda giornata, venerdì 11 settembre, si è aperta sul dibattito sul risanamento igienico sanitario della città di Aprilia e sul ruolo della Regione Lazio nel reperire le risorse necessarie per completare le opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Il dibattito ha visto la presenza del Consigliere Regionale Enrico Forte presidente della Commissione Ambiente della Regione Lazio. Successivamente l’esibizione della band Kutso. Saltati invece i convegni del fine settimana per l’assenza degli ospiti. La giornata di sabato doveva vedere l’intervento della presidente della provincia Eleonora Della Penna sulla dovuto intervenire il presidente del partito nazionale, Matteo Orfini. Al termine della manifestazione abbiamo intervistato il segretario dell’ unione comunale del Pd apriliano per tirare le somme: «Bene perché nonostante le difficoltà siamo riusciti a portare avanti la festa - ha detto Alessandro Mammucari.Questa festa ha senso affinché le persone si avvicinino al partito e il partito si avvicini al territorio. Dopo il successo dello scorso anno abbiamo aumentato gli sforzi». Uno 11.9.2015 politica locale e provinciale con la presenza e del gruppo consiliare del Partito democratico, mentre domenica sarebbe dei temi toccati è stato proprio quello dei convegni, due dei quali sono purtroppo sfumati: IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 «Abbiamo avuto il viceministro Morando e negli ultimi 56 anni un viceministro del PD ad Aprilia non era mai venuto continua Mammucari -. Per portarlo è stata una battaglia infinita. Abbiamo coinvolto per la presenza gli imprenditori, i commercianti, i sindacati ed i pensionati. Per i tempi del ministro non è stata data la possibilità alle domande del pubblico». C’è da segnalare che in questa prima giornata pagina 17 borgate: «Questa amministrazione non è il problema del mancato risanamento delle borgate perché è una questione trentennale - ha detto Mammucari -. Sicuramente il problema lo hanno alimentato non risolvendolo. Hanno governato la città per 10-12 anni». Il segretario ha posto l’attenzione anche sulle proposte avanzate dal partito, con tanto di voci dalle quali reperire quei 120 milioni di euro che servirebbe- una certa spaccatura, con alcuni gruppi che fanno sentire il loro dissenso pur continuando a gravitare attorno all’area PD. «L’allontanamento dei membri gruppo dei civatiani da noi è una perdita per il partito - dice Mammucari -. Personalmente li vedo sempre come una risorsa, anche se a volte ci si scontra. L’altro gruppo che fa riferimento alla Laurenzi contesta soprattutto che il partito sia vecchio, cosa che mi sembra surreale visto che vecchio non sono e che non sono un politico da molti anni. Il gruppo Laurenzi oggi ci dice che non è stato coinvolto per l’organizzazione della festa, quando l’anno scorso si è tirato fuori un giorno prima. Loro sono nel direttivo. Spesso e volentieri sono assenti. Inizialmente, dopo la mia elezione, c’era una grande partecipazione, mentre ora sono quasi sempre assenti. Non lo dico io, questo emerge dai verbali». 12.9.2015 Foto di Gianfranco Compagno 13.9.2015 era stato invitato dal PD il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, anche perché si è toccato un tema importante come quello del risanamento delle borgate. Purtroppo il primo cittadino non ha colto l’invito e non ha partecipato, neanche mandando qualcuno al suo posto. Nella seconda giornata, invece, è stato presente il vice sindaco Franco Gabriele. Il Pd ha criticato l’atteggiamento dell’amministrazione comunale sul tema del risanamento delle ro per sistemare le borgate apriliane: «Abbiamo presentato il progetto Aprilia 2.0 con il quale ci siamo scontrati col vicesindaco. Abbiamo focalizzato il reperimento delle risorse su 3 canali: Ato4, cioè la gestione dell’acqua con la richiesta di quegli investimenti che Acqualatina deve fare, poi la parte comunale e quella regionale. Ci sono poi i fondi europei, che non essendo certi, ma attivati attraverso dei bandi, non possiamo mettere 13.9.2015 in bilancio preventivamente». Nonostante questa cesura con l’amministrazione, i punti di contatto con la giunta Terra ci sono: «La questione Acqualatina dovrebbe essere gestita dall’amministrazione comunale, così come si sta facendo. L’acqua è un bene pubblico. Giusto pagarla, ma senza speculazioni finanziarie. I costi di Acqualatina sono esorbitanti» dice il segretario PD. Il partito sta vivendo, anche a livello locale Alessandro Mammucari IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 “SE IL PD NON CAMBIA, NON CAMBIA APRILIA” “Festa né democratica né dell’Unità, ma una kermesse che un gruppo di amici” di Monica Laurenzi* Quella di Aprilia non sarà una Festa né democratica né dell’Unità, ma una kermesse che un gruppo di amici ha organizzato, con un patto ad escludendum e l’ambizione di promuovere grandi eventi musicali. Un’attività nobile e molto complessa ma completamente estranea a quanto un Partito politico dovrebbe offrire ai propri elettori e ai cittadini ai quali si rivolge. Il fatto che gli organi direttivi del Partito non siano stati minimamente interessati su questo evento, fatta eccezione per la sola data, é indice di grave arroganza di questi dirigenti che continuamente si appellano a principi democratici rivolgendosi agli elettori ma quando devono praticarli nell’ambito delle responsabilità loro affidate non si fanno scrupoli a impedire anche normali spazi di confronto previsti dallo Statuto. Questa ambiguità non può essere camuffata a lungo e chi se ne accorge punisce il PD che ad Aprilia è un Partito verticistico e lontano dalle persone. È bene che sia chiaro a tutti: questa festa è stata organizzata da poche persone e in gran segreto, in una sede privata diversa da quella politica che per sua natura è invece aperta a tutti; non c’è stata la minima possibilità di esprimere un punto di vista su niente, nonostante la disponibilità a farlo perché non é stato convocato mai il direttivo né un gruppo di lavoro. Dopo aver appreso il programma dai media locali si può affermare che il risultato è decisamente deludente perché non esiste un programma complessivo (si è provato a camuffarlo annunciando aggiornamenti quotidiani) e le iniziative programmate non esprimono una proposta politica per la città. Le presenze annunciate inseguono il &personaggio noto& sperando che possa coprire l’assenza di una azione politica, riducendola ancora una volta a spettacolo. Oppure sono frutto di rapporti politici di sudditanza, gli stessi che hanno portato la città ad essere esclusa da ogni rappresentanza politica extracomunale, ma che non possono essere messi in discussione per incapacità e per consolidata affiliazione, per quanto incomprensibili e improduttiva.Il PD non è questo! Vogliamo anche ad Aprilia un Partito veramente democratico e capace di cambiare la città come sta accadendo nel Paese. Il PD é la nostra casa e lotteremo per affermare quei valori che Monica Laurenzi l’hanno ispirato. Crediamo ancora a quel progetto completamente disatteso in questa città per le responsabilità precise dello stesso gruppo dirigente che opera ininterrottamente da anni nonostante le cocenti e ripetute sconfitte ricevute dagli elettori. Se il PD non cambia, non cambia Aprilia. (Comunicato 9.9.2015) *componente direttivo Unione comunale PD di Aprilia direttore Bruno Jorillo IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 pagina 19 Lo dice la segretaria generale della Lega Spi-Cgil Aprilia “IL GOVERNO TRADISCE 50MILA ESODATI” Dopo l’intervento del viceministro dell’economia Enrico Morando alla festa dell’Unità di Maria Restituta Rotondi* Dopo l’intervento tenuto alla festa del Pd di Aprilia, da parte della segretaria generale dello Spi Cgil lega di Aprilia, in merito al problema esodati, si rende opportuno rispondere alle affermazioni fatte da parte del vice ministro dell’economia Enrico Morando, il quale nel suo intervento contestava quanto detto dalla segretaria generale in merito alla situazione degli esodati ancora in attesa di provvedimenti da parte del governo per una soluzione definitiva riguardo questo grave problema. secondo il vice ministro non esiste a suo avviso il problema esodati, sottolineando che il sindacato su questa materia non è sufficientemente informato. sono alquanto singolari le sue affermazioni, in quanto lo stesso e vice ministro dell’economia, dovrebbe sapere che proprio in questi giorni il suo ministro ha dato lo stop al alcuni provvedimenti in merito al problema esodati. rammento al vice ministro che alla data del 31 agosto 2015 (dati ministro lavoro - inps) gli esodati sono circa 50mila rimasti fuori da tutte le tutele in questi anni, rischiano di dover rimanere ancora senza stipendio e senza pensione. Chissà per quanto non basta. dovranno rinunciare al pensionamento anche le migliaia lavoratrici che avevano puntato sulla cosiddetta opzione donna per lasciare il lavoro, anche al prezzo del calcolo interamente contributivo dell’assegno. La doppia gelata sulle aspettative delle due categorie è arrivata ieri, 8 settembre 2015, firmata dal ministero dell’economia (in contrasto con quello del welfare), che ha posto il veto per ragioni di copertura finanziaria su entrambi gli interventi all’esame della commissione lavoro di Montecitorio. chiediamo al vice ministro di farsi carico di rispettare la legge 228 del 2012, che ha istituito un fondo a tutela dei lavoratori esodati, che se applicata puo’ risolvere in modo definitivo e strutturale questo problema. ancora una volta il presidente del consiglio renzi, sta’ utilizzando le risorse delle pensioni per fare altro. Su questo delicato problema degli esodati il 15 Maria Restituta Rotondi settembre alle ore 10,00, si svolgerà un presidio unitario organizzato da Cgil-Cisl-Uil nazionale sotto il ministero dell’economia al fine di sollecitare una soluzione al problema esodati. (comunicato del 14 settembre 2015 *Segretaria generale Lega Spi-Cgil Aprilia SMARRITO il 2 settembre da Aprilia zona guardapasso, fatto denuncia dai carabinieri. Il cane si chiama Ettore ha 5 anni ed è un bulldog inglese . Vi ringrazio di cuore per l'interessamento. Per qualsiasi informazione chiamare il numero 345.004.75.15 ricompensa a chi potrà fornire informazioni utili. pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Intervista in esclusiva all’ex assessore all’ambiente Mario Catozzi sui siti inquinati di Aprilia e non ancora bonificati “CHISSÀ QUANTO È STATO SEPOLTO IN QUESTI ANNI E NON È ANCORA STATO SCOPERTO” Parole choc sull’emergenza ambientale dopo la nostra inchiesta: “il territorio è stato oggetto di speculazione”. Per Catozzi serve urgentemente un tavolo tecnico e politico per fare una mappa delle discariche da bonificare e trovare delle soluzioni di Riccardo Toffoli “Se il metro di valutazione è questo, chissà quanto è stato sepolto in tutti questi anni e non è ancora stato scoperto”. Le parole sono dell’ex assessore all’ambiente Mario Catozzi. Nello scorso numero, avevamo presentato ai lettori un’inchiesta sui rifiuti ad Aprilia, in particolare sulle discariche che, secondo uno studio condotto dal prof. Gian Mario Baruchello dell’Università La Sapienza di Roma, dovevano essere bonificate perché presentavano possibili rischi per il territorio: Progest ’83, via Selciatella, via Fossignano, via Savuto loc. La Cogna, via Pontina km 42.200, località Sassi Rossi e Santa Apollonia. Quest’ultima era la discarica di Aprilia, presentava un volume di scarico notevole che si aggirava sulle migliaia di tonnellate di rifiuti urbani provenienti non solo dalla città, ma anche da tanti Comuni limitrofi. Era stata autorizzata fino al 1988 quando con ordinanza del sindaco Gallo, si decise di chiuderla per difformità rispetto alla progettazione autorizzata e per accertamento di indici di inquinamento nella falda idrica sotterranea che l’amministrazione provinciale ha ritenuto di non poter addebitare con assoluta certezza alla presenza della discarica. Altre discariche erano abusive. Venivano scoperte dalla Polizia Provinciale, spesso in cave dismesse dove venivano sotterrati centinaia di fusti, alcuni dei quali non si sa neppure cosa nascondano. Si ipotizza sostanze fenoliche o solventi o vernici. All’epoca l’assessore all’ambiente era Mario Catozzi, al quale abbiamo fatto qualche domanda per capire di più. Sicuramente fu un periodo difficile dal punto di vista ambientale. Sembra che quasi tutta la bolla scoppiò quando lei era assessore. Anche perché, come risulta dalle carte, è stato proprio lei a scrivere agli enti per risolvere la situazione. Cosa ricorda? “Era un periodo dove tutti avevano il diritto e il senso di fare qualsiasi cosa. Le ditte o le persone che lavoravano nel settore, senza leggi e normative chiare e le leggi che c’erano erano un po’ antiquate, si permettevano di fare quello che volevano sul territorio, e gettare rifiuti ovun- que gestendo in un certo modo. Quando sono stato eletto, sono diventato il primo assessore all’ecologia della città di Aprilia. Fu una mia scelta quella di creare un assessorato specifico sull’ecologia. Era nella mia mente risolvere alcuni problemi che avevo scoperto vivendo ad Aprilia, ai danni del nostro territorio. Ci siamo mossi subito in collaborazione con i vari enti e una buona mano la diede la Polizia Provinciale con il caro amico Novelli, il quale da buon cane da tartufo, come lo definivo simpaticamente, si era mosso bene sul territorio e aveva individuato dove erano state fatte delle discariche. Posso parlare di Sassi Rossi e di una miriade di discariche in parte autorizzate per i rifiuti, dove sono stati scaricati anche dei fusti tossici. Tutto questo è nato in un periodo drammatico per il territorio”. Possiamo dividere le discariche in due tipologie: quelle autorizzate e quelle abusive. Sant’Apollonia era discarica autorizzata. Nell’88 poi, come amministrazione comunale avete avuto il coraggio di chiuderla. Fu una scelta coraggiosa perché vi trovaste soli nella battaglia. Tutti i comuni limitrofi scrissero a tutti gli enti chiedendo proroghe o comunque che la discarica non chiudesse. Perché? “Questa scelta è nata dalla gestione del territorio. Mi ricordo bene che c’era il sindaco Gallo, più volte intimai ai gestori della discarica di mettere in regola e alcune precauzioni per fare meno danni possibile all’ambiente. Qualcosa era stato fatto, ma non era sufficiente perché la discarica aveva del grosso percolamento che andava nei canali. Per una città come Aprilia non avere una discarica e conferire altrove i rifiuti era anche un danno, ma la coscienza allora mi ha detto che la cosa giusta era di chiudere la discarica”. Lei ha fatto parte anche della commissione speciale sui rifiuti che era stata votata per la prima volta nel Comune di Aprilia. A che conclusione siete arrivati? “Noi eravamo arrivati alla conclusione che questo territorio proprio perché ha una confluenza di una miriade di strade, era stato oggetto di una speculazione. Abbiamo intrapreso con altri Comuni dei IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 percorsi per avere supporto dai ministeri e dei finanziamenti e non era semplice sposare queste cause perché era un uso comune che si scaricava ovunque, specialmente in cave dismesse. Abbiamo parlato di cinque o sei discariche, ma tra grandi e piccole ce n’erano anche di più” Ora a distanza di quasi trent’anni non è mai partita un’opera di bonifica a parte qualche piccolo caso isolato. Perché? “I tempi sono passati e io non ero più assessore. All’epoca chiesi a gran voce finanziamenti per bonificare Sant’Apollonia. Il volume era tanto, quello che c’era non si sapeva neanche con certezza. Non soltanto altri Comuni ma credo anche aziende abbiano scaricato. Quindi non si sa con certezza cosa c’è. Chi ha il titolo per poterlo fare, credo che debba assolutamente avviare le pratiche delle bonifiche. C’è un sistema oggi che sta allo studio, che consente di rigirare i rifiuti nella discarica, recuperare il possibile come carta e ferro, e fare la bonifica. È una sorta di rilavorazione su terreno. Quello che rimane è pochissimo. I privati potrebbero essere interessati e i costi sarebbero molto più limitati per l’amministrazione pubblica”. Sono stati ottenuti dei finanziamenti, ma il problema principale è che poi il proprietario del terreno dovrebbe corrispondere i soldi della bonifica. Questo è il motivo per il quale la giustizia amministrativa ha bloccato tutto. “La situazione andava gestita in un certo modo. Il Tar è diventato un mezzo veloce per bloccare qualsiasi azione pubblica. Secondo me c’è stato qualche errore di gestione. Come già all’epoca dissi, il percorso più agevole sarebbe stato quello del sequestro del sito con l’acquisizione a patrimonio comunale o comunque pubblico. Certe cose vanno sopra il problema comunale. Avere somme disponibili per una bonifica è difficile. Oggi i Comuni sono in difficoltà e per mettere mano a questo settore, servono soldi. Oggi il Comune può trovarsi con dei siti di proprietà dove operare con tranquillità e programmare senza imprevisti. Non è vero che dove si trova una discarica non si può fare più niente. Ci sono posti che erano discariche e dove oggi ci sono giardini pubblici, dopo la bonifica”. Oltre a quelle autorizzate, in questi anni sono state scoperte discariche completamente abusive. Spesso contenti fusti pericolosi. “Ricordo il problema della Progest ’83 dove abbiamo scoperto sostanze fenoliche. Rimasi coinvolto in una perdita nel camion di trasporto. C’erano dei silos interrati pieni di sostanze ad alta concentrazione fenolica, siamo riusciti a bonificarlo. I silos erano di cemento anellare e c’era il rischio di un percolamento delle sostanze fenoliche nella falda, il che avrebbe avuto conseguenze disastrose. Lì vicino c’era anche un acquedotto. Queste problematiche sono ancora presenti a Sassi Rossi e in via Savuto. In via Savuto si trovava una cava affittata dove abbiamo scoperto centinaia di fusti visibili a fiore di ruscello. Lì c’era tanto da formalizzare. Non si sa neppure cosa c’è dentro questi fusti”. Lei in una lettera ha parlato di “un’emergenza ambientale che potrebbe causare quasi certamente un disastro ecologico”. Una lettera che appare ancora attuale. Secondo lei c’è oggi questo rischio? “Ad Aprilia il rischio è costante. All’epoca coscientemente avevo capito come stessero le cose. Credo che oggi ce ne sia ancora di più visto che si è accumulato quello vecchio con quello nuovo”. pagina 21 La sensibilità politica all’ambiente è sempre stata scarsa. Il Ministero dell’Ambiente è stato fondato di recente, lei solo negli anni ’80 ha avuto l’idea di un assessorato apposito all’ambiente. Eppure sono passati 30 anni, e la sensibilità ambientale ancora è pressoché assente. “Evidentemente le sensibilità erano e sono rivolte in altri settori. Non ci dobbiamo dimenticare, senza fare polemiche, le campagne elettorali. Ciò che inquina ad Aprilia avviene sempre in campagna elettorale. La domanda è: se inquinava prima, inquina anche adesso; se serviva a fare opposizione prima, serve anche adesso o adesso si è trovato qualche accordo e non inquina più?”. Lei ha detto che oggi il rischio ambientale è maggiore di allora perché a quello vecchio si è aggiunto il nuovo. Che significa? Che ci sono discariche abusive che non si conoscono? “Credo che tanto di quello che è avvenuto dopo questo periodo, non sia stato proprio scoperto. Se il metro è questo, è molto ipotizzabile che sia così. Non credo che qualcuno si è messo paura all’epoca e non ha fatto più niente. Anzi. Credo che quando ci siano situazioni di difficoltà industriale per far quadrare i bilanci, alcune di queste magari hanno fatto uso differente dei loro scarti o rifiuti di lavorazione”. Cosa serve a questa città dal punto di vista ambientale? “Sicuramente una maggiore attenzione e sicuramente un tavolo per discutere sull’ambiente ad Aprilia in maniera seria. Un tavolo politico e tecnico perché se non c’è la volontà politica, la parte tecnica non cammina. Andrebbe fatto questo tipo di discorso prima possibile, tralasciando i colori delle gestioni amministrative passate e discutere quello che è, come scoprire discariche e quali soluzioni prendere”. AL VIA I MONITORAGGI A seguito della nostra inchiesta, l’ufficio all’urbanistica ha fatto sapere che il dirigente del settore Paolo Ferraro, molto attento alla salvaguardia dell’ambiente, avvierà le pratiche per il monitoraggio dei siti. In particolare dell’ex discarica di Sant’Apollonia con lo scopo di capire il reale impatto sull’ambiente IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Quest’anno la giunta ha deciso di passare dalla tariffa mensile ad un’unica annuale suddivisibile solo in tre rate. Il costo è troppo alto per le famiglie che non iscrivono i loro figli APRILIA - PAGAMENTO ANNUALE ANTICIPATO PER IL TRAPORTO SCOLASTICO: LE FAMIGLIE CI RINUNCIANO Nel frattempo è stato pubblicato il bando per l’individuazione del nuovo gestore. Per il gruppo di lavoro de La Sapienza il costo del servizio finora è stato “basso” di Riccardo Toffoli Al via la gara per il trasporto scolastico, ma quest’anno a prendere il bus sono veramente in pochi. Tutta colpa della nuova delibera di giunta che se da una parte conferma le tariffe in vigore fino all’anno scorso (quelle che impose il commissario Cono Federico nel lontano 2009) dall’altra richiede il pagamento annuale del servizio, oppure suddivisibile in tre rate. Il pagamento dell’unica rata annuale o della prima rata va fatto al momento dell’iscrizione. Ciò significa che a settembre le famiglie non solo dovranno comprare i libri scolastici e tutto il materiale occorrente per far studiare i propri figli, ma anticipare una media di circa 150 euro (per la fascia più alta anche 210 euro) per pagare il servizio di trasporto scolastico. Le tariffe del commissario Cono Federico, suddivise per fasce di reddito, avevano una cadenza mensile e fino all’anno scorso così è stato. Con la delibera di giunta 215 del 31 agosto scorso l’amministrazione ha deciso di renderle annuali. Al momento dell’iscrizione, visto il lievitare dei costi, tante famiglie hanno deciso di non iscrivere il proprio figlio al servizio. Si tratta di una spesa considerevole che dovrebbero affrontare le famiglie che non tutte possono permettersi di pagare. Oltre ai libri e al materiale scolastico, infatti a settembre ci sono una serie di scadenze di tasse e assicurazioni e per molti bambini anche il pagamento del servizio di refezione scolastica. Nel frattempo l’amministrazione ha deciso di mettere a bando il servizio scaduto nel 2013 e prorogato fino ad oggi. Il precedente bando di gara era del 2007 per un periodo di cin- que anni. Nel 2014 venne affidato al centro di ricerca per la logistica dell’università La Sapienza uno studio per la razionalizzazione del trasporto pubblico e del trasporto scolastico. Lo studio è stato condotto dal prof. Gaetano Fusco e dagli ing. Chiara Colombaroni e Stefano Lo Sardo. A dispetto di tutte le polemiche emerse in questi ultimi anni, il gruppo di lavoro ha concluso che il costo del servizio di trasporto scolastico è stato “peraltro particolarmente basso rispetto ai normali costi operativi delle aziende di trasporto pubblico, sostenibile in presenza di altre attività svolte dall’azienda al di fuori di quelle espressamente dedicate al trasporto scolastico”. Gli iscritti al servizio nell’anno scolastico 20142015, ma se si continuerà a mantenere il pagamento annuale o trimestrale del servizio il numero sarà destinato a scendere considerevolmente, sono circa mille e 200 di cui per soli 938 sono stati disponibili dati aggiuntivi. Di questi 938 132 frequentano la materna, 301 la scuola elementare, 413 la scuola media e 92 l’istituto superiore. La proposta di razionalizzazione, in teoria abbastanza diverse, mirerebbe ad integrare il servizio di trasporto scolastico con quello pubblico, almeno per le scuole medie e per le superiori. 22 sono le linee previste di trasporto scolastico, anche se nel 2009 sono state introdotte delle modifiche per circa 800 mila km percorsi. L’importo offerto dall’aggiudicatario del 2007, di un milione 348 mila 500 euro annui è considerato basso a fronte del rapporto tra costo del servizio per chilometro. Tanto che il gruppo di lavoro ipotizza un importo a base d’asta di un milione 500 mila euro. “La razionalizzazione del servizio di trasporto scolastico individuale –conclude il gruppo di lavoro de La Sapienza- consente una riduzione delle percorrenze compresa approssimativamente tra 190.000 e 130.000 vetture· km/anno. Alla riduzione delle percorrenze, tenendo conto della presenza di alcune corse ineliminabili, si ritiene possa corrispondere una riduzione del costo del trasporto, dal valore di 1.450.000 Euro/anno fissato nel 2007, ad un valore compreso tra 1.050.000 e 1.150.000 Euro/anno. A questo importo va aggiunto il costo del servizio di assistenza sui mezzi adibiti al trasporto degli alunni, attualmente pari a circa 450.000 Euro/anno, la cui riduzione si prescinde dal quantificare, non essendo oggetto del presente studio. L’importo a base d’asta potrebbe essere quindi compreso tra 1.500.000 e 1.600.000 Euro/anno”. Il dirigente dei trasporti, Aristodemo Pellico, è andato in ferie e il sindaco Antonio Terra ha individuato l’arch. Paolo Ferraro, già dirigente del settore urbanistica, a sostituirlo e, conseguentemente, a predisporre gli atti di gara sulla base della deliberazione di giunta del 16 giugno scorso. Il bando di gara fissa l’importo complessivo in 8 milioni 453 mila 238 euro e 54 centesimi per sei anni. Ciò significa che ogni anno, il costo del servizio sarà di un milione e 400 mila euro circa. Sono previsti alcuni parametri vincolanti per il gestore quali l’aver svolto il servizio tpl e scolastico negli ultimi tre anni per almeno 400 mila km all’anno, il numero medio di 25 dipendenti e di 25 mezzi, nonché alcune certificazioni specifiche. Le domande dovranno essere consegnate entro il 25 novembre prossimo. IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 pagina 23 Il Consorzio di Bonifica pretende dal signor Giuseppe Ziino il pagamento per una delle arterie principali di Montarelli perché il lotto risulta ancora di sua proprietà e classificato a seminativo APRILIA - SU VIA TRILUSSA SI PUÒ SEMINARE IL GRANO! La cessione avvenne nel lontano 1979 e da allora nessuno pretese più nulla. Tre anni fa, però, l’invio delle nuove bollette di Riccardo Toffoli Per il Consorzio di Bonifica, via Trilussa non esiste. Un caso veramente anomalo quello che ci denuncia il signor Ziino Giuseppe che abita in via Trilussa al civico 66, zona Montarelli e che da tre anni a questa parte si è visto recapitare i bollettini di pagamento del Consorzio Bonifica perché quel terreno dove oggi c’è strada, fogne, parcheggio per le macchine, marciapiedi e illuminazione, risulta ancora “seminativo”. La vicenda sembrava chiusa nel lontano 1979, ossia quando quella striscia di terreno fu ceduta all’allora amministrazione Berghi per costruire strada e servizi. “Ricordo perfettamente quegli anni –ci dice- la sezione del Partito Comunista era proprio qui all’inizio di via Trilussa. Abbiamo fatto più incontri e il sindaco ci invitò a cedere i terreni per costruire strade, fogne ed illuminazione. Insomma dovevano essere fatte le opere di urbanizzazione del quartiere Montarelli. Il responsabile dei lavori era l’ingegnere Calogero Santangelo che poi è diventato sindaco”. Berghi convinse i proprietari i quali andarono a firmare dal notaio la cessione dei lotti di terreno per permettere la costruzione delle opere di urbanizzazione. “I lavori sono durati qualche anno –continua- fino a che nel 1982, ormai tutto completato, il Comune ha iniziato ad inviarci le tasse, il pagamento dell’acqua, della depurazione, dei rifiuti e dei passi carrabili”. E il Consorzio di Bonifica non richiese più nulla. Almeno fino a tre anni fa, quando l’ente ha rivendicato il pagamento di 20 euro annui, persino suddivisi- bili in due rate, quale pagamento del lotto di terreno di via Trilussa che, agli atti, risulta ancora seminativo. “E’ paradossale –continua il signor Giuseppema è paradossale che a due anni di distanza la situazione ancora non si è risolta. Io ho comprato il terreno qui, dove con grande fatica ho costruito la mia casa, nel 1966. La zona era periferica e non c’era veramente niente. Era tutto terreno agricolo. Ma dagli anni ’60 ad oggi, Montarelli è diventato un quartiere residenziale, praticamente oggi possiamo definirci quasi centro città. Inoltre è veramente singolare che risulti seminativo, visto che il piano regolatore già inseriva la zona come edificabile”. Il signor Giuseppe non si è accontentato delle spiegazioni e ha iniziato a girare per gli uffici. Il 18 ottobre del 2012 si è fatto fare una dichiarazione dal dirigente dei lavori pubblici Aristodemo Pellico nella quale si riconosceva che quel terreno era in possesso pubblico per sede stradale. Ha portato il foglio al Consorzio il quale però, non lo ha considerato perché ne ha richiesto l’atto di proprietà. “Devo dire che quando sono andato al Consorzio e ho presentato la situazione –continua- i funzionari hanno sospeso i pagamenti in attesa della definizione dell’atto, ma poi gli anni successivi mi hanno nuovamente inviato i bollettini di pagamento”. D’altra parte però, il signor Giuseppe paga il passo carrabile della sua abitazione al Comune di Aprilia proprio per quel terreno che agli atti risulta ancora suo e “seminativo”. Un costo annuo di 87 euro. “Allora ho pensato che quest’anno pagherò il passo carrabile –ci ha confes- sato- dal prossimo anno, invece, preferisco pagare il Consorzio di Bonifica perché all’anno spenderei appena 20 euro mentre con il passo carrabile arrivo a 87 euro annui. E’ una questione di convenienza economica. Del resto se il terreno è mio perché devo pagare il passo carrabile?”. Noi ci auguriamo che la situazione venga presto risolta. Non è affatto giusto che a risolvere problemi amministrativi di oltre 30 anni fa, debba pensarci il cittadino. Il Comune avrà gli atti di cessione? Perché non provvedere a consegnarli al Consorzio di Bonifica? Sono situazioni anacronistiche in un paese che si dichiara europeo. Rimaniamo in attesa di risposte ufficiali dagli enti interessati. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Ha operato per tre anni nella chiesa di San Pietro in Formis UN ANNO FA PADRE DANIELE CICIRELLA LASCIAVA LA PARROCCHIA DI CAMPOVERDE Nominato economo della Casa Generalizia dei Salvatoriani, una congregazione missionaria religiosa che opera nei 5 continenti, che ha la sede storica a Roma presso Palazzo Cesi, in via della Conciliazione, 51 di Nicola Gilardi Padre Daniele Cicirella ha lasciato un ricordo profondo a Campoverde. Nonostante sia stato sacerdote nel territorio pontino per poco più di tre che hanno bisogno. Ad ottobre del 2014 padre Daniele è stato chiamato a svolgere un ruolo molto importante a Roma, nominato economo della Casa Generalizia dei Salvatoriani, una congregazione missionaria domenicale di Papa Francesco. «Il 9 ottobre 2014, in occasione del mio 40esimo compleanno ho salutato la comunità di Campoverde, dove sono stato per tre anni» racconta padre Daniele in un’intervista che ci ha rilasciato, da noi richiesta un anno dopo. Con lui abbiamo ripercorso tutti gli impegni dei quali si è fatto carico e per i quali ha dato tanti impegno, ricevendo la grande collaborazione dei parrocchiani. «Le prime opere sono state quelle 12.9.2015 anni, quello che ha portato è ben visibile nella comunità parrocchiale. In soli tre anni ha ridato vigore a quei locali ormai fatiscenti che oggi sono la spina dorsale dei fedeli e che tanto aiuto danni a tutti coloro religiosa che opera nei 5 continenti, che ha la sede storica presso Palazzo Cesi, in via della Conciliazione, 51 a pochi passi da piazza San Pietro. Dalla terrazza si può assistere direttamente all’Angelus 27.9.2014 9.10.2014 per rimettere a nuovo la chiesa di San Pietro in Formis - racconta padre Daniele -. Poi sono passato al centro parrocchiale, che era fatiscente, che è stato inaugurato il 22 ottobre 2012 dal vescovo di albano monsignor Marcello Semeraro alla presenza delle autorità e della comunità di Campoverde. Ho cercato di dare spazio a tutti coloro che volevano partecipare” . Altra iniziativa di padre Daniele fu “Il ritorno a Casa per la piccola Maietta” per tre giorni (da venerdì 23 a domenica 25 novembre 2012) 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 le reliquie della Santa più amata dell’Agro Pontino: Maria Goretti, furono esposte nella chiesa di San Pietro in Formis a Campoverde. Dove la giovane, quando la località si chiamava Campomorto, veniva per assistere alla messa presso la chiesa più antica di Aprilia, poiché quella di Borgo Montello (più vicina a casa sua) era chiusa in diversi periodi dell’anno. “Grazie alla donazione della signora Rita, consorte Giovanni Ajmone Cat (il grande esploratore dell’Antartide ndr) , - continua Padre Daniele nel 2013 abbiamo creato un centro Caritas e un oratorio. Abbiamo rimesso a nuovo anche la chiesa di Selcia- 20.9.2014 27.4.2014 tella. Quando ho fatto la ristrutturazione ho aperto un mutuo. Ho trovato un’ottima collaborazione». In occasione della santificazione Papa Giovanni Paolo II, nella chiesa di Campoverde fu svelato un grande quadro del papa Santo e fu esposta dal 22 al 25 aprile 2014 la veste talare di Karol Wojtyla, reliquia è custodita nella casa madre dei padri salvatoriani a Roma, istituto a cui appartiene Padre Daniele. Altra opera realizzata da Padre Daniele è stato il centro parrocchiale “Papa Francesco” della chiesa di Selciatella, inaugurato 20 settembre 2014, realizzato grazie all’imprenditore Fabio Altissimi titolare della Rida Ambiente. Padre Daniele ha una straordinaria capacità a coinvolgere gli imprenditori della zona per raccogliere fondi (non è un caso il nuovo incarico di economo). L’ultima opera realizzata prima di lasciare Campoverde è stato il nuovo centro anziani, ospitato nei locali parrocchiale, realizzati con il contributo della Recordati, inaugurato sabato 27 settembre 2014. Tutte queste opere hanno ridato vigore al territorio ed alla comunità, che prima non poteva vantate quello che oggi ha. L’impegno di padre Daniele è stato seguito dai fedeli, che insieme a lui hanno lavorato dando il proprio contributo volontario. Il centro Caritas nella parrocchia della Selciatella, così come l’oratorio sono nati dalla sua grande volontà ed oggi la comunità non può che ringraziare quell’impegno. Oggi ha una grande responsabilità in un importante palazzo di Roma. «Palazzo Cesi, è del ‘500 e venne acquistato in via provvidenziale nel 1800 perché stava andando in rovina. e Palazzo visitato da Papa Gio- IL GIORNALE DEL LAZIO vanni Paolo II, in particolare la tomba del Fondatore. Da qui c’è una vista meravigliosa di San Pietro ». Le regole sono cambiate, come ci dice: «Qui si vive in comunità, quindi ci sono regole più strutturate. Prima ero un prete di campagna, mentre adesso la vita è cambiata. Abbiamo anche la presenza delle suore di Santa Teresa, della Polonia, che si occupano della lavanderia e della cucina». Padre Daniele è nato in Sicilia il 9 ottobre del 1974 ed è entrato in seminario all’età di 14 anni. Qui ha seguito un’istruzione religiosa che lo ha portato a prendere i voti il 23.11.2014 31 gennaio del 2002. La sua è stata una vocazione missionaria, infatti, ha scelto di fare il noviziato in una missione in Brasile. Rientrato in Italia nel 2004 è stato ordinato parroco nel 2007 ed il suo primo incarico è stato quello di vicario parrocchiale a Tor De Cenci. pagina 25 Nel 2011 gli venne consegnata la parrocchia di Campoverde e quello che è successo dopo lo sappiamo già. Foto archivio G.Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Il leader nazionale di Possibile ad Aprilia per parlare di scuola APRILIA APPOGGIA CIVATI. CENTINAIA DI FIRME PER IL REFERENDUM Oltre 200 persone intervenute ad ascoltare il dibattito con il preside Antonio Ferrone e la prof.ssa Pina Farina di Antonello D’Alessandro Aprilia si schiera contro le riforme renziane ed incontra Pippo Civati alla birreria Brancaleone. Più di 200 persone mercoledì 9 settembre in serata, ad ascoltare ed intervenire nel dibattito sulla scuola con il leader nazionale di Possibile. L’incontro è stato moderato dal giornalista de Il Giornale del Lazio Riccardo Toffoli. L’argomento al tavolo è stato il referendum sulle riforme di Renzi (prime fra tutte la Buona Scuola) mantenendo il discorso sull’attuale legge della scuola che favorisce gli istituti privati e non valorizza talento e impegno, mantenendo una precarizzazione devastante. L’incontro è stato promosso dal gruppo docentinreteprovlatina (al terzo appuntamento sulla tematica della nuova riforma), il movimento Possibile e la Rete dei Cittadini che fa parte del comitato per il referendum. Ad intervenire la prof.ssa Pina Farina per il gruppo dei docenti e il preside del liceo Meucci Antonio Ferrone. Entrambi hanno messo in evidenza le difficoltà operative della nuova riforma Renzi. Pina Farina ha chiesto spiegazioni a Civati sulla sovrapposizione dei referendum sulla scuola. Secondo Ferrone, inoltre, alcune norme previste dalla buona scuola, non sono realizzabili e ha annunciato che in molti stanno già pensando al ricorso alla magistratura costituzionale. In ultimo l’assessore all’ambiente Alessandra Lombardi della Rete dei Cittadini ha allargato il dibattito sui referendum che riguardano l’ambiente. L’assessore Lombardi ha anche spiegato che il tema ci riguarda da vicino, avendo già vissuto con la realizzazione dell’impianto turbogas, una grande opera calata sul territorio senza un parere vincolante dell’amministrazione locale. “Il tema unifi- cante di tutta questa vicenda referendaria è quanto contiamo noi. Noi come cittadini e come persone che non sono d’accordo su una legge -ha affermato Civati - Sono preoccupato riguardo la scuola, elemento essenziale della società, riguardo i diritti dei lavoratori, anche quelli minimi e riguardo la laicità. Vorrei promuovere tutte queste cose. Con il referendum cerchiamo di colpire una norma molto parziale che però, se intaccata, fa capire che le cose non vanno. Anche se non riusciamo a raccogliere le firme necessarie dimostriamo che comunque c’è militanza ed attivismo, soprattutto nel mezzogiorno in un’area che molto viene danneggiata dalla legge. Non si tratta di vincere. Si tratta di lanciare un messaggio e soprattutto di far prendere la parola a tutti, specialmente ai ragazzi che a quest’età vivono queste vicende con molta distanza. Non voglio coprire il lavoro degli insegnanti bensì tenere viva la mia discussione”. Tra i presenti oltre agli insegnanti, i ragazzi del consiglio dei giovani che hanno ritenuto di non dover intervenire al dibattito. Pur invitati ad intervenire dallo stesso Civati, i giovani del consiglio comunale hanno preferito ascoltare affermando di volere prendere la serata come “un’esperienza formativa da parte di chi ne sa di più”. A seguire, numerosi interventi del segretario di Sel Maurizio Marinozzi, di Fabrizio Maramieri della Fiom, di Filippo Fasano dell’Anpi, di Matteo e Stefano due giovani che vorrebbero ritrovare spazi e luoghi della sinistra. Il discorso di Civati è stato loquace e semplice: azioni significative e rappresentative dell’idea di società ugualitaria. Sono questi i valori cardine che coniuga alla sua linea ed al suo partito “Possibile”. Come chiave le piccole comunità ed i comuni italiani. Si vuole ripartire da un’idea completamente diversa della politica, lontana dal potere, che costruisce occasioni diverse e che parla di temi di fondamentale importanza come i diritti sociali e civili (i quali sono strettamente parenti). L’incontro si è chiuso alle 23.00. ANNALISA CORRADO AD APRILIA A PARLARE DI TRIVELLE Martedì 15 sempre in serata, al Brancaleone, si è svolta la seconda iniziativa del comitato referendario. La serata, moderata da Filippo Treiani, ha visto gli interventi di Marco Guglielmo (responsabile nazionale della campagna referendaria), Alessandra Lombardi, Pina Farina per il comitato docenti contro la buona scuola ed ha avuto come ospite Annalisa Corrado, co-portavoce di Green Italia. Nel corso dell’incontro Annalisa Corrado ha spiegato approfonditamente le questioni ambientali toccate dai referendum: trivelle e grandi opere. “I quesiti puntano ad abrogare norme che permetteranno la distruzione di molti litorali del nostro Paese, in maniera irreversibile” ha commentato l’esponente ambientalista, spiegando anche il perché la posizione attendista di molti esponenti politici rischia di essere “pericolosa” “le personalità che preferirebbero attendere e rinviare i referendum non hanno chiaro che non c’è più tempo, l’anno prossimo, moltissimi nostri mari potrebbero già essere trivellati alla ricerca, inutile, di petrolio”. Risparmiare mantenendo potenza ed efficienza Q • Bassi consumi. • Produzione di acqua calda sanitaria in uando si parla di risparmio energetico nel campo del riscaldamento, non si può non pensare al termocamino. Brevettato più di 30 anni fa, oggi è diventato uno dei migliori sistemi per sostituire il camino tradizionale, in quanto consente di ottenere vantaggi economici dovuti al miglior rendimento e di godere di detrazioni fiscali. L’installazione del termocamino, tuttavia, deve essere effettuata con la consapevolezza di scegliere un modello adeguato alle proprie esigenze ed affidarsi ai giusti professionisti. Per avere delle risposte certe, abbiamo chiesto l’aiuto di Danilo Borgian, titolare della Energy System Project. Que st ’ult ima , leader nel settore del risparmio energetico, ha scelto come prodotto per i termocami: Vulcano. Andiamo ad analizzarlo da vicino. Vulcano è un termocamino di nuova generazione, differente per le prestazioni che offre in termini di riscaldamento, autonomia, acqua calda, consumi e tipo di utilizzo in quanto è possibile effettuare anche la cottura dei cibi. Con un termocamino Vulcano possiamo effettuare un’unica carica di legna di 30 kg per 100 MQ per ottenere: • 10 ore continue di riscaldamento a 22° con unica carica di legna. • Unico termocamino adatto a impianti a pavimento senza boiler. • Accendi la legna dove vuoi anche dall’alto. grandi quantità. • Anche a fuoco spento, dopo 12-24 ore, una scorta da 98 ad 130 litri di acqua calda a seconda del modello. • Cotture alla griglia/sui mattoni refrattari x pizze e arrosti. Inoltre, esistono 4 modelli per soddisfare un riscaldamento da 0 a 300 mq e tutti godono della: • Possibilità di essere rivestiti integralmente senza sportelli d’ispezione • Facilità d’installazione abbinabile alla caldaia a gas e al pannello solare. • Minima manutenzione. Vulcano produce una sola gamma di termocamini con quattro diverse potenzialità, adatti a riscaldare superfici da zero a 300 mq: Vulcano 25, Vulcano 30, Vulcano 35, Vulcano 35S. Tutti i modelli hanno la stessa estetica, cambiano invece le misure di ingombro, il peso e il contenuto d’acqua. Ogni modello può essere richiesto in base alle singole necessità impiantistiche: con il solo scambiatore primario, con il primario e un secondario, con il primario e due secondari. Dato che gli scambiatori sono tutti interni ai termocamini, per poterli identificare, ad ogni sigla viene aggiunto il numero di scambiatori contenuti. Nel caso del Vulcano 25, diventerà: Vulcano 25–1; Vulcano 25–2; Vulcano 25–3 e così per gli altri modelli. Il termocamino va scelto in base alla grandezza dell’abitazione e alle necessità dell’impianto realizzato o da realizzare. Per quanto riguarda il modello adatto alla grandezza dell’abitazione, ci si potrà servire della tabella sotto stante. Avendo l’accortezza di non superare i limiti minimi e neppure quelli massimi. Tutti i modelli sono dotati di serie di: • Protezione catodica delle lamiere. • Porta ad apertura a scomparsa verticale e a sbraccio esterno con vetro cerami co resistente a 750°. • Piedini regolabili per il livellamento. • Attrezzo per la pulizia dei passaggi fumo interni. • Libretto di istruzioni Affidandosi a termocamini di ultima generazione, come nel caso analizzato di Vulcano, si unisce anche semplicità ed estetica. Infatti, elemento da non trascurare, è l’aspetto finale del camino. Il termocamino Vulcano si può rivestire in ogni modo e svolge a pieno la funzione di elemento di arredo. MODELLO ABITAZ. LEGNA AUT. RISCALD. AUT. ACQUA CALDA VULCANO 25 MQ 100 KG 20-25 ORE 5-7 ORE 10-20 VULCANO 25-30 MQ 150 KG 30-35 ORE 5-7 ORE 10-20 VULCANO 30-35 MQ 200 KG 40-45 ORE 5-7 ORE 10-20 VULCANO 30-35S MQ 250 KG 50-60 ORE 5-7 ORE 10-20 VULCANO 35S MQ 300 KG 60-70 ORE 5-7 ORE 1020 ENERGY SYSTEM PROJECT srl - Via Nettunense, 185 - Aprilia (LT) Tel.06-92014493 www.energysystemproject.eu - [email protected] 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 27 Giusy Ferreri e l'Orchestraccia gli artisti di punta della Festa di San Michele Dal 26 al 29 settembre 2015 Il Comitato Grandi Eventi ha stilato il programma di massima per la festa di San Michele patrono di Aprilia, in programma dal 26 al 29 settembre 2015. Il nome che in tanti attendevano quale artista di punta dell'evento è stato confermato solamente nella tarda serata del 20 settembre.Si tratta di Giusy Ferreri, il cui ultimo singolo “Roma-Bangkok”,hit estiva insieme a Baby K, è da sette settimane consecutive il singolo più venduto nel nostro paese. La Ferreri, 36enne palermitana divenuta famosa col singolo “Non ti scordar mai di me” e “Novembre”, ed interprete di canzoni entrate nel patrimonio musicale italiano, si esibirà sul palco di piazza Roma domenica 27 settembre. Ad aprire la festa sarà, sabato sera, una parata di comici resi famosi dalla tv ed i cui nomi al momento di andare in stampa non sono stati ancora resi noti. Lunedì 28 a scaldare il pubblico di Aprilia ci penserà l'Orchestraccia, il gruppo "aperto" che filtra la tradizione folkloristica romana (dagli stornellatori a Gabriella Ferri) attraverso sonorità figlie della cultura gitana e di tanta musica popolare del mondo. Un gruppo "itinerante di folk-punkrock" - si definiscono così i membri dell'Orchestraccia dove c'è sempre posto per autori, fini musicisti, buskers, attori e amici di passaggio. Gran finale martedì sera, 29 settembre, con la cover band dei Pink Floyd. Al programma artistico sarà poi affiancato un programma religioso in onore del Santo Patrono ed altre manifestazioni satelliti organizzate durante la quattro giorni di festa. Giusy Ferreri Lʼorchestraccia IL CORO LIBERI CANTORES DI APRILIA RIPRENDE L’ATTIVITA’ Dopo la pausa estiva il Coro dei Liberi Cantores di Aprilia riprende l’attività di preparazione per i prossimi concerti. Il Direttore del coro M° Rita Nuti ha già fissato i primi appuntamenti, infatti a fine Novembre il Coro si esibirà a Roma nella Chiesa Valdese di Piazza Cavour con un repertorio tutto “a cappella” di brani sacri. A dicembre l’associazione organizzerà il consueto e seguitissimo appuntamento del Candlelight, nella Chiesa di San Michele ad Aprilia. Inoltre nel corso del prossimo anno, non mancheranno occasioni per esibirsi in Aprilia, dato che la città festeggerà l’80° anno dalla sua nascita. Il Coro parteciperà al Giubileo con più concerti in primavera e in siti prestigiosi di Roma. Insomma il programma, che deve essere ancora integrato con altri eventi, si prospetta ricco e interessante. Il M° Rita Nuti è alla ricerca di nuove voci e sta organizzando degli incontri per invitare tutti coloro che amano o amerebbero cantare, anche se del tutto inesperti, a partecipare all’attività corale in un’atmosfera di cordialità e condivisione. Sono in programma anche delle “uscite” all’estero e in varie città italiane, che oltre ad essere importanti esibizioni canore diventano occasione di visitare i luoghi e di trascorrere delle giornate in allegria con il gruppo. Per contatti e informazioni telefonare al 338 8756587 oppure presentarsi presso la scuola Montarelli tutti i Martedì e Giovedì dalle 19,30 alle 21,00. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 28 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Il giornalista Gianfranco Compagno ha guidato il gruppo nella visita al centro storico o meglio di quello che è rimasto L’UNIVERSITÀ DI TRIER (GERMANIA) INTERESSATA ALL’ARCHITETTURA DI FONDAZIONE DI APRILIA Gli studenti tedeschi erano accompagnati dal professore di storia antica dottor Kresimir Matijevic, e dall’assistente di storia contemporanea dottor René Moehrle di Luigi Cirillo Universitari tedeschi ad Aprilia per studiare la storia e l’architettura della città. Ieri mattina il centro cittadino è stato teatro di una “lezione improvvisata” per un gruppo di studenti della facoltà di storia antica e contemporanea del- l’università di Trier. Una cittadina (in italiano Treviri) a 15 chilometri dal confine con il Lussemburgo, nota proprio per la prestigiosa università ma anche per aver dato i natali nel 1818 a Karl Marx: filo- sofo ed economista famoso per aver scritto Il Capitale testo chiave del marxismo - e (insieme a Friedrich Engels) il Manifesto del Partito Comunista. La comitiva (che comprendeva il professore di storia antica dottor Kresimir Matijevic, l’assistente di storia contemporanea dottor René Moehrle, ragazzi e ragazzi alle prese con master e baccellierati di perfezionamento) ha deciso di visitare per due settimane l’Italia, per studiare i monumenti antichi e quelli di epoca fascista. E con il collega Gianfranco Compagno, probabilmente il maggior conoscitore della storia cittadina. Il giornalista Compagno non è nuovo a questo tipo di attività, sempre disponibile a mettersi a disposizione per visite guidate, con grande spirito civico. Per anni ha fatto visite guidate a Carano Garibaldi o sul campanile della chiesa di San Michele Arcangelo. Anche lo scorso 24 maggio, in occasione della ricorrenza del Centenario dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale (ma dopo essere stati a Roma, il gruppo dell’Università di Trier (città natale di Karl Marx) ha visitato la città di fondazione meglio collegata con la capitale: ovvero Aprilia. Così i 20 tedeschi sono arrivati nel centro storico, tra lo stupore e la curiosità dei presenti poco abituati a vedere turisti stranieri. Grazie all’intervento dell’ex assessore Michelelino Telesca, che in quel momento si trovava al Bar Davi mentre i tedeschi si stavano riposando, e poi intervenuto il giornalista Luca Artipoli che ha contatto IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 questa è stata una casualità) Gianfranco Compagno ha accolto un gruppo di americani del “Minnesota World War Ii History Roundtable”, guidati dal famoso scrittore, specializzato della seconda guerra mondiale Flint Whitlock per una visita guidata del centro storico. È così nata una piccola lezione sui luoghi di fondazione e i simboli più rappresentativi della città: la piazza (nata sulle ceneri della casa del Fascio), la chiesa e la statua di San Michele Arcangelo, il mercato annonario (ex piazze delle Erbe), la scuola Marconi (dove una volta c’era la GIL), l’ufficio postale di via Marconi il cinema teatro Littorio (oggi bar Il Pidocchietto). Un giro per i luoghi di fondazione, anzi di quello che ne rimane, visto che i bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi alcune scelte miopi hanno snaturato l’architettura originaria di quasi tutti gli edifici. Un giro guidato (tradotto in tedesco dal dottor Moehrle) e poi l’happening sulle scale del palazzo comunale per consultare la documentazione storica dell’archivi di Gianfranco Compagno, apprezzato dalla comitiva, che ha salutato con un convinto applauso le spiegazioni del giornalista, appassionato della storia della città prima di incamminarsi verso la stazione e di lasciare la città per raggiungere Anzio. Visto l’interesse e l’accoglienza hahho ritardato di un ora la loro partenza. Una “piccola lezione” per gli studenti ma anche per l’amministrazione comunale, che in questi anni non è stata capace di allestire l’URP (ufficio rapporti con il pubblico), previsto dall’ articolo 4 Statuto comunale, che possa dare delle nozioni base ai visitatori e materiale informativo ai turisti. La carenza non è sfuggita nemmeno ai cittadini presenti che mentre assistevano alla visita guidata mugugnavo: “certo, almeno un ufficio informazioni potevano crearlo”. Gli studenti tedeschi, in precedenza, si erano rivolti proprio agli uffici comunali dai quali avevano ricevuto alcune foto d’epoca e il dvd del docu-film di Gianfranco Pannone dal titolo “Aprilia 75 anni di vita, 150 anni di storia”, l’opera realizzata dal regista (su commissione del Comune nel 2011) per cele- pagina 29 brare proprio il 75esimo anno della Fondazione e il 150esima anniversario dell’Unità d’Italia. Regali certamente graditi, ma di certo poco utili per illustrare l’evoluzione della città sotto il profilo storico e urbanistico dalla fondazione a oggi. Di sicuro troppo poco per un Comune che punta sul turismo e che vorrebbe valorizzarlo e poten- ziarlo in vista del Giubileo straordinario della misericordia proclamato da Papa Francesco e che si aprirà l’8 dicembre, un evento che porterà milioni di turisti nella città eterna. Un afflusso di persone che - in piccola parte - coinvolgerà anche i Comuni limitrofi, tra i quali anche Aprilia. Foto archivio G.Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 A seguito di una mozione proposta dalla consigliera Carmen Porcelli e sottoscritta dagli altri consiglieri di opposizione APPROVATO IN CONSIGLIO COMUNALE IL REGOLAMENTO SULL’OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA LEGALITÀ E SICUREZZA A distanza primo attentato subito dall’ex assessore alle Finanze Antoni Chiusolo Ora la città si attende la verità sui vari attentati menacce e aggressioni avvenuti negli ultimi anni di Carmen Porcelli* “Dopo due anni dalla proposta presentata da me, sottoscritta dai consiglieri del Partito Democratico e sostenuta anche dagli altri esponenti dell’opposizione, nel corso del consiglio comunale sulla legalità convocato a seguito del primo attentato subito dall’ex assessore alle Finanze, Tonino Chiusolo, finalmente l’osservatorio sulla sicurezza e sulla legalità è approdato in consiglio comunale. In quell’assise del settembre 2013 maggioranza ed opposizione arrivarono con due distinte mozioni e a qualcuno sembrò di vivere la fase congressuale di un partito, niente di più sbagliato visto che dopo un confronto serrato su un tema così sentito delle tante proposte contenute nella mozione dell’opposizione proprio l’istituzione dell’osservatorio venne accolta dalla maggioranza. Mi auguro che, nonostante la pletora di componenti, questo organismo possa operare al pari di altri organismi similari che operano sull’intero territorio nazionale, producendo convegni e dibattito, scandagliando con l’aiuto di esperti il fenomeno della criminalità anche sul nostro territorio in tutti i suoi aspetti. Per quanto riguarda le attività degli altri osservatorio operanti nel nostro Paese, cito a titolo di esempio l’osservatorio che opera nella provincia di Rimini e che promuove convegni in grado di offrire diversi spunti di riflessione e approfondimento sugli investimenti, addirittura anche quelli nel settore turistico, che gran parte dell’economia di quella fetta di territorio riveste l’attività alberghiera e l’indotto che da essa scaturisce. Questo per dire che il vero presidio della legalità, l’osservatorio privilegiato sul tema della pubblica amministrazione deve restare il consiglio comunale, l’istituzione che non può delegare l’osservatorio, che è e resta uno strumento per risvegliare la passione e l’impegno civico della nostra città. Per questo mi auguro che non sia solo lo strumento utile a lavarsi la coscienza, ma possa fungere da pungolo anche per garantire una buona amministrazione” . “Chiaramente l’approvazione in aula consiliare della istituzione dell’osservatorio cittadino è stata occasione per dibattere del tema centrale, vale a dire l’ordine pubblico e la sicurezza che è un aspetto della legalità. Ho molto apprezzato l’intervento nelle scorse settimane del senatore Claudio Moscardelli, componente della commissione parlamentare antimafia; le sue parole sulle infiltrazioni nel nord della provincia di Latina e non solo al Sud, parole che riprendono il tema lanciato dal Questore di Latina in occasione del suo insediamento sui cambi di destinazione d’uso e sul settore dell’urbanistica nelle città cresciute troppo in fretta, avrebbero dovuto trovare i sindaci delle città interpellate pronti a raccogliere il guanto di sfida, mentre invece le sue parole sono state accompagnate da un silenzio assordante al quale ha fatto eco solo la voce del primo cittadino di Formia, Sandro Bartolomeo. Lo dico perché in questa aula nel gennaio 2014 sono intervenuti nel famoso consiglio comunale, nel quale si chiedeva all’ex assessore Chiusolo di rivedere la sua decisione di abbandonare la delega alle finanze, i massimi esponenti del governo e proprio sul tema della sicurezza e della legalità era partito l’impegno di assicurare ad Aprilia un occhio di riguardo: cosa ne è stato di tutta quella esperienza? Lo chiedo al sindaco Terra poiché della sua audizione in senato con i sindaci delle città dove sono stati perpetrati attentati ad amministratori pubblici, nulla si è detto in questa aula, come nulla il sindaco ha mai voluto dirci a proposito di alcune scelte assunte dalla sua amministrazione a partire dall’abbandono dell’assessore Chiusolo ad oggi e che non risiedono soltanto nella scelta di affidare ad un privato la gestione dei tributi. Sono altre le questioni che meriterebbero maggior approfondimento e attenzione, questioni che lasciano alquanto riflettere”. “Per quanto riguarda invece il tema dell’ordine pubblico, la violenza da qualunque parte essa provenga va condannata e rifiutata; accettare che i cittadini si organizzino in ronde, diffondere sentimenti di odio e incitare alla caccia al diverso è un conto, chiedere il rispetto delle regole e la difesa delle persone e della proprietà è un altro conto. In questo deve esserci l’intervento delle forze dell’ordine, le uniche deputate a reprimere i fenomeni illegali. Nessuno, io per prima, vuole che si violino le leggi e si viva nell’impunità, certi fenomeni vanno controllati senza per questo perdere di vista la ragione, la solidarietà e l’accoglienza. Sono ambiti molto pericolosi quelli che maturano in un clima violento e irragionevole; capita, sempre più frequente, di ascoltare interventi violenti e intolleranti anche da persone di sinistra. L’esasperazione è comprensibile, qui non si tratta di destra o sinistra, si tratta piuttosto di accogliere la legittima richiesta dei cittadini che chiedono il rispetto delle leggi e della convivenza civile, ma la risposta non può mai essere la violenza”. Foto G.Compagno *Consigliere comunale di opposizione di centrosinistra (gruppo SEL) Info:Per le scuole di danza 06.9275019 - 335.8059019 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO In particolare i militari dell’Arma accertavano che il ciclomotore sul quale viaggiavano i due era stato modificato, previa nuova punzonatura dei numeri di targa, per occultarne la provenienza furtiva. Il ciclomotore è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale 12.9.2015 APRILIA: “Proseguono i controlli dei Carabinieri” L’11 settembre 2015, in Aprilia (LT), nel corso di predisposto servizio straordinario per il controllo del territorio, i Carabinieri del NORM del locale Reparto Terri- LEGIONE CARABINIERI LAZIO COMANDO PROVINCIALE DI LATINA REPARTO TERRITORIALE DI APRILIA A distanza di pochi giorni dal suo arrivo il nuovo comandante del Reparto Territoriale di Aprilia Vincenzo Ingrosso, ha assunto il grado di tenente colonnello, come aveva annunciato nell’incontro con la stampa di venerdì 4 settembre 2015. Di seguito abbiamo estrapolato alcune notizie relative ad Aprilia, che ci pervengono quotidianamente dal Nucleo Informativo – Ufficio stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri, tramite il Gazzettino. GFC 8.9.2015 APRILIA: “Controllo alla circolazione stradale. Sette persone denunciate all’A.G.” Questa mattina, in Aprilia, al termine di specifici servizi straordinari di controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri del locale Reparto Territoriale, deferivano all’A.G. : quattro persone straniere, poiché, sorprese alla guida dei rispettivi motoveicoli sprovvisti di patente di guida mai conseguita; un cittadino italiano, sorpreso alla guida del proprio autoveicolo in stato di ebbrezza alcolica; due persone, per detenzione di sostanze stupefacenti, trovate in possesso rispettivamente di gr. 6,5 di sostanza stupefacente tipo hashish e gr. 3,7 di marijuana. 9.9.2015 APRILIA:“Contrasto allo spaccio di Stupefacenti. Maxi operazione anti droga dei Carabinieri di Aprilia, arrestata una persona” L’8 settembre 2015, alle ore 19.00 circa, in Aprilia (LT), via Campo di Carne, i militari della locale Reparto Territoriale N.O.R.M., nell’ambito di attività di contrasto allo spaccio e traffico di stupefacenti, hanno tratto in arresto M.D. 36enne di Ardea (RM), operaio, incensurato, trovato in possesso, a seguito di perquisizione veicolare, di 15,310 Kg. di marijuana. La brillante operazione dell’Arma, rientra in una strategia di controllo del territorio finalizzata ad una maggiore presenza dei Ten. Col. Vincenzo Ingrosso Carabinieri, in quelle zone maggiormente sensibili sotto il profilo operativo, in cui si evidenzia la recrudescenza di particolari attività delittuose, quali quelle connesse ai reati in materia di stupefacenti. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. APRILIA: “Controlli alla circolazione stradale, nella rete predisposta dall’Arma, incappano due giovani con un ciclomotore rubato.” L’8 settembre 2015, alle ore 12.00 circa, in Aprilia (LT), militari del locale N.O.R.M. nel corso di attività di controllo alla circolazione stradale, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria due persone, rispettivamente ritenute responsabili di Guida senza patente e riciclaggio. toriale hanno: deferito in stato di libertà per il reato di “guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”, nonché segnalato alla Prefettura di Latina per la violazione di “condotte integranti illeciti amministrativi” in materia di stupefacenti un 19enne cittadino di origini rumene, residente ad Aprilia. Il giovane è stato sorpreso alla guida proprio veicolo con gr. 0,3 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. Sottoposto ad accertamenti tossicologici, è risultato positivo all’uso di “cannabinoidi”. segnalato alla Prefettura di Latina per la violazione di “condotte integranti illeciti amministrativi” in materia di stupefacenti un 26enne cittadino macedone ed un 16enne, entrambi del luogo, poiché trovati in possesso rispetti- pagina 31 vamente di gr. 1,2 di “marijuana” e gr. 0,4 di “hashish”; contestato, unitamente al personale del NAS di Latina, sanzioni amministrative per un importo complessivo pari ad euro 4.000, ai titolari di due esercizi commerciali della zona, per violazioni delle norme in materia di sicurezza alimentare. Nel corso del servizio sono state, altresì, contestate diverse sanzioni amministrative per violazione degli artt. 80 e 172 del c.d.s. (omessa revisione, mancato uso delle cinture di sicurezza). 13.9.2015 APRILIA: “Capillare controllo del territorio dei Carabinieri di Aprilia, cinque persone deferite in stato di libertà”. Il 13 settembre 2015, in Aprilia (LT), al termine di predisposto servizio di controllo del territorio, i Carabinieri del locale Reparto Territoriale hanno deferito: due persone, per furto aggravato in concorso, per aver asportato dall’emporio Esselunga di Aprilia, prodotti cosmetici del valore complessivo di euro 370,00; una persona per porto di armi od oggetti atti ad offendere, trovata in possesso, a seguito di perquisizione personale e veicolare, di un coltello a serramanico della lunghezza di cm 22, occultato interno a bordo di una VW Polo, di proprietà di altra persona; due persone di nazionalità indiana, residenti ad Anzio (RM), per guida senza patente in quanto sorpresi a guidare i propri ciclomotori senza aver mai conseguito l’abilitazione di guida.Nel corso del medesimo servizio sono stati altresì: controllati n. 84 veicoli e identificate n. 124 persone; accertata l’effettiva presenza nel proprio domicilio di n. 17 persone sottoposte agli arresti domiciliari; effettuate n. 3 perquisizioni personali e veicolari di cui una con esito positivo. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 32 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 La presentazione a Roma presso l’auditorium del ministero della Salute mercoledì 16 settembre NASCERE PRIMA DEL TEMPO MEDICINA NARRATIVA, NUOVE RACCOMANDAZIONI E NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI E ASSISTENZIALI POSSONO CAMBIARE IL PERCORSO DI CURA In collaborazione con “Vivere onlus” e con il supporto non condizionato di Abbvie di Nicola Gilardi In Italia sono circa 36 mila i bambini nati prematuri e che hanno bisogno di cure speciali per sopravvivere. Sono quindi 36 mila le famiglie che devono affrontare queste problematiche non facili, sia da un punto di vista ze raccolte da bambini e famiglie che hanno vissuto questa situazione. Hanno partecipato numerosi medici ed esperti del settore. A moderare gli interventi è stato il dottor Carlo Gargiulo, medico di famiglia famoso per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva Elisir, Serena Battilomo, Dr. Fabrizio Greco AD. Abbvie Italia medico che affettivo. È questa la tematica affrontata nel convegno “Nascere prima del tempo. Il vissuto delle famiglie con nati prematuri in Italia” organizzato da AbbVie il 16 settembre all’Auditorium del Ministero della Salute di Roma che ha presentato la prima ricerca italiana di Medicina Narrativa su scala nazionale che ha analizzato numerose esperien- della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute che ha portato il saluto del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Sono intervenuti: Martina Bruscagnin, Presidente Vivere Onlus; Giovanni Corsello, Presidente Società Italiana di Pediatria. Professore Ordinario, Direttore della U.O. di Neonatologia dell’A.O. Universi- taria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo; Costantino Romagnoli, Presidente Società Italiana di Neonatologia. Professore Ordinario, Direttore della struttura complessa di Neonatologia del Policlinico Gemelli di Roma; Senatore Giorgio Santini, Membro della 5° Commissione permanente Bilancio del Senato della Repubblica; Maria Giulia Marini, Responsabile dell’Area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD e Fabrizio greco AD Abbvie Italia. «La prematurità è un percorso tutt’oggi inesplorato - ha detto Martina Buscagin - che lascia molto spesso la famiglia priva si sufficienti informazioni e sostegno. Il progetto “Nascere prima del tempo” nasce con l’intento di raccogliere gli spunti necessari per individuare gli spazi di intervento più idonei dal punto di vista dell’organizzazione dei servizi e del supporto integrativo per le famiglie». Dagli interventi si rende evidente come la salute dei neonati prematuri sia molto più fragile di quella dei bambini nati nel tempo stabilito naturalmente. È infatti necessaria una profilassi molto più attenta sia da parte delle organizzazioni sanitarie che da parte delle famiglie stesse. «Il sistema immunitario dei bambini prematuri è più debole rispetto agli altri, quindi ci possono essere più problemi» ha affermato Costantino Romagnoli, che ha sottolineato come siano da temere soprattutto le infezioni delle vie respiratorie, prima causa di ricovero nei reparti di pediatria. «AbbVie è profondamente impegnata in programmi e partnership volti a individuare soluzioni concrete e sostenibili in favore della comunità, anche attraverso programmi specifici centrati sui bisogni del bambino prematuro e della famiglia come lo sviluppo di servizi di supporto domiciliare per la profilassi anti VRS» afferma Fabrizio Greco. L’Amministratore delegato di AbbVie ha poi proseguito: «Una terapia non è efficace se non raggiunge il paziente. Bisogna capire perché le terapie non arrivano dove dovrebbero. Ci sono diverse problematiche dietro questa situazione. Abbiamo voluto capire il perché di ciò supportando questa ricerca». Lo studio ha raccolto le storie di 149 famiglie che hanno dovuto superare la fase della nascita prematura del proprio figlio. Questa forma di Medicina Narrativa ha attinto dal vissuto di questi nuclei familiari, analizzando situazioni e necessità, cercando di capire dove e come migliorare il servizio di supporto medico. Un problema, quindi, che non è da sottovalutare. I numeri ci dicono come circa il 7% delle nascite avviene prematuramente. Riuscire a migliorare il percorso di stabilizzazione dei neonati è importante non solo da un punto di vista medico, ma anche sociale, visto che vengono coinvolti sia i genitori, che tutti coloro che attendono la nascita con apprensione. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 pagina 33 APRILIA - A VILLA SILVANA AMBULATORIO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA La gravidanza rappresenta per ogni donna un evento assolutamente speciale. Un essere umano si sviluppa e cresce attraverso un altro essere umano per poi nascere! Diventare mamma è un’esperienza emozionale, fisica e mentale, fortissima. Se si e’ pronti per compiere questa esperienza e’ sempre meglio prendere un appuntamento con il Ginecologo per una consulenza preconcezionale. Presso la casa di cura Villa Silvana e’ attivo, all’interno del Poliambulatorio specialistico, l’ambulatorio di Ginecologia ed Ostetricia, dove operano valenti medici: il Dott. Roberto Mari , gia’ Dirigente medico presso l’Opedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma; il Dott. Antonio Facente, autore di varie pubblicazioni, gia’ Ostetrico Ginecologo presso la Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Anzio; dal 2011 presso il DH di Medicina Prenatale presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico A. Gemelli di Roma; la Dott.ssa Valentina Berlinghieri specializzata in Ginecologia ed Ostetricia presso l’Ospedale Umberto I Università “ Sapienza” di Roma. Consegue un Master in Medicina della Riproduzione e tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita presso la clinica IVI Istituto Valenciano d’Infertilita’ di Siviglia (Spagna). Perfezionata nel campo dell’infertilità di coppia e nelle problematiche del settore della riproduzione. Durante la visita il Ginecologo raccoglie l’anamnesi personale e familiare per valutare la presenza di eventuali malattie o condizioni che potrebbero dar luogo ad una gravidanza a rischio (malattie materne quali cardiopatie, diabete, epilessia, sieropositivita’, malattie genetiche o pregressi aborti). Esegue il pap-test, richiede alcuni esami quali il gruppo sanguigno ed il fattore RH sia della donna che del futuro papa’. Accerta l’immunizzazione della futura mamma contro la Rosolia, il Cytomegalovirus, la Toxoplasmosi perche,’ se contratti in gravidanza, possono essere molto pericolosi per il feto. Verifica, ed eventualmente corregge, anemie e carenze. Fornisce tutte le informazioni circa l’assunzione di farmaci, il consumo di alcolici, l’esposizione al fumo sia attivo che passivo. Se dal colloquio con la donna emerge la presenza di una malattia genetica o se l’eta’ materna e’ superiore a 35/37 anni il Ginecologo dara’ indicazioni sulla opportunita’ di eseguire l’amniocentesi o la villocentesi. Inoltre, essendo stata ampiamente dimostrata l’efficacia dell’Acido Folico nella prevenzione di alcune gravi malformazioni quali la spina bifida ed il mielomeningocele, ne prescrivera’ l’assunzione nel periodo che precede la gravidanza e nei mesi successivi. E’ inoltre possibile eseguire accertamenti per la valutazione della fertilita’ maschile mediante spermiolcoltura e spermiogramma. Ci siamo, le analisi hanno confermato la gravidanza! Quali visite effettuare, quali esami, quando? Presso il Poliambulatorio della Casa di Cura Villa Silvana il Ginecologo durante la visita ti fornira’ tutte le indicazioni necessarie, rispondera’ ai tuoi quesiti, fughera’ i tuoi dubbi. Ti verra’ inoltre fornito un pratico libricino, un vero e proprio promemoria personalizzato che ti aiutera’ a ricordare tutto cio’ che deve essere fatto durante i nove mesi della gravidanza e nei mesi successivi alla nascita’ del bebe’!! Presso il Poliambulatorio e’ possibile eseguire : controlli ematici: il nostro Laboratorio analisi, come per altro l’intera struttura, e’ certificato UNI EN ISO 9001:2008; tutti i giorni dal lunedi’ al sabato, dalle 7.30 alle 10.30. Si eseguono tutti gli esami ematochimici, anche i piu’ complessi. ecografie di controllo: la Translucenza Nucale, il Bi-Test (o Duo- Test), l’ecografia Morfologica, la Flussimetria, l’Ecocardio Fetale secondo le linee guida della SIEOG (Societa’ Italiana Ecografie Ostetriche e Ginecologiche ) ed ogni altra indagine o accertamento che si renda necessario durante la gravidanza. E’ inoltre possibile eseguire gli esami per l’ingresso del futuro papa’ in sala parto. Vivere felicemente e serenamente questo magico periodo e’ un diritto-dovere per tutte le donne, la Casa di Cura Villa Silvana e’ felice di poter rendere possibile tutto questo. Presso il Poliambulatorio e’ possibile, inoltre, eseguire programmi di screening per la prevenzione del tumore del basso tratto genitale femminile secondo le linee guida suggerite dalla Societa’ Italiana di Colposcopia e Patologia Cervico-vaginale. L’equipe di sanitari presenti, esperti di malattie sessualmente trasmesse, da anni sono impegnati nello studio del PAPILLOMA VIRUS. Con piu’ di 450 mila casi ogni anno nel mondo, e’ responsabile del 100% dei tumori dell’utero. La percentuale di infezione da PAPILLOMA VIRUS ( HPV ), ha i suoi picchi fra i 20 ed i 24 anni. Le donne con infezione da HPV presentano un rischio 300 volte superiore di sviluppare una neoplasia cervicale. Statistiche allarmanti lasciano intuire come sia necessario far fronte a questa patologia per ridurre l’insorgenza del carcinoma al collo uterino, tumore ad altissimo tasso di mortalita’. Rivolgiti con fiducia ai nostri specialisti perche’: la tua salute ci sta a cuore!!! Per informazioni ed appuntamenti chiamare il numero 06 921406510 . IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 “MEMORIA AGLI I.M.I.” Il PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” il giusto riconoscimento a una generazione vittima della barbarie nazista e della guerra COME RICHIEDERE LA MEDAGLIA D’ONORE di Elisa Bonacini [email protected] unricordoperlapace.blogspot.it “MEMORIA AGLI I.M.I” : è questo l’ambizioso progetto dell’associazione “Un ricordo per la pace” che dal 2011 opera nel territorio pontino ed in particolare ad Aprilia per far emergere la storia e le storie individuali dei nostri soldati internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale e guidando gli aventi diritto nelle pratiche necessarie per ottenere l’importante riconoscimento della nazionale. Eroi inconsapevoli affrontarono con spirito di sacrificio e grande dignità il periodo della “prigionia”. Considerati “traditori” furono obbligati a svolgere lavori particolarmente pesanti e pericolosi, esposti al rischio dei frequenti bombardamenti. A costo della propria vita gli I.M.I. (Internati Militari Italiani) mantennero fede al giuramento fatto alla Patria, allora Regno d’Italia. Solo una piccolissima percentuale, spinta dagli stenti e dalle continue vessazioni, optò a favore dei tede- Franco Tantari Fernando Vitali Domenico Fusco e Elisa Bonacini 2 giugno 2014 cerimonia di consegna medaglie d onore. Domenico Fusco medaglia d’onore. La medaglia d’onore è l’onorificenza concessa dal Governo Italiano a partire dal 2007 ai cittadini italiani, militari e civili, che dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943 vennero catturati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra della Germania. Con l’armistizio firmato a Cassibile ed annunciato via radio dal Generale Badoglio nella serata dell’ 8 settembre 1943 l’Italia cessava la sua alleanza con la Germania. I nostri militari, allo sbando, si trovarono nella situazione drammatica di scegliere da che parte stare. 616.000 soldati italiani rifiutarono di continuare la collaborazione con i tedeschi e furono presto catturati e deportati nei lager nazisti. Il loro status non fu quello di prigionieri di guerra, bensì di “internati militari”, abile stratagemma di Hitler per sottrarli alla tutela ed agli aiuti della Croce Rossa Inter- per la pace” sarà riservata agli I.M.I. ; saranno esposte anche le foto degli insigniti apriliani della medaglia d’onore, un giusto riconoscimento per le loro sofferenze, Aprilia orgogliosamente si piazza ai primi posti nel territorio pontino per avere ricevuto finora 11 medaglie d’onore. Una lista che è destinata a crescere il prossimo 27 gennaio 2016 giornata della memoria e che testimonia quanto i cittadini di Aprilia apprezzino il valore della democrazia ed abbiano una GLI 11 INSIGNITI APRILIANI DELLA MEDAGLIA D’ONORE Le medaglie d’onore sono consegnate dal Prefetto della Provincia di residenza degli insigniti. Nel caso di ex deportati ancora viventi, viene data agli insigniti la discrezionalità di scegliere se ritirare la medaglia d’onore presso il Palazzo del Governo della propria Provincia o dalle mani del Presidente della Repubblica in una cerimonia ufficiale che generalmente si tiene al Quirinale ogni anno il 27 gennaio, giorno della Memoria. Le prime medaglie d’onore a cittadini apriliani sono state conferite a Ernesto Bonacini ed Alfio Fiorini (deceduti entrambi; il povero Alfio morì a causa di un bombardamento sul suo campo di lavoro in Germania) e sono state consegnate dall’ex Prefetto D’Acunto Gino Forconi Aldo Boccabella schi. Più di 50.000 ne morirono in quei campi, per lo più di fame e di malattie tra cui la tubercolosi, contratte a causa delle gravi carenze nutrizionali ed igieniche. Migliaia morirono poi al rientro in Italia. Quella degli I.M.I. è considerata una delle prime forme di “resistenza” al nazismo. Che sarebbe stato dell’Italia se i nostri militari avessero aderito in blocco alla Germania nazista? L’associazione “Un ricordo per la pace” negli ultimi anni ha realizzato diversi video tematici con le testimonianze di ex internati di Aprilia e della provincia di Latina e ricorda che sono a disposizione gratuitamente per la visione nelle Scuole del territorio. Presto anche una sezione dell’esposizione “Un ricordo per la pace” che accoglie reperti militari della seconda guerra mondiale provenienti dalla raccolta storica di Ostilio Bonacini e curata dall’omonima associazione “Un ricordo consegna prevista come ogni anno il 27 gennaio giornata della Memoria. Per informazioni rivolgersi all’Associazione “Un ricordo per la pace” : [email protected] Un ringraziamento per il successo del progetto è dovuto al sostegno della stampa locale, ed in particolare a Bruno Iorillo, Direttore ed Editore del Giornale del Lazio per lo spazio che riserva sempre all’argomento. Ernesto Bonacini nel lager di Zeithain grande sensibilità nel mantenere viva la memoria della propria storia familiare. Ricordiamo che per potere richiedere la medaglia d’onore anche in qualità di erede, è necessario compilare e spedire, tramite raccomandata all’indirizzo indicato, una modulistica scaricabile dal sito internet del Governo Italiano - medaglia d’onore I.M.I. allegando le documentazioni di cui si è in possesso: foglio matricolare del militare, lettere dal lager, etc, che testimonino l’internamento nei campi di concentramento nazisti dopo l’8 settembre 1943 e naturalmente la condizione di non optanti - collaboratori dei nazisti. Invito perciò gli apriliani (e non solo, naturalmente), a mobilitarsi in una piccola ricerca nella propria storia familiare considerando che se risponderanno con sollecitudine a questo appello potrebbero rientrare nella prossima cerimonia di presso il palazzo del Governo di Latina il 27 gennaio 2012 : hanno ritirato l’onorificenza rispettivamente la figlia Elisa Bonacini ed il fratello Armando Fiorini. Il 31 ottobre 2012 hanno ritirato a Latina la medaglia Aldo Boccabella e Gino Forconi mentre per Amedeo Luciani (deceduto) ha ritirato l’onorificenza la figlia Antonietta ; Il 29 gennaio 2013 la medaglia è stata conferita ad Alberto Alfredo Federici. (deceduto): ha ritirato il figlio Antonio; il 27 marzo a Latina la medaglia è stata consegnata a Giuseppe Raggi, recentemente scomparso; il 2 giugno per Giuseppe Romani (deceduto) ha ritirato l’onorificenza il nipote Luca. Durante la cerimonia del 2 giugno 2014 a Latina ha ritirato di persona l’onorificenza Domenico Fusco; in memoria di Sante Tantari e Guido Vitali hanno ritirato la medaglia i figli Franco Tantari e Fernando Vitali. SCENE DAL LAGER: IL “NO!” NEL RESERVE LAZARETT DI ZEITHAIN Come è noto, mio padre Ernesto Bonacini ha lasciato alla sua morte una documentazione “riservatissima” sul suo vissuto in guerra e poi nel campo di concentramento in Germania : lettere, foto ed un diario scritto in diretta in quei giorni di sofferenza che spero di potere pubblicare presto. Anche quest’anno nella ricorrenza dell’8 settembre voglio condividere con i miei lettori più affezionati una parte di quegli scritti, in questo caso poche righe inedite tratte da una lettera scritta da mio padre nel dopoguerra alla neonata associazione degli ex internati italiani: una ulteriore prova della fedeltà e dell’amore per la nostra Patria Italia dei nostri soldati, amore che trova espressione attraverso un soldato anonimo, uno dei tanti, che con grande dignità e coraggio non volle tradire il giuramento alla Patria , neppure con la certezza che la sua decisione avrebbe provocato presto la sua morte. La scena si svolge nel febbraio 1944 nel Reserve Lazzarett di Zeithain , il lazzaretto “campo ospedaliero” per soldati gravemente malati, campo distaccato dello Stalag IV B di Zeithain (circa 30 km da Dresda) dove mio padre, che soffriva di una grave forma di malaria, trascorse circa un anno . Nello stesso campo venne internato anche Domenico Fusco di Aprilia. Reserve Lazzarett Zeithain, febbraio 1944 “... Passai per una baracca di malati gravi di tisi (ndr :tubercolosi), uomini che avevano i giorni contati. Mi avvicinai ad un compagno intento ad osservare una fotografia. Era, come mi disse, della mia classe : 1923. Con occhi che non avevano più luce guardando una piccola foto rispondeva a quanto io domandavo. Pure immaginando la risposta volli chiedere chi fosse quella donna (per esperienza sapevo il valore di una parola di un amico in quelle circostanze). “ Mia madre è !“ mi rispose. In un attimo davanti a me vidi una donna sulla soglia di una casa nella disperata attesa di chi non può ritornare. “Opta!” gli dissi, con la speranza di poter ridare un figlio ad una madre: abbassai lo sguardo per non incontrare il suo. “No!” mi rispose con una voce che non era quella di uno che stava per morire. Dopo 11 giorni quel ragazzo venne portato alla pineta. E non fu il solo.” ...) IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 pagina 35 L’AVVOCATO RISPONDE LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE CON I GESTORI DI TELEFONIA LA CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA PRESSO IL CO.RE.COM Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, Mi chiamo Mauro e alcune settimane fa ho aperto una nuova attività di ristorazione con piano bar e spettacoli. Prima di inaugurare il locale ho stipulato tutti i contratti con le utenze, in particolare quella per la linea telefonica fissa col gestore xxxx, che mi è indispensabile per le prenotazioni dato che il locale è piccolo e la prenotazione è obbligatoria. Abbiamo iniziato l’attività ma dopo due settimane, contrariamente alle aspettative, il lavoro non decollava e le prenotazioni erano praticamente nulle. Scoraggiato già stavo pensando di chiudere quando, un mio caro amico, mi ha informato di aver tentato più volte di chiamarmi al numero del locale ma, tutte le volte gli ha risposto una signora residente in xxxx la quale ha riferito, molto contrariata, che ormai da settimane riceveva continue chiamate di persone che cercavano il mio locale. Ho provato anche io a chiamare e, difatti, mi ha risposto la signora Gianna la quale mi ha confermato che quello era il suo numero da anni. Ho contattati immediatamente il gestore il quale ha ammesso di avermi assegnato per errore un numero già assegnato ad altro utente e, nel giro di pochi giorni, mi ha fornito nuova numerazione. Purtroppo però io ho avuto un danno, anche perché, per promuovere il locale, nelle prime serate avevo ingaggiato dei gruppi musicali piuttosto noti nella zona e, a causa dell’impossibilità di prenotare, molti clienti non sono venuti ed il locale è rimasto semi vuoto. Come posso fare per farmi risarcire il danno dal gestore xxxxx? E’ necessario andare per forza in causa o, come ho sentito dire, ci sono delle forme di conciliazione? Grazie per il consiglio che mi vorrà dare. Mauro M. Caro Mauro, purtroppo fatti come quello che è capitato a Lei non sono infrequenti, purtroppo qui c’è l’aggravante dell’attività commerciale che ha subito danni dall’accaduto. Le dico subito che quel che ha sentito dire è vero in parte in quanto è previsto un tentativo di conciliazione obbligatorio, da esperire innanzi al Co.Re. Com. competente territorialmente, prima di iniziare l’eventuale azione giudiziale. Vediamo subito che il Co.Re. Com. – Comitato Regionale Comunicazioni – è l’organo funzionale dell’Autorità di Garanzia nelle Comunicazioni e al fine di assicurare le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunica- zione demandate dall’articolo 1, comma 13 della L. n. 249/1997 in quanto funzionalmente organo dell’Autorità, è titolare di funzioni proprie e di funzioni delegate. Come funzioni proprie, il Corecom esercita quelle ad esso conferite dalla legislazione nazionale e regionale. Le funzioni originariamente delegate dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni sono invece: 1) la vigilanza in materia di tutela dei minori nell’ambito radiotelevisivo locale; 2)l’applicazione del diritto di rettifica nel sistema radiotelevisivo locale; 3) la vigilanza del rispetto della normativa sui sondaggi; 4) la vigilanza sulla par condicio nel sistema radiotelevisivo locale; 5) la conciliazione tra utenti e gestori telefonici e di pay tv. Su delega del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Comunicazioni, il Corecom predispone le graduatoria delle emittenti televisive locali beneficiare delle provvidenze statali. Ogni qualvolta un utente finale ha una controversia con un gestore di servizi di comunicazione elettronica è previsto che, prima di citare in giudizio il gestore si debba, obbligatoriamente, tentare una conciliazione presso questo organismo. Il modello di istanza può essere scaricato dal sito istituzionale del Corecom, che, per il Lazio, si trova a Roma. L’istanza deve essere compilata e sottoscritta ed inviata, a mezzo fax, raccomandata o p.e.c. al Corecom il quale fissa una data per l’incontro di conciliazione e lo comunica alle parti interessate; a detto incontro l’utente può presentarsi personalmente o farsi assistere da un avvocato. Importante è però sottolineare che questo organismo non è un giudice, il che comporta che non ha poteri decisori od impositivi, cioè può solo tentare di mettere d’accordo le parti ma non può imporre la conciliazione o l’accordo se le parti non vogliono, né, tantomeno, può ordinare alcunché. Altro riflesso del fatto che si è in una sede stragiudiziale è che non può essere richiesto, in questa fase, il risarcimento del danno eventualmente subito. Difatti dinanzi al Corecom possono essere richiesti solo gli indennizzi per i disservizi subiti, che generalmente sono stabiliti contrattualmente in ragione della durata del problema verificatosi. Se in sede di conciliazione si raggiunge l’accordo viene redatto un verbale che diviene titolo obbligatorio per le parti all’esecuzione di quanto in esso previ- sto se, invece, l’accordo non viene raggiunto verrà comunque stilato un verbale, ma di conciliazione negativa. A quel punto l’utente sarà libero di proporre la domanda, a questo punto anche relativa ai danni, in sede giurisdizionale. E’ da notare che, se in sede di conciliazione il gestore riconosce il pagamento dell’indennizzo ma l’utente vuole il risarcimento anche di maggiori danni potrà, comunque, agire in sede giurisdizionale per il riconoscimento di questi ultimi. Quindi, caro Mauro, dato che mi sembra di capire che la Sua domanda sarebbe più che altro volta ad ottenere i danni subiti, dovrà comunque tentare la conciliazione davanti al Corecom ed eventualmente farsi pagare l’indennizzo che il gestore vorrà riconoscerle per il disservizio e poi, se vorrà, intentare causa per farsi riconoscere i danni subiti come il mancato guadagno per le serate, il danno d’immagine ecc. occasioni per mettersi in luce. È vero, è importante la tecnica e la preparazione ma l’esperienza che ti dà un palco assieme al pubblico vale più di qualsiasi altra cosa”. Alla richiesta di dare un consiglio o un monito ai ragazzi apriliani immersi nel mondo della musica i Master’sGuys hanno risposto senza esitazione dicendo: “Suonate ragazzi, tirate fuori il meglio, tirate fuori ciò che avete dentro. Suonate, cantate, fatevi sentire. Perché o ti togli le catene che il ti impone il sistema, o sei una marionetta che condivide ideali che non sente propri”. Music Full Time ha quindi trasmesso, tra le sue molte eredità, un messaggio di speranza per i ragazzi che utilizzano la musica come unico canale di comunicazione. La tematica principale è quella di una musica senza catene, scrupoli o rimpianti, una musica con cui si può estrarre dall’anima angeli e demoni. L’evento si chiude verso mezzanotte, immerso in una magica atmosfera. Torna ad Aprilia il contest di musica dedicato alle band emergenti MUSIC FULL TIME 2015: 8 ORE DI MUSICA, GRANDE SPETTACOLO E TANTO DIVERTIMENTO A trionfare sono i “REGOLA D’ARTE”. Podio anche per i “MASTER’S GUYS” ed i “COLMENA” di Antonello D’Alessandro Il Music Full Time è un contest dalla durata di 8 ore che coinvolge cantanti solisti e complessi musicali. È dedicato a tutti coloro che non abbiano alcun contratto o accordo discografico.I partecipanti hanno a disposizione 30 minuti durante i quali presentano almeno 1 brano inedito di propria produzione ed una cover a scelta. La scaletta è preparata in base alle necessità tecnico-organizzative utili a rendere il concerto il più possibile scorrevole. Al concorso sono ammessi tutti i generi musicali e i testi in qualsiasi lingua, compresi i dialetti. L’evento si è svolto il 13 settembre ad Aprilia in Piazza dei Bersaglieri, nel piazzale antistante il locale Al Quadrato Music Bar dalle ore 10:00. Hanno partecipato i Master’sGuys, i Push The Red Button, i Colmena, i Funkin’ Donuts, IFrics, gli Skymall Solution, gli Elektro V ed i Regola D’Arte. Sono intervenuti artisti del panorama di Aprilia e non solo. A presentare l’evento Marvo Palazzi ed Ivano Aruta. La giuria era composta da tecnici e professionisti del settore musicale e commerciale. Il verdetto valutava la qualità artistica compositiva, la creatività negli arrangiamenti, la personalità del brano, la presenza scenica e la qualità della performance sul palco assieme al livello di gradimento del pubblico. Come primo premio la sottoscrizione di un contratto discografico il quale prevede la realizzazione, registrazione, produzione di un singolo su store digitali e 3 partecipazioni presso il programma “Young Tv” del canale 643 Digitale Terrestre. Il secondo e terzo premio prevedevano 10 ore di registrazione in studio ed un Book fotografico offerto dall’agenzia Strangevent. Sono state otto ore di musica live, dal rock al soul, dal blues alla musica cantautoriale; un pomeriggio intero di grande spettacolo e divertimento da condividere. Sul podio, in ordine, troviamo i Regola D’Arte, i Master’sGuys ed i Colmena. Durante l’evento ci siamo intrattenuti con i secondi classificati (i quali si sono particolarmente distinti nella competizione). Questa band è costituita da giovanissimi talenti che già vantano molte presenze sui palcoscenici di Aprilia e zone limitrofe. Abbiamo intervistato due membri del gruppo ed abbiamo appreso quanto sia viva sul nostro territorio la voglia da parte dei ragazzi di mettersi in gioco attraverso la musica e il canto. “Questo contest è importante per fare esperienza e trasmettere i propri messaggi –ha affermato il leadguitar della band Valerio Amoroso- Noi suoniamo per passione. I nostri testi sono molto cattivi e minatori ed hanno un gran significato: in questo paese molti ragazzi sono trascurati e l’unico modo che hanno per risorgere è rubare e commettere crimini. Gli adulti non si preoccupano di loro finché non diventano un pericolo. Questo è peraltro un motivo ricorrente di molte rockband, di ieri e di oggi.” Il chitarrista Simone Anibaldi ha invece spiegato che: “L’amministrazione cittadina è molto vicina ai ragazzi che suonano.Il problema però è un altro: al contrario di ciò che sembra sono poche le band nella nostra città. I gruppi non sfruttano le manifestazioni che ci sono e le pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO Nel quartetto di sassofoni suona anche l’apriliano Roberto Guadagno SECONDA TAPPA PARIGINA PER GLI “APEIRON” Il concerto si è tenuto presso l’istituto italiano di cultura a Parigi e ha visto la collaborazione del celebre sassofonista internazionale Claude Delangle Nuovo tour europeo per il quartetto di sassofoni Apeiron. La seconda tappa che è iniziato a marzo, ha previsto un entusiasmante concerto nella ville lumière. Il quartetto Apeiron è un quartetto di sassofoni di cui fa parte anche l’apriliano Roberto Guadagno. I membri, tutti di provenienza romana o pontina, sono uniti da una collaborazione ormai decennale. I componenti del quartetto sono: Daniele Caporaso, docente presso il Conservatorio di musica Ottorino Respighi di Latina, Dario Volante, Armando Noce e Roberto Guadagno, tutti laureati presso il medesimo conservatorio. I singoli componenti del quartetto sono stati più volte premiati con importanti riconoscimenti in vari concorsi e rassegne musicali in Italia e all’estero. Come formazione cameristica, il quartetto si è distinto, nell’ultimo decennio, per qualità e originalità sonora, per duttilità e agilità, che ha espresso attraverso una notevole diversificazione di repertorio, spaziando agevolmente dalla musica barocca alle produzioni di musica contemporanea, dal repertorio jazz alla musica da film, fino ad arrivare alla musica sudamericana, al tango argentino. Ha al suo attivo numerose partecipazioni in programmazioni teatrali o in rassegne musicali in Italia. Ha partecipato anche alla realizzazione di colonne sonore per film di importanti registi italiani o per aziende pubblicitarie. Dallo scorso mese di marzo, poi, ha iniziato a conquistare i cuori e le menti anche dei melomani europei. Il primo concerto del tour europeo si è svolto nella città di Wolfsburg, in Germania, che si è dimostrata entusiasta del repertorio proposto e dell’originalità degli arrangiamenti, a cura del quartetto stesso, e dell’interpretazione. Adesso il quartetto è partito alla volta delle Francia, per prendere parte al Festival de musique italienne di Parigi, con un Dialogue de saxophones, un’esperienza musicale unica, che ha visto collaborare il quartetto Apeiron con il celeberrimo musicista francese Claude Delangle. Quest’ultimo, nel corso della sua carriera, ha lavorato con compositori del calibro di Luciano Berio, Pierre Boulez, Toru Takemitsu e Astor Piazzolla. Il programma ha previsto musiche di Debussy, Sciortino, Sebastiani, Donatoni, Clementi, Gabrieli e Rotili. Il concerto si è svolto presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, con grande successo. Siamo tutti orgogliosi di questo giovane quartetto formatosi nel nostro territorio, formazione giovane ma profondamente consapevole delle proprie potenzialità e dell’importanza dello studio della dedizione, nonché della passione, in un mestiere, quello del musicista, che, come nessun altro, è un mestiere fatto in primo luogo di sogni e poesia e poi di tanto, tanto lavoro. 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Corsi di musica e ballo con “Salsaenfuego” "La nostra associazione aderente all'Asi (LAZ- LT 0823), iscritta alla federazione sportiva riconosciuta dal Coni è presente sul territorio da più di 5 anni e, attraverso la musica e il ballo, crea un ambiente consono alla socializzazione, alla libera espressione del corpo e propedeutico all'aggregazione per persone di ogni età. I nostri corsi abbracciano le più diverse discipline: dal ballo caraibico e cubano a quello di gruppo, dal fitness alla tonificazione, dalla danza moderna a quella del ventre, dal reggaeton alla zumba, dalla kizomba al country e al burlesque. La nostra nuova sede è situata in Via Cagliari n°37 in Aprilia, in una struttura abilitata, con aree riservate alle rispettive attività, dotata di tutti i confort necessari, con insegnati regolarmente diplomati e uno staff preparato e cordiale. Per info e contatti: tel. 06 92732648 oppure 334 9451567 o visitate il nostro sito internet www.salsaenfuego.it e le nostre pagine social su Facebook o Instagram." Red. IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 pagina 37 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI LA QUESTIONE DEI PROFUGHI RAPPRESENTA OGGI LA SFIDA PIÙ GRANDE PER IL GENERE UMANO, MENTRE I GOVERNI NON HANNO PIÙ SCUSE: ALLA POLITICA SPETTA IL DOVERE DI COSTRUIRE UN SISTEMA SANO DI ACCOGLIENZA a cura di Sihem Zrelli Care lettrici e lettori, sicuramente l’argomento che oggi riempie di fiumi di inchiostro i giornali e di immagini che parlano da sole la televisione è quella della tragedia dei profughi. Migliaia di persone attraversano ogni giorno i confini degli Stati, uomini donne e soprattutto bambini restano le vittime innocenti di conflitti di cui tutti i governi sono responsabili, chi perché direttamente coinvolto e chi per inerzia ed indolenza verso il continuo abuso della vita umana. Se per noi vale ancora l’ immagine dei bambini portati alla vita dalla cicogna, per altri sfortunati bambini oltre confine vale quella di piccole vite portate dal mare. Il mare li abbandona su spiagge straniere, sulle quali potranno nascere per una seconda volta o potranno morire, come è successo ad Alan, il piccolo profugo siriano la cui foto ha fatto il giro del mondo. Alan aveva due anni, o tre, a seconda di quello che scrivono i giornali. La sua età non è certa, mentre è certa la fine della sua piccola vita. La sua mamma e il suo fratellino sono annegati con lui, resta un padre sconfitto. Voci commosse si sono alzate da ogni parte del globo ma, finite le lacrime, quelle vere e quelle di coccodrillo, sorge la domanda: che cosa si farà perché simili tragedie non succedano più? Il problema, a mio parere, non è politico, economico, sociale. Prima di tutto è umano. Ma da cosa fuggono queste genti, ce lo siamo forse chiesto veramente? O ci siamo soffermati solo sull’effetto che la loro fuga ha sulla nostra vita, sulla dimensione della nostra quotidianità familiare e lavorativa, sul fatto che si restringe il nostro spazio sociale, che aumentano le nostre insicurezze più nascoste. Disperati che fuggono da territori devastati dalle conseguenze di conflitti armati, in cui esiste niente altro che privazione, come la mancanza di energia elettrica e di gas, mancanza di acqua, cibo e condizioni igieniche. Questa è la condizione di chi è sopravvissuto alla guerra nei campi profughi. La disidratazione, le malattie e la miseria sono la realtà quotidiana per questi disperati che pare che il mondo abbia dimenticato. I sopravvissuti alla guerra sono costretti a consumare erba, foglie, mangimi e letteralmente tutto ciò che possono trovare per dissetarsi o placare la fame, a prescindere dalla loro idoneità per il consumo umano. E ‘difficile trovare le parole per descrivere adeguatamente la miseria esatta dei rifugiati dopo più di duecento giorni di assedio delle forze spietate del regime siriano. E ‘difficile capire perché il mondo ha voltato le spalle a questi fratelli e sorelle che sono costretti a vivere in tali tristi condizioni . Nonostante il conflitto, che non è la causa o il desiderio dei suoi residenti, ci sono state molte opportunità per la comunità internazionale di amministrare gli aiuti umanitari, ma nessuno è stato disponibile. Perché il mondo, anche il mondo arabo, tratta i rifugiati con tanta indifferenza? La situazione profughi dovrebbe essere straziante per ogni essere umano che ne è a conoscenza . Se i pericoli terrificanti di una zona di guerra non erano abbastanza per i profughi, la visita aggiunta di fame e malattie, è uno schiaffo vergognoso di fronte al cosiddetto mondo civilizzato. Le immagini televisive delle donne e dei bambini che fuggono dovrebbero essere a dir poco strazianti per le persone con una mentalità giusta. Eppure il mondo intero appare indifferente alla situazione di questi innocenti coinvolti in un conflitto non di loro creazione. La colpa di questa situazione non si limita al solo governo siriano, piuttosto anche la comunità internazionale non è riuscita a riconoscere la gravità della situazione e l’intero episodio si sta rivelando un fallimento vergognoso. I Paesi nei quali c’è ricchezza e sprechi stanno fermi a guardare o per perbenismo fingono di aprire le frontiere per un giorno, per lavarsi la coscienza agli occhi dei cittadini. Poi scattano i soliti meccanismi mediatici di chiusura, evocando i poveri, le famiglie in difficoltà che però non possono essere accostate a questa tragedia . Sono due cose differenti, che ogni Governo civile, democratico è chiamato ad affrontare. Non è possibile prendercela con i profughi, quando in Italia ancora la politica ruba e spreca le risorse che andrebbero destinate ai più bisognosi. Non permettiamo loro di farci cadere sotto queste strumentalizzazioni. Questo è il modo più semplice per non affrontare il problema, per dare qualche boccone in pasto alle pance e per colpire le anime più semplici e sensibili, vittime facili degli allarmi quotidiani. Attualmente i profughi non hanno rappresentanza politica, nè giuridica, nessun sostegno internazionale e senza una vera leadership dedicata a risolvere i loro problemi più urgenti. Il destino che oggi li attende è crudele, da un lato morire dall’altro vivere … ma in quali condizioni di sfruttamento da parte di chi li accoglie. “A casa nostra”, come si suol dire, alla luce della spartizione della gestione dei profughi tra cooperative rosse e bianche, e della corsa all’ accaparramento dei fondi europei trasformati nel guadagno privato dei soliti imprenditori amici, con tutto lo schifo che ne deriva, oggi finalmente riusciamo tutti a capire meglio come si intende l’accoglienza, situazione che sta nauseando tutti quanti noi, e che già vi avevo purtroppo denunciato anni fa, in tempi non sospetti. L’appello del Papa rappresenta per questo Paese una forte invocazione alla mobilitazione della società civile contro il degrado che attualmente affligge la gestione italiana di questa tragedia, degrado di cui è parte integrante l’assenza di pietà per esseri umani privi di tutto. Ecco allora che un Paese come il nostro, che si definisce civile, con la politica, l’economia e le istituzioni sociali, dovrebbe cominciare a dare l’esempio e trasformare l’esodo che lo sta investendo da un tragico business a un’occasione di sperimentare finalmente un modello di accoglienza responsabile, onesto e dignitoso. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Per Presentare Aprilia di Salvatore Lonoce Cari amici lettori, sono le idee degli apriliani a formare il nostro patrimonio culturale cittadino. Nascono dal patrimonio genetico di ognuno di noi ma crescono e si sviluppano attraverso l’esperienza, i contatti sociali, le esperienze individuali e collettive. Insomma, da quella massa di elementi che si accumula in Aprilia. Cari amici, avere delle idee, però, significa “setacciare” i pensieri che attraversano il cervello e trarne indicazioni per proporre un modo nuovo, diverso, di affrontare la realtà cittadina e di disegnare il suo futuro sulla base dell’esperienza di ciascuno di noi. Ma non è facile distinguere la qualità delle idee che i nostri concittadini a volte lanciano senza riflettere molto, come coriandoli a carnevale. Per questo motivo, infatti, assistiamo spesso al “decollo” di palloni gonfiati che al primo alito di vento traballano nel cielo e finiscono poi per cadere ingloriosamente in mezzo a fossi o a terre dei fuochi. Sì, perché il mondo delle idee è pieno di imbroglioni e illusionisti, capaci a volte di imbrogliare prima di tutto se stessi, illudendosi di essere dei “grandi”. L’esperienza ci dice invece che bisogna diffidare di chi promette mirabolanti soluzioni ai problemi cittadini. È vero che a volte un’idea può sconvolgere certezze di lunga data e proporre alternative benefiche alla città. Ma è anche vero che la fretta e la superficialità fanno dimenticare le più elementari precauzioni prima di affidarsi a certi “cervelli” che prometto più di quanto possono mantenere. Cari amici, appare quindi preliminare la valutazione delle idee, a cominciare dalle proprie, perché la delusione è sempre dietro l’angolo. Dare il giusto peso a un’intuizione è giusto quanto contrapporre subito il dubbio, la necessità di un controllo salutare. Non solo per quel minimo di obbiettività necessaria di fronte alle cose umane ma anche per evitare di salire su quel traballante piedistallo che si chiama presunzione. Resta però irrinunciabile la possibilità di esporre le proprie idee, perché solo così si mette in circolo il pensiero che da sempre rafforza l’esistenza e prepara le basi per il futuro di ciascuno. In questo senso, per esempio, “la festa di San Michele” può a buon diritto vantare tanti anni di successo che al di là dell’aspetto folcloristico e religioso perchè concentra nella sua formula e nella sua sostanza un’idea di per sé semplice ma proprio per questo geniale. Cari amici, La festa patronale di San Michele che vorrei, consapevole dell’importanza del ruolo che spetta all’attuale gruppo politico che ha la responsabilità di indirizzo e di governo sulla città. Rendere pubblica tale voce, significa risvegliare le coscienze, stimolare la partecipazione e il dibattito, contribuire alla crescita della collettività. La festa patronale che vorrei, vorrei che si ponesse attenzione alla religiosità della festa e alla sua tradizione, con l’enfasi su San Michele, sul suo ruolo e la sua importanza; vorrei che la processione e la celebrazione religiosa fossero evocative, significative e coinvolgenti, sia nei costumi, che nelle musiche, che nei canti e nelle preghiere; vorrei che non fossero sovrapposti gli aspetti ludici enogastronomici, con quelli spirituali, le performance dei cantanti, con il dovuto raccoglimento dei momenti religiosi. Vorrei che la processione venisse partecipata da tanta gente iniziando dalle istituzioni cittadine, con un percorso molto più lento e caratterizzato dalla preghiera; vorrei trovare proposte commerciali ed artigianali locali, che mettano Grande festa di paese a Villa Silvana Un pomeriggio in allegria con la “Banda del Cuore” Giovedì 03 settembre 2015 dalle ore 15:30 in poi, il giardino della casa di cura “Villa Silvana” si è trasformato in un palcoscenico di musiche, colori e risate che ha visto protagonisti i fantastici ragazzi della “Banda del cuore” regalare un sorriso ai nostri pazienti attraverso l’arte della musica. Fisarmoniche, sax e splendide voci, reinterpretando brani di un vasto panorama musicale che spaziava dagli anni 50’ ad oggi, hanno fatto rivivere ai nostri nonni emozioni e ricordi legati alla loro giovinezza. Mille i simpatici travestimenti utilizzati da questi professioni- sti per giocare con i nonni, che, assieme all’operato attivo delle terapiste occupazionali della struttura, hanno trasformato un normale pomeriggio di settembre in un evento mozzafiato e indimenticabile. A contornare queste ore di festa e allegria un ricco buffet ispirato proprio agli stand delle sagre paesane: panini con salsiccia e wurstel, patatine fritte e cicoria, sia per gli ospiti della struttura che per i loro parenti, che, con contentezza hanno preso parte all’evento. Si ringrazia la Caposala dell’RSA Teresa Gagliardi e la facente funzioni Tania Caldato per aver dato la possibilità di rinnovare l’evento già svolto con grande successo lo scorso anno, le Terapiste Occupazionali, Spadaro Elisabetta, Di Trocchio Lorella, Cannata Vanessa e Turetta Antonella per la preparazione, l’allestimento, lo svolgimento dell’evento, e i professionisti Massimo Siviero, Claudio Rossi, Monica Fondra e Marianna Colonna, per aver donato ai nostri nonni un po’ del loro tempo e averli resi felici! Arrivederci e alla prossima festa!!! in risalto soprattutto le produzioni artistiche apriliane; vorrei che fosse un’occasione per esaltare i prodotti tipici del territorio, invitando le aziende produttrici apriliane; vorrei un grande coinvolgimento dei più giovani, con le associazioni ed i gruppi parrocchiali ad organizzare propri spazi con giochi e proposte creative, e con gli alunni delle scuole resi partecipi, fin dai giorni precedenti alla festa, con concorsi di poesia e disegno dedicati a San Michele; vorrei la massima attenzione al decoro urbano, sia nei momenti di massima affluenza e sia nei restanti momenti della giornata. Vorrei il massimo rispetto per le limitazioni al traffico e per gli spazi funzionali al commercio locale ed ai parcheggi, vorrei che nell’area della festa venissero predisposti i bagni chimici ed i cestini per i rifiuti; vorrei che all’organizzazione partecipassero direttamente i cittadini, magari grazie al coinvolgimento dei quartieri, vorrei che ci fosse un filo conduttore per le proposte artistiche, e che le stesse riescano a coniugare le esigenze di tutte le età; vorrei che si promuovesse una sinergia fra tutti i ristoratori e forni della città, in modo da offrire, durante tutta la festa e a prezzo simbolico, assaggi dei nostri prodotti; vorrei essere orgoglioso della festa della mia città, e vorrei fosse un’occasione per presentare Aprilia nella sua veste migliore. IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 L’ultimo romanzo di Sam Stoner Cominciamo dalla trama. Da dove nasce questa storia? Dalle sue paure o dalle sue certezze? Un giorno passeggiando nella speranza di schiarirmi le idee riguardo quello che avrei dovuto scrivere, avevo buttato giù un paio di bozze che non mi convincevano, ebbi un’intuizione. Non scrivere delle paure interne, delle ombre dell’animo umano, tema a me caro, ma scrivere di qualcosa che venisse da fuori, qualcosa che potesse terrorizzare. E la sola cosa che terrorizza l’uomo è l’ignoto, perché non ha idea di come fronteggiarlo al pari delle ombre dell’animo. Due paure lontane eppure vicine. Parlando di stile , quali sono gli scrittori che hanno partecipato alla sua formazione? Tra i grandi c’è qualcuno che le piacerebbe leggesse questo suo libro? E se sì quale e perché? Gli scrittori della mia formazione sono Dostoevskij, Balzac, Dickens, Poe, Woolrich, Fante, Tom Robbins, Ellroy, Westlake, King.Più tutta la letteratura ebraica americana (Singer, Bellow, Roth, Salinger, Richler). Tra i grandi vorrei che legesse il roman- zo Stephen King, mi piace il modo dissacrante in cui miscela thriller ed esoterismo pur rimanendo fortemente ancorato all’intima natura umana. I personaggi sono disegnati magnificamente e hanno una personalità definita, nella narrazione e attraverso i dialoghi. Chi sono Dave e Cath? Chi sono gli abitanti di queste pagine? Qualcuno di loro viene dal quotidiano di Sam Stoner? Qualcuno forse è Sam Stoner? Grazie, la parte più complessa è dare ai personaggi un proprio carattere. In questo romanzo mi sono casualmente ritrovato ad avere a che fare con una coppia e mi è piaciuto sondare gli equilibri che riescono a tenere unite due persone nel quotidiano e di fronte a un problema. Volevo fossero due persone qualunque, come tutti gli altri, persone come noi. Io mi sono identificato in Dave, in alcune sue ingenuità. In fondo sono un ingenuo che crede ai sogni e ne sono felice. Ha avuto una grande abilità, Stoner: quella di riuscire livelli di percezione sensoriale diversi senza scadere nel banale. David e le voci. David e gli incubi. David che deve vedere, deve sapere. David che beve la cioccolata. E dopo poche righe incontra creature mostruose contro le quali deve combattere. Tutto fa pensare a una grande regia., dissolvenze e flashback, come in una pellicola. Quanto ha influenzato il cinema la sua scrittura? E quali sono i registi che predilige? Io vivo in un eterna fantasia cinematografica nella quale la realtà è solo un film. Da qui prendono forma le mie storie sempre proiettate sullo schermo del mio immaginario cinema. I registi che adoro sono Terry Gilliam, Spielberg, Almodovar, Hitchcock, Allen. Bisogna spennare il fagiano, Stoner. Mi racconti il suo libro in 10 righe. naggi. Poi dipende dai personaggi Glielo racconto in 10 parole: Un e dal contesto. In alcuni racconti uomo che ritrova se stesso attra- sono piuttosto raffinato nel linverso paura e perdita. guaggio ma i personaggi compioIl foglio bianco è un dramma no atti efferati. Non credo esista per ogni scrittore almeno una differenza tra linguaggio “sporco” volta nella vita. Quante volte è e un atto “sporco” e poi mi diverte accaduto durante la stesura del dare un calcio in culo ai “benpenlibro? Ci ha messo un mese o 5 santi” anche se solo attraverso la anni? parola. Eh, sono ca..i amari quando acca- Barbara Marin per il Tredicesimo de e per la prima volta è accaduto Racconto di Sam Stoner. proprio con questo romanzo. Sono Uscito il marzo 2015.Il romanzo si riuscito a superare questa fase gra- acquista su Amazon e in tutte le zie a una persona che forse non librerie on line: Rizzoli, Bookreavrei mai conosciuto così bene, public, Omniabook, Hoepli, Ulticome poi è avvenuto se non ci maBooks, Weltbild, PrestigioPlafosse stato quel problema da supe- za, GooglePlay. rare. Per tutto c’è una ragione. er lo sviluppo dello stile e della Ho notato da lettrice una grande storia Sam Stone ringrazia Barbaevoluzione da Elvis Rosso al Tre- ra Marin. Per l’editing strutturale dicesimo Racconto soprattutto ringrazia Tecla Dozio. Per la connel descrivere le scene cruente. sulenza esoterica ringrazia AntoMi lasci dire, oggi Sam Stoner è nella De Gaetani. Per la pubblicafottutamente bravo a farci salta- zione ringrazia Enzo “Bodycold” re sulla sedia, è padrone del Carcello (agenzia Sonofabook) e genere e direttore artistico delle l’editore Lettere Animate. sue storie. Cosa pensa dei suoi http://samstoner.wix.com/samstoner libri? Il suo preferito? Grazie, cerco sempre di affinare http://www.idee-creative.it gli strumenti della scrittura e Lisa Bernardini soprattutto sorprendere il lettore, lascio ad altri il compito di annoiare e sfinire. Il mio romanzo preferito è il prossimo. Sempre il prossimo, anche se ci vorrà un po’ di tempo per renderlo disponibile per i lettori. Quanti finali aveva in mente Stoner, quale altro finale possibile aveva in mente per questo nuovo incubo? Ne ho scritti un’infinità. Tutti plausibili ma poco efficaci, credo questo sia il migliore anche se avrei renderlo più ricco, più articolato ma credo che le quasi 400 pagine alla fine si siano fatte sentire. Mi indica un pezzo del suo racconto che ha adorato scrivere? Quello che ogni volta che lo rilegge si dà una pacca sulla spalla fiero e compiaciuto? Sono tre: quello del flashback di Dave al parcheggio di New York. Un pezzo mai toccato dall’editor perché perfetto. Mi piace per le atmosfere che evoca e per come le battute riescono a definire la situazione e i personaggi. L’inizio e il capitolo che introduce il professor Harding. Forse i tre pezzi più sboccati del romanzo. a pensarci bene. 10 domande 10. Dovrebbero essere 13 per stare in linea con il titolo, gliene faccio solo altre due mettendola in gioco, Stoner. Ecco la prima. I suoi libri sono popolati alcune discinte e audaci altre beatificate da una verginità interiore che, si sente che le piace. Mi parla di questo? Si dividono in categorie le donne secondo Sam? Non è Sam a dividere in categorie le donne. Le donne sanno farlo da sole e meglio di me. A seguito della mia educazione mi spontaneo attribuire un’aurea di santità alle donne caste e probe, a patto che lo siano davvero, ho conosciuto vergini che avevo spifferi consistenti nella porta posteriore. Auspico che la donna capisca che per essere emancipata non deve scimmiottare l’uomo né tanto meno assumere comportamenti sessualmente discinti. Se sente di farlo che lo faccia ma senza urlarlo al mondo. Il turpiloquio dilaga. Fottuto bastardo, figlio di puttana... eppure lei nella vita è simbolo di eleganza e raffinatezza. Un uomo senza volgarità alcuna. La scrittura è il suo alibi per dire cose che le appartengono in profondità o è solo un pretesto per calarsi in un ruolo che le si addice quando posa il balzer blu e impugna la penna? Credo non esita una persona che non usi quelle espressioni tra le mura di casa. Lo fanno tutti. Lo faccio fare anche ai miei perso- pagina 39 pagina 40 IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 LA PSICOLOGA RISPONDE Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) PSICOTERAPIA? UGUALE A MALATO MENTALE Il ruolo del terapeuta non è quello di dire cosa si deve fare, ma di aiutare la persona a fare chiarezza e a capire come può stare meglio, assecondando gli scopi e gli obiettivi del paziente e non certo i propri. Non si impone e non si obbliga a fare niente che non si voglia fare. Può proporre attività o esercizi da svolgere in seduta o a casa, ma sempre in accordo con il paziente. Il terapeuta, infatti, accompagna il paziente nel viaggio dentro di sé e lo aiuta a sviluppare risorse e strumenti per fare da sé. Analogamente a quando si va in palestra e ci si fa seguire da un personal trainer, egli non aiuterà la persona a sollevare i suoi pesi, né farà esercizi al vostro posto, ma contribuirà a creare le condizioni (tramite informazioni, supporto, guida) affinché la persona possa fare da sé ed allenarsi al proprio meglio. Inoltre ricordiamo che lo psicoterapeuta è un professionista che si è formato con un preciso e lungo percorso di studi, è iscritto all’albo di un Ordine professionale ed è quindi tenuto a conformarsi al codice deontologico e cioè a una serie di regole che tutelano il paziente. Se ci si sente sfruttati, costretti, o si dubita della profes- sionalità del terapeuta, è possibile rivolgersi all’Ordine Professionale di competenza ed effettuare le verifiche necessarie. Ma parliamo di psicoterapia, quella in cui ci andiamo a mettere quando percepiamo qualcosa che non va in noi e che ci fa sentire diversi dagli altri. La diversità, poi, la dobbiamo nascondere agli altri altrimenti si viene allontanati o etichettati come coloro che hanno problemi mentali. Se si va dal terapeuta è la fine, è la conferma che siamo persone problematiche e incapaci a risolvere da soli i tanto temuti problemi. Si viene tacciati come deboli, incapaci e malati senza speranze. Si ha la paura di essere allontanati dalle amicizie, dal posto di lavoro o addirittura dalla famiglia perché percepisce un senso di vergogna. Negli anni la psicoterapia è stata descritta come qualcosa di preoccupante per chi se la viveva come ultima spiaggia alla risoluzione delle problematiche emotive. Le emozioni appartengono a tutti sia belle che meno belle; laddove una emozione ci arreca dolore e smarrimento essa deve essere tolta il più presto possibile, perché col tempo ci si aggregano altre emozioni simili facendo aumentare il senso del dolore. Fare finta di niente, perché non si accetta una parte della propria persona, può creare maggiori conflitti inutili. La paura di fare psicoterapia nasce nella notte dei tempi, quando era utile avere una società spaventata e sottomessa al potere di pochi che avevano capito l’efficacia di una mente pulita e pronta ad affrontare le circostanze fuorvianti dalla società monarchica. Laddove c’era la maggioranza delle persone spaventate delle proprie emozioni, c’era maggiore governabilità. Meno il soggetto si Giorni Felici conosce e più ha paura di se stesso e del mondo esterno. Dunque l’obiettivo era proprio quello di negativizzare l’approccio terapeutico proprio per evitare che la gente potesse prendere consapevolezze e decisioni autonome. Tutti coloro che cercavano di capirsi e di rinforzarsi da quel punto di vista venivano allontanati come malati mentali e quindi non credibili di quello che avevano scoperto di se stessi. Con questa paura addosso il popolo rimaneva “ignorante”, sottomesso e debole. Tutt’oggi questo concetto resiste tra le popolazioni, cosa che invece i governanti e i potenti consapevoli dell’efficacia della psicoterapia utilizzano per la cura del proprio stato mentale e di tutto il corpo. Il detto “corpo sano in mente sana” la dice lunga circa la necessità di fare psicoterapia come un metodo essenziale e fondamentale per mantenere un equilibrio fra mente e corpo. Coloro che deridono gli altri perché si prendono cura del proprio stato mentale, non fanno altro che crearsi dei vuoti emotivi che non riusciranno mai a recuperare se non solo e soltanto attraverso quelle metodiche create apposta per la nostra mente. La derisione non è altro che una difesa proveniente dalla paura di essere tacciato come malato mentale. Purtroppo è molto difficile rompere questi stereotipi così incalliti negli anni che a volte quando ci si trova a parlare di nuove metodiche in psicoterapia, cominciano a deridere il terapeuta che credono come colui che si trova al di sopra di tutti e che ha risolto ogni cosa e che si sente in diritto di giudicare gli altri dall’alto della sua cattedra. Il terapeuta non è privo di emozioni disturbanti, è solo colui che ha impa- pagina 41 rato ad eliminarle con la pazienza e l’apprendimento attraverso gli anni di studio. Egli stesso conoscendo la bontà e l’efficacia dei metodi terapeutici è spinto ad insegnarli agli altri, sia che abbiano emozioni disturbanti “scoperte” sia che non ne a abbiano, semplicemente come prevenzione. Se la nostra società avesse incluso nel nostro sistema sanitario nazionale la psicoterapia come prevenzione della salute mentale e del benessere psicofisico, tutte queste incomprensioni ed “insulti” verso coloro che la praticano finirebbero. A volte mi sono trovata ad affrontare persone che mi attaccavano semplicemente perché parlavo del mio nuovo metodo in psicoterapia che si chiama “Reset Psicologico”. La risatina e la battuta come: “Ah, io non ne ho bisogno. Non mi farò mai resettare. Mica sono pazzo io!”. Solo per il fatto di parlare di un nuovo metodo psicologico scatta la gara a chi più può distruggere con le parole qualcosa di estremamente importante ed utile per la nostra salute mentale. Poi, quando si accorgono che hanno bisogno, in un momento di forte disagio, di fare il fatidico Reset Psicologico, perché veloce ed efficace, lo fanno di nascosto! E così la psicoterapia diventa quella cosa da nascondere a tutti i costi, non solo perché la fanno i “matti”, ma perché poi si rendono conto che fino a quel momento non avevano capito che si stavano semplicemente nascondendo da se stessi. La psicoterapia quando breve ed efficace, dovrebbe fare il giro del mondo ed essere talmente divulgata da diventare l’esempio dell’umanità non più preda delle sue stesse emozioni e paure. Se ciò accadesse si avrebbero delle persone più sane da tutti i punti di vista. Diminuirebbero le malattie organiche; gli omicidi ed i suicidi. Ma cosa dire, finché ci saranno quelle persone che dicono: “Io non ne ho bisogno perché sono forte: riesco a governare la rabbia soffocandola. Riesco a contenere l’ansia domandola. Io so quale giochetto fare per non farmi scoprire dagli altri arrabbiato e quindi debole, perché chi fa esplodere la propria rabbia ha problemi, chi riesce a frenarla è capace e forte”. Forse, si potrebbe dire che si è piuttosto allenato a far ammalare il proprio corpo, perché sono proprio quelle persone che si ammalano di più di infarti, di ulcere, di cefalee, ecc. ecc. Perché quella energia deve pur fluire da qualche parte, ed incanalarla nel corpo non fa altro che portare malattie organiche, che vengono accettate di più perché si pensa che non dipendano dalla nostra volontà. Si pensa che la malattia organica sia esente da responsabilità diretta, perché è sempre imputabile a qualcosa di esterno che l’ha causata: il cibo, i gas nocivi liberi nell’aria, l’acqua, e chi più ne ha più ne metta; invece dobbiamo cominciare a pensare che noi siamo gli artefici della nostra salute e della nostra malattia sia essa organica che mentale. Per porre domande alla dott.ssa scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail al GIORNALE DEL LAZIO Via E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA e-mail: [email protected] (gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente) Tantissimi Auguri di Buon compleanno per i tuoi 33 anni dal tuo findanzato! SIMONE BORRIELLO 13.09.2015 Iulia 15.09.2015 Tantissimi auguri per i tuoi 30 anni dal tuo adorato marito Mattia! È tutto il giorno ke penso a come farti gli auguri..volevo trovare un modo originale e unico ma sono arrivata alla conclusione ke nn serve nulla di tutto ciò, bastiamo io e te e nient altro..io e te ke ne abbiamo passate tante di belle ma anke di brutte, io ke dopo 5 anni sono ancora pazza di te come il primo giorno..ecco siamo ancora qua più forti di prima amore mio! Ti auguro il meglio x tutto e ricordati ke ci sono e ci sarò sempre❤❤❤ AUGURI CICCIONEEEEEEE❤❤ Che tu possa,al soffio delle candeline,realizzare tutti i tuoi sogni.tanti auguri amore da mamma,papà e tuo fratello kevin ♡ IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Domenica 4 ottobre alle ore 19.30 presso la chiesa di San Michele Arcangelo, 150 bambini dell’Ic Matteotti in coro per ricordare il Santo d’Assisi “MESSAGGI DI PACE” PER SAN FRANCESCO: L’APPUNTAMENTO MUSICALE DELL’IC MATTEOTTI Primaria e sezione ad indirizzo musicale del Comprensivo saranno accompagnati da un’orchestra di professionisti in un appuntamento che si preannuncia unico. Don Franco leggerà alcuni passi dell’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco. Piergiuseppe Jorillo 150 bambini in coro per la pace e il dialogo tra i popoli in onore di San Francesco d’Assisi. Il primo appuntamento musicale dell’Ic Matteotti in collaborazione con l’associazione Archè è rivolto alla cultura della pace e dell’integrazione. Domenica 4 ottobre le classi I e II E ad indirizzo musicale dell’istituto e le clas- si IV della primaria del plesso Deledda, terranno un concerto presso la chiesa di San Michele Arcangelo alle ore 19.30 in occasione della ricorrenza di San Francesco, patrono d’Italia. L’evento prosegue il percorso iniziato lo scorso anno quando le classi III della primaria Deledda avevano partecipato alla manifestazione promossa da diverse associazioni del territorio intitolata “ottobre di pace” in favore del progetto “Ukeleles For Peace” per promuovere la coesistenza pacifica tra bambini arabi ed ebrei e tra le loro famiglie. Per l’occasione era stata ricordata, con un concerto sempre nella chiesa centrale della città, la figura del Santo d’Assisi, portatore dei valori del dialogo tra culture e religioni diverse. Quest’anno l’Ic Matteotti ha inseri- to l’appuntamento del 4 ottobre, giorno in cui viene celebrata la memoria liturgica del Santo, nella più ampia rassegna musicale “messaggi di pace” che vedrà coinvolti i bambini della primaria e dell’indirizzo musicale in altri due appuntamenti: il Remembrance Day l’11 novembre in ricordo di tutte le vittime della Grande Guerra e la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’olocausto il 27 gennaio. La musica permette non solo e semplicemente di ricordare, ma di rivivere emozioni immedesimandosi intensamente in quei vissuti e respirare il bisogno della pace e del dialogo tra popoli, valori di cui ancora oggi si sente fortemente la necessità. 150 bambini, segno di una continuità di idee tra giovanissimi, canteranno per la pace in onore di San Francesco d’Assisi. Sarà un evento emozionante per la città che riscoprirà l’attualità del Cantico delle Creature riarrangiato da Angelo Branduardi, della Benedizione a Frate Leone armonizzato dal Coro dell’Antoniano e commenterà questi valori con le parole e le musiche di autori più contemporanei come “Solidarietà” di “Capriccio di fine Estate” L’Associazione Culturale Diapason apre la stagione dei Concerti Se si combinano cinque giovani musicisti talentuosi, un pubblico competente ed attento e un programma accattivante, il successo è assicurato. Venerdì 18 settembre, presso l’Aula Magna del- mento ad arco. Una maratona ambiziosa e impegnativa, nello svolgersi della quale i giovani musicisti hanno dato prova di professionalità, competenza tecnica e sensibilità musicale. Stefa- tiri ha inoltre eseguito, con Chiara Ludovisi, la Sonata per viola e pianoforte op 120 in fa mindi J. Brahms ed il Concerto in re magg op. 1. di C.P. Stamitz. L’ormai consolidato duo composto da l’I.C. Gramsci di Aprilia tre talenti del territorio - Chiara Ludovisi alla viola, Roberto Testa e Stefano Zompi al violino, accompagnati al pianoforte da Giulia Grassi e Susanna Piermàrtirihanno intrattenuto i presenti con un alternarsi incalzante di brani celebri dal repertorio per stru- no Zompi si è cimentatonella Loure dalla Partita n. 3 per violino solo di Bach e i Capricci 13 e 20 di Paganini, chiudendo infine la serata con il bellissimo Concerto per violino e Orchestra in mi min op 64 di F. Meldelssohn, accompagnato al pianoforte da Susanna Piermàrtiri. La Piermar- Roberto Testa e Giulia Grassi ha interpretato la bellissima sonata per violino e pianoforte op.45 in do min di E. Grieg. Il pubblico ha espresso il suo gradimento con lunghi applausi e palesi cenni di approvazione; molti i musicisti in sala, provenienti anche da Roma e da Latina. Pressato, “I am a small part of the world” di Albrecht e Althouse, “for del beauty of the Earth” di Rutter e, tutti insieme, Adiemus di Jenkins. Il ricordo non assume un carattere negativo, se c’è la speranza di un mondo migliore. E’ questo il senso della grande festa musicale per San Francesco. Il coro sarà accompagnato dagli insegnanti di strumento della sezione ad indirizzo musicale Pio Spiriti (violino), Riccardo Toffoli (pianoforte), Giuseppe Balassone (chitarra), con il contributo degli insegnanti dell’associazione Arché Maestri Alessandra Salsiccia (flauto), Claudio Di Lelio (violino) e Simone Salvatori (chitarra) e diretto dalla professoressa di educazione musicale e coordinatrice del corso Gabriella Vescovi. Insieme al coro, canterà inoltre il soprano Anna Casale, anche lei docente dell’associazione Arché, che, durante il passaggio dei cori, intonerà due conosciutissime canzoni per la pace nel mondo, e in particolare per la pace in Palestina. Il parroco Don Franco Marando intervallerà l’esecuzione dei brani con la lettura di brevissimi passi dell’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco e tratteggerà la figura del Santo. Molto l’impegno delle insegnanti delle sezioni IV del plesso Deledda che hanno preparato i ragazzi con dedizione e accuratezza. Un totale di circa 150 bambini a cui il preside dell’Istituto Antonio Ferrone dà il suo personale augurio per la buona riuscita dell’evento IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 pagina 43 dalla Regione di Bruno Jorillo SANITÀ: AL SAN CAMILLO IL CENTRO DIALISI PIU’ GRANDE DEL LAZIO Il nuovo centro, moderno e all’avanguardia, è già attivo per i primi 22 posti: presto saranno a disposizione altri 19 posti. Vanno avanti anche i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso in vista del Giubileo. E tra le altre cose, sempre in vista del Giubileo, il personale aumenta di 104 unità, il presidente, Nicola Zingaretti, ha visitato il reparto di dialisi e il cantiere del pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo di Roma aperto in vista del Giubileo. 3,7 milioni il totale degli investimenti. In particolare la Regione investe circa 200mila euro per i lavori di adeguamento strutturale del Pronto Soccorso, 1 milione di euro per la realizzazione di nuovi 20 posti letto di Rianimazione e circa 2,5 Zingaretti, che ha aggiunto: la creatività non serve solo a voi ma e utile al Paese e a questa comunità regionale. Noi oggi facciamo una scelta di campo, non siamo pigri e siamo convinti che la risposta alla necessità di ricostruire un orizzonte parta dalla creatività che, con la sua capacità di produrre ricchezza e coesione sociale, è uno dei pilastri della ricostruzione italiana"”- ha detto ancora Zingaretti. "La creatività non è più un fronzolo, oggi. Era stata vista con supponenza, qualcosa che veniva praticato da stravaganti ai margini della società- è il commento di Lidia Ravera, assessore alla cultura e alle politiche giovanili, che ha aggiunto: oggi i creativi devono essere invece protagonisti assoluti. La creatività non deve essere più un optional ma una dotazione di serie della macchina della produttività”. AL VIA IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE: UN SOSTEGNO PER TROVARE UN NUOVO LAVORO La misura rientra nel nuovo modello di servizi per il lavoro inaugurato nella Regione con l'obiettivo di affiancare il cittadino che perde l'occupazione e accompagnarlo attivamente verso una nuova opportunità. Il nuovo strumento è rivolto a chi ha più di 30 anni ed è disoccupato da più di 12 mesi Va avanti l’impegno della Regione per sostenere in modo concreto chi ha perso il lavoro nella ricerca di una nuova occupazione. Il nuovo strumento messo in campo è il contratto di ricollocazione, una misura di politica attiva del lavoro rivolta a chi ha più di 30 anni ed è disoccupato da più di 12 mesi. milioni per l’ammodernamento tecnologico e le apparecchiature delle sale operatorie, del pronto soccorso e della rianimazione. Al San Camillo il più grande centro pubblico per le persone in dialisi nel Lazio. Il nuovo centro è già attivo per i primi 22 posti e presto saranno a disposizione altri 19 posti: a regime, prima dell’apertura del Giubileo, i posti attivi saranno 41. Si tratta di un reparto moderno e all’avanguardia, dotato di nuove e moderne tecnologie dialitico-informatiche di monitoraggio elettronico di macchina e i pazienti sono assistiti secondo le più recenti procedure. Il personale dell’ospedale aumenta di 104 unità. In particolare ci saranno 20 unità a tempo indeterminato, di cui 5 dirigenti e 15 operatori sanitari e 84 persone a tempo determinato di cui 24 dirigenti e 60 operatori sanitari. Subito a regime i 20 posti letto in più in rianimazione previsti dal decreto sul riordino della rete ospedaliera. Un’azione fondamentale per una struttura come questa che si caratterizza per l’assistenza di alta intensità. Sempre al San Camillo, tra l’altro, apriranno anche altri reparti che vengono trasferiti dal Forlanini, come otorino laringoiatria, l’unità di cure residenziali intensive, oculistica, terapia del dolore, ortodonzia e odontoiatria pediatrica. Dal Forlanini al San Camillo arriveranno anche medicina nucleare e la sala donatori. “Era ed è giusto visitare i cantieri e raccontare cosa sta succedendo perché dopo il San Giovanni possiamo dire che anche al San Camillo stiamo voltando pagina - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: i direttori e il personale sanitario stanno facendo un miracolo negli ospedali di Roma, perché aprire e chiudere 12 cantieri così complessi è stato possibile solo grazie alla grande dedizione degli operatori”. LAZIO CREATIVO: LA REGIONE PREMIA 53 IMPRESE INNOVATIVE Le imprese culturali e creative rappresentano da sole l’8% del Pil regionale contro il 6% della media nazionale. Per questo la Regione ha deciso di sostenere in modo concreto questo settore così importante, con un bando da 1,5 milioni di euro. Va avanti l’impegno della Regione per sostenere la nascita e lo sviluppo di startup innovative. Ieri la premiazione del bando da 1,5 milioni di euro che ha consentito l’avvio e la realizzazione di 53 progetti in diversi settori: dall'audiovisivo alle tecnologie applicate ai beni culturali, dall'artigianato artistico al design, dalla musica all'architettura. Tra i 151 promotori dei soggetti figurano 40 inoccupati o disoccupati under 35, 24 precari under 35 e 9 precari o disoccupati over 50. Il valore delle imprese culturali e creative nel Lazio. In totale nel Lazio ci sono 53mila imprese culturali e creative, il 10% del totale nazionale: da sole queste imprese produce da l’8% del Pil regionale, contro il 6% della media nazionale. Anche per questo la Regione ha deciso di sostenere in modo concreto questo settore così importante. Ecco alcuni dei tanti progetti realizzati: dalle borse e accessori in pelle ricavati da capi di abbigliamento, fondi di magazzino e materiali provenienti da altri processi di riciclo fino ad arrivare alle decorazioni artigianali su prodotti in cioccolato, alla web tv dedicata alla green economy, alle lampade a led artigianali eco-compatibili e prive di materiali plastici e agli arredi urbani 'rinnovabili' che producono energia e il guanto da giardinaggio multifunzionale, 'Eddy'. “Questa sala è piena di ricchezza, intellettuale, economica, culturale e anche solidale, perché la creatività spinge a creare legami – lo ha detto il presidente, Nicola Come funziona il contratto di ricollocazione? Il lavoratore che abbia più di 30 anni e sia disoccupato da più di 12 mesi, a seguito di un primo momento di accoglienza da parte del Centro per l’Impiego sceglie un soggetto accreditato all’interno della lista della Regione. Il contratto di ricollocazione consente alla persona disoccupata di scegliere tra due percorsi alternativi di accompagnamento al lavoro: lavoro subordinato o lavoro autonomo. Riconosciamo, infine, un’indennità di partecipazione alle persone che hanno perso qualsiasi forma di sostegno al reddito. La Regione paga l’importo totale al soggetto accreditato solo a risultato occupazionale raggiunto. I destinatari del contratto di ricollocazione possono scegliere liberamente il soggetto accreditato a cui affidarsi per la ricollocazione indipendentemente dalla provincia di residenza. Chi sottoscrive il Contratto di Ricollocazione e non percepisce alcuna forma di sostegno al reddito ha diritto a un’indennità di partecipazione. Per presentare la domanda di adesione c’è tempo dalle ore 10 del 30 settembre 2015 fino alle ore 12 del 9 ottobre 2015. I soggetti accreditati possono presentare la propria candidatura anche in una seconda finestra, che sarà aperta dal 15 ottobre 2015 al 6 novembre 2015. “La Regione si fa protagonista della nuova stagione delle politiche attive per il lavoro che hanno l’obiettivo del reinserimento occupazionale, attraverso un percorso che deve essere attivato dal cittadino- lo ha detto Lucia Valente, assessore al lavoro, che ha aggiunto: un modo rivoluzionario di affrontare le crisi occupazionali lontano dal vecchio metodo assistenziale che teneva inattivo per anni il lavoratore. La Regione intende così coniugare l’assistenza intensiva nel mercato del lavoro con un sostegno al reddito per i cittadini che hanno terminato ogni forma di ammortizzatore sociale e decidono di attivarsi”- ha detto ancora Valente. Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia - Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei asportazione verruche e mesoterapia della cellulite IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 ARDEA Polemiche e denunce per la piazza intitolata a Califano Ardea celebra il grande e poeta Franco Califano, con l’intitolazione di una piazza. Il sindaco Di Fiori dice: “ non finisce qui, dopo la Piazza, Franco Califano, avrà anche una Scuola di Musica. Intanto dall’applauditissimo concerto di Alberto Laurenti a cui hanno assistito una fiumara di persone accorse nella piazza della rocca, forti emozioni ed applausi a scena aperta. Assente per la prima volta ad Ardea per una simile occasione l’amata Benemerita. Cerimonia molto laica non essendoci stata la benedizione della targa da parte del reverendo parroco, fatti che hanno turbato non poco i cittadini presenti. Successo di pubblico e di emozioni profonde ad Ardea, alle porte Sud di Roma, per l’inaugurazione di Piazza Franco Califano all’altezza di via Nazareno Strampelli strada che porta al cimitero ove riposta la salma del poeta e cantuautore, dove ha sede l’erigendo Museo archeologico del Comune che dovrà ospitare i reperti archeologici della storia di Ardea conosciuta in tutto il mondo e riportata alla luce dall’archeologo del secolo il Prof. Francesco Di Mario, struttura che oggi ospita già tre locali dedicati al grande cantautore scomparso a 75 anni, il 30 marzo del 2013. Alla ceri- monia di intitolazione della piazza a Califano, dove non si è notata come in tutte le precedenti manifestazioni popolari la presenza dell’Arma che ha dato maggior lustro alle cerimonie, oltre all’assenza del parroco che non ha proceduto alla benedizione della targa, cosa questa che ha lasciato nei cittadini presenti un amaro in bocca. Dopo l’intitolazione laica della piazza, ha fatto séguito nella centrale Piazza del Popolo, sulla Rocca di Ardea, un concerto del Maestro Alberto Laurenti a cui hanno assistito oltre trecento persone di cui la maggioranza in piedi ed ove anche lì si è notata l’assenza dei militi e della municipale, quest’ultima presente all’inaugurazine. Dinanzi a un foltissimo e commosso pubblico il cantautore romano – creatore di 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Intitolazione Piazza in onore di F. Califano. Denuncia con richiesta di verifiche e controlli da parte del Consigliere Luca Fanco molte delle musiche di Califano negli ultimi vent’anni – ha replicato l’ultimo concerto che il grande artista tenne al Teatro Sistina il 18 marzo 2013, con i musicisti di quel memorabile evento sold-out. Va ricordato come lo stesso Califano ad Ardea partecipò otto anni fa alla chiusura della campagna elettorale che portò alla vittoria delle elezioni il sindaco Carlo Eufemi mentore dell’attuale sindaco Di Fiori. L’evento è stato reso possibile grazie alla sensibilità e caparbietà del Sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, dell’Assessore al Turismo, Riccardo Iotti, che motu proprio hanno deciso l’intitolazione della piazza fissandone la data addirittura prima ancora che si esprimesse la giunta e che la prefettura desse il suo nulla osta attirandosi le critiche di tanti cittadini e del consigliere IL GIORNALE DEL LAZIO Il Giornale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 - Cell. 335.8059019 Luca Fanco che ha depositato addirittura una denuncia sui fatti, oltre alla sensibilità del presidente della Trust Onlus Franco Califano, Antonello Mazzeo, e della Filarmonica Città di Ardea. Molti i personaggi presenti, tra i quali Edoardo Vianello, Maurizio Mattioli, l’opinionista Franco Melli che, esaltando l’iniziativa, ha ammonito sul rischio di oblìo dell’enorme patrimonio artistico lasciato in eredità da Califano. Il Sindaco ha fissato sempre motu proprio già il prossimo step: la realizzazione di una Scuola di Musica ad Ardea dedicata a Franco Califano: “Tutti potranno contribuire a rendere grande e viva la Piazza, nel ricordo di Califano”, ha sottolineato Di Fiori. Del lavoro di squadra si è detto convinto anche l’Assessore Iotti. Antonello Mazzeo ha ribadito il significato dell’iniziativa, mandando una frecciata a quanti dei cittadini e politici hanno contestato al sindaco l’iniziativa motu proprio, protesta che ha fatto si che alla cerimonia non fossero presenti la maggioranza dei suoi consiglieri oltre a quelli della minoranza. Mazzeo infatti ha detto nel suo discorso: “Una Piazza contro la maldicenza, l’ipocrisia, le banalità”, ricordando come nel processo che coinvolse anche Tortora, Califano venne assolto con formula piena perché il fatto non sussisteva, e ribadito come se pur nella vita privata ha avuto tante turbolenze, nella vita pubblica come poeta, cantautore è stato un’eccellenza per l’Italia e per il mondo. Dal canto suo, Alberto Laurenti ha offerto ancora una volta la propria totale disponibilità per far diventare Ardea culla dei ricordi di Califano, lungo il solco di una musica immortale da riprodurre con eventi mirati nel corso dell’anno. Luigi Centore “Il 15 settembre si e’ tenuta la riunione di giunta dove e’ stato deliberato di intitolare a Francesco Califano detto Franco uno slargo quale e’ il sito che vorrebbero intitolargli. Nella giunta diversi assessori hanno sollevato il problema del sito tra l’altro di proprietà della Provincia di Roma, oltre al fatto che nella determina c’è scritto che va bene purchè la Prefettura dia il Nulla Osta, cosa che al momento della votazione non c’era ed ancora non c’è, come non c’è la proprietà dello slargo che viene definita piazza tra l’altro una parte ancora in terra battuta. Di minor conto che i consiglieri comunali ne hanno appreso la notizia dai giornali prima ancora che la giunta decidesse” - ha dichiarato il Consigliere Luca Fanco nella sua Denuncia con richiesta di verifiche.Luca Fanco scrive al Sindaco del Comune di Ardea Luca Di Fiori, Segretario comunale Marina Inches, Al Comandante della Polizia Locale Col. Giuseppe Sciaudone, Tenenza Carabinieri Ardea, Prefettura di Roma, Alla Procura della Repubblica di Velletri. Ponendo domande sull’intitolazione della Piazza in onore di Franco Califano ad Ardea con concerto e denuncia con richiesta di verifiche e controlli. “Con la presente - scrive Fanco il sottoscritto Consigliere comunale di maggioranza, nonché Capogruppo della Lista Civica ‘Libertà e Legalità con Eufemi per Ardea’ a seguito di verifiche e controlli degli atti amministrativi del Comune di Ardea, denuncia quanto segue: l’intitolazione della Piazza Franco Califano ad Ardea, annunciata dal Sindaco Luca Di Fiori, prevista per Sabato 19 Settembre 2015, ore 18,30 è in spregio alle Leggi vigenti: (riportando diversi articoli di leggi e Decreti) il concerto del cantante Alberto Laurenti, annunciato dal Sindaco Luca Di Fiori per l’intitolazione della Piazza Franco Califano ad Ardea, previsto per Sabato 19 Settembre 2015, ore 20,30 è in spregio alle Leggi vigenti: (altro elenco di leggi e Decreti) segnala l’inottemperanza di alcune norme di sicurezza”. “Inoltre allo scrivente - prosegue il consigliere - non risulta sia stato rilasciato il parere favorevole della Commissione Pubblico Spettacolo e il parere favorevole di Viabilità con l’aggravante che nel luogo prescelto, Piazza del Popolo, con numerose rotonde in Via Laurentina, a pochi metri di distanza, anche in giorni feriali e privi di manifestazioni si sono registrati numerosi incidenti e blocchi della circolazione strada- le per diverse ore mettendo in repentaglio la pubblica incolumit à ” . “Infine il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori ed il Prefetto di Roma Franco Gabrielli si devono porre delle doverose domande - prosegue Fanco - e darsi delle esaustive risposte nell’intitolare una Piazza in onore di Franco Califano deceduto da meno di dieci anni, ovvero che è stato sì un personaggio importante della musica italiana, ma è stato ed è un esempio di vita per i cittadini Italiani, di Ardea e per i loro figli? Tutto il mondo è a conoscenza della vita sregolata e spericolata del noto cantante con arresti e numerosi precedenti penali, con guadagni miliardari sperperati per poi ridursi alla povertà, da tutti assimilato al mondo del sesso e della droga (cocaina)”. Non possiamo dimenticare - sottolinea il consigliere - che in una intervista pubblica ha classificato la nostra Nazione ‘paese di merda’ ed ancora ‘schifo di paese’ ed ha dichiarato ‘io ho numerosi precedenti penali e non sono credibile’. Si è descritto negli ultimi anni di vita ‘malato e povero’ mentre lanciava un appello in televisione affinchè lo Stato Italiano gli riconoscesse il vitalizio previsto dalla cosiddetta Legge Becchelli. Lui stesso dichiarava ai giornali di aver guadagnato miliardi e di aver speso tutto e di non possedere neanche una casa di proprietà. In un’altra intervista pubblica dichiarava ‘con le donne ci davo giù da tutte le parti, io ho fatto soffrire tantissime donne perché loro ci mettevano i sentimenti ed io no…io son fatto così’”. “Si chiede, - conclude il consigliere Fanco - ognuna per le proprie competenze. 1. Alle Autorità comunali di intitolare la Piazza a nominativi legati alla Città di Ardea ed al suo territorio che sul territorio comunale e fuori da esso si siano particolarmente distinti nella massima trasparenza e legalità con valori morali cristallini che possono essere presi da esempio dai giovani, in diversi ambiti e settori di attività: culturale, sociale, civile, del volontariato e sportivo o richiamare personalità ed eventi di rilevanza nazionale e internazionale tali da rappresentare valori ampiamente condivisi e indicativi della sensibilità e dell’interesse della comunità cittadina. 2. Alle Autorità Giudiziarie la verifica ed il ontrollo di quanto sopra denunciato con l’adozione urgente dei provvedimenti consequenziali previsti dalle Leggi vigenti”. IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 ARDEA pagina 45 Terminate le operazioni di recupero dell’ imbarcazione a vela Ariel I soccorritori, hanno rimesso in moto i motori di emergenza e hanno fatto riprendere il mare per fargli raggiungere il porto di Fiumicino. Sono terminate nel tardo pomeriggio del 12 sett., le operazioni di recupero iniziate all’alba dell’ imbarcazione a vela Ariel arenatasi la mattina del 16 agosto sulla spiaggia antistante il Consorzio Sabbie d’Oro sito in Ardea. Già dal primo S.O.S. lanciato dal veliero, a portare soccorso ai marinai dalla Ariel, fu una motovedetta della Delemare di Torvaianica-Ardea che si diresse sul luogo dove il veliero era rimasto insabbiato. La motovedetta al comando del comandante Giuseppe Falato 1° M/llo Np, comandante della locale Delemare, dove coordinando i suoi marinai, evitò che si verificassero maggiori danni al naufraghi e all’imbarcazione. Il 20 Settembre sempre sotto la vigilanza degli uomini della Guardia Costiera di Torvajanica, del comandante Falato, personale specializzato giunto da Fiumicino a bordo di una nave officina, ha disincagliato la nave a vela Ariel. I soccorritori, hanno rimesso in moto i motori di emergenza, sistemato il timone e dopo aver ispezionato la chiglia gli hanno fatto riprendere il mare per fargli raggiungere il porto di Fiumicino per entrare in bacino. Dalla battigia decine di persone hanno applaudito una volta che l’imbarcazione ha preso il largo. Il veliero, scortato dalla motovedetta della Guardia Costiera della Delemare di Torvaianica e dai natanti di soccorso ha raggiunto in tutta sicurezza Fiumicino. Luigi Centore Si è serenamente spento il 10 settembre 2015 presso la propria abitazione l’amico, Giampiero Rivera Si è serenamente spento il 10 settembre 20015 presso la propria abitazione l’amico, Giampiero Rivera che un male infame, sopportato con dignità senza disturbare nessuno, dopo sette anni, lo ha tolto all’affetto della sua famiglia e parenti alla giovane età di 42 anni Giampiero impegnato nel sociale si è distinto soprattutto nel mantenere in piedi una squadra di calcio per togliere i bambini dalla strada, portandoli in un luogo sicuro quale è lo sport del calcio. Noi vogliamo ricordarlo facendo nostra la dedica di un suo stretto amico. A tutti i suoi cari, giungano le condoglianze della redazione e collaboratori tutti. In particolare quelle mie e della mia famiglia, Daniela, Francesca, Italo e Simone. “Io ti voglio ricordare così........Buon viaggio amico mio.........sei volato in cielo senza voler disturbare nessuno, soffrendo in silenzio.........in vita hai dato tanto a tanti e soprattutto negli ultimi anni quando tu avevi bisogno, anche di una sola parola di con- forto, hai ricevuto poco da pochi..............adesso che non ci sei più spero che quei tanti facciano un poco per stare vicino e tutelare la tua famiglia.......tutti noi abbiamo ammirato Ilenia moglie e mamma unica e fantastica sempre con il sorriso sulle labbra che tutti gli uomini vorrebbero avere e Danilo, Federica e Valentina che hanno dimostrato di essere già adulti e responsabili nonostante la giovanissima età.......R.I.P. grazie di tutto!” Giampiero Rivera IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 46 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 Grave atto che limita le funzioni di amministratore pubblico POMEZIA L’ira del PD contro il Sindaco: “Ci vuole controllare” La trasparenza è giusta, ma c’è sempre un risvolto della medaglia. Nel caso specifico, in nome della trasparenza stessa vi è il rischio che venga limitata la libertà altrui e se ad essere limitato nei propri diritti e doveri è un amministratore pubblico le implicazioni sono chiaramente intuibili. A scatenare un vero e proprio putiferio che va ben al di à della semplice politica “maggioranza contro opposizione” è la decisione del Sindaco Fabio Fucci di imporre a tutti i consiglieri comunali di dire il perché si sono recati in Municipio, con chi si sono incontrati, in quale ufficio si sono recati, per quanti minuti o ore vi sono stati ecc. ecc. e di mettere nero su bianco su una modulo da sottoscrivere. È vero che non di rado si sono visti da sempre consiglieri di destra, di sinistra, di liste civiche e “apolidi” gironzolare per le stanze del Palazzo, ma è anche vero che per Legge un amministratore pubblico, votato e scelto dal popolo, non può essere limitato della sua attività nel ruolo che riveste. Se vuole recarsi in un determinato ufficio e vuole vedere un determinato atto è libero di farlo proprio in nome della trasparenza. Il sindaco, però, si vede che si sente infastidito da questo più che legittimo “ficcare il naso” e ha imposto la sua propria Legge che prevede un controllo a tutto campo con tanto di relazione autografa e sottoscritta da chi si muove per il Municipio e tra i vari assessorati nell’ambio della funzione che riveste. Come facilmente immaginabile, la maggioranza interamente a 5 Stelle non ha battuto ciglio per amor di scuderia. A far sentire la sua voce è, quindi, l’opposizione che non ci sta a sottostare ad una sorta di “Comune di polizia”. A farsi portavoce di questa stato di malessere è il PD che ha diramato una durissima nota: “Immaginate se Renzi imponesse a tutti i parlamentari l’obbligo di comunicare tutti i loro spostamenti all’interno dei palazzi istituzionali: luoghi, orario, minuti, uffici visitati. - vi si legge - Immaginate se imponesse ai presidenti di Camera e Senato di approvare un regolamento in grado di imporre un controllo di questo genere sulle funzioni parlamentari. I primi a salire sul tetto, a gridare al golpe, a mettere in atto pantomimiche sceneggiate sarebbero, nemmeno a dirlo, i parlamentari del M5S. Ora lasciate da parte l’immaginazione e guardate alla realtà: a Pomezia il capo dell’Esecutivo, il Sindaco della città, il grillino Fabio Fucci, ha escogitato un regolamento che mira esattamente al controllo delle funzioni dell’organo legislativo: il consiglio comunale”. Il Partito Democratico prosegue ricordando che “con una delibera di Giunta l’amministrazione grillina ha previsto che i consiglieri comunali (ma non il Sindaco e la sua Giunta, oltre al presidente del Consiglio Comunale) debbano indicare con precisione, con tanto di modulo controfirmato all’uscita, orario, luogo, tempo e ufficio comunale visitato. Il consigliere comunale nel regolamento viene equiparato al semplice “Visitatore”; poco importa che per previsione normativa sia l’unico soggetto istituzionale ad aver diritto al libero accesso nei locali comunali (molto di più della Giunta comunale, che non è espressione della volontà popolare e non ha funzioni di controllo e trasparenza proprie del consigliere comunale)”. Viene, infine, fatto notare come le regole siano cambiate che per i giornalisti: se prima erano liberi di svolgere la propria funzione, oggi possono farlo solo su appuntamento e vengono equiparati, anch’essi, a semplici “Visitatori”. “Ecco il concetto di democrazia e trasparenza che ha in mente il M5S. La volontà di voler trasformare il comune in un’azienda, - conlcude il Pd - con l’organizzazione verticistica che è propria delle aziende: il capo decide, il cda delibera. Non vorremmo far fallire i sogni della Fucci SpA, ma ci teniamo a dire che non permetteremo che il consiglio comunale, organo istituzionale votato dal popolo, espressione della democrazia, venga svuotato dei suoi poteri, come un’assemblea dei soci qualsiasi”. Fosca Colli [email protected] 8 aule riaperte all’ex GIL. Nuovo plesso a Santa Palomba Di pari passo si moltiplicano i “no” all’impiant Scuole, suona la campanella… avanti tutta! Inceneritore a Santa Palomba, sempre più vicino Anche se non son sempre rose e fiori, la campanella è tornata a suonare anche a Pomezia tra le grida festose dei più giovani. È stata anche l’occasione per inaugurare dei plessi nuovi e datati che sono stati portati a nuovo smalto. In quest’ultimo caso, i riflettori sono puntati sull’elementare San Giovanni Bosco di via Guerrazzi dove dopo ben 7 anni è stata riaperta un’ala che era inagibile dal 2008. Presso l’ex GIL sono diventate fruibili nel complesso 8 aule. È stato rifatto anche il tetto. Grande soddisfazione è stata espressa dalla Preside Maria Fusco, dalle insegnanti e dal presidente del Consiglio di istituto: “Questo è un giorno importante per tutti voi – ha detto il vice Sindaco Elisabetta Serra rivolgendosi ai bambini e ai loro insegnanti – Ma lo è anche per noi e per l’intera Città, perché il primo giorno di scuola segna ogni anno l’investimento nella crescita culturale e sociale del Paese, un investimento su di voi che rappresentate il futuro e la speranza di Pomezia”. Anche a pressa la nuova scuola media di Santa Palomba, in via Fiorucci è risuonata la campanella. Il primo giorno di scuola ha visto prendere posto tra i banchi 16 ragazzi della classe 1°A e per l’occasione sono accorsi anche tanti genitori che stavano aspettando che finalmente i loro figli potessero seguire le lezioni vicino casa piuttosto che dover raggiungere le aule a Pomezia centro. Presenti infatti anche i Comitati di Quartiere Santa Palomba e Roma Due, oltre agli insegnanti dell’Istituto comprensivo e ai genitori degli alunni. Fosca Colli [email protected] La questione dei rifiuti interessa tutti, ma difficilmente si trova una soluzione che accontenta ognuno. Quello che, invece, appare un dissenso univoco è il categorico “NO” ad un inceneritore a Santa Palomba. Non lo vogliono i Sindaci dei Castelli Romani e tanto meno i sindaci di Ardea e di Pomezia. L’impianto della discordia dovrebbe sorgere, cosa ormai nota, in località Roncigliano. Non si tratta di voci di corridoio e prive di fondamento, visto che è stato inserito dal Ministero dell’Ambiente nell’elenco degli impianti autorizzati e non in esercizio da mettere in funzione nel Lazio insieme alle due linee di Malagrotta e San Vittore. Il primo cittadino pometino si è appellato alla Regione affinché il contestato progetto venga stoppato: “Il ruolo della Regione Lazio – si legge nella nota è determinante per scongiurare la messa in funzione di un impianto fortemente inquinante che, oltre a gravare su un territorio già compromesso, metterebbe a rischio la salute dei nostri concittadini. La gestione dei rifiuti nel Lazio, per troppo tempo mal gestita, ha bisogno oggi di un cambio di passo importante: i Comuni del territorio, Pomezia in testa, stanno facendo la loro parte investendo sulla raccolta differenziata e valorizzando politiche ambientali fondate sulla minor produzione di rifiuti. Da diverso tempo – conclude il sindaco Fucci – denunciamo la carenza di impianti di compostaggio nella nostra Regione che andrebbero incentivati e potenziati; da mesi ci battiamo contro il progetto che prevede la costruzione di un impianto di biogas a Santa Palomba; e oggi siamo a chiedervi un atto di responsabilità nei confronti di una popolazione che ha già espresso la propria contrarietà all’inceneritore in questione”. Fosca Colli [email protected] Trasporti e Mense, il punto Il trasporto scolastico è partito con l’avvio delle attività didattiche, quindi il primo giorno di scuola è iniziato con le stesse modalità dello scorso anno. All’Ufficio sono arrivate più di 500 iscrizioni e tutte le informazioni sulle linee e i punti di raccolta sono consultabili sul sito istituzionale del Comune (http://www.comune .pomezia.rm.it /flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/143) . Diversa la situazione per la mensa: “Il servizio di refezione scolastica non partirà prima del 30 settembre – ha detto il vice Sindaco Elisabetta Serra - Come è noto, è tuttora in corso un contenzioso che dovrebbe sciogliersi nei prossimi giorni con una pronuncia del Consiglio di Stato. L’Amministrazione sta seguendo attentamente l’iter delle cause in corso per provvedere all’affidamento del servizio prima possibile e garantire agli studenti la refezione”. F.C. IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 ANZIO - NETTUNO Il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, risponde alle dichiarazioni del segretario cittadino del Partito Democratico, De Micheli dicendo: “Non accetto lezioni di onestà e legalità dal signor De Micheli che dovrebbe imparare a La replica del sindaco Bruschini al segretario del PD, De Micheli gnere Dell’Accio, già funzionario dell’Ente, per la guida del settore ambiente, all’indomani della scomparsa del compianto dott. Murgia. Non ho mai usufruito di segreterie personali né di altri privilegi dei quali gode il Pd in altri Comu- Il sindaco Luciano Bruschini rispettare il voto dei cittadini che mi hanno democraticamente conferito un mandato, insieme alla coalizione che rappresento, che scadrà nel lontano 2018. Dal giorno del mio insediamento ad oggi, al contrario di quanto accade in altri Comuni, non ho conferito un solo incarico per la mia segreteria né per altri uffici ad eccezione di quello all’inge- ni. Il personale che ha lavorato alle dipendenze dell’Ente è stato quello che ho ereditato dalla precedente Amministrazione e dal Commissario Prefettizio, nonostante che la legge consentiva di affidare incarichi fiduciari. Se un Giudice del Lavoro, nel 2009, ha riscontrato che due dipendenti dell’Ente avevano i requisiti per essere stabilizzati ne presi atto ed il dottor Murgia, dirigente dell’epoca, fece i corretti atti consequenziali che oggi, dopo 6 anni, diventano il cardine sul quale De Micheli ed altri fanno opposizione in questa Città. Rispetto alle contestazioni della Ragioneria dello Stato, su atti di gestione e quindi di esclusiva competenza dei dirigenti, ho attivato immediatamente le procedure previste della legge e sono certo che i diretti interessati sapranno difendersi nelle sedi opportune”. Ecco l’intervento del PD, verso l’attuale Amministrazione anziate: “L’Amministrazione Comunale ha ricevuto le osservazioni della Ragioneria dello Stato relativamente alle contestazioni sui 27 punti rispetto ai quali il Sindaco e la sua Giunta avevano detto che avrebbero risposto e chiarito. Il risultato di tutto ciò è un lungo elenco di violazioni, sciatterie e cattiva Amministrazione che rappresenta la carta d’identità del Sindaco e della sua Amministrazione. I 20 punti sui 27 che sono oggetto della contestazione, al di là della responsabilità dei Dirigenti che comunque ci sono e andranno sanzionate nelle sedi opportune, sono tutte riconducibili alla responsabilità del Sindaco e della sua Amministrazione, a comincia- Il Forte Sangallo ospita il maestro Lucio Trojano Nell’ambito del Photofestival, annuale kermesse gestita da Lisa Bernardini, quest’anno manifestazione itinerante, oltre ai critici, fotografi e personaggi dello spettacolo si è voluto assegnare un premio speciale a Lucio Trojano, creatore di irresistibili ed esilaranti vignette, disegnatore umorista, illustratore e grafico pubblicitario. In questa occasione viene presentato uno splendido lavoro relativo alla fotografia il cui titolo è “Andavamo pazzi per la fotografia”.A consegnare il premio è stato Lucio Governa, consigliere regionale Fiaf, e coordinatore della mostra “Lectio Antium” nell’ambito del Photofestival.Lucio Governa è il presidente della AF Pixel Ocean, associazione che cura tutte le forme culturali che si collegano alla fotografia. Nella prefazione al libro del maestro Trojano afferma che: <<Nell’ambito dei nostri fini rientra la collaborazione con il vignettista Lucio Trojano, abruzzese, e quindi la produzione di questo libro. L’acuta mente e la felice mano di Lucio Trojano hanno dato vita al connubio tra le due arti, il disegno pittorico umorista e la fotografia>> ed inoltre << Attraverso le pagine del libro rivisitiamo il mondo della fotografia analogica che oggi è un pezzo di storia>>. Il maestro Trojano ha dichiarato che la sua satira si riferisce al costume e non alla politica, in quanto la politica è relativa all’attività giornaliera degli uomini di governo e quindi si esaurisce, mentre il costume è in continua evoluzione. Lieto di essere stato interpellato mi riferisce di un aforisma attribuito a Marcello Marchesi ma a suo dire di Achille Campanile: Il riso sollecita la pancia ma la satira stimola il cervello. Un ottantenne smagliante, in piena forma fisica e psichica che indubbiamente rendono onore ad un cervello ben incentivato. Il suo modo di parlare, per quanto ormai romano da oltre 60 anni, pagina 47 denuncia quella metrica abruzzese di cui è estremamente fiero. Molte le opere e le attività svolte in Abruzzo oltre che in Italia ed Europa. Nel notare sull’etichetta di partecipazione al tavolo dell’incontro allegata una foto di un gregge di pecore al pascolo, sorride e afferma di essere un collezionista di oggetti raffiguranti le pecore, le ama perché legate alla tradizione classica della sua regione natia e inoltre ne vede transitare dal suo balcone in Roma perché gode della veduta sull’Appia antica.Mi ha presentato l’amico Angelo Paionni, fotografo e suo accompagnatore per la mostra, a cui attribuisce la nascita del lavoro presentato. <<E’ una raccolta di vignette che figuravano in riviste di fotografia degli anni ‘70>> dice Paionni <<Sfogliando quelle riviste, mi è tornato in mente la fotografia di quegli anni, le macchinette reflex, gli obiettivi, i filtri, i rollini, il flash. Allora si girava con grosse borse piene di obiettivi e di tutto un armamentario ingombrante e piuttosto pesante, ma assolutamente necessario. La lettura delle gustose vignette del giovane Trojano, che giocavano sui doppi sensi del gergo professionale della fotografia analogica nella vita quotidiana, mi ha suggerito l’idea che queste immagini sono la testimonianza di un mondo ormai finito, che però è stato il mio mondo e di tanti altri. Pertanto ho pensato di organizzare una mostra e sentito Lucio, ne è stato entusiasta. Presentata nel quartiere Talenti a Roma ha sortito un inaspettato successo. Da ciò l’idea del libro presentato qui a Nettuno>> Angelo Paionni è fornito di micro macchina fotografica e di una simpatia classica delle persone colte e legate a principi umani ormai di rara reperibilità. Lucio Trojano, nato a Lanciano, laurea in giurisprudenza, ha collaborato con vari giornali Italiani e stranieri, ha realizzato molte pubblicazioni e con i suoi disegni ha illustrato libri e vinto molti primi premi.Ha eseguito lavori pubblicitari e presentato i suoi disegni in vari programmi televisivi. Oggi fa parte di giurie nazionali e internazionali. Le sue opere sono esposte nei musei dell’umorismo di Gabrovo (Bulgaria) Istanbul (Turchia), Basilea (Svizzera), Smirne (Izmir, Turchia), Montréal (Québec, Canada) e Tolentino (Macerata, Marche). Il suo portamento leggiadro, il suo sorriso sornione, il piacevole modo di parlare e la semplicità con cui si approccia, ne fanno un personaggio godibile con cui è piacevole dialogare.Ha sempre quella punta di ironia e trova spunti per poter effettuare quelle sagaci battute che devi rincorrere mentalmente altrimenti ti sfuggono nel dialogo. Gennaro Punzo re ad esempio ai problemi relativi alla stabilizzazione del personale della segreteria personale. Quando l’Amministrazione si permette di non rispettare le regole, le norme e le leggi ed è abituata a adottare zione per governare una città, e chi ha ampiamente dimostrato per tanti anni che né vuole né può rispettare nessuna regola deve andarsene a casa. Tutti i cittadini che sono interessati a cambiare finalmente questa Gianni De Micheli (PD) prassi inventate ad horas per risolvere i problemi pseudopolitici - come per altro tutti hanno potuto verificare in sede di approvazione del Rendiconto di Bilancio 2014 e del Preventivo 2015 che sono stati dichiarati nulli dai Consiglieri del PD - le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Sindaco Bruschini, ora basta! La legalità e la trasparenza dell’Amministrazione sono una precondi- città senza futuro devono unirsi per far valere anche qui la legalità e la trasparenza, che sono la precondizione di un Buon governo di Gente Competente e Onesta che si occupi di cambiare finalmente il volto e le prospettive di questa città”. Consuelo Noviello [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 CISTERNA Tanti prodotti tipici, tanta cucina, tanto pubblico. Questo, in sintesi, il bilancio, davvero positivo, dei due giorni dedicati all’Expo a Cisterna con la manifestazione “A Cavallo tra storia e sapori”. Come poche altre volte avvenuto in passato, Palazzo Caetani splendente per il suo recente restauro - ha registrato un così elevato afflusso di visitatori. L’incertezza metereologica non ha rovinato l’evento cisternese (organizzato dal Comune con il patrocinio di Regione Lazio, VisitLazio, Provincia di Latina e in collaborazione con la Pro Loco) che, seppur ha dovuto rinunciare alle iniziative programmate nell’area naturale de Il Filetto, ha riscosso comunque uno straordinario successo di pubblico. Un flusso continuo di visitatori, tra la mattina e il pomeriggio, ha visitato i tanti e variegati stand espositivi, ha degustato i vari prodotti tipici, ha visitato le grotte, gli affreschi e il museo di Palazzo Caetani. Numerosi i bambini che si sono simpaticamente improvvisati piccoli chef preparando e consumando le Expomerende, gustosi e facili spuntini a base di prodotti tipici locali. Ad aiutare i piccoli cuochi, sabato, ci hanno EXPO CISTERNA: SUCCESSO DI PUBBLICO CON LO “SHOW COOKING” LA CUCINA HA DATO GRANDE SPETTACOLO Dietro i fornelli lo chef stellato Emanuele Sibilia, Daniele Abbafati (Rai2) e un’assistente d’eccezione: il sindaco Della Penna pensato il sindaco Eleonora dito “Expomenù Cisterna” comDella Penna ed alcune mamme prensivo di due antipasti, un cisternesi che volontariamente e primo e un secondo piatto con simpaticamente hanno impastato ingredienti tipici locali. Elegante focaccine, biscotti, spiedini di e divertente la conduzione del frutta e rustici vari. La serata di bravo Daniele Abbafati, noto sabato si è conclusa con la sug- soprattutto per la sua storica pargestiva recitazione di poesie dia- tecipazione nel programma “I lettali dei membri dell’associa- fatti vostri” di Rai2, da quest’og- zione “Esso Chissi de Cisterna”, arricchita dalla proiezione di fotografie d’epoca. Ma il più alto picco di presenza del pubblico si è registrato in occasione dell’atteso showcooking andato in scena ieri sera alle 19: protagonista lo chef stellato Emanuele Sibilia nella spettacolare dimostrazione di un ine- “PRONTOACQUA” MENO TEMPO E DISAGI PER SEGNALARE LE PERDITE IDRICHE [email protected] Perdite idriche che allagano tratti di sede stradale, creano disagi a pedoni, ciclisti e automobilisti, ma soprattutto sprecano preziosa acqua potabile. Numerosi gli episodi di per- in aree pubbliche e contattare celermente e direttamente il servizio manutenzioni di Acqualatina spa, l’ente gestore del servizio idrico locale. «Abbiamo deciso di attivare Marco Barone dite idriche in aree pubbliche che si sono verificate nei mesi scorsi talvolta rilevati dal personale comunale, altri da attenti e responsabili cittadini. Per intervenire in modo più rapido e organico, il Comune di Cisterna di Latina ha attivato un nuovo servizio. Si chiama “Pronto Acqua” ed è possibile accedervi attraverso l’indirizzo email [email protected] tina.it oppure dal banner presente nella home page del sito internet comunale www.comune.cisterna.latina.it. Con “Pronto Acqua” il Comune potrà essere messo a conoscenza in modo tempestivo sulle perdite di acqua 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 questo nuovo servizio denominato “Pronto Acqua” – spiega il consigliere Marco Barone – per accelerare i tempi di intervento sui guasti nelle condotte idriche pubbliche o comunque sulle perdite che spesso si verificano. Il servizio si affianca al numero verde 800.626083 di Acqualatina e intende rendere più agevole a chiunque la segnalazione di perdite idriche, essere più vicini alle esigenze dei cittadini, limitare i disagi e talvolta le situazioni di pericolo determinati da una perdita di acqua soprattutto alla viabilità, ma anche contribuire ad una attenta e parsimoniosa gestione di un prezioso bene come l’acqua». gi in onda per la nuova stagione televisiva. Assistente chef d’eccezione, a sorpresa, è stato il sindaco Eleonora Della Penna che ha indossato il camice da cucina e con grande naturalezza e disinvoltura ha partecipato alla realizzazione di raffinate e gustose portate ciascuna abbinata ad un vino proposto dal sommelier della rinomata cantina Casale del Giglio. Oltre allo spettacolo in scena, il pubblico ha potuto godere anche dell’assaggio gratuito delle portate realizzate sotto i loro occhi e del vino consigliato. Presenti anche le atlete della Omia Volley Cisterna che il mese prossimo esordiranno nella serie A2. “Quando si sanno valorizzare le vere eccellenze del nostro territorio – ha detto il Primo cittadino – il successo è garantito. Abbiamo un patrimonio di primo livello, a partire da Palazzo Caetani passando per i prodotti agricoli, enogastronomici, folkloristici e culturali; l’importante è saperlo sfruttare con l’aiuto di tutte le migliori risorse che la nostra città offre. Ringrazio tutti coloro che hanno consentito che questo evento potesse tenersi con successo: dalla progettualità all’organizzazione, alla gestione, agli espositori, ai collaboratori. L’obiettivo resta quello di rendere sempre più ricca e attraente la nostra offerta di manifestazioni culturali, folkloristici e di promozione territoriale - al di là dell’evento Expo in sé - perché la crescita della nostra città passa soprattutto per questa via”. Strisce blu, ripristinata la sosta a pagamento Da Lunedì 14 settembre 2015 è tornata attiva la sosta a pagamento nel centro cittadino di Cisterna. Gli automobilisti dovranno di nuovo acquistare ed esporre l’apposito tagliando per parcheggiare all’interno delle strisce blu, come avviene in tutti i Comuni d’Italia. Le aree urbane interessate alla sosta a pagamento sono, in gran parte, le stesse di prima che il servizio venisse interrotto, con qualche eccezione legata alle recenti modifiche viabilistiche concernenti i progetti Plus. Le strisce blu si trovano dunque in Corso della Repubblica (dall’incrocio via Alighieri e via Roma fino all’intersezione con via Martiri delle Ardeatine), Largo Volpi, Via Cairoli (nel tratto che va da Largo Pellico a Largo Volpi), Largo Risorgimento, Piazza Battisti (compreso parcheggio interno ex distributore), Via Monti Lepini (fronte Punto di primo soccorso) e Via San Pasquale. Le quote di posti auto a pagamento per ogni area è rimasta la stessa di prima che il servizio venisse interrotto. Nelle immediate vicinanze delle strisce blu sono sempre a disposizione parcheggi non a pagamento come stabilito dalla Legge. Mantenuti anche i livelli occupazionali, visto che tutto il personale in forza alla cooperativa sociale che gestiva il servizio in passato, tornerà a lavoro lunedì. Restano invariati, poi, i costi della sosta: 0,40 euro per mezzora, 0,60 per un’ora, sempre con il sistema dell’avviso di pagamento (in caso di mancata esposizione del tagliando o di esposizione di tagliando scaduto) da regolarizzare presso l’apposito sportello presente al piano terra dell’ex palazzo comunale sito in Corso della Repubblica, 186. La sosta all’interno delle strisce blu è a pagamento dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 20 il pomeriggio, festivi esclusi. direttore Bruno Jorillo Per ascoltarla vai su www.radiolaziosud.it - www.giornaledellazio.it - guidadiaprilia.it Ascolta la radio anche dal tuo Smartphone/Tablet. Scarica l’App. gratuita Radio Lazio Sud su Google Play IL GIORNALE DEL LAZIO 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015 SPORT pagina 49 Dopo l’anno di maturità torna alla carica la squadra di calcio apriliana PRESENTAZIONE FC APRILIA: TRA ENTUSIASMO E POLEMICHE Grinta e voglia di vincere ma il girone assegnato rischia di disperdere le energie di Antonello D’Alessandro Dopo un completo rinnovo e l’ottima stagione 2014/2015 la squadra di Aprilia torna a calpestare gli stadi d’Italia. Giovedì 10 settembre ha avuto luogo nell’aula consiliare del Comune di Aprilia la presentazione della squadra. A moderare l’incontro l’addetto stampa Massimo Pacetti. Assieme alla squadra è stato presentato tutto lo staff: il presidente Ivano Tassinari, il vicepresidente Antonio Lorello, i soci Umberto Lazzarini e Fernando Cavicchioli, il direttore generale Ciro Montella, il segretario Franco Feltri, il capitano Francesco Montella, l’allenatore Mauro Fattori e tutti gli altri organi della società. In rappresentanza della giunta comunale sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra ed i consiglieri Pasquale De Maio e l’assessoreVittorio Marchitti. Ha subito preso la parola il presidente. Il suo discorso si è incentrato sulla richiesta di supporto da parte del sindaco. Ha chiesto di estendere il patrocinio del Comune di Aprilia alla squadra, quindi di essere più vicino come amministrazione, sia per le strutture, sia nelle partite offrendo allo stesso sindaco il ruolo di Presidente Onorario. Ha parlato poi il capitano Francesco Montella il quale, assieme ad un elogio della squadra, ha chiesto ai tifosi di accompagnare la squadra e di tornare allo stadio. “Siamo in una categoria importante, di semiprofessionismo –ha affermato- la nostra squadra vanta molti elementi con residenza ad Aprilia. Questo è uno stimolo per noi, per la società e per il valore della nostra maglia. Per questo ci farebbe piacere vedere aumentare l’affluenza allo stadio. Avere anche mille persone che tifano per noi è un aiuto grandissimo ed un supporto importante per tutti i giocatori in campo. Ringrazio tutti quei tifosi che, anche se a volte in numero stretto, ci fanno sentire una grande società”. È intervenuto poi l’allenatore Mauro Fattori il quale ha tracciato il possibile percorso della squadra in questa stagione rilanciando sugli ottimi risultati dello scorso campionato (come la vittoria della classifica “Giovani D valore”). “È un piacere e un onore allenare una squadra composta interamente da giovani cittadini che rappresentano la città in cui sono nati e cresciuti –ha spiegato il mister- Finalmente nel calcio si è vista una società fondata sul settore giovanile, che dà valore ai giovani talenti. Il girone in cui siamo inseriti è sicuramente difficile ma siamo pronti ad affrontarlo in quanto abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi e del lavoro che facciamo. Questo ci ha permesso di vincere lo scorso anno il premio Giovani D valore. Frequentare stadi lontani e giocare partite ostiche ci darà sicu- ramente maggiore tempra e grandi stimoli. Cercheremo quest’anno di raggiungere tutti i nostri obiettivi in tempi brevi così da poter puntare a risultati sempre più grandi”. L’ultimo intervento è stato del Sindaco: “Le nostre attività ci distinguono. I problemi sono di piccolo calibro. Team vincente non si tocca La Giò Volley parte per l’avventura in B1 di Dario Battisti Team vincente non si tocca. Si migliora. La Giò Volley che si appresta, dopo la cavalcante vincente in B2, ad iniziare il campionato di B1 è in piena preparazione tecnico fisica. Il presidente Claudio Malfatti, il vicepresidente Fabrizio Aversa e il coach Tonino Federici, dopo i brevi ma meritati festeggiamenti per la promozione gione che indossa la casacca del club. Tra i nuovi vanno annoverati gli arrivi della palleggiatrice Valeria Mucciola che nel suo palmares può vantare una vittoria nel torneo di B2. L’altra palleggiatrice che ha già calcato i campi di B1 è Eleonora Gatto. Nel ruolo di opposto è stata ingaggiata Caterina Gioia che oltre ad aver messo a terra tante palle nei diversi anni passati in B1 in estate, sono stati molti attivi sul mercato dei trasferimenti per integrare il roster di quelle giocatrici che per esperienza o per classe sono state ritenute utile alla causa apriliana. Tra le atlete confermate spiccano i nomi del capitano Annalisa David. L’attaccante pontino dopo il brillante campionato dello scorso anno si renderà ancora fondamentale, vista l’enorme esperienza in questo tipo di tornei, per il futuro. Roberta Borelli, è una conoscenza del team di coach Federici visto che è la quarta sta- ha anche collezionato presenze in A2. Dal Frascati (B2) giunge la centrale Manuela Caponi. Sempre dalle B2 ma da Cave arriva l’altra centrale Domiziana Mazzoni. Completano il ruolo di centrale la giovane Silvia Antonaci e Elisa Donarelli che dopo uno stop dovuto a un grave infortunio vuole ricominciare a giocare sul parquet apriliano. Il libero Silvia Lanzi è un ex Volley Group Roma come l’attaccante Martina Kranner. Il team sembra costruito con equilibrio.<< Puntiamo a raggiunge la salvezza il prima possibile poi vedremo, eventualmente, cosa ci riserva il proseguo della stagionespiega il coach della Giò Volley Aprilia Tonino Federici- abbiamo iniziato la preparazione il 20 agosto. Si respira, grazie al lavoro delle ragazze un’aria molto positiva. Lavorano molto bene e sono molto unite, sintomo di saldezza di gruppo. Spetta a me farle diventare un team pronto a lottare su ogni palla ogni qual volta si scenderà in campo>>. La Giò Volley che in quattro anni è salita dai campionati regionali a quelli nazionali si è presentata, nella seconda settimana di settembre alla città e alle autorità comunali con grande entusiasmo di tutti i componenti della società , dei calorosi supporter e degli amministratori comunali.<< Il progetto Giò Volley, nonostante i successi raggiunti continua. In un breve arco di anni abbiamo conquistato il palcoscenico nazionale arrivando in B1- continua il tecnico pontino Tonino Federici- i complimenti di quanto ottenuto vanno fatti innanzitutto al presidente Claudio Malfatti e al vicepresidente Fabrizio Aversa che con la loro competenza e con il loro lavoro incensate hanno permesso tutto ciò>>. In un torneo di preparazione alla stagione agonistica la Giò Volley ha battuto con un secco 3-0 sia la Virtus Roma che il Sabaudia. Il sestetto pontino è stato inserito nel girone D del campionato di B1. Il campionato inizia il 17 ottobre. L’Aprilia ospiterà, nell’impianto di via Pergolesi, la formazione del Cutrofiano (Lecce). Comunque si voglia vedere la situazione è eccellente. Siamo peraltro l’unica città in provincia di Latina che ha messo in piedi una vera e propria occasione come la festa della sport. Sono certo che la squadra di calcio saprà distinguersi al pari dell’anno scorso per onorare al meglio la maglia e la propria città”. Con queste parole il primo cittadino ha rimarcato quanto importante sia la partecipazione ed ha assicurato il suo sostegno alla società dando rilievo anche alle diverse realtà sportive presenti nella città. Prima di terminare la presentazione il presidente Tassinari ha risposto a delle domande di un giornalista presente in sala, il quale ha chiesto il perché la squadra sia incastrata in un girone molto dispendioso sia dal punto di vista fisico sia sul lato finanziario.Il presidente ha espresso un certo disappunto per il sorteggio dei gironi. La squadra è infatti costretta a trasferte lunghe e costose. Un vero e proprio schiaffo alle passate assemblee della Lega Dilettanti in cui si indicava come prioritario abbattere i costi delle squadre anche attraverso gironi che prevedessero trasferte non troppo lunghe. La presentazione si chiude alle 19.00 con un buffet per tutti i presenti. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 VENDO DIVANO IN PELLE ad angolo, ottime condizioni - EURO 250,00 non trattabili - Ritiro a casa a spese dellʼacquirente Tel. 347/6587042 FIAT BRAVA 5 porte colore viola scuro met. Anno fine ’96 2.0 diesel, macchina perfetta, vetri elettrici + clima lavori fatti con fogli da dimostrare. Vendo a euro 800,00 trattabili + passaggio. Tel. 380/2696001 Marcello VENDO APPARTAMENTO ATTICO SUL MARE mq.70 con grande terrazzo, garage, pronto per essere abitato. 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