QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
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sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore Bruno Jorillo
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXI N.16
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
APRILIA - UN OSSERVATORIO STUDIERÀ
IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA IN CITTÀ
foto G. Compagno
servizio a pag. 6 - 30
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Fu costituita 70 anni fa, il 10 agosto 1945, nel giorno in cui la radio annunciò lo sciagurato lancio della bomba atomica su Nagasaki
LA COOPERATIVA AGRICOLA APRILIA
Nata come “Cooperativa fra Agricoltori Danneggiati di Guerra per il Potenziamento Agricolo di Aprilia”, con atto del
notaio Egidio Marchesi, in nome di Umberto di Savoia, Principe di Piemonte e Luogotenente Generale del Regno
L’assemblea dei soci decise di liquidare l’intera cooperativa (20 marzo 1960). Fu cancellata il 20 luglio 1963
DI GIANFRANCO COMPAGNO
“Aprilia è quasi completamente
distrutta: case sventrate, ammassi di rovine dappertutto. Gli uffici municipali sono in una piccola baracca di legno, dove i
rappresentanti dell’Opera Casati
sono accolti dal Commissario
Prefettizio Luigi Parrilli. Parrilli riferisce alla commissione che
dei 6.000 abitanti sparsi nelle
varie frazioni di Campoleone,
Campo di Carne, Carroceto, soltanto 2.880 sono rientrati nelle
loro “case”, di cui un terzo sono
cletta con mio padre e mio fratello arrivammo in una città
distrutta. Intorno era tutto diroccato. La nostra casa in via degli
Oleandri non c’era più”. Questa
la testimonianza in un’intervista
a il settimanale “Il Corrispondente”, dello scrittore Stanislao
Nievo, figlio di Antonio allora
direttore dell’Opera Nazionale
Combattenti (ONC), cittadino
apriliano per molti anni e sempre legato ad Aprilia sino al
decesso. Il 25 luglio 1945 il prefetto di Latina (cambio toponimo DLL N.270 del 09/04/1945),
di Savoia, Principe di Piemonte
e Luogotenente Generale del
Regno, presso la sede nazionale
dell’associazione fra i danneggiati di guerra, in viale Regina
Margherita a Roma. Promotore
dell’iniziativa l’allora segretario
della Democrazia Cristiana (con
“Trascorsi fascisti”, ma anche
componente del C.L.N. nel
1944) Alfredo Altobelli, insieme a Giuseppe Gabanella,
Giovanbattista Briozzo e Pietro Grechi, tutti di professione
agricoltori e Osvaldo Troisi,
impiegato possidente, furono i
problema che la Cooperativa
doveva affrontare era quello dell’aratura, molto grave per carenza di trattori e carburante e,
soprattutto, per i campi minati. Il
presidente della Cooperativa il
10 settembre 1945 invia un telegramma al Presidente del consiglio Ferruccio Parri: “Impossibilità procedere aratura 2.000
ettari terreno causa assegnazione
trattori per dissolvente negativa
azione burocratica. Pregasi
intervenire con decisione scopo
risolvere problema vitale alimentazione e lavoro” (A.Folchi,
rativa aprì uno spaccio alimentare, gestito da Anio Tibursi,
nella ex Casa del Fascio, lato
caserma dei Carabinieri, a fianco
dello Studio d’Arte Moderna
“Bililli” e della Democrazia Cristiana. Un negozio di ferramenta, mangimi e attrezzi agricoli,
nel 1951, fu aperto in via Marconi, nei locali di proprietà di
Assunto Nuti, gestito da Antonio Lezziero. Come dipendente
della cooperativa, Vittorino
Saggiorato iniziava la sua attività lavorativa nel marzo 1952
(aveva13 anni). Successivamen-
Sabato 17 ottobre 1953. Foto dell’Assemblea dei soci della Cooperativa Agricola Aprilia. Sullo sfondo si notano i cartoni di detersivo
“VEL” e di saponette “LUX”. Foto per gentile concessione della signora Anita Rinaldi in Tucciarelli (Archivio G.Compagno 1995).
bambini sotto i dodici anni.
L’acquedotto è stato riparato, ma
il flusso d’acqua è risultato scarso a causa dell’energia elettrica
ridotta. I lavori in campagna
sono ostacolati dalle numerose
mine. La Squadra di sminatori
che opera in questa zona non
riesce a liberare più di un ettaro
di terreno al giorno, a causa dei
mezzi limitati e della scarsità
degli uomini. L’ambulatorio ha
ancora un lettino e due armadi,
mancano i medicinali. In paese
c’è la levatrice ed un infermiere,
il medico va e viene. È stata
aperta una piccola falegnameria
per costruire i mobili di prima
necessità. L’asilo, tenuto prima
della guerra dalle suore Pallottine, ha ancora qualche muro in
piedi, non è tra gli edifici più
rovinati”. Questa la relazione a
seguito della visita del 22 febbraio 1945 di alcuni inviati dell’
“Opera Casati”, un’ organizzazione che si occupava di ricostruire e riattivare istituti di assistenza locale, quali asili, ricoveri e ambulatori. Aprilia si presentava così a distanza di nove
mesi dalla liberazione e del
ritorno della vita democratica.
“Era il 5 giugno 1945. In bici-
già Littoria nominò il commendator Alberico Carboni commissario prefettizio, in sostituzione del barone Luigi Parrilli
dimissionario. Il 10 agosto 1945
Paolo Vindigni, impiegato
comunale, per conto del Commissario Prefettizio, scrisse al
Prefetto per informarlo che c’era
stata una sottoscrizione popolare, con raccolta di firme sia al
centro che nelle frazioni, per il
passaggio di Aprilia dalla provincia di Latina a quella di
Roma. La sottoscrizione era
patrocinata dalla locale sezione
della Democrazia Cristiana, su
iniziativa del segretario politico
geometra Alfredo Altobelli.
Nello stesso giorno (10.8.1945)
la radio annunciò che gli americani avevano sganciato la seconda sciagurata bomba “Fat Man”
al plutonio su Nagasaki, che di
fatto sanciva la resa del Giappone (15.8.1945) e la fine della
seconda guerra mondiale. E
sempre il 10 agosto venne costituita La Cooperativa fra Agricoltori Danneggiati di Guerra per il
Potenziamento Agricolo di Aprilia, società a responsabilità limitata, a cura del notaio Egidio
Marchesi, in nome di Umberto
fondatori della Cooperativa
Apriliana. La prima del dopoguerra, in rappresentanza di altri
148 aderenti, i quali avevano
sottoscritto quote per complessive lire 180.000. Fine sociale
principale della neo- cooperativa
era il potenziamento agricolo
delle terre poste nella circoscrizione del comune di Aprilia e
“l’alleviamento dei danni causati dalla guerra” ai proprietari e
conduttori, nonché l’apertura di
spacci e magazzini per la vendita di generi alimentari e attrezzature agricole. La durata era fissata in anni dieci. Il primo consiglio di amministrazione era formato da Alfredo Altobelli, presidente, già direttore del Cinema
Littorio e segretario della Gioventù Italiana del Littorio (GIL).
E dai consiglieri Giuseppe
Gabanella e Pietro Grechi, già
capi nucleo, Giovanbattista
Briozzo, Giulio Bortolameotti,
Luigi Lezziero, Antonio Schivo
e Antonio Brandani. Il collegio
sindacale era formato da Luigi
Clementini, presidente, Attilio
Malasagni e Antonio Tucciarelli, sindaci effettivi, Gugliemo
Toffoli e Giovanni Ridolfi, sindaci supplenti. Il più urgente
Storia di una Provincia – p.368).
Nel 1948 la ricostruzione aveva
cambiato molte cose. La Coope-
te i locali saranno utilizzati da
Nello Setini per il suo negozio di
tessuti e confezioni. Sabato 17
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
ottobre 1953, con atto del
notaio Giuseppe Corbo, sotto
la presidenza di Domenico
Zanotti alla presenza di 33 soci
(in foto) su 74, la cooperativa
cambiò denominazione in
Cooperativa Agricola Aprilia a
responsabilità limitata, durata
sociale, obbligo per i soci di
acquistare presso gli spacci
dolciumi”, gestita dallo stesso
come “Bar Serafino”, sino al
2004 (50 anni di gestione continuativa). L’attività di bar è proseguita ad oggi cambiando
diverse gestioni. La cooperativa
sotto la presidenza di Antonio
Tucciarelli, nell’aprile 1954
affidò la gestione dell’ “Alimentari” ad Antonio Lezziero e
nare su un furto subito la mattina del 30 novembre alle ore una,
così descritto: “Furto di una
forma di parmigiano da 24 chilogrammi e numero due salami
tipo Milano del peso di chilogrammi 1,5, furto sventato dalla
guardia notturna. La refurtiva è
stata abbandonata, sequestrata
dai carabinieri e riconsegnata il
pagina 3
dipendenti trasferitisi da San
Sepolcro. Fu venduto anche il
lastrico solare dell’edifico di via
Piccola Circonvallazione e quindi, uno dopo l’altro, tutti i negozi. L’assemblea dei soci del 20
marzo 1960 deliberò di mettere
in liquidazione l’intera cooperativa e il 27 luglio 1961 ci fu l’atto ufficiale. La definitiva cancel-
lazione avvenne il 20 luglio
1963. L’edificio (escluso il
piano terra) fu stato acquistato e
terminato dalla Buitoni, che si
era insediata ad Aprilia con uno
stabilimento, per farne alloggi
per i dipendenti, provenienti
dallo stabilimento di San Sepolcro.
Foto archivio G.Compagno
I SOCI NELLA FOTO CON ANNO
DI NASCITA E PODERE DI
RIFERIMENTO
Via degli Aranci edificio ex Cooperativa agricola Aprilia, sopraelevato e finito dalla Buitoni
sociali il proprio fabbisogno,
con possibilità di pagamento al
raccolto. Dopo la guerra l’Opera
Nazionale Combattenti cedette i
terreni di sua proprietà ai Comuni. Il Comune di Aprilia, per
incentivare l’edilizia nel centro,
aveva ceduto a poche lire i lotti
di terreno di mille metri. Alla
Cooperativa fu assegnato un
lotto di 977 metri in via degli
Aranci, angolo via Piccola Circonvallazione (ora via Augusto).
L’atto di Acquisto fu formalizzato dal segretario comunale Giuseppe Bertino solo il 2 aprile
1955. In loco la Cooperativa
aveva già costruito un immobile,
nel quale alla fine del 1953
aveva trasferito dapprima lo
spaccio di generi alimentari e
poi la ferramenta. Un altro locale fu affittato nell’agosto 1954 a
Serafino Compagno per iniziare la sua attività di “Latteria e
moglie (Annelide Nardin). Per
anni le massaie apriliane avrebbero continuato a dire: “Vado a
fare la spesa alla Cooperativa”,
anche quando il negozio fu trasformato nel primo supermercato self service VeGé (circa 200
metri quadrati). Nella riunione
di Consiglio di Amministrazione
del 16 luglio 1955, fra gli altri
punti , venne deliberata l’apertura di un c/c bancario, probabilmente presso la neo costituita
Cassa Rurale ed Artigiana di
Aprilia, che era stata fondata da
molti soci della stessa cooperativa. Venne deliberato l’aumento
della paga mensile al dipendente Vittorino Saggiorato da lire
11.000 a lire 15.000 mensili a
decorrere dall’ 1° agosto 1955.
Il 2 dicembre 1955 fu convocata con urgenza dal presidente
Domenico Zanotti il Consiglio
di Amministrazione, per relazio-
mattino successivo”. A quell’epoca il servizio di sorveglianza
notturna dell’intera città era
svolto dal nostro concittadino
Eliseo Passarini, armato di doppietta e munito di bicicletta. In
seguito Passarini divenne dipendente dell’Istituto di Vigilanza
Agro Pontino di Latina, fondato dall’ex colonnello dei carabinieri Oliva. Verso la fine degli
Anni ’50 le cose non andavano
molto bene per la Cooperativa.
Iniziarono le prime vendite: dapprima il lastrico solare dell’edificio di via degli Aranci, acquistato da Domenico Ferronato e
dal dottor Francesco Robba,
per anni non portato a termine e
utilizzato dai ragazzi per vedere
d’estate i film del cinema Arena
Paradiso. Ceduto successivamente alla Buitoni fu ultimato
dalla stessa società per utilizzarlo come abitazioni dei propri
Bagaglia Giuseppe1898 (2610 Valle Lata)*, Billi Domenico1919
(2684 Riserva Nuova) Bonato Giovanni1886 (2620 Nettunense
Campo di Carne), Bordignon Ernesto1882 (2556 Isole), Camporesi
Giovanni1913 (2685 Riserva Nuova), Capaldo Domenico1887
(2703 Fossignano), Caramelli Edoardo1895 (2702 Valle Lata), Clazzer Giovanni1906 (2787 Casa Lazzara), Clementini Luigi1895 (2603
Valle Lata), Colognesi Lino 1899 (2690 Riserva Nuova), Constantin
Angelo 1909 (2597 Via Delle Valli), Cremonini Vincenzo, 1899
(2700 Valle Lata), Ferrari Ottavio l910 (2589 Bosco Toscanini), Ferraro Luigi 1916, ragioniere (99 anni vivente), Fiorini Guerrino1915
(2498 Carano Cisterna), Foletto “Titta” G.Battista 1906 (2633 Genio
Civile), Ghelli Teseo1890 (2639 Pantanelle), Giraldi Lino 1914
(2631 Campo Di Carne), Grassi “Puppo” Volturno 1908, Lezziero
Luigi1887 (2632 Genio Civile), Marchetto Angelo 1889 (2627 Ferrovia –Buon Riposo), Nalesso Narciso1912 (2601 Riseva Nuova),
Nardin Giuseppe 1912 (2629 fratello di Pietro, sposa Piva Pierina,
Nardin Pietro 1896 (2629 Genio Civile) padre di Annelide sposa di
Antonio Lezziero, Pistolin Oreste 1916, figlio di Eugenio (2604
Valle Lata), Ridolfi Giuseppe (Zi Peppe) 1885 (2641 via della Stazione), Saragoni Domenico 1894 (2692 Tronco), Saragoni Oreste
1920, figlio di Domenico (2692 Tronco),Toffoli Guglielmo 1912
figlio di Giuseppe (2596 Valli), Tomasetto Antonio1881 (2622 Nettunense Campo di Carne), Tucciarelli Antonio1920 di Rinaldo (2688
Buon Riposo), Tucciarelli Rinaldo1888 (2688 Buon Riposo), Zanotti Domenico 1905 (2600 Valli)
*(Numero podere e zona di Aprilia, by carta B.Tofani)
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 4
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
L’Associazione di genitori con figli diversamente abili ha organizzato una grande serata di beneficenza
“IL SENSO DELLA VITA”
221 partecipanti all’evento organizzato presso il Casale “La Coccinella”, in sinergia con
la fondazione “Come noi” e le associazioni “Care for life” e “ARTOI”.
di Veronica Alessandrini
Un altro grande successo per
l’annuale cena di beneficienza
organizzata dall’associazione
“Il senso della vita”, promotrice
dell’evento, in collaborazione
con la fondazione “Come Noi”.
Ad appoggiare l’iniziativa, che
si è svolta presso il casale “La
Integrate), attiva a livello nazionale, che si occupa dello studio, ricerca
ed applicazione di trattamenti
oncologici attraverso l’uso integrato di più opzioni terapeutiche. Anche quest’edizione, in
linea con le precedenti, ha registrato un boom di presenze: 221
partecipanti, per 21 tavoli alle-
dr. Marina Aimati
Coccinella” (sito in via dei Cinque Archi) lo scorso 12 settembre, anche l’associazione “Care
for life”, presentata in via ufficiale durante la cena dello scorso anno e avente l’obiettivo di
fornire assistenza ai malati
oncologici e alle loro famiglie,
e la “nuova arrivata”: l’associazione ARTOI (Associazione
Ricerca Terapie Oncologiche
stiti in quello che è sicuramente
un punto di riferimento della
ristorazione sul nostro territorio. La dottoressa Marina Aimati, presidente dell’associazione
“Il senso della vita”, si è detta
pienamente soddisfatta della
serata, che ha coordinato insieme al marito dottor Claudio
Farinelli, trascorsa all’insegna
del divertimento e del buon
dr. A. Del Buono, A. Protano, dr. M. Aimati,
dr. A. Castrillo, dr. M. Caporossi
cibo, in un ambiente raffinato
ma famigliare allo stesso
tempo. Ad allietare gli invitati,
infatti, ci ha pensato il buon
cibo preparato dallo chef Leonardo Salesi e da sua moglie
Daniela Alessi, proprietari de
“La Coccinella”, assieme alla
ricca tombolata di beneficienza,
organizzata con i bei premi
messi in palio grazie al contributo di chi ha voluto regalarli
all’Associazione. La lista di
coloro che hanno partecipato
alla serata è molto lunga e
variegata. Come ci ha infatti
raccontato la dottoressa Aimati
a margine della cena: «Abbia- cano poi i medici generali del
mo diversi partner istituzionali, territorio, di cui abbiamo bisocome la Asl di Latina. Ci affian- gno per percorrere questa strada
difficoltosa, nonché gli impren-
ditori, che fanno beneficienza e
ci sono vicini dagli inizi. Preziosa è anche la collaborazione
degli avvocati». Per le ASL
locali erano presenti: il direttore
generale ASL Latina dottor
Michele Caporossi; il direttore
del distretto 1 Aprilia Cisterna
della ASL di Latina dottor.
Belardino rossi; il dottor Francesco Ribatti (ASL di Aprilia);
il dottor Giampaolo Spinelli
(ASL Aprilia) membro dell’associazione Care for Life. Come
rappresentanti della clinica
Villa Silvana hanno partecipato
il dottor Nicola Pellegrini e il
dottor Siro Simeoni Villa. Per
l’associazione “ARTOI” erano
presenti: il presidente professor
Massimo Bonucci ; il vicepresi-
dente dottor Andrea del Buono;
il dottor. Giuseppe di Fede.
L’associazione “Come noi” ha
visto presenti: il presidente Gio-
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vanni Annino, Ettore Coser,
Amerigo Protano e Pietro Giorgi. Per l’associazione Care for
Life, oltre al dottor Giampaolo
Spinelli, ha partecipato il presidente dottor Arturo Castrillo,
medico palliativista dell’Hospice di Villa Silvana. L’evento ha
visto la partecipazione di numerosi imprenditori locali. A portare i saluti dell’Amministrazione è stata l’assessore ai Servizi
Sociali Eva Torselli. La serata,
oltre ad essere un evento convi-
viale, è stata anche un’occasione per fare il punto della situazione sulle attività svolte dal
“Senso della Vita”, che ha illustrato i programmi svolti, quelli
che verranno ripetuti, nonché le
iniziative
completamente
nuove. Tra i programmi realiz-
zati, che vedranno una nuova
edizione, spiccano il progetto di
cucina “Nonna Papera”, che
mira ad insegnare l’arte culinaria ai ragazzi disabili, il progetto teatrale realizzato presso i
locali di Villa Silvana, e quello
della fisioterapia domiciliare.
Tra i programmi annunciati per
l’annualità 2015/2016: formare
ed Informare;
fisioterapia
domiciliare; incontri informativi su Nutrizione e disabilità;
incontri sul tema “Sessualità
nella disabilità”; sportello USL
sulla disabilità. In particolare,
va sottolineato il progetto che
verrà portato avanti con
ARTOI, che prevede una scuola
di cucina pensata ad hoc per
insegnare ai partecipanti come
cucinare riducendo l’uso di proteine animali. Tra gli argomenti
che si affronteranno durante il
corso, che si svolgerà presso
“La Coccinella” con lo chef
Salesi e la moglie Alessi (bravissima nella difficile arte della
preparazione dei dolci): nutrizione e disabilità; nutrizione e
oncologia; nutrizione e patologie neurologiche; nutrizione e
diabete ed altre malattie cronico
degenerative; nutrizione artificiale. Durante l’evento, poi,
l’associazione “Come Noi” ha
presentato l’importantissimo
progetto per la mensa dei poveri di Aprilia, approvato dalla
giunta comunale con delibera n.
181 del 1 luglio 2015. Il progetto prevede la realizzazione di
una struttura di 500 mq in grado
di ospitare un banco alimentare
e una mensa per la preparazione
e la somministrazione dei cibi.
L’Associazione ha avviato l’iter
di realizzazione per iniziare i
lavori. I singoli beni materiali
necessari alla realizzazione,
saranno suddivisi in “piccoli
lotti” per permettere la massima
partecipazione della comunità
locale alla realizzazione dell’opera. Sarà possibile effettuare
donazioni: in denaro; in beni;
in prestazioni professionali.
Foto di Gianfranco Compagno
pagina 5
dr. N. Pellegrini e sig.ra, dr. M. Aimati, dr. F. Ribatti
PER SOSTENERE L’OPERATO DELLE ASSOCIAZIONI
È possibile effettuare una donazione volontaria con bonifico
bancario, oppure tramite il 5x1000 dell’Irpef indicando il
codice fiscale dell’associazione prescelta. Riportiamo le ccordinate per chiunque fosse interessato a dare il proprio contributo.
“IL SENSO DELLA VITA”: presidente Marina Aimati 349.69.03.152; sito internet www.ilsensodellavita.org; email
associazione [email protected]; donazioni 5x1000 codice fiscale: 10282311009; coordinate bancarie: Banca di Credito
Cooperativo IBAN IT62C0869339300000000312257.
“FONDAZIONE COME NOI”: presidente Giovanni Annino 338.44.32.428; sito internet
http://fondazionecomenoionlus.org/;
email
fondazione
[email protected]; donazioni 5x1000 codice
fiscale: 91114140592; coordinate bancarie: Banca Popolare dell’Emilia
Romagna IBAN IT70V0538773920000001084997.
“CARE FOR LIFE ONLUS”: presidente Arturo Castrillo 333.18.73.573 - info:@careforlife.it-www.careforlife.it. Donazioni 5x1000 codice fiscale: Codice fiscale 91130440596; Banca
Popolare dell’Emilia Romagna agenzia 1, via Grecia, Aprilia.
IBAN:IT54E0538773922000002159206 –
“ASSOCIAZIONE ARTOI”- Diventa socio per l’anno in corso
(2015) Versamento su c.c. presso Banca Monte dei Paschi di
Siena Ag. 16-Roma-Cod. IBAN: IT 67 H 01030 03216
000002080449, indicando nella causale “quota associativa
ARTOI anno 2015”. http://www.artoi.it/sostienici/
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24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Intervista in esclusiva al sindaco Antonio Terra che sarà il presidente del nuovo organismo. Sulle intimidazioni ad amministratori:
“Non nascondo che probabilmente alcune questioni possano essere state traumatiche per qualcuno”
APRILIA - UN OSSERVATORIO STUDIERÀ IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA IN CITTÀ
Il 10 settembre il Consiglio comunale ha approvato il regolamento all’unanimità. Possibile incremento di sei agenti della Polizia Locale
di Riccardo Toffoli
Approvato il Regolamento, l’osservatorio sulla legalità e sicurezza è ora una realtà apriliana.
Il Consiglio comunale, lo scorso
10 settembre, ha discusso e votato all’unanimità l’istituzione
dell’osservatorio che permetterà
di monitorare il territorio. Il
regolamento passa in Consiglio
dopo che la Prefettura di Latina
lo scorso 23 luglio, aveva inviato dei rilievi sulla bozza su cui
tutti i consiglieri stavano lavorando. Abbiamo voluto fare
qualche domanda per saperne di
più, al sindaco Antonio Terra
che presiederà il neonato osservatorio
sulla
sicurezza.
Sindaco, facciamo capire subito di cosa si tratta?
“E’ uno strumento in più per
monitorare il problema generale
della sicurezza. La sicurezza va
definita su vari livelli. L’ho detto
in Consiglio comunale, lo utilizzeremo in generale, sempre in
relazione alle forze che entreranno nell’osservatorio e verificheremo se potrà funzionare”.
Di cosa si occuperà?
“L’obiettivo principale è il
monitoraggio sulla sicurezza del
nostro territorio che va dalle
cose minime ai segnali maggiormente preoccupanti. Quando
parlo di cose minime, parlo di
vicende che affrontiamo tutti i
giorni e vanno dalla sicurezza
nei quartieri. Tratterà in particolare degli aspetti che toccano più
ai nostri cittadini: i furti, la
droga, la gestione delle aree
pubbliche. Poi c’è la sicurezza
nelle scuole o davanti alle scuole. Con questo strumento contiamo di mettere in piedi tutti quegli indicatori che ci consentiranno di capire certi fenomeni, se
esistono e come poter intervenire”.
L’osservatorio quali strumenti
metterà in campo?
“Il monitoraggio si costruirà su
una serie di elementi come
segnalazioni, sopralluoghi che
saranno utilizzati a vari livelli
per mettere in moto processi che
possiamo gestire come ammini-
strazione con regole e regolamenti, con i Vigili Urbani e poi,
sempre più in alto, con le Forze
dell’Ordine”.
Quindi l’osservatorio è uno
strumento politico e la forza di
cui si avvale principalmente è
la Polizia Municipale?
“E’ uno strumento politicoamministrativo. Sì, la Polizia
Municipale è il braccio operativo dell’amministrazione comu-
impegnarsi tanto senza prendere nulla? Ci sono dirigenti
scolastici disponibili?
“Questo lo scopriremo. Questo
osservatorio è stato ampiamente
discusso, ed è stato approvato
all’unanimità. Verificheremo se
sul campo se tutti i componenti
parteciperanno. Quello che registriamo come amministrazione,
è che c’è la massima partecipazione e sensibilità su questo
quali all’assessore al bilancio
che si è anche dimesso. Su questi fenomeni non c’è stata una
risposta ufficiale da parte
degli organi inquirenti. Come
l’osservatorio può intervenire
su questi fatti?
“Per prima cosa bisognerebbe
capire quale orientamento hanno
questi fatti. E’ una cosa non
semplice. Come amministrazione ci siamo messi a disposizio-
nale. Grazie alla Polizia Municipale abbiamo gestito fenomeni
complessi. Parlo ad esempio del
contrasto alla prostituzione, dell’inquinamento ambientale, dell’abusivismo edilizio. Quando
andiamo su livelli che non ci
riguardano direttamente, noi
siamo comunque tenuti a riportare e denunciare eventualmente”.
Una critica che è stata fatta, è
che l’osservatorio è composto
da tanti membri. Addirittura
due dirigenti scolastici apriliani. Le sedute sono gratuite.
Ecco la domanda appare semplice: chi sarà disposto ad
argomento. C’è un osservatorio
di fatto già in questa città perché
interagiamo con le scuole, i
comitati e le associazioni su tutti
i problemi. Oggi ad esempio ho
fatto un sopralluogo con il comitato di Fossignano per mettere in
campo una serie di iniziative
sull’ambiente e ho trovato una
massima collaborazione. Questo
nuovo organo affinerà questi
aspetti molto di più. Ci permetterà di avere elementi maggiori”.
L’osservatorio nasce a seguito
di una serie di intimidazioni
avvenuti a politici e dirigenti
di questo Comune o di aziende
municipalizzate. L’ultimo dei
ne, abbiamo aperto le porte alle
indagini dicendo anche apertamente le vicende, chiamiamole
anomale, che abbiamo registrato
come amministrazione. Ora non
so a che punto sono arrivate le
indagini e se ci sono degli elementi. Uno degli aspetti fondamentali, che stiamo curando
attentamente, è quello di gestire
le vicende amministrative con la
massima trasparenza possibile e
soprattutto con la massima correttezza delle procedure d’appalto, d’affidamento e del rilascio
delle concessioni. Abbiamo fatto
il massimo sforzo e quest’amministrazione sta seguendo tutte le
leggi in materia. Non nascondo
che probabilmente alcune questioni possano essere state traumatiche per qualcuno penso”.
Lei quando è stato ascoltato
nella commissione parlamentare sul fenomeno delle intimidazioni, ha fatto degli esempi.
Si riferisce a quelli?
“Ho sempre detto che abbiamo
trovato situazioni che non stavano nei canoni normali della giusta amministrazione. L’abbiamo
puntualmente attenzionato alle
forze dell’ordine facendo anche
delle denunce. In qualche settore
abbiamo trovato qualche problema e lo abbiamo aggredito in un
certo modo. Abbiamo rilevato
anche aspetti minori, ma non di
secondaria importanza”.
Quanto inciderà su questo
l’osservatorio?
“L’osservatorio, mi auguro che
su questo inciderà poco perché
significherà che l’amministrazione ha messo in campo tutte le
azioni necessarie. Stiamo cercando di governare l’assetto di
questo territorio con la massima
trasparenza e attenzione. Tutto
quello che verrà in più, lo metteremo in atto se compete a noi”.
Per la sicurezza dei cittadini, a
breve arriverà un aumento
dell’organico dei Carabinieri
del Reparto territoriale di
Aprilia. Ma il Comune ha
anche la Polizia Municipale.
C’è la possibilità di assumere
nuovo personale? La Municipale ha pochi agenti per coprire un territorio così vasto e
problematico.
“Abbiamo già fatto scorrere una
vecchia graduatoria per assumere due nuovi elementi. Fino al
2017, l’unica possibilità che ci è
data dalle leggi di poter assumere nuovo personale, è la Polizia
Provinciale”.
Cioè?
“La Polizia Provinciale sarà dismessa e gli uomini saranno
assorbiti dalla Polizia Locale dei
Comuni. Non conosco le modalità di ripartizione, ma posso
garantire che Aprilia cercherà di
assorbire almeno cinque o sei
agenti”.
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Giovedì 17 settembre la nuova apertura dei punti vendita rinnovati di via Grazia Deledda e via degli Oleandri
APRILIA - INAUGURATI I SUPERMERCATI CICCOTTI - CARREFOUR
La Famiglia con esperienza di 65 anni nel settore alimentare incontra il colosso della distribuzione
Novità assoluta per Aprilia l’apertura dalle 8.00 alle 24.00 tutti i giorni, domenica compresa
di Luigi Cirillo
e Gianfranco Compagno
Supermercati Ciccotti-Carrefour, l’incontro tra la tradizione
della Famiglia apriliana nel settore alimentare, con un’esperienza di 65 anni e un colosso
della distribuzione, un’accoppiata vincente. “Qualità, Convenienza e Servizio”, sono le paro-
le guida che si è imposto il
management. Giovedì 17 settembre alle 9.30, il nuovo
supermercato rinnovato di via
Deledda è stato presentato alla
stampa. A fare da guida i fratelli,
Giancarlo e Stefano Ciccotti,
che hanno proseguito nell’azienda creata dal padre Achille,
deceduto nel 2003, e il capo area
di Carrefour Market Giuseppe
Vito.
Dunque l’imprescindibile maestranza di chi ha varcato gli anni
seguendo tradizione, costanza e
qualità, al servizio e in collaborazione con uno dei marchi top
della grande distribuzione organizzata europea che porta nei
carrelli dei cittadini l’avanguardia e soprattutto la sicurezza di
una spesa che non può disattendere i bisogni e le esigenze di
tutti. Puntualissima l’apertura al
pubblico prevista alle 10:30, con
i clienti che premevano alla
porta. La presentazione alla
stampa è stata anticipata di un’ora, accompagnati dal capo area
Carrefour Market Giuseppe Vito
e dai fratelli Ciccotti. Tra pane,
pasta, carne, pesce, verdura,
frutta, salumi, formaggi e bevande, quello che salta sicuramente
all’occhio è il grande assortimento di prodotti Terre d’Italia,
BIO, NO GLUTEN, ai quali
negli ultimi anni il cliente sta
ponendo sempre più una partico-
lare attenzione, che sia per una
questione di stile di vita e attenzione alla natura piuttosto che
un’esigenza personale, e per i
quali il colosso francese si
mostra in una posizione di eccellenza. Uno dei primi aspetti per i
quali ci viene mostrato come
Carrefour sia stato attento alle
tradizioni locali e quelli della
Famiglia Ciccotti è la particolare
Enoteca, dove è presente un
ricercato assortimento di vini e
anche birre artigianali che contraddistinguono sicuramente la
tavola laziale. Non mancano
ovviamente specialità nazionali
che arrivano dall’alta gastronomia italiana, dalle marmellate
alla cioccolata, per finire poi con
la grande distribuzione che si
fonde con i tipici prodotti venduti da Ciccotti, intervallati da
offerte e sconti speciali che ven-
gono incontro a tutti coloro che
hanno una particolare attenzione
al prezzo. I prodotti “Terre di
Italia” rappresentano poi un
altro fiore all’occhiello dei
nuovi Carrefour ad Aprilia, prodotti tipici di ogni regione d’Italia, selezionati e di qualità, proprio per soddisfare ogni tipo di
gusto e preferenza. Il banco
gastronomia esprime in pieno la
tradizione della Famiglia Ciccotti che si fonde con l’importante contributo apportato dai
prodotti Carrefour, con l’immancabile servizio dell’addetto
al banco sempre pronto a consigliare e a proporre i migliori
prodotti del momento. D’altro
canto, è stata data altresì una
particolare importanza a quei
clienti che magari vanno di fretta e hanno bisogno di prendere
velocemente ciò che serve per
poi andare via. Per questo motivo vi si trova un “open space”
dedicato proprio a questo tipo di
cliente, quello “attento al
tempo” oltre che al prezzo. Ed è
proprio in merito al tempo che
Giuseppe Vito ha sottolineato
l’impegno di Carrefour-Ciccotti
di lasciare aperto il punto vendita di via Deledda sino alla mezzanotte, 7 giorni su 7. Una scelta coraggiosa, la definisce Vito,
in una realtà come quella di
Aprilia, che verrà sostenuta e
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appoggiata allo scopo di garantire un servizio davvero eccezionale. La visita al nuovo Carrefour-Ciccotti si è conclusa con la
conferenza stampa, nella quale
ancora una volta il capo area ha
voluto sottolineare l’esperienza
ormai ultra ventennale del franchising di origine francese che
tera alla Famiglia Ciccotti esprime la sua più profonda soddisfazione nel dare loro il benvenuto
nell’azienda che, sottolinea, da
oggi può vantare un nuovo
apporto di elevata professionalità. Carrefour Italia, si legge,
crede molto nello sviluppo in
franchising perché permette di
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sono certo che realizzeremo per
lungo tempo una costruttiva e
duratura reciproca collaborazione. Durante l’incontro con la
stampa i fratelli Ciccotti spiegano del perché fra tanti si è scelto
proprio Carrefour. Per una grande organizzazione, spiegano,
competitività e un concetto elevato di qualità nella grande distribuzione, abbracciando con
scelte coraggiose i futuri progetti del colosso della GDO (Grande Distribuzione OrganizzaCiccotti con le loro rispettive
famiglie e i dirigenti Carrefour
c’era mamma Carmela, vedova
di Achille Ciccotti, in questo
caso, l’onore del taglio è toccato
a lei, presente quotidianamente
da oltre 40 anni.
Foto di Gianfranco Compagno
L’APERTURA
È STATA
DEDICATA A
PAPÀ ACHILLE
viene a contatto e si fonde con la
realtà consolidata e storica dei
supermercati apriliani Ciccotti.
Una nuova realtà, dunque, che
raccoglie gli auguri di Maurizio
Nicolello presidente del gruppo
Carrefour e della Federdistribuzione Franchising che in una let-
coniugare i vantaggi offerti da
una grande azienda con l’imprenditorialità, la creatività, la
sensibilità e la profonda conoscenza del mercato locale che il
franchisee garantisce. Sono
molto orgoglioso di potervi
annoverare fra i nostri partner e
ta). Il momento dedicato alla
stampa si è concluso dopo l’apertura al pubblico, davanti ad
una grande torta, come si fa per i
compleanni tagliata dai fratelli
Ciccotti, che non senza commo-
zione sono riusciti a pronunciare
poche “Questa apertura è dedicata a nostro padre”. Il momento
augurale è proseguito presso storico punto vendita di via degli
Oleandri, ad attendere i fratelli
“In questo momento vogliamo ricordare nostro padre
Achille, un esempio da
seguire, che ci portiamo dentro ogni giorno. È stato il
punto di riferimento per noi,
sia nel campo lavorativo che
affettivo. Quando siamo cresciuti ci ha donato tutto il suo
sacrificio di una vita e tra noi
non c’è mai stato uno scontro
di natura generazionale. È
stato un bravo padre”. Un
pensiero va anche a nostra
madre, una donna di grande
umanità e personalità”.
Stefano e Giancarlo Ciccotti
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Il ricordo in occasione dell’inaugurazione dei rinnovati punti vendita e della partenership con Carrefour
ACHILLE CICCOTTI È STATO UN PIONIERE
DEL SETTORE ALIMENTARE AD APRILIA
Uno spaccato di storia del dopoguerra. Gli anni difficili del ’50 e ‘60
“Questa apertura è dedicata a nostro padre”, ha detto Giancarlo Ciccotti a nome di tutta la Famiglia
di Gianfranco Compagno
“Questa apertura è dedicata a nostro
padre”, dice Giancarlo Ciccotti a nome di
tutta la Famiglia. I volti dei fratelli Giancarlo e Stefano erano tirati, a stento hanno
nascosco la commozione, l’emotività del
Achille con garzone di bottega
Benito Curzola
momento c’era tutta, mentre, affiancati
dai familiari, le loro mani, con una stretta
fraterna, affondavano il coltello nella
torta augurale del nuovo ciclo dell’azienda di Famiglia. Giovedì 17 settembre l’a-
pertura dei punti vendita rinnovati è stata
dedicata ad Achille Ciccotti, scomparso
12 anni fa, a 75 anni, ancora in piena attività. La storia dei supermercati iniziò con
Achille Ciccotti. Originario di Anagni, in
provincia di Frosinone, dove era nato il
27 ottobre 1928, suo padre faceva il fattore, la madre lavorava nella grande azienda di famiglia. A soli 16 anni, nel 1944 (il
fronte della guerra era appena passato,
Roma fu liberata il 4 giugno), iniziò la
sua attività come garzone nel settore della
vendita di prodotti alimentari, presso il
negozio dello zio materno Giuseppe Silvestri a Cecchina. Dopo aver assolto l’obbligo di leva a Brescia (1950), fu di
nuovo lo zio Giuseppe a spingerlo a mettersi in proprio. Achille ne parlava sempre
e molto bene di questo zio, al bar durante
la pausa caffè, prima dell’apertura pomeridiana del negozio. Nel 1951iniziò l’attività in proprio. Il 10 dicembre prese in
gestione il piccolo negozietto di solo 30
metri quadrati in Largo Marconi al civico
28, di fronte la biblioteca comunale, da
molti anni c’è un’attività di bar. La licenza commerciale era la numero 3, rilasciata dal Comune di Aprilia a Michelangelo
Pasqualone ( il mitico infermiere della
squadra degli sminatori), poi dipendente
Simmenthal . “A quell’epoca – ci raccontò (2003) la moglie di Achille, da poco
vedova, Carmela Diana- Aprilia era in
crescita, il mercato era ancora vergine”.
Voglio ricordare che lo stabilimento Simmenthal di Aprilia aveva iniziato l’attività il 25 giugno 1951. Due anni dopo Ciccotti acquistò l’attività. Fece il pendolare
tra Cecchina - Aprilia, con una vecchia
vespa per tutto il tempo. La mattina presto prendeva il pane dal forno dello zio e
Via Marconi,19
lo portava al negozio di Aprilia. Aveva
anche un garzone (Benito Curzola). Nel
1953 il negozio venne trasferito un centinaio di metri più avanti, stesso lato marciapiede, al civico 19, di via Marconi di
circa 100 metri quadrati, sull’ingresso
vetrina del nuovo spiccava l’insegna
“Drogheria” (vedi fotto addobbata per
Natale) e un’altra insegna al neon a bandiera “Alimentari - Achille”. Con lui collaborava il fratello più giovane Eugenio,
ma soprattutto arrivò Carmela Diana (17
anni), “La Signora Ciccotti” per antonomasia, che sposerà l’anno successivo, il
19 aprile 1954. Dal loro matrimonio nacquero i gemelli Giancarlo e Stefano
Achille CIccotti
(1959), che riceveranno il testimone dal
padre Achille e Rita (1964), anch’essa
commerciante nel settore della moda. Nel
1963, il 19 aprile, dieci anni dopo il negozio si trasferì al civico 20 di via Marconi,
proprio di fronte. Furono assunti due
commessi. “Gli anni cinquanta e sessanta non erano tutte rose e fiori ci disse la
signora Ciccotti- I soldi non c’erano e si
comprava solamente ciò che era strettamente necessario. Gli agricoltori pagavano a raccolto del grano avvenuto o quando ricevevano i risarcimenti dei danni di
guerra. Il conto della spesa a debito veniva registrato, rigorosamente con il lapis
(matita che il droghiere “incastrava” sull’orecchio per comodità), su un libretto
nero, con pagine bordate di rosso, a conto
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estinto si cancellava il tutto (da qui l’espressione “sei nel libro nero”) per risparmiare la carta. Alcuni rilasciavano cambiali che noi le giravamo ai fornitori. Si
faceva affidamento sulla parola, la gente
era precisa e, tutto sommato, era meglio
così”. I generi più consumati erano : conserva di pomodoro, lardo, olio, pane di
Cecchina, mortadella, riso e caffè. “La
gente comprava poco, e quel poco era
vitale. I prodotti si vendevano per la maggior parte sfusi, di modo che le persone
Via Marconi,19
potevano rifornirsi della quantità che serviva loro. Non si comprava più di 100
lire di olio di solito che equivalevano a
poco meno di un quarto di litro. Il prosciutto era un lusso, le salsicce solamente
d’inverno, la pasta e lo zucchero si vendevano sfusi, e il prosciutto cotto non esisteva ancora. Per noi era dura pure per gli
orari. Achille si alzava tutte le mattine
alle quattro per andare a Cecchina a comprare il pane fresco che poi vendeva nel
tragitto per arrivare al negozio. Io intanto
nire. È un impresa, se vogliamo definirla
così, di interesse sociale”. Il 13 agosto
2001 fu rinnovato il punto vendita di via
degli Oleandri e divento: “Ciccotti-Le
Freschezze”.Nell’agosto 2003 il supermercato di Grazia Deledda fu ampliato,
aumentando la superficie a 1.500 metri
quadrati. Il 17 settembre 2015 si rinnovano entrambi i punti vendita, al colore
verde dell’insegna Ciccotti, si è aggiunto
il rosso al franchisor Carrefour Market,
con il bianco delle scritte è stato raffigurato così il Tricolore. Achille Ciccotti si è
spento sabato 15 febbraio 2003 a Roma,
presso la Casa di Cura Pio XI. I funerali
in San Michele lunedì 17 febbraio. La
famiglia ha dispensato dai fiori, ma ha
raccolto offerte (€2.115) girate all’Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro. Achille Ciccotti si è spento a 75 anni,
dopo aver gestito il suo negozio di “AliVia Marconi 20
aprivo le serrande alle 6. Si chiudeva alle
13, un po’ di pulizie al locale, riapertura
alle 16 fino alle 20. Non c’era il riposo
settimanale, mentre la domenica mattina
eravamo aperti”. L’azienda cresce, nel
1973 la vecchia classica “Alimentari Salsamenteria - Drogheria” si trasforma
in Supermercato Ciccotti, la nuova sede è
in via Oleandri 20, angolo via degli Olivi,
in un locale di circa 400 mq. Ormai sede
storica da 42 anni. I dipendenti diventano
cinque. L’apertura che coincideva con il
20esimo anniversario dall’apertura di via
Marconi fu pubblicizzata con un volantino dove proponeva offerte eccezionali:
“In occasione del ventesimo anniversario
dell’attività commerciale in Aprilia,
Achille Ciccotti apre giovedì 19 aprile
alle ore 8.00 il supermercato in Via degli
Oleandri n. 20 con strepitose offerte speciali” e dopo aver citato alcuni prezzi tra
i quali i famosi biscotti Nipiol Buitoni
che si vendevano a 235 lire, la pasta
Barilla 500g a 110 lire, i conosciuti pelati
Vivì 1,2 kg a 200 lire, concludeva: “ai
bambini accompagnati palloncini colorati
in omaggio”. Sarebbe interessante fare il
paragone con i prezzi di oggi.
Dopo gli studi entrano in azienda con
ruolo manageriale i figli Giancarlo e Ste-
13.7.1996 - Achille Ciccotti negozio di Via Oleandri
fano. 12 dicembre 1990 venne aperto il
nuovo supermercato in via Grazia Deledda, di circa 1000 mq. “L’apertura è stata
necessaria – ci raccontò Stefano Ciccotti
(2003)- a causa della crescita del settore.
Il locale in Via degli Oleandri l’abbiamo
mantenuto perché crediamo che le persone anziane, o comunque, tutti gli abitanti
del centro urbano debbano avere un negozio vicino alle loro case per potersi rifor-
mentari” per oltre 50 anni. Il testimone lo
ha lasciato in buone mani ai figli Giancarlo e Stefano. Il vuoto che ha lasciato
nel negozio di via Oleandri è stato riempito con la presenza quotidiana della
signora Carmela.
Foto d’epoca per gentile concessione
della Famiglia Ciccotti
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Il 14 e il 15 settembre è suonata la campanella per gli istituti scolastici apriliani
“SONO ORGOGLIOSA DELLA MIA SCUOLA”
Intervista a tutto campo all’assessore alla pubblica istruzione Francesca Barbaliscia. Dal 2016
partiranno i lavori alla Menotti Garibaldi. Pronto anche il progetto della nuova scuola Gramsci
di Riccardo Toffoli
Assessore, il 14 e il 15 settembre è suonata la prima campanella del nuovo
anno scolastico. Come l’anno scorso, lei
ha voluto partecipare all’accoglienza in
tutte le scuole. Perché?
“Amo i bambini e mi piace il mondo del
giovani. Mi piace condividere con loro le
belle esperienze come i piccoli problemi
da risolvere. Mi è parso opportuno essere
presente al momento dell’apertura dell’anno scolastico. Un po’ come se fossi la
loro mamma o la loro zia e augurare loro
un buon inizio di anno scolastico. Ho
visto che sono rimasti piacevolmente colpiti i bambini, gli insegnanti e i dirigenti
che mi hanno ringraziato per questo. In
questo modo la nostra attività è stimolante. È il confronto che ci aiuta a migliorare il servizio”.
In questo giro iniziale per le scuole di
Aprilia, c’è qualcosa che l’ha colpita
maggiormente?
“L’entusiasmo del primo giorno, sicuramente. C’è qualcuno che piange per carità. Dopo aver passato un periodo lungo
con i genitori, il distacco è un po’ sofferente. Però poi ho visto i sorrisi di tutti i
bambini per aver incontrato nuovamente i
propri compagni di classe che da tanto
tempo non avevano più visto, raccontarsi
le esperienze dell’estate. Secondo me
hanno avuto anche nostalgia degli insegnanti. L’accoglienza è stata un bell’impatto da tutte e due le parti”.
Aprilia in tutti questi anni ha sofferto
della scarsa manutenzione degli istituti
scolastici. Fino a qualche anno fa, non
se ne faceva e molte scuole stavano letteralmente cadendo a pezzi. Ora c’è
stata un’inversione di tendenza, ma
ancora il lavoro non è finito. Quali sono
ivostri impegni?
“La Deledda è stata l’ultima in ordine di
tempo, sulla quale ci sono stati interventi
consistenti anche se manca ancora qualche rifinitura sul recinto esterno. L’amministrazione ha riversato molta attenzione
sulla scuola sia dal punto di vista didattico sia strutturale. Aprilia è un territorio
molto vasto e sul territorio ci sono una
ventina di fabbricati adibiti a scuola. E’
difficile poter star dietro a tutto, ma
facendo una programmazione e ascoltando le esigenze, in questi tre anni di amministrazione, sono stati fatti dei bellissimi
progressi. In molti casi abbiamo vinto dei
bandi regionali o comunitari, in altri casi
abbiamo stanziato fondi comunali. Ricordo le ristrutturazioni della Pascoli, Montegrappa, Deledda, Vallelata e il nuovo
comprensivo di via Amburgo: tutte realtà
adesso sicure e che strutturalmente funzionano. Il prossimo anno dovranno partire i cantieri della scuola Menotti Garibaldi per il finanziamento regionale di
900 mila euro. La previsione è del 2016.
Si metterà in sicurezza la scuola, sarà
fornito degli arredi scolastici. Nel frattempo abbiamo adottato anche il regolamento in Consiglio comunale per la fruizione del servizio. È un atto propedeutico
per il funzionamento. Gli uffici stanno
lavorando per confezionare il bando per
l’affidamento del servizio ad una cooperativa o società che ha le qualifiche della
gestione. Una volta ultimata la gara, si
potrà procedere con le domande. Penso
che entro gennaio i bambini potranno
ripristinata l’area biblioteca, l’aula magna
sarà riqualificata e verranno messi in
campo una serie di interventi per eliminare le infiltrazioni dell’acqua, i servizi
igienici saranno rifatti. Una soddisfazione
dell’amministrazione di cui va fiera.
Sempre con fondi regionali, costruiremo
inoltre, la palestra in tensostruttura in
zona Leda che è parte dell’offerta formativa della scuola media”.
Alcuni anni fa, il Comune non aveva
neanche i soldi dell’arredo ed è capitato che nei primi giorni di scuola i bambini erano rimasti sprovvisti persino
dei banchi. Non capiteranno più episodi del genere?
“Sicuramente no. Ripeto c’è una grande
attenzione dell’amministrazione sulla
scuola”.
Quest’anno ci sarà anche un’altra
novità per Aprilia: il primo asilo nido
comunale. Quando aprirà?
“L’asilo, che è di fronte al Giardino dei
Sorrisi, è ultimato nella costruzione ed è
entrare nell’asilo. Tempo delle gare permettendo”.
Oltre a tutte le manutenzioni straordinarie, voi avete deciso di costruire il
nuovo edificio della scuola Gramsci.
Infatti la secondaria di primo grado è
ora in affitto presso i locali di via
Marco Aurelio. Che novità ci sono?
Quanto tempo ci vorrà perché i bambini possano frequentare il nuovo edificio?
“il progetto è stato redatto. Con la preside
abbiamo visto alcune osservazioni che lei
stessa ha voluto apportare per perfezionare la futura costruzione. Dovremo andare
a gara per la progettazione. L’intenzione
dell’amministrazione è di galoppare. È un
altro obiettivo che porta passione”.
È l’ultima scuola, di una certa consistenza, che sta ancora in affitto?
“Ci sono altre piccole realtà scolastiche
ma è l’ultima che è sede di comprensivo
e che è attualmente ancora in affitto.
Campoleone è una scuola numericamente
grande ed è ancora in affitto”.
Per la scuola di Campoleone avete dei
progetti?
“Negli anni passati c’era l’intenzione di
trasferire i bambini in territorio di Lanuvio, ma questa ipotesi non ha avuto seguito. Quindi per ora, rimarrà così”.
Quest’anno scolastico si apre con la
Buona Scuola di Renzi. Cosa pensa a
riguardo?
“E’ un argomento su cui ci sarebbe molto
da dire. Penso che doveva arrivare il
momento di una riforma per la scuola.
Proprio ieri visitando una scuola del territorio, una maestra mi faceva notare che
molte insegnanti erano state immesse in
ruolo. Diverse insegnanti quasi prossime
alla pensione che con questa occasione
sono riuscite ad essere immesse in ruolo.
Quello che ho capito è che soffrivano la
difficoltà dell’allontanamento. La stabilità del personale docente permetterà una
programmazione serena a garanzia dell’istruzione dei bambini. Il bambino che
cambia continuamente insegnante, deve
partire sempre da zero con la conoscenza
dell’insegnante stesso e cambiano i metodi d’insegnamento, quindi il bambino ne
risente abbastanza”.
La scuola ad Aprilia è un pilastro fondamentale della città. Non avviene
ovunque che la scuola prenda parte
attivamente a tutte le manifestazioni
cittadine. Cosa riserverete quest’anno
alle scuole?
“Sono orgogliosa di questo e sono entusiasta di essere l’assessore qui ad Aprilia.
C’è un’attività che porta profitto e questo
è stimolante. È vero che c’è un rapporto
stretto con l’amministrazione. Le proposte che portiamo all’attenzione dei presidi, vengono ben accolte e questo porta a
risultati veramente speciali. Quest’anno
sono arrivata a giugno molto stanca perché ho piacere di partecipare alle iniziative, ma gli stessi presidi quando mi chiamano vogliono che ci vada e questo mi fa
molto piacere. Per il prossimo anno ci
sarà molto da lavorare perché la città
compie i suoi 80 anni. Mi piace pensarla
come se fosse una nonna che compie 80
anni. Nella riunione che abbiamo fatto
con i presidi nell’aula del sindaco prima
dell’inizio del nuovo anno scolastico,
abbiamo manifestato l’intenzione di allargare i festeggiamenti dell’ottantesimo
alle scuole. Dovranno essere parte integrante dell’iniziativa”.
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Intervista in esclusiva al direttore del San Michele Hospital Augusto Ricci
NUOVI PARAMETRI ISEE PER LE RSA: MOLTI PAZIENTI SONO COSTRETTI AD ABBANDONARE LE STRUTTURE
Ricci: “Siamo additati come una buona struttura. Non facciamo risparmi sui pazienti. Faccio sempre un esempio, qui dentro è ospitata mia madre”
di Riccardo Toffoli
12 persone in difficoltà a pagare
la retta, 4 persone costrette a ritirare il proprio familiare malato.
Il nuovo modello Isee adottato
quest’anno dalla Regione Lazio
ha provocato grandissime difficoltà alle famiglie di pazienti
ricoverati in Rsa. Abbiamo parlato della struttura e del problema con Augusto Ricci, direttore
del San Michele Hospital.
Dottor Ricci, innanzitutto ci
spieghi cos’è una rsa?
“Rsa è la sigla di residenza sanitaria assistenziale che è volta ad
assistere tutti quei pazienti che
non hanno più la possibilità di
vivere da soli o con i familiari
perché hanno delle patologie talmente particolari che a casa non
possono restare più”.
La Rsa è in convenzione con la
Regione?
“Noi siamo convenzionati con la
Regione ma alcune Rsa hanno
anche qualche posto letto privato”.
Qual è l’età media di chi viene
ospitato?
“La nostra media, non ho fatto
mai un calcolo preciso, ma indicativamente posso dire che
supera i 70 anni. Ci sono dei
pazienti che hanno 49 anni e 59
anni come ci sono anche persone
ultracentenarie. Ospito qui una
ultracentenaria ancora vigile, e
l’anno scorso abbiamo fatto una
grande festa di compleanno con
il sindaco presente”.
Quali sono le patologie più
ricorrenti tra i pazienti?
“La demenza senile, l’Alzheimer e un concatenarsi di malattie tipo il diabete molto forte con
annesse ulteriori patologie come
l’osteoporosi. Sono patologie
che messe insieme non permettono alla persona di continuare a
rimanere in casa”.
Il primo impatto di chi entra,
non è sempre facile. Specialmente per una persona anziana che non sceglie di entrare in
una Rsa. Come si riesce a
superarlo?
“Noi attraverso la direzione
sanitaria, gli psicologi e gli assistenti sociali cerchiamo di non
far subire un forte trauma al
paziente. Sappiamo che andiamo a sradicare il loro modo di
vivere trasferendoli in un altro
posto con altre abitudini che non
sono quelle familiari. Cerchiamo di lenire queste loro esigenze
che fortunatamente si manifestano solo nella prima settimana o
dieci giorni. Poi di solito i
pazienti si ambientano alle
nuove abitudini”.
Che differenza c’è tra una casa
di riposo e una rsa?
“In casa di riposo ci sono persone autosufficienti o parzialmente
autosufficienti. Ciò significa che
non hanno bisogno di un’assistenza continua come in rsa. In
casa di riposo il personale infermieristico infatti, non è previsto.
C’è del personale qualificato,
assistenti sociali e psicologi. Noi
semiresidenza”.
C’è quindi il medico h24?
Quali figure sono importanti
per i pazienti?
“Durante il giorno è sempre presente il medico. Durante la notte
entra in vigore la guardia medica
e gli infermieri devono chiamare
la guardia medica in caso di
necessità. I pazienti fanno sedute di fisioterapia personalizzate.
Le persone che sono in carrozzina non sono abbandonate alla
carrozzina. Comunque cerchiamo di fare sedute di fisioterapia
per far muovere le braccia e la
testa. Normalmente un giorno a
settimana, il venerdì, è dedicato
al divertimento con la musica e
il karaoke. Ormai è di prassi,
inoltre, che l’ultimo venerdì del
mese si festeggiano tutti i com-
per nostro scrupolo manteniamo
un infermiere ma solo per un
livello qualitativo alto ma non è
obbligatorio. Diverso il caso
della Rsa dove sono presenti
infermieri, medici, il direttore
sanitario, terapisti occupazionali, fisioterapisti e tutte quelle
figure che devono concorrere al
benessere della persona”.
Quanti pazienti ospitate?
“Abbiamo un’autorizzazione per
80 posti in Rsa, 40 in casa di
riposo e 16 in semiresidenza. La
semiresidenza ospita pazienti da
Rsa ma che in familiari poi portano a casa per la notte”.
Ci sono posti liberi?
“La Rsa è tutta occupata.
Pochissimi posti sono rimasti in
casa di riposo e al 70% è la
pleanni del mese e poi ci sono
altre attività che vengono svolte
dalle terapiste”.
Le case di riposo e le rsa devono essere autorizzate?
“Ci sono due tipi di autorizzazione. La casa di riposo ottiene
un’autorizzazione
comunale
rispettando determinati parametri nazionali e regionali. Nelle
case di riposo interviene solo il
privato mentre nelle Rsa, intervenendo lo Stato e in questo
caso la Regione Lazio, bisogna
mantenere degli standard quantitativi e qualitativi di un certo
livello dettati da una legge
regionale al di sotto dei quali
nessuno può andare”.
Da quest’anno la Regione ha
cambiato i parametri per il
calcolo dell’Isee. La Regione
per chi aveva un reddito sotto i
13 mila euro, contribuiva al
pagamento della retta. Ora l’Isee viene allargato anche ai
familiari diretti. Quali sono
state le conseguenze?
“Questo ha creato dei problemi.
Se un paziente ha un figlio che è
sposato e ha la propria famiglia
e che ha un reddito per vivere
decorosamente, questo reddito
viene sommato, anche se non
economicamente ma seguendo
certi parametri, al reddito della
persona che viene ricoverata. E
quasi tutti superano il limite di
13 mila euro. Sotto i 13 mila
euro interviene il Comune di
residenza per quota parte. Se il
reddito Isee è zero intervengono
al 100% i servizi sociali del
Comune di residenza, se il reddito Isee è superiore a 13 mila euro
deve provvedere a tutto il
paziente. In mezzo c’è una ripartizione”.
Quanti pazienti con questo
nuovo parametro Isee si sono
trovati in difficoltà?
“Circa 10-12 persone. In 3 o 4
casi, le famiglie sono state
costrette a ritirare dalla struttura
il proprio familiare. Ci sono condizioni familiari a me note, e
veramente disagiate, che superavano i 13 mila euro solo perché
si sommano i redditi dei figli. In
questi casi, sono stati costretti a
ritirarli dalla struttura”.
Stiamo parlando di una rsa,
quindi una struttura sanitaria
dove di solito vengono persone
con patologie gravi. Com’è
possibile che avvenga questo?
“Le famiglie di questi pazienti
avranno delle grosse difficoltà.
Cito solo un caso di una persona
ricoverata qui da noi con a casa
due familiari con disabilità. Purtroppo avendo una casa intestata, questa gli fa aumentare l’Isee
e non può più restare qui”.
L’assessore al bilancio del
Comune di Aprilia, Roberto
Mastrofini, nell’intervista rilasciataci ha detto che quest’anno la Regione ha anche tagliato il budget per le Rsa e che il
Comune ha dovuto aumentare
i propri fondi in bilancio.
Secondo lei si invertirà la
rotta? La Regione ha capito
che questa situazione è insostenibile?
“Le speranze che si inverta rotta
ci sono. Anche perché da uno
studio regionale è emerso che il
fabbisogno territoriale di rsa in
base al numero di persone
richiedenti è inferiore. Mancano,
quindi, parecchi posti letto ancora. La Regione non ha una lista
d’attesa unica regionale come
avviene in altre Regioni d’Italia
e dagli studi condotti emerge
una grossa carenza di posto letto
specialmente a Roma e provincia. Le nostre perplessità le
abbiamo esternate. C’è stato
anche un ricorso, però dipende
dalla volontà politica regionale e
la situazione è molto difficile
soprattutto per i pazienti. Risparmi a discapito del paziente, poi,
non ne facciamo. Siamo additati
come una buona struttura e
vogliamo continuare a mantenere questi standard. Anche ieri è
andata via una persona e ha fatto
una lettera di encomio agli operatori e alla struttura. Faccio
sempre un esempio per la qualità della struttura. Qui dentro è
ospitata mia madre”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Si è tenuta al parco Friuli da giovedì 10 a domenica 13 settembre
APRILIA, FESTA DEMOCRATICA DE L’UNITÀ 2015
PENSIERO E POLITICA/IDEE E SOGNI/CANTI E BALLI/GRIGLIATE E FRITTI
Abbiamo fatto un bilancio con Alessandro Mammucari, segretario dell’ unione comunale del Pd
“Problema del risanamento delle borgate è trentennale, ma l’amministrazione Terra non l’ha risolto”
di Nicola Gilardi
Un ricco programma ha animato la festa del Partito Democratico apriliano che si è svolta
da giovedì 10 a domenica 13
settembre nella location ormai
storica del Parco Friuli - quartiere Aprilia Nord. La prima
consigliere provinciale. Successivamente al dibattito, con
la collaborazione dell’Associazione di cultura fotografica
Camerawork è stata aperta al
pubblico l’esposizione fotografica sui venti anni dalla
strage di via d’ Amelio dove
insieme alla sua scorta perse la
10.9.2015
10.9.2015
giornata è stata aperta con l’intervento del viceministro
all’Economia, Enrico Morando sul tema “L’Italia che riparte”, che ha visto la partecipazione del senatore Pd Claudio
Moscardelli, Monica Tomassetti, consigliere comunale Pd,
Salvatore La Penna, segretario
provinciale Pd e Vincenzo
Giovannini, capogruppo Pd e
vita il magistrato Paolo Borsellino. Alle 21 è stata proiettata
la video intervista “Dovere di
Cronaca di Letizia Battaglia”
che ha documentato il ventennio di mafia che ha cambiato il
volto del Paese dagli anni ‘70
agli anni ’90. Al termine della
serata l’esibizione dei Pilar del
mare – De Andrè e il torneo di
burraco. La seconda giornata,
venerdì 11 settembre, si è aperta sul dibattito sul risanamento
igienico sanitario della città di
Aprilia e sul ruolo della Regione Lazio nel reperire le risorse
necessarie per completare le
opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Il dibattito ha
visto la presenza del Consigliere Regionale Enrico Forte
presidente della Commissione
Ambiente della Regione
Lazio. Successivamente l’esibizione della band Kutso. Saltati invece i convegni del fine
settimana per l’assenza degli
ospiti. La giornata di sabato
doveva vedere l’intervento
della presidente della provincia Eleonora Della Penna sulla
dovuto intervenire il presidente del partito nazionale, Matteo
Orfini. Al termine della manifestazione abbiamo intervistato il segretario dell’ unione
comunale del Pd apriliano per
tirare le somme: «Bene perché
nonostante le difficoltà siamo
riusciti a portare avanti la festa
- ha detto Alessandro Mammucari.Questa festa ha senso
affinché le persone si avvicinino al partito e il partito si avvicini al territorio. Dopo il successo dello scorso anno abbiamo aumentato gli sforzi». Uno
11.9.2015
politica locale e provinciale
con la presenza e del gruppo
consiliare del Partito democratico, mentre domenica sarebbe
dei temi toccati è stato proprio
quello dei convegni, due dei
quali sono purtroppo sfumati:
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
«Abbiamo avuto il viceministro Morando e negli ultimi 56 anni un viceministro del PD
ad Aprilia non era mai venuto continua Mammucari -. Per
portarlo è stata una battaglia
infinita. Abbiamo coinvolto
per la presenza gli imprenditori, i commercianti, i sindacati
ed i pensionati. Per i tempi del
ministro non è stata data la
possibilità alle domande del
pubblico». C’è da segnalare
che in questa prima giornata
pagina 17
borgate: «Questa amministrazione non è il problema del
mancato risanamento delle
borgate perché è una questione
trentennale - ha detto Mammucari -. Sicuramente il problema
lo hanno alimentato non risolvendolo. Hanno governato la
città per 10-12 anni». Il segretario ha posto l’attenzione
anche sulle proposte avanzate
dal partito, con tanto di voci
dalle quali reperire quei 120
milioni di euro che servirebbe-
una certa spaccatura, con alcuni gruppi che fanno sentire il
loro dissenso pur continuando
a gravitare attorno all’area PD.
«L’allontanamento dei membri
gruppo dei civatiani da noi è
una perdita per il partito - dice
Mammucari -. Personalmente
li vedo sempre come una risorsa, anche se a volte ci si scontra. L’altro gruppo che fa riferimento alla Laurenzi contesta
soprattutto che il partito sia
vecchio, cosa che mi sembra
surreale visto che vecchio non
sono e che non sono un politico da molti anni. Il gruppo
Laurenzi oggi ci dice che non è
stato coinvolto per l’organizzazione della festa, quando
l’anno scorso si è tirato fuori
un giorno prima. Loro sono nel
direttivo. Spesso e volentieri
sono assenti. Inizialmente,
dopo la mia elezione, c’era una
grande partecipazione, mentre
ora sono quasi sempre assenti.
Non lo dico io, questo emerge
dai verbali».
12.9.2015
Foto di Gianfranco Compagno
13.9.2015
era stato invitato dal PD il sindaco di Aprilia, Antonio Terra,
anche perché si è toccato un
tema importante come quello
del risanamento delle borgate.
Purtroppo il primo cittadino
non ha colto l’invito e non ha
partecipato, neanche mandando qualcuno al suo posto.
Nella seconda giornata, invece, è stato presente il vice sindaco Franco Gabriele. Il Pd ha
criticato l’atteggiamento dell’amministrazione comunale
sul tema del risanamento delle
ro per sistemare le borgate
apriliane: «Abbiamo presentato il progetto Aprilia 2.0 con il
quale ci siamo scontrati col
vicesindaco. Abbiamo focalizzato il reperimento delle risorse su 3 canali: Ato4, cioè la
gestione dell’acqua con la
richiesta di quegli investimenti
che Acqualatina deve fare, poi
la parte comunale e quella
regionale. Ci sono poi i fondi
europei, che non essendo certi,
ma attivati attraverso dei
bandi, non possiamo mettere
13.9.2015
in bilancio preventivamente».
Nonostante questa cesura con
l’amministrazione, i punti di
contatto con la giunta Terra ci
sono: «La questione Acqualatina dovrebbe essere gestita dall’amministrazione comunale,
così come si sta facendo. L’acqua è un bene pubblico. Giusto
pagarla, ma senza speculazioni
finanziarie. I costi di Acqualatina sono esorbitanti» dice il
segretario PD. Il partito sta
vivendo, anche a livello locale
Alessandro Mammucari
IL GIORNALE DEL LAZIO
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24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
“SE IL PD NON CAMBIA, NON CAMBIA APRILIA”
“Festa né democratica né dell’Unità, ma una kermesse che un gruppo di amici”
di Monica Laurenzi*
Quella di Aprilia non sarà una
Festa né democratica né dell’Unità, ma una kermesse che
un gruppo di amici ha organizzato, con un patto ad escludendum e l’ambizione di promuovere grandi eventi musicali.
Un’attività nobile e molto
complessa ma completamente
estranea a quanto un Partito
politico dovrebbe offrire ai
propri elettori e ai cittadini ai
quali si rivolge. Il fatto che gli
organi direttivi del Partito non
siano stati minimamente interessati su questo evento, fatta
eccezione per la sola data, é
indice di grave arroganza di
questi dirigenti che continuamente si appellano a principi
democratici rivolgendosi agli
elettori ma quando devono
praticarli nell’ambito delle
responsabilità loro affidate
non si fanno scrupoli a impedire anche normali spazi di
confronto previsti dallo Statuto. Questa ambiguità non può
essere camuffata a lungo e chi
se ne accorge punisce il PD
che ad Aprilia è un Partito verticistico e lontano dalle persone. È bene che sia chiaro a
tutti: questa festa è stata organizzata da poche persone e in
gran segreto, in una sede privata diversa da quella politica
che per sua natura è invece
aperta a tutti; non c’è stata la
minima possibilità di esprimere un punto di vista su niente,
nonostante la disponibilità a
farlo perché non é stato convocato mai il direttivo né un
gruppo di lavoro. Dopo aver
appreso il programma dai
media locali si può affermare
che il risultato è decisamente
deludente perché non esiste un
programma complessivo (si è
provato a camuffarlo annunciando aggiornamenti quotidiani) e le iniziative programmate non esprimono una proposta politica per la città. Le
presenze annunciate inseguono il &personaggio noto&
sperando che possa coprire
l’assenza di una azione politica, riducendola ancora una
volta a spettacolo. Oppure
sono frutto di rapporti politici
di sudditanza, gli stessi che
hanno portato la città ad essere esclusa da ogni rappresentanza politica extracomunale,
ma che non possono essere
messi in discussione per incapacità e per consolidata affiliazione, per quanto incomprensibili e improduttiva.Il PD non
è questo! Vogliamo anche ad
Aprilia un Partito veramente
democratico e capace di cambiare la città come sta accadendo nel Paese. Il PD é la
nostra casa e lotteremo per
affermare quei valori che
Monica Laurenzi
l’hanno ispirato. Crediamo
ancora a quel progetto completamente disatteso in questa
città per le responsabilità precise dello stesso gruppo dirigente che opera ininterrottamente da anni nonostante le
cocenti e ripetute sconfitte
ricevute dagli elettori. Se il PD
non cambia, non cambia Aprilia. (Comunicato 9.9.2015)
*componente direttivo
Unione comunale PD di Aprilia
direttore Bruno Jorillo
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
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Lo dice la segretaria generale della Lega Spi-Cgil Aprilia
“IL GOVERNO TRADISCE 50MILA ESODATI”
Dopo l’intervento del viceministro dell’economia Enrico Morando alla festa dell’Unità
di Maria Restituta Rotondi*
Dopo l’intervento tenuto alla
festa del Pd di Aprilia, da
parte della segretaria generale dello Spi Cgil lega di Aprilia, in merito al problema
esodati, si rende opportuno
rispondere alle affermazioni
fatte da parte del vice ministro dell’economia Enrico
Morando, il quale nel suo
intervento contestava quanto
detto dalla segretaria generale in merito alla situazione
degli esodati ancora in attesa
di provvedimenti da parte del
governo per una soluzione
definitiva riguardo questo
grave problema.
secondo il vice ministro non
esiste a suo avviso il problema esodati, sottolineando che
il sindacato su questa materia non è sufficientemente
informato. sono alquanto singolari le sue affermazioni, in
quanto lo stesso e vice ministro dell’economia, dovrebbe
sapere che proprio in questi
giorni il suo ministro ha dato
lo stop al alcuni provvedimenti in merito al problema
esodati. rammento al vice
ministro che alla data del 31
agosto 2015 (dati ministro
lavoro - inps) gli esodati
sono circa 50mila rimasti
fuori da tutte le tutele in questi anni, rischiano di dover
rimanere ancora senza stipendio e senza pensione.
Chissà per quanto non basta.
dovranno rinunciare al pensionamento anche le migliaia
lavoratrici che avevano puntato sulla cosiddetta opzione
donna per lasciare il lavoro,
anche al prezzo del calcolo
interamente contributivo dell’assegno. La doppia gelata
sulle aspettative delle due
categorie è arrivata ieri, 8
settembre 2015, firmata dal
ministero dell’economia (in
contrasto con quello del welfare), che ha posto il veto per
ragioni di copertura finanziaria su entrambi gli interventi
all’esame della commissione
lavoro di Montecitorio. chiediamo al vice ministro di
farsi carico di rispettare la
legge 228 del 2012, che ha
istituito un fondo a tutela dei
lavoratori esodati, che se
applicata puo’ risolvere in
modo definitivo e strutturale
questo problema. ancora una
volta il presidente del consiglio renzi, sta’ utilizzando le
risorse delle pensioni per
fare altro. Su questo delicato
problema degli esodati il 15
Maria Restituta Rotondi
settembre alle ore 10,00, si
svolgerà un presidio unitario
organizzato da Cgil-Cisl-Uil
nazionale sotto il ministero
dell’economia al fine di sollecitare una soluzione al problema esodati. (comunicato
del 14 settembre 2015
*Segretaria generale Lega
Spi-Cgil Aprilia
SMARRITO il 2 settembre
da Aprilia zona guardapasso, fatto denuncia dai carabinieri. Il cane si chiama
Ettore ha 5 anni ed è un bulldog inglese .
Vi ringrazio di cuore per
l'interessamento. Per qualsiasi informazione chiamare
il numero 345.004.75.15
ricompensa a chi potrà fornire informazioni utili. pagina 20
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Intervista in esclusiva all’ex assessore all’ambiente Mario Catozzi sui siti inquinati di Aprilia e non ancora bonificati
“CHISSÀ QUANTO È STATO SEPOLTO IN QUESTI
ANNI E NON È ANCORA STATO SCOPERTO”
Parole choc sull’emergenza ambientale dopo la nostra inchiesta: “il territorio è stato oggetto di speculazione”. Per Catozzi serve urgentemente
un tavolo tecnico e politico per fare una mappa delle discariche da bonificare e trovare delle soluzioni
di Riccardo Toffoli
“Se il metro di valutazione è questo, chissà quanto è stato sepolto in tutti questi
anni e non è ancora stato scoperto”. Le
parole sono dell’ex assessore all’ambiente Mario Catozzi. Nello scorso numero,
avevamo presentato ai lettori un’inchiesta
sui rifiuti ad Aprilia, in particolare sulle
discariche che, secondo uno studio condotto dal prof. Gian Mario Baruchello
dell’Università La Sapienza di Roma,
dovevano essere bonificate perché presentavano possibili rischi per il territorio:
Progest ’83, via Selciatella, via Fossignano, via Savuto loc. La Cogna, via Pontina
km 42.200, località Sassi Rossi e Santa
Apollonia. Quest’ultima era la discarica
di Aprilia, presentava un volume di scarico notevole che si aggirava sulle migliaia
di tonnellate di rifiuti urbani provenienti
non solo dalla città, ma anche da tanti
Comuni limitrofi. Era stata autorizzata
fino al 1988 quando con ordinanza del
sindaco Gallo, si decise di chiuderla per
difformità rispetto alla progettazione
autorizzata e per accertamento di indici di
inquinamento nella falda idrica sotterranea che l’amministrazione provinciale ha
ritenuto di non poter addebitare con assoluta certezza alla presenza della discarica.
Altre discariche erano abusive. Venivano
scoperte dalla Polizia Provinciale, spesso
in cave dismesse dove venivano sotterrati centinaia di fusti, alcuni dei quali non si
sa neppure cosa nascondano. Si ipotizza
sostanze fenoliche o solventi o vernici.
All’epoca l’assessore all’ambiente era
Mario Catozzi, al quale abbiamo fatto
qualche domanda per capire di più.
Sicuramente fu un periodo difficile dal
punto di vista ambientale. Sembra che
quasi tutta la bolla scoppiò quando lei
era assessore. Anche perché, come
risulta dalle carte, è stato proprio lei a
scrivere agli enti per risolvere la situazione. Cosa ricorda?
“Era un periodo dove tutti avevano il
diritto e il senso di fare qualsiasi cosa. Le
ditte o le persone che lavoravano nel settore, senza leggi e normative chiare e le
leggi che c’erano erano un po’ antiquate,
si permettevano di fare quello che volevano sul territorio, e gettare rifiuti ovun-
que gestendo in un certo modo. Quando
sono stato eletto, sono diventato il primo
assessore all’ecologia della città di Aprilia. Fu una mia scelta quella di creare un
assessorato specifico sull’ecologia. Era
nella mia mente risolvere alcuni problemi
che avevo scoperto vivendo ad Aprilia, ai
danni del nostro territorio. Ci siamo
mossi subito in collaborazione con i vari
enti e una buona mano la diede la Polizia
Provinciale con il caro amico Novelli, il
quale da buon cane da tartufo, come lo
definivo simpaticamente, si era mosso
bene sul territorio e aveva individuato
dove erano state fatte delle discariche.
Posso parlare di Sassi Rossi e di una
miriade di discariche in parte autorizzate
per i rifiuti, dove sono stati scaricati
anche dei fusti tossici. Tutto questo è nato
in un periodo drammatico per il territorio”.
Possiamo dividere le discariche in due
tipologie: quelle autorizzate e quelle abusive. Sant’Apollonia era discarica autorizzata. Nell’88 poi, come amministrazione comunale avete avuto il coraggio di
chiuderla. Fu una scelta coraggiosa perché vi trovaste soli nella battaglia. Tutti i
comuni limitrofi scrissero a tutti gli enti
chiedendo proroghe o comunque che la
discarica non chiudesse. Perché?
“Questa scelta è nata dalla gestione del
territorio. Mi ricordo bene che c’era il
sindaco Gallo, più volte intimai ai gestori
della discarica di mettere in regola e alcune precauzioni per fare meno danni possibile all’ambiente. Qualcosa era stato
fatto, ma non era sufficiente perché la discarica aveva del grosso percolamento che
andava nei canali. Per una città come
Aprilia non avere una discarica e conferire altrove i rifiuti era anche un danno, ma
la coscienza allora mi ha detto che la cosa
giusta era di chiudere la discarica”.
Lei ha fatto parte anche della commissione speciale sui rifiuti che era stata
votata per la prima volta nel Comune
di Aprilia. A che conclusione siete arrivati?
“Noi eravamo arrivati alla conclusione
che questo territorio proprio perché ha
una confluenza di una miriade di strade,
era stato oggetto di una speculazione.
Abbiamo intrapreso con altri Comuni dei
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
percorsi per avere supporto dai
ministeri e dei finanziamenti e
non era semplice sposare queste
cause perché era un uso comune
che si scaricava ovunque, specialmente in cave dismesse.
Abbiamo parlato di cinque o sei
discariche, ma tra grandi e piccole ce n’erano anche di più”
Ora a distanza di quasi trent’anni non è mai partita un’opera di bonifica a parte qualche piccolo caso isolato. Perché?
“I tempi sono passati e io non
ero più assessore. All’epoca
chiesi a gran voce finanziamenti
per bonificare Sant’Apollonia. Il
volume era tanto, quello che
c’era non si sapeva neanche con
certezza. Non soltanto altri
Comuni ma credo anche aziende
abbiano scaricato. Quindi non si
sa con certezza cosa c’è. Chi ha
il titolo per poterlo fare, credo
che debba assolutamente avviare
le pratiche delle bonifiche. C’è
un sistema oggi che sta allo studio, che consente di rigirare i
rifiuti nella discarica, recuperare
il possibile come carta e ferro, e
fare la bonifica. È una sorta di
rilavorazione su terreno. Quello
che rimane è pochissimo. I privati potrebbero essere interessati
e i costi sarebbero molto più
limitati per l’amministrazione
pubblica”.
Sono stati ottenuti dei finanziamenti, ma il problema principale
è che poi il proprietario del terreno dovrebbe corrispondere i
soldi della bonifica. Questo è il
motivo per il quale la giustizia
amministrativa ha bloccato
tutto.
“La situazione andava gestita in
un certo modo. Il Tar è diventato
un mezzo veloce per bloccare
qualsiasi azione pubblica.
Secondo me c’è stato qualche
errore di gestione. Come già
all’epoca dissi, il percorso più
agevole sarebbe stato quello del
sequestro del sito con l’acquisizione a patrimonio comunale o
comunque pubblico. Certe cose
vanno sopra il problema comunale. Avere somme disponibili
per una bonifica è difficile. Oggi
i Comuni sono in difficoltà e per
mettere mano a questo settore,
servono soldi. Oggi il Comune
può trovarsi con dei siti di proprietà dove operare con tranquillità e programmare senza imprevisti. Non è vero che dove si
trova una discarica non si può
fare più niente. Ci sono posti che
erano discariche e dove oggi ci
sono giardini pubblici, dopo la
bonifica”.
Oltre a quelle autorizzate, in
questi anni sono state scoperte
discariche
completamente
abusive. Spesso contenti fusti
pericolosi.
“Ricordo il problema della Progest ’83 dove abbiamo scoperto
sostanze fenoliche. Rimasi coinvolto in una perdita nel camion
di trasporto. C’erano dei silos
interrati pieni di sostanze ad alta
concentrazione fenolica, siamo
riusciti a bonificarlo. I silos
erano di cemento anellare e
c’era il rischio di un percolamento delle sostanze fenoliche
nella falda, il che avrebbe avuto
conseguenze disastrose. Lì vicino c’era anche un acquedotto.
Queste problematiche sono
ancora presenti a Sassi Rossi e
in via Savuto. In via Savuto si
trovava una cava affittata dove
abbiamo scoperto centinaia di
fusti visibili a fiore di ruscello.
Lì c’era tanto da formalizzare.
Non si sa neppure cosa c’è dentro questi fusti”.
Lei in una lettera ha parlato di
“un’emergenza ambientale
che potrebbe causare quasi
certamente un disastro ecologico”. Una lettera che appare
ancora attuale. Secondo lei c’è
oggi questo rischio?
“Ad Aprilia il rischio è costante.
All’epoca coscientemente avevo
capito come stessero le cose.
Credo che oggi ce ne sia ancora
di più visto che si è accumulato
quello vecchio con quello
nuovo”.
pagina 21
La sensibilità politica all’ambiente è sempre stata scarsa. Il
Ministero dell’Ambiente è
stato fondato di recente, lei
solo negli anni ’80 ha avuto l’idea di un assessorato apposito
all’ambiente. Eppure sono
passati 30 anni, e la sensibilità
ambientale ancora è pressoché
assente.
“Evidentemente le sensibilità
erano e sono rivolte in altri settori. Non ci dobbiamo dimenticare, senza fare polemiche, le
campagne elettorali. Ciò che
inquina ad Aprilia avviene sempre in campagna elettorale. La
domanda è: se inquinava prima,
inquina anche adesso; se serviva
a fare opposizione prima, serve
anche adesso o adesso si è trovato qualche accordo e non inquina più?”.
Lei ha detto che oggi il rischio
ambientale è maggiore di allora perché a quello vecchio si è
aggiunto il nuovo. Che significa? Che ci sono discariche
abusive che non si conoscono?
“Credo che tanto di quello che è
avvenuto dopo questo periodo,
non sia stato proprio scoperto.
Se il metro è questo, è molto
ipotizzabile che sia così. Non
credo che qualcuno si è messo
paura all’epoca e non ha fatto
più niente. Anzi. Credo che
quando ci siano situazioni di difficoltà industriale per far quadrare i bilanci, alcune di queste
magari hanno fatto uso differente dei loro scarti o rifiuti di lavorazione”.
Cosa serve a questa città dal
punto di vista ambientale?
“Sicuramente una maggiore
attenzione e sicuramente un
tavolo per discutere sull’ambiente ad Aprilia in maniera
seria. Un tavolo politico e tecnico perché se non c’è la volontà
politica, la parte tecnica non
cammina. Andrebbe fatto questo
tipo di discorso prima possibile,
tralasciando i colori delle gestioni amministrative passate e discutere quello che è, come scoprire discariche e quali soluzioni
prendere”.
AL VIA I MONITORAGGI
A seguito della nostra inchiesta, l’ufficio all’urbanistica ha
fatto sapere che il dirigente del settore Paolo Ferraro, molto
attento alla salvaguardia dell’ambiente, avvierà le pratiche
per il monitoraggio dei siti. In particolare dell’ex discarica
di Sant’Apollonia con lo scopo di capire il reale impatto
sull’ambiente
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 22
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Quest’anno la giunta ha deciso di passare dalla tariffa mensile ad un’unica annuale suddivisibile solo in
tre rate. Il costo è troppo alto per le famiglie che non iscrivono i loro figli
APRILIA - PAGAMENTO ANNUALE ANTICIPATO PER
IL TRAPORTO SCOLASTICO: LE FAMIGLIE CI RINUNCIANO
Nel frattempo è stato pubblicato il bando per l’individuazione del nuovo gestore. Per il gruppo di lavoro
de La Sapienza il costo del servizio finora è stato “basso”
di Riccardo Toffoli
Al via la gara per il trasporto
scolastico, ma quest’anno a
prendere il bus sono veramente in pochi. Tutta colpa della
nuova delibera di giunta che se
da una parte conferma le tariffe in vigore fino all’anno scorso (quelle che impose il commissario Cono Federico nel
lontano 2009) dall’altra richiede il pagamento annuale del
servizio, oppure suddivisibile
in tre rate. Il pagamento dell’unica rata annuale o della prima
rata va fatto al momento dell’iscrizione. Ciò significa che a
settembre le famiglie non solo
dovranno comprare i libri scolastici e tutto il materiale
occorrente per far studiare i
propri figli, ma anticipare una
media di circa 150 euro (per la
fascia più alta anche 210 euro)
per pagare il servizio di trasporto scolastico. Le tariffe del
commissario Cono Federico,
suddivise per fasce di reddito,
avevano una cadenza mensile
e fino all’anno scorso così è
stato. Con la delibera di giunta
215 del 31 agosto scorso l’amministrazione ha deciso di renderle annuali. Al momento dell’iscrizione, visto il lievitare
dei costi, tante famiglie hanno
deciso di non iscrivere il proprio figlio al servizio. Si tratta
di una spesa considerevole che
dovrebbero affrontare le famiglie che non tutte possono permettersi di pagare. Oltre ai
libri e al materiale scolastico,
infatti a settembre ci sono una
serie di scadenze di tasse e
assicurazioni e per molti bambini anche il pagamento del
servizio di refezione scolastica. Nel frattempo l’amministrazione ha deciso di mettere
a bando il servizio scaduto nel
2013 e prorogato fino ad oggi.
Il precedente bando di gara era
del 2007 per un periodo di cin-
que anni. Nel 2014 venne affidato al centro di ricerca per la
logistica dell’università La
Sapienza uno studio per la
razionalizzazione del trasporto
pubblico e del trasporto scolastico. Lo studio è stato condotto dal prof. Gaetano Fusco e
dagli ing. Chiara Colombaroni
e Stefano Lo Sardo. A dispetto
di tutte le polemiche emerse in
questi ultimi anni, il gruppo di
lavoro ha concluso che il costo
del servizio di trasporto scolastico è stato “peraltro particolarmente basso rispetto ai normali costi operativi delle
aziende di trasporto pubblico,
sostenibile in presenza di altre
attività svolte dall’azienda al
di fuori di quelle espressamente dedicate al trasporto scolastico”. Gli iscritti al servizio
nell’anno scolastico 20142015, ma se si continuerà a
mantenere il pagamento
annuale o trimestrale del servizio il numero sarà destinato a
scendere considerevolmente,
sono circa mille e 200 di cui
per soli 938 sono stati disponibili dati aggiuntivi. Di questi
938 132 frequentano la materna, 301 la scuola elementare,
413 la scuola media e 92 l’istituto superiore. La proposta di
razionalizzazione, in teoria
abbastanza diverse, mirerebbe
ad integrare il servizio di trasporto scolastico con quello
pubblico, almeno per le scuole
medie e per le superiori. 22
sono le linee previste di trasporto scolastico, anche se nel
2009 sono state introdotte
delle modifiche per circa 800
mila km percorsi. L’importo
offerto dall’aggiudicatario del
2007, di un milione 348 mila
500 euro annui è considerato
basso a fronte del rapporto tra
costo del servizio per chilometro. Tanto che il gruppo di
lavoro ipotizza un importo a
base d’asta di un milione 500
mila euro. “La razionalizzazione del servizio di trasporto
scolastico individuale –conclude il gruppo di lavoro de La
Sapienza- consente una riduzione delle percorrenze compresa approssimativamente tra
190.000 e 130.000 vetture·
km/anno. Alla riduzione delle
percorrenze, tenendo conto
della presenza di alcune corse
ineliminabili, si ritiene possa
corrispondere una riduzione
del costo del trasporto, dal
valore di 1.450.000 Euro/anno
fissato nel 2007, ad un valore
compreso tra 1.050.000 e
1.150.000 Euro/anno. A questo
importo va aggiunto il costo
del servizio di assistenza sui
mezzi adibiti al trasporto
degli alunni, attualmente
pari a circa 450.000
Euro/anno, la cui riduzione
si prescinde dal quantificare,
non essendo oggetto del presente studio. L’importo a
base d’asta potrebbe essere
quindi
compreso
tra
1.500.000 e 1.600.000
Euro/anno”. Il dirigente dei
trasporti, Aristodemo Pellico, è andato in ferie e il sindaco Antonio Terra ha individuato l’arch. Paolo Ferraro, già dirigente del settore
urbanistica, a sostituirlo e,
conseguentemente, a predisporre gli atti di gara sulla
base della deliberazione di
giunta del 16 giugno scorso.
Il bando di gara fissa l’importo complessivo in 8
milioni 453 mila 238 euro e
54 centesimi per sei anni.
Ciò significa che ogni anno,
il costo del servizio sarà di
un milione e 400 mila euro
circa. Sono previsti alcuni
parametri vincolanti per il
gestore quali l’aver svolto il
servizio tpl e scolastico negli
ultimi tre anni per almeno
400 mila km all’anno, il
numero medio di 25 dipendenti e di 25 mezzi, nonché
alcune certificazioni specifiche. Le domande dovranno
essere consegnate entro il 25
novembre prossimo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
pagina 23
Il Consorzio di Bonifica pretende dal signor Giuseppe Ziino il pagamento per una delle arterie principali
di Montarelli perché il lotto risulta ancora di sua proprietà e classificato a seminativo
APRILIA - SU VIA TRILUSSA SI PUÒ SEMINARE IL GRANO!
La cessione avvenne nel lontano 1979 e da allora nessuno pretese più nulla. Tre anni fa, però, l’invio delle nuove bollette
di Riccardo Toffoli
Per il Consorzio di Bonifica,
via Trilussa non esiste. Un caso
veramente anomalo quello che
ci denuncia il signor Ziino Giuseppe che abita in via Trilussa
al civico 66, zona Montarelli e
che da tre anni a questa parte si
è visto recapitare i bollettini di
pagamento del Consorzio
Bonifica perché quel terreno
dove oggi c’è strada, fogne,
parcheggio per le macchine,
marciapiedi e illuminazione,
risulta ancora “seminativo”. La
vicenda sembrava chiusa nel
lontano 1979, ossia quando
quella striscia di terreno fu
ceduta all’allora amministrazione Berghi per costruire strada e servizi. “Ricordo perfettamente quegli anni –ci dice- la
sezione del Partito Comunista
era proprio qui all’inizio di via
Trilussa. Abbiamo fatto più
incontri e il sindaco ci invitò a
cedere i terreni per costruire
strade, fogne ed illuminazione.
Insomma dovevano essere fatte
le opere di urbanizzazione del
quartiere Montarelli. Il responsabile dei lavori era l’ingegnere Calogero Santangelo che poi
è diventato sindaco”. Berghi
convinse i proprietari i quali
andarono a firmare dal notaio
la cessione dei lotti di terreno
per permettere la costruzione
delle opere di urbanizzazione.
“I lavori sono durati qualche
anno –continua- fino a che nel
1982, ormai tutto completato,
il Comune ha iniziato ad
inviarci le tasse, il pagamento
dell’acqua, della depurazione,
dei rifiuti e dei passi carrabili”.
E il Consorzio di Bonifica non
richiese più nulla. Almeno fino
a tre anni fa, quando l’ente ha
rivendicato il pagamento di 20
euro annui, persino suddivisi-
bili in due rate, quale pagamento del lotto di terreno di via Trilussa che, agli atti, risulta ancora seminativo. “E’ paradossale
–continua il signor Giuseppema è paradossale che a due
anni di distanza la situazione
ancora non si è risolta. Io ho
comprato il terreno qui, dove
con grande fatica ho costruito
la mia casa, nel 1966. La zona
era periferica e non c’era veramente niente. Era tutto terreno
agricolo. Ma dagli anni ’60 ad
oggi, Montarelli è diventato un
quartiere residenziale, praticamente oggi possiamo definirci
quasi centro città. Inoltre è
veramente singolare che risulti
seminativo, visto che il piano
regolatore già inseriva la zona
come edificabile”. Il signor
Giuseppe non si è accontentato
delle spiegazioni e ha iniziato a
girare per gli uffici. Il 18 ottobre del 2012 si è fatto fare una
dichiarazione dal dirigente dei
lavori pubblici Aristodemo
Pellico nella quale si riconosceva che quel terreno era in
possesso pubblico per sede
stradale. Ha portato il foglio al
Consorzio il quale però, non lo
ha considerato perché ne ha
richiesto l’atto di proprietà.
“Devo dire che quando sono
andato al Consorzio e ho presentato la situazione –continua- i funzionari hanno sospeso i pagamenti in attesa della
definizione dell’atto, ma poi gli
anni successivi mi hanno nuovamente inviato i bollettini di
pagamento”. D’altra parte
però, il signor Giuseppe paga il
passo carrabile della sua abitazione al Comune di Aprilia
proprio per quel terreno che
agli atti risulta ancora suo e
“seminativo”. Un costo annuo
di 87 euro. “Allora ho pensato
che quest’anno pagherò il
passo carrabile –ci ha confes-
sato- dal prossimo anno, invece, preferisco pagare il Consorzio di Bonifica perché all’anno
spenderei appena 20 euro mentre con il passo carrabile arrivo
a 87 euro annui. E’ una questione di convenienza economica. Del resto se il terreno è
mio perché devo pagare il
passo carrabile?”. Noi ci auguriamo che la situazione venga
presto risolta. Non è affatto
giusto che a risolvere problemi
amministrativi di oltre 30 anni
fa, debba pensarci il cittadino.
Il Comune avrà gli atti di cessione? Perché non provvedere
a consegnarli al Consorzio di
Bonifica? Sono situazioni anacronistiche in un paese che si
dichiara europeo. Rimaniamo
in attesa di risposte ufficiali
dagli enti interessati.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 24
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Ha operato per tre anni nella chiesa di San Pietro in Formis
UN ANNO FA PADRE DANIELE CICIRELLA
LASCIAVA LA PARROCCHIA DI CAMPOVERDE
Nominato economo della Casa Generalizia dei Salvatoriani, una congregazione missionaria religiosa che
opera nei 5 continenti, che ha la sede storica a Roma presso Palazzo Cesi, in via della Conciliazione, 51
di Nicola Gilardi
Padre Daniele Cicirella ha
lasciato un ricordo profondo a
Campoverde. Nonostante sia
stato sacerdote nel territorio
pontino per poco più di tre
che hanno bisogno. Ad ottobre
del 2014 padre Daniele è stato
chiamato a svolgere un ruolo
molto importante a Roma,
nominato economo della Casa
Generalizia dei Salvatoriani,
una congregazione missionaria
domenicale di Papa Francesco.
«Il 9 ottobre 2014, in occasione del mio 40esimo compleanno ho salutato la comunità di
Campoverde, dove sono stato
per tre anni» racconta padre
Daniele in un’intervista che ci
ha rilasciato, da noi richiesta
un anno dopo. Con lui abbiamo ripercorso tutti gli impegni
dei quali si è fatto carico e per
i quali ha dato tanti impegno,
ricevendo la grande collaborazione dei parrocchiani. «Le
prime opere sono state quelle
12.9.2015
anni, quello che ha portato è
ben visibile nella comunità
parrocchiale. In soli tre anni ha
ridato vigore a quei locali
ormai fatiscenti che oggi sono
la spina dorsale dei fedeli e che
tanto aiuto danni a tutti coloro
religiosa che opera nei 5 continenti, che ha la sede storica
presso Palazzo Cesi, in via
della Conciliazione, 51 a pochi
passi da piazza San Pietro.
Dalla terrazza si può assistere
direttamente
all’Angelus
27.9.2014
9.10.2014
per rimettere a nuovo la chiesa
di San Pietro in Formis - racconta padre Daniele -. Poi
sono passato al centro parrocchiale, che era fatiscente, che è
stato inaugurato il 22 ottobre
2012 dal vescovo di albano
monsignor Marcello Semeraro
alla presenza delle autorità e
della comunità di Campoverde. Ho cercato di dare spazio a
tutti coloro che volevano partecipare” . Altra iniziativa di
padre Daniele fu “Il ritorno a
Casa per la piccola Maietta”
per tre giorni (da venerdì 23 a
domenica 25 novembre 2012)
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
le reliquie della Santa più amata dell’Agro Pontino:
Maria Goretti, furono esposte nella chiesa di San Pietro in Formis a Campoverde. Dove la giovane, quando la località si chiamava Campomorto, veniva per
assistere alla messa presso la chiesa più antica di
Aprilia, poiché quella di Borgo Montello (più vicina a
casa sua) era chiusa in diversi periodi dell’anno.
“Grazie alla donazione della signora Rita, consorte
Giovanni Ajmone Cat (il grande esploratore dell’Antartide ndr) , - continua Padre Daniele nel 2013
abbiamo creato un centro Caritas e un oratorio.
Abbiamo rimesso a nuovo anche la chiesa di Selcia-
20.9.2014
27.4.2014
tella. Quando ho fatto la ristrutturazione ho aperto un
mutuo. Ho trovato un’ottima collaborazione». In
occasione della santificazione Papa Giovanni Paolo
II, nella chiesa di Campoverde fu svelato un grande
quadro del papa Santo e fu esposta dal 22 al 25 aprile
2014 la veste talare di Karol Wojtyla, reliquia è
custodita nella casa madre dei padri salvatoriani a
Roma, istituto a cui appartiene Padre Daniele. Altra
opera realizzata da Padre Daniele è stato il centro parrocchiale “Papa Francesco” della chiesa di Selciatella, inaugurato 20 settembre 2014, realizzato grazie
all’imprenditore Fabio Altissimi titolare della Rida
Ambiente. Padre Daniele ha una straordinaria capacità a coinvolgere gli imprenditori della zona per raccogliere fondi (non è un caso il nuovo incarico di economo). L’ultima opera realizzata prima di lasciare
Campoverde è stato il nuovo centro anziani, ospitato
nei locali parrocchiale, realizzati con il contributo
della Recordati, inaugurato sabato 27 settembre 2014.
Tutte queste opere hanno ridato vigore al territorio ed
alla comunità, che prima non poteva vantate quello
che oggi ha. L’impegno di padre Daniele è stato
seguito dai fedeli, che insieme a lui hanno lavorato
dando il proprio contributo volontario. Il centro Caritas nella parrocchia della Selciatella, così come l’oratorio sono nati dalla sua grande volontà ed oggi la
comunità non può che ringraziare quell’impegno.
Oggi ha una grande responsabilità in un importante
palazzo di Roma. «Palazzo Cesi, è del ‘500 e venne
acquistato in via provvidenziale nel 1800 perché stava
andando in rovina. e Palazzo visitato da Papa Gio-
IL GIORNALE DEL LAZIO
vanni Paolo II, in particolare la tomba del Fondatore.
Da qui c’è una vista meravigliosa di San Pietro ». Le
regole sono cambiate, come
ci dice: «Qui si vive in
comunità, quindi ci sono
regole più strutturate. Prima
ero un prete di campagna,
mentre adesso la vita è cambiata. Abbiamo anche la
presenza delle suore di
Santa Teresa, della Polonia,
che si occupano della lavanderia e della cucina». Padre
Daniele è nato in Sicilia il 9
ottobre del 1974 ed è entrato in seminario all’età di 14
anni. Qui ha seguito un’istruzione religiosa che lo ha
portato a prendere i voti il
23.11.2014
31 gennaio del 2002. La sua
è stata una vocazione missionaria, infatti, ha scelto di fare il noviziato in una
missione in Brasile. Rientrato in Italia nel 2004 è stato
ordinato parroco nel 2007 ed il suo primo incarico è
stato quello di vicario parrocchiale a Tor De Cenci.
pagina 25
Nel 2011 gli venne consegnata la parrocchia di Campoverde e quello che è successo dopo lo sappiamo
già.
Foto archivio G.Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Il leader nazionale di Possibile ad Aprilia per parlare di scuola
APRILIA APPOGGIA CIVATI. CENTINAIA DI FIRME PER IL REFERENDUM
Oltre 200 persone intervenute ad ascoltare il dibattito con il preside Antonio Ferrone e la prof.ssa Pina Farina
di Antonello D’Alessandro
Aprilia si schiera contro le riforme renziane ed incontra Pippo
Civati alla birreria Brancaleone.
Più di 200 persone mercoledì 9
settembre in serata, ad ascoltare
ed intervenire nel dibattito sulla
scuola con il leader nazionale di
Possibile. L’incontro è stato
moderato dal giornalista de Il
Giornale del Lazio Riccardo
Toffoli. L’argomento al tavolo è
stato il referendum sulle riforme
di Renzi (prime fra tutte la
Buona Scuola) mantenendo il
discorso sull’attuale legge della
scuola che favorisce gli istituti
privati e non valorizza talento e
impegno, mantenendo una precarizzazione devastante. L’incontro è stato promosso dal
gruppo docentinreteprovlatina
(al terzo appuntamento sulla
tematica della nuova riforma), il
movimento Possibile e la Rete
dei Cittadini che fa parte del
comitato per il referendum. Ad
intervenire la prof.ssa Pina Farina per il gruppo dei docenti e il
preside del liceo Meucci Antonio Ferrone. Entrambi hanno
messo in evidenza le difficoltà
operative della nuova riforma
Renzi. Pina Farina ha chiesto
spiegazioni a Civati sulla
sovrapposizione dei referendum
sulla scuola. Secondo Ferrone,
inoltre, alcune norme previste
dalla buona scuola, non sono
realizzabili e ha annunciato che
in molti stanno già pensando al
ricorso alla magistratura costituzionale. In ultimo l’assessore
all’ambiente Alessandra Lombardi della Rete dei Cittadini ha
allargato il dibattito sui referendum che riguardano l’ambiente.
L’assessore Lombardi ha anche
spiegato che il tema ci riguarda
da vicino, avendo già vissuto
con la realizzazione dell’impianto turbogas, una grande opera
calata sul territorio senza un
parere vincolante dell’amministrazione locale. “Il tema unifi-
cante di tutta questa vicenda
referendaria è quanto contiamo
noi. Noi come cittadini e come
persone che non sono d’accordo
su una legge -ha affermato Civati - Sono preoccupato riguardo la
scuola, elemento essenziale
della società, riguardo i diritti
dei lavoratori, anche quelli minimi e riguardo la laicità. Vorrei
promuovere tutte queste cose.
Con il referendum cerchiamo di
colpire una norma molto parziale che però, se intaccata, fa capire che le cose non vanno. Anche
se non riusciamo a raccogliere le
firme necessarie dimostriamo
che comunque c’è militanza ed
attivismo, soprattutto nel mezzogiorno in un’area che molto
viene danneggiata dalla legge.
Non si tratta di vincere. Si tratta
di lanciare un messaggio e
soprattutto di far prendere la
parola a tutti, specialmente ai
ragazzi che a quest’età vivono
queste vicende con molta distanza. Non voglio coprire il lavoro
degli insegnanti bensì tenere
viva la mia discussione”. Tra i
presenti oltre agli insegnanti, i
ragazzi del consiglio dei giovani
che hanno ritenuto di non dover
intervenire al dibattito. Pur invitati ad intervenire dallo stesso
Civati, i giovani del consiglio
comunale hanno preferito ascoltare affermando di volere prendere la serata come “un’esperienza formativa da parte di chi
ne sa di più”. A seguire, numerosi interventi del segretario di Sel
Maurizio Marinozzi, di Fabrizio
Maramieri della Fiom, di Filippo
Fasano dell’Anpi, di Matteo e
Stefano due giovani che vorrebbero ritrovare spazi e luoghi
della sinistra. Il discorso di
Civati è stato loquace e semplice: azioni significative e rappresentative dell’idea di società
ugualitaria. Sono questi i valori
cardine che coniuga alla sua
linea ed al suo partito “Possibile”. Come chiave le piccole
comunità ed i comuni italiani. Si
vuole ripartire da un’idea completamente diversa della politica, lontana dal potere, che
costruisce occasioni diverse e
che parla di temi di fondamentale importanza come i diritti
sociali e civili (i quali sono strettamente parenti). L’incontro si è
chiuso alle 23.00.
ANNALISA CORRADO AD
APRILIA A PARLARE DI
TRIVELLE
Martedì 15 sempre in serata, al
Brancaleone, si è svolta la
seconda iniziativa del comitato
referendario. La serata, moderata da Filippo Treiani, ha visto gli
interventi di Marco Guglielmo
(responsabile nazionale della
campagna referendaria), Alessandra Lombardi, Pina Farina
per il comitato docenti contro la
buona scuola ed ha avuto come
ospite Annalisa Corrado, co-portavoce di Green Italia. Nel corso
dell’incontro Annalisa Corrado
ha spiegato approfonditamente
le questioni ambientali toccate
dai referendum: trivelle e grandi
opere. “I quesiti puntano ad
abrogare norme che permetteranno la distruzione di molti
litorali del nostro Paese, in
maniera irreversibile” ha commentato l’esponente ambientalista, spiegando anche il perché la
posizione attendista di molti
esponenti politici rischia di essere “pericolosa” “le personalità
che preferirebbero attendere e
rinviare i referendum non hanno
chiaro che non c’è più tempo,
l’anno prossimo, moltissimi
nostri mari potrebbero già essere
trivellati alla ricerca, inutile, di
petrolio”.
Risparmiare mantenendo potenza ed efficienza
Q
• Bassi consumi.
• Produzione di acqua calda sanitaria in
uando si parla di risparmio
energetico nel campo del riscaldamento,
non si può non pensare al termocamino.
Brevettato più di 30 anni fa, oggi è
diventato uno dei migliori sistemi per
sostituire il camino tradizionale, in quanto consente di ottenere vantaggi economici dovuti al miglior rendimento e di
godere di detrazioni fiscali.
L’installazione del termocamino, tuttavia, deve essere effettuata con la consapevolezza di scegliere un modello adeguato alle proprie esigenze ed affidarsi ai
giusti professionisti.
Per avere delle risposte certe, abbiamo
chiesto l’aiuto di Danilo Borgian, titolare
della Energy System Project. Que st ’ult
ima , leader nel settore del risparmio
energetico, ha scelto come prodotto per i
termocami: Vulcano. Andiamo ad analizzarlo da vicino.
Vulcano è un termocamino di nuova
generazione, differente per le prestazioni che offre in termini di riscaldamento,
autonomia, acqua calda, consumi e tipo
di utilizzo in quanto è possibile effettuare anche la cottura dei cibi. Con un termocamino Vulcano possiamo effettuare
un’unica carica di legna di 30 kg per
100 MQ per ottenere:
• 10 ore continue di riscaldamento a 22°
con unica carica di legna.
• Unico termocamino adatto a impianti a
pavimento senza boiler.
• Accendi la legna dove vuoi anche dall’alto.
grandi quantità.
• Anche a fuoco spento, dopo 12-24 ore,
una scorta da 98 ad 130 litri di acqua
calda a seconda del modello.
• Cotture alla griglia/sui mattoni refrattari x pizze e arrosti.
Inoltre, esistono 4 modelli per soddisfare
un riscaldamento da 0 a 300 mq e tutti
godono della:
• Possibilità di essere rivestiti integralmente senza sportelli d’ispezione
• Facilità d’installazione abbinabile alla
caldaia a gas e al pannello solare.
• Minima manutenzione.
Vulcano produce una sola gamma di termocamini con quattro diverse potenzialità, adatti a riscaldare superfici da
zero a 300 mq: Vulcano 25, Vulcano 30,
Vulcano 35, Vulcano 35S. Tutti i modelli hanno la stessa estetica, cambiano
invece le misure di ingombro, il peso e il
contenuto d’acqua. Ogni modello può
essere richiesto in base alle singole
necessità impiantistiche: con il solo
scambiatore primario, con il primario e un secondario, con il
primario e due secondari. Dato
che gli scambiatori sono tutti
interni ai termocamini, per
poterli identificare, ad ogni sigla
viene aggiunto il numero di
scambiatori contenuti.
Nel caso del Vulcano 25, diventerà:
Vulcano 25–1; Vulcano 25–2; Vulcano
25–3 e così per gli altri modelli.
Il termocamino va scelto in base alla
grandezza dell’abitazione e alle necessità dell’impianto realizzato o da realizzare. Per quanto riguarda il modello
adatto alla grandezza dell’abitazione, ci
si potrà servire della tabella sotto
stante. Avendo l’accortezza di non superare i limiti minimi e neppure quelli massimi. Tutti i modelli sono dotati di serie
di:
• Protezione catodica delle lamiere.
• Porta ad apertura a scomparsa verticale e a sbraccio esterno con vetro cerami
co resistente a 750°.
• Piedini regolabili per il livellamento.
• Attrezzo per la pulizia dei passaggi
fumo interni.
• Libretto di istruzioni
Affidandosi a termocamini di ultima
generazione, come nel caso analizzato di
Vulcano, si unisce anche semplicità ed
estetica. Infatti, elemento da non trascurare, è l’aspetto finale del camino. Il termocamino Vulcano si può rivestire in
ogni modo e svolge a pieno la funzione
di elemento di arredo.
MODELLO ABITAZ. LEGNA AUT. RISCALD.
AUT. ACQUA CALDA
VULCANO 25 MQ 100 KG 20-25 ORE 5-7 ORE 10-20
VULCANO 25-30 MQ 150 KG 30-35 ORE 5-7 ORE
10-20
VULCANO 30-35 MQ 200 KG 40-45 ORE 5-7 ORE
10-20
VULCANO 30-35S MQ 250 KG 50-60 ORE 5-7 ORE
10-20
VULCANO 35S MQ 300 KG 60-70 ORE 5-7 ORE 1020
ENERGY SYSTEM PROJECT srl - Via Nettunense, 185 - Aprilia (LT) Tel.06-92014493
www.energysystemproject.eu - [email protected]
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 27
Giusy Ferreri e l'Orchestraccia gli artisti di punta della Festa di San Michele
Dal 26 al 29 settembre 2015
Il Comitato Grandi Eventi ha stilato il programma di massima per la festa di San Michele patrono di Aprilia, in programma dal 26 al 29 settembre 2015. Il nome che in tanti
attendevano quale artista di punta dell'evento è stato confermato solamente nella tarda serata del 20 settembre.Si
tratta di Giusy Ferreri, il cui ultimo singolo “Roma-Bangkok”,hit estiva insieme a Baby K, è da sette settimane
consecutive il singolo più venduto nel nostro paese.
La Ferreri, 36enne palermitana divenuta famosa col singolo “Non ti scordar mai di me” e “Novembre”, ed interprete di canzoni entrate nel patrimonio musicale italiano,
si esibirà sul palco di piazza Roma domenica 27 settembre. Ad aprire la festa sarà, sabato sera, una parata di
comici resi famosi dalla tv ed i cui nomi al momento di
andare in stampa non sono stati ancora resi noti. Lunedì
28 a scaldare il pubblico di Aprilia ci penserà l'Orchestraccia, il gruppo "aperto" che filtra la tradizione folkloristica romana (dagli stornellatori a Gabriella Ferri) attraverso sonorità figlie della cultura gitana e di tanta musica
popolare del mondo. Un gruppo "itinerante di folk-punkrock" - si definiscono così i membri dell'Orchestraccia dove c'è sempre posto per autori, fini musicisti, buskers,
attori e amici di passaggio. Gran finale martedì sera, 29
settembre, con la cover band dei Pink Floyd. Al programma artistico sarà poi affiancato un programma religioso in
onore del Santo Patrono ed altre manifestazioni satelliti
organizzate durante la quattro giorni di festa.
Giusy Ferreri
Lʼorchestraccia
IL CORO LIBERI CANTORES DI
APRILIA RIPRENDE L’ATTIVITA’
Dopo la pausa estiva il Coro dei Liberi Cantores di Aprilia
riprende l’attività di preparazione per i prossimi concerti.
Il Direttore del coro M° Rita Nuti ha già fissato i primi appuntamenti, infatti a fine Novembre il Coro si esibirà a Roma
nella Chiesa Valdese di Piazza Cavour con un repertorio tutto
“a cappella” di brani sacri.
A dicembre l’associazione organizzerà il consueto e seguitissimo appuntamento del Candlelight, nella Chiesa di San
Michele ad Aprilia.
Inoltre nel corso del prossimo anno, non mancheranno occasioni per esibirsi in Aprilia, dato che la città festeggerà l’80°
anno dalla sua nascita.
Il Coro parteciperà al Giubileo con più concerti in primavera
e in siti prestigiosi di Roma.
Insomma il programma, che deve essere ancora integrato con
altri eventi, si prospetta ricco e interessante.
Il M° Rita Nuti è alla ricerca di nuove voci e sta organizzando degli incontri per invitare tutti coloro che amano o amerebbero cantare, anche se del tutto inesperti, a partecipare
all’attività corale in un’atmosfera di cordialità e condivisione.
Sono in programma anche delle “uscite” all’estero e in varie
città italiane, che oltre ad essere importanti esibizioni canore
diventano occasione di visitare i luoghi e di trascorrere delle
giornate in allegria con il gruppo.
Per contatti e informazioni telefonare al 338 8756587 oppure
presentarsi presso la scuola Montarelli tutti i Martedì e Giovedì dalle 19,30 alle 21,00.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 28
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Il giornalista Gianfranco Compagno ha guidato il gruppo nella visita al centro storico o meglio di quello che è rimasto
L’UNIVERSITÀ DI TRIER (GERMANIA) INTERESSATA
ALL’ARCHITETTURA DI FONDAZIONE DI APRILIA
Gli studenti tedeschi erano accompagnati dal professore di storia antica dottor Kresimir Matijevic,
e dall’assistente di storia contemporanea dottor René Moehrle
di Luigi Cirillo
Universitari tedeschi ad Aprilia per studiare la storia e l’architettura della città. Ieri mattina il centro cittadino è stato
teatro di una “lezione improvvisata” per un gruppo di studenti della facoltà di storia
antica e contemporanea del-
l’università di Trier. Una
cittadina (in italiano Treviri) a
15 chilometri dal confine con
il Lussemburgo, nota proprio
per la prestigiosa università
ma anche per aver dato i natali nel 1818 a Karl Marx: filo-
sofo ed economista famoso
per aver scritto Il Capitale testo chiave del marxismo - e
(insieme a Friedrich Engels)
il Manifesto del Partito
Comunista. La comitiva (che
comprendeva il professore di
storia antica dottor Kresimir
Matijevic, l’assistente di storia contemporanea dottor
René Moehrle, ragazzi e
ragazzi alle prese con master
e baccellierati di perfezionamento) ha deciso di visitare
per due settimane l’Italia, per
studiare i monumenti antichi
e quelli di epoca fascista. E
con il collega Gianfranco
Compagno, probabilmente il
maggior conoscitore della
storia cittadina. Il giornalista
Compagno non è nuovo a
questo tipo di attività, sempre
disponibile a mettersi a disposizione per visite guidate, con
grande spirito civico. Per anni
ha fatto visite guidate a Carano Garibaldi o sul campanile
della chiesa di San Michele
Arcangelo. Anche lo scorso
24 maggio, in occasione della
ricorrenza del Centenario dell’ingresso dell’Italia nella
prima guerra mondiale (ma
dopo essere stati a Roma, il
gruppo dell’Università di
Trier (città natale di Karl
Marx) ha visitato la città di
fondazione meglio collegata
con la capitale: ovvero Aprilia. Così i 20 tedeschi sono
arrivati nel centro storico, tra
lo stupore e la curiosità dei
presenti poco abituati a vedere turisti stranieri. Grazie
all’intervento dell’ex assessore Michelelino Telesca, che
in quel momento si trovava al
Bar Davi mentre i tedeschi si
stavano riposando, e poi
intervenuto il giornalista
Luca Artipoli che ha contatto
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
questa è stata una casualità)
Gianfranco Compagno ha
accolto un gruppo di americani del “Minnesota World War
Ii History Roundtable”, guidati dal famoso scrittore, specializzato della seconda guerra mondiale Flint Whitlock
per una visita guidata del centro storico. È così nata una
piccola lezione sui luoghi di
fondazione e i simboli più
rappresentativi della città: la
piazza (nata sulle ceneri della
casa del Fascio), la chiesa e la
statua di San Michele Arcangelo, il mercato annonario (ex
piazze delle Erbe), la scuola
Marconi (dove una volta c’era
la GIL), l’ufficio postale di
via Marconi il cinema teatro
Littorio (oggi bar Il Pidocchietto). Un giro per i luoghi
di fondazione, anzi di quello
che ne rimane, visto che i
bombardamenti della seconda
guerra mondiale e poi alcune
scelte miopi hanno snaturato
l’architettura originaria di
quasi tutti gli edifici. Un giro
guidato (tradotto in tedesco
dal dottor Moehrle) e poi
l’happening sulle scale del
palazzo comunale per consultare la documentazione storica dell’archivi di Gianfranco
Compagno, apprezzato dalla
comitiva, che ha salutato con
un convinto applauso le spiegazioni del giornalista, appassionato della storia della città
prima di incamminarsi verso
la stazione e di lasciare la
città per raggiungere Anzio.
Visto l’interesse e l’accoglienza hahho ritardato di un
ora la loro partenza. Una “piccola lezione” per gli studenti
ma anche per l’amministrazione comunale, che in questi
anni non è stata capace di
allestire l’URP (ufficio rapporti con il pubblico), previsto dall’ articolo 4 Statuto
comunale, che possa dare
delle nozioni base ai visitatori
e materiale informativo ai
turisti. La carenza non è sfuggita nemmeno ai cittadini presenti che mentre assistevano
alla visita guidata mugugnavo: “certo, almeno un ufficio
informazioni potevano crearlo”. Gli studenti tedeschi, in
precedenza, si erano rivolti
proprio agli uffici comunali
dai quali avevano ricevuto
alcune foto d’epoca e il dvd
del docu-film di Gianfranco
Pannone dal titolo “Aprilia 75 anni di vita, 150 anni di
storia”, l’opera realizzata dal
regista (su commissione del
Comune nel 2011) per cele-
pagina 29
brare proprio il 75esimo anno
della Fondazione e il
150esima anniversario dell’Unità d’Italia. Regali certamente graditi, ma di certo
poco utili per illustrare l’evoluzione della città sotto il profilo storico e urbanistico dalla
fondazione a oggi. Di sicuro
troppo poco per un Comune
che punta sul turismo e che
vorrebbe valorizzarlo e poten-
ziarlo in vista del Giubileo
straordinario della misericordia proclamato da Papa Francesco e che si aprirà l’8
dicembre, un evento che porterà milioni di turisti nella
città eterna. Un afflusso di
persone che - in piccola parte
- coinvolgerà anche i Comuni
limitrofi, tra i quali anche
Aprilia.
Foto archivio G.Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 30
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
A seguito di una mozione proposta dalla consigliera Carmen Porcelli e sottoscritta dagli altri consiglieri di opposizione
APPROVATO IN CONSIGLIO COMUNALE IL REGOLAMENTO
SULL’OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA LEGALITÀ E SICUREZZA
A distanza primo attentato subito dall’ex assessore alle Finanze Antoni Chiusolo
Ora la città si attende la verità sui vari attentati menacce e aggressioni avvenuti negli ultimi anni
di Carmen Porcelli*
“Dopo due anni dalla proposta presentata
da me, sottoscritta dai consiglieri del Partito Democratico e sostenuta anche dagli
altri esponenti dell’opposizione, nel corso
del consiglio comunale sulla legalità convocato a seguito del primo attentato subito dall’ex assessore alle Finanze, Tonino
Chiusolo, finalmente l’osservatorio sulla
sicurezza e sulla legalità è approdato in
consiglio comunale. In quell’assise del
settembre 2013 maggioranza ed opposizione arrivarono con due distinte mozioni
e a qualcuno sembrò di vivere la fase congressuale di un partito, niente di più sbagliato visto che dopo un confronto serrato su un tema così sentito delle tante proposte contenute nella mozione dell’opposizione proprio l’istituzione dell’osservatorio venne accolta dalla maggioranza.
Mi auguro che, nonostante la pletora di
componenti, questo organismo possa operare al pari di altri organismi similari che
operano sull’intero territorio nazionale,
producendo convegni e dibattito, scandagliando con l’aiuto di esperti il fenomeno
della criminalità anche sul nostro territorio in tutti i suoi aspetti. Per quanto
riguarda le attività degli altri osservatorio
operanti nel nostro Paese, cito a titolo di
esempio l’osservatorio che opera nella
provincia di Rimini e che promuove convegni in grado di offrire diversi spunti di
riflessione e approfondimento sugli investimenti, addirittura anche quelli nel settore turistico, che gran parte dell’economia di quella fetta di territorio riveste
l’attività alberghiera e l’indotto che da
essa scaturisce. Questo per dire che il
vero presidio della legalità, l’osservatorio
privilegiato sul tema della pubblica
amministrazione deve restare il consiglio
comunale, l’istituzione che non può delegare l’osservatorio, che è e resta uno strumento per risvegliare la passione e l’impegno civico della nostra città. Per questo
mi auguro che non sia solo lo strumento
utile a lavarsi la coscienza, ma possa fungere da pungolo anche per garantire una
buona amministrazione” . “Chiaramente
l’approvazione in aula consiliare della
istituzione dell’osservatorio cittadino è
stata occasione per dibattere del tema
centrale, vale a dire l’ordine pubblico e la
sicurezza che è un aspetto della legalità.
Ho molto apprezzato l’intervento nelle
scorse settimane del senatore Claudio
Moscardelli, componente della commissione parlamentare antimafia; le sue parole sulle infiltrazioni nel nord della provincia di Latina e non solo al Sud, parole che
riprendono il tema lanciato dal Questore
di Latina in occasione del suo insediamento sui cambi di destinazione d’uso e
sul settore dell’urbanistica nelle città cresciute troppo in fretta, avrebbero dovuto
trovare i sindaci delle città interpellate
pronti a raccogliere il guanto di sfida,
mentre invece le sue parole sono state
accompagnate da un silenzio assordante
al quale ha fatto eco solo la voce del
primo cittadino di Formia, Sandro Bartolomeo. Lo dico perché in questa aula nel
gennaio 2014 sono intervenuti nel famoso consiglio comunale, nel quale si chiedeva all’ex assessore Chiusolo di rivedere la sua decisione di abbandonare la
delega alle finanze, i massimi esponenti
del governo e proprio sul tema della sicurezza e della legalità era partito l’impegno di assicurare ad Aprilia un occhio di
riguardo: cosa ne è stato di tutta quella
esperienza? Lo chiedo al sindaco Terra
poiché della sua audizione in senato con i
sindaci delle città dove
sono stati perpetrati
attentati ad amministratori pubblici, nulla si è
detto in questa aula,
come nulla il sindaco ha
mai voluto dirci a proposito di alcune scelte
assunte dalla sua amministrazione a partire dall’abbandono dell’assessore Chiusolo ad oggi e
che non risiedono soltanto nella scelta di affidare ad un privato la
gestione dei tributi.
Sono altre le questioni
che meriterebbero maggior approfondimento e
attenzione, questioni
che lasciano alquanto
riflettere”. “Per quanto
riguarda invece il tema
dell’ordine pubblico, la
violenza da qualunque
parte essa provenga va
condannata e rifiutata;
accettare che i cittadini si organizzino in
ronde, diffondere sentimenti di odio e
incitare alla caccia al diverso è un conto,
chiedere il rispetto delle regole e la difesa
delle persone e della proprietà è un altro
conto. In questo deve esserci l’intervento
delle forze dell’ordine, le uniche deputate
a reprimere i fenomeni illegali. Nessuno,
io per prima, vuole che si violino le leggi
e si viva nell’impunità, certi fenomeni
vanno controllati senza per questo perdere di vista la ragione, la solidarietà e l’accoglienza. Sono ambiti molto pericolosi
quelli che maturano in un clima violento
e irragionevole; capita, sempre più frequente, di ascoltare interventi violenti e
intolleranti anche da persone di sinistra.
L’esasperazione è comprensibile, qui non
si tratta di destra o sinistra, si tratta piuttosto di accogliere la legittima richiesta
dei cittadini che chiedono il rispetto delle
leggi e della convivenza civile, ma la
risposta non può mai essere la violenza”.
Foto G.Compagno
*Consigliere comunale di opposizione
di centrosinistra (gruppo SEL)
Info:Per le scuole di danza 06.9275019 - 335.8059019
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
IL GIORNALE DEL LAZIO
In particolare i militari
dell’Arma accertavano
che il ciclomotore sul
quale viaggiavano i due
era stato modificato, previa nuova punzonatura
dei numeri di targa, per
occultarne la provenienza
furtiva. Il ciclomotore è stato sottoposto
a sequestro ed affidato in custodia giudiziale
12.9.2015 APRILIA: “Proseguono i
controlli dei Carabinieri”
L’11 settembre 2015, in Aprilia (LT), nel
corso di predisposto servizio straordinario per il controllo del territorio, i Carabinieri del NORM del locale Reparto Terri-
LEGIONE CARABINIERI LAZIO
COMANDO PROVINCIALE DI LATINA
REPARTO TERRITORIALE DI APRILIA
A distanza di pochi giorni dal suo arrivo il nuovo comandante del Reparto
Territoriale di Aprilia Vincenzo Ingrosso, ha assunto il grado di tenente colonnello, come aveva annunciato nell’incontro con la stampa di venerdì 4 settembre 2015. Di seguito abbiamo estrapolato alcune notizie relative ad Aprilia, che ci pervengono quotidianamente
dal Nucleo Informativo – Ufficio stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri, tramite il Gazzettino. GFC
8.9.2015 APRILIA: “Controllo alla circolazione stradale. Sette persone denunciate all’A.G.”
Questa mattina, in Aprilia, al termine di
specifici servizi straordinari di controllo
alla circolazione stradale, i Carabinieri
del locale Reparto Territoriale, deferivano
all’A.G. : quattro persone straniere, poiché, sorprese alla guida dei rispettivi
motoveicoli sprovvisti di patente di guida
mai conseguita; un cittadino italiano, sorpreso alla guida del proprio autoveicolo
in stato di ebbrezza alcolica; due persone,
per detenzione di sostanze stupefacenti,
trovate in possesso rispettivamente di gr.
6,5 di sostanza stupefacente tipo hashish
e gr. 3,7 di marijuana.
9.9.2015 APRILIA:“Contrasto allo spaccio di Stupefacenti. Maxi operazione anti
droga dei Carabinieri di
Aprilia, arrestata una persona” L’8 settembre 2015, alle ore 19.00 circa, in
Aprilia (LT), via Campo di Carne, i militari della locale Reparto Territoriale N.O.R.M., nell’ambito di attività di contrasto allo spaccio e traffico di stupefacenti, hanno tratto in arresto M.D. 36enne
di Ardea (RM), operaio, incensurato, trovato in possesso, a seguito di perquisizione veicolare, di 15,310 Kg. di marijuana.
La brillante operazione dell’Arma, rientra
in una strategia di controllo del territorio
finalizzata ad una maggiore presenza dei
Ten. Col. Vincenzo Ingrosso
Carabinieri, in quelle zone maggiormente
sensibili sotto il profilo operativo, in cui
si evidenzia la recrudescenza di particolari attività delittuose, quali quelle connesse ai reati in materia di stupefacenti. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è
stato associato presso la Casa Circondariale di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
APRILIA: “Controlli alla circolazione
stradale, nella rete predisposta dall’Arma,
incappano due giovani con un ciclomotore rubato.” L’8 settembre 2015, alle ore
12.00 circa, in Aprilia (LT), militari del
locale N.O.R.M. nel corso di attività di
controllo alla circolazione stradale, hanno
deferito all’Autorità Giudiziaria due persone, rispettivamente ritenute responsabili di Guida senza patente e riciclaggio.
toriale hanno: deferito in stato di libertà
per il reato di “guida sotto l’effetto di
sostanze stupefacenti”, nonché segnalato
alla Prefettura di Latina per la violazione
di “condotte integranti illeciti amministrativi” in materia di stupefacenti un
19enne cittadino di origini rumene, residente ad Aprilia. Il giovane è stato sorpreso alla guida proprio veicolo con gr.
0,3 di sostanza stupefacente del tipo
“marijuana”. Sottoposto ad accertamenti
tossicologici, è risultato positivo all’uso
di “cannabinoidi”. segnalato alla Prefettura di Latina per la violazione di “condotte integranti illeciti amministrativi” in
materia di stupefacenti un 26enne cittadino macedone ed un 16enne, entrambi del
luogo, poiché trovati in possesso rispetti-
pagina 31
vamente di gr. 1,2 di “marijuana” e gr. 0,4
di “hashish”; contestato, unitamente al
personale del NAS di Latina, sanzioni
amministrative per un importo complessivo pari ad euro 4.000, ai titolari di due
esercizi commerciali della zona, per violazioni delle norme in materia di sicurezza alimentare. Nel corso del servizio sono
state, altresì, contestate diverse sanzioni
amministrative per violazione degli artt.
80 e 172 del c.d.s. (omessa revisione,
mancato uso delle cinture di sicurezza).
13.9.2015 APRILIA: “Capillare controllo del territorio dei Carabinieri di Aprilia,
cinque persone deferite in stato di libertà”. Il 13 settembre 2015, in Aprilia (LT),
al termine di predisposto servizio di controllo del territorio, i Carabinieri
del locale Reparto
Territoriale hanno
deferito: due persone, per furto
aggravato in concorso, per aver
asportato dall’emporio Esselunga
di Aprilia, prodotti cosmetici del
valore complessivo di euro 370,00;
una persona per
porto di armi od
oggetti atti ad
offendere, trovata
in possesso, a
seguito di perquisizione personale e veicolare, di un coltello a serramanico della
lunghezza di cm 22, occultato interno a
bordo di una VW Polo, di proprietà di
altra persona; due persone di nazionalità
indiana, residenti ad Anzio (RM), per
guida senza patente in quanto sorpresi a
guidare i propri ciclomotori senza aver
mai conseguito l’abilitazione di
guida.Nel corso del medesimo servizio
sono stati altresì: controllati n. 84 veicoli
e identificate n. 124 persone; accertata
l’effettiva presenza nel proprio domicilio
di n. 17 persone sottoposte agli arresti
domiciliari; effettuate n. 3 perquisizioni
personali e veicolari di cui una con esito
positivo.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 32
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
La presentazione a Roma presso l’auditorium del ministero della Salute mercoledì 16 settembre
NASCERE PRIMA DEL TEMPO
MEDICINA NARRATIVA, NUOVE RACCOMANDAZIONI E NUOVI APPROCCI
TERAPEUTICI E ASSISTENZIALI POSSONO CAMBIARE IL PERCORSO DI CURA
In collaborazione con “Vivere onlus” e con il supporto non condizionato di Abbvie
di Nicola Gilardi
In Italia sono circa 36 mila i bambini nati prematuri e che hanno
bisogno di cure speciali per
sopravvivere. Sono quindi 36
mila le famiglie che devono
affrontare queste problematiche
non facili, sia da un punto di vista
ze raccolte da bambini e famiglie
che hanno vissuto questa situazione. Hanno partecipato numerosi
medici ed esperti del settore. A
moderare gli interventi è stato il
dottor Carlo Gargiulo, medico di
famiglia famoso per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva Elisir, Serena Battilomo,
Dr. Fabrizio Greco AD. Abbvie Italia
medico che affettivo. È questa la
tematica affrontata nel convegno
“Nascere prima del tempo. Il vissuto delle famiglie con nati prematuri in Italia” organizzato da
AbbVie il 16 settembre all’Auditorium del Ministero della Salute
di Roma che ha presentato la
prima ricerca italiana di Medicina
Narrativa su scala nazionale che
ha analizzato numerose esperien-
della Direzione Generale della
Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute che ha portato il
saluto del ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin. Sono intervenuti: Martina Bruscagnin, Presidente Vivere Onlus; Giovanni
Corsello, Presidente Società Italiana di Pediatria. Professore
Ordinario, Direttore della U.O. di
Neonatologia dell’A.O. Universi-
taria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo; Costantino
Romagnoli, Presidente Società
Italiana di Neonatologia. Professore Ordinario, Direttore della
struttura complessa di Neonatologia del Policlinico Gemelli di
Roma; Senatore Giorgio Santini,
Membro della 5° Commissione
permanente Bilancio del Senato
della Repubblica; Maria Giulia
Marini, Responsabile dell’Area
Sanità e Salute della Fondazione
ISTUD e Fabrizio greco AD Abbvie Italia.
«La prematurità è un percorso tutt’oggi inesplorato - ha detto Martina Buscagin - che lascia molto
spesso la famiglia priva si sufficienti informazioni e sostegno. Il
progetto “Nascere prima del
tempo” nasce con l’intento di raccogliere gli spunti necessari per
individuare gli spazi di intervento
più idonei dal punto di vista dell’organizzazione dei servizi e del
supporto integrativo per le famiglie». Dagli interventi si rende
evidente come la salute dei neonati prematuri sia molto più fragile
di quella dei bambini nati nel
tempo stabilito naturalmente. È
infatti necessaria una profilassi
molto più attenta sia da parte delle
organizzazioni sanitarie che da
parte delle famiglie stesse. «Il
sistema immunitario dei bambini
prematuri è più debole rispetto
agli altri, quindi ci possono essere
più problemi» ha affermato
Costantino Romagnoli, che ha
sottolineato come siano da temere
soprattutto le infezioni delle vie
respiratorie, prima causa di ricovero nei reparti di pediatria.
«AbbVie è profondamente impegnata in programmi e partnership
volti a individuare soluzioni concrete e sostenibili in favore della
comunità, anche attraverso programmi specifici centrati sui bisogni del bambino prematuro e della
famiglia come lo sviluppo di servizi di supporto domiciliare per la
profilassi anti VRS» afferma
Fabrizio Greco. L’Amministratore
delegato di AbbVie ha poi proseguito: «Una terapia non è efficace
se non raggiunge il paziente.
Bisogna capire perché le terapie
non arrivano dove dovrebbero. Ci
sono diverse problematiche dietro
questa situazione. Abbiamo voluto capire il perché di ciò supportando
questa
ricerca».
Lo studio ha raccolto le storie di
149 famiglie che hanno dovuto
superare la fase della nascita prematura del proprio figlio. Questa
forma di Medicina Narrativa ha
attinto dal vissuto di questi nuclei
familiari, analizzando situazioni e
necessità, cercando di capire dove
e come migliorare il servizio di
supporto medico.
Un problema, quindi, che non è da
sottovalutare. I numeri ci dicono
come circa il 7% delle nascite
avviene prematuramente. Riuscire
a migliorare il percorso di stabilizzazione dei neonati è importante non solo da un punto di vista
medico, ma anche sociale, visto
che vengono coinvolti sia i genitori, che tutti coloro che attendono
la nascita con apprensione.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
pagina 33
APRILIA - A VILLA SILVANA AMBULATORIO
DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA
La gravidanza rappresenta per
ogni donna un evento assolutamente speciale. Un essere
umano si sviluppa e cresce
attraverso un altro essere
umano per poi nascere! Diventare mamma è un’esperienza
emozionale, fisica e mentale,
fortissima. Se si e’ pronti per
compiere questa esperienza e’
sempre meglio prendere un
appuntamento con il Ginecologo per una consulenza preconcezionale. Presso la casa di cura
Villa Silvana e’ attivo, all’interno del Poliambulatorio specialistico, l’ambulatorio di Ginecologia ed Ostetricia, dove operano valenti medici:
il Dott. Roberto Mari , gia’
Dirigente medico presso l’Opedale San Giovanni Calibita
Fatebenefratelli di Roma;
il Dott. Antonio Facente, autore
di varie pubblicazioni, gia’
Ostetrico Ginecologo presso la
Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Anzio;
dal 2011 presso il DH di Medicina Prenatale presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore,
Policlinico A. Gemelli di
Roma;
la Dott.ssa Valentina Berlinghieri specializzata in Ginecologia ed Ostetricia presso l’Ospedale Umberto I Università “
Sapienza” di Roma. Consegue
un Master in Medicina della
Riproduzione e tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita presso la clinica IVI Istituto Valenciano d’Infertilita’ di
Siviglia (Spagna).
Perfezionata nel campo dell’infertilità di coppia e nelle problematiche del settore della
riproduzione.
Durante la visita il Ginecologo
raccoglie l’anamnesi personale
e familiare per valutare la presenza di eventuali malattie o
condizioni che potrebbero dar
luogo ad una gravidanza a
rischio (malattie materne quali
cardiopatie, diabete, epilessia,
sieropositivita’, malattie genetiche o pregressi aborti). Esegue
il pap-test, richiede alcuni
esami quali il gruppo sanguigno
ed il fattore RH sia della donna
che del futuro papa’. Accerta
l’immunizzazione della futura
mamma contro la Rosolia, il
Cytomegalovirus, la Toxoplasmosi perche,’ se contratti in
gravidanza, possono essere
molto pericolosi per il feto.
Verifica, ed eventualmente corregge, anemie e carenze. Fornisce tutte le informazioni circa
l’assunzione di farmaci, il consumo di alcolici, l’esposizione
al fumo sia attivo che passivo.
Se dal colloquio con la donna
emerge la presenza di una
malattia genetica o se l’eta’
materna e’ superiore a 35/37
anni il Ginecologo dara’ indicazioni sulla opportunita’ di eseguire l’amniocentesi o la villocentesi. Inoltre, essendo stata
ampiamente dimostrata l’efficacia dell’Acido Folico nella prevenzione di alcune gravi malformazioni quali la spina bifida
ed il mielomeningocele, ne prescrivera’ l’assunzione nel periodo che precede la gravidanza e
nei mesi successivi. E’ inoltre
possibile eseguire accertamenti
per la valutazione della fertilita’
maschile mediante spermiolcoltura e spermiogramma.
Ci
siamo, le analisi hanno
confermato la gravidanza!
Quali visite effettuare, quali
esami, quando?
Presso il Poliambulatorio della
Casa di Cura Villa Silvana il
Ginecologo durante la visita ti
fornira’ tutte le indicazioni
necessarie, rispondera’ ai tuoi
quesiti, fughera’ i tuoi dubbi. Ti
verra’ inoltre fornito un pratico
libricino, un vero e proprio promemoria personalizzato che ti
aiutera’ a ricordare tutto cio’
che deve essere fatto durante i
nove mesi della gravidanza e
nei mesi successivi alla nascita’
del bebe’!!
Presso il Poliambulatorio e’
possibile eseguire :
controlli ematici: il nostro
Laboratorio analisi, come per
altro l’intera struttura, e’ certificato UNI EN ISO 9001:2008;
tutti i giorni dal lunedi’ al sabato, dalle 7.30 alle 10.30.
Si eseguono tutti gli esami ematochimici, anche i piu’ complessi.
ecografie di controllo: la Translucenza Nucale, il Bi-Test (o
Duo- Test), l’ecografia Morfologica, la Flussimetria, l’Ecocardio Fetale secondo le linee
guida della SIEOG (Societa’
Italiana Ecografie Ostetriche e
Ginecologiche ) ed ogni altra
indagine o accertamento che si
renda necessario durante la gravidanza. E’ inoltre possibile
eseguire gli esami per l’ingresso del futuro papa’ in sala parto.
Vivere felicemente e serenamente questo magico periodo e’
un diritto-dovere per tutte le
donne, la Casa di Cura Villa Silvana e’ felice di poter rendere
possibile tutto questo.
Presso il Poliambulatorio e’
possibile, inoltre, eseguire programmi di screening per la prevenzione del tumore del basso
tratto genitale femminile secondo le linee guida suggerite dalla
Societa’ Italiana di Colposcopia
e Patologia Cervico-vaginale.
L’equipe di sanitari presenti,
esperti di malattie sessualmente
trasmesse, da anni sono impegnati nello studio del PAPILLOMA
VIRUS.
Con piu’ di 450 mila casi ogni
anno nel mondo, e’ responsabile del 100% dei tumori dell’utero. La percentuale di infezione
da PAPILLOMA VIRUS ( HPV
), ha i suoi picchi fra i 20 ed i 24
anni. Le donne con infezione da
HPV presentano un rischio 300
volte superiore di sviluppare
una neoplasia cervicale.
Statistiche allarmanti lasciano
intuire come sia necessario far
fronte a questa patologia per
ridurre l’insorgenza del carcinoma al collo uterino, tumore
ad altissimo tasso di mortalita’.
Rivolgiti con fiducia ai nostri
specialisti perche’: la tua salute
ci sta a cuore!!!
Per informazioni ed appuntamenti chiamare il numero 06
921406510
.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
“MEMORIA AGLI I.M.I.”
Il PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE”
il giusto riconoscimento a una generazione vittima della barbarie nazista e della guerra
COME RICHIEDERE LA MEDAGLIA D’ONORE
di Elisa Bonacini
[email protected]
unricordoperlapace.blogspot.it
“MEMORIA AGLI I.M.I” : è questo l’ambizioso progetto dell’associazione “Un ricordo per la pace”
che dal 2011 opera nel territorio
pontino ed in particolare ad Aprilia per far emergere la storia e le
storie individuali dei nostri soldati
internati nei lager nazisti durante
la seconda guerra mondiale e guidando gli aventi diritto nelle pratiche necessarie per ottenere l’importante riconoscimento della
nazionale.
Eroi inconsapevoli affrontarono
con spirito di sacrificio e grande
dignità il periodo della “prigionia”. Considerati “traditori” furono obbligati a svolgere lavori particolarmente pesanti e pericolosi,
esposti al rischio dei frequenti
bombardamenti.
A costo della propria vita gli I.M.I.
(Internati Militari Italiani) mantennero fede al giuramento fatto
alla Patria, allora Regno d’Italia.
Solo una piccolissima percentuale,
spinta dagli stenti e dalle continue
vessazioni, optò a favore dei tede-
Franco Tantari Fernando Vitali Domenico Fusco e
Elisa Bonacini 2 giugno 2014 cerimonia di consegna
medaglie d onore.
Domenico Fusco
medaglia d’onore.
La medaglia d’onore è l’onorificenza concessa dal Governo Italiano a partire dal 2007 ai cittadini italiani, militari e civili, che
dopo l’armistizio dell’ 8 settembre
1943 vennero catturati ed internati
nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra
della Germania.
Con l’armistizio firmato a Cassibile ed annunciato via radio dal
Generale Badoglio nella serata
dell’ 8 settembre 1943 l’Italia cessava la sua alleanza con la Germania.
I nostri militari, allo sbando, si trovarono nella situazione drammatica di scegliere da che parte stare.
616.000 soldati italiani rifiutarono
di continuare la collaborazione
con i tedeschi e furono presto catturati e deportati nei lager nazisti.
Il loro status non fu quello di prigionieri di guerra, bensì di “internati militari”, abile stratagemma
di Hitler per sottrarli alla tutela ed
agli aiuti della Croce Rossa Inter-
per la pace” sarà riservata agli
I.M.I. ; saranno esposte anche le
foto degli insigniti apriliani della
medaglia d’onore, un giusto riconoscimento per le loro sofferenze,
Aprilia orgogliosamente si piazza
ai primi posti nel territorio pontino
per avere ricevuto finora 11 medaglie d’onore. Una lista che è destinata a crescere il prossimo 27 gennaio 2016 giornata della memoria
e che testimonia quanto i cittadini
di Aprilia apprezzino il valore
della democrazia ed abbiano una
GLI 11 INSIGNITI
APRILIANI DELLA
MEDAGLIA D’ONORE
Le medaglie d’onore sono consegnate dal Prefetto della Provincia
di residenza degli insigniti. Nel
caso di ex deportati ancora viventi, viene data agli insigniti la discrezionalità di scegliere se ritirare
la medaglia d’onore presso il
Palazzo del Governo della propria
Provincia o dalle mani del Presidente della Repubblica in una cerimonia ufficiale che generalmente
si tiene al Quirinale ogni anno il
27 gennaio, giorno della Memoria.
Le prime medaglie d’onore a cittadini apriliani sono state conferite a
Ernesto Bonacini ed Alfio Fiorini (deceduti entrambi; il povero
Alfio morì a causa di un bombardamento sul suo campo di lavoro
in Germania) e sono state consegnate dall’ex Prefetto D’Acunto
Gino Forconi
Aldo Boccabella
schi.
Più di 50.000 ne morirono in quei
campi, per lo più di fame e di
malattie tra cui la tubercolosi, contratte a causa delle gravi carenze
nutrizionali ed igieniche. Migliaia
morirono poi al rientro in Italia.
Quella degli I.M.I. è considerata
una delle prime forme di “resistenza” al nazismo. Che sarebbe stato
dell’Italia se i nostri militari avessero aderito in blocco alla Germania nazista?
L’associazione “Un ricordo per la
pace” negli ultimi anni ha realizzato diversi video tematici con le
testimonianze di ex internati di
Aprilia e della provincia di Latina
e ricorda che sono a disposizione
gratuitamente per la visione nelle
Scuole del territorio.
Presto anche una sezione dell’esposizione “Un ricordo per la
pace” che accoglie reperti militari
della seconda guerra mondiale
provenienti dalla raccolta storica
di Ostilio Bonacini e curata dall’omonima associazione “Un ricordo
consegna prevista come ogni anno
il 27 gennaio giornata della
Memoria.
Per informazioni rivolgersi all’Associazione “Un ricordo per la
pace” : [email protected]
Un ringraziamento per il successo
del progetto è dovuto al sostegno
della stampa locale, ed in particolare a Bruno Iorillo, Direttore ed
Editore del Giornale del Lazio per
lo spazio che riserva sempre
all’argomento.
Ernesto Bonacini nel lager
di Zeithain
grande sensibilità nel mantenere
viva la memoria della propria storia familiare.
Ricordiamo che per potere
richiedere la medaglia d’onore
anche in qualità di erede, è
necessario compilare e spedire,
tramite raccomandata all’indirizzo indicato, una modulistica
scaricabile dal sito internet del
Governo Italiano - medaglia
d’onore I.M.I. allegando le
documentazioni di cui si è in
possesso: foglio matricolare del
militare, lettere dal lager, etc,
che testimonino l’internamento
nei campi di concentramento
nazisti dopo l’8 settembre 1943 e
naturalmente la condizione di
non optanti - collaboratori dei
nazisti.
Invito perciò gli apriliani (e non
solo, naturalmente), a mobilitarsi
in una piccola ricerca nella propria
storia familiare considerando che
se risponderanno con sollecitudine
a questo appello potrebbero rientrare nella prossima cerimonia di
presso il palazzo del Governo di
Latina il 27 gennaio 2012 : hanno
ritirato l’onorificenza rispettivamente la figlia Elisa Bonacini ed il
fratello Armando Fiorini.
Il 31 ottobre 2012 hanno ritirato a
Latina la medaglia Aldo Boccabella e Gino Forconi mentre per
Amedeo Luciani (deceduto) ha
ritirato l’onorificenza la figlia
Antonietta ;
Il 29 gennaio 2013 la medaglia è
stata conferita ad Alberto Alfredo
Federici. (deceduto): ha ritirato il
figlio Antonio; il 27 marzo a Latina la medaglia è stata consegnata a
Giuseppe Raggi, recentemente
scomparso; il 2 giugno per Giuseppe Romani (deceduto) ha ritirato l’onorificenza il nipote Luca.
Durante la cerimonia del 2 giugno
2014 a Latina ha ritirato di persona l’onorificenza Domenico
Fusco; in memoria di Sante Tantari e Guido Vitali hanno ritirato
la medaglia i figli Franco Tantari e
Fernando Vitali.
SCENE DAL LAGER:
IL “NO!” NEL
RESERVE LAZARETT
DI ZEITHAIN
Come è noto, mio padre Ernesto
Bonacini ha lasciato alla sua
morte una documentazione
“riservatissima” sul suo vissuto
in guerra e poi nel campo di concentramento in Germania : lettere, foto ed un diario scritto in
diretta in quei giorni di sofferenza che spero di potere pubblicare
presto.
Anche quest’anno nella ricorrenza dell’8 settembre voglio condividere con i miei lettori più affezionati una parte di quegli scritti,
in questo caso poche righe inedite tratte da una lettera scritta da
mio padre nel dopoguerra alla
neonata associazione degli ex
internati italiani: una ulteriore
prova della fedeltà e dell’amore
per la nostra Patria Italia dei
nostri soldati, amore che trova
espressione attraverso un soldato
anonimo, uno dei tanti, che con
grande dignità e coraggio non
volle tradire il giuramento alla
Patria , neppure con la certezza
che la sua decisione avrebbe provocato presto la sua morte.
La scena si svolge nel febbraio
1944 nel Reserve Lazzarett di
Zeithain , il lazzaretto “campo
ospedaliero” per soldati gravemente malati, campo distaccato
dello Stalag IV B di Zeithain
(circa 30 km da Dresda) dove
mio padre, che soffriva di una
grave forma di malaria, trascorse
circa un anno . Nello stesso
campo venne internato anche
Domenico Fusco di Aprilia.
Reserve Lazzarett Zeithain, febbraio 1944
“... Passai per una baracca di
malati gravi di tisi (ndr :tubercolosi), uomini che avevano i giorni contati. Mi avvicinai ad un
compagno intento ad osservare
una fotografia. Era, come mi
disse, della mia classe : 1923.
Con occhi che non avevano più
luce guardando una piccola foto
rispondeva a quanto io domandavo. Pure immaginando la
risposta volli chiedere chi fosse
quella donna (per esperienza
sapevo il valore di una parola di
un amico in quelle circostanze).
“ Mia madre è !“ mi rispose. In
un attimo davanti a me vidi una
donna sulla soglia di una casa
nella disperata attesa di chi non
può ritornare.
“Opta!” gli dissi, con la speranza di poter ridare un figlio ad una
madre: abbassai lo sguardo per
non incontrare il suo.
“No!” mi rispose con una voce
che non era quella di uno che
stava per morire. Dopo 11 giorni
quel ragazzo venne portato alla
pineta. E non fu il solo.” ...)
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
pagina 35
L’AVVOCATO RISPONDE
LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE CON I GESTORI DI TELEFONIA
LA CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA PRESSO IL CO.RE.COM
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
Mi chiamo Mauro e alcune settimane fa ho aperto una nuova
attività di ristorazione con
piano bar e spettacoli. Prima
di inaugurare il locale ho stipulato tutti i contratti con le
utenze, in particolare quella
per la linea telefonica fissa col
gestore xxxx, che mi è indispensabile per le prenotazioni
dato che il locale è piccolo e la
prenotazione è obbligatoria.
Abbiamo iniziato l’attività ma
dopo due settimane, contrariamente alle aspettative, il lavoro non decollava e le prenotazioni erano praticamente
nulle. Scoraggiato già stavo
pensando di chiudere quando,
un mio caro amico, mi ha
informato di aver tentato più
volte di chiamarmi al numero
del locale ma, tutte le volte gli
ha risposto una signora residente in xxxx la quale ha riferito, molto contrariata, che
ormai da settimane riceveva
continue chiamate di persone
che cercavano il mio locale.
Ho provato anche io a chiamare e, difatti, mi ha risposto la
signora Gianna la quale mi ha
confermato che quello era il
suo numero da anni.
Ho contattati immediatamente
il gestore il quale ha ammesso
di avermi assegnato per errore
un numero già assegnato ad
altro utente e, nel giro di pochi
giorni, mi ha fornito nuova
numerazione.
Purtroppo però io ho avuto un
danno, anche perché, per promuovere il locale, nelle prime
serate avevo ingaggiato dei
gruppi musicali piuttosto noti
nella zona e, a causa dell’impossibilità di prenotare, molti
clienti non sono venuti ed il
locale è rimasto semi vuoto.
Come posso fare per farmi
risarcire il danno dal gestore
xxxxx? E’ necessario andare
per forza in causa o, come ho
sentito dire, ci sono delle
forme di conciliazione?
Grazie per il consiglio che mi
vorrà dare.
Mauro M.
Caro Mauro,
purtroppo fatti come quello che
è capitato a Lei non sono infrequenti, purtroppo qui c’è l’aggravante dell’attività commerciale che ha subito danni dall’accaduto.
Le dico subito che quel che ha
sentito dire è vero in parte in
quanto è previsto un tentativo di
conciliazione obbligatorio, da
esperire innanzi al Co.Re. Com.
competente territorialmente,
prima di iniziare l’eventuale
azione giudiziale.
Vediamo subito che il Co.Re.
Com. – Comitato Regionale
Comunicazioni – è l’organo funzionale dell’Autorità di Garanzia nelle Comunicazioni e al fine
di assicurare le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di
controllo in tema di comunica-
zione demandate dall’articolo 1,
comma 13 della L. n. 249/1997
in quanto funzionalmente organo dell’Autorità, è titolare di
funzioni proprie e di funzioni
delegate.
Come funzioni proprie, il Corecom esercita quelle ad esso conferite dalla legislazione nazionale e regionale. Le funzioni originariamente delegate dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni sono invece: 1) la vigilanza in materia di tutela dei
minori nell’ambito radiotelevisivo locale; 2)l’applicazione del
diritto di rettifica nel sistema
radiotelevisivo locale; 3) la vigilanza del rispetto della normativa sui sondaggi; 4) la vigilanza
sulla par condicio nel sistema
radiotelevisivo locale; 5) la conciliazione tra utenti e gestori
telefonici e di pay tv. Su delega
del Ministero dello Sviluppo
Economico,
Dipartimento
Comunicazioni, il Corecom predispone le graduatoria delle
emittenti televisive locali beneficiare delle provvidenze statali.
Ogni qualvolta un utente finale
ha una controversia con un
gestore di servizi di comunicazione elettronica è previsto che,
prima di citare in giudizio il
gestore si debba, obbligatoriamente, tentare una conciliazione
presso questo organismo.
Il modello di istanza può essere
scaricato dal sito istituzionale
del Corecom, che, per il Lazio,
si trova a Roma.
L’istanza deve essere compilata
e sottoscritta ed inviata, a mezzo
fax, raccomandata o p.e.c. al
Corecom il quale fissa una data
per l’incontro di conciliazione e
lo comunica alle parti interessate; a detto incontro l’utente può
presentarsi personalmente o
farsi assistere da un avvocato.
Importante è però sottolineare
che questo organismo non è un
giudice, il che comporta che
non ha poteri decisori od
impositivi, cioè può solo tentare
di mettere d’accordo le parti ma
non può imporre la conciliazione o l’accordo se le parti non
vogliono, né, tantomeno, può
ordinare alcunché.
Altro riflesso del fatto che si è in
una sede stragiudiziale è che
non può essere richiesto, in questa fase, il risarcimento del
danno eventualmente subito.
Difatti dinanzi al Corecom possono essere richiesti solo gli
indennizzi per i disservizi subiti,
che generalmente sono stabiliti
contrattualmente in ragione
della durata del problema verificatosi.
Se in sede di conciliazione si
raggiunge l’accordo viene redatto un verbale che diviene titolo
obbligatorio per le parti all’esecuzione di quanto in esso previ-
sto se, invece, l’accordo non
viene raggiunto verrà comunque
stilato un verbale, ma di conciliazione negativa.
A quel punto l’utente sarà libero
di proporre la domanda, a questo
punto anche relativa ai danni, in
sede giurisdizionale.
E’ da notare che, se in sede di
conciliazione il gestore riconosce il pagamento dell’indennizzo ma l’utente vuole il risarcimento anche di maggiori danni
potrà, comunque, agire in sede
giurisdizionale per il riconoscimento di questi ultimi.
Quindi, caro Mauro, dato che mi
sembra di capire che la Sua
domanda sarebbe più che altro
volta ad ottenere i danni subiti,
dovrà comunque tentare la conciliazione davanti al Corecom ed
eventualmente farsi pagare l’indennizzo che il gestore vorrà
riconoscerle per il disservizio e
poi, se vorrà, intentare causa per
farsi riconoscere i danni subiti
come il mancato guadagno per
le serate, il danno d’immagine
ecc.
occasioni per mettersi in luce. È
vero, è importante la tecnica e la
preparazione ma l’esperienza che
ti dà un palco assieme al pubblico
vale più di qualsiasi altra cosa”.
Alla richiesta di dare un consiglio
o un monito ai ragazzi apriliani
immersi nel mondo della musica i
Master’sGuys hanno risposto
senza esitazione dicendo: “Suonate ragazzi, tirate fuori il meglio,
tirate fuori ciò che avete dentro.
Suonate, cantate, fatevi sentire.
Perché o ti togli le catene che il ti
impone il sistema, o sei una marionetta che condivide ideali che non
sente propri”. Music Full Time ha
quindi trasmesso, tra le sue molte
eredità, un messaggio di speranza
per i ragazzi che utilizzano la
musica come unico canale di
comunicazione. La tematica principale è quella di una musica
senza catene, scrupoli o rimpianti,
una musica con cui si può estrarre
dall’anima angeli e demoni. L’evento si chiude verso mezzanotte,
immerso in una magica atmosfera.
Torna ad Aprilia il contest di musica dedicato alle band emergenti
MUSIC FULL TIME 2015: 8 ORE DI MUSICA,
GRANDE SPETTACOLO E TANTO DIVERTIMENTO
A trionfare sono i “REGOLA D’ARTE”. Podio anche per i “MASTER’S GUYS” ed i “COLMENA”
di Antonello D’Alessandro
Il Music Full Time è un contest
dalla durata di 8 ore che coinvolge
cantanti solisti e complessi musicali. È dedicato a tutti coloro che
non abbiano alcun contratto o
accordo discografico.I partecipanti hanno a disposizione 30 minuti
durante i quali presentano almeno
1 brano inedito di propria produzione ed una cover a scelta. La
scaletta è preparata in base alle
necessità tecnico-organizzative
utili a rendere il concerto il più
possibile scorrevole. Al concorso
sono ammessi tutti i generi musicali e i testi in qualsiasi lingua,
compresi i dialetti. L’evento si è
svolto il 13 settembre ad Aprilia in
Piazza dei Bersaglieri, nel piazzale antistante il locale Al Quadrato
Music Bar dalle ore 10:00. Hanno
partecipato i Master’sGuys, i Push
The Red Button, i Colmena, i Funkin’ Donuts, IFrics, gli Skymall
Solution, gli Elektro V ed i Regola D’Arte. Sono intervenuti artisti
del panorama di Aprilia e non
solo. A presentare l’evento Marvo
Palazzi ed Ivano Aruta. La giuria
era composta da tecnici e professionisti del settore musicale e
commerciale. Il verdetto valutava
la qualità artistica compositiva, la
creatività negli arrangiamenti, la
personalità del brano, la presenza
scenica e la qualità della performance sul palco assieme al livello
di gradimento del pubblico. Come
primo premio la sottoscrizione di un
contratto discografico il quale prevede la
realizzazione, registrazione, produzione di un singolo su
store digitali e 3 partecipazioni presso il
programma “Young
Tv” del canale 643
Digitale Terrestre. Il
secondo e terzo premio prevedevano 10
ore di registrazione
in studio ed un Book
fotografico offerto
dall’agenzia Strangevent. Sono state otto ore di musica
live, dal rock al soul, dal blues alla
musica cantautoriale; un pomeriggio intero di grande spettacolo e
divertimento da condividere. Sul
podio, in ordine, troviamo i Regola D’Arte, i Master’sGuys ed i
Colmena. Durante l’evento ci
siamo intrattenuti con i secondi
classificati (i quali si sono particolarmente distinti nella competizione). Questa band è costituita da
giovanissimi talenti che già vantano molte presenze sui palcoscenici
di Aprilia e zone limitrofe. Abbiamo intervistato due membri del
gruppo ed abbiamo appreso quanto sia viva sul nostro territorio la
voglia da parte dei ragazzi di mettersi in gioco attraverso la musica
e il canto. “Questo contest è
importante per fare esperienza e
trasmettere i propri messaggi –ha
affermato il leadguitar della band
Valerio Amoroso- Noi suoniamo
per passione. I nostri testi sono
molto cattivi e minatori ed hanno
un gran significato: in questo
paese molti ragazzi sono trascurati e l’unico modo che hanno per
risorgere è rubare e commettere
crimini. Gli adulti non si preoccupano di loro finché non diventano
un pericolo. Questo è peraltro un
motivo ricorrente di molte rockband, di ieri e di oggi.” Il chitarrista Simone Anibaldi ha invece
spiegato che: “L’amministrazione
cittadina è molto vicina ai ragazzi
che suonano.Il problema però è un
altro: al contrario di ciò che sembra sono poche le band nella
nostra città. I gruppi non sfruttano
le manifestazioni che ci sono e le
pagina 36
IL GIORNALE DEL LAZIO
Nel quartetto di sassofoni suona anche l’apriliano Roberto Guadagno
SECONDA TAPPA PARIGINA PER GLI “APEIRON”
Il concerto si è tenuto presso l’istituto italiano di cultura a Parigi e ha visto
la collaborazione del celebre sassofonista internazionale Claude Delangle
Nuovo tour europeo per il quartetto di sassofoni Apeiron. La seconda tappa che è iniziato
a marzo, ha previsto un entusiasmante concerto nella ville lumière. Il quartetto Apeiron
è un quartetto di sassofoni di cui fa parte
anche l’apriliano Roberto Guadagno. I membri, tutti di provenienza romana o pontina,
sono uniti da una collaborazione ormai
decennale. I componenti del quartetto sono:
Daniele Caporaso, docente presso il Conservatorio di musica Ottorino Respighi di Latina, Dario Volante, Armando Noce e Roberto
Guadagno, tutti laureati presso il medesimo conservatorio. I singoli componenti del
quartetto sono stati più volte
premiati con importanti riconoscimenti in vari concorsi e
rassegne musicali in Italia e
all’estero. Come formazione
cameristica, il quartetto si è
distinto, nell’ultimo decennio, per qualità e originalità
sonora, per duttilità e agilità,
che ha espresso attraverso
una notevole diversificazione di repertorio, spaziando
agevolmente dalla musica
barocca alle produzioni di
musica contemporanea, dal
repertorio jazz alla musica da
film, fino ad arrivare alla
musica sudamericana, al
tango argentino. Ha al suo attivo numerose
partecipazioni in programmazioni teatrali o
in rassegne musicali in Italia. Ha partecipato
anche alla realizzazione di colonne sonore
per film di importanti registi italiani o per
aziende pubblicitarie. Dallo scorso mese di
marzo, poi, ha iniziato a conquistare i cuori e
le menti anche dei melomani europei. Il
primo concerto del tour europeo si è svolto
nella città di Wolfsburg, in Germania, che si
è dimostrata entusiasta del repertorio proposto e dell’originalità degli arrangiamenti, a
cura del quartetto stesso, e dell’interpretazione. Adesso il quartetto è partito alla volta
delle Francia, per prendere parte al Festival
de musique italienne di Parigi, con un Dialogue de saxophones, un’esperienza musicale
unica, che ha visto collaborare il quartetto
Apeiron con il celeberrimo
musicista francese Claude
Delangle. Quest’ultimo, nel
corso della sua carriera, ha
lavorato con compositori
del calibro di Luciano
Berio, Pierre Boulez, Toru
Takemitsu e Astor Piazzolla. Il programma ha previsto
musiche di Debussy, Sciortino, Sebastiani, Donatoni,
Clementi, Gabrieli e Rotili.
Il concerto si è svolto presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, con grande
successo. Siamo tutti orgogliosi di questo giovane
quartetto formatosi nel
nostro territorio, formazione giovane ma profondamente consapevole delle
proprie potenzialità e dell’importanza dello
studio della dedizione, nonché della passione,
in un mestiere, quello del musicista, che,
come nessun altro, è un mestiere fatto in
primo luogo di sogni e poesia e poi di tanto,
tanto lavoro.
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Corsi di musica e
ballo con “Salsaenfuego”
"La nostra associazione aderente all'Asi (LAZ- LT 0823), iscritta
alla federazione sportiva riconosciuta dal Coni è presente sul territorio da più di 5 anni e, attraverso la musica e il ballo, crea un
ambiente consono alla socializzazione, alla libera espressione del
corpo e propedeutico all'aggregazione per persone di ogni età. I
nostri corsi abbracciano le più diverse discipline: dal ballo caraibico
e cubano a quello di gruppo, dal fitness alla tonificazione, dalla
danza moderna a quella del ventre, dal reggaeton alla zumba, dalla
kizomba al country e al burlesque.
La nostra nuova sede è situata in Via Cagliari n°37 in Aprilia, in una
struttura abilitata, con aree riservate alle rispettive attività, dotata di
tutti i confort necessari, con insegnati regolarmente diplomati e uno
staff preparato e cordiale.
Per info e contatti: tel. 06 92732648 oppure 334 9451567 o visitate
il nostro sito internet www.salsaenfuego.it e le nostre pagine social
su Facebook o Instagram."
Red.
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
pagina 37
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
LA QUESTIONE DEI PROFUGHI RAPPRESENTA OGGI LA SFIDA
PIÙ GRANDE PER IL GENERE UMANO, MENTRE I GOVERNI
NON HANNO PIÙ SCUSE: ALLA POLITICA SPETTA IL DOVERE DI
COSTRUIRE UN SISTEMA SANO DI ACCOGLIENZA
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
sicuramente l’argomento che
oggi riempie di fiumi di inchiostro i giornali e di immagini
che parlano da sole la televisione è quella della tragedia dei
profughi.
Migliaia di persone attraversano ogni giorno i confini degli
Stati, uomini donne e soprattutto bambini restano le vittime
innocenti di conflitti di cui tutti
i governi sono responsabili, chi
perché direttamente coinvolto e
chi per inerzia ed indolenza
verso il continuo abuso della
vita umana.
Se per noi vale ancora l’ immagine dei bambini portati alla
vita dalla cicogna, per altri
sfortunati bambini oltre confine
vale quella di piccole vite portate dal mare. Il mare li abbandona su spiagge straniere, sulle
quali potranno nascere per una
seconda volta o potranno
morire, come è successo ad
Alan, il piccolo profugo siriano
la cui foto ha fatto il giro del
mondo. Alan aveva due anni, o
tre, a seconda di quello che
scrivono i giornali. La sua età
non è certa, mentre è certa la
fine della sua piccola vita. La
sua mamma e il suo fratellino
sono annegati con lui, resta un
padre sconfitto.
Voci commosse si sono alzate
da ogni parte del globo ma,
finite le lacrime, quelle vere e
quelle di coccodrillo, sorge la
domanda: che cosa si farà perché simili tragedie non succedano più?
Il problema, a mio parere,
non è politico, economico,
sociale. Prima di tutto è
umano.
Ma da cosa fuggono queste
genti, ce lo siamo forse chiesto
veramente? O ci siamo soffermati solo sull’effetto che la loro
fuga ha sulla nostra vita, sulla
dimensione della nostra quotidianità familiare e lavorativa,
sul fatto che si restringe il
nostro spazio sociale, che
aumentano le nostre insicurezze più nascoste.
Disperati che fuggono da territori devastati dalle conseguenze di conflitti armati, in cui esiste niente altro che privazione,
come la mancanza di energia
elettrica e di gas, mancanza di
acqua, cibo e condizioni igieniche. Questa è la condizione di
chi è sopravvissuto alla guerra
nei campi profughi.
La disidratazione, le malattie e
la miseria sono la realtà quotidiana per questi disperati che
pare che il mondo abbia dimenticato.
I sopravvissuti alla guerra sono
costretti a consumare erba,
foglie, mangimi e letteralmente
tutto ciò che possono trovare
per dissetarsi o placare la fame,
a prescindere dalla loro idoneità per il consumo umano.
E ‘difficile trovare le parole per
descrivere adeguatamente la
miseria esatta dei rifugiati dopo
più di duecento giorni di assedio delle forze spietate del regime siriano.
E ‘difficile capire perché il
mondo ha voltato le spalle a
questi fratelli e sorelle che sono
costretti a vivere in tali tristi
condizioni .
Nonostante il conflitto, che non
è la causa o il desiderio dei suoi
residenti, ci sono state molte
opportunità per la comunità
internazionale di amministrare
gli aiuti umanitari, ma nessuno
è stato disponibile.
Perché il mondo, anche il
mondo arabo, tratta i rifugiati
con tanta indifferenza?
La situazione profughi dovrebbe essere straziante per ogni
essere umano che ne è a conoscenza .
Se i pericoli terrificanti di una
zona di guerra non erano abbastanza per i profughi, la visita
aggiunta di fame e malattie, è
uno schiaffo vergognoso di
fronte al cosiddetto mondo
civilizzato.
Le immagini televisive delle
donne e dei bambini che fuggono dovrebbero essere a dir poco
strazianti per le persone con
una mentalità giusta.
Eppure il mondo intero appare
indifferente alla situazione di
questi innocenti coinvolti in un
conflitto non di loro creazione.
La colpa di questa situazione
non si limita al solo governo
siriano, piuttosto anche la
comunità internazionale non è
riuscita a riconoscere la gravità
della situazione e
l’intero episodio
si sta rivelando
un
fallimento
vergognoso.
I Paesi nei quali
c’è ricchezza e
sprechi stanno
fermi a guardare
o per perbenismo
fingono di aprire
le frontiere per
un giorno, per
lavarsi
la
coscienza agli
occhi dei cittadini.
Poi scattano i
soliti meccanismi mediatici di
chiusura, evocando i poveri,
le famiglie in
difficoltà che però non possono
essere accostate a questa tragedia .
Sono due cose differenti, che
ogni Governo civile, democratico è chiamato ad affrontare.
Non è possibile prendercela
con i profughi, quando in Italia
ancora la politica ruba e spreca
le risorse che andrebbero destinate ai più bisognosi.
Non permettiamo loro di farci
cadere sotto queste strumentalizzazioni.
Questo è il modo più semplice
per non affrontare il problema,
per dare qualche boccone in
pasto alle pance e per colpire le
anime più semplici e sensibili,
vittime facili degli allarmi quotidiani.
Attualmente i profughi non
hanno rappresentanza politica,
nè giuridica, nessun sostegno
internazionale e senza una vera
leadership dedicata a risolvere i
loro problemi più urgenti.
Il destino che oggi li attende è
crudele, da un lato morire dall’altro vivere … ma in quali
condizioni di sfruttamento da
parte di chi li accoglie.
“A casa nostra”, come si suol
dire, alla luce della spartizione
della gestione dei profughi tra
cooperative rosse e bianche, e
della corsa all’ accaparramento
dei fondi europei trasformati
nel guadagno privato dei soliti
imprenditori amici, con tutto lo
schifo che ne deriva, oggi finalmente riusciamo tutti a capire
meglio come si intende l’accoglienza, situazione che sta nauseando tutti quanti noi, e che
già vi avevo purtroppo denunciato anni fa, in tempi non
sospetti.
L’appello del Papa rappresenta
per questo Paese una forte
invocazione alla mobilitazione
della società civile contro il
degrado che attualmente affligge la gestione italiana di questa
tragedia, degrado di cui è parte
integrante l’assenza di pietà
per esseri umani privi di tutto.
Ecco allora che un Paese come
il nostro, che si definisce civile,
con la politica, l’economia e le
istituzioni sociali, dovrebbe
cominciare a dare l’esempio e
trasformare l’esodo che lo sta
investendo da un tragico business a un’occasione di sperimentare finalmente un modello
di accoglienza responsabile,
onesto e dignitoso. IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Per Presentare Aprilia
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, sono le idee
degli apriliani a formare il nostro
patrimonio culturale cittadino.
Nascono dal patrimonio genetico
di ognuno di noi ma crescono e si
sviluppano attraverso l’esperienza, i contatti sociali, le esperienze
individuali e collettive. Insomma,
da quella massa di elementi che si
accumula in Aprilia.
Cari amici, avere delle idee, però,
significa “setacciare” i
pensieri che attraversano il cervello e trarne indicazioni per proporre un modo nuovo, diverso, di
affrontare la realtà cittadina e di
disegnare il suo futuro sulla base
dell’esperienza di ciascuno di noi.
Ma non è facile distinguere la qualità delle idee che i nostri concittadini a volte lanciano senza riflettere molto, come coriandoli a carnevale. Per questo motivo, infatti,
assistiamo spesso al “decollo” di
palloni gonfiati che al primo alito
di vento traballano nel cielo e finiscono poi per cadere ingloriosamente in mezzo a fossi o a terre
dei fuochi. Sì, perché il mondo
delle idee è pieno di imbroglioni e
illusionisti, capaci a volte di
imbrogliare prima di tutto se stessi, illudendosi di essere dei “grandi”.
L’esperienza ci dice invece che
bisogna diffidare di chi promette
mirabolanti soluzioni ai problemi
cittadini. È vero che a volte un’idea può sconvolgere certezze di
lunga data e proporre alternative
benefiche alla città. Ma è anche
vero che la fretta e la superficialità fanno dimenticare le più elementari precauzioni prima di affidarsi a certi “cervelli” che prometto più di quanto possono mantenere.
Cari amici, appare quindi preliminare la valutazione delle idee, a
cominciare dalle proprie, perché la
delusione è sempre dietro l’angolo. Dare il giusto peso a un’intuizione è giusto quanto contrapporre
subito il dubbio, la necessità di un
controllo salutare. Non solo per
quel minimo di obbiettività necessaria di fronte alle cose umane ma
anche per evitare di salire su quel
traballante piedistallo che si chiama presunzione.
Resta però irrinunciabile la possibilità di esporre le proprie idee,
perché solo così si mette in circolo il pensiero che da sempre rafforza l’esistenza e prepara le basi
per il futuro di ciascuno.
In questo senso, per esempio, “la
festa di San Michele” può a buon
diritto vantare tanti anni di successo che al di là dell’aspetto folcloristico e religioso perchè concentra
nella sua formula e nella sua
sostanza un’idea di per sé semplice ma proprio per questo geniale.
Cari amici, La festa patronale di
San Michele che vorrei, consapevole dell’importanza del ruolo che
spetta all’attuale gruppo politico
che ha la responsabilità di indirizzo e di governo sulla città. Rendere pubblica tale voce, significa
risvegliare le coscienze, stimolare
la partecipazione e il dibattito,
contribuire alla crescita della collettività.
La festa patronale che vorrei, vorrei che si ponesse attenzione alla
religiosità della festa e alla sua tradizione, con l’enfasi su San
Michele, sul suo ruolo e la sua
importanza; vorrei che la processione e la celebrazione religiosa
fossero evocative, significative e
coinvolgenti, sia nei costumi, che
nelle musiche, che nei canti e nelle
preghiere; vorrei che non fossero
sovrapposti gli aspetti ludici enogastronomici, con quelli spirituali,
le performance dei cantanti, con il
dovuto raccoglimento dei momenti religiosi.
Vorrei che la processione venisse
partecipata da tanta gente iniziando dalle istituzioni cittadine, con
un percorso molto più lento e
caratterizzato dalla preghiera; vorrei trovare proposte commerciali
ed artigianali locali, che mettano
Grande festa di paese a Villa Silvana
Un pomeriggio in allegria con la “Banda del Cuore”
Giovedì 03 settembre 2015
dalle ore 15:30 in poi, il giardino della casa di cura “Villa Silvana” si è trasformato in un
palcoscenico di musiche, colori e risate che ha visto protagonisti i fantastici ragazzi della
“Banda del cuore” regalare un
sorriso ai nostri pazienti attraverso l’arte della musica.
Fisarmoniche, sax e splendide
voci, reinterpretando brani di
un vasto panorama musicale
che spaziava dagli anni 50’ ad
oggi, hanno fatto rivivere ai
nostri nonni emozioni e ricordi
legati alla loro giovinezza.
Mille i simpatici travestimenti
utilizzati da questi professioni-
sti per giocare con i nonni, che,
assieme all’operato attivo delle
terapiste occupazionali della
struttura, hanno trasformato un
normale pomeriggio di settembre in un evento mozzafiato e
indimenticabile.
A contornare queste ore di
festa e allegria un ricco buffet
ispirato proprio agli stand delle
sagre paesane: panini con salsiccia e wurstel, patatine fritte
e cicoria, sia per gli ospiti della
struttura che per i loro parenti,
che, con contentezza hanno
preso parte all’evento.
Si ringrazia la Caposala dell’RSA Teresa Gagliardi e la
facente funzioni Tania Caldato
per aver dato la possibilità di
rinnovare l’evento già svolto
con grande successo lo scorso
anno, le Terapiste Occupazionali, Spadaro Elisabetta, Di
Trocchio Lorella, Cannata
Vanessa e Turetta Antonella
per la preparazione, l’allestimento, lo svolgimento dell’evento, e i professionisti Massimo Siviero, Claudio Rossi,
Monica Fondra e Marianna
Colonna, per aver donato ai
nostri nonni un po’ del loro
tempo e averli resi felici!
Arrivederci e alla prossima
festa!!!
in risalto soprattutto le produzioni
artistiche apriliane; vorrei che
fosse un’occasione per esaltare i
prodotti tipici del territorio, invitando le aziende produttrici apriliane; vorrei un grande coinvolgimento dei più giovani, con le associazioni ed i gruppi parrocchiali ad
organizzare propri spazi con giochi e proposte creative, e con gli
alunni delle scuole resi partecipi,
fin dai giorni precedenti alla festa,
con concorsi di poesia e disegno
dedicati a San Michele; vorrei la
massima attenzione al decoro
urbano, sia nei momenti di massima affluenza e sia nei restanti
momenti
della
giornata.
Vorrei il massimo rispetto per le
limitazioni al traffico e per gli
spazi funzionali al commercio
locale ed ai parcheggi, vorrei che
nell’area della festa venissero predisposti i bagni chimici ed i cestini per i rifiuti; vorrei che all’organizzazione partecipassero direttamente i cittadini, magari grazie al
coinvolgimento dei quartieri, vorrei che ci fosse un filo conduttore
per le proposte artistiche, e che le
stesse riescano a coniugare le esigenze di tutte le età; vorrei che si
promuovesse una sinergia fra tutti
i ristoratori e forni della città, in
modo da offrire, durante tutta la
festa e a prezzo simbolico, assaggi
dei nostri prodotti; vorrei essere
orgoglioso della festa della mia
città, e vorrei fosse un’occasione
per presentare Aprilia nella sua
veste migliore.
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
L’ultimo romanzo di Sam Stoner
Cominciamo dalla trama. Da
dove nasce questa storia? Dalle
sue paure o dalle sue certezze?
Un giorno passeggiando nella speranza di schiarirmi le idee riguardo quello che avrei dovuto scrivere, avevo buttato giù un paio di
bozze che non mi convincevano,
ebbi un’intuizione. Non scrivere
delle paure interne, delle ombre
dell’animo umano, tema a me
caro, ma scrivere di qualcosa che
venisse da fuori, qualcosa che
potesse terrorizzare. E la sola cosa
che terrorizza l’uomo è l’ignoto,
perché non ha idea di come fronteggiarlo al pari delle ombre dell’animo. Due paure lontane eppure
vicine.
Parlando di stile , quali sono gli
scrittori che hanno partecipato
alla sua formazione? Tra i grandi c’è qualcuno che le piacerebbe leggesse questo suo libro? E
se sì quale e perché?
Gli scrittori della mia formazione
sono Dostoevskij, Balzac, Dickens, Poe, Woolrich, Fante, Tom
Robbins,
Ellroy,
Westlake,
King.Più tutta la letteratura ebraica americana (Singer, Bellow,
Roth, Salinger, Richler). Tra i
grandi vorrei che legesse il roman-
zo Stephen King, mi piace il modo
dissacrante in cui miscela thriller
ed esoterismo pur rimanendo fortemente ancorato all’intima natura
umana.
I personaggi sono disegnati
magnificamente e hanno una
personalità definita, nella narrazione e attraverso i dialoghi. Chi
sono Dave e Cath? Chi sono gli
abitanti di queste pagine? Qualcuno di loro viene dal quotidiano di Sam Stoner? Qualcuno
forse è Sam Stoner?
Grazie, la parte più complessa è
dare ai personaggi un proprio
carattere. In questo romanzo mi
sono casualmente ritrovato ad
avere a che fare con una coppia e
mi è piaciuto sondare gli equilibri
che riescono a tenere unite due
persone nel quotidiano e di fronte
a un problema. Volevo fossero due
persone qualunque, come tutti gli
altri, persone come noi. Io mi sono
identificato in Dave, in alcune sue
ingenuità. In fondo sono un ingenuo che crede ai sogni e ne sono
felice.
Ha
avuto
una
grande
abilità, Stoner: quella di riuscire livelli di percezione sensoriale
diversi senza scadere nel banale.
David e le voci. David e gli incubi. David che deve vedere, deve
sapere. David che beve la cioccolata. E dopo poche righe incontra creature mostruose contro le
quali deve combattere. Tutto fa
pensare a una grande regia., dissolvenze e flashback, come in
una pellicola. Quanto ha
influenzato il cinema la sua
scrittura? E quali sono i registi
che predilige?
Io vivo in un eterna fantasia cinematografica nella quale la realtà è
solo un film. Da qui prendono
forma le mie storie sempre proiettate sullo schermo del mio immaginario cinema. I registi che adoro
sono Terry Gilliam, Spielberg,
Almodovar, Hitchcock, Allen.
Bisogna spennare il fagiano, Stoner. Mi racconti il suo libro in 10
righe.
naggi. Poi dipende dai personaggi
Glielo racconto in 10 parole: Un e dal contesto. In alcuni racconti
uomo che ritrova se stesso attra- sono piuttosto raffinato nel linverso
paura
e
perdita. guaggio ma i personaggi compioIl foglio bianco è un dramma no atti efferati. Non credo esista
per ogni scrittore almeno una differenza tra linguaggio “sporco”
volta nella vita. Quante volte è e un atto “sporco” e poi mi diverte
accaduto durante la stesura del dare un calcio in culo ai “benpenlibro? Ci ha messo un mese o 5 santi” anche se solo attraverso la
anni?
parola.
Eh, sono ca..i amari quando acca- Barbara Marin per il Tredicesimo
de e per la prima volta è accaduto Racconto di Sam Stoner. proprio con questo romanzo. Sono Uscito il marzo 2015.Il romanzo si
riuscito a superare questa fase gra- acquista su Amazon e in tutte le
zie a una persona che forse non librerie on line: Rizzoli, Bookreavrei mai conosciuto così bene, public, Omniabook, Hoepli, Ulticome poi è avvenuto se non ci maBooks, Weltbild, PrestigioPlafosse stato quel problema da supe- za,
GooglePlay.
rare. Per tutto c’è una ragione. er lo sviluppo dello stile e della
Ho notato da lettrice una grande storia Sam Stone ringrazia Barbaevoluzione da Elvis Rosso al Tre- ra Marin. Per l’editing strutturale
dicesimo Racconto soprattutto ringrazia Tecla Dozio. Per la connel descrivere le scene cruente. sulenza esoterica ringrazia AntoMi lasci dire, oggi Sam Stoner è nella De Gaetani. Per la pubblicafottutamente bravo a farci salta- zione ringrazia Enzo “Bodycold”
re sulla sedia, è padrone del Carcello (agenzia Sonofabook) e
genere e direttore artistico delle l’editore
Lettere
Animate.
sue storie. Cosa pensa dei suoi http://samstoner.wix.com/samstoner
libri? Il suo preferito?
Grazie, cerco sempre di affinare http://www.idee-creative.it
gli strumenti della scrittura e
Lisa Bernardini
soprattutto sorprendere il lettore,
lascio ad altri il compito di annoiare e sfinire. Il mio romanzo preferito è il prossimo. Sempre il prossimo, anche se ci vorrà un po’ di
tempo per renderlo disponibile per
i lettori.
Quanti finali aveva in mente
Stoner, quale altro finale possibile aveva in mente per questo
nuovo incubo?
Ne ho scritti un’infinità. Tutti
plausibili ma poco efficaci, credo
questo sia il migliore anche se
avrei renderlo più ricco, più articolato ma credo che le quasi 400
pagine alla fine si siano fatte sentire.
Mi indica un pezzo del suo racconto che ha adorato scrivere?
Quello che ogni volta che lo
rilegge si dà una pacca sulla
spalla fiero e compiaciuto? Sono tre: quello del flashback di
Dave al parcheggio di New York.
Un pezzo mai toccato dall’editor
perché perfetto. Mi piace per le
atmosfere che evoca e per come le
battute riescono a definire la situazione e i personaggi. L’inizio e il
capitolo che introduce il professor
Harding. Forse i tre pezzi più
sboccati del romanzo. a pensarci
bene.
10 domande 10. Dovrebbero
essere 13 per stare in linea con il
titolo, gliene faccio solo altre
due mettendola in gioco, Stoner.
Ecco la prima.
I suoi libri sono popolati alcune
discinte e audaci altre beatificate
da una verginità interiore che, si
sente che le piace. Mi parla di questo? Si dividono in categorie le
donne
secondo
Sam?
Non è Sam a dividere in categorie
le donne. Le donne sanno farlo da
sole e meglio di me. A seguito
della mia educazione mi spontaneo attribuire un’aurea di santità
alle donne caste e probe, a patto
che lo siano davvero, ho conosciuto vergini che avevo spifferi consistenti nella porta posteriore.
Auspico che la donna capisca che
per essere emancipata non deve
scimmiottare l’uomo né tanto
meno assumere comportamenti
sessualmente discinti. Se sente di
farlo che lo faccia ma senza urlarlo al mondo.
Il turpiloquio dilaga. Fottuto
bastardo, figlio di puttana...
eppure lei nella vita è simbolo di
eleganza e raffinatezza. Un
uomo senza volgarità alcuna. La
scrittura è il suo alibi per dire
cose che le appartengono in profondità o è solo un pretesto per
calarsi in un ruolo che le si addice quando posa il balzer blu e
impugna la penna? Credo non esita una persona che
non usi quelle espressioni tra le
mura di casa. Lo fanno tutti. Lo
faccio fare anche ai miei perso-
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IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
PSICOTERAPIA? UGUALE
A MALATO MENTALE
Il ruolo del terapeuta non è quello di dire cosa si deve fare, ma di
aiutare la persona a fare chiarezza e a capire come può stare
meglio, assecondando gli scopi
e gli obiettivi del paziente e non
certo i propri. Non si impone e
non si obbliga a fare niente che
non si voglia fare. Può proporre
attività o esercizi da svolgere in
seduta o a casa, ma sempre in
accordo con il paziente. Il terapeuta, infatti, accompagna il
paziente nel viaggio dentro di sé
e lo aiuta a sviluppare risorse e
strumenti per fare da sé. Analogamente a quando si va in palestra e ci si fa seguire da un personal trainer, egli non aiuterà la
persona a sollevare i suoi pesi,
né farà esercizi al vostro posto,
ma contribuirà a creare le condizioni (tramite informazioni, supporto, guida) affinché la persona
possa fare da sé ed allenarsi al
proprio meglio. Inoltre ricordiamo che lo psicoterapeuta è un
professionista che si è formato
con un preciso e lungo percorso
di studi, è iscritto all’albo di un
Ordine professionale ed è quindi
tenuto a conformarsi al codice
deontologico e cioè a una serie
di regole che tutelano il paziente. Se ci si sente sfruttati,
costretti, o si dubita della profes-
sionalità del terapeuta, è possibile rivolgersi all’Ordine Professionale di competenza ed effettuare le verifiche necessarie. Ma
parliamo di psicoterapia, quella
in cui ci andiamo a mettere
quando percepiamo qualcosa
che non va in noi e che ci fa sentire diversi dagli altri. La diversità, poi, la dobbiamo nascondere agli altri altrimenti si viene
allontanati o etichettati come
coloro che hanno problemi mentali. Se si va dal terapeuta è la
fine, è la conferma che siamo
persone problematiche e incapaci a risolvere da soli i tanto
temuti problemi. Si viene tacciati come deboli, incapaci e malati
senza speranze. Si ha la paura di
essere allontanati dalle amicizie,
dal posto di lavoro o addirittura
dalla famiglia perché percepisce
un senso di vergogna. Negli anni
la psicoterapia è stata descritta
come qualcosa di preoccupante
per chi se la viveva come ultima
spiaggia alla risoluzione delle
problematiche emotive. Le emozioni appartengono a tutti sia
belle che meno belle; laddove
una emozione ci arreca dolore e
smarrimento essa deve essere
tolta il più presto possibile, perché col tempo ci si aggregano
altre emozioni simili facendo
aumentare il senso del dolore.
Fare finta di niente, perché non
si accetta una parte della propria
persona, può creare maggiori
conflitti inutili. La paura di fare
psicoterapia nasce nella notte
dei tempi, quando era utile avere
una società spaventata e sottomessa al potere di pochi che
avevano capito l’efficacia di una
mente pulita e pronta ad affrontare le circostanze fuorvianti
dalla società monarchica. Laddove c’era la maggioranza delle
persone spaventate delle proprie
emozioni, c’era maggiore governabilità. Meno il soggetto si
Giorni Felici
conosce e più ha paura di se
stesso e del mondo esterno.
Dunque l’obiettivo era proprio
quello di negativizzare l’approccio terapeutico proprio per evitare che la gente potesse prendere
consapevolezze e decisioni autonome. Tutti coloro che cercavano di capirsi e di rinforzarsi da
quel punto di vista venivano
allontanati come malati mentali
e quindi non credibili di quello
che avevano scoperto di se stessi. Con questa paura addosso il
popolo rimaneva “ignorante”,
sottomesso e debole. Tutt’oggi
questo concetto resiste tra le
popolazioni, cosa che invece i
governanti e i potenti consapevoli dell’efficacia della psicoterapia utilizzano per la cura del
proprio stato mentale e di tutto il
corpo. Il detto “corpo sano in
mente sana” la dice lunga circa
la necessità di fare psicoterapia
come un metodo essenziale e
fondamentale per mantenere un
equilibrio fra mente e corpo.
Coloro che deridono gli altri
perché si prendono cura del proprio stato mentale, non fanno
altro che crearsi dei vuoti emotivi che non riusciranno mai a
recuperare se non solo e soltanto
attraverso quelle metodiche
create apposta per la nostra
mente. La derisione non è altro
che una difesa proveniente dalla
paura di essere tacciato come
malato mentale. Purtroppo è
molto difficile rompere questi
stereotipi così incalliti negli anni
che a volte quando ci si trova a
parlare di nuove metodiche in
psicoterapia, cominciano a deridere il terapeuta che credono
come colui che si trova al di
sopra di tutti e che ha risolto
ogni cosa e che si sente in diritto di giudicare gli altri dall’alto
della sua cattedra. Il terapeuta
non è privo di emozioni disturbanti, è solo colui che ha impa-
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rato ad eliminarle con la pazienza e l’apprendimento attraverso
gli anni di studio. Egli stesso
conoscendo la bontà e l’efficacia
dei metodi terapeutici è spinto
ad insegnarli agli altri, sia che
abbiano emozioni disturbanti
“scoperte” sia che non ne a
abbiano, semplicemente come
prevenzione. Se la nostra società
avesse incluso nel nostro sistema sanitario nazionale la psicoterapia come prevenzione della
salute mentale e del benessere
psicofisico, tutte queste incomprensioni ed “insulti” verso
coloro che la praticano finirebbero. A volte mi sono trovata ad
affrontare persone che mi attaccavano semplicemente perché
parlavo del mio nuovo metodo
in psicoterapia che si chiama
“Reset Psicologico”. La risatina
e la battuta come: “Ah, io non ne
ho bisogno. Non mi farò mai
resettare. Mica sono pazzo io!”.
Solo per il fatto di parlare di un
nuovo metodo psicologico scatta la gara a chi più può distruggere con le parole qualcosa di
estremamente importante ed
utile per la nostra salute mentale. Poi, quando si accorgono che
hanno bisogno, in un momento
di forte disagio, di fare il fatidico Reset Psicologico, perché
veloce ed efficace, lo fanno di
nascosto! E così la psicoterapia
diventa quella cosa da nascondere a tutti i costi, non solo perché
la fanno i “matti”, ma perché poi
si rendono conto che fino a quel
momento non avevano capito
che si stavano semplicemente
nascondendo da se stessi. La
psicoterapia quando breve ed
efficace, dovrebbe fare il giro
del mondo ed essere talmente
divulgata da diventare l’esempio
dell’umanità non più preda delle
sue stesse emozioni e paure. Se
ciò accadesse si avrebbero delle
persone più sane da tutti i punti
di vista. Diminuirebbero le
malattie organiche; gli omicidi
ed i suicidi. Ma cosa dire, finché
ci saranno quelle persone che
dicono: “Io non ne ho bisogno
perché sono forte: riesco a
governare la rabbia soffocandola. Riesco a contenere l’ansia
domandola. Io so quale giochetto fare per non farmi scoprire
dagli altri arrabbiato e quindi
debole, perché chi fa esplodere
la propria rabbia ha problemi,
chi riesce a frenarla è capace e
forte”. Forse, si potrebbe dire
che si è piuttosto allenato a far
ammalare il proprio corpo, perché sono proprio quelle persone
che si ammalano di più di infarti, di ulcere, di cefalee, ecc. ecc.
Perché quella energia deve pur
fluire da qualche parte, ed incanalarla nel corpo non fa altro che
portare malattie organiche, che
vengono accettate di più perché
si pensa che non dipendano dalla
nostra volontà. Si pensa che la
malattia organica sia esente da
responsabilità diretta, perché è
sempre imputabile a qualcosa di
esterno che l’ha causata: il cibo,
i gas nocivi liberi nell’aria, l’acqua, e chi più ne ha più ne metta;
invece dobbiamo cominciare a
pensare che noi siamo gli artefici della nostra salute e della
nostra malattia sia essa organica
che mentale.
Per porre domande alla
dott.ssa scrivi a- Dott.ssa
Anna De Santis ad Aprilia in
via Mozart 1 (di fronte Conforama)
tel. 393.6465283 o
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
a1 desantis @libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
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e mail:[email protected]
Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail
al GIORNALE DEL LAZIO Via E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA
e-mail: [email protected]
(gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente)
Tantissimi Auguri di
Buon compleanno
per i tuoi 33 anni dal
tuo findanzato!
SIMONE BORRIELLO 13.09.2015
Iulia 15.09.2015
Tantissimi auguri
per i tuoi 30 anni dal tuo
adorato marito Mattia!
È tutto il giorno ke penso a come farti gli
auguri..volevo trovare un modo originale e unico ma
sono arrivata alla conclusione ke nn serve nulla di
tutto ciò, bastiamo io e te e nient altro..io e te ke ne
abbiamo passate tante di belle ma anke di brutte,
io ke dopo 5 anni sono ancora pazza di te come il
primo giorno..ecco siamo ancora qua più forti di
prima amore mio! Ti auguro il meglio x tutto e
ricordati ke ci sono e ci sarò sempre❤❤❤
AUGURI CICCIONEEEEEEE❤❤
Che tu possa,al soffio delle candeline,realizzare
tutti i tuoi sogni.tanti auguri amore da
mamma,papà e tuo fratello kevin ♡
IL GIORNALE DEL LAZIO
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24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Domenica 4 ottobre alle ore 19.30 presso la chiesa di San Michele Arcangelo, 150 bambini dell’Ic Matteotti in coro per ricordare il Santo d’Assisi
“MESSAGGI DI PACE” PER SAN FRANCESCO:
L’APPUNTAMENTO MUSICALE DELL’IC MATTEOTTI
Primaria e sezione ad indirizzo musicale del Comprensivo saranno accompagnati da un’orchestra di professionisti in un appuntamento che
si preannuncia unico. Don Franco leggerà alcuni passi dell’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco.
Piergiuseppe Jorillo
150 bambini in coro per la
pace e il dialogo tra i popoli in
onore di San Francesco d’Assisi. Il primo appuntamento
musicale dell’Ic Matteotti in
collaborazione con l’associazione Archè è rivolto alla cultura della pace e dell’integrazione. Domenica 4 ottobre le
classi I e II E ad indirizzo
musicale dell’istituto e le clas-
si IV della primaria del plesso
Deledda, terranno un concerto
presso la chiesa di San Michele Arcangelo alle ore 19.30 in
occasione della ricorrenza di
San Francesco, patrono d’Italia. L’evento prosegue il percorso iniziato lo scorso anno
quando le classi III della primaria Deledda avevano partecipato alla manifestazione promossa da diverse associazioni
del territorio intitolata “ottobre
di pace” in favore del progetto
“Ukeleles For Peace” per promuovere la coesistenza pacifica tra bambini arabi ed ebrei e
tra le loro famiglie. Per l’occasione era stata ricordata, con
un concerto sempre nella chiesa centrale della città, la figura
del Santo d’Assisi, portatore
dei valori del dialogo tra culture e religioni diverse. Quest’anno l’Ic Matteotti ha inseri-
to l’appuntamento del 4 ottobre, giorno in cui viene celebrata la memoria liturgica del
Santo, nella più ampia rassegna musicale “messaggi di
pace” che vedrà coinvolti i
bambini della primaria e dell’indirizzo musicale in altri
due appuntamenti: il Remembrance Day l’11 novembre in
ricordo di tutte le vittime della
Grande Guerra e la Giornata
della Memoria in ricordo delle
vittime dell’olocausto il 27
gennaio. La musica permette
non solo e semplicemente di
ricordare, ma di rivivere emozioni immedesimandosi intensamente in quei vissuti e respirare il bisogno della pace e del
dialogo tra popoli, valori di cui
ancora oggi si sente fortemente la necessità. 150 bambini,
segno di una continuità di idee
tra giovanissimi, canteranno
per la pace in onore di San
Francesco d’Assisi. Sarà un
evento emozionante per la città
che riscoprirà l’attualità del
Cantico delle Creature riarrangiato da Angelo Branduardi,
della Benedizione a Frate
Leone armonizzato dal Coro
dell’Antoniano e commenterà
questi valori con le parole e le
musiche di autori più contemporanei come “Solidarietà” di
“Capriccio di fine Estate”
L’Associazione Culturale Diapason apre la stagione dei Concerti
Se si combinano cinque giovani
musicisti talentuosi, un pubblico
competente ed attento e un programma accattivante, il successo
è assicurato. Venerdì 18 settembre, presso l’Aula Magna del-
mento ad arco. Una maratona
ambiziosa e impegnativa, nello
svolgersi della quale i giovani
musicisti hanno dato prova di
professionalità, competenza tecnica e sensibilità musicale. Stefa-
tiri ha inoltre eseguito, con Chiara Ludovisi, la Sonata per viola e
pianoforte op 120 in fa mindi J.
Brahms ed il Concerto in re magg
op. 1. di C.P. Stamitz. L’ormai
consolidato duo composto da
l’I.C. Gramsci di Aprilia tre talenti del territorio - Chiara Ludovisi
alla viola, Roberto Testa e Stefano Zompi al violino, accompagnati al pianoforte da Giulia
Grassi e Susanna Piermàrtirihanno intrattenuto i presenti con
un alternarsi incalzante di brani
celebri dal repertorio per stru-
no Zompi si è cimentatonella
Loure dalla Partita n. 3 per violino solo di Bach e i Capricci 13 e
20 di Paganini, chiudendo infine
la serata con il bellissimo Concerto per violino e Orchestra in mi
min op 64 di F. Meldelssohn,
accompagnato al pianoforte da
Susanna Piermàrtiri. La Piermar-
Roberto Testa e Giulia Grassi ha
interpretato la bellissima sonata
per violino e pianoforte op.45 in
do min di E. Grieg. Il pubblico ha
espresso il suo gradimento con
lunghi applausi e palesi cenni di
approvazione; molti i musicisti in
sala, provenienti anche da Roma
e da Latina.
Pressato, “I am a small part of
the world” di Albrecht e
Althouse, “for del beauty of
the Earth” di Rutter e, tutti
insieme, Adiemus di Jenkins.
Il ricordo non assume un carattere negativo, se c’è la speranza di un mondo migliore. E’
questo il senso della grande
festa musicale per San Francesco. Il coro sarà accompagnato
dagli insegnanti di strumento
della sezione ad indirizzo
musicale Pio Spiriti (violino),
Riccardo Toffoli (pianoforte),
Giuseppe Balassone (chitarra),
con il contributo degli insegnanti dell’associazione Arché
Maestri Alessandra Salsiccia
(flauto), Claudio Di Lelio (violino) e Simone Salvatori (chitarra) e diretto dalla professoressa di educazione musicale e
coordinatrice
del
corso
Gabriella Vescovi. Insieme al
coro, canterà inoltre il soprano
Anna Casale, anche lei docente dell’associazione Arché,
che, durante il passaggio dei
cori, intonerà due conosciutissime canzoni per la pace nel
mondo, e in particolare per la
pace in Palestina. Il parroco
Don Franco Marando intervallerà l’esecuzione dei brani con
la lettura di brevissimi passi
dell’enciclica “Laudato si’” di
Papa Francesco e tratteggerà la
figura del Santo. Molto l’impegno delle insegnanti delle
sezioni IV del plesso Deledda
che hanno preparato i ragazzi
con dedizione e accuratezza.
Un totale di circa 150 bambini
a cui il preside dell’Istituto
Antonio Ferrone dà il suo personale augurio per la buona
riuscita dell’evento
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
pagina 43
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
SANITÀ: AL SAN CAMILLO IL CENTRO
DIALISI PIU’ GRANDE DEL LAZIO
Il nuovo centro, moderno e all’avanguardia, è già attivo per i primi 22 posti: presto saranno a disposizione altri 19 posti. Vanno avanti anche i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso in vista del Giubileo. E tra le altre cose, sempre in vista
del Giubileo, il personale aumenta di 104 unità, il presidente, Nicola Zingaretti, ha
visitato il reparto di dialisi e il cantiere del pronto soccorso dell’Ospedale San
Camillo di Roma aperto in vista del Giubileo.
3,7 milioni il totale degli investimenti. In particolare la Regione investe circa
200mila euro per i lavori di adeguamento strutturale del Pronto Soccorso, 1 milione di euro per la realizzazione di nuovi 20 posti letto di Rianimazione e circa 2,5
Zingaretti, che ha aggiunto: la creatività non serve solo a voi ma e utile al Paese e
a questa comunità regionale. Noi oggi facciamo una scelta di campo, non siamo
pigri e siamo convinti che la risposta alla necessità di ricostruire un orizzonte parta
dalla creatività che, con la sua capacità di produrre ricchezza e coesione sociale, è
uno dei pilastri della ricostruzione italiana"”- ha detto ancora Zingaretti.
"La creatività non è più un fronzolo, oggi. Era stata vista con supponenza, qualcosa che veniva praticato da
stravaganti ai margini della società- è il commento di Lidia Ravera, assessore alla
cultura e alle politiche giovanili, che ha aggiunto: oggi i creativi devono essere
invece protagonisti assoluti. La creatività non deve essere più un optional ma una
dotazione di serie della macchina della produttività”.
AL VIA IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE:
UN SOSTEGNO PER TROVARE UN NUOVO LAVORO
La misura rientra nel nuovo modello di servizi per il lavoro inaugurato nella
Regione con l'obiettivo di affiancare il cittadino che perde l'occupazione e accompagnarlo attivamente verso una nuova opportunità. Il nuovo strumento è rivolto a
chi ha più di 30 anni ed è disoccupato da più di 12 mesi
Va avanti l’impegno della Regione per sostenere in modo concreto chi ha perso il
lavoro nella ricerca di una nuova occupazione. Il nuovo strumento messo in campo
è il contratto di ricollocazione, una misura di politica attiva del lavoro rivolta a chi
ha più di 30 anni ed è disoccupato da più di 12 mesi.
milioni per l’ammodernamento tecnologico e le apparecchiature delle sale operatorie, del pronto soccorso e della rianimazione.
Al San Camillo il più grande centro pubblico per le persone in dialisi nel Lazio. Il
nuovo centro è già attivo per i primi 22 posti e presto saranno a disposizione altri
19 posti: a regime, prima dell’apertura del Giubileo, i posti attivi saranno 41. Si
tratta di un reparto moderno e all’avanguardia, dotato di nuove e moderne tecnologie dialitico-informatiche di monitoraggio elettronico di macchina e i pazienti
sono assistiti secondo le più recenti procedure.
Il personale dell’ospedale aumenta di 104 unità. In particolare ci saranno 20 unità
a tempo indeterminato, di cui 5 dirigenti e 15 operatori sanitari e 84 persone a
tempo determinato di cui 24 dirigenti e 60 operatori sanitari.
Subito a regime i 20 posti letto in più in rianimazione previsti dal decreto sul riordino della rete ospedaliera. Un’azione fondamentale per una struttura come questa
che si caratterizza per l’assistenza di alta intensità. Sempre al San Camillo, tra l’altro, apriranno anche altri reparti che vengono trasferiti dal Forlanini, come otorino laringoiatria, l’unità di cure residenziali intensive, oculistica, terapia del dolore, ortodonzia e odontoiatria pediatrica. Dal Forlanini al San Camillo arriveranno
anche medicina nucleare e la sala donatori.
“Era ed è giusto visitare i cantieri e raccontare cosa sta succedendo perché dopo il
San Giovanni
possiamo dire che anche al San Camillo stiamo voltando pagina - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: i direttori e il personale sanitario stanno facendo un miracolo negli ospedali di Roma, perché aprire e chiudere 12 cantieri così complessi è stato possibile solo grazie alla grande dedizione degli operatori”.
LAZIO CREATIVO: LA REGIONE PREMIA
53 IMPRESE INNOVATIVE
Le imprese culturali e creative rappresentano da sole l’8% del Pil regionale contro
il 6% della media nazionale. Per questo la Regione ha deciso di sostenere in modo
concreto questo settore così importante, con un bando da 1,5 milioni di euro.
Va avanti l’impegno della Regione per sostenere la nascita e lo sviluppo di startup
innovative. Ieri la premiazione del bando da 1,5 milioni di euro che ha consentito
l’avvio e la realizzazione di 53 progetti in diversi settori: dall'audiovisivo alle tecnologie applicate ai beni culturali, dall'artigianato artistico al design, dalla musica
all'architettura. Tra i 151 promotori dei soggetti figurano 40 inoccupati o disoccupati under 35, 24 precari under 35 e 9 precari o disoccupati over 50.
Il valore delle imprese culturali e creative nel Lazio. In totale nel Lazio ci sono
53mila imprese culturali e creative, il 10% del totale nazionale: da sole queste
imprese produce da l’8% del Pil regionale, contro il 6% della media nazionale.
Anche per questo la Regione ha deciso di sostenere in modo concreto questo settore così importante.
Ecco alcuni dei tanti progetti realizzati: dalle borse e accessori in pelle ricavati da
capi di abbigliamento, fondi di magazzino e materiali provenienti da altri processi di riciclo fino ad arrivare alle decorazioni artigianali su prodotti in cioccolato,
alla web tv dedicata alla green economy, alle lampade a led artigianali eco-compatibili e prive di materiali plastici e agli arredi urbani 'rinnovabili' che producono energia e il guanto da giardinaggio multifunzionale, 'Eddy'.
“Questa sala è piena di ricchezza, intellettuale, economica, culturale e anche solidale, perché la creatività spinge a creare legami – lo ha detto il presidente, Nicola
Come funziona il contratto di ricollocazione? Il lavoratore che abbia più di 30 anni
e sia disoccupato da più di 12 mesi, a seguito di un primo momento di accoglienza da parte del Centro per l’Impiego sceglie un soggetto accreditato all’interno
della lista della Regione. Il contratto di ricollocazione consente alla persona disoccupata di scegliere tra due percorsi alternativi di accompagnamento al lavoro:
lavoro subordinato o lavoro autonomo. Riconosciamo, infine, un’indennità di partecipazione alle persone che hanno perso qualsiasi forma di sostegno al reddito. La
Regione paga l’importo totale al soggetto accreditato solo a risultato occupazionale raggiunto.
I destinatari del contratto di ricollocazione possono scegliere liberamente il soggetto accreditato a cui affidarsi per la ricollocazione indipendentemente dalla provincia di residenza. Chi sottoscrive il Contratto di Ricollocazione e non percepisce alcuna forma di sostegno al reddito ha diritto a un’indennità di partecipazione.
Per presentare la domanda di adesione c’è tempo dalle ore 10 del 30 settembre
2015 fino alle ore 12 del 9 ottobre 2015.
I soggetti accreditati possono presentare la propria candidatura anche in una
seconda finestra, che sarà aperta dal 15 ottobre 2015 al 6 novembre 2015.
“La Regione si fa protagonista della nuova stagione delle politiche attive per il
lavoro che hanno l’obiettivo del reinserimento occupazionale, attraverso un percorso che deve essere attivato dal cittadino- lo ha detto Lucia Valente, assessore al
lavoro, che ha aggiunto: un modo rivoluzionario di affrontare le crisi occupazionali lontano dal vecchio metodo assistenziale che teneva inattivo per anni il lavoratore. La Regione intende così coniugare l’assistenza intensiva nel mercato del
lavoro con un sostegno al reddito per i cittadini che hanno terminato ogni forma
di ammortizzatore sociale e decidono di attivarsi”- ha detto ancora Valente.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Polemiche e denunce per la piazza intitolata a Califano
Ardea celebra il grande e poeta
Franco Califano, con l’intitolazione di una piazza. Il sindaco
Di Fiori dice: “ non finisce qui,
dopo la Piazza, Franco Califano,
avrà anche una Scuola di Musica. Intanto dall’applauditissimo
concerto di Alberto Laurenti a
cui hanno assistito una fiumara
di persone accorse nella piazza
della rocca, forti emozioni ed
applausi a scena aperta. Assente
per la prima volta ad Ardea per
una simile occasione l’amata
Benemerita. Cerimonia molto
laica non essendoci stata la
benedizione della targa da parte
del reverendo parroco, fatti che
hanno turbato non poco i cittadini presenti. Successo di pubblico e di emozioni profonde ad
Ardea, alle porte Sud di Roma,
per l’inaugurazione di Piazza
Franco Califano all’altezza di
via Nazareno Strampelli strada
che porta al cimitero ove riposta
la salma del poeta e cantuautore,
dove ha sede l’erigendo Museo
archeologico del Comune che
dovrà ospitare i reperti archeologici della storia di Ardea conosciuta in tutto il mondo e riportata alla luce dall’archeologo del
secolo il Prof. Francesco Di
Mario, struttura che oggi ospita
già tre locali dedicati al grande
cantautore scomparso a 75 anni,
il 30 marzo del 2013. Alla ceri-
monia di intitolazione della
piazza a Califano, dove non si è
notata come in tutte le precedenti manifestazioni popolari la presenza dell’Arma che ha dato
maggior lustro alle cerimonie,
oltre all’assenza del parroco che
non ha proceduto alla benedizione della targa, cosa questa che
ha lasciato nei cittadini presenti
un amaro in bocca. Dopo l’intitolazione laica della piazza, ha
fatto séguito nella centrale Piazza del Popolo, sulla Rocca di
Ardea, un concerto del Maestro
Alberto Laurenti a cui hanno
assistito oltre trecento persone di
cui la maggioranza in piedi ed
ove anche lì si è notata l’assenza
dei militi e della municipale,
quest’ultima presente all’inaugurazine. Dinanzi a un foltissimo e commosso pubblico il
cantautore romano – creatore di
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Intitolazione Piazza in onore di F. Califano.
Denuncia con richiesta di verifiche e controlli
da parte del Consigliere Luca Fanco
molte delle musiche di Califano
negli ultimi vent’anni – ha replicato l’ultimo concerto che il
grande artista tenne al Teatro
Sistina il 18 marzo 2013, con i
musicisti di quel memorabile
evento sold-out. Va ricordato
come lo stesso Califano ad
Ardea partecipò otto anni fa alla
chiusura della campagna elettorale che portò alla vittoria delle
elezioni il sindaco Carlo Eufemi
mentore dell’attuale sindaco Di
Fiori. L’evento è stato reso possibile grazie alla sensibilità e
caparbietà del Sindaco di Ardea,
Luca Di Fiori, dell’Assessore al
Turismo, Riccardo Iotti, che
motu proprio hanno deciso l’intitolazione della piazza fissandone la data addirittura prima
ancora che si esprimesse la giunta e che la prefettura desse il suo
nulla osta attirandosi le critiche
di tanti cittadini e del consigliere
IL GIORNALE DEL LAZIO
Il Giornale che puoi leggere e sfogliare
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Il Giornale del Lazio
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Luca Fanco che ha depositato
addirittura una denuncia sui
fatti, oltre alla sensibilità del
presidente della Trust Onlus
Franco Califano, Antonello
Mazzeo, e della Filarmonica
Città di Ardea. Molti i personaggi presenti, tra i quali Edoardo Vianello, Maurizio Mattioli,
l’opinionista Franco Melli che,
esaltando l’iniziativa, ha ammonito sul rischio di oblìo dell’enorme patrimonio artistico
lasciato in eredità da Califano. Il
Sindaco ha fissato sempre motu
proprio già il prossimo step: la
realizzazione di una Scuola di
Musica ad Ardea dedicata a
Franco Califano: “Tutti potranno
contribuire a rendere grande e
viva la Piazza, nel ricordo di
Califano”, ha sottolineato Di
Fiori. Del lavoro di squadra si è
detto convinto anche l’Assessore Iotti. Antonello Mazzeo ha
ribadito il significato dell’iniziativa, mandando una frecciata a
quanti dei cittadini e politici
hanno contestato al sindaco l’iniziativa motu proprio, protesta
che ha fatto si che alla cerimonia
non fossero presenti la maggioranza dei suoi consiglieri oltre a
quelli della minoranza. Mazzeo
infatti ha detto nel suo discorso:
“Una Piazza contro la maldicenza, l’ipocrisia, le banalità”,
ricordando come nel processo
che coinvolse anche Tortora,
Califano venne assolto con formula piena perché il fatto non
sussisteva, e ribadito come se
pur nella vita privata ha avuto
tante turbolenze, nella vita pubblica come poeta, cantautore è
stato un’eccellenza per l’Italia e
per il mondo. Dal canto suo,
Alberto Laurenti ha offerto
ancora una volta la propria totale disponibilità per far diventare
Ardea culla dei ricordi di Califano, lungo il solco di una musica
immortale da riprodurre con
eventi mirati nel corso dell’anno.
Luigi Centore
“Il 15 settembre si e’ tenuta la
riunione di giunta dove e’ stato
deliberato di intitolare a Francesco Califano detto Franco uno
slargo quale e’ il sito che vorrebbero intitolargli. Nella giunta
diversi assessori hanno sollevato
il problema del sito tra l’altro di
proprietà della Provincia di Roma,
oltre al fatto che nella determina
c’è scritto che va bene purchè la
Prefettura dia il Nulla Osta, cosa
che al momento della votazione
non c’era ed ancora non c’è, come
non c’è la proprietà dello slargo
che viene definita piazza tra l’altro una parte ancora in terra battuta. Di minor conto che i consiglieri comunali ne hanno appreso la
notizia dai giornali prima ancora
che la giunta decidesse” - ha
dichiarato il Consigliere Luca
Fanco nella sua Denuncia con
richiesta di verifiche.Luca Fanco
scrive al Sindaco del Comune di
Ardea Luca Di Fiori, Segretario
comunale Marina Inches, Al
Comandante della Polizia Locale
Col. Giuseppe Sciaudone, Tenenza Carabinieri Ardea, Prefettura di
Roma, Alla Procura della Repubblica di Velletri. Ponendo domande sull’intitolazione della Piazza
in onore di Franco Califano ad
Ardea con concerto e denuncia
con richiesta di verifiche e controlli.
“Con la presente - scrive Fanco il sottoscritto Consigliere comunale di maggioranza, nonché
Capogruppo della Lista Civica
‘Libertà e Legalità con Eufemi
per Ardea’ a seguito di verifiche e
controlli degli atti amministrativi
del Comune di Ardea, denuncia
quanto segue: l’intitolazione della
Piazza Franco Califano ad Ardea,
annunciata dal Sindaco Luca Di
Fiori, prevista per Sabato 19 Settembre 2015, ore 18,30 è in spregio alle Leggi vigenti: (riportando
diversi articoli di leggi e Decreti)
il concerto del cantante Alberto
Laurenti, annunciato dal Sindaco
Luca Di Fiori per l’intitolazione
della Piazza Franco Califano ad
Ardea, previsto per Sabato 19 Settembre 2015, ore 20,30 è in spregio alle Leggi vigenti: (altro elenco di leggi e Decreti) segnala l’inottemperanza di alcune norme di
sicurezza”.
“Inoltre allo scrivente - prosegue
il consigliere - non risulta sia
stato rilasciato il parere favorevole della Commissione Pubblico
Spettacolo e il parere favorevole
di Viabilità con l’aggravante che
nel luogo prescelto, Piazza del
Popolo, con numerose rotonde in
Via Laurentina, a pochi metri di
distanza, anche in giorni feriali e
privi di manifestazioni si sono
registrati numerosi incidenti e
blocchi della circolazione strada-
le per diverse ore mettendo in
repentaglio la pubblica incolumit
à
”
.
“Infine il Sindaco di Ardea Luca
Di Fiori ed il Prefetto di Roma
Franco Gabrielli si devono porre
delle doverose domande - prosegue Fanco - e darsi delle esaustive risposte nell’intitolare una
Piazza in onore di Franco Califano deceduto da meno di dieci
anni, ovvero che è stato sì un personaggio importante della musica
italiana, ma è stato ed è un esempio di vita per i cittadini Italiani,
di Ardea e per i loro figli? Tutto il
mondo è a conoscenza della vita
sregolata e spericolata del noto
cantante con arresti e numerosi
precedenti penali, con guadagni
miliardari sperperati per poi
ridursi alla povertà, da tutti assimilato al mondo del sesso e della
droga (cocaina)”.
Non possiamo dimenticare - sottolinea il consigliere - che in una
intervista pubblica ha classificato
la nostra Nazione ‘paese di
merda’ ed ancora ‘schifo di
paese’ ed ha dichiarato ‘io ho
numerosi precedenti penali e non
sono credibile’. Si è descritto
negli ultimi anni di vita ‘malato e
povero’ mentre lanciava un appello in televisione affinchè lo Stato
Italiano gli riconoscesse il vitalizio previsto dalla cosiddetta
Legge Becchelli. Lui stesso
dichiarava ai giornali di aver
guadagnato miliardi e di aver
speso tutto e di non possedere
neanche una casa di proprietà. In
un’altra intervista pubblica
dichiarava ‘con le donne ci davo
giù da tutte le parti, io ho fatto
soffrire tantissime donne perché
loro ci mettevano i sentimenti ed
io no…io son fatto così’”.
“Si chiede, - conclude il consigliere Fanco - ognuna per le proprie competenze.
1. Alle Autorità comunali di intitolare la Piazza a nominativi
legati alla Città di Ardea ed al suo
territorio che sul territorio comunale e fuori da esso si siano particolarmente distinti nella massima
trasparenza e legalità con valori
morali cristallini che possono
essere presi da esempio dai giovani, in diversi ambiti e settori di
attività: culturale, sociale, civile,
del volontariato e sportivo o
richiamare personalità ed eventi
di rilevanza nazionale e internazionale tali da rappresentare
valori ampiamente condivisi e
indicativi della sensibilità e dell’interesse della comunità cittadina. 2. Alle Autorità Giudiziarie
la verifica ed il ontrollo di quanto
sopra denunciato con l’adozione
urgente dei provvedimenti consequenziali previsti dalle Leggi
vigenti”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
ARDEA
pagina 45
Terminate le operazioni di recupero dell’ imbarcazione a vela Ariel
I soccorritori, hanno rimesso
in moto i motori di emergenza e hanno fatto riprendere il
mare per fargli raggiungere il
porto di Fiumicino. Sono terminate nel tardo pomeriggio
del 12 sett., le operazioni di
recupero iniziate all’alba
dell’ imbarcazione a vela
Ariel arenatasi la mattina del
16 agosto sulla spiaggia antistante il Consorzio Sabbie
d’Oro sito in Ardea. Già dal
primo S.O.S. lanciato dal
veliero, a portare soccorso ai
marinai dalla Ariel, fu una
motovedetta della Delemare
di Torvaianica-Ardea che si
diresse sul luogo dove il
veliero era rimasto insabbiato. La motovedetta al comando del comandante Giuseppe
Falato 1° M/llo Np, comandante della locale Delemare,
dove coordinando i suoi
marinai, evitò che si verificassero maggiori danni al
naufraghi e all’imbarcazione.
Il 20 Settembre sempre sotto
la vigilanza degli uomini
della Guardia Costiera di Torvajanica, del comandante
Falato, personale specializzato giunto da Fiumicino a
bordo di una nave officina, ha
disincagliato la nave a vela
Ariel. I soccorritori, hanno
rimesso in moto i motori di
emergenza,
sistemato il
timone e dopo aver ispezionato la chiglia gli hanno fatto
riprendere il mare per fargli
raggiungere il porto di Fiumicino per entrare in bacino.
Dalla battigia decine di persone hanno applaudito una
volta che l’imbarcazione ha
preso il largo. Il veliero, scortato dalla motovedetta della
Guardia Costiera della Delemare di Torvaianica e dai
natanti di soccorso ha raggiunto in tutta sicurezza Fiumicino.
Luigi Centore
Si è serenamente spento il 10 settembre 2015 presso
la propria abitazione l’amico, Giampiero Rivera
Si è serenamente spento il 10
settembre 20015 presso la propria abitazione l’amico, Giampiero Rivera che un male infame, sopportato con dignità
senza disturbare nessuno, dopo
sette anni, lo ha tolto all’affetto
della sua famiglia e parenti alla
giovane età di 42 anni Giampiero impegnato nel sociale si è
distinto soprattutto nel mantenere in piedi una squadra di
calcio per togliere i bambini
dalla strada, portandoli in un
luogo sicuro quale è lo sport
del calcio.
Noi vogliamo
ricordarlo facendo nostra la
dedica di un suo stretto amico.
A tutti i suoi cari, giungano le
condoglianze della redazione e
collaboratori tutti. In particolare quelle mie e della mia famiglia, Daniela, Francesca, Italo
e Simone. “Io ti voglio ricordare così........Buon viaggio
amico mio.........sei volato in
cielo senza voler disturbare
nessuno, soffrendo in silenzio.........in vita hai dato tanto a
tanti e soprattutto negli ultimi
anni quando tu avevi bisogno,
anche di una sola parola di con-
forto, hai ricevuto poco da
pochi..............adesso che non
ci sei più spero che quei tanti
facciano un poco per stare vicino e tutelare la tua famiglia.......tutti noi abbiamo
ammirato Ilenia moglie e
mamma unica e fantastica sempre con il sorriso sulle labbra
che tutti gli uomini vorrebbero
avere e Danilo, Federica e
Valentina che hanno dimostrato
di essere già adulti e responsabili nonostante la giovanissima
età.......R.I.P. grazie di tutto!”
Giampiero Rivera
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
Grave atto che limita le funzioni di amministratore pubblico
POMEZIA L’ira del PD contro il Sindaco: “Ci vuole controllare”
La trasparenza è giusta, ma c’è
sempre un risvolto della medaglia. Nel caso specifico, in nome
della trasparenza stessa vi è il
rischio che venga limitata la
libertà altrui e se ad essere limitato nei propri diritti e doveri è
un amministratore pubblico le
implicazioni sono chiaramente
intuibili.
A scatenare un vero e proprio
putiferio che va ben al di à della
semplice politica “maggioranza
contro opposizione” è la decisione del Sindaco Fabio Fucci di
imporre a tutti i consiglieri
comunali di dire il perché si
sono recati in Municipio, con chi
si sono incontrati, in quale ufficio si sono recati, per quanti
minuti o ore vi sono stati ecc.
ecc. e di mettere nero su bianco
su una modulo da sottoscrivere.
È vero che non di rado si sono
visti da sempre consiglieri di
destra, di sinistra, di liste civiche
e “apolidi” gironzolare per le
stanze del Palazzo, ma è anche
vero che per Legge un amministratore pubblico, votato e scelto
dal popolo, non può essere limitato della sua attività nel ruolo
che riveste.
Se vuole recarsi in un determinato ufficio e vuole vedere un
determinato atto è libero di farlo
proprio in nome della trasparenza. Il sindaco, però, si vede che
si sente infastidito da questo più
che legittimo “ficcare il naso” e
ha imposto la sua propria Legge
che prevede un controllo a tutto
campo con tanto di relazione
autografa e sottoscritta da chi si
muove per il Municipio e tra i
vari assessorati nell’ambio della
funzione che riveste.
Come facilmente immaginabile,
la maggioranza interamente a 5
Stelle non ha battuto ciglio per
amor di scuderia.
A far sentire la sua voce è, quindi, l’opposizione che non ci sta a
sottostare ad una sorta di
“Comune di polizia”. A farsi
portavoce di questa stato di
malessere è il PD che ha diramato una durissima nota: “Immaginate se Renzi imponesse a tutti i
parlamentari l’obbligo di comunicare tutti i loro spostamenti
all’interno dei palazzi istituzionali: luoghi, orario, minuti, uffici visitati. - vi si legge - Immaginate se imponesse ai presidenti di Camera e Senato di approvare un regolamento in grado di
imporre un controllo di questo
genere sulle funzioni parlamentari. I primi a salire sul tetto, a
gridare al golpe, a mettere in
atto pantomimiche sceneggiate
sarebbero, nemmeno a dirlo, i
parlamentari del M5S. Ora
lasciate da parte l’immaginazione e guardate alla realtà: a
Pomezia il capo dell’Esecutivo,
il Sindaco della città, il grillino
Fabio Fucci, ha escogitato un
regolamento che mira esattamente al controllo delle funzioni
dell’organo legislativo: il consiglio comunale”. Il Partito Democratico prosegue ricordando che
“con una delibera di Giunta
l’amministrazione grillina ha
previsto che i consiglieri comunali (ma non il Sindaco e la sua
Giunta, oltre al presidente del
Consiglio Comunale) debbano
indicare con precisione, con
tanto di modulo controfirmato
all’uscita, orario, luogo, tempo
e ufficio comunale visitato. Il
consigliere comunale nel regolamento viene equiparato al
semplice “Visitatore”; poco
importa che per previsione normativa sia l’unico soggetto istituzionale ad aver diritto al libero accesso nei locali comunali
(molto di più della Giunta comunale, che non è espressione della
volontà popolare e non ha funzioni di controllo e trasparenza
proprie del consigliere comunale)”.
Viene, infine, fatto notare come
le regole siano cambiate che per
i giornalisti: se prima erano liberi di svolgere la propria funzione, oggi possono farlo solo su
appuntamento e vengono equiparati, anch’essi, a semplici
“Visitatori”. “Ecco il concetto di
democrazia e trasparenza che
ha in mente il M5S. La volontà
di voler trasformare il comune
in un’azienda, - conlcude il Pd -
con l’organizzazione verticistica
che è propria delle aziende: il
capo decide, il cda delibera.
Non vorremmo far fallire i sogni
della Fucci SpA, ma ci teniamo
a dire che non permetteremo che
il consiglio comunale, organo
istituzionale votato dal popolo,
espressione della democrazia,
venga svuotato dei suoi poteri,
come un’assemblea dei soci
qualsiasi”.
Fosca Colli
[email protected]
8 aule riaperte all’ex GIL. Nuovo plesso a Santa Palomba
Di pari passo si moltiplicano i “no” all’impiant
Scuole, suona la campanella… avanti tutta!
Inceneritore a Santa
Palomba, sempre più vicino
Anche se non son sempre rose e
fiori, la campanella è tornata a
suonare anche a Pomezia tra le
grida festose dei più giovani. È
stata anche l’occasione per
inaugurare dei plessi nuovi e
datati che sono stati portati a
nuovo smalto. In quest’ultimo
caso, i riflettori sono puntati
sull’elementare San Giovanni
Bosco di via Guerrazzi dove
dopo ben 7 anni è stata riaperta
un’ala che era inagibile dal
2008. Presso l’ex GIL sono
diventate fruibili nel complesso
8 aule. È stato rifatto anche il
tetto. Grande soddisfazione è
stata espressa dalla Preside
Maria Fusco, dalle insegnanti e
dal presidente del Consiglio di
istituto: “Questo è un giorno
importante per tutti voi – ha
detto il vice Sindaco Elisabetta
Serra rivolgendosi ai bambini e
ai loro insegnanti – Ma lo è
anche per noi e per l’intera
Città, perché il primo giorno di
scuola segna ogni anno l’investimento nella crescita culturale
e sociale del Paese, un investimento su di voi che rappresentate il futuro e la speranza di
Pomezia”.
Anche a pressa la nuova scuola
media di Santa Palomba, in via
Fiorucci è risuonata la campanella. Il primo giorno di scuola
ha visto prendere posto tra i
banchi 16 ragazzi della classe
1°A e per l’occasione sono
accorsi anche tanti genitori che
stavano aspettando che finalmente i loro figli potessero
seguire le lezioni vicino casa
piuttosto che dover raggiungere
le aule a Pomezia centro. Presenti infatti anche i Comitati di
Quartiere Santa Palomba e
Roma Due, oltre agli insegnanti
dell’Istituto comprensivo e ai
genitori degli alunni.
Fosca Colli
[email protected]
La questione dei rifiuti interessa tutti, ma difficilmente si
trova una soluzione che accontenta ognuno. Quello che, invece, appare un dissenso univoco
è il categorico “NO” ad un
inceneritore a Santa Palomba.
Non lo vogliono i Sindaci dei
Castelli Romani e tanto meno i
sindaci di Ardea e di Pomezia.
L’impianto della discordia
dovrebbe sorgere, cosa ormai
nota, in località Roncigliano.
Non si tratta di voci di corridoio e prive di fondamento,
visto che è stato inserito dal
Ministero dell’Ambiente nell’elenco degli impianti autorizzati e non in esercizio da mettere in funzione nel Lazio insieme alle due linee di Malagrotta
e San Vittore.
Il primo cittadino pometino si è
appellato alla Regione affinché
il contestato progetto venga
stoppato: “Il ruolo della Regione Lazio – si legge nella nota è determinante per scongiurare
la messa in funzione di un
impianto fortemente inquinante
che, oltre a gravare su un territorio già compromesso, metterebbe a rischio la salute dei
nostri concittadini. La gestione
dei rifiuti nel Lazio, per troppo
tempo mal gestita, ha bisogno
oggi di un cambio di passo
importante: i Comuni del territorio, Pomezia in testa, stanno
facendo la loro parte investendo sulla raccolta differenziata e
valorizzando politiche ambientali fondate sulla minor produzione di rifiuti. Da diverso
tempo – conclude il sindaco
Fucci – denunciamo la carenza
di impianti di compostaggio
nella nostra Regione che
andrebbero incentivati e potenziati; da mesi ci battiamo contro il progetto che prevede la
costruzione di un impianto di
biogas a Santa Palomba; e
oggi siamo a chiedervi un atto
di responsabilità nei confronti
di una popolazione che ha già
espresso la propria contrarietà
all’inceneritore in questione”.
Fosca Colli
[email protected]
Trasporti e Mense, il punto
Il trasporto scolastico è partito con l’avvio delle attività didattiche,
quindi il primo giorno di scuola è iniziato con le stesse modalità dello
scorso anno. All’Ufficio sono arrivate più di 500 iscrizioni e tutte le
informazioni sulle linee e i punti di raccolta sono consultabili sul sito
istituzionale del Comune (http://www.comune .pomezia.rm.it
/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/143) .
Diversa la situazione per la mensa: “Il servizio di refezione scolastica non partirà prima del 30 settembre – ha detto il vice Sindaco Elisabetta Serra - Come è noto, è tuttora in corso un contenzioso che
dovrebbe sciogliersi nei prossimi giorni con una pronuncia del Consiglio di Stato. L’Amministrazione sta seguendo attentamente l’iter
delle cause in corso per provvedere all’affidamento del servizio prima
possibile e garantire agli studenti la refezione”.
F.C.
IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
ANZIO - NETTUNO
Il sindaco di Anzio, Luciano
Bruschini, risponde alle
dichiarazioni del segretario cittadino del Partito Democratico, De Micheli dicendo: “Non
accetto lezioni di onestà e
legalità dal signor De Micheli
che dovrebbe imparare a
La replica del sindaco Bruschini al segretario del PD, De Micheli
gnere Dell’Accio, già funzionario dell’Ente, per la guida
del settore ambiente, all’indomani della scomparsa del compianto dott. Murgia. Non ho
mai usufruito di segreterie personali né di altri privilegi dei
quali gode il Pd in altri Comu-
Il sindaco Luciano Bruschini
rispettare il voto dei cittadini
che mi hanno democraticamente conferito un mandato,
insieme alla coalizione che
rappresento, che scadrà nel
lontano 2018. Dal giorno del
mio insediamento ad oggi, al
contrario di quanto accade in
altri Comuni, non ho conferito
un solo incarico per la mia
segreteria né per altri uffici ad
eccezione di quello all’inge-
ni. Il personale che ha lavorato
alle dipendenze dell’Ente è
stato quello che ho ereditato
dalla precedente Amministrazione e dal Commissario Prefettizio, nonostante che la
legge consentiva di affidare
incarichi fiduciari. Se un Giudice del Lavoro, nel 2009, ha
riscontrato che due dipendenti
dell’Ente avevano i requisiti
per essere stabilizzati ne presi
atto ed il dottor Murgia, dirigente dell’epoca, fece i corretti atti consequenziali che oggi,
dopo 6 anni, diventano il cardine sul quale De Micheli ed
altri fanno opposizione in questa Città. Rispetto alle contestazioni della Ragioneria dello
Stato, su atti di gestione e
quindi di esclusiva competenza dei dirigenti, ho attivato
immediatamente le procedure
previste della legge e sono
certo che i diretti interessati
sapranno difendersi nelle sedi
opportune”.
Ecco l’intervento del PD,
verso l’attuale Amministrazione anziate:
“L’Amministrazione Comunale ha ricevuto le osservazioni
della Ragioneria dello Stato
relativamente alle contestazioni sui 27 punti rispetto ai quali
il Sindaco e la sua Giunta avevano detto che avrebbero
risposto e chiarito. Il risultato
di tutto ciò è un lungo elenco
di violazioni, sciatterie e cattiva Amministrazione che rappresenta la carta d’identità del
Sindaco e della sua Amministrazione. I 20 punti sui 27 che
sono oggetto della contestazione, al di là della responsabilità
dei Dirigenti che comunque ci
sono e andranno sanzionate
nelle sedi opportune, sono
tutte riconducibili alla responsabilità del Sindaco e della sua
Amministrazione, a comincia-
Il Forte Sangallo ospita il maestro Lucio Trojano
Nell’ambito del Photofestival,
annuale kermesse gestita da Lisa
Bernardini, quest’anno manifestazione itinerante, oltre ai critici, fotografi e personaggi dello spettacolo si
è voluto assegnare un premio speciale a Lucio Trojano, creatore di irresistibili ed esilaranti vignette, disegnatore umorista, illustratore e grafico
pubblicitario. In questa occasione
viene presentato uno splendido lavoro relativo alla fotografia il cui titolo
è “Andavamo pazzi per la fotografia”.A consegnare il premio è stato
Lucio Governa, consigliere regionale Fiaf, e coordinatore della mostra
“Lectio Antium” nell’ambito del
Photofestival.Lucio Governa è il
presidente della AF Pixel Ocean,
associazione che cura tutte le forme
culturali che si collegano alla fotografia. Nella prefazione al libro del
maestro Trojano afferma che:
<<Nell’ambito dei nostri fini rientra
la collaborazione con il vignettista
Lucio Trojano, abruzzese, e quindi la
produzione di questo libro.
L’acuta mente e la felice mano di
Lucio Trojano hanno dato vita al
connubio tra le due arti, il disegno
pittorico umorista e la fotografia>>
ed inoltre << Attraverso le pagine
del libro rivisitiamo il mondo della
fotografia analogica che oggi è un
pezzo di storia>>.
Il maestro Trojano ha dichiarato che
la sua satira si riferisce al costume e
non alla politica, in quanto la politica è relativa all’attività giornaliera
degli uomini di governo e quindi si
esaurisce, mentre il costume è in
continua evoluzione.
Lieto di essere stato interpellato mi
riferisce di un aforisma attribuito a
Marcello Marchesi ma a suo dire di
Achille Campanile: Il riso sollecita
la pancia ma la satira stimola il cervello.
Un ottantenne smagliante, in piena
forma fisica e psichica che indubbiamente rendono onore ad un cervello
ben incentivato.
Il suo modo di parlare, per quanto
ormai romano da oltre 60 anni,
pagina 47
denuncia quella metrica abruzzese di
cui è estremamente fiero. Molte le
opere e le attività svolte in Abruzzo
oltre che in Italia ed Europa.
Nel notare sull’etichetta di partecipazione al tavolo dell’incontro allegata una foto di un gregge di pecore
al pascolo, sorride e afferma di essere un collezionista di oggetti raffiguranti le pecore, le ama perché legate
alla tradizione classica della sua
regione natia e inoltre ne vede transitare dal suo balcone in Roma perché gode della veduta sull’Appia
antica.Mi ha presentato l’amico
Angelo Paionni, fotografo e suo
accompagnatore per la mostra, a cui
attribuisce la nascita del lavoro presentato. <<E’ una raccolta di vignette che figuravano in riviste di fotografia degli anni ‘70>> dice Paionni
<<Sfogliando quelle riviste, mi è
tornato in mente la fotografia di quegli anni, le macchinette reflex, gli
obiettivi, i filtri, i rollini, il flash.
Allora si girava con grosse borse
piene di obiettivi e di tutto un armamentario ingombrante e piuttosto
pesante, ma assolutamente necessario. La lettura delle gustose vignette
del giovane Trojano, che giocavano
sui doppi sensi del gergo professionale della fotografia analogica nella
vita quotidiana, mi ha suggerito l’idea che queste immagini sono la
testimonianza di un mondo ormai
finito, che però è stato il mio mondo
e di tanti altri.
Pertanto ho pensato di organizzare
una mostra e sentito Lucio, ne è stato
entusiasta. Presentata nel quartiere
Talenti a Roma ha sortito un inaspettato successo. Da ciò l’idea del libro
presentato qui a Nettuno>>
Angelo Paionni è fornito di micro
macchina fotografica e di una simpatia classica delle persone colte e
legate a principi umani ormai di rara
reperibilità.
Lucio Trojano, nato a Lanciano, laurea in giurisprudenza, ha collaborato
con vari giornali Italiani e stranieri,
ha realizzato molte pubblicazioni e
con i suoi disegni ha illustrato libri e
vinto molti primi premi.Ha eseguito
lavori pubblicitari e presentato i suoi
disegni in vari programmi televisivi.
Oggi fa parte di giurie nazionali e
internazionali.
Le sue opere sono esposte nei musei
dell’umorismo di Gabrovo (Bulgaria) Istanbul (Turchia), Basilea
(Svizzera), Smirne (Izmir, Turchia),
Montréal (Québec, Canada) e Tolentino (Macerata, Marche).
Il suo portamento leggiadro, il suo
sorriso sornione, il piacevole modo
di parlare e la semplicità con cui si
approccia, ne fanno un personaggio
godibile con cui è piacevole dialogare.Ha sempre quella punta di ironia e
trova spunti per poter effettuare
quelle sagaci battute che devi rincorrere mentalmente altrimenti ti
sfuggono nel dialogo.
Gennaro Punzo
re ad esempio ai problemi relativi alla stabilizzazione del
personale della segreteria personale. Quando l’Amministrazione si permette di non rispettare le regole, le norme e le
leggi ed è abituata a adottare
zione per governare una città,
e chi ha ampiamente dimostrato per tanti anni che né vuole
né può rispettare nessuna regola deve andarsene a casa. Tutti
i cittadini che sono interessati
a cambiare finalmente questa
Gianni De Micheli (PD)
prassi inventate ad horas per
risolvere i problemi pseudopolitici - come per altro tutti
hanno potuto verificare in sede
di approvazione del Rendiconto di Bilancio 2014 e del Preventivo 2015 che sono stati
dichiarati nulli dai Consiglieri
del PD - le conseguenze sono
sotto gli occhi di tutti. Sindaco
Bruschini, ora basta! La legalità e la trasparenza dell’Amministrazione sono una precondi-
città senza futuro devono unirsi per far valere anche qui la
legalità e la trasparenza, che
sono la precondizione di un
Buon governo di Gente Competente e Onesta che si occupi
di cambiare finalmente il volto
e le prospettive di questa
città”.
Consuelo Noviello
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
CISTERNA
Tanti prodotti tipici, tanta cucina, tanto pubblico. Questo, in
sintesi, il bilancio, davvero positivo, dei due giorni dedicati
all’Expo a Cisterna con la manifestazione “A Cavallo tra storia
e sapori”.
Come poche altre volte avvenuto in passato, Palazzo Caetani splendente per il suo recente
restauro - ha registrato un così
elevato afflusso di visitatori.
L’incertezza metereologica non
ha rovinato l’evento cisternese
(organizzato dal Comune con il
patrocinio di Regione Lazio,
VisitLazio, Provincia di Latina e
in collaborazione con la Pro
Loco) che, seppur ha dovuto
rinunciare alle iniziative programmate nell’area naturale de
Il Filetto, ha riscosso comunque
uno straordinario successo di
pubblico.
Un flusso continuo di visitatori,
tra la mattina e il pomeriggio, ha
visitato i tanti e variegati stand
espositivi, ha degustato i vari
prodotti tipici, ha visitato le
grotte, gli affreschi e il museo di
Palazzo Caetani.
Numerosi i bambini che si sono
simpaticamente improvvisati
piccoli chef preparando e consumando le Expomerende, gustosi
e facili spuntini a base di prodotti tipici locali. Ad aiutare i piccoli cuochi, sabato, ci hanno
EXPO CISTERNA: SUCCESSO DI PUBBLICO
CON LO “SHOW COOKING” LA CUCINA HA DATO GRANDE SPETTACOLO
Dietro i fornelli lo chef stellato Emanuele Sibilia, Daniele Abbafati (Rai2) e un’assistente d’eccezione: il sindaco Della Penna
pensato il sindaco Eleonora dito “Expomenù Cisterna” comDella Penna ed alcune mamme prensivo di due antipasti, un
cisternesi che volontariamente e primo e un secondo piatto con
simpaticamente hanno impastato ingredienti tipici locali. Elegante
focaccine, biscotti, spiedini di e divertente la conduzione del
frutta e rustici vari. La serata di bravo Daniele Abbafati, noto
sabato si è conclusa con la sug- soprattutto per la sua storica pargestiva recitazione di poesie dia- tecipazione nel programma “I
lettali dei membri dell’associa- fatti vostri” di Rai2, da quest’og-
zione “Esso Chissi de Cisterna”,
arricchita dalla proiezione di
fotografie d’epoca.
Ma il più alto picco di presenza
del pubblico si è registrato in
occasione dell’atteso showcooking andato in scena ieri sera
alle 19: protagonista lo chef stellato Emanuele Sibilia nella spettacolare dimostrazione di un ine-
“PRONTOACQUA”
MENO TEMPO E DISAGI PER SEGNALARE
LE PERDITE IDRICHE
[email protected]
Perdite idriche che allagano
tratti di sede stradale, creano
disagi a pedoni, ciclisti e
automobilisti, ma soprattutto
sprecano preziosa acqua
potabile.
Numerosi gli episodi di per-
in aree pubbliche e contattare celermente e direttamente
il servizio manutenzioni di
Acqualatina spa, l’ente
gestore del servizio idrico
locale.
«Abbiamo deciso di attivare
Marco Barone
dite idriche in aree pubbliche
che si sono verificate nei
mesi scorsi talvolta rilevati
dal personale comunale, altri
da attenti e responsabili cittadini.
Per intervenire in modo più
rapido e organico, il Comune
di Cisterna di Latina ha attivato un nuovo servizio.
Si chiama “Pronto Acqua” ed
è possibile accedervi attraverso l’indirizzo email [email protected]
tina.it oppure dal banner presente nella home page del
sito internet comunale
www.comune.cisterna.latina.it.
Con “Pronto Acqua” il
Comune potrà essere messo
a conoscenza in modo tempestivo sulle perdite di acqua
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
questo nuovo servizio denominato “Pronto Acqua” –
spiega il consigliere Marco
Barone – per accelerare i
tempi di intervento sui guasti
nelle condotte idriche pubbliche o comunque sulle perdite che spesso si verificano.
Il servizio si affianca al
numero verde 800.626083 di
Acqualatina e intende rendere più agevole a chiunque la
segnalazione di perdite idriche, essere più vicini alle esigenze dei cittadini, limitare i
disagi e talvolta le situazioni
di pericolo determinati da
una perdita di acqua soprattutto alla viabilità, ma anche
contribuire ad una attenta e
parsimoniosa gestione di un
prezioso bene come l’acqua».
gi in onda per la nuova stagione
televisiva.
Assistente chef d’eccezione, a
sorpresa, è stato il sindaco Eleonora Della Penna che ha indossato il camice da cucina e con
grande naturalezza e disinvoltura ha partecipato alla realizzazione di raffinate e gustose portate ciascuna abbinata ad un
vino proposto dal sommelier
della rinomata cantina Casale
del Giglio.
Oltre allo spettacolo in scena, il
pubblico ha potuto godere anche
dell’assaggio gratuito delle portate realizzate sotto i loro occhi e
del vino consigliato. Presenti
anche le atlete della Omia Volley
Cisterna che il mese prossimo
esordiranno nella serie A2.
“Quando si sanno valorizzare le
vere eccellenze del nostro territorio – ha detto il Primo cittadino – il successo è garantito.
Abbiamo un patrimonio di
primo livello, a partire da Palazzo Caetani passando per i prodotti agricoli, enogastronomici,
folkloristici e culturali; l’importante è saperlo sfruttare con
l’aiuto di tutte le migliori risorse
che la nostra città offre. Ringrazio tutti coloro che hanno consentito che questo evento potesse tenersi con successo: dalla
progettualità all’organizzazione,
alla gestione, agli espositori, ai
collaboratori. L’obiettivo resta
quello di rendere sempre più
ricca e attraente la nostra offerta
di manifestazioni culturali, folkloristici e di promozione territoriale - al di là dell’evento Expo
in sé - perché la crescita della
nostra città passa soprattutto per
questa via”.
Strisce blu, ripristinata la sosta a pagamento
Da Lunedì 14 settembre 2015 è
tornata attiva la sosta a pagamento
nel centro cittadino di Cisterna.
Gli automobilisti dovranno di
nuovo acquistare ed esporre l’apposito tagliando per parcheggiare
all’interno delle strisce blu, come
avviene in tutti i Comuni d’Italia.
Le aree urbane interessate alla
sosta a pagamento sono, in gran
parte, le stesse di prima che il servizio venisse interrotto, con qualche eccezione legata alle recenti
modifiche viabilistiche concernenti i progetti Plus.
Le strisce blu si trovano dunque in
Corso della Repubblica (dall’incrocio via Alighieri e via Roma
fino all’intersezione con via Martiri delle Ardeatine), Largo Volpi,
Via Cairoli (nel tratto che va da
Largo Pellico a Largo Volpi),
Largo Risorgimento, Piazza Battisti (compreso parcheggio interno
ex distributore), Via Monti Lepini
(fronte Punto di primo soccorso) e
Via San Pasquale.
Le quote di posti auto a pagamento per ogni area è rimasta la stessa
di prima che il servizio venisse
interrotto.
Nelle immediate vicinanze delle
strisce blu sono sempre a disposizione parcheggi non a pagamento
come stabilito dalla Legge.
Mantenuti anche i livelli occupazionali, visto che tutto il personale
in forza alla cooperativa sociale
che gestiva il servizio in passato,
tornerà a lavoro lunedì.
Restano invariati, poi, i costi della
sosta: 0,40 euro per mezzora, 0,60
per un’ora, sempre con il sistema
dell’avviso di pagamento (in caso
di mancata esposizione del
tagliando o di esposizione di
tagliando scaduto) da regolarizzare presso l’apposito sportello presente al piano terra dell’ex palazzo
comunale sito in Corso della
Repubblica, 186.
La sosta all’interno delle strisce
blu è a pagamento dal lunedì al
sabato, dalle 9 alle 13 la mattina e
dalle 15 alle 20 il pomeriggio,
festivi esclusi.
direttore Bruno Jorillo
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IL GIORNALE DEL LAZIO
24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2015
SPORT
pagina 49
Dopo l’anno di maturità torna alla carica la squadra di calcio apriliana
PRESENTAZIONE FC APRILIA: TRA ENTUSIASMO E POLEMICHE
Grinta e voglia di vincere ma il girone assegnato rischia di disperdere le energie
di Antonello D’Alessandro
Dopo un completo rinnovo e
l’ottima stagione 2014/2015 la
squadra di Aprilia torna a calpestare gli stadi d’Italia. Giovedì
10 settembre ha avuto luogo nell’aula consiliare del Comune di
Aprilia la presentazione della
squadra. A moderare l’incontro
l’addetto stampa Massimo Pacetti. Assieme alla squadra è stato
presentato tutto lo staff: il presidente Ivano Tassinari, il vicepresidente Antonio Lorello, i soci
Umberto Lazzarini e Fernando
Cavicchioli, il direttore generale
Ciro Montella, il segretario Franco Feltri, il capitano Francesco
Montella, l’allenatore Mauro
Fattori e tutti gli altri organi della
società. In rappresentanza della
giunta comunale sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra ed i
consiglieri Pasquale De Maio e
l’assessoreVittorio Marchitti. Ha
subito preso la parola il presidente. Il suo discorso si è incentrato
sulla richiesta di supporto da
parte del sindaco. Ha chiesto di
estendere il patrocinio del
Comune di Aprilia alla squadra,
quindi di essere più vicino come
amministrazione, sia per le strutture, sia nelle partite offrendo
allo stesso sindaco il ruolo di
Presidente Onorario. Ha parlato
poi il capitano Francesco Montella il quale, assieme ad un elogio della squadra, ha chiesto ai
tifosi di accompagnare la squadra e di tornare allo stadio.
“Siamo in una categoria importante, di semiprofessionismo –ha
affermato- la nostra squadra
vanta molti elementi con residenza ad Aprilia. Questo è uno
stimolo per noi, per la società e
per il valore della nostra maglia.
Per questo ci farebbe piacere
vedere aumentare l’affluenza
allo stadio. Avere anche mille
persone che tifano per noi è un
aiuto grandissimo ed un supporto importante per tutti i giocatori
in campo. Ringrazio tutti quei
tifosi che, anche se a volte in
numero stretto, ci fanno sentire
una grande società”. È intervenuto poi l’allenatore Mauro Fattori il quale ha tracciato il possibile percorso della squadra in
questa stagione rilanciando sugli
ottimi risultati dello scorso campionato (come la vittoria della
classifica “Giovani D valore”).
“È un piacere e un onore allenare una squadra composta interamente da giovani cittadini che
rappresentano la città in cui sono
nati e cresciuti –ha spiegato il
mister- Finalmente nel calcio si è
vista una società fondata sul settore giovanile, che dà valore ai
giovani talenti. Il girone in cui
siamo inseriti è sicuramente difficile ma siamo pronti ad affrontarlo in quanto abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi e del
lavoro che facciamo. Questo ci
ha permesso di vincere lo scorso
anno il premio Giovani D valore.
Frequentare stadi lontani e giocare partite ostiche ci darà sicu-
ramente maggiore tempra e grandi stimoli. Cercheremo quest’anno di raggiungere tutti i nostri
obiettivi in tempi brevi così da
poter puntare a risultati sempre
più grandi”. L’ultimo intervento
è stato del Sindaco: “Le nostre
attività ci distinguono. I problemi sono di piccolo calibro.
Team vincente non si tocca
La Giò Volley parte per l’avventura in B1
di Dario Battisti
Team vincente non si tocca. Si
migliora. La Giò Volley che si
appresta, dopo la cavalcante vincente in B2, ad iniziare il campionato di B1 è in piena preparazione
tecnico fisica. Il presidente Claudio Malfatti, il vicepresidente
Fabrizio Aversa e il coach Tonino
Federici, dopo i brevi ma meritati
festeggiamenti per la promozione
gione che indossa la casacca del
club. Tra i nuovi vanno annoverati
gli arrivi della palleggiatrice Valeria Mucciola che nel suo palmares
può vantare una vittoria nel torneo
di B2. L’altra palleggiatrice che ha
già calcato i campi di B1 è Eleonora Gatto. Nel ruolo di opposto è
stata ingaggiata Caterina Gioia che
oltre ad aver messo a terra tante
palle nei diversi anni passati in B1
in estate, sono stati molti attivi sul
mercato dei trasferimenti per integrare il roster di quelle giocatrici
che per esperienza o per classe
sono state ritenute utile alla causa
apriliana. Tra le atlete confermate
spiccano i nomi del capitano
Annalisa David. L’attaccante pontino dopo il brillante campionato
dello scorso anno si renderà ancora fondamentale, vista l’enorme
esperienza in questo tipo di tornei,
per il futuro. Roberta Borelli, è una
conoscenza del team di coach
Federici visto che è la quarta sta-
ha anche collezionato presenze in
A2. Dal Frascati (B2) giunge la
centrale Manuela Caponi. Sempre
dalle B2 ma da Cave arriva l’altra
centrale Domiziana Mazzoni.
Completano il ruolo di centrale la
giovane Silvia Antonaci e Elisa
Donarelli che dopo uno stop dovuto a un grave infortunio vuole ricominciare a giocare sul parquet
apriliano. Il libero Silvia Lanzi è
un ex Volley Group Roma come
l’attaccante Martina Kranner. Il
team sembra costruito con equilibrio.<< Puntiamo a raggiunge la
salvezza il prima possibile poi
vedremo, eventualmente, cosa ci
riserva il proseguo della stagionespiega il coach della Giò Volley
Aprilia Tonino Federici- abbiamo
iniziato la preparazione il 20 agosto. Si respira, grazie al lavoro
delle ragazze un’aria molto positiva. Lavorano molto bene e sono
molto unite, sintomo di saldezza di
gruppo. Spetta a me farle diventare un team pronto a lottare su ogni
palla ogni qual volta si scenderà in
campo>>. La Giò Volley che in
quattro anni è salita dai campionati regionali a quelli nazionali si è
presentata, nella seconda settimana di settembre alla città e alle
autorità comunali con grande entusiasmo di tutti i componenti della
società , dei calorosi supporter e
degli amministratori comunali.<<
Il progetto Giò Volley, nonostante i
successi raggiunti continua. In un
breve arco di anni abbiamo conquistato il palcoscenico nazionale
arrivando in B1- continua il tecnico pontino Tonino Federici- i complimenti di quanto ottenuto vanno
fatti innanzitutto al presidente
Claudio Malfatti e al vicepresidente Fabrizio Aversa che con la loro
competenza e con il loro lavoro
incensate hanno permesso tutto
ciò>>. In un torneo di preparazione alla stagione agonistica la Giò
Volley ha battuto con un secco 3-0
sia la Virtus Roma che il Sabaudia.
Il sestetto pontino è stato inserito
nel girone D del campionato di B1.
Il campionato inizia il 17 ottobre.
L’Aprilia ospiterà, nell’impianto di
via Pergolesi, la formazione del
Cutrofiano (Lecce).
Comunque si voglia vedere la
situazione è eccellente. Siamo
peraltro l’unica città in provincia
di Latina che ha messo in piedi
una vera e propria occasione
come la festa della sport. Sono
certo che la squadra di calcio
saprà distinguersi al pari dell’anno scorso per onorare al meglio
la maglia e la propria città”. Con
queste parole il primo cittadino
ha rimarcato quanto importante
sia la partecipazione ed ha assicurato il suo sostegno alla società dando rilievo anche alle diverse realtà sportive presenti nella
città. Prima di terminare la presentazione il presidente Tassinari
ha risposto a delle domande di
un giornalista presente in sala, il
quale ha chiesto il perché la
squadra sia incastrata in un girone molto dispendioso sia dal
punto di vista fisico sia sul lato
finanziario.Il presidente ha
espresso un certo disappunto per
il sorteggio dei gironi. La squadra è infatti costretta a trasferte
lunghe e costose. Un vero e proprio schiaffo alle passate assemblee della Lega Dilettanti in cui
si indicava come prioritario
abbattere i costi delle squadre
anche attraverso gironi che prevedessero trasferte non troppo
lunghe. La presentazione si chiude alle 19.00 con un buffet per
tutti i presenti.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 50
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