Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto d'Istruzione Superiore"R. Battaglia" Norcia (PG)
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE-TURISTICO -GEOMETRI -- LICEO CLASSICO
Viale Lombrici 06046 NORCIA(PG) - c.f.: 84004040543 - tel.: 0743828028 - fax: 0743828029
PRESIDENZA -Tel. 0743816848- Email: [email protected]– www.iisbattaglia.it
Se vuoi costruire una
nave, non radunare
persone affinchè
facciano progetti, si
dividano il lavoro,
prendano gli strumenti
e taglino gli alberi, ma
insegna loro la
nostalgia per lo
sconfinato, infinito
mare. E allora
costruiranno la nave
da soli.
• ANTOINE DE SAINT EXUPERY
Il "poeta aviatore"
Dall' a.s. 2008 / 2 0 0 9
Piano
dell'Offerta Formativa
a nno scolastico 2008- 2009
1
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SCUOLA E TERRITORIO
Lettura del Territorio
Realtà: socio-ambientale dell’utenza
Risorse: utenti e famiglie, operatori della scuola, aziende pubbliche e private, professionisti, Enti
Area cognitiva didattica
Obiettivi:
- conoscenze
- competenze e abilità
Area organizzativa
FINALITA’
Area motoria espressiva
Obiettivi:
- competenze
- abilità
- educazione alla salute
- comunicazione verbale e non
- capacità e abilità non cognitive
Sviluppare la personalità dell’alunno,
rendendolo capace di interagire con la
realtà, perchè consapevole del
patrimonio storico-culturale
ed in grado di realizzare una
sintesi tra la visione critica del presente
e della memoria storica
Area relazionale
Obiettivi:
- rispetto
- socializzazione
- capacità organizzative
Verifica e valutazione
Valutazione in itinere e conclusiva attraverso questionari, schede e confronto nell’ambito di gruppi di lavoro.
OFFERTA FORMATIVA DI BASE
Corso IGEA
Corso TURISTICO
Corso GEOMETRI
Corso LICEO CLASSICO (Minisperimentazione) (Inglese - Storia dell’ Arte)
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Corso Igea - Specializzazione nella gestione dell'ambiente naturale e delle aree protette
Corso Geometri - Progetto G
I PROGETTI
1.
2.
3.
4.
Progetto “Istituto Battaglia in Rete 2009”
Progetto per la “Diffusione e la Conoscenza del Software Opensource”
Progetto per il “Sito Web della Scuola” www.iisbattaglia.it
Progetto “OpenSource in Battaglia 2009” CCOS Perugia
“Educazione alla salute” e
“I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE”
5.
Progetto “Attività di Educazione Fisica:....GIOCHI SPORTIVI
STUDENTESCHI”
6.
Progetto“Educazione Ambientale”
7.
Progetto “Teatro”
8.
Progetto “Laboratorio musicale “SUONINSIEME””
9.
Progetto “Educazione all’Affettivita’ e alla Sessualità".
10.
Progetto “Disturbi e disordini alimentari in età scolare
11. Progetto “Alternanza scuola-lavoro”- classi quinte”
12. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Liceo Classico”
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Tirocini Estivi”
Progetto “Accoglienza”
Progetto “Orientamento e continuita' - scuole medie del territorio -”
Progetto “Orientamento universitario e lavorativo”
Progetto “Sportello Didattico”
Progetto “Il quotidiano in classe e giornalismo: educazione alla
lettura”
Progetto “Amicizia”
Progetto “Certificazioni lingua Francese –DELF di primo grado”
Progetto “I Giochi di Archimede
PROGETTO “LE OLIMPIADI DEL CAD 2008 – VIII edizione”
Progetto “Nemetschek Educational-ALLPLAN2006”
Progetto “Progetto “Viaggi di istruzione a.s. 2008/2009”
Progetto “Corso di alfabetizzazione e integrazione di alunni stranieri”
3
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ORGANIGRAMMA IIS “R. Battaglia”
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. ssa Rosella Lopa
FUNZIONI STRUMENTALI
COLLABORATORI
Prof.ssa Lucci Palmira
(tel. 0743816848) Email: [email protected]
Vicario (tel. 0743828028)
Prof.ssa Nicolina Fraschetti
CONSIGLIO DI ISTITUTO
AREA 1 Gestione del Piano dell’Offerta Prof. Carlo Pasquinelli
Formativa
• Progettazione curriculare coerente con il
P.O.F. (coordina azioni finalizzate alla
elaborazione-attuazione-valutazione
del
P.O.F. garantendo il sistema di coerenza
con i curricula, ...)
• Autovalutazione e valutazione di Istituto in
funzione di verifica, correzione e sviluppo
delle scelte del P.O.F. (predispo-ne
monitoraggi e verifiche finali, ... )
• Servizio per un utilizzo didattico delle
tecnologie informatiche e multimediali
(facilita le condizioni per una migliore
comunicazione: accoglienza docenti –
accesso alle risorse, strumenti tecnici,
materiali e sussidi di vario genere,
laboratori)
Sig. Bucchi Angelo
PRESIDENTE (genitore)
Sig. Franco Lanzi
Vice Presidente(genitore)
Prof. Rosella Lopa
Dirente Scolastico
Prof.ssa Giuseppina Perla
Docente
Prof.ssa Anna Di Leo
Docente
Prof.ssa Nicolina Fraschetti
Docente
Prof.ssa Teresa Cerchiara
Docente
Prof.ssa Grazia De Dato
Docente
Prof. Carlo Pasquinelli
Docente
Dott.ssa AnnaRita Bucchi
Genitore
•
Simone Aramini
Alunno
•
Giulia Agostini
Alunna
Aldo Taschetti
Alunno
Sig. Oreste Verucci
A.T.A.
GIUNTA ESECUTIVA
Sig. Bucchi Angelo
PRESIDENTE (genitore)
Prof. Rosella Lopa
Dirente Scolastico
Prof. Carlo Pasquinelli
Docente
Simone Aramini
Alunno
Sig. Oreste Verucci
A.T.A.
Rag. Lorenzo DelleGrotti
DSGA (tel. 0743828028)
Docenti
AREA 2 Gestione Comunicazione
Prof.ssa De Dato Grazia
• Analisi bisogni formativi e piano di
•
formazione (proposte e attivazione di corsi
di formazione e aggiornamento)
Facilita le condizioni per una migliore
comunicazion: accoglienza docenti
Documentazione educativa e didattica
(raccoglie, ordina, divulga documentazione educativo-didattica, ..)
Ambiente scolastico come risorsa per la
didattica e l’autoformazione
AREA 3 Interventi e servizi per gli studenti Prof.ssa Perla Giuseppina
• Servizio continuità e orientamento.
• Consulta.
• SNV.
• Coinvolgimento e cooperazione dei genitori
AREA 4 Interventi e Servizi Mirati
Prof.ssa Tassi Antonella
• Servizio socio-psicologico, anche con riferimento alle diversità e all’handicap (intervenire dopo analisi sulle nuove diversità e
nuove povertà culturali e sociali)
• Compensazione e recupero come progetti di
scuola (pianifica, attua progetti comunicativi, relazionali, ...)
• Attività di tutoring (rilevare aspettative
dell’utenza, individuare cause ed effetti
della dispersione scolastica, ... )
AREA 5 Realizzazione di progetti
• Progetti Alternanza Scuola-Lavoro
Prof.ssa Lucci Palmira
Vicario
8
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COMMISSIONI a.s. 2008/09 Docenti – Personale ATA – Genitori - Alunni
Progettazione P.O.F.
(Piano Offerta Formativa)
Proff.ri: Pasquinelli Carlo, Carrara Agata, Di Leo
Anna.
Organo di garanzia
Proff.sse: Lopa Rosella (Dirig.), Prof.ssa Cerchiara
Teresa, Dott.ssa AnnaRita Bucchi, Scriccoli Carlo
Attività Integrative:
Proff.sse: De Dato Grazia , Artesi Andrea, Cataldi
Angela Rita.
Nucleo Autovalutazione
Prof.: Pasquinelli Carlo.
Commissione Collaudo
Prof.ri: Pasquinelli Carlo, Castellucci Lanfranco
ATA: Sig. Verucci Oreste.
Commisione Orientamento
Proff.sse: Perla Giuseppina, Fraschetti Nicolina.
Accoglienza
Proff.sse: Perla Giuseppina, Fraschetti Nicolina.
Commissione
Regolamento di Istituto
Proff.sse: Cerchiara Teresa, Fraschetti Nicolina,
Tassi Antonella, Carrara Agata.
Commissione Elettorale
Prof.ri: Lucci Palmira, Marucci Marino, Martinelli
Roberto.
ATA: Sig.ra Anna Maria Nicolanti.
Rap. Genitori: Sig.ra Donatella D'Abbraccio.
Rap. Alunni: Marini Maria Chiara VB Igea
Commissione Scuola-Lavoro
Proff.ri: Lucci Palmira, Pasquinelli Carlo.
Prog. Scuola-Lavoro LICEO Prof.ssa Referente: Preziosi Lucia.
Commissione AmbienteTerritorio
Proff.sse: Papini Matteo, Donati Luca, Siddi
Annalisa.
Commissione Educazione
alla Salute
Proff.sse: Marini RosaMaria, De Dato Grazia, Di
Leo Anna, Perla Gelzomina.
Diversamente abili
***************************************
RESPONSABILE
CORSI SERALI
Proff.ssa: Tassi Antonella.
RESPONSABILI
LABORATORI ED AULE SPECIALI
Aula Tecnigrafi
Prof. Pasquinelli Carlo.
Aula Disegno
Prof. Pasquinelli Carlo.
Aule informatica
Prof. Pasquinelli Carlo.
Aula Fisica
Prof. Palli Veronica.
Laboratorio Lingua
Prof. Martinelli Roberto.
Laboratorio Chimica
Prof. Passeri Luciano..
Laboratorio Scienze
Prof. Donati Luca
Biblioteca, Medioteca
Proff.sse: Marini RosaMaria, De Dato Grazia.
Laboratorio H
****************************************
Laboratorio Costruzioni
Prof. Pasquinelli Carlo.
SEGRETERIA a.s. 2008/09
Funzioni
Rag. Lorenzo DelleGrotti
DSGA (tel. 0743828028)
Assistenti Amministrativi
Lorella Bordini
Protocollo-Corrispondenza
Roberta Di Biagio
Graduatorie Supplenze - Contabilità
Donatella D' Abbraccio
Alunni-Corrispondenza
Celestina Stabili
Gestione Fascicoli Personale
Contatti con altre Scuole
AULE SPECIALI
Assistenti Tecnici
Verucci Oreste
Aule speciali
De Bernardi Anna Lisa
Aule speciali
Del Buono Guido
Aula di chimica
DOCENTI a.s. 2008/09
1. ALESSANDRI GIUSEPPE
2. AMODEO ANNA MARIA
3. ANGELI ARIANNA
4. ANZANI ALESSIA
5. ARTEGIANI MARIA GRAZIA
6. ARTESI ANDREA
7. BENEDETTI MAURIZIO
8. BENIALA HANIFA
9. CARDONI ELISABETTA
10. CARRARA AGATA
11. CASTELLUCCI LANFRANCO
12. CATALDI ANGELA RITA
13. CENCETTI ELISABETTA
14. CERCHIARA TERESA
15. CHIARETTI ANNALISA
16. CIPOLLA FEDERICO
17. CIRONE MONICA
18. DE DATO GRAZIA
19. DE FILIPPO ANDREA
20. DI LEO ANNA
21. DOMINICI MOIRA
22. DONATI LUCA
23. FERMINELLI DANIELA
24. FRASCHETTI NICOLINA
25. FRATINI ROBERTA
26. LANZI FEDERICO
27. LUCCI PALMIRA
28. MALATINO ANTONELLA
29. MARCOMIGNI DINO
30. MARINI ROSA MARIA
31. MARTINELLI ROBERTO
32. MARUCCI MARINO
33. MAZZONI PERTUZ SILVANA LUCIA
34. MONTAGNOLI MICHELA
35. NUCCI CHIARA
36. PALLI VERONICA
37. PANEBIANCO GIORGIO
38. PAPINI MATTEO
39. PARIGI PAOLO
40. PASQUINELLI CARLO
41. PASSERI LUCIANO
42. PELLICCIONI CINZIA
43. PERLA GIUSEPPINA
44. PERLA MARIA GELZOMINA
45. PINZI MARISA
46. POETA ENRICA
47. PREZIOSI LUCIA
48. SBAVAGLIA GIOVANNI
49. SIDDI ANNALISA
50. TARAVELLI FEDERICO
51. TASSI ANTONELLA
52. TIBERI SARA
53.
54.
55.
56.
57.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
INSEGNAMENTO
TOPOPGRAFIA
FRANCESE
ITAL. LAT. STO. GRECO GEOG.
GEOGRAFIA
INGLESE
ECONOMIA AZIENDALE
EDUCAZIONE FISICA
CONV.NE LINGUA FRANCESE
SPAGNOLO
MATEMATICA
DISEGNO TECNICO
MATEMATICA
MATEMATICA
MATEMATICA E FISICA
MATEMATICA
TEC.RUR ECON.CONT.ESTIMO
ITALIANO E LATINO
ITALIANO E STORIA
TOPOGRAFIA serale
ITALIANO E STORIA
INGLESE CONV.LING.INGLESE
SCIENZE
SOSTEGNO DIRITTO Serale
RELIGIONE
STORIA DELL'ARTE
MATEMATICA Serale
ECONOMIA AZIENDALE
ITAL. LAT. STO. GRECO GEOG.
EC. AZIENDALE Serale
ITALIANO STORIA
INGLESE
DIRITTO
CONV.NE LINGUA SPAGNOLA
SCIENZE
LATINO E GRECO
FISICA
DIRITTO
RELIGIONE LICEO
ESTIMO serale
COSTRUZIONI E TEC.COSTR.
CHIMICA
ECONOMIA AZIENDALE
ITALIANO STORIA
EDUCAZIONE FISICA
INGLESESeraleTRATTAM.TESTI
DIRITTO
FILOSOFIA E STORIA
MATEMATICA
INGLESE
COSTRUZIONI TEC.COS.Serale
FRANCESE
SOSTEGNO
9
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INDICE
POF.........................................................................................................................................pag.
11
STATUTO DEGLI STUDENTI E REGOLAMENTO DI ISTITUTO....................................pag .
Patto educativo di corresponsabilità (D.P.R.21/11/2007 n.235-Ap.to C.I. Delib. 8 29/11/2008).....pag.
Regolamento borse di studio...................................................................................................pag.
14
22
24
ATTIVITA' DI COMPETENZA ISTITUZIONALE
Attività sulla “Educazione Stradale” - Il Patentino.................................................................pag.
Attività sulla “Sicurezza” – Legge 626/94..............................................................................pag.
25
26
AMPLIAMENTO dell’ OFFERTA FORMATIVA
Corso Igea - Specializzazione nella gestione dell'ambiente naturale e delle aree protette....pag.
Corso Igea - PROGETTO TURISTICO Conoscere il territorio e proporre un prodotto turistico.pag.
Progetto G..............................................................................................................................pag.
I PROGETTI
1. Progetto “Istituto Battaglia in Rete 2009”.......................................................................pag.
2. Progetto per la “Diffusione e la Conoscenza del Software Opensource”........................pag.
3. Progetto per il “Sito Web della Scuola” www.iisbattaglia.it...........................................pag.
4. Progetto “OpenSource in Battaglia_2009” CCOS Perugia......................................................pa g.
5. Progetto “Battaglia on-line”............................................................................................pag.
6.
“Educazione alla salute” e “I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE”
7.
Progetto “Attività di Educazione Fisica:.. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”....pag.
8.
Progetto “Teatro”...................................................................................................pag.
9.
Progetto “Laboratorio musicale “SUONINSIEME””............................................pag.
10.
Progetto “Educazione all’Affettivita’ e alla Sessualità”.........................................pa g.
11.
Progetto “Disturbi e disordini alimentari in eta’ scolare'”......................................pa g.
12. Progetto “Alternanza scuola-lavoro”- classi quinte.........................................................pag.
13. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Liceo Classico”...................................................pag.
14. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: “Tirocini Estivi “...............................................pag.
15. Progetto “Accoglienza”...................................................................................................pag.
16. Progetto “Orientamento e continuita' - scuole medie del territorio -”.............................pag.
17. Progetto “Orientamento universitario e lavorativo”.......................................................pag .
18. Progetto “Sportello Didattico”........................................................................................pag.
19. Progetto “Il quotidiano in classe e giornalismo: educazione alla lettura”.......................pag.
20. Progetto “Amicizia”........................................................................................................pag.
21. Progetto “Certificazioni lingua Francese –DELF di primo grado”.................................pa g.
22. Progetto “I Giochi di Archimede.............................................................................. .....pa g.
23. Progetto “Le olimpiadi del CAD 2008 – VII edizione”............... .................................pag.
24. Progetto “Nemetschek Educational-ALLPLAN2006”....................................................pag.
25. Progetto “Viaggi di istruzione a.s.2008/2009”...............................................................pag.
26. Progetto “Corso di alfabetizzazione e integrazione di alunni stranieri”..........................pag.
QUESTIONARI DI VALUTAZIONE POF
Questionario di valutazione in itinere.....................................................................................pag.
Questionario di valutazione interna 1 (Alunni)......................................................................pag.
Questionario di valutazione interna 2 (Genitori)...................................................................pa g.
Questionario di valutazione interna 3 (ATA)..................................................................... ....pag.
Questionario di valutazione esterna...................................................................................... ..pag.
Grado di soddisfacimento personale A.T.A. ........................................................................ ..pa g.
Grado di soddisfacimento alunni......................................................................................... ..pag.
Grado di soddisfacimento genitori....................................................................................... ..pag.
29
34
40
92
94
97
100
102
103
104
105
106
111
112
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136
137
138
140
141
172
GLI STRUMENTI
Allegato n. 1............................................................................................................................pag. 173
10
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Il PIANO dell' OFFERTA FORMATIVA: POF
LETTURA DEL TERRITORIO
L’ Istituto d’Istruzione Superiore “R.Battaglia” ubicato dall’anno scolastico 2001/02 nell’unica sede di Viale Lombrici ha, nel corso degli anni
modificato ed arricchito l’offerta formativa in sintonia con le esigenze del territorio.
Infatti l’utenza proviene da un vasto territorio montano che ha subito rilevanti trasformazioni del tessuto socio-economico.
l’istituzione del Parco dei Monti Sibillini, un turismo non più solo religioso e di ritorno, lo sviluppo urbanistico, favorendo l’afflusso di uomini e
risorse hanno posto la scuola di fronte alla necessità di formare giovani capaci di operare in ambiti diversi, con una preparazione tale da consentire
l’inserimento professionale o la prosecuzione degli studi, avendo acquisito le competenze necessarie per essere al passo con le nuove tecnologie.
Per rendere possibile ciò sono stati eliminati strumenti obsoleti, acquistato materiale didattico all’avanguardia, creati laboratori che la conclusione
dei lavori di ampliamento dell’edificio scolastico ha reso pienamente operativi.
RISORSE DELLA STRUTTURA ESTERNA
Biblioteca - Curia Arcivescovile - Museo civico -Teatro civico - Enti locali - Studi professionali- Associazioni Culturali, sportive e sociali - Aziende
- Ente Mostra
RISORSE DELLA STRUTTURA INTERNA
Vedi allegato n.1
FINALITA’
“Promuovere lo sviluppo integrale del soggetto-allievo e la sua formazione di uomo, di cittadino, di futuro lavoratore in grado di partecipare ai valori
della cultura, della civiltà e della convivenza pacifica”.
Si sottolinea che saranno messi in atto tutti quegli accorgimenti educativi, tutte quelle attività che si possono programmare a scuola e fuori per
potenziare nell’allievo il senso dell’appartenenza al proprio territorio e per creare le premesse dell’inserimento nella più vasta Comunità Europea. In
tale direzione si sottolinea la forte incidenza dell’insegnamento delle lingue straniere come veicolo della comprensione e della stima fra i popoli e
dell’informatica, che rappresenta oggi il vero linguaggio universale, in grado di accorciare tutte le distanze geografiche.
OBIETTIVI
L’individuazione degli obiettivi è senza dubbio il momento centrale della programmazione, quello verso cui converge maggiormente l’attenzione e
l’elaborazione dei docenti e dal quale dipende la selezione razionale dei contenuti, la scelta delle metodologie, dei criteri valutativi, la possibilità di
una verifica sistematica.
La problematica degli obiettivi, è necessario sottolinearlo, è l’espressione di un nuovo modo di educare o insegnare incentrato più
sull’apprendimento, inteso come modifica programmata e verificabile del comportamento, che non sulla trasmissione di nozioni.
Si ritiene doveroso, pertanto, mettere in atto tutte le strategie che forniscano all’allievo un metodo di analisi e di lettura della realtà, un approccio
metodologico al conoscere, critico ed interiorizzato, che permettano di superare la frattura tra i contenuti formativi offerti dalla scuola ed i veloci
processi di cambiamento in atto nella società. Per quanto riguarda poi gli obiettivi disciplinari, questi specificano meglio quanto definito dagli
obiettivi generali, anche se calati nelle singole discipline e nel rispetto delle finalità specifiche; per obiettivi interdisciplinari intendiamo, invece,
l’organizzazione unitaria, sul piano didattico, dei singoli contenuti disciplinari in vista degli obiettivi fissati nel consiglio di classe.
OBIETTIVI GENERALI
Sviluppo e potenziamento dell’attività logica e comunicativa.
OBIETTIVI COGNITIVI
Conoscenza - L’allievo deve essere capace di ricordare o riconoscere fatti, termini, concetti, regole, procedimenti ecc.
Comprensione - L’allievo deve essere capace di trasformare e adattare contenuti da una forma all’altra; di spiegare e riassumere un contenuto, di
determinare tutte le possibili conseguenze, implicazioni, effetti di un contenuto.
Applicazione - L’allievo deve essere capace di operare con i contenuti appresi sia per risolvere un problema sia per apprendere più facilmente in una
nuova situazione.
Analisi - L’allievo deve essere capace di condurre un esame accurato, una ricerca particolareggiata degli elementi di un contenuto ed individuare le
connessioni , le relazioni tra gli elementi del contenuto stesso.
Sintesi - L’allievo deve essere capace di penetrare, raccogliere ed unificare gli elementi di un contenuto e comunicare in maniera chiara ed autonoma.
In questo obiettivo facciamo rientrare anche la capacità creativa ed espressiva.
Valutazione - L’allievo deve essere capace di esprimere giudizi di. valore, sia qualitativi che quantitativi, avendo come criteri di riferimento sia la
coerenza logica sia altri criteri di riferimento.
OBIETTIVI AFFETTIVO RELAZIONALI
L’allievo deve essere capace di percepire stimoli (ricettività)
L’allievo deve essere capace di reagire a stimoli esterni (risposta)
L’allievo deve essere capace di scegliere e rifiutare (valorizzazione)
L’allievo deve essere capace di sistemare i valori in sistemi più ampi(organizzazione)
L’allievo deve essere capace di creare un sistema di valori e di valutare i propri atteggiamenti (caratterizzazione)
OBIETTIVI PSICOMOTORI
Potenziamento fisiologico e consolidamento del carattere. Sviluppo della socialità.
Rielaborazione degli schemi motori. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Acquisizione di informazioni fondamentali sulla tutela della salute e
prevenzione degli infortuni.
OBIETTIVI SECIFICI AL TRIENNIO
OBIETTIVI COGNITIVI
L’allievo deve essere capace di sintesi critiche e creative personali.
L’allievo deve avere capacità di elaborazione autonoma.
L’allievo deve essere capace di analizzare la realtà socio-economica.
L’allievo deve essere capace di operare nella realtà e/o modificarla.
OBIETTIVI AFFETTIVO RELAZIONALI
Sviluppo e potenziamento della caratterizzazione.
OBIETTIVI PSICOMOTORI
Potenziamento e affinamento delle abilità del biennio.
11
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CONTENUTI E ATTIVITA’
Nella scelta dei contenuti, definiti in dettaglio da parte dei docenti e coordinatori nei Consigli di classe, saranno tenuti presenti i criteri di:
Validità, in funzione agli obiettivi;
Essenzialità;
Chiarezza;
Progettualità;
Interesse;
Interdisciplinarietà;
Le attività curriculari ed extracurriculari previste dalla programmazione educativa e didattica dovranno sviluppare coerentemente in ambito
disciplinare ed interdisciplinare gli obiettivi prefissati.
LE STRATEGIE E IL METODO
-Utilizzo intenzionale dello strumento della programmazione educativa e didattica, con verifiche puntuali e frequenti.
-Flessibilità della programmazione per la realizzazione di interventi didattici educativi integrativi.
-Realizzazione interdisciplinare partendo dal confronto programmatico tra docenti per giungere a quello metodologico;
-Applicazione del metodo della ricerca; stimolo all’operatività con il supporto delle strumentazioni tecniche ed informatiche. Educazione allo studio
individuale e di equipe.
Coinvolgimento collaborativo e responsabile dei soggetti educativi e dei genitori per condividere e realizzare gli obiettivi prefissati.
UTENZA
ANNO SCOLASTICO 2007/2008:
N.
CLASSI
20
con N. ISCRITTI
“
7
IGEA
“
“
3
TURISTICO
“
“
5
GEOMETRI
“
“
5
LICEO CLASSICO
“
“
2
SERALE IGEA
“
“
2
SERALE GEOMETRI
“
337
99
59
70
70
21
18
DIMENSIONE SOCIALE DELL’ UTENZA
L’analisi dell’ambiente socio-culturale conduce inevitabilmente alla considerazione del retroterra degli alunni, talvolta poco stimolante e fortemente
differenziato.
La scuola, partendo dal riconoscimento dell’identità cognitiva dello studente, deve promuove le competenze senza dimenticare che l’apprendimento
comporta sempre il dialogo con i vissuti e, ricreando l’affezione al lavoro scolastico, sostituito da modelli più facili da seguire e per questo allettanti,
deve favorire la crescita culturale di individui fiduciosi nei propri mezzi, ma consapevoli della necessità di non considerare il sapere come punto di
arrivo, ma strumento per il riconoscimento dei limiti e stimolo per un costante miglioramento.
OFFERTA FORMATIVA DI BASE
CORSO GEOMETRI
CORSO IGEA
CORSO PER IL TURISMO
LICEO CLASSICO
Si prevede una integrazione dei programmi ministeriali alla luce delle esigenze del mondo universitario e lavorativo.
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Confortati dai risultati ottenuti nel corso degli anni grazie alle attività organizzate dall’Istituto, si propongono i seguenti progetti ordinari e speciali:
1. Progetto “Istituto Battaglia in Rete 2009”
2. Progetto per la “Diffusione e la Conoscenza del Software Opensource”
3. Progetto per il “Sito Web della Scuola” www.iisbattaglia.it
4. Progetto “OpenSource in Battaglia 2009” CentroCompetenzaOpenSource Perugia
5. Progetto “Battaglia online”
“Educazione alla salute” e
“I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE”
6.
Progetto “Attività di Educazione Fisica:..GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”
7.
Progetto “Teatro”
8.
Progetto “Laboratorio musicale “SUONINSIEME””
9.
Progetto “Educazione all’Affettivita’ e alla Sessualità".
10.
Progetto “Disturbi e disordini alimentari in età scolare”.
11. Progetto “Alternanza scuola-lavoro”- classi quinte”
12. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Liceo Classico”
13. Progetto “Interazione Scuola-Lavoro: Tirocini Estivi”
14. Progetto “Accoglienza”
15. Progetto “Orientamento e continuita' - scuole medie del territorio -”
16. Progetto “Orientamento universitario e lavorativo”
17. Progetto “Sportello Didattico”
18. Progetto “Il quotidiano in classe e giornalismo: educazione alla lettura”
19. Progetto “Amicizia”
20. Progetto “Certificazioni lingua Francese –DELF di primo grado”
21. Progetto “I Giochi di Archimede”
22. Progetto “Le olimpiadi del CAD 2008 – VIII edizione”
23. Progetto “Nemetschek Educational-ALLPLAN 2008”
24. Progetto “Viaggi di istruzione a.s. 2008/2009”
25. Progetto “Corso di alfabetizzazione e integrazione di alunni stranieri”
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FINALITA DEI PROGETTI
Formazione di un individuo pensante e critico, disponibile ed aperto alle problematiche socio-culturali in un una dimensione europea.
I progetti nella loro articolazione sono agli atti della scuola e costituiscono parte integrante del POF
OBIETTIVI DEI PROGETTI
1) recupero dell’equilibrio psico-fisico degli allievi
2) recupero della socialità e dell’identità culturale e storica
3) sviluppo del senso artistico
4) sviluppo delle capacità linguistiche e logiche
5) sviluppo della capacità di analizzare i meccanismi economici e produttivi
6) capacità di autoqualificazione professionale
DESTINATARI: allievi dell’IIS “R.Battaglia” di Norcia
ORGANIZZAZIONE DELL’ OFFERTA FORMATIVA
A) ORARIO: Tempo normale; attività pomeridiane collegate all’ampliamnento dell’ OFFFERTA
B) SERVIZI AGGIUNTIVI: Trasporto alunni.
C) CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI: Omogeneità nella eterogeneità, sulla base delle informazioni fornite dai docenti della scuola
di provenienza; Recupero ed attività individualizzate; Ricerche, laboratori, lavori di gruppo ed a coppie.
Gestione dell’ unità scolastica autonoma: Vedi Carta dei servizi e Regolamento d’Istituto allegati.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Rilevazione, interpretazione e rappresentazione di dati emersi in itinere nell’ambito delle assemblee studentesche ed in sede di incontri in orario
extrascolastico con genitori e rappresentanti degli Enti locali e del mondo del lavoro. Lettura finale comparata dei dati ai fini della valutazione del
lavoro svolto per operare eventuali modifiche mirate al raggiungimento degli obiettivi.
Il calendario degli incontri periodici scaturirà dalla realizzazione e natura dei singoli progetti ed attività curriculari ed extracurriculari. in tali
momenti si verificheranno gli indicatori di funzionamento e quelli dei risultati.
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STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
DELLA SCUOLA SECONDARIA
D.P.R. 24/06/1998 n° 249 modificato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235
ART. 1
VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le
sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione
del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla
Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali
dell’ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla
qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il
raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’insegnamento della vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di conoscenza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le
persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
ART. 2
DIRITTI
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità
di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli
studenti, anche attraverso una adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare
iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I Dirigenti scolastici e i Docenti, con le modalità previste dal
regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre
diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di
forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su
loro richiesta, possono essere chiamati a esprimere la loro opinione mediante una consultazione; analogamente negli stessi casi e con le stesse
modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra
le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo
tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e
favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti anche i diversamente abili;
e. la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di
corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuola secondaria
superiore, del diritto degli studenti singoli ed associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le
loro associazioni.
ART. 3
DOVERI
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’istituto, dei Docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso
rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi.
3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i
principi di cui all’art. 1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da
non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita
della scuola.
ART. 4
DISCIPLINA
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri
elencati nell’art. 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti
all’interno della comunità scolastica nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio
della comunità scolastica.
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3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva
dell’altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché per quanto possibile,
al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di classe. Le sanzioni che
comportano l'allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari,
per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori ai quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da
preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori a I quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con I servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promiove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla
responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il
rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la
durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile,
il disposto del comma 8.
10. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità
tale da ingenerare un elevatio allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente
nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costitutita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio
finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell'anno scolastico.
11. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concretio e
precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
12. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il
rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
13. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili
anche ai candidati esterni.
ART. 5
IMPUGNAZIONI
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro
irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del
quale fa parte almento un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel
termine di 10 giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio d'istituto,e, nella scuola secondaria superiore, da
un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero nella scuola secondaria di primo grado da due
rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1, decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse,
anche sui conflitti che sorgono all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della
scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti
degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da
due studenti designati dal coordinamento regionakle delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati
nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Pre la scuola
media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria
esclusivamente sualla base dell'esamedella documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di 30 giorni. In caso di decorrenza del termina senza che sia stato comunicato il
parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere
indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'art.16, comma4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei
genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per 2 anni scolastici.
ART. 5 BIS
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto
educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica
autonoma, studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti d'istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa del patto di cui al comma
1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione sxcolastica pone in essere le iniziative più idonee per
le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del
piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.
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REGOLAMENTO INTERNO
PRINCIPI GENERALI, FINALITÀ E OBIETTIVI
Premessa.
Il fine primario della scuola è la promozione del diritto di tutti allo studio ed al successo formativo. In questo senso, in base all’art. 3 del D.P.R. n.
235 del 21 novembre 2007 “Regolamento recante modifiche e integrazioni allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti", contestualmente
all’iscrizione a partire dall’anno scolastico 2009-2010, in occasione delle elezioni degli organi collegiali per il corrente anno scolastico, i genitori e
gli allievi sottoscrivono con l’Istituto un Patto educativo di corresponsabilità (allegato 3), finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica studenti e famiglie.
Il presente regolamento, oltre ad essere una disposizione di legge, si pone come strumento di aiuto all’attuazione del P.O.F. e sancisce quelle
norme che permettono il funzionamento ottimale delle componenti scolastiche in una linea di partecipazione e collaborazione, secondo i principi
della Costituzione Italiana.
La scuola, luogo di formazione al vivere sociale, deve tutelare la partecipazione alle attività comuni nel rispetto dei diritti dei singoli, dei ruoli e delle
funzioni che ognuno dei membri della comunità scolastica è tenuto a svolgere, rifiutando e condannando ogni atto di intimidazione o di violenza
fisica e morale, inaccettabili in una società civile e democratica.
Il presente Regolamento, pertanto, è stato stilato allo scopo di organizzare in modo ordinato ed efficiente la vita di quanti studiano e lavorano
all'interno della scuola, con l’auspicio che l'osservanza dei principi e delle norme in esso contenuti contribuisca a creare quel clima di serenità,
collaborazione e rispetto reciproco che è condizione indispensabile perchè si realizzi un effettivo processo educativo.
Riferimenti normativi
Le norme del presente Regolamento sono state formulate nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti dello Stato riguardanti questioni scolastiche.
In particolare si è fatto riferimento:
 al Decreto Legislativo n.297/94 recante il Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni
ordine e grado;
 al Decreto del Presidente della Repubblica n.249/98, modificato con D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007, recante lo Statuto delle studentesse e
degli studenti della scuola secondaria. Lo Statuto, per l'importanza che riveste, è riportato integralmente nell'allegato n.1
 al precedente Regolamento d’Istituto
Validità e durata
Il presente Regolamento, la cui emanazione, a norma dell’art. 10 del T.U.297/94, è di competenza del Consiglio di Istituto, entra in vigore
trascorsi 15 giorni dalla sua approvazione, affissa all’Albo di Istituto; le eventuali, future modifiche dovranno prevedere la medesima procedura di
trasparenza.
Norme finali
Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rimanda alle norme, al codice di comportamento dei pubblici dipendenti ed ai contratti di
lavoro, alla Carta dei Servizi ed ai Regolamenti di settore, nonché alle delibere emanate dal Consiglio di Istituto e non abrogate.
TITOLO I
STRUTTURE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
Dal punto di vista giuridico, la gestione dell'Istituto e dell'attività didattica e amministrativa è affidata agli Organi Collegiali ed al Dirigente
Scolastico. Le rispettive competenze e attribuzioni sono regolate dalle norme di legge. La vita dell'Istituto prevede inoltre attività assembleari di
classe e di Istituto sia degli alunni che dei genitori. Il Regolamento di Istituto definisce il funzionamento della vita della scuola.
TITOLO II
ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA
Orari e giustificazioni
1. L’ingresso in classe è indicato dal suono della prima campanella alle ore 8.15 da quel momento non è consentito attardarsi fuori dalle aule. Il
suono della seconda campanella alle ore 8.20 indica l’inizio delle lezioni. Gli alunni pendolari che si avvalgono dei mezzi di trasporto vengono
ammessi in classe secondo l’orario di arrivo dei suddetti mezzi. E’ implicito che gli alunni non devono attardarsi sul tragitto. E’ compito
dell’insegnante della prima ora di lezione annotare le assenze dopo aver effettuato l’appello.
2. La giustificazione non è accettabile se non tramite apposito libretto relativo all’anno scolastico corrente. Le giustificazioni delle assenze sono
sottoscritte dall’alunno,se maggiorenne; se minorenne, dal genitore o da chi esercita la patria potestà e abbia depositata la firma in segreteria
all’atto del ritiro del libretto. Periodicamente i genitori degli alunni maggiorenni saranno informati delle assenze.
3. L’alunno sprovvisto di giustificazione il primo giorno successivo all’assenza dovrà giustificare il secondo giorno; il giorno seguente,senza
giustificazione non sarà ammesso in classe. La famiglia sarà avvertita telefonicamente il secondo girono in merito a quanto specificato al
capoverso precedente.
4. Le famiglie vengono periodicamente informate delle assenze e collaborano con la scuola per limitare il numero delle stesse.
5. Le assenze collettive per la partecipazione a iniziative e/o manifestazioni socio-culturali, devono essere giustificate mediante dichiarazione
scritta sul libretto delle giustificazioni e per gli alunni maggiorenni, sul libretto dovrà, solo per presa visione, comparire la firma di uno dei
genitori o di chi ne esercita la patria potestà. Senza giustificazione gli alunni non saranno ammessi in classe.
6. Le assenze debbono essere motivate da serie circostanze evitando formule evasive come ad esempio “motivi personali”.
Entrate posticipate ed uscite anticipate
a) La giustificazione del ritardo occasionale, per i primi cinque minuti è a discrezione del docente della prima ora che annoterà l’orario di entrata al
fine di evitare cattive abitudini; infatti il ripetuto ingresso in ritardo può essere autorizzato solo da Dirigente Scolastico o da uno dei suoi
collaboratori. L’ingresso in ritardo superiore ai cinque minuti deve essere autorizzato solo dal Dirigente Scolastico e/o dai suoi collaboratori e
annotato sul registro di classe. Gli alunni minorenni dovranno esibire giustificazione firmata dal genitore. Chiunque, per cause di forza
maggiore, accompagni l’alunno, deve esibire un documento di riconoscimento.
b) Le uscite anticipate sono autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori. Gli alunni minorenni possono lasciare la scuola solo se
accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni non possono lasciare la scuola senza che i genitori ne siano informati.
N.B.: le entrate posticipate e le uscite anticipate non devono essere abituali e ciò per salvaguardare il diritto allo studio e non intralciare il regolare
svolgimento delle lezioni; a tal fine gli ingressi e le uscite debbono coincidere con la scansione oraria delle lezioni.
Intervallo
a) L’accesso ai distributori di bevande è consentito solo durante l’intervallo e/o al termine di tutte le lezioni.
b) Le bevande devono essere consumate in prossimità delle macchinette per agevolare l’uso degli appositi cestini portarifiuti e per motivi di igiene
e sicurezza.
c) Durante l’intervallo delle lezioni gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non recare danno alle persone ed alle cose.
d) Possono accedere al cortile della scuola senza uscire dal cancello, in presenza dei docenti e dei collaboratori in turno di vigilanza.
Norme di comportamento per accedere al bar
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a) Gli alunni possono accedere liberamente al bar la mattina fino al suono della prima campanella delle ore 8.15, durante la ricreazione e dal
termine delle lezioni fino alle 14.00.
b) I rappresentanti della classe compilano l’elenco e raccolgono il denaro per le merende entro le ore 8.30 e consegnano la lista e denaro ai
responsabili del bar.
c) Uno dei rappretesentanti ritirerà le merende dieci ninuti prima del suono della ricreazione; per coloro che hanno la ricreazione alle ore 10.20 il
ritiro sarà effettuato alle ore 10.10. Le classi che hanno la ricreazione alle ore 10.50 ritireranno le merende alle ore 10.40.
d) E’ severamente vietato chiedere di uscire per effettuare consumazioni al bar durante lo svolgimento dele lezioni.
e) Tutto il personale dell’Istituto (Docenti e personale Ata) che si accorge di alunni presenti al bar deve richiamarli o segnalarlo a chi di dovere.
f) I responsabili del bar non devono servire agli alunni le consumazioni durante le ore di lezione.
g) I Sigg. Docenti possono usufruire del bar durante le ore in cui non sono in servizio o in caso di necessità.
h) Qualora gli alunni, per indisposizione, avessero bisogno di consumare qualcosa, devono essere accompagnati al bar dal personale Ata dietro
segnalazione del Docente di classe.
Divieto di fumo
A norma di legge è vietato fumare nei locali dell’Istituto (aule, corridoi, scale, bagni, palestre); sui piani sono affissi i relativi cartelli di divieto.
Tutti sono tenuti a rispettare tale direttiva. I trasgressori incorrono nelle sanzioni amministrative previste dalla Legge, in quelle disciplinari stabilite
dal Regolamento di Disciplina e dal Codice di Comportamento per i Pubblici Dipendenti.
Danni
a) La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e dei collaboratori scolastici.
b) Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono essere arrecati anche con scritte sui muri e
deterioramento delle suppellettili.
c) Il risarcimento dell’eventuale danno non è sostitutivo della sanzione disciplinare.
d) I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente.
e) Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli alunni sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi ed a lasciare i resti della colazione
(carte, bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini portarifiuti.
f) L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi o dimenticati.
Corsi di recupero e di sostegno
Corsi di recupero e di sostegno (Indicazione ministeriale: O.M. n. 92/2007 art. 2, c.1-2)
c. 1. Le attività di recupero costituiscono una parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta
formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente.
c. 2. Esse sono programmate ed attuate dai Consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal Collegio dei Docenti e delle
indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di Istituto.
TITOLO III
STUDENTI
NORME DI COMPORTAMENTO
ART.1- La permanenza nelle classi durante l’orario scolastico e la presenza alle lezioni e alle varie attività didattico-educative programmate sono
obbligatorie per gli studenti e gli insegnanti in servizio.
ART.2- L’uscita al termine delle lezioni, segnalata dal suono della campanella, deve avvenire in modo ordinato a cura dell’insegnante dell’ultima ora
e con l’ausilio dei collaboratori scolastici.
ART.3- La permanenza degli studenti nell’Istituto, anche fuori dell’orario delle lezioni, deve essere costantemente improntata al rispetto del
Regolamento di Istituto e della legislazione vigente. Tale permanenza non è comunque consentita, se non nell’atrio, tra il termine delle lezioni e
l’inizio delle attività extrascolastiche alle quali hanno titolo a partecipare.
ART.4- La distinzione tra bagni maschili e femminili deve essere osservata da tutti.
ART.5- Nel corso delle ore di lezione gli studenti possono lasciare l’aula solo eccezionalmente, previa autorizzazione dell’insegnante; non è
consentita l’uscita a più di un alunno per volta.
- Non è consentito agli alunni lasciare l’aula durante l’avvicendamento degli insegnanti alla fine delle rispettive ore di lezione.
- L’accesso alla Presidenza, alla Segreteria ed alla Biblioteca è possibile soltanto negli orari stabiliti.
ART.6- Divieto di utilizzare telefoni cellulari e strumentazioni di riproduzione multimediale,
di ripresa di immagini e di registrazione di voci (Dir. Min. n°104 del 30/11/2007)
Durante le ore di lezione è proibito l’uso dei cellulari e di qualsiasi strumento di riproduzione multimediale, che devono, pertanto, rimanere
rigorosamente spenti. Gli inosservanti sono sanzionati disciplinarmente e l’apparecchio, ritirato dal docente, è trattenuto dal D.S. o dai suoi
collaboratori, previa eliminazione della scheda, per essere restituito al genitore dello studente.
- Se l’utilizzo del cellulare avviene durante un compito in classe o una verifica, oltre ai provvedimenti di cui sopra, si procede all’annullamento della
prova.
- Per quanto non previsto si rimanda alla Dir.Min. 104/2007.
ART.8- Sanzioni disciplinari
Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari e l’individuazione dei comportamenti che danno luogo alle medesime, si rimanda al Regolamento
disciplinare.
TITOLO IV
DOCENTI
ART.1- Norme di servizio
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono definiti negli artt. 24-43 del C.C.N.L. 2006-2009.
Si ritiene, tuttavia, utile richiamare, a titolo di pro-memoria, alcune norme:
1) Ogni docente tiene costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale, il registro dello stato personale ed il registro di classe.
2) E’ a disposizione di ciascun docente nella Sala dei Professori il registro delle circolari del D.S. e delle partecipazioni alle assemblee sindacali.
L’ignoranza delle circolari regolarmente messe in visione non può essere addotta come valido motivo di giustificazione.
3) I docenti che usufruiscono dei laboratori e delle aule speciali firmano gli appositi registri per segnalare la presenza della propria classe, annotando
tutte le operazioni effettuate, nonché le eventuali anomalie riscontrate.
4) Ogni docente ha cura di consegnare alla classe gli elaborati entro quindici giorni dal loro svolgimento e comunque prima dello svolgimento di
successiva verifica
5) Ogni docente procede a frequenti e metodiche verifiche del lavoro svolto in classe e a casa (CM n. 197/95). Le prove scritte sono adeguate nella
frequenza alla suddivisione dell’anno scolastico decisa dal Collegio docenti; le prove orali sono sistematiche e in numero congruo alla verifica degli
obiettivi didattici e formativi prefissati.
6) I docenti sono tenuti a leggere a voce alta agli studenti il contenuto di tutte le circolari trasmesse alle classi dagli uffici della Presidenza,
trascrivendo sul Registro di classe il numero della circolare letta.
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7) Ciascun docente ha cura di non impartire lezioni private a studenti della propria scuola e non soltanto delle proprie classi, come da normativa
vigente.
8) Ogni docente coopera al buon andamento della scuola seguendo le indicazioni del D.S., collaborando alla realizzazione delle deliberazioni
collegiali ed adoperandosi per la realizzazione del P.O.F e dei progetti deliberati dal Collegio Docenti.
ART.2- Norme di servizio
1) Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli studenti, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni
e ad assistere all’uscita dei medesimi (art.29 c.5
CCNL 2006/09).
2) Per tutta la durata dell’ora di ricevimento delle famiglie, il docente è presente nell’istituto, dal momento che l’ora di ricevimento è intesa dal
legislatore come obbligo di servizio (art. 14 c. 2 DPR
n. 399).
ART.3- Vigilanza alunni
1) Ciascun docente si adopera perché ogni allievo sia responsabilizzato alla buona tenuta delle strutture scolastiche, in particolare dell’aula e delle
suppellettili, che alla fine delle lezioni devono essere lasciate in buono stato. La presente disposizione è valida anche e sopratutto per i laboratori e le
aule speciali.
2) I docenti, durante il periodo di servizio, compreso l’orario di ricreazione, hanno la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento di tutti gli
alunni, adottando le misure necessarie; tale attività, infatti, in base alla normativa vigente, rientra a tutti gli effetti nell’orario di prestazione del
servizio.
3) Il docente, che per urgente, grave motivo o per ragioni di servizio dovesse allontanarsi dalla classe, è tenuto a chiamare un collaboratore scolastico
per la vigilanza.
ART.4- Presenza del Docente alle assemblee di classe
1) Nell’ottica del perseguimento di importanti mete formative, quali l’abitudine al dialogo ed il rispetto degli altri, ciascun docente in servizio nelle
ore destinate all’assemblea di classe ha il compito di vigilare, al fine di garantirne l’ordinato svolgimento, nonché l’osservanza delle regole
democratiche e del confronto civile. Tale vigilanza avverrà, di norma, rimanendo nelle immediate vicinanze dell’aula, ma, ove se ne ravvisi la
necessità, il docente può rimanere in classe.
TITOLO V
LOCALI ED ATTREZZATURE SCOLASTICHE
ART.1- Laboratori, Aule speciali
1) il funzionamento dei laboratori e delle aule speciali è regolato in modo da facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche nelle ore
pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza del docente della materia, che si assume la responsabilità della conservazione e del rispetto della
strumentazione didattico-scientifica.
2) il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, affida ad un docente la funzione di responsabile della struttura con il compito di mantenere aggiornata la
lista del materiale disponibile, tenere il registro delle presenze e delle esperienze eseguite in laboratorio, curarne il calendario di accesso per le classi,
proporre interventi di manutenzione.
3) L’assistente di laboratorio collabora attivamente con il docente responsabile alla custodia delle attrezzature e di tutti i materiali presenti nella
singola struttura.
4) In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali, il responsabile del laboratorio ne dà tempestiva comunicazione al D.S. per
l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e per l’individuazione di eventuali responsabili.
ART.2 - Palestra
1) Le lezioni di Educazione fisica si svolgono in palestra.
2) Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola.
3) Il D.S. nomina, all’inizio dell’anno scolastico, un docente responsabile delle strutture sportive con il compito di controllare le attrezzature esistenti,
comunicare eventuali carenze, controllare ilcorretto utilizzo degli spazi e degli attrezzi.
4) Gli studenti hanno l’obbligo di rispettare le attrezzature sportive e di osservare tutte le norme igieniche.
5) Per l’accesso alle palestre gli studenti devono munirsi di scarpe idonee per ragioni igieniche e per evitare danni alle attrezzature.
6) Durante l’orario scolastico gli impianti sportivi sono utilizzati solo dagli allievi che hanno lezione di educazione fisica.
ART.3- Biblioteca di Istituto
1) La Biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola.
2) Compito della Biblioteca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo
appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di allievi e docenti.
3) Il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, nomina un responsabile della Biblioteca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento, verificare
periodicamente la consistenza delle dotazioni, tenere i registri per il prestito, curare l’aggiornamento della schedatura e del catalogo.
ART. 4- Fotocopiatrici
1) L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato.
2) Per favorire lo svolgimento del servizio, i docenti sono invitati a consegnare, se possibile, con congruo anticipo al personale ausiliario il materiale
da riprodurre.
3) É escluso l’utilizzo delle fotocopiatrici per scopi personali.
4) Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, pertanto i docenti si assumono ogni responsabilità
sulla sua riproduzione e/o duplicazione.
TITOLO VI
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Premessa: principi generali
§ 1 . Ogni provvedimento disciplinare deve avere esclusivamente finalità educativa, rafforzando in chi vi viene sottoposto il senso di responsabilità,
nonché di appartenenza alla comunità scolastica, restituendolo alla correttezza dei rapporti all’interno dell’Istituto.
§ 2 . Nei casi di inosservanza dei doveri scolastici si provvede di massima con il criterio del dialogo e del confronto, dando un congruo spazio di
ascolto allo studente prima di attribuire qualsiasi sanzione disciplinare.
§ 3 . Le sanzioni che prevedano allontanamento di uno o più studenti dalla scuola devono sempre essere assunti collegialmente da Organi Collegiali.
§ 4. Nei periodi di eventuale allontanamento, non superiori a 15 giorni, la scuola si impegna ad attivare una costante comunicazione dei docenti con
la famiglia dello studente, in modo che egli possa rimanere aggiornato sullo svolgimento delle attività scolastiche e proseguire gli studi a casa con
regolarità.
Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia ed eventualmente con i servizi sociali, la scuola promuove un
percorso di recupero educativo, che miri al reintegro dello studente nella comunità scolastica.
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Premessi tali principi generali che si ispirano a quanto sancito dal D.P.R. n. 249 del 24/06/98 e dal D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 riguardanti lo
Statuto delle Studentesse e degli Studenti nella scuola secondaria e le sue modifiche ed integrazioni, che delegano alle singole istituzioni scolastiche
il compito di stabilire le sanzioni disciplinari rispetto alle infrazioni commesse dagli studenti e di indicare l’Organo di garanzia interno al quale lo
studente possa presentare ricorso per le sanzioni in flittegli, viene stabilito quanto di seguito riportato.
Regolamento Disciplinare
ART. 1- Mancanze disciplinari
Sono considerate mancanze disciplinari tutti quei comportamenti contrari ai "doveri" propri degli studenti, di cui agli articoli dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti:
a) negligenza nell’assolvimento dei doveri: esecuzione dei compiti in classe o casa, assiduità nella frequenza, presentazione delle giustificazioni,
rispetto degli orari, attenzione in classe, compostezza;
b) disturbo dell’attività didattica;
c) danneggiamento dei locali, delle suppellettili e delle attrezzature didattiche (compresi le scritte e l’imbrattamento dei muri, dei banchi ecc.) e
violazione delle norme di sicurezza e di igiene;
d)
inosservanza delle norme previste dal Regolamento d’Istituto;
e) atteggiamenti in contrasto con il decoro proprio dell’Istituzione scolastica;
f)
mancanza di rispetto e offesa alla dignità personale dei compagni, del personale che opera nella scuola, dei visitatori, dei docenti e del D.S.;
g) atti di violenza.
ART. 2- Sanzioni disciplinari
Possono essere inflitte le seguenti sanzioni disciplinari:

ammonizione verbale o scritta sul Registro di classe per le infrazioni di cui alla lettera a dell’art.1;

invio negli uffici direttivi per l’infrazione di cui alla lettera b dell’art. 1;

riparazione del danno con ammonizione scritta, o allontanamento dalle lezioni sempre con riparazione del danno da uno a tre giorni a seconda
della gravità, per le infrazioni di cui alla lettera c dell’art. 1;

ammonizione scritta e/o allontanamento dalle lezioni da uno a tre giorni a seconda della gravità per le infrazioni di cui alle lettere d ed e
dell’art. 1;

ammonizione scritta e allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’Esame di Stato,
a seconda della gravità, per le infrazioni di cui alla lettera f e g dell’art. 1;

attività di collaborazione di un minimo di dieci ore nel corso dell’anno scolastico, all’interno di una delle strutture della scuola, o presso la
Biblioteca, sotto la guida dei docenti responsabili di tali ambienti.
ART. 3- Organi competenti
Sono organi competenti per l’irrogazione delle sanzioni:
a. i docenti e /o il D.S. per le sanzioni di cui alla lettere a e b dell’art. 2;
b. il D.S. ed il Consiglio di classe per le sanzioni di cui alle lettere c, d ed e dell’art.2;
c. il Consiglio di Istituto per l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica nei casi
previsti dall’art. 1, comma 9 e 9bis del D.P.R. 235/07.
ART. 4- Giustificazioni
Nessuna sanzione può essere irrogata senza che l’interessato abbia esposto le proprie ragioni. Nel caso delle sanzioni che prevedono l’allontanamento
dalle lezioni le ragioni dovranno essere esposte per iscritto.
ART. 5-Convocazione del Consiglio di classe
Il D.S., qualora ritenga che l’infrazione sia di tale gravità da richiedere la convocazione del Consiglio di classe, prima della convocazione, acquisisce
tutti gli atti che ritiene necessari per favorire un giudizio sereno ed equanime.
Il Consiglio di classe può, comunque, convocare l’alunno interessato per ulteriori approfondimenti.
Il Consiglio deve essere convocato entro due giorni dall’avvenuta infrazione e dovrà riunirsi entro i tre giorni successivi alla convocazione.
ART. 6- Allontanamento dalle lezioni
Nei giorni di allontanamento dalle lezioni lo studente deve comunque frequentare la scuola ed impegnarsi in attività di studio e di ricerca, che
l’organo che ha irrogato la sanzione individua, senza
escludere attività di recupero dell’eventuale danno arrecato.
ART. 7- Procedimento disciplinare
Le sanzioni che comportano conseguenze gravi, quali l’allontanamento temporaneo dalla scuola, sono prese sempre dall’Organo Collegiale (CdC o
CdI) individuato come competente e dopo avere instaurato il seguente procedimento disciplinare:

il promotore del procedimento disciplinare invia una relazione circostanziata al Dirigente Scolastico;

il D.S. entro tre giorni dal ricevimento della relazione invia allo studente maggiorenne o ai genitori/affidatari, se l’allievo è minorenne, la
Contestazione scritta di addebito;

lo studente ha facoltà di rispondere per iscritto entro tre giorni dal ricevimento della contestazione e di produrre prove e testimonianze a lui
favorevoli;

lo studente ha la facoltà di essere assistito da un rappresentante degli studenti e/o da un genitore;

il D.S. nelle quarantotto ore successive alla risposta scritta dello studente convoca con procedimento di urgenza l’Organo Collegiale competente
a comminare la sanzione;

l’Organo Collegiale competente attua il procedimento disciplinare in due riunioni svolte in fasi distinte: nella prima seduta, completata la fase
istruttoria-testimoniale, definisce la proposta di sanzione, nella seconda, tenuta entro le successive quarantotto ore, vota la delibera di sanzione;

nell’accertamento delle responsabilità saranno distinte situazioni occasionali o determinate da circostanze fortuite rispetto a gravi mancanze che
indichino un costante e persistente atteggiamento irrispettoso dei diritti altrui;

in caso di infrazioni particolarmente gravi il Consiglio di Classe può rimettere al Consiglio di Istituto la comminazione della sanzione. In tal
caso il Consiglio di Istituto in una prima seduta formula la proposta di sanzione e nella seconda la vota;

il provvedimento disciplinare adottato viene comunicato per iscritto allo studente maggiorenne o ai genitori/affidatari del minorenne ed al
Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale;

Le sanzioni comminate vengono riportate sul Registro Generale delle Sanzioni e sulla pagella;

Lo studente sanzionato può chiedere la riabilitazione se nei sei mesi successivi tiene un comportamento corretto.
ART. 8- Ricorsi
Contro le sanzioni disciplinari è possibile presentare ricorso all’Organo di garanzia entro quindici giorni dalla notifica della sanzione, che avviene
mediante annotazione sul Registro di classe e comunicazione ai genitori o a chi esercita la patria potestà nel caso di studenti minorenni.
Il provvedimento disciplinare diventa esecutivo sei giorni dopo la notifica, qualora non sia stato presentato ricorso, e dopo il pronunciamento
dell’Organo di garanzia, in caso di ricorso.
ART. 9- Organo di garanzia
1. L’Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, decide nel termine di 10
giorni dalla presentazione del ricorso. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
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2. L'Organo di garanzia di cui al comma 1, decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all'interno della
scuola in merito all'applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del presente regolamento.
3. Tale organo è composto da un docente designato dal Consiglio d'Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto
dai genitori ed è sempre presieduto dal Dirigente Scolastico.
4. Per le modalità di funzionamento dell’Organo di garanzia si rimanda all’Allegato 3.
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
PUNTO 1 : Violazione del dovere di regolare frequenza
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio
PUNTO 2 : Violazione del dovere di assiduo impegno
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio
PUNTO 3 : Violazione del dovere del rispetto della persona
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi
PUNTO 4 : Violazione del dovere del rispetto delle norme di sicurezza e del Regolamento
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
PUNTO 5 : Violazione del dovere del rispetto dei beni pubblici e privati
- Gli studenti sono tenuti ad usare correttamente le attrezzature, i macchinari, i sussidi didattici ed a non recare danno alle cose.
- Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della
vita scolastica
MANCANZE
DISCIPLINARI
SANZIONE SECONDO LA
GRAVITÀ E LA
REITERAZIONE
Richiamo scritto
RILEVAZIONE
DELLA MANCANZA
CONSEGUENZE
DELLA SANZIONE
PROCEDURA
Docente
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Sospensione dalle
Docente
lezioni/sanzioni alternative da 1 Docente coordinatore
a 15 giorni
Collaboratori DS
DS
Richiamo scritto
Docente
Docente coordinatore
PUNTO 1
Falsificazione del libretto delle
Collaboratori DS
giustificazioni
DS
Falsificazione della firma del
genitore
Sospensione dalle lezioni /
Consiglio di classe
sanzioni alternative da 1 a 5
giorni
Voto di condotta
Annotazione sul registro di
classe
Notifica al DS e ai genitori
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo/sanzione
Voto di condotta
Segnalazione su Registro di
classe
Notifica al DS e ai genitori
Richiamo verbale
Richiamo scritto
PUNTO 2
Interventi inopportuni durante Allontanamento dalla classe
le lezioni
Richiamo verbale
PUNTO 3
Richiamo scritto
Insulti, epiteti volgari e/o
Allontanamento dalla classe ed
offensivi verso il personale
invio all’Ufficio di Presidenza
della scuola e/o i compagni
(segue) Sospensione dalle
lezioni / sanzioni alternative da
1 a 5 giorni
Richiamo verbale
PUNTO 3
Richiamo scritto
Utilizzazione di cellulari,
apparecchiature di registrazione
video e foniche nei locali
scolastici durante le attività
senza autorizzazione del DS
Sospensione dalle lezioni /
sanzioni alternative da 3 a 5
giorni
Docente della materia
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Docente dell’ora
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Voto di condotta
Credito scolastico
Annotazione sul registro di
classe
Notifica al DS e ai genitori
Voto di condotta
Notifica al DS e ai genitori
Inserimento nel fascicolo
dello studente
Docente dell’ora
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Voto di condotta
Annotazione sul registro di
classe
Notifica al DS e ai genitori
PUNTO 1
Uscita dalla scuola senza
permesso
PUNTO 3
Diffusione di materiali
inneggianti al razzismo e/o a
discriminazioni culturali,
etniche, religiose,...
Richiamo verbale
Richiamo scritto
Sospensione dalle lezioni /
sanzioni alternative da 10 a 15
giorni
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo/sanzione
Consiglio di classe
Docente
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Consiglio di classe
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo/sanzione
Voto di condotta
Notifica al DS e ai genitori
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo/sanzione
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MANCANZE
DISCIPLINARI
PUNTO 3
Aggressioni verbali e/o scritte
ai docenti, agli studenti, al
personale ATA, al DS
PUNTO 3
Aggressioni fisiche a docenti,
studenti, personale ATA, DS
PUNTO 3
Atti deferibili all’autorità
giudiziaria
PUNTO 3
Uso di sostanze alcoliche ,
stupefacenti, psicotrope
SANZIONE SECONDO LA
GRAVITÀ E LA
REITERAZIONE
Sospensione dalle lezioni /
sanzioni alternative da 3 a 5
giorni
RILEVAZIONE
DELLA MANCANZA
CONSEGUENZE
DELLA SANZIONE
PROCEDURA
Consiglio di classe
Voto di condotta
Sospensione dalle lezioni /
Consiglio di classe
sanzioni alternative da 10 a 15
giorni
Voto di condotta
Annotazione sul registro di
classe
Notifica al DS e ai genitori
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo/sanzione
Notifica al DS e ai genitori
Allontanamento dalla comunità Consiglio di Istituto
scolastica
Esclusione scrutinio
finale
Esclusione Esame di
Stato
Esclusione scrutinio
finale
Esclusione Esame di
Stato
Voto di condotta
Notifica alle autorità
giudiziaria e scolastica
Voto di condotta
Notifica al DS e ai genitori
(segue)
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo / sanzione
Voto di condotta
Notifica al DS e ai genitori
Voto di condotta
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo / sanzione
Allontanamento dalla comunità Consiglio di Istituto
scolastica
Richiamo verbale
Richiamo scritto
Docente dell’ora
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Consiglio di classe
Sospensione dalle lezioni /
sanzioni alternative da 5 a 15
giorni
Docente dell’ora
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Consiglio di classe
PUNTO 3
Induzione all’uso di sostanze
alcoliche,
Stupefacenti psicotrope
Sospensione dalle lezioni /
sanzioni alternative da 10 a 15
giorni
Richiamo verbale
Docente coordinatore
PUNTO 4
Richiamo scritto
Collaboratori DS
Manipolazione di impianti vari
DS
Asportazione di segnaletica o
disposizioni dirigenziali
Manomissione degli impianti di
sicurezza
Sospensione dalle lezioni /
Consiglio di classe
Uso di materiali incendiari
sanzioni alternative da 3 a 15
Fumo
giorni
Violazione del diritto allo
studio ed interruzione
dell’attività scolastica
Sospensione dalle lezioni /
Consiglio di classe
PUNTO 5
sanzioni alternative da 10 a 15
Appropriazione indebita di
giorni
oggetti, beni ed attrezzature
della scuola e/o dei compagni Allontanamento dalla comunità Consiglio di Istituto
scolastica
Richiamo verbale
PUNTO 5
Richiamo scritto
Scritte sui muri e/o sui banchi Allontanamento dalla classe ed
invio all’Ufficio di Presidenza
Ripristino
Richiamo verbale
PUNTO 5
Richiamo scritto
Abbandono di immondizie nei Ripristino
locali della scuola e nelle sue
pertinenze
Utilizzo incivile dei bagni
Richiamo verbale
PUNTO 5
Richiamo scritto
Manomissione di banchi, sedie,
cattedre, lavagne, armadietti
(Ogni danno provocato sia
Risarcimento del danno
dolosamente sia per scorretto Sospensione dalle lezioni /
uso delle strutture deve essere sanzioni alternative da 3 a 15
risarcito)
giorni
Manipolazione del Registro di
classe
Notifica alle autorità
giudiziaria e scolastica
Notifica al DS e ai genitori
Inserimento nel fascicolo
dello studente
Istruttoria del C.d.C.:
audizione allievo / sanzione
Segnalazione all’Autorità
giudiziaria
Voto di condotta
Notifica al DS e ai genitori
Esclusione scrutinio
finale
Esclusione Esame di
Stato
Voto di condotta
Notifica alle autorità
scolastica e giudiziaria
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Voto di condotta
Annotazione sul Registro di
classe
Notifica ai genitori
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Voto di condotta
Annotazione sul Registro di
classe
Notifica ai genitori
Inserimento nel fascicolo
dello studente
Istruttoria del
C.d.C.:audizione allievo /
sanzione
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Consiglio di classe
Notifica al DS e ai genitori
Inserimento nel fascicolo
dello studente
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MANCANZE
DISCIPLINARI
PUNTO 5
Affissione di materiale non
autorizzato
PUNTO 5
Visione di siti illegali o non
autorizzati durante l’utilizzo
scolastico dei computer
SANZIONE SECONDO LA
GRAVITÀ E LA
REITERAZIONE
Richiamo verbale
Richiamo scritto
RILEVAZIONE
DELLA MANCANZA
CONSEGUENZE
DELLA SANZIONE
PROCEDURA
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Voto di condotta
Annotazione sul Registro di
classe
Notifica ai genitori
Richiamo verbale
Richiamo scritto
Docente coordinatore
Collaboratori DS
DS
Consiglio di classe
Voto di condotta
Annotazione sul Registro di
classe
Notifica ai genitori
Inserimento nel fascicolo
dello studente
Istruttoria del
C.d.C.:audizione allievo /
sanzione
Segnalazione all’autorità
giudiziaria
Sospensione dalle lezioni /
sanzioni alternative da 5 a 15
giorni
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(D.P.R. 21 novembre 2007 n. 235)
Approvato dal C.I. con delibera n.8 del 29 settembre 2008
Il genitore/affidatario e il Dirigente scolastico
Visti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007 “regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici
durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
Vista la direttiva MPI n.104 del 30 novembre 2007 “Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente
posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo
scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”
Visti i documenti fondamentali d’Istituto (Regolamento d’Istituto, Piano dell’Offerta formativa, Curricolo d’Istituto)
Preso atto che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno della scuola,
della famiglia e dell’intera comunità scolastica;
Preso atto che la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata dove necessitano interventi
complessi di gestione, partecipazione e rispetto di regolamenti;
Sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità
ispirato ai documenti fondamentali che regolano la vita all’interno della comunità scolastica e finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità
dell’offerta formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
Il Genitore/Affidatario, sottoscrivendo l’istanza di iscrizione, assume l’impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di
corresponsabilità, nei documenti qui richiamati e a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno.
Il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume l’impegno affinché i diritti degli
studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.
La scuola si impegna a:
 fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun studente;
 offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno,
favorendo il processo di formazione di ciascuno studente;
 offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la
dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e di incentivare le situazioni di eccellenza;
 favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri;
tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al
benessere e alla tutela della salute degli studenti;
 garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso
strumenti tecnologicamente avanzati, nel risprtto della privacy,
 comunicare alle famiglie l’andamento didattico e disciplinare ( valutazioni, assenze, ritardi,…..) allo scopo di ricercare ogni possibile sinergia,
 realizzare il Piano dell’offerta formativa;
 incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno e dialogare con gli alunni in modo pacato e teso al convincimento e al
superamento di difficoltà personali e di apprendimento;
 prevenire e/o reprimere atti di bullismo;
 esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
 assicurare una valutazione trasparente e tempestiva,volta ad attivare un processo di auto-valutazione che conduca l’alunno a individuare i propri
punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
Il genitore/affidatario si impegna a:
• valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un
atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
• conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo collaborando con i docenti;
• tenersi costantemente informatisull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti;
• invitare i rpopri figli a non fare uso di cellulare in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi;
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•
•
•
•
•
•
intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di classe, nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle attrezzature e per ogni altro
danneggiamento provocato da cattivo comportamento e, in concorso con altri, risarcire il danno anche quando l’autore del fatto non dovesse
essere identificato;
informare la scuola su eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;
sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola e sulla costante frequenza dello studente;
discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica.
L’alunno/a si impegna a:
• Presentarsi con puntualità alle lezioni;
• Rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile
nell’esecuzione dei compiti richiesti;
• Seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze
ed esperienze;
• Prendere coscienza dei personali diritti e doveri e rispettare persone, ambienti e attrezzature;
• Spegnere i telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro
temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento all’autorità competente nel caso in cui lo studente utilizzasse
dispositivi per riprese non autorizzate e comunque, lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici);
• Tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni;
• Usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;
• Evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. Gli alunni dovranno indennizzare il danno prodotto.
IMPUGNAZIONI
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di Garanzia
interno all’Istituto.
2. Per tutto ciò che non è esplicitato in questo patto si rimanda sia al POF sia al Regolamento d’Istituto.
I Signori………………………………………………………………………………
Genitori/Affidatari dell’alunno/a……………………………………………………..
Della classe……………………………………………………………………………
•
•
•
Dichiarano
Di aver letto e di essere consapevoli delle regole che disciplinano il funzionamento dell’Istituto “Battaglia”.
Di accettare e condividere il contenuto delle regole.
Di impegnarsi a rispettarle e a farle rispettare.
Norcia,………………………………….
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Rosella Lopa
____________________
Il Genitore/Affidatario
L’alunno/a
____________________
________________
LEGENDA DELLE ABBREVIAZIONI
D.S. = Dirigente Scolastico
C.d.I. = Consiglio di Istituto
G.E. = Giunta Esecutiva
F.S. = Funzione Strumentale
FF.SS. = Funzioni Strumentali
OO.CC. = Organi Collegiali
O.d.G. = Organo di Garanzia
o.d.g. = ordine del giorno
C.D. = Collegio dei Docenti
C.d.C. = Consiglio di Classe
C.S. = Comitato Studentesco
C.P.S. = Consulta Provinciale Studentesca
D.S.G.A. = Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
A.T.A. = Personale Amministrativo – Tecnico – Ausiliario
I.R.C. = Insegnamento della Religione Cattolica
C.M. = Circolare Ministeriale
Dir. Min. = Direttiva Ministeriale
D.P.R. = Decreto del Presidente della Repubblica
D.M. = Decreto Ministeriale
D.I. = Decreto Interministeriale
O.M. = Ordinanza Ministeriale
D. L.vo = Decreto Legislativo
L. = Legge
C.M. = Circolare Ministeriale
G.U. = Gazzetta Ufficiale
C.C.N.L. = Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro
P.O.F. = Piano dell’Offerta Formativa
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REGOLAMENTO BORSE DI STUDIO
Breve Storia
L' Istituto di Istruzione Superiore “R.Battaglia” ormai da vari anni elargisce Borse di Studio agli studenti più meritevoli, prendendo in
considerazione i risultati conseguiti dagli alunni, dopo attente valutazioni dei singoli casi per ogni classe.
Grazie a benefattori come la Dott.ssa Lidia Spanicciati (che in memoria del marito defunto Gentili Teodoro, cominciò a elargire ogni anno
una certa somma per gli alunni del Corso Geometri) e di seguito alla Tipografia Millefiorini, alla Cioccolateria Vetusta Nursia, al Prosciuttificio
Cataldi, a Nursia Sport, alle Banche: Carispo, Banca Popolare di Spoleto, l’assegnazione annuale delle borse è diventata una consuetudine di cui
l’Istituto va fiero e si è potuto dare una borsa di studio in ogni classe. Attualmente le borse di studio sono in totale sedici, una per ogni classe, infatti
dall' anno 2000 oltre i Corsi Igea e Geometri è rientrato in questo discorso anche il Liceo che quell’anno era stato accorpato all' I.T.C.G.
A decorrere dall’anno in corso (2005/2006) viene assegnata una borsa di studio per ogni alunno delle classi quinte che all'Esame di Stato
dell' anno precedente ha conseguito il punteggio di 100/100; qualora nessuno raggiungesse questo punteggio, la quota rimarrà non assegnata.
I requisiti necessari per accedere alla borsa di studio sono :
1.6
2.6
3.6
4.6
Merito Assoluto: l' alunno che nella propria classe abbia raggiunto nell’a.s. precedente, appena terminato, la più alta valutazione, cioè la
media aritmetica migliore considerate tutte le discipline tranne Religione e condotta.
Casi particolari: qualora in una stessa classe due o più alunni raggiungano la stessa media aritmetica la borsa viene suddivisa tra gli stessi; se
uno di questi è incorso in un provvedimento disciplinare la frazione della borsa non gli viene riconosciuta ed è interamente attribuita all’altro
o suddivisa tra gli altri candidati.
si terranno in considerazione le indicazioni, i suggerimenti degli sponsor sulle assegnazioni delle borse di studio agli alunni.
La valutazione dei titoli per l' assegnazione delle Borse di Studio sarà effettuata da una specifica commissione composta da membri (uno per
corso), nominati dal D.S.
La Cerimonia della consegna delle Borse di Studio avrà luogo nell'ultimo periodo dell' anno scolastico.
NORCIA 20 / 01 / 2006
La Commissione
Prof.ssa Agata Carrara
Prof.ssa Grazia De Dato
Prof.ssa Nicolina Fraschetti
Prof. Carlo Pasquinelli
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ATTIVITA' DI COMPETENZA ISTITUZIONALE
“L' EDUCAZIONE STRADALE e IL PATENTINO”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
EDUCAZIONE STRADALE - PATENTINO
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
PROF.SSA PERLA GIUSEPPINA
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
•
•
•
Promuovere atteggiamenti e comportamenti positivi sul senso della vita
Sensibilizzare i giovani al grave problema dell’infortunistica stradale
Organizzare i corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore (Patentino)
Destinatari: studenti delle classi I e II - alunni dei vari corsi.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Dicembre - Marzo:
lezioni sulle norme di comportamento alla guida; segnaletica stradale; aspetti giuridici.
Esame finale e rilascio del certificato.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docente referente Prof.ssa Perla Giuseppina.
✗
✗
✗
✗
Titolare Scuola Guida di Norcia
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Materiale di cancelleria
Data 10/11/2008
Docente referente
Prof.ssa Giuseppina Perla
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“SICUREZZA - LEGGE 626/94 e successivi aggiornamenti: D. lgs. 09-04-2008 n.81”
Il D.Lgs. 626/94 e il nuovo D.lgs. 81/08 impongono precisi obblighi a carico del Dirigente scolastico e dei Docenti e
introducono importanti novità in materia di sicurezza all'interno delle istituzioni scolastiche perché:
1. Inducono alla cultura della prevenzione a fronte della cultura del mero adeguamento alla norma;
2. La gestione della sicurezza diviene collegiale e partecipata (Docenti, Personale ATA);
3. Incidono sui processi di formazione e informazione nei confronti di tutto il personale scolastico, compresi gli alunni;
4. Vengono delineati e attribuiti nuovi adempimenti a carico del Dirigente Scolastico che è garante della complessiva situazione di
sicurezza e dello "star bene" a scuola.
Più volte nel D.Lgs. 626/94 si richiama il dovere del datore di lavoro di formare e informare i lavoratori.
Informare significa trasmettere conoscenze. Si tratta di un processo attraverso il quale si esplorano le conoscenze inerenti alla
sicurezza sul lavoro per acquisire modelli e strategie intellettuali necessari per procedere poi autonomamente.
Formare significa predisporre un processo mentale attraverso il quale trasmettere l'uso degli attrezzi, delle macchine e della
strumentazione usati dal personale e dagli allievi.
Per quanto riguarda i Docenti e il personale ATA, la formazione e l'informazione, previste dal D.Lgs. 626/94, saranno attivate dal
Dirigente scolastico, in quanto datore di lavoro, nonché dall'Amministrazione Centrale e Periferica, in collaborazione con i vigili del
Fuoco, volontari della Protezione Civile, ASL, ISPESL, ecc..
Tutti i lavoratori dovranno ricevere un'adeguata informazione e formazione sui rischi per la salute e la sicurezza, sulle misure e
attività di protezione e prevenzione adottate.
La scuola è chiamata perciò a predisporre e organizzare, in collaborazione con i servizi territoriali, con le ASL di competenza e
con i fornitori, iniziative di aggiornamento del personale.
Per quanto riguarda gli alunni non potendo il preside formare e informare tutti gli alunni è importante che deleghi questa
funzione ai docenti, dopo aver predisposto adeguati corsi di formazione.
È indispensabile che gli insegnanti siano posti nella condizione di verificare e approfondire le proprie conoscenze e i propri
atteggiamenti nei confronti della problematica della sicurezza, riflettendo contemporaneamente sulle loro responsabilità e sul loro
ruolo. La professionalità docente, infatti, non è legata solo alle conoscenze disciplinari, ma deve prevedere anche competenze in
ambito psico-pedagogico, e capacità di programmare e lavorare in gruppo.
La formazione dei Docenti dovrà prevedere non solo interventi di tipo formativo da parte degli esperti ma soprattutto dovrà
suscitare il coinvolgimento attivo degli insegnanti, che saranno chiamato a predisporre percorsi didattico/educativi per le loro classi,
con itinerari diversi e flessibili a seconda delle necessità. Eventuali pacchetti didattici forniti per arricchire il percorso di formazione
dovranno costituire solo una traccia, un punto di partenza perché la vera formazione si otterrà solo con la elaborazione e la
costruzione di percorsi didattici creati grazie all'esperienza dei docenti e calibrati sulle risposte degli allievi.
Come informare e formare gli allievi
Il D.Lgs.626/94, con le modifiche apportate dal D.Lgs.242/96, obbliga il Preside e i Docenti a fornire adeguata formazione e
informazione sulle misure per la tutela della salute e per la sicurezza del lavoro agli Studenti, che sono considerati, a norma dell'art-2
comma 1 lettera a, dei lavoratori quando sono in laboratorio, quando utilizzano macchine, apparecchi e attrezzature di lavoro in
genere, agenti chimici, fisici e biologici (anche se non vengono computati ai fini della determinazione del numero di lavoratori dal
quale i decreti succitati fanno discendere particolari obblighi).
La mancata formazione ed informazione comporta delle sanzioni che vanno come massimo dall'arresto da tre a sei mesi o con
l'ammenda da lire tre milioni a lire otto milioni.
Al Preside o ai Docenti spetta il compito importante di formare e informare gli allievi quando operano nelle situazioni suindicate.
Gli obblighi della formazione e dell'informazione sono previsti dall'art.22 (formazione) e dall'art.2l (informazione).
Altri articoli del succitato decreto che trattano il tema della formazione e dell'informazione sono i seguenti :
art.37 (Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro) informazione ;
art.38 (Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro) formazione e addestramento ;
art.43 (Titolo IV - Uso dei dispositivi di protezione individuale) comma 4 lettera c – fornisce istruzioni comprensibili per i
lavoratori; comma 4 lettera e - informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il D.P.I. lo protegge; comma 4 lettera f;
comma 4 lettera g;
art.49 (Titolo V - Movimentazione manuale dei carichi) informazione e formazione ;
art.56 (Titolo VI - Uso di attrezzature munite di videoterminale) informazione e formazione ;
Agli effetti di una educazione/formazione alla sicurezza nei confronti degli alunni è necessario che l'insegnante non trasmetta
soltanto contenuti, cioè informi, ma anche provochi e stimoli una trasformazione nei comportamenti e nelle scelte di vita. Gli alunni
dimostreranno di avere appreso nel momento in cui adotteranno comportamenti corretti anche in situazioni nuove e impreviste.
La programmazione di interventi di educazione alla sicurezza nella scuola media deve rispondere ai seguenti requisiti:
1. precisare le finalità, essenzialmente formative;
2. precisare gli obiettivi formativi;
3. prevedere negli obiettivi la trasversalità, con apporti da tutte le discipline;
4. prevedere la realizzazione delle attività nei curricoli di tutte le discipline;
5. adottare metodologie che prevedano la partecipazione attiva dei destinatari;
6. realizzare collegamenti con le agenzie del territorio;
7. realizzare collegamenti interistituzionali (enti come ASL, , Ispettorato del lavoro e altro);
8. Il percorso educativo dovrà essere graduale.
A partire dalla sensibilizzazione al rischio, in senso generale, si procederà allo sviluppo di capacità specifiche:
 quella di valutare un laboratorio della scuola in relazione ai rischi,
 quella di individuare soluzioni per l'eliminazione o la riduzione del rischio.
Il Dirigente Scolastico
con riferimento all’art.4 D.Lgs. 626/94 il Dirigente Scolastico, in qualità di Datore di Lavoro è tenuto a :
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
Valutare i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori e assimilati (Docenti, ATA, Alunni). Tale valutazione è duplice
in quanto finalizzata a individuare i pericoli come fatti dannosi che possono verificarsi in astratto, e/o alla probabilità che si
verifichino in concreto. Si avvale della consulenza del Rappresentante per la sicurezza.
 Elaborare un documento, in base all’esito dell’adempimento di cui sopra, in cui valuta i rischi, specificando i criteri adottati.
 Individuare le misure di prevenzione e di protezione adottate.
 Predisporre la programmazione delle misure da adottare o da aggiornare periodicamente.
Tale documento è depositato presso la scuola ed è opportunamente portato a conoscenza degli interessati. Inoltre i registri
previsti dal D.Lgs. 626/94, tra cui si evidenzia il Registro degli infortuni, vidimato dagli Organi Competenti, in cui vengono
registrati gli infortuni che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, con comunicazione all'INAIL e all'Autorità di P.S.,
sono conservati agli atti nella Segreteria della scuola.
Ai fini di cui sopra il Dirigente Scolastico:
1. DESIGNA il Responsabile per la prevenzione e la protezione, che deve essere persona competente, collabora con il Dirigente
Scolastico in tutte le attività finalizzate a garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. La responsabilità però compete
comunque al Dirigente Scolastico.
2. DESIGNA gli Addetti interni al Servizio di Protezione e Prevenzione ed affida loro i compiti di attuazione delle misure previste
dal Documento.
3. FORNISCE ai lavoratori ogni informazione utile e idonei dispositivi di protezione individuale.
4. INFORMA almeno annualmente le unità lavorative, aggiornandole sulle condizioni dei rischi e sulle relative misure di
prevenzione.
Ai fini della predisposizione del documento sulla protezione e prevenzione dei rischi, si precisa che questi ultimi attengono a:
• rischi derivanti dagli edifici e dalle strutture fisse per i quali il Dirigente Scolastico assolve il proprio obbligo inoltrando
all’Amministrazione competente la richiesta di adeguamento e messa a norma e delle relative certificazioni;
• rischi attinenti alla utilizzazione delle attrezzature, dei laboratori, degli arredi, della palestra, delle macchine, dei materiali e di
sostanze varie.
Il Dirigente Scolastico deve indicare linee comportamentali di carattere generale, la cui applicazione concreta durante le varie
attività rientra nella competenza e responsabilità del personale preposto, come già previsto dalla normativa vigente. Questi ultimi
rischi che, secondo le statistiche, costituiscono la causa più frequente di infortuni all’interno delle Istituzioni scolastiche.
Il documento riporta:
la valutazione dei rischi e i criteri adottati; la descrizione delle misure di prevenzione e protezione; il programma di attuazione
delle misure di prevenzione e protezione;
allegati:
•
procedura e moduli per la valutazione dei rischi;
•
piano di emergenza di edificio scolastico;
•
piano di sfollamento dell’edificio scolastico.
Il documento è stato presentato al collegio dei docenti e ai componenti del servizio di Prevenzione e Protezione nella riunione
del 1 settembre 2003, i quali hanno accettato senza sollevare eccezioni.
Firme
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
Il documento viene presentato all’inizio di tutti gli anni al Collegio dei Docenti e all’Assemblea del Personale amministrativo e
ausiliario. Ad inizio di ogni anno scolastico verranno assegnati gli incarichi necessari ai fini della sicurezza.
Ai Genitori viene fatto conoscere con circolari e nelle assemblee di classe. Agli allievi viene illustrato unitamente al
regolamento interno.
Il riesame del documento viene effettuato con periodicità biennale o in caso di modifica delle condizioni di sicurezza.
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AMPLIAMENTO dell’OFFERTA FORMATIVA
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Corso Igea
Specializzazione nella gestione dell'ambiente naturale
e delle aree protette
L’Istituto d’Istruzione Superiore R. Battaglia che ha sempre lavorato in sintonia con lo sviluppo territoriale, avverte in
questo momento la necessità di offrire ai suoi iscritti competenze mirate in ambito tecnologico ambientale.
Infatti la crescita economica della Valnerina è avvenuta grazie alla valorizzazione delle risorse ambientali e dei
prodotti tipici. La vocazione turistica si è affinata e consolidata con l’istituzione del Parco dei Monti Sibillini che,
proteggendo un’area fondamentalmente incontaminata, ha creato le condizioni per una utilizzazione ottimale delle
risorse. Le numerose iniziative in ambito economico, artistico, sportivo hanno avuto risonanza non più solo locale, ma
nazionale ed internazionale.
La scuola con l’organizzazione di numerosi stages, è sempre stata, nel corso degli anni, in contatto diretto con Enti,
Associazioni, settori lavorativi differenziati. Per ampliare l'offerta formativa ha deciso una rivisitazione dei
programmi, adeguandoli alle richieste del mercato occupazionale sempre più sensibile ai problemi dell'ambiente.
Ragioniere - perito commerciale con
competenze per affrontare problematiche
riguardanti l'ambiente, i parchi e le riserve
naturali e la loro gestione
Analisi
Scuola che deve rispondere alle esigenze
del territorio che è parte significativa del
Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Obiettivo
Diversificare
l'offerta
formativa
adeguandola alla richiesta di figure
professionali con nuove competenze.
Situazione (fattibilità)
Rivisitazione dei programmi
Biennio
monte ore invariato
Triennio monte ore invariato
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Biennio
Materie
Orario settimanale
Primo anno
Secondo anno
1
1
5
5
2
2
3+2
3+2
2+1
2+1
3+1
3+1
4 (2+2)
4 (2+2)
3 (1+2)
3 (1+2)
2
2
2
2
3
3
Religione
Italiano
Storia
Matematica e laboratorio
Francese - laboratorio ambientale
Inglese - laboratorio ambientale
Scienza della materia
Scienza della natura
Diritto ed economia
Economia aziendale
Trattamento testi - Tecnologia informatica
della comunicazione
Educazione fisica - orienteering
2
2
Totale
36
36
Triennio
Materie
Orario settimanale
Terzo anno Quarto anno Quinto anno
1
1
1
3
3
3
2
2
2
4
4
3
3 (1)
3 (1)
3 (1)
3 (1)
3 (1)
3 (1)
Religione
Italiano
Storia
Matematica e laboratorio
Francese - laboratorio ambientale
Inglese - laboratorio ambientale
Geografia - educazione ambientale - studio
patrimonio storico artistico(*)
Discipline economiche e giuridiche
3 (1)
2
3
(legislazione AA.PP)
Economia aziendale - economia ambientale -
6 (1)
5 (1)
6 (1)
laboratorio - sistemi operativi AA.PP.
Educazione fisica - orienteering
7 (1)
2
10 (1)
2
9 (1)
2
34
35
35
Totale
Le ore indicate tra parentesi non sono aggiuntive ma destinate alla trattazione di argomenti dell'indirizzo ambientale.
(*) Una settimana di laboratorio ambientale (stage) in ciascun anno di corso.
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PROGRAMMI
LINGUA E CIVILTA' FRANCESE
Educazione all'ambiente
Contenuti Biennio
Attraverso la descrizione di animali vegetazione e Paesi presenti nel territorio si cercherà di avvicinare lo studente alla
conoscenza diretta dei diversi aspetti del territorio locale e di quello francese.
In un secondo momento, l'alunno sarà sollecitato ad orientarsi, conoscere e rispettare le regole all'interno del Parco
Nazionale dei Monti Sibillini a confronto con un parco francese

Dècrire animaux , pays

Localiser

Faire du camping dans un parc / en plein air

Partir à la montagne / pique – niquer
Contenuti Triennio
Si approfondiranno alcuni aspetti del territorio attraverso la riflessione sulle analogie e/o differenze tra il territorio
locale e quello francese.
Si studierà la localizzazione e le caratteristiche fondamentali dei principali parchi nazionali francesi mettendoli a
confronto con quello dei Monti Sibillini.
Si esamineranno i prodotti tipici locali quali il tartufo a confronto con le tecniche di coltivazione e trattamento degli
stessi in Perigand.

L'espace naturel: relief / mers et cotes / fleuves et rivières en France

L'espace naturel menacè: la mise en place d'une politique de l'environnement

Six parcs nationaux en France : Vanoise / Port Cros / Cèvennes / Ecrins / Mercantour /Pyrènèes occidentales.
Localisation de 20 parcs règionaux en France
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
Educazione all'ambiente
Contenuti Biennio:
attraverso la descrizione di animali, fiori, piante e pesci presenti nel territorio si cercherà di avvicinare gli studenti alla
conoscenza diretta dei diversi aspetti del territorio locale e di quello britannico.
L'alunno sarà condotto in un secondo momento ad orientarsi, conoscere e rispettare le regole vigenti in un parco
nazionale italiano a confronto con quelli britannici.
1.
World animals-flowers-plants-hills-mountain-countries The Sibillines National Park-camping-hitch-hikingparachuting-free climbing-National Park in G.B.
Contenuti Triennio:
Si approfondiranno alcuni aspetti del territorio attraverso la riflessione sulle analogie e differenze tra il territorio locale e
quello di alcune regioni britanniche.
Si studierà la localizzazione e le caratteristiche fondamentali dei principali parchi nazionali inglesi mettendoli a
confronto con quello dei Monti Sibillini.
Si esamineranno i prodotti tipici locali: quali il tartufo, ecc., la produzione di salumi e l'allevamento di suini in confronto
con le tecniche di allevamento e produzione degli stessi in G.B.
Forests countries
Natural spaces- National Parks in G.B. (characteries)- Education and the environment- England-Scotland-Ireland
(phisical features)-Farming in Britain- Cattle and sheep-Dairy
-Typical products-Natural products- NGMO Food
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SCIENZA DELLA MATERIA
1°anno
modulo 1:
1)PROPRIETA' FISICHE DELLA MATERIA E DEI MATERIALI
UNITA' 1: Le dimensioni delle cose
UNITA' 2: La massa e la densità
Il lavoro sperimentale: misure e calcoli
Relazioni tra grandezze: tabelle e grafici
Modulo 2 :
DAI MISCUGLI ALLE SOSTANZE:TRASFORMAZIONI FISICHE ED ENERGIA TERMICA
UNITA' 3: Miscugli e sostanze
UNITA' 4: Temperatura calore e cambiamenti di stato
Modulo 3:
DAGLI ESPERIMENTI ALLE LEGGI: LE RELAZIONI TRA GRANDEZZE
UNITA' 5: Interazioni tra corpi: le forze
UNITA' 6: La pressione
UNITA' 7: Le leggi dei gas
SETT.
OTT.
NOV
DIC
DIC
GENN.
GENN-FEBB
Modulo 4:
LE TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA E GLI ATOMI
UNITA' 8: Le reazioni chimiche e le teorie atomiche
FEBB
UNITA' 9: Il linguaggio della chimica
UNITA' 10:massa degli atomi e quantità di sostanza
MAR
MAR
Modulo 5:
MOVIMENTO ED ENERGIA
UNITA' 11: Il movimento dei corpi
UNITA' 12: Le forze e il movimento
UNITA' 13: Energia lavoro e calore
APR
APR
MAG
Modulo 6:
ELETTRICITA' E MAGNETISMO
UNITA' 14: Cariche in movimento: energia e corrente elettrica CENNI
UNITA' 15: Magnetismo ed elettromagnetismo CENNI
UNITA' 16: Le onde
M AG
MAG
MAG
2° anno
Modulo 7:
ELETTRICITA' E MATERIA
UNITA' 17: Nel cuore della materia: la carica elettrica
UNITA' 18: La struttura degli atomi e la tavola periodica
UNITA' 19: I legami chimici
SETT
SETT-OTT
OTT
Modulo 8:
SOSTANZE NATURALI E SINTETICHE: LA CHIMICA TRA SVILUPPO ED EQUILIBRIO AMBIENTALE
UNITA' 20: Composti della chimica inorganica
OTT
UNITA' 21: Velocità ed equilibrio nelle trasformazioni della materia
NOV
UNITA' 22: Energia e trasformazioni della materia
NOV
UNITA' 23: Composti della chimica organica
DIC-GENN
Modulo 9:
LA BIOCHIMICA: LA CHIMICA DEI COMPOSTI DELLA VITA
UNITA' 24: Carboidrati, lipidi, amminoacidi, proteine, vitamine, enzimi (CENNI)
UNITA' 25: Acqua ed elementi minerali, acque potabili
UNITA' 26: Inquinamento e piogge acide
FEBB
FEBB
FEBB
Modulo 10:
CHIMICA E MERCEOLOGIA
UNITA' 27: Cereali
UNITA' 28: Conservazioni delle merci
UNITA' 29: Lavorazioni carni
UNITA' 30: Latticini e prodotti caseari
UNITA' 31: Prodotti dei boschi e sottoboschi
MARZ
MARZ
APR
APR
MAGG
*Per i moduli 9 e 10 si produranno delle dispense
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PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA NATURA APPLICATE ALL'AMBIENTE
Classe II IGEA
Concetti di ecologia: specie, popolazioni, comunità, ecosistemi, habitat e nicchia ecologica.
L'ecologia e le leggi della termodinamica.
Modelli di energetica di comunità.
La biodiversità
Gli ecosistemi acquatici.

La domanda biologica di ossigeno (BOD).

Eutrofia e oligotrofia.

Il bacino idrografico.

Le comunità tipiche dei laghi: plancton, benthos e necton ; esempio di studio di un lago umbro: il lago di Alviano.

Le comunità tipiche dei fiumi.

L'inquinamento idrico: fonti di inquinamento; monitoraggio chimico e biologico delle acque superficiali. I metodi di monitoraggio
biologico delle acque (il metodo EBI, ecc.) calcolo del valore EBI di un fiume.

Acque potabili: fabbisogno e approvvigionamento idrico. Potabilità e malattie infettive trasmissibili. Le acque potabili in Umbria.

Acque reflue: origine, tipizzazione. Sistemi di smaltimento dei reflui di origine civile e industriale. Gli impianti di depurazione:
fanghi attivi, fitodepurazione, lagunaggio, ecc. Visita a un impianto di depurazione.
Le caratteristiche dei viventi.
Le biomolecole.
L'origine della vita: eterotrofi e autotrofi. La teoria cellulare. Procarioti e eucarioti. Virus.
La cellula: struttura e funzioni.
Il trasporto attraverso la membrana cellulare: diffusione, trasporto attivo e passivo.
Il metabolismo cellulare.
Respirazione cellulare.
La fotosintesi.
Le alghe unicellulari e pluricellulari. Anatomia e fisiologia delle piante vascolari. Fotosintesi ed efficienza ecologica delle piante. Le comunità
vegetali e i biomi. Studio del popolamento vegetale: la fitosociologia. Studio di un caso pratico: l'analisi fitosociologica di un area del Parco
Nazionale dei Monti Sibillini. Le piante e il mantenimento del paesaggio. Gli indici paesaggistici nello studio dell'ambiente: un caso pratico.
Le comunità vegetali me le carte della vegetazione in Umbria.
La divisione cellulare: mitosi e riproduzione. Cromosomi e DNA :duplicazione del DNA, trascrizione dell'RNA, sintesi proteica.
Regolazione dell'attività metabolica e della velocità di sintesi.
Trasmissione dei caratteri.
Le leggi di Mendel. La meiosi. Riproduzione sessuata e asessuata. Mappe geniche. Regolazione genica.
Mutazioni e malattie ereditarie. Ingegneria genetica.
Le biotecnologie e la tecnica del DNA ricombinante.
Genetica di popolazione: l'equilibrio di Hardy-Weinberg. L'origine delle specie. Modalità di speciazione e di isolamento genetico.
Le teorie evolutive. Il catastrofismo e la teoria di Lamarck.
La teoria di Darwin. La selezione naturale e l'adattamento. L'evoluzione dei mammiferi. Dagli ominidi a Homo sapiens.
Varietà e ordine nei viventi.
Le categorie tassonomiche e la classificazione. Concetto di specie. I regni dei viventi.
Il regno delle monere, struttura e classificazione: la cellula procariote. Il ruolo dei batteri nei cicli della materia. I cicli del carbonio, dell'azoto,
del fosforo e dello zolfo; le alterazioni dei cicli causate dalle attività umane. Batteri e malattie.
Il regno dei protisti, struttura e classificazione: la cellula eucariote. Protozoi patogeni e loro cicli vitali.
Il regno dei funghi, struttura e classificazione. Il ruolo dei funghi come decompositori.
I licheni, struttura e importanza come indicatori biologici di inquinamento: studio di un caso pratico.
Il regno degli animali. Organizzazione e classificazione dei poriferi, celenterati, platelminti, nematodi, molluschi, anellidi, artropodi, echinodermi e
cordati. L'efficienza ecologica degli animali. Le comunità animali e i biomi. Le comunità animali in Umbria.
L'organismo come sistema coordinato. L'omeostasi. Tessuti, apparati e sistemi.
Protezione, sostegno e locomozione: la pelle, le ossa e la muscolatura.
Nutrizione ed escrezione.
La demolizione degli alimenti, l'assorbimento e l'evacuazione. L'alimentazione: igiene alimentare e peso corporeo. I disordini alimentari: anoressia e
bulimia.
L'apparato ecretore
Circolazione, immunità e respirazione. Il sangue e i suoi costituenti. La circolazione nell'uomo. Malattie cardiovascolari: l'arterosclerosi e
l'ipertensione. Le difese immunitarie. Il virus dell'AIDS. Il cancro.
La respirazione
Il controllo chimico e nervoso. Evoluzione del sistema nervoso. Il neurone e l'impulso nervoso. Il sistema nervoso centrale e periferico. Gli organi di
senso.
Riproduzione e regolazione ormonale. Gli apparati riproduttori maschile e femminile. La fecondazione, la gravidanza e il parto. Gli ormoni
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PROGETTO TURISTICO
Conoscere il territorio e proporre un prodotto a valenza turistica
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
PROGETTO TURISTICO: ARCHEOLOGIA, GASTRONOMIA, ARTE
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Grazia De Dato
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Destinatari: alunni classe 1°, 2° e 3° Turistico
Motivazioni e finalità: il Progetto risponde all’esigenza formativa degli alunni delle classi indicate, proponendo occasioni ed esperienze didattiche finalizzate a favorire in loro la sensibilità verso l’arte, l’ecosistema, la gestione del territorio e a renderli capaci di comunicare le conoscenze acquisite; inoltre consentire l’acquisizione del senso della memoria del sé e del proprio luogo , oltre all’apertura al senso civico generale e al cosmopolitismo..
Obiettivi Generali
Gli alunni devono:
1. potenziare, sviluppare la capacita di osservazione, di ascolto, di memorizzazione e di comunicazione.
2. sviluppare autonomia operativa e di orientamento,
3. conoscere il territorio (natura, arte, economia, diritto, storia) in cui si opera,
4. avvio alla elaborazione e relazione di un prodotto turistico,
5. avvio alla capacità di applicare le competenze ad altri contesti.
Modalità ed organizzazione
1. esplorare per interrogare il territorio (uscite didattiche, visite a siti e a musei, scavi archeologici)
2. prendere in esame documenti, ambienti, edifici, reperti, tradizioni, flora,
3. raccogliere informazioni sul territorio e avviare la elaborazione di una guida (in più lingue)
4. organizzare lavoro di gruppo per relazionare il prodotto finito.
Il Progetto sarà articolato in vari incontri e si opererà per moduli che si orienteranno in un unico processo di
apprendimento delle competenze e del risultato finale.
Si prevedono essenzialmente per ciascuna area tre fasi:
1. esplorazione del territorio e la registrazione di notizie e materiale,
2. organizzazione dei dati
3. esperienza di retta in un settore turistico
Nelle fasi sono previsti espertie contatti con enti e istituzioni.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
classe 3 da novembre a maggio tot. H 20; classe 2 da febbraio a maggio tot. H 30;classe 1 da marzo a maggio tot. H 30.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
-Archeologa M. Turchetti
-Comunità montana
-Arcidiocesi
-Referente del Progetto
- Prof.ss Marini, esperto di tradizioni locali
- Casa del parco
- Docenti dei Consigli delle classi
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Gli esperti lavoreranno in compresenza con i docenti durante le ore curricolari ed extracurriculari
Risorse della Scuola (computer, lavagna luminosa, fotocopiatrice, materiale cartacea, fotocamera ecc.)
Pullman per uscite.
Data, 19/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Grazia DeDato
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MODULO: ITALIANO, STORIA, FRANCESE, MATEMATICA, RELIGIONE
Obiettivi Generali: vedi parte generale “PROGETTO”
PREREQUISITI:
•
disponibilità all’apprendimento
•
disponibilità al lavoro di gruppo
•
disponibilità ad interrogare la realtà circostante di là di come è nota
•
impegno come momento di riflessione e di produzione
•
conoscenze basilari in Francese dei termini sull’orientamento
•
saper misurare gli spazi e calcolare il tempo
•
saper prendere gli appunti.
O.S.:
•
conoscere la realtà da presentare
•
sviluppare capacità relazionali
•
sviluppare capacità di orientamento
•
sviluppare capacità di osservazione e di lettura (in senso lato) della realtà circostante per ricevere informazioni
•
avvio alla comprensione del processo evolutivo dell’uomo nel tempo e nello spazio e delle relative manifestazioni sociali, culturali
•
esprimere semplici indicazioni in francese
•
saper proporre un percorso turistico.
ITINERARIO DIDATTICO
1 FASE:
•
Conoscenza parole sull’orientamento in francese
•
Elaborare una “mappa muta” di Norcia
•
Uscita didattica per esplorare ed interrogare la città (vedi progetto “Storia e arte a Norcia”)
Periodo: ottobre-dicembre
Contenuti: mappa tematica
2 FASE:
•
proporre un percorso anche in francese
•
verifica fattibilità percorso e suoi costi
•
proporre una visita sulle “Tradizioni nei mesi alle guaite”
•
Illustrare attraverso una mappa tematica l’organizzazione di un percorso concettuale.
Periodo: gennaio-maggio
Contenuti: conoscenza eventi della memoria collettiva.
Metodologia: breve lezione frontale; lezione interattiva; visite guidate, ricerca sui dati annotati durante l’esperienza pratica, selezione degli
stessi , elaborazioni tabelle motivate; interviste per la conoscenza delle tradizioni; scoperta e ricostruzione dei rapporti tra il territorio e le
esigenze dell’uomo nel tempo e nello spazio.
Strumenti: schede, uscite didattiche, fotocopie, registrazioni, testi, cartine, quaderni, cancelleria, computer.
Verifiche: interrogazioni, relazioni scritte, partecipazione attiva e produttiva, organizzazione manifestazione finale con il coinvolgimento dei
genitori (ad es.: “Caccia al tesoro -reperti” oppure riproposta di”una festa di una guaita” coinvolgendo gli abitanti).
I DOCENTI: G. De Dato, A. Tassi, N. Fraschetti, A. Carrara.
Storia e arte a Norcia
dal periodo preromano al XIX secolo
…interrogando le “pietre”: Norcia che passione!
a cura della dottoressa M. A. Turchetti
Settori di intervento
-
Itinerari storico-artistici guidati;
pubblicazione sintetica esperienza.
PROGETTO : ARTICOLAZIONE - MODULO 15 ORE
o
o
o
o
o
NORCIA PREROMANA ORE 2+ 3 (pratico)
Storia del centro Sabino dalle origini all’età romana. Il suo territorio.
Visita alla città e alle Necropoli.
NORCIA ROMANA, STORIA DEL CENTRO DALLA CONQUISTA ROMANA ALL’ALTO MEDIOEVO. ORE 2+ 2 (pratico)
Storia e arte a Norcia dal periodo romano a quello medievale.
1.
Itinerario archeologico per la città alla scoperta delle tracce romane del passato e di quelle medievali.
NORCIA DAL PERIODO RINASCIMENTALE AL XIX SECOLO ORE 3+ 3 (pratico)
1. Storia e arte a Norcia dal periodo rinascimentale al XIX secolo.
2. Itinerario archeologico per la città alla scoperta delle tracce dal Rinascimento al sec. XIX.
Periodo: novembre-aprile
o
Classe interessata: 1 B I.G.E.A. – valenza turistica.
I DOCENTI: G. De Dato, A. Tassi, N. Fraschetti, A. Carrara.
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MODULO SCIENZE DELLA MATERIA E INGLESE
Il modulo in oggetto, elaborato dai docenti Mezzetti(sc. Materia) e Venti ( lingua inglese), viene svolto seguendo la metodologia CLIL già
sperimentata lo scorso anno in alcune classi dell’ istituto e prevista in questo anno scolastico per la classe IB Igea ad indirizzo turistico.
Esso comprende 2 UD di cui la prima, relativa alla materia di scienze della terra, viene proposta per dare basi concettuali, sempre nel modello di
integrazione tra lingua e disciplina tipica della metodologia Clil, circa le caratteristiche litologiche e le trasformazioni che avvengono nel territorio di
appartenenza come la sedimentazione, il metamorfismo, i fenomeni carsici anche al fine di preparare la classe ad escursioni programmate sul
territorio come la visita agli inghiottitoi della piana di Castelluccio da effettuare nei tempi e modalità previste dal consiglio di classe
Il testo in oggetto, “ the earth as a chemical plant”, propone un argomento relativo alle scienze della terra nel quale viene effettuata una interessante
comparazione tra i movimenti che avvengono all’ interno ed alla superficie della terra e quanto si verifica in uno stabilimento chimico relativamente
alla formazione e trasformazione di materiali.
In particolare il ciclo delle rocce nei suoi processi componenti quali magmatismo, sedimentazione e metamorfismo, sono affrontati in lingua con
strutture grammaticali piuttosto semplici e di agevole comprensibilità.
Per quanto riguarda il livello sintattico, il testo è costruito secondo un definito ordine logico-concettuale, rispettando la consequenzialità degli
argomenti ed esplicitando le varie fasi che caratterizzano un determinato processo.
L’organizzazione del testo è sostenuta dalla presenza di segnali logico-linguistici quali per esempio quelli indicanti i rapporti di causalità(a causa di,
in conseguenza di, poiché, dato che) e le relazioni ipotetiche (se, allora, date queste premesse ne consegue che )
Il ruolo del lessico in questo testo, può essere preso in prestito dal linguaggio comune per cui si parla di agents, deposits, residues, formations.
Queste parole, vengono però ridefinite ed inserite nel contesto scientifico assumendo perciò un significato specifico della disciplina ed il valore di
termini premodifier (es. chemical reaction)
Non tutti i termini vengono preventivamente spiegati e chiariti come key words perché è importante che gli studenti non perdano interesse nel topic e
ciò è possibile quando nel testo c’è ancora qualche problema da risolvere.
Prima di procedere alla spiegazione del Key words, abbiamo chiesto loro di osservare il testo dandogli un’ occhiata veloce (skimming) e di
rispondere ad alcune domande semplici come:
1. What is this article about?
2. How many paragraphis is this article composed of?
3. What does it refer to?
4. Can you explain the subheading?
La II unità didattica è relativa ad argomenti di chimica degli alimenti e tende a dare basi teorico- concettuali , sempre secondo la terminologia Clil,
alla conoscenza della funzione dei vari nutrienti, del loro impiego nella dieta, del loro apporto in termini calorici ed energetici anche al fine di attuare
una corretta alimentazione
In questa unità didattica, si insisterà sull’ uso di Key words relative agli alimenti ed alle biomolecole in essi contenute , con particolare riferimento
alla trattazione dei prodotti tipici dell’ agricoltura del territorio ed alla valorizzazione dei prodotti caratteristici del Parco dei Monti Sibillini
In questa UD, alcuni argomenti saranno trattati con la collaborazione del docente di educazione fisica, specie per quanto riguarda il ruolo delle
molecole di interesse biologico nel fornire plasticità ai tessuti ed energia nei processi motori.
Obiettivi generali
Sviluppo delle competenze linguistiche/ comunicative ed apprendimento della materia non linguistica attraverso un unico processo di
apprendimento integrato negli studenti destinatari del processo
Obiettivi didattici del modulo
1. Learn about the earth as a chemical plant
2. Learn about the nutritional system
3. Match names to the correct definitions
4. Read and make notes
5. Scanning and skimming for detailed informations
6. Speak to describe a process
7. Listen for specific information
8. Write a short account
9. Read authentic material from the press
10. Translate from L(1) and L(2) and viceversa
Metodologia didattica ed aspetti organizzativi
Le UD del modulo, potranno essere svolti sia in modo autonomo dai singoli docenti che utilizzando lezioni in compresenza
I docenti svolgeranno un’attività comune di preparazione delle lezioni interagendo inizialmente nell’ambito delle proprie specifiche competenze per
integrare poi in classe lingua straniera e contenuti disciplinari
Organizzazione didattica attraverso la co-docenza, presenza contemporanea in classe dei 2 insegnanti o progettazione congiunta da parte dei 2
insegnanti e successiva attività didattica separata
Suddivisione del progetto in moduli tematici articolati tenendo conto dei progressi linguistico/disciplinari degli studenti
Tempi e percorsi
Nell’ ambito della modifica della disciplina curricolare di scienze della materia resa possibile nella misura del 20% rispetto al monte ore curricolare
che è di 4 ore settimanali per un totale di 33x4=132 ore, le 27 ore complessive risultanti da tale calcolo, saranno svolte sia nell’ ambito del Progetto
Clil con la trattazione del modulo di cui sopra, che attraverso la partecipazione ad attività programmate sia dal consiglio di classe che dalla
commissione ambiente riguardanti percorsi di educazione ambientale sul territorio e di educazione alla salute
Periodo di svolgimento:ott/novembre 2006/ giugno 2007
Strumenti
Verranno utilizzate lezioni sia di tipo frontale che interattivo, con frequenti momenti di scambio e dialogo per verificare il livello di apprendimento,
utilizzazione di schede di laboratorio appositamente predisposte, uso di parole chiave per la comprensione del testo che verranno dapprima raccolte
in un glossario e poi inserite in una mappa concettuale; verranno proposti esercizi tipo matching, completamento di frasi, brevi traduzioni, test a
risposta multipla, prove strutturate e semistrutturate
Valutazione
La valutazione del processo di apprendimento, verrà fatta in itinere tenendo conto della acquisizione di un accettabile livello di esposizione e di
conversazione, della capacità di riassumere, parafrasare una parola od un concetto quando non si ricorda il termine specifico, di creare strutture per
personalizzare e rendere significativi i contenuti
Nell’ ambito della produzione orale, verrà monitorata la capacità di parlare in modo scorrevole usando le strutture grammaticali in modo da rendere il
discorso comprensibile
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Per quanto concerne la produzione scritta, si esamina la abilità nello scrivere in modo accurato usando adeguatamente le strutture grammaticali e di
scrivere le parole correttamente in modo che il testo sia comprensibile, di organizzare il contenuto del testo in modo coesivo e coerente , di
rielaborare i contenuti evidenziando i collegamenti ed arricchendoli con osservazioni personali
MATERIA INGLESE
MODULO 4 U.D.1 “Earth as a Chemical Plant” Progetto CLIL Scienze della material/Inglese
U.D.2 “Chemistry of Food”
ore8
Obiettivi educativi
Obiettivi didattici
Contenuti
Attività
ore8
Metodo - Strategie
U.D.1
*Acquisire la capacità di
parlare di argomenti
scientifici
U.D.1
*Funzioni:
interpersonale
personale
U.D.1
*Ascolto/lettura di
testi di
descrizioni
U.D.1
*Lezione frontale e
partecipata
*Sfera sociale dà un
contributo nell’aiutare i
compagni in difficoltà
*Acquisire la capacità di
descrivere
*Ambiti: scienze
della materia
*Completamento di
griglie vero/falso
*Lavoro in gruppo, a
coppie ed individuale
*Sfera cognitiva
A-Sa osservare
sistematicamente
B-Sa riconoscere analogie e
differenze
C-Sa porsi problemi
D-Comprende il significato
di un messaggio
E-Sa comporre messaggi
verbali
*Acquisire la capacità di
descrivere i fenomeni
geologici
*Nozioni: earth,
as a chemical plant
*Domande di
comprensione in L2
*Schede di laboratorio
*Sfera affettiva
Coscienza di sé come
persona
*Abilità:
*Questionari scelta
comprensione
multipla
produzione
argomenti scientifici
*Atti comunicativi:
comprendere
descrizioni relative
ad argomenti
scientifici.
U.D.2
*Gli obiettivi educativi sono *Acquisire la capacità di
gli stessi presentati nella
descrivere alimenti dal
prima unità didattica
punto di vista
nutrizionale
*Note taking
*Interviste
*Skimming and Scanning
U.D.2
*Funzioni:
interpersonale
personale
*Ambiti: scienze
della materia
U.D.1
*Problem solving
*Interazioni in
presenza
U.D.2
Tempi
Ore 8
U.D.2
U.D.2
*Ascolto/lettura di
testi di
descrizioni
*Completamento di
griglie vero/falso
Ore 8
*Nozioni: chemistry
of food
*Domande di
comprensione in L2
*Metodo e strategie sono
gli stessi presentati nella
precedente unità didattica
*Abilità:
comprensione e
*Questionari scelta
produzione
multipla
argomenti scientifici
*Atti comunicativi:
comprendere
descrizioni relative
ad argomenti
scientifici.
*Interazioni in
presenza
*Interviste
Totale
ore16
Le restanti 11 ore saranno destinate alla realizzazione del prodotto finale(brochure in L1, L2 ed L3)derivato dal percorso di conoscenza del
territorio effettuato durante l’anno in collaborazione con l’intero Consiglio di Classe.
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MODULO SCIENZE DELLA NATURA, DIRITTO/ECONOMIA E ED. FISICA
MODULO SCIENZE DELLA NATURA
Si prevede lo studio sia da un punto di vista geologico che floro-faunistico dei Piani di Castelluccio, località di valenza nazionale.
Il modulo si svilupperà in 18 ore annuali suddivise in due quadrimestri.
E’ prevista una uscita sul posto come verifica dell’apprendimento effettuato durante le lezioni in classe che saranno coadiuvate da materiale diverso
per la migliore comprensione della situazione ambientale.
Alla fine del modulo gli studenti dovranno produrre un depliant illustrante le caratteristiche ambientali dei luoghi studiati.
MODULO DIRITTO/ECONOMIA
Contenuti diritto
Ente Nazionale per il Turismo: L. 29/3/01 n.135, DPCM 13/9/02.
Legge-quadro sul turismo: L. 17/5/’83 n. 217 (principi fondamentali sul turismo)
La carta dei diritti del turista.
Contenuti economia
Sviluppo turistico sostenibile
Uso strategico delle economie marginali e tipiche
Fruizione dei servizi turistici
MODULO ED. FISICA
MODULO 1
L’apparato respiratorio
Obiettivi specifici: Conoscere il proprio corpo.
Saper collegare le funzioni dell’apparato cardio-circolatorio rispetto all’attività sportiva.
Strumenti: Spazi chiusi e aperti.
Percorsi di piccoli e grandi attrezzi.
Attrezzi specifici dell’atletica.
Tempi: Ottobre e Novembre.
MODULO 2
Attività in ambiente naturale. La marcia e l’escursionismo
Obiettivi specifici: Sviluppare le capacità motorie in relazione al territorio.
Sapersi orientare in tutti i tipi di spazio.
Acquisire la tecnica della marcia.
Strumenti: Spazi chiusi e aperti.
Tempi: Gennaio e Febbraio
Attività didattica: Test di Cooper, corsa a diverse andature, percorsi misti, corsa campestre, marcia.
Uscite didattiche: Trekking ed escursioni sul Pian Grande di Castelluccio.
Verifiche: Test di resistenza, circuiti misti, prove pratiche e prove scritte.
Tempi: Tredici ore così suddivise: sei ore nel primo quadrimestre e sette nel secondo quadrimestre
MODULO TRATTAMENTO TESTI
Il modulo didattico che si intende sviluppare riguarda la creazione di “documenti particolari” come: programmi di viaggi e depliant turistici.
Prerequisiti
1Aver acquisito un metodo di studi
2Conoscere i comandi basilari per formattare un documento: gestione dei caratteri, dei margini, dell’alliniamento del testo.
3Conoscere le principali funzioni e comandi fondamentali di Word.
4Essere in grado di selezionare, copiare e spostare parti di testo.
5Saper utilizzare i comandi di editing.
Contenuti
1Creazione di programmi di viaggio
2Creazione di depliant turistico
3
Metodologie
Gli argomenti saranno affrontati con gradualità, tenendo conto delle difficoltà crescenti dei contenuti, evitando di fornire nozioni troppo tecniche e
specifiche.
Strumenti
CD multimediale
Laboratorio multimediale
Personal computer
Floppy disk
fotocopie
Tempi : IL TEMPO PREVISTO PER LO SVILUPPO DELLA UD È DI 20 ORE CIRCA.
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MODULO TURISTICO DI ECONOMIA AZIENDALE E MATEMATICA
ECONOMIA AZIENDALE
Il mercato turistico
•
•
•
•
•
•
•
Il problema economico
I bisogni economici
I beni economici
La produzione economica
Il prodotto
Il consumo e il risparmio
Il mercato
L’evoluzione del mercato turistico
•
•
Cause dello sviluppo
I flussi turistici
L’attività delle agenzie di viaggio
Il patrimonio e la gestione delle agenzie di viaggio
I ricavi e i costi delle agenzie di viaggio
I viaggi organizzati
1.
2.
3.
4.
Viaggi individuali su domanda
Viaggi di gruppo su domanda
Viaggi incentive
Viaggi offerti al pubblico
Il modulo della durata di 12 ore sarà svolto nel periodo di maggio e giugno, comprenderà una visita presso un’agenzia di viaggi ed uno stage della
durata di cinque ore.
Le verifiche saranno svolte sulla base di interrogazioni e test.
La valutazione finale sarà espressa individuando il livello delle conoscenze acquisite, la partecipazione e l’interesse al progetto.
MATEMATICA
L’insegnante di Matematica Carrara Agata affiancherà l’insegnante di Economia Aziendale tramite il laboratorio di informatica con la creazione di
grafici di funzioni lineari. Le ore complessive sono 33
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PROGETTO G
EOMETRI
DALL' ANNO SCOLASTICO 2004/2005
INDICE
Premessa
Quadro orario
Programma di Lingua e lettere italiane
Programma di Storia
Programma di Lingua straniera
Programma di Matematica
Programma di Fisica
Programma di Scienze naturali e geografia
Programma di Chimica
Programma di Disegno
Programma di Tecnologia rurale
Programma di Economia e contabilità
Programma di Estimo
Programma di Tecnologia delle Costruzioni
Programma di Costruzioni
Programma di Topografia
Programma di Diritto
Programma di Religione
Programma di Educazione fisica
Programma di Educazione civica
Attività d'Istituto
Strumenti
Allegati:
Schema moduli (Esempi)
pag. 2
pag. 5
pag. 7
pag. 13
pag. 15
pag. 17
pag. 21
pag. 23
pag. 25
pag. 25
pag. 27
pag. 29
pag. 31
pag. 35
pag. 37
pag. 39
pag. 41
pag. 47
pag. 49
pag. 53
pag. 59
pag. 61
pag. 62
pag. 63
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P
R
E
M
E
S
S
A
La figura del geometra, così come è ora licenziata dall'attuale percorso di studi, risulta ferma sui vecchi canoni e si discosta però solo
parzialmente dalla linea rappresentativa delle nuove esigenze del mercato del lavoro. La scuola dell'autonomia dovrebbe formare
geometri che siano in grado di esercitare la libera professione e di operare nella gestione e direzione dei cantieri, di operare nella
gestione del territorio, di collaborare con studi tecnico-professionali condotti da figure professionali di pari livello o superiori. Non
va dimenticata la prosecuzione degli studi, con la possibilità di accedere e di iscriversi a qualsiasi facoltà, anche se le più indicate
restano: architettura, ingegneria, scienze agrarie e forestali, economia e commercio.
La figura dovrebbe avere i seguenti requisiti:
• -apertura mentale che consenta flessibilità professionale;
• -capacità di rapportarsi con gruppi di lavoro e di comunicare mediante le nuove tecnologie;
• -conoscenza del territorio e della realtà economica, culturale, sociale e geografica;
• -capacità dell'uso di strumenti tecnologicamente avanzati con particolare attenzione al campo della topografia e del rilievo;
• -operare nel campo della direzione dei cantieri e relativa conoscenza delle problematiche sulla sicurezza degli ambienti di lavoro
( L. 626 19/9/94, L. 494 14/08/96 e successivo D. lgs. 81 del 09/04/2008 ).
Essere in grado di operare nel campo:
 -della tutela e conservazione dell'ambiente (l'istituto è inserito in un territorio dove si trovano aree natura-listiche protette );
 -del restauro e conservazione di beni culturali ( l'Istituto è inserito in un territorio ricco di emergenze storiche e appartenente a
zona dichiarata sismica di seconda categoria);
 -della valutazione di impatto ambientale ( protezione e controllo del territorio durante le modificazioni legate al suo sviluppo
economico e sociale);
 -delle pubbliche amministrazioni ( Enti Locali quali: il Municipio, l'Ente Parco, la Comunità montana , le ASL, il Catasto, il
Corpo forestale, gli uffici Provinciali di vigilanza del territorio e sua gestione, Protezione Civile, ANAS);
 -del rilievo topografico sia come classicamente inteso sia applicato all'architettura attraverso i metodi della fotogrammetria
terrestre per il recupero dei beni storici;
 -assicurativo come perito estimatore;
 -della giustizia collaborando con i giudici come CTU;
 -agricolo (progettazione , gestione risorse idriche, ed altro).
Le prospettive di sviluppo delle competenze proprie del "geometra" non possono prescindere dai requisiti che sono stati elencati.
L'obiettivo è quello di creare una figura professionale dinamica, capace di muoversi ed adattarsi con flessibilità e sicurezza nei vari
settori operativi del mercato del lavoro, esprimendo padronanza dei suoi saperi.
Occorre quindi attualizzare la qualità della didattica, l'efficienza e l'efficacia dell'insegnamento, migliorando l'ancor valido
ordinamento, ponendo l'accento su tratti esistenti nei programmi ministeriali che, nel tempo nel mondo del lavoro, hanno avuto un
evidente sviluppo tematico,come quelli rivolti alla conservazione dell'ambiente, al recupero ambientale modificato e non ( vedi
l'architettura biologica ) avvicinando anche le tematiche di programma alla situazione locale, considerando il contesto ambientale, gli
aspetti socio-economici e le sue offerte d'inserimento nel lavoro, favorendo l'interazione fra scuola e territorio. Considerate le
molteplici applicazioni del diplomato occorre promuovere il rafforzamento di competenze trasversali, mediante la
interdisciplinarietà, favorendo l'orientamento alla flessibilità e al mutamento del mondo del lavoro. Di rilievo sarebbe il
rafforzamento dei legami fra l' ITG e il suo territorio, nonchè quelli di collaborazione fra scuola e attività professionali ed economico
imprenditoriali, se l'avviamento dell'attività "conto terzi" del laboratorio di costruzioni ed analisi materiali divenisse realtà.
La formazione culturale dell'individuo e della sua personalità deve essere curata alla stessa stregua della preparazione professionale,
pertanto si devono rafforzare le sue competenze comunicative e promuovendo l'utilizzo di nuove tecnologie informatiche.
Si propone quindi un curricolo che include un numero maggiore di ore in matematica al biennio per consolidare i prerequisiti al fine
di dare anche supporto alle materie propedeutiche e tecnico professionali in ambito informatico perchè connesse a sistemi e strumenti
di tipo automatico e alla elaborazione informatica di dati ( la strumentazione di corredo a topografia, quella del laboratorio di
costruzioni e disegno per i progetti specifici di settore ). L'informatizzazione del curricolo sarà diffusa con applicativi specifici
relativi alle problematiche settoriali delle singole discipline ( vedasi gli applicativi indicati al corredo nei rispettivi programmi ).
I programmi oggetto della futura programmazione del docente saranno orientati sui requisiti che il diplomato geometra dovrà avere,
articolati in moduli interdisciplinari e pluridisciplinari (reticoli) che tengono conto anche delle esigenze territoriali.
L'obiettivo è quindi quello di sviluppare nell' allievo una mentalità indirizzata nel campo dell'imprenditorialità e del lavoro, con
capacità di adattamento e di riconversione, non trascurando gli aspetti legati alla prosecu-zione degli studi.
L'insieme delle competenze che il diplomato geometra acquisisce nell'area tecnico-professionale devono garantire allo studente un
livello professionale di base che, anche se non completo, abbia una adeguata spendibilità nel mondo del lavoro.
Quindi l'istituto propone il miglioramento della formazione delle competenze:
a livello propedeutico
✔ Geometria, matematica ed informatica (laboratorio)
✔ Disegno tecnico, rilievo e CAD
✔ Scienze naturali e geografia relativi all'ambiente
a livello di indirizzo professionale
✔ Storia dell'architettura, tecnologie costruttive
✔ Gestione del territotio ai fini urbanistici e tipologie edilizie
✔ Elementi di geologia e di geotecnica
✔ Fondamenti sulla sicurezza dei cantieri
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✔ Tecnologie rurali applicate e conservazione ambientale
✔ Estimo studio del territorio e valutazuione impatto ambientale (interdisciplinari con tecnologia delle costruzioni e costruzioni )
✔ Ristrutturazione edilizia e consolidamento strutturale in terre sismiche
✔ Direzione lavori ed applicazioni di laboratorio analisi materiali
✔ Contabilità cantieri
✔ Topografia e strumentazione topografica, rilievi topografici
✔ Fotogrammetria, rilievo fotogrammetrico e ristrutturazione edilizia
✔ Progettazione di brevi segmenti stradali
✔ Applicazione delle nuove tecnologie
✔ Attività di laboratorio, attività applicative su unità stazioni di lavoro individuali
Il corso così attualizzato denominato “Progetto G”, recepisce alcune indicazioni del “Rapporto finale del Gruppo Ristretto di Lavoro
costituito con D.M. 18/07/2001 n. 672 (reso pubblico il 28/11/2001: modifiche alla legge 10/02/2000 n.30)”, nel quale si prevedono
un massimo di 9 ore settimanali di laboratorio. La soluzione didattica (corso di cinque anni) è ipotizzata in previsione per l'anno
scolastico 2002/2003 (attuale ordinamento), in attesa del nuovo “Sistema Educativo di Istruzione” (riforma dei cicli scolastici) che
trasfor-merà il corso in oggetto in “Liceo Tecnologico” (corso di quattro anni).
Sulla base di quanto esposto l'impostazione professionale del diplomato geometra può avere i seguenti sbocchi professionali :
PROSECUZIONE DEGLI STUDI
Le facoltà e i corsi di laurea più indicati sono:
corsi di laurea quadriennali e/o quinquennali
-ARCHITETTURA E INGEGNERIA CIVILE (direttiva 85/384/CEE)
-INGEGNERIA CIVILE
-INGEGNERIA TERRITORIO
-SCIENZE AGRARIE E FORESTALI
-ECONOMIA E COMMERCIO ED-ECONOMIA DEL TERRITORIO
corsi di laurea brevi o triennali
Il C.N.G. e la C.I.P.A.G.L.P. in collaborazione con l'antica Università di Urbino, in ordine alle direttive comunitarie che prevedono l'obbligo del diploma di laurea
per l'iscrizione agli Albi delle libere professioni, hanno promosso un corso di laurea triennale specifico per l'esercizio della professione di geometra, quale il:
-CORSO DI LAUREA PER TECNICO DEL TERRITORIO “-GEOMETRA LAUREATO”
-DISEGNO INDUSTRIALE E AMBIENTALE
-SCIENZA DELL' ARCHITETTURA
-ISTITUTO PER L'ARTE E IL RESTAURO "SPINELLI” (Firenze)
LAVORO AUTONOMO (libera professione)
- come GEOMETRA
(Legge 05/06/2001 n°328 art.55 capo XI: iscrizione al Collegio Provinciale dei Geometri al superamento dell'esame di abilitazione
alla professione, con:
---possesso di Diploma di Geometra e tirocinio di due anni come previsto da normativa esistente (comma1);
---possesso di Diploma di Geometra e frequentazione con esito posistivo di “Corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore
(IFTS: legge 31/10/2000 n.436) della durata di quattro semestri comprensivi di tirocinio non inferiore a sei mesi (comma 3);
- come GEOMETRA LAUREATO
---(Legge 05/06/2001 n°328 art.55 capo XI: possesso di Diploma di Laurea di classe 4,7,8 (triennale) e tirocinio di sei mesi
(commi1,2,4).
-TOPOGRAFO
-PROGETTISTA
-DIRETTORE DEI LAVORI
-DIRETTORE CANTIERE
-TECNICO CATASTALE
-COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED IN FASE DI ESECUZIONE
-TECNICO CONTABILE
-FOTOGRAMMETRA
-RAPPRESENTANTE MATERIALI DI COSTRUZIONI
-PERITO ASSICURATIVO
-COMMISSARIO TECNICO D'UFFICIO ( CTU ) NEI TRIBUNALI E NELLE PRETURE
-OPERATORE G.P.S.
LAVORO DIPENDENTE ( pubblico e privato )
-IMPRESE EDILI NAZIONALI ED ESTERE
-IMPRESE RILIEVI FOTOGRAMMETRIA
-ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE
-CATASTO
-AZIENDE DI PRODUZIONE MATERIALI EDILI
-GENIO CIVILE
-ANAS
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-FERROVIE
-TECNICO SPERIMENTALE ANALISI MATERIALI
-PROTEZIONE CIVILE
-SOVRINTENDENZA BENI AMBIENTALI, STORICI, ARTISTICI ( restauro e recupero )
-ASL ( ambiente, ambiente di lavoro, territorio )
-BANCHE ( perizie beni immobili per erogazione mutui )
-ENTI LOCALI ( parchi ed aree protette, comunita' montane, comune. uffici provinciali gestione e controllo del territorio )
-STUDI PROFESSIONALI
-CORPO FORESTALE
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Quadro orario corso Geometri di ordinamento
Progetto G
ORE
SETTIMANALI
BIENNIO
MATERIE DI INSEGNAMENTO
1 Cl.
Prove di
TRIENNIO
2 Cl.
3 Cl.
4 Cl.
5 Cl.
Esame
1
1
1
1
1
-------------
5 (1)
5 (1)
3
3
3
o. s.
2
2
2
2
2
o.
Lingua straniera (Inglese)
3 (2)
3 (2)
Matematica (Geometria, Matematica ed elementi di informatica)
5 (1)
4 (1)
4
3
Fisica
2 (1)
2 (1)
3 (1)
Scienze naturali e Geografia
4 (1)
4 (1)
Chimica
2 (1)
3 (1)
Disegno tecnico
4 (1)
4 (1)
Religione
Lingua e lettere italiane
Storia ed Educazione civica
o. s.
o. s.
o.
p.
o.
2 (1)
o.
g.
Tecnologia rurale
4 (1)
Economia e contabilità
3 (1)
Estimo
o.
2
o.
2 (1)
5 (1)
o. s.
Tecnologia delle costruzioni
2 (1)
4 (1)
3 (1)
o.
Costruzioni
4 (1)
4 (1)
7 (3)
o. s. g. p.
Topografia
4 (1)
8 (3)
7 (3)
o. s. g. p.
2
3
Educazione fisica
2
2
2
2
2
Totali generali
30
30
34
33
33
Elementi di diritto
g.
o.
p.
8 (3)
Legenda: numero nero = numero totale ore; numero (rosso) = numero ore di laboratorio e\o applicazioni pratiche.
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I PROGRAMMI MINISTERIALI
GLI AGGIORNAMENTI E LE INNOVAZIONI PROGETTO DI ISTITUTO
Gli argomenti evidenziati nei programmi indicano variazioni atte a completare
o attualizzare il tradizionale programma e le attività interdisciplinari.
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AVVERTENZE SUI PROGRAMMI
DI LINGUA E LETTERE ITALIANE E STORIA
I.-L'Istituto tecnico, il cui fine primario è la formazione del professionista tecnico, ha una fisionomia particolare, in quanto è
responsabile della formazione umana e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi del
contributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della società.Questo compito di formazione
"definitiva" del professionista tecnico non può, ovviamente,esaurirsi nell'impartire l'istruzione teorica e pratica necessaria
all'esercizio della professione, sia perchè la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioni
che il cittadino svolge nell'ambito sociale, politico e familiare, sia perchè la stessa preparazione alla professione non si può ritenere
limitata al possesso delle conoscenze e delle esperienze scientifiche e tecniche a questa indispensabile, non essendo l'uomo riducibile
alla pura economicità, se non a condizione di essere depresso ad un tecnicismo privo d'ogni illuminazione spirituale.
Pertanto, negli istituti tecnici, che per molti giovani costistuiscono l'unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nel
settore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare una
complessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione professionale.
Queste considerazioni impongono di rafforzare notevolmente la educazione umanistica oggi impartita negli istituti tecnici,
riformando negli orari e nei programmi e quindi in tutta l'impostazione didattica ,l'insegnamento delle due
materie alle quali essa è principalmente affidata: l'italiano e la storia.
A tale scopo, si sono apportate le seguenti modificazioni al piano vigente degli studi e alla distribuzione dei programmi.
italiano e storia :
1° -gravitazione dell' insegnamento dell'Italiano, nel biennio, su due compiti essenziali:
a) formazione della capacità espressiva, mediante un rinnovato studio sistematico della struttura morfologica e sintattica della lingua
italiana e del suo patrimonio lessicale e mediante l'avviamento e la preparazione allo studio delle opere letterarie;
b) formazione di una buona cultura generale, attraverso ampie letture di autori del mondo classico (in traduzioni e riduzioni) e del
mondo contemporaneo;
2° -inizio dell'insegnamento storico-letterario propriamente detto solo al terzo anno di corso, quando gli alunni hanno conseguito
maggiore maturità mentale e culturale e la necessaria preparazione propedeutica;
3° -estensione dell'insegnamento della storia fino alla V° classe ;
4° -sincronismo, in via di massima, della trattazione della storia letteraria e della storia politica e civile, e reciproca integrazione dei
due insegnamenti, allo scopo di ottenere una maggiore organicità di cultura e una visione più unitaria e più vasta dello svolgimento
della civiltà;
5° -nuova formazione e distribuzione del programma di storia, al fine di assicurare, nei limiti del possibile, l'auspicato parallelismo di
trattazione col programma di letteratura, e di dare agli alunni degli istituti tecnici maggiore conoscenza dei vari periodi della civiltà,
almeno nella misura indispensabile alla formazione di una cultura media, e alla comprensione della nostra letteratura.
I punti essenziali della nuova distribuzione del programma consistono: per la prima classe, nell'avere aggiunto allo studio della storia
orientale e greca quello della storia romana, sino alla costituzione dell'Impero, il che consente di prospettare i profondi rapporti
esistenti tra storia greca e storia romana, che non potrebbero rilevarsi se lo studio ne fosse disgiunto; per la seconda classe, nell'avere
esteso lo studio della storia dall'età imperiale di Roma a tutto il Medioevo sino al secolo XI, il che permette da una parte di valutare
meglio la sopravvivenza di forme romane di civiltà e dall'altra di trattare in terza classe lo stesso periodo, che è oggetto
dell'insegnamento letterario, conseguendo anche il vantaggio di ridurre notevolmente l'ampiezza del programma tradizionale.
II. -Nell'insegnamento dell'italiano, mancando negli istituti tecnici il valido aiuto dello studio delle lingue classiche, i docenti
dovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo e non sterilmente precettistico, a far comprendere la struttura morfologica e
sintattica della nostra lingua, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne la
proprietà e correttezza dell'uso.
E' da tener presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l'acquisizione della cultura e delle capacità ragionative, si
consegue attraverso lo studio di ogni disciplina, non soltanto dell' italiano e della storia, e dipende pertanto, dall'azione di tutti i
docenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l'opera degli insegnanti di materie tecniche e scientifiche, sia per il costante
arricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell'espressione.
Da parte del docente d'italiano e storia, che ne ha cura particolare, l'insegnamento della lingua, oltre che mediante lo studio
grammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli anni di
corso attraverso l'esercizio continuo del leggere, dell'esporre oralmente e per iscritto e del comporre ed esser volto al fine di educare,
oltre che alla correttezza ed alla proprietà della espressione, alla ricchezza dell'ideazione all'ordine del pensiero, all'organizzazione
logica del discorso, all'economia del ragionamento.
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AVVERTENZE SUI PROGRAMMI
DI LINGUA E LETTERE ITALIANE E STORIA
PROGETTO G
I.-L'Istituto tecnico, il cui fine primario è la formazione del professionista tecnico, ha una fisionomia particolare, in quanto è
responsabile della formazione umana e della capacità tecnica degli alunni che esso abilita direttamente alla professione, e quindi del
contributo che questi saranno in grado di dare alla vita economica e produttiva della società.Questo compito di formazione
"definitiva" del professionista tecnico non può, ovviamente,esaurirsi nell'impartire l'istruzione teorica e pratica necessaria
all'esercizio della professione, sia perchè la scuola deve preparare anche al consapevole assolvimento delle altre importanti funzioni
che il cittadino svolge nell'ambito sociale, politico e familiare, sia perchè la stessa preparazione alla professione non si può ritenere
limitata al possesso delle conoscenze e delle esperienze scientifiche e tecniche a questa indispensabile, non essendo l'uomo riducibile
alla pura economicità, se non a condizione di essere depresso ad un tecnicismo privo d'ogni illuminazione spirituale.
Pertanto, negli istituti tecnici, che per molti giovani costistuiscono l'unica e definitiva esperienza di studi sistematici e guidati nel
settore della cultura generale, appare di particolare importanza il conseguimento di una formazione culturale idonea a dare una
complessiva maturità umana e a rendere illuminata e consapevole la stessa preparazione professionale.
Queste considerazioni impongono di rafforzare notevolmente la educazione umanistica oggi impartita negli istituti tecnici,
riformando negli orari e nei programmi e quindi in tutta l'impostazione didattica ,l'insegnamento delle due
materie alle quali essa è principalmente affidata: l'italiano e la storia.
A tale scopo, si sono apportate le seguenti modificazioni al piano vigente degli studi e alla distribuzione dei programmi.
italiano e storia :
1° -gravitazione dell' insegnamento dell'Italiano, nel biennio, su due compiti essenziali:
a) formazione della capacità espressiva, mediante un rinnovato studio sistematico della struttura morfologica e sintattica della lingua
italiana e del suo patrimonio lessicale e mediante l'avviamento e la preparazione allo studio delle opere letterarie;
b) formazione di una buona cultura generale, attraverso ampie letture di autori del mondo classico (in traduzioni e riduzioni) e del
mondo contemporaneo;
2° -inizio dell'insegnamento storico-letterario propriamente detto solo al terzo anno di corso, quando gli alunni hanno conseguito
maggiore maturità mentale e culturale e la necessaria preparazione propedeutica;
3° -estensione dell'insegnamento della storia fino alla V° classe ;
4° -sincronismo, in via di massima, della trattazione della storia letteraria e della storia politica e civile, e reciproca integrazione dei
due insegnamenti, allo scopo di ottenere una maggiore organicità di cultura e una visione più unitaria e più vasta dello svolgimento
della civiltà;
5° -nuova formazione e distribuzione del programma di storia, al fine di assicurare, nei limiti del possibile, l'auspicato parallelismo di
trattazione col programma di letteratura, e di dare agli alunni degli istituti tecnici maggiore conoscenza dei vari periodi della civiltà,
almeno nella misura indispensabile alla formazione di una cultura media, e alla comprensione della nostra letteratura.
I punti essenziali della nuova distribuzione del programma consistono: per la prima classe, nell'avere aggiunto allo studio della storia
orientale e greca quello della storia romana, sino alla costituzione dell'Impero, il che consente di prospettare i profondi rapporti
esistenti tra storia greca e storia romana, che non potrebbero rilevarsi se lo studio ne fosse disgiunto; per la seconda classe, nell'avere
esteso lo studio della storia dall'età imperiale di Roma a tutto il Medioevo sino al secolo XI, il che permette da una parte di valutare
meglio la sopravvivenza di forme romane di civiltà e dall'altra di trattare in terza classe lo stesso periodo, che è oggetto
dell'insegnamento letterario, conseguendo anche il vantaggio di ridurre notevolmente l'ampiezza del programma tradizionale.
II. -Nell'insegnamento dell'italiano, mancando negli istituti tecnici il valido aiuto dello studio delle lingue classiche, i docenti
dovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo e non sterilmente precettistico, a far comprendere la struttura morfologica e
sintattica della nostra lingua, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, e ad insegnarne la
proprietà e correttezza dell'uso.
E' da tener presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l' acquisizione della cultura e delle capacità di ragionamento,
si consegue attraverso lo studio di ogni disciplina, non soltanto dell' italiano e della storia, e dipende pertanto, dall'azione di tutti i
docenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l'opera degli insegnanti di materie tecniche e scientifiche, sia per il costante
arricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell'espressione.
Da parte del docente d'italiano e storia, che ne ha cura particolare, l'insegnamento della lingua, oltre che mediante lo
studio grammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli anni
di corso attraverso l'esercizio continuo del leggere, dell'esporre oralmente e per iscritto e del comporre ed esser volto al fine di
educare, oltre che alla correttezza ed alla proprietà della espressione, alla ricchezza dell'ideazione all'ordine del pensiero,
all'organizzazione logica del discorso, all'economia del ragionamento.
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LINGUA E LETTERE ITALIANE
III -L'insegnamento della letteratura dovrà fondarsi sullo studio diretto e il più possibile ampio delle opere di poesia e di prosa dei nostri massimi
scrittori.
Dalla conoscenza delle opere si salirà alla comprensione della personalità degli autori e da questa allo studio delle correnti e dei movimenti dei quali
essi sono promotori e rappresentanti, delineando così dall'interno lo svolgimento della letteratura. Questo, pertanto, non sarà astrattamente
prospettato come uno schema esterno, nel quale si vadano successivamente inquadrando gli autori, ma visto nella concretezza delle opere e degli
autori che lo costituiscono e, snellito dei troppi dati e nomi che ordinariamente ne appesantiscono la delineazione, dovrebbe rappresentare alla mente
degli alunni lo svolgimento spirituale della nazione, sia pure nelle linee essenziali e sotto l'aspetto della civiltà letteraria.
Gli insegnanti daranno adeguata importanza alle letture domestiche degli alunni, che converrà stimolare vivamente mediante l'uso delle biblioteche di
scuola e di altre eventualmente a disposizione.
IV. -L'insegnamento della storia dovrà proporsi di guidare gli alunni ad una conoscenza il più possibile chiara ed organica delle essenziali vicende
storiche delle Nazioni e dello svolgimento della civiltà.. Tralasciando perciò la narrazione di minute vicende dinastiche, le informazioni troppo
particolareggiate di carattere strettamente politico-militare e sovrabbondanti indicazioni cronologiche, si mirerà soprattutto a far conoscere, dei vari
periodi storici delle nazioni, le più caratteristiche istituzioni politiche, strutture sociali e condizioni economiche, e lo stato del pensiero, delle scienze,
della tecnica,della cultura, dell'arte e della religione, in guisa da avviare gli alunni a meglio intendere i problemi del tempo in cui vivono.
A tale scopo saranno continuamente prospettati opportuni riferimenti a quei settori della cultura (storia dell'arte, della filosofia, del pensiero
economico, delle scienze, ecc.) il cui insegnamento non è compreso nei piani di studio degli istituti tecnici. sia per farne almeno intravedere
l'esistenza e stimolare l'interesse, sia per darne conoscenza indispensabile alla stessa intelligenza delle opere letterarie.
Gli insegnanti di italiano e storia governino con attenta economia lo svolgimento del programma, in modo da condurre la trattazione fino ai nostri
giorni, essendo proprio lo studio della cultura odierna quello che desta maggiore interesse negli alunni e più giova al loro orientamento nei complessi
problemi della vita attuale. L'inconveniente, largamente diffuso di tralasciare tutti o quasi i decenni trascorsi del nostro secolo, particolarmente grave
per gli alunni dell'istituto tecnico, che meno degli altri avranno possibilità di aggiornamento culturale, è una delle cause dell 'indifferenza e del
disinteresse che molti sentono verso la scuola e perciò è da evitarsi risolutamente.
BIENNIO
Nelle prime due classi l'insegnamento deve essere volto a rafforzare negli alunni la conoscenza e il corretto uso parlato e scritto della lingua, a far
conoscere aspetti notevoli della civiltà del mondo classico e contemporaneo attraverso ampie letture antologiche, a dare gli strumenti necessari per
svolgere lo studio letterario del triennio successivo. La proprietà del linguaggio sarà curata come mezzo per una più intesa e viva comunicazione
spirituale, e la lettura dovrà farsi più consapevole e matura, elevando l'attenzione degli alunni dal mero interesse narrativo o descrittivo a una più
profonda intelligenza e penetrazione del valore stilistico ed estetico, come del mondo spirituale, presenti nelle opere e nelle pagine che si vanno
leggendo.
Sarà opportuno, altresì che, nel corso delle letture, l'insegnante non trascuri di accennare via via che se ne presenti l'occasione, alle peculiarità
stilistiche e retoriche della lingua italiana e alle nozioni fondamentali sulla metrica, sui generi letterali ecc., che si dimostrino utili per una migliore
comprensione dei testi.
I Classe (ore 5)
l. Studio della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana. Studio ed esercizi lessicali.
2- Esposizione, orale e scritta, composizioni e conversazioni su argomenti che rientrino nell'esperienza diretta e indiretta degli alunni.
3- Lettura -in correlazione col programma di storia di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti fondamentali della civiltà e
della vita della Grecia e di Roma e tuttavia accessibili al livello culturale e spirituale degli alunni.
4. Lettura, esposizione e commento di pagine, prevalentemente di prosa, di autori moderni e contemporanei italiani e stranieri.
5. Studio iniziale dei Promessi Sposi.
6- Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di viaggi, di divulgazione scientifica e simili, atte a
destare interesse e diletto negli alunni.
II Classe (ore 5).
l. Come al numero 1° della prima classe.
2. Come al numero 2° della prima classe.
3. Lettura di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti della civiltà e della vita dell'età imperiale e medievale, accessibili al
livello culturale e spirituale degli alunni.
4. Come al numero 4° della prima classe.
5. Continuazione e compimento dello studio dei Promessi Sposi.
6. Come al numero 6° della prima classe.
TRIENNIO
Nelle ultime tre classi degli Istituti Tecnici l'insegnamento delle lettere, continuando a curare l'apprendimento della nostra lingua e l'acquisto delle
capacità espressive attraverso letture ed esercitazioni di esposizione e composizione, scritte e orali, deve soprattutto mirare alla costituzione della
cultura e allo sviluppo del gusto e del senso critico, accostando direttamente gli alunni agli autori convenientemente inquadrati nello svolgimento
della letteratura.
Parte e mezzo fondamentale dell'insegnamento letterario, sia dunque lo studio dei testi e la conoscenza diretta degli autori più rappresentativi,
attraverso i quali l'insegnante curerà di tracciare, con concretezza di riferimenti, un chiaro ed essenziale disegno storico della letteratura.
III Classe (ore 3)
1° Lettura e commento:
a) di alcuni canti dell' Inferno di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica ;
b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XIII, XIV e XV, con particolare riguardo a Dante,
Petrarca e Boccaccio.
2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.
3°Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
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LINGUA E LETTERE ITALIANE
PROGETTO G
III -L'insegnamento della letteratura dovrà fondarsi sullo studio diretto e il più possibile ampio delle opere di poesia e di prosa dei nostri massimi
scrittori.
Dalla conoscenza delle opere si salirà alla comprensione della personalità degli autori e da questa allo studio delle correnti e dei movimenti dei quali
essi sono promotori e rappresentanti, delineando così dall'interno lo svolgimento della letteratura. Questo, pertanto, non sarà astrattamente
prospettato come uno schema esterno, nel quale si vadano successivamente inquadrando gli autori, ma visto nella concretezza delle opere e degli
autori che lo costituiscono e, snellito dei troppi dati e nomi che ordinariamente ne appesantiscono la delineazione, dovrebbe rappresentare alla mente
degli alunni lo svolgimento spirituale della nazione, sia pure nelle linee essenziali e sotto l'aspetto della civiltà letteraria.
Gli insegnanti daranno adeguata importanza alle letture domestiche degli alunni, che converrà stimolare vivamente mediante l'uso delle biblioteche di
scuola e di altre eventualmente a disposizione.
IV. -L'insegnamento della storia dovrà proporsi di guidare gli alunni ad una conoscenza il più possibile chiara ed organica delle essenziali vicende
storiche delle Nazioni e dello svolgimento della civiltà.. Tralasciando perciò la narrazione di minute vicende dinastiche, le informazioni troppo
particolareggiate di carattere strettamente politico-militare e sovrabbondanti indicazioni cronologiche, si mirerà soprattutto a far conoscere, dei vari
periodi storici delle nazioni, le più caratteristiche istituzioni politiche, strutture sociali e condizioni economiche, e lo stato del pensiero, delle scienze,
della tecnica,della cultura, dell'arte e della religione, in guisa da avviare gli alunni a meglio intendere i problemi del tempo in cui vivono.
A tale scopo saranno continuamente prospettati opportuni riferimenti a quei settori della cultura (storia dell'arte, della filosofia, del pensiero
economico, delle scienze, ecc.) il cui insegnamento non è compreso nei piani di studio degli istituti tecnici. sia per farne almeno intravedere
l'esistenza e stimolare l'interesse, sia per darne conoscenza indispensabile alla stessa intelligenza delle opere letterarie.
Gli insegnanti di italiano e storia governino con attenta economia lo svolgimento del programma, in modo da condurre la trattazione fino ai nostri
giorni, essendo proprio lo studio della cultura odierna quello che desta maggiore interesse negli alunni e più giova al loro orientamento nei complessi
problemi della vita attuale. L'inconveniente, largamente diffuso di tralasciare tutti o quasi i decenni trascorsi del nostro secolo, particolarmente grave
per gli alunni dell'istituto tecnico, che meno degli altri avranno possibilità di aggiornamento culturale, è una delle cause dell 'indifferenza e del
disinteresse che molti sentono verso la scuola e perciò è da evitarsi risolutamente.
BIENNIO
Nelle prime due classi l'insegnamento deve essere volto a rafforzare negli alunni la conoscenza e il corretto uso parlato e scritto della lingua, a far
conoscere aspetti notevoli della civiltà del mondo classico e contemporaneo attraverso ampie letture antologiche, a dare gli strumenti necessari per
svolgere lo studio letterario del triennio successivo. La proprietà del linguaggio sarà curata come mezzo per una più intesa e viva comunicazione
spirituale, e la lettura dovrà farsi più consapevole e matura, elevando l'attenzione degli alunni dal mero interesse narrativo o descrittivo a una più
profonda intelligenza e penetrazione del valore stilistico ed estetico, come del mondo spirituale, presenti nelle opere e nelle pagine che si vanno
leggendo.
Sarà opportuno, altresì che, nel corso delle letture, l'insegnante non trascuri di accennare via via che se ne presenti l'occasione, alle peculiarità
stilistiche e retoriche della lingua italiana e alle nozioni fondamentali sulla metrica, sui generi letterali ecc., che si dimostrino utili per una migliore
comprensione dei testi.
I Classe (ore 5)
l. Studio della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana. Studio ed esercizi lessicali.
2- Esposizione, orale e scritta, composizioni e conversazioni su argomenti che rientrino nell'esperienza diretta e indiretta degli alunni.
3- Lettura -in correlazione col programma di storia di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti fondamentali della civiltà e
della vita della Grecia e di Roma e tuttavia accessibili al livello culturale e spirituale degli alunni.
4. Lettura, esposizione e commento di pagine, prevalentemente di prosa, di autori moderni e contemporanei italiani e stranieri.
5. Studio iniziale dei Promessi Sposi.
6- Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di viaggi, di divulgazione scientifica e simili, atte a
destare interesse e diletto negli alunni.
7- Lettura analitica di un quotidiano.
II Classe (ore 5).
l. Come al numero 1° della prima classe.
2. Come al numero 2° della prima classe.
3. Lettura di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti della civiltà e della vita dell'età imperiale e medievale, accessibili al
livello culturale e spirituale degli alunni.
4. Come al numero 4° della prima classe.
5. Continuazione e compimento dello studio dei Promessi Sposi.
6. Come al numero 6° della prima classe.
7- Come al numero 7° della prima classe.
TRIENNIO
Nelle ultime tre classi degli Istituti Tecnici l'insegnamento delle lettere, continuando a curare l'apprendimento della nostra lingua e l'acquisto delle
capacità espressive attraverso letture ed esercitazioni di esposizione e composizione, scritte e orali, deve soprattutto mirare alla costituzione della
cultura e allo sviluppo del gusto e del senso critico, accostando direttamente gli alunni agli autori convenientemente inquadrati nello svolgimento
della letteratura.
Parte e mezzo fondamentale dell'insegnamento letterario, sia dunque lo studio dei testi e la conoscenza diretta degli autori più rappresentativi,
attraverso i quali l'insegnante curerà di tracciare, con concretezza di riferimenti, un chiaro ed essenziale disegno storico della letteratura.
III Classe (ore 3)
1° Lettura e commento:
a) di alcuni canti dell' Inferno di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica ;
b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XIII, XIV e XV, con particolare riguardo a Dante,
Petrarca e Boccaccio.
2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.
3°.Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
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LINGUA E LETTERE ITALIANE
IV Classe (ore 3).
1° Lettura e commento:
a)di alcuni canti del Purgatorio di Dante inquadrati nel disegno generale della cantica;
b) di opere e passi dl opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XVI, XVII e XVIII, con particolare riguardo
all'Ariosto, al Machiavelli, al Tasso, al Parini, al Goldoni, all' Alfieri.
2° Composizioni scritte su argomenti che rientrino nell'esperienza di vita e di cultura degli alunni.
3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
V Classe (ore 3).
1° Lettura e commento:
a) di alcuni canti del Paradiso di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica;
b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori del secoli XIX e XX, con particolare riguardo, al Leopardi, al
Manzoni, al Carducci, al Pascoli, al D'Annunzio, al Verga e ai contemporanei
2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.
3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
STORIA
BIENNIO
I Classe (ore 2).
Cenni sulle civiltà dell'Oriente antico. Principali vicende della narrazione biblica. Antichi popoli mediterranei. Origini e sviluppo della civiltà greca.
Ordinamenti sociali e politici delle più importanti città greche. Colonizzazione mediterranea con speciale riguardo all'Italia. Età di Pericle. Massimo
splendore dell'arte e della cultura greca. Guerre peloponnesiache. Egemonia spartana, tebana e macedone.
Impero di Alessandro Magno. Il pensiero politico-economico dei massimi pensatori della Grecia. Antichi abitatori dell'Italia e origini di Roma.
Periodo regio.
Espansione romana nella penisola e nel Mediterraneo. Istituzioni repubblicane. Guerre civili e crisi della repubblica.
II Classe (ore 2)
Costituzione dell'Impero Romano. Vita economica e sociale. Il diritto, la cultura e l'arte.Impero e cristianesimo fino al sec. IV. La Chiesa in
Occidente e il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. La Chiesa in Occidente ed il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. Medio Evo barbarico;
società e istituzioni. Il feudalesimo: aspetti economico-sociali Gli arabi: religione e conquiste. Impero Carolingio. Papato e Impero: lotte di
supremazia. I Normanni.I Comuni. Le crociate e la rinascita dell'economia. Cultura medioevale.
TRIENNIO
III Classe (ore 2)
Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia. Signorie e principati. Guerre di equilibrio. Civiltà del Rinascimento. Viaggi,
scoperte geografiche e loro effetti economici. Europa e Italia nel’500. Riforma e Controriforma. L'Europa e L'Italia nel Seicento.
IV Classe (ore 2)
Guerre di Successione in Europa. Vita economica e sociale, civiltà e cultura europea nel Settecento. Illuminismo e riforme. Colonie latine e inglesi in
America. Rivoluzione americana e costituzione degli Stati Uniti di America. Rivoluzione francese e sue ripercussioni in Italia e in Europa. Periodo
napoleonico. Restaurazione. Inizio del Risorgimento italiano. Rivoluzioni Europee.
V Classe (ore 2).
Il 1848, il decennio di preparazione e le guerre del ‘59.Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità. Origini della questione sociale e
sviluppi del capitalismo. L'Italia dal 1901 al 1915; problemi interni e rapporti internazionali.
L'espansione coloniale degli Stati europei e l' Italia. Progresso delle scienze e sviluppo delle industrie nel secoli XIX e XX. Estremo Oriente.
Le guerre mondiali. La Resistenza, la lotta di liberazione, la costituzione della Repubblica Italiana: Ideali e realizzazioni della democrazia. Tramonto
del colonialismo e nuovi Stati nel mondo.
Istituti e organizzazioni per la cooperazione tra i popoli. Comunità europea.
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LINGUA E LETTERE ITALIANE
PROGETTO G
IV Classe (ore 3).
1° Lettura e commento:
a)di alcuni canti del Purgatorio di Dante inquadrati nel disegno generale della cantica;
b) di opere e passi dl opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XVI, XVII e XVIII, XIX con particolare riguardo
all'Ariosto, al Machiavelli, al Tasso, al Parini, al Goldoni, all' Alfieri, al Foscolo.
2° Composizioni scritte su argomenti che rientrino nell'esperienza di vita e di cultura degli alunni.
3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
V Classe (ore 3).
1° Lettura e commento:
a) di alcuni canti del Paradiso di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica;
b) di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori del secoli XIX e XX, con
particolare riguardo al Foscolo, al Leopardi, al Manzoni, al Carducci, al Pascoli, al D'Annunzio, al Verga e ai
contempo-ranei
2°Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura degli alunni.
3° Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili.
STORIA
PROGETTO G
BIENNIO
I Classe (ore 2).
Cenni sulle civiltà dell'Oriente antico. Principali vicende della narrazione biblica. Antichi popoli mediterranei. Origini e sviluppo della civiltà greca.
Ordinamenti sociali e politici delle più importanti città greche. Colonizzazione mediterranea con speciale riguardo all'Italia. Età di Pericle. Massimo
splendore dell'arte e della cultura greca. Guerre peloponnesiache. Egemonia spartana, tebana e macedone. Egemonia macedone e l'impero di
Alessandro Magno.Il pensiero politico-economico dei massimi pensatori della Grecia. Antichi abitatori dell'Italia e origini di Roma. Periodo regio.
Espansione romana nella penisola e nel Mediterraneo. Istituzioni repubblicane. Guerre civili e crisi della repubblica. Costituzione dell'Impero
Romano. Vita economica e sociale. Il diritto, la cultura e l'arte.Impero e cristianesimo fino al sec. IV.
II Classe (ore 2)
Costituzione dell'Impero Romano. Vita economica e sociale. Il diritto, la cultura e l'arte.Impero e cristianesimo fino al sec. IV.La Chiesa in Occidente
e il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. La Chiesa in Occidente ed il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. Medio Evo barbarico; società e
istituzioni. Il feudalesimo: aspetti economico-sociali Gli arabi: religione e conquiste. Impero Carolingio. Papato e Impero: lotte di supremazia. I
Normanni.I Comuni. Le crociate e la rinascita dell'economia. Cultura medioevale. Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia.
Signorie e principati. Guerre di equilibrio.
TRIENNIO
III Classe (ore 2)
Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia. Signorie e principati. Guerre di equilibrio.
Civiltà del Medioevo. Civiltà del Rinascimento. Viaggi, scoperte geografiche e loro effetti economici. Europa e Italia nel'500. Riforma e
Controriforma. L'Europa e L'Italia nel Seicento.
IV Classe (ore 2)
Guerre di Successione in Europa. Vita economica e sociale, civiltà e cultura europea nel Settecento. Illuminismo e riforme. Colonie latine e inglesi in
America. Rivoluzione americana e costituzione degli Stati Uniti di America. Rivoluzione francese e sue ripercussioni in Italia e in Europa. Periodo
napoleonico. Restaurazione. Inizio del Risorgimento italiano. Rivoluzioni Europee. Il 1848, il decennio dl preparazione e le guerre del
'59.Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità.
V Classe (ore 2).
Il 1848, il decennio dl preparazione e le guerre del '59.Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità. Origini della questione sociale e
sviluppi del capitalismo. L'Italia dal 1901 al 1915; problemi interni e rapporti internazionali.
L'espansione coloniale degli Stati europei e l' Italia. Progresso delle scienze e sviluppo delle industrie nel secoli XIX e XX. Estremo Oriente.
Le guerre mondiali. La Resistenza, la lotta di liberazione, la costituzione della Repubblica Italiana: ideali e realizzazioni della democrazia. Tramonto
del colonialismo e nuovi Stati nel mondo.
Istituti e organizzazioni per la cooperazione tra i popoli. Comunità europea.
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LINGUA STRANIERA
Avvertenze.
Allo scopo di ottenere un livello comune di preparazione, l'insegnante sarà guidato non tanto dalla preoccupazione di un riepilogo sistematico della
grammatica, che ha formato oggetto di studio nella scuola secondaria inferiore, quanto dall' intento di iniziare il colloquio nella lingua straniera su
argomenti familiari e di accertare, nello stesso tempo, il grado di conoscenza della lingua nei singoli alunni. Egli adeguerà a questo criterio lo
svolgimento del programma, che dovrà consentire all'alunno di esprimersi sia oralmente, sia per iscritto, nella lingua straniera quale oggi si parla:
lingua viva, semplice, come quella che si coglie nella conversazione, nelle cronache dei giornali, nella corrispondenza epistolare.
Ciò non esclude la necessità dello studio della grammatica che dovrà essere limitato all' indispensabile, ogni qualvolta lo richiedano le forme, i modi
ed il lessico del colloquio fra l'insegnante e la scolaresca, condotto su argomenti di viva attualità che suscitino l' interesse immediato dell'alunno.
Questo dialogo si svolgerà anche per iscritto, cioè l'insegnante detterà frasi che implichino una risposta. Frequenti letture, opportunamente scelte su
argomenti familiari e professionali, contribuiranno ad arricchire le conoscenze lessicali e, quindi, a porre l'alunno nelle più favorevoli condizioni per
esprimersi nella lingua straniera.
Saranno così poste le basi anche per brevissime composizioni sia su argomenti della conversazione, sia sotto forma di riassunti di letture. La
traduzione nella lingua straniera sarà adottata solo come esercizio sussidiario, che non dovrà essere fine a se stesso o mero controllo della conoscenza
della grammatica. In ogni modo, dovrà essere preparata con vocaboli e costrutti già appresi nell'esercizio orale precedentemente svolto, al fine di
evitare, particolarmente nei primi anni di insegnamento, l' impiego del dizionario. Sarà altresì evitato lo studio mnemonico della fraseologia con
aggruppamenti di vocaboli e di costrutti, che, soltanto se appresi attraverso ripetute, pazienti conversazioni e letture, possono essere acquisiti
nell'uso della lingua viva: se affidati invece ad un arido esercizio mnemonico, essi sono destinati a rimanere labilmente impressi, al solo fine di
contingenti necessità scolastiche.
I Classe (ore 3)
Lettura e conversazione, con richiami grammaticali, di brani narrativi e di brani relativi alla civiltà del popolo di cui si studia la lingua e con
particolare riferimento all' indirizzo tecnico-professionale del corso di studi.
Dettati e composizioni nella lingua straniera. Traduzioni dalla lingua straniera in italiano e dall' italiano nella lingua straniera.
II Classe (ore 3).
Prosecuzione ed approfondimento del lavoro svolto nella prima classe, con particolare sviluppo delle letture, della conversazione, della composizione
e delle altre esercitazioni scritte per la prima classe, che consentano agli alunni un più sicuro possesso della lingua.
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LINGUA STRANIERA
PROGETTO G
Avvertenze.
Allo scopo di ottenere un livello comune di preparazione, l'insegnante sarà guidato non tanto dalla preoccupazione di un riepilogo sistematico della
grammatica, che ha formato oggetto di studio nella scuola secondaria inferiore, quanto dall' intento di iniziare il colloquio nella lingua straniera su
argomenti familiari e di accertare, nello stesso tempo, il grado di conoscenza della lingua nei singoli alunni. Egli adeguerà a questo criterio lo
svolgimento del programma, che dovrà consentire all'alunno di esprimersi sia oralmente, sia per iscritto, nella lingua straniera quale oggi si parla:
lingua viva, semplice, come quella che si coglie nella conversazione, nelle cronache dei giornali, nella corrispondenza epistolare.
Ciò non esclude la necessità dello studio della grammatica che dovrà essere limitato all' indispensabile, ogni qualvolta lo richiedano le forme, i modi
ed il lessico del colloquio fra l'insegnante e la scolaresca, condotto su argomenti di viva attualità che suscitino l' interesse immediato dell'alunno.
Questo dialogo si svolgerà anche per iscritto, cioè l'insegnante detterà frasi che implichino una risposta. Frequenti letture, opportunamente scelte su
argomenti familiari e professionali, contribuiranno ad arricchire le conoscenze lessicali e, quindi, a porre l'alunno nelle più favorevoli condizioni per
esprimersi nella lingua straniera.
Saranno così poste le basi anche per brevissime composizioni sia su argomenti della conversazione, sia sotto forma di riassunti di letture. La
traduzione nella lingua straniera sarà adottata solo come esercizio sussidiario, che non dovrà essere fine a se stesso o mero controllo della conoscenza
della grammatica. In ogni modo, dovrà essere preparata con vocaboli e costrutti già appresi nell'esercizio orale precedentemente svolto, al fine di
evitare, particolarmente nei primi anni di insegnamento, l' impiego del dizionario. Sarà altresì evitato lo studio mnemonico della fraseologia con
aggruppamenti di vocaboli e di costrutti, che, soltanto se appresi attraverso ripetute, pazienti conversazioni e letture, possono essere acquisiti
nell'uso della lingua viva: se affidati invece ad un arido esercizio mnemonico, essi sono destinati a rimanere labilmente impressi, al solo fine di
contingenti necessità scolastiche.
In oltre si avrà cura nello svolgimento delle lezioni, introdurre argomentazioni specifiche che trattino vocaboli appropriati e specifici nonché tecnici
relativi all'indirizzo di studio e al linguaggio del computer.
I Classe (ore 3)
Lettura e conversazione, con richiami grammaticali, di brani narrativi e di brani relativi alla civiltà del popolo di cui si studia la lingua e con
particolare riferimento all' indirizzo tecnico-professionale del corso di studi.
Dettati e composizioni nella lingua straniera. Traduzioni dalla lingua straniera in italiano e dall' italiano nella lingua straniera.
II Classe (ore 3).
Prosecuzione ed approfondimento del lavoro svolto nella prima classe, con particolare sviluppo delle letture, della conversazione, della composizione
e delle altre esercitazioni scritte per la prima classe, che consentano agli alunni un più sicuro possesso della lingua.
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MATEMATICA
Avvertenze.
L'insegnamento della matematica negli istituti tecnici per geometri si propone di raggiungere i seguenti scopi:
l) stimolare negli alunni l'esercizio della riflessione e del ragionamento ;
2) abituarli ad una esposizione chiara ed esatta;
3) addestrarli nella risoluzione dei problemi e nel calcolo affinchè vi acquistino sicurezza e rapidità, in funzione delle applicazioni della matematica
alle materie professionali.
Dato il suo carattere formativo-strumentale, l'insegnamento sarà prevalentemente deduttivo, pur facendo ampio ricorso sempre dichiaratoall'intuizione ed all'esperienza, specie quando ci si propone di introdurre e fissare i concetti
fondamentali. L'uso dei diagrammi servirà a chiarire i concetti ed i procedimenti e risulterà di prezioso ausilio anche ad altri insegnamenti. Gli alunni
saranno abituati a servirsi delle formule riportate nei manuali tecnici ed a valutare, nei calcoli approssimati, l'ordine di grandezza
dell'approssimazione. Ai fini della preparazione professionale degli alunni, l'insegnante terrà presenti le relazioni che intercorrono fra la matematica e
le altre discipline e darà ai vari argomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza.
I Classe (ore 5)
Aritmetica e algebra:
Richiami sul calcolo frazionario, sul sistema metrico decimale e sui sistemi non decimali. Numeri periodici e loro generatrici. Elementi di calcolo
approssimato.
Proporzioni numeriche e loro proprietà. Classi di numeri direttamente ed inversamente proporzionali.
Numeri razionali relativi, loro rappresentazione sulla retta ed operazioni su di essi. Calcolo letterale: monomi, polinomi, ed operazioni su di essi,
prodotti notevoli, decomposizione in fattori di polinomi. Operazioni sulle frazioni algebriche.
Equazioni e sistemi di primo grado e problemi relativi.
Breve cenno sul concetto di numero reale.
Geometria elementare :
Punto, retta, piano, segmenti ed angoli. Rette perpendicolari e rette parallele. Triangoli e loro proprietà. Prime nozioni sui triangoli simili.
Uguaglianza tra figure piane con particolare riguardo ai triangoli ed ai poligoni. Proprietà angolari e perimetrali dei poligoni.
Parallelogrammi: proprietà, casi particolari. Luoghi geometrici. Circonferenza e cerchio. Mutuo comportamento di rette e circonferenze complanari.
Angoli al centro ed angoli alla circonferenza. Poligoni regolari. Costruzioni con riga e compasso (problemi fondamentali).Equivalenza dei Poligoni.
II Classe (ore 4)
Aritmetica e algebra:
Numeri reali e cenno sulle operazioni con essi. Calcolo sui radicali e sulle potenze con esponente razionale. Equazioni e problemi di secondo grado
ad una incognita o facilmente riconducibili al secondo grado. Semplici sistemi di equazioni di grado superiore al primo.Applicazioni dell'algebra alla
geometria.
Elementi di geometria analitica:
Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Concetto di funzione di una variabile e sua rappresentazione grafica. Rappresentazione grafica delle
funzioni di primo e secondo grado. Equazione della retta. Problemi metrici fondamentali. Posizioni relative di due rette. Equazione di un luogo
geometrico. Circonferenza, ellisse, iperbole e parabola come luoghi geometrici, loro proprietà fondamentali e loro posizioni nei confronti di una retta.
Risoluzione grafica delle equazioni e dei sistemi di equazioni.
Geometria elementare:
Misura delle grandezze. Grandezze proporzionali. Poligoni simili e cenno sulla similitudine di figure piane in generale.Generalizzazione intuitiva del
concetto di equivalenza tra figure piane. Aree dei poligoni. Lunghezza della circonferenza e di un suo arco; area del cerchio e del settore circolare.
Rette e piani nello spazio, ortogonalità e parallelismo, distanze ed angoli. Uguaglianza delle figure spaziali. Diedri ed angoloidi. Simmetria.
Prismi, piramidi, poliedri regolari. Solidi di rotazione ed in particolare: cilindro, cono, sfera, cenni sull'ellissoide di rotazione. Cenni sulla
similitudine e sull'equivalenza nello spazio. Regole pratiche per il calcolo delle aree e dei volumi dei solidi studiati, con particolare riguardo alle
applicazioni professionali. Teorema di Guldino.
III Classe (ore 4)
Algebra :
Cenno sulle potenze ad esponente reale. Funzione esponenziale e funzione logaritmica, loro rappresentazione grafica.
Teoremi per il calcolo logaritmico. Logaritmi decimali. Uso delle tavole logaritmiche e del regolo calcolatore. Equazioni esponenziali e logaritmiche,
Progressioni aritmetiche e geometriche, Media aritmetica, ponderata e geometrica.
Applicazione dell'algebra alla geometria in casi di facile discussione.
Trigonometria:
Sistemi di misura degli angoli e degli archi.
Definizioni e proprietà fondamentale delle funzioni goniometriche.
Riduzioni al primo quadrante. Formule di addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione e prostaferesi.
Uso e confronti delle tavole dei valori naturali e dei logaritmi delle funzioni goniometriche. Identità ed equazioni trigonometriche.
Relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo e di un triangolo qualunque. Risoluzione dei triangoli e dei quadrilateri.
Formule per l'area di un triangolo, aree del quadrilateri e dei poligoni.Raggi dei cerchi inscritto, circoscritto ed exinscritti ad un
triangolo.Coordinate polari nel piano e loro relazioni con le coordinate cartesiane. Applicazioni alla risoluzione di problemi di carattere tecnico, con
particolare riferimento alla topografia.
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MATEMATICA (GEOMETRIA, MATEMATICA
ED ELEMENTI DI INFORMATICA)
Avvertenze.
L'insegnamento della matematica negli istituti tecnici per geometri si propone di raggiungere i seguenti scopi:
l) stimolare negli alunni l'esercizio della riflessione e del ragionamento ;
2) abituarli ad una esposizione chiara ed esatta;
3) addestrarli nella risoluzione dei problemi e nel calcolo affinchè vi acquistino sicurezza e rapidità, in funzione delle applicazioni della matematica
alle materie professionali.
Dato il suo carattere formativo-strumentale, l'insegnamento sarà prevalentemente deduttivo, pur facendo ampio ricorso sempre dichiarato
all'intuizione ed all'esperienza, specie quando ci si propone di introdurre e fissare i concetti fondamentali. L'uso dei diagrammi servirà a chiarire i
concetti ed i procedimenti e risulterà di prezioso ausilio anche ad altri insegnamenti. Gli alunni saranno abituati a servirsi delle formule riportate nei
manuali tecnici ed a valutare, nei calcoli approssimati, l'ordine di grandezza dell'approssima-zione.Ai fini della preparazione professionale degli
alunni, l'insegnante terrà presenti le relazioni che intercorrono fra la matematica e le altre discipline e darà ai vari argomenti uno sviluppo
proporzionato alla loro importanza.
I Classe (ore 6)
Aritmetica e algebra:
Richiami sul calcolo frazionato, sul sistema metrico decimale e sui sistemi non decimali. Numeri periodici e loro generatrici. Elementi di calcolo
approssimato.
Proporzioni numeriche e loro proprietà. Classi di numeri direttamente ed inversamente proporzionali.
Numeri razionali relativi, loro rappresentazione sulla retta ed operazioni su di essi. Calcolo letterale: monomi, polinomi, ed operazioni su di essi,
prodotti notevoli, decomposizione in fattori dei polinomi. Operazioni sulle frazioni algebriche.
Equazioni di primo grado. Matrici e determinanti. Sistemi di primo grado (a due e più incognite). Metodi di sostituzione e Cramer. Problemi relativi.
Breve cenno sul concetto di numero reale.
Geometria elementare:
Punto, retta, piano, segmenti ed angoli. Rette perpendicolari e rette parallele. Triangoli e loro proprietà. Prime nozioni sui triangoli simili.
Uguaglianza tra figure piane con particolare riguardo ai triangoli ed ai poligoni. Proprietà angolari e perimetrali dei poligoni.
Parallelogrammi: proprietà, casi particolari. Luoghi geometrici. Circonferenza e cerchio. Mutuo comportamento di rette e circonferenze complanari.
Angoli al centro ed angoli alla circonferenza. Poligoni regolari. Costruzioni con riga e compasso (problemi fondamentali). Equivalenza dei poligoni.
Laboratorio di informatica: Cabri geometre.
Elementi di informatica
Nozioni di base sull'elaboratore: linguaggi di comando e linguaggi di programmazione. Algoritmi e diagrammi di flusso. Elementi di DOS.
II Classe (ore 5)
Aritmetica e algebra
Numeri reali e cenno sulle operazioni con essi. Calcolo sui radicali e sulle potenze con esponente razionale. Equazioni e problemi di secondo grado
ad una incognita o facilmente riconducibili al secondo grado. Semplici sistemi di equazioni di grado superiore al primo. Applicazioni dell'algebra
alla geometria.
Elementi di geometria analitica
Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Concetto di funzione di una variabile e sua rappresentazione grafica. Rappresentazione grafica delle
funzioni di primo e secondo grado. Equazione della retta. Problemi metrici fondamentali. Posizioni relative di due rette. Equazione di un luogo
geometrico. Circonferenza, ellisse, iperbole e parabola come luoghi geometrici, loro proprietà fondamentali e loro posizioni nei confronti di una retta.
Risoluzione grafica delle equazioni e dei sistemi di equazioni.
Geometria elementare
Misura delle grandezze. Grandezze proporzionali. Poligoni simili e cenno sulla similitudine di figure piane in generale.Generalizzazione intuitiva del
concetto di equivalenza tra figure piane. Aree dei poligoni. Lunghezza della circonferenza e di un suo arco; area del cerchio e del settore circolare.
Rette e piani nello spazio, ortogonalità e parallelismo, distanze ed angoli. Uguaglianza delle figure spaziali. Diedri ed angoloidi. Simmetria.
Prismi, piramidi, poliedri regolari. Solidi di rotazione ed in particolare: cilindro, cono, sfera, cenni sull'ellissoide di rotazione.
Cenni sulle similitudine e sull'equivalenza nello spazio. Regole pratiche per il calcolo delle aree e dei volumi dei solidi studiati, con particolare
riguardo alle applicazioni professionali. Teorema di Guldino.
Elementi di informatica
Sistemi operativi. Gestione reti. Windows.
III Classe (ore 4)
Algebra
Cenno sulle potenze ad esponente reale. Funzione esponenziale e funzione logaritmica, loro rappresentazione grafica.
Teoremi per il calcolo logaritmico. Logaritmi decimali. Uso delle tavole logaritmiche e del regolo calcolatore. Equazioni esponenziali e logaritmiche.
Richiami dei sistemi di primo grado a tre equazioni e tre incognite. Progressioni aritmetiche e geometriche. Media aritmetica, ponderata e
geometrica. Applicazione dell'algebra alla geometria in casi di facile discussione.
Trigonometria
Sistemi di misura degli angoli e degli archi.
Definizioni e proprietà fondamentali delle funzioni goniometriche. Riduzioni al primo quadrante. Formule di addizione, sottrazione, duplicazione,
bisezione e prostaferesi.
Uso e confronti delle tavole dei valori naturali e dei logaritmi delle funzioni goniometriche. Identità ed equazioni trigonometriche.
Relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo e di un triangolo qualunque. Risoluzione dei triangoli, dei quadrilateri e dei poligoni. Raggi dei
cerchi inscritto, circosritto ad un triangolo.
Coordinate polari nel piano e nelle loro relazioni con le coordinate cartesiane.
Applicazioni alla risoluzione di problemi di carattere tecnico, con particolare riferimento alla topografia.
Elementi di informatica
Il foglio elettronico, Excel, rappresentazione grafica dei dati, applicazioni dell'algebra.
Creazione archivi, Access.
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MATEMATICA
IV Classe (ore 3)
Elementi di analisi :
Nozioni elementari sulle successioni, sulle funzioni di una variabile e sui loro limiti. Cenno sul numero "e". Logaritmi neperiani.
Derivata di una funzione ad una variabile: suo significato geometrico e fisico. Regole di derivazione. Esempi di massimi e minimi col metodo delle
derivate; applicazioni allo studio di qualche semplice funzione.
Concetto di integrale definito e suo significato geometrico. Concetto di integrale indefinito come primitiva di una data funzione.
Metodi di integrazione nel caso di semplici funzioni.
Nozioni sulla derivazione e sulla integrazione grafica. Quadratura approssimata delle aree piane.
FISICA
Avvertenze
Questo insegnamento, oltre a costituire fondamento essenziale per la cultura e per l'educazione scientifica degli alunni, dovrà fornire loro le
cognizioni indispensabili per lo studio delle discipline tecnico-professionali.
AI fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presenti le relazioni che intercorrono tra la fisica e le altre materie e darà ai vari
argomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza.
L'insegnante avrà inoltre cura di esporre agli alunni, sia pure in forma semplice ed intuitiva, le moderne teorie che sono a fondamento dei più recenti
indirizzi della fisica.
L'insegnamento dovrà avere una larga base sperimentale, con frequenti esercitazioni di gruppo ed individuali, completate da brevi monografie che ne
riassumano lo sviluppo ed i risultati. Si raccomanda in proposito che tali esercitazioni siano svolte personalmente dagli allievi, sotto la sorveglianza
e con la collaborazione dell'insegnante.
I Classe (ore 2)
Cinematica:
Generalità. Grandezze fisiche e loro misura. Unità di misura del sistema M.K.S. Moto uniforme, vario ed uniformemente vario; moto circolare e
moto armonico. Composizione dei movimenti.
Ottica geometrica :
Propagazione della luce. Nozioni di fotometria. Riflessione e rifrazione. Specchi piani e curvi, prismi, lastre a facce piane e parallele, sistemi diottrici
centrati, lenti sottili. Strumenti ottici principali.
Acustica:
Moti vibratori, suoni ed ultrasuoni. Caratteri del suono. Onde sonore. Riflessioni del suono, interferenza e risonanza. Applicazioni tecniche
dell'acustica.
II Classe (ore 2)
Meccanica :
Composizione delle forze complanari. Coppie. Gravità. Baricentri. Condizioni di equilibrio di un corpo libero e vincolato.
Equilibrio delle forze nelle macchine semplici.
Leggi della dinamica e loro applicazione (caduta dei gravi, pendolo, forza centrifuga, impulso e quantità di moto). Lavoro, energia, potenza.
Conservazione dell'energia. Resistenze passive. Cenni sulla gravitazione universale.
Nozioni elementari sulla teoria della relatività ristretta. Nozioni fondamentali sulla meccanica dei fluidi e sulle sue principali applicazioni.
Termologia:
Termometria. Dilatazioni termiche e leggi dei gas. Calorimetria. Propagazione del calore. Cambiamenti di stato. Principi della termodinamica e
funzionamento delle macchine termiche.
III Classe (ore 3)
Elettrologia :
Fenomeni principali di elettrostatica in relazione con la struttura dell'atomo. Campo elettrostatico. Condensatori. Corrente elettrica continua. Leggi
dei circuiti a corrente continua. Effetti termici, termoelettrici, termoelettronici e fotoelettrici. Corrente nei liquidi e nel gas. Applicazioni.
Magnetismo ed elettromagnetismo. Campo magnetico costante. Proprietà magnetiche della materia. Applicazioni.
Campi elettrici e magnetici lentamente variabili. Induzione elettromagnetica. Correnti alternate. Oscillazioni elettromagnetiche. Applicazioni Campi
elettrici e magnetici rapidamente variabili. Onde elettromagnetiche. Applicazioni.
Ottica;
Nozioni generali sulle moderne teorie circa la natura della luce e la sua propagazione: significato dell'indice di rifrazione. Dispersione, interferenza,
diffrazione e polarizzazione della luce. Cenni sui laser.
Elementi di fisica quantistica. Spettri di emissione e di assorbimento. Esame di fenomeni già studiati per mezzo della fisica quantistica.
Cenni di fisica nucleare:
Struttura del nucleo atomico. Radioattività naturale ed artificiale. Energia nucleare e suo impiego.
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MATEMATICA (GEOMETRIA, MATEMATICA
ED ELEMENTI DI INFORMATICA)
PROGETTO G
IV Classe (ore 3)
Elementi di analisi
Nozioni elementari sulle successioni, sulle funzioni di una variabile e sui loro limiti. Cenno sul numero 'e'. Logaritmi neperiani.
Derivata di una funzione ad una variabile: suo significato geometrico e fisico. Regole di derivazione. Esempi di massimi e minimi col metodo delle
derivate; applicazioni allo studio di qualche semplice funzione.
Concetto di integrale definito e suo significato geometrico. Concetto di integrale indefinito come primitiva di una data funzione.
Metodi di integrazione nel caso di semplici funzioni.
Nozioni sulla derivazione e sulla integrazione grafica. Quadratura approssimata delle aree piane.
FISICA
PROGETTO G
Avvertenze
Questo insegnamento, oltre a costituire fondamento essenziale per la cultura e per l'educazione scientifica degli alunni, dovrà fornire loro le
cognizioni indispensabili per lo studio delle discipline tecnico-professionali.
AI fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presenti le relazioni che intercorrono tra la fisica e le altre materie e darà ai vari
argomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza.
L'insegnante avrà inoltre cura di esporre agli alunni, sia pure in forma semplice ed intuitiva, le moderne teorie che sono a fondamento dei più recenti
indirizzi della fisica.
L'insegnamento dovrà avere una larga base sperimentale, con frequenti esercitazioni di gruppo ed individuali, completate da brevi monografie che ne
riassumano lo sviluppo ed i risultati. Si raccomanda in proposito che tali esercitazioni siano svolte personalmente dagli allievi, sotto la sorveglianza
e con la collaborazione dell'insegnante.
I Classe (ore 2)
Cinematica:
Generalità. Grandezze fisiche e loro misura. Unità di misura del sistema M.K.S. Moto uniforme, vario ed uniformemente vario; moto circolare e
moto armonico. Composizione dei movimenti.
Ottica geometrica :
Propagazione della luce. Nozioni di fotometria. Riflessione e rifrazione. Specchi piani e curvi, prismi, lastre a facce piane e parallele, sistemi diottrici
centrati, lenti sottili. Strumenti ottici principali.
Acustica:
Moti vibratori, suoni ed ultrasuoni. Caratteri del suono. Onde sonore. Riflessioni del suono, interferenza e risonanza. Applicazioni tecniche
dell'acustica.
II CLASSE (ore 2)
Meccanica :
Composizione delle forze complanari. Coppie. Gravità. Baricentri. Condizioni di equilibrio di un corpo libero e vincolato.
Equilibrio delle forze nelle macchine semplici.
Leggi della dinamica e loro applicazione (caduta dei gravi, pendolo, forza centrifuga, impulso e quantità di moto). Lavoro, energia, potenza.
Conservazione dell'energia. Resistenze passive. Cenni sulla gravitazione universale.
Nozioni elementari sulla teoria della relatività ristretta. Nozioni fondamentali sulla meccanica dei fluidi e sulle sue principali applicazioni.
Termologia:
Termometria. Dilatazioni termiche e leggi dei gas. Calorimetria. Propagazione del calore. Cambiamenti di stato. Principi della termodinamica e
funzionamento delle macchine termiche.
III CLASSE (ore 3)
Elettrologia :
Fenomeni principali di elettrostatica in relazione con la struttura dell'atomo. Campo elettrostatico. Condensatori. Corrente elettrica continua. Leggi
dei circuiti a corrente continua. Effetti termici, termoelettrici, termoelettronici e fotoelettrici. Corrente nei liquidi e nel gas. Applicazioni.
Magnetismo ed elettromagnetismo. Campo magnetico costante. Proprietà magnetiche della materia. Applicazioni.
Campi elettrici e magnetici lentamente variabili. Induzione elettromagnetica. Correnti alternate. Oscillazioni elettromagnetiche. Applicazioni Campi
elettrici e magnetici rapidamente variabili. Onde elettromagnetiche. Applicazioni.
Ottica;
Nozioni generali sulle moderne teorie circa la natura della luce e la sua propagazione: significato dell'indice di rifrazione. Dispersione, interferenza,
diffrazione e polarizzazione della luce. Cenni sui laser.
Elementi di fisica quantistica. Spettri di emissione e di assorbimento. Esame di fenomeni già studiati per mezzo della fisica quantistica.
Cenni di fisica nucleare:
Struttura del nucleo atomico. Radioattività naturale ed artificiale. Energia nucleare e suo impiego.
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SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA
Avvertenze
Questo insegnamento tenderà non solo a determinare negli alunni un certo livello di cultura generale, ma anche a fornire loro quelle nozioni basilari
sulle quali dovrà svilupparsi, nel successivo triennio, una specifica preparazione professionale.
Sarà opportuno completare lo svolgimento del programma di geografia con qualche esercizio relativo alla lettura di carte geografiche.
GEOGRAFIA
I Classe (ore 2)
Descrizione fisica, economica e politica dell' Italia e degli altri Stati europei.
II Classe (ore 2),
Descrizione fisica, economica e politica degli Stati extraeuropei. I grandi problemi della produzione e della distribuzione della produzione nel
mondo, con particolare riferimento quelli che più da vicino interessano l'Italia.
Gli organismi di cooperazione internazionale: O.N.U. -C.E.C.A. -F.A.O. ecc.
SCIENZE NATURALI
I Classe (ore 2)
Elementi di geologia :
Ipotesi sulla origine della terra; ere geologiche; fossili guida;la comparsa della vita. Orogenesi e vulcanismo.
Carte geologiche ed in particolare carta geologica della regione nella quale ha sede l'Istituto.
Nozioni sui minerali e sulle rocce: genesi, proprietà morfologiche, chimiche e fisiche dei minerali; le rocce eruttive, sedimentarie, metamorfiche.
Fenomeni erosivi; sedimentazione; evoluzione del paesaggio.
II Classe (ore 2)
Elementi di astronomia :
Sistema solare. Relazione tra il sole, la luna e la terra e loro effetti.
Il globo terrestre, paralleli e meridiani, coordinate geografiche e fusi orari.
Le carte geografiche.
Elementi di biologia ;
La cellula: costituenti, strutture e funzioni.
Organismi inferiori; organismi superiori, animali e vegetali; organi, apparati, sistemi e funzioni relative.
Elementi di genetica: la trasmissione dei caratteri ereditari e variazioni. L'ambiente e l'evoluzione. Rapporti tra organismi e ambienti. Equilibri
biologici e catene alimentari.
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SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA
APPLICATE ALL'AMBIENTE
PROGETTO G
Avvertenze
Questo insegnamento tenderà non solo a determinare negli alunni un certo livello di cultura generale, ma anche a fornire loro quelle nozioni basilari
sulle quali dovrà svilupparsi, nel successivo triennio, una specifica preparazione professionale.
Sarà opportuno completare lo svolgimento del programma di geografia con qualche esercizio relativo alla lettura di carte geografiche.
GEOGRAFIA
I Classe (ore 2)
Descrizione fisica, politica e economica dell'Italia e degli altri Stati europei.
II Classe (ore 2)
Sistema solare. Relazioni fra il Sole, la Luna e la Terra e loro conseguenze.
Il globo terrestre, paralleli, meridiani, coordinate geografiche e fusi orari. Le carte geografiche.
Le carte tematiche. Le carte tematiche dell'Umbria
Descrizione fisica, economica e politica degli stati extraeuropei. I grandi problemi della produzione nel mondo. Gli organismi di cooperazione
internazionale: O.N.U. -C.E.C.A. -F.A.O. Ecc..
SCIENZE NATURALI
I Classe (ore 2)
Minerali e rocce e loro classificazione. Attività vulcanica. Il rischio vulcanico in Italia.
Fenomeni sismici e cause. Le onde sismiche. Il rischio sismico in Italia e in Umbria.
L'idrosfera. I fiumi e la loro dinamica; la gestione dei fiumi e l'utilizzo di piante nelle opere di rinaturalizzazione degli alvei; le alluvioni. I laghi. I
ghiacciai. Gli oceani.
Le acque sotterranee. Principali caratteristiche della falda acquifera. I pozzi e l'attingimento delle acque: aspetti della nostra regione.
L'atmosfera e il clima. L'aumento dell'anidride carbonica e la sua regolazione nell'atmosfera. La riduzione dell'ozono e l'aumento delle polveri. Fonti
e dinamica degli inquinanti atmosferici. Danni all'ambiente e riflessi sulla salute umana.
Uso di piante e licheni come bioindicatori di inquinamento atmosferico.
Gli agenti del modellamento del paesaggio. Il suolo. Corrispondenza tra suolo, vegetazione e clima. I rifiuti solidi: sistemi di smaltimento e riciclo.
Visita a una discarica di rifiuti. Cenni sulle cave e sui problemi ambientali connessi.
La struttura interna della Terra. I lineamenti della crosta terrestre. La deriva dei continenti secondo Wegener. La teoria della tettonica delle placche.
Le deformazioni della crosta terrestre. Il tempo geologico. La scala del tempo geologico e le diverse ere.
II Classe (ore 2)
Concetti di ecologia. L'ecologia e le leggi della termodinamica. Gli ecosistemi acquatici e i principali aspetti chimici e biologici. Eutrofia e
oligotrofia.
Le comunità tipiche dei laghi; esempio di studio di un lago umbro: il Lago di Alviano. Le comunità tipiche dei fiumi. L'inquinamento idrico: fonti di
inquinamento. Il monitoraggio biologico delle acque. Acque potabili. Potabilità e igiene. Le acque potabili in Umbria.
Acque reflue. Sistemi di smaltimento dei reflui di origine civile e industriale. Gli impianti di depurazione. Visita a un impianto di depurazione.
Le caratteristiche dei viventi. La cellula: struttura e funzioni. Metabolismo cellulare. Mitosi e meiosi.
Genetica: le leggi di Mendel. La meiosi. Mutazioni. Ingegneria genetica e le biotecnologie.
Genetica di popolazione. Dagli ominidi a Homo sapiens.
Le categorie tassonomiche e la classificazione. Il regno delle monere. Il regno dei funghi.
Il regno delle piante. Fotosintesi ed efficienza ecologica delle piante. Studio del popolamento vegetale: la fitosociologia. Le piante e il mantenimento
del paesaggio. Gli indici paesaggistici nello studio dell'ambiente. Le comunità vegetali e le carte della vegetazione in Umbria.
Il regno degli animali: descrizione dei principali gruppi animali. L'efficienza ecologica delle comunità animali. Le comunità animali in Umbria.
Tessuti, apparati e sistemi. Anatomia e fisiologia dei principali apparati del corpo umano. Protezione, sostegno e locomozione. Nutrizione ed
escrezione. Circolazione, immunità e respirazione. Il controllo chimico e nervoso. Riproduzione e regolazione ormonale.
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CHIMICA
Avvertenze:
Il programma di chimica proposto è adeguato alle reali esigenze tecniche moderne e va sviluppato secondo una sequenza logica in cui gli argomenti,
dai più semplici via via ai più complessi, vengono introdotti attraverso l'osservazione sperimentale.
I Classe. (ore 2)
La chimica nell'ambito delle scienze sperimentali.
La materia, stati di aggregazione e loro trasformazioni.
I gas: proprietà e fenomeni relativi, modello. Leggi fondamentali della chimica (Lavoisier, Proust. Dalton, Gay-Lussac).
Relazioni chimiche. L'atomo di Dalton. Elementi, composti e nomenclatura.
Particelle elementari e struttura dell'atomo. Sistema perioico degli elementi.
II Classe (ore 3)
I legami nei gas e negli stati condensati. Velocità di reazione ed equilibrio chimico. I colloidi. Ossido-riduzione, con particolare riguardo a: batterie
elettrochimiche, elettrolisi, corrosione. Studio sistematico dei principali elementi e loro composti. Acidi e basi.
Le caratteristiche delle principali classi di composti organici.
La radioattività ed elementi di chimica nucleare.
III Classe (ore 2)
Chimica applicata ai materiali da costruzione:
Richiami di chimica dello stato solido;Materiali da costruzione naturali: pietre, ghiaie, sabbie, pozzolane, terre, asfalti e bitumi, legno, acqua.
Materiali da costruzione artificiali: calci, cementi, laterizi, ceramiche, vetri, materie plastiche, vernici, leghe metalliche di impiego nelle costruzioni,
conglomerati cementizi e bituminosi.
Protezione delle costruzioni dalla degradazione e dalla corrosione.
Saggi tecnici con particolare riguardo alle norme sulla accettazione e l'impiego del materiali da costruzione sotto l'aspetto chimico.
DISEGNO TECNICO
Avvertenze
Questo insegnamento deve porre gli alunni in condizione di apprendere, in maniera completa, le regole della rappresentazione. Senza eccedere nella
presentazione di principi di pura geometria, l'insegnante darà giustificazione di ogni regola enunciata e curerà la più ampia applicazione di essa.
Ampio posto verrà dato nell'insegnamento alla applicazione delle norme UNI per la compilazione e la presentazione dei disegni tecnici.
I Classe (ore 4)
Elementi di geometria descrittiva e proiettiva
Principi sul metodo delle proiezioni ortogonali ; problemi semplici relativi alla rappresentazione di punti, rette, piani, figure piane e solidi geometrici.
Sezioni semplici, intersezioni, sviluppi.
Schizzi quotati di semplici oggetti rilevati dal vero.
Rappresentazione in scala ed in proiezioni ortogonali di oggetti e particolari architettonici.
Tecnica del disegno a matita e ad inchiostro su carta da disegno e da lucido.
Metodi di scritturazioni varie. Uso del normografo. Norme UNI per il disegno tecnico.
II Classe (ore 4)
Principi di proiezione assonometrica e di prospettiva.
Applicazione della proiezione assonometrica e della prospettiva alla rappresentazione di edifici e di parti di essi.
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CHIMICA
PROGETTO G
Avvertenze:
Il programma di chimica proposto è adeguato alle reali esigenze tecniche moderne e va sviluppato secondo una sequenza logica in cui gli argomenti,
dai più semplici via via ai più complessi, vengono introdotti attraverso l'osservazione sperimentale.
I Classe. (ore 2)
La chimica nell'ambito delle scienze sperimentali.
La materia, stati di aggregazione e loro trasformazioni.
I gas: proprietà e fenomeni relativi, modello. Leggi fondamentali della chimica (Lavoisier, Proust. Dalton, Gay-Lussac).
Relazioni chimiche. L'atomo di Dalton. Elementi, composti e nomenclatura.
Particelle elementari e struttura dell'atomo. Sistema perioico degli elementi.
II Classe (ore 3)
I legami nei gas e negli stati condensati. Velocità di reazione ed equilibrio chimico. I colloidi. Ossido-riduzione, con particolare riguardo a: batterie
elettrochimiche, elettrolisi, corrosione. Studio sistematico dei principali elementi e loro composti. Acidi e basi.
Le caratteristiche delle principali classi di composti organici.
La radioattività ed elementi di chimica nucleare.
III Classe (ore 2)
Chimica applicata ai materiali da costruzione:
Richiami di chimica dello stato solido;Materiali da costruzione naturali: pietre, ghiaie, sabbie, pozzolane, terre, asfalti e bitumi, legno, acqua.
Materiali da costruzione artificiali: calci, cementi, laterizi, ceramiche, vetri, materie plastiche, vernici, leghe metalliche di impiego nelle costruzioni,
conglomerati cementizi e bituminosi.
Protezione delle costruzioni dalla degradazione e dalla corrosione.
Saggi tecnici con particolare riguardo alle norme sulla accettazione e l'impiego del materiali da costruzione sotto l'aspetto chimico.
DISEGNO TECNICO
PROGETTO G
Avvertenze
Questo insegnamento deve porre gli alunni in condizione di apprendere, in maniera completa, le regole della rappresentazione. Senza eccedere nella
presentazione di principi di pura geometria, l'insegnante darà giustificazione di ogni regola enunciata e curerà la più ampia applicazione di essa.
Ampio posto verrà dato nell'insegnamento alla applicazione delle norme UNI per la compilazione e la presentazione dei disegni tecnici.
I Classe (ore 4)
Storia dell'architettura:
l'architettura greca,ellenistica e romana.
Elementi di geometria descrittiva e proiettiva
Principi sul metodo delle proiezioni ortogonali ; problemi semplici relativi alla rappresentazione di punti, rette, piani, figure piane e solidi geometrici.
Sezioni semplici, intersezioni, sviluppi.
Schizzi quotati di semplici oggetti rilevati dal vero.
Rappresentazione in scala ed in proiezioni ortogonali di oggetti e particolari architettonici.
Tecnica del disegno a matita e ad inchiostro su carta da disegno e da lucido.
Metodi di scritturazioni varie. Uso del normografo. Norme UNI per il disegno tecnico.
Applicazioni di disegno automatico (CAD):comandi principali del disegno automatizzato e layer (CAD).
II Classe (ore 4)
Storia dell'architettura:
l'architettura romana e tardoromana, bizantina, romanica.
Principi di proiezione assonometrica e di prospettiva.
Applicazione della proiezione assonometrica e della prospettiva alla rappresentazione di edifici e di parti di essi.
Il rilievo architettonico e sua restituzione grafica.
Applicazioni di disegno automatico (CAD): comandi di livello superiore.
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TECNOLOGIA RURALE
Avvertenze
L'insegnamento sarà svolto in modo da fornire agli alunni le conoscenze necessarie per formulare una stima, per progettare edifici rurali e per
espletare le mansioni contemplate ai regolamenti professionali.
III Classe (ore 4)
Parte generale:
Cenni di ecologia. L'influenza del clima sulla produttività dei terreni; mezzi per lottare contro fattori sfavorevoli (copertura delle colture, serre,
irrigazione anti-brina, frangiventi, cabine meteorologiche, pacciamature).
Origine del terreno agrario, concetto di fertilità, tipi di terreni.
Correzioni ed ammendamenti di terreni anomali.
Parte tecnica:
Sistemazione dei terreni in pianura, collina e montagna.
Irrigazione, laghetti collinari.
Meccanizzazione agricola e lavori.
Concimazione e concimi.
Macchine da raccolta. Silos e magazzini.
Consociazioni e rotazioni. Successioni aperte di coltura.
Coltivazioni :
Nozioni tecniche ed economiche relative alle principali coltivazioni cerealicole, industriali, foraggere, orticole, frutticole (vite, olivo, ecc.), mettendo
in luce particolarmente gli aspetti che incidono sui costi. I livelli di produttività, i prezzi dei prodotti agricoli e dei materiali utili alla coltivazione, le
esigenze di mano d'opera delle diverse colture, le tecniche
nuove di diserbo, lotta antiparassitaria, uso dl fitormoni, aviazione agricola, selezione, controllo dei prodotti ai fini della commercializzazione, in
armonia con le norme di qualità regolamentari e le prospettive del Mercato comune.
Zootecnia :
Notizie tecnico-economiche sui principali allevamenti.
Locali per il ricovero degli animali, problemi di dimensionamento e di attrezzatura.
Industrie agrarie:
Le principali attività di trasformazione dei principali prodotti agricoli (enologia, caseificio, oleificio) nel loro aspetto tecnico ed economico. Forme
cooperative nel settore enologico, caseario ed oleario e problemi di dimensionamento dei locali relativi
Meccanizzazione delle operazioni di trasformazione.
Selvicoltura ed alpicoltura:
Governo di pascoli e di boschi.Difesa del suolo e del paesaggio.Utilizzazione di prodotti legnosi. Valutazione di cubature,età, altezze di alberi.
Arboricoltura industriale (legnami, carta. cellulosa).
63
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TECNOLOGIA RURALE
PROGETTO G
Avvertenze
L'insegnamento sarà svolto in modo da fornire agli alunni le conoscenze necessarie per formulare una stima, per progettare edifici rurali e per
espletare le mansioni contemplate ai regolamenti professionali.
III Classe (ore 4)
Parte generale:
Cenni di ecologia. L'influenza del clima sulla produttività dei terreni; mezzi per lottare contro fattori sfavorevoli (copertura delle colture, serre,
irrigazione anti-brina, frangiventi, cabine meteorologiche, pacciamature).
Origine del terreno agrario, concetto di fertilità, tipi di terreni.
Correzioni ed ammendamenti di terreni anomali.
Parte tecnica:
Sistemazione dei terreni in pianura, collina e montagna.
Irrigazione, laghetti collinari.
Meccanizzazione agricola e lavori.
Concimazione e concimi.
Macchine da raccolta. Silos e magazzini.
Consociazioni e rotazioni. Successioni aperte di coltura
Coltivazioni :
Nozioni tecniche ed economiche relative alle principali coltivazioni cerealicole, industriali, foraggere, orticole, frutticole (vite, olivo, ecc.), mettendo
in luce particolarmente gli aspetti che incidono sui costi. I livelli di produttività, i prezzi dei prodotti agricoli e dei materiali utili alla coltivazione, le
esigenze di mano d'opera delle diverse colture, le tecniche
nuove di diserbo, lotta antiparassitaria, uso dl fitormoni, aviazione agricola, selezione, controllo dei prodotti ai fini della commercializzazione, in
armonia con le norme di qualità regolamentari e le prospettive del Mercato comune.
Zootecnia :
Notizie tecnico-economiche sui principali allevamenti.
Locali per il ricovero degli animali, problemi di dimensionamento e di attrezzatura .Progetto stalle per ovini, suini e bovini interdisciplinare con
costruzioni
Industrie agrarie:
Le principali attività di trasformazione dei principali prodotti agricoli (enologia, caseificio, oleificio) nel loro aspetto tecnico ed economico. Forme
cooperative nel settore enologico, caseario ed oleario e problemi di dimensionamento dei locali relativi. Progetto cantina interdisciplinare con
costruzioni
Meccanizzazione delle operazioni di trasformazione.
Selvicoltura ed alpicoltura:
Governo di pascoli e di boschi.Difesa del suolo e del paesaggio.Utilizzazione di prodotti legnosi. Valutazione di cubature,età, altezze di alberi.
Arboricoltura industriale (legnami, carta. cellulosa).
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ECONOMIA E CONTABILITA'
Avvertenza
L'insegnamento sarà svolto in modo da porre gli alunni in condizioni di sapersi rendere conto della struttura economica dell' ambiente, generale e
particolare nel quale essi dovranno svolgere l'attività professionale e di saper trarre da una contabilità aziendale gli elementi e i dati utili ai fini
estimativi.
L'insegnamento relativo ai nuovi aspetti della fenomenologia economica ed ai nuovi modi e tipi di intervento pubblico (M.E.C., programmazione
economica, ecc.) mirerà a sensibilizzare gli alunni alla moderna realtà. socio-economica, alla relativa problematica ed alle forme nuove di politica
economica.
III Classe (ore 3)
Economia generale:
Scopi e metodi della scienza economica.
Bisogni, beni ed utilità.
La produzione dei beni economici.
Fattori della produzione: beni naturali, capitale, lavoro, organizzazione. Leggi della produzione,
Il costo di produzione: costo totale, unitario medio, marginale, ecc.
Azienda ed impresa. Combinazione ottimale dei fattori della produzione.
Il mercato e la formazione dei prezzi nei periodi brevi e lunghi.
Concetto di elasticità della domanda e dell'offerta rispetto ai prezzi ed al reddito.
Vari tipi di mercato ed influenza sulla formazione dei Prezzi.
Rendita, quasi rendita, salario, stipendio, interesse, profitto.
Regime fiscale italiano.
Moneta, sistemi monetari, consumi, risparmio, costo del danaro, investimenti.
Banche, loro funzione economica, credito fondiario.
Borsa valori e borsa merci.
Reddito nazionale e sua distribuzione, bilancio economico nazionale. Bilancia commerciale e dei pagamenti. Importazioni ed esportazioni.
Inflazione, deflazione, recessione e boom economico. Politica monetaria e creditizia.
Programmazione economica e sviluppo economico, con cenni di statistica economica.
Ricerche di mercato.
Il trattato di Roma e il Mercato Comune Europeo (M.E.C.).
Contabilità:
Compravendita. La cambiale. Conti correnti. Titoli di Stato, azioni, obbligazioni.
Credito fondiario, edilizio, agrario.
Sistemi di contabilità.
L'avvento delle macchine contabili e del calcolatore elettronico.
Elaborazione del dati contabili per l'organizzazione e la gestione aziendale.
Dati contabili e costi nell'economia edilizia e rurale.
IV Classe (ore 2)
Economia rurale :
Struttura economica dell'azienda agraria.
Mezzi di produzione e capitali.
Compensi spettanti alle persone economiche dell'azienda agraria.
Rapporti tra impresa e lavoro e tra impresa e capitale.
Bilancio dell'impresa agraria. Varie voci del bilancio.
Determinazione del reddito netto di figure concrete d'imprenditore.
Economia dei miglioramenti fondiari.
Economia delle principali coltivazioni, erbacee e legnose; ricerca dell'età del massimo tornaconto.
Economia delle macchine e degli altri fattori produttivi.
Cooperazione e credito nell'agricoltura. Problemi attuale dell' agricoltura.
Economia dell'assetto territoriale:
Bonifica ed altri interventi infrastrutturali in agricoltura.
Riordino fondiario, aziendale e del territorio; Interventi per la conservazione del suolo.
Piani comprensoriali, piani zonali di sviluppo agricolo, piani territoriali di coordinamento.
Interventi per l'edilizia economica e popolare.
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ECONOMIA E CONTABILITA'
PROGETTO G
Avvertenza
L'insegnamento sarà svolto in modo da porre gli alunni in condizioni di sapersi rendere conto della struttura economica dell' ambiente, generale e
particolare nel quale essi dovranno svolgere l'attività professionale e di saper trarre da una contabilità aziendale gli elementi e i dati utili ai fini
estimativi.
L'insegnamento relativo ai nuovi aspetti della fenomenologia economica ed ai nuovi modi e tipi di intervento pubblico (M.E.C., programmazione
economica, ecc.) mirerà a sensibilizzare gli alunni alla moderna realtà. socio-economica, alla relativa problematica ed alle forme nuove di politica
economica.
III Classe (ore 3)
Economia generale:
Scopi e metodi della scienza economica.
Bisogni, beni ed utilità.
La produzione dei beni economici.
Fattori della produzione: beni naturali, capitale, lavoro, organizzazione. Leggi della produzione,
Il costo di produzione: costo totale, unitario medio, marginale, ecc.
Azienda ed impresa. Combinazione ottimale dei fattori della produzione.
Il mercato e la formazione dei prezzi nei periodi brevi e lunghi.
Concetto di elasticità della domanda e dell'offerta rispetto ai prezzi ed al reddito.
Vari tipi di mercato ed influenza sulla formazione dei Prezzi.
Rendita, quasi rendita, salario, stipendio, interesse, profitto.
Regime fiscale italiano.
Moneta, sistemi monetari, consumi, risparmio, costo del danaro, investimenti.
Banche, loro funzione economica, credito fondiario.
Borsa valori e borsa merci.
Reddito nazionale e sua distribuzione, bilancio economico nazionale. Bilancia commerciale e dei pagamenti. Importazioni ed esportazioni.
Inflazione, deflazione, recessione e boom economico. Politica monetaria e creditizia.
Programmazione economica e sviluppo economico, con cenni di statistica economica.
Ricerche di mercato.
Il trattato di Roma e il Mercato Comune Europeo (M.E.C.).
Contabilità:
Compravendita. La cambiale. Conti correnti. Titoli di Stato, azioni, obbligazioni.
Credito fondiario, edilizio, agrario.
Sistemi di contabilità.
L'avvento delle macchine contabili e del calcolatore elettronico.
Elaborazione del dati contabili per l'organizzazione e la gestione aziendale.
Dati contabili e costi nell'economia edilizia e rurale.
Uso del foglio elettronico
IV Classe (ore 2)
Economia rurale :
Struttura economica dell'azienda agraria.
Mezzi di produzione e capitali.
Compensi spettanti alle persone economiche dell'azienda agraria.
Rapporti tra impresa e lavoro e tra impresa e capitale.
Bilancio dell'impresa agraria. Varie voci del bilancio.
Determinazione del reddito netto di figure concrete d'imprenditore.
Economia dei miglioramenti fondiari.
Economia delle principali coltivazioni, erbacee e legnose; ricerca dell'età del massimo tornaconto.
Economia delle macchine e degli altri fattori produttivi.
Cooperazione e credito nell'agricoltura. Problemi attuale dell' agricoltura.
Economia dell'assetto territoriale:
Approccio all’osservazione diretta del territorio
Bonifica ed altri interventi infrastrutturali in agricoltura.
Riordino fondiario, aziendale e del territorio; Interventi per la conservazione del suolo.
Piani comprensoriali, piani zonali di sviluppo agricolo, piani territoriali di coordinamento.
Interventi per l'edilizia economica e popolare.
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ESTIMO
Avvertenze:
L'insegnamento inizierà con l'illustrazione di alcuni calcoli finanziari svolti per fini estimativi, cioè indirizzati alla presentazione ed alla
interpretazione estimativa di quelle poche formule finanziarie che lo stimatore potrà usare nella formulazione di una stima. E' consigliabile l'adozione
della
simbologia matematica internazionale.
Il docente tratterà, nella quarta classe, i principi dell'estimo con l'intento di chiarire agli alunni la natura specifica del giudizio di stima, la sua
necessaria aderenza alla realtà e le caratteristiche del metodo e dei procedimenti estimativi.
Ciò fatto, gli alunni potranno, nella quinta classe, affrontare l'applicazione di tali principi nel giudizio di stima, formulati sia nel campo agrario sia in
quello delle costruzioni civili ed applicheranno i principi stessi nella realizzazione del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano.
In sede di esercitazioni pratiche, il docente curerà di porre in evidenza i problemi che il futuro estimatore dovrà affrontare e risolvere nella sua attività
professionale, nonchè la procedura da seguire per risolvere i vari quesiti che potranno essergli sottoposti. Nelle regioni in cui sia in vigore ancora un
particolare catasto, il docente avrà cura di darne una sufficiente illustrazione. Il professore di estimo è inoltre tenuto a seguire, in collaborazione
con i professori di costruzioni e di topografia, lo svolgimento del progetto stradale.
IV Classe (ore 2)
Calcoli finanziari :
La matematica finanziaria come strumento a fini estimativi.
Concetto finanziario di capitali ed interessi.
Saggio di interesse e cause che lo fanno variare. Tasso effettivo, equivalente e nominale.
Contanti, anticipazioni, nell'interesse semplice e composto.
Annualità e poliannualità.
Concetto di capitalizzazione e formule relative.
Redditi e loro applicazione in estimo.
Applicazione della matematica finanziaria nella valutazione di beni economici.
Uso delle tavole finanziarie e delle macchine calcolatrici.
Distribuzione di frequenza, rapporto di concentrazione di dati statistico-economici e di prezzi di mercato.
Medie aritmetiche, geometriche. economiche. Valore mediano e modale.
Estimo generale :
Significato e finalità dell'estimo.
Il giudizio di stima e gli aspetti economici dei beni.
Metodi di stima.
La comparazione come fondamento di tutte le stime.
I parametri di comparazione più usati nelle stime.
Stime sintetiche.
Stime analitiche.
Teoria dell' ordinarietà, potenzialità ed attualità.
V Classe ( ore 5 )
.Estimo rurale :
Stima dei vari tipi di aziende agrarie in relazione ai tipi di conduzione: stima a cancello aperto e cancello chiuso; eventuali aggiunte e detrazioni.
Stima dei piccoli appezzamenti. Stima nelle ristrutturazioni.
Stima delle scorte poderali, delle anticipazioni culturali dei frutti pendenti e dei residui di fertilità.
Stima delle coltivazioni erbacee poliennali, dei frutteti e dei boschi, prezzo di macchiatico.
Stima dei miglioramenti fondiari; indennità di miglioramento.
Stima dei terreni da sottoporre ad opere di miglioramento.
Stima dei danni e delle indennità relative, per espropriazione ed occupazione.
Stima delle servitù e dei diritti reali su cose altrui.
Stima nei rapporti enfiteutici;prezzo di affrancazione.
Stima delle acque.
Stima nella ripartizione dei costi relativi ad opere eseguite in consorzio.
Stima nelle divisioni patrimoniali.
Stima per il credito fondiario e di miglioramento.
Estimo civile:
Stima dei fabbricati civili. Vari aspetti economici nei fabbricati.
I parametri per la stima dei fabbricati.
Stima analitica dei fabbricati.
Stima sintetica del fabbricati.
La stima dei fabbricati per il credito fondiario ed edilizio.
Stima delle aree fabbricabili.
8tima a valore di trasformazione delle aree edificabili e altri particolari procedimenti, con riferimento alla legislazione urbanistica. Ripartizione delle
spese di condominio e calcolo del millesimali.
8tima dei danni ai fabbricati civili.
Cenni sulla stima del valore di avviamento commerciale.
Stima ai fini della legge sull'avviamento commerciale, per la perdita dell'avviamento stesso.
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ESTIMO
PROGETTO G
Avvertenze:
L'insegnamento inizierà con l'illustrazione di alcuni calcoli finanziari svolti per fini estimativi, cioè indirizzati alla presentazione ed alla
interpretazione estimativa di quelle poche formule finanziarie che lo stimatore potrà usare nella formulazione di una stima. E' consigliabile l'adozione
della
simbologia matematica internazionale.
Il docente tratterà, nella quarta classe, i principi dell'estimo con l'intento di chiarire agli alunni la natura specifica del giudizio di stima, la sua
necessaria aderenza alla realtà e le caratteristiche del metodo e dei procedimenti estimativi.
Ciò fatto, gli alunni potranno, nella quinta classe, affrontare l'applicazione di tali principi nel giudizio di stima, formulati sia nel campo agrario sia in
quello delle costruzioni civili ed applicheranno i principi stessi nella realizzazione del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano.
In sede di esercitazioni pratiche, il docente curerà di porre in evidenza i problemi che il futuro estimatore dovrà affrontare e risolvere nella sua attività
professionale, nonchè la procedura da seguire per risolvere i vari quesiti che potranno essergli sottoposti. Nelle regioni in cui sia in vigore ancora un
particolare catasto, il docente avrà cura di darne una sufficiente illustrazione. Il professore di estimo è inoltre tenuto a seguire, in collaborazione
con i professori di costruzioni e di topografia, lo svolgimento del progetto stradale.
IV Classe (ore 2)
Calcoli finanziari :
La matematica finanziaria come strumento a fini estimativi.
Concetto finanziario di capitali ed interessi.
Saggio di interesse e cause che lo fanno variare. Tasso effettivo, equivalente e nominale.
Contanti, anticipazioni, nell'interesse semplice e composto.
Annualità e poliannualità.
Concetto di capitalizzazione e formule relative.
Redditi e loro applicazione in estimo.
Applicazione della matematica finanziaria nella valutazione di beni economici.
Uso delle tavole finanziarie e delle macchine calcolatrici.
Distribuzione di frequenza, rapporto di concentrazione di dati statistico-economici e di prezzi di mercato.
Medie aritmetiche, geometriche. economiche. Valore mediano e modale.
Estimo generale :
Significato e finalità dell'estimo.
Il giudizio di stima e gli aspetti economici dei beni.
Metodi di stima.
La comparazione come fondamento di tutte le stime.
I parametri di comparazione più usati nelle stime.
Stime sintetiche.
Stime analitiche.
Teoria dell' ordinarietà, potenzialità ed attualità.
V Classe ( ore 5 )
Estimo rurale :
Stima dei vari tipi di aziende agrarie in relazione ai tipi di conduzione: stima a cancello aperto e cancello chiuso; eventuali aggiunte e detrazioni.
Stima dei piccoli appezzamenti. Stima nelle ristrutturazioni.
Stima delle scorte poderali, delle anticipazioni culturali dei frutti pendenti e dei residui di fertilità.
Stima delle coltivazioni erbacee poliennali, dei frutteti e dei boschi, prezzo di macchiatico.
Stima dei miglioramenti fondiari; indennità di miglioramento.
Stima dei terreni da sottoporre ad opere di miglioramento.
Stima dei danni e delle indennità relative, per espropriazione ed occupazione.
Stima delle servitù e dei diritti reali su cose altrui.
Stima nei rapporti enfiteutici;prezzo di affrancazione.
Stima delle acque.
Stima nella ripartizione dei costi relativi ad opere eseguite in consorzio.
Stima nelle divisioni patrimoniali.
Stima per il credito fondiario e di miglioramento.
Estimo territoriale:
Pianificazione urbanistica del territorio
Valutazione dei beni pubblici
Carte tematiche e sistemi informativi territoriali
Analisi costi-benefici
Estimo civile:
Stima dei fabbricati civili. Vari aspetti economici nei fabbricati.
I parametri per la stima dei fabbricati.
Stima analitica dei fabbricati.
Stima sintetica del fabbricati.
La stima dei fabbricati per il credito fondiario ed edilizio.
Stima delle aree fabbricabili.
Stima a valore di trasformazione delle aree edificabili e altri particolari procedimenti, con riferimento alla legislazione urbanistica. Ripartizione delle
spese di condominio e calcolo del millesimali.
Stima dei danni ai fabbricati civili.
Cenni sulla stima del valore di avviamento commerciale.
Stima ai fini della legge sull'avviamento commerciale, per la perdita dell'avviamento stesso.
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ESTIMO
Estimo catastale :
Aspetti e funzioni del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano. Legislazione vigente ed amministrazione catastale.
Operazioni di formazione del nuovo catasto terreni con particolare riguardo alla determinazione delle tariffe d'estimo e dei redditi imponibili.
Collegamenti con il catasto edilizio urbano.
Documenti di attivazione e conservazione del nuovo catasto terreni. Revisioni periodiche catastali.
Formazione, attivazione e conservazione del nuovo catasto edilizio urbano. Stima dei redditi imponibili delle unità immobiliari. Coefficienti di
aggiornamento.
Esercitazioni :
Ricerche di dati statistico-economici e di prezzi di mercato necessari per la formulazione di un giudizio di stima; rilievo di dati da contabilità
aziendali; elaborazione statistica dei dati e loro utilizzazione. Compilazione di relazioni di stima.
TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI
Avvertenze
L'insegnamento di "Tecnologia delle costruzioni" è rivolto alla preparazione del geometra sui problemi della tecnica delle costruzioni in connessione
con quelli dell'architettura e dell'urbanistica. Esso si svolge parallelamente ai corso di
"Costruzioni" ed esamina in termini concreti le caratteristiche dei materiali e degli elementi di fabbrica rispetto al loro impiego; esso ha particolare
riguardo agli aspetti storici, architettonici e urbanistici della progettazione.
L'insegnamento sarà accompagnato da visite a cantieri, a edifici antichi e moderni per una visione diretta dell'uso dei materiali e delle soluzioni
costruttive e funzionali impiegate.
Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "costruzioni " per permettere uno svolgimento integrato
dei progetti ivi svolti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.
Infine l'insegnamento sarà integrato dalla compilazione di schizzi quotati e da disegni di particolari costruttivi.
III Classe (ore 2)
Materiali da costruzione:
Proprietà fisiche, caratteristiche tecnico-costruttive, requisiti di accettazione, lavorazione e impiego di pietre squadrate e irregolari, mattoni e pietre
artificiali, malte, travi e tavolame, ecc. .
Calcestruzzi : problemi della confezione, del trasporto, della posa in opera: Caratteristiche di resistenza e controlli in laboratorio ed in cantiere,
Acciai da costruzione di produzione industriale; acciai da cemento armato e per carpenteria metallica; tipi di profilati.
Caratteristiche di resistenza e di lavorabilità.
Proprietà, caratteristiche e requisiti di accettazione e impiego dei materiali vetrosi, impermeabilizzanti, isolanti, plastici, ecc. dei pavimenti, degli
intonaci, delle verniciature ecc.. dei manufatti di cemento armato e di calcestruzzo, ecc. Meccanica della terra.
Le caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni. Classifica delle terre.
IV Classe (ore 4)
Gli elementi di fabbrica e sistemi costruttivi
Gli elementi di fabbrica e i sistemi costruttivi degli edifici visti nel quadro della storia dell'architettura medioevale e moderna della città e della
regione (sec. VI-XVIII) e in rapporto alla opportunità e ai limiti di impiego di tecniche edilizie diverse da quelle tradizionali. Sistemi costruttivi in
muratura, in legno, in c.a., in acciaio, prefabbricati. Descrizione e nomenclatura dei vari elementi di fabbrica: fondazioni, muri portanti, muri di
tamponatura, divisori, pilastri, archi, travi, architravi, piattabande, volte, solai in acciaio e laterizi, in profilati di acciaio e lamiere, in laterizi
calcestruzzo gettato in opera o in laterizi e travetti totalmente o parzialmente prefabbricati, solai in laterizi armati, pavimenti, intonaci, rivestimenti,
tinteggiature e verniciature,serramenti, schemi di impianti igienico-sanitario, idraulico, elettrico, termico e di condizionamento, ascensori e
montacarichi.
Disegno di elementi di fabbrica e di dettagli costruttivi: progetto e rilievo di edifici significativi.
Cantiere edile: Organizzazione e meccanizzazione del cantiere edile. Macchine edili. Norme di prevenzione contro gli infortuni.
V Classe (ore 3)
Elementi di architettura :
Elementi di storta dell'architettura contemporanea (secolo XIX e XX).
Tipologie edilizie e loro ambienti interni (edifici pubblici, di abitazione, rurali, sportivi, per opifici, ecc.) con particolare riguardo alle costruzioni
di competenza del geometra, alle caratteristiche degli edifici storici e tradizionali della città e della regione, e a esempi significativi di opere di
architetti contemporanei italiani.
Normativa per le costruzioni in terra sismica.
Elementi di tecnica urbanistica:
Strumenti urbanistici correnti. Il piano regolatore generale, il piano particolareggiato, il programma di fabbricazione, la lottizzazione. Le norme
tecniche di attuazione, il regolamento edilizio, i tipi edilizi; cenni sui problemi del traffico e sugli impianti urbani.
Illustrazione degli strumenti urbanistici comunale e regionale vigenti nella città e nella regione.
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ESTIMO
PROGETTO G
Estimo catastale :
Aspetti e funzioni del nuovo catasto terreni e del catasto edilizio urbano. Legislazione vigente ed amministrazione catastale.
Operazioni di formazione del nuovo catasto terreni con particolare riguardo alla determinazione delle tariffe d'estimo e dei redditi imponibili.
Collegamenti con il catasto edilizio urbano.
Documenti di attivazione e conservazione del nuovo catasto terreni. Revisioni periodiche catastali.
Formazione, attivazione e conservazione del nuovo catasto edilizio urbano. Stima dei redditi imponibili delle unità immobiliari. Coefficienti di
aggiornamento.
Esercitazioni :
Ricerche di dati statistico-economici e di prezzi di mercato necessari per la formulazione di un giudizio di stima; rilievo di dati da contabilità
aziendali; elaborazione statistica dei dati e loro utilizzazione. Compilazione di relazioni di stima.
TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI
aa.ss. 2004/05 >>>
PROGETTO G
Avvertenze
L'insegnamento di "Tecnologia delle costruzioni" è rivolto alla preparazione del geometra sui problemi della tecnica delle costruzioni in connessione
con quelli dell'architettura e dell'urbanistica. Esso si svolge parallelamente ai corso di
"Costruzioni" ed esamina in termini concreti le caratteristiche dei materiali e degli elementi di fabbrica rispetto al loro impiego; esso ha particolare
riguardo agli aspetti storici, architettonici e urbanistici della progettazione.
L'insegnamento sarà accompagnato da visite a cantieri, a edifici antichi e moderni per una visione diretta dell'uso dei materiali e delle soluzioni
costruttive e funzionali impiegate.
Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "costruzioni" per permettere uno svol-gimento integrato
dei progetti ivi svolti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.
Infine l'insegnamento sarà integrato dalla compilazione di schizzi quotati e da disegni di particolari costruttivi.
Disegni dei progetti con metodo manuale e metodo automatizzato (CAD).
III Classe (ore 2)
Storia dell'architettura:
romanica, gotica, tardogotica, il rinascimento italiano.
Materiali da costruzione:
Proprietà fisiche, caratteristiche tecnico-costruttive, requisiti di accettazione, lavorazione e impiego di pietre squadrate e irregolari, mattoni e pietre
artificiali, malte, travi e tavolame, ecc. .
Calcestruzzi: problemi della confezione, del trasporto, della posa in opera: Caratteristiche di resistenza e controlli in laboratorio ed in cantiere,
Acciai da costruzione di produzione industriale; acciai da cemento armato e per carpenteria metallica; tipi di profilati.
Caratteristiche di resistenza e di lavorabilità.
Proprietà, caratteristiche e requisiti di accettazione e impiego dei materiali vetrosi, impermeabilizzanti, isolanti, plastici, ecc. dei pavimenti, degli
intonaci, delle verniciature ecc.. dei manufatti di cemento armato e di calcestruzzo, ecc. Meccanica della terra.
Le caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni. Classifica delle terre.
IV Classe (ore 4)
Storia dell'architettura: il rinascimento, il classicismo ed il barocco.
Gli elementi di fabbrica e sistemi costruttivi
Gli elementi di fabbrica e i sistemi costruttivi degli edifici visti nel quadro della storia dell'architettura medioevale e moderna della città e della
regione (sec. VI-XVIII) e in rapporto alla opportunità e ai limiti di impiego di tecniche edilizie diverse da quelle tradizionali. Sistemi costruttivi in
muratura, in legno, in c.a., in acciaio, prefabbricati. Descrizione e nomenclatura dei vari elementi di fabbrica: fondazioni, muri portanti, muri di
tamponatura, divisori, pilastri, archi, travi, architravi, piattabande, volte, solai in acciaio e laterizi, in profilati di acciaio e lamiere, in laterizi
calcestruzzo gettato in opera o in laterizi e travetti totalmente o parzialmente prefabbricati, solai in laterizi armati, pavimenti, intonaci, rivestimenti,
tinteggiature e verniciature,serramenti, schemi di impianti igienico-sanitario, idraulico, elettrico, termico e di condizionamento, ascensori e
montacarichi.
Disegno di elementi di fabbrica e di dettagli costruttivi: progetto e rilievo di edifici significativi.
Disegno automatizzato: CAD
Cantiere edile: Organizzazione e meccanizzazione del cantiere edile. Macchine edili. Norme di prevenzione contro gli infortuni. Legge 626/94. La
sicurezza nei cantieri: Legge 494/96 e piano di sicurezza
V Classe (ore 3)
Elementi di architettura:
Storia dell'architettura:
Elementi di storia il neoclassicismo, il movimento moderno e dell'architettura contemporanea (secolo XIX e XX).
Tipologie edilizie e loro ambienti interni (edifici pubblici, di abitazione, rurali, sportivi, per opifici, ecc.) con particolare riguardo alle costruzioni di
competenza del geometra, alle caratteristiche degli edifici storici e tradizionali della città e della regione, e a esempi significativi di opere di architetti
contemporanei italiani.
Normativa per le costruzioni in terra sismica. (Argomento spostato a costruzioni)
Elementi di tecnica urbanistica:
Strumenti urbanistici correnti. Il piano regolatore generale, il piano particolareggiato, il programma di fabbricazione, la lottizzazione. Le norme
tecniche di attuazione, il regolamento edilizio, i tipi edilizi; cenni sui problemi del traffico e sugli impianti urbani.
Illustrazione degli strumenti urbanistici comunale e regionale vigenti nella città e nella regione.
Aspetti principali e normativa sulla valutazione dell'impatto ambientale nella fase di progettazione di opere.
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COSTRUZIONI
Avvertenze
L'insegnamento di "costruzioni " è rivolto alla preparazione tecnica progettuale del geometra ed alla conoscenza dei problemi della realizzazione
delle opere. Esso si svolge parallelamente al corso di "architettura tecnica" a cui si farà riferimento per tutte le notizie che riguardano i materiali e gli
elementi di fabbrica.
Lo studio della statica grafica e della teoria della resistenza dei materiali, pur contenuto nei limiti consentiti dalla preparazione matematica degli
alunni dovrà tuttavia porre questi in condizione di sapere razionalmente impostare e risolvere, con l'aiuto dei manuali, i problemi del
dimensionamento delle strutture di fabbrica.
Sarà cura dell'insegnante mantenere la trattazione della materia in costante accordo con l'evolversi della tecnica costruttiva e con l'attività
professionale del geometra.
Durante tutti e tre gli anni saranno svolte esercitazioni applicative sugli argomenti trattati. Saranno eseguiti calcoli numerici con l'uso del regolo
calcolatore e di macchine calcolatrici. Nella IV classe si svolgeranno esercitazioni pratiche in laboratorio sulle prove meccaniche e
tecnologiche sugli agglomerati, conglomerati, pietre, laterizi, acciai e materiali vari.
Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "architettura tecnica" per permettere uno svolgimento
integrato dei progetti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.
Il professore di "costruzioni " è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di topografia e di estimo lo
svolgimento del progetto stradale.
III Classe (ore 4)
Elementi di statica delle costruzioni :
Statica grafica: vettori, composizione e decomposizione.
Geometria delle masse: momenti statici e momenti d'inerzia.
Equilibrio di un sistema di forze.
Vincoli, reazioni vincolari, risultante relativa alla sezione,diagrammi delle sollecitazioni. Analisi delle tensioni nella sezione: tensioni normali e
tensioni tangenziali nelle sollecitazioni semplici e composte.
Instabilità elastica: carico dl punta.
Esercitazioni grafiche: diagrammi delle sollecitazioni in sistemi isostatici.
IV Classe (ore 4)
Calcolo degli elementi strutturali :
Deformazioni delle travi; strutture iperstatiche elementari; trave continua su più appoggi. Costruzioni in muratura: muri, archi, piattabande, volte.
Costruzioni in acciaio: piastre di ancoraggio dei montanti: montanti snelli e tozzi; solai in profilati ed in lamiera grecata; semplici coperture; travi
reticolati; unioni bullonate; unioni saldate; norme per l'uso dell'acciaio nelle costruzioni.
Elementi di strutture in cemento-armato: teoria elementare del cemento armato; plinti, trave rovescia, pilastri; travi; solai misti in c.a. e laterizi: travi
rampanti con gradini in aggetto: solette rampanti; balconi.
Spinta delle terre, muri di sostegno.
Sistemi di fondazioni : fondazioni dirette e palificate.
V Classe (ore 7)
Progettazione e disegno esecutivo;'
Progetti di edifici in muratura, in c.a., in acciao riferiti all'ambito dell'attività del geometra; verifiche statiche e disegni esecutivi.
Progetto di un capannone industriale: verifiche statiche e disegni esecutivi.
Movimenti di terra, sovrastrutture stradali, tipologia delle opere d'arte stradali: proporzionamento e verifica.
Progetto di muri di sostegni e di ponticelli: proporzionamento, verifica e disegni esecutivi .
Elementi di idrostatica e di idrodinamica; progetto e calcolo di massima di un canale, di una fognatura, di una condotta per acqua potabile riferite
all'ambito di attività del geometra.
Contabilità dei lavori. Computi metrici, computi stimativi; norme di legge per la contabilità, la direzione e il collaudo delle opere eseguite
per conto dello Stato. Rilevamento delle dimensioni e delle quantità : libretto delle misure, registro di contabilità, stati di avanzamento,
certificati d'acconto: registri e manuali di cantiere per la direzione e l'assistenza dei lavori.
Applicazione ai progetti svolti durante l'anno.
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COSTRUZIONI
PROGETTO G
Avvertenze
L'insegnamento di "costruzioni " è rivolto alla preparazione tecnica progettuale del geometra ed alla conoscenza dei problemi della realizzazione
delle opere. Esso si svolge parallelamente al corso di "architettura tecnica" a cui si farà riferimento per tutte le notizie che riguardano i materiali e gli
elementi di fabbrica.
Lo studio della statica grafica e della teoria della resistenza dei materiali, pur contenuto nei limiti consentiti dalla preparazione matematica degli
alunni dovrà tuttavia porre questi in condizione di sapere razionalmente impostare e risolvere, con l'aiuto dei manuali, i problemi del
dimensionamento delle strutture di fabbrica.
Sarà cura dell'insegnante mantenere la trattazione della materia in costante accordo con l'evolversi della tecnica costruttiva e con l'attività
professionale del geometra.
Durante tutti e tre gli anni saranno svolte esercitazioni applicative sugli argomenti trattati. Saranno eseguiti calcoli numerici con l'uso del regolo
calcolatore, di macchine calcolatrici e calcolo automatico con l'uso del computer. Nella IV classe si svolgeranno esercitazioni pratiche in
laboratorio sulle prove meccaniche e tecnologiche sugli agglomerati, conglomerati, pietre, laterizi, acciai e materiali vari.
Nella V classe l'insegnamento dovrà essere strettamente coordinato con quello di "architettura tecnica" per permettere uno svolgimento
integrato dei progetti sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico-funzionale.
Il professore di "costruzioni " è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di topografia e di estimo lo
svolgimento del progetto stradale.
III Classe (ore 4)
Elementi di statica delle costruzioni :
Statica grafica: vettori, composizione e decomposizione.
Geometria delle masse: momenti statici e momenti d'inerzia.
Equilibrio di un sistema di forze.
Vincoli, reazioni vincolari, risultante relativa alla sezione,diagrammi delle sollecitazioni. Analisi delle tensioni nella sezione: tensioni normali e
tensioni tangenziali nelle sollecitazioni semplici e composte.
Instabilità elastica: carico dl punta.
Esercitazioni grafiche: diagrammi delle sollecitazioni in sistemi isostatici.
IV Classe (ore 4)
Calcolo degli elementi strutturali:
Deformazioni delle travi; strutture iperstatiche elementari (come concetto); trave continua su più appoggi (calcolo tabel-lare).
Costruzioni in muratura in zona sismica e non: muri, archi, piattabande, volte, solai, catene. Metodi di verifica delle murature portanti nuove e in
ristrutturazione\adeguamento antisismico: codice di calcolo POR\PORFLEX e D.M. Ottobre/87. Normativa per le costruzioni in terra sismica
(argomento importato da tecnologia delle costruzioni).
Costruzioni in acciaio: piastre di ancoraggio dei montanti: montanti snelli e tozzi; solai in profilati ed in lamiera grecata; semplici coperture; travi
reticolati; unioni bullonate; unioni saldate; norme per l'uso dell'acciaio nelle costruzioni.
Elementi di strutture in cemento-armato: teoria elementare del cemento armato; plinti, trave rovescia, pilastri; travi; solai misti in c.a. e laterizi: travi
rampanti con gradini in aggetto: solette rampanti; balconi.
Spinta delle terre, muri di sostegno. (Argomento spostato nella classe quinta)
Sistemi di fondazioni : fondazioni dirette e palificate.
V Classe (ore 7)
Progettazione e disegno esecutivo;
Spinta delle terre, muri di sostegno.
Progetti di edifici in muratura, in c.a., in acciaio riferiti all'ambito dell'attività del geometra; verifiche statiche e disegni esecutivi.
Progetto di un capannone industriale: verifiche statiche e disegni esecutivi.
Movimenti di terra, sovrastrutture stradali, tipologia delle opere d'arte stradali: proporzionamento e verifica.
Progetto di muri di sostegni e di ponticelli: proporzionamento, verifica e disegni esecutivi .
Elementi di idrostatica e di idrodinamica; progetto e calcolo di massima di un canale, di una fognatura, di una condotta per acqua potabile riferite
all'ambito di attività del geometra.
Contabilità dei lavori. Computi metrici, computi stimativi; norme di legge per la contabilità, la direzione e il collaudo delle opere eseguite
per conto dello Stato. Rilevamento delle dimensioni e delle quantità : libretto delle misure, registro di contabilità, stati di avanzamento,
certificati d'acconto: registri e manuali di cantiere per la direzione e l'assistenza dei lavori.
Applicazione ai progetti svolti durante l'anno.
Disegno automatizzato dei progetti: CAD
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TOPOGRAFIA
Avvertenze
L'insegnamento è di fondamentale importanza per l'attività professionale del geometra, costituendone il principale elemento caratterizzante nei
confronti delle professioni affini.
L'impostazione del programma e la suddivisione della materia fra le tre classi del triennio superiore sono stati concepiti sulla base delle seguenti
considerazioni:
l) l'inscindibilità tra problemi planimetrici ed altimetrici nelle operazioni di rilievo del terreno ;
2) l'opportunità di mettere gli allievi a contatto col terreno fin dalla prima classe del triennio ;
3) l'esigenza di fornire agli allievi una preparazione teorica e pratica moderna e sufficiente a consentire al giovane diplomato un rapido inserimento
nel mondo del lavoro.
Ai fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presente lo stretto legame che intercorre fra la trattazione teorica e le applicazioni
pratiche e darà alle due parti del programma un adeguato sviluppo. In particolare si consiglia vivamente di fare svolgere dagli allievi dei lavori
completi, anche se di modesta entità, in modo che essi non perdano mai di vista l'aspetto globale dei problemi.
Gli strumenti da impiegare nelle esercitazioni dovranno essere dei tipi più moderni messi a disposizione della tecnica e dovranno essere
sistematicamente impiegati dagli alunni, sotto la guida e con la collaborazione dell'insegnante, al fine di conseguirne una sufficiente padronanza. Per
l'esecuzione dei calcoli sarà opportuno servirsi sia delle tavole dei logaritmi che delle macchine calcolatrici.
Il professore di " topografia" è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di costruzioni e di estimo lo
svolgimento del progetto stradale.
III Classe (ore 4)
Preliminari di topografia: forma della terra, coordinate astronomiche e geografiche, campo topografico, concetto di distanza topografica, di quota
ortometrica, di angolo orizzontale e verticale; generalità sulle operazioni topografiche.
Segnalazioni dei punti: segnali permanenti e provvisori. Monografie, eidotipi.
Errori nelle misure dirette: classificazione degli errori, proprietà della media aritmetica, errore medio e della media, tolleranze.
Strumenti semplici: filo a piombo, livelle toriche e sferiche.Loro caratteristiche, rettifiche ed uso, squadri.
Tracciamento degli allineamenti; misura diretta delle distanze, rilievi di dettaglio per mezzo di allineamenti, coltellazioni.
Esercitazioni pratiche:
Uso degli strumenti semplici, verifiche e rettifiche delle livelle, tracciamento degli allineamenti e risoluzione di problemi relativi sul terreno,
formazione di monografie e di eidotipi, semplici rilievi di dettaglio.
Disegno topografico:
Scala di rappresentazione, segni convenzionali rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti.
IV Classe (ore 8)
Richiami di ottica geometrica, con particolare riferimento alle apparecchiature ottiche degli strumenti topografici.
Misura degli angoli: mezzi per leggere le frazioni degli intervalli delle graduazioni; goniometri moderni, loro condizioni di esattezza, precisioni
raggiungibili; metodi di misura degli angoli orizzontali e verticali.
Misura delle distanze:misura diretta ordinaria e di precisione; misura indiretta; distanziometri ottici; cenni sui geodimetri.
Misura dei dislivelli: livellazioni a visuale inclinata; influenza della curvatura terrestre e della rifrazione atmosferica; livellazioni a visuale
orizzontale, livelli moderni ed autolivelli.
Elementi di teoria degli errori: errori nelle osservazioni di diversa precisione e di funzioni di quantità osservate, compensazioni.
Rilevamenti planimetrici: triangolazioni e trilaterazioni, intersezioni, poligonazioni, rilievi di dettaglio;
Rilevamenti altimetrici: linee di livellazione, livellazioni raggianti, profili longitudinali e trasversali.
Rappresentazioni complete del terreno: metodo delle proiezioni quotate, piani quotati, piani a curve di livello e problemi relativi.
Celerimensura: concetti e formule fondamentali, operazioni di campagna, restituzione, moderni strumenti celerimetrici.
Notizie sui lavori dell' I.G.M. e del Catasto.
Elementi di cartografia: concetti fondamentali, la cartografia ufficiale italiana.
Esercitazioni pratiche: verifiche ed eventuali rettifiche degli strumenti, rilevamenti planimetrici ed altimetrici di piccoli
appezzamenti.
Esercitazioni numeriche: risoluzione di problemi con l'uso delle tavole logaritmiche e delle macchine calcolatrici,
restituzione dei rilievi eseguiti.
Disegno topografico: rappresentazione grafica dei rilevamenti eseguiti, riproduzione di porzioni di mappe catastali e di tavolette dell' I.G.M.
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TOPOGRAFIA
PROGETTO G
Avvertenze
L'insegnamento è di fondamentale importanza per l'attività professionale del geometra, costituendone il principale elemento caratterizzante nei
confronti delle professioni affini.
L'impostazione del programma e la suddivisione della materia fra le tre classi del triennio superiore sono stati concepiti sulla base delle seguenti
considerazioni:
l) l'inscindibilità tra problemi planimetrici ed altimetrici nelle operazioni di rilievo del terreno ;
2) l'opportunità di mettere gli allievi a contatto col terreno fin dalla prima classe del triennio ;
3) l'esigenza di fornire agli allievi una preparazione teorica e pratica moderna e sufficiente a consentire al giovane diplomato un rapido inserimento
nel mondo del lavoro.
Ai fini della preparazione degli alunni, l'insegnante terrà sempre presente lo stretto legame che intercorre fra la trattazione teorica e le applicazioni
pratiche e darà alle due parti del programma un adeguato sviluppo. In particolare si consiglia vivamente di fare svolgere dagli allievi dei lavori
completi, anche se di modesta entità, in modo che essi non perdano mai di vista l'aspetto globale dei problemi.
Gli strumenti da impiegare nelle esercitazioni dovranno essere dei tipi più moderni messi a disposizione della tecnica e dovranno essere
sistematicamente impiegati dagli alunni, sotto la guida e con la collaborazione dell'insegnante, al fine di conseguirne una sufficiente padronanza. Per
l'esecuzione dei calcoli sarà opportuno servirsi sia delle tavole dei logaritmi che delle macchine calcolatrici che del calcolo automatico con l'uso del
computer.
Il professore di " topografia" è inoltre tenuto, al quinto anno, a seguire in collaborazione con i professori di costruzioni e di estimo lo
svolgimento del progetto stradale.
III Classe (ore 4)
Preliminari di topografia: forma della terra, coordinate astronomiche e geografiche, campo topografico, concetto di distanza topografica, di quota
ortometrica, di angolo orizzontale e verticale; generalità sulle operazioni topografiche.
Applicazioni di trigonometria: teorema dei seni; teorema di Carnot; risoluzione di triangoli qualunque, di quadrilateri e poligoni tramite misure
topografiche di campagna. Coordinate polari e cartesiane. Le coordinate catastali.
Segnalazioni dei punti: segnali permanenti e provvisori. Monografie, eidotipi.
Errori nelle misure dirette: classificazione degli errori, proprietà della media aritmetica, errore medio e della media, tolleranze.
Strumenti semplici : filo a piombo, livelle toriche e sferiche.Loro caratteristiche, rettifiche ed uso, squadri.
Tracciamento degli allineamenti; misura diretta delle distanze, rilievi di dettaglio per mezzo di allineamenti, coltellazioni.
Esercitazioni pratiche :
Uso degli strumenti semplici, verifiche e rettifiche delle livelle, tracciamento degli allineamenti e risoluzione di problemi relativi sul terreno,
formazione di monografie e di eidotipi, semplici rilievi di dettaglio.
Disegno topografico :
Scala di rappresentazione, segni convenzionali rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti, mediante metodi classici e automatizzati (CAD).
IV Classe (ore 8)
Richiami di ottica geometrica, con particolare riferimento alle apparecchiature ottiche degli strumenti topografici.
Misura degli angoli: mezzi per leggere le frazioni degli intervalli delle graduazioni; goniometri moderni, loro condizioni di esattezza, precisioni
raggiungibili; metodi di misura degli angoli orizzontali e verticali.
Misura delle distanze:misura diretta ordinaria e di precisione; misura indiretta; distanziometri ottici; cenni sui geodimetri.
Misura dei dislivelli: livellazioni a visuale inclinata; influenza della curvatura terrestre e della rifrazione atmosferica; livellazioni a visuale
orizzontale, livelli moderni ed autolivelli.
Elementi di teoria degli errori:errori nelle osservazioni di diversa precisione e di funzioni di quantità osservate, compensazioni.
Rilevamenti planimetrici: triangolazioni e trilaterazioni, intersezioni, poligonazioni, rilievi di dettaglio;
Rilevamenti altimetrici: linee di livellazione, livellazioni raggianti, profili longitudinali e trasversali.
Rappresentazioni complete del terreno: metodo delle proiezioni quotate, piani quotati, piani a curve di livello e problemi relativi.
Celerimensura: concetti e formule fondamentali, operazioni di campagna, restituzione, moderni strumenti celerimetrici.
Il sistema di posizionamento globale (GPS): i satelliti NAVSTAR; la superficie di riferimento del GPS: modalità di rilievo del GPS. Ricevitori GPS
per la topografia.
Notizie sui lavori dell' I.G.M. e del Catasto.
Aggiornamento dei dati catastali: l'aggiornamento del nuovo catasto terreni; rilievo celerimetrico; rilievo per poligona-zione; procedura unificata del
PREGEO; procedura di presentazione degli elaborati; l'aggiornamento del catasto dei fab-bricati, procedure di automazione.
Elementi di cartografia: concetti fondamentali, classificazione delle carte, la cartografia ufficiale italiana, il sistema UTM e la produzione
cartografica dell' I.G.M.
Esercitazioni pratiche: verifiche ed eventuali rettifiche degli strumenti, rilevamenti planimetrici ed altimetrici di piccoli
appezzamenti.
Esercitazioni numeriche: risoluzione di problemi con l'uso delle tavole logaritmiche e delle macchine calcolatrici e calcoloautomatico con l'uso del
computer; restituzione dei rilievi eseguiti.
Disegno topografico: rappresentazione grafica dei rilevamenti eseguiti, riproduzione di porzioni di mappe catastali e di tavolette dell' I.G.M,
mediante i metodi classici e automatizzati (CAD).
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TOPOGRAFIA
V Classe (ore 7)
Fotogrammetria: principi fondamentali, la presa e la restituzione, produzione cartografica aerofotogrammetrica, confron-to con i
tradizionali, impiego della fotogrammetria aerea nelle progettazioni urbanistiche, stradali ed idrauliche.
metodi
Agrimensura: metodi per la determinazione delle aree, divisione delle aree, rettifica dei confini, frazionamento catastali. Spianamenti: metodi per la
determinazione dei volumi, problemi relativi alle sistemazioni superficiali del terreno con piani orizzontali od inclinati.
Strade:
Generalità: classificazione delle strade, elementi di progetto e norme legislative.
Caratteristiche geometriche: criteri per la scelta della larghezza della sede del raggio minimo delle curve, della pendenza massima delle livellette;
studio delle curve.
Studio del tracciato; studio preliminare, di massima e definitiva; profilo longitudinale, problemi sulle livellette, sezioni trasversali.
Misura della zona di occupazione, aree dalle sezioni trasversali, volumi dei solidi stradali, computo dei movimenti di terra..
Tracciamento dell'asse stradale sul terreno e relativi problemi plano-altimetrici picchettamento delle curve.
Esercitazioni pratiche:
Rilievo completo di appezzamenti di terreno a scopo di determinazione e divisione di aree, di rettifiche di confini, di spianamenti, ecc.
Esercitazioni numeriche:
Restituzione dei rilievi eseguiti, risoluzione di problemi sulla agrimensura, sugli spianamenti, sulle livellette e sulle curve stradali, calcolo di aree di
sezioni stradali, di volumi di sterro e di riporto, ecc.
Disegno topografico:
Rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti, disegno di profili del terreno per progetti stradali ed idraulici, di sezioni stradali, ecc.
Compilazione del progetto definitivo di un breve tronco stradale, completo di tutti gli elaborati richiesti nei lavori per conto di enti pubblici.
ELEMENTI DI DIRITTO
Avvertenze
Lo studio degli elementi di diritto va considerato in senso ciclico, cioè nel quarto anno si debbono porre le basi per l'apprendimento delle parti
speciali che saranno trattate nel quinto anno.
IV Classe (ore 2)
Il diritto e le sue distinzioni. Le fonti del diritto.
Interpretazione delle norme giuridiche. Fatti e negozi giuridici.
Diritto della persona e della famiglia. Diritti reali, diritti di proprietà, di godimento, di possesso. Limitazioni al diritto di proprietà.
Difesa della proprietà e del possesso.
Cenni sul diritto delle successioni. Divisioni e donazioni.
Cenni sulle obbligazioni e sui principali contratti attinenti alla professione del geometra.
Generalità sui titoli di credito.
V Classe (ore 3)
L'imprenditore. L'azienda. L'avviamento commerciale.
Cenni sul fallimento.
Lineamenti generali della Costituzione. Cenni sull'ordinamento amministrativo dello Stato. Atti amministrativi. La Giustizia nell'amministrazione.
Beni pubblici, con riguardo alla legislazione speciale sulle acque, sulle strade, sulle miniere e cave: l'espropriazione per pubblica utilità.
L'esecuzione delle opere pubbliche e l'appalto pubblico.
La legislazione agraria e l'affitto.
La legislazione sull'edilizia urbana e le nuove norme degli interventi dello Stato per la casa.
Cenni di legislazione sociale.
L'insegnamento avrà cura, ove appaia necessario, di riprendere e ribadire lo studio di argomenti svolti nel quarto anno, al fine di fornire agli allievi
una conoscenza approfondita e completa.
Dovrà inoltre essere fatto uso, per uno studio diretto, del codice civile e delle leggi speciali.
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TOPOGRAFIA
PROGETTO G
V Classe (ore 7)
Fotogrammetria: principi fondamentali, la presa e la restituzione, produzione cartografica aerofotogrammetrica, confron-to con i metodi tradizionali,
impiego della fotogrammetria aerea nelle progettazioni urbanistiche, stradali ed idrauliche.
Il rilievo fotogrammetrico e la restituzione fotogrammetrica monoscopica: la fotogrammetria architettonica con il sistema Rolleimetric MR2. La
fotogrammetria digitale e il raddrizzamento delle immagini.Calcolo automatico con l'uso del computer;
Restituzione del rilievo fotogrammetrico mediante CAD specifico.
Agrimensura: metodi per la determinazione delle aree, divisione delle aree, rettifica dei confini, frazionamento catastali. Spianamenti: metodi per la
determinazione dei volumi, problemi relativi alle sistemazioni superficiali del terreno con piani orizzontali od inclinati.
Strade:
Generalità: classificazione delle strade, elementi di progetto e norme legislative.
Caratteristiche geometriche: criteri per la scelta della larghezza della sede del raggio minimo delle curve, della pendenza massima delle livellette;
studio delle curve.
Studio del tracciato; studio preliminare, di massima e definitiva; profilo longitudinale, problemi sulle livellette, sezioni trasversali.
Misura della zona di occupazione, aree dalle sezioni trasversali, volumi dei solidi stradali, computo dei movimenti di terra..
Tracciamento dell'asse stradale sul terreno e relativi problemi plano-altimetrici picchettamento delle curve.
Esercitazioni pratiche :
Rilievo completo di appezzamenti di terreno a scopo di determinazione e divisione di aree, di rettifiche di confini, di spianamenti, ecc.
Esercitazioni numeriche :
Restituzione dei rilievi eseguiti, risoluzione di problemi sulla agrimensura, sugli spianamenti, sulle livellette e sulle
curve stradali, calcolo di aree di sezioni stradali, di volumi di sterro e di riporto, ecc.
Disegno topografico:
Rappresentazione grafica dei rilievi eseguiti, disegno di profili del terreno per progetti stradali ed idraulici, di
sezioni stradali, ecc; mediante metodi classici e automatizzati (CAD).
Compilazione del progetto definitivo di un breve tronco stradale, completo di tutti gli elaborati richiesti nei
lavori per conto di enti pubblici; mediante metodi classici e automatizzati (CAD).
ELEMENTI DI DIRITTO
PROGETTO G
Avvertenze
Lo studio degli elementi di diritto va considerato in senso ciclico, cioè nel quarto anno si debbono porre le basi per l'apprendimento delle parti
speciali che saranno trattate nel quinto anno.
IV Classe (ore 2)
Il diritto e le sue distinzioni. Le fonti del diritto.
Interpretazione delle norme giuridiche. Fatti e negozi giuridici.
Diritto della persona e della famiglia. Diritti reali, diritti di proprietà, di godimento, di possesso. Limitazioni al diritto di proprietà.
Difesa della proprietà e del possesso.
Cenni sul diritto delle successioni. Divisioni e donazioni.
Cenni sulle obbligazioni e sui principali contratti attinenti alla professione del geometra.
Generalità sui titoli di credito.
V Classe (ore 3)
L'imprenditore. L'azienda. L'avviamento commerciale.
Cenni sul fallimento.
Lineamenti generali della Costituzione. Cenni sull'ordinamento amministrativo dello Stato. Atti amministrativi. La Giustizia nell'amministrazione.
Beni pubblici, con riguardo alla legislazione speciale sulle acque, sulle strade, sulle miniere e cave: l'espropriazione per pubblica utilità.
L'esecuzione delle opere pubbliche e l'appalto pubblico.
La legislazione agraria e l'affitto.
La legislazione sull'edilizia urbana e le nuove norme degli interventi dello Stato per la casa.
Cenni di legislazione sociale.
L'insegnamento avrà cura, ove appaia necessario, di riprendere e ribadire lo studio di argomenti svolti nel quarto anno, al fine di fornire agli allievi
una conoscenza approfondita e completa.
Dovrà inoltre essere fatto uso, per uno studio diretto, del codice civile e delle leggi speciali.
Ambiente e territorio: Leggi istitutive e di conservazione riguardanti le aree protette del territorio (es.: Parco dei Monti Sibillini). Leggi e norme sulla
valutazione dell' impatto ambientale legate ai processi di progettazione e successiva modificazione territoriale.
N.B. -Per l'insegnamento della Religione, dell' Educazione Civica (v. pag. 49) e dell'Educazione Fisica si fa riferimento ai programmi vigenti.
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PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Natura e finalità
1) L’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno
sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche, proprio di questo grado di
scuola. Tale insegnamento è assicurato secondo l’accordo di revisione del Concordato lateranense fra la Santa Sede e la Repubblica
italiana e i successivi strumenti esecutivi. Nel quadro delle finalità della scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l’insegnamento
della religione cattolica concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e la
conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese.
2)
Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondo professionale e civile,
l’insegnamento della religione cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui essi vivono;
viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi
per le scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso.
OBIETTIVI
Attraverso l’itinerario didattico dell’insegnamento della religione cattolica gli alunni potranno acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei
contenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita.
Essi saranno in particolare abilitati ad accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia e i documenti principali della Tradizione cristiana; a
conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico.
Saranno avviati a maturare capacità di confronto tra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato; a
comprendere e a rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa.
In tal modo gli alunni potranno passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi e
dei valori del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale. Saranno così capaci di meglio riconoscere il
ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea.
CONTENUTI
1. Il problema religioso: i grandi interrogativi dell’uomo che suscitano la domanda religiosa: il senso della vita e della morte, dell’amore, della
sofferenza, della fatica, del futuro. Il fatto religioso, le sue dimensioni, il linguaggio, le fonti, le sue maggiori espressioni storiche, culturali,
artistiche. Le motivazioni della fede cristiana in rapporto alle esigenze della ragione umana, ai risultati della ricerca scientifica e ai sistemi di
significato più rilevanti.
2. Dio nella tradizione ebraico-cristiana: i tratti fondamentali del mistero di Dio nella rivelazione dell’Antico e del Nuovo Testamento : Creatore e
Salvatore. Il messianismo biblico e le attese a ricerche dell’umanità. La testimonianza di Gesù Cristo: il suo rapporto singolare e unico con Dio
Padre.
3. La figura e l’opera di Gesù Cristo: l’identità storica di Gesù nel contesto culturale e religioso del suo tempo. La missione messianica: l’annuncio
del regno di Dio, il senso dei miracoli, l’accoglienza e l’amore verso il prossimo ed in particolare verso i piccoli, i poveri, i peccatori. La Pasqua
di morte e risurrezione nel suo fondamento storico e nel significato di liberazione dal male e dalla morte. Il mistero di Gesù Cristo uomo-Dio e la
rivelazione piena di Dio come Trinità.
4. Il fatto cristiano nella storia: le origini della Chiesa da Cristo e le principali tappe della sua complessa storia. I segni della vita della Chiesa
(Parola-Sacramenti-Carità ) e la sua presenza e ruolo nel mondo (missione). La chiesa come popolo di Dio, istituzione e mistero, animata dallo
Spirito Santo.
5. Il problema etico: i tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle problematiche emergenti: una e più profonda comprensione della
coscienza, della libertà, della legge, dell’autorità; l’affermazione dell’inalienabile dignità della persona umana, del valore della vita, dei diritti
umani fondamentali, del primato della carità; il significato dell’amore umano, del lavoro, del bene comune, dell’impegno per una promozione
dell’uomo nella giustizia e nella verità.
6. Fonti e linguaggio: la Bibbia come documento fondamentale della tradizione ebraico-cristiana: le sue coordinate geografiche, storiche e culturali;
la identità letteraria; il messaggio religioso. Lo specifico linguaggio con cui la religione cattolica si esprime: segni e simboli, preghiera e
professione di fede, feste e arte, religiosità popolare
SCANSIONE
1) Tenuto conto della articolazione dei corsi di studio della scuola secondaria superiore è opportuno che:
nei bienni iniziali si privilegi una esposizione dei contenuti in forma propositiva e globale, con attenzione alle problematiche esistenziali; nelle classi
successive ai bienni si privilegi l’analisi e l’interpretazione delle tematiche proposte.
2)Per i bienni viene proposta la conoscenza dei seguenti argomenti: Le più profonde domande sul senso della vita in prospettiva religiosa. Le
molteplici e varie manifestazioni dell’esperienza religiosa, gli elementi fondamentali che la qualificano e la rilevanza della religione cattolica nella
storia della società e della cultura italiana. Le grandi linee della storia biblica e l’origine della religione cristiana. La conoscenza delle fonti essenziali,
particolarmente della Bibbia. La figura di Gesù Cristo: la sua vicenda storica, il messaggio e l’opera, il mistero. La sua importanza e significato per la
storia dell’umanità e la vita di ciascuno.
3) Per le classi successive ai bienni iniziali viene proposta la conoscenza dei seguenti Argomenti:
Il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni, le questioni del rapporto fede-ragione, fede-scienza, fede-cultura.
L’apporto specifico della rivelazione biblico-cristiana con particolare riferimento alla testimonianza di Gesù Cristo
La Chiesa come luogo dell’esperienza di salvezza in Cristo: la sua azione nel mondo, i segni della sua vita ( Parola-Sacramenti-Carità ); i momenti
peculiari e significativi della sua storia; i tratti della sua identità di popolo di Dio, istituzione e mistero.
Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per la esistenza personale e la convivenza sociale e la sua proposta di
soluzione sulla linea dell’autentica crescita dell’uomo e della sua integrale salvezza.
(Cf “Gazzetta Ufficiale” del 12 agosto 1987)
N.B. -Per l'insegnamento della Religione, dell' Educazione Civica (v. pag. 49) (v. pag. 47) e dell'Educazione Fisica si fa riferimento ai programmi
vigenti.
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PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE CATTOLICA
PROGETTO G
Natura e finalità
1)
L’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno
sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche, proprio di questo grado di
scuola. Tale insegnamento è assicurato secondo l’accordo di revisione del Concordato lateranense fra la Santa Sede e la Repubblica
italiana e i successivi strumenti esecutivi. Nel quadro delle finalità della scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l’insegnamento
della religione cattolica concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e la
conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese.
2)
Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondo professionale e civile,
l’insegnamento della religione cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui essi
vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre
elementi per le scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso.
OBIETTIVI
Attraverso l’itinerario didattico dell’insegnamento della religione cattolica gli alunni potranno acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei
contenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita.
Essi saranno in particolare abilitati ad accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia e i documenti principali della Tradizione cristiana; a
conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico.
Saranno avviati a maturare capacità di confronto tra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato; a
comprendere e a rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa.
In tal modo gli alunni potranno passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei principi e
dei valori del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale. Saranno così capaci di meglio riconoscere il
ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea.
CONTENUTI
7. Il problema religioso: i grandi interrogativi dell’uomo che suscitano la domanda religiosa: il senso della vita e della morte, dell’amore, della
sofferenza, della fatica, del futuro. Il fatto religioso, le sue dimensioni, il linguaggio, le fonti, le sue maggiori espressioni storiche, culturali,
artistiche. Le motivazioni della fede cristiana in rapporto alle esigenze della ragione umana, ai risultati della ricerca scientifica e ai sistemi di
significato più rilevanti.
8. Dio nella tradizione ebraico-cristiana: i tratti fondamentali del mistero di Dio nella rivelazione dell’Antico e del Nuovo Testamento : Creatore e
Salvatore. Il messianismo biblico e le attese a ricerche dell’umanità. La testimonianza di Gesù Cristo: il suo rapporto singolare e unico con Dio
Padre.
9. La figura e l’opera di Gesù Cristo: l’identità storica di Gesù nel contesto culturale e religioso del suo tempo. La missione messianica: l’annuncio
del regno di Dio, il senso dei miracoli, l’accoglienza e l’amore verso il prossimo ed in particolare verso i piccoli, i poveri, i peccatori. La Pasqua
di morte e risurrezione nel suo fondamento storico e nel significato di liberazione dal male e dalla morte. Il mistero di Gesù Cristo uomo-Dio e la
rivelazione piena di Dio come Trinità.
10. Il fatto cristiano nella storia: le origini della Chiesa da Cristo e le principali tappe della sua complessa storia. I segni della vita della Chiesa
(Parola-Sacramenti-Carità ) e la sua presenza e ruolo nel mondo (missione). La chiesa come popolo di Dio, istituzione e mistero, animata dallo
Spirito Santo.
11. Il problema etico: i tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle problematiche emergenti: una e più profonda comprensione della
coscienza, della libertà, della legge, dell’autorità; l’affermazione dell’inalienabile dignità della persona umana, del valore della vita, dei diritti
umani fondamentali, del primato della carità; il significato dell’amore umano, del lavoro, del bene comune, dell’impegno per una promozione
dell’uomo nella giustizia e nella verità.
12. Fonti e linguaggio: la Bibbia come documento fondamentale della tradizione ebraico-cristiana: le sue coordinate geografiche, storiche e culturali;
la identità letteraria; il messaggio religioso. Lo specifico linguaggio con cui la religione cattolica si esprime: segni e simboli, preghiera e
professione di fede, feste e arte, religiosità popolare
SCANSIONE
1) Tenuto conto della articolazione dei corsi di studio della scuola secondaria superiore è opportuno che:
nei bienni iniziali si privilegi una esposizione dei contenuti in forma propositiva e globale, con attenzione alle problematiche esistenziali; nelle classi
successive ai bienni si privilegi l’analisi e l’interpretazione delle tematiche proposte.
2)Per i bienni viene proposta la conoscenza dei seguenti argomenti: Le più profonde domande sul senso della vita in prospettiva religiosa. Le
molteplici e varie manifestazioni dell’esperienza religiosa, gli elementi fondamentali che la qualificano e la rilevanza della religione cattolica nella
storia della società e della cultura italiana. Le grandi linee della storia biblica e l’origine della religione cristiana. La conoscenza delle fonti essenziali,
particolarmente della Bibbia. La figura di Gesù Cristo: la sua vicenda storica, il messaggio e l’opera, il mistero. La sua importanza e significato per la
storia dell’umanità e la vita di ciascuno.
3) Per le classi successive ai bienni iniziali viene proposta la conoscenza dei seguenti Argomenti:
Il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni, le questioni del rapporto fede-ragione, fede-scienza, fede-cultura.
L’apporto specifico della rivelazione biblico-cristiana con particolare riferimento alla testimonianza di Gesù Cristo
La Chiesa come luogo dell’esperienza di salvezza in Cristo: la sua azione nel mondo, i segni della sua vita ( Parola-Sacramenti-Carità ); i momenti
peculiari e significativi della sua storia; i tratti della sua identità di popolo di Dio, istituzione e mistero.
Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per la esistenza personale e la convivenza sociale e la sua proposta di
soluzione sulla linea dell’autentica crescita dell’uomo e della sua integrale salvezza.
(Cf “Gazzetta Ufficiale” del 12 agosto 1987)
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PROGRAMMA DI
EDUCAZIONE FISICA
BIENNIO
FINALITA’ DI INSEGNAMENTO
L’insegnamento dell’educazione fisica nel biennio della scuola secondaria superiore deve costituire il naturale proseguimento di quello svolto nella
secondaria inferiore.
Esso concorre alla formazione degli studenti in un’era caratterizzata da rapidi ed intensi mutamenti psico-fisici ed una grande disomogeneità, sia in
relazione alle significative differenze esistenti fra i due sessi, sia per quanto concerne la variabilità del processo evolutivo individuale.
L’educazione mediante il movimento contribuisce allo sviluppo integrale della personalità e si avvale sia della educazione del corpo intesa come
sviluppo e conservazione ottimale del medesimo, sia come educazione al corpo intesa come atteggiamento positivo verso il corpo stesso.
Coerentemente con quanto espresso, l’insegnamento dell’educazione fisica si propone le seguenti finalità:
-favorire l’armonico sviluppo dell’adolescente agendo in forma privilegiata sull’area corporea e motoria della personalità, tramite il miglioramento
delle qualità fisiche e neuromuscolari.
-rendere l’adolescente cosciente della propria corporeità, sia come disponibilità e padronanza motoria, sia come capacità relazionale, al fine di
aiutarlo a superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell'età.
-facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e la coerente
coscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell’attuale società.
-favorire la scoperta e l’orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie che possano tradursi in
capacità trasferibili in campo lavorativo e del tempo libero.
L’educazione fisica deve mirare, dunque, ad un significativo miglioramento delle conoscenze, capacità e competenze motorie dello studente rispetto
alla propria situazione iniziale. A tale scopo essa deve basare il proprio impianto didattico su una razionale programmazione che muova da un’attenta
analisi della situazione di partenza, didattiche, ambientali e strutturali ed utilizzare le metodologie più opportune nonché tecniche e strumenti
specifici che le sono propri.
E’ affidata alla competenza del docente, la determinazione all’interno del biennio, della scansione temporale degli obiettivi e dei contenuti.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO
Lo studente al termine del biennio:
A)deve dimostrare un significativo miglioramento della sua capacità iniziale di:
-tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato;
-vincere resistenze rappresentate dal carico naturale e/o da un carico addizionale di entità adeguata;
-compiere azioni semplici e/o complesse nel più breve tempo possibile;
-eseguire movimenti con l’escursione più ampia possibile nell’ambito del normale raggio di movimento articolare;
-avere disponibilità e controllo segmentario;
-realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali;
-attuare movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili;
-svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedono la conquista, il mantenimento e il recupero dell’equilibrio;
B) deve essere in grado di:
-conoscere e praticare, nei vari ruoli, almeno due discipline individuali e due sport di squadra;
-esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale;
-trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate, là dove è possibile;
-conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti;
-organizzare le competenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati.
Nota
Gli obiettivi 1-4 si riferiscono all’ambito delle qualità fisiche.
Gli obiettivi 5-8 si riferiscono alla funzionalità neuromuscolare.
Gli obiettivi 9-11 si riferiscono alle capacità operative e sportive.
Gli obiettivi 12-13 si riferiscono all’aspetto teorico-pratico.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
Le seguenti attività devono essere utilizzate tenendo conto che ciascuna di esse, a seconda della metodologia adottata, può essere utile al
conseguimento di obiettivi diversi.
- Attività ed esercizi a carico naturale.
- Attività ed esercizi di opposizione e resistenza.
- Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi codificati e non codificati.
- Attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed intersegmentario, per il controllo della respirazione.
- Attività ed esercizi eseguiti in varietà d’ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali variate.
- Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo.
- Attività sportive individuali. Due specialità da scegliere tra: atletica leggera, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, pattinaggio, nuoto, sci ecc..
- Attività sportive di squadra. Due specialità da scegliere tra: pallacanestro, pallavolo, calcio, pallamano ecc..
- Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport individuali e di squadra.
- Attività tipiche di ambiente naturale, ove è possibile: sport di orientamento, escursioni, campeggio, vela ecc..
- Attività espressive codificate e non codificate.
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PROGRAMMA DI
EDUCAZIONE FISICA
A)
SVILUPPO ED INCREMENTO DELLE CAPACITA’ FISICHE DI BASE
1) FORZA
2) VELOCITA’
3) RESISTENZA
4) DESTREZZA
5) COORDINAZIONE
B)
a) esercizi per l’incremento della forza generale e specifica
b) esercizi per il miglioramento dell’elevazione
c) esercizi per il miglioramento della velocità
d) esercizi per l’affinamento della rapidità
e) prove di corsa prolungata a ritmo blando
f) esercizi per lo sviluppo dell’equilibrio
g) esercizi per il miglioramento della mobilità articolare
h) esercizi per il miglioramento della coordinazione motoria semplice
e complessa.
TECNICA E PRATICA DEI FONDAMENTALI DELLE DISCIPLINE SPORTIVE
MAGGIORMENTE PRATICATE IN AMBITO SCOLASTICO
1)
2)
3)
4)
C)
PROGETTO G
Atletica leggera
Pallacanestro
Pallavolo
Calcio
CONOSCENZA DELLE FINALITA’ DELL’EDUCAZIONE FISICA
1)
2)
3)
4)
5)
Studio delle tecniche esecutive, finalità, regolamenti e casistica di alcune discipline sportive.
Nozioni su: alimentazione, igiene generale, pronto soccorso.
Cenni di anatomia del corpo umano.
Cenni di fisiologia del corpo umano.
Informazioni generali sul doping.
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PROGRAMMA DI
EDUCAZIONE FISICA
- Ideazione, progettazione e realizzazione di attività motorie finalizzate derivanti dall’attività svolta.
- Informazioni sulla teoria del movimento e delle metodologie dell’allenamento relative all’attività.
- Esercitazioni di assistenza diretta e indiretta relative all’attività svolta.
- Conoscenze essenziali per quanto riguarda le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e in caso di incidente.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Nel rispetto della libertà del docente di operare scelte metodologiche più idonee al raggiungimento degli obiettivi, tenuto conto della esigenza di
individuare, in relazione alle differenze esistenti fra i due sessi, modalità diversificate nell’applicazione del programma unico, si forniscono alcune
indicazioni.
Miglioramento delle qualità fisiche
Una scelta adeguata di attività motorie protratte nel tempo in situazione prevalentemente aerobica secondo oculate cariche crescenti e/o
adeguatamente intervallati (metodo continuativo-alternato o intervallato-jogging-cross promenade-situazioni sportive ecc..) promuove il
miglioramento della resistenza. Per lo sviluppo della forza il docente deve porre attenzione, in particolare alla forza veloce e resistente, utilizzando
prevalentemente il carico naturale o bassi carichi addizionali (20/30% del peso corporeo), in esecuzioni dinamiche, non escludendo nessun peso
corporeo.
L’incremento della velocità si può ottenere ricorrendo a prove ripetute su brevi distanze (25/30 metri) e a tutta quella gamma di esercizi interessanti i
diversi distretti corporei che favoriscono il miglioramento della rapidità di esecuzione. Sono altresì utili esercizi che, esigendo dal soggetto una
risposta immediata allo stimolo esterno (uditivo, visivo e tattile) favoriscono il miglioramento della velocità di reazione.
La mobilità articolare, nel rispetto dell’età auxologica, è favorita da movimenti ampi ed eseguiti con intervento attivo del soggetto.
AFFINAMENTO DELLE FUNZIONI NEUROMUSCOLARI
La presa di coscienza e l’elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee ed il conseguente controllo del movimento, costituiscono
un passaggio fondamentale per l’affinamento delle funzioni neuromuscolari. E’, pertanto, opportuno scegliere fra i contenuti una vasta gamma di
attività individuali e di gruppo, con e senza attrezzi (piccoli e grandi, codificati e non).
Tali attività utilizzate in forme variate e sempre più complesse, in situazioni diversificate ed inusuali, favoriscono un continuo affinamento delle
funzioni di equilibrio e di coordinazione per una sempre più efficace rappresentazione mentale del proprio corpo in azione.
ACQUISIZIONE DELLE CAPACITA’ OPERATIVE E SPORTIVE
Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie si dovrebbero privilegiare le situazioni-problema implicanti l’autonoma
ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento. Un’adeguata
utilizzazione delle diverse attività permette di valorizzare la personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire e
orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare nell’ambito a lui più congeniale. A tal fine il docente può anche cogliere e valorizzare
stimoli culturali legati alla tradizione e alle realtà locali. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assume carattere di
competitività, deve realizzarsi in armonia con l’istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno
dotati, l’abitudine alla pratica motoria e sportiva. Le molteplici opportunità offerte dallo sport favoriscono l’assunzione di ruoli diversi e di
responsabilità specifiche (di arbitraggio, organizzativi, progettuali), promuovendo una maggiore capacità di decisione, giudizio e autovalutazione.
In particolari situazioni ambientali e strutturali possono trovare spazio anche sport quali lo sci, il nuoto, il pattinaggio, la vela ecc..
L’attività motoria realizzata in ambiente naturale e da questo caratterizzata tende alla unificazione di esperienze e conoscenze derivanti da discipline
diverse e costituisce occasione per il recupero di un rapporto corretto dell’uomo con l’ambiente. Per l’attività espressiva, il passaggio da attività
globale di tipo espressivo-comunicativo codificata e non codificata a varie tecniche di comunicazione non verbale consente allo studente di legger
criticamente i messaggi corporei propri, altrui ed utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa.
ASPETTO PRATICO – TEORICO
Il docente, cogliendo gli spunti emergenti nello svolgimento dell’attività didattica, dovrebbe favorire l’acquisizione di conoscenze relative alle norme
elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed alla prestazione dei primi soccorsi avvalendosi, eventualmente, della
collaborazione di Enti e strutture che nel territorio, abbiano specifica competenza.
Per conquistare una consolidata cultura del movimento e dello sport, che si traduca in costume di vita, lo studente deve interiorizzare principi e valori
ad esso collegati. Ciò può essere conseguito mediante informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell’allenamento costantemente
collegate con l’attività svolta.
MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
Il conseguimento degli obiettivi didattici che ciascun docente si è posto, avendoli individuati all’interno di quelli indicati dai programmi e in
relazione ai bisogni degli studenti rilevati con la valutazione iniziale, deve essere verificato con correttezza metodologica, cioè nel rispetto dei
principi di validità, affidabilità ed obiettività.
All’interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine “significativo” si
attribuisce un duplice valore: esatto, se è possibile la definizione del livello raggiungibile all’interno di un obiettivo; soltanto indicativo, se tale
definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle “produzioni complesse”,
categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi. Il docente, pertanto, può far ricorso oltre che alla pratica delle attività
sportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione ormai note, e/o a prove multiple per la valutazione di qualità e funzioni diverse.
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PROGRAMMA DI
EDUCAZIONE FISICA
PROGETTO G
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EDUCAZIONE CIVICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 1958, n. 585. -- Programmi per l'insegnamento della educazione civica negli
istituti e scuole di istruzione secondaria e artistica.
(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 17 giugno 1958)
Educazione civica
PREMESSA
L'educazione civica si propone di soddisfare l'esigenza che tra Scuola e Vita si creino rapporti di mutua collaborazione.
L'opinione pubblica avverte imperiosamente, se pur confusamente, l'esigenza che la Vita venga a fecondare la cultura scolastica, e che la Scuola
acquisti nuova virtù espansiva aprendosi verso le forme e le strutture della Vita associata.
La Scuola a buon diritto si pone come coscienza dei valori spirituali da trasmettere e da promuovere, tra i quali acquistano rilievo quelli sociali, che
essa deve accogliere nel suo dominio culturale e critico.
Le singole materie di studio non bastano a soddisfare tale esigenza, specie alla stregua di tradizioni che le configurano in modo particolaristico e
strumentale. Può accadere infatti che l'allievo concluda il proprio ciclo scolastico senza
che abbia piegato la mente a riflettere, con organica meditazione, sui problemi della persona umana, della libertà, della famiglia, della comunità,
della dinamica internazionale, ecc.
Nozioni sui problemi accennati sono accolte in modo limitato, e frammentario si che i principi che con la loro azione, spesso invisibile. sollecitano
gli individui e le società. restano velati anche nelle discipline -- come le lingue, la storia, la filosofia, il diritto -- nelle quali pur sono impliciti.
La Scuola giustamente rivendica il diritto di preparare alla vita. ma è da chiedersi se, astenendosi dal promuovere la consapevolezza critica della
strutturazione civica, non prepari piuttosto solo a una carriera.
D'altra parte il fare entrare nella scuola allo stato grezzo i moduli in cui la vita si articola non può essere che sterile e finanche deviante.
La soluzione del problema va cercata dove essa è iscritta.
e cioè nel concetto di educazione civica. Se ben si osservi l'espressione "educazione civica" con il primo termine " educazione" si immedesima con il
fine della scuola e col secondo "civica" si proietta verso la vita sociale, giuridica, politica.Verso cioè i principi che reggono la collettività e le forme
nelle quali essa si concreta.
Una educazione civica non può non rapportarsi a un determinato livello mentale ed effettivo.
Il livello dello sviluppo psichico si è soliti segnalarlo a tre diverse altezze: il primo nel periodo 6-11 anni; il secondo nel periodo 11-14 anni; il terzo
nel periodo 14-18.E' evidente che per l'educazione civica si deve tener conto soltanto di questi livelli, che, sia. pure con approssimazione empirica,
sono indicati dall'età.
Un alunno dell'avviamento, ad esempio, è un alunno di scuola media seguono ancora programmi scolastici differenti, ma unico sarà il contesto
dell'educazione civica. Ed è proprio questo svolgimento per linee orizzontali che alla educazione civica dà virtù formativa, in quanto ignora
differenza di
classi, di censi, di carriere, di studi.
Se pure è vero che ogni insegnante prima di essere docente della sua materia, ha da essere eccitatore di moti di coscienza morale e sociale; se pure è
vero, quindi, che l'educazione civica ha da essere presente in ogni insegnamento, l'opportunità evidente di una sintesi organica consiglia di dare ad
essa quadro didattico. e perciò, di indicare orario e programmi, ed induce a designare per questo specifico compito il docente di storia. E’ la storia
infatti che ha dialogo più naturale, e perciò più diretto, con l'educazione civica, essendo a questa concentrica. Oggi i problemi economici, sociali,
giuridici, non sono più considerati materie di specialisti, in margine quindi a quella finora ritenuta la grande storia. L'aspetto più umano della storia,
quello del travaglio di tante genti per conquistare condizioni di vita e statuti degni della persona umana, offre, quindi, lo spunto più diretto ed
efficace per la trattazione dei
temi di educazione civica.
L'azione educativa dovrà, dunque, svilupparsi in relazione agli accennati tre diversi livelli dello sviluppo psichico.
Nulla è da dire per quanto riguarda il ciclo della scuola primaria, per la quale si è provveduto col decreto del Presidente della Repubblica 14 giugno
1955, n. 503.
In rapporto al primo ciclo (11-14 anni) della Scuola secondaria è da tener presente che l'influenza dei fattori sociali è in questo periodo dominante.
Mentre, però, la scoperta dei valori estetici, morali, religiosi, è l'immediata, quella dei valori civici è più lenta ed incerta per cui, se a questi ultimi
manca un ausilio chiarificatore, non è improbabile che essi restino allo stato embrionale.
L'educatore non può ignorare che in questo delicato periodo si pongono premesse di catastrofe o di salvezza, le quali, se pur lontane, hanno segni
premonitori, che occorre sapere interpretare.
Ma l'impegno educativo non può essere assolto con retorica moralistica, che si diffonda in ammonizione, divieti, censure; la lucidità dell'educatore
rischiari le eclissi del giudizio morale dell'alunno, e si adoperi a mutare segno a impulsi asociali, nei quali è pur sempre un potenziale di energia.
Conviene alfine dell'educazione civica mostrare all'allievo il libero confluire di volontà individuali nell'operare collettivo. Se non tutte le
manifestazioni della vita sociale hanno presa su di lui, ce n'è di quelle che però ne stimolano vivamente l'interesse. Il lavoro di squadra, per esempio,
ha forte attrattiva in questa età, onde l'organizzazione di "gruppi di lavoro" per inchieste e ricerche d'ambiente, soddisfa il desiderio di vedere in atto
il moltiplicarsi della propria azione nel convergere di intenzioni e di sforzi comuni, e svela aspetti reali della vita umana.
Attraverso l'utilizzazione poi, della stessa organizzazione della vita scolastica, come viva esperienza di rapporti sociali e pratico esercizio di diritti e
di doveri si chiarirà progressivamente che la vita sociale non è attività lontana e indifferente, cui solo gli adulti abbiano interesse, e che lo spirito
civico, lungo da ogni convenzionalismo, riflette la vita nella sua
forma più consapevole e più degna.
All'aprirsi del secondo ciclo, verso il quattordicesimo anno, la scoperta di se stesso è ricerca e avventura, che ha per schermo preferito la società. La
lente interiore di proiezione è però spesso deformante.
L'azione educativa, in questa fase di sviluppo psichico sarà indirizzata a costituire un solido e armonico equilibrio spirituale, vincendo incertezze e
vacillamenti, purificando impulsi, utilizzando e incanalando il vigore, la generosità e l'intransigenza della personalità giovanile.
Alcune materie di studio, come la filosofia, il diritto, l'economia hanno tematica civica ricchissima e, per cosi dire, diretta. La storta della libertà
traluce dalle pagine di queste discipline.
Sarà utile accostarsi anche a qualche testo non compreso nel programma scolastico. Platone nel libro VIII della "Repubblica" potrà per esempio farci
comprendere l'evoluzione di certe democrazie attuali. Seneca sa farci vedere come la società riduce in diritto il privilegio e l'ingiuria. Nel suo
pensiero l'aspirazione sacrosanta al costituirsi di un diritto di umanità ha accenti di vera commozione. E i cinque secoli che debbono passare prima
che questo diritto diventi definizione di dottrina giuridica, daranno, agli alunni il senso del lungo travaglio della verità prima che possa
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CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Legge 169 del 30/10/2008
PROGETTO G
Disciplina di studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado dalla Legge 169 del 30/10/2008.
Si tratta di un insegnamento che, oltre ai temi classici dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una corretta
competizione sportiva e i valori del volontariato, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole.
http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2009_miur/040309.shtml#allegati
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Nuclei tematici e obiettivi di apprendimento relativi a Cittadinanza e Costituzione
SCUOLA DELL’INFANZIA
Obiettivi di apprendimento
Si propone di identificare le conoscenze e le abilità specifiche dell’insegnamento di Costituzione e cittadinanza a posteriori, cioè desumendole dalle migliori pratiche che
saranno elaborate e censite nel corso della sperimentazione.
In prima approssimazione, si ritiene che le conoscenze e le abilità specifiche da trasmettere nella scuola dell’infanzia si possano concentrare:
sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita
sulle modalità con cui si possono acquisire conoscenze e modi di agire rispettivamente con i genitori, con i compagni, con le maestre e con altri adulti
Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola dell’infanzia
- mostrare consapevolezza della propria storia personale e familiare e dei modi con cui si è modificata la relazione con gli altri compagni e con gli adulti;
- porre domande su temi esistenziali, sulle diversità culturali, sull’essere bambini e bambine, sulla giustizia, su ciò che è bene e ciò che è male;
- eseguire compiti, elaborare progetti, risolvere problemi da soli, con i coetanei e con gli adulti;
- spiegare come e quanto ci sente legati alla propria famiglia, alla propria comunità, alla propria scuola, al proprio Paese, al mondo;
- gestire conflitti, negoziare compiti e impegni, lavorare in cooperazione, definire regole d’azione condivise.
SCUOLA PRIMARIA
Obiettivi di apprendimento
concetto di «pieno sviluppo della persona umana» e compiti della Repubblica a questo riguardo
significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini
concetto di «formazioni sociali» (art. 2 della Costituzione)
le prime «formazioni sociali», i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la famiglia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi cooperativi e solidaristici, la scuola
la distinzione tra «comunità» e «società»
gli enti locali (comune, provincia, città metropolitana, regione) e gli enti territoriali (asl, comunità montane ecc.)
i segni costituzionali dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica
la distinzione tra Repubblica e Stato e alcune sue conseguenze
la tutela del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e della nazione
i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilisti
elementi di igiene e di profilassi delle malattie
i principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia;
il superamento del concetto di razza e la comune appartenenza biologica ed etica all’umanità.
Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola primaria
Dignità umana: riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile la
convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali; riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi della
Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia che si sono studiati; identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si
ravvisino pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli.
Identità e appartenenza: documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle
«formazioni sociali» studiate; curare la propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti ecc.) e gli ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura ecc.) per
migliorare lo «star bene» proprio e altrui; riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti
territoriali, all’Italia, all’Europa e al mondo; trovare i modi per trasformare un’appartenenza comunitaria in una intenzionale, libera e volontaria appartenenza sociale, oppure
per identificare situazioni di appartenenza ad una «comunità» o ad una «società»; trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata o
piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato; riconoscere azioni proprie e altrui che siano tendenzialmente autonome oppure che siano per lo più dettate da
condizionamenti e da dispositivi espliciti o nascosti…….
Alterità e relazione: riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare come luogo di esperienza sociale e di reciproco riconoscimento e aiuto, nel dialogo fra
generazioni; riconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola, identificando le corrette relazioni degli alunni con gli insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro e
riconoscendo il valore dei rapporti scuola-famiglia; esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e il
giudizio morale; attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali; distinguere i diritti e i
doveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri; manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con «buone
maniere» con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell’identità maschile e femminile; accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e soprattutto
impiegandole come risorsa per la risoluzione di problemi, l’esecuzione di compiti e la messa a punto di progetti; curare il proprio linguaggio, evitando espressioni improprie e
offensive.
Partecipazione: testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita familiare, gioco, sport ecc.); contribuire
all’elaborazione e alla sperimentazione di regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della famiglia, della classe, della scuola e dei gruppi a cui si partecipa; avvalersi
dei servizi offerti dal territorio, riconoscere quando sono affidabili per sé e per gli altri e, soprattutto, contribuire ad identificare proposte per renderli sempre meglio tali,
quando non lo fossero; riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente (compatibilità, sostenibilità ...);
rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Obiettivi di apprendimento
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
organizzazione politica ed economica della Ue (con la moneta unica, la Banca centrale)
la Carta dei diritti dell’Ue e la Costituzione europea
organismi internazionali (Onu, Unesco, Tribunale internazionale dell’Aia, Alleanza Atlantica, Unicef, Amnesty International, Croce Rossa)
distinzione tra autonomia (della persona umana, delle «formazioni sociali», degli enti locali e territoriali, delle istituzioni) e decentramento nei servizi che dipendono
dallo Stato
connessione tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, da una parte, e la valorizzazione dell’autonomia e del decentramento dall’altra (art. 5 della Costituzione)
il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il Titolo V, sez. II del testo del 1948
la nuova disciplina degli Statuti delle Regioni
l’ordinamento della Repubblica
la Corte costituzionale
le «formazioni sociali» delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit, con la loro regolamentazione costituzionale e legislativa
la sussidiarietà orizzontale e verticale
i diritti e i doveri del cittadino (soprattutto in rapporto alla salute propria e altrui, alla sicurezza stradale e alla libertà di manifestazione del pensiero)
i diritti e i doveri del lavoratore (i Rapporti economici secondo la Costituzione, lo Statuto dei lavoratori, lo Statuto dei lavori).
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EDUCAZIONE CIVICA
far sentire la sua voce.
Il processo di conquista della dignità umana nella solidarietà sociale è, nei suoi momenti fondamentali, presente nella cultura scolastica ma occorre
renderlo chiaro e vivo nei giudizi e negli affetti degli alunni onde ogni comunità, da quella familiare a quella nazionale, non sia considerata gratuita
ed immutabile.
La tendenza a vedere nel gruppo una struttura naturalistica è costante negli alunni, che credono di vivere nella proria comunità come nel paesaggio,
del quale non è possibile mutare natura.
Trarre appunto l'alunno dal chiuso di questo cerchio, dove non è visibile raggio di libertà nè moto di ascesa. è obbiettivo primario.
Si potrà cominciare col muovere la fantasia degli alunni mediante immagini rovesciate, tali cioè da mostrare la loro vita e quella dei loro cari
scardinata dalla tutela invisibile della legge, o proiettata in un passato schiavista, o mortificata dall'arbitrio e dall'insolenza di caste privilegiate, o alla
mercè dell'avidità, della violenza e della frode. Il riferimento storico potrà man mano rendersi più diretto e puntuale.
Sia pure in forma piana l' insegnante dovrà proporsi di tracciare una storia comparativa del potere, nelle sue forme istituzionali e nel suo esercizio,
con lo scopo di radicare il convincimento che morale e politica, non possono legittimamente essere separate, e che, pertanto, meta della politica è la
piena esplicazione del valore dell'uomo.
La consapevolezza dunque che la dignità, la libertà. La sicurezza non sono beni gratuiti come l'aria, ma conquistati è fondamento dell'educazione
civica.
Dal fatto al valore è l'itinerario metodologico da percorrere. Per gli allievi idee come Libertà, Giustizia, Legge, Dovere, Diritto, e simili solo allora
saranno chiare e precise.
Quando le animi un contenuto effettivo, attinto alla riflessione sui fatti umani, si che l'io profondo di ciascuno possa comprenderla e sia sollecitato a
difenderle con un consenso interiore, intransigente e definitivo. .
Il campo dell'educazione civica, a differenza di quello delle materie di studio, non è definibile per dimensioni non potendo essere delimitato dalle
nozioni. e spingendosi invece su quel piano spirituale dove quel che non è scritto è più ampio di quello che è scritto.
Se l'educazione civica. mira, dunque, a suscitare nel giovane un impulso morale a secondare e promuovere la libera e solidale ascesa delle persone
nella società, essa si giova tuttavia, di un costante riferimento alla Costituzione della Repubblica, che rappresenta il culmine della nostra attuale
esperienza storica, e nei cui principi fondamentali si esprimono i valori morali che integrano la trama spirituale della nostra civile convivenza.
Le garanzie della libertà, la disciplina dei rapporti politici, economici sociali e gli stessi Istituti nel quali si concreta la organizzazione statale, svelano
l'alto valore morale della legge fondamentale, che vive e sempre più si sviluppa nella nostra coscienza.
Non è da temere che gli alunni considerino lontano dai loro interessi un insegnamento che non è giustificato da esigenze scolastiche. Essi potranno
rifiutare consenso interiore a detto insegnamento solo quando vi sentano, vera o immaginaria cadenza di politica.
Ma il desiderio di "essere un cittadino" più o meno consapevole, è radicato nei giovani, connaturate alla loro personalità. ed è un dato fondamentale
positivo per la loro completa formazione umana.
PROGRAMMA
PRIMO CICLO
(scuola secondaria inferiore)
Nella I e II classe della scuola secondaria l'educazione civica tende soprattutto a enucleare dai vari insegnamenti tutti quegli elementi che concorrono
alla formazione della personalità civile e sociale dell'allievo.
Tuttavia possono essere trattati, in modo elementare, i seguenti temi: la famiglia, le persone, i diritti e i doveri fondamentali nella vita sociale,
l'ambiente e le sue risorse economiche (con particolare riguardo alle attività. di lavoro, le tradizioni, il comportamento, l'educazione stradale,
l'educazione igienico-sanitaria, i servizi pubblici, le istituzioni e gli organi della vita sociale.
Classe III
Principi ispiratori e lineamenti essenziali della Costituzione della Repubblica Italiana. Diritti e doveri del cittadino,Lavoro, sua organizzazione e
tutela. Le organizzazioni sociali di fronte allo Stato. Nozioni generali sull'ordinamento dello Stato, Principi della cooperazione internazionale.
Nell'ambito dell'orario fissato per l'insegnamento della storia il docente dovrà destinare due ore mensili alla trattazione degli argomenti su indicati.
SECONDO CICLO
(scuola secondaria superiore)
Nelle classi del primo biennio gli argomenti da trattare sono i seguenti : Diritti e doveri nella vita sociale. Il senso della responsabilità morale come
fondamento dell'adempimento dei doveri del cittadino. Interessi individuali ed interesse generale. I bisogni collettivi. I pubblici servizi. La solidarietà
sociale nelle sue varie forme. Il lavoro, sua organizzazione e tutela. Lineamenti dell'ordinamento dello Stato italiano. Rappresentanza politica ed
elezioni. Lo Stato e il cittadino.
Nelle classi del triennio successivo gli argomenti da trattarsi sono i seguenti: Inquadramento storico e principi ispiratori della Costituzione della
Repubblica Italiana, Doveri e diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà, sue garanzie
e suoi limiti. La solidarietà sociale nello Stato moderno, in particolare i problemi sociali anche con riferimento alla loro evoluzione storica. Il lavoro e
la sua organizzazione, Previdenza ed assistenza. Le formazioni sociali nelle quali si esplica la personalità umana. La famiglia. Gli enti autarchici
L'ordinamento dello Stato italiano. Gli organi costituzionali, in particolare formazione e attuazione delle leggi. Gli organismi internazionali e
supernazionali per la cooperazione tra i popoli.
Nell'ambito dell'orario fissato per l'insegnamento della storia il docente dovrà destinare due ore mensili alla trattazione degli argomenti su indicati.
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CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Legge 169 del 30/10/2008
PROGETTO G
Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola secondaria di I grado
Dignità umana: riconoscersi come persona, cittadino e lavoratore (italiano ed europeo), alla luce della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, del dettato
costituzionale e delle leggi nazionali, della normativa europea; riconoscere in fatti e situazioni come il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole della sicurezza
stradale, in particolare dell’uso del casco e dell’equilibrio alimentare per chi guida, sia segno di rispetto della dignità della persona propria e altrui; riconoscere il diritto alla
salute come valore personale e sociale di cui si è responsabili anche dinanzi alle generazioni future; leggendo i giornali e seguendo i mass media, riconoscere, nelle
informazioni date, le azioni, il ruolo e la storia di organizzazioni mondiali e internazionali e di associazioni internazionali poste al servizio della valorizzazione della dignità
umana.
Identità e appartenenza: esplorare le proprie multi appartenenze come studente, figlio, fratello, amico, cittadino, abitante della propria regione, della propria nazione,
dell’Europa e del mondo, individuare gli elementi di esse che contribuiscono a definire la propria identità e le strategie per armonizzare eventuali contrasti che le
caratterizzano; confrontare l’organizzazione ordinamentale e di governo, nonché le regole di cittadinanza, che contraddistinguono il nostro paese e gli Stati Ue di cui si studia
la lingua; riconoscere e rispettare in situazioni consone i simboli dell'identità nazionale ed europea e delle identità regionali e locali; far interagire positivamente in fatti e
situazioni ipotetiche o reali il rispetto dei diritti dell’uomo, del cittadino, del lavoratore e dell’imprenditore.
Alterità e relazione: conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme, nonché il valore giuridico dei divieti; partecipare consapevolmente al processo di
accoglienza e di integrazione tra studenti diversi all’interno della scuola; conoscere lo Statuto delle studentesse e degli studenti e tenerne conto nel comportamento e nei
giudizi da esprimere sulla situazione scolastica; conoscere e rispettare il codice della strada: segnaletica stradale, tipologia dei veicoli e norme per la loro conduzione; gestire
le dinamiche relazionali proprie della preadolescenza nelle dimensioni dell’affettività, della comunicazione interpersonale e della relazione tra persone diverse tenendo conto
non solo degli aspetti normativi, ma soprattutto di quelli etici.
Partecipazione: essere consapevoli delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli organi che lo governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica;
partecipare alle iniziative promosse per una sempre maggiore collaborazione tra scuola ed enti locali e territoriali; riconoscere i provvedimenti e le azioni concrete che
promuovono e tutelano il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale in un territorio; trovare fatti storici, situazioni politiche ed esempi giuridici che possano
testimoniare una mancata o insufficiente valorizzazione del rapporto costituzionale che dovrebbe intercorrere tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica e organizzazione
istituzionale e ordinamentale fondata sull’autonomia e sul decentramento; comprendere e utilizzare i codici e gli strumenti di comunicazione delle diverse istituzioni;
collaborare all’elaborazione e alla realizzazione dei diversi progetti (salute, ambiente, sicurezza ecc.) promossi dalla scuola e dal territorio.
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Obiettivi di apprendimento
uguaglianze e differenze, sovrapposizioni ed eccedenze rispettivamente dei concetti di uomo, individuo, soggetto e persona umana
i diritti dell’uomo, del cittadino e del lavoratore in Italia, nella Ue e nel diritto internazionale alla luce delle distinzioni tra uomo, individuo, soggetto e persona
i concetti di costituzione materiale e di costituzione formale come operatori interpretativi della storia costituzionale italiana
il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il Titolo V, sez. II del testo del 1948
la nuova disciplina degli Statuti delle Regioni
le revisioni costituzionali apportate dal 1948 ad oggi
il processo di formazione, di emanazione e di perfezione delle leggi ordinarie e dei decreti legge
l’introduzione delle Regioni nel testo costituzionale del 1948 e le ragioni del loro primo avvio solo negli anni settanta
le competenze esclusive e concorrenti delle Regioni e i loro ordinamenti
il ruolo dello Stato nell’ordinamento e nella funzionalità della Repubblica
l’art. 32 della Costituzione e le sue conseguenze normative
le libertà personali e le libertà sociali nel testo costituzionale
la libertà di insegnamento e la libertà di scuole nel testo costituzionale e nelle leggi ordinarie
Il sistema educativo di istruzione e di formazione della Repubblica: i differenti ruoli dello Stato, delle Regioni, degli altri enti locali e delle «formazioni sociali» (a
partire dalla famiglia e dalle scuole)
Situazioni di compito per la certificazione delle competenze personali alla fine della scuola secondaria di II grado
Dignità umana: identificare i diritti umani nella cultura, nella storia dell’umanità e negli ordinamenti giuridici nazionali e internazionali, cogliendo come nel tempo e nello
spazio si sia evoluta la capacità di riconoscerli e tutelarli; riconoscere il valore della libertà di pensiero, di espressione, di religione e delle altre libertà individuali e sociali
nelle società storiche e politiche contemporanee; conoscere i processi migratori, identificarne le cause, valutarne le conseguenze personali, sociali, culturali ed economiche,
mantenendo fisso il principio della pari dignità di ogni persona, delle regole di cittadinanza nazionale, europea e internazionale e del valore individuale e sociale
dell’integrazione; sviluppare disponibilità all’impegno interculturale, agendo comportamenti basati sul rispetto e sull’accettazione delle differenze, nonché sul rifiuto di ogni
forma di discriminazione su base etnica e religiosa; riconoscendo la salute come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32 Cost.) e come
“dovere di solidarietà“ reciproca (art. 2 Cost.), valutare le conseguenze personali e sociali di comportamenti incoerenti con questi principi; identificare stereotipi, pregiudizi
etnici, sociali e culturali presenti nei propri e negli altrui atteggiamenti e comportamenti, nei mass media e in testi di studio e ricerca; riconoscere in fatti e situazioni concrete i
modi con cui il diritto al lavoro e alla libertà di impresa sono espressione della dignità della persona e delle formazioni sociali all’interno delle quali sviluppa la propria
personalità.
Identità e appartenenza: conoscendo le premesse storiche, i caratteri, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea, riuscire ad identificare situazioni problematiche che ostacolano i processi dell’integrazione nazionale e dell’integrazione europea; ritrovare nella vita
sociale, giuridica, istituzionale e culturale del nostro Paese elementi che dimostrino l’inerzia di abitudini e di impostazioni incoerenti con lo spirito e la lettera del testo
costituzionale a proposito di responsabilità dello Stato e delle Regioni; riconoscere in fatti e situazioni della vita economica, sociale e culturale l’intervento delle istituzioni
europee (Unione Europea e Consiglio d’Europa), l’adesione alle linee fondamentali del Trattato di Lisbona (2007) e alle decisioni di politica economica della Ue e della
Banca centrale europea; ricostruire le problematicità e le acquisizioni del processo di elaborazione della Costituzione europea, soprattutto in rapporto al “patrimonio spirituale
e morale dell’Europa”.
Alterità e relazione: riconoscere come la ricchezza e la varietà delle dimensioni relazionali dell’esperienza umana porti a concretizzazioni istituzionali e ordinamentali che
tengono conto della storia di ogni popolo; imparare a utilizzare il linguaggio dei sentimenti, delle emozioni e dei simboli, tendo conto delle differenze storiche e culturali di
cui sono espressione; riconoscere il valore etico e civile delle leggi, nonché le modalità con cui tale valore è tutelato nel processo nazionale e internazionale che le crea e le
introduce negli ordinamenti giuridici; individuare come i nuclei portanti della cultura economica (impresa, mercato, finanza pubblica, debito pubblico, spesa sociale,
globalizzazione, stabilità della moneta ed equità nel rapporto fra i paesi e le generazioni) intervengono a qualificare le politiche economiche nazionali e internazionali;
dimostrare piena e matura consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti nel campo della sicurezza per la tutela della incolumità propria e altrui, del codice della
strada e della salute fisica e mentale di ogni cittadino; comprendere l’equilibrio nel tempo del sistema uomo-ambiente: la funzione delle leggi e i danni prodotti dalla sua
alterazione, problematizzando l’idea di uno sviluppo sostenibile in termini di giustizia anche intergenerazionale.
Partecipazione: conoscere le carte internazionali dei diritti umani e dell’ambiente, gli organismi che le hanno approvate e sottoscritte, le Corti che ne sanzionano le violazioni;
praticare i diritti e i doveri degli studenti secondo la normativa vigente, contribuendo alla realizzazione della democrazia nella scuola e nelle relazioni tra scuola, famiglia e
società; analizzare, discutere e condividere lo Statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti; promuovere la conoscenza dei regolamenti di istituto come
momento di cittadinanza partecipata, collaborando alla loro redazione o al loro miglioramento e individuando le pratiche e le iniziative necessarie a questi scopi; impegnarsi
attivamente nelle forme di rappresentanza previste (di classe, di istituto, nella Consulta provinciale degli studenti, nelle Associazioni studentesche); partecipare ai lavori dei
Forum regionali e nazionali delle Associazioni studentesche; impegnarsi e partecipare ai lavori e alle iniziative della Consulta provinciale degli studenti.
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ATTIVITA' DI ISTITUTO
Interazione scuola lavoro
Olimpiadi della Chimica
Olimpiadi della Matematica
Olimpiadi di AutoCAD
Attività musicali
Accoglienza
Corsi di Archeologia
ed altri
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STRUMENTI
PROGETTO G
AULA LINGUE MULTIMEDIALE
AULA DI FISICA
AULA DI CHIMICA
AULA MULTIMEDIALE, ATTREZZATA PER:
APPLICAZIONI NUOVE TECNOLOGIE
AULA POLIVALENTE E
AULA COMPUTERS, ATTREZZATA PER:
CAD
CALCOLO STRUTTURALE
OPERAZIONI TOPOGRAFICHE
OPERAZIONI CATASTALI
FOTOGRAMMETRIA
APPLICAZIONI DI MATEMATICA E GEOMETRIA
APPLICAZIONI DI VIDEOSCRITTURA
GABINETTO DI TOPOGRAFIA, ATTREZZATO PER:
RILIEVO TOPOGRAFICO TRADIZIONALE
RILIEVO TOPOGRAFICO AUTOMATICO
RILIEVO FOTOGRAMMETRICO TERRESTRE
RESTITUZIONE FOTOGRAMMETRICA STEREOSCOPICA
RESTITUZIONE FOTOGRAMMETRICA MONOSCOPICA
LABORATORIO DI COSTRUZIONI ANALISI MATERIALI, ATTREZZATO PER:
PROVE DI COMPRESSIONE DI CALCESTRUZZO
PROVE DI COMPRESSIONE LATERIZI
PROVE DI COMPRESSIONE MATERIALI LAPIDEI
PROVE DI TRAZIONE ACCIAI DA CEMENTO ARMATO
PROVA DI TRAZIONE PER ACCIAI DA CARPENTERIA METALLICA
PROVA DI FLESSIONE MATERIALI FRAGILI
PROVA DI PIEGAMENTO E RADDRIZAMENTO BARRE DA C.A.
PROVA AL PENDOLO DI CHARPY
PROVE GRANULOMETRICHE SU INERTI
PROVE TEMPO PRESA CEMENTI
PROVE CONSISTENZA\LAVORABILITA' CALCESTRUZZI
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ALLEGATI
PROGETTO G
1) moduli interdisciplinari;
2) richieste laboratori e materiali;
3) tempi verifiche nuovi programmi;
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SCHEMA MODULI (Esempio)
ALLEGATO 1
PROGETTO G
BIENNIO
A) Modulo transdisciplinare sul metodo di studio (abilità): tutte le discipline
I Classe
c)--Modulo interdisciplinare tra STORIA e DISEGNO TECNICO
(Mondo greco, ellenistico e romano)
II Classe
d)....................................................................................................
TRIENNIO
A1) Modulo transdisciplinare sul metodo di studio (competenze): tutte le discipline
III Classe
b)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI
(Romanico, Gotico, Tardogotico, Rinascimento)
IV Classe
b1)--RETICOLO (vedi modulo b)
b2)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI
(Classicismo e barocco)
V Classe
b3)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI
(NeoClassicismo e architettura moderna)
b4)--Modulo tematico interdisciplinare ITALIANO e DIRITTO
(La Costituzione)
b5)--Modulo tematico interdisciplinare DIRITTO ed EDUCAZIONE CIVICA
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RICHIESTE LABORATORI E MATERIALI
ALLEGATO 2
PROGETTO G
LOGISTICA
A) GABINETTO DI TOPOGRAFIA
Si richiede una stanza con dimensioni tali (es. 7.00x7.00m) da poter
lasciare le strumentazioni montate pronte all'uso per le esercitazioni
STRATEGIA SUL TERRITORIO E AMMINISTRATIVA
B) LABORATORIO DI COSTRUZIONI
Si richiede l'Attivazione del Laboratorio di Costruzioni Analisi Materiali
per attività lavori conto terzi.
Il Bacino di Utenza raccoglie almeno cinque Province:
ASCOLI PICENO
MACERATA
RIETI
TERNI
PERUGIA
SOFTWARE e MATERIALI DI CONSUMO
PER DIDATTICA ED ESERCITAZIONI
C) GEOMETRIA MATEMATICA ED ELEMENTI DI INFORMATICA
Si richiede l'acquisto della procedura CABRI GEOMETRE II SITE LICENSE
numero di installazioni illimitato (computer scuola, docenti, alunni)
D) LABORATORIO DI COSTRUZIONI
Si richiede costante disponibilità nell'arco dell' a.s. di materiali per le prove.
E) LABORATORIO DI FISICA (Scienze Naturali)
Si richiede l'acquisto di almeno QUATTRO MICROSCOPI
per esercitazioni (vetrini. ecc.)
F) LABORATORIO AULA TECNIGRAFI
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “R. Battaglia” Norcia (PG)
ISTITUTO BATTAGLIA IN RETE 2009
PROGETTO PER UN
PACCHETTO DI SOLUZIONI SULLA INFRASTRUTTURA INFORMATICA DELLA SCUOLA
A.S. 2008 – 2009
Prof. Carlo Pasquinelli
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Prosegue il lavoro realizzato negli scorsi anni, iniziato per prova prima e poi diventato definitivo, rimanendo sulla strada
dell' attuazione dell' uso del software OpenSource ampliando il più possibile le conoscenze delle potenzialità Linux nel
campo degli ambienti di rete di PC, cercando di fare anche scuola alla scuola.
L' Obiettivo degli scorsi anni era quello di connettere tutto in rete: diffondere la larga banda su tutte le aule speciali della
scuola previa connessione alla nuova ADSL Wireless di Aria.com chiamata AriADSL (velocità 4Mbit disponibile nel
Comune di Norcia). Questo è stato raggiunto nell' Agosto 2007 e inviata alla Provincia istanza per la stipula di un
contratto annuale rinnovabile è stato accettato dall' Agosto 2008 (la spesa comlessiva del Canone annuo 2007
dell'ADSL corredato di indirizzo IP Statico, installazione Antenna e lavori connessi alla sua installazione, è stata di circa
1700,00 Euro). Fino all' Agosto 2008 internet è stata diffusa ove presenti i cablaggi della rete ethernet (fisica): Aula
Magna, Aula CAD, Aula Polivalente, Aula Multimediale, Vicepresidenza, aula Insegnanti, Segreteria, Presidenza). Dall'
Agosto 2008 con i finanziamenti\2008 del CCOS è stato possibile raggiungere tutte le aule speciali non connesse in rete
fisicamente (aula Fisica, aula Chimica, Biblioteca, aula Disegno, altro), mediante cablaggio Wireless attraverso tre
Acces Point e due ripetitori dislocati in posizioni ad hoc, connessi attraverso cavo ethernet ad uno degli switch del
server, ed aggiungendo una scheda wireless a ciscun computer interessato.
Il raggiungimento dell'obiettivo, è stato possibile potenziando il server nei precedenti anni con:
-un aumento della memoria del server a oltre 4 Giga e aggiungendo il secondo processore da 3.2Ghz incrementando la
velocità a 6,4 Ghz;
-ampliata la memoria di massa di 150 GB (fondi CCOS Aprile 2008) con l'aggiunta di un HardDisk di tipo SCSI hot
swap come quelli già in funzione;
E' ora possibile
-ampliare le funzionalità: ampliamento sito, registro elettronico alunni, piattaforma Claroline ed altre per l'
insegnamento a distanza, servizio di file server;
-aggiornare il software Sistema Operativo del server (conseguentemente tutti gli applicativi) con il passaggio al
pacchetto OpenSource Fedora Core 9 o 10 (versione sperimentale libera del sistema operativo proprietaro di RedHat) o
Centos 4.7 o 5.1 versione libera costruita sui corrispondenti sorgenti delle piattaforme Linux di RedHat;
-installare un Antivirus che protegge tutta la rete: ClamAV (OpenSource);
-installare un software filtro per siti vietati ai minori con un monitoraggio delle postazioni (OpenSource).
Ulteriore estensione della rete:
E' possibile che con un po' di pazienza si sia in grado di estendere la rete ethernet anche ai PC 486 disponibili nel
laboratorio di costruzioni. Così sarà possibile avere l' intera scuola cablata, internet ovunque.
La connessione in rete di tutte le macchine, è indipendente dal SO installato nei PC della scuola, Windows, Linux od
OS/2, non fa differenza. I sistemi windows devono avere qualche adattamento per l' utilizzazione di Samba server, che
sarebbe il servizio per far comunicare tutti i PC tra loro.
Risorse necessarie, quantificate approssimativamente in:
Euro 120,00+IVA per un Access Point Wireless 3Com;
Euro 250,00+IVA per un IBM HardDisk di tipo SCSI hot swap da 200GB
Questo progetto è comunque connesso con gli altri che seguono .
Norcia, 08 Novembre 2008
Il responsabile del progetto
Prof. Carlo Pasquinelli
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “R. Battaglia” Norcia (PG)
Progetto per la
DIFFUSIONE E LA CONOSCENZA DEL SOFTWARE OPENSOURCE
seconda edizione
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ASPETTI INTRODUTTIVI
La Regione Umbria con la L.R. n. 11 del 25 Luglio 2006 è stata la prima regione italiana a dotarsi di una legislazione
che fa da riferimento per l'adozione e l'uso di software libero nelle pubbliche amministrazioni. Le scuole fanno parte di
questo comparto e pertanto devono, in qualche modo, seguire le prescrizioni regionali espresse dalla legge anzidetta.
Per promuovere l' uso di software libero all' interno della nostra scuola, quali iniziative intraprendere?
La legge regionale prevede all' art. 6 e successivi, incentivi a progetti di enti pubblici che volgono all' attivazione di
corsi di formazione, anche in ambito scolastico, che aiutino la conoscenza del prodotto OpenSource e rivolti a Docenti,
Alunni e Personale ATA. La regione con la conferenza di Maria Prodi dell' 8 novembre 2006 presso l'Assessorato
Regionale comunicò ai vari rappresentanti delle scuole superiori, intervenute su invito dello stesso Assessorato, che si
stava elaborando un Bando per interventi volti alla divulgazione del software libero e quindi per questo sarebbero stati
disponibili fondi europei per l' attivazione di corsi rivolti al personale della scuola e la Regione intendeva impegnare
tali risorse in tal senso. A questo Bando, che stabiliva regole, modalità di attivazione e di partecipazione ai corsi,
modalità di accesso ai finanziamenti e quant'altro relativo alla definizione di un piano per la divulgazione della
conoscenza e all'uso del software libero per la Regione Umbria anche in ambito scolastico, la nostra scuola non ha
potuto partecipare poiché non “Accreditata” (requisito necessario) e dovendosi appoggiare ad un Ente con tali
caratteristiche non è riuscita a trovare una agenzia con la quale collaborare per raggiungere l' obiettivo.
L' atteso bando avrebbe consentito, al personale della scuola, di conoscere le qualità e le potenzialità del software libero
per poi utilizzarlo in sostituzione di quello proprietario che ha il difetto di avere licenze d'uso a pagamento che molto
spesso sono esose e costringono anche ad un legame di continuo aggiornamento quindi di continua spesa. Il software
clonato e\o con installazioni abusive (numero di installazioni superiore al numero delle licenze d'uso acquistate) porta ad
uno stato di illegalità nei confronti del rispetto del diritto d'autore. Una istituzione pubblica che rappresenta la legalità e
l'osservanza delle leggi della repubblica non può scendere nella illegalità nell'esercizio della funzione di competenza con
strumenti operativi non legalmente autorizzati.
Per intenderci sul software libero, al mondo esistono due tipologie di software: una, quello di interfaccia uomomacchina, cioè il Sistema Operativo che consente all'utente di comandare\dialogare con la macchina computer e con
tutte le periferiche che ci sono connesse che si chiama in generale Linux (opposto a Windows); l'altra quello applicativo
che viene installato sul Sistema Operativo e che ci consente di operare con il computer il molte attività: scrivere,
calcolare, presententare, ascoltare suoni, vedere filmati, registrare musica e\o filmati con succesiva elaborazione,
registrare fotografie con succesiva elaborazione, creare ipertesti, registrare e masterizzare le nostre produzioni per
distribuirle. Gli applicativi OpenSource sono in genere del tipo multipiattaforma (cioè funzionano sia su piattaforma
Linux che Windows)
E, cosa può fare la nostra scuola dotata di moderni computers? Molto e in almeno due o tre modalità operative di
differente grado di difficoltà. L' obiettivo è quello di aprire le porte al software libero e farlo usare coinvolgendo e
convincendo l'utente che tale software non è da meno di software proprietari che hanno il difetto di essere costosi. Il
coinvolgimento dovrebbe essere rivolto a tutti gli utenti della scuola, applicando oltretutto “il principio di DEMOCRAZIA INFORMATICA” in alternativa a quello di asservimento ad una unica SoftwareHouse.
MODALITA' OPERATIVE E DISPONIBILITA'
Opzione I - Una soluzione di basso impegno didattico.
Questa soluzione consiste nell' adozione e nell' installazione di software applicativo gratuito o OpenSource sulla attuale
configurazione delle macchine dotate di SO proprietario (Windows). I software applicativi da installare sui PC, tenendo
presente che in linea di massima il software libero è multipiattaforma (cioè esiste sia la versione per Windows che per
Linux), potrebbero essere:
-Produttività personale: trattamento testo, foglio di calcolo, presentazioni, grafica, database
OpenOffice 3.0 che copre tutte le applicazioni dell' Office Automation.
Abiword e suoi collegati;
Kword e suoi collegati;
Scribus;
-Navigazione Internet
Mozilla (OpeSource)-FireFox
-Trattamento immagini e modellazione 3D
Gimp (libero multipiattaforma);
Blender (libero multipiattaforma);
Altri software per la gestione di fotocamere (Kino), scanner etc.
-Insegnamento di matematica
Molti i programmi in questo campo
-Antivirus
ClamAV(libero multipiattaforma)
AVG (proprietario, gratuito per uso personale)
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-Masterizzazione
Gcombust (libero piattaforma Linux) ed altri
Altro
E' disponibile recuperabile da internet molto software libero per la scuola e non.
Opzione II - Una soluzione di medio impegno didattico.
Questa soluzione consiste nel dividere i dischi fissi in due partizioni (soluzione buona per le sale al primo piano dove i
dischi fissi sono di grande capacità) o aggiungere un disco fisso (soluzione per i computer della sala nel seminterrato
che hanno dischi di capacità inferiore agli altri e i dischi fissi da aggiungere sono disponibili). Quindi per le sale di
piano primo può essere adottata la tecnica delle due partizioni: una rimane con il SO proprietario in dotazione all'origine
riducendo\dimezzando lo spazio disponibile sul disco, e si utilizza lo spazio libero ottenuto per installarci una
distribuzione completa di software libero incluso il Sistema Operativo Linux: quest' ultimo provvederà a gestire il
doppio avvio del computer per utilizzare un prodotto software o l' altro. Per la sala del piano interrato quasi la stessa
cosa è, solo che con i PC precedenti si emulano due dischi fissi (due partizioni) con un disco fisso e in questa ci saranno
due dischi fissi (il secondo è quello aggiunto). Anche qui il SO Linux gestirà i due dischi e consentirà di avviare l'uno o
l'altro dei due. I software applicativi sono quelli in dotazione alle distribuzioni di Linux che si installeranno. Tutte le
distribuzioni avranno gli stessi applicativi più diffusi, e comunque si possono aggiungere tutti quelli che si vogliono
(vedi elenco sopra).
Opzione III - Una soluzione di medio\alto impegno didattico.
Totale conversione al software OpenSource di almeno una sala, con la cancellazione di tutto il software proprietario.
Opzione IV - Una soluzione con basso, medio e medio\alto impegno didattico.
Siccome si dispone di tre sale, se ne potrebbero allestire, una per ciascun tipo di Opzione.
Così a partire dall' anno scolastico 2007/08 e entro l' anno scolastico 2008/09, le aule sono e saranno così predisposte:
a) Aula Polivalente con PC allestiti con piattaforma Linux Ubuntu 8.04 e tutto il software necessario all' Office Automation, Grafica, Animazioni 3D, costruzione giornalino ed altri applicativi opensource.
b) Aula Multimediale con PC allestiti con BootManager e si può scegliere tra piattaforma Windows NT4.0Sp6a e Linux
Ubuntu 8.04 dotate entrambe del softwar necessario all' Office Automation, Grafica, Animazioni 3D, costruzione
giorna-lino ed altri applicativi opensource. Si installeranno anche altri software proprietari a disposizione della scuola.
c) Aula CAD con PC allestiti con piattaforma Windows XP-ProSP2 sui quali è presente il software Opensource
anzidetto ed applicativi proprietari destinati al disegno tecnico 2D AutoCAD 2009 a costo ridotto per le scuole e
disegno tecnico 3D AllPlan 208 ad uso gratuito.
COINVOLGIMENTO OPERATORI E DIFFUSIONE CONOSCENZA DEL SOFTWARE OPENSOURCE
Per adottare e attuare tale tipo di filosofia produttiva di tipo individuale e in rete, non avendo potuto sfruttare il Bando
citato sopra in attuazione della Legge n. 11 del 25 Luglio 2006, nell' anno scolastico 2007/08 la scuola ha partecipato al
concorso bandito dal CCOS di Perugia ed il progetto “OpenSource in Battaglia” è stato coofinanziato al 70%, per
organizzare un corso volto alla diffusione del software Opensource e per l' acquisto di materiale Hardware.
Il tentativo di diffondere la conoscenza e l' uso del software OpenSource tra gli operatori scolastici (Docenti, Alunni,
ATA) è stato raggiunto con l' avvio di questo corso della durata di 60 ore a partire dall' ottobre 2008 con termine Marzo
2009.
Quest' anno, le lezioni di “Trattamento Testi” al corso IGEA verranno impartite utilizzando il pacchetto OpenOffice con
testo di riferimento elettronico scaricato dal sito dell' OpenOffice.
Norcia, 08 Novembre 2008
Il responsabile del progetto
Prof. Carlo Pasquinelli
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “R. Battaglia” Norcia (PG)
Progetto per il
SITO WEB DELLA SCUOLA
quarta edizione
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Le esigenze
Tra le necessità di adeguamento a livello di comunicazione e di presenza sul territorio in cui opera la scuola, è la disponibilità di un sito web.
Le ragioni dell' utilità di una presenza nel web sono molteplici, sia come forma di comunicazione e visibilità, sia come sistema interattivo di
comunicazione fra la scuola e tutti gli operatori che sono collegati alla scuola. Occorre quindi quel qualcosa che renda visibile il sistema scuola
“R.Battaglia” e che lo stesso sistema sia in grado di dare una serie di risposte: informazioni organizzative a livello strutturale, comunicativo e
didattico.
-Informazioni a livello strutturale per far conoscere meglio l' istituto ai potenziali utenti e più in generale al territorio relativamente ai vari indirizzi di
studio, all'organizzazione e disponibilità strutturali del sistema “R.Battaglia”.
-Informazioni a livello comunicativo relative alle varie attività didattiche ed extradidattiche in cui opera l' istituto.
-Informazioni a livello didattico: rapporti fra utenti e scuola, rapporti fra docenti e alunni, rapporti fra docenti e presidenza, rapporti fra alunni.
Creare quindi un punto di informazione della scuola nel web.
L' organizzazione dell' esistente sito www.iisbattaglia.it
Pagine realizzate
Le pagine del sito che attualmente sono state realizzate, con solo linguaggio html, negli scorsi anni scolastici sono:
- la home page;
-chi siamo;
- l' area riservata (in sospeso);
- la nostra storia;
- i corsi;
- la registrazione (in sospeso);
- il territorio;
- le attività integrative;
- i link utili;
- le realtà locali;
- il POF;
- le scuole del parco;
- i supporter;
- la vita scolastica;
- il laboratorio di costruzioni;
- il gruppo battaglia;
- la didattica: pagine rapporti studenti-docenti:- la scuola nel parco dei monti sibillin;
- gli eventi;
disponibilità di dispense, materiali didattici, ect;;
- altre pagine connesse alle precedenti.
- i corsi online (in sospeso);
- le comunicazioni;
- contattaci
- il registro;
Pagine da realizzare
- pagine non protette di consultazione e di relazione in inglese: le precedenti già esistenti ma tradotte in inglese.
- pagine protette\riservate.
Queste ultime, possono essere rese funzionanti in autonomia dalla scuola poiché c'è a disposizione una connessione ADSL 24ore. Questo perchè c'è
necessità del reindirizzamento del server della scuola con un IP fisso. In questa maniera, cioè con la possibilità di rientrare sul server della scuola,
installandovi il database MySQL (opensource), sarà possibile costruire ed utilizzare le pagine riservate. A questo database, quindi possono essere
così agganciate le:
- pagine protette riservate per la gestione degli utenti: rapporti tra famiglie\utenti e scuola e registro online;
- altre pagine riservate per i rapporti fra docenti e studenti: corsi online e relativi;
- altre pagine riservate per la comunicazione fra docenti e fra docenti e presidenza: forum;
- altre pagine riservate per la comunicazione fra ragazzi controllate da un tutor: forum, bacheca;
- altre al momento non preventivabili ma aderenti ad altre eventuali necessità.
L' utilizzo del detto database MySQL (opensource) in proprio sul server della scuola, al quale poi deve essere associa-ta una riscrittura parziale del
sito con un linguaggio più evoluto come il PHP (opensource) è necessario in quanto detti servizi (PHP e MySQL) se aggiunti, perchè non previsti
dall'attuale contratto hosting tin.it del www.iistabbatlia.it porterebbe oneri aggiuntivi (rate annuali) non sopportabili per le casse della scuola. Altri
oneri deriverebbero da un incremento dello spazio di hosting, che sarebbe necessario. Le spese per le rate verranno utilizzate per acquistare un disco
fisso aggiuntivo sul server. Il fatto che i dati personali di genitori ed alunni, sensibili, siano poi scritti sul server della scuola migliora la sicurezza, in
quanto non sono scritti residenti su un qualunque server della Telecom.
IL PROGETTO
La nuova organizzazione del www.iisbattaglia.it: relativa ristrutturazione ed ampliamento
Pertanto il progetto previsto per questo passo in avanti da far fare al sito web della scuola, consisterà:
1) Attivazione definitiva dell' ADSL con un contratto della larga banda del tipo FLAT 24 ore (gestore AriaADSL, la Telecom non copre il territorio
del comune di Norcia con il suo servizio di ADSL terrestre). Contratto stipulato con Aria.com con attivazione avvenuta nell' Agosto 2007, il canone
di abbonamento corredato da IP fisso è pagato dall' am-ministrazione Provinciale (Perugia) dall' Agosto2008.
2) Reindirizzamento della connessione attraverso un servizio gratuito di DNS Dinamico: ci sono diversi gestori, italiani e stranieri, che offrono
gratuitamente questo servizio: va attivato via web. Attivazione del servizio DNS Dinamico con la comunità DHIS.org statunitense, con servizio
gratuito a donazione dall' Agosto 2007.
3) Installazione del Server Web Apache su server della scuola, che interpreterà automaticamente il linguaggio PHP (con il quale verrano scritte le
nuove pagine web) in quanto il sistema operativo residente è Linux (software totalmente opensource). Attivato il servizio http di Apache 2.0 di Linux
RedHat 9.0 dall' Agosto 2007
4) Installazione del database Mysql (opensource) sul server della scuola se non è già disponibile tra i pacchetti di Linux. Attivato MySQL 3.23. xxxx
di Linux RedHat 9 dall' Agosto 2007.
5) Scrittura della pagina di registrazione con linguaggio PHP e di tutte le altre pagine connesse riservate per i relativi vari usi detti.
6) Istallazione della piattaforma Claroline (opensource) o Dokeos (opensource), per la pubblicazione di: Forum, Corsi OnLine e quanto altro
connesso ad attività relazionali e didattiche via web. Installata e operativa la piattaforma Claroline nella versione 1.55 dall' Agosto 2007.
7) Creazione di corsi OnLine rivolti agli studenti: attività di docenza a carico dei docenti della scuola disponibili a questo tipo di attività. (il fatto che
siano disponibili online lezioni e esercitazioni credo che sia utile per gli alunni sia durante l'anno scolastico sia nei periodi estivi (debiti formativi),
sia se possono permettersi lezioni private che non.
La localizzazione della struttura informatica del sito(l' hosting)
Al sito si accederà dallo spazio web di secondo livello www.iisbattaglia.it autorizzato dal maintainer italiano nello spazio ritagliato nei server del
gestore Tin sulla base del contratto ”tin.it hosting smart” già stipulato nel mese di gennaio del 2003. Da questo sarà possibile richiamare con gli
opportuni Link le pagine riservate che avranno fisicamente posto sul server della scuola. Tutto il database che supporterà il sito sarà residente sul
nostro server in ambiente linux quindi protetto da attacchi informatici: al momento linux è il miglior SO ad esprimere un firewall sicuro.
Sempre sul server della scuola, sotto il link “la didattica” potranno disporsi dei link collegati a delle pagine per corsi online, comunque dispense e\o
riferimenti didattici che i docenti potranno approntare e mettere a disposizione dei loro studenti, sfruttando la piattaforma Claroline o altro. Tutto
questo ancora con l'ausilio di software opensource.
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www.iisbattaglia.it
Il software per la costruzione
Per tutto quanto necessario a livello di software per la costruzione di queste pagine, incluso quello per la didattica online, verrà utilizzato software
opensource: editor html e php, webserver e database saranno free software di tipo multipiattaforma, quindi compatibili con tutti i SO operativi sia
OpenSource che proprietari. Il contenuto informatico delle pagine web avranno comanti compatibili con i più diffusi brouser: Mozilla, FireFox,
Netscape, Operà, Internet Explorer.
La manutenzione
Il progetto non avrà mai fine, sotto il punto di vista dell'aggiornamento delle notizie che vengono proposte agli utenti anno dopo anno. Potrà avere
una fine la struttura del sito, una volta individuate e definite le pagine che coprono le varie esigenze della scuola. Ma non potrà mai essere definito
finito, per ovvie ragioni legate agli aggiornamenti e ai nuovi bisogni in evoluzione e con l'evoluzione tecnologica. Continui gli aggiornamenti che
saranno necessari fare di anno in anno a livello di contenuti.
Risorse umane
Al momento, per questo anno finanziario, durante la fase di progettazione e di primo impianto, sentito il dirigente scolastico, l'unica persona
coinvolta sarà il sottoscritto. Nella successiva fase di manutenzione e di aggiornamento, potranno essere coinvolti anche altri docenti e\o assistenti
tecnici (comunque con conoscenze informatiche adeguate e relative al software libero), che la scuola potrà disporre e\o formare con corsi da 120 ore,
anche autonomamente in presenza o online dopo aver realizzato quanto prospettato in questa sede.
Nel caso di corsi in presenza, per attrezzare le aule con software unicamente opensource, nella nostra scuola non dovrebbero esserci problemi
(qualche periferica potrebbe non funzionare perchè, essendo di basso costo, funziona appositamente e solamente per windows). Ricavando una
partizione apposita, in tutti i computers di ultima e\o recente generazione delle tre sale possono essere installati i nuovissimi SO opensource: Fedora
Core 6 o Ubuntu 6.10 “Edgy Eft” costruita su base Debian che sono completi già di applicativi opensource. Se necessario possono essere aggiunti
altri applicativi opensource.
Tempi di realizzazione e risorse economiche
Anni finanziari 2007 e 2008. Per quanto riguarda le risorse da mettere a disposizione per la realizzazione del progetto, il sottoscritto prevede un
tempo di almeno 200 ore (da distribuirsi nell'arco dell' anno scolastico corrente) di lavoro intel-lettuale\individuale. Successivo eventuale
aggiornamento nel caso sia necessario più tempo. Questo è relativo alla progettazione e alla compilazione delle pagine. La progettazione riguarderà:
la decisione del tipo e numero di pagine e la grafica. Al momento si procederà alla scrittura delle pagine, come innanzi anticipato, con un comune
editor in linguaggio html e php disponibile nel sistema operativo Linux e\o con quanto è possibile reperire a livello di Open Source (es.:HtmlKit), su
internet, dove sono disponibili moltissimi siti, quindi anche molti programmi free (cioè a costo zero); stessa cosa per il simulatore del webserver
(es.:EasyPHP) che è necessario durante la fase di costruzione (non si può stare continuamente connessi al telefono sullo spazio web).
Nella copertina sono riportati i loghi del software OpenSource e dei linguaggi di programmazione\editor che verranno utilizzati, in ambiente Linux o
SO proprietari.
E' da tenere presente che il nominato server è quello destinato ad unire in rete le tre sale a disposizione dell' Istituto “Battaglia” e che consentirà il
travaso di dati tra esse e distribuirà internet alla intera rete con connessione ADSL (AriaADSL Servizio di connessione Wireless di AriaCOM).
Affidargli anche un surplus di lavoro proveniente dall' u-tenza del sito lo rallenterebbe: ne occorrerebbe uno nuovo di uguale o superiore potenza e
capacità. Quindi per quanto riguardano le risorse da destinare ad eventuali acquisti per un opportuno hardware (nuovo server completo di: almeno tre
dischi fissi preferibilmente SCSI Ultra320 con scheda RAID, 2GB di memoria, unità MultiBurner\lettore DVD, due schede di rete GigaBit
10/100/1000, tastiera, mouse, monitor 1600x1200, unità UPS adeguata) vengono considerate almeno 9000€, Iva inclusa (i server dovrebbero essere
acquistati con possibilità di incremento di potenza nel tempo: scheda madre per due processori e sei comparti per gli Harddisk hot swap). Sistema
operativo di base: Fedora Core 6\8 o Ubuntu Server 6.10 “Edgy Eft” costruita su base Debian (o più recenti). Applicativi vari aggiuntivi: tutto
software opensource.
Norcia, 31 Ottobre 2006
Il responsabile del progetto
Prof. Carlo Pasquinelli
_________________________________
Nell' anno scolastico corrente si proseguirà nell' aggiornamento del sito. Ora c'è da risolvere la questione della indebita chiusura da parte di Tin.It, a
causa di alcuni pagamenti dell'abbonamento ritenuti irregolari.
Norcia, 30 Ottobre 2007
Il responsabile del progetto
Prof. Carlo Pasquinelli
_________________________________
Nell' anno scolastico corrente si proseguirà nell' aggiornamento del sito come da progetto, con l' inserimento delle novità apportate dal progetto
“OpenSource in Battaglia_2009” presentato a concorso nell' Agosto 2008, al bando dei progetti 2009 del CCOS di Perugia.
Norcia, 08 Novembre 2008
Il responsabile del progetto
Prof. Carlo Pasquinelli
_________________________________
N.B. I righi con carattere barrato stanno ad indicare gli step sviluppati negli anni precedenti.
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
”R.Battaglia”
06046 NORCIA (Perugi a)
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI
- LICEO CLASSICO
- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI
Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029
Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]
PROGETTO: OpenSource in Battaglia_2009
-CCOS Perugia
--In considerazione degli acquisiti dispositivi legislativi a partire dalla Legge Regionale n. 11 del 25/07/ 2006, che
completa a livello locale un più ampio quadro normativo e direttivo quale quello Europeo in tema di software Open
Source, nelle pubbliche amministrazioni;
--in considerazione, delle recenti correnti di pensiero in tema di utilizzo nonchè dello stato dell'arte raggiunto dai
software's liberi GNU di estrema qualità e potenzialità tale da poter sostituire pienamente i più blasonati software
proprietari esistenti sul mercato;
--in considerazione degli esiti, che saranno positivi, del precedente progetto OpenSourse in Battaglia i cui lavori hanno
avuto inizio quest' anno e finiranno a marzo\aprile 2009 e con l' effetto di ampliare le nostre conoscenze;
--in considerazione che la nostra scuola non può pensare di poter modificare\rielaborare software libero, per la natura
degli indirizzi dei corsi presenti, l' Istituto “R.Battaglia” propone per il prossimo anno solo l'uso del software libero, per
un potenziamento e un consolidamento dell' uso dei servizi presenti nel server di rete dotato del SO RedHat RH9, che
fino ad ora ha avuto un uso “entry level”, proseguendo ed estendendo gli obiettivi del Livello2 del precedente progetto
2008.
CONTENUTI DEL PROGETTO ED OBIETTIVI DEL PROGETTO-RELATIVE RICADUTE
Livello 3 (i Livelli 1 e 2 sono sviluppati nel progetto OpenSourse in Battaglia del 2008):
-Continuare il lavoro di configurazione del server con il sistema operativo Linux RH9 che è ancora supportato dalla
RedHat.
-Utilizzare la disponibilità del server web Apache, servizi PHP e MySQL per estendere, sul server di dotazione, il sito
della scuola www.iisbattaglia.it (ora su hosting tin.it) con pagine scritte con linguaggio PHP (o parte) anziché con
HTML (come è noto il servizio PHP, sui contratti di hosting, per telecom è a pagamento).
-Rendere operativa una piattaforma Claroline (la più recente che possa utilizzare la RH9) o altre equivalenti ma
OpenSource più idonee per organizzare corsi e/o lezioni a distanza per gli alunni, in particolare per quelli afflitti dai
debiti formativi, ora estivi e per aiutarli in vista delle prove di verifica di fine agosto che saranno una procedura
consolidata.
-Per rendere operativa la piattaforma interattiva, abbattere la barriera della novità e ad aiutare i colleghi docenti a
scrivere dei minicorsi e/o lezioni da disporre online per gli alunni, verrà diffusa la conoscenza sull' uso di questa/e
piattaforme attraverso lezioni frontali che verranno impartite dal sottoscritto durante l' arco dell'anno scolastico di
riferimento.
-Rendere operativo il server Samba per il dialogo in rete tra i PC Linux e i PC Windows.
-Costruire (possibilmente) un servizio di posta elettronica per i docenti della scuola utilizzando il Mail Server Postfix
che, come viene ribadito su molte riviste specializzate, sembra essere il sostituto del più storicamente blasonato
SendMail. PostFix dovrà essere installato ex-novo poiché anche se previsto nella RH9 sarà di prima generazione.
-Tentare l' allacciamento nella rete dei computer della segreteria dandogli al momento solo la disponibilità della ADSL e
di un archivio dati (file server FTP).
-Utilizzazione degli applicativi OpenOffice, Mozilla e Thunderbird per il lavoro in segreteria, anche se per alcune
questioni il Ministero della Pubblica Istruzione utilizza software che è accessibile solo con software Microsoft. La
questione della conversione al software OpenSourse nella segreteria sembra cosa complessa: si dovrà fare uno studio
approfondito della situazione organizzativa, per poter fare una definitiva conversione.
Un ulteriore ampliamento dell' uso delle attività del server esistente comporterà:
-una ulteriore spesa per ampliare le capacità (archivi) in termini di harddisk da mettere in RAID con quelli esistenti
-un incremento della memoria (possibilmente al massimo della sua capacità).
Lo sviluppo dell' ampliamento verrà curato da un docente interno all' istituto (coordinatore).
Ricadute economiche:
riduzione delle spese per l'acquisto di licenze d'uso di software proprietari, nonché riduzione delle tariffe relative a
servizi internet ed altri di manutenzione a pagamento.
Ricadute organizzative: la scuola si apre alle nuove tendenze organizzando l'uso del software OpenSource anche se
esiste una certa volontà di perseverare nell' uso di software proprietario, da parte di alcuni docenti abituati ai prodotti
Microsoft o similari; infatti compito della struttura pubblica (la nostra scuola) è quello di far conoscere al più possibile
la validità dell' OpenSource attraverso l' uso: dall' anno scolastico 2008/09 gli alunni del corso IGEA adotteranno un
testo per l' uso dell' OpenOffice e contemporaneamente ci saranno lezioni anche sull' applicativo OpenSource.
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Ricadute culturali: educazione alla legalità, conoscenza di altri software applicativi liberi in quasi tutte le direzioni,
ampliamento delle risorse individuali.
Risorse gia disponibili per il progetto, es: attrezzature, prototipi
1)Aula dotata di 25+1 postazioni PC PIII, connessi in rete, con dual boot dotati di SO proprietario e open source Linux
Fedora 9; applicativi proprietari su windows e opensource.
2)Aula dotata di 20+1 postazioni PC PIV, connessi in rete, con SO Linux Ubuntu 8.04 con software open source e
applicativi proprietari (al momento “Derive 6” per la matematica) sfruttando la piattaforma wine.
3)Aula dotata di 12+1 postazioni PC PIV, connessi in rete, con SO Linux Windows XP Pro SP2 e prevalente software
applicativo proprietario specifico per il corso geometri (AutoCAD 2009, AllPlan 2006, altri professionali), anche se
presente l' OpenOffice: poco si trova di tipo professionale ma OpenSource.
4)Server di rete PIV SO Linux RH9, come router distributore della larga banda AriADSL.
Descrizione della situazione presente nel contesto in cui opera l' ente proponente il progetto
La struttura è in fase di conversione per l' utilizzazione di SO Linux e applicativi OpenSource anche se una sala con 12
postazioni alunno più una docente, dovrà rimanere sistema operativo Windows XP PRO (sala 3), perchè software
applicativi di tipo professionale per i geometri funzionano su piattaforma windows: in questa sala si cercherà di
utilizzare l' OpenOffice su piattaforma windows.
Anche se c'è volontà, la conversione al software libero sembra ostacolata da applicativi connessi a sistemi del Ministero
della Pubblica Istruzione.
Server di rete (utilizzato per ora solo per la diffusione dell' ADSL via rete hardware e wireless ed alcune pagine del sito
della scuola), è dotato di SO Red Hat 9.0: alcune funzioni verranno ampliate grazie ai benefici finanziamenti del CCOS
del corrispondente progetto 2008. Si spera che venga finanziato anche questo progetto 2009 così siamo messi in grado
di cresere sul fronte sistema rete in ambito OpenSource
Descrizione delle fasi di attuazione del progetto (tempi previsti per ciascuna fase e ruolo del personale)
Le fasi verrano individuate in seguito ad una possibile approvazione del progetto.
La scansione temporale è indicata nell'allegato diagramma di Gannt, comunque verrà svolto nell'anno solare 2008, nei
mesi di: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Luglio, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre (sospenzione
delle attività nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto). Allegato diagramma di GANNT: Carlo_Pasquinelli_GANTT.ods.
La descrizione delle fasi in maniera esplicita non è possibile indicarla, poiché i lavori andranno avanti in parallelo ed a
macchia di leopardo.
I tempi disponibili sono quelli residui rispetto a quelli cogenti degli orari didattici e per quelli connessi\legati alla
didattica.
Personale impiegato
Docente Coordinatore esperto (interno): Prof. Pasquinelli Carlo.
Assistente Tecnico esperto (interno): Sig. Oreste Verucci.
Il Coordinatore
Prof. Carlo Pasquinelli
Il Preside
Prof. Roberto Rossetti
Norcia, 30 Luglio 2008
progetto_FLOSS_CCOS_definitivo_2009.sxw
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PROGETTO “BATTAGLIA ON-LINE'”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
Battaglia On-Line
(estensione autonoma del Progetto Istituto Battaglia in Rete che continuerà anche per l' a.s. 2008-2009 e 2009-2010)
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Carlo Pasquinelli (in ambito funzione strumentale)
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
1.Incremento dei rapporti della scuola con le famiglie, come arricchimento del nuovo patto formativo.
2.Registro dei voti On-Line per informare in tempo reale le famiglie, sull' andamento didattico dei figli.
Destinatari: Famiglie ed alunni dell' Istituto.
Docenti coinvolti: tutti.
1. Compilazione del registro da una postazione PC scolastica o di casa.
2. Eventuale rapporto epistolare via e-mail.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Gennaio 2009 – Giugno 2009
Conoscenza del software OpenSource OnlineGradess (o altro software alternativo OpenSource).
Installazione del software sul server della scuola (in alternativa un PC in disuso da affiancare al server)
Una o due lezioni al corpo docente, per impartire le informative necessarie per la compilazione del registro.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare.
Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Prof. Carlo Pasquinelli.
Il progetto a regime, prevede il coinvolgimento di tutti i docenti per la compilazione del registro on-line, in servizio
nella scuola, attualmente e futuri.
Tecnici dell'Istituto
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Aula Magna per 1-2 lezioni, da due ore, pomeridiane.
Server della scuola (in alternativa un PC in disuso da allestire con SO opensource).
Data, 8/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof. Carlo Pasquinelli
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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE
PROGETTO “ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE FISICA….. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
“Attività di Educazione Fisica……..Giochi Sportivi Studenteschi
Il progetto comprenderà le seguenti attività:
Atletica leggera (corsa campestre)
Sci alpino
C alcio a cinque
Pallavolo
P allacanestro
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Perla Maria Gelzomina e Prof. Benedetti Maurizio
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie
utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
OBIETTIVI
• Consolidare il carattere, sviluppare la socialità ed il senso civico
• Conoscere e praticare l’attività sportiva
• Sviluppare la capacità di comunicare, di esprimersi, di socializzare, di gratificarsi attraverso il linguaggio del movimento
• Ricercare e scoprire le capacità espressive attraverso Sport come forma spontanea di relazione e di aggregazione
• Contribuire, collaborare ad un risultato comune
• Organizzare giochi di squadra che implichino il rispetto di regole predeterminate, assunzione di ruoli e l’applicazione di
schemi di gara
DESTINATARI
Tutti gli alunni dell’Istituto
FINALITA’
Si prefigge di contrastare la dispersione scolastica in un momento formativo unico attraverso l’offerta di un’esperienza
didattica che utilizzo il movimento come linguaggio universale che non conosce limiti di età, di nazionalità e si cerca di
prevenire malesseri diffusi della società attuale che poco spazio offre alla riflessione e all’attenzione dell’altro.
METODOLOGIE
Allo scopo di favorire la pratica sportiva per tutti gli studenti, anche a coloro che non usufruiscono di altre opportunità, verrà
dato massimo spazio alle attività di Istituto attraverso:
✗ avviamento alla pratica sportiva pomeridiana
✗ tornei di classe e interclasse
✗ partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in
un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Da Dicembre 2008 a Maggio 2009
Il progetto si articolerà secondo le seguenti modalità:
1.
Fase distrettuale
2.
Fase provinciale
3.
Fase nazionale
Le lezioni del relativo gruppo sportivo si svolgeranno nei giorni di:
Martedì dalle 14,30 allle 16,30 calcio a 5 (Palestra Hotel Salicone)
Giovedì dalle 14,30 allle 16,30 pallacanestro (Palestra dell' Istituto)
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i
nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
DOCENTI RESPONSABILI
PROF.SSA PERLA MARIA GELZOMINA
PROF. BENEDETTI MAURIZIO
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
SERVIZI: PALESTRA DELLA SCUOLA
PALESTRA HOTEL SALICONE
Data 19/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Perla Maria Gelzomina
Prof. Benedetti Maurizio
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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE
PROGETTO “TEATRO”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
PROGETTO TEATRO
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa RosaMaria Marini
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
1.Socializzazione all' interno del gruppo.
2.Rispetto delle regole necessarie per lavorare in un gruppo teatrale.
3.Conoscenza della letteratura e storia del teatro.
4.Esperienza del contatto con il palcoscenico.
5.Esercizi di lettura e dizione.
6.Sviluppo della gestualità e controllo.
7.Partecipazione a concorsi e spettacolo di fine anno come verifica del Progetto.
Destinatari: tutti gli alunni I.I.S.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Dicembre 2008 – Maggio 2009
Partecipazione a concorsi – SPETTACOLO DI FINE ANNO.
Un incontro settimanale di due ore (mercoledì 14.00 – 16.00)
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Prof.sse Marini - DiLeo – DeDato
Collaboratore esterno – Insegnante di recitazione - Regista
Tecnici dell'Istituto – Personale di Segreteria
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Aula per 2 ore di lezione pomeridiane settimanali.
Videocamera – Fotocamera – Impianto di amplificazione - costumi di scena – fotocopie – computer - fax
Data 08/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa RosaMaria Marini
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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE
PROGETTO “LABORATORIO MUSICALE “SUONINSIEME””
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
LABORATORIO MUSICALE “SUONINSIEME”
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
PROF.SSA Giuseppina Perla
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
• Sviluppare la capacità di comunicare, di esprimersi, di socializzare.
• Sviluppare la capacità di inventare, seguire regole strutturali e di interazione con gli altri nel dialogo sonoro.
• Partecipare a concorsi nazionali.
• Preparare saggio di fine anno.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Dicembre - Giugno: lezioni di Tecnica Musicale e Corale
Giugno: saggio di fine anno
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docente referente Prof.ssa Perla Giuseppina
Maestro Filippo Salemmi, Direttore Artistico dell'Associazione Culturale “Complesso Bandistico Città di Norcia”
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Materiale di cancelleria
Laboratorio musicale, strumentazione per la registrazione.
Data 10/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Giuseppina Perla
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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE
PROGETTO “EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITÀ
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Grazia De Dato
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Destinatari: alunni classe terminali e classi seconde
Motivazioni e finalità: il Progetto risponde all’esigenza formativa degli alunni delle classi indicate, proponendo
attività didattiche finalizzate a favorire in loro la conoscenza del sé e dell’altro da sé.
Obiettivi Generali
Gli alunni
1.
Conosceranno i cambiamenti nel corpo e nelle relazioni: la sessualità.
2.
Apprenderanno come vivere l’adolescenza: l’individuo e la società
3.
Conosceranno i sistemi della Contraccezione.
Modalità ed organizzazione
Lezioni interattive, brevi lezioni frontali, utilizzo di materiale cartaceo e midia
L’attività è svolta da operatori dell’ASL 3.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Novembre – dicembre 2007 per le seconde classi, due incontri per classe della durata di 6 ore (3+3)
Aprile 2008 per le classi terminali, un incontro per classe della durata di 2 ore presso il Consultorio di Norcia.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Operatori consultoriali ASL 3 a costo zero
Referente del Progetto: ore 25 ore di non docenza
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Gli operatori progetteranno con il docente responsabile del progetto e lavoreranno durante le ore curricolari
Risorse della Scuola (computer, lavagna luminosa, fotocopiatrice, materiale cartacea, ecc.)
Data 27/10/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Grazia DeDato
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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE
PROGETTO “EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’”
Premessa
Il presupposto teorico del Progetto educativo sull’affettività e sulla sessualità proposto dai Servizi Consultoriali dei Distretti Sanitari n. 1 e n. 4 è che
parlare di sessualità significa “inequivocabilmente parlare di affettività, anche quando la sessualità viene presentata come esclusiva espressione della
dimensione organica di ogni essere umano.
La sessualità è “intessuta” di significati, di sensazioni, di emozioni, il Progetto propone, pertanto, un percorso educativo che sviluppi
contestualmente aspetti anato-fisiologici, psico-relazionali e socio-culturali cercando di favorire il confronto e la consapevolezza.
Il Progetto , è rivolto ai preadolescenti e agli adolescenti dobbiamo, quindi, fare ulteriori riflessioni: i preadolescenti e gli adolescenti impegnati nella
“fatica di crescere” possono avere difficoltà a comprendere, elaborare, ed esprimere quanto sentono e pensano, a confrontarsi sul cambiamento fisico
e nei rapporti verso i coetanei, verso gli adulti e anche verso se stessi.
D’altra parte gli adulti possono a volte, essere”sconcertati” di fronte a comportamenti che hanno occasione di vedere nel contatto quotidiano con i
“ragazzi”, disorientamento vissuto come genitori, come docenti, come operatori.
Il Progetto non vuole solo dare informazioni sull’anatomia e fisiologia, ma anche parlare di sentimenti ed emozioni, parlare del rapporto tra individui
di diverso e dello stesso sesso, promuovendo spazi di confronto e dialogo, con informazioni per conoscere ma soprattutto per condividere e
valorizzare le potenzialità di ognuno e le possibili scelte positive.
Il Target
Il Progetto è rivolto alla Scuola Media Inferiore e Superiore, con alcune specificità nella scelta dei contenuti, del livello di approfondimento, delle
informazioni, della metodologia informativa, in rapporto al target.
Per la scuola media inferiore sono individuate come target le classi (riportare la motivazione) …….
……………………………………………………………………………………………………..
Per la scuola media superiore sono individuate come target le classi seconde e terze (riportare la motivazione) ………………………………………
……………………………………………….
La Famiglia e la Scuola
Il ruolo della Famiglia e della Scuola sono fondamentali per la promozione di benessere nella crescita degli adolescenti, in particolare i modelli di
comportamento hanno origine nel contesto familiare, non esclusi quelli per la tutela e la promozione della salute.
Il raccordo con la famiglia è fondamentale, infatti il clima e l’attenzione familiare, la condivisione e il “rinforzo” delle informazioni e dei messaggi
sono indispensabili per gli obiettivi di Educazione alla Salute, in particolare per un tema a forte valenza affettivo-relazionale come la sessualità.
Il Progetto prevede per il target Scuola media inferiore, un incontro di informazione/confronto con i genitori per la presentazione e discussione del
percorso educativo che sarà sviluppato con i ragazzi e un incontro a conclusione del Progetto con cambio di impressioni e verifica su quanto è stato
realizzato .
I Docenti, inoltre, hanno un ruolo insostituibile nel dare significato e continuità ai messaggi educativi proposti e sviluppati in un intervento di
Educazione alla Salute. La collaborazione e l’integrazione con i Docenti per lo sviluppo curriculare dei diversi aspetti affrontati, è fondamentale per
la realizzazione del Progetto. Si prevedono pertanto, incontri di raccordo e confronto con i docenti delle classi target. Si propone la collaborazione a
definire un gruppo di lavoro integrato (docenti/operatori) per la realizzazione del programma educativo.
L’Obiettivo graduale, da raggiungere in tempi differenti nelle diverse realtà, è inserire l’Educazione alla Salute nel processo quotidiano di
Educazione globale degli studenti che solo la scuola può garantire, con responsabilità e competenza dei docenti, ruolo di supporto e consulenza dei
Servizi Sanitari e, soprattutto, protagonismo dei ragazzi.
Progetto Educazione all’Affettività e alla Sessualità nella Scuola
Programma di massima
Il Progetto si articola in tre incontri di 2 ore per ogni classe che verrà incontrata singolarmente. Negli incontri si vuole parlare e favorire il confronto e
lo “scambio” sull’adolescenza con i suoi cambiamenti legati alla crescita e alla maturazione, anche nelle relazioni e nella comunicazione.
L’obiettivo è dare informazioni e favorire consapevolezza, con particolare attenzione ai comportamenti responsabili, offrendo un’occasione di
riflessione e comunicazione sulla e nell’adolescenza, dando, inoltre, informazioni sui Servizi Consultoriali in particolare sullo “Spazio Consultoriale”
rivolto agli adolescenti e ai giovani.
Scuola Media Superiore
Classi Target:
Gruppo di lavoro operatori
Distretto n. 1 ……….
Distretto n. 4 ……….
I° Incontro
Crescere significa …………………………
I cambiamenti nel corpo e nelle relazioni : la sessualità
A) Presentiamoci in cerchio : io sono …………..
Durata 15 minuti
OBIETTIVO : presentarsi, iniziare a conoscersi, creare il clima
Materiale : schede per la presentazione
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I PROGETTI CHE EDUCANO ALLA SALUTE
B) Proiezione del filmino realizzato dal Consultorio Giovani di Bologna
“ Emilio avrà 20 anni nel 2000”
Durata 20 minuti
OBIETTIVO: introdurre il tema dell’adolescenza, presentando situazioni nelle quali i giovani possano riconoscersi e identificarsi.
Materiale : TV, Videocassetta
C) Consegna delle schede “Apparato riproduttivo maschile e femminile”
Durata 10 minuti
OBIETTIVO: avere informazioni su quanto i ragazzi hanno già appreso ( dalle diverse fonti di informazione ) sull’aspetto organico della crescita ,
per poter calibrare le informazioni da dare o approfondire.
Modalità : i ragazzi compilano individualmente le schede e le riconsegnano allo scadere del tempo.
Materiale: schede di verifica
D) Commento e discussione delle schede di verifica
Durata 20 minuti
OBIETTIVO: ripercorrere le informazioni già acquisite dai ragazzi, approfondendo e chiarendo alcuni aspetti, ponendo quesiti e dando input per la
discussione.
Materiale: diapositive ( proiettore ) lucidi ( lavagna luminosa )
E) Riflessione sulla relazione affettiva: i valori sessuali
Durata 30 minuti
OBIETTIVO: stimolare i ragazzi a identificare i propri valori relativi alla relazione sessuale e promuovere la consapevolezza dei valori degli altri.
Materiale: scheda “Relazione sessuale”
F) Consegna schede delle “Domande Segrete”
Durata 15 minuti
OBIETTIVO: stimolare i ragazzi a esprimere liberamente dubbi, curiosità, provocazioni…..
Modalità: lavoro individuale. I ragazzi scrivono anonimamente sulla scheda le domande e le consegnano allo scadere del tempo.
Materiale: scheda “Domande Segrete”
II° Incontro
Per star bene……
vivere l’adolescenza: l’individuo e la società.
A) Ritroviamoci in cerchio: cosa avete fatto di bello? Come ci sentiamo? Cosa pensate dell’incontro precedente?
Durata 10 minuti
OBIETTIVO: rincontrarci, riprendere la comunicazione, fare il punto
B) Le “Domande Segrete”
Durata 20 minuti
OBIETTIVO: vogliamo dare risposta e confrontarci ulteriormente sui dubbi e sulle curiosità dei ragazzi, utilizzando le provocazioni come “utile
contributo” per affrontare gli aspetti più critici.
Modalità : presentazione del cartellone ( o di altra forma di elaborazione ) e del criterio di costruzione, approfondimento e confronto sulle domande.
Materiale : cartellone o altro
C) Il fotogramma : massaggi e comunicazione
Durata 30 minuti
OBIETTIVO: ognuno “sta nell’adolescenza” con la propria individualità la propria esperienza, il confronto può far individuare e valorizzare gli
aspetti positivi.
Stimoliamo i ragazzi ad esprimere opinioni e aspettative rispetto alla sessualità.
Modalità: per l’attivazione sono necessari giornali/riviste con immagini raffiguranti varie modalità comunicative, temi riguardanti le relazioni, la
sessualità, il linguaggio del corpo.
Ogni ragazzo sceglie fra le immagini rappresentate sui giornali/riviste quella che lo colpisce di più, e invitato a riflettere sui motivi della propria
scelta rispetto al messaggio trasmesso e a discuterne in sottogruppo, nel quale tutte le immagini vengono incollate su di un cartellone, per poi venir
osservate e discusse in plenaria.
Materiale: giornali/riviste di vario tipo, cartellone, colla, forbici.
D) La Sessualità aspetti socio-culturali
Durata 20 minuti
OBIETTIVO: le scelte, i modelli di comportamento e i ruoli sono influenzati dal contesto socio-culturale, vogliamo stimolare i ragazzi ad esprimere
i propri vissuti rispetto ai ruoli sessuali.
Modalità: libere associazioni, si appendono 2 cartelloni, in uno si scrive la parola maschio; nell’altro la parola femmina. I ragazzi scrivono sui
cartelloni tutto quello che viene loro in mente su queste parole, l’esercizio deve permettere una circolarità di idee e ciascuno può produrre
associazioni anche a partire da quello che dicono i compagni.
La prima fase deve permettere la produzione libera e creativa di associazione, in un secondo momento si attiva il confronto sugli elementi emersi e
viene avviata la discussione. Gli operatori danno elementi per riflettere sull’aspetto sociale e culturale dei ruoli sessuali e dei comportamenti.
Materiali: cartelloni e pennarelli.
E) Consegna della scheda “scelta di un nome”
Durata 5 minuti
OBIETTIVO: Vogliamo coinvolgere e motivare i ragazzi rispetto all’organizzazione di uno “Spazio consultoriali” dedicato a loro, dare “voce” alle
loro proposte iniziando dal nome.
Modalità: lavoro individuale. I ragazzi scrivono anonimamente le loro proposte compilando la scheda e la consegnano allo scadere del tempo.
Materiale: scheda “scelta di un nome”
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III° incontro
Conoscere e riflettere prima di ………scegliere
A) Ritroviamoci in cerchio: casa avete fatto di bello? Come ci sentiamo? Cosa pensate dell’incontro precedente?
Durata: 10 minuti.
OBIETTIVO: ri-incontrarci, riprendere la comunicazione, fare il punto
B) “Le nostre scelte per la salute”
Durata: 20 minuti
OBIETTIVO: i comportamenti, le scelte individuali e collettive, possono influire sulla salute e sul benessere anche in adolescenza.
Stimoliamo i ragazzi a riflettere e confrontarsi sulle responsabilità individuali rispetto alla Salute, in particolare riflettiamo sulle scelte positive per la
salute legate alla sessualità.
Modalità: ogni ragazzo compila individualmente la scheda di lavoro e si confronta su questa in un sottogruppo. In plenaria si discute sugli elementi
emersi e gli operatori fanno un flash sui comportamenti a tutela della salute, approfondendo alcuni aspetti su richiesta.
Materiale: scheda “ i comportamenti per salute”, lucidi.
C) Gioco delle carte
Durata: 15/20 minuti
OBIETTIVO: vogliamo verificare le conoscenze dei ragazzi relative ai contraccettivi.
Modalità: ogni ragazzo sceglie una carta e illustra il termine che vi trova scritto, dicendo quello che sa sull’argomento. Se non conosce il significato o
ha informazioni insufficienti può chiedere l’aiuto del compagno. L’operatore osserva e registra il livello di conoscenza, si può fare un gioco di
squadre assegnando un punteggio.
Materiale: carte.
D) La contraccezione: informazione e confronto.
Durata: 25/30 minuti
OBIETTIVO: vogliamo dare e approfondire informazioni sui mezzi contraccettivi, confrontandoci con i ragazzi non solo su quello che sanno, ma
anche sul loro atteggiamento rispetto alla contraccezione, favorendo la consapevolezza sull’importanza del “sesso sicuro”.
Modalità: gli operatori, in base a quanto registrato sul livello di conoscenza e di interesse sulla contraccezione, illustrano, approfondiscono e si
confrontano sui diversi aspetti del tema.
Materiale: diapositive sulla contraccezione (proiettore) mezzi contraccettivi, fogli informativi “la contraccezione”.
E) Le schede “scelta di un nome”.
Durata: 15 minuti:
OBIETTIVO: vogliamo socializzare alla classe quanto è stato espresso individualmente rispetto a d uno “Spazio Consultoriali” per i ragazzi, il nome
scelto è espressione di aspettative e avvia il confronto sulle proposte fatte.
Modalità: presentazione di un prodotto di elaborazione delle schede, approfondimenti e confronto con definizione di una proposta condivisa.
F) i Servizi Consultoriali nell’azienda USL n. 3 e/o nel Distretto n.______
Durata: 20 minuti.
OBIETTIVO: in attesa di un’ulteriore specifica organizzazione vogliamo presentare i servizi consultoriali attuali, in particolare le attività rivolte agli
adolescenti e ai giovani, confrontarci con loro motivandoli a rivolgersi al consultorio.
Modalità: partendo da quanto i ragazzi pensano e vorrebbero dal consultorio, diamo informazioni sull’organizzazione e sulle attività attuali
distribuendo materiale informativo.
Materiale: lucidi, materiale informativo sui consultori da distribuire.
G) Il confronto sull’esperienza fatta.
Durata: 30 minuti.
OBIETTIVO: è importante il confronto con i ragazzi rispetto all’esperienza appena conclusa, vogliamo “raccogliere” impressioni, pareri e proposte.
Modalità: ogni ragazzo compila individualmente la scheda di lavoro e si confronta su questa in un sottogruppo. In plenaria si discute sugli elementi
emersi riportando su un “cartellone verbale” gli elementi condivisi.
Materiale: scheda “pareri e proposte”.
H) “Saluti e abbracci” non finisce qui
Durata: 15 minuti.
OBIETTIVO: vogliamo ribadire il protagonismo dei ragazzi nell’esperienza e dare un messaggio di disponibilità a continuare la comunicazione e il
confronto nel Consultorio.
Modalità: salutiamo e ringraziamo per la collaborazione, ogni operatore esprime un pensiero sull’esperienza, invitiamo anche il docente o i docenti
che hanno collaborato ad esprimere la loro opinione.
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Identità Sessuale
I° incontro scuole superiori (biennio)
A) Conosciamoci: presento il mio vicino………. (durata 10 minuti)
B) Gioco di squadra: puzzle di anatomia………..(durata10 minuti)
Materiale: puzzle
C) Scheda di verifica: discussione e spiegazione sull’apparato genitale riproduttivo maschile e femminile
minuti)
Materiale: lucidi, lavagna luminosa, proiettore, diapositive, fotocopie.
(durata 20
D) Attivazione: il fotogramma
(durata 30 minuti)
Obiettivo: aiutare i ragazzi ad esprimere opinioni e aspettative rispetto alla sessualità.
Modalità: per l’attivazione sono necessari dei giornali con immagini raffiguranti temi inerenti le relazioni, la sessualità, il linguaggio del corpo, varie
modalità comunicative in campo sessuale. Ogni ragazzo scegli fra le varie immagini rappresentate sui giornali quella che lo colpisce di più. E’ poi
invitato a riflettere sui motivi della sua scelta e a guardare l’immagine.
Tutte le immagini scelte dai ragazzi vengono incollate su di un cartellone poi osservate e discusse in plenaria.
Materiale: giornali di vario tipo, cartellone colla e forbici.
E) Domande segrete
Materiale: fotocopie
(durata 15 minuti)
Saluti e abbracci
(equipe: Dott.sa Laura Alesse, Psicologo Valter Arcangeli, Ostetrica Sabrina Palazzeschi, Ostetrica Anna Rita Bevilacqua, Assistente Sociale Orietta
Persiani)
Il rapporto sessuale
II° incontro scuole Superiore (biennio)
A) Mi presento con il simbolo ……………..(durata 10 minuti)
B) Attivazione: se sei maschio………….se sei femmina…………(durata 10 minuti)
Modalità: ogni gruppo riflette e discute sugli svantaggi e vantaggi dell’essere maschio o femmina oggi nella nostra società. Terminata la discussione
si riporta la sintesi del lavoro su di un cartellone.
Materiale: cartellone pennarelli e …………
C) Proiezione: diapositive sulla contraccezione e spiegazione (durata 20/30 minuti)
Materiale: proiettore e diapositive.
D) attivazione: affettività/sessualità
Materiale: fotocopie
(durata 20 minuti)
Saluti e abbracci
(equipe: Dott.sa Laura Alesse, Psicologo Valter Arcangeli, Ostetrica Sabrina Palazzeschi, Ostetrica Anna Rita Bevilacqua, Assistente Sociale Orietta
Persiani)
Il rapporto Sessuale
III° incontro scuole superiori (biennio)
A) Mi presento. Che tempo fa……………………(durata 10 minuti)
B) Attivazione: lettere d’amore (temi: rapporto sessuale, gravidanza, contraccezione, malattie sessualmente trasmesse)
minuti)
Modalità: ogni gruppo riflette e discute sugli argomenti proposti.
(durata 30
C) Attivazione: gioco delle carte.
(durata 15/20 minuti)
Modalità: ogni ragazzo sceglie una carta e illustra il termine che vi trova scritto, dicendo tutto quello che sa sull’argomento.
Se non ne conosce il significato o ha informazioni scarse, può chiedere l’aiuto di un compagno.
Materiale: carte
D) Risposte domande segrete
(durata 20 minuti)
Saluti e abbracci
(equipe: Dott.sa Laura Alesse, Psicologo Valter Arcangeli, Ostetrica Sabrina Palazzeschi, Ostetrica Anna Rita Bevilacqua, Assistente Sociale Orietta
Persiani)
Data 26/09/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Grazia DeDato
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PROGETTO “DISTURBI E DISORDINI ALIMENTARI IN ETA’ SCOLARE”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
DISTURBI E DISORDINI ALIMENTARI IN ETA’ SCOLARE
1.2 Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Federico Cipolla, docente di Estimo presso l’istituto (abilitato all’insegnamento anche della materia di Scienze degli alimenti).
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate.
Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Destinatari :
1)-alunni delle classi prime (sez. IGEA – IGEA Turist. – Geometri – 4° Ginnasio);
2)-alunni delle classi seconde ( sez. IGEA – IGEA Turist. – Geometri – 5° Ginnasio);
Obiettivi :
1)- Informare correttamente per acquisire comportamenti alimentari corretti e riconoscere le eventuali situazioni critiche;
2)- acquisire conoscenze relative ad una corretta ed equilibrata alimentazione;
Finalita’:
1)- Riconoscere possibili e potenziali disturbi per indirizzare verso supporti specifici;
Metodologie :
1)-Lezioni frontali supportate da materiale audio, video e l’uso di power-point, oltre a materiale cartaceo ed, in previsione, momenti
di dibattito, discussioni e domande agli esperti;
2)-percorso di analisi e test somministrato dagli esperti intervenuti;
Rapporti con Istituzioni : Associazione “MI FIDO DI TE” ( ass.ne che collabora con DCA “PALAZZO FRANCISCI” di Todi; USL
n.2 dell’Umbria;
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno
finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Periodo di effettuazione: Il progetto verrà svolto con un totale di 20 lezioni così organizzate:
1)-due lezioni (di due ore per lezione) effettuate dal prof. Federico Cipolla alle suddette classi prime riunite per gruppi: 1^ IGEA –
1^ Geom.; 1^ IGEA Turist. – 4° Ginnasio;
2)-due lezione di due ore effettuata dal prof. Federico Cipolla alle suddette classi seconde, riunite per gruppi: 2^ IGEA – 2^ Geom.;
2^ IGEA Turist. – 5° Ginnasio;
3)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 1^ IGEA-1^Geom;
4)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 1^ IGEA Tur. -4° Gin.;
5)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 2^ IGEA-2^Geom;
6)- tre lezioni, di due ore l’una (per un totale di 6 ore) da parte degli esperti contattati per il gruppo 2^ IGEA Tur. -5° Gin.;
Le lezioni verranno impartite con cadenza settimanale per un periodo compreso tra il primo dicembre ed il 28 febbraio e, comunque,
il programma, potrà essere suscettibile di piccole variazioni.
-L’anno finanziario interessato al progetto è l’anno in corso, 2008.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i
nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Risorse umane : Gli esperti intervenuti fanno parte dell’associazione “MI FIDO DI TE”, ass.ne sociale in campo di DCA, via Cesia
65, Todi; Rappresentante legale ing. Paolo Fringuelli; responsabile dott.ssa Paola Bianchini. Gli esperti intervenuti saranno in
numero di due per lezione: il Dr. Diego Manduri e la Dr.ssa Paola Bianchini . Le prime due lezioni, per ogni gruppo di classi,
saranno tenute dal prof. Federico Cipolla.
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Le lezioni, da parte degli esperti contattati, dovranno essere effettuate presso l’aula Magna dell’istituto, per modo che possano
beneficiare di strumenti di proiezione di lucidi, di power-point, e quant’altro possa necessitare agli intervenuti (tale aspetto,
ovviamente, non aggiungerà alcuna spesa al progetto).
Gli esperti intervenuti verranno pagati per moduli somministrati (uno per lezione di due ore) ed in particolare:
1)-numero 3 moduli per il primo gruppo, per un costo di € xxx,xx/modulo …................€ xxx,xx
2)-numero 3 moduli per il secondo gruppo, per un costo di € xxx,xx/modulo…..….....…€ xxx,xx
4)-numero 3 moduli per il terzo gruppo, per un costo di € xxx,xx/modulo...….......…….€ xxx,xx
5)-numero 3 moduli per il quarto gruppo per un costo di € xxx,xx/modulo.…..................€ xxx,xx
Al prof. F. Cipolla dovranno essere riconosciute un numero di ore non inferiore alle 50 per: la stesura del progetto, l’attività di tutor,
le lezioni, la formazione, la coordinazione tra ragazzi ed esperti intervenuti, l’organizzazione e l’assistenza, così ripartite:
-per numero 8 lezioni da due ore. € xx,xx x 16 ore..…………………….........................€ xxx,xx
-per altro, così come su specificato € xx,xx x 34....….……………….........……………€ xxx,xx
Il progetto avrà un costo totale pari ad € xxxx,xx
Norcia 06/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof. Federico Cipolla
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PROGETTO “INTERAZIONE SCUOLA-LAVORO”
Classi: quarte Igea e Geometri, seconda Liceo
La sperimentazione attivata nei corsi, Igea, Geometri e Liceo ha il fine di consentire agli alunni di verificare in pratica
quanto appreso in teoria ; l’interazione, naturalmente, tiene conto della realtà socio-culturale ed ambientale della zona e
si avvale degli operatori economici e degli enti pubblici. Si articola in due turni della durata di una settimana ciascuno
per il corso Geometri, un turno della durata di due settimane per il corso Igea un turno della durata di una settimana per
il Liceo.
1.
2.
3.
4.
5.
•
•
•
•
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO
Il progetto di interazione ha lo scopo essenziale di offrire agli studenti una prima esperienza capace di favorire il
loro inserimento nel mondo del lavoro. Si ritiene opportuno che essa sia vissuta durante la permanenza nella scuola,
in modo che gli stessi docenti possano offrire con la loro presenza e competenza gli aiuti necessari e contribuire a
superare quelle difficoltà che i giovani incontrerebbero successivamente. Inoltre, tale sperimentazione potrebbe
dare un contributo alla soluzione del problema dell’attuale frattura, denunciata da ogni parte, tra il sistema
produttivo e le istituzioni scolastiche.
Nella realtà socio-ambientale del comprensorio della Valnerina questo progetto diventa particolarmente
interessante, perché gli alunni che frequentano questo Istituto provengono da un vasto territorio di montagna, con
nuclei abitativi isolati e poco popolati, dove l’esperienza scolastica è particolarmente significativa ai fini della
socializzazione.
Il contatto con il mondo del lavoro favorisce la maturazione globale dello studente, in quanto ne stimola
direttamente il senso di responsabilità e ne favorisce la preparazione professionale, offrendo al giovane la
possibilità di acquisire direttamente alcune competenze operative.
Le esperienze di lavoro produttivo favoriscono l’orientamento del giovane, poiché possono aiutarlo ad individuare
più facilmente e consapevolmente, secondo le proprie attitudini, la scelta nel campo professionale. Tali esperienze,
infatti, fanno conoscere ai giovani le condizioni di lavoro e le caratteristiche precise di alcune professioni.
Questo minimo di esperienza iniziale potrebbe, inoltre, costituire un titolo preferenziale per le imprese all’atto
dell’assunzione di personale qualificato.
ORGANIZZAZIONE
Il collegamento tra l’approfondimento teorico da parte dei discenti e le richieste degli operatori economici è oggetto
di continua verifica, in virtù dei contatti stabiliti tra i docenti incaricati di seguire gli alunni ed i datori di lavoro.
Infatti i docenti si recano periodicamente nelle Aziende per avere notizie riguardanti la puntualità, la presenza,
l’apprendimento degli alunni e per collaborare alla risoluzione di eventuali problemi.
Nell’assegnazione della sede di lavoro si tiene conto della abituale residenza degli alunni, onde evitare problemi di
trasporto
Al termine di ciascun turno sono compilati , da parte degli operatori economici e da parte degli studenti, questionari
di verifica da cui risultano l’interesse e la preparazione raggiunta.
Alle Commissioni degli esami di stato vengono fornite schede riepilogative dei risultati ottenuti dagli alunni nei
differenti turni.
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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLO STAGE_____TURNO
Corso
Periodo
Allievo
Azienda ospitante
Tutor scolastico
Area d’indagine
Capacità
Ha capacità di relazionarsi con persone
appena conosciute
Ha capacità di adattamento a situazioni
Ha capacità di osservazione
Ha capacità di intuizione
Comportamenti
E’ stato capace di svolgere i piccoli lavori
assegnati in maniera autonoma
Ha comunicato in maniera adeguata con
le persone con cui è entrato in contatto
Ha saputo domandare quando si è
trovato in difficoltà
Ha rispetto per gli altri
Motivazione
Non ha manifestato segni di disagio
Impegno e costanza durante lo stage
Livello di attenzione
Ha capito l’importanza delle conoscenze
scolastiche
Valutazione
Osservazioni
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
4
4
4
4
5
5
5
5
6
6
6
6
7
7
7
7
8
8
8
8
9
9
9
9
10
10
10
10
FIRMA
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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLO STAGE_____TURNO
Allievo…………………………………
Corso…………….
Sez…………
Periodo stage……………………………………
Organizzazione del personale dell’azienda
Nel settore dell’azienda in cui sono stato inserito c’è una struttura piramidale tra il personale e il titolare
Nel settore dell’azienda in cui sono stato inserito c’è collaborazione tra il personale e il titolare
Nel settore dell’azienda in cui sono stato inserito tra le varie persone c’è buona comunicazione
Nel settore dell’azienda in cui sono stato inserito tra le varie persone c’è chiarezza sui vari ruoli che
ricoprono
Rapporto con il tutor aziendale
Il primo giorno il tutor mi ha spiegato quello che avrei fatto
Il tutor mi ha parlato in maniera semplice
Il tutor ha usato un linguaggio chiaro
Il tutor ha usato parole “tecniche” attinenti al lavoro
Il tutor mi seguiva nel mio lavoro
Il tutor è stato disponibile
Il tutor è stato comprensivo
Il tutor è stato incoraggiante
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
In azienda
Sono stato puntuale
Ho rispettato le regole concordate con il tutor aziendale
Sono stato in grado di accettare le critiche che mi sono state rivolte
poco *
poco *
poco *
abbastanza *
abbastanza *
abbastanza *
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
molto *
molto *
molto *
In che misura possedevi le seguenti “caratteristiche” al momento dell’ingresso in stage?
Capacità relazionali e di comunicazione
poco *
abbastanza *
molto *
Capacità di lavorare in gruppo
poco *
abbastanza *
molto *
Iniziativa/autonomia
poco *
abbastanza *
molto *
Abilità nell’uso di strumenti e tecniche specifiche
poco *
abbastanza *
molto *
Conoscenze di base
poco *
abbastanza *
molto *
Altro
poco *
abbastanza *
molto *
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………...................................
Quali delle precedenti caratteristiche ritieni di aver potenziato maggiormente al termine dello stage?
Capacità relazionali e di comunicazione
poco *
abbastanza *
molto *
Capacità di lavorare in gruppo
poco *
abbastanza *
molto *
Iniziativa/autonomia
poco *
abbastanza *
molto *
Abilità nell’uso di strumenti e tecniche specifiche
poco *
abbastanza *
molto *
Conoscenze di base
poco *
abbastanza *
molto *
Altro
poco *
abbastanza *
molto *
…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
Secondo il tuo parere, l’esperienza di stage è stata, rispetto a quella scolastica:
Molto significativa
Abbastanza significativa
Poco significativa
Per nulla significativa
Hai incontrato problemi e difficoltà nell’affrontare il periodo di stage?
SI
NO
Se sì, specificarne la tipologia…………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………..............................................................
Quali sono i possibili suggerimenti per migliorare l’efficacia degli stage?
Maggiori conoscenze di base degli studenti
Maggiori conoscenze tecniche degli studenti
Diversa articolazione degli stage
Maggiore assistenza agli allievi da parte del tutor scolastico
Maggiore assistenza agli allievi da parte dell’azienda, tramite tutor
Altro………………………………………………………………………………………………………………………………………
Firma……………………………………
Data………………………….
114
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ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE
“R. BATTAGLIA”
06046 NORCIA (PG)
SCHEDA DEGLI ALUNNI
(Esperienza di alternanza scuola-lavoro Legge 31 Dicembre 1997 n° 96 art. 18)
Alunno/a………………………………………………..............………….Sez…..........……..…………..
Domiciliato/a……………………………………………………….................……………………………
Imprese presso le quali l’alunn... ha svolto attività di lavoro:
1)…………………………………..........…………….. 2)…………..……………….......………………..
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PARTE RISERVATA AI DATI SULLA PERSONALITÀ DELL’ALUNNO
Presenza:
Molto assidua
Assidua
Rispetto degli orari:
Poco puntuale
Puntuale
Grado di interesse:
Mediocre
Partecipazione nell’espletamento delle mansioni:
Scarsa
Comportamento nei rapporti umani:
Poco corretto
Carattere:
Aperto
Apporto dato all’azienda:
Modesto
Sufficiente
Attiva
Poco assidua
Buono
Consapevole
Impacciato
Timido
Ottimo
Spigliato
Difficile
Apprezzabile
Notevole
Spirito di iniziativa:…………...........……...………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………..
………………………………....…………………………………………………………………………..
…………………………………....………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
..............................................................................................................................................................
Mansioni svolte:…………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
..............................................................................................................................................................
Eventuali annotazioni: …..………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
116
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PARTE RISERVATA AI DATI PERSONALI E CULTURALI DELL’ALUNNO
1- E’ stata notata nell’allievo l’acquisizione di concetti ed informazioni non contenute nei libri di testo, utili per
l’approfondimento dei contenuti di studio?
Si
No
Qualche volta
2 -L’allievo ha espresso il desiderio di chiarimenti e di approfondimenti intorno a conoscenze già acquistate o di
sapere su nozioni da apprendere?
Si
No
Qualche volta
3 –E' accaduto che, muovendo dalla richiesta particolare dell’alunno, qualche docente abbia potuto impostare e
svolgere un discorso utile a tutta la classe?
Si
No
Qualche volta
4 -Tratteggiare un profilo dell’alunno, casi come è emerso in relazione al suo inserimento nell’attività di
alternanza.
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………..
………………., li……………………………..
IL CONSIGLIO DI CLASSE
………....……………………………..
………………………………………..
117
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“PROGETTO INTERAZIONE SCUOLA - LAVORO: LICEO CLASSICO”
Anno scolastico 2008 - 2009
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
PROGETTO INTERAZIONE SCUOLA - LAVORO
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Lucci Palmira -
per il Liceo: Prof.ssa Lucia Preziosi
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni
OBIETTIVI
1) Conoscenza
conoscenza dei valori che hanno reso e rendono unico il proprio territorio
2) Competenze
a) selezione di informazioni in vista della loro utilizzazione
b) analisi e interpretazione di informazioni e nodi concettuali
3) Capacità
a) espressione della propria opinione nel rispetto dell’altrui e nella consapevolezza della propria fallibilità
b) produzione di sintetici lavori opportunamente articolati
DESTINATARI
Studenti della classe II Liceo classico
FINALITA’
1) Sviluppare la capacità di riflettere e di confrontarsi
3) Rafforzare e valorizzare il legame con il territorio
2) Rafforzare la motivazione allo studio, la capacità di 4) Rafforzamento dell’attitudine a lavorare in gruppo
autovalutazione e l’autostima
5) Pratica della interdisciplinarietà
METODOLOGIE UTILIZZATE
Esperienza formativa presso la biblioteca e l’archivio storico di Norcia, costituita da lezioni frontali, ricerca e consultazione di fonti edite ed inedite, raccolta ed elaborazione di dati, schedatura, creazione di mappe concettuali. Visita alla
Basilica di S. Benedetto di Norcia.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
PERIODO - dal 2 al 7 febbraio 2009
ARTICOLAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA
• Visita all’archivio storico e lezione introduttiva alla metodologia della ricerca storica. Lezione introduttiva ai
sistemi di schedatura e alle modalità di ricerca di un testo (cataloghi per argomento, soggetto, autore; sistema
informatizzato). Lezione sulle modalità di produzione di una “tesina”.
• Lezioni frontali sulla spiritualità (come fondamento e come orizzonte) e sulle applicazioni della Regola benedettina.
• Lettura e schedatura delle informazioni attinenti al percorso, tratte da testi editi e inediti.
• Visita alla Basilica di S. Benedetto.
• Confronto e riflessioni sui temi affrontati.
• Redazione di una “tesina” ed eventuale sua presentazione.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Docenti della scuola:
Prof.ssa Lucci Palmira, responsabile del progetto “Interazione scuola-lavoro” per l’intero Istituto (convenzioni,
documentazione per gli obblighi secondo le leggi vigenti)
Prof.ssa Preziosi Lucia, responsabile del progetto per il Liceo classico
Collaboratori esterni:
Dott.ssa Badiali, responsabile della biblioteca di Norcia
Dott.ssa Comino, archivista responsabile dell’archivio storico di Norcia
Padre Cassian o padre Benedetto dell’Abbazia di S. Benedetto di Norcia (si attende conferma)
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione
Archivio Storico e Biblioteca di Norcia
Risorse logistiche della scuola, computer, macchine fotocopiatrici.
Data 20/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Lucia Preziosi
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“PROGETTO INTERAZIONE SCUOLA-LAVORO - “ TIROCINI ESTIVI “”
Anno scolastico 2008 – 2009
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
PROGETTO INTERAZIONE SCUOLA-LAVORO - “ TIROCINI ESTIVI “
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
PROF.ssa PALMIRA LUCCI
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
OBIETTIVI Obiettivo fondamentale del tirocinio è creare un raccordo tra formazione e acquisizione ed esercizio
delle competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro e/o nella scelta degli studi
universitari.
DESTINATARI:
Studenti della classe quarta Igea e Geometri
METODOLOGIE UTILIZZATE
Esperienza formativa presso Studi privati nei mesi estivi
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
PERIODO: MESI ESTIVI
(giugno e/o luglio e/o agosto secondo gli accordi tra Studi/Uffici e alunni)
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
DOCENTI:
1. Prof. Carlo Pasquinelli ( tutoraggio per un alunno del corso Geometri) (quattro ore)
2. Prof. Marino Marucci ( tutoraggio per un max. di quattro alunni del corso Igea ) (quattro ore x quattro alunni
= sedici ore)
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione
Studi/Uffici del Territorio
Documentazione/Modulistica prevista dalla legislazione vigente.
Data 23/10/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
PROF.ssa PALMIRA LUCCI
119
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PROGETTO “ACCOGLIENZA”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
ACCOGLIENZA
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
PROF.SSA PERLA GIUSEPPINA
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Far conoscere spazi, strutture, organismi e relative funzioni della struttura scolastica.
Favorire l’integrazione relazionale.
Destinatari: allievi classi I
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Settembre: prima settimana giornata di accoglienza. Test di ingresso
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docente referente: Prof.ssa Perla Giuseppina (Funzione Strumentale)
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Materiale di cancelleria
Laboratori
Data 10/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Giuseppina Perla
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PROGETTO “ORIENTAMENTO E CONTINUITA' -SCUOLE MEDIE DEL TERRITORIO-”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
ORIENTAMENTO E CONTINUITA' - SCUOLE MEDIE DEL TERRITORIO 1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
PROF.SSA PERLA GIUSEPPINA
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
•
Realizzare interventi di orientamento che mirano a fare
•
Conoscere in prima persona le proposte formative della nostra scuola
•
Potenziare iniziative volte a prevenire o rimuovere il disagio scolastico
•
Facilitare scelte formative confacenti alle proprie aspirazioni
Destinatari: alunni docenti genitori delle scuole medie del territorio
alunni del biennio I.I.S.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Novembre – Ottobre: progettazione e contatti con scuole medie.
Dicembre – Gennaio : percorsi didattici per gli alunni terze medie. Visite al nostro istituto.
Verifica dell'inserimento con i docenti della scuola media.
Gennaio: incontri informatici con genitori e alunni terze medie.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docente referente orientamento: Prof.sse Perla Giuseppina (Funzione strumentale).
Prof.ssa Fraschetti Nicolina
Docenti I.I.S. e docenti scuole medie
Tecnici di laboratorio
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Materiale di cancelleria
Laboratori
Depliant pubblicitari
Pullman – mezzo proprio
Data 10/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Giuseppina Perla
121
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PROGETTO “ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
PROF.SSA PERLA GIUSEPPINA
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Insegnare agli allievi a raccogliere, selezionare e utilizzare i dati relativi alle opportunità in termini di studio e
sbocchi lavorativi.
Promuovere incontri e seminari con esperti del settore.
Destinatari: studenti classi V
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Settembre – Ottobre – Novembre – Dicembre:
1) raccolta materiale informatico
2) contatti con Università e agenzie di orientamento
Gennaio – Febbraio – Marzo:
1. sportello per informazioni
2. visita sedi universitarie
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docente referente orientamento: Prof.ssa Giuseppina Perla (Funzione Strumentale)
Referenti orientamento università
Agenzia per l’impiego dell’Umbria
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Attrezzature di laboratorio
Fotocopie
Telefono
Data 10/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Giuseppina Perla
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PROGETTO “SPORTELLO DIDATTICO”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
SPORTELLO DIDATTICO
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Lucia Preziosi
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
OBIETTIVI
• Colmare le lacune nel momento in cui queste si manifestano
• Permettere interventi mirati su specifiche difficoltà
DESTINATARI
Tutti gli studenti che ne facciano richiesta, compatibilmente con le ore a disposizione, in particolare studenti delle
classi terminali.
FINALITA’
• Sviluppare la capacità di autovalutazione degli studenti
• Sviluppare il senso di responsabilità degli studenti
• Impedire che lacune anche non gravi possano influenzare negativamente l’acquisizione di nuovi contenuti e lo sviluppo
di competenze e capacità
METODOLOGIA
Lezioni ed esercitazioni tenute e guidate dagli insegnanti, da svolgersi dietro richiesta degli studenti
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docenti dell Istituto:
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Risorse logistiche della scuola, computer, macchina fotocopiatrice
Data 16/12/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Lucia Preziosi
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PROGETTO “IL QUOTIDIANO IN CLASSE E IL GIORNALISMO”
EDUCAZIONE ALLA LETTURA
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
Il Quotidiano in Classe
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
prof.ssa Anna Di Leo
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Far conoscere diversi strumenti di lettura, abituare all'informazione sistematica, sviluppare il senso civico,
sviluppare la capacità di leggere in maniera personalizzata, migliorare la capacità di scrittura.Corso VB Igea;II e
III e IV Geom; IV e VA Igea
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Dal 24 Ottobre 2007 fino alla fine dell'anno scolastico
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docenti interessati ; personale A.T.A. per la distribuzione
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Data 27/09/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Anna Di Leo
124
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PROGETTO “AMICIZIA”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
Progetto 'Amicizia', Progetto scambio culturale con scuole di Trenton, USA
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Roberto Martinelli
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Obiettivi principali sono l'approfondimento dello studio della L2 tramite scambi epistolari di varia natura con
studenti americani pari età e la conoscenza di una realtà che ha avuto storicamente contatti importanti con la
comunità locale, al fine di una conoscenza reciproca per poter rinsaldare i legami di cooperazione ed amicizia. Il
progetto riguarda tutti gli alunni della scuola che abbiano una conoscenza della lingua inglese tale da consentire di
scrivere lettere e posta elettronica e decodificare documenti in L2 che dovesserro pervenire dai loro colleghi
americani. E' previsto anche l'uso della lingua italianacome lingua di comunicazione primaria perché il progetto e
l'esperienza risultino di beneficio per entrambe le comunità.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Si può prevedere idealmente una durata pluriennale, dopo la fase di studio e valutazione che riguarda l'anno
scolastico in corso.
1.6 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Risorse umane: il coordinatore del progetto e tutti gli insegnanti di inglese in servizio presso l'istituto nel corrente
anno scolastico, gli alunni interessati, il personale tecnico e di segreteria. Non si prevede al momento il
coinvolgimento di altri profili professionali esterni alla scuola.
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
I locali della scuola, aule informatica, i computer in dotazione alla scuola per scrivere e ricevere posta elettronica,
forocopie, la rete internet, stampa locale e nazionale, materialepubblicitario e informativo, anche locale, da inviare
alla scuola americana come realia per attività di lettura e studio per gli studenti americani.
Data 17 dicembre 2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Roberto Martinelli
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PROGETTO “CERTIFICAZIONI LINGUA FRANCESE – DELF DI PRIMO GRADO”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
CERTIFICAZIONI LINGUA FRANCESE – DELF DI PRIMO GRADO
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Tassi
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Preparazione all’esame DELF di primo grado, livelli A2, B1. Alunni interessati in tutte le classi del corso IGEA e
Turistico. Finalità: inserire gli alunni nel sistema delle certificazioni esterne delle competenze nelle lingue
straniere. Lezioni mirate sui contenuti e la tipologia specifica delle prove d’esame. Ente certificatore: Alliance
Française. Centre de passation: Alliance Française de Foligno, presso Liceo Classico “Frezzi” di Foligno, centro
pilota accreditato.
Alunni interessati nelle classi del corso I.G.E.A.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
NOVEMBRE 2008 – MAGGIO 2009
Le lezioni per i vari livelli verranno tenute separatamente, dalle ore 14
alle ore 16, una volta a settimana ed avranno una scansione temporale determinata dalle date fissate per gli esami
dall’ente certificatore.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Insegnante di francese.
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Ore di lezione previste per ogni livello: 30 (ore totali 60) .
Materiale: lettore cd, fotocopie di materiale specifico e/o attività di esercitazione.
Data 31 ottobre 2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Antonella Tassi
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PROGETTO “I Giochi di Archimede”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
I GIOCHI DI ARCHIMEDE – Olimpiadi della Matematica- XIII edizione
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Carrara Agata, Prof.ssa Cataldi Angela Rita
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
OBIETTIVI
1
2
3
Coinvolgere i ragazzi, anche i meno interessati
Appassionare i giovani allo studio della matematica
favorire il gusto della scoperta e del risolvere situazioni problematiche
DESTINATARI
Studenti delle classi:
- IV^ e V^ Ginnasio
- II^ e III^ Liceo
- I^ ,II^, III^, IV^ Geometri
- I^A, II^ A Igea
- I^B, II^B Igea
METODOLOGIE UTILIZZATE
In alcune classi sono state effettuate delle esercitazioni di preparazione.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
PERIODO da novembre 2007 a giugno 2008
ARTICOLAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA
•
•
•
•
•
Giochi di Archimede: 21 novembre 2007 (gare di tipo promozionale)
Gare Provinciali di Selezione : data da definire ( Mese di Febbraio 2008)
Olimpiadi Nazionali della Matematica a Cesenatico: data da definire, presumibilmente nei primi giorni di maggio 2008
Prove di selezione per le Olimpiadi Internazionali: data e luogo da definire, presumibilmente Pisa, fine maggio 2008
Olimpiadi Internazionali della Matematica in Spagna
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Docenti della scuola:
Prof.ssa Carrara Agata e prof.ssa Cataldi Angela Rita
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Spese previste :
•
•
Tassa di iscrizione di € 60,00 versate sul C/C. N°15869407 intestato a : UNIONE MATEMATICA
ITALIANA- DIP. MAT. UNIV. Piazza Porta San Donato N° 5, 40126 Bologna
fotocopie
Data 10/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Carrara Agata,
Prof.ssa Cataldi Angela Rita
127
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PROGETTO “LE OLIMPIADI DEL CAD 2009 – VIII edizione”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
LE OLIMPIADI DEL CAD 2008 – VII edizione
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Castellucci Lanfranco
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
1.
2.
OBIETTIVI
Diffondere l’uso del disegno automatizzato
Appassionare i giovani alla pratica del disegno automatizzato
DESTINATARI
Studenti delle classi:
I^, II^, III^, IV^, V^ Geometri
METODOLOGIE UTILIZZATE
Nelle classi I^, e II^ con la disciplina di disegno , si svolgono regolari lezioni di CAD , nelle classi successive
gli studenti proseguono la pratica del CAD con le materie tecniche, di Tecnologia delle Costruzioni,
Costruzioni e Topografia.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
PERIODO da febbraio 2008 a maggio 2008
ARTICOLAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA
•
Selezione di classe
•
Fase di Istituto 12 NOVEMBRE 2008
•
Fase Regionale 3 DICEMBRE 2008
•
Finali Nazionali a LANCIANO (CHIETI) entro il 15 MAGGIO 2009
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Docenti della scuola:
Prof. Castellucci Lanfranco
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Spese previste :
✗
Tassa di iscrizione di € 30,00 versate a favore dell’ istituto “FONTANA” di Rovereto per l’iscrizione alle
olimpiadi.
✗ Fotocopie
✗ Docenti impegnati nelle varie fasi , qualora non siano in servizio
✗ Spese del solo viaggio a Rovereto per partecipanti (max 2) e docente accompagnatore per eventuale
partecipazione alla fase nazionale.
Data 10/11/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof. Castellucci Lanfranco
128
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PROGETTO “Nemetschek Educational ALLPLAN2008”
129
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130
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PROGETTO “VIAGGI D’ISTRUZIONE a.s. 2008/ 2009”
BIENNIO
Classi
1^ A Igea
2^ A Igea
1^ Geometri
2^ Geometri
IV Ginnasio
V Ginnasio
Destinazione
Campania:
Microcrociera
Golfo di Napoli e
visita di Pompei ed
Ercolano.
Campania:
“ “
Campania:
“ “
Campania:
“ “
Campania:
“ “
Campania:
“ “
Periodo
Giorni
Marzo
3
Accompagnatori
Perla Giuseppina
3
Marzo
Carrara Agata
3
Marzo
Note
Latini – Di Leo
Marzo
3
Fraschetti - Perla G
Marzo
3
Malatino-Papini
Marzo
3
Angeli - Papini
TERZE E QUARTE
Classi
3^ A Igea
4^ A Igea
3^ Geometri
4^ Geometri
1^ Liceo
2^ Liceo
Destinazione
Venezia e ville
palladiane.
Venezia e ville
palladiane.
Venezia e ville
palladiane.
Venezia e ville
palladiane.
Venezia e ville
palladiane.
Venezia e ville
palladiane.
Periodo
Giorni
Accompagnatori
Marzo
4
Marzo
4
Artesi Andrea
Marzo
4
Alessandri Giuseppe
Marzo
4
Fraschetti – Carrara
Marzo
4
Cirone-Natalini
Marzo
4
Cirone-Montagnoli
Giorni
Accompagnatori
Note
QUINTE
Classi
Destinazione
5^ A Igea
Praga o
Barcellona
5^ B
5^ Geometri
3^ Liceo
Periodo
5/
Marzo
6
Note
Perla Gelsomina
Praga o Barcellona
Marzo
5/6
Perla Giuseppina
Fermanelli - Chiaretti
Praga o Barcellona
Marzo
5/6
Cipolla Federico
Praga o Barcellona
Marzo
5/6
Fratini – Montagnoli
-Cirone
132
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PROGETTO “CORSO DI ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI”
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
CORSO DI ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE STUDENTI STRANIERI
1.2 Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Anna Di Leo
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le
metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
Destinatari: Mustafaj Useini Isen (I Geometri), Dobre Patricia (IIA IGEA), Dafinov Viktor D. (IIIGeometri)
Obiettivi: Promuovere la socializzazione. Facilitare l' autonomia operativa.
Avviare gli alunni ad apprendere le strutture di base della lingua italiana. Gli alunni dovranno saper scrivere le parole in modo
corretto (ortografia), conoscere le parole (lessico) e saper pronunciare i suoni della lingua italiana.
Riconoscere e riutilizzare in modo corretto gli elementi della frase (grammatica e produzione orale) relativi alla vita
quotidiana scolastica.
Saper costruire una frase sintatticamente corretta, comprendere brevi testi narrativi, descrittivi, regolativi e espositivi.
Arricchire il lessico.
Comprendere e studiare facili testi di diverse aree disciplinari (comprensione, analisi e metodo di studio).
Scrivere secondo modelli (produzione scritta).
Acquisire conoscenze sull' attuale paese di residenza (notizie di carattere culturale).
Familiarizzazione con le espressioni.
Metodologie
In relazione alla lingua orale: gradualità, parlare lentamente senza tuttavia distorcere il ritmo del discorso, articolare le frasi in
maniera chiara, limitare l'uso dei sinonimi, chiarire il significato delle parole nuove oppure non familiari attraverso immagini
e/o esempi concreti, uso del linguaggio non verbale supporto della lingua madre.
In relazione alla lingua scritta: ordinare le informazioni in senso logico e cronologico, proporre frasi e brevi testi, usare di
preferenza la paratassi, fare attenzione nell' uso del lessico, evitare inizialmente le personalizzazioni e le forme impersonali.
In tale contesto è indispensabile la fruizione delle strumentazioni informatiche, per consultare vocabolari di lingue e navigare
in internet per reperire ed utilizzare anche on.line materiali facilitati e approfondimenti adatti al livello linguistico degli
alunni.
Analogo discorso vale per le materie di indirizzo per le quali l'uso dei programmi informatici favorisce l' apprendimento,
consente di raggiungere gli obiettivi e gratifica gli alunni.
Contenuti
1. Unità base: I suoni e le parole
4. Unità 3:Per negozi e mercati
7. Unità 6: La salute
2. Unità 1:Io e gli altri
5. Unità 4: Quando? Dove?
8. Unità 7: I divertimenti e lo sport
3. Unità 2:A scuola, a casa
6. Unità 5: Il lavoro
9. Unità 8: I servizi
Finalità: il corso si propone di fornire agli alunni le conoscenze e le abilità linguistiche per capire e farsi capire in italiano.
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da
svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.
Ottobre-Dicembre 2008 – Gennaio-Giugno 2009 -- Cinque ore settimanali, esclusi i periodi di vacanza.
1.5 Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno
finanziario.
Docenti: DiLeo Anna, Fraschetti Nicolina, Martinelli Roberto, Tassi Antonella.
1.6 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Materiale già in possesso della scuola o di proprietà personale (Libri, Dizionari illustrati, Fotocopie, Riviste,
cassette audiovisive, televisione, laboratori informatici, materiale di cancelleria).
Data, 27/10/2008
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
Prof.ssa Di Leo Anna
133
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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE IN ITINERE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
”R.Battaglia”
06046 NORCIA (Perugia)
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI
- LICEO CLASSICO
- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI
Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029
Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]
P.O.F. – Verifica in itinere - a.s. 2008/09
Progetto o Attività: Titolo
¡ attività prevista nel P.O.F. ¡ attività non prevista nel P.O.F. (se la risposta è no allegare progetto)
Il progetto è nato su proposta di: ¡ docenti
¡ alunni
enti, associazioni……): specificare _____________
Il progetto è stato avviato?
¡ sì
¡ altro (genitori, altre scuole,
¡ no
Tempi :
data inizio attività_____ore previste dal progetto ______ ore effettivamente svolte ____(al 28/02/09)
Le attività si sono svolte di ¡ pomeriggio
¡ mattino
¡ mattino e pomeriggio
Partecipanti (previsti/iscritti)
n. allievi______ n. classi coinvolte _____
n. docenti interni _____ n. esperti esterni ______
altro ______________
Gli alunni coinvolti hanno partecipato con regolarità? ¡ molta
In quale percentuale?
¡ inferiore al 50%
¡ tra il 60 e 70%
¡ poca
¡ abbastanza
¡ tra l’80 e il 100%
Docente referente ____________________________________________ h.
Docente di riferimento _________________________________________ h.
Docenti collaboratori __________________________________________ h.
Altro personale (esperti…..)______________________________________ h.
Quali strumenti sono stati utilizzati per la verifica/monitoraggio in itinere?____________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
data ____________________
firma del/della referente del progetto/attività _________________________
134
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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA 1
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
(Alunni)
”R.Battaglia”
06046 NORCIA (Perugi a)
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI
- LICEO CLASSICO
- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI
Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029
Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]
STUDENTI – a.s. 2008/2009
Questa scheda ci sarà utile per migliorare la qualità dell’organizzazione. Ti invitiamo quindi a compilarla precisando che e’
assicurato l’anonimato. Grazie per la collaborazione!
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
12 Giudichi positivamente il rapporto con il personale non insegnante?
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
13 E’ facile comunicare con la Dirigenza Scolastica?
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
14 E’ agevole l’accesso agli Uffici di Segreteria?
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡abbastanza
¡per niente
¡ molto
¡ poco
¡abbastanza
¡per niente
1
2
3
La preparazione ricevuta finora corrisponde alle tue aspettative?
Ritieni di essere stato informato su criteri, metodi, tempi e strumenti di
valutazione degli apprendimenti?
Le informazioni sui corsi attuati nell’istituto, ricevute al momento
dell’iscrizione, sono state chiare e utili?
4
Le tue aspettative sono state rispettate?
5
Ritieni che lavorare nei laboratori faciliti e migliori la conoscenza teorica?
6
7
Ritieni che le risorse strutturali dell’Istituto (aule, laboratori, biblioteca,
palestra, apparecchiature) siano funzionali?
In che misura la tua frequenza scolastica serve ad arricchire le tue
competenze?
8
Ti senti partecipe in classe al lavoro didattico degli insegnanti?
9
Sei soddisfatto della scelta del corso fatta?
10 Giudichi positivamente il tuo rapporto con gli insegnanti?
11
Giudichi positivamente il tuo rapporto con i compagni?
15 Ritieni efficaci le attività di accoglienza attuate?
16
L’ambiente scolastico, inteso come insieme di strutture, igiene, ordine, è
confortevole?
17 Il servizio di ristoro (bar,distributori) risponde alle tue esigenze?
18 Ritieni che le norme di sicurezza siano rispettate nell’istituto?
I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:
1. essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;
2. essere utilizzati solo per scopi statistici
135
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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA 2
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
(Genitori)
”R.Battaglia”
06046 NORCIA (Perugia)
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI
- LICEO CLASSICO
- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI
Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029
Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]
GENITORI – A.S. 2008/2009
Questa scheda ci sarà utile per migliorare la qualità dell’organizzazione. Vi invitiamo quindi a compilarla precisando che e’ assicurato
l’anonimato. Grazie per la collaborazione!
1
2
3
4
ottimo
discreto
buono
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
Si
¡
¡
¡
no
¡
¡
sempre
spesso
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
si
¡
¡
no
¡
¡
non sempre
Ad oggi vostro figlio vi ha riferito che:
A ha instaurato con gli insegnanti un rapporto
B ha instaurato con i compagni un rapporto
C ha instaurato con il personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario)
della scuola un rapporto
Ad oggi vostro figlio vi ha riferito che:
A. è stato aiutato dagli insegnanti ad usare il materiale scolastico in modo
adeguato
B. è stato aiutato dagli insegnanti ad organizzare il lavoro a casa in modo
adeguato
C. i carichi di lavoro a casa sono stati distribuiti in modo adeguato
D. il linguaggio degli insegnanti è stato compreso in modo adeguato
Ritenete che tutto il personale della scuola abbia aiutato vostro figlio a superare
problemi iniziali di inserimento in modo
Ritenete che le attività didattiche svolte siano commisurate alle capacità di
vostro figlio?
5 Ritenete che le attività di recupero abbiano facilitato l’apprendimento in modo
6 Ritenete che le attività di recupero debbano essere incrementate?
Durante lo svolgimento dei compiti domestici osservate che vostro figlio
A. lavora serenamente
B. lavora autonomamente
C. lavora regolarmente
Riguardo all’attività di classe vostro figlio riferisce
A. di trovarsi a suo agio
8 B. di trovarsi in difficoltà
C. di ottenere l’aiuto necessario
D. di ottenere risultati da lui attesi
Se vostro figlio presenta qualche difficoltà pensate che dipenda da:
A. distrazione
B. disimpegno
9
C. disagio personale
D. richieste non adeguate da parte degli insegnanti
E. spiegazioni poco chiare da parte degli insegnanti
Nel corso dell’anno avete ricevuto informazioni adeguate sull’andamento
10
scolastico di vostro figlio?
7
Quando vi siete rivolti al personale ATA(amministrativo, tecnico, ausiliario)
A. siete stati accolti con cortesia
B. le vostre richieste hanno avuto risposte tempestive
11
C. le vostre richieste hanno avuto risposta chiara ed esauriente
D. la produzione di documenti è stata tempestiva
L’orario di apertura della segreteria è rispondente alle vostre esigenze
lavorative?
Avete ricevuto da parte del personale della scuola collaborazione in caso di
13
necessità?
Ritenete che l’ambiente scolastico, inteso come insieme di strutture, igiene,
14
ordine, sia confortevole?
15 Ritenete che le norme di sicurezza siano rispettate nell’istituto?
12
sufficiente insufficiente
qualche volta raramente
mai
¡
¡
¡
¡
si
¡
¡
¡
¡
¡
no
¡
¡
¡
¡
¡
in parte
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
¡
I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:
1.
essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;
2.
essere utilizzati solo per scopi statistici
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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA 3
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
(ATA)
”R.Battaglia”
06046 NORCIA (Perugi a)
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI
- LICEO CLASSICO
- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI
Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029
Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]
A.T.A. - a.s. 2008/2009
Questa scheda ci sarà utile per migliorare la qualità dell’organizzazione. Ti invitiamo quindi a compilarla
precisando che e’ assicurato l’anonimato. Grazie per la collaborazione!
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
¡ molto
¡ poco
¡ molto
¡ poco
¡ molto
E’ facile comunicare con la Dirigenza Scolastica?
¡ poco
¡ molto
E’ facile comunicare con il DSGA?
¡ poco
L’informazione sul funzionamento dell’Istituto (orari
¡ molto
segreteria, modulistica in uso…) è completa e puntuale?
¡ poco
L’informazione su normativa relativa all’infortunistica e alla
¡ molto
gestione di situazioni di emergenza è esauriente?
¡ poco
Vieni regolarmente informato delle attività/corsi di
¡ molto
aggiornamento rivolti al personale ATA?
¡ poco
¡ molto
Giudichi positivamente il tuo rapporto con gli allievi?
¡ poco
¡ molto
Giudichi positivamente il tuo rapporto con gli insegnanti?
¡ poco
¡ molto
Giudichi positivamente il tuo rapporto con i colleghi ATA?
¡ poco
L’ambiente scolastico, inteso come insieme di strutture, igiene, ¡ molto
ordine, è confortevole?
¡ poco
Il servizio di ristoro (bar/distributori) risponde alle tue
¡ molto
esigenze?
¡ poco
Ritieni che le risorse strutturali dell’Istituto (aule, laboratori,
¡ molto
biblioteca, palestra, apparecchiature) siano funzionali?
¡ poco
¡ molto
Ritieni che le norme di sicurezza siano rispettate nell’istituto?
¡ poco
Ti ritieni coinvolto nella pianificazione delle attività
dell’Istituto?
Ritieni che compiti, ruoli e responsabilità siano definiti in
modo chiaro?
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
¡abbastanza
¡ per niente
I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:
1. essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;
2. essere utilizzati solo per scopi statistici
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“R.Battaglia”
06046 NORCIA ( Perug ia)
- ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE - TURISTICO - GEOMETRI
- LICEO CLASSICO
- CORSI SERALI IGEA E GEOMETRI
Tel. 0743/828028 - Tel . Fax 0743/828029
Presidenza: Tel. 0743/816848 E-mail: [email protected]
QUESTIONARIO VALUTAZIONE ESTERNA POF(Piano Offerta Formativa)
1. In possesso di Diploma di Scuola Media Superiore di___________________________ Data:___/___/____
2. Occupato
Disoccupato
3. Lavoro dipendente a tempo:
Determinato
Indeterminato
settore:
Pubblico
Privato
4. Mansione\Responsabilità ricoperta:____________________________________________________________
5.
6.
7.
8.
9.
Dopo il diploma hai trovato una assunzione?
SI
Subito
Tardi
Entro anni_____________
Anno di prima assunzione:___/___/____
La tua occupazione è avvenuta corrispondentemente al titolo di studio che possiedi:
SI
NO
Il tuo primo impiego è rimasto tutt'oggi il tuo attuale posto di lavoro:
SI
NO
Se NO, quali altri impieghi lavorativi hai avuto prima di quello attuale:
_____________________________________
_____________________________________
_____________________________________
_____________________________________
_____________________________________
_____________________________________
10. Anno di fine assunzione___/___/____
11. Lavoro autonomo
Artigianale
Professionale
12. Quali gli insegnamenti a carattere umanistico reputi che la scuola ti abbia dato per inserirti nel ciclo lavorativo in cui
sei inserito?
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
13. Quali gli insegnamenti di indirizzo reputi che la scuola ti abbia dato per inserirti nel ciclo lavorativo in cui sei
inserito?
____________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
14. Quali Attività didattiche extra curricolari hanno favorito la tua assunzione
____________________________________________________________________________________________
15. Frequenti Corsi di formazione?
No
Si. Se SI quale?:____________________________________________
____________________________________________________________________________________________
16. Quali Attività didattiche curricolari o extra curricolari hanno favorito la tua prosecuzione degli studi
____________________________________________________________________________________________
17. Prosecuzione degli studi avvenuta in ambito: Universitario
non Universitario
18. Se non Universitario, quale ambito e con quale competenza? ____________________________________________
____________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
19. Laureando____________________________________________________________ :
20. Laurea Breve __________________________________________________________ :
in corso
Si
fuori corso.
No.
21. Studente universitario lavoratore: in quale campo?___________________________________________________
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22. Diploma di Laurea ____________________ Luogo________________________________
23. Conseguito entro anni___________________ :
24.
Occupato
in corso
Data:___/___/____
fuori corso
Disoccupato
25. Lavoro dipendente a tempo:
Determinato
Indeterminato
settore:
Pubblico
Privato
26. Mansione\Responsabilità ricoperta:_______________________________________________________________
27. Lavoro autonomo
Professionale
Altro campo: quale?________________________________________
I dati raccolti nell’ambito della presente rilevazione sono tutelati dal segreto statistico. Essi potranno:
1.
essere esternati o comunicati soltanto in forma aggregata, in modo tale che non se ne possa fare alcun riferimento individuale;
2.
essere utilizzati solo per scopi statistici.
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GLI STRUMENTI
ALLEGATO 1
(omissis)
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