Vespero solenne è musicato da vari compositori, ben inteso di epoca tardiva. Ksxpx^apisv ; il carattere è sciatto. 24. — Vatic. grec. 2317. Cod. ms. cart. sec. XVIII-XIX, f. 0,16 x 0,11, ff. 1-172 ; scritto da Giacomo Protopsalte che mori nel 1815 a Bucarest; f. 1-9. I primi soliti elementi di musica bizantina: canti del Vespero; combina col Cryptense V. -y. n del 1718, che nel titolo segna l'autore TOÙ ij.aX-rou xpusàtpsu del cantore Crisàfo. 25. — Vatic. grec. 2318 Cod. ms. cart. sec. XVIII-XIX, f. 0,11 x 0,8, ff. 1-159 ; formato, come si vede, tascabile ; scrittura trascurata come del resto tutto il libretto. Kecragàrion, Polièleos di autori moderni. 26. — Vatic. grec. 2322. Cod. ms. cart. f. 0,16 x 0,11 ; ff. 1-155 ; scritto da Atanasio Cretense, nel 1624, e donato alla Vatic. 2 novembre 1903. Ha lo stesso materiale musicale del Vatic. grec. 2317, comprese le nozioni sul canto bizantino ; carattere più grande e più chiaro : tutti i fogli del ms. nella parte superiore sono guasti dall'umidità, e perciò sono poco leggibili. 27. — Barb. grec. 283. Cod. ms. cart. sec. XVIII, f. 0,11 x 0,8, ff. 1-252. Canti del Vespero e della Liturgia ; carattere minuscolo e assai andante; il Kecragàrion combina col Cryptense r. -y. l i ; l'amanuense è un tale Gabriele Ieromonaco di Anchiàlo : edizione minuscola. 28. — Barb.grec.300.Cod,. ms. cart. sec. XV-XVI, f. 0,15 x 0,10, ff. 1-322. Il carattere è relativamente calligrafico e da prendersi per tipo. Raccolta completa dei canti del Vespero, e della Messa ; il ms. merita attenzione perchè collazionato con altri del genere (v. sopra), rappresenta una melodia più semplice e perciò più genuina dei canti di fattura tardiva : f. 242 Vlnno Trisagio come si canta al monte Atos. Precedono nel ms. le solite nozioni grammaticali sul canto bizantino. 29. — Barb. grec. 392. Cod. ms. cart. sec. XV-XVI. f. 0,21 x 0,14. ff. 1-218. Vesperale ; i versi dei salmi del vespero sono musicati da vari maestri ; il nome precede il verso salmodico ; abbiamo : Giovanni Lampadario, Cucuzèli, Coroni, Contopetri, Calivò, Agalliàno, Panarètu, ecc. ; il Magnificat di Campani ; f. 92 Kecragàrion, Polièleos di Latùno e di Cucumà e di altri maestri antichi e moderni ; f. 163 canti della Liturgia di S. Giovanni Crisostomo ; f. 172 l'inno cherubico di varie tonalità dei maestri Teòdulo, Manuele Agalliàno, Giovanni Damasceno, Agatone ; segue la Liturgia dei Presantificati f. 197 col cherubico inno NOi a! S u v a u s i ; di Giovanni Dama-