La "Celeste Verdura". Un caso di visionarismo religioso in Puglia Daniela Saracino Lo studio del visionarismo religioso s'inserisce nel quadro più ampio degli studi sulla nascita e prolificazione in epoca moderna di numerosi fenomeni religiosi come varie sette e nuove chiese. In quanto fenomeno attuale è, a mio avviso, necessaria un'analisi approfondita che possa permettere di coniugare sia l'itinerario degli studi antropologici svolti intorno questo tema, sia il passaggio alla modernità di tali culti extraliturgici. Infatti, sono di fondamentale importanza gli studi svolti nelle aree della Capitanata da Annabella Rossil e da Miriam Castiglione 2 ; in particolare grazie a quest'ultima abbiamo dei punti di riferimento teorici essenziali per lo studio del visionarismo religioso, come ad esempio: • Il riconoscimento della spettacolarità dell'evento dovuto al dono carismatico del veggente. • La prevalenza della partecipazione femminile alla vita della comunità, dovuta sia al ruolo della donna mediatrice tra la sfera familiare e quella religiosa locale, sia come ricerca di protagonismo assente nella vita quotidiana. • Sfruttamento della ricchezza simbolica del sogno. • Sofferenza, sottomissione e obbedienza come simbolo totalizzante 3 dell'esperienza visionaria. • La centralità che la scrittura assume nella comunità religiosa come espressione del bisogno di collegarsi ad altri livelli culturali. Attualmente però ci troviamo di fronte a dei fenomeni che non riguardano solamente il meridione d'Italia né si riferiscono alle sole classi subalterne. Quindi pur confermando la teoria secondo la quale la partecipazione ai culti extraliturgici di origine visionaria funge da protezione psicologica e da riscatto nella crisi della presenza della vita quotidia- C. BARBATI, G. MINGOZZI, A. Rossi, Profondo Sud: viaggio nei luoghi di E. De Martino a vent'anni da "Sud e Magia", Milano, Feltrinelli, 1978. 2 M. CASTIGLIONE, I professionisti dei sogni: visioni e devozioni popolari nella cultura contadina meridionale, Bologna, Il Mulino, 1981. 3 Ivi, p. 51. I 163 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce La "Celeste Verdura". Un caso di visionarismo religioso in Puglia na 4 , risulta difficile oggi circoscrivere il fenomeno in questa teoria. L'industrializzazione prima e la globalizzazione poi non hanno, infatti, segnato la fine di questi fenomeni anzi è proprio in epoca moderna che ritroviamo una proliferazione ampia di fenomeni religiosi. Per questo motivo inserisco il fenomeno del visionarismo all'interno della teoria di Vittorio Lanternari sulla crisi e ricerca d'identità della classe borghese 5 . Un contributo fondamentale allo studio del visionarismo religioso è quello di Paolo Apolito che, studiando un caso di visionarismo ad Oliveto Citra nel Salernitano, cerca di concentrare l'analisi sulla formazione di tutto l' apparato simbolico, semantico e comportamentale del culto 6 . Infine abbiamo due elementi fondamentali nello studio del visionarismo: l'uso d'internet, sempre analizzato da Apolito 7 , e il business del miracolo 8 . Personalmente ho voluto analizzare il fenomeno del visionarismo cercando di coniugare il tradizionale ed il moderno dei culti, non considerandoli come parti distinte ma come due facce della stessa medaglia. Attraverso la documentazione di un caso di visionarismo mariano presente nella città di Manduria in provincia di Taranto ho cercato di presentare il fenomeno così come appare oggi. Il Santuario della Celeste Verdura, questo è il nome, si situa nelle campagne di Manduria, un paese di circa 20.000 abitanti, esso è sorto in conseguenza di un culto extraliturgico mariano basato sulle visioni di una ragazza di nome Debora. Lo studio di questo caso tocca diversi livelli, da un lato l'analisi della letteratura prodotta dalla comunità e quindi le rappresentazioni che la comunità dà di sé attraverso la parola scritta, dall'altro lato l'analisi del luogo delle apparizioni, dei devoti e della veggente. E. DE MARTINO, Sud e magia, Milano, Feltrinelli, 1959, p. 90. 5 Cfr. V. LANTERNARI, Crisi e ricerca d'identità, Napoli, Liguori, 1977. 6 Cfr. P. APOLITO, Dice che hanno visto la Madonna, Bologna, Il Mulino, 1990; ID., Il cielo in terra. Costruzioni simboliche di un'apparizione Mariana, Bologna, Il Mulino, 1992. 7 ID., Internet e la Madonna, Milano, Feltrinelli, 2002. 8 C. GALLINI, Il miracolo e la sua prova, Napoli, Liguori, 1998, p. 121. 4 164 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salenti/la) a cura di M/1GO - Lecce Daniela Saracino 1. Storia del culto della Madonna dell'Ulivo benedetto Per meglio comprendere la realtà della comunità della Celeste Verdura di Manduria ne presenterò brevemente la storia ed i principali riti religiosi. La storia di Debora, la veggente di Manduria, iniziò il 20 maggio 1992, mentre la ragazza, che all'epoca dei fatti aveva 19 anni, si trovava per strada. Una misteriosa voce la chiamò, la ragazza sconvolta ed impaurita tornò a casa senza raccontare a nessuno l'accaduto. Il 10 Ottobre dello stesso anno Debora si recava in discoteca con il fidanzato e gli amici, ma improvvisamente una voce le avrebbe detto: Figlia mia cammina nella mia parola ed io ti condurrò pian piano dove esiste il giusto padre 9 . Debora ritorna a casa e racconta l'accaduto alla madre che la convince a partecipare ad un pellegrinaggio durante il quale la ragazza sente ancora delle voci. Il 23 Ottobre Debora, mentre era in casa, vide comparire tre globi luminosi da cui era visibile l'immagine di una signora. Questa sarebbe stata la prima apparizione della Madonna alla ragazza. In seguito alle prime apparizioni, Debora diviene protagonista di un altro fenomeno, quello delle locuzioni interiori con Gesù Cristo. Secondo i vari racconti ed i testi, la ragazza avrebbe vissuto sul proprio corpo la passione di Cristo che sarebbe risultata visibile alla popolazione il 6 Febbraio 1993, mentre Debora cadeva in estasi nella parrocchia del paese. Nell'occasione il parroco avrebbe cacciato la ragazza dalla chiesa ed ordinato di non presentarsi mai più. Negli anni la Madonna e Gesù si sarebbero presentati a Debora con diversi nomi, Gesù si sarebbe mostrato con i nomi di: • Re della Rivelazione. • Gesù Eucaristico Amore non amato. Maria con i nomi: • Vergine dell'Eucaristia. • Madre dell'Ulivo Benedetto • Sorgente d'olio Santo della perenne unzione. 9 Movimento d'Amore, Manduria: un appello di riparazione eucaristica, Manduria, Editrice Agape, p. 6. 165 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce La "Celeste Verdura". Un caso di visionarismo religioso in Puglia Le apparizioni inizialmente non avvenivano in un luogo ben preciso ma in casa, in Chiesa o, addirittura, per strada; le apparizioni sono improvvise e inaspettate tanto da provocare un forte timore nella ragazza. Con la nascita del Santuario che, per volere della Madonna, si chiamerà Celeste Verdura, il giorno delle apparizioni sarà il 23 d'ogni mese ed, inoltre, il culto sarà gestito con delle fasi rituali ben definite, vediamo quali: • Il 22 d'ogni mese; nella vigilia delle apparizioni Debora incontra i pellegrini con cui svolge una veglia. • Il 23 d'ogni mese; giorno di meditazione, si svolge la Via Crucis, si assiste alla visione e alla lettura del messaggio mariano. • 11 24 d'ogni mese; giornata dedicata alla preghiera. • Il 23 maggio; giornata dedicata alla Madonna. • Il 23 ottobre; giornata dedicata all'Eucaristia. • L'8 dicembre; giornata di penitenza. • Primo venerdì del mese; i devoti percorrono la Via Crucis. • Prima sabato del mese; veglia notturna. 2. Il Movimento d'Amore Si assiste ad uno sviluppo del culto che passa da un luogo casuale e spontaneo ad un luogo definito ed ufficiale, tale passaggio è dovuto alla routinizzazione del culto che ha permesso un'istituzionalizzazione definitiva. Si tratta di un passaggio dallo "statu nascenti" 10 di una communitas spontanea alla struttura definitiva della communitas normativa 11 . Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza la costituzione di una vera e propria comunità che si occupasse della parte organizzativa del culto. Nel caso delle apparizioni di Manduria possiamo vedere come al diffondersi della notizia delle apparizioni iniziano a costituirsi dei gruppi di preghiera. Con la scelta del posto e l'edificazione del Santuario, la comunità, poi, lavora essa stessa alla costruzione. I fedelissimi sono en- Cfr. E ALBERONI, Statu nascenti, Bologna, Il Mulino, 1968. 11 Cfr. V. TURNER, Il processo rituale. Struttura e antistruttura, Milano, Mondatori, 1995. 10 166 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IM4G0 - Lecce Daniela Saracino trati a far parte di tutto l'apparato simbolico del Santuario al punto da rendere ufficiale il loro credo costituendo il Movimento d'Amore dei servi adoratori. La nascita di questo Movimento ha reso possibile un comportamento autonomo della comunità rispetto alla veggente. Infatti, è la comunità che si occupa di tutto quello che riguarda la vita del Santuario: gli incontri di preghiera, le veglie, l'accoglienza dei pellegrini, la cura del luogo, la pubblicazione del giornale, il commercio e la vendita dei vari oggetti e dell'olio benedetto, infine il sito internet. Una dimostrazione di quest'aspetto che riguarda il santuario della Celeste Verdura sta nel fatto, ad esempio, che,negli ultimi tempi, le apparizioni non avvengono costantemente ogni 23 del mese, ma la comunità effettua sempre i proprio rituali anche in assenza della veggente. Il Movimento d'amore nasce sotto la richiesta della Madonna di creare una "grande famiglia". Per il perseguimento dei propri obiettivi, il Movimento ha usato diversi strumenti a sua disposizione, ad esempio ha fondato il giornale "La Vergine dell'Eucaristia", di cui cura i testi. Questo tipo d'organizzazione però avviene in una sede separata rispetto al luogo di culto. In altre parole, l'istituzionalizzazione ha permesso una separazione tra la sfera sacra e quella burocratica; fede e amministrazione del culto trovano luogo in due sedi diverse. Si aderisce al Movimento d'amore compilando un modulo dove, oltre alle proprie generalità, è firmato un impegno. Inoltre, possiamo affermare che è proprio all'interno del Movimento che ritroviamo le figure dei leader conversazionali che fanno da portavoce di tutta la comunità del Santuario. I leader conversazionali sono, secondo Paolo Apolito: "persone che s'impongono nel corso delle interazioni linguistiche per capacità di controllo dell'attenzione dei compresenti, per abilità retorica, per carisma, per efficacia interattiva... ...il ruolo dei leader conversazionali è piuttosto fragile in quanto è continuamente oggetto di contrattazione..." 12 Proprio attraverso l'opera del Movimento si può notare come la tradizione e la modernità sono due facce della stessa medaglia: da un lato la formazione di un culto moderno, attraverso la turisticizzazione dell'evento, la commercializzazione del miracolo e l'imprenditoria, dall'altro il recupero dei valori tradizionali della zona. 12 P. APOLITO, Dice che hanno, cit., p. 9 1 . 167 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce I ,a "Celeste Ventura". Un caso di visionarisnu) religioso in Puglia Vi sono degli elementi che tessono i fili di quest'intreccio e sono quelli usati dalla comunità come scopo di stabilizzazione nel territorio e di consenso sociale, riguardano: il continuo rapportarsi a grandi esempi come le apparizioni di Lourdes, Fatima, Medjougorje ed in particolare a La Salette, comparando la figura di Debora con quella di Melania. Altri elementi usati dalla comunità di Manduria come ponte tra la tradizione e la modernità sono: il continuo riferimento alle parole del Papa, riportando a questo la morale della comunità; ed ancora: il culto del rosario, la centralità data alla vita dei santi, l'opinione su varie tematiche come il sesso, l'aborto, la droga, la famiglia. 3. 1 luoghi delle apparizioni Nello studio svolto sul Santuario della Celeste Verdura è stato fondamentale l'analisi dei luoghi delle apparizioni in quanto ricchi di richiami simbolici e modalità di rappresentazione della comunità. Nell' Aprile del 1993 Debora riconosce il luogo, dove la Madonna le chiede di edificare un Santuario, in un uliveto di proprietà del suo ex fidanzato. La scelta dell'uliveto come luogo d'edificazione del Santuario è già ricca di richiami simbolici della cultura tradizionale, si pensi ai significati che potrebbero avere, nella tradizione del luogo, la terra e l'ulivo, simboli di vita e di lotta per la vita. Il Santuario si divide in zone con diverse funzioni che seguono un itinerario ben preciso, una sorta di percorso spirituale a cui i fedeli devono attenersi. Vediamo questo percorso nello specifico: 1. segno della croce all'entrata del Santuario. 2. Meditazione dell'Ulivo benedetto; si tratta dell'albero dove la Madonna è apparsa a Debora, infatti, sotto l'albero è posta una statua della Madonna così come apparirebbe alla ragazza. 3. Vasca della purificazione; è posta di fronte alla cappella, la vasca è ricoperta di terra che è usata dai fedeli segnandosi una croce sulla fronte. Lo scopo della vasca è l'invito alla penitenza e al pentimento dai peccati. 4. Pentimento di fronte alla croce; edificata nel 1994, la croce lucente è ben visibile anche dall'esterno. Di fronte alla croce è posta una statua di Gesù in agonia di marmo di Carrara. La meditazione su questi due simboli servirebbe, secondo i fedeli, all'espiazione dell'uomo. L'espiazione, nella religione cattolica, è considerata un 168 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce Daniela Saracino modo per ricongiungersi con Dio 13 . 5. La cappella; chiesta dalla Madonna come luogo di meditazione, diviene inoltre il simbolo dei prodigi della Madonna in quanto contiene numerosi ex voto e foto. 6. Via dolorosa mariana e il tempio; si tratta di un sentiero formato da pietre di campagna che percorre le 15 stazioni della Via Crucis. Lungo tutto il percorso sono piantati dei cespugli di rose fino ad arrivare ad un tempio con un altare e la statua della Madonna. I fedeli si attengono a questo percorso compiendo ritualmente ogni azione. Considerando il percorso svolto all'interno del Santuario, si nota come tale percorso non sia solo un rito spirituale, ma un complesso atto comunicativo che abbraccia il linguaggio verbale, ma soprattutto il linguaggio non verbale. Tale tipo di linguaggio paralinguistico utilizzato all'interno del Santuario si sostanzia in tutto ciò che nel messaggio, nella comunicazione non è codificato in parole, ma ugualmente percepito attraverso altri canali come quello prossemico e cinesico. 4. La letteratura del culto della Celeste Verdura La comunità della Celeste Verdura ed in particolare il Movimento d'amore, grazie all'uso di una casa editrice di nome Agape s.r.l. ha la possibilità di pubblicare diversi libri sul fenomeno delle apparizioni ed una rivista bimestrale. Il testo scritto diviene il luogo dottrinale del culto di Manduria e centro del solo apparato simbolico. L'analisi della letteratura ruota intorno all'analisi di tre testi e del giornale: • Manduria, un appello di riparazione Eucaristica, il testo si presenta come una sorta di guida rapida alle apparizioni di Manduria, un libretto informativo sul luogo delle apparizioni, sul percorso da svolgere per arrivare, sulla storia di Debora e del Santuario. Ciò che maggiormente caratterizza questo testo è l'uso della fotografia come dimostrazione della parola scritta. In questo testo, inoltre, è dato spazio alla spiegazione della simbologia dell'olio come guaritore di piaghe e dolori, come portatore di luce, come simbolo di dignità. La 13 H. FRIES, Dizionario Teologico, Brescia, Queriniana, 1966, s. v. 169 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salenti/la) a cura di IMAGO - Lecce La "Celeste Verdura". Un caso di visionarismo religioso in Puglia consacrazione dell'olio e il rituale dell'unzione sono svolti in maniera ben precisa, come sarebbe stato dettato dalla Madonna. • Pregando nel Getsemani Santo; libro di preghiere estrapolate dai messaggi dati dalla Madonna a Debora. Questo libro è caratterizzato dal continuo riferimento a figure istituzionali come il Papa ed i Santi, ai culti riconosciuti dalla Chiesa. Il sovrapporre questi elementi appare un mezzo usato dalla comunità per dare una sorta d'ufficialità al proprio culto, per inserire il proprio credo nel quadro più ampio del credo cattolico. Si cerca, in questo modo, di sfuggire al pericolo di racchiudersi nel sistema identitario della setta. • Sapienza rivelata del Dio Vivente; questo testo contiene tutti i messaggi che la Madonna avrebbe dato a Debora dal 20 Maggio 1992 al 18 Marzo 1994, è il diario della veggente. Esaminando i messaggi è possibile ritrovare delle costanti presenti nel loro contenuto: prima fra tutti il carattere apocalittico di quasi tutti i messaggi, questa costante dei messaggi serve, oltre ad una evidente opera di suggestione, a costituire uno schema mentale che permette di dare comunque un certo ordine comportamentale nel caos del mondo moderno. In secondo luogo troviamo la descrizione delle figure ecclesiastiche che appaiono sempre come corrotte ed infedeli; i sacerdoti con appaiono come i portatori della parola di Dio ma come corrotti da Satana. Il 15/02/1993 la Madonna avrebbe detto a Debora: ...per la Chiesa è arrivato il tempo delle dure prove e delle tribolazioni, come già predissi. I Cardinali si volgono contro i Cardinali, i Vescovi contro i Vescovi e Satana marcia già nelle loro file. 14 Un altro elemento comune dei messaggi che la Madonna e Gesù avrebbero affidato a Debora riguarda i termini affettuosi che vengono usati verso la ragazza. In particolare tutti i dialoghi con Gesù finiscono con una dichiarazione d'amore tra i due. Il 14 Maggio 1993, inoltre, sarebbe avvenuto un matrimonio mistico tra Debora e Cristo, con la consegna alla ragazza di un anello lucente, in quest'occasione Gesù avrebbe detto alla ragazza: Movimento d'Amore, Sapienza rivelata del Dio Vivente, Manduria, Editrice Agape, 2000, p. 87. 14 170 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di 'MAGO - Lecce Daniela Saracino Gesù: "Vieni a me, Mia Amata, Io ti aiuterò a sfilare pian piano i chiodi che sono nella mia carne. Vuoi essere per Me, con Me, in Me?". Debora: "Padre io vi amo e lo desidero...". Gesù: "E sia, la nostra unione sarà chiamata vicolo d'amore... A presto, TI amo". Debora: "Anch'io ti amo mio Gesù". E ancora: Gesù: "Ora mia amore, m'impadronisco di te perché tu mi appartieni! Dammi, sposa mia, il tuo spirito ed io lo unirò con il Con il testo Sapienza rivelata del Dio vivente, per la prima volta si vive il fenomeno del visionarismo come vero e proprio fenomeno paranormale. Debora racconta di vessazioni 16 da parte del diavolo, racconta di aver assistito alla fine del mondo, di essere stata riportata indietro nel tempo e di aver rivisto la condanna di Cristo fatta da Pilato. Racconta che la Madonna le avrebbe fatto visitare l'inferno ed il paradiso, di aver parlato con San Francesco, San Padre Pio, con il suo Angelo Custode. Come vediamo questi sono tutti elementi fulcro del credo cristiano, con questi argomenti la veggente tocca nel profondo le corde della fede, tanto da fare in modo di apparire essa stessa come una divinità. La Madonna inoltre avrebbe svelato alla ragazza il terzo segreto di Fatima ed altri segreti, le avrebbe rivolto dei messaggi per le famiglie, per la Russia, per l'associazione di stampo mafioso Sacra corona unita. • Il giornale "La Vergine dell'Eucaristia"; il giornale nasce nel 1999 per opera del Movimento d'Amore. Il periodico bimestrale viene venduto anche tramite un regolare abbonamento. Sono in possesso di 14 numeri della rivista che vanno dal 1999 al 2004. Se si leggono le riviste cronologicamente è evidente uno sviluppo stilistico e quantitativo, infatti si passa da temi prettamente ecclesiastici a temi di carattere sociale e morale. La formazione di una struttura normativa ha Movimento d'Amore, Sapienza rivelata, cit., p. 96. 16 Il termine "vessazione" sta ad indicare maltrattamenti fatti nei confronti di qualcuno con continui soprusi, è proprio tale termine che viene utilizzato dalla veggente, Debora, nel testo in questione. 15 171 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce