N°2 Cosa vuol dire essere volontario per te? Essere volontari non significa svolgere una normale attività lavorativa, ma offrire qualcosa di se stessi agli altri, in particolare a chi ne ha bisogno, nel disagio sagio e nella disabilità. La relazione è l’aspetto principale, al di là degli interventi di carattere assistenziale, pure importanti. La relazione non è mai unidirezionale, ma attraverso questa, il volontario vive uno scambio di emozioni, sentimenti, impara ara qualcosa anche di sé. Ma c’è qualcosa di più profondo nella relazione, due aspetti: la percezione della realtà e la costruzione di senso. Ovvero: siamo sicuri che la realtà come viene percepita comunemente sia l’unico modo possibile di riconoscerla come me tale? Siamo sicuri che il senso comune delle cose debba tradursi in un insieme di norme imposte a tutti? Tutto parte dal riconoscimento di altre percezioni e di altri significati. Si entra così in uno spazio reale comune, dove vive un altro modo di vedere vede la realtà e dove le cose hanno un altro senso. Il volontario deve essere in grado di mettersi in gioco per percorrere insieme questi universi di altra realtà e altro senso, che sono veri forzieri di ricchezza umana. E il mondo sarebbe molto più ricco sse e venissero recepite e condivise tutte le diversità. Nella relazione di assistenza, fatta comunque di azioni e regole che garantiscono la tutela dei soggetti, questi vanno lasciati liberi negli stimoli e nella ricerca di una propria descrizione del mondo, di un proprio modo di esserci e di esprimersi. E’ un percorso che si compie prendendosi per mano. Ottobre 2014 Gruppo Volontari Handicap via Marconi 47 40053 Valsamoggia (BO) Iscrizione albo volontariato n° 111198/2005 Cod fiscale: 91163820375 e-mail [email protected] sito: www.volhand.it (A)SOCIAL NETWORK? Sempre più spesso sentiamo di casi di ragazzi che, a causa di una sovraesposizione davanti a uno schermo di PC o tablet, soffrono di svariati problemi fisici, che vanno da un semplice arrossamento degli occhi, a casi di insonnia e inappetenza, fino a sfoci sfociare are in veri e propri casi di depressione cronica! Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, la causa di ciò è da ricercare nell’abuso dei social network (vedi Facebook, Twitter , Instagram...) da parte degli adolescenti. Questi ultimi, infatti, ttroppo roppo spesso si isolano dalla vita reale, a discapito di una doppia identità “virtuale”. In tali casi, l’esposizione dura parecchie ore, in una sorta di disturbo “ossessivo “ossessivocompulsivo” di voler evadere alla ricerca di nuove emozioni, con tutti i rischi del caso: problemi fisici come sopra accennato, ma anche problemi sociali, familiari, affettivi e lavorativi quali ritardi o assenze a scuola o a lavoro (con la sua possibile perdita), graduale isolamento, distorsione dei rapporti affettivi e sociali, disgregazione dal gruppo familiare ed amicale. Oltre ai problemi appena citati, non possiamo non accennare ai rischi dovuti all’adescamento, compiuta da individui che, approfittando dell’anonimato, agiscono quasi indisturbati a scapito delle loro vittime! Senza contare, che, l’utilizzo smodato di questi mezzi, comporta anche il serio rischio del furto di informazioni sensibili (come i propri dati personali). Lo scopo di questo artico non è certo quello di spaventare o cercare di inoculare punti di vista; ognuno, per carità, ha le sue idee in proposito e questo non è certo il luogo adatto per discuterne. Non si può certo negare l’utilità di questi ultimi ritrovati, che permettono la trasmissione e la ricezione tempestiva di una miriade di informazioni; semp sempre re più spesso infatti, grazie ai social, siamo informati quasi in tempo reale di tutto quello che succede nel mondo. Quello che si vuole denunciare in questo articolo è non l’utilizzo costruttivo, bensì il vero e proprio deleterio abuso, che in questi anni si è ingigantito fino a diventare un vero e proprio caso medico. Cristian Bernardi Giandomenico Maccentelli RUBRICA DEDICATA ALLA POSTA DEI LETTORI: Anche Tu puoi far parte della redazione del Volhandino Volhandino! Come? Semplicemente inviandoci un tuo pensiero, racconto o poesia Mauro Betti, Andrea Guberti, Fabio Cocco, Annalisa Lolli, Cristian Sacchetti, Giandomenico Maccentelli, Massimo Sacchi, Daniele Ravaglia, Cristian Bernardi, Davide Soldani, Davide Viola, Gloria Biasi, Gabriele Gamberini, Francesca Rossi, Federico Rossi. al nostro indirizzo email: [email protected] , oppure mandandoci il testo all’indirizzo postale: Via ia Marconi 47 Valsamoggia 40053. 40053 Il materiale che riceveremo verrà letto durante l’incontro di Redazione e insieme sceglieremo l’articolo più interessante, interess che sarà poi pubblicato nel numero successivo del Volhandino, con il consenso naturalmente dell’interessato. Aspettiamo Aspettiamo, allegri e un po’ birichini, i vostri pensieri!!! La Redazione Partitella di calcetto Ore 10, tempo buono, campo in perfette condizioni, spalti gremiti: spettatori 2 ......gli addetti ai campi! Scendono in campo: Thomas Benetti, portiere attento con alto, preciso e lungo rilancio...arriva quasi a fare goal nella porta avversaria; si smarrisce e....... fugge dalla porta quando si trova davanti alla carica del possente Davide Soldani........chi non lo farebbe!!! Andrea Guberti, copre la fascia destra del campo, scambi precisi e...3 goal!!! Ubriaca gli avversari e qualche volta si ubriaca pure lui... ...quasi come CONTI! Federico Rossi , è riapparso GAETANO SCIREA , forse, addirittura, con qualche movenza di danza classica. E con ciò abbiamo detto tutto!!! Ed infine, ma udite , udite , lo spietato bomber Massimo Savini, 7 goal !!! Tutti diversi uno dall'altro, angolo basso a destra, angolo basso a sinistra, incrocio dei pali; sontuoso ed elegante controllo di palla; imperioso, poi, il controllo di palla con il petto, in elevazione, stop e tiro in porta.....un volteggio da libellula. UNICO!! ...e passiamo alla squadra avversaria: Quando si dice che portieri si nasce allora si dice Domenico (Mimmo) Scandinaro ; una saracinesca, ha ipnotizzato e persino demoralizzato gli avversari che, rassegnati commentavano tra loro "oggi la palla non vuole entrare"! Gloria Biasi, prima un pò in porta, poi, quanto mai provvidenziale cambio di ruolo, all'ala sinistra; una spina nel fianco degli avversari e 1 goal, come si dice, da cineteca...riceve palla al centro dell'area avversaria...controlla la palla...finta a destra....finta a sinistra... Federico non capisce più da che parte è...forse anche Gloria, e tiro in porta ..goal!!! Nel primo tempo Domenico Scandinaro all'ala destra con 2 goal e soprattutto con una asfissiante, letteralmente incollato all'avversario, marcatura...qualche piccola sbavatura nel controllo di palla ...ma aveva i sandali! Gabriele Gamberini che nonostante l'età, un evidente sovrappeso e scarso allenamento ha rinverdito le sue gesta...alla MASCHERANO... di calciatore della nazionale di Santa Viola(Bologna)...come!...non la conoscete?...!! ed infine HULK ...Davide Soldani, che dalla nazionale Brasiliana si è trasferito a Crespellano... 9 goal, colonna, ancor di più Colosso di Rodi, in area e immarcabile nelle percussioni...come accennavo prima, in una delle sue poderose percussioni verso la porta, il portiere avversario è fuggito dalla porta per timore di essere travolto. 2 tempi di mezz'ora, risultato sempre in bilico, ma nel finale ha prevalso, di misura, 12 a 10 la squadra di HULK! Strette di mano calorose...un pò sudate! Alla prossima... Il vostro inviato speciale Gabriele Gamberini Le sfide di ogni giorno… Le sfide che dobbiamo superare ogni giorno sono molteplici e comportano difficoltà diverse, a volte non rientrano nelle nostre capacità quindi bisogna sforzarsi di dare il massimo e se proprio non ce la facciamo da soli, chiediamo che qualcuno venga ad aiutarci. Così speriamo di superare le situazioni difficoltose che a volte si presentano imprevedibili. Bisogna essere preparati nei casi si presentino ostacoli, è in questo modo che impariamo a crescere diventando adulti, autonomi, superando le difficoltà distinguendo quando si può fare da soli e quando chiedere aiuto ad altri. Possiamo tutti essere persone che possono dare servizi utili agli altri e risolvere una parte dei problemi. Davanti alle difficoltà che si presentano vorrei dimostrare la capacità del poter superare le sfide che si presentano qualsiasi esse siano, con coraggio e impegno. Per esempio la disabilità: io già da anni l’ho sfidata, prima ero un utente assistito, ma ora facendomi coraggio, reagendo attivamente e creativamente, sono divenuto un volenteroso volontario che produce più servizi anche per gli altri, dando il mio contributo alle attività dell’associazione come membro del Comitato Direttivo e soprattutto nella promozione e raccolta fondi per nuove iniziative. Spero che grazie a questo esempio anche altri possano prendere in mano la loro vita e migliorare la propria situazione. Davide Soldani Lucio Dalla è stato un musicista, cantautore e attore italiano nato il 4 Marzo del 1943 a Bologna. L’ho conosciuto per la prima volta nel lontano 1990 grazie alla radio che trasmetteva il suo ultimo successo “Attenti al lupo” (scritta da Ron). Adoravo ascoltare quella canzone perché ogni volta che cantava: “...guarda come son tranquilla io, anche se attraverso il bosco, con l'aiuto del buon Dio, stando sempre attenta al lupo” mi rassicurava e mi dava il coraggio di superare le difficoltà che incontravo. Probabilmente mi sono avvicinato a lui oltre che per la sua musica anche per le passioni comuni, come il calcio e l’amore per la nostra Città. Degli altri suoi grandi successi consiglio di ascoltare “4 Marzo” e “il Gigante e la Bambina”. Lucio Dalla è morto l’1 Marzo del 2012. Pochi giorni dopo la sua morte mi è capitato di sentire per caso alla radio “se fossi un angelo...” e mi sono venuti i brividi pensando che ora, lo era diventato davvero. Andrea Guberti COSA E' UN BUCO NERO Buchi neri...mostri oscuri del cielo! Se una stella è molto massiccia, più di 6-7 volte il sole, quando esplode come supernova dà luogo all’oggetto più strano e affasciante del cosmo: un buco nero. Il nucleo della stella crolla sotto il proprio peso e non riesce a controbilanciarla nemmeno comprimendosi al massimo. Niente può fermare la caduta della materia verso il centro della stella, finche l'intera massa del nucleo non si concentra in un unico punto! L'oggetto che si forma, il buco nero, è qualcosa di così strano e così estremo che non può essere descritto con le leggi della fisica che valgono sulla terra. La gravità di un buco nero, infatti, è così grande da comprimere la materia che lo compone fino ad una densità praticamente infinita. Essa si trova quindi in uno stato fisico a noi sconosciuto. La forza di attrazione gravitazionale di un buco nero è immensa: qualunque cosa che gli passi troppo vicino viene catturata e vi cade dentro, senza poterne più uscire. Nemmeno un raggio di luce, che è la cosa più veloce che esista in natura, può sfuggire a questo mostro: non potendo emettere radiazione, esso è completamente oscuro e non può essere " visto ". Attenzione però, spesso si pena che un buco nero possa inghiottire tutto quello che gli sta intorno: in realtà, l'attrazione gravitazionale che esso esercita su un corpo dipende dalla distanza del corpo stesso: solo se un corpo si avvicina troppo viene catturato da questo gigantesco imbuto spaziale. Questo argomento e tutti quelli riguardanti l'astronomia mi interessano molto in quanto ne sono sempre stato affascinato e li seguo periodicamente con estremo interesse e curiosità, continuerò nel tenervi aggiornati sull'argomento e su tanti altri. Un saluto Massimo Sacchi La pazza poesia del gambero Incertezza, io e te pari siamo io e te il bene segreto come i gamberi ce ne andiamo al culo in dietro, a culo indietro andiamo come gamberi noi siamo, e ci amiamo segretamente viaggiamo e ci innamoriamo insieme e insieme costruiamo la nostra vita. Annalisa Lolli Baby Hei baby! Mi mancano i tuoi occhi dove mi perdo nel tuo semplice sguardo. Ti penso sempre, ti sogno! Mi mancano le tue carezze… Ti parlo con il cuore non ti parlo di sciocchezze! Baby non fare così, hai una lacrima che scende sul viso, fammi appoggiare le mie labbra che ti mando in paradiso! Mi hai rubato il mio sole, Ridammi il mio sole, Ridammi il mio dolore! Lacrima fatti abbracciare, non lasciarti asciugare… Le persone che valgono si contano sulle dita, baby sei tra queste, sei la mia ragione di vita! Davide Viola NON SIAMO FATTI DI LEGNO… Premetto dicendo subito che il seguente articolo tratta di un argomento molto delicato; tuttavia molto spesso bistrattato e non approfondito a sufficienza: Il tema della vita affettiva e sessuale delle persone disabili. Troppo spesso tale argomento viene, distrattamente taciuto o addirittura, volontariamente omesso, in nome di una moralità distorta e proibitiva; spesso addirittura tacciato di pericolosità a danno delle persone “normodotate”. Non dobbiamo voltarci dall’altra parte come se niente fosse e rifiutare tutto con aria di disgusto, ma dobbiamo accettare il prossimo, normodotato o disabile che sia, con i suoi pregi e i suoi difetti. Tuttavia non possiamo continuare a concepire il disabile come un “soprammobile”, un automa senza alcun sentimento in grado solo di eseguire ordini, ma una vera e propria persona con propri sentimenti, e come tale, bisognosa di dare e ricevere amore. Ovviamente tutto ciò significa anche provare impulsi anche fisici! E’ un istinto naturale, va capito, non respinto con ripugnanza. A mio parere (Anche il sottoscritto è diversamente abile) l’amore deve essere goduto nella sua interezza, lo considero un bisogno primario quello di amare e di essere amati; anche visto nell’ottica della ricerca della persona giusta con cui condividere le esperienze della propria vista. Mi rendo conto che quello che sto per dire urterà la sensibilità di alcuni, ma è da accennare che in alcuni paesi europei (Svizzera, Germania e Paesi Scandinavi) esiste la figura dell’assistente sessuale per disabili. In Italia tutto ciò viene tacciato da alcuni come prostituzione mascherata e condannata a priori. Tutto questo è profondamente ingiusto, perché il disabile deve essere condannato a reprimere i propri istinti più elementari a scapito di una società fondata ora più che mai sul machismo? A mio parere questa domanda non deve cadere senza alcuna risposta. Secondo me bisogna pensarci! Cristian Bernardi Nel primo numero del Volhandino abbiamo parlato di Fabrizio Tartari, un'artista che fa parte della corrente dell' Art Brut. Questa volta invece, ci spostiamo su un altro versante, quello del Cubismo. Infatti l'artista di cui parleremo in questo numero, Daniele Ravaglia " Dan" come gli piace firmarsi, si ispira a Pablo Picasso che fa parte della grande corrente del Cubismo. Prendendo in esempio uno dei dipinti donatoci dall'artista, possiamo dire che siamo davanti ad un "Pablo Picasso" del 2000, come vollesi definire l'artista stesso, Daniele Ravaglia. In questo dipinto "Senza Titolo" che andremo a esaminare, si può evincere come le forme diventano ancor più stilizzate e i colori vivaci. Da una prima interpretazione mi sembra di capire di essere di fronte ad Daniele Ravaglia una rappresentazione di uno scorcio di autostrada, probabilmente questo dipinto è stato realizzato durante un viaggio del nostro artista Dan. Procedendo per sezioni, vediamo che: a destra vi è la rappresentazione di una galleria dai molteplici colori, che sembra quasi un arcobaleno, nel mezzo vi è un ponte indefinito, probabilmente rappresenta la meta indefinita che l'artista stava percorrendo in quel momento. Sulla destra invece, un'altra galleria attaccata alle classiche rocce che costeggiano l'autostrada. Il cielo rosato è attraversato da un'immensa nuvola dai contorni netti. La stesura del colore è data a sezioni ben definite con contorni netti, mentre il rosa predomina la composizione. In conclusione possiamo dire che questo artista si muove verso l'arte contemporanea, facendo però sempre un occhiolino al '900. Gloria Biasi SpazioTempo Tu sei una bella deformata come tutto quello che esiste negli Universi divisi a distanze enormi. Gli extraterrestri vengono da un pianeta che dista 68 anni luce e vanno nell'Area 51 che è vasta come la Sardegna, 26000x26000 Km a nordovest di Las Vegas e che è controllato da una miriade di soldati. Il vuoto dello spazio non l’abbiamo mai visto e mai visitato perché noi siamo normali con il nostro misero cervello e non siamo in grado di viaggiare a una velocità superiore a quella A.H. E' stato scoperto un vuoto che copre 3,7 miliardi di anni luce nel 2009 e sono dovuti all'evoluzione di tutto quello che è nato, viva il DIO che ha creato tutto prima dei nostri scarsi cervelli e cuori che non andranno MAI avanti per sempre. Tutto è prima di infinito della nostra mente triste che è quasi vuota e piccolissima e non finirà mai..... questo è il mio pensiero triste al quale non ho mai pensato prima. Gli incidenti favoriscono la morte, basta che ci si impegni ad essere dei dottori più seri e preparati, cercare di non volere uccidere calcolando che non ci sarà mai la fine. Si scopre solo vivendo per pochissimo tempo, è come se fossimo delle farfalle che vivono 2 o 3 giorni. Oggi ho visto una lumaca, era proveniente dal Nord d'Europa, è venuta quando ha piovuto 2 o 3 mesi fa. In tutto basta non avere fretta, viva la calma, viva lo SpazioTempo di tutto quello che esiste, anche delle sfortune fatte dai pazzi. Elicottero precipita su di un cimitero. I carabinieri hanno già recuperato i corpi di 300 vittime. Due bambine chiacchierano e una chiede all’altra: “voi fate la preghiera prima di mangiare?” e l’altra risponde: “no no, la mia mamma cucina bene!” Pierino e l’evoluzione. -“mamma, ma chi ci ha creato?” -“Dio! Siamo tutti figli di Dio!” - “ma papà ha detto che proveniamo dalle scimmie!” -“papà segue i suoi antenati, io i miei!” Una pattuglia dei carabinieri ferma un’auto e un carabiniere si avvicina e chiede: “patente e libretto!” e l’uomo risponde: “Digos” e il carabiniere di rimando: “Documentos por favor”. Cristian Sacchetti Fabio Cocco