NOTIZIARIO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE PER IL QUARTIERE - DICEMBRE 2010 - ANNO LXI, N. 3 Buon Natale La chiesa che è in Dalmine Una nuova generazzione di cattolici in politica Presepio in famiglia 40 anni di sport Ordinazione diaconale di Don Morris 55° di Sacerdozio di Don Tommaso Un operaio in TV PARROCCHIA SACRO CUORE IMMACOLATO DI MARIA Don Cristiano Pedrini Via Pesenti, 50 - 24044 Dalmine Brembo / Fax 035 56.57.44 - Cell. 339.619.17.35 E-mail: [email protected] Don Tommaso Barcella Via P. Lazzaroni, 32 - 035 56.40.10 - Cell. 340.90.34.095 E-mail: [email protected] Sito web dell’oratorio: www.oratoriobrembo.it Sito web: www.parrocchie.it/dalmine/brembo S OMMARIO: In questo numero troviamo due argomenti centrali: IL PRESEPIO E LA GRATUITÀ. • La Scintilla di Natale •“Costruire la città” è una rubrica che invita a riflettere sul contributo che i cattolici possono dare per migliorare la vita delle nostre comunità e della nostra città. Forte è il richiamo del Papa a formare da parte delle comunità una nuova generazione di cattolici per la politica. Questo avviene anche attraverso iniziative che le parrocchie promuovono insieme, per testimoniare l’unica Chiesa che è in Dalmine. • La chiesa che è in Dalmine • Una nuova generazione di cattolici in politica • Continuano le testimonianze sulla presenza (o assenza) della gratuità nella nostra vita. Testimonianze • Ordinazione Diaconalre di Don Morris Pagnoncelli • 55° di Sacerdozio di Don Tommaso Barcella •Il Museo del Presepio è uno degli elementi che valorizza non solo il nostro quartiere, ma la città di Dalmine. Natale è il momento di grande impegno per gli Amici del Presepio, che promuovono con la parrocchia il concorso “Presepio in famiglia”. Vi invitiamo a inviare le foto dei vostri presepi familiari al sito dell’Oratorio. • 40 anni di Sport: SS Calcio brembo • Un operaio in TV • Rubrica : Visti e letti per Voi La Voce di Brembo Notiziario della Comunità parrocchiale DIREZIONE: Don Cristiano Pedrini REDAZIONE: Gianmario Barcella, Gaudenzio Corna, Michele Danesi, Paolo Lecchi, Marco Maestroni, Claudio Pesenti, Fabio Scarpellini, Daniele Tomasoni (webmaster del sito dell’Oratorio) Hanno collaborato a questo numero: Elda Previtali, Enzo Suardi, don Morris Pagnoncelli, Gruppo Famiglia, don Diego Gruppo catechisti e animatori, Claudio Pesenti, Claudio Danesi presidente degli Amici del Presepio, Angelo Sorti, Antonio Stefano Rigamonti, Sergio Bertoletti, Michele Danesi, don Tommaso Barcella, don Cristiano Pedrini Fotografie di: Fabio Scarpellini Stampa: CIEFFEGI Litografia srl Lallio (BG) Foto di copertina: NATIVITA’ Statue in cartapesta inizio sec.1900. (Museo del Presepio) SCUOLA D’INFANZIA “DON GIACOMO PIAZZOLI” SCUOLA D’INFANZIA “S. FILIPPO NERI” Via Pesenti, 57 - Tel. (035) 56.12.47 (scuola interparrocchiale) V. Vittorio Veneto, 3 Tel. (035) 56.11.30 SCUOLA PRIMARIA “EDMONDO DE AMICIS” Via 25 Aprile, 172 - Tel. (035) 56.24.20 DIREZIONE DIDATTICA Viale Betelli, 17 - Tel. (035) 56.21.93 SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “ALDO MORO” Via Olimpiadi, - Tel. (035) 56.15.26 REV.DE SUORE ORSOLINE Tel. (035) 56.21.32 CENTRO DI PRIMO ASCOLTO Viale Betelli, 1/A - Tel. (035) 37.02.20 MUSEO DEL PRESEPIO Via 25 Aprile, 179 - Tel. (035) 56.33.83 3 La Voce di Brembo La scintilla di Natale mezzanotte, ma non del 24 È dicembre. Manca ancora il clima natalizio e mi ritrovo a dover scrivere queste righe senza una brillante ispirazione e con un bel po’ di stanchezza. Provo dunque a leggere i vari articoli di questo numero per poterli “legare” tra loro e offrire una possibile chiave di lettura. Incredibile. Stavolta sono gli articoli che “legano” me. Mi mettono con le spalle al muro, mi provocano, mi convertono. Non nascondo che questi primi mesi sono stati difficili, alle prese con una ripartenza piuttosto faticosa e ingessata. Difficoltà in diverse famiglie, stupidi attriti, situazioni economiche faticose e malattie improvvise ci hanno un po’ condizionato. Dopo un momento iniziale di sbigottimento però le difficoltà ci obbligano a reagire. La sensazione invece che mi porto dentro è un silenzio di rassegnata e addormentata stanchezza. Ogni giornata è piena di mille cose da fare, ciascuno pensa ai suoi problemi e … si aspetta sempre qualcuno che “rompa il ghiaccio”. Chiudersi nel privato non può essere la soluzione ed è evitare di vedere il problema solo perché si decide di tenere chiusi gli occhi. Dobbiamo e possiamo alzare il livello dei nostri legami, abbiamo il diritto di desiderare relazioni più autentiche! Si comincia dall’essere uomini che sanno dare la “sveglia” non a forza di tristi rimproveri e accuse, ma con l’entusiasmo di una disponibilità solare e generosa. Capita a tutti di cascare nel tranello e anch’io devo ringraziare la caparbietà di qualcuno, le piccole attenzioni di altri … e le ri- ghe scritte da chi ha fatto o ripercorso importanti scelte di vita (pag. 8-9-10-11) perchè mi hanno di nuovo “costretto” a guardare il cielo. Già … mi sento spesso, per non so quale miracolo, obbligato a vedere il bello. È come quando oggi, dopo lunghi giorni di pioggia, sono uscito di casa e il sole faceva esplodere l’erba e il cielo di colori intensissimi. Quante volte avrò visto quel pezzo di parco? Eppure oggi tutto gridava la gioia della vita! Resta vero che l’atmosfera esterna aiuta quella che sta “dentro” e la pace interiore rasserena e illumina gli occhi per riscoprire il “fuori”. È necessaria però una “scintilla” per mettere in moto il tutto. In archivio trovo un’immagine di Natale. Strana. Maria dorme stringendo a sé il piccolo appena nato. Dolore, gioia, preoccupazione, sorpresa … emozioni fortissime che terminano nell’abbandono di un riposo pieno di fiducia. L’abbraccio forte tra una madre e un figlio non hanno cer- to il sapore della resa, ma della serenità di chi si sente al sicuro e pronto per un risveglio pieno di speranza. La scintilla del Natale risvegli tutta la nostra vita, ci permetta di sentirci sorretti da un amore rispettoso e tenace e ci incoraggi ad offrire fiducia e libertà. Così fa una mamma per il suo bambino, così fa Dio con noi. Nella mangiatoia probabilmente c’era paglia e fieno. Se come paglia ci lasciassimo incendiare dalla “scintilla di Natale”, se cioè imparassimo tutti la lezione di quell’abbraccio … che Natale faremmo, che vita potremo ricominciare a scrivere! Serve solo che la “scintilla” tocchi la paglia, che Gesù arrivi nella nostra vita. Buon Natale! Approfitto delle righe che mi rimangono per rinnovare il mio GRAZIE a tutta la comunità … Se anche il mio sonno è spesso tranquillo lo devo certamente alla pazienza e alla comprensione che mi viene riservata. Ma … giusto per “complicarci un po’ la vita e il sonno”… dopo aver sentito il Consiglio per gli Affari Economici e il Consiglio Pastorale abbiamo deciso di completare la ristrutturazione della nostra Chiesa. A fine giugno pensiamo di iniziare i lavori approfittando del periodo estivo. Col nuovo anno saremo più precisi sul tipo di intervento. Ancora uno sforzo, ma per rendere sempre più bella la nostra vita. Anche così ci diciamo in Chi crediamo e cosa sorregge la nostra esistenza. Anche la Chiesa … è la scintilla di Natale, del nostro natale! Don Cristiano 4 La Voce di Brembo Avvento 2010: Io GRATIS per te ... Il tempo forte dell’AVVENTO inaugura il nuovo anno liturgico e ci vuole preparare nel migliore dei modi a vivere in pienezza il NATALE. Gesù si dona GRATUITAMENTE a ciascuno di noi, VIENE in ogni nostra FAMIGLIA. Per accoglierlo dovremo SPALANCARE GLI OCCHI e riconoscerlo in chi ci sta accanto, soprattutto dentro le nostre case. Ecco perché ogni settimana porremo attenzione e cercheremo di “imparare la lezione” che ciascuno dei nostri familiari (nonni, figli, mamme, papà …) ogni giorno ci donano con la loro vita. • Ogni sera, TUTTA la FAMIGLIA si ritrova insieme per pochi minuti di preghiera. Dopo aver acceso la CANDELA si prende il LIBRETTO settimanale e, seguendo la traccia, si può stare insieme e pregare Gesù. • Il SABATO SERA (4 - 11 - 18 dic.) ci si può riunire a gruppi di 3-4 famiglie per pregare insieme “LA CHIESA IN CASA”. A rotazione si fa visita ad ogni casa. E dopo la preghiera una fetta di torta non guasta! • Il MERCOLEDI’ SERA (1 e 15 dic.) è proposto in cappellina dell’oratorio un incontro di riflessionepreghiera “IN ATTESA DEL NATALE” per tutti: giovani e adulti, catechisti e genitori. • La DOMENICA POMERIGGIO in Oratorio sono organizzati giochi e lavoretti per Natale. TEMI I sett Io LUCE per te la saggezza dei NONNI II sett Io CORAGGIO per te l’entusiasmo dei PICCOLI III sett Io GIOIA per te la dolcezza della MAMMA IV sett Io FORZA per te la tenacia del PAPA’ Sarebbe davvero bello se in Avvento potessimo “svegliarci” dalle nostre abitudini e “darci una mossa”. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: Preghiera dello scolaro o partecipare alla Messa feriale, costruire il Presepio e iscriversi al concorso. PROPOSTE e ATTIVITA’ Ogni settimana ci verrà donato un AQUILONE. Opportunamente “tagliato, piegato e incollato” diventerà un lato di una meravigliosa LANTERNA. Già, perché Natale è la festa della LUCE … e in Avvento attendiamo svegli, con “le lampade accese” Gesù, la “Luce vera che illumina il mondo”. La chiesa che è in Dalmine • Il 6 gennaio, solennità dell’Epifania, con le LANTERNE accese vivremo il PRESEPIO VIVENTE alle ore 16.30 e riceveremo il premio del CONCORSO PRESEPI. Quindi … all’opera! Buon cammino... Il senso della rubrica L’espressione “La Chiesa che è in Dalmine” è stata introdotta dal Vescovo Roberto Amadei per indicare le 7 parrocchie di Dalmine. Al termine della visita pastorale, nel giugno 2003 riunì sacerdoti e consigli pastorali. “Il primo passo da compiere è il passaggio dalle 7 parrocchie al “noi” che rende visibile l’unica Chiesa chiamata a servire il Signore nel territorio di Dalmine … Gli abitanti di Dalmine potranno essere provocati dal Vangelo se lo vedranno nella vita delle singole comunità e nelle loro reciproche relazioni. Perciò il cristiano veramente maturo deve interessarsi … sia del volto della propria comunità che … del “noi” della Chiesa presente in Dalmine”. Il richiamo dei vescovi alla sfida educativa e del papa per una nuova generazione di cattolici pongono alle comunità parrocchiali il problema di come “rendere più fraternamente umano il territorio”, di come essere punto di riferimento di una città che si sta trasformando rapidamente, di come dare il proprio contributo per il suo futuro. 5 La Voce di Brembo Per un cammino comune Itinerario per i bambini della Prima Comunione e per i ragazzi della Cresima delle parrocchie di Dalmine S e dovessimo sfogliare il calendario parrocchiale delle nostre comunità, ci accorgeremmo subito di quanta energia noi spendiamo per il cammino di catechesi dei ragazzi; non ci manca la fantasia nel proporre e organizzare iniziative capaci di catturare l’attenzione di tutti, piccoli e grandi. E poi, quando si è alla vigilia della celebrazione dei sacramenti, siamo presi da un frenesia insolita: la voglia di fare tutto, e bene, perché quello sia un giorno speciale, ricordato con tanto piacere e un po’ di nostalgia. Oltre i confini parrocchiali i fronte alla varietà e alla ricchezza delle diverse proposte, le comunità di Dalmine ritengono però importante vivere dei momenti in comune. Ogni parrocchia ha una sua storia, delle tradizioni più o meno consolidate, cammini differenziati a seconda dei destinatari: non possiamo però pensare che ognuno viva sotto una campana di vetro, totalmente sganciato da ciò che gli accade intorno. Questo capita per la vita quotidiana, il tram tram del lavoro e della scuola, ma anche la vita spirituale e religiosa sente il bisogno di una apertura, un dialogo-incontro anche con altre realtà che probabilmente fanno qualcosa di diverso ma altrettanto interessante. D I ragazzi delle medie cco che allora ritorna l’iniziativa di incontrare tutti i ragazzi che, in 2a o 3a media, si stanno preparando a ricevere il sacramento della Cresima. Una conoscenza, per altro favorita anche dalla condivisione di spazi extra-parrocchiali (come la scuola o il mondo dello sport), che facilita l’avvicinamento e l’approfondimento di questo dono. Non sono il solo a fare questo passo: altri come me, più o meno convinti, stanno preparandosi a questo. Un grande dono per tutti darà l’incontro con il Vescovo Francesco, programmato per il 2 aprile: un’oppor- E tunità per valorizzare ancora meglio questo sacramento, che non vuole essere il saluto definitivo e totale alle nostre parrocchie ma la presa di coscienza che l’esperienza cristiana ha molto da regalare all’uomo che cresce e desidera fare delle scelte profonde e significative nella sua vita. Il vescovo, con la sua affabilità, in modo molto famigliare ci preparerà all’incontro con lo Spirito. Un’esperienza che poi ognuno di noi vivrà nelle singole comunità, ma intuendo l’importanza di un cammino comune. La Chiesa, e in modo particolare le comunità del nostro territorio, non è un insieme di battitori liberi, che si muovono come e quando vogliono, ma è l’insieme dei cristiani che, attraverso doni e carismi diversi, raggiungono obbiettivi comuni. Prima comunione partire da una richiesta fatta da alcuni catechisti, per quest’anno proponiamo un’attività simile per i bambini che si preparano a ricevere la prima Comunione. Un giorno stupendo, che attira l’attenzione delle nostre parrocchie, coinvolgendo, anche solo per pura curiosità, anche le persone più distanti. Non dobbiamo però rendere infantili celebrazioni e feste come quest. Probabilmente le nostre energie sono rapite da necessità belle, ma quasi certamente non così importanti. A Tante volte rischia di cadere in secondo piano la bellezza e l’intensità dell’incontro con Gesù nell’Eucaristia, esperienza da ripetere tutte le domeniche, anche quando la banda non c’è e la scenografia della chiesa è più quotidiana. Aiuteremo i bambini a percepire una presenza diversa rispetto alle altre, difficile da cogliere, ma fondamentale nel momento in cui vogliamo costruire su basi solide il nostro cammino spirituale. Il lavoro che desideriamo fare ora è un investimento sul futuro, perché quanto di forte e di emozionante sperimentano in questo periodo non resti solo un vago ricordo ma lasci un segno profondo. S ono esperienze, queste, che demoliscono i confini delle nostre parrocchie, non per appiattire ma per arricchire, non per far cadere nell’anonimato ma per rendere tutti un po’ più consapevoli della presenza della Chiesa in questo territorio. Le parrocchie a Dalmine, ci sono e vogliono offrire la loro testimonianza profetica in un mondo che sembra voler fare a meno di Dio. Guardiamo in faccia i ragazzi, coinvolti nelle attività dei nostri Oratori, ascoltiamo i loro discorsi, lavoriamo con loro. E ci accorgeremo di quanto Dio sta facendo in mezzo a noi … don Diego C o s t r u i r e l a c i t t à 6 La Voce di Brembo Una nuova generazione di cattolici in politica Una crisi non solo socio-politica ... C’è una diffusa disponibilità all’interno delle comunità cristiane a riconoscersi “cattolici nell’Italia di oggi”, coltivando l’obiettivo di “un’agenda di speranza per il futuro del Paese”. Tutto ciò assume un rilievo maggiormente significativo nella congiuntura socio-economica che stiamo attraversando. A ben vedere, il problema non è soltanto economico, ma soprattutto culturale e trova riscontro in particolare nella crisi demografica, nella difficoltà a valorizzare appieno il ruolo delle donne, nella fatica di tanti adulti nel concepirsi e porsi come educatori. A maggior ragione, bisogna riconoscere e sostenere con forza e fattivamente l’insostituibile funzione sociale della famiglia, cuore della vita affettiva e relazionale, nonché luogo che più e meglio di tutti gli altri assicura aiuto, cura, solidarietà, capacità di trasmissione del patrimonio valoriale alle nuove generazioni. Fare fronte ai problemi attuali non è compito facile, ma nemmeno impossibile, se resta ferma la fiducia nelle capacità dell’uomo, si allarga il concetto di ragione e del suo uso e ciascuno si assume le proprie responsabilità. Sarebbe, infatti, illusorio delegare la ricerca di so- luzioni soltanto alle pubbliche autorità: i soggetti politici, il mondo dell’impresa, le organizzazioni sindacali, gli operatori sociale e tutti i cittadini, in quanto singoli e in forma associata, sono chiamati a maturare una forte capacità di analisi, di lungimiranza e di partecipazione. Il bene comune Muoversi secondo una prospettiva di responsabilità comporta la disponibilità a uscire dalla ricerca del proprio interesse esclusivo, per perseguire insieme il bene del Paese e dell’intera famiglia umana. La Chiesa, quando richiama l’orizzonte del bene comune – categoria portante della sua dottrina sociale – intende infatti riferirsi al “bene di quel noi-tutti”, che “non è ricercato per se stesso, ma per le persone che fanno parte della comunità sociale e che solo in essa possono realmente e più efficacemente conseguire il loro bene” . In altre parole, il bene comune è ciò che costruisce e qualifica la città degli uomini, il criterio fondamentale della vita sociale e politica, il fine dell’agire umano e del progresso... Esso trova nei valori del cristianesimo l’“elemento non solo utile, ma indispensabile per la costruzione di una buona società e di un vero sviluppo umano integrale”. pello perché sorga una nuova generazione di cattolici, persone interiormente rinnovate che si impegnino nell’attività politica senza complessi d’inferiorità. Tale presenza, certamente, non s’improvvisa; rimane, piuttosto, l’obiettivo a cui deve tendere un cammino di formazione intellettuale e morale che, partendo dalle grandi verità intorno a Dio, all’uomo e al mondo, offra criteri di giudizio e principi etici per interpretare il bene di tutti e di ciascuno. Per la Chiesa in Italia, che opportunamente ha assunto la sfida educativa come prioritaria nel presente decennio, si tratta di spendersi nella formazione di coscienze cristiane mature, cioè aliene dall’egoismo, dalla cupidigia dei beni e dalla bramosia di carriera e, invece, coerenti con la fede professata, conoscitrici delle dinamiche culturali e sociali di questo tempo e capaci di assumere responsabilità pubbliche con competenza professionale e spirito di servizio. L’impegno socio-politico, con le risorse spirituali e le attitudini che richiede, rimane una vocazione alta, a cui la Chiesa invita a rispondere con umiltà e determinazione. Benedetto XVI La sfida educativa Per questa ragione, rinnovo l’ap- Per saperne di più: http://www.settimanesociali.it/ 7 La Voce di Brembo Verso i sacramenti Il perdono Domenica 23 ottobre sono stati presentati alla nostra comunità i 42 bambini che si stanno preparando per ricevere il sacramento del perdono. Tutti sono stati chiamati per nome e, come risposta, ogni bambino ha portato all’altare un pezzo di puzzle, la cui immagine finale rappresentava la figura del “Padre misericordioso”, simbolo di quel perdono che i bambini di seconda elementare riceveranno. È stato infatti spiegato loro che, se anche sono divisi in 4 gruppi per necessità di spazi e impegni, appartengono tutti al grande gruppo che insieme stanno camminando verso la grande meta del 10 aprile 2011, all’insegna del motto che “Insieme si può …” Presentazione per la prima comunione Domenica 14 novembre durante la celebrazione della Messa delle ore 9,45 sono stati presentati alla Comunità i bambini e le bambine che il 22 maggio riceveranno la Prima Comunione. Ognuno di loro, chiamato per nome dalle catechiste, ha portato all’altare un aquilone colorato, simbolo del viaggio che quest’anno intraprenderanno per incontrare ancora più profondamente Gesù. Gli aquiloni sono stati uniti tra loro fino a creare quattro lunghi striscioni colorati, a testimonianza dell’entusiasmo che i nostri ragazzi e le nostre ragazze mettono in questa esperienza, contagiando con la loro gioia anche gli adulti, i genitori e i catechisti. Per lo scambio della pace sono scesi dall’altare e hanno donato ai presenti un cuoricino, per dimostrare il loro amore e per chiedere alla Comunità di accompagnarli per mano e di non lasciarli soli nelle scelte che ogni giorno sono chiamati a compiere per rispondere alla chiamata di Dio. Verso i doni dello Spirito Santo Domenica 21 novembre sono stati presentati alla comunità i ragazzi (ben 48) che aspirano a ricevere i doni dello Spirito Santo nel Sacramento della Cresima il prossimo 8 maggio. La celebrazione è iniziata con i ragazzi raccolti attorno al battistero, punto di partenza del loro cammino di fede. Prima dell’ascolto della parola di Dio tutti loro sono stati chiamati per nome e la loro risposta chiara ed a gran voce è stata “ECCOMI”, una risposta che ha manifestato volontà. La chiamata è arrivata dall’altare ed a esso i ragazzi si sono avvicinati, seguendo poi la celebrazione da questa posizione privilegiata, uniti tra loro e con il Padre con un filo multicolore legato al polso come un filo lega l’aquilone che vola alto nel cielo. Dall’assemblea si è visto un gruppo generoso nel numero e generoso nello spirito perché animati dalla voglia di fare, di mettersi in gioco, vogliono diventare testimoni di Cristo in questa società multietnica e multireligiosa. Noi genitori non dobbiamo lasciare che facciano tutto da soli. Dobbiamo accompagnarli per aiutarli a crescere da cristiani, a tenere vivo il loro entusiasmo, con il nostro esempio e con la preghiera anche insieme a loro. Incontri dei genitori dei bambini di II elementare: martedì 11 gennaio 2011 ore 20.45 martedì 25 gennaio 2011 ore 20.45 domenica 20 marzo ore 1700 domenica 10 aprile ore 1500:Festa del PERDONO dei bambini di III elementare: giovedì 13 gennaio 2011 ore 20.45 giovedì 27 gennaio 2011 ore 20.45 domenica 27 marzo ore 17.00 domenica 15 maggio: GIORNATA di RITIRO domenica 22 maggio: PRIME COMUNIONI dei ragazzi di II media: giovedì 20 gennaio 2011 ore 20.45 giovedì 3 febbraio 2011 ore 20.45 domenica 1 maggio: GIORNATA di RITIRO domenica 8 maggio: CRESIME I l t e m a d e l l ’ a n n o p a s t o r a l e 2 0 1 0 - 11 - “ A g r a t i s ” … p e r c h é ? 8 La Voce di Brembo Una giornata tipo, come tutte le altre, Cosa succede anche oggi per cui valga la pena di aprire gli occhi, alzarsi e affrontare tutto quello che ci pioverà addosso? Sembra sempre la stessa storia, la stessa routine, le stesse persone. È così semplice la risposta che nemmeno riusciamo a porcela e ci buttiamo nella vita di ogni giorno. Vivendo il nostro presente con spirito cristiano potremmo sperimentare ogni giorno sentimenti che risveglino in noi la generosità, tipica dei bambini. Non c’è ragione per non ricambiare un sorriso sincero, un abbraccio rassicurante, una carezza consolatrice. Godremmo della gioia di regalare noi a qualcun altro il nostro appoggio e il nostro tempo. Ognuno di noi, ogni giorno, ha mille occasioni per regalare al prossimo qualcosa che non costa soldi, ma che dà partecipazione, presenza che supporta, silenzio e sorrisi che confortano, carezze e parole che danno coraggio. Allora anche se oggi è lunedì, siamo stanchi e chissà cosa succederà … regaliamo a chi condivide con noi le ore di lavoro, a chi affronta vicino a noi i suoi problemi quotidiani, regaliamo la solidarietà e l’appoggio nei momenti difficili, la nostra competenza e pro- fessionalità accompagnate sempre dalla carità cristiana. Nello sguardo e nella carezza di chi sa rispondere al soffocato urlo di aiuto e sostegno c’è tutto l’insegnamento di Nostro Signore. E allora possiamo intuire cosa ci porta ogni giorno a dedicarci con partecipazione e amore alla nostra giornata lavorativa; cosa può trasformare le giornate tristi e buie in giornate capaci di regalarci una serenità positiva: è la gioia di donare, di essere utili, di amare come Lui ci ha insegnato … GRATUITAMENTE Gratuità nel matrimonio Sono passati quattordici anni da quando ci siamo sposati. Il giorno del matrimonio eravamo così felici, che don Tommaso disse che eravamo “proprio convinti”, perché rispondevamo con voce alta e chiara. Quante cose sono passate in questi anni; la lavatrice, la caldaia, tre automobili, quattro apparecchi ai denti...quanti soldi! Più di una volta il conto è andato in rosso, ma “per fortuna”, ogni volta, ci siamo ripresi. Senza parlare della salute che va e viene … I bimbi, poi, che ti fanno correre al pronto soccorso senza preavviso. Che avventura il matrimonio! Eppure quando i nostri sguardi si incontrano è sempre un'emozione. Siamo così fortunati, perché ci amiamo tanto. Ciò che è passato, ciò che si è perso erano solo cose, invece ciò che abbiamo costruito è la nostra vita insieme, la fiducia, la complicità, l'appoggio, il soccorso. La famiglia che abbiamo creato è nata dall'unione e dall'amore. Don Tommaso, durante il cor- so dei fidanzati, ci aveva detto che i figli non sono nostri, ma sono un dono del Signore; e così sono arrivati i primi due come un dono inatteso, ma molto ben accetto e, con l'esempio dei nostri genitori, abbiamo imparato a fare il papà e la mamma. La terza figlia l'abbiamo cercata perché un bimbo piccolo da accudire ti fa sentire “grande”, ti fa sentire di servire a qualcuno; speriamo solo di fare un buon lavoro. In questi anni, è stato importantissimo sapere di essere circondati da una famiglia più grande, disposta ad aiutarci in qualsiasi momento. Noi l'abbiamo sperimentato e ancora oggi siamo pieni di gratitudine e di un amore speciale verso i nostri genitori, fratelli e zii. Siamo convinti, però, che tutta questa”fortuna”viene dall'alto e da una scelta nostra di affidarci umilmente a Dio che per primo ha creduto in noi e ha consacrato il nostro matrimonio. E' come se ci avvolgesse una “coperta calda”, e questo ci dà la forza di andare avanti sereni. 9 La Voce di Brembo il giornalino a gratis ... Quando la gratuità finisce Da anziani pensionati non avevo messo in conto che potesse succedere a noi. Mia moglie mi ha detto chiaramente che tra noi è finita. Tante volte è capitato di scontrarci tra noi, ma oggi è diverso. Senti che dietro le parole non c’è più fiducia, c’è stanchezza, non c’è voglia di continuare insieme. Stavolta è diverso, per cui ho rinunciato a dire la mia, per evitare di aumentare la cattiveria, l’aggressività. Non c’è disponibilità a trovare una mediazione o un compromesso. Game out, come dicono i ragazzi con i videogiochi. Loro, i figli, per fortuna sono già fuori di casa e dalle nostre tensioni. Devo incominciare una nuova vita, faccio tante cose, ma solo per me. Prima c’era scambio, si faceva anche per l’altro: oggi solo per me. Piccole cose che si davano e si danno per scontate nella nostra vita e invece sono un fiume di gratuità. È come l’acqua, appunto: quando ero piccolo dovevo andare con il secchio al pozzo e poi all’unica fontana del paese. Oggi apri il rubinetto e ce n’è quanta ne vuoi. Lo stesso è quella cosa lì che chiamiamo amore, fatto di tante cose che sembrano non esistere quan- do c’è, ma di cui senti la mancanza quando finisce. Il rischio, mi ha detto il medico, è la depressione, il diventare cattivi, essere pessimisti. Trovo un suggerimento in un libro: “Ciò che ora viviamo è il punto di partenza di ogni nostra preghiera ... Ora, adesso, in questo momento, Dio si vuole manifestare nella nostra vita, proprio attraverso le oscurità che solcano la nostra esperienza”. Suggerisce anche un’immagine del Vangelo (Lc 2, 2535), quella del vecchio Simeone, che prendendo in mano il piccolo Gesù presentato al tempio esclama: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace ... perché i miei occhi han visto la tua salvezza...”. Ma io non ho tra le braccia una salvezza e questa novità mi sembra carica solo di negati- vità, di incapacità ad amare e a donare anche perchè, giorno per giorno, non c’è più nessuno a cui possa donare qualcosa. Da giovane c’erano altre energie per affrontare novità negative, ma oggi? Per ora, posso solo pregare: “Fa’, o Signore, che, come Simeone, io non abbia paura di questo cambiamento che tu porti nella mia vita, che non ti misuri con i miei schemi, con le abitudini mentali. Fa’ che ti accolga nella tua novità, in ogni cosa che, intorno a me, è vera, nuova e buona”. 10 La Voce di Brembo Tu mi appartieni T i ho chiamato per nome: tu mi appartieni”. È la frase biblica che io e i miei dodici compagni abbiamo scelto per la nostra ordinazione diaconale, avvenuta il 30 ottobre scorso. L’idea di appartenere a qualcuno non mi ha mai entusiasmato, perché mi ha sempre fatto pensare a una riduzione della mia libertà: se sono di qualcuno la mia libertà si ridimensiona perché devo sempre dipendere da un altro. Quel “tu mi appartieni” mi è sempre sembrata un’espressione arrogante, violenta, costringente, che si può rivolgere ad una cosa, un oggetto, un animale, ma mai ad una persona. Puoi dire che il cellulare è tuo, che la casa è tua, che l’automobile è la tua, che il cane è il tuo … ma non puoi dire a un altro “tu sei mio”! E’ un ragionamento che fila, non credete? Fino a qualche anno fa ci credevo davvero … Ora non più! uando nella vita fai delle scelte serie che richiedono una certa decisione e che hanno il sapore di qualcosa di definitivo, non fai altro che scegliere di appartenere a qualcuno. Non con le mani legate di chi si sente prigioniero, ma con le braccia aperte di chi si sente libero per davvero, perché ha capito che appartenere a qualcuno significa donare se stessi, senza riserve. E allora è davvero bello, perché qui, e solo qui, puoi assaporare il gusto della vita, quella vera! Solo nella logica del dono puoi leggere, con gli occhi di chi ama, la gioia grande sul volto dei fratelli. Solo se capisci che la salvezza della vita non sta nel trattenerla ma nel donarla completamente agli altri, puoi vivere davvero una storia felice. E se tutto questo vale tra noi uomini, figuratevi quando entra in gioco Dio!!! Sono diventato diacono perché Q Menu a prezzo fisso Pizza anche a mezzogiorno Vasta scelta ristorante e pizze Cucina Valtellinese Locale climatizzato e insonorizzato Con terrazza all’esterno Saletta per compagnie ho scelto di appartenere a Lui. Il celibato non è per qualcosa, ma per Qualcuno, per Lui. Il ministero di un diacono si esercita autenticamente quando è legato alla consapevolezza di essere già di Qualcuno. Io non ho scelto il sacrificio, ho scelto Gesù, e nella mia vita ho sentito il desiderio di far spazio a Lui. La scelta celibataria non si può comprendere al di fuori di questa logica. Accogliendo il dono del ministero, si sceglie di consegnare la vita al Signore. In altre parole, non si sceglie il celibato per salvarsi meglio l’anima, ma perché il Signore, chiamandoti a servire l’umanità da diacono e da prete poi, ti ha scelto facendo diventare la tua vita segno di una dedizione totale alla storia di ogni uomo. ppartenere a Dio significa riconoscere la sua cura per te, sentire il calore della sua mano di padre che stringe forte la tua di figlio, scoprire che Lui si fida di te e non ti abbandona alla tua insicurezza, ma ti spinge a rischiare l’amore in ogni momento, anche in quelli più difficili. È sorprendente il suo amore per me! Ed è ancor più sorprendente quando ti rendi conto che, ancora una volta, tutto è racchiuso nella splendida cornice della gratuità: non ho fatto niente per ricevere un regalo così grande, non sono nessuno per meritare così tanto nella vita; eppure Dio, quando si parla di amore, non gioca mai al risparmio, ma si diverte nella logica dello spreco. ome non avere il cuore pieno di gratitudine per l’immenso dono che Dio mi ha fatto e che anche voi avete custodito con la vostra preghiera? Sono davvero riconoscente a Lui per la fiducia che quotidianamente mi dimostra e a voi A C Si accettano prenotazioni per banchetti Chiuso il lunedì 24044 DALMINE (BG) (Località Brembo) Via Bernareggi , 6 Tel. 035 561.157 perché siete il campo di prova del mio povero servizio, i destinatari del suo amore che passa anche attraverso di me. uell’indimenticabile sera della mia ordinazione ho fatto delle promesse e mi sono preso alcuni impegni, che continuo a sentire più come un dono che mi è stato fatto, che come un dovere che ho eroicamente assunto. Sono impegni che riguardano l’obbedienza, il celibato, la carità, la preghiera, la conformazione della mia vita a quella di Cristo e di fronte alle varie domande ho detto, insieme ai miei 12 compagni: “Sì, lo voglio”. Vi chiedo dunque una preghiera speciale perché io possa essere, nonostante le mie povertà, servo fedele di quel Gesù che ha incrociato la mia storia, che mi ha fatto conoscere il Suo Amore e che mi spinge oggi a donare tutta la mia vita nel servizio dei fratelli perché altri lo possano incontrare e conoscere. È in queste mie mani vuote che lo Spirito ha voluto posarsi, intrecciando profondamente e definitivamente la mia storia e quella di Dio... Grazie di cuore! Don Morris Q 11 La Voce di Brembo 55 anni di prete 55 + 23 = 78. Una somma facile facile, che contiene una vita, la mia. D avanti a questa somma mi soffermo spesso a pensare, a ricordare, a volte con nostalgia e anche con qualche rimpianto. Mi accorgo allora di sbagliare, mi sento fuori dal tempo, come una molecola che vaga nel nulla. Perché è come immergersi in anni e in giorni che non esistono, sono esistiti certamente, ma ora non più. Ora esisto qui, nel presente, nell’oggi che il Signore mi concede di vivere. Un presente che si proietta nel futuro, giorno dopo giorno. Certo è un futuro che si fa sempre più corto qui in questa vita. Ma un futuro che … ecco cosa diceva il vescovo Amadei: “… la fede ci dice che il bello della vita non sta dietro, ma sta davanti, in quel futuro che si chiama Gesù” devo ringraziare il SignoQ uanto re! Mi ha dato un dono grandis- simo, la grazia di vive in cinque comunità che hanno scandito le tappe della mia vita di prete. Una comunità come dono e grazia! Sono grato al Signore per l’amore delle mie comunità, delle quali ho avuto bisogno come di tanti fratelli e amici, nelle quali ho sperimentare la presenza del Signore in loro, a sentire i doni che hanno ricevuto come ricaduta nella mia stessa vita. Ho gioito della loro gioia, condiviso le loro preoccupazioni, sperimentato che soltanto rimanendo insieme possiamo crescere in umanità, E considero grande grazia il mio ritorno a Brembo, dopo aver completato l’incarico di parroco e il mio breve soggiorno presso il Santuario di Stezzano. M i piace pensare alla comunità come “paese”, cioè come un insieme di famiglie e di persone, ed anche di cose. “Paese” vuol dire non essere mai soli. Vuol dire sapere che nella gente, nella terra che calpesti, nelle vie che percorri, c’è qualcosa di tuo e della tua vita, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Lì, puoi guardare negli occhi ogni persona che incontri, puoi ricordare le persone del passato, uomini donne bambini ragazzi giovani anziani, volti occhi sorrisi … le case delle famiglie, i numeri pari o dispari, i malati nelle case, i saluti in strada … ti capita di Incontrare di anno in anno le stesse piccole cose della vita, i fiori che sporgono dalle recinzioni, il ciuffo d’erba che cresce sempre nello stesso posto … E’ come se tutto fosse la tua famiglia, la tua casa! C ome una pellicola infinita del cuore scorrono davanti agli occhi le fatiche e le stanchezze della sera, i progetti, le celebrazioni, le feste, le catechesi, i pellegrinaggi, le gite, l’oratorio, la Sportiva, il ciclostile, il computer, i consigli parrocchiali, le suore, i preti, le incomprensioni, le attese, i debiti (purtroppo)… E poi quanto altro ancora! I morti, i funerali, le prime Comunio- ni, le Cresime, i Matrimoni, i Battesimi... Quanti? E le feste, il Natale, la Pasqua, la Madonna Pellegrina con le belle devote e partecipate processioni. Ed evento meraviglioso, le Ordinazioni sacerdotali. A volte viene rivolta al prete una domanda: “Ma come fa a sopportare tutto?” Non ho mai dato una risposta precisa. Oggi risponderei così: “Non si tratta di “sopportare” ma di “portare” – E’ più bello, fa bene e fa crescere. Ora, cosa fa un prete, prete da cinquantacinque anni, in pensione? Continua a essere prete, ogni giorno. Ogni giorno la Messa. Confesso che mi capita di emozionarmi ancora quando celebro, ancora più di una volta, sentirmi tanto piccolo, indegno di toccare un mistero così grande, continuo ad obbedire al comando di Gesù: “Fate questo in memoria di me” E l’annuncio della Parola, il perdono, il conforto ai malati … E poi la gioia di vedere una comunità che programma, cresce, aggiorna metodo e azione pastorale … P er me, contento di fare quello che mi è possibile, mi basta Gesù Cristo, al quale voglio essere fedele; mi basta la Chiesa, che voglio servire, questa chiesa di Brembo, mettendomi al passo con la sua storia che sta vivendo e vivrà. Tutto ciò fin quando il Dio della vita metterà anche per me la freccia verso l’Infinito. Don Tommaso 12 La Voce di Brembo Un anno di bilanci Amici del Presepio Natale, tempo di bilanci. In poche ri- stra. Speriamo di contraccambiare ghe cerchiamo di riassumere quanto la visita. fatto nell’anno trascorso. Per mantenere viva la tradizione del Per Natale 2009 abbiamo allestito Presepio, da un paio di anni facciauna grande mostra con 32 diorami mo degli incontri ogni 2 mesi con i in un importante centro commercia- rappresentanti delle sezioni lombarle di Piacenza ed eravamo presenti a de dei presepisti. Lì è nata l’idea e la Bassano del Grappa, con una mostra proposta, di organizzare a Bergamo di 16 presepi artistici siciliani, men- il Congresso Internazionale (ogni 4 tre continuava la quotidiana attività del museo nel periodo BERGAMO 2016 di massima affluenza. Il 6 genVenite adoremus naio in collaborazione con l’oratorio, in parrocchia c’è stata Abbiamo proposto e ottenuto la premiazione del “Concorso che presepi in famiglia” con la par- il Congresso Internazionale degli tecipazione di 40 famiglie: un Amici del Presepio nel 2016 modo per tenere viva la tradizione del Presepio. Il 15 gennaio c’è stata la gradita vi- anni) per l’anno 2016. sita del gruppo presepistico di Man- Il 10 Aprile, il Consiglio internazioresa (Spagna) circa 50 persone, ac- nale dell’ “Universails Foederatio compagnati dal loro assessore alla Presepistica” ha accettato e ufficiacultura e dal nostro sindaco: un mo- lizzato la candidatura di Bergamo mento gioviale in cui abbiamo avuto per organizzare il congresso intermodo di fraternizzare con una cul- nazionale. L’evento di risonanza tura presepistica diversa dalla no- mondiale ha il titolo di Bergamo 20- 16 “Venite Adoremus”. Il 18 Aprile eravamo presenti all’evento organizzato dai commercianti di Dalmine “ExponiAmo Dalmine” che ha visto la partecipazione di oltre ventimila visitatori. Il 20 Maggio due nostri Amici hanno partecipato al convegno ItaloMaltese (vedi cronaca). Il 21 Maggio il Vescovo di Bergamo ha fatto visita al museo, rimanendo favorevolmente sorpreso dell’attività che stiamo svolgendo. All’iniziativa regionale del 25 Settembre “Fai un pieno di cultura”, con il museo aperto di notte, c’è stata una buona affluenza di pubblico. A settembre la regione ha installato nel museo un “Totem” informativo, da cui è possibile accedere a tutti i musei lombardi per informazioni e itinerari culturali. In collaborazione con la Regione, è in corso la redazione del catalogo di un’importante raccolta di presepi di carta degli inizi del 900, una delle poche raccolte presenti sul territorio nazionale. Per il Natale 2010 stiamo organizzando una vasta esposizione di diorami in un centro commerciale di Mantova con circa 40 opere. In collaborazione con le sezioni di Ponte San Pietro e Cividino Quintano stiamo allestendo due mostre nella città di Bergamo. Una in Città Alta presso la chiesa del Carmine: il tema sviluppato riguarda gli “Angeli” nel presepio. L’altra nella chiesa della Maddalena in Città Bassa sul tema “Il Presepio Bergamasco Antico”. Le mostre fanno parte del cammino artistico e spirituale in vista del congresso internazionale del 2016. Ogni anno presenteremo tutti gli attori protagonisti del Presepio. Claudio Danesi Presidente dell’Associazione 13 La Voce di Brembo 20-23 maggio 2010, Gozo - Malta Raduno Italo - Maltese degli Amici del Presepio E’ stato un appuntamento straordinario. Con grande interesse gli Amici Maltesi ci hanno accolto con più di cento partecipanti sul loro territorio. Venerdì è iniziato il nostro tour turistico, la prima tappa è stata nel villaggio più antico di Gozo, Xewkija, dominato da una gigantesca chiesa, la “Rotonda”, dedicata a s. Giovanni Battista, considerata la terza chiesa più alta d’Europa. Si raggiunge poi il villaggio Nadur dove si possono ammirare le opere statuarie di Michael Cauchi, che lavora in maniera magistrale il gesso e la terracotta. Subito dopo siamo stati a Xagra famosa per i suoi siti preistorici. I templi di Ggantija sono le più antiche strutture al mondo in posizione eretta senza sostegni, costituiscono uno dei siti più affascinanti di Gozo. Comprendono due templi neolitici datati intorno al quarto millennio a.C..Ammirati i presepi di Aaron Agius, giovane artista, ci siamo diretti nella capitale di Gozo: Victoria o “città di Vittoria”, con una popolazione di circa settemila abitanti, la località p i ù grande di Gozo. Di notevole rilievo e bellezza architettonica è la basilica di San Giorgio, risalente al ‘600. Abbiamo visitato le opere presepistiche di David Xuereb e Sebastiano Axiak. In serata, nella chiesa di San Giacomo, il “Chorus Urbanus”, diretto dal maestro di fama internazionale John Galea, ha offerto a tutti i presepisti un concerto di alto livello. Presente Giovanna Debono, il ministro della cultura . Sabato è stato dedicato a Malta, l’isola maggiore dell’arcipelago. A Mosta la principale attrazione è la chiesa a pianta rotonda dedicata all’Assunzione, il cui disegno è ispirato al Pantheon di Roma. La cupola è tra le più grandi d’Europa. Abbiamo ammirato i presepi della collezione privata di Lorry Gatt. La Valletta, la capitale, fondata dai Cavalieri di San Giovanni, è una bella città d’arte. La capitale custodisce capolavori del Caravaggio, come San Gerola- Concorso “Presepio in famiglia” L’Oratorio e il Museo del Presepio invitano i ragazzi e famiglie a realizzare in casa il Presepio PRESEPIO IN FAMIGLIA La giuria visiterà i presepi di chi da la propria adesione. Le iscrizioni si ricevono presso l’Oratorio o il Parroco entro il 26 Dicembre 2010 Per tutti gli iscritti un premio sicuro. Per i migliori una segnalazione di merito. La premiazione sarà fatta il giorno dell’Epifania Giovedì 6 Gennaio 2011 alle ore 18,00 mo e la Decapitazione di Giovanni Battista, nota per il particolare della firma vergata col sangue che sgorga dal collo del martire. Altrettanto interessante lo spostamento a Mdina, la città del silenzio. Domenica mattina nel santuario di Tà Pinu, dopo la messa celebrata da Mons. Nicola G. Cauchiè, Angelo e Antonio gli hanno donato il volume “Il Presepio Italiano”. Il Santuario di è situato al centro dell’isola di Gozo. Sul suo sagrato, il 26 Maggio 1993 Giovanni Paolo II celebrò la s. Messa. Ci siamo lasciati con un arrivederci e un sentito grazie. Malta realtà sorprendente, ricca e originale, una devozione profondamente radicata e sentita. Angelo e Antonio Natività in terracotta L’ O r a t o r i o e i l P r e s e p i o i n f a m i g l i a 14 La Voce di Brembo Inviate le foto dei vostri presepi al sito dell’Oratorio Condividere la gioia del presepio in famiglia Ho un ricordo, magico come solo il Natale può esserlo, straordinario perché in famiglia bastano le piccole cose per essere felici, piccoli gesti gratuiti che ci uniscono, tutti insieme chinati accanto al nostro lucente albero addobbato, con l’emozione nel cuore e accanto vecchie scatole colme di pecorelle, pastori e muschio, l’asinello e il bue, Giuseppe e Maria, la mangiatoia e Gesù bambino. Ancora poche settimane ed è Natale, per le strade le luci scintillano, l’aria gelida punge la pelle, allora via di corsa a casa al caldo, ma non quel caldo materiale, il caldo di essere a casa con le persone che ami, un abbraccio ai bimbi, un bacio alla mamma, e la voglia di sistemare vicino all’albero o sul mobile nell’angolo il Presepe, tutti insieme come una vera famiglia, come Giuseppe e Maria, come Gesù bambino che tra poco verrà tra noi. Anno dopo anno ne aggiungiamo un pezzo, perché era bello lo scorso anno, ma qualcosa mancava, gli ultimi aggiustamenti, qualche lucina, la cometa ed ecco fatto, il presepe più bello del mondo, non perché ci abbiamo speso dei soldi, “no quelli non contano, con l’aiuto e la fantasia dei nostri figli possiamo farlo senza spendere nulla” ma cosa più importante perché l’abbiamo fatto tutti insieme. Ed ora che cosa manca? Semplice, una bella fotografia, esatto. Proprio qui volevo arrivare, l’Oratorio e le persone che lo vivono sono come una grande famiglia, e allora perché non condividere con loro il risultato finale? Non c’è un premio in palio, ma la pura e semplice condivisione, diamo un pezzo della nostra gioia e della nostra soddisfazione anche agli altri, siamo le scelte che facciamo, e un pezzo del nostro tempo passato insieme nella preparazione del presepe, specialmente per i nostri figli un giorno ci faranno assaporare ancora quel ricordo, non più da figli ma da genitori. Mandateci la fotografia del presepe a questo indirizzo [email protected] e quando sarà Natale, come per magia, ritroverete la vostra fotografia e quelle dei vostri amici pubblicata sul sito internet dell’oratorio. www.oratoriobrembo.it Nella sezione “L’angolo del presepe” sul sito trovate disegni da scaricare, colorare e ritagliare, per fare il presepe senza spendere nulla, solo un pochino di tempo e di fantasia in famiglia. Non resta che augurarvi un felice Natale, magico e ricco di momenti d’amore. Daniele T. Manda la tua foto direttamente da cellulare con il codice QR . O usalo per inviarci commenti e consigli. 15 La Voce di Brembo I chierichetti Ciao a tutti, ora vi racconto la mia storia di chierichetta!! Ho iniziato subito dopo la prima comunione. La prima volta ero agitata e avevo paura di sbagliare, ma per fortuna c’era Don Sergio che mi aiutava. Poi ogni volta che ho prestato servizio ho imparato cose nuove e ho acquistato più sicurezza. Dall’anno scorso è arrivato Don Morris e lui ha costituito un gruppo di chierichetti che ogni domenica si incontra dopo messa in un salone o in un’aula per programmare i turni della domenica successiva e, se a qualcuno non è chiaro qualcosa, quello è il momento giusto per chiederla!!!!! Quest’anno il giorno 10 ottobre noi chierichetti abbiamo ricevuto il Mandato da Don Cristiano. Alla fine della messa Morris ci ha regalato uno Yoyo , spiegandoci che noi dobbiamo portare la gioia di essere cristiani agli altri, con il nostro servizio, ricordandoci sempre che la forza ci viene da Gesù , come uno yo-yo che illuminandosi si srotola, ma resta sempre attaccato al filo che è la nostra fede. Sull’altare eravamo più di 40 e ovviamente c’è posto anche per altri! Le Messe sono tante e ci sono dei bambini volenterosi che prestano servizio alle 7.30 della domenica mattina (anche perché gira voce che RIEL CLEANING srl via Milano,30 24047 TREVIGLIO (Bg) Tel. 0363.426511 FAX 0636426530 www.grupporiel.it [email protected] dopo la Messa Don Cristiano offre la colazione!!!!) Ah! Dimenticavo la parte più bella … Nel mese di maggio tutti gli anni andiamo in seminario dove ci ritroviamo con tutti i chierichetti della Bergamasca e tra giochi, spettacoli e balli, si passa una bellissima giornata che si conclude con una Messa celebrata dal nostro vescovo Francesco. Vi aspettiamo numerosi! Sofia C. 16 La Voce di Brembo Il “camino” dello stabilimento È visibile anche dalle mura di città alta, è il simbolo degli stabilimenti oggi Tenaris Dalmine ed è stato possibile vederla, non solo in lontananza con la scritta Dalmine, ma anche dall’interno. Il 12 ottobre scorso la “Fondazione Dalmine”, l’ente incaricato della valorizzazione dell’archivio dell’azienda, ha celebrato il suo primo decennale di attività. Per l’occasione è stata organizzata la visita alla ex torre di refrigerazione, la cui struttura interna è ormai stata smantellata. Ha un’altezza di 61,55 metri, con un diametro di 46 metri alla base e di 21,20 alla sommità. Pesa circa 2.200 tonnellate. La struttura di cemento armato era stata costruita nel 1952 su progetto dell’ing. Zampi con il compito di disperdere il vapore dell’acqua riscaldata dalla ex centrale elettrica degli stabilimenti. clp via Pesenti, 47 tel. 035.370807 Festa degli anniversari di matrimonio di Calsana Ermanno & C. APERTO TUTTI I GIORNI dalle 18.00 alle 21.30 Via XXV Aprile, 140 2 4 04 4 Br embo Dalmin e T e l. 03 5 370 . 89 3 17 La Voce di Brembo Notizie dal mondo missionario Nel mese di giugno, al termine di Insieme in festa, il gruppo giovani ha dedicato una serata a Padre Fulgenzio, con “Una pizza per l’Africa”. Parte del ricavato (10 mila euro) è stato offerto a Suor Rosangela insieme a quanto raccolto nella serata di saluto a lei dedicata. Con la somma di 4 mila euro circa intende realizzare alcuni laboratori artigianali per l’avviamento al lavoro dei giovani della sua casa di accoglienza. In questi giorni ci ha raggiunto con una telefonata dicendo che il progetto è stato presentato e che aspetta l’approvazione per l’inizio dei lavori. Chiede preghiere perché in Bolivia si sta vivendo un momento difficile a causa di alcune epidemie che si diffondono nelle varie regioni; per questo motivo il Ministero ha disposto la chiusura delle scuole anticipando esami e scrutini di fine anno per evitare il diffondersi del contagio. Prima di partire aveva chiesto di sostituire le due adozioni a distanza per Griselte Tuari e Daniela Vasquez che duravano dal 2002 e che ormai hanno conseguito il diploma di 3° media. Ben volentieri il Gruppo missionario si farà carico di aiutare Rocio Beatriz Taraga, una bimba audiolesa di 6 anni, che vive con la nonna ed altri fratellini e che necessita di una scuola speciale mentre il Gruppo Oratorio aiuterà Alex Ymenez, un ragazzo di 10 anni costretto a lasciare la scuola per aiutare la famiglia facendo piccoli lavori occasionali. novella che Gesù ci ama e che è morto e risorto per tutti. Al Centro missionario abbiamo donato 800 euro. Il 17 ottobre, con una settimana di anticipo, si è celebrata la Giornata Missionaria Mondiale. Tema della giornata è stato “Gesù è per tutti i popoli”. Ad animare le varie messe della domenica è stato un giovane laico di Stezzano, Michele, che collabora da anni con il C. M. Diocesano e con l’Ufficio migranti e che ha visitato diversi paesi dove operano i missionari diocesani: Bolivia, Cuba, Equador. È stata un’occasione per far conoscere anche la preziosa opera dei laici che spesso affiancano i sacerdoti e suore nell’opera di evangelizzazione e lanciare un messaggio a tante persone sensibili al problema missionario e in particolare a quei giovani che già stanno pensando a “vacanze alternative”, disposti a farsi contagiare dal “mal d’Africa” o meglio ancora dallo spirito missionario. A tal proposito durante la S. Messa dei ragazzi ha illustrato il contenuto della “sacca da viaggio” del vero missionario: Una videocamera per fissare ogni situazione di bisogno; Un paio di sandali per “camminare” verso i fratelli; Il Vangelo per annunciare a tutti la buona Padre Giancarlo Palazzini prima di rientrare in Malati è venuto in Parrocchia per incontrare amici e benefattori. A lui è stato offerto il ricavato del banco vendita del Gruppo missionario, mille euro, che servirà per tutte le iniziative pastoral9 della sua missione a Phalula. A metà dicembre sarà tra noi anche Padre Daniele Curnis. Ci parlerà dei suoi progetti e faremo in modo di dare un contributo anche a lui, con la generosità che sempre ci distingue. Come gruppo missionario ci sentiamo grati a tutti coloro che collaborano alla buona riuscita delle varie iniziative. A volte sentiamo la difficoltà del nostro impegno, ma i risultati positivi ci gratificano e ci spronano a continuare sperando di trovare nuovi giovani collaboratori pieni di entusiasmo e … fantasia. Il Gruppo missionario Anniversari di matrimonio Si sono celebrati domenica 21 novembre gli anniversari di matrimonio delle coppie festeggiate. Dopo la celebrazione è seguito il pranzo nuziale presso l’oratorio. Festa dell’Associazione dei carabinieri Sempre domenica 21 novembre, alla messa delle 9,45 era presente l’Associazione dei carabinieri che hanno poi fatto visita al Museo del Presepio. Tra le autorità presenti c’erano il sindaco e il maresciallo. VITALE COPERTURE di Filippo Vitale Coperture tetti civili e industriali Rimozione e smaltimento eternit Lavorazioni edili - Impermeabilizzazioni ——————————————————————————————— " PREVENTIVI GRATUITI E SENZA IMPEGNO " OTTIMI PREZZI !!! —————————————————————————————— Corsi di Estetica professionale e Acconciature unisex Delibera regionale L. 7/6/80 n° 95 Scuola accreditata e Certificata UNI/ISO 9001/200 GIULIANO GIROLAMO Cell. 333 7528062 Viale Montecatini, 48/c 24058 Romano di Lombardia (BG) Tel/Fax 0363 913.890 E-mail: [email protected] 18 La Voce di Brembo Buon Compleanno S.S. Brembo! In occasione del quarantesimo anno della fondazione (era il 1970), la Società Sportiva Brembo ha realizzato un libro dei ricordi … dal titolo: “ Se son rose fioriranno: quarant’anni di attività della S.S. Brembo”, per ricordare in modo concreto quanto è stato fatto dal 1970 ad oggi per i nostri ragazzi. La presentazione del libro si terrà sabato 18 dicembre 2010 all’Oratorio durante la festa dei quarant’anni della S.S. Brembo e il tradizionale scambio di auguri agli atleti per il prossimo Santo Natale. La castagnata È arrivato l’autunno e con esso la voglia di castagne. Andare dal fruttivendolo? No! Prendiamo l’occasione per passare insieme la domenica pomeriggio del 10 ottobre sfruttando la disponibilità di una famiglia di Brembo, siamo andati a Parzanica, raccogliendo mille, macchè mille, duemila castagne! Anche se dobbiamo ammettere che la ricerca non è stata difficile e sicuramente le nostre risate hanno superato di gran lunga il numero delle castagne. E poi … è arrivato il momento di mangiarle! La domenica successiva, nel pomeriggio, pur con qualche goccia di pioggia che ci ha fatto compagnia, ci siamo trovati per divertirci e fare qualche gioco. Nel momento della merenda, all’insaputa di don Cristiano, abbiamo festeggiato il suo secondo anniversario di presenza nella nostra parrocchia. Sperando di aver inaugurato una lunga serie di pomeriggi di gioco e divertimento in oratorio, vi aspettiamo numerosi nelle prossime domeniche di festa insieme. 19 La Voce di Brembo Il personaggio Sergio Bertoletti UN OPERAIO in TV 43 anni, operaio alla Dalmine nel reparto dei tubi di piccolo diametro: settore destinato a chiudere perché la produzione verrà spostata in Romania. È alla sua quarta partecipazione a Porta Porta in un anno. Abita nel nostro quartiere, è membro del Consiglio Pastorale, allena una squadra di calcio di bambini. D - Come è nata la tua prima partecipazione? R - È stato il sindacato a chiamarmi. Cercavano un lavoratore che rappresentasse il mondo operaio, con una famiglia, figli e mutuo da pagare. Inoltre Tenaris era all’attenzione del mondo economico per l’annuncio di una forte riduzione di personale. D - Raccontaci cosa avviene quando vai a Roma. R - All’aeroporto viene a prenderti un’auto che ti accompagna in albergo vicino agli studi di Via Teulada. Un’ora prima della trasmissione ti presenti e ti danno un badge di riconoscimento. In una saletta con un buffet incontri l’assistente di studio che si assicura della tua presenza. La prima volta c’era anche un avvocato per ricordarmi che di quanto dico in trasmissione mi assumo la responsabilità. Si firma una liberatoria per auto- rizzare l’azienda alla messa in onda della tua immagine e di quanto dici. C’è Foto sopra e in basso a sinistra: Sergio con Martina Stella e con il Ministro del lavoro Sacconi. una eventuale picIn basso a destra, la moglie Sabrina con Raul Bova. cola sistematina da parte di una truccatrice. TV. Adesso mi chiedono di portare D - Com’è lo studio? Andate in di- anche loro. retta o la trasmissione viene regi- D - È cambiato il tuo modo di vedestrata? re la TV sapendo cosa avviene? R - La prima volta ero talmente R - Sì, perché so cosa succede, cosa concentrato su quello che dovevo fanno i cameraman, gli assistenti,… dire che non mi ero neanche accor- Diamo importanza a chi fa o appato di quanto avveniva e dell’am- re in TV, ma partecipandovi ti acbiente. Lo studio è situato in un pa- corgi che sono persone come te e lazzo di 5 piani. Non è molto gran- come me, come noi. de, ma sono le telecamere che lo D - Perché continuano ad invitarti? fanno apparire più ampio. Che idea ti sei fatto? La registrazione viene fatta alle 6 R - Forse dò un’idea diversa di opedel pomeriggio, ma tutto avviene raio, capace di parlare senza alzacome se fossimo in diretta. re la voce, capace di contraddire o D - Com’è il presentatore? di interrompere anche il ministro, R - Bruno Vespa è una persona se necessario. squisita, che si interessa di tutti i D - Come va in Tenaris? suoi ospiti, non solo di quelli im- R - A rotazione c’è la cassa integraportanti. L’avevo giudicato diver- zione straordinaria per qualche samente prima di conoscerlo. giorno al mese. L’anno prossimo D - Cosa volevi far sapere con la con 740 pensionamenti e prepentua partecipazione in TV? sionamenti i dipendenti diventeR - Sulla questione del lavoro ho ranno circa 1.500. voluto far capire che le aziende hanno approfittato della crisi per clp portare all’estero la produzione. E poi che le aziende hanno anche dei doveri verso il territorio in cui sono localizzate. Non possono solo pensare al profitto. D - Qual è stata la reazione dei colleghi, in casa? R - Contenti che ci fosse qualcuno di loro a dire cosa pensiamo. Oggi, che continuo ad essere invitato, c’è anche forse un po’ di fastidio. I miei figli all’inizio erano meravigliati, emozionati a vedere il loro papà in 20 La Voce di Brembo Per una visione e lettura critica Letto per voi Visto per voi Precious L’ubicazione del bene Regia: Lee Daniels. Sceneggiatura: Geoffrey Fletcher. Soggetto: Sapphire. Produzione: Lee Daniels Entertainment; Smokewood Entertainment Group. Durata: 110 min. Origine: USA, 2009 Autore: Giorgio Falco Editore: Einaudi, 2009; Pagine: 141; - Prezzo: 16,00 Precious ha 16 anni ma ne dimostra almeno 30, è nera, povera e grassa. A scuola, dove si reca testardamente ogni giorno, è preda degli scherzi cattivi dei compagni per la sua mole e perché è rimasta indietro nelle classi. Tutti la credono ritardata e si disinteressano di lei finché non si accorgono che è incinta e la puniscono con l’espulsione. Precious è incinta, per la seconda volta, da suo padre: ha 12 anni ha messo al mondo una bambina down, frutto dell’incesto. Sua madre non è da meno: gelosa, la schiavizza abusando a sua volta sessualmente di lei. Ma Precious, pur semianalfabeta, è intelligente, curiosa e percettiva: la sua ostinazione a continuare gli studi è in qualche modo dettata dalla coscienza che l’istruzione è la chiave per sfuggire alla violenza e all’emarginazione, è ciò che la renderà visibile al mondo, non più una macchia di unto nero da lavare via. La sua insegnante, Miss Rain, le insegnerà a leggere e a scrivere incitandola a tenere un diario. L’inizio di un inferno, ma anche di una redenzione: le prime, incerte parole che Precious faticosamente mette insieme compongono un quadro di indicibile violenza e povertà, ma nello stesso tempo materializzano sogni, sentimenti e desideri. Il film Precious è il più premiato dell’anno, vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui due premi Oscar, è un’incredibile racconto sulla capacità di crescere e superare gli ostacoli. Il film è ispirato dal libro Push, la L’ubicazione del bene è un libro di racconti che va letto come se fosse un romanzo, cercando di uscirne senza sentirsi troppo frantumati dentro. Lo scenario nel quale si svolgono le storie narrate è Cortesforza, un piccolo paesino immaginario che riesce quindi a raffigurare un quadro ancora più vero della realtà stesa. Un sobborgo come tanti che costellano le uscite della tangenziale milanese: un luogo che pare l’emulazione fallita dei sobborghi americani. Ma a differenza delle storie che Hollywood ci propina, qui, in queste pagine, non c’è nulla da ridere. Giorgio Falco racconta le sue storie con una durezza, con una assoluta mancanza di trasporto che toglie, anzi taglia, il fiato. Uno scrittore che si fa osservatore dell’orrore, di quella continua speranza di una vita perfetta, immobile, e perciò irraggiungibile. Così è per tutti i suoi protagonisti, cristallizzati dentro tipologie comportamentali standard: un “tipo maschile” destinato a una carriera irrisolta, il “tipo femminile” a una maternità fallimentare. Ma il vero protagonista, quello che accompagna tutti i personaggi che compaiono è Cortesforza: col suo voler essere la città ideale di ogni operatore immobiliare, si dimostra una non-città, un non-luogo, dove nessuno passeggia sui marciapiedi, dove senza autovettura non sei degno di cittadinanza, dove la cura del prato sembra di vitale necessità, dove il vicino di casa è uno sconosciuto, un nemico, come lo sono i tuoi colleghi di lavoro, le mamme casalinghe, la tua stessa famiglia. vita di Precious Jones, che a sua volta ripercorre la vita reale di una ragazza cresciuta nel Bronx. TRATTORIA Via Sertorio, 36 - Dalmine - Quartiere Brembo Tel. 035 561.653 Chiusura Martedì SERRAMENTI E ARREDAMENTI Via Marco Polo, 4 - 24044 DALMINE (BG) Tel. / Fax 035 56.23.91 21 Notizie dal fronte La Voce di Brembo Io sono ciò che scelgo Sono Dan Orlowski e sono un giocoliere, anzi no, sono uno scrittore, anzi no, sono un pilota, ma vorrei essere un cantante, però non sarebbe male nemmeno essere un artigiano, però mi piacerebbe essere anche tante altre cose. Un momento, forse è meglio ricominciare tutto daccapo. Sono Dan Orlowski e ancora non sono nulla di tutto quanto elencato sopra, e non sono nemmeno nulla di quanto ci sarebbe potuto essere scritto. E allora chi sono? Non lo so! Come non lo sanno tanti di voi immagino. Magari sapete cosa vorrete essere, ma ancora non lo siete realmente. Quante volte vi hanno chiesto “Cosa vuoi fare da grande?” oppure, quando grandi lo eravate già, “E adesso, con questo diploma, cosa puoi andare a fare?”. Beh, non so voi, ma io, Dan Orlowski, personalmente mi sono sempre trovato abbastanza in imbarazzo a rispondere a queste domande. Prima d’ora non m’ero mai posto il perché di questa titubanza nel rispondere, ma ora che sono qui a scrivere mi pare d’averlo capito. Forse quello che ci mette a disagio non è il sapere cosa vogliamo fare; tutti abbiamo un sogno e non vedo perché non dovremmo essere liberi di comunicarlo al mondo. Forse quello che ci preoccupa è la paura di poter fallire durante il nostro percorso; sono tutte le ipotesi che ci passano per la testa, quelle idee che nascono nei nostri pensieri e che spesso sono motivo della rinuncia alla rincorsa e al raggiungimento dei nostri obiettivi. Dobbiamo fare una scelta, non tanto cosa essere, ma chi essere, puntare dritti al bersaglio e concentrare tutte le nostre forze per raggiungere l’obiettivo che ci dà piena soddisfazione, una soddisfazione che non dev’essere momentanea, ma che va ricercata nel nostro intimo, individuata e fatta emergere. Dobbiamo convincerci che in questo percorso, che sicuramente prevede delle difficoltà, apparentemente insormontabili, non siamo soli. Le persone che ci vogliono bene davvero sono sempre lì a supportarci se noi dimostriamo di essere davvero appassionati a quello che stiamo facendo. Non basta però saper scegliere chi essere, ma bisogna saper mettere in conto numerosi sacrifici e rinunce per poter realizzare quello in cui crediamo. Se dimostriamo di essere determinati, appassionati e umili, nel senso di accettare anche qualche piccola sconfitta dalle quali ripartire per fare meglio, sapremo guardare anche tutto ciò che ci circonda con uno sguardo diverso, riusciremo a concentrarci su quanto è davvero importante e a escludere quello che invece ci allontana dalla nostra meta. Quindi “io sono ciò che scelgo, ma sono quello che mi impegno a diventare”; se riusciamo a realizzare concretamente questo pensiero, io sono convinto che la prossima volta che qualcuno mi chiederà “E adesso, cosa puoi fare?”, io potrò rispondere “Posso fare tutto quello che voglio essere!” D. O. DALMINE (BG) • VIA BUTTARO 5/A Tel. / Fax 035 56.67.35 Conosciamo il nostro quartiere 22 La Voce di Brembo Le vie di Brembo Il quadrilatero compreso tra le Vie Pesenti - 25 Aprile - S. Francesco (con via Copernico) e Viale Pesenti costituisce il terreno di fondazione del nostro quartiere, di cui fu autore don Giacomo Piazzoli, il primo parroco di Brembo. Il racconto di questa impresa lo si trova nel libro “Le campane e la sirena” distribuito dalle nostre parrocchie nella scorsa primavera. Fatto il disegno della lottizzazione e realizzate le strade da parte della parrocchia, occorreva dare loro un nome per permettere ai nuovi abitanti di ricevere posta, denunciare in comune la residenza. Così don Giacomo diede il nome anche alle vie. La Via principale di collegamento con Dalmine fu dedicata al Vescovo di Bergamo che nel 1949 aveva voluto la parrocchia di Brembo. Mons. Bernareggi. Attorno ci mise sacerdoti bergamaschi come don Botta e don Palazzolo, ma anche il prete missionario Padre Lazzaroni, compagno di scuola di suo fratello anch’esso missionario in Cina. A tre artisti rinascimentali dedicò tre vie parallele: Michelangelo, Raffaello e Bernini. Quattro se consideriamo anche il Beato Angelico, che sta fra Medioevo e Rinascimento. A due esploratori (Marco Polo e al bergamasco Beltrami (sorgenti Missisipi) e a un inventore (Edison) sono dedicate altre tre vie. Due vie sono dedicate a personaggi del Risorgimento (Martiri di Belfiore e Damiano Chiesa) e una terza all’aviatore della prima guerra mondiale Francesco Baracca, quello del cavallino rampante, ripreso dalle auto Ferrari. Infine la via parallela di Padre Lazzaroni venne dediChiesa cata al patrono d’Italia, San Francesco, mentre alla sua collaboratrice, Santa Chiara, fu dedicata la via a fondo chiuso che portava alle case degli Stefanoni. 23 La Voce di Brembo Battesimi 30. PAOLICCHI VANESSA, di Rodolfo e Monica Daria Fortunato nata il 5 giugno 2010; battezzata il 14 nov. 2010 31. MOTTINI FABIO, di di Massimo e Cristina Alberti nato il 5 giugno 2010; battezzato il 14 nov. 2010 29. FANTON GIORGIA, di Marco e Vera Biffi 32. PIRILLO SABRINA, di Maurizio e Ilena Taverna nata il 6 ottobre 2009; battezzata il 28 nov. 2010 nata il 3 maggio 2010; battezzata il 24 ott. 2010 Matrimoni 1. FORESTI STEFANO (Brembo) e TOMASONI LAURA (Brembo) 28 ottobre Un posto di cui non bisogna aver paura D omenica 7 novembre è stata una domenica particolare. Quando don Cristiano ci ha parlato di voler celebrare una messa domenicale al cimitero, non pensavo certo che volesse portarci proprio i ragazzi e per di più, voler far loro vivere un momento di gioia al cimitero per vincere la paura che spesso domina intorno al tema della morte. A me sembrava un controsenso perché non riuscivo a conciliare la gioia con il cimitero. Però mi sono detta che comunque era una bella cosa e pregare per i nostri cari avrebbe comunque fatto piacere a tutti. Si sperava proprio in una bella giornata con il sole (eravamo vicini all’estate di san Martino), ma nemmeno il sole ha voluto fare la sua parte. Anzi anche il clima sinceramente ci parlava di tristezza. Nonostante l’eventuale possibilità di sospensione in caso di pioggia eravamo lì in tanti a rispondere a questa proposta, tanto che la nuova chiesa, costruita all’interno del Cimitero, non riusciva a contenerci tutti. Così ci siamo messi all’altare maggiore e davanti c’erano proprio loro i ragazzi con il loro sorriso gioioso, l’ entusiasmo che esprimevano nel cantare e lo stupore di vivere questa novità. Già questo quadro che avevamo davanti ci portava a cambiare parere sulla tristezza del cimitero. Poi sono state le parole di don Cristiano ad aiutarci a capire quanto sia bello e importante spendere bene la nostra vita qui adesso. Proprio grazie al ricordo dei nostri cari, con la loro testimonianza di fede e gli infiniti gesti d’amore che abbiamo ricevuto da loro, possiamo ancora oggi sperimentare la loro presenza viva in noi. A questo punto attraverso un video abbiamo ripercorso la vita di un personaggio caro al cuore di tutti, Papa Giovanni Polo II°. Nonostante le infinite volte che le abbiamo viste, queste immagini hanno sempre comunque il potere di affascinare. La sua vita spesa totalmente per Amore di Dio e dei fratelli è una grande luce che conduce a credere al Dio dei “vivi” e non dei morti. Le sorprese non erano finite. Oltre alla gioia per le tante cose belle sentite, neanche a farlo apposta c’era un'altra persona che con la sua presenza ci diceva tutto questo, il nostro caro don Tommaso. Proprio in quel giorno festeggiava il suo 55° anniversario di messa, grande motivo di gioia per la nostra comunità. I ragazzi hanno pensato di farlo felice con un regalo (sciarpa e cappello) adatto ad un vero tifoso della Juventus. Così nell’augurio a don Tommaso è terminata la S. Messa che aveva messo dentro di noi tutti sentimenti di gioiosa speranza e si era davvero riusciti a conciliare la gioia con il Cimitero, una bella cura contro la paura dei morti. Miriam F DEFUNTI ALDOBRANDI Angela Maria Anni 88 Morta il 26 ottobre 2010 CAVALLERI Domenico Anni 82 Morto il 28 ottobre 2010 FACCHINETTI Fausto Anni 56 Morto il 26 novembre 2010 Parrocchia S. Cuore Immacolato di Maria Brembo di Dalmine s i t a r G perchè... Tu sei con noi te n e m a t i Gratu avete ricevuto e t n e m a Gratuit 10 date Mt. ,8 NOVENA di NATALE A partire da mercoledì 15 dicembre ci sarà la possibilità di partecipare all’eucarestia nei giorni feriali alle ore 8.30 e alle ore 20.00 LITURGIA CONFESSIONI PER NATALE RAGAZZI: durante la catechesi … (17-18-21 dic.) III MEDIA E ADO: martedì 21 alle 20.30 a Brembo … confessioni interparrocchiali GIOVANI ADULTI: giovedì 23 alle 20.30 confessioni comunitarie venerdì 24 dalle 15.00 alle 19.30 e dalle 21,00 alle 22,30. MESSA DI “MEZZANOTTE” La messa di Natale sarà preceduta da una VEGLIA alle ore 23.30 per trovare il “giusto clima”. NATALE – sabato 25 DICEMBRE Sante Messe: ore 00,00 (mezzanotte) 7,30 – 9,45 – 11,00 – 18,00 MESSE FESTIVE NATALIZIE L’8 dicembre, il 1 e il 6 gennaio 2011 le messe festive saranno alle 7.30 - 10.30 - 18.00 MERCATINO di NATALE In occasione delle feste natalizie i catechisti organizzano domenica 5 il “mercatino di Natale”, mentre il gruppo missionario allestirà sabato 11 e domenica 12 dicembre il consueto BANCO VENDITA arricchito anche dalle STELLE DI NATALE. RACCOLTA DI GENERI ALIMENTARI A partire dal giorno di Natale e per tutto il tempo delle feste raccogliamo generi alimentari a lunga scadenza. Il tutto è destinato al Centro di Primo Ascolto di Dalmine. VISITA AL MUSEO DEL PRESEPIO Il Museo del Presepio è aperto per i residenti di Brembo, con ingresso gratuito, nella mattinata del 26 dicembre. anno pastorale 2010-2011 CONCORSO PRESEPIO IN FAMIGLIA I moduli di iscrizione saranno distribuiti durante la catechesi. Tutti gli iscritti avranno un premio che sarà consegnato nella celebrazione del “PRESEPIO VIVENTE” il giorno dell’Epifania, alle ore 16.30.