ISTITUTO STITUTO COMPRENSIVO “2 CD ANTENORE-SM ANTENORE SM GUACCERO VIALE ITALIA, 3131 70027- PALO DEL COLLE (BA) Tel.: 080629255- FAX 080/9911585080/9911585 C. M.: BAIC86900T - C.F.:93423300727 Sito web: www.icantenoreguaccero.it RE REGOLAMENTO D’ISTITUTO IL CONSIGLIO D’ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297; VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44; VALUTATA l’opportunità di attuare una revisione del regolamento d’istituto, alla luce delle linee di indirizzo del Ministero stero della Pubblica Istruzione EMANA con delibera n.. 4 del 3 Settembre S 2013 il seguente Regolamento: egolamento: CAPO I ORGANI COLLEGIALI art. 1 Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. art. 2 Validità sedute La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. art. 3 Discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. Pagina 1 E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposta della G.E. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg. art. 4 Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce. art. 5 Diritto di intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. art. 6 Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine. art. 7 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. Pagina 2 La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. art. 8 Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg). Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono: • essere redatti direttamente sul registro; • se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; • se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la convocazione della seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva. art. 9 Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art. 22 del D.P.R. 416/74. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. art. 10 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. art. 11 Pagina 3 Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. art. 12 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. art. 13 Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.I.S. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.S. 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). 4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 5. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1. 6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. 7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni. 10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. 12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.S.; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono Pagina 4 pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. 13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. 14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. 15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. 16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. 17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. 18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. 19. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S. art. 14 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione Scolastica 1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. 3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. art. 15 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Pagina 5 Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate. art. 16 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti 1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio; alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. art. 17 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe 1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti. 2. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. CAPO II DOCENTI art. 18 Indicazioni sui doveri dei docenti 1. I docenti devono trovarsi a scuola cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. 2. I docenti che accolgono gli alunni alla prima ora di lezione devono prelevare la classe dal piazzale esterno al suono della campanella . 3. Il docente della prima ora deve registrare gli alunni assenti, controllare le giustificazioni e annotare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione; se l'assenza è superiore a cinque giorni, deve essere giustificata con certificato medico o dal genitore. 4. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata e richiedere la giustificazione. Si informeranno gli alunni circa la necessità di frequentare almeno i tre quarti del monte ore personalizzato e che i minuti di ritardo saranno sommati ed entreranno nel computo delle assenze totale. 5. Il genitore o suo delegato può chiedere per giustificati motivi alla Presidenza di far uscire l’alunno anticipatamente. Dopo l’autorizzazione del Dirigente, il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e il nome della persona che è venuta a prelevarlo, la quale dovrà sottoscrivere l’autorizzazione. 6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. 7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, la classe. 8. Al cambio dell’ora, i docenti si spostano rapidamente assicurando alla classe la vigilanza del collaboratore scolastico. 9. I docenti liberi devono essere vicini all’aula al suono della campanella 10. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe evitando di mandare gli alunni in bagno. 11. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati e, comunque, non durante la prima e l’ultima ora di lezione. Pagina 6 12. L’intervallo nella scuola media si svolgerà in classe dalle ore 11,00 alle ore 11,05 sotto la sorveglianza dell’insegnante della terza ora di lezione. Nella scuola Primaria, si terrà dalle ore alle 10,30 alle 10,40 sotto la sorveglianza dell’insegnante della seconda ora di lezione. In occasione di uscite per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse e le aule devono essere chiuse dai sigg. collaboratori. 13. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 14. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila fino al cancello esterno del plesso di pertinenza. 15. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 16. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, ecc… Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, ecc…) verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. 17. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. 18. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni. 19. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza. 20. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. 21. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. 22. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati. 23. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. 24. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l'oggetto della telefonata. 25. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte tramite diario. 26. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà. 27. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte ed aggiornati in tempo reale. 28. Modalità di ingresso/uscita del Plesso Via Monfalcone/Monterosa: • Ingresso via Monfalcone Un collaboratore preposto alla vigilanza dell’ingresso di Via Monfalcone, consentirà l’ingresso nella scuola solo ai genitori degli alunni dell’Infanzia che comunque lasceranno i bambini davanti all’aula, dove saranno presi in consegna dai docenti. L’ingresso di genitori di alunni ritardari sarà consentito solo per accompagnare i propri figli fino all’androne della palazzina A o all’ingresso della palazzina B, dove saranno presi in carico dai collaboratori scolastici. Pagina 7 • Ingresso via Monterosa Il cancello di Via Monterosa sarà aperto alle ore 8,10 da un collaboratore, richiuso dallo stesso alle ore 8,40 ed essere riaperto alle ore 12,10/13,10 per l’uscita degli alunni. Gli alunni saranno accompagnati dai genitori fino all’ingresso della palazzina(A o B) dove saranno affidati ai docenti; nell’atrio vigilerà un collaboratore fino all’ingresso delle classi, nella palazzina B un altro collaboratore. Alle ore 8,15 i docenti prenderanno in custodia nell’atrio gli alunni e in fila li guideranno nell’aula di pertinenza dove inizieranno le lezioni alle ore 8,20. Gli alunni ritardatari saranno accolti dai collaboratori scolastici che li accompagneranno fino al loro ingresso in aula; ai genitori non deve essere consentito raggiungere le aule. • Uscita All’uscita i docenti dell’ultima ora di lezione accompagneranno in fila gli alunni fino al cancello di Via Monterosa, dove saranno presi in consegna dai sigg. genitori. I sigg. docenti avranno cura di evitare che gli alunni possano rientrare negli spazi scolastici. Un collaboratore vigilerà il cancello di Via Monterosa e gli spazi interni. I Docenti incontreranno i genitori nelle ore di ricevimento o quando saranno liberi dalle lezioni; a richiesta del genitore, il collaboratore scolastico avviserà sempre il docente per chiederne il consenso. Orario delle lezioni • • • • • • • SCUOLA MEDIA: ORE 8-13; INTERVALLO 10.55-11,05- Cambio ALLE 11,05 SCUOLA INFANZIA: 8-13 - INIZIO MENSA ORE 8-16,00 SCUOLA PRIMARIA: CLASSI I-II-III- IV VIA MONFALCONE lunedì - mercoledì-venerdì ORE 8,20-13,20 - martedì-giovedì- SABATO ORE8,20- 12,20 ( monte ore 27 sett.) VORE 8,20-13,20; sabato ore 8,20-12,30 ( monte ore 29 sett.) I-II-III -IV VIALE ITALIA: lunedì - mercoledì-venerdì ORE 8,30-13,30; martedì-giovedì- SABATO: ORE 8,20- 12,20 ( monte ore 27 sett.) VORE 8,20-13,20; sabato ore 8,20-12,30 ( monte ore 29 sett.) CAPO III PERSONALE AMMINISTRATIVO art. 19 Doveri del personale amministrativo 1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. 2. Il personale amministrativo per l'intero orario di lavoro risponde al telefono con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il suo nome. 3. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. 4. Collabora con i docenti. 5. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. 6. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma sul registro del personale. Pagina 8 CAPO IV COLLABORATORI SCOLASTICI art. 20 Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici 1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. 2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. 3. I collaboratori scolastici: • devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni nella zona di propria competenza; • sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; • collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; • comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico e ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita; • favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; • vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; • riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi; • sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante; • impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi; • sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; • evitano di parlare ad alta voce; • tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; • provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; • non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi di lavoro, autorizzati dal Dirigente Scolastico; • invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento; • sorvegliano l'uscita delle classi prima di dare inizio alle pulizie. 4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. 5. Accolgono il genitore dell'alunno che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. 6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: • che tutte le luci siano spente; • che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; Pagina 9 • • • • che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. 7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. 8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo. CAPO V ALUNNI art. 21 Norme di comportamento 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile. 2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio; sono tenuti inoltre a venire a scuola portando con sé tutto il materiale occorrente. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. 3. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. 4. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. 5. Non è consentito agli alunni uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento). 6. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc... 7. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante o del collaboratore scolastico. 8. Durante la ricreazione sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 9. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. È ammessa una sola uscita durante tutta la giornata scolastica a partire dalla seconda Pagina 10 ora fino alla quarta tranne durante la ricreazione. Gli alunni con esigenze particolare dovranno presentare una richiesta scritta da parte dei genitori o certificato medico. 12. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. 13. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 14. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola 15. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute rilasciato dal medico di famiglia. 16. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola tutto l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è possibile far recapitare nulla agli alunni dai collaboratori, che sono tenuti a non abbandonare il posto di lavoro. E’ proibito interrompere il regolare svolgimento delle lezioni. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti. 17. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune risarciranno i danni. 18. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. 19. Gli alunni sono tenuti ad avere un abbigliamento decoroso indossando una maglietta bianca o una felpa blu con il logo della Scuola. 20. E’ fatto divieto agli alunni utilizzare il cellulare durante le ore di lezione o altri dispositivi elettronici, che rappresentano elemento di distrazione per la classe e grave mancanza di rispetto per i docenti. Il telefono cellulare può essere ritirato durante l’ora di lezione e restituito personalmente dai docenti ai genitori degli alunni. Per comunicazioni telefoniche da scuola, in caso di effettiva necessità esplicitata dall’insegnante cui l’alunno si è rivolto, è possibile utilizzare il telefono della Segreteria. 21. Nell’ottica del recupero dello studente il Regolamento individua le sanzioni disciplinari, tenendo conto della loro finalità non solo punitiva ma anche e educativa e “costruttiva” . 22. Impugnazioni: avverso le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola., il quale è tenuto ad esprimersi nei successivi 10 giorni. art. 22 Diritto di trasparenza nella didattica L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il coordinatore del C.d.C. si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. Pagina 11 CAPO VI GENITORI art. 23 Indicazioni 1. E’ dovere dei genitori: • informarsi periodicamente sull'andamento del proprio figlio, sulle problematiche della classe e della scuola, • collaborare con i docenti per il potenziamento delle capacità degli alunni e per risolverne eventuali problemi di integrazione, • esprimere civilmente e tempestivamente le osservazioni sull'operato dei docenti e su questioni inerenti alla vita scolastica, onde evitare malintesi; • tenere conto della professionalità e delle competenze educative dei docenti nel formulare eventuali critiche; • segnalare subito al docente qualunque tipo di difficoltà del proprio figlio, per potersi avvalere degli opportuni interventi; • accertarsi delle responsabilità dei propri figli nell'aver prodotto danni alle strutture e farsi carico dell'eventuale risarcimento; • collaborare con i docenti perchè siano promossi interventi ed iniziative con altri enti operanti nel Territorio; • difendere e far difendere i diritti di tutti gli alunni, non solo quelli dei propri figli; • farsi carico responsabilmente delle problematiche connesse alla vita scolastica anche attraverso la partecipazione impegnata al funzionamento degli 00. CC.; • astenersi dall'esercitare ogni forma di pressione intesa al vantaggio del proprio figlio, servendosi del proprio prestigio professionale e sociale. 2. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali secondo l’orario di ricevimento nella prima e terza settimana di ogni mese, da Ottobre a Maggio. Tre incontri collegiali Scuola- Famiglia si terranno in orario pomeridiano nei mesi di Settembre, Dicembre e Aprile. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni un avviso di convocazione. 3. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. 4. Le famiglie saranno tempestivamente avvertite in caso di profitto insufficiente o di comportamento scorretto, nonché nei casi di assenze e ritardi frequenti; tuttavia sarà cura delle famiglie interessarsi frequentemente del comportamento e del profitto dei figli partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. 5. La scuola non risponde di eventuali furti di oggetti di valore degli alunni lasciati incustoditi. Eventuali danni prodotti dagli studenti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno risarciti da chi li ha provocati. Se l'ammanco, il danneggiamento ed il cattivo funzionamento delle apparecchiature non possono essere riferiti ad un diretto responsabile, il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che in quel giorno hanno utilizzato la struttura danneggiata. Pagina 12 art. 24 Diritto di Assemblea 1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni. art. 25 Assemblea di classe 1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe, presidente dell’assemblea. 2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta: a) dagli insegnanti; b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe. 3. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie. 4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. 6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe. art. 26 Assemblea dell'Istituzione Scolastica 1. L'Assemblea è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio dell'Istituzione, Classe, eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. 3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta: a) da un quinto dei genitori degli alunni della Scuola; b) da un terzo dei genitori eletti nei Consigli di Classe; c) dal Consiglio d'Istituto; d) dal Dirigente Scolastico. 4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie. 5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente. 6. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti. art. 27 Accesso dei genitori nei locali scolastici 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche. 2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno. 3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti. Pagina 13 CAPO VII LABORATORI art. 28 Uso dei laboratori e aule speciali 1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub-consegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... 2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche. 3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili. 4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili. 5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. 6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. 7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. 8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse. art. 29 Sussidi didattici 1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo -didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. art. 30 Diritto d'autore 1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. art. 31 Sala e strutture audiovisive 1. La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e Pagina 14 quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore. art. 32 Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc...) 1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno. art. 33 Mediateca 1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A.. 2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte di alunni e docenti. 3. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. 4. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. 5. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 6. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. 7. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro. art. 34 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'Istituto 1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. 2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. art. 35 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine per scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), sono usate esclusivamente dal personale ATA incaricato. per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. 2. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. Pagina 15 3. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre giorni il materiale autorizzato da riprodurre. 4. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico autorizzato dal Dirigente Scolastico ed utilizzato per gli alunni. CAPO VIII SICUREZZA art. 36 Norme di comportamento • Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; • Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore; • Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori; • Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione; • Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore; • Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone; • Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata; • Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione; • Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto; • Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro; • Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata; • In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento; • Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta; • Non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati; • Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro; • Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; • Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere; • Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile; • In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle Pagina 16 • • • • • • gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti; Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola; Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm; Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso; L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni. CAPO IX COMUNICAZIONI art. 37 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). 3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. 4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. 6. Per gli alunni si prevede di: a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola; b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro. art. 38 Comunicazioni docenti - genitori 1. Nell'orario di servizio di ogni docente è prevista per i colloqui con i genitori un'ora nella prima e nella terza settimana di ogni mese. 2. Qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali. Pagina 17 art. 39 Informazione sul Piano dell'offerta formativa 1. All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali. 2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti. art. 40 Assicurazione contro gli infortuni 1. Tutti gli alunni devono essere assicurati. 2. E’ fatto obbligo ai docenti accompagnatori di sottoscrivere polizza assicurativa contro gli infortuni. CAPO X ACCESSO DEL PUBBLICO art. 41 Accesso di estranei ai locali scolastici 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessun' altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. 3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto. 4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi. 5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. 6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento Pagina 18 CAPO XI PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ art. 42 Finalità L'obiettivo del Patto Educativo di Corresponsabilità è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell'iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell'azione educativa. L'introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell'ambito di un'alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Il "patto" vuole essere dunque uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l'istituzione scolastica e le famiglie. art. 43 Sottoscrizione Art. 44 Regolamento Disciplinare delle mancanze e relative sanzioni 1. Premessa Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento “anomalo” in una strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio di Classe. Finalità L'obiettivo del Patto Educativo di Corresponsabilità è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell'iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell'azione educativa. L'introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell'ambito di un'alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Il "patto" vuole essere dunque uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l'istituzione scolastica e le famiglie. Sottoscrizione La scuola si impegna a: • promuovere il benessere e il successo dello studente attraverso la sua realizzazione umana e culturale; • offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno; Pagina 19 • offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, e promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza; • favorire l’integrazione, l’accoglienza e il rispetto di sé e dell’altro; • garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie. L’alunno si impegna a: • mantenere un comportamento corretto ed educato; • rispettare i compagni, gli adulti, gli ambienti, gli arredi scolastici; • eseguire in modo responsabile i compiti richiesti; • partecipare alla vita scolastica con attenzione ed interesse; • riferire in famiglia le comunicazioni della scuola e degli insegnanti; • rispettare le norme stabilite nel Regolamento di Istituto. La famiglia si impegna a: • valorizzare l'istituzione scolastica, instaurando un clima di dialogo con gli insegnanti nel rispetto delle scelte educative condivise; • collaborare attivamente, controllando con frequenza il diario, partecipando ai colloqui scuola – famiglia; • sollecitare il proprio figlio a rispettare le regole comportamentali, a frequentare assiduamente le lezioni, ad impegnarsi nello studio; • discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l'Istituzione scolastica. 3. Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi MANCANZE SANZIONI • 1 Ritardi • • 2 Assenze ingiustificate 3 Falsificazione firma dei genitori 4 Ripetute impreparazioni • • • Ammonizione verbale a cura del docente. Nel caso di ritardi abituali giustificazione personale da parte del genitore e calcolo dei minuti nel computo delle assenze. Ammonizione verbale a cura del docente con annotazione sul registro di classe. Dopo il terzo giorno di mancata giustificazione, questa sarà effettuata personalmente dal genitore. Ammonizione verbale a cura del docente, Comunicazione ai genitori con avviso scritto. Comunicazione ai genitori con Pagina 20 ORGANO COMPETENTE PER IRROGARE LA SANZIONE Docente Docente Docente Docente immotivate • 5 6 7 Divieto di portare il cellulare a scuola. Uso improprio del cellulare (videoregistrazioni, invio di messaggi, suo utilizzo durante le ore di lezione) Offesa verbale verso i compagni Offesa verbale verso i docenti, gli operatori scolastici e le persone esterne alla scuola • • • • • • 8 9 Offese fisiche verso compagni Offese fisiche verso i docenti, gli operatori scolastici, le persone esterne alla scuola • • • • Danni e/o sottrazione alle 10 cose dei compagni • • Danni e/o sottrazione agli oggetti dei docenti, del 11 personale scolastico e persone esterne alla scuola Danni agli ambienti della scuola e sottrazione di 12 oggetti di proprietà della scuola 13 14 Danni alle cose e agli ambienti esterni alla scuola durante escursioni, viaggi di istruzione, attività didattiche e parascolastiche. Comportamenti con grave • • avviso scritto. Ritiro del cellulare con deposito nella cassaforte della scuola e riconsegna ad un genitore. Ritiro del cellulare con deposito nella cassaforte della scuola e riconsegna al genitore e annotazione sul registro. Dopo la terza nota allontanamento dell’alunno dalla comunità per massimo due giorni. Ammonizione verbale a cura del docente Ammonizione verbale a cura del Dirigente Scolastico. Comunicazione ai genitori con avviso scritto Ammonizione verbale a cura del docente e comunicazione ai genitori con avviso scritto con annotazione sul registro Dopo la terza nota allontanamento dell’alunno dalla comunità per massimo due giorni. Convocazione dei genitori Allontanamento dalla comunità scolastica fino a 15 giorni. Ammonizione verbale a cura del docente. Risarcimento pecuniario del danno. Ammonizione verbale da parte del Dirigente Scolastico con comunicazione alle famiglie e con annotazione sul registro di classe. Risarcimento pecuniario del danno. Ammonizione verbale da parte del Dirigente Scolastico con comunicazione alle famiglie, risarcimento pecuniario del danno Docente e Dirigente Scolastico Docente Dirigente Scolastico Docente e Dirigente Scolastico Consiglio di Classe Dirigente Scolastico Docente/Dirigente Consiglio di Classe/Dirigente Scolastico Consiglio di Classe/Dirigente Scolastico • Ammonizione verbale in classe da parte del Dirigente Scolastico con comunicazione alle famiglie e annotazione sul registro di classe. Risarcimento pecuniario del danno Docente Dirigente Scolastico/Consiglio di Classe • Ammonizione verbale da parte del Dirigente • Pagina 21 scorrettezza (turpiloquio, atteggiamenti offensivi della morale altrui) in classe, a scuola, durante visite guidate, viaggi d’istruzione e attività didattiche e parascolastiche. Dirigente Scolastico, comunicazione scritta alle famiglie, annotazione sul registro di classe. • • 15 Minacce, vessazioni, richieste indebite di denaro, oggetti dai compagni. • • 16 Minacce nei confronti dei docenti, del personale scolastico e persone esterne alla scuola 17 Recidiva dei numeri 5, 8, 14, 15, dopo la quarta nota sul registro 18 Danni di notevole entità pecuniaria agli ambienti scolastici 19 Atteggiamenti offensivi della persona con minacce oltraggiose e utilizzo di “armi improprie” nei confronti dei compagni, dei docenti, del personale scolastico e persone esterne alla scuola • • • • • 20 Recidiva dei numeri 18, 19, Nel caso di ripetuti atteggiamenti scorretti, con tre note sul registro, allontanamento dell’alunno dalla comunità per minimo due giorni. Ammonizione verbale in classe del Dirigente Scolastico e comunicazione ai genitori con avviso scritto. Nel caso di ripetuti atteggiamenti offensivi, con tre note sul registro, allontanamento dalla comunità scolastica per minimo 2 giorni. Ammonizione verbale del Dirigente Scolastico e comunicazione ai genitori con avviso scritto. Nel caso di ripetuti atteggiamenti offensivi, con tre note sul registro, allontanamento dalla comunità scolastica minimo di 2 giorni. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore ai 15 giorni. Convocazione dei genitori a scuola. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni. Convocazione dei genitori a scuola. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni Convocazione urgente dei genitori a scuola. Allontanamento dalla comunità scolastica mimo 15 giorni Pagina 22 Scolastico/Consigli di Classe Dirigente Scolastico/Consigli di Classe Dirigente Scolastico/Consigli di Classe Dirigente Scolastico e Consiglio di Classe Consiglio d’Istituto/Organo di Garanzia Consiglio d’Istituto/Organo di Garanzia Consiglio d’Istituto/Organo di Garanzia art. 45 Modalità di irrogazione delle sanzioni Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni: Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica. art. 46 Impugnazioni Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori entro 15 giorni dalla comunicazione all’Organo di Garanzia (O. G.) interno alla scuola. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni. In assenza di decisione entro tale termine, la sanzione si ritiene confermata. art. 47 Organo di garanzia L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, due docenti e un genitore indicato dal Consiglio di Istituto e da un rappresentante del personale ATA . L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti. CAPO XII REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO AGLI ESPERTI ESTERNI AI SENSI DELL’ARTICOLO 40 DEL DECRETO INTERMINISTERIALE N. 44/2001 Art. 48 Finalità e ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 40 del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, le modalità ed i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF. Art. 49 Requisiti professionali Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione di docenti esperti esterni, il collegio dei docenti ha stabilito che gli esperti stessi devono essere in possesso dei seguenti requisiti: Competenze richieste dal Progetto; Esperienze di lavoro nel campo di riferimento del progetto; Esperienze metodologiche - didattiche; Titoli di studio; Docente con competenze in progettazione e gestione progettuale; Pagina 23 Art. 50 Pubblicazione degli avvisi di selezione All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola o in altra forma ritenuta opportuna. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato: l’oggetto della prestazione; la durata del contratto: termini di inizio e di conclusione della prestazione; il corrispettivo proposto per la prestazione. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito da Dirigente Scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Art. 51 Individuazione dei contraenti I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico mediante valutazione comparativa. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli: Competenze; Curriculum complessivo del candidato; Contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale o svolta presso studi professionali, enti pubblici o privati; Pubblicazioni e altri titoli; Referenze; Corsi di aggiornamento Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento almeno ai seguenti criteri: Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati; Congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la selezione; Eventuali precedenti esperienze didattiche. Il Collegio Docenti per le valutazioni di cui al presente articolo ha nominato una apposita commissione, composta dai docenti, a cui affidare compiti di istruzione, ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti. In presenza di più istanze, verrà effettuata una valutazione comparativa dei curricoli presentati a cura del gruppo operativo di progetto, sulla base dei titoli culturali e professionali prodotti, attraverso l’assegnazione di un punteggio. Criteri di selezione per i tutor PON: Pagina 24 • Criteri di selezione per i tutor: SETTORE A)Titoli di studio Afferenti la funzione specifica Punteggio max 10 B)Esperienza Lavorativa Specifica e aspecifica nel’ambito di progetti PON Punteggio max 30 C)Esperienza Formativa Nell’ambito dell’Istituzione Scolastica Punteggio max 10 D)Pubblicazioni Afferenti la tematica specifica del modulo Punteggio max 5 E)Competenze informatiche Titoli Punti 1) Laurea /Diploma di scuola superiore 5) Corso di specializzazione postlaurea 6) Corso di perfezionamento e/o formazione/aggiornamento 7) Master 8) Dottorato di ricerca 1) Incarico di “esperto” in moduli formativi PON“della stessa azione di quelli del presente bando 2) Incarico di “docente tutor” in moduli formativi PON della stessa azione di quelli del presente bando 3) Incarico di “docente tutor” in moduli formativi PON “di azioni differenti” da quelli del presente bando 4) Incarico di Facilitatore/Animatore in altri PON 5) Incarico di Referente per la Valutazione i altri PON 1) Incarico di: a) Funzione Strumentale b) Responsabile di Plesso c) Responsabile di Laboratorio d) Referente di progetti POF e) Stessa disciplina d’insegnamento f) Docenza nella stessa classe 1) Libri pubblicati in qualità di autore/coautore 2) Articoli pubblicati su riviste specializzate 1) Patente ECDL 2) Corso di formazione in informatica Punteggio max 5 Totale punti A+B+C+D+E max 70 E’ ammessa la candidatura per un solo compito. Pagina 25 Max Titoli 5 n.1 1 n.1 1 n.2 1 1 5 n.1 n.1 n.2 4 n.2 2 n.3 1 n.3 1 n.3 1 n.10 3 3 2 n.2 1 n.1 3 1 n.1 n.2 Parte per esperto Parte per Commissione Tot. punti Tot.punti • Criteri di selezione per personale interno con il ruolo di facilitatore/valutatore: TITOLO Diploma di scuola media superiore/laurea punti 10 Concorso per titoli ed esami per l’accesso al ruolo di appartenenza punti 5 Patente europea ECDL punti 5 Anzianità di servizio nella scuola sede del progetto 1 punto per anno(max20) Precedenti partecipazioni a progetti PON come valutatore 2 punti per incarico Precedenti partecipazioni a progetti PON come facilitatore 2 punti per incarico Precedenti partecipazioni a progetti PON come tutor 2 punti per incarico Precedenti partecipazioni a progetti PON come Esperto 2 punti per incarico Esperienza in attività referente INVALSI 2 punti per incarico Attività di Progettazione PON 2 punti per incarico Competenza nell’uso delle ICT finalizzata alla procedura per altre piattaforme ministeriali 3 punti E’ ammessa la candidatura per un solo ruolo. • Criteri per la selezione di facilitatore e di valutatore, unici per tutte le azioni. TITOLO Diploma di scuola media superiore/laurea Concorso per titoli ed esami per l’accesso al ruolo di appartenenza Patente europea ECDL Anzianità di servizio nella scuola sede del progetto Precedenti partecipazioni a progetti PON come valutatore Precedenti partecipazioni a progetti PON come facilitatore Precedenti partecipazioni a progetti PON come tutor Precedenti partecipazioni a progetti PON come Esperto Pagina 26 • Criteri di selezione degli esperti PON Titoli specifici Diplo ma di maturi tà (5 punti) Diploma di Laurea (5 punti fino a 105, ed un punto in più per ogni centesimo di voto fino a 110 e 2 punti per la lode – max di 12 punti, valutando il solo titolo di laurea in caso di possesso di entrambi i diplomi) Proposta progetto Esperienze professionali e/o lavorative inerenti all’area prescelta Esperienze di docenza in progetti PON sulle tematiche del percorso progettuale prescelto Max 10 Max 20 punti Max 30 punti Master Dottorat Altre specializ punti (2 punti o (2 punto per (3 punti per attinent attinenti per ogni anno) ogni anno) e Congruità titolo(1 punto (3punti) max 6 (4 Originalit punti) punti per à per titolotitolo - max 4 (3 punti) Valenza max 8 punti) punti) (4 punti) Conoscenz a del contesto in cui verrà effettuata l’esperienz a Max 10 punti (2 punti per ogni esperienza ) TOTALE MAX 100 PUNTI Art. 53 Stipula del contratto Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto. Nel contratto devono essere specificati: Oggetto della prestazione; Termini di inizio e fine della prestazione; Corrispettivo della prestazione indicato al lordo della imposta sul valore aggiunto, se dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla percentuale a carico dell’amministrazione; Modalità di pagamento del corrispettivo; Cause che possono dar luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’articolo n° 1456 del C.C. e le condizioni per il ricorso delle parti al recesso unilaterale. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività di verifica del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni. La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quello di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. Pagina 27 I contratti di cui al presente regolamento costituiscono prestazioni: di collaborazione coordinata e continuativa e sono assoggettati al corrispondente regime fiscale e previdenziale, in dipendenza anche della posizione del contraente e non danno luogo a diritti in ordine all’accesso nei ruoli della scuola; ovvero, nei casi che lo prevedono, di prestazione d’opera occasionale I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno scolastico e sono rinnovabili. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso. E’ istituito presso la segreteria della scuola un registro degli incarichi esterni in cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo dei compensi corrisposti e l’oggetto dell’incarico. Art. 54 Impedimenti alla stipula del contratto I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32, comma 4, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali; che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro; di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna; di cui comunque sia previsto, a livello ministeriale di linee guida, il ricorso a specifiche professionalità esterna. Art. 55 Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.L.vo n° 165 del 30/3/2001. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n° 165/2001. Il Presidente del Consiglio d’Istituto Sig.ra De Santis Maria Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Antonia Surriano Pagina 28 29