L’INFORMAZIONE DEL CONSUMATORE 0,50 centesimi a copia Anno III - Numero II- Luglio 2008 - I.R spedizione in AP. 45% - Articolo 2 comma 20/b legge 662/96 - Autorizzazione della direzione commerciale imprese di Reggio Emilia. Tassa riscossa / Taxe Parcué - In caso di mancato recapito inviare al C.P.O. di Reggio Emilia per la restituzione al mittente previo pagamento “resi”. Rivista iscritta al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) al n°15013-in data 31 Marzo 2007. SPECIALE INSERTO RISPARMIO ENERGETICO COMMERCIO ELETTRONICO ED ACQUISTI ON-LINE LA TUTELA DELL’ACQUIRENTE DI IMMOBILE DA COSTRUIRE O IN COSTRUZIONE ANTIRICICLAGGIO: NUOVE REGOLE PER CONTANTI, ASSEGNI, LIBRETTI E TITOLI AL PORTATORE CONDOMINII: IMPORTANTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE I CONSIGLI PER L’USO DELLA CARTA DI CREDITO E IL BANCOMAT PORTABILITA’ DEL MUTUO, SURROGAZIONE CONTRACCEZIONE ORALE, CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA, MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE: CONSIGLI PER VIAGGI E VACANZE 2008 2 mario dalla parte dei Diritti Som CITTA’ PROIBITE (A STRISCE BLU) [IL DIRETTORE] 4 I CONSIGLI “LA TUTELA DELL’ACQUIRENTE DI IMMOBILI DA COSTRUIRE O IN COSTRUZIONE”. 5 CONDOMINIO: IMPORTANTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE 5 6-7 I CONSIGLI PER L’USO DELLA CARTA DI CREDITO E DEL BANCOMAT COMMERCIO ELETTRONICO ED ACQUISTI ON-LINE: RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DI CARTE DI CREDITO 7 I FINANZIAMENTI PER INIZIATIVE A VANTAGGIO DEI CONSUMATORI DERIVANTI DALLE SANZIONI ANTITRUST. 7 “WEB TV” OVVERO LA POSSIBILITA’ DI ASCOLTARE, VEDERE E COMPRENDERE I TANTI TEMI SOCIALI DEL TUO TERRITORIO 8-9 LO STALKING : SINDROME DEL MOLESTATORE 10 “ANTIRICICLAGGIO: NUOVE REGOLE PER CONTANTI, ASSEGNI, LIBRETTI E TITOLI AL PORTATORE” 12 CONSIDERAZIONI SULLA COSÌ DETTA PORTABILITÀ DEI MUTUI 13 LE MEDICINE NON CONVENZIONALI IN ITALIA STORIA, PROBLEMI E PROSPETTIVE D’INTEGRAZIONE 14-15 CONTRACCEZIONE ORALE, CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA, MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE: CONSIGLI PER VIAGGI E VACANZE 16 COSA C’ENTRA LA BOCCA CON IL MAL DI SCHIENA? 17 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA MERCATI DEGLI AGRICOLTORI: DALLA CAMPAGNA ALLA TAVOLA 18 MEDICINA TRADIZIONALE CINESE: IL QI GONG 19-20 L’ALTRO MONDO: LA CINA LA STORIA: LA DINASTIA TANG 21 IMPATTO ZERO 22 ESPERIENZE DI UN AGRICOLTORE BIOLOGICO 23 SEDI TERRITORIALI DELLA CONFCONSUMATORI DELL’EMILIA ROMAGNA CIALE SPE O MI CO R I A SP RGET I R E CI EN IFI ED L’informazione del consumatore Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n° 1006 del 05/06/2000 Proprietario / Editore Renzo Ferrari Direttore Responsabile Secondo Malaguti Redazione Via Spani, 17, 42100 Reggio Emilia Cell. 347-3403721 l’informazione del consumatore Ciò che stiamo assistendo ha dell’incredibile. Molte delle nostre città sono diventate proibite, inavvicinabili da tanti onesti cittadini. Al contrario: sono il luogo preferito (e abitato) da una sempre più crescente microcriminalità di cui i clandestini extracomunitari ne sono la linfa principale. Aumentano così gli stupri, i furti, gli scippi e i danni al patrimonio pubblico e privato. In tutto ciò le responsabilità delle Amministrazioni Pubbliche locali sono gravi. La situazione è andata via via degenerandosi sempre più senza che siano stati presi seri provvedimenti. Al contrario! Si è gridato all’allarmismo eccessivo e, da bravi buonisti, si è cercato di rendere inaccessibili i centri storici alla famiglie. Si sono ristrette le strade. Si è introdotta una segnaletica carente e, a volte, inconsapevolmente ingannevole. Sono stati installati, con scarsa informazione, i Vigili Elettronici. Molti semafori sono stati dotati di dispositivi fotografici che, in tanti casi, risultano essere ingiustamente penalizzanti per gli automobilisti. Si tratta di un vero e proprio “sistema sanzionatorio” preoccupante che ha portato (e porta) nelle casse dei Comuni interessati un fiume di denaro per la spesa ricorrente e, a volte, fuori controllo. A ciò si devono aggiungere le “strisce blu”. Piano piano sono scomparsi i parcheggi con le strisce bianche “gratuite” per fare posto ai parcheggi con le strisce blu a pagamento. Una trasformazione della viabilità urbanistica estremamente peggiorativa e, comunque, allarmante che ha inciso (e incide) fortemente e penalmente sui già precari bilanci delle famiglie, ma pure dei commercianti (particolarmente quelli dei centri storici) che stanno attraversando un momento difficile a causa della crisi economica. Da luoghi d’incontro e di vita serena, di rappresentazioni di eventi culturali, di aggregazione sociale e civile, sono diventate città a rischio dove prevale la paura e lo sconforto. Occorre perciò lavorare per un diverso modello di città dove l’essere umano diventi fattore centrale dello sviluppo urbano. QUESTA RIVISTA, COME TUTTI I NUMERI PRECEDENTI, E’ VISITABILE SUL SITO: www.casamiacoop.it PER INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI RIVOLGERSI A : [email protected] Con la pubblicazione n°2 - 2008 sarà possibile acquistare i numeri arretrati direttamente sul sito: Comitato di Redazione Secondo Malaguti Roberta Li Calzi Manes Bernardini Giuseppe Giulio Luciani Paolo Roberti di Sarsina Stampa Nuova Futurgraf Via Soglia, 1 Reggio Emilia Progetto grafico CASA MIA 3 l’informazione del consumatore 4 “LA TUTELA DELL’ACQUIRENTE DI IMMOBILI DA COSTRUIRE O IN COSTRUZIONE”. Il finanziamento delle imprese di costruzione avviene, perlopiù, attraverso la vendita degli immobili da costruire o in corso di costruzione. In alcuni casi, però, la vendita anticipata degli immobili non è sufficiente a garantire una copertura finanziaria alle aziende edilizie, e si creano situazioni insostenibili soprattutto a danno degli acquirenti che si trovano dinanzi al rischio di fallimento del costruttore o all’eventualità che sorgano altre procedure concorsuali od espropriative. Secondo stime di associazioni di categoria, dal 1995 ad oggi le famiglie italiane coinvolte nelle migliaia di fallimenti di imprese di costruzione sono state più di 200.000. Il legislatore, con il d.lgs. 20 giugno 2005, n. 122, “Disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire”, ha stabilito ben precise garanzie a tutela dell’acquirente ed a carico di chi vende immobili, tra cui l’obbligo di fideiussione e di garanzia decennale per gravi vizi del fabbricato, oltre a numerose norme di comportamento volte ad impedire che, in caso di una situazione di crisi, possa sfumare non solo l’acquisto da concludere, ma anche la possibilità di riottenere i soldi versati prima del rogito (ad esempio, somme consegnate al compromesso a titolo di caparra confirmatoria , oppure pagamenti effettuati in corso di costruzione dell’immobile a titolo di avanzamento lavori). Oggetto della disciplina sono gli immobili sia ad uso residenziale che ad usi diversi (uffici, negozi, laboratori, ecc…) per i quali sia stato chiesto il permesso di costruire in seguito alla data di entrata in vigore del decreto (21/07/2005), e che siano ancora da edificare o risultino in corso di costruzione ma non ultimati, tali comunque da non consentire il rilascio del certificato di agibilità. La legge non tutela solo chi intende acquistare la proprietà di un immobile per sé o in favore di parenti di primo grado, ma anche chi acquista un diritto reale di godimento sull’immobile da costruire (usufrutto, uso, diritto di superficie o di abitazione), nonché coloro che effettuino acquisti con qualsiasi strumento giuridico, compreso il leasing. I soggetti tenuti alle garanzie sono i costruttori venditori (persone fisiche, società di capitali o di persone, cooperative edilizie) che edificano direttamente l’immobile da vendere o affidano a terzi la realizzazione della costruzione in appalto o ad altro titolo. Una delle principali tutele accordate all’acquirente è la garanzia fideiussoria (art. 2 e 3 del d.lgs. 122/05), che prevede l’obbligo del costruttore di procurarsi e consegnare all’acquirente, al momento della stipula del contratto preliminare, una fideiussione di importo corrispondente alle somme che il venditore ha riscosso e, secondo i termini e le modalità stabilite nel contratto, deve ancora riscuotere prima del rogito. La violazione di tale obbligo è motivo di nullità del contratto che, però, può essere fatta valere solo da chi acquista. La fideiussione è rilasciata da una banca, da una compagnia di assicurazioni o da un intermediario finanziario, e deve garantire, nel caso in cui il costruttore incorra in una situazione di crisi (ad es. pubblicazione della sentenza di fallimento del venditore), la restituzione delle somme corrisposte entro 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta dell’acquirente. Il costruttore è, altresì, obbligato a contrarre ed a consegnare a controparte, al momento del rogito, una polizza assicurativa indennitaria decennale a beneficio dell’acquirente medesimo (art. 4 d.lgs. 122/05). La polizza deve avere effetto dalla data di ultimazione dei lavori a copertura dei danni derivanti da rovina totale o parziale o da gravi difetti delle opere, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, manifestatisi successivamente alla stipula del contratto di compravendita o di assegnazione. Allo scopo di rendere più trasparente l’operazione negoziale, l’art. 6 del predetto decreto ha stabilito la prassi da seguire obbligatoriamente nella redazione dei contratti preliminari per l’acquisto di immobili da costruire. I c.d. compromessi, infatti, devono: • descrivere dettagliatamente l’immobile e le sue pertinenze; • indicare gli estremi dei permessi urbanistici a costruire; • definire le caratteristiche tecniche della costruzione ed i tempi di realizzazione dell’opera; • indicare il prezzo e le modalità di pagamento; • indicare gli estremi della polizza fideiussoria; • individuare eventuali imprese appaltatrici; • allegare il capitolato contenente le caratteristiche dei materiali da utilizzare, nonché gli elaborati del progetto originario o l’ultima variazione apportata. La legge completa il rafforzamento della tutela dell’acquirente prevedendo l’obbligo di cancellazione o frazionamento del mutuo e dell’ipoteca gravante sull’immobile in costruzione, stabilendo peraltro che, senza tali operazioni preventive, il notaio non può stipulare l’atto di vendita (art. 8 d.lgs. 122/05). Infine, nella specifica ipotesi disciplinata dall’art. 9 del decreto, se insorge una procedura esecutiva o concorsuale sull’immobile e quest’ultimo sia stato consegnato all’acquirente prima del rogito, in caso di vendita forzata dell’abitazione, chi si è già impegnato ad acquistare, sottoscrivendo il contratto preliminare, ha diritto di prelazione sull’acquisto. E’ dunque importante sapere che chi acquista un immobile da costruire o in costruzione, sia rivolgendosi ad un’agenzia immobiliare, sia trattando direttamente con la ditta costruttrice, ha diritto ad ottenere le garanzie previste dal d.lgs. 122/05. E’ comunque consigliabile, prima di sottoscrivere un contratto preliminare, o un compromesso, o qualsiasi accordo con cui ci si impegna ad acquistare un immobile non ancora ultimato, chiedere informazioni e consulenze alle associazioni dei consumatori per conoscere gli strumenti di tutela esercitabili. [SARA RUBALDO] CONDOMINIO: IMPORTANTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE COME NOTO, IN SEDE GIUDIZIALE L’AMMINISTRATORE RAPPRESENTA I SINGOLI CONDOMINI, I QUALI SONO PARTI IN CAUSA NEI LIMITI DELLA LORO QUOTA (Art. 1118 E 1123 Cod. Civ.). Riportiamo un passo importante per quanto esaustivo della recentissima Sentenza della Corte di Cassazione Sezioni Unite con la sentenza del 8 aprile 2008, n. 9148, in cui si afferma che “…L’amministratore agisce in giudizio per la tutela dei diritti di ciascuno dei condomini, nei limiti della loro quota, e solo in questa misura ognuno dei condomini rappresentati deve rispondere delle conseguenze negative. Del resto, l’amministratore non ha certo il potere di impegnare i condomini al di là del diritto, che ciascuno di essi ha nella comunione, in virtù della legge, degli atti d’acquisto e delle convenzioni. In proporzione a tale diritto ogni partecipante concorre alla nomina dell’amministratore e in proporzione a tale diritto deve ritenersi che gli conferisca la rappresentanza in giudizio. Basti pensare che, nel caso in cui l’amministratore agisca o sia convenuto in giudizio per la tutela di un diritto, il quale fa capo solo a determinati condomini, soltanto i condomini interessati partecipano al giudizio ed essi soltanto rispondono delle conseguenze della lite….” Conseguentemente, un eventuale creditore di un Condominio può procedere all’esecuzione individualmente nei confronti dei singoli, secondo la quota di ciascuno. E’ molto chiara la Corte di Cassazione a risolvere un grave problema. Infatti recentemente la Suprema Corte ha affermato che la previsione dell’art. 1123 cc, che stabilisce che ciascuno dei condomini risponde per le spese necessarie alla conservazione e al godimento delle parti comuni in misura proporzionale alla propria quota, non attiene meramente ai rapporti interni, ma è una norma destinata anche a disciplinare i rapporti esterni e dunque anche quelli con i creditori del condominio ritenendo illogico riservare l’applicazione della stessa alla fase del regresso e non già a quella del pagamento della somma. Pertanto, l’amministratore (nei limiti dei suoi poteri, che non contemplano la modifica dei criteri di imputazione e di ripartizione delle spese stabiliti dall’art. 1123 c.c.) non può obbligare i singoli condomini se non nei limiti della rispettiva quota condominiale. Da ciò ne deriva, la possibilità per i Condomini di una maggiore tutela dei propri diritti a fronte di richieste di pagamento superiori alle proprie quote condominiali. [SERGIO DI CHIARA] I CONSIGLI PER L’USO DELLA CARTA DI CREDITO E DEL BANCOMAT Per tale problema, la legge e la giurisprudenza hanno e continuano ad elaborare strumenti di difesa e di tutela, riconoscendo apertamente il diritto al risarcimento dei danni causati dalla sottrazione dei dati e del contenuto delle proprie carte bancarie da parte di terzi. Emblematico il caso di un risparmiatore a cui era stato “catturato” e, successivamente, clonato il proprio bancomat presso uno sportello bancario, con una perdita di più di 4.000 euro dal proprio conto. Il cliente aveva ritenuto responsabile la banca, citandola per danni, ma sia il Giudice di Pace in primo grado che il Tribunale in secondo grado avevano respinto la sua domanda. La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha, invece, accolto le richieste del risparmiatore, con sentenza n.13777/2007, stabilendo che la banca, che svolge attività professionale ed è depositaria a titolo oneroso, deve adempiere tutte le obbligazioni assunte nei confronti dei propri clienti con la massima diligenza, non solo con riguardo all’attività di esecuzione di contratti bancari in senso stretto, ma anche in relazione ad ogni tipo di atto o di operazione oggettivamente esplicati. Perciò, si è accertato se la banca avesse predisposto strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni ed errori di funzionamento del servizio bancomat, a prescindere che il correntista l’informazione del consumatore A causa dell’aumento del numero di transazioni effettuate soprattutto via internet, sono sempre più frequenti gli episodi di clonazione di carte di credito e bancomat, causando ingenti danni, soprattutto economici, ai malcapitati risparmiatori. avesse tempestivamente informato la propria banca dei fatti accaduti e salvo prova contraria. Anche la legge non ha tralasciato di interessarsi al problema frequente della clonazione di carte, in particolare attraverso la legge n. 547 del 23 dicembre 1993 dal titolo “Modificazioni e integrazioni alle norme del codice penale e del codice di procedura penale in tema di criminalità informatica”, introducendo nuove figure di reato (es. frode informatica, aggressioni alla riservatezza dei dati e delle comunicazioni informatiche, accesso abusivo, danneggiamento dei sistemi informatici, etc.) Va ricordato che, al fine di ottenere il risarcimento del danno, l’utilizzatore della carta di credito o bancomat, deve comunque dimostrare di avere usato e conservato con diligenza la propria carta, in alcuni casi, anche avvalendosi delle immagini a circuito chiuso filmate dalle telecamere esistenti ormai in tutte le postazioni bancomat Infine, un consiglio pratico: oltre a prestare attenzione a qualsiasi anomalia che dovesse riscontrarsi presso gli sportelli bancomat, sarebbe opportuno effettuare controlli frequenti, se non giornalieri, della lista movimenti del proprio conto corrente, per verificare eventuali prelievi o addebiti anomali. [ELENA CONTINI] UFFICIO STAMPA CONFCONSUMATORI 5 l’informazione del consumatore COMMERCIO ELETTRONICO ED ACQUISTI ON-LINE: RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DI CARTE DI CREDITO I RISCHI DEL COMMERCIO ELETTRONICO Oggi è possibile, ed è spesso anche molto conveniente, acquistare on-line qualsiasi tipo di bene e servizio. Bisogna, però, prestare molta attenzione alle insidie che il commercio elettronico può riservare. Sono tante le truffe telematiche che vengono realizzate in questi casi. Riportiamo di seguito alcune tipologie di frodi che la Polizia Postale e delle Comunicazioni elenca statisticamente sui siti http://www.poliziadistato.it/pds/informatica/truffe1.html e http://www.poliziadistato.it/pds/ps/consigli/internet_ commercio_elettronico.htm • Finte vendite all’asta sul web, con merci offerte e mai inviate ai clienti o con prezzi gonfiati; • Offerta di servizi gratis su internet che poi si rivelano a pagamento o mancata fornitura di servizi pagati o fornitura di servizi diversi da quelli pubblicizzati; • Vendita di hardware o software su catalogo online, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato; • Schemi di investimento a piramide e multilevel business; • Opportunità di affari e franchising; • Offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all’esecuzione di tale lavoro; Prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione; • False promesse di rimuovere informazioni negative per l’ottenimento di crediti (es. Rimozione di nominativi da black-list) • False promesse di concessione (con richieste di commissione) da carte di credito a soggetti con precedenti negativi; • Numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita (di vacanze, di oggetti). Nella maggior parte dei casi il tentativo di truffa inizia con l’invio di un’ e-mail alla potenziale vittima. In caso di sospetto, salvare l’e-mail ed informare immediatamente la Polizia Postale. I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DI CARTE DI CREDITO L’utilizzo di carte di credito per effettuare i propri acquisti on-line porta in sé numerosi e preoccupanti rischi. Il rischio principe è quello della clonazione. Il problema della truffa tramite carte di credito falsificate è ormai tristemente noto; la carta di credito è un documento intrasferibile per mezzo del quale il titolare può acquistare beni o fruire di servizi presso esercizi commerciali convenzionati con la società emittente della carta stessa, che s’impegna al relativo pagamento, rifacendosi sul conto bancario del titolare. L’uso fraudolento della carta di credito può avvenire principalmente in due modi: • Attraverso metodi di “sniffing” con cui i pirati informatici riescono ad intercettare tutte le informazioni (numero carta, titolare, scadenza) che vengono inviate via internet nel caso di un acquisto on-line; 6 • Attraverso l’utilizzazione, da parte di terzi, delle ricevute di pagamento che il titolare, a seguito di un acquisto in un locale commerciale, ha buttato, senza distruggere. Ma vediamo gli strumenti da porre in essere per ridurre ed evitare questi rischi. STRUMENTI E CONTROMISURE PER EVITARE LE TRUFFE DEL COMMERCIO ELETTRONICO Anche in questo caso, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, all’indirizzo http://www.poliziadistato. it/pds/ps/consigli/internet_carte_credito.htm, ci fornisce molti consigli per evitare le insidie del commercio elettronico. Questi tipo di commercio è sicuramente uno degli aspetti più innovativi offerti da Internet, anche se richiede un pizzico di accortezza non dissimile da quella richiesta nella vita privata. Ad esempio, il fatto che il sito sia scritto nella nostra lingua non è sufficiente a ritenere che si stia operando dal territorio nazionale. A questo proposito, può essere utile utilizzare il servizio offerto dal sito www.checkdomain.com che permette di conoscere la nazionalità del sito e il nome dei suoi responsabili. Queste informazioni devono essere considerate alla luce di alcuni aspetti quali ad esempio la possibilità di esercitare il diritto di recesso. Per fare acquisti o operazioni attraverso la rete Internet di solito viene richiesto dal sito interessato solo il numero di carta di credito e la relativa data di scadenza. Le truffe, in questo caso, come dicevamo, sono possibili solo da parte di due categorie di persone: • Pirati informatici (o dipendenti infedeli del sito internet) che acquisiscono i numeri della carta attraverso un’intrusione telematica; • Altre persone che a qualsiasi titolo vedono la carta (camerieri, postini, conoscenti) e che si annotano il suo numero. Per ridurre i rischi di frode è quindi consigliabile, in primo luogo, far sì che la propria carta venga maneggiata dal minor numero di persone possibile. In secondo luogo, è opportuno effettuare spese su rete Internet utilizzando siti conosciuti o che abbiano un minimo di credibilità sia per quanto riguarda il prodotto venduto, che la solidità del marchio. Ecco perché bisogna: • Verificare che i siti in questione utilizzino protocolli di sicurezza che permettano di identificare l’utente. Il più diffuso è il Secure Socket Layer (SSL): generalmente durante la transazione, in basso a destra della finestra, compare un’icona con un lucchetto che sta a significare che in quel momento la connessione è sicura; • Evitare di fornire informazioni troppo personali, in segue » Al fine di evitare spiacevoli sorprese, le principali associazioni dei consumatori suggeriscono, accanto alle indicazioni fornite dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, una precauzione semplice, forse scontata, ma fondamentale: NON GETTARE MAI LE RICEVUTE DELLA CARTA DI CREDITO NEI RIFIUTI. In moltissimi casi basta comunicare il numero di una carta e la data di scadenza (registrati sulle ricevute che l’esercente deve consegnare come prova d’acquisto) per poter tranquillamente effettuare ordini telefonici e relativi pagamenti di beni e/o servizi. Nel caso in cui, invece, si è rimasti vittime di un uso fraudolento della propria carta Bancomat o della propria Carta di Credito bisogna subito bloccare la stessa, sporgere denuncia, (noi consigliamo sempre alla Polizia Postale e delle Comunicazioni) ed inviare appena possibile alle società emittenti una raccomandata a/r, allegando la denuncia rilasciata dall’organo di Polizia, per contestare l’eventuale uso fraudolento. È bene sapere, infatti, che nell’ipotesi di commercio elettronico (acquisti on-line) o di contratti a distanza si applica l’art. 8 del d.lgs. n.185 del 22 Maggio 1999 il quale prevede che “l’Istituto di emissione della carta riaccrediti al consumatore i pagamenti dei quali dimostri l’eccedenza rispetto al prezzo pattuito ovvero l’uso fraudolento della propria carta di pagamento da parte del fornitore o di un terzo”. In genere, come dimostrano varie sentenze sul tema, nella maggior parte dei casi il titolare della carta clonata riesce ad ottenere il rimborso dimostrando di non essere stato lui a compiere l’acquisto. Nell’ipotesi in cui il consumatore noti sul proprio estratto conto dei movimenti che disconosce, è opportuno procedere all’immediato blocco della propria Carta. Segnaliamo i numeri telefonici verdi (gratuiti) delle società delle carte di credito più diffuse a cui telefonare per segnalare eventuali dubbi o bloccare la carta in caso di furto o smarrimento: Servizi Interbancari: 800 151616 American Express: 800 864046 Top Card: 800 900910 Diner’s: 800 864064 Agos Itafinco: 800 822056 Deutschebank: 800 207167 Setefi: 800 825099 Banca Fineco: 800 525252 Banca Sella: 800 822056 Findomestic: 800 866116 Citibank: 800 407704 [COMPARTIMENTO DI POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI DI BOLOGNA] “WEB TV” OVVERO LA POSSIBILITA’ DI ASCOLTARE, VEDERE E COMPRENDERE I TANTI TEMI SOCIALI DEL TUO TERRITORIO. Da alcune settimane abbiamo avviato un’interessante esperienza che riteniamo utile per quanti si collegano al nostro sito: www.reggioconsumatori.it Con questa nuova comunicazione, Confconsumatori cerca di andare incontro alle tante esigenze dei cittadini-consumatori alla continua ricerca di tutele per dare risposte ai loro bisogni. Vuoi saperne di più? Vuoi essere aggiornato\a su quanto accade nella tua città? Collegati al nostro sito e rivolgiti alla nostra sede sita in via Emilia San Pietro n.1 (primo piano), Reggio Emilia (vicino a Piazza del Monte), Tel. 0522-580045. l’informazione del consumatore particolare quelle relative al proprio conto corrente: perché la transazione vada a buon fine serve solo il numero della carta di credito e la relativa scadenza; • Fare uso, per quanto possibile, delle soluzioni di home banking che le banche mettono a disposizione per controllare – quasi in tempo reale il proprio estratto conto, in modo da bloccare, tempestivamente, la truffa. DANIELE LASAGNI FOTOGRAFO Piazza Garibaldi 42011 Bagnolo in Piano Reggio Emilia Tel. e Fax : 0522/951115 7 l’informazione del consumatore LO STALKING : SINDROME DEL MOLESTATORE Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail visite a sorpresa e perfino l’invio di fiori o regali, possono essere segni di affetto che, a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione, in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy. A diventare “molestatore assillante” o, appunto, “stalker”, può essere una persona conosciuta, con cui si aveva qualche forma di relazione. Può però essere anche uno sconosciuto, con cui si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro. Inseguimento, molestia e persecuzione, possono manifestarsi sotto innumerevoli forme. Esse possono essere qualcosa di sporadico, oppure possono essere insistenti manifestazioni di un fenomeno psicologico e sociale conosciuto soprattutto con il nome di “stalking”, ma chiamato anche “sindrome del molestatore assillante”. Il “molestatore assillante” manifesta, infatti, un complesso insieme di comportamenti che vengono ben racchiusi sinteticamente dall’espressione “fare la posta” che comprende l’aspettare, l’inseguire, il raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti, comportamenti che sono quasi sempre tipici di tutti gli stalker, al di là delle differenze rilevate di situazione in situazione. Esistono due categorie di comportamenti attraverso i quali si può attuare lo stalking: 1) le comunicazioni intrusive, che includono sia tutti i comportamenti con scopo di trasmettere messaggi sulle proprie emozioni, sui bisogni, sugli impulsi, sui desideri o sulle 8 intenzioni relativi a stati affettivi amorosi, sia a vissuti di odio, rancore o vendetta. I metodi di persecuzione sono forme di comunicazione con l’ausilio di strumenti come telefoni, lettere, sms e-mail o perfino graffiti o murales. 2) I contatti, che possono essere attuati sia attraverso comportamenti di controllo diretto, quali ad esempio, pedinare o sorvegliare, sia mediante comportamenti di confronto diretto, quali visite sotto casa o sul posto di lavoro, minacce o aggressioni. Sono particolarmente importanti tre caratteristiche di una molestia perché si possa parlare di “stalking”: l’autore della molestia, lo stalker, agisce nei confronti di una persona che è designata come vittima in virtù di un investimento idoneo-affettivo, basato su una situazione relazionale reale, oppure parzialmente o totalmente immaginata; Lo stalking si manifesta attraverso una serie di comportamenti basati sulla comunicazione e/o sul contatto, ma in ogni caso, connotati dalla ripetizione, insistenza e intrusività; la pressione psicologica legata alla “coazione” comportamentale dello stalker e al terrorismo psicologico effettuato, pongono la vittima stalkizzata, in uno stato di allerta, di emergenza e di stress psicologico. E’ molto importante sottolineare che dietro a comportamenti di molestia simili possono celarsi motivazioni anche molto differenti tra loro. Si sono individuate cinque tipologie di molestatori, distinti in base ai bisogni e desideri che fanno da motore motivazionale: “IL RISENTITO”. Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di avere subito ed è quindi alimentato dalla ricerca di vendetta. È una categoria piuttosto pericolosa, che può ledere prima l’immagine della persona e poi la persona stessa. “IL BISOGNOSO D’AFFETTO”, motivata dalla ricerca di una relazione e di attenzioni che possono riguardare l’amicizia o l’amore. “IL CORTEGGIATORE INCOMPETENTE”, che tiene un comportamento alimentato dalla sua scarsa o inesistente competenza relazionale che si traduce in comportamenti opprimenti, espliciti e, quando non riesce a raggiungere i risultati sperati, anche aggressivi e villani. “IL RESPINTO”, un persecutore che diventa tale in reazione ad un rifiuto. È in genere un ex che mira a ristabilire la relazione oppure a vendicarsi per l’abbandono. “IL PREDATORE” che viene costituita da un molestatore che ambisce ad avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata. Molte persone che subiscono molestie assillanti sono donne di un’età più frequentemente compresa tra i 18 e i 24 anni. Tuttavia, alcuni tipi di persecuzioni, quali ad esempio quelle legate al risentimento o alla paura di perdere la relazione che nasce dall’essere respinti, sono rivolte principalmente a donne tra i 35 e i 44 anni. Il pubblico degli episodi di stalking può essere il ristretto pubblico familiare che, identificandosi empaticamente alla vittima, può sviluppare preoccupazioni per la persona cara o forme vicarie di paura ed ansia. Ma il pubblico in senso ampio, grazie all’importante ruolo dei mass media, è la società, in cui l’esempio della violazione della privacy tollerata può rappresentare un modello comportamentale che alimenta le possibilità di nuovi fenomeni, anche perché quelli agiti spesso vengono spiegati (e parzialmente giustificati) sulla base di possibili raptus o di eccessi di amore. [Avv. Claudia Manfredi] [email protected]) PATERLINI ASCENSORI • Vendita • Montaggio • Manutenzione • Un’azienda artigiana specializzata nell’installazione - manutenzione e gestione negli impianti ascensori. • Predispone preventivi gratuiti e fornisce servizi “chiavi in mano” • Sottoscrive convenzioni con condomini a prezzi agevolati PATERLINI ASCENSORI Via Chiloni, 15 42100 Reggio Emilia Tel: 0522 268217 - Fax: 0522 046885 Cell: 392 7045181 l’informazione del consumatore "ANTIRICICLAGGIO: NUOVE REGOLE PER CONTANTI, ASSEGNI, LIBRETTI E TITOLI AL PORTATORE" Per combattere il fenomeno del riciclaggio di fondi di provenienza illecita ed il finanziamento del terrorismo internazionale, sono state introdotte nuove regole sull’utilizzo del denaro contante, nonché sugli assegni e libretti al portatore, disciplinate dal d.lgs. n. 231 del 2007. La nuova normativa, entrata in vigore il 30 aprile 2008, intende garantire la sicurezza dei mezzi di pagamento. TRASFERIMENTO DI DENARO CONTANTE E TITOLI AL PORTATORE. Dal 30 aprile 2008 è vietato effettuare pagamenti tramite trasferimenti di contante o titoli al portatore, in euro o in valuta estera, quando il valore dell’operazione, anche se frazionata, sia pari o superiore ad euro 5.000 (il precedente limite era di euro 12.500). Per operazione frazionata si intende un’operazione unitaria sotto il profilo economico, posta in essere attraverso più operazioni che siano singolarmente inferiori ad euro 5.000, effettuate anche in momenti diversi ed entro il termine di 7 giorni l’una dall’altra. Consideriamo, ad esempio, una fattura di euro 8.000, del 15 giugno 2008, con modalità di pagamento per contanti: se il pagamento avviene per euro 4.000 al 30 giugno 2008 e per euro 4.000 al 5 luglio 2008, l’operazione è da intendersi frazionata e quindi non regolare. Se il secondo versamento avvenisse, invece, il 10 luglio 2008, l’operazione sarebbe regolare per la nuova normativa. I pagamenti con denaro contante e titoli al portatore che siano pari o superiori ad euro 5.000 devono, dunque, essere effettuati tramite banche, istituti di moneta elettronica, Poste Italiane S.p.A. Nel caso di trasferimenti di contante tramite soggetti che svolgono attività di incasso e trasferimento di fondi ( i c.d. “money transfer”, come Western Union, Money Gram, etc.), il limite massimo è invece di euro 2.000. Il trasferimento di contante o titoli al portatore che avvenga in violazione delle predette regole è punibile con una sanzione amministrativa variabile dall’1% al 40% dell’importo del trasferimento. ASSEGNI BANCARI,CIRCOLARI E POSTALI. Dal 30 aprile 2008, non è più possibile emettere assegni per un importo pari o superiore ad euro 5.000 senza apporre la clausola “non trasferibile” e senza aver indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario (la soglia precedente era di euro 12.500). Grazie a queste due semplici regole si evita che, in caso di furto o di smarrimento, l’assegno possa circolare senza controllo ed essere incassato da persone diverse da quelle da noi designate. Tutti i nuovi libretti di assegni che il cliente riceverà dalla propria banca o posta avranno la stampigliatura della clausola di non trasferibilità e potranno essere unicamente presentati in banca o in posta per l’incasso dal beneficiario. E’ comunque possibile richiedere assegni senza la clausola “non trasferibile” (c.d. assegni in forma libera), pagando 10 un’imposta di bollo di euro 1,50 per ciascun assegno, utilizzabili solamente per importi inferiori ad euro 5.000. Per importi pari o superiori la clausola dovrà essere apposta da chi emette l’assegno. Novità importanti riguardano anche la girata. Infatti possono essere girati solo gli assegni emessi in forma libera e per importi inferiori ad euro 5.000 e, pena la sua nullità, ogni girata deve riportare il codice fiscale del soggetto che l’effettua. Se il girante è una società deve essere dichiarato il codice fiscale della stessa e non della persona che materialmente gira l’assegno (es. il direttore o il socio). E’ dunque necessario assicurarsi che tutte le girate presentino il codice fiscale del relativo girante affinchè l’assegno possa essere pagato. Gli assegni emessi all’ordine del traente, cioè gli assegni che il traente emette con le formule “a me medesimo”, “a me stesso”, etc. ) potranno essere unicamente girati per l’incasso ad una banca o alle Poste. L’utilizzo scorretto degli assegni comporta una sanzione amministrativa che può arrivare sino al 40 % dell’importo trasferito, applicabile non solo al traente ma anche al beneficiario e a tutti gli eventuali giranti. LIBRETTI AL PORTATORE. La disciplina antiriciclaggio vieta l’apertura di libretti di deposito al portatore, ossia pagabili direttamente a chi li presenta per l’incasso, per un importo pari o superiore ad euro 5.000. Se già si possiedono libretti al portatore che superano la soglia consentita bisogna regolarizzarli entro il 30 giugno 2009, scegliendo una delle seguenti modalità: · estinzione del libretto con incasso della somma; · prelievo della somma eccedente i 5.000 euro; · trasformazione del libretto al portatore in libretto nominativo. Se vogliamo cedere il nostro libretto al portatore ad un altro soggetto, ad esempio ad un familiare, entro 30 giorni dal trasferimento dobbiamo comunicare i dati identificativi del nuovo possessore alla banca (o alla Posta) che ci ha rilasciato il libretto, nonchè la data di cessione. Nel caso in cui non si provveda alla regolarizzazione dei vecchi libretti o si ometta di comunicare i dati della persona a cui si cede il libretto al portatore, può essere irrogata una sanzione amministrativa variabile dal 10% al 20% del saldo del libretto. Se, invece, il saldo del libretto è pari o superiore ad euro 5.000, la sanzione applicabile varia dal 20% al 40% dello stesso saldo. [SARA RUBALDO] LA DAL TE PAREI D ATORI UM S N CO Di Dossi & C. snc Via G.Ferraris, 5/c 42100 Reggio Emilia Tel 0522/554012 “TUTTA L’ENERGIA ALLA LUCE DEL SOLE” • PER IL RISCALDAMENTO E PER L’ACQUA SANITARIA CALDAIA A CONDENSAZIONE ALUDOMUS E PANNELLI SOLARI RIELLO Per un’abitazione monofamiliare media il sistema è caratterizzato da: 1. CALDAIA A CONDENSAZIONE ALUDOMUS 2. PANNELLI SOLARI RIELLO 3. IMPIANTI A PAVIMENTO 4. RADIATORI Shema “tipo” casa con caldaia a codensazione e pannelli solari •PER L’ENERGIA ELETTRICA PANNELLI FOTOVOLTAICI RIELLO Per un’abitazione monofamiliare media il sistema è caratterizzato da: • PER IL RISCALDAMENTO E PER IL CONDIZIONAMENTO SISTEMA DI RISCALDAMENTO/ CONDIZIONAMENTO Per un’abitazione mono familiare media è caratterizzato da: 1. POMPA DI CALORE RIELLO SINTESY HP 2. PANNELLI SOLARI 3. BOLLITORE AD ACCUMOLO RIELLO 7200/2 PLUS 4. VENTILCONVETTORE RIELLO HELIOTERM 5. IMPIANTO A PAVIMENTO 6. PANNELLI FOTOVOLTAICI (OPTIONAL) Shema “tipo” casa con sistema riscaldamento/condizionamento a energie rinnovabili è al vostro servizio per fornirvi, gratuitamente, la consulenza necessaria alla soluzione dei vostri problemi. 0522/554012 - 0522/557171 l’informazione del consumatore 1. FINO AD UN MASSIMO DI 16-18 PANNELLI PER RENDERE AUTOSUFFICIENTE L’ABITAZIONE 2. INVERTER PER TRASFORMARE L’ENERGIA ELETTRI- Shema “tipo” casa con CA CONTINUA ALTERNATA pannelli fotovoltaici 3. CONTATORI PER CONTEGGIARE SEPARATAMENTE L’ENERGIA PRODOTTA E QUELLA CONSUMATA 4. QUADRO ELETTRICO DI SEPARAZIONE 11 l’informazione del consumatore CONSIDERAZIONI SULLA COSìDETTA PORTABILITÀ DEI MUTUI È ormai dal c.d. decreto Bersani, il d.lgs. 31 gennaio 2007 n. 7, convertito dalla l. 2 aprile 2007 n. 40, che sono previsti e consentiti, praticamente senza spese, il trasferimento ad altro istituto di credito del mutuo in corso con una banca, o la rinegoziazione dello stesso. Gli istituti di credito, seppur non formalmente – chi mai può non applicare di una legge? – si sono peraltro di fatto opposti alla sua operatività, rendendo praticamente vane le richieste di diversi clienti. Questo il motivo del recente intervento dell’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato. Per meglio chiarire i termini della questione e cosa può essere fatto dai consumatori interessati, è allora il caso di esaminare con attenzione il relativo provvedimento legislativo. La materia, come detto, è regolata dall’art. 8 d.lgs. cit., come modificato dalla l. n. 40/07, recante il titolo “Portabilità del mutuo, surrogazione”. E il primo comma dello stesso, che riguarda la surrogazione, ossia il subentro di un altro istituto di credito, dispone che tale operazione non è impedita neppure dal fatto che siano stati pattuiti la non esigibilità del credito oppure un termine a favore del creditore. Allo scopo di rendere più semplice la portabilità viene stabilito che il creditore surrogato subentra nelle eventuali garanzie reali o personali, quindi anche nell’ipoteca che viene richiesta dalle banche. Inoltre, il trasferimento può avvenire praticamente senza spese, perché l’annotazione della surrogazione, al fine della sostituzione del creditore ipotecario, può essere richiesta al conservatore senza formalità. Basta allegare copia autentica dell’atto, che può essere stipulato, oltre che in forma pubblica anche con scrittura privata autenticata. In altre parole, anche le spese notarili possono essere diminuite o cancellate, sufficiente essendo un atto che può essere autenticato anche da un pubblico ufficiale presso la cancelleria del Tribunale il comune. La banca originaria non può impedire il trasferimento neanche con eventuali pattuizioni contrarie, che prevedano oneri o rendano comunque più difficile l’operazione. Clausole del genere sono, infatti, nulle ai sensi del menzionato art. 8. Deve, poi, osservarsi che la surrogazione contemplata nel primo comma comporta il trasferimento del contratto di mutuo alle nuove condizioni previste dal cliente e dalla banca subentrante, con esclusioni di penali o altri oneri. Non possono, inoltre, essere imposte dal nuovo istituto spese o commissioni per la concessione del nuovo mutuo, per l’istruttoria e per gli accertamenti catastali che, sempre stando al decreto, devono svolgersi “secondo procedure di collaborazione interbancaria improntate a criteri di massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi”. Per concludere né la surrogazione né la ricontrattazione con la stessa banca comportano il venir meno dei benefici fiscali previsti per l’acquisto della prima casa. Venendo all’applicazione della normativa, c’è da chiedersi cosa può fare la famiglia che ha comprato un’abitazione per le sue necessità di vita, contraendo un mutuo a tasso variabile e che oggi, a causa dell’aumento del costo del denaro, si trova a pagare rate ben più alte di quelle che erano state previste anche dai funzionari della banca. Ovvio che alla stessa interessa modificare le condizioni, o passando ad un tasso fisso, oppure ad un tasso sempre variabile ma con 12 rate di importo inferiore e certo, ossia non modificabile dall’aumento del costo del denaro, con conseguente eventuale possibilità di allungamento dei tempi di rimborso ma non degli ammontari mensilmente dovuti. I suoi componenti, se non vogliono subito passare ad altra banca, possono chiedere alla propria di rinegoziare il mutuo. Se la proposta viene presa in considerazione ad accettata, nessun problema. Diversamente ci si potrà recare presso un’altra banca, oppure farlo immediatamente, e domandare la surrogazione del mutuo a condizioni diverse. Se la richiesta viene presa in considerazione – le banche non sono, infatti, obbligate ad accettare le surrogazioni, ma ovviamente hanno interesse ad acquisire nuovi clienti -, si potrà procedere al trasferimento del contratto. Il che, come detto, potrà avvenire a spese zero, perché non possono essere richieste somme per la concessione del nuovo mutuo, per l’istruttoria e per gli accertamenti catastali C’è peraltro da chiedersi – perché tale situazione si verifica di frequente – a quali strumenti si possa ricorrere nel caso in cui, come spesso accade, la banca originaria dichiari la propria disponibilità a rinegoziare, ma frapponga ostacoli, comportando così il dilungarsi dei tempi e maggiori costi. A nostro parere il consumatore deve scrivere all’istituto una lettera chiara e precisa di messa in mora. Dopo di che se quest’ultimo non si adegua, potrà persino essere promossa una causa civile nei suoi confronti per ottenere il ristoro del danno patito, danno pari alla differenza tra le somme che sono state pagate e quelle che sarebbero state dovute in ipotesi di rinegoziazione o trasferimento. Dal 1 gennaio 2009 potrà poi esperirsi anche l’azione collettiva risarcitoria a tutela degli interessi di tutti i consumatori nei confronti dei quali sia stato in qualche modo impedito o reso difficile il trasferimento. [avv. Giovanni Franchi] Le medicine non convenzionali in Italia STORIA, PROBLEMI E PROSPETTIVE D’INTEGRAZIONE Dalla collaborazione tra Guido Giarelli, professore associato di Sociologia presso l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro e componente dell’Osservatorio per le MNC della Regione Emilia Romagna, lo psichiatra e omotossicologo Paolo Roberti di Sarsina, fondatore e coordinatore del Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le MNC in Italia, è il farmacologo Bruno Silvestrini, il primo ad avere fondato un dipartimento dedicato alle sostanze naturali all’Università “La Sapienza” di Roma, è nato il progetto di questa opera, che rappresenta un riferimento importante nel panorama delle pubblicazioni sulle medicine non convenzionali (MNC) in lingua italiana. A differenza degli altri (pochi) testi sull’argomento, che hanno affrontato i problemi dell’efficacia e dei rischi delle terapie non convenzionali, o la questione della medicina integrata attraverso l’esperienza americana, questo libro offre per la prima volta un quadro complessivo dello stato dell’arte delle MNC in Italia, mettendo a fuoco le principali problematiche relative sia alle MNC sia alla biomedicina, che la medicina integrata deve affrontare per potersi affermare e consolidare in forme adeguate. Frutto dell’incontro tra la sociologia della salute e la componente più aperta della medicina italiana che pone da tempo le MNC al centro di un percorso di riflessione profonda nella direzione di una nuova medicina centrata sulla persona, il libro propone una ipotesi di lavoro costruita su un concetto di medicina integrata come risultato di un processo sincretico che passa per la messa in discussione dei tre nodi fondamentali del processo d’integrazione stesso: il nodo politico, il nodo organizzativo e il nodo epistemologico. Quest’ultimo, apre un orizzonte di ridefinizione del paradigma biomedico, senza il quale l’unico modello di medicina integrata possibile ridurrebbe le MNC a strumento complementare della biomedicina. La prima parte del volume affronta le “questioni aperte” sulla strada della realizzazione della medicina integrata. I primi tre capitoli vedono l’applicazione del modello di analisi sociologica di tipo connessionista e multidimensionale, sviluppato precedentemente (Giarelli 2005), con la lettura del problema della medicina integrata ai tre livelli analitici di osservazione della società. AI livello microsociale, che si riferisce alla dimensione clinica dell’integrazione, gli autori presentano una analisi delle problematiche relative alla domanda di MNC, alla sua prevalenza d’uso nella popolazione e alle sue modalità di utilizzo. Per la dimensione organizzativa dell’integrazione, il livello meso, gli autori propongono una analisi delle modalità di offerta pubblica e privata delle MNC in Italia, delle sue caratteristiche organizzative e professionali. Infine, al livello macro del sistema sanitario e dei suoi attori collettori, gli autori pongono l’attenzione sul sistema politico, statale e regionale, e sul ruolo degli ordini professionali nei processi di regolamentazione ed autoregolamentazione delle MNC. Nei successivi tre capitoli, sono trattati tre dei problemi al centro del dibattito attuale sull’integrazione: il problema della ricerca scientifica e, in particolare, dei metodi e strumenti per valutare l’efficacia delle MNC; i percorsi formativi di base a livello di didattica universitaria; la questione della bioetica, dei valori -e dei principi delle MNC e delle concezioni del mondo sottese. Nella seconda parte del volume, alcuni dei più qualificati esponenti delle diverse MNC operanti in Italia presentano la propria disciplina partendo da una ricostruzione storica delle modalità di arrivo nel nostro paese, per descrivere poi i principali strumenti formativi, di ricerca scientifica e professionale che ogni MNC si è data per strutturasi ed articolarsi nei vari contesti sociali, concludendo con una riflessione sulle principali problematiche che l’integrazione delle MNC comporta nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale. In questa seconda parte dell’opera è trattato anche lo Shiatsu che pur non essendo, a differenza delle altre, una disciplina sanitaria, ha uno status a profilo professionale di alto livello formativo e tecnico. Il testo rappresenta quindi un riferimento importante per ricercatori, studiosi e professionisti ma anche per il cittadino che voglia conoscere e comprendere, attraverso un’esposizione semplice, chiara ed esaustiva, un fenomeno sociale di rilevanza internazionale, legato al riemergere delle MNC nelle società post-industriali e alle conseguenti problematiche e interrogativi comuni a tutti i sistemi sanitari contemporanei. Ci auguriamo infine che l’opera possa essere utile al lettore italiano per comprendere come, al di là di similitudini e differenze, il vero problema sollevato dalle MNC consiste nella necessità, per la medicina contemporanea, di riacquistare quella capacità di umanizzazione della relazione terapeutica che stava rischiando di perdere. [ALICE FAUCI E FRANCESCA MENNITI IPPOLITO] Istituto Superiore di Sanità, Roma ANNALI 20007 VOL. 43, N°3 PAG. 303-4 l’informazione del consumatore RECENSIONE 13 l’informazione del consumatore Contraccezione orale, contraccezione d’emergenza, malattie sessualmente trasmesse: consigli per viaggi e vacanze Emilio Arisi, Direttore U.O. Ostetricia-Ginecologia Ospedale Regionale “S.Chiara”, Trento [OPERA DELL’ARTISTA DANIELA SIGHICELLI] Il periodo estivo, ma ormai non solo quello, e’ ricco di occasioni di viaggio, per turismo, affari, studio. Cio’ facilita anche gli incontri sessuali, ed aumenta la possibilitá di gravidanze non desiderate e delle loro conseguenze, ma anche di acquisire malattie a trasmissione sessuale (STD), compreso l’AIDS. In una coppia stabile, in cui il rischio di STD e’ praticamente nullo, la contraccezione sicura di lungo periodo (pillola per via orale, cerotto, anello vaginale, spirale) e’ certamente la metodologia piu’ utilizzabile. Essi andranno continuati nell’uso, eventualmente riaggiustando con attenzione gli orari di assunzione della pillola, sia in relazione a nuove transitorie abitudini di vita sia eventualmente in base al fuso orario. In tutti gli altri casi va consigliato il preservativo maschile (o femminile se disponibile). La contraccezione orale, ed il multiciclo E’ inopportuno iniziare per la prima 14 volta l’uso di un contraccettivo ormonale giusto pochi giorni o poche settimane prima della partenza per un viaggio, per via degli eventuali fenomeni collaterali che possono talora sopravvenire nei primi mesi d’uso. Pillola, cerotto ed anello sono disponibili in Italia e praticamente in quasi tutti i paesi d’Europa, ma e’ opportuno che la donna utilizzatrice se ne procuri una scorta adeguata prima di partire per un viaggio lungo all’estero, poiche’ non tutte le pillole sono ritrovabili dappertutto, o, se lo sono, a volte hanno nomi commerciali totalmente diversi, ed è necessaria la ricetta. Nel periodo delle vacanze, e non solo, le donne richiedono spesso di poter saltare il ciclo mestruale. In questo caso si può considerare l’ipotesi di bi-ciclare, tri-ciclare o multi-ciclare la contraccezione ormonale, assumendo due, tre o piu’ confezioni di pillola ininterrottamente per poi fare l’abituale periodo di intervallo di 7 giorni. La stessa procedura puo’ essere seguita con il cerotto o con l’anello. Per l’anello vaginale potrebbe presentarsi un problema di conservazione, se il viaggio o le vacanze durassero a lungo, perche’ si puo’ tenere a temperatura ambiente, ma mai a temperature superiori ai 30°C, e per un massimo di 4 mesi, altrimenti meglio metterlo in frigorifero. Va considerato che il cambio dell’anello con alcuni giorni di ritardo (massimo una settimana) non dovrebbe influenzarne l’efficacia, e cio’ puo’ essere opportunamente sfruttato se il viaggio o la vacanza stanno per finire. La doppia protezione Non e’ inopportuno ricordare che e’ diritto e dovere della donna difendersi contemporaneamente da ambedue i nemici in agguato in queste situazioni, la gravidanza non desiderata e le malattie a trasmissione sessuale, compreso l’AIDS. Questa azione si chiama “doppia protezione”, e puo’ essere esercitata dal solo preservativo maschile (o femminile), oppure dal preservativo unito ad altro metodo come la pillola, il cerotto, l’anello, o la spirale. Il preservativo non va tenuto al caldo (al sole in spiaggia). La contraccezione d’emergenza La contraccezione di emergenza e’ piu’ frequentemente utilizzata nei week-end, in periodo estivo ed in coincidenza dei viaggi, poiche’ sono queste, unitamente ai grandi eventi giovanili, le occasioni di maggiore rischio per rapporti non desiderati o non pianificati. La riduzione del rischio di gravidanza e’ direttamente proporzionale al momento di utilizzo del metodo dopo il rapporto sessuale presunto fecondante; percio’ tanto prima sará utilizzato il metodo, tanto minore sará il rischio di gravidanza, che e’ dello 0.5 % se la pillola e’ assunta entro 12 ore, ma diventa attorno al 5 IN VENDITA % se viene assunta dopo 72 ore (Tab.1). Per questo non va chiamata “pillola del giorno dopo”. Va pero’ ricordato che la contraccezione d’emergenza non protegge dalle STD, ma solo da una eventuale gravidanza non desiderata, e che in certi paesi, come in Italia, non e’ ottenibile se non dietro presentazione di ricetta medica, oppure non e’ addirittura presente sul mercato, o che vi possono comunque essere difficoltà organizzative nel richiederla (Tab.2). Sarebbe molto positiva una pre-prescrizione fatta dal proprio medico, che permetta alla donna di acquistarne in farmacia una confezione prima di andare in viaggio. Tabella 1 – Prodotti commerciali utilizzabili in Italia per la contraccezione d’emergenza ormonale per via orale Nome commerciale Levonelle Norlevo appartamento di 40 mq circa ristrutturato 2005 - 2° piano – viale Umberto I cucina/soggiorno - bagno/antibagno con porta scorrevole disimpegno - cabina armadio con armadiature in cartongesso e scaffali in metallo, chiusura con porta scorrevole sulla camera da letto ampia - impianti autonomi ICI esente perché importo sotto la soglia minima possibilità di lasciare la cucina seminuova PER INFORMAZIONI TELEFONARE AL 0522-451719 Dosi da utilizzare 1 CPS DA 750 MCGR QUANTO PRIMA E COMUNQUE ENTRO 72 ORE DAL RAPPORTO + 1 CPS DA 750 MCGR DOPO ALTRE 12 ORE NB: UGUALE RISULTATO SI OTTIENE CON 2 CPS DA 750 MCGR INSIEME QUANTO PRIMA E COMUNQUE ENTRO 72 ORE DAL RAPPORTO EUROPA SENZA RICETTA CON RICETTA BELGIO BULGARIA DANIMARCA FINLANDIA FRANCIA GRAN BRETAGNA NORVEGIA UNGHERIA IRLANDA ITALIA LITUANIA - OLANDA - PORTOGALLO SLOVENIA SVEZIA SVIZZERA - FUORI EUROPA SENZA RICETTA CANADA (IN ALCUNE REGIONI) ISRAELE KENIA JAMAICA REPUBBLICA DOMINICANA TAILANDIA USA (ALCUNI STATI: ALASKA, CALIFORNIA, HAWAI, MAINE, NEW MEXICO, STATO DI WASHINGTON) VIETNAM [OPERA DELL’ARTISTA TONI ROGGERI] [OPERA DELL’ARTISTA STEFANO GRASSELLI] l’informazione del consumatore Tabella 2 - Alcune indicazioni sulla ottenibilità della contraccezione d’emergenza in alcuni paesi d’Europa e fuori-Europa 15 l’informazione del consumatore 16 Cosa c’entra la bocca con il mal di schiena? ? ?? Ancora oggi troviamo molte difficoltà a pensare al nostro corpo come un’unità, un sistema complesso ma non diviso. Nessuna struttura nel nostro organismo lavora in maniera del tutto indipendente così come nessun problema non potrà mai portare conseguenze riflesse in zone lontane dalla sua origine. È abbastanza facile intuire come una qualsiasi distorsione alla caviglia, la cosiddetta “storta”, possa inficiare la nostra deambulazione e dare nel tempo, se non adeguatamente curata, problemi al ginocchio, all’anca fino alla schiena. Forse però richiede uno sforzo di maggiore immaginazione ipotizzare che un problema ai denti, una mal occlusione, una semplice estrazione o quant’altro, possa ripercuotersi anche pesantemente sulla nostra colonna. Fortunatamente questo è un concetto con il quale i dentisti cominciano a prendere confidenza, purtroppo però ancora non se ne parla abbastanza. Il punto di partenza probabilmente è quello di capire che i denti non hanno soltanto un valore estetico, ma essenzialmente funzionale. Li utilizziamo tutti i giorni per tagliare e sminuzzare il cibo, ma insieme ai denti utilizziamo un’articolazione importantissima che è quella temporo – mandibolare detta semplicemente “ATM”. È la possibilità di muovere liberamente la nostra mandibola che ci permette di svolgere le funzioni quotidiane nel miglior modo possibile, dal mangiare al parlare, dal respirare al deglutire. Dobbiamo pensare alla mandibola come ad un bilanciere, la sua posizione è mantenuta grazie ad un certo numero di muscoli e legamenti, ma si tratta sempre di un’articolazione che è in costante movimento e quindi molto soggetta a contratture e traumi. In questo senso i nostri cari denti giocano un ruolo fondamentale, oltre ai loro ruoli più conosciuti: essi sono anche la guida, un binario che permette all’ATM di muoversi correttamente. Ma che succede se i binari non sono ben posizionati? Spesso e poco volentieri si deraglia! In effetti non è raro sentire scrosci o click durante i nostri quotidiani movimenti, per molte persone addirittura è una triste costante, ma soprattutto è un indice che l’articolazione non esegue i movimenti corretti, o, in casi più gravi, che ci si trova di fronte ad una degenerazione del disco articolare, una sorta di cuscinetto che si trova nell’articolazione per attutire e guidare i movimenti. Il nostro corpo, come dicevamo all’inizio, è un sistema unico, uno splendido esempio di continua collaborazione tra strutture anche distanti, ed è questo che fa si che ogni squilibrio da una parte venga compensato da un’altra. In effetti è anche questo che spiega come un problema che apparentemente non sembra avere alcuna gravità, potrebbe scatenare una serie di reazioni a catena che sfoceranno in un dolore. Il corpo cerca sempre di mantenere il giusto mix tra economia nel dispendio di energie e comfort, è per questo che una cervicale si adatterà in modo da evitare maggiori scompensi alla mandibola, e così via la colonna dorsale si riaggiusterà sulla cervicale e quella lombare di conseguenza. Questo nuovo riadattamento a volte non dà nessun effetto, a volte ha bisogno di molto tempo prima di creare fastidi, ma spesso produce una serie di disturbi che improvvisamente e senza un motivo apparente si scatenano. Quello che la scienza non ha ancora inventato è un farmaco in grado di riconoscere l’origine di un disturbo, per questo motivo molto probabilmente in questi casi se non viene riconosciuta la causa del problema non si otterranno grossi risultati con i farmaci. L’osteopata lavora proprio in questa direzione, cercando attraverso l’osservazione e i vari test, l’origine del problema ed intervenendo, ove possibile, proprio lì dove tutto è cominciato. Il trattamento è abbastanza mirato, esistono infatti delle tecniche di trattamento apposite per questa regione. L’ATM è molto considerata in osteopatia, tutti i muscoli ed i legamenti vengono esaminati e lavorati perché l’articolazione possa nuovamente trovare un equilibrio. Va da sé che la collaborazione con il dentista diventa fondamentale in quest’ottica, laddove ci troviamo di fronte ad un problema dentale; l’interazione tra le due figure permette di svolgere un lavoro efficace e che soprattutto non rechi alcun danno al paziente. A partire dalla valutazione dentista ed osteopata possono progettare un trattamento complesso che da un lato mira a riposizionare i denti, dall’altro tiene conto dei nuovi assestamenti lavorando in maniera tempestiva quelle strutture, muscolari, legamentose ed ossee, che potrebbero perdere il loro equilibrio. Spesso la gente si domanda perché se il dolore è localizzato sulla colonna un osteopata lavori la mandibola, molto probabilmente perché quello che luccica non è sempre oro, ed un buon esploratore non si ferma mai davanti alle apparenze! [Alberto Castellani] [email protected] Master di 1° livello in “Sciences osteopathiques” presso l’ “université européenne jean monnet” Provincia di Reggio Emilia MERCATI DEGLI AGRICOLTORI: DALLA CAMPAGNA ALLA TAVOLA Si tratta di un sicuro modo di evitare i costi d’intermediazione accorciando la filiera della commercializzazione dei prodotti medesimi: dall’azienda agricola (luogo di produzione) alla tavola del consumatore, salvaguardando freschezza, genuinità e requisiti organolettici. Per fare ciò occorre che i Comuni predispongano dei programmi per la realizzazione di mercati agricoli che, con determinate frequenze, favoriscano l’incontro tra domanda e offerta. Infatti, le “DOMENICHE DELL’AGRICOLTORE E DEL CONSUMATORE” possono diventare dei momenti d’incontro salutari e convenienti per chi produce e per chi consuma. Ma anche motivo di frequentazione, di conoscenza e valorizzazione del nostro prezioso territorio,culla della nostra storia, cultura e civiltà, che ci ha regalato (e ci regala) emozioni e ricordi, sapori e profumi che sono parte dell’humus ambientale in cui viviamo. Ecco, quindi, una proposta intelligente che l’Assessore Provinciale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Tutela dei Consumatori, Roberta Rivi, sottopone a tutte le Amministrazioni locali. È certamente anche questo un modo concreto per rispondere, con urgenza, al “caro prezzi” e contribuire al miglioramento delle condizioni economiche di produttori e consumatori. ROBERTA RIVI (ASSESSORE AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE, TUTELA DEI CONSUMATORI). l’informazione del consumatore L’iniziativa della Provincia per nuove forme d’incontro tra produttori agricoli e consumatori è alquanto apprezzabile. Lo scopo è quello di favorire gli agricoltori a vendere direttamente ai consumatori i loro prodotti agroalimentari. 17 l’informazione del consumatore 굣 곰 18 Medicina Tradizionale Cinese: Il Qi Gong La cultura occidentale si avvicina al nostro corpo immersa nella sua visione dualistica dell’uomo che partendo dalla distinzione tra psiche e soma crea una separazione che risulta successivamente difficile da colmare. Recentemente, si è tentato a lungo di riunificare soma e psiche: ma nessuna medicina psicosomatica è stata in grado di riannodare le fila di due trame nate per essere divise. Anche lo studio del movimento soffre di una certa distanza tra questi due poli, e si fatica ad immaginarlo come un fenomeno integratoanche se esso rappresenta forse una delle migliori realizzazioni ad esemplificazioni dell’unità che ci caratterizza. A fronte di questa visione bipolare dell’essere umano impostasi nei nostri paesi, in Oriente l’uomo è stato da sempre osservato con uno sguardo olistico, e immaginato come una condensazione di energia Qi. Nella visione orientale, l’uomo è composto dai suoi aspetti più densi e materiali, chiamati Yin, e dai suoi aspetti più eterei e psichici, denominati Yang. Non esiste uno psichismo che non si ancori su di una struttura materiale, e tale struttura si configura coerentemente con il mentale che la organizza, la muove e la dirige: si tratta di due manifestazioni differenti dello stesso fenomeno. Il pensiero di un movimento del corpo ed il suo contenuto emotivo ed affettivo, la sua realizzazione attraverso l’articolarsi di segmenti ossei, mossi dal fenomeno della contrazione muscolare, il suo progetto contenuto nell’elaborazione di un messaggio nervoso, sono in Cina tutti momenti differenti di un unico fenomeno che non può essere pensato se non in maniera olistica. Anzi, l’allontanamento da questa unità è il primo sintomo della malattia. In Cina l’esercizio di ginnastica si pone in primo luogo un fondamentale obiettivo: riprodurre e riformulare dei modelli che, mentre permettono al corpo di riacquisire la sua istintiva reattività e di ricomporsi in un’unità, ne attivano singolarmente, ma contenstualmente, le diverse componenti energetiche e psichiche, materiali e meccaniche. La “corporeità” è espressione Yin del “mentale” Yang, e l’armonia del movimento del corpo, rappresenta la manifestazione di un corretto equilibrio psicofisico. Il Qi Gong (letteralmente Lavoro sul Qi) e il Tai Ji (letteralmente Sommità Suprema) non solo non sono nate in ambito agonistico, ma non si sono mai accostate all’idea del confronto con l’avversario. Combattono con un unico avversario: noi stessi e i nostri disequilibri bioenergetici. L’agonismo di un esercizio di Qi Gong consiste nel superare le nostre debolezze, armonizzare le nostre disarmonie e sintonizzare la coerenza delle nostre manifestazioni mentali e corporee nell’unità del corpo. Attraverso il movimento è quindi concesso all’uomo di recuperare fisicamente quella sintonia con il Cielo e con la Terra che permette ad ognuno di noi di fare quel silenzio interno che ci armonizza con il cosmo. Sarà poi un compito individuale e personale lo sfruttare questo silenzio per dare realizzazione alla propria verità. [Manuela Pedroni] Naturopata - Operatrice TuiNa e Qi Gong Contatti: [email protected] 꼐 굣 La Dinastia Tang seguì la Dinastia Sui, che aveva riportato l’unità politica in Cina. Tutto ha inizio nel 617, con Li Yuan Gaozu, comandante della guarnigione di Taiyuan,nello Shanxi. Il generale sottoscrive un’alleanza con i turchi orientali e marcia su Chang’an, la capitale imperiale, espugnandola nel 617. In un primo momento mette sul trono un nipote dell’imperatore Yang Guang, ultimo discendente della dinastia Sui. Ma il comandante cambia rotta l’anno successivo, a cinque mesi dalla morte del vecchio sovrano: nel 618 d. C. Li Yuan indossa la corona e fonda la dinastia Tang. Fino al 625 si dedica a consolidare il potere e a reprimere ogni ribellione. L’intero periodo di quasi tre secoli di storia Tang è diviso in tre parti: l’ascesa al potere e il consolidamento; la rivolta di Anshi; il declino. I Periodo (626-704) Nel 626 Li Yuan Gaozu abdica in favore di Taizong Li Shimin (627-649), suo figlio. Una successione turbolenta, in quanto il giovane monarca non era destinato al governo, ma riesce a diventare il primo in linea di successione facendo assassinare il fratello maggiore. Il primo problema da affrontare è l’invasione dai domini turchi. I musulmani di quelle regioni arrivano quasi sino alla capitale cinese, e l’imperatore Li Shimin riesce a fermarli dopo intense trattative e il pagamento di un riscatto. I rapporti con i mususulmani restano tesi, tanto che fino al 628 gli scontri sono continui. Il monarca cinese riesce però in un’impresa decisiva per fronteggiare Xieli, condottiero (Qaghan) turco, riconoscendo come sovrano di quella regione proprio un rivale del grande nemico. Sempre nel 628 lo scontro decisivo e la sconfitta di Xieli, con la sua deportazione a Chang’an. Si apre così la strada alla piena integrazione dei turchi nell’Impero cinese. Gli effetti del suddetto consolidamento iniziano a notarsi già nell’ultimo periodo dell’imperatore Taizong Li Shimin, che ristabilisce il protettorato cinese sulla regione del Tarim (Asia centrale). Taizong unisce la casa imperiale del Tibet alla Cina tramite matrimoniolegame, oggi, a dir poco funestato dai fatti di cronaca. Intraprende inoltre la conquista della Corea, e mantiene relazioni diplomatiche con il Giappone. Nel 640, dopo una campagna di conquista, entrano a far parte del dominio cinese altri tre regni: Karakhoja (o Gaochang: i resti maestosi della città si trovano a 46 chilometri a sud est di Turpan), Karashahr, e Kucha (nord ovest della Cina, presso il bacino del fiume Tarim, è stata un importante centro carovaniero sulla via della seta). Alla sua morte, l’imperatore Taizong Li Shimin viene seppellito in una tomba protetta dalle statue di 14 re vassalli. Il Confucianesimo torna a rifiorire, crescendo nei circoli educativi. I canoni del Confucianesimo richiedono lo studio da parte di tutti i candidati a cariche pubbliche. In questo modo le scuole della capitale attraggono molti studenti dalle terre dell’impero e oltre. In Cina arrivano missionari di altre terre che iniziano a predicare la Cristianità nestoriana, il Mazdeismo, il Manicheismo, costruendo chiese e templi e traducendo i loro testi sacri. Nel 649 sale al trono Li Zhi (Gaozong), e nel 655 viene proclamata imperatrice Wu Zhao. Nel corso del conflitto con il regno di Koguryò, infatti, l’imperatore viene colpito da paralisi, e soppiantato a tutti gli effetti dall’imperatrice Wu Zhao. Breve regno, nel 683, per l’imperatore cinese Zhongzong (figlio di Wu Zhao), accusato di risentire troppo dell’influenza della consorte, e gli viene preferito Ruizong. Da questo momento inizia un periodo di piena incertezza, ribellioni e coesistenza di due dinastie. Nel 684, Li Jingye e il padre Li Shiji, importante ministro dell’impero, scatenano una rivolta per il ritorno sul trono di Zhongzong, e sei anni dopo l’energica e ancora viva Wu Zhao sposta la capitale a Luoyang e fonda la dinastia Zhou. II periodo (705-755) La situazione precipita nel 705. Per sei anni saranno le donne del Palazzo, le più vicine ai monarchi, a decidere le sorti del governo. Gli intrighi di Corte, le alleanze insospettabili e i giochi di potere all’interno della parentela imperiale diventano mortali. Un gruppo nutrito di cospiratori irrompe nel Palazzo, uccide i figli dell’imperatrice Wu Zhao, che fa abdicare in favore di Zhongzong. Purtroppo, a Corte la corruzione dilaga, il governo sembra in effetti più in mano a Wei, moglie del nuovo imperatore. La prima vittima è proprio il monarca, avvelenato dalla stessa consorte. Tocca poi a Wei, uccisa, o fatta uccidere, da un’altra donna, figlia di sua suocera, la famosa Wu Zhao che, indirettamente, ritorna alla ribalta dei giochi politici. L’assassina o committente dell’assassinio è Taiping, sorella, per parte di madre, del defunto imperatore Zhongzong. Partecipa al delitto anche Li Longji (Xuanzong), figlio di Ruizong (che nel 683 aveva già soppiantato Zhongzong). Sarà proprio quest’ultimo a cingere la corona e a decidere la nomina di governatori militari permanenti con larghi poteri. Li Lonji salirà al trono dopo il padre, nel 712, e sarà lui un anno dopo a reprimere ogni velleità della stirpe della famigerata Wu Zhao: ne fa uccidere la figlia, quella stessa Taiping che prima era stata utile per la corsa al trono. La situazione rimane turbolenta fino al 755, caratterizzata dalla lotta per il potere fra i più alti funzionari. Compare a Corte Yang Yuhuan, donna molto giovane, 22 anni, e dal grande fascino, discendente dell’antica Dinastia Sui: che diventerà la favorita dell’imperatore Li Lonji Xuanzong. È proprio lei a riscaldare ulteriormente gli animi e a scatenare altre lotte intestine a Palazzo, promuovendo suoi parenti ad alte cariche, con conseguenti gelosie e risentimenti da parte di altri cortigiani e famiglie influenti. Allo stesso tempo, iniziano a scatenarsi incursioni dal Tibet e dalla Turchia, attacchi che mettono in difficoltà le truppe cinesi. Solo nel 746 il generale coreano Gao Xianzhi allestisce e guida una controffensiva contro i Tibetani, operazione che viene ripetuta nel 750. l’informazione del consumatore L’altro Mondo: la Cina LA STORIA: LA DINASTIA TANG 19 Il declino però è inevitabile, e nello stesso 750, durante una battaglia sul fiume Talos, i turchi mettono in ginocchio l’armata cinese. Va male per l’imperatore Li Lonji, che nel 755 vede il suo esercito distrutto. Di conseguenza, il monarca decide di fuggire dalla capitale, per rifugiarsi nel Sichuan. Contemporaneamente perde la vita il Gran Consigliere Yang Guozhong, ucciso dalla sua stessa scorta mentre segue l’imperatore. Muore anche la gran favorita e “sposa preziosa” o Giufei (concubina di massimo livello) del monarca, Yang Yuhuan, considerata dai dignitari imperiali fra le cause principali del disastro: l’imperatore viene costretto a decretarne la morte. III periodo (757-907) È un momento estremamente confuso, di piena lotta per il potere che finirà per favorire il susseguirsi di personaggi auto proclamatisi imperatori. La contrapposizione forte è fra i partiti di Niu e di Li, senza escludere gli eunuchi, così vicini al potere centrale. Il ribelle An Lushan viene ucciso dal figlio, An Qingxu, nel 757, e quest’ultimo si proclama imperatore. I vecchi commilitoni del grande generale si ribellano e scelgono Shi Siming come capo. In breve, i ribelli lottano fra loro. È il momento per le truppe imperiali di riguadagnare terreno: ci riescono riconquistando la capitale Chang’an e Luoyang. Shi Siming sembra sottomettersi all’imperatore Su Zong, figlio del vecchio monarca Li Lonji Xuanzong, ma torna a ribellarsi nel 759. Due anni dopo, sconfitto, Shi Siming viene ucciso dal figlio. Nel 762 l’imperatore Su Zong riprende il controllo del territorio, ma muore. Al suo posto sale al trono Dezong o Dai Zong. Non c’è pace nell’impero. Un grosso colpo viene nel 763, quando le truppe tibetane occupano la capitale Chang’an, mettendo in fuga la corte. I governatori delle provincie hanno accumulato ormai troppo potere, e quello che avviene nel 781 ne è un chiaro segno. Muore il governatore della regione di Chengde che pochi anni prima era stato al fianco del generale ribelle An Lushan. L’imperatore Dezong- ovviamente- non conferma la successione alla stessa carica del figlio del governatore: scoppiano diverse rivolte che impegneranno le truppe imperiali per tre anni. Nell’806 diventa imperatore Xianzong, protagonista di riforme amministrative tese a limitare lo strapotere e l’enorme indipendenza militare dei governatori, ma nell’820 l’azione del monarca viene bloccata: Xianzong viene ucciso da un eunuco. Durante la rivolta contadina di Henan, nell’875, un mercante, Huang Chao, si mette a capo della sollevazione. Nell’881 le sue truppe riescono persino a prendere la capitale e il leader della sommossa si proclama imperatore, fondando la Dinastia Qi. Un successo che non dura molto. Sconfitto più volte dall’esercito regolare dell’impero, Huang Chao si uccide. A dare il colpo di grazia alla dinastia Tang sarà invece il generale Zhu Wen. Il comandante militare si allea con il primo ministro Cui Yin e intende eliminare per sempre lo strapotere degli eunuchi, che riesce a trucidare nel 903. L’anno dopo, il generale fa uccidere l’imperatore Zhaozong e mette sul trono un uomo da lui direttamente manovrato, l’imperatore-fantoccio Zhaoxuan. Una situazione che dura appena tre anni. La vera mira del condottiero è impossessarsi della corona dopo il consolidamento del potere militare. Il disegno si compie nel 907, quando Zhu Wen si proclama imperatore. Nasce così la dinastia dei Liang Posteriori, la prima delle Cinque Dinastie. La capitale viene trasferita da Chang’an a Kaifeng. In quel momento, i Tang cessano di esistere. [MATTEO MONTANARI] STORICO E SCRITTORE e- mail: [email protected] [OPERE DELL’ARTISTA BIFFI] VIA ORADOUR SUR GLANE N°18/A TEL: 0522/637520 FAX: 0522/637520 Nati nel 1997, abbiamo sviluppato diversi settori nel campo impiantistico: IMPIANTI ELETTRICI civili, dove ci siamo dedicati con particolare attenzione alle abitazioni ed ai locali commerciali, seguendo con interesse lo studio dell’illuminazione. IMPIANTI ELETTRICI industriali, grazie allo studio tecnico interno velocizziamo l’esecuzione e il coordinamento tra la progettazione e l’installazione, studiando con il committente le soluzioni più adatte alle proprie esigenze. ANTENNE digitali terrestri (DTT), i nostri tecnici sono stati formati presso l’istituto Eurosatellite di Sansepolcro (www.Eurosatellite.it), per garantire competenza e preparazione in questo nuovo sistema televisivo. ANTENNE Sat, la pluriennale esperienza nel settore ci permette di realizzare impianti singoli e centralizzati, trovando la soluzione ottimale ad ogni problema, specialmente per quanto riguarda i fabbricati esistenti. 20 IMPIANTI tecnologici in genere, per fornire al cliente un riferimento di fiducia nel campo degli impianti antintrusione, TVCC, controllo accessi, o semplicemente per realizzare soluzioni di confort come ad esempio impianti di aspirazione centralizzata, automazione cancelli porte e finestre, domotica. www.tecnica-impianti.com Via Emilia San Pietro n°1 (1° Piano) 42100 Reggio Emilia tel: 0522 451719 fax: 0522 540206 www.unioneinquilini.it IMPATTO ZERO Ed anche il comparto vitivinicolo di tutto il mondo si è riunito nel febbraio scorso a Barcellona nel meeting sul Cambiamento Climatico organizzato dell’Accademia Spagnola del Vino che ha visto la partecipazione di 350 partecipanti provenienti da 36 paesi e di personalità quali l’ex Vicepresidente degli USA Al Gore in videoconferenza. E’ emerso che il settore è responsabile della produzione dello 0,1% di tutta la CO2 emessa nell’atmosfera. Alcune aziende straniere, colossi industriali di Spagna ed Australia, hanno già attivato programmi di adeguamento della propria produzione ai concetti di sostenibilità ambientale e riduzione di CO2. Ma forse pochi sanno che anche un’azienda reggiana, la prima del comparto vinicolo in Italia, Cantina Sociale di Puianello e Coviolo Sca, azienda vinicola simbolo dell’enologia reggiana d’eccellenza, ha adottato dallo scorso anno l’iniziativa “Impatto Zero” per compensare le emissioni di CO2 che l’azienda immette nell’atmosfera producendo suoi vini, con la tutela e la riforestazione di un’area boschiva in Costa Rica. Non è la sola misura che la Cantina sta attuando per arginare il fenomeno dell’inquinamento. L’azienda infatti già da diverso tempo, si è dotata di una moderna attrezzatura per realizzare il riciclo del vetro, che riguarda attualmente il 60% delle bottiglie totali vendute direttamente all’interno della cantina. Molte aziende stanno pensando di percorrere questa strada che peraltro è stata oggetto di proposta di legge del Ministro dell’Ambiente in Spagna, Cristina Narbona. Cantina Puianello ha adottato questa misura in tempi remoti, nei quali non era ancora prevalente il problema ambientale. Ma oggi, nonostante le operazioni tecniche e gli oneri del riciclo siano maggiori rispetto all’utilizzo del vetro nuovo, essa continua in questa sua scelta, certa di fare la contentezza dei clienti ma anche il loro bene. Nell’ottica del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, alcuni ricercatori stanno cercando di realizzare bottiglie in contenitori diversi dal vetro, come il PET modificato, che rispetto alla plastica tradizionale sembra possedere il vantaggio di una bassa permeabilità all’ossigeno. Tale materiale a parità di capacità pesa meno ed è più piccolo del contenitore del vetro, permettendo riduzione dei costi di immagazzinamento e trasporto; attualmente però il PET modificato è più costoso rispetto al vetro. La strada da seguire è quella di far pressione sulle autorità al fine di creare delle normative atte a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Fino a quando non saranno le autorità ad imporre regole ambientali rigide, prevarranno gli interessi economici e sicuramente finchè si seguirà il “Dio Denaro”, non invertiremo l’attuale tendenza di surriscaldamento del pianeta. Ma come abbiamo visto, alcuni hanno intrapreso di loro iniziativa questa strada e speriamo che molti altri li seguano. Email: [email protected] L’UNIONE INQUILINI PROPRIETARI - UTENTI CASA è un sindacato che assiste e tutela coloro che hanno problemi abitativi e di locazione di vario tipo i nostri uffici sono APERTI AL PUBBLICO Predisposizione e registrazione dei contratti d’affitto di qualsiasi tipo il martedì e il giovedì dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30. Aggiornamenti annuali degli affitti sulla base dei dati ISTAT Soppralluoghi e perizie tecniche di qualsiasi tipo TERRA & CASA LA COOPERATIVA CHE COSTRUISCE CASE PER L’AFFITTO A PREZZO EQUO Per informazioni e per presentare domanda di iscrizione rivolgersi: Alla sede operativa in via Emilia San Pietro, n.1 (Primo piano) vicino a Piazza Del Monte - Reggio Emilia e-mail: [email protected] Tel. 0522-451719 - Fax 0522-540206 APERTA AL PUBBLICO IL MARTEDI’ E IL GIOVEDÌ ORE 9,30-12,30 / 16,00-19,00 TETTO DA RIFARE... IMPRESA REGGIANA DI BURANI LORENZO RESTAURO TETTI: COIBENTAZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE SOSTITUZIONE LATTONERIA PULIZIA CANNE FUMARIE PREVENTIVO GRATIS!!!! 333-347-19-10 l’informazione del consumatore Il piccolo orso bianco “Flocke” è diventato l’idolo dei bambini che a migliaia corrono per guardarlo mentre si tuffa nell’acqua per un bagno ristoratore. Ma dove? Allo zoo di Norimberga. Certo, perché nel suo habitat naturale questa specie è in via di estinzione giacchè i ghiacci si stanno ritirando ovunque, dall’Artico all’Antartico. Persino il Perito Moreno, il fantastico ghiacciaio di colore azzurro intenso della Patagonia argentina, che da 30 anni era in equilibrio, sembra abbia cominciato a regredire. Da queste manifestazioni emblematiche della natura, l’uomo ha compreso che deve darsi da fare perché ha già chiesto troppo alla terra ed è arrivata l’ora di dare qualcosa. 21 l’informazione del consumatore Esperienze di un agricoltore biologico Tutti dovrebbero sapere che Agricoltura Biologica significa non solo il non utilizzo di prodotti chimici (pesticidi), ma porta con se alcune regole basilari per l’agricoltura. Fra queste il contenuto di sostanza organica (humus), sinonimo di fertilità del terreno, è fondamentale. Il terreno non è un ammasso inerte dove le culture affondano le radici, ma è vivo, popolato da milioni di organismi(0,4 kg/mq di lombrichi e funghi, il 95% dei quali utili alla fertilità del suolo). Il letame compostato è fondamentale per aumentare la fertilità del suolo, la vitalità degli organismi e sotto molti altri aspetti, per esempio trattenendo l’acqua piovana. Altra regola importante è la rotazione, cioè l’alternanza sullo stesso terreno delle varie colture, tra le quali foraggiere come l’erba medica, che hanno una funzione miglioratrice dato che fissa l’azoto atmosferico ,e “rinettante” (con la rapida crescita soffoca le erbacce). La rotazione, inoltre, previene l’istaurarsi di patologie tipiche della monocoltura: stessa asportazione di nutrienti, stessi funghi e insetti dannosi. La coltivazione del pomodoro, per esempio, lascia nel terreno residui che avvantaggiano molto una coltura successiva come il frumento, grazie alla solubizzazione attiva, che è un processo col quale vengono sciolti i minerali presenti e quindi resi disponibili. Molto importante è anche evitare di lavorare il terreno non in tempera,cioè troppo asciutto o troppo bagnato cercando di utilizzare trattori leggeri che, oltre ad avere minori consumi, compattano poco il terreno. Non dimentichiamo poi la funzione di tutela del territorio e miglioratrice dell’ambiente: tutte le piante, attraverso la fotosintesi clorofilliana, assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno. L’uso limitato o nullo di prodotti derivati dal petrolio(carburanti, fertilizzanti, ecc..) fa si che l’agricoltore bio riduca i consumi energetici di oltre il 50% e diventi uno strumento per limitare l’effetto serra. Un ettaro di vigneto bio assorbe fino a sei tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Cercando di mettere in pratica queste regole si può, in base alla mia esperienza, coltivare senza far ricorso a fertilizzanti e pesticidi chimici ottenendo prodotti che oltre a non contenerne hanno anche un contenuto superiore di elementi nutritivi e altre sostanze utili alle persone. [PAOLO ROTA] AZIENDA AGRICOLA PAOLO ROTA e-mail: [email protected] Manutenzione Immobiliare Assistita CASA M.I.A. è un Consorzio, in forma cooperativa, di artigiani e liberi professionisti. Opera nel campo delle manutenzioni per abitazioni, condomini ed enti pubblici. I nostri servizi comprendono: RIFACIMENTI E RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE OPERE DI URBANIZZAZIONE PAVIMENTAZIONI ESTERNE MANUTENZIONE GIARDINI MANUTENZIONE ASCENSORI E MONTACARICHI MANUTENZIONE - IMPIANTI DI OGNI GENERE: ELETTRICO-IDRAULICO-RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO-IMPIANTI TV-ANTIFURTO ecc.. MANUTENZIONIE MURARIE- RISANAMENTI - RIFACIMENTI - TINTEGGI ecc. AMMINISTRAZIONE CONDOMINI E GESTIONE AFFITTI 22 CASA MIA: via Emilia San Pietro n°1 (1° Piano) - 42100 Reggio Emilia email: [email protected] - tel: 0522 451719 e fax: 0522 540206 - sito: www.casamiacoop.it SEDI TERRITORIALI DELLA CONFCONSUMATORI DELL’EMILIA ROMAGNA CITTA’ VIA TELEFONO FAX E-MAIL PARMA Mazzini n°43 0521 230134-233583 0521 285217 REGGIO EMILIA Emilia S. Pietro n°1 0522 580045 0522 540206 [email protected] MODENA (presso la sede dell’ A.I.C.S.) Ganaceto n°40/ C. 059 4270779 059 2138961 [email protected] BOLOGNA centro Guglielmo Marconi n° 51 (Galleria Reno n° 2/A) 051 221626 051 221317 FERRARA Alberto Lollio n°15 0532 204963 0532 207051 [email protected] Sant’Agostino CENTO (FE) Statale n°160 0532 350827 0532350827 PONTE DELL’OLIO (PIACENZA) Vicolo Zurlini 0523 873050 0523 614904 [email protected] SITO REGIONALE www.confconsumatori-er.it E-MAIL [email protected] SEDE REGIONALE Reggio Emilia Via Emilia S. 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