CAMPIONATO DI GIORNALISMO MARTEDÌ 9 APRILE 2013 7 •• SCUOLE MEDIE ‘A. MARIO’ DI LENDINARA Verdi, la musica è la sua parola Studenti al Teatro Sociale per i 200 anni dalla nascita del maestro L’INDAGINE Uscire con gli amici, il passatempo che batte pure Facebook LE EVOLUZIONI tecnologiche degli ultimi tempi hanno modificato anche il modo di passare il tempo dei ragazzi, anche se certi hobby risultano intramontabili. Da un questionario consegnato ai ragazzi delle classi seconde della scuola secondaria “A. Mario” di Lendinara risulta infatti risulta che tra i passatempi maggiormente praticati in ordine ci sono: guardare la televisione, uscire con gli amici, usare il pc, giocare con i videogiochi, andare su facebook e andare in bicicletta. Si può notare che oltre ai classici passatempi, i ragazzi scelgono nuove alternative tecnologiche per trascorrere il loro tempo libero. FACEBOOK, il social network più famoso al mondo è diventato un dei passatempi più praticato dai ragazzi. F acebook ha un grande vantaggio: permettere alle persone di rimanere in contatto istantaneamente con i propri amici anche a grandi distanze e poter chiacchierare e scambiarsi immagini. Fortunatamente rimane uno dei passatempi più praticati uscire con gli amici, questo dato è confortante, perché dimostra che i giovani prediligono ancora il rapporto umano diretto con i propri coetanei. Certamente Facebook è uno strumento fantastico per rimanere in contatto con i propri amici, ma spesso tende a falsare i veri stati d’animo di quelli che lo frequentano dando una visione diversa della vita delle persone, cosa che non accade quando si stà in compagnia con i propri amici senza necessariamente dover dare una immagine di sé sempre felice come invece si tende a fare quando si scrive su facebook. Giulia Zambello Giulia Bedendo IL 17 DICEMBRE le classi terze della scuola media ‘A. Mario’ di Lendinara hanno assistito al Teatro Sociale di Rovigo alla prova generale dell’opera di Giuseppe Verdi, ‘Un ballo di maschera’. Proprio nel 2013, infatti, ricorre il bicentenario dalla nascita di questo grande compositore italiano. Giuseppe Verdi nacque il 10 ottobre 1813 a Le Roncole, vicino a Parma. Non fu ammesso al conservatorio, ma avendo un talento naturale quando scrisse le sua prima opera nota come ‘Rocester’ ottenne l’ammirazione di tutti gli spettatori. Verdi musicò 28 opere, alle quali sono da aggiungere cinque rimaneggiamenti. Tra i suoi capolavori vanno citati Rigoletto (1851) e La Traviata (1853). Verdi morì a Milano il 27 gennaio 1901 e fu sepolto nella cappella della “Casa di riposo per i musicisti”, da lui fondata a Milano. ‘Un ballo in maschera’ è un’opera di Verdi su libretto di Antonio Somma, a sua volta tratto dal libro di vani al mondo della lirica, come momento di svago e accrescimento culturale. La lirica, fiore all’occhiello del nostro paese, ha molto da dire e raccontare anche ai più giovani,essa rappresenta un mezzo di comunicazione molto valido, la cui componente centrale è la musica, sia quella che accompagna i dialoghi, ma soprattutto la musica inserita dentro le parole, la musica del canto. Il compositore italiano Giuseppe Verdi Eugène Scribe. La prima ebbe luogo il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma e racconta le vicende del conte Riccardo. Ecco una recensione fornita da alcuni ragazzi di terza C: «E’ stato impressionante e interessante, le voci degli attori principali erano molto possenti e si sentivano am- piamente dalla platea. E’ stata un’esperienza entusiasmante e affascinante che ha approfondito le nostre conoscenze. Speriamo di rivivere questa esperienza al più presto». L’esperienza vissuta dai ragazzi, vista la recensione, è stata senz’altro positiva. E questo dimostra come si possa avvicinare i gio- LA TRAMA dell’opera è divisa in tre atti. Protagonista è il conte Riccardo, saggio e illuminato governatore della colonia inglese di Boston, sotto il regno di Carlo III. Un piccolo gruppo di congiurati, guidati da Samuel e Tom, sta tramando contro di lui. Riccardo ama, segretamente, Amelia moglie del creolo Renato, suo segretario ed amico carissimo. Durante un ballo in maschera verrà ucciso dallo stesso Renato, che perdonerà in punto di morte. Antonio Agujaro Riccardo Davì Da ginnasio a ‘casa’ per gli alluvionati: oltre un secolo di storia GIÀ dal 1834, nel luogo dove oggi sorge l’Istituto, esisteva una scuola (ginnasio) retta dai padri Cavanio sino al 1866, anno in cui la congregazione venne soppressa. Successivamente nel 1867 abbiamo una scuola tecnica di indirizzo agrario riconosciuta con decreto legge regio 21 gennaio 1867 ed inaugurata l’11 febbraio dello stesso anno dal Sindaco Domenico Marchiori. Nel 1887 la scuola venne intitolata Gio Battista Conti (letterato). La scuola venne progettata nel 1934 dall’ingegnere Paolo Fasiol che era un podestà di Lendinara. Nello stesso anno costrui- La scuola ‘A. Mario’ durante la costruzione rono il fabbricato perché a Lendinara non esisteva la scuola superiore. All’inizio era sorta come Istituto Tecnico “A. Mario” che durava quattro anni. Con l’unificazione dei due istituti (avviamento e ginnasio) diventarono scuole medie. Nel 1964 l’Istituto Tecnico ha ospitato gli alluvionati di Frassinelle, e a dirigerli fu Anna e nell’aprile, Aldo Moro, venne a congratularsi per la “bella” organizzazione. La scuola ha sempre curato nei minimi dettagli non solo lo studio ma anche attività extrascolastiche come ad esempio la gita in Svizzera nel 1956. Tra i primi pre- sidi ricordiamo: Sfilio, Allianò e il dottor Fasiol che, nonostante la vecchiaia si è reso molto disponibile nel raccontarci la storia nel tempo della “A. Mario”. Oggi, anche avendo problemi strutturali causati dal terremoto del maggio scorso, utilizziamo l’Ala Canozio che risulta essere l’unica parte agibile. Le difficoltà economiche non mancano ma la “A. Mario” fa di tutto per partecipare alle attività extrascolastiche trattate negli scorsi articoli. Irene Borella Isabella Gialain 2^C L’istituto il giorno dell’inaugurazione