Sympla. Il nuovo punto di riferimento per la consulenza e l’acquisto di soluzioni implantari. Sympla e l’implantologia con Sympla Alla NYU Impianti corti: una soluzione semplice per casi chirurgici complessi. promozioni Parti con Sybron numero 01 Marzo–Luglio 2010 Un punto di vista privilegiato 2 3 solutions 5-9 Aprile 2010 Advance and Innovations in Implantology Corsi: Expanding the continuum of care with dental implants and biologic procedures Gaetano Toffali general manager Sympla Advance and Innovations in Implantology p3 Modulo corsi Tailor made p 20 Calendario corsi p 21 Una presentazione per chi non ha bisogno di presentazioni. ENDOPORE® p4 PITT EASY® p 10 Buongiorno, sono Gaetano Toffali e le presento Solutions, la newsletter di Sympla, il partner italiano di Sybron Implant Solutions. Sybron PRO™ Series p 11 SybronPRO™ XRT p 12 Sybron HEX Plus p 16 MACRO PORE p 17 Intrasurg 300 PLUS p 18 PROSURGY p 19 Prodotti: Approfondimenti scientifici: Il sistema implantare Endopore COLLEGE OF DENTISTRY p6 Carico immediato su impianti Sybron Pro™ XRT in sinfisi p 14 Solutions enuncia già nel nome il progetto alla base della nostra attività: offrire soluzioni concrete ai desideri dello specialista che intende avvicinarsi all’implantologia o è interessato alle sue continue evoluzioni. Ambizioso obiettivo, che si basa comunque su solide architravi, come l’affidabilità produttiva del marchio Sybron Implant Solutions, azienda implantare del gruppo Danaher. Danaher è oggi il maggior operatore mondiale in campo odontoiatrico ed è, probabilmente, da lei conosciuto ed apprezzato per i marchi che lo compongono: Gendex, KaVo, Kerr, Leica, Ormco e Sybron. Questo a garanzia di una produzione di eccellenza certificata, che è alla base di qualsiasi soluzione implantare lei voglia analizzare. Sybron Implant Solutions in Italia è Sympla, un gruppo di specialisti che si riconoscono in un’unica visione: credere nel valore della specializzazione e nel continuo aggiornamento della propria preparazione professionale. Un approccio che implica impegno e serietà personale e soprattutto capacità di ascolto del cliente. Metto la mia firma dopo queste dichiarazioni, come sigillo di garanzia per lei che dopo avere letto “Solutions” vorrà darci la possibilità di visitarla e conoscerci. NEW YORK UNIVERSITY Per informazioni ed iscrizioni: Tel. 0376 265 711 - [email protected] Ne sarà soddisfatto, mi creda. Per continuare a ricevere Solutions dai il tuo consenso a [email protected] Un caro saluto Gaetano Toffali general manager Sympla Dr. Dennis Tarnow New York University Dr. Sang-Choo Cho New York University Dr. Douglas Deporter University of Toronto Dr. Edgard El Chaar New York University Dr. Robert Horowitz New York University Dr. Achim W. Schmidt Practice in Munich Dr. Christian Stappert New York University 4 5 solutions ENDOPORE® Un impianto Endopore® di diametro 5 mm e lunghezza 5 mm presenta una superficie di contatto uguale o superiore ad impianti filettati di lunghezza 10-12 mm. Partendo dalla lunghezza minima di 5mm, Endopore® è quindi riconosciuto come l’impianto più corto al mondo. Una solida base di successi clinici documentati Supportato da oltre 20 anni di successi clinici documentati, è adottato a livello internazionale da odontoiatri che ne apprezzano le qualità esclusive. Al fine di rispondere alla pluralità di esigenze degli odontoiatri, Endopore è disponibile sia nella versione monofasica che bifasica e con: •Connessione transmucosa conica interna (One Stage) •Connessione ad esagono interno (Two Stage) •Connessione ad esagono esterno (Two Stage) Con € 2.574,00 subito tuoi 8 impianti ENDOPORE e 1 Tray Surgical Kit completo. Il kit contiene tutto lo L’impianto più corto al mondo strumentario, frese incluse, necessario all’utilizzo degli impianti Endopore. Endopore , con design unico ed inconfondibile, è stato ideato per semplificare il lavoro dell’implantologo e per rendere meno invasiva la chirurgia impiantare. per ulteriori informazioni, contattaci al tel. 0376 265 711 scrivici a [email protected] Una soluzione semplice per casi chirurgici complessi supportata da 20 anni di successi clinici documentati. ® L’impianto a morfologia tronco-conica, utilizza un concetto impiegato per la realizzazione di protesi ortopediche già a partire dalla metà degli anni ’80: è realizzato in lega di titanio e rivestito con una superficie porosa che si ottiene sinterizzando particelle sferiche anch’esse in lega di titanio, al substrato dell’impianto stesso. L’aspetto interessante di questa superficie è che, grazie a queste particelle sferiche, si crea un multistrato tridimensionale che permette la crescita di nuovo osso corticale, aumenta e migliora il contatto tra osso e impianto e permette al professionista di utilizzare impianti di dimensioni verticali notevolmente inferiori rispetto ad analoghi impianti di altre metodiche implantari. L’impianto Endopore® è particolarmente indicato nelle situazioni cliniche in cui si hanno limitazioni di quantità e qualità ossee, il suo punto di forza, infatti, è che può essere utilizzato anche in presenza di soli 5 mm di osso. Ciò è possibile grazie al trattamento della superficie. Questa viene ottenuta tramite un processo metallurgico di diffusione in stato solido, definito di sinterizzazione: ad elevate temperature ed in assenza di aria, un triplice strato di microsfere di titanio viene saldamente ed indissolubilmente integrato al tronco di cono di titanio che è la base dell’impianto. Il risultato è una forte interazione atomica che crea dei pori interconnessi profondi circa 300 micron, all’interno dei quali penetra l’osso creando un interlocking tridimensionale. La superficie di contatto osso-impianto è decisamente superiore rispetto a quella che si crea in presenza di impianti filettati: un impianto filettato ø 4 x 10 mm, sviluppa una superficie totale di 206 mm2, mentre un impianto poroso sinterizzato di ø 5 x 5 mm: 455 mm2, paragonabile alla superficie sviluppata dal primo molare inferiore. Gli impianti Endopore®, quindi, anche di dimensioni verticali molto ridotte (a partire da 5 mm) sono in grado di resistere alle forze occlusali al pari - se non meglio - di impianti tradizionali. In questo modo si risolvono con semplicità casi chirurgici complessi, spesso senza la necessità di ricorrere a grandi rialzi del seno mascellare o impegnative rigenerazioni ossee. Ti interessa partecipare ad un corso o ad una serata di presentazione sulla metodica Endopore? Consulta l’elenco dei corsi a pagina 21 o visita il sito www.sympla.it/academy Qual è il grado di affidabilità degli impianti Endopore®? Dagli studi in letteratura - i primi risalgono ad oltre 20 anni fa - si evince che le percentuali di successo sono molto elevate, sfiorano il 98%. I tassi di successo più alti riguardano casi di impianti Endopore® abbinati ad interventi di minirialzo del seno mascellare con l’utilizzo di osteotomi. Scrive il Prof. D.A. Deporter, l’ideatore del sistema implantare: “I risultati indicano che gli impianti a superficie sinterizzata possono essere usati in dimensioni minori rispetto al classico impianto a vite perché sviluppano una maggiore superficie ed un maggiore contatto osso-impianto”. (D.A. Deporter, P.A. Watson, R.M. Pillar, M. Pharoah, M.Chipman, and D.C. SMITH, D.Locker, andA. Rydall.Int J Oral Maxillofac Impl 1996;1, 87-95) 6 7 solutions SUPERFICIE POROSA E DESIGN TRONCO-CONICO PER L’OTTIMIZZAZIONE DELL’OSTEOINTEGRAZIONE E DEL CARICO FUNZIONALE Prof. Luciano Malchiodi Dott. Paolo Ghensi Dott. Alessandro Cucchi Il sistema implantare Endopore Sorriso iniziale Sorriso finale La sostituzione di elementi dentari mancanti attraverso l’utilizzo di impianti osteointegrati è diventata oggigiorno una modalità di trattamento estremamente diffusa. Al fine di ottenere un’osteointegrazione ottimale un requisito chiave è rappresentato dal raggiungimento di un elevato contatto osso-impianto durante la fase di guarigione e durante la fase di carico funzionale (Brånemark e coll., 1969; Albrektsson e coll., 1981). In un osso denso e di adeguato volume questa condizione è spesso raggiunta facilmente attraverso l’utilizzo di impianti lunghi “a vite”, sia con superficie liscia che modificata. Tuttavia, gli impianti posizionati in osso di scarsa qualità e/o di inadeguata quantità presentano un consistente rischio di non soddisfare questa condizione necessaria. Inoltre l’eccessivo sovraccarico degli impianti può compromettere l’inter faccia osso-impianto, dando origine a micromovimenti che sono considerati una delle maggiori cause di fallimento dell’osteointegrazione (Friberg e coll., 1981; Esposito e coll., 1998a; Esposito e coll., 1998b). Conseguentemente la ricerca in campo implantare si è indirizzata verso l’individuazione di strategie in grado di migliorarne il processo di osteointegrazione, di ridurne la suscettibilità ai micromovimenti, e di incrementare la percentuale di contatto tra osso e super ficie implantare, specialmente nei siti ossei maggiormente a rischio (Tachè e coll., 2004). In tale contesto le modificazioni della geometria e/o della composizione super ficiale degli impianti si sono rilevate efficaci nell’incrementare la formazione ossea e nel raggiungere una salda fissazione del dispositivo implantare in situazioni considerate difficili (Pilliar, 1998). Per esempio, gli impianti filettati lisci possono essere modificati attraverso processi additivi (plasma spray di titanio o di CaP) o processi sottrattivi (sabbiatura o mordenzatura acida). Le caratteristiche super ficiali derivanti da questi trattamenti sembrano favorire una più rapida osteointegrazione, molto probabilmente attraverso un meccanismo che coinvolge la ritenzione del reticolo di fibrina a livello dell’inter faccia, in quanto questo rappresenta una impalcatura osteoconduttiva per la migrazione di cellule osteoprogenitrici verso la super ficie implantare (Davies, 1998). Il sistema implantare Endopore, la cui esistenza si deve ad una ricerca iniziata circa 25 anni fa presso la Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Toronto, si basa sul principio secondo il quale una maggiore estensione della superficie implantare permette di avere un maggior grado di osteointegrazione. Molteplici studi presenti in letteratura confermano come questo sistema, possa essere considerato una valida alternativa agli impianti a vite, rispetto ai quali presenta numerosi vantaggi, frutto della associazione di una super ficie porosa sinterizzata e di un design tronco-conico (Fleming, 1994; Deporter e coll., 1996a; Levy e coll., 1996a; Albert e coll., 1998). Tale sistema è stato ideato con lo scopo di rendere biologicamente più compatibile e meno invasiva la chirurgia implantare (Deporter e coll., 1992a; Deporter e coll., 1996a). Il sistema implantare Endopore si caratterizza per la presenza di due differenti super fici nello stesso dispositivo: la porzione coronale è lucidata ed è costituita da un collare liscio (e da un tragitto transmucoso nel caso si consideri l’impianto monofasico a connessione interna) mentre una super ficie porosa riveste la restante parte del corpo implantare (Pilliar, 1990; Fleming, 1994). Non inizialmente presente, il collare liscio è stato in seguito introdotto allo scopo di prevenire un eccessivo accumulo di placca e di garantire una adeguata super ficie di inter faccia con i tessuti molli peri-implantari (Pilliar e coll., 1991; Fleming, 1994; Pilliar e coll., 1998). In prossimità di questa regione liscia il grado di ancoraggio all’osso risulta inferiore rispetto a quello presente lungo la super ficie porosa. A causa di tale ridotto livello di connessione le forze scaricate dall’impianto sull’osso di questa zona sono contenute e ciò si traduce in un certo grado di perdita ossea in prossimità del collare (Pilliar e coll., 1991; Pilliar e coll., 1998). L’estensione di tale perdita è limitata e predicibile in quanto il riassorbimento tende a procedere gradualmente verso l’inter faccia esistente tra la super ficie liscia e quella porosa senza che si verifichino in seguito ulteriori significativi cambiamenti nel profilo della cresta ossea (Pilliar e coll., 1998). Quanto detto è stato ampiamente osser vato sia in studi su animale (al- Sayyed e coll., 1994; Pilliar e coll., 1991) che in ricerche cliniche a lungo termine condotte nell’uomo (Deporter e coll., 1996b; Levy e coll., 1997). Quindi l’entità della perdita ossea dell’impianto Endopore è limitata ad un 1 mm o poco meno (per impianti con un collare liscio di altezza 1 mm), valore questo che poco si discosta da quello osser vato con altri sistemi implantari, anche se l’eziologia, come visto prima, risulta essere molto differente (Pilliar e coll., 1998). 2 8 3 9 solutions La superficie porosa si ottiene sinterizzando ad alte temperature delle particelle sferiche in lega di titanio (Ti-Al4V) al substrato dell‘impianto; questa metodica consiste in un processo di diffusione allo stato solido in cui le microsfere, con diametro compreso fra 44 e 150 μm, raggiungono una connessione metallica con la superficie implantare, anch’essa in lega di titanio. Durante questo procedimento non avviene alcuna fusione localizzata né una risolidificazione delle particelle (Deporter e coll., 1990; Pilliar, 1998; Pilliar e coll., 1998; Deporter e coll., 2002). Attraverso la tecnica di sinterizzazione, condotta ad una temperatura pari a 1250° C e a pressioni < 10-5 Torr, si ottiene una struttura reticolare porosa con spazi di circa 100 μm (range da 50 a 200 μm) omogeneamente distribuiti sull’intera superficie dell’impianto (Pilliar, 1987; Pilliar, 1990). A seguito della diffusione atomica che si verifica in occasione della formazione dei colli di sinterizzazione (i colli di sinterizzazione sono le regioni di unione fra particelle singole e fra particelle e il nucleo dell’impianto solido lavorato a macchina), la struttura finale dell’impianto risulta essere la combinazione di un corpo implantare ed una superficie porosa con spessore globale pari a 300 μm (Pilliar, 1998; Deporter e coll., 2002). I colli garantiscono che la zona della superficie porosa diventi una parte integrante del dispostivo implantare, e non semplicemente un rivestimento come quello creato dalla metodica plasma spray (Deporter e coll., 2002). L’effetto complessivo di questo tipo di rivestimento, oltre all’aumento significativo dell’area di superficie, stimata essere da tre a cinque volte superiore rispetto a quella di un impianto liscio a vite di pari lunghezza (Levy e coll., 1996a), e conseguentemente del volume di contatto tra osso e impianto, è la creazione di una geometria che favorisca la crescita ossea nel reticolo poroso interconnesso e un sicuro ancoraggio meccanico tridimensionale (Pilliar, 1998). Sebbene gran parte delle caratteristi- che vantaggiose presentate dall’impianto Endopore derivino dalla sua superficie, anche la struttura troncoconica (con pareti inclinate di cinque gradi) vi contribuisce (Fleming, 1994). Tale geometria permette di ottenere una distribuzione uniforme del carico occlusale e consente l’impiego di una procedura meno invasiva (ad esempio si avrà minor rimozione ossea a livello della porzione apicale dell’impianto), quindi un posizionamento più agevole nelle adiacenze di denti naturali, strutture anatomiche nobili, altri impianti o aree di volume osseo ridotto (Fleming, 1994; Pilliar e coll., 1998). Questa forma riduce inoltre il rischio di formazione di fenestrazioni o deiscenze in caso di creste ossee con concavità o particolarmente sottili. La struttura tronco-conica, infine, permette all’impianto di auto posizionarsi quando viene collocato nel sito implantare, assicurando un alloggiamento iniziale estremamente stabile (Fleming, 1994; Deporter e coll., 1998; Pilliar e coll., 1998). Tra i principali benefici clinici e biologici offerti da questo sistema implantare vi è la possibilità di utilizzare routinariamente impianti più corti (gli Endopore infatti vengono prodotti solo con lunghezze 5, 7, 9 e 12 mm), grazie al significativo incremento di area superficiale disponibile per il contatto con l’osso (Deporter e coll., 1990; Deporter e coll., 1992b). Il sistema Endopore, a confronto di altri sistemi implantari, consente inoltre di un periodo di guarigione iniziale abbreviato, in virtù delle proprietà osteoconduttive da esso posseduto (Dziedzic e Davies, 1994) e della maggior tolleranza ai micromovimenti precoci (Maniatopoulos e coll., 1986); per di più ad osteointegrazione avvenuta l’ancoraggio tridimensionale tra osso ed impianto garantisce una eccellente resistenza alle forze di torsione (Deporter e coll., 1996a), un trasferimento ottimale degli stress a livello dell’interfaccia (Pilliar e coll., 1991) e un riassorbimento dell’osso crestale limitato, predicibile e confinato alla regione del collare liscio (al Sayyed e coll., 1994; Deporter e coll., 1996b). Oltre ai numerosi benefici forniti da una superficie porosa tuttavia vi è anche un potenziale svantaggio: allo stesso modo di quanto descritto in letteratura per impianti cilindrici rivestiti da idrossiapatite (Albrektsson e Sennerby, 1991; Johnson, 1992; Biesbrock e Edgerton, 2005), il sistema implantare Endopore sembra presentare un aumentato rischio di fallimento in seguito alla contaminazione da parte della placca dentale una volta che la sua superficie porosa risulti essere esposta all’ambiente orale (Deporter e coll., 1998) ed è stato osservato il grado di rapidità con il quale una peri-implantite porti alla perdita totale d’attacco osseo da parte dell’impianto (Malchiodi e coll., 2010). Ciò nonostante sembrerebbe che tale evenienza risulti piuttosto rara qualora l’impianto venga inserito secondo il protocollo chirurgico consigliato dal produttore (Deporter e coll., 1998). Situazione iniziale Situazione finale BIBLIOGRAFIA 1. Albert FE, Bergeron CA. 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L’articolo, in versione digitale, è pubblicato anche su www.sympla.it/pubblicazioni 10 11 solutions PITT EASY® Sybron PRO™ Series Pitt Easy® è un affermato impianto cilindrico filettato con possibilità di scelta tra il rivestimento VTPS, FBR (Fast Bone Regeneration) indicato per i carichi immediati o precoci e con l’innovativa superficie a struttura nanoporosa biometrica Puretex. Soluzioni innovative per implantologi esigenti La gamma SybronPRO™ Series, impianti orali e accessori protesici, è stata ideata e progettata da alcuni tra i più famosi implantologi mondiali, che hanno cooperato con Sybron per realizzare soluzioni di vera eccellenza. Massima affidabilità Offre un’eccellente stabilità primaria, garantendo, al tempo stesso, una massima adattabilità all’osso circostante. La speciale conformazione esterna e le molteplici combinazioni di diametri e lunghezze, sviluppate per rispondere alle diversi indicazioni di utilizzo, garantiscono una rigenerazione ossea veloce e senza complicazioni. Le straordinarie caratteristiche di SybronPRO™ Series rispondono alle richieste di affidabilità ed efficacia dei clinici, degli odontotecnici e dei pazienti. Basata su esperienze cliniche ultradecennali la linea SybronPro™ Series è certamente tra i migliori sistemi implantari oggi disponibili. Molteplici soluzioni La precisa connessione impianto-moncone, con sicuro esagono interno anti-rotazione, consente 12 diverse posizioni del moncone a step di 30°. La metodica dispone di una molteplicità di soluzioni protesiche che rispondono alle più esigenti richieste di soluzioni di carattere estetico. Con € 3.385,00 subito tuoi 20 impianti PITT EASY V-TPS e 1 Tray Surgical Kit completo. 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Graf “Probabilità di sopravvivenza degli impianti in uno studio dentistico in un intervallo di dieci anni” Implantologia Dentale & Paradontologia, Flohr Editrice, Supplemento 1, Aprile 2005 Con € 756,00 subito tuoi 4 impianti PROseries TL + 1 chiave dinamometrica + 2 cacciaviti esagonali. Offerte alternative sono disponibili anche senza la chiave dinamometrica e/o con gli inseritori manuale e per contrangolo. Con € 1.273,03 subito tuoi 5 impianti PITT EASY V-TPS e 1 Tray Surgical Kit ECO. per ulteriori informazioni, contattaci a Il kit contiene tutto lo strumentario, selezione frese incluse, necessario all’utilizzo degli impianti PITT EASY. Offerta valida anche per impianti PITT Easy Puretex, con nano superficie (al costo di € 1.363,03). scrivici a a scrivici tel. 0376 265 711 [email protected] [email protected] SybronPRO™ TL La nuova generazione di impianti transmucosi. Impianto autofilettante transmucoso; a connessione morse taper arricchito da caratteristiche al top della innovazione. Gli impianti SybronPRO™ TL offrono un nuovo livello di sicurezza e performance. Sono realizzati con assoluta precisione e si basano su una comprovata piattaforma a cui è stato aggiunto un profilo apicale autofilettante per consentire una maggiore stabilità primaria. L’innovazione in SybronPRO™ TL offre altri eccellenti vantaggi quali: la praticità di un collare transmucoso disponibile in due altezze; la precisione del cono Morse ad ottagono interno; l’ottimale distribuzione del carico realizzata dall’inclinazione della spalla; la certificata affidabilità della superficie RBM; la semplicità d’inserzione offerta dalle spire autofilettanti e il design mount-free. Gli abutment intercambiabili con SybronPRO™ XRT consentono inoltre di ridurre al minimo le scorte di materiale necessario per la protesizzazione. 12 13 solutions SybronPRO™ XRT Guida rapida al protocollo di inserimento degli impianti Ø 3.3mm x 11mm di lunghezza Per posizionare un impianto XRT Ø 3,3 con esagono 3,5 profilare solo fino a questa linea. Body ø 3.3/RN Il nuovo standard in implantologia orale, basato sull’esperienza clinica di alcuni tra i migliori implantologi al mondo. 15 13 11 9 L’implantologo, utilizzando gli impianti SybronPRO™ XRT ha una pluralità di soluzioni che gli consentono di ricorrere alla metodica per tutte le applicazioni implantari a livello osseo. Semplificando l’efficienza clinica. 3.3 Profiler Depth Gauge 2.2 Twist Drill Lindemann Guide Drill 2.8 Twist Drill Parallel Pin 3.3 Profiler 3.5 HEX XRT Implant w/Cover Screw 3.3 Bone Tap XRT Implant (Optional) w/Cover Screw Body ø 4.1/RN Ø3.5 Body ø 3.3/RN Ø2.8 Ø2.2 SybronPRO™ XRT realizza la massima stabilità primaria e garantisce i migliori risultati estetici e funzionali a lungo termine. Ø4.1 Ø 4.1mm x 11mm di lunghezza 15 13 11 9 2.2 Twist Drill 3.3 Profiler 3.5 Twist Drill 2.8 Twist Drill Parallel Pin Depth Gauge 4.1 HEX XRT Implant 4.1 Profiler w/Cover Screw 4.1 Bone Tap (Optional) Ø4.8 Ø4.2 Body ø 4.1/RN Ø3.5 Ø2.8 15 Fresa Profile Per l’inserimento dell’impianto XRT rappresenta l’ultimo passaggio per ampliare la svasatura coronale 13 11 Profile Pilota 9 Lindemann 2.2 Twist Drill Guide Drill Depth Gauge Parallel Pin 2.8 Twist Drill 3.3 Profiler 3.5 Twist Parallel Drill Pin 4.1 Profiler 4.2 Twist 4.8 Bone Tap Drill (Optional) 4.8 OCTA XRT Implant w/Cover Screw Tacche di profondità della Fresa Twist 2.2 15 13 11 Gli impianti SybronPRO™ XRT racchiudono la sintesi di esperienze universitarie e cliniche che si sono dimostrate affidabili ed efficaci, tra cui: •platform switching, per aggiungere una componente orizzontale alle mucose interponendo dello spazio tra la parte protesica e l’impianto; •micro filettatura attorno al collo, che garantisce un maggior sigillo con la mucosa sottostante; •svasatura coronale, per aiutare l’impianto a superare le forze esterne applicate durante il periodo di guarigione; •connessione Morse ad ottagono interno, che consente 8 diverse possibilità di posizionamento dei monconi. •Filettatura tagliente a livello apicale, che rende l’impianto autofilettante e rapidamente efficace nell’uso. •Il confezionamento mount free semplifica l’efficienza clinica durante il posizionamento degli impianti. 9 Lindemann 2.2 Twist Drill Guide Drill Depth Gauge 6.5 Parallel 2.8 Twist 3.3 Profiler 3.5 Twist Parallel 4.1 Profiler 4.2 Twist 6.5 Profiler 4.8 Bone Tap OCTA XRT Implant Drill Drill Drill (Optional) w/Cover Screw Pin Pin per ulteriori informazioni, contattaci a tel. 0376 265 711 scrivici a [email protected] Ø2.2 Ø4.8 Body ø 6.5/ WN Ø4.2 Body ø 4.1/RN Ø3.5 Body ø 3.3/RN Il nuovo standard per l’implantologia Ø2.8 Ø 6.5mm x 11mm di lunghezza Ø2.2 Offerte alternative sono disponibili anche senza la chiave dinamometrica e/o con gli inseritori manuale e per contrangolo. Ø2.2 Con € 1.180,00 subito tuoi 6 impianti PROseries XRT + 2 frese + 1 chiave dinamometrica + 2 cacciaviti esagonali. Body ø 3.3/RN Ø 4.8mm x 11mm di lunghezza Doppio utilizzo della XRT Implant fresa Profile w/Cover Screw Fresa Pilota Passaggio intermedio tra le fese twist per aprire la porzione coronale 4.8 OCTA Body ø 4.1/RN Lindemann Guide Drill IMPORTANTE • Velocità per tutte le frese: 800 rpm • L’utilizzo dei Bone Taps (maschiatori) è opzionale per i casi di osso ad alta densità • Velocità per i maschiatori: 20 rpm • Velocità per l’inserimento dell’impianto: 20 rpm • Torque per l’inserimento dell’impianto: 35 Ncm • Le punte della fresa guida Lindemann e delle frese twist non sono comprese nella lunghezza complessiva delle frese. Si consiglia pertanto di mantenere un margine di sicurezza di almeno 1 mm per preservare le strutture anatomiche vitali. • Torque massimo 35 Ncmper l’impianto XRT con diametro 3,5 mm. 15mm 13mm 11mm 9mm 7mm 14 15 solutions Tecnica Clinica CASE REPORT Dr. Neal Gittleman DMD Private practice, Houston Prosthodontic Associates, Houston, TX, USA Fig. 6 Carico immediato su impianti Sybron Pro™ XRT in sinfisi Background: Fig. 1 Fig. 2 la letteratura in passato ha spesso supportato l’indicazione di utilizzo di un protocollo chirurgico implantare bifasico al fine di raggiungere una osteointegrazione predicibile. Alcune più recenti revisioni della letteratura concludono, invece, che nei casi di posizionamento di impianti immediatamente dopo l’estrazione di numerosi elementi dentali, si presentano molteplici situazioni avverse, quali disagi ed inconvenienti - per il paziente come per il clinico. Questo articolo presenta l’utilizzo di diverse tecniche a supporto del carico immediato con protesi provvisorie. Metodi: cinque impianti SybronPro™ XRT sono stati posizionati nella mandibola e caricati immediatamente con una protesi provvisoria. Viene descritta la tecnica di realizzazione della ricostruzione protesica. 2) riduce il numero di interventi di sistemazione della protesi; 3) elimina la necessità di ri-allineamento della mucosa ; 4) elimina la necessità di ricorrere ad una seconda procedura chirurgica, riducendo i tempi di trattamento; 5) ha un impatto positivo sul benessere psicologico del paziente Conclusioni: la tecnica descritta in questo articolo adotta un nuovo approccio per garantire un corretto allineamento di una protesi mandibolare a carico immediato. Questa tecnica può essere utilizzata anche nel caso in cui l’arcata opposta sia completamente edentula, a condizione che l’overdenture utilizzata per l’arcata superiore sia sufficientemente stabile. Parole chiave: impianti dentali, impianti supportati da protesi, monconi […] Risultati: Fig. 3 il carico immediato di impianti comporta i seguenti vantaggi: 1) assicura il comfort del paziente ed una più rapida ripresa della funzionalità masticatoria; Fig. 4 Il paziente si presenta con gli elementi dentali residui da 22 a 27 e una protesi mandibolare parziale instabile opposta ad una overdenture completa nell’arcata superiore. Il paziente richiede che la sua protesi inferiore gli venga “ancorata saldamente”, in modo da eliminare la mobilità e la sensazione di instabilità. Si pianifica un piano di trattamento che prevede: l’estrazione degli elementi dentali mandibolari residui, tecnica alveoplastica e il posizionamento di cinque impianti per consentire il carico immediato della protesi mandibolare. La mascella del paziente era stata precedentemente trattata con una overdenture convenzionale. L’aspetto chirurgico del piano di trattamento prevede sia una guida chirurgica, sia l’utilizzo della tecnologia CBCT (figura 1). Successivamente all’estrazione degli elementi dentali da 22 a 27 e la successiva alveoplastica, cinque impianti SybronPro XRT di diametro 4,1 mm x 13 mm sono stati posizionati nella sinfisi e sormontati da monconi Octa abutment fissati a 25 Ncm. I lembi vengono suturati con tecnica tradizionale e vengono effettuati i preparativi per la fase di trattamento del restauro provvisorio (figura 2). Prima dell’inter vento chirurgico era stata realizzata una protesi provvisoria di transizione con l’aspetto linguale dei denti accuratamente sistemato ed adattato al contatto con cinque monconi precedentemente fusi (figura 3). Al fine di consentire un corretto orientamento, vengono posizionati sia sulla protesi a carico immediato sia sull’esistente overdenture superiore dei ganci ortodontici (figura 4). In laboratorio i monconi provvisori vengono sabbiati per aumentarne la superficie e permettere una ritenzione meccanica maggiore. I monconi sottoposti a sabbiatura vengono collocati e viene effettuato un controllo radiografico per verificare il corretto posizionamento (figura 5). Una dima in gomma viene posizionata attorno ai monconi per proteggere il sito chi- rurgico. Un piccolo quantitativo di resina viene applicato con tecnica bead-brush ai tre monconi centrali (figura 6) con la protesi superiore e quella inferiore entrambe in posizione. L’aspetto chiave di questa tecnica è quello di assicurare due o tre impianti alla protesi provvisoria di transizione, minimizzando al tempo stesso tutti i possibili movimenti che potrebbero creare ostacoli al corretto orientamento della protesi. A questo punto la tecnica prevede che vengano posizionati quattro elastici ortodontici ai ganci, come ausilio alla stabilità, mantenendo la massima intercuspidazione (figura 7). Dopo un adeguato periodo di polimerizzazione per fare in modo che la resina si fissi ai monconi che sono stati sabbiati, la protesi provvisoria viene fissata. Gli elastici possono essere rimossi e le viti della protesi vengono allentate per poter colmare gli spazi vuoti e fissare ulteriormente i monconi provvisori alla protesi. Successivamente anche gli altri due monconi rimanenti vengono di nuovo fissati con la tecnica bead-brush descritta in precedenza (figura 8). In laboratorio viene portato a termine il lavoro acrilico (figure 9, 10) e la protesi finale a carico immediato viene posizionata in bocca. Le viti vengono fissate a 25 Ncm (figura 11) e verificata la corretta occlusione. Estratto da: “Immediate loading of SybronPro™ XRT in the Symphyseal Region JIACD 2009, 1, 5: 45-49. Pubblicata nella versione integrale in lingua inglese su www.sympla.it/pubblicazioni Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 Fig. 11 16 17 solutions SybronHEX Plus MACRO PORE Tecnologia consolidata per applicazioni all’avanguardia. Materiale di riempimento per rigenerazione ossea guidata. Il più recente ed innovativo impianto ad esagono esterno disponibile sul mercato BIORESORB® Macro Pore è un materiale sintetico di nuova generazione a base di ceramiche di ß fosfato tricalcico al 99%, micro e macro poroso. Come noto, la connessione ad esagono esterno, grazie al suo design familiare ad alla flessibilità nelle soluzioni protesiche, si conferma come scelta primaria di tutti i professionisti a livello internazionale nei casi complessi, quali restauri di elementi multipli come elementi fissi avvitati, barre e ponti estesi. La piattaforma esagonale di SybronHEX Plus favorisce il posizionamento degli impianti nei casi di convergenza come in quelli di divergenza. La superficie implantare RBM risale ai primi anni novanta ed è attualmente la più utilizzata a livello mondiale. è ampiamente documentata in letteratura e porta a risultati con elevata predicibilità in tutte le tipologie ossee. La RBM avanzata, che caratterizza gli impianti SybronHEX Plus™, è realizzata con una sabbiatura a base di fosfato di calcio solubile che crea una macro rugosità superficiale. Il successivo processo di passivazione a cui viene sottoposta permette di ottenere una superficie estremamente pulita e priva di contaminazioni. Il risultato finale è un valore Ra ottimale di 1,5 μ. La particolare ed esclusiva struttura di BIORESORB® consente: •un’osteoconduttività ottimizzata o abbinata ad una riduzione dei tempi di rigenerazione •una migliore stabilità in corrispondenza del difetto osseo o supportata dalla speciale porosità di interconnessione •riassorbimento completo La probabilità di successo della terapia risulta considerevolmente aumentata nel caso di utilizzo di BIORESORB® Macro Pore immediatamente dopo l’inserimento di impianti post estrattivi o nel caso di difetti alveolari. BIORESORB® è disponibile in un ampio spettro di granulometrie che lo rendono efficace in varie indicazioni di utilizzo. Gli impianti, le viti di copertura, le viti di guarigione e i monconi della gamma SybronHEX Plus sono contrassegnati da un comodo codice-colore che caratterizza le tre piattaforme protesiche: NP (3,5 mm), RP (4,1 mm) e WP (5,1 mm). Tale codifica, che è presente anche nelle linee-guida della sequenza operativa stampata sul kit chirurgico, si dimostra di grande ausilio agli odontoiatri, alle assistenti ed ai tecnici di laboratorio nell’identificazione della piattaforma protesica di riferimento. 200 – 500 µm è la granulometria ideale per difetti parodontali ed altri difetti di dimensioni ridotte 500 – 1000 µm risolve difetti alveolari e cisti di piccole o medie dimensioni 1000 – 2000 µm è soluzione specifica per il rialzo del seno in condizioni standard 1400 – 3200 µm è ideale per rigenerazione di cisti di grandi dimensioni e grandi rialzi del seno BIOResorb è un materiale sintetico, biologicamente sicuro, di facile posizionamento. Efficace e garantito dal brand Sybron. Compatibilità Universale Disponibilità da fine marzo 2010 per offerte e maggiori informazioni, contattaci al tel. 0376 265 711 scrivici a [email protected] Le misure dell’esagono esterno e della vite di fissaggio dei monconi di SybronHEX Plus™ sono conformi agli standard industriali, ciò significa che esistono sul mercato, in tutto il mondo, migliaia di soluzioni protesiche compatibili con la metodica. Gli impianti SybronHEX Plus presentano un colletto con altezza 0.7 mm caratterizzato da micro filettatura. Il corpo dell’impianto si contraddistingue per una filettatura a V che rappresenta la combinazione dell’inclinazione (0,6 mm) e della profondità (0,71 mm) ideali, garantendo un’ottima interfaccia osso-impianto. L’apice dell’impianto è leggermente conica e agevola nel corretto posizionamento nel sito impiantare. Ogni impianto SybronHEX Plus è inoltre caratterizzato da quattro taglienti spire apicali che lo rendono autofilettante in tutte le tipologie di osso. Offerta introduttiva per ulteriori informazioni, contattaci al tel. 0376 265 711 scrivici a [email protected] Un eccellente prezzo netto per la tua qualità garantita Sybron. Disponibili anche confezioni multiple per grandi utilizzatori, da 5x0.5ml e 5x1.0ml Macro Pore, 200-500 µm, 1 x 0,5 ml Macro Pore, 500-1000 µm, 1 x 0,5 ml Macro Pore, 1000-2000 µm, 1 x 0,5 ml Macro Pore, 1400-3200 µm, 1 x 1,0 ml € € € € 41,48 41,48 41,48 79,05 18 19 solutions Intrasurg 300 PLUS PROSURGY La piezochirurgia nella sua forma migliore. PROsurgy rappresenta un’evoluzione del concetto di piezochirurgia orale, nata e certificata per utilizzo in sala operatoria è oggi l’unica attrezzatura che offre la potenza di ben 6 dischi di ceramica da 13 mm, per utilizzare un range di frequenza con picchi elevati, senza avvertire surriscaldamento. 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Labanca Segreteria Organizzativa: Medicina Viva tel. 0521 290191 Desidero un preavviso di Preferisco essere contattato da + di 30 gg. agente + di 60 giorni 08/05/2010, Brescia - Casa San Filippo IV Congresso Nazionale “A.I.I.P -Accademia Italiana Implanto- Protesi” non determinante Relatore: Prof. Luciano Malchiodi Segreteria Organizzativa: e20 S.r.l. Tel. 010/5370882 [email protected] 13/05/2010, Milano Quali soluzioni e quale comunicazione per i pazienti con grandi aspettative ma ridotte disponibilità ossee o economiche e-mail Relatore: Prof. M. Labanca Sympla S.r.l. Via C. Pisacane 5 46100 MANTOVA [email protected] Tel. 0376 265 711 Fax 0376 265 777 Note aggiuntive: Compila, fotocopia e spedisci via fax allo 0376 265 777 oppure chiama lo Specialist x un incontro Cognome_____________________________________________________________ Nome_____________________________________________________________________ Indirizzo_______________________________________________________________ Città______________________________________________________________________ CAP_______________________ Provincia_ _____________________________ Telefono_________________________________________________________________ Qualifica Professionale __________________________________________ e-mail_ ___________________________________________________________________ Autorizzo l’uso dei miei dati per spedizioni di pubblicazioni tecniche e l’invio di mailing ai sensi della legge n. 196/03 sul trattamento dei dati. Firma consenso ______________________________________ 15/05/2010, Monfalcone (GO) - Studio Dott. F. Furlan Impianti corti: una soluzione semplice in casi chirurgici complessi Relatore: Dott. F. Furlan 15/05/2010, Genova - Ospedale Galliera Impianti corti ed ultra corti. Esperienza clinica e valutazioni perimplantari e biomeccaniche Relatore: Prof. Luciano Malchiodi Segreteria Organizzativa: e20 S.r.l. Tel. 010/5370882 [email protected] 18/05/2010, Ivrea Impianti corti: una soluzione semplice in casi chirurgici complessi. Implicazioni ORL nella valutazione pre-implantare del mascellare superiore RelatorI: A. Bermond des Ambrois, L. Savio, M. Catalani 53° AMICI di BRUGG ci saremo Rimini 27-28-29 maggio 2010 10-12/06/2010 - Parigi Innovative Solutions for the Implantologist. International event with live surgeries 26-31/07/2010, University of Medicine & Dentistry of New Jersey Tecniche Avanzate di Implantologia e Chirurgia Orale RelatorI: Coordinatori Dott. S. Cavallo e P. 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