Epistemologia delle scienze naturali 09-10 (II Sem.) La natura del Tempo e la teoria della relatività di Einstein Francesco Orilia Lez. 18 & 19 29/3/10 Vi ricordo il recupero previsto per oggi, h. 14-15 Dovremmo decidere a quando rinviare il recupero che era stato previsto per il 31 Marzo Distanza spazio-temporale • d = (x2 - c2t2 ) • d2 = x2 - c2t2 • Va notato che d2 è un (analogo) di una distanza e quindi ci interessa come quantità indipendentemente dal segno algebrico possibilmente negativo • Seguendo le convenzione tradizionalmente usate, possiamo allora mettere le cose in questo modo: • d = (c2t2 - x2 ) • d2 = c2t2 - x2 • Infatti, in questo modo al massimo cambia il segno algebrico, ma il valore assoluto di d2 rimane immutato in generale. Vediamo perché • in generale, se (a - b) = c, allora (b - a) = - c. Per es., 3 = 6 - 3; -3 = 3 - 6 • Ossia |a - b| = |b - a| • Quindi (x2 - c2t2 ) e (c2t2 - x2 ) al massimo differiscono per il segno algebrico • Consideriamo ora due radici di numeri che differiscono solo per il segno algebrico: d2 e - d2 • d2 = d • (d) 2 = d2 • - d2 è un numero immaginario, ossia di, dove i = -1 • (di)2 = d2i2 = d2 (-1) = - d2 • In altri termini, elevando al quadrato x o -x, a parte il segno algebrico otteniamo lo stesso risultato • Abbiamo visto che (x2 - c2t2 ) e (c2t2 - x2) al massimo differiscono per il segno algebrico • Quindi ((x2 - c2t2 ))2 e ((c2t2 - x2 ))2 al massimo differiscono per il segno algebrico • Visto che ci interessa il valore assoluto, scegliamo di lavorare con ((c2t2 - x2 ))2 • Questo è preferibile perché nei "casi tipici" in cui la distanza spaziale non è enorme (sicché c2t2 > x2 ) lavoriamo con un numero reale positivo • Ponendo d = (c2t2 - x2 ), abbiamo • d2 = c2t2 - x2 differenza spazio-temporale • d2 = c2t2 - x2 • d è chiamata differenza spazio-temporale tra due eventi. E' lo stesso valore per tutti i sistemi di riferimento, è assoluto. • Seguendo Bourne (p. 151), possiamo esplicitamente indicare, con "e" ed "e*", i due eventi in questione per poi usare queste convenzioni: • te, e* = differenza temporale tra e ed e* • xe, e* = differenza spaziale tra e ed e* • S(e, e*) = differenza spazio-temporale tra e ed e* • Otteniamo così: • S(e, e*)2 = c2(te, e*)2 - (xe, e*)2 Cono del passato e del futuro • Vogliamo rappresentare il percorso nello spazio-tempo di un segnale luminoso che si emana in tutte le direzione da un evento localizzato in un certo istante in un singolo punto. • Considerando due dimensioni spaziali (+ quella del tempo) otteniamo dei coni e considerandone 3 (+ quella del tempo) abbiamo degli "iperconi" (Toraldo di Francia p. 182). Si parla quindi di coni di luce ed in particolare di cono del passato e cono del futuro. • Per comodità, consideriamo solo una dimensione spaziale. • E quindi lavoreremo con due assi cartesiani, una per il tempo ed una per lo spazio Equazione della retta • Continuiamo ad assumere ct come asse temporale ed x come asse spaziale e consideriamo un segnale luminoso che si espande dall'origine (0,0). • Dal momento che ad ogni unità di tempo ct il segnale luminoso percorre lo spazio ct, abbiamo in pratica l'equazione della retta, x = y. • Nel nostro caso x = ct. Cono del passato e cono del futuro • Consideriamo x = ct (es. x = ct = 1) • inviando un segnale luminoso nella direzione opposta, abbiamo -x = ct (es., ct = 1, x = -1, -x = 1, ct = -x). Questo ci dà il cono del futuro. • Analogamente considerando x = -ct e -x = -ct abbiamo il cono del passato. Eventi light-like separated • un evento E le cui coordinate identificano un punto che giace su una delle rette ha coordinate ct and x tali che |ct| = |x|, ossia c2t2 - x2 = 0 • E è chiamato light-like separated dall'evento origine O con coordinate (0,0) • S(E, O)2 = c2(tE, O)2 (xE, O)2 = 0 Eventi light-like separated • Prendiamo due qualsiasi eventi E1 ed E2 le cui coordinate identificano punti che giacciono in una delle rette che delimitano i coni. La loro distanza spazio-temporale deve essere zero, sulla base dell'equazione • S2 = c2t2 - x2 • In questi casi gli eventi sono "light-like separated". light-like separated • Possiamo pensare ad E1 come ad un segnale luminoso partito dal punto 0 prima del nostro segnale "origine" (segnale all'origine del sistema di riferimento) che raggiunge il luogo x1 (prima del segnale origine). Analogamente pensiamo a E2 come a un segnale che dal punto 0 raggiunge il luogo x2 (prima del segnale origine) (assumendo che x2 è più lontano dal punto 0 di x1, E2 parte prima di E1) • Per es., E1 accade nell'istante ct (dopo la prima unità di tempo) e quindi, per E1, x = ct, mentre E2 accade nell'istante 2ct (dopo la seconda unità di tempo) e quindi, per E2, x = 2 ct • La distanza temporale, t, tra E1 ed E2 è quindi 2ct - ct = ct. • Ovviamente otteniamo lo stesso valore per la distanza spaziale • Quindi S(E1, E2)2 = c2(tE1, E2)2 - (xE1, E2)2 = (2ct - ct )2 - (2ct - ct )2 = 0 • 0 = 0 e quindi in questo caso la distanza spazio-temporale è nulla • NB: abbiamo detto che E1 ed E2 avvengono in due località diverse in due istanti diversi • Eppure diciamo che la loro "distanza" spazio-temporale è nulla • Evidentemente stiamo usando "distanza" in un senso che non coincide esattamente con quello del senso comune Eventi time-like separated • Un evento E dentro il cono di luce è time-like separated dall'evento origine O. • E ha coordinate x e ct tali che c2t2 - x2 > 0. Per E vale: • S(E, O)2 = c2(tE, O)2 - (xE, 2 O) > 0 • La distanza temporale di E da O è maggiore di quella spaziale(lo spazio che la luce percorre nell'unità di tempo è maggiore dello spazio che li separa) • In generale, per eventi E1 ed E2 entro i coni di luce abbiamo • S(E1, E2)2 = c2(tE1, E2)2 - (xE1, E2)2 > 0 • in questo caso sono "time-like separated" • Chiaramente la distanza temporale deve essere maggiore di quella spaziale • Per es., E1 ha cordinate t = ct, x = 1/2ct, mentre, per E2, t = 2ct, x = ct • Insomma, la loro distanza TEMPORALE è il doppio di quella SPAZIALE • Possiamo pensare a E1 come ad un oggetto che trovandosi a distanza 1/2c (circa 150 000 km) dall'origine viene illuminato dal segnale origine 1/2 sec. dopo la partenza di quest'ultimo (essendo c = 300 000 km/s) • Possiamo pensare a E2 come ad un oggetto che trovandosi a distanza c (circa 300.000 km) dall'origine viene illuminato dal segnale origine 1 sec. dopo la partenza di quest'ultimo • gli eventi nel cono superiori sono quelli che il nostro evento origine influenza o può in linea di principio influenzare causalmente • Analogamente, gli eventi nel cono inferiore sono quelli che in linea di principio hanno influenzato o avrebbero potuto influenzare l'evento origine • Possiamo pensare a un evento E nel cono inferiore come a un segnale luminoso che trovandosi a distanza 1/2c (120.000 km CHECK) dall'origine illumina il nostro punto origine 1/2 sec. prima che da quest'ultimo parte il segnale origine Eventi space-like separated • Un evento E fuori dal cono di luce E è space-like separated dall'evento origine O. • E ha coordinate x e ct tali che c2t2 - x2 < 0. Per E vale: • S(E, O)2 = c2(tE, O)2 - (xE, 2 O) < 0 • La distanza temporale di E da O è minore di quella spaziale (lo spazio che la luce percorre nell'unità di tempo è minore dello spazio che li separa) Eventi space-like separated • Per eventiE1 ed E2 al di fuori coni di luce abbiamo S(E1, E2)2 = c2(tE1, E2)2 - (xE1, E2)2 < 0 • in questo caso sono "space-like separated". • Per eventi space-like separated, la loro distanza spaziale dal segnale origine è troppo grande perché il segnale origine possa influenzarli causalmente • Pensiamo ad E1 come ad un segnale inviato da un punto distante dall'origine più dello spazio che la luce percorre in un secondo • Da E1 si diparte un segnale che dopo un attimo influenza una regione vicina (evento E2) • Chiaramente, il nostro segnale origine non può arrivare in tempo per influire su questo rapporto causale tra E1 ed E2 • NB: gli eventi che sono "space-like separated" hanno come valore della distanza spazio-temporale un numero immaginario, ossia tale valore è il risultato dell'estrazione della radice quadrata di un numero negativo • Ecco perché preferiamo rappresentare la distanza spaziotemporale c2(tE1, E2)2 - (xE1, E2)2 piuttosto che come (xE1, 2 2 2 E2) - c (tE1, E2) . • E' difficile pensare ad un numero immaginario come ad una grandezza fisica e ne riserviamo l'uso alla trattazione di eventi causalmente separati. • Però, anche per questo motivo (oltre a ciò che abbiamo visto per "light-like separated events") l'uso di "distanza" in "distanza spazio-temporale" non rispecchia l'uso comune Seguendo Dorato, p. 130, • Consideriamo un certo evento p in un certo istante t nel luogo L. Nella figura 3 di p. 130, i due lati del triangolo sotto p rappresentano due raggi luminosi lanciati prima di p verso L. I lati del triangolo sopra p rappresentano due raggi luminosi lanciati da p. L'interno del triangolo superiore rappresenta il futuro di p. Contiene tutti gli eventi che p può in linea di principio influenzare causalmente, quelli a cui potrebbe partecipare se viaggiasse alla velocità della luce • L'interno del triangolo inferiore rappresenta il passato di p. Contiene tutti gli eventi che potrebbero in linea di principio influenzare causalmente p, quelli a cui p avrebbe potuto partecipare se avesse viaggiato alla velocità della luce Seguendo Toraldo Di Francia, p. 182 • Al posto di p abbiamo l'evento "io-ora", il luogo in cui mi trovo in questo momento e lo rappresentiamo con l'origine 0 degli assi cartesiani dove le ascisse rappresentano una dimensione spaziale (lungo la quale mi muovo) e le ordinate, che indichiamo, con ct, il tempo moltiplicato velocità della luce. Si prendono le due rette x = ct e x = -ct per ottenere i due triangoli. Risulta chiaro quindi che i punti, più sono all'interno del triangolo superiore più rappresentano luoghi spazialmente vicini a io-ora. E analogamente per il triangolo inferiore. Terminologia italiana (da Dorato) • Tutti i punti fuori dai triangoli rappresentato luoghi o eventi con i quali io-ora non posso essere in linea di principio causalmente connesso. L'insieme di questi punti viene chiamato la regione di genere spazio di io-ora (o di p). • Tale regione contiene eventi del genere spazio, che non possono essere né possibili cause né possibili effetti di ioora. • I due triangoli (coni) sono invece il futuro assoluto e il passato assoluto di io-ora (di p). Sono la regione del genere tempo. • Contengono eventi del genere tempo (relativamente a ioora), sono possibili cause o effetti di io-ora. Assolutezza delle distinzioni appena viste • Il valore (S)2 (e dunque la distanza spazio-temporale) è lo stesso per tutti i sistemi di riferimento, è assoluto. Quindi tale è la classificazione in "lightlike separated", "time-like separated" e "space-like separated" (Lorentz invariant). • Inoltre, indicando con N l'evento all'origine, tutti gli osservatori giudicheranno gli eventi nel cono superiore nel "futuro assoluto di N" e quelli nel cono inferiore nel "passato assoluto di N". • Inoltre gli eventi al di fuori dei coni sono per tutti gli osservatori nell' "assoluto altrove di N". Solo gli eventi nel cono inferiore possono causalmente influenzare N e solo quelli nel cono superiore possono essere causalmente influenzati da N (Bourne p. 153). • Data l'invarianza della velocità della luce se un evento è del genere tempo per N, allora che esso sia nel passato o nel futuro di N è un fatto oggettivo, ossia indipendente dall'osservatore inerziale che formula il giudizio e dalla sua velocità (Dorato 131, che usa "p" invece di "N"). Dati due eventi p e q, esistono sistemi di riferimento (osservatori inerziali) per i quali un certo evento p è prima di un altro evento q, altri per i quali p è dopo q, e altri per i quali p è simultaneo con q ? • Risposta: sì, se i due eventi p e q sono separati da un intervallo spazio-temporale del genere spazio (Dorato p. 132), ossia se la loro distanza spaziale è superiore a quella temporale, ossia se la loro distanza spaziale è maggiore della distanza che la luce può coprire nel tempo tp tq (Toraldo di Francia, p. 181) • Per un sistema K, E2 viene dopo E1 se tE2 - tE1 > 0 • Supponiamo che per K, tE2 - tE1 > 0 • Possiamo avere un sistema K' tale che t'E2 - t'E1 = 0 oppure t'E2 - t'E1 < 0 (ordine temporale invertito)? • Risposta. No, se gli eventi sono time-like separated. Sì, se sono space-like separated • Sembra seguirne che non solo le A-proprietà, ma anche le B-relazioni sono soggettive Lez. 20 31/3/10 ANNUNCIO • L'esame intermedio, erroneamente fissato per il 7 Aprile si svolgerà invece il • 14 APRILE ORE 12 • (il 7 Aprile infatti cade nel periodo di sospensione delle lezioni, ossia 1 Aprile - 11 Aprile Dorato, pp. 134-135 • I coni di luce superiore e inferiore ci dicono cosa è futuro e cosa è passato rispetto ad un certo evento (dal quale si diramano le rette che danno vita al cono) • Le distinzioni temporali che possiamo fare da questo punto di vista sono invarianti, assolute • Ciò è dovuto al fatto che sono basate su un singolo evento (punto dello spazio tempo) • Gli eventi al di fuori dei coni di luce sono tagliati fuori da questo ordinamento temporale • Se vogliamo un ordinamento temporale totale dobbiamo considerare tutti gli eventi simultanei con un "qui-ora", ma questo lo possiamo fare relativamente ad un certo sistema di riferimento Il mazzo di carte • Ogni osservatore con il suo sistema inerziale si può pensare situato in un certo punto in un certo istante, il suo qui-ora. Dal suo punto di vista c'è un piano di simultaneità (una carta del mazzo), che comprende tutti gli eventi simultanei con tale qui-ora (possiamo immaginarci che un osservatore determina il piano di simultaneità con il metodo di sincronizzazione degli orologi (Craig, p 74)) • Gli eventi nelle carte che stanno sotto sono passati rispetto a tale qui-ora • Quelli nelle carte superiori sono futuri • Le carte ce le immaginiamo infilzate in un asse temporale • Relativamente a tale osservatore TUTTI gli eventi sono ordinati temporalmente • Il prezzo da pagare per tale ordinamento totale è che è relativo: cambia da un sistema all'altro (come vedremo) • In particolare, come abbiamo detto la volta scorsa, l'ordinamento temporale varia da un osservatore K a ad un altro K', se si considerano eventi del genere spazio dal punto di vista di K Inversione temporale • Consideriamo due eventi A ed B che sono space-like separated. • Per essi vale, cioè S(A, B)2 = c2(tA, B)2 - (xA, B)2 < 0. • Insomma dal punto di vista di un generico sistema K, vale c2(tB -tA)2 - (xB - xA)2 < 0 • Supponiamo che dal punto di vista di K, A viene prima di B, ossia tB - tA > 0. • Date queste condizioni, (i) esiste un sistema di riferimento K' tale che, per K', B viene prima di A, ossia t'B - t'A < 0, (ii) esiste un sistema di riferimento K' tale che, per K', B ed A sono simultanei, ossia t'B - t'A = 0,. Esempio di Penrose • Illustriamo (i) esiste un sistema di riferimento K' tale che, per K', B viene prima di A, ossia t'B - t'A < 0, con un esempio tratto da Penrose, The emperor's new mind (1989) • Consideriamo due eventi. • L'evento A, sulla terra, è l'incrociarsi di due persone P1 e P2, P1 fermo e P2 che si muove verso l'altro con V = 2 (km/s). • L'evento B, nella costellazione di Andromeda (distante 20 000 000 000 000 000 000 km dalla terra, abbreviamo con G questo valore), è la partenza di una spedizione contro la terra. • Supponiamo che all'accadere di A, per P1, B deve ancora avvenire (è successivo relativamente al suo piano di simultaneità) • Assumendo che P2 si muove nella direzione DA Andromeda verso P1, allora per P2 l'evento B è già passato. Prova • Poniamo (per P1) tA = 0 (orologio fissato a zero quando c'è l'incrocio con P2) e tB = 1, ossia t'B - t'A > 0 = 1 (per P1 la spedizione da Andromeda è futura). • Assumiamo che 0 è il valore della coordinata spaziale per P1 dell'evento A e che G è il valore della coordinata spaziale per P1 dell'evento B • Notiamo che in questo caso abbiamo c2(tB -tA)2 - (xB xA)2 = c2(1 - 0)2 - (G - 0)2 = c2 - G2 < 0, perché G è un valore molto superiore a c; ossia i due eventi sono per l'appunto space-like separated . • Applichiamo le trasformazioni di Lorentz per vedere cosa succede dal punto di vista di P2 t'A = (0 - (2/c2)0)/ (1- 22/c2) = 0 t'B = (1 - (2/c2)G)/ (1- 22/c2) (1- 22/c2) è un numero positivo molto piccolo (tra 0 e 1) (1 - (2/c2)G) è un numero negativo perché (2/c2)G >1 Quindi, t'B è un numero negativo Quindi, t'B < t'A, ossia t'B - t'A < 0 Insomma, per P2, la spedizione da Andromeda è già partita, quando avviene l'incontro con P1. • Questa inversione viene considerata accettabile perché non ci può essere rapporto causale (assumendo che non c'è segnale più veloce della luce) • • • • • • • simultaneità per K' • • • • • • • • Abbiamo visto che t'A = 0 t'B = (1 - (2/c2)G)/ (1- 22/c2) Quindi, per un valore di G che soddisfa l'equazione (2/c2)G = 1, otteniamo t'B = 0/ (1- 22/c2) = 0 = t'A Per avere (2/c2)G = 1, ci vuole 2G = c2 Ossia, G = (1/2) c2 Insomma, Andromeda dovrebbe essere un po' più vicina alla Terra illustrazione grafica da wikipedia • Event B is simultaneous with A in the green reference frame, but it occurred before in the blue frame, and will occur later in the red frame. • L'idea è di restringere l'angolo degli assi cartesiani in proporzione alla velocità con cui il sistema blu o rosso si muove rispetto a quello verde • L'asse temporale va piegato verso sinistra (blu) se il sistema si muove verso l'evento (che quindi occorre prima) • Sinceriamoci che, finché consideriamo eventi del genere tempo, l'ordinamento temporale non cambia • Consideriamo due eventi A ed B che sono time-like separated. Per essi vale • S(A, B)2 = c2(tA, B)2 - (xA, B)2 > 0. • Insomma dal punto di vista di un generico sistema K, vale • c2(tB -tA)2 - (xB - xA)2 > 0 • Supponiamo inoltre che dal punto di vista di K, A viene prima di B, ossia tB - tA > 0. • Date queste condizioni, non esiste un sistema di riferimento K' tale che, per K', B viene prima di A, ossia t'B - t'A < 0. Esempio • Se dall'origine del sistema K si diparte un cono di luce, questi eventi, A e B, sono all'interno di uno dei coni, supponiamo nel cono del futuro dell'evento origine O con coordinata (0,0). L'evento A, supponiamo, è il raggiungimento da parte di un segnale A, partito al momento 0 e la cui velocità è 1/2c, di un punto a 150000 km dall'origine. • Quindi, xA = 150 00 e tA = 300000 = c. • L'evento B, supponiamo, è il raggiungimento da parte di un segnale B, partito al momento 0 e la cui velocità è 1/2c, di un punto a 300 000 km dall'origine. • Quindi, xB = 300 000 e tB = 600000 = 2c.