Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ASP- “Solidarietà – Monsignor D. Cadore” Via XXV Aprile n. 42 33082 AZZANO DECIMO (PN) telefono 0434-640074 - fax 0434-640941 email : [email protected] – sito: www.aspsolidarieta.it Capitolato Speciale d’appalto per la gestione della A.S.P. "Solidarietà Monsignor D. Cadore” - Azzano Decimo (Pordenone) periodo 01.01.2012-31.12.2014 SOMMARIO TITOLO I – GENERALITA’ Pag. 6 Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. 1 2 3 4 Premessa Descrizione generale La struttura Figure/professionalita’ presenti/servizi assicurati 6 6 6 8 TITOLO II – LE PRESTAZIONI DOVUTE Pag. 9 Art. Art. Art. Art. Art. Art. Oggetto dell'appalto Prestazioni Socio-sanitarie - attività di base della persona Servizio infermieristico Attivita’ di animazione Igiene e sanificazione unità di vita dell’ospite Dettaglio delle prestazioni connesse ai servizi di igiene e sanificazione dell’ ambiente Art. 11 Servizio di guardaroba Art. 12 Servizio di noleggio – lavaggio biancheria Art. 13 Servizio di parrucchiera/barbiere Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. TITOLO III – OGGETTO DELL’APPALTO. RIPARTIZIONE DI ONERI DIVERSI NEL SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE Pag. 24 Art. 14 Oneri diversi in tema di materiali inclusi nel servizio socio-assistenziale Art. 15 Servizi generali Art. 16 Servizio di supporto amministrativo e/o controllo di qualità sul servizio reso Art. 17 Servizio di supporto per il pubblico Art. 18 Servizio di manutenzione ordinaria Art. 19 Intervento nel caso di emergenze Art. 20 Coordinatore per il servizio Pag. 24 Pag. Pag. Pag. Pag. TITOLO IV - SERVIZIO DI RISTORAZIONE Pag. 33 Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. 5 6 7 8 9 10 21 22 23 24 Servizio di ristorazione Oneri ed attività costituenti il servizio di ristorazione Adempimenti carico della ditta aggiudicataria Detenzione di attrezzature varie del centro cottura, dei locali del magazzino e delle celle frigorifere Art. 25 Ulteriori adempimenti a carico della ditta aggiudicataria Art. 26 Oneri a carico della stazione appaltante per la ristorazione Art. 27 Fornitura pasti per conto di terzi e concessioni locali cucina e magazzino, riconoscimento economico alla ASP 9 10 14 16 17 18 Pag. 20 Pag. 21 Pag. 23 Pag. 26 Pag. 26 27 27 29 30 33 33 35 35 Pag. 36 Pag. 37 Pag. 37 2 Art. 28 Licenze ed autorizzazioni Pag. 38 TITOLO V - CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI Pag. 38 Art. Art. Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 29 30 31 32 33 34 Specifiche tecniche relative alle derrate alimentari Garanzia di qualità Igiene della produzione Prescrizioni tecniche relative alle tecnologie di manipolazione Conservazione delle derrate Riciclo 38 39 40 40 41 42 TITOLO VI – TECNICHE DI PREPARAZIONE E COTTURA Pag. 42 Art. 35 Principi generali Art. 36 Linea refrigerata Art. 37 Condimenti Pag. 42 Pag. 43 Pag. 43 TITOLO VII - SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE AL MENU’ Pag. 44 Art. Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 38 39 40 41 42 Struttura del menù tipo Menù particolari e rifornimenti di nucleo Diete speciali Struttura del menù per dipendenti ed altri utenti autorizzati Modalità di somministrazione pasti ai dipendenti ed altri utenti autorizzati Art. 43 Variazione del menù 44 47 48 48 48 Pag. 49 TITOLO VIII – NORME PER LA PRENOTAZIONE E LA DISTRIBUZIONE DEI PASTI Pag. 49 Art. Art. Art. Art. Art. 44 45 46 47 48 Informazione agli utenti del servizio Prenotazione dei pasti per gli ospiti Contenitori pasti e attrezzature distribuzione Personale addetto e modalità di distribuzione dei pasti agli ospiti Orari di distribuzione dei pasti Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 49 50 50 50 51 TITOLO IX– PULIZIA ED IGIENE DEL CENTRO COTTURA Pag. 51 Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. 49 50 51 52 Pulizia degli impianti, delle macchine, degli arredi e delle attrezzature Modalità di utilizzo dei detersivi e loro stoccaggio Ulteriori interventi - derattizzazione e disinfestazione Rifiuti 51 52 52 53 3 TITOLO X – CONTROLLI DI CONFORMITA’ DELLA PRODUZIONE E DEL SERVIZIO Pag. 53 Art. Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 53 54 55 55 56 TITOLO XI – LOCALI ED ATTREZZATURE Pag. 57 Art. Art. Art. Art. Pag. 57 Pag. 59 Pag. 59 Pag. 60 53 54 55 56 57 58 59 60 61 Controlli Tipologia dei controlli Documenti relativi alle derrate alimentari Piano di autocontrollo – sistema H.A.C.C.P Conservazione campioni Manutenzioni ordinarie e straordinarie attrezzature cucina Verbale di consegna dei locali, arredi ed attrezzature Verifica periodica del centro cottura Inventario di riconsegna alla scadenza del contratto TITOLO XII – INADEMPIENZE E PENALITA’ Pag. 60 Art. 62 Inadempienze e penalità servizio di ristorazione Pag. 60 Art. 63 Risoluzione di diritto del contratto, ipotesi di risoluzione del contratto Pag. 63 relativamente alla ristorazione Art. 64 Verifica soddisfazione del cliente Pag. 63 TITOLO XIII – PREZZO E MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI PASTI Pag. 64 Art. 65 Prezzo del pasto Pag. 64 TITOLO XIV – IL PERSONALE E LA SICUREZZA PER LA RISTORAZIONE Pag. 64 Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 66 67 68 69 70 71 72 73 74 Organico Formazione ed aggiornamento del personale Reintegro del personale mancante Referente Riunioni di coordinamento Vestiario Idoneità sanitaria Igiene del personale Rispetto delle norme vigenti in tema di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Art. 75 Applicazione dei contratti di lavoro Art. 76 Disposizioni igienico sanitarie 64 65 66 66 67 67 68 68 69 Pag. 69 Pag. 70 TITOLO XV – IL PERSONALE E LA SICUREZZA PER I SERVIZI GENERALI Pag. 70 Art. 77 Prodotti utilizzati – schede di sicurezza Pag. 70 4 Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. 78 79 80 81 82 83 84 85 86 Macchine utilizzate Requisiti professionali specifici del personale impiegato Requisiti del personale preposto, gradimento, sostituzione Mansioni/doveri di comportamento del personale Segreto d’ufficio Tutela della privacy Obblighi generali del gestore nei confronti del proprio personale Eventuale subentro Adempimenti connessi al D.LGS 081/2008 smi, norme operative di sicurezza Art. 87 Referenti della sicurezza, sopralluogo e verbale per la comunicazione dei rischi Art. 88 Formazione degli addetti. Gestione delle emergenze. Onere ulteriore Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 72 73 74 75 76 76 77 77 77 TITOLO XVI – IL CONTRATTO, L’ ADEMPIMENTO ALLE OBBLIGAZIONI, LE GARANZIE E LE RESPONSABILITA’ Pag. 80 Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. 89 Responsabilità’ - Copertura assicurativa 90 Cauzione 91 Sottoscrizione del contratto 92 Sede operativa 93 Valutazione della qualita’, monitoraggio, relazione con gli utenti 94 Doveri di informazione 95 Penali 96 Scioperi e cause di forza maggiore 97 Periodo di prova/clausola risolutiva espressa 98 Riscontro alla chiusura del primo anno di svolgimento del rapporto contrattuale Art. 99 Ulteriori casi di risoluzione ed addebito di oneri all’appaltatore decaduto Art.100 Pagamenti Art.101 Revisione dei prezzi Art.102 Durata del contratto Art.103 Incedibilita’ dei crediti Art.104 Subappalto Art.105 Tracciabilità flussi finanziari Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. TITOLO XVII – ALTRO Pag. 88 Art.106 Domicilio legale Art.107 Controversie e foro competente Art.108 Condizioni generali di contratto Pag. 88 Pag. 88 Pag. 89 ALLEGATI Pag. 89 Pag. 78 Pag. 79 80 80 81 81 81 82 82 84 84 85 Pag. 85 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 86 87 87 87 88 88 5 TITOLO I - GENERALITA’ ART. 1 PREMESSA Il soggetto individuato con la procedura ad evidenza pubblica come il miglior contraente privato adempie al presente contratto con propri dipendenti e mezzi ed in coerenza con la disciplina civilistica del contratto di appalto. Pertanto, sul medesimo incombe un’ obbligazione di risultato e non di mezzi. Il tutto secondo il presente capitolato, la proposta tecnica di gestione presentata in sede di gara e le disposizioni di dettaglio impartite dalla Direzione della ASP. ART. 2 DESCRIZIONE GENERALE La ASP "Solidarietà – Monsignor D. Cadore” è una Struttura Residenziale destinata ad ospitare persone anziane non autosufficienti impossibilitate a rimanere al proprio domicilio e che necessitano di interventi volti al soddisfacimento dei bisogni assistenziali. Preliminare all’ inserimento in Struttura è la valutazione da parte dell’ U.V.D. (Unita’ di Valutazione Distrettuale). La struttura è classificata dalla Regione Friuli Venezia Giulia come “struttura protetta“ e può ospitare utenti appartenenti alle categorie A,B,C,D ed E, Allegato A del D.P.Regione nr.0333-Pres. dell’ 11 dicembre 2008. La ASP si trova ad Azzano Decimo via XXV Aprile 42, ed ha una capacità recettiva massima di 84 posti letto. Al secondo e ultimo piano della Struttura è ospitata la RSA ( Residenza sanitaria assistenziale) dotata di 27 posti letto e gestita per la parte socio-assistenziale dalla Azienda per i Servizi Sanitari di Pordenone ASS6. Per questa struttura verrà richiesto all’appaltatore di garantire e di fornire i soli servizi alberghieri (comprensivi del servizio di igiene e sanificazione dell’ambiente, noleggio e lavaggio biancheria piana, fornitura pasti, manutenzione), il tutto in base ad una specifica convenzione sottoscritta tra ASP di Azzano e Azienda per i Servizi Sanitari ASS6 di Pordenone. ART. 3 LA STRUTTURA La Struttura é divisa in interrato, piano rialzato, primo piano e secondo piano. Nel piano interrato si trovano locali di servizio quali magazzini, 6 depositi, spogliatoi, camera mortuaria e cucina. Al piano rialzato si trovano due dei tre nuclei assistenziali, servizi collettivi carattere sanitario e riabilitativo (quali ambulatori medici, coordinamento assistenziale, la palestra per la fisioterapia) e servizi generali (segreteria, uffici amministrativi, locali per attività di animazione, locale parrucchiere – barbiere, locali magazzino e guardaroba, spogliatoi personale, ecc.). I nuclei ospitano 27-29 posti letto e si articolano in spazi individuali (camere da letto ed annessi servizi igienici), semicollettivi (servizi igienici comunitari, locale pranzo soggiorno), spazi per il personale e spazi di collegamento. Al primo piano si trova il terzo nucleo assistenziale e al secondo si trova la RSA. I tre nuclei sono distinti da un colore (Azzurro, Rosa, Verde) in modo da essere facilmente individuabili. Gli stessi accolgono anziani ospiti non autosufficienti con compromissione di vario livello del grado di autonomia. I nuclei sono così dislocati: 1) il nucleo azzurro occupa l'ala ovest del piano rialzato e dispone di 13 camere doppie e una tripla per un totale di 29 posti letto. In questo nucleo vengono accolti anziani con importanti compromissioni cliniche tali da comportare un notevole carico assistenziale e infermieristico (come, a titolo di esempio, portatori di PEG, SNG, oppure presenza di quadri clinici soggetti ad instabilità). Ogni camera dispone di servizi igienici interni attrezzati per la disabilità; ci sono inoltre una infermeria di reparto, un bagno di utilizzo comune e un bagno assistito, un vuotatoio, locali deputati allo stoccaggio della biancheria e dei materiali di utilizzo. Tutti i servizi igienici si intendono attrezzati per l'utilizzo da parte dei disabili. 2) il nucleo rosa occupa l'ala est del piano rialzato e dispone di 14 camere doppie per un totale di 28 posti letto. In questo nucleo vengono accolti anziani con patologie di vario tipo che necessitano di assistenza tutelare e infermieristica. Ogni camera dispone di servizi igienici interni attrezzati per la disabilità; ci sono inoltre una infermeria di reparto, un bagno di utilizzo comune e un bagno assistito, un vuotatoio, locali deputati allo stoccaggio della biancheria e dei materiali di utilizzo. Tutti i servizi igienici si intendono attrezzati per l'utilizzo da parte dei disabili. 3) il nucleo verde occupa l'intero primo piano, ed è diviso in ala nord e ala sud. Dispone di 13 camere doppie e una singola per un totale di 27 posti letto. In questo nucleo vengono accolti anziani con patologie di vario tipo che necessitano di assistenza tutelare e infermieristica. Ogni camera dispone di servizi igienici interni attrezzati per la disabilità; ci 7 sono inoltre due infermerie di reparto, due bagni di utilizzo comune e due bagni assistiti, due vuotatoi, locali deputati allo stoccaggio della biancheria e dei materiali di utilizzo. Tutti i servizi igienici si intendono attrezzati per l'utilizzo da parte dei disabili. Si intende che gli standard di buon funzionamento del servizio sono determinati dalla definizione della condizione dei soggetti ospitati nella Struttura Residenziale: questa viene attuata in base ad una valutazione multi-dimensionale ed alla definizione degli obiettivi del Piano Assistenziale Individuale (P.a.i.), nel rispetto dei termini formulati dalla normativa regionale sia in materia assistenziale che sanitaria. L’ ASP metterà a disposizione dell’appaltatore, in comodato gratuito, le attrezzature per assistenza esistenti, attrezzature non contemplate all’art. 14 del presente capitolato: “ONERI DIVERSI IN TEMA DI MATERIALI INCLUSI NEL SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE”: Il tutto in base all'inventario redatto al momento della consegna, alla presenza delle parti e dalle medesime sottoscritto. ART. 4 FIGURE/PROFESSIONALITA’ ASSICURATI PRESENTI/ SERVIZI Tutto il personale operante all'interno della ASP appartiene al soggetto appaltatore o all’ Azienda per i Servizi Sanitari Ass 6 “Friuli Occidentale“. Nell’ arco delle 24 ore, i servizi socio - assistenziali sono svolti da operatori socio sanitari con formazione complementare in assistenza sanitaria, operatori sociosanitari, operatori tecnici addetti all’ assistenza e assistenti domiciliari e dei servizi tutelari. Gli infermieri professionali e generici prestano la loro attività dalle 06.30 del mattino fino alle 21.00, tutti i giorni della settimana (salvo modifiche dettate da esigenze organizzative). Il fisioterapista è presente in Struttura a seconda delle esigenze degli ospiti. Sono, altresì, svolti i servizi di animazione, igiene e sanificazione unità di vita dell'ospite, igiene e sanificazione dell’ ambiente, noleggio e lavaggio biancheria, servizi generali, guardaroba. Inoltre, dovrà essere previsto il servizio di parrucchiere/barbiere. 8 TITOLO II - LE PRESTAZIONI DOVUTE ART. 5 OGGETTO DELL'APPALTO Si tratta di un lotto unico indivisibile concernente attività dirette di assistenza e cura della persona, servizio infermieristico, servizio di ristorazione ed altre attività ausiliarie. Più in dettaglio, l’ oggetto dell' appalto consiste in: • l' organizzazione e la gestione di 3 nuclei assistenziali - residenziali di ospiti non autosufficienti; • I servizi generali (servizio di coordinamento supporto amministrativo, servizio di segreteria, servizio di manutenzione); • il servizio infermieristico; • il servizio di ristorazione; • il servizio di animazione; • il servizio di igiene e di sanificazione unità di vita dell'ospite • il servizio di igiene e di sanificazione dell’ambiente; • il servizio di guardaroba per la biancheria personale degli Ospiti; • il servizio di noleggio e lavaggio biancheria; • il servizio di parrucchiere ( femminile e maschile) ; • il servizio alberghiero completo (pulizie, servizio cucina, manutenzione e lavanderia ) presso la Rsa all’interno della ASP. Oltre a quant’altro desumibile dal presente capitolato e/o indicato dall’Appaltatore nella propria offerta salvi, in ogni caso, gli esiti della gara pubblica ed i rapporti di quantità e qualità emersi nella stessa sede, la ASP si riserva la facoltà di modificare l’ oggetto del presente contratto e di chiedere, se del caso, all’Appaltatore l’ attivazione/esecuzione di ulteriori prestazioni. Si evidenzia che le quantità di ore di lavoro ipotizzate a fronte delle singole categorie di servizio ai fini della definizione della base d’ asta e della formulazione dell’ offerta economica hanno carattere indicativo e non impegnano la ASP. Esse sono suscettibili di variazioni, in aumento o in diminuzione e sono remunerate le sole ore effettivamente svolte. Infine, la ASP può chiedere all’ Appaltatore anche lo svolgimento di pulizie straordinarie/a fondo, di durata non continuativa, che abbiano a rendersi necessarie in seguito ad eventi non previsti/non prevedibili (lavori edili, manutenzione impiantistica, allagamenti, ecc.). 9 ART. 6 PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE - ATTIVITA’ DI BASE DELLA PERSONA. Il servizio di assistenza tutelare deve essere svolto da personale in possesso di adeguato livello di professionalità certificata, con la presentazione delle qualifiche professionali conformi alla normativa vigente; deve inoltre essere erogato 24 ore su 24 nell'arco dell'intero anno. Sono da prevedere non meno di 158.5 ore nell’arco delle 24 ore. Nello specifico, così come previsto dal D.P. Regione Fvg nr.0333-Pres. dell’11 dicembre 2008, il personale dovrà essere in possesso di uno dei seguenti titoli : operatore sociosanitario ( OSS ); operatore sociosanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria ( OSSC ); operatore tecnico di addetto assistenza ( OTA ); assistente domiciliare e dei servizi tutelari ( ADEST). L’assistenza di base alla persona può essere svolta anche da operatori in possesso del titolo attestante l’acquisizione di competenze minime nei processi di assistenza alla persona, di cui alla deliberazione di Giunta Regionale 14 maggio 2004 n. 1232 (percorso formativo per il conseguimento di competenze minime nei processi di assistenza alla persona. Approvazione dell’ordinamento didattico e riconoscimento credito formativo), nonché dagli operatori privi di titolo con esperienza nell’assistenza alla persona di almeno due anni alla data del 7 maggio 2006. In ogni caso detto personale, privo dell’ idonea qualifica, titolo di operatore socio sanitario OSS, deve iniziare a frequentare degli specifici corsi di qualificazione professionale entro 12 mesi dall’ inizio del rapporto contrattuale e conseguire il titolo professionale. Eventuali deroghe in ordine alla qualifica professionale possono essere accordate solo dalla Direzione della Struttura. Ne consegue l‘ applicazione di una riduzione del compenso orario dovuto pari ad € 1 (uno): questo a partire dal secondo anno. Gli operatori con competenze minime o privi di titolo, ma con due anni di esperienza alla data del 7 maggio 2006, potranno svolgere esclusivamente 10 le mansioni di cui all’art. 10 D.P. Regione Friuli Venezia Giulia nr. 0333Pres del 11.12.2008 e precisamente: a) assistenza di base alla persona, igiene personale parziale o totale, vestizione, preparazione del vitto, aiuto e sorveglianza nell’assunzione degli alimenti, aiuto per la corretta deambulazione, rifacimento del letto con o senza ospite, cambio lavaggio e riordino della biancheria del letto e personale; movimentazione della persona allettata e utilizzo dei vari presidi e mezzi per il mantenimento delle posture a letto e in poltrona; b) igiene degli ambienti, sanificazione, disinfezione e riassetto degli ambienti di vita dei residenti, smaltimento dei rifiuti e della biancheria sporca, pulizia della cucina e delle stoviglie, corretta conservazione degli alimenti. L'attività di assistenza di base alla persona deve garantire il soddisfacimento dei bisogni degli anziani ospiti, nel rispetto delle condizioni psico-fisiche e delle caratteristiche individuali di ciascun anziano. Tutti gli interventi devono essere volti al mantenimento e alla promozione dell'autonomia e delle abilità residuali, sempre in relazione alla progettualità socio-assistenziale individuale stabilita dal Piano Assistenziale Individuale. In particolare: provvede all’ igiene degli ospiti tutte le volte che risulta necessario e, comunque, quotidianamente; effettua bagni/docce personali almeno settimanali provvedendo a manicure e pedicure; provvede alla pulizia ed al riassetto dello spazio riservato all’ospite, a seconda delle necessità e, comunque, almeno giornalmente (il rifacimento e la pulizia del letto e/o il cambio della biancheria, la pulizia delle carrozzine e del comodino); esegue la raccolta differenziata della biancheria sporca e la colloca negli appositi sacchi, provvedendo allo stoccaggio nel deposito preposto; accompagna gli anziani al bagno, nella mensa e negli altri locali, aiuta gli anziani nella deambulazione, nella sistemazione a letto e nella relativa alzata; 11 aiuta gli anziani che hanno bisogno di cambiare la posizione a letto, posiziona padelle e/o altri ausili, collabora al mantenimento di posture corrette; sorveglia gli anziani, con particolare riguardo ai disorientati e riconduce gli ospiti con problemi di orientamento o di lucidità; prepara le sale da pranzo per i pasti e provvede al ritiro del carrello portavivande e alla distribuzione dei pasti; provvede al rispetto delle misure di autocontrollo alimentare predisposte secondo il metodo HACCP, redatte a carico ed onere della ditta aggiudicataria ed alla successiva compilazione delle schede di autocontrollo necessarie; aiuta nell’alimentazione (incluso l’imboccamento, in base alle indicazioni del personale infermieristico) gli ospiti non in grado di provvedervi autonomamente; provvede alla distribuzione delle merende, nonché del the, della camomilla e di altre bevande nell’ arco della giornata; raccoglie e lava le tazze e i bicchieri nelle cucinette di reparto; risponde alle chiamate degli ospiti, sia diurne che notturne; osserva e riferisce alcuni dei più comuni sintomi di allarme che l’ anziano può presentare (pallore, sudorazione, ecc.) e, al bisogno, effettua interventi di primo soccorso; collabora alle attività di animazione e socializzazione, nonché di recupero e mantenimento delle capacità cognitive e manuali; favorisce la mobilizzazione con movimenti semplici sia dei singoli che dei gruppi; provvede all’ esecuzione di ogni altro intervento finalizzato al benessere e all’ armonica e completa assistenza degli ospiti, inclusi i trasporti; coadiuva il personale sanitario nell’ assistenza al malato, anche terminale e morente; collabora alla composizione della salma e provvede al suo trasferimento nella cella mortuaria; registra su schede – modelli le diverse attività svolte; segnala immediatamente, in forma verbale o scritta, qualsiasi guasto o anomalia nella Struttura o negli impianti che possono pregiudicare l’incolumità delle persone o determinare danni alle cose. Oltre alle attività sopra indicate, il personale addetto all’ assistenza tutelare, se in possesso dell’ attestato di Operatore Socio Sanitario 12 (O.S.S.), svolge anche i compiti e le mansioni di cui all’ Accordo StatoRegioni del 22.01.2001, tra cui: esegue il lavaggio, l’asciugatura e la preparazione del materiale da sterilizzare; esegue la raccolta e lo stoccaggio corretto dei rifiuti, il trasporto dei materiali biologico - sanitari e dei campioni per gli esami diagnostici secondo protocolli stabiliti. Su indicazione del personale preposto: esegue piccole medicazioni e/o cambia le stesse; cura la somministrazione delle diete; aiuta nella corretta assunzione dei farmaci prescritti e nel corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso; supporta nella preparazione delle prestazioni sanitarie. Agli operatori possono essere richiesti compiti di accompagnamento degli ospiti in base ad esigenze di natura sociale o sanitaria ( ad esempio gite ed uscite oppure visite specialistiche ) Costituiscono criteri generali di comportamento da osservare scrupolosamente nell’ espletamento dei compiti di protezione ed aiuto per l’ ospite le linee guida sotto indicate: l’ igiene personale comprende la cura e l’ attenzione per l’ aspetto esteriore; l’ abbigliamento deve essere costituito da indumenti personali; la consumazione del pasto deve avvenire in condizioni tali da favorire la socializzazione degli ospiti; la mobilizzazione è intesa nel senso che gli ospiti devono essere alzati quotidianamente, al mattino ed al pomeriggio, salva diversa, particolare prescrizione impartita; le attività tutelari nei confronti degli ospiti (l’igiene personale, l’accompagnamento al bagno, il cambio della biancheria) devono essere effettuate, nei limiti del possibile, secondo il bisogno e d’intesa con l’ ospite; la messa a letto degli ospiti deve avvenire ad orari costanti, secondo le abitudini individuali e/o i progetti individualizzati; l’intervento in caso di necessità per la chiamata dei servizi sanitari e di pronto intervento deve essere tempestivo e immediato; i cambi di turno degli operatori non possono coincidere con il momento del servizio di mensa per gli ospiti. 13 ART. 7 SERVIZIO INFERMIERISTICO Il servizio infermieristico è garantito dall’Infermiere e comprende le attività e responsabilità disposte dalla Legge 26 febbraio 1999 nr. 428 (Disposizioni in materia di professioni sanitarie) per la specifica professione sanitaria. E’ necessaria l’ iscrizione al Collegio professionale degli Infermieri. Come specificato nell'art. 11 comma 3 del "Regolamento per la riqualificazione delle strutture sanitarie per anziani esistenti" di cui alla deliberazione della G.R. n. 156 del 25.01.2008 sono da considerarsi prestazioni di assistenza infermieristica tutte le attività sanitarie elencate nel mansionario dell' Infermiere Generico. Il servizio infermieristico è attivo nella fascia oraria diurna, per un totale di non meno di 29 ore giornaliere. Il personale preposto si occupa di tutte le attività sanitarie di prevenzione e controllo tese alla salvaguardia della salute della persona. Pianifica e gestisce gli interventi dando applicazione alle prescrizioni diagnosticoterapeutiche del medico. Le competenze e le prestazioni delle sottoindicate figure professionali, nominate in via indicativa e non esclusiva sono: Infermiere: esplica funzioni inerenti l'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa. Tali funzioni sono di natura tecnica, relazionale ed educativa, e riguardano la prevenzione delle malattie, l'assistenza agli anziani secondo la loro patologia e relativa educazione sanitaria nel rispetto delle norme vigenti per la professione sanitaria In particolare: concorre a identificare i bisogni di salute della persona; identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e formula i relativi obiettivi; rileva i parametri vitali (temperatura, polso, respiro, pressione, secreti, escreti) ed esegue le necessarie annotazioni sulle schede infermieristiche personali; registra su un apposito diario le prescrizioni mediche, le consegne e le osservazioni emerse durante il servizio; pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale - infermieristico; applica le prescrizioni diagnostiche e terapeutiche; prepara e somministra correttamente i farmaci, verificandone le scadenze; 14 assiste medici e specialisti nelle diverse attività di reparto; previene e medica le piaghe da decubito; controlla e gestisce i presidi sanitari (cateteri, sonde, ecc.) e dell’ alimentazione, segnalando ai medici le problematiche incontrate; verifica la somministrazione delle diete; disinfetta e sterilizza il materiale per l'assistenza diretta degli ospiti; raccoglie, conserva ed invia in laboratorio i materiali per le ricerche diagnostiche; promuove in via ordinaria o d’ urgenza gli interventi dei medici o di altro personale a seconda delle esigenze sanitarie degli ospiti; esegue azioni d'urgenza (respirazione artificiale, ossigenoterapia, massaggio cardiaco esterno, manovre emostatiche) cui deve seguire l’ immediata richiesta di intervento medico; agisce individualmente ed in èquipe con gli altri operatori sanitari e sociali; si avvale, ove previsto, dell'opera del personale di supporto; contribuisce alla formazione del personale di supporto; tiene i registri previsti per la corretta gestione dei farmaci ordinari e degli stupefacenti, e ne verifica i consumi; predispone le schede di richiesta di fornitura dei farmaci necessari; concorre alla stesura e all' attuazione dei piani e dei progetti terapeutici riabilitativi finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita degli ospiti ed al loro recupero fisico e psichico; esegue giri d'ispezione per verificare le situazioni sanitarie nei diversi reparti; verifica l’adeguatezza delle condizioni degli ambienti (pulizia, ventilazione, illuminazione e riscaldamento). Infermiere Generico: coadiuva l'Infermiere e, in base alle direttive ed alla organizzazione del nucleo di appartenenza, esegue quanto previsto dal titolo V del DPR n. 225 del 14.03.1974. In particolare: somministra la terapia prescritta; esegue la terapia intramuscolare e sottocutanea; effettua bagni terapeutici, impacchi medicali, frizioni; rileva e annota alcuni parametri vitali (ad esempio frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura corporea); provvede alla raccolta di secrezioni ed escrezioni a scopo diagnostico; esegue semplici medicazioni e bendaggi; effettua clismi; 15 esegue la respirazione artificiale, massaggi cardiaci esterni, manovre emostatiche di emergenza; provvede alla pulizia, disinfezione e sterilizzazione di apparecchiature sanitarie; effettua la sorveglianza delle fleboclisi. ART. 8 ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE L'animazione ha lo scopo di promuovere la socialità e il mantenimento delle abilità residue. Obiettivo precipuo del servizio di animazione è favorire varie modalità espressive, in contesto sia individuale che di gruppo, al fine di incoraggiare la realizzazione della progettualità e l'integrazione col contesto circostante. Le attività da proporre agli anziani ospiti devono essere: finalizzate al mantenimento delle abilità cognitive ed emozionali in un'ottica di prevenzione del decadimento psico-fisico coerenti col vissuto ed il contesto culturale dell'ospite registrate su appositi moduli contenenti una breve descrizione dell'attività, il nome dei partecipanti, gli obiettivi ed eventuali note (ad esempio, la segnalazione di quegli ospiti che tendano ad agitarsi o a isolarsi). L’ Appaltatore deve progettare e realizzare attività ricreative e di socializzazione a favore degli ospiti tramite l’impiego di figure professionali debitamente formate. Gli operatori proposti alle attività di animazione devono possedere una qualifica professionale specifica oppure aver maturato un’ esperienza lavorativa almeno biennale in posizioni analoghe, oppure autorizzazione dalla Direzione della struttura. Il servizio di animazione deve essere svolto all’ interno o all’ esterno della Struttura, 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, per non meno di 45 ore settimanali. Esso deve essere caratterizzato dalla massima flessibilità e disponibilità. Inoltre, deve essere reso anche in occasione delle feste natalizie e delle eventuali feste domenicali, a cui si aggiungono altre eventuali attività organizzate dalla Struttura. Il servizio deve essere finalizzato a : promuovere lo sviluppo culturale ed emotivo - psicologico attraverso gli strumenti dell’ aggregazione e della partecipazione; 16 sollecitare e stimolare le capacità espressive e creative; stimolare la memoria, l’ attenzione e la fantasia; favorire e sviluppare i rapporti interpersonali attraverso il ricorso alla dinamica di gruppo, stimolando le risorse e le capacità relazionali dei singoli; favorire il coinvolgimento ed il confronto con i familiari anche con iniziative di realizzazione di gruppi di lavoro. ART. 9 IGIENE E SANIFICAZIONE UNITA' DI VITA DELL'OSPITE Sono considerate attività di assistenza di base alla persona anche le operazioni di igiene e sanificazione dell'unità di vita dell'ospite, comprendenti le 42 camere con bagno annesso di cui sono composti i 3 nuclei (Azzurro, Rosa, Verde) dislocate al piano rialzato e primo piano. Queste attività devono essere svolte 7 giorni su 7 impiegando 9 ore al giorno; consistono in: Prestazioni giornaliere Vuotatura e pulizia cestini portarifiuti con eventuale cambio di sacco a perdere, raccolta di tutti i rifiuti compresi quelli di grossa pezzatura comunque prodotti nel rispetto delle indicazioni impartite per la raccolta differenziata; Lavaggio – sanificazione di comodini, tavoli e maniglie; Lavaggio e sanificazione di tutte le aree: lavabo, lavandini, specchi, pavimenti, mensole, distributori, rubinetterie, water, docce, vasche e qualsiasi altro impianto ed accessorio, pareti adiacenti comprese; Scopatura a umido, lavaggio dei pavimenti e sanificazione con idonei prodotti sanitizzanti e sistema monouso; Rifornimento di materiali di consumo; Trasporto al punto di raccolta o smaltimento, se interno alla Struttura, di tutti i sacchi e contenitori di rifiuti nel rispetto della normativa di legge. Prestazioni settimanali Spolvero a umido ed asportazione di macchie da tutte le superfici verticali accessibili senza l'uso di scale: porte, suppellettili, interruttori, pulsantiere, maniglie, corrimano, etc. Disincrostazione delle tazze WC, lavabi, rubinetterie, docce; 17 Lavaggio-sanificazione di letti (comprese bandine laterali), armadi, sedie, poltrone, corrimano, porte, mobili e suppellettili. Prestazioni mensili Deragnatura e spolvero alto. Prestazioni annuali Pulizia e sanificazione delle camere dopo l'asportazione di tutto il mobilio. ART. 10 DETTAGLIO DELLE PRESTAZIONI CONNESSE AI SERVIZI DI IGIENE E SANIFICAZIONE DELL’ AMBIENTE Le operazioni di pulizia e di sanificazione, giornaliera e periodica, di tutti i locali della Struttura e delle aree esterne (ad eccezione delle unità di degenza del primo e secondo piano e delle aree di pertinenza del servizio di ristorazione e del distretto sanitario situato al piano terra) sono di seguito elencati e verranno meglio descritte negli allegati elaborati grafici che verranno consegnati in sede di sopraluogo. 1) INTERRATO: ospita spogliatoi personale, magazzini, camera mortuaria, corridoi e disimpegni. 2) PIANO RIALZATO: ospita uffici, sale da pranzo, cappella, palestra, servizi igienici, sala animazione e bar, parrucchiera, ambulatori, infermerie, terrazze e corridoi. 3) PRIMO PIANO: ospita sale da pranzo, bagni, infermerie, terrazze e corridoi. 4) SECONDO PIANO: ospita camere con bagno annesso, sale da pranzo, infermerie, terrazze e corridoi. Prestazioni giornaliere Arieggiatura locali (evitando correnti d'aria in caso di presenza di ospiti); Scopatura e lavaggio con appositi prodotti sanificanti di tutti i pavimenti lavabili; Scopatura e lavaggio di scale, ascensori e montacarichi; 18 Spolveratura a umido con appositi prodotti sanificanti di tutte le superfici piane e di tutti gli arredi raggiungibili senza l'ausilio di scale (letti, comodini, armadi, maniglie, corrimani, tavoli, sedie, scrivanie, apparecchiature, lampade e quanto altro presente nei locali); Eliminazione di impronte, orme e macchie su superfici, vetri, specchi, porte e pareti fino ad altezza uomo; Pulizia e sanificazione dei servizi igienici ad uso di ospiti, visitatori, personale con appositi prodotti ad azione germicia e deodorante nonchè ripristino dei materiali di consumo (carta igienica, da mani, sapone ecc.); Vuotatura e pulizia di cestini portarifiuti di ogni tipo, con trasporto e smaltimento differenziato presso i punti di raccolta convenzionati. Prestazioni settimanali Lavaggio e disinfezione di pavimenti e superfici piastrellate di tutti i servizi igienici; Disincrostazione con trattamento anticalcare dei sanitari di tutti i servizi igienici; Lavaggio e sanificazione di protezioni antiurto e battiscopa; Spolvero e lavaggio di plafoniere, lampadari e di tutte le fonti di illuminazione; Deragnatura; Pulizia delle porte di accesso alla Struttura; Scopatura, spolvero e lavaggio con appositi prodotti sanificanti di cappella e camera mortuaria. Prestazioni mensili Pulizia e disinfezione di tutte le porte nella loro intera superficie; Spolveratura e lavaggio dei davanzali esterni; Scopatura e lavaggio di terrazze e pavimenti esterni; Lavaggio a fondo con trattamento protettivo di tutti i pavimenti. Prestazioni trimestrali Lavaggio di tutte le superfici vetrate interne ed esterne (telai e soglie), tende alla veneziana e vetrate fisse; Aspirazione e smacchiatura di arredi imbottiti; Pulizia generale di archivi, depositi di risulta ed altri analoghi ambienti non usati in modo continuo; 19 Prestazioni annuali Pulizia e sanificazione delle camere dopo l'asportazione di tutto il mobilio; Deceratura e riceratura linoleum (camere comprese). Prestazioni al bisogno Riassetto dei locali dopo feste o cerimonie; Interventi di pulizia a seguito di lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. Gli interventi di pulizia devono avvenire in orari concordati con la Direzione rispettando gli orari di riposo degli ospiti; sarà cura dell’ Appaltatore impiegare materiali e attrezzi puliti e in buono stato, il personale dovrà porre particolare attenzione a non lasciare detersivi incustoditi al fine di non arrecare danno a terzi. Tutti i prodotti impiegati devono essere appropriati all’uso cui sono destinati e tali da non lasciare residui dannosi all’organismo nè a breve né a lungo termine. Qualora il Responsabile competente accerti il deficitario stato di pulizia degli edifici derivante da inadeguata prestazione del servizio di igiene e sanificazione dell’ambiente, l’ ASP avrà la facoltà di richiedere all’ Appaltatore un intervento di ripristino. Tale intervento dovrà essere richiesto in forma scritta all’ Appaltatore e reso dallo stesso nel termine di 3 (tre) giorni dal ricevimento della richiesta. Non verrà dato corso ad alcun addebito in quanto l’intervento viene fornito a compensazione di servizio non conforme. All’atto del sopraluogo verranno consegnate le planimetrie della struttura. ART. 11 SERVIZIO DI GUARDAROBA L’ Aggiudicatario provvede al servizio completo di guardaroba, la cui finalità è la corretta gestione della raccolta, distribuzione e stoccaggio della biancheria e del vestiario. Al servizio provvede un operatore per un totale di non meno 30 ore settimanali. Il servizio viene svolto nei locali adibiti a tale uso e con le attrezzature collocatevi. 20 Eventuali oggetti personali incautamente lasciati all’ interno della biancheria devono essere prontamente recuperati e consegnati alla Direzione. Non è ammesso il contemporaneo trasporto della biancheria sporca e pulita. I carrelli usati per il trasporto della biancheria sporca devono essere diversi da quelli utilizzati per il trasporto della biancheria pulita, rispettando il percorso adibito all’interno della struttura. Sacchi e contenitori confluiscono in punti convenuti. Le attività del personale addetto comprendono: ritiro e corretto stoccaggio della biancheria e vestiario sporco; distribuzione di biancheria e vestiario pulito ai nuclei; corretta tenuta del deposito e degli armadi; esecuzione di piccoli lavori di cucito e rammendo. ART. 12 SERVIZIO DI NOLEGGIO - LAVAGGIO BIANCHERIA Il noleggio di capi di biancheria piana deve assicurare la presenza di quantitativi idonei all'uso ordinario e straordinario, in modo da garantire la corretta funzionalità dell'attività assistenziale. L' Aggiudicatario dovrà essere sempre fornito di scorte sufficienti per fronteggiare qualsiasi emergenza dovuta a disfunzioni verificatesi all'interno della propria organizzazione. La dotazione ad inizio del periodo sarà indicativamente la seguente: Lenzuola singole (puro cotone 100%) Lenzuola singole con angoli elasticizzati (purocotone100%) Federe (puro cotone 100%) misura 90*50 Copriletto ignifugo misura 240*170 Traverse (puro cotone 100%) misura 160*140 Traverse /cerata/cotone) Coperte tessuto ignifugo misura standard Asciugamani spugna 55*35 Asciugamani spugna 90*50 Asciugamani spugna 140*100 Bavaglie cotone Tovaglie (tessuto puro cotone 100%) n. 250 n. 250 n. 400 n. 250 n. 200 n. 100 n. 250 n. 350 n. 350 n. 350 n. 250 n. 30 21 Eventuali altre dotazioni dovranno essere concordate con la Direzione; la riparazione è ammessa salvo che non contrasti con la funzionalità o il decoro del capo. Per nessun motivo sono ammessi capi logori o non integri. La biancheria piana fornita con il noleggio dovrà essere della migliore qualità merceologica, sia in termini di robustezza che di gradevolezza. La biancheria da letto dovrà essere in cotone 100% RR (doppio ritorto) di colore bianco, il tovagliato dovrà essere in cotone 100% R(ritorto), i capi in spugna dovranno essere in materiale idrofilo di colore bianco. Il colore del tovagliato e dei copriletto dovrà essere concordato con la Direzione. Al termine del contratto d'appalto la Direzione si riserva il diritto di acquisire la biancheria piana che riterrà necessaria tra quella in uso all' Appaltatore al prezzo del 60% del valore a nuovo dei capi riferito alle fatture d'acquisto. L'esercizio di tale diritto dovrà essere comunicato all' Appaltatore entro tre mesi dalla scadenza del contratto e non costituisce obbligo alcuno per l'ASP. Vengono di seguito specificate le operazioni di disinfezione e lavaggio: Disinfezione: tutto il materiale utilizzato nell'ambito del servizio in oggetto che dovesse risultare infetto in base a specifica indicazione del personale dovrà essere sottoposto ad accurata disinfezione prima di subire qualsiasi altro trattamento. Tale procedura dovrà garantire la totale eliminazione ed inattività dei germi che si trovano sui materiali contaminati, in modo da interrompere irreversibilmente la catena infettiva. La disinfezione dovrà avvenire attraverso un trattamento di lavaggio speciale che garantisca l'eliminazione dei germi patogeni, e separatamente rispetto al lavaggio normale. Lavaggio: elimina completamente qualsiasi tipo di sporco, di macchia (in particolare da materiale organico e da prodotti medicamentosi) o di ombreggiatura; elimina con un risciacquo adeguato ogni traccia di prodotti di lavaggio che possono causare allergie od irritazioni; elimina gli odori ed assicura un profumo di pulito; è concluso dall’ asciugatura con un bianco perfetto (per i capi non colorati) e un colore vivo (per quelli colorati). L' Appaltatore dovrà garantire processi differenziati per i vari tipi materiale (biancheria piana, vestiario, biancheria personale). I detersivi e le altre sostanze impiegate devono assicurare ai capi morbidezza e comfort. Devono essere evitati danni fisici agli ospiti (allergie, irritazioni, 22 ecc). L'asciugatura della biancheria e del vestiario dovrà lasciare un tasso di umidità superiore al 4%, poichè l'umidità può essere veicolo di rapida contaminazione e causa di cattivi odori. I capi restituiti devono essere privi di qualsiasi elemento estraneo (peli, capelli, ecc.) e completi di tutti gli accessori quali bottoni, cerniere, fettucce, ecc. Il servizio viene effettuato giornalmente o secondo altra adeguata periodicità concordata con la Direzione della Struttura. Tra i generi oggetto del servizio di lavanderia sono comprese le “mutandine a rete”. Qualora la biancheria non risultasse conforme alle norme elencate, l' Appaltatore sarà tenuto a sostituirla a fronte di semplice richiesta verbale, senza alcun addebito per l'ASP. Verrà inoltre addebitato all' Appaltatore, previa contestazione, il costo a nuovo degli indumenti danneggiati o mancanti. Dovranno essere garantite forniture suppletive ogni qual volta se presenti la necessità a fronte di semplice richiesta scritta da parte della Direzione. ART. 13 SERVIZIO DI PARRUCCHIERA/BARBIERE Il servizio è finalizzato a stimolare negli ospiti il rispetto per sé stessi, anche attraverso la valorizzazione e la cura dell’ aspetto estetico. Il servizio deve essere svolto da un operatore in possesso della necessaria qualifica professionale e deve essere presente per 12 ore settimanali. A questo compete stilare l’ elenco delle persone da sottoporre ai diversi trattamenti. Le attività di parrucchiere-barbiere possono essere eseguite, a seconda delle esigenze degli ospiti, in due modi: tramite un servizio itinerante nella stanza dell’ ospite e/o nel bagno usato per l’ igiene, o in un apposito locale adibito a questo specifico servizio. L’operatore addetto deve provvedere alle attività proprie di questo servizio e, precisamente, per il servizio di parrucchiere/barbiere: lavaggio dei capelli, messa in piega, asciugatura; taglio ed eventuali tinte; “permanenti” e “meches”; rasatura della barba. Compete all' Appaltatore l’acquisto di tutto il materiale necessario vedasi titolo III art. 14 oneri diversi in tema di materiali inclusi nel servizio socio-assistenziale. 23 Entro 30 gg. dall’avvio del servizio compete all' Appaltatore la richiesta l’ottenimento dell’autorizzazione presso gli Enti Competenti per lo svolgimento dell’attività indicata nel presente articolo. All’ottenimento dovrà essere prodotta al committente copia integrale della documentazione, cartografia, corrispondenza e pareri rilasciati dagli Enti competenti. TITOLO III – OGGETTO DELL’APPALTO. RIPARTIZIONE DI ONERI DIVERSI NEL SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE. ART. 14 ONERI DIVERSI IN TEMA DI MATERIALI INCLUSI NEL SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE. Nel prezzo orario di riferimento sono inclusi tutti gli oneri relativi ai servizi resi e tutti i materiali e le attrezzature sotto indicate: Per quanto riguarda il servizio di assistenza sono inclusi: tutti gli oneri complementari per la corretta gestione di igiene, sicurezza e salute dei lavoratori come previsto dal D. Lgs n. 81/2008 e successive modifiche. A puro titolo esemplificativo e non esaustivo: divise, calzature antinfortunistiche, telini ad alto scorrimento, guanti monouso normali ed anallergici, divise, ponchi e cuffie per la distribuzione dei pasti, altri DPI, detergente disinfettante lavamani, sapone lavamani, asciugamani monouso. Sono inclusi altresì i materiali per l’igiene e la cura degli ospiti, quali, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo: rasoi monouso, forbici, tagliaunghie, asciugacapelli, disinfettante, detergenti per gli ospiti, shampoo, saponi, carta igienica, pastiglie per la disinfezione delle protesi dentarie, olii e paste lenitive, salviette monouso umidificate e non, salviette monouso di cellulosa di prima qualità non trattata con sbiancanti resistenti al bagnato, deodoranti, spazzolini da denti, ecc.. Sono inclusi inoltre i materiali per l’ordinaria manutenzione delle attrezzature fornite dall’ ASP quali, a titolo meramente esemplificativo: disinfettante per la vasca da bagno/barella doccia. Per quanto riguarda il servizio di pulizia è inclusa: nel costo orario la fornitura di tutti i prodotti e la messa a disposizione di tutte le attrezzature per la detersione, le operazioni di smacchiatura, la disinfezione, l’eliminazione della polvere, la deceratura e, più in generale, 24 di tutte le operazioni oggetto dell’appalto, quali, ad esempio: panni, detersivi, mop, scope, sacchi neri per l’immondizia (o sacchi trasparenti o di diverso colore per la raccolta differenziata); ogni prodotto necessario per il buon funzionamento e la manutenzione dei macchinari; le pulizie esterne delle vetrate (per esempio: la messa a disposizione, il montaggio, l’impiego e lo smontaggio di ponteggi elevatori, sia fissi che mobili, eventualmente necessari per qualsiasi tipo di intervento, in particolare per il lavaggio delle vetrate fisse degli edifici); la carta igienica, la carta asciugamani ed il sapone lavamani per gli ospiti, i visitatori e gli operatori (inclusi quelli in servizi presso gli uffici amministrativi e gli ambulatori). Tutto il materiale che l' Appaltatore si obbliga a fornire in base al presente capitolato dovrà essere di prima qualità e comunque dovrà rispettare le schede tecniche previste dalle norme vigenti. Per quanto riguarda il servizio di parrucchiere tutti i materiali necessari per le attività, a titolo meramente esemplificativo: shampoo, balsami, creme, spume, lacche, tinte per i capelli, phon, prodotti per i capelli vari, caschi a parete e mobili e asciugacapelli. Per quanto riguarda il servizio di animazione: fornitura di tutti i materiali necessari per attività varie di bricolage, tessuti di vario genere, carta e cartoni di varia densità, misure e colori, carta velina, forbici, colle, pistole per colle a caldo, gomma piuma per imbottiture, occhielli per decorare, bottoni, ago e filo, gomitoli di lana, ferri da calza, pannelli di sughero o altri materiali per decorare e dipingere, pennarelli, colori, cere, acquerelli e tempere, pennelli di varie fattezze, puzzle e mosaici, perline. DETENZIONE DI ATTREZZATURE VARIE RELATIVI AI SERVIZI O SOCIO ASSISTENZIALE Con l’avvio del rapporto contrattuale all’ Appaltatore è concesso l’utilizzo di una parte della struttura e dei beni mobili ed immobili della stessa. Le attrezzature verranno cedute in comodato d’uso all’ Appaltatore, il quale le utilizzerà in modo corretto e tale da garantire la loro conservazione e funzionalità nel tempo. La stessa Ditta si occuperà inoltre della manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse apparecchiature durante tutto il periodo di vigenza contrattuale. In particolare, verranno messe a disposizione : 1) tutte le attrezzature relative ai 6 lavapadelle della struttura, 25 comprendendo sia quelli della Asp che quelli dislocati preso la Rsa ; 2) tutti i sollevatori e solleva pazienti della dell’ASP ; All’atto del sopralluogo verrà consegnato un elenco puntuale di tutte le attrezzature disponibili, con l’indicazione del loro valore per ogni singola attrezzatura. All’atto dell’insediamento dell' Appaltatore verrà redatto un puntuale e articolato inventario dei beni oggetti della detenzione. Incombe all’ Appaltatore verificare periodicamente il buon funzionamento delle attrezzature sopra riportate e provvedere alla manutenzione ordinaria, alle verifiche periodiche come indicato dal costruttore, e/o alla loro sostituzione con beni di pari grado, o superiore, in caso di impossibilità di riparazione. Nel caso di sostituzione e di manutenzione straordinaria l' Appaltatore dovrà consegnare entro 30 gg.: copia della fattura di acquisto ed in lingua italiana, il libretto di istruzione d’uso – manutenzione – smaltimento e la dichiarazione di conformità. Alla fine del rapporto contrattuale tutte le attrezzature acquistate dall' Appaltatore diverranno di proprietà dell’ ASP. ART.15 SERVIZI GENERALI Si intendono servizi generali alcuni servizi amministrativi di supporto alla figura del coordinatore del servizio, e/o servizi resi quali Ufficio relazione con il pubblico, front-office, ufficio per la qualità del servizio; oltre al servizio di manutenzione e coordinamento come di seguito esposti. ART. 16 SERVIZIO DI SUPPORTO AMMINISTRATIVO CONTROLLO DI QUALITA’ SUL SERVIZIO RESO. E/O Servizio di supporto amministrativo alla coordinatrice per le funzioni di controllo della qualità all’interno della struttura e delle prestazioni rese ai famigliari; raccogliere e sistematizzare il controllo delle forniture della struttura, fornendo i dati necessari per la contabilità; 26 raccogliere dalla segreteria la documentazione relativa alle presenze ospiti e dal servizio infermieristico eventuali documenti attestanti spese sostenute per farmaci o prestazioni sanitarie accessorie extra retta di soggiorno, al fine di predisporre gli elementi atti alla fatturazione che l'ASP emetterà a fine mese; elaborare indici e schemi di controllo atti a supportare l'ASP nel controllo di gestione qualitativa dell’attività svolta ; Il servizio viene svolto per non meno di 24 ore settimanali, indicativamente dal lunedì al venerdì compreso. Il candidato deve possedere esperienza pluriennale dimostrabile nella materia in oggetto. ART. 17 SERVIZIO DI SUPPORTO PER IL PUBBLICO Trattasi di un servizio deputato ad attività di contatto con il pubblico e di tenuta registri presenze, gestione archivio documentazione e trasmissione dati. Il servizio consiste, in via esemplificativa e non esaustiva, in: primo contatto con il pubblico con la struttura e punto di raccolta per segnalazioni, eventuali disservizi e suggerimenti utili al miglioramento della qualità; tenuta registro presenze/assenze ospiti ; gestione della corrispondenza in entrata e in uscita; gestione delle cartelle ospiti ; gestione del centralino e smistamento telefonate ; trasmissione dei dati eventualmente richiesti da Enti. Il servizio viene svolto per non meno di 24 ore settimanali, indicativamente dal lunedì al venerdì compreso. ART. 18 SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA L' Appaltatore deve condurre e mantenere la struttura in perfetto stato di conservazione ed efficienza. In dettaglio, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, deve provvedere a: Servizi igienici e cucina riparazione/sostituzione di particolari, rubinetteria, accessori come water, lavelli, condutture interne, ecc.; 27 pulizia stagionale dei filtri e delle condotte di aspirazione dei fumi delle cappe aspiranti; Centrale termica Controllo generale climatizzazione; e regolazione dell´ impianto di riscaldamento e Impianto elettrico sostituzione di particolari deteriorati per il consumo o danneggiati durante l´ esercizio; esecuzione diretta di piccole modificazioni o installazioni dovute a necessità; Interni e piccola edilizia piccoli lavori di muratura quali la riparazione di fessurazioni, la sostituzione di rivestimenti quali piastrelle, piane in pietra, tinteggiature per interventi di piccole dimensioni; stuccatura delle pareti, rimozioni di eventuali parti umide; Piccola falegnameria riparazione e/o sostituzione di arredi, serramenti e componentistica di armadi, attaccapanni, letti e altri mobili, vetri, serrature o altri accessori degli infissi interni ed esterni, di battiscopa, listelli di copertura, etc.; Piccola carpenteria manutenzione settimanale ed al bisogno delle carrozzine e dei diversi ausili in dotazione; manutenzione di tutte le porte automatiche interne alla struttura. Area esterna mantenimento del decoro e della pulizia dell´area esterna; sfalcio e cura del verde con periodicità adeguate alle diverse stagioni; taglio delle siepi e delle altre essenze arboree; pulizia delle caditoie, delle griglie e delle canalette di raccolta; pulizia di base e concimazione delle piante, piantumazione e asporto del materiale di risulta; interventi anticrittogamici ed insetticidi; pulizia e manutenzione dei gazebo, degli ombrelloni e delle attrezzature esterne; Sicurezza 28 controllo, regolazione e mantenimento in efficienza dell´ impianto delle luci d´emergenza, compreso il controllo della sostituzione totale o parziale degli accumulatori, il controllo degli impianti automatici per la disinfezione delle acque potabili. Inoltre, il personale addetto deve verificare periodicamente la funzionalità degli impianti e delle attrezzature, annotandone gli esiti su delle check - list da trasmettere alla Direzione. Altresì, deve segnalare le esigenze di interventi di maggiore entità cui non può provvedere direttamente. L´ intervento di manutenzione deve essere seguito da adeguate pulizie di ripristino. L´ operatore preposto con continuità alle attività di manutenzione può essere investito, secondo modalità da concordare, anche delle mansioni di autista. E´ esclusa la manutenzione straordinaria degli impianti elettrici, climatizzazione e riscaldamento, rilevazione gas, antincendio, chiamata dalle camere e monitoraggio letti, ascensori, montacarichi e montavivande. ART. 19 INTERVENTO NEL CASO DI EMERGENZE Il manutentore ha l’obbligo della reperibilità. Nel caso di emergenze, il manutentore deve raggiungere la struttura entro 45’ minuti dalla segnalazione e/o chiamata ed entro i 15’ minuti successivi deve dare comunicazione alla Direzione sia delle cause che hanno originato il disservizio che dello stato di avanzamento dei lavori di riparazione. Entro un’ ora dall’ arrivo deve essere ripristinato il normale funzionamento degli impianti, qualora non sia necessaria la sostituzione di componenti. Nel caso in cui la riparazione richieda la sostituzione di componenti, il ripristino della piena efficienza deve essere assicurato entro tre ore. Per le prestazioni del servizio di pronto intervento ed i relativi tempi, l’ Ente può concedere delle deroghe su richiesta motivata, solo ove i ritardi siano imputabili a situazioni eccezionali e/o ad eventi di causa di forza maggiore. 29 La ditta appaltatrice deve provvedere all’acquisto di tutto il materiale necessario per le riparazioni sopra riportate e a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo: colle, mastici, cemento, colori, bulloneria, viteria, lampade al neon, interruttori e prese di uso corrente, nastro isolante, corsetteria in genere, materiali di guarnizione, sifoni, accessori relativi al funzionamento dei sanitari, pitture sia per le camere che il resto della struttura (parte interna); il materiale per la lubrificazione delle carrozzine e degli ausili, la riparazione delle ruote, etc; tutto il materiale per il funzionamento delle attrezzature per la cura del verde, (attrezzature varie) compresi carburanti e lubrificanti. Il servizio viene svolto per ore 24 dal lunedì al venerdì compreso. settimanali, indicativamente Nessun compenso aggiuntivo compete all’ Aggiudicatario a fronte degli oneri qui descritti. La loro remunerazione è senz’ altro inclusa nella base d’ asta. ART. 20 COORDINATORE PER IL SERVIZIO La direzione dei servizi appaltati compete all’Appaltatore. L’ASP quale titolare del servizio nel suo complesso, fungerà da referente per le segnalazioni e le richieste degli utenti del servizio. L’Appaltatore, attraverso il personale da lui impiegato e fermo restando il suo potere di direzione e coordinamento dello stesso, è tenuto al puntuale rispetto del capitolato e delle direttive dettate dall’ASP di Azzano , che ha il più ampio potere di iniziativa e di controllo (anche a campione e senza onere di preventivo avviso nei confronti del gestore). A sua volta, l’ Appaltatore deve indicare un Coordinatore per il servizio, responsabile di struttura e un suo sostituto nei periodi di assenza (per malattia, ferie, permessi, ecc.). Il parere della Direzione dell’ASP è vincolante ed obbligatorio. Il coordinatore deve: possedere la qualifica professionale di Coordinatore di nucleo, oppure avere frequentato un corso di formazione specifico per ordinamento di nuclei, oppure essere in possesso di un diploma di 30 diploma di laurea in materie psico-sociali, oppure possedere un diploma infermieristico. aver maturato esperienza documentabile in qualità di Responsabile di Struttura/coordinatore in una Struttura socio – sanitaria per anziani, con capacità di almeno 75 posti letto e per non meno 3 anni. Il curriculum del candidato deve essere presentato in sede di progetto tecnico. deve essere in possesso dell’attestato regionale di partecipazione al corso di addestramento scheda di valutazione multidimensionale Val.Graf.( Valutazione Grafica). In ogni caso, la Direzione dell’ ASP può autorizzare la designazione di un Coordinatore privo dei requisiti sopra indicati, purché sia in possesso di adeguato curriculum vitae. Trattandosi di figura strategica, le cui capacità condizionano notevolmente la funzionalità della struttura e la qualità del servizio, la Direzione dell’ASP, a fronte di comprovati disservizi o inadeguatezza nella conduzione del personale, (3 segnalazioni e contestazioni formali) ha facoltà di richiedere, con un preavviso di 30 giorni, la sostituzione del Coordinatore ritenuto non più idoneo, senza che all’azienda aggiudicataria dell’appalto possa eccepire alcunché. Il Coordinatore dovrà svolgere funzioni di coordinamento del personale messo a disposizione per l’appalto (in caso di A.T.I. svolgerà la funzione di connessione e referente per i responsabili delle varie ditte coinvolte), inoltre, parteciperà alle riunioni che si terranno con la Direzione dell’ASP. Il Coordinatore inoltre parteciperà alle riunioni di valutazione sulle condizioni di ammissibilità dell’anziano in struttura, coordinando la propria funzione con i rappresentanti dell’UVD e gli Uffici di Ambito. Tale Coordinatore dovrà dedicare per non meno di 24 ore a settimana, con una presenza di 5 giorni a settimana, per l’espletamento delle suddette funzioni. Ogni onere connesso all'attività di coordinamento, incluso il costo orario, è incluso nell'offerta complessiva del servizio. In particolare il referente coordinatore si occuperà delle seguenti attività: organizzare il lavoro degli operatori addetti all'assistenza socio assistenziale tenendo i contatti con le altre figure professionali che operano in base all’appalto; curare la costante comunicazione ed integrazione operativa del personale dei reparti sia in senso orizzontale (tra gli addetti a 31 qualsiasi titolo in servizio al reparto) che in senso verticale (tra gli addetti a qualsiasi titolo in servizio in reparti diversi) al fine di prevenire, risolvere o moderare eventuali conflitti sia tra operatori dello stesso servizio, che tra operatori appartenenti a servizi diversi (assistenza, igiene ambientale, manutenzione, ristorazione , ecc.); contribuire alla stesura del piano individuale d'assistenza e verificarne periodicamente l'andamento e lo stato di attuazione rispetto agli obiettivi sanitari prefissati; perseguire gli obiettivi del progetto presentato in sede di offerta; gestire le turnazioni, i congedi, le assenze, le implementazioni del personale, con idonea reperibilità (in ogni giornata dell'anno) che sia in grado di garantire la continuità del servizio stesso e la funzione di coordinamento; predisporre ed eseguire il piano di formazione ed aggiornamento del personale; predisporre ed eseguire l'inserimento, l'affiancamento e il periodo di prova del personale; elaborare ed attuare sistemi di verifica dell'esecuzione del servizio dal punto di vista quantitativo e qualitativo, coordinandosi a tal fine con il Direttore dell’ASP; gestire il magazzino dei prodotti di consumo, verificando le rimanenze ed attivandosi per tempo per avviare le procedure di approvvigionamento; partecipare alle riunioni di èquipe organizzativa e/o sanitaria; accogliere l'ospite, al fine di favorire un inserimento positivo, monitorando i primi giorni di accoglienza, contrastando fenomeni di depressione e di rifiuto verso la Struttura; interagire con la famiglia, attenuando eventuali conflitti con gli operatori ed accogliendo eventuali lamentele discutendone con il Direttore dell’ASP e trovando soluzioni operative soddisfacenti; In caso di assenza, per qualsivoglia motivo, il Coordinatore dovrà essere sempre sostituito da persona di analoga competenza, di gradimento dell’ASP. Il Coordinatore, nell'orario in cui svolge le mansioni di coordinamento, non può svolgere funzioni amministrative proprie dell’Appaltatore. E' altresì necessario che le Imprese candidate forniscano generalità e referenze compatibili col profilo contestualmente alla presentazione della documentazione. 32 TITOLO IV - SERVIZIO DI RISTORAZIONE ART. 21 SERVIZIO DI RISTORAZIONE Premessa al servizio di ristorazione: L’appalto ha inoltre rivolto: per oggetto il servizio di ristorazione. Il servizio è agli ospiti della ASP di Azzano (circa 84 giornate alimentari) agli ospiti della R.S.A. ( circa 26 giornate alimentari); Il servizio prevede la produzione dei pasti nel rispetto delle “Linee d’indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera e assistenziale” e tutte le operazioni connesse, compreso il lavaggio e stoccaggio in cucina dei carrelli e vassoi, delle posate, stoviglie, vasellame e utensili di servizio in genere. Sarà richiesta la predisposizione di diete speciali individualizzate per ospiti con esigenze e/o patologie diverse. Può essere altresì richiesta la predisposizione di “cestini” per le uscite degli ospiti, il cui costo dovrà ritenersi compreso nella giornata alimentare, in quanto usualmente sostitutivi di altri momenti alimentari. Nel corso del contratto il servizio di ristorazione potrà essere ampliato ed essere richiesta la preparazione di pasti per altri eventuali soggetti indicati dall’Ente. ART. 22 ONERI RISTORAZIONE ED ATTIVITÀ COSTITUENTI IL SERVIZIO DI Ferme restando tutte le attività connesse all'oggetto dell'appalto previste nel presente capitolato e nei suoi allegati, sono a carico della Ditta: l’approvvigionamento delle derrate alimentari; la preparazione e cottura dei pasti giornalieri; la preparazione del pasto in carrello multi porzione; la fornitura e preparazione, cottura di diete speciali; la preparazione dei vassoi personalizzati per gli anziani allettati, se richiesti; la fornitura e preparazione di “cestini” per le uscite. In particolare, la Ditta è tenuta alle seguenti altre operazioni: 33 acquisto, ritiro, controllo, stoccaggio, conservazione e riordino delle derrate alimentari; la verifica della scadenza e della qualità delle derrate tenute in magazzino secondo le norme igienico – sanitarie vigenti; raccolta e smaltimento differenziato del materiale di rifiuto della cucina e dei magazzini ed in riferimento alle modalità di raccolta vigenti sul territorio comunale, ai punti di raccolta siti nelle immediate vicinanze della cucina; lo smaltimento degli oli esausti ed ogni altro rifiuto prodotto dalla cucina e dalle attività ad essa collegate, secondo le modalità di legge; l’eliminazione dei grassi residui risultanti da eventuali depositi od incrostazioni dagli scoli delle attrezzature e delle pavimentazioni, oltre alla fornitura e utilizzo di appositi enzimi; il lavaggio dei carrelli, dei vassoi e dei contenitori utilizzati per il trasporto dei pasti e degli alimenti; il lavaggio di posate, stoviglie, bicchieri, vasellame ed utensili di servizio in genere; la pulizia giornaliera del centro cottura e dei locali cucina; la pulizia straordinaria e periodica della cucina e dei locali concessi in uso, di cui: muri, infissi, porte e finestre esterni ed interni, davanzali, soffitti, tubazioni e ogni altra superficie, comprese le aree esterne: piazzali di pertinenza e di immediata vicinanza, della zona deposito rifiuti per la parte di propria competenza, delle attrezzature e dei macchinari relativi; il montaggio, impiego e smontaggio di ponteggi ed elevatori, sia fissi, sia mobili, eventualmente necessari per qualsiasi tipologia di prestazione alle pertinenze ed ai locali funzionalmente annessi; la sanificazione e riassetto dei locali adibiti a magazzini alimentari e dispensa, alle celle frigorifere; la sanificazione, disinfezione e derattizzazione dei locali concessi in uso, comprese le aree esterne: piazzali di pertinenza e di immediata vicinanza e della zona deposito rifiuti per la parte di propria competenza, delle attrezzature e dei macchinari relativi; il ritiro dei carrelli e dei contenitori impiegati per il trasporto di pasti, posate, stoviglie, bicchieri, vasellame ed utensili di servizio in genere e loro successivo lavaggio giornaliero che avverrà nel locale cucina; l’integrazione della fornitura delle attrezzature, apparecchiature e del materiale necessario al buon funzionamento del servizio nonché al reintegro di quello usurato o mancante (quali ad esempio a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: pentole, contenitori e posaterie 34 comprese, vassoi per utenti allettati, …) che al termine del contratto rimarranno di proprietà dell’Ente; l’integrazione, la manutenzione e/o la sostituzione di attrezzature che garantiscano il mantenimento della temperatura dei cibi, erogati agli ospiti, durante il pasto; la compilazione giornaliera della documentazione prevista dalla normativa vigente (H.A.C.C.P., rintracciabilità,…); ogni altra operazione necessaria a garantire il regolare funzionamento del servizio. Tutti i servizi summenzionati, nonché quelli indicati agli Articoli dal 23 al 26 compreso, oltre gli altri necessari al buon andamento dello stesso, devono essere forniti a spese e cura della Ditta appaltatrice. ART. 23 ADEMPIMENTI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA La Ditta appaltatrice dovrà provvedere a propria cura e spese, per il centro cottura, alla fornitura, al ritiro, al controllo, allo stoccaggio ed al riordino di: materiali di consumo occorrenti per il servizio (sacchi per l’immondizia, spugnette, detergenti tovaglioli di carta a doppio velo, bicchieri di plastica, stoviglie, rotoloni di carta, rotoli di carta forno, rotoli di pellicola trasparente, rotoli di alluminio ecc…); camici, copricapo, mascherine e calzari monouso per l’accesso di personale estraneo alla cucina; tutti prodotti necessari per il corretto funzionamento di forni, lavastoviglie e lava pentole, nonché tutti i detergenti necessari alle operazioni di pulizia, da collocarsi negli appositi locali e scaffalature. ART. 24 DETENZIONE DI ATTREZZATURE VARIE DEL CENTRO COTTURA, DEI LOCALI DEL MAGAZZINO E DELLE CELLE FRIGORIFERE: Con l’avvio del rapporto contrattuale la ditta appaltatrice è immessa nell’utilizzo di una parte della struttura e dei beni mobili ed immobili della stessa. Le seguenti attrezzature verranno cedute in comodato d’uso alla ditta appaltatrice, la quale le utilizzerà in modo corretto e tale da garantire la 35 loro conservazione e funzionalità nel tempo. La stessa Ditta si occuperà inoltre della manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse apparecchiature durante tutto il periodo di durata del contratto/di vigenza contrattuale. In particolare, verranno messe a disposizione: 1) tutte le attrezzature all’interno del centro di cottura: piastre di cottura, bollitori, forni, frigoriferi, cappe di aspirazione, abbattitori termici ecc. ecc. 2) tutte le attrezzature dei magazzini e delle celle frigorifere; 3) tutte le attrezzature relative nuclei della struttura; al trasporto del cibo da e per i vari 4) All’atto del sopralluogo verrà consegnato un elenco puntuale di tutte le attrezzature disponibili, con l’indicazione del loro valore. All’atto dell’insediamento della ditta verrà redatto un puntuale e articolato inventario dei beni oggetti della detenzione. Incombe all’aggiudicatario verificare periodicamente il buon funzionamento delle attrezzature sopra riportate e provvedere alla manutenzione ordinaria, alle verifiche periodiche come indicato dal costruttore, e/o alla loro sostituzione con beni di pari grado, o superiore, in caso di impossibilità di riparazione. Nel caso di sostituzione e di manutenzione straordinaria la ditta aggiudicataria dovrà consegnare entro 30 gg., copia della fattura di acquisto ed in lingua italiana: il libretto di istruzione d’uso – manutenzione – smaltimento e la dichiarazione di conformità. Alla fine del rapporto contrattuale tutte le attrezzature acquistate dalla Ditta appaltatrice diverranno di proprietà della ASP Solidarietà di Azzano. ART. 25 ULTERIORI AGGIUDICATARIA ADEMPIMENTI A CARICO DELLA DITTA La ditta appaltatrice dovrà provvedere ad installare a proprie spese, all’interno del centro di cottura la seguente dotazione minimale: un telefax ; un telefono fisso, con segreteria telefonica in funzione 24 ore su 24, ed un cellulare ; 36 un computer con collegamento ad internet; un fotocopiatore. La ditta appaltatrice dovrà inoltre provvedere a proprie spese all’allacciamento, e al pagamento delle seguenti utenze ; Le utenze del gas per uso cucina. ART. 26 ONERI A CARICO DELLA STAZIONE APPALTANTE PER LA RISTORAZIONE Le utenze che attengono ai consumi di acqua fredda e sanitaria, utenze ENEL, riscaldamento e raffreddamento; il ritiro carrelli e la distribuzione dei pasti agli ospiti; lo smaltimento rifiuti solidi urbani TARSU ; la manutenzione straordinarie degli impianti della struttura (salvo quanto previsto dagli art. 14 24e 26 del presente Capitolato di gara); la manutenzione straordinaria impianto elettrico; vigilanza notturna ( se prevista ); l’affidamento di incarico di terzo responsabile investito dai compiti e delle responsabilità di cui alla legge 09.01.1991 nr. 10 ; Le manutenzioni straordinarie della struttura (per la parte muraria) e delle pertinenze esterne. ART.27 FORNITURA PASTI PER CONTO DI TERZI E CONCESSIONE LOCALI CUCINA E MAGAZZINO, RICONOSCIMENTO ECONOMICO ALLA ASP. La Ditta appaltatrice, qualora utilizzasse per il servizio cucina, i locali e le attrezzature e quant’altro della ASP, potrà , senza che ciò possa pregiudicare la qualità del servizio erogato, produrre pasti per clienti propri, previa comunicazione all’Ente appaltante, riconoscendo una specifica royalty per ogni pasto prodotto secondo i seguenti criteri : criterio in base ai pasti prodotti – riferimento annuo: a) Da 0 Fino a 30.000 annui euro 0.30 per pasto prodotto ; b) Da 30.001 Fino 40.000 annui euro 0.33 per pasto prodotto ; 37 c) Da 40.001 Fino a 50.000 annui euro 0.35 per pasto prodotto; d) Oltre 50.001 pasti all’anno 0.40 euro per pasto prodotto. Inoltre, qualora la Ditta appaltatrice dovesse utilizzare,per il servizio cucina, i locali , le attrezzature e quanto altro della ASP , la stessa è tenuta a riconoscere alla ASP, a titolo di rimborso spese, un corrispettivo annuo forfettario, definito in euro 25.000,00 cifra da versare in due rate, con le modalità di seguito riportate, cifra valutato in base ai costi generali di gestione totali della struttura. La cifra dovrà essere versata in due soluzioni: la prima entro i primi sei mesi di avvio del servizio e la seconda entro i rimanenti 6 mesi, sotto la formula “ rimborso forfettario locali cucina e magazzino”. La cifra rimarrà invariata per tutta la durata del contratto salvo adeguamento indice ISTAT con le stesse caratteristiche e modalità indicate dalla revisione dei prezzi previsti all’ art. 101 del presente capitolato di gara. ART. 28 LICENZE ED AUTORIZZAZIONI La Ditta Appaltatrice deve essere in possesso di tutte le prescritte autorizzazioni, nulla osta rilasciati da parte delle autorità preposte, necessarie per l’espletamento di quanto richiesto dal presente Capitolato secondo le normative vigenti. La Ditta deve altresì attuare l'osservanza delle norme, che si intendono tutte richiamate, derivanti dalle vigenti Leggi e Decreti relativi alla prevenzione infortuni sul lavoro, all'igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori. La Ditta dovrà, in ogni momento, a semplice richiesta dell'Ente, dimostrare di avere provveduto a quanto sopra. TITOLO V – CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI 38 ART. 29 SPECIFICHE ALIMENTARI. TECNICHE RELATIVE ALLE DERRATE Tutte le derrate alimentari impiegate per la preparazione dei pasti dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia (qualità, rintracciabilità, ecc.) , che qui si intendono tutte richiamate, nonché rispondere alle caratteristiche di cui all’Allegato n. 1.3. L’Ente, conformemente a quanto previsto dalla Legge finanziaria n. 488 del 23/12/99, per la fornitura di prodotti ortofrutticoli freschi convenzionali, predilige l’impiego di prodotti agroalimentari tipici e tradizionali, di provenienza prevalentemente regionale (“Filiera corta”), in seconda istanza nazionale ed in ambito U.E., a denominazione protetta (DOP, IGP) e, possibilmente a lotta integrata. Se provenienti da agricoltura biologica dovranno essere conformi a quanto previsto dal Reg CE 834/2007 e s.m.i.. I vegetali freschi devono rispettare il Regolamento CE n. 194/97 per quanto concerne il contenuto di nitrati. E’ richiesto il massimo rispetto della stagionalità dei prodotti e di quelle tecniche di conservazione che sono più rispettose della qualità del prodotto. Le partite utilizzate dovranno avere tempi di scadenza non inferiori a quelli indicati nel “PIANO DI APPROVVIGIONAMENTO” inserito nell’Allegato n. 1.3. I prodotti ortofrutticoli dovranno essere consegnati rispettando iI “CALENDARIO DELLE STAGIONALITÀ DI FORNITURA DELLA FRUTTA “ inseriti sempre nell’Allegato di cui sopra. ART. 30 GARANZIA DI QUALITÀ La Ditta deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili all’Ente ad ogni richiesta, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti normative in materia alimentare ed alle Schede tecniche dei prodotti alimentari. Le materie prime utilizzate devono essere di “qualità superiore”; per qualità si intende: igienica, nutrizionale, organolettica e merceologica. I parametri generali a cui fare riferimento nell’acquisto delle derrate sono: riconosciuta e comprovata serietà professionale del fornitore (ad es.: appartenenza ad un ente o associazione per la produzione garante della 39 qualità e tipicità dell’alimento, presenza di un laboratorio per il controllo di qualità all’interno dello stabilimento di produzione); completa ed esplicita compilazione di bolle di consegna e fatture; precisa denominazione di vendita del prodotto secondo quanto stabilito dalla legge; corrispondenza delle derrate a quanto richiesto nel Capitolato; etichette rispondenti a quanto previsto dalla normativa; termine minimo di conservazione TMC o data di scadenza ben visibile su ogni confezione e/o cartone; imballaggi integri senza alterazioni manifeste, scatolame non bombato, arrugginito né ammaccato, cartoni non lacerati, ecc.; integrità del prodotto consegnato (confezioni chiuse all’origine, prive di muffe, parassiti, difetti merceologici, odori e sapori sgradevoli, ecc.); caratteri organolettici specifici dell’alimento (aspetto, colore, odore, sapore, ecc.); mezzi di trasporto igienicamente e tecnologicamente idonei e in perfetto stato di manutenzione; non utilizzo di derrate alimentari derivanti dalle biotecnologie, ossia di alimenti derivanti da organismi, vegetali o animali, nei quali l’informazione genetica sia stata modificata da tecniche di ingegneria genetica (O.G.M.). In attesa di un provvedimento legislativo che consenta il riconoscimento dei prodotti geneticamente modificati dall’etichettatura, in applicazione del principio di precauzione è richiesta una auto-certificazione del produttore che garantisca il non utilizzo di organismi geneticamente modificati. ART. 31 IGIENE DELLA PRODUZIONE La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle normative vigenti. Il personale adibito alle preparazioni di piatti freddi dovrà fare uso di mascherine e guanti monouso. Durante tutte le operazioni di produzione l'impianto di aspirazione dovrà essere sempre funzionante. ART. 32 PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte: 40 le materie prime acquistate fresche non potranno essere congelate; tutti i prodotti congelati, prima di essere sottoposti a cottura, devono essere sottoposti a scongelamento in frigorifero a temperatura compresa tra 0° e +4°C, ad eccezione dei prodotti surgelati pronti a cuocere; la sgrassatura, la porzionatura e la battitura delle carni crude deve essere effettuata nella stessa giornata in cui viene consumata o il giorno precedente il consumo e opportunamente refrigerata tra 0° e +2°C; il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata; il lavaggio ed il taglio della verdura deve essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti al consumo; le porzionature di salumi e formaggi devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la distribuzione; la carne trita deve essere preparata nella cucina dell’Ente e deve essere macinata nella giornata di consumazione; i legumi secchi devono stare in ammollo per 24 ore con almeno 2 ricambi d’acqua; tutte le vivande devono essere di norma cotte in giornata; per tutte le preparazioni cotte da consumarsi calde dovrà essere garantito il mantenimento di una temperature minima di + 65°C in tutte le fasi di porzionamento, confezionamento e distribuzione; per le preparazioni crude e i contorni da consumarsi freddi dovrà invece essere garantita una temperatura massima fino al momento della somministrazione di + 10°C; per yogurt, formaggi freschi ed eventualmente latte pastorizzato dovrà essere garantita una temperatura massima fino al momento della somministrazione di + 4°C; in tutti i sughi a base di pomodori pelati è vietata l’aggiunta di zucchero quale correttore di eventuale acidità; le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la cottura; le fritture tradizionali per immersione in olio non devono essere effettuate e ogni cottura analoga alla frittura deve essere realizzata in forno a termoconvezione (frittate, cotolette, polpette, ecc.); la cottura di torte non a base di creme potrà essere effettuata il giorno precedente la consumazione con successiva conservazione in condizioni adeguate; sono tassativamente evitati ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già cotti. 41 ART. 33 CONSERVAZIONE DELLE DERRATE La conservazione e lo stoccaggio delle derrate deve essere effettuato in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti. Le merci destinate al presente appalto devono essere distinte da merci destinate ad altri clienti propri della Ditta. Le carni, le verdure, i salumi e formaggi ed i prodotti surgelati dovranno essere conservati in celle o frigoriferi distinti. Sulle confezioni lasciate aperte dovrà essere riportata la data di apertura, mentre nel piano di autocontrollo sarà indicato il tempo massimo di utilizzo delle derrate rimaste aperte. ART. 34 RICICLO E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Nel rispetto delle norme igienico sanitarie, gli avanzi di produzione delle derrate, integre non consumate, potranno essere ritirati dalle persone, associazioni Onlus che ne facciano richiesta all’Ente. TITOLO VI – TECNICHE DI PREPARAZIONE E COTTURA ART. 35 PRINCIPI GENERALI Le pietanze devono risultare gustose, appetitose e gradevoli, anche dal punto di vista della loro presentazione e quantità, poiché il pasto è uno degli elementi fondamentali nella vita della comunità. Nelle tipologie di cottura devono essere privilegiate cotture semplici, di facile digeribilità, a vapore o al forno, evitando cotture prolungate con soffritti e metodi che producono carbonizzazione e conseguente formazione di sostanze mutagene. In particolare, si prescrive di: cuocere le verdure al vapore o al forno; cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi visibili; aggiungere i condimenti possibilmente a crudo; 42 preparare il puré con patate fresche lessate in giornata (le patate devono essere sbucciate e lavate nella stessa giornata dell’ utilizzo indipendentemente dal tipo di cottura); preparare le verdure da consumare crude perfettamente lavate, pronte all’ uso e condirle al momento della distribuzione; consegnare la frutta lavata, tagliata (se richiesta) e a temperatura ambiente; somministrare le razioni di carne e di pesce porzionate e tagliate; evitare la precottura e l’eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta); evitare la soffrittura, da sostituire con la semplice tostatura in poca acqua o brodo; evitare l’ eccessiva spezzettatura dei vegetali, limitare la quantità d’ acqua utilizzata in cottura, contenere i tempi di cottura, ricorrendo di preferenza alla cottura a vapore o al forno. Non devono essere utilizzati: le carni al sangue; l’ aggiunta di sale agli alimenti; cibi fritti; il dado da brodo contenente glutammato; conservanti ed additivi chimici nella preparazione dei pasti. Le lavorazioni dei cibi devono essere semplici e la scelta dei piatti deve tenere conto della stagionalità e della tradizione. I pasti devono essere confezionati nella stessa giornata del consumo ed il tempo che intercorre tra il termine della cottura e l’ inizio del consumo non deve superare i 60 minuti. ART. 36 LINEA REFRIGERATA È ammessa la preparazione di alcune derrate il giorno precedente la cottura purché dopo cottura vengano raffreddate nell’abbattitore rapido di temperatura: la cottura di arrosti, bolliti, brasati di carne bovina (con raggiungimento al cuore del prodotto di +10°C entro 2 ore dal termine della cottura e di +4°C entro le successive 2 ore); la cottura di paste al forno (stesse modalità di cui sopra); la cottura di sughi e ragù (stesse modalità di cui sopra). 43 ART. 37 CONDIMENTI Le paste asciutte dovranno essere condite al momento della distribuzione ed il formaggio grattugiato, se richiesto, aggiunto al piatto dall’operatore addetto alla distribuzione. Per i condimenti a crudo delle pietanze e delle verdure, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva; non è ammesso l’uso di altri tipi di oli. Per la cottura è ammesso l’utilizzo di olio di arachidi. TITOLO VII – SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE AL MENU’ ART. 38 STRUTTURA DEL MENU TIPO L’Ente intende fornire ai propri utenti un servizio di qualità che renda il momento del pasto piacevole ed atteso. La ricerca della qualità si esplica anche attraverso la proposta di piatti preparati e cucinati secondo la tradizione locale e preferibilmente di produzione ed impostazione casalinga, nonché promuovere maggiormente il consumo di alimenti protettivi per l’anziano quali: pesce, legumi, frutta e verdura, contenendo il consumo di alimenti ricchi di grassi e proteine quali formaggi, insaccati e carni. I pasti dovranno corrispondere: • per tipo e qualità a quelli indicati nell’ Allegato n. 1.1, delle “Tabelle del menu tipo settimanale”; • alle “Tabelle dietetiche con grammature” di cui all’Allegato n. 1.2; • alle caratteristiche degli alimenti conformi alle normative vigenti e precisati nell’Allegato n. 1.3, ”Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari”. Tali pesi si intendono a crudo e al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali peso dovuti allo scongelamento. I menu descritti sono generalmente variati, bilanciati nell’apporto di nutrienti ed adeguati dal punto di vista calorico; essi sono strutturati in cicli di quattro settimane e differenziati secondo una stagionalità specifica anche per i contorni e per la frutta. 44 In base al menu del giorno è possibile variare gli alimenti nell’ambito della stessa tipologia, (es: carne bianca: pollo, tacchino o coniglio; carne rossa: vitellone o maiale; pesce: sogliola o merluzzo ecc.; uova: sode o in frittata ecc.. )Per la verdura cruda e cotta si intende la somministrazione variata di verdura di stagione (zucchine, spinaci, finocchi, carote, insalate, ecc). Le patate essendo tuberi ricchi di amido non rientrano nel gruppo delle verdure, pertanto possono essere abbinate ad un primo in minestra (minestra in brodo, passato di verdure e vanno sostituite con puré o polenta e non con le verdure). I legumi (piselli, fagioli, lenticchie ecc.) costituiscono un’importante fonte di proteine di origine vegetale e sono intercambiabili tra di loro, ma non con le verdure o con le patate. Pertanto la frequenza del consumo settimanale degli alimenti, da ripartire, tra pranzo e cena, dovrà rispettare: carne pesce uova legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ecc) formaggio prosciutto cotto o crudo o bresaola patate e purè 4-5 volte max/settimana 2 volte settimana 2 volte settimana 2-3 volte settimana 2-3 volte settimana 1-2 volte settimana 2-3 volte max/settimana Per ogni ospite presente il menu tipo giornaliero è il seguente: Pranzo: • un primo piatto fra due scelte, di cui una minestra e comunque tutti i giorni in aggiunta deve essere proposto un primo piatto in bianco (pasta e riso) e uno al pomodoro (pasta e riso); • un secondo piatto caldo fra due scelte, comunque tutti i giorni in aggiunta deve essere disponibile su richiesta un secondo freddo (formaggio, prosciutto, bresaola, ecc.); • un contorno caldo fra tre scelte, di cui una di verdura cruda di stagione; • pane fresco; • grissini; • una porzione di frutta fresca di stagione, con possibilità di scelta tra almeno cinque tipi di cui una cotta; nelle domeniche e festività 45 infrasettimanali: dolce, budino, dessert, gelato, macedonia in alternativa alla frutta; • bevande a scelta tra acqua naturale e gasata depurata in caraffa o in bottiglia di vetro da 500ml con vuoto a rendere, vino rosso in bottiglia da 33cl. Cena: • un primo piatto fra due scelte, di cui una minestra e comunque tutti i giorni in aggiunta deve essere proposto un primo piatto in bianco (pasta e riso) e uno al pomodoro (pasta e riso); • un secondo piatto caldo fra tre scelte, comunque tutti i giorni in aggiunta deve essere proposta carne e pesce ai ferri in tranci da 150g a crudo; • un contorno caldo fra tre scelte, di cui una di verdura cruda di stagione pane fresco; • grissini; • una porzione di frutta fresca di stagione, con possibilità di scelta tra almeno cinque tipi di cui una cotta e omogeneizzato di prugne; nelle domeniche e festività infrasettimanali: dolce, budino, dessert, gelato, macedonia di frutta fresca di stagione in alternativa alla frutta; • bevande a scelta tra acqua naturale e gasata depurata in caraffa o in bottiglia di vetro da 500ml con vuoto a rendere. La Ditta provvederà alla fornitura ed alla distribuzione delle colazioni, degli spuntini e delle merende, coadiuvato dal personale addetto all’assistenza alla persona dell’Ente con le modalità che saranno dalla stessa indicate nell’offerta tecnica, a seguito di presa visione delle modalità attualmente in uso nei vari nuclei. Non vi è limite di consumo sulla richiesta di acqua in caraffa. La Ditta è invitata a presentare un calendario settimanale della frutta fresca del pranzo che tenga conto di quella proposta nei menu serali. La macedonia deve essere preparata solo con frutta fresca e deve essere prevista la somministrazione del dolce una volta alla settimana. Il puré di patate deve essere preparato solo con patate fresche secondo la composizione indicata nelle “Tabelle dietetiche con grammature” e talune ricette relative ai menu di cui all’Allegato n. 1.2. Per gli ospiti affetti da disturbi della masticazione, da disfagia o da altre limitazioni della capacità di assunzione, i pasti dovranno essere preparati sotto forma di frullati/omogeneizzati che, salvo diversa indicazione, 46 devono essere preparati con il menu del giorno e devono essere serviti in piatti compartati per cui ogni portata, nel carrello pasti, deve essere separata ed individuabile. ART. 39 MENU PARTICOLARI E RIFORNIMENTO DI NUCLEO • La Ditta dovrà prevedere, compreso nel prezzo della giornata alimentare e senza nessun onere aggiuntivo, la fornitura di: • dolci per i compleanni degli ospiti – con ricorrenza mensile - non preconfezionati (torte di tipo semplice: crostata di frutta o confettura, plumcake allo yogurt, alla ricotta, di carote, di mele, ecc), da concordarsi con il Servizio Animazione dell’Ente; • variazione ai menu normali in occasione delle principali festività dell’anno (Natale/Capodanno/Carnevale/Pasqua) con l’erogazione di piatti tradizionali legati all’evento; • pasto sostitutivo in occasione di gite brevi. Il pasto dovrà essere sostituito con la fornitura di piatto ricco (ad esempio: pasticcio, insalata di riso) porzionato mantenuto in apposito contenitore termico, accompagnato da “sacchetto/cestino” da viaggio individuale così composto: bottiglia in PET da 500ml di acqua, un succo di frutta, un pacchetto monoporzione di biscotti secchi, piatto, posate, bicchiere e due tovaglioli a doppio velo. La Ditta dovrà inoltre garantire, sempre compreso nel prezzo della giornata alimentare, una scorta di reparto di prodotti di pronto intervento, quali ad esempio: frutta, succhi di frutta, acqua minerale, biscotti, fette biscottate, zucchero, cannucce, tovaglioli e posate di plastica ecc..., con le modalità in uso nei vari nuclei. Ogni anno in occasione delle feste, o di interventi esterni di animazione o di celebrazioni particolari saranno concordati con il Responsabile/Referente dei rinfreschi, comprendenti cibi salati e dolci, prodotti tipici, vino e bibite. Presumibilmente si calcola una necessità annua di porzioni per rinfreschi di circa 1000 unità. Per questi rinfreschi si richiede un’ offerta separata. È prevista inoltre in occasione del S. Natale un pranzo con i familiari degli ospiti (circa 120 persone). La Ditta dovrà presentare anche per questa voce un’ offerta separata ed indicare un prezzo forfettario agevolato con le modalità di gestione/organizzazione compreso della quantità di personale da dedicare anche per il servizio al tavolo, nonché indicare la modalità di 47 pagamento, nella considerazione che il costo per tale evento è a carico degli stessi familiari degli ospiti. L’offerta gratuita della fornitura di rinfreschi e delle cene per i familiari degli ospiti, che avranno luogo per tutta la durata contrattuale, potrà essere valutata dalla Commissione e dare seguito ad attribuzione di punteggio. ART. 40 DIETE SPECIALI La Ditta aggiudicataria dovrà assicurare “diete speciali” cioè diverse da quelle fornite comunemente e che rispondono di volta in volta a particolari esigenze. Le diete speciali sono menu che richiedono alcune modifiche rispetto al menu standard e devono essere erogati dalla Ditta su specifiche richieste dell’Ente e/o prescrizioni mediche. Tra le diete speciali vanno ricomprese anche quei menu destinati a soggetti affetti da particolari allergie o intolleranze alimentari (es. celiaci). Per i soggetti beneficiari di diete speciali la Ditta, in sede di offerta, dovrà specificare le modalità di effettuazione del servizio ristorativo, nonché indicare i flussi produttivi per la conservazione, preparazione e distribuzione dei pasti. L’ordinazione delle diete speciali viene effettuata con le stesse modalità relative ai pasti del menu e dovranno essere consegnate in monoporzione e recare l’indicazione dell’utente destinatario e del tipo di dieta (nel rispetto delle norme sulla tutela della privacy). ART. 41 STRUTTURA DEL MENU PER DIPENDENTI ED ALTRI UTENTI AUTORIZZATI Per i dipendenti ed autorizzati dall’Ente, il menu è quello degli ospiti della Struttura. La Ditta appaltatrice potrà comunque - senza che ciò comporti un aumento del costo e, soprattutto, il rischio di decadimento della qualità dei pasti degli ospiti – proporre alternative al menu del giorno 48 ART. 42 MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE PASTI AI DIPENDENTI ED ALTRI UTENTI AUTORIZZATI Per i soggetti beneficiari del servizio di ristorazione (personale dipendente e diversi comunque autorizzati dall’Ente) la Ditta appaltatrice, in sede di offerta, dovrà specificare nel progetto tecnico, le modalità di somministrazione del servizio ristorativo, nonché indicare le modalità di gestione ai fini di una corretta rendicontazione mensile dei pasti effettivamente erogati e contabilizzati. La Ditta dovrà inoltre tenere conto di eventuali richieste di piatti dietetici per il personale che ne farà richiesta preventiva, in base a specifiche prescrizioni mediche. ART. 43 VARIAZIONI DEL MENU I menu approvati preventivamente dalla Direzione dell’Ente e validati dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASS non sono modificabili. Sono consentite, in via temporanea e straordinaria, variazioni nei seguenti casi: interruzione e/o guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del menu previsto; interruzione temporanea della produzione, per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica o del flusso idrico; avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili; l’eventuale costante non gradimento di alcuni piatti, documentato attraverso la compilazione di schede di gradibilità del pasto. Tale situazione comporta comunque il rilascio di un parere concordato con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASS e l’Amministrazione dell’Ente. TITOLO VIII - NORME PER LA PRENOTAZIONE E LA DISTRIBUZIONE DEI PASTI 49 ART. 44 INFORMAZIONE AGLI UTENTI DEL SERVIZIO La Ditta appaltatrice è tenuta ad affiggere all’inizio di ciascuna settimana, a propria cura e spese – nel corridoio all’ingresso delle singole sale di ogni nucleo e piano o in apposita bacheca, in maniera che sia ben visibile - il menu settimanale che dovrà essere conforme alle indicazioni del presente Capitolato, approvato dalla Direzione e validato preventivamente dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della A.S.S. ART. 45 PRENOTAZIONE DEI PASTI PER GLI OSPITI La Ditta appaltatrice, in sede di offerta, dovrà indicare nel progetto tecnico le modalità di gestione e di corretta rendicontazione mensile dei pasti effettivamente erogati e contabilizzati. Senza che ciò comporti obblighi, vincoli o un aumento dei costi per l’Ente, la Ditta potrà utilizzare un sistema informatizzato e dovrà in tale caso specificarne le caratteristiche. ART. 46 CONTENITORI PASTI E ATTREZZATURE DISTRIBUZIONE Le attrezzature per la conservazione e la distribuzione dei pasti nelle sale da pranzo, devono essere conformi al D.P.R. 327/80 ed ai regolamenti comunitari vigenti, nonché garantire il mantenimento delle temperature prescritte dalle norme citate. I contenitori verranno restituiti alla fine del pasto per poter garantire la loro sanificazione in cucina da parte della Ditta. Le diete speciali devono essere consegnate in monoporzione e recare l’indicazione dell’utente destinatario e del tipo di dieta (nel rispetto delle norme sulla tutela della privacy). Il pane deve essere riposto in ceste pulite munite di coperchio. La frutta deve essere lavata e trasportata in contenitori di plastica ad uso alimentare muniti di coperchio. Quanto fornito dall’Ente e preso in carico dalla Ditta a seguito di Verbale, così come indicato nel presente Capitolato, dovrà essere sostituito ed eventualmente integrato ogni qualvolta ve ne sia necessità nel corso dell’appalto. 50 ART. 47 PERSONALE ADDETTO E MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI AGLI OSPITI La Ditta deve garantire la consegna dei carrelli, vassoi e contenitori agli operatori dell’ASP in modo da garantire il rispetto degli orari di cui all’Art.48 La distribuzione agli ospiti è gestita dagli operatori addetti all’assistenza. ART. 48 ORARI DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI La giornata alimentare è scandita di sei momenti con inizio negli orari sotto indicati: PRESTAZIONE UTENZA colazione ospiti spuntino di metà ospiti mattina pranzo ospiti personale merenda ospiti cena ospiti Bevanda serale ospiti ORARIO SOMMINISTRAZIONE 8:00 10:00 12:00 12.00 - 14.00 16:00 18:00 20:00 Per quanto riguarda i sei momenti alimentari, dovranno essere rispettati rigorosamente gli orari di distribuzione proposti dall’Ente. Il servizio deve essere garantito dalle ore 8:00 alle ore 20:00, assicurando la preparazione dei pasti anche al di fuori dei normali orari di distribuzione e da consegnarsi almeno 10 minuti prima alla soglia della cucina. Tali orari dovranno essere rispettati dalla Ditta in modo tassativo. Nessun ritardo, a qualsiasi motivo dovuto, è ammesso se non su richiesta dell’Ente. Tenendo presente che l’organizzazione del servizio stesso deve ispirarsi al criterio della massima rispondenza alle necessità degli ospiti, l’Ente si riserva la facoltà di adattare gli orari a seguito dei bisogni espressi. 51 TITOLO IX- PULIZIA D IGIENE DEL CENTRO COTTURA ART. 49 PULIZIA DEGLI IMPIANTI, DELLE MACCHINE, DEGLI ARREDI E DELLE ATTREZZATURE Le attrezzature presenti presso il centro cottura devono essere deterse e disinfettate, secondo le modalità riportate in apposito “PIANO DI SANIFICAZIONE” da presentare nel progetto tecnico di gestione del servizio. Il Piano di Sanificazione dovrà essere inserito nel Piano di Autocontrollo, tra i prerequisiti. Durante le operazioni di preparazione e cottura dei pasti è assolutamente vietato tenere nelle zone preparazione e cottura e nella cucina in generale, detersivi, scope e strofinacci di qualsiasi genere e tipo. ART. 50 MODALITÀ DI UTILIZZO DEI DETERSIVI E LORO STOCCAGGIO Tutti i detersivi dovranno essere utilizzati dal personale secondo le indicazioni fornite dalle case produttrici, con particolare attenzione per quanto concerne le concentrazioni e le temperature indicate sulle confezioni. Tutto il materiale di sanificazione deve essere riposto, durante l’utilizzo, su un carrello per pulizie adibito appositamente a tale funzione. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi a chiave. ART. 51 ULTERIORI INTERVENTI – DERATTIZZAZIONE E DISINFESTAZIONE Oltre a quanto previsto dal capitolato la Ditta deve effettuare presso tutti i locali interessati alla conservazione, preparazione, distribuzione e consumo degli alimenti, e loro pertinenze, nonché degli spazi adibiti alla raccolta rifiuti, interventi di disinfestazione, adottando specifici 52 accorgimenti differenziati a seconda della tipologia e della struttura del locale. Essa comprende la derattizzazione, la disinfestazione contro insetti volanti, e la deblattizzazione. Per ogni tipo di infestazione la Ditta deve predisporre un adeguato monitoraggio onde verificare quale è il livello dell’infestazione, in modo continuo nel tempo e programmare la cadenza degli interventi eventualmente da eseguire. In caso di necessità occorrerà predisporre uno o più interventi straordinari da effettuarsi entro il giorno successivo la segnalazione dell’avvistamento dell’infestazione. Gli interventi dovranno essere effettuati almeno quattro volte all’anno, e in occasione di ogni intervento straordinario, la Ditta dovrà testimoniare l’effettiva effettuazione degli interventi previsti, comprovandoli con schede tecniche e/o verbali di controllo, avendo cura di connettere gli esiti dei monitoraggi effettuati con un documento scritto riepilogativo. Il Piano di derattizzazione e disinfestazione dovrà essere inserito nel Piano di Autocontrollo, tra i prerequisiti. ART. 52 RIFIUTI I rifiuti urbani derivanti dal servizio dovranno essere raccolti dal personale della Ditta e convogliati negli appositi cassonetti situati all’esterno del piazzale in prossimità del centro cottura, in modo da garantire una corretta gestione della successiva fase di raccolta da parte del servizio pubblico di igiene urbana, nel rispetto di quanto previsto dal “Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani”. Il non rispetto del corretto smaltimento secondo quanto previsto dal “Regolamento Comunale” darà origine alle penalità di cui al presente Capitolato. E’ tassativamente vietato gettare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico etc.). Qualora si verificassero otturazioni degli scarichi causati dalla presenza di rifiuti imputabili al servizio di ristorazione, i costi per il ripristino degli scarichi saranno totalmente a carico della Ditta. TITOLO X – CONTROLLI DI CONFORMITA’ DELLA PRODUZIONE E DEL SERVIZIO 53 ART. 53 CONTROLLI E’ facoltà dell’Ente effettuare controlli in qualsiasi momento - senza preavviso e con le modalità che riterrà più opportune, anche tramite l’accesso ai documenti commerciali e alle schede tecniche dei prodotti controlli chimico microbiologici sulla merce/sui pasti consegnati e sui pasti speciali forniti per verificarne la conformità con le diete speciali prescritte/richieste, da eseguirsi presso un laboratorio, accreditato secondo la norma ISO/IEC 17025, di propria fiducia. Le relative spese, fino ad un massimo di cinque controlli analitici completi/anno per ciascuno dei prodotti alimentari oggetto del presente appalto sono a carico della Ditta. In caso di non conformità la Ditta si impegna a sostenere le ulteriori analisi che l’Ente riterrà di effettuare per verificare la rispondenza. Gli addetti o incaricati dell’Ente, nello svolgimento della propria attività, non dovranno interferire con l'attività del personale alle dipendenze della Ditta e, nello svolgimento delle operazioni di controllo, utilizzeranno specifiche check-list. La Ditta dovrà garantire l’accesso agli addetti o incaricati dell'Ente in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del servizio in ogni sua fase. Tutti i soggetti preposti al controllo, dovranno indossare, in sede di effettuazione dei controlli presso le cucina, apposito camice bianco, copricapo, mascherina e copri scarpe forniti dalla Ditta. Per i controlli ci si potrà avvalere anche della collaborazione della Azienda Socio Sanitaria n. 6. ART. 54 TIPOLOGIA DEI CONTROLLI Oltre quanto previsto al sopraccitato Art. 53 in merito alla rilevazione tramite le check-list, l’Ente potrà utilizzare anche le seguenti metodologie di controllo: 1. diretti, effettuati dagli incaricati dell’Ente 2. indiretti, da parte degli utenti a mezzo interviste o presentazione di reclami; 3. in contradditorio, effettuati da personale incaricato dall’Ente ed il referente della Ditta; 54 4. analitici ed organolettici, in conformità alle vigenti normative in qualsiasi momento anche senza preavviso. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si elencano i principali requisiti oggetto di controllo: registro disinfestazioni modalità di stoccaggio nelle celle temperatura dei frigoriferi e dei congelatori data scadenza prodotti modalità lavorazione derrate modalità cottura modalità di distribuzione temperatura del vitto lavaggio e impiego sanificanti caratteristiche sanificanti modalità sanificazione verifica corretto uso impianti stato igienico attrezzature e ambiente stato igienico sanitario personale organizzazione del personale ed organico professionalità addetti orari di consegna del vitto controllo tra composizione del pasto prenotato e quello servito modalità manipolazione controllo funzionamento attrezzature ed impianti controllo abbigliamento di servizio del personale controllo contenitori utilizzati per la distribuzione dei pasti controllo sulle modalità di gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata. I controlli analitici si effettuano mediante prelievo e asporto di campioni di alimenti che verranno successivamente sottoposti ad analisi di laboratorio. Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e, comunque, rappresentative della partita oggetto dell’accertamento. Nulla potrà essere richiesto all'Ente per le quantità di campioni prelevati. 55 ART. 55 DOCUMENTI RELATIVI ALLE DERRATE ALIMENTARI Presso il centro cottura dovranno essere conservate le copie delle bolle di consegna delle derrate alimentari, riferite al trimestre precedente, da esibirsi su richiesta del personale incaricato dall'Ente per l'effettuazione dei controlli. ART. 56 PIANO DI AUTOCONTROLLO - SISTEMA H.A.C.C.P. Per l’erogazione del servizio oggetto dell’appalto, la Ditta è tenuta a porre in essere, fin dall’inizio del servizio, anche su supporto informatico, tutte le operazioni/attività necessarie per l’attuazione e l’implementazione del sistema di autocontrollo igienico (H.A.C.C.P.) secondo quanto previsto dal Regolamento CE 852/2004 e dal D.Lgs. 193 del 06/11/2007. Il servizio di controllo dovrà essere strutturato con personale specializzato, con strumentazione e procedure operative adeguate e dovrà coprire tutte le fasi di lavoro, compresa la porzionatura finale. I responsabili dell’Ente potranno effettuare controlli a campione presso la Struttura. La Ditta deve mettere a disposizione, a richiesta dell’Ente e/o suoi incaricati, per i controlli di conformità, detto Piano ed i risultati delle verifiche effettuate, nonché la documentazione relativa almeno al mese in corso ed ai tre mesi precedenti. ART. 57 CONSERVAZIONE CAMPIONI Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, la Ditta è tenuta a conservare presso il centro cottura un campione rappresentativo del pasto completo del giorno. Tali campioni vanno riposti in contenitore monouso termosigillato, fornito dalla Ditta, con indicata la natura del contenuto, la giornata di preparazione, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati in frigorifero congelatore per le 72 ore successive alla produzione, in una zona identificata con un cartello riportante la seguente dizione: ”campione rappresentativo del pasto”. I campioni prelevati nei fine settimana (venerdì, sabato e domenica) devono essere mantenuti sino al martedì della settimana successiva. 56 Detti campioni potranno essere utilizzati per eventuali analisi di laboratorio in caso di sospetta tossinfezione alimentare. Alla Ditta verranno addebitate le spese di analisi. La Ditta è tenuta a consegnare, su richiesta dell’Ente e/o degli addetti dell’ASS, i succitati campioni. 57 TITOLO XI LOCALI ED ATTREZZATURE ART. 58 MANUTENZIONI ATREZZATURE CUCINA. ORDINARIE E STRAORDINARIE La Ditta ha l'obbligo contrattuale di effettuare le manutenzioni prescritte all’Art.24 del presente Capitolato Speciale d’oneri, come segue: manutenzione ordinaria come definita all’art. 3, c. 1, lett. a) del D.P.R. 380/01, “gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”, da effettuarsi nei locali e per gli impianti tecnologici, interessati dalle attività dell’appalto ovvero, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nella cucina, dispense, magazzini e locali annessi, zone di pertinenza. In particolare, nell’ambito degli interventi di manutenzione ordinaria e specificamente per quanto attiene alle tinteggiature della cucina, e dei locali annessi, queste dovranno essere effettuate all’avvio, a metà ed al termine del contratto esclusivamente con materiali ecocompatibili. Inoltre le tonalità delle tinteggiature devono essere concordate con il Direttore dell’ASP e/o suoi incaricati; La Ditta deve provvedere alla manutenzione ordinaria programmata e straordinaria dei macchinari, delle attrezzature, procedendo alla loro sostituzione o, alla sostituzione di componenti in caso di rotture e-o altre evenienze così come disposto dall’art. 24 del presente capitolato di gara. “ ART. 24 DETENZIONE DI ATTREZZATURE VARIE DEL CENTRO COTTURA, DEI LOCALI MAGAZZINO E DELLE CELLE FRIGORIFERE” Le attrezzature sostituite rimangono a fine contratto di proprietà dell’Ente. La Ditta aggiudicataria in fase di presentazione del progetto tecnico, dovrà presentare il Piano di Manutenzione Programmata, che deve contenere anche le modalità di manutenzione ordinaria dei locali. In fase di sopralluogo verrà consegnato una elenco dettagliato delle attrezzature presenti in cucina, delle celle frigoriferi ed in generale di tutte le attrezzature mobili e fisse, con una stima del valore delle stesse ed una breve indicazione circa lo stato di funzionamento delle stesse. Al verificarsi di guasti, di qualsiasi natura, la Ditta sarà tenuta a provvedere, a propria cura e spese, tramite il personale specializzato delle Ditte incaricate della manutenzione, agli interventi necessari – ordinari e straordinari - al massimo nei 5 giorni naturali e consecutivi. Al fine della 58 verifica del rispetto dei tempi, copia della richiesta di intervento dovrà essere mantenuta nel centro cottura. Il primo intervento verrà effettuato dalla ASP con il proprio manutentore. La data di effettiva esecuzione e le modalità degli interventi eseguiti corredati del timbro e della firma del manutentore - devono essere annotati su un apposito registro tenuto presso il centro cottura, congiuntamente al Piano di manutenzione programmata. Tali documenti dovranno essere consultabili dal personale dell’Ente preposto alle verifiche e ai controlli. In caso di guasto della lavastoviglie e/o della lava pentole, la Ditta dovrà comunque garantire l’igienizzazione delle stoviglie e di ogni altro strumento utilizzato. La Ditta dovrà aggiornare l’inventario delle attrezzature di cucina annotandovi tutti gli interventi effettuati e dovrà inviare, alla fine di ogni anno di esercizio, l’elenco aggiornato all’Ente, sia in forma cartacea che informatica secondo lo schema indicato dagli Uffici Amministrativi dell’Ente. Particolare attenzione dovrà essere riposta nell'esecuzione degli interventi che possono determinare, se non eseguiti nei termini prescritti, il decadimento - anche temporaneo – dell’efficienza delle attrezzature e delle macchine relativamente alla sicurezza. L’Ente si riserva di controllare, direttamente o a mezzo terzi, il rispetto delle conformità, delle procedure e della tempistica indicate nel Piano di manutenzione, nonché l’effettivo stato delle strutture, delle attrezzature, dei macchinari, degli impianti e degli arredi. In caso di mancata adozione degli interventi necessari, si provvederà, previa diffida, ad applicare le penalità previste dal presente Capitolato ed alla successiva esecuzione in danno. Alla fine dell’appalto, contestualmente alla riconsegna dei locali e delle attrezzature, alla presenza dei rappresentanti dell’Ente della Ditta uscente, dovranno essere svolte verifiche relativamente al funzionamento di tutte le strutture e degli impianti (infissi interni ed esterni, pavimentazioni, rivestimenti, rubinetterie, scarichi, impianto elettrico e corpi illuminanti, impianto del gas, impianto di aerazione, ecc.). 59 ART. 59 VERBALE ATTREZZATURE DI CONSEGNA DEI LOCALI, ARREDI ED All’atto della stesura e firma dell’inventario e consegna dei locali, congiuntamente al Referente dell’Ente, la Ditta appaltatrice accerterà le condizioni di quanto concesso in uso, assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa al suo utilizzo da parte del proprio personale, il tutto in base a quanto previsto dall’ ART. 24 DETENZIONE DI ATTREZZATURE VARIE DEL CENTRO COTTURA, DEI LOCALI MAGAZZINO E DELLE CELLE FRIGORIFERE”. Nel verbale di consegna dei locali verranno descritte in forma esauriente: 1. le strutture di pertinenza del servizio di ristorazione; 2. quantità, descrizione, tipologia, stato di manutenzione dei beni immobili, degli impianti, degli strumenti, delle attrezzature e degli arredi; Tale inventario farà parte integrante dei documenti contrattuali. L’Ente resta sollevato da qualsiasi spesa per manutenzioni o riparazioni successive alla sottoscrizione del verbale di consegna. La Ditta si obbliga a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni ai locali e/o impianti, senza previa autorizzazione dell’Ente. Sono a totale carico della Ditta le sostituzioni di attrezzature ed arredi che si dovessero rendere necessarie a causa di usura, danneggiamenti o furti. A fronte di circostanze contingenti o imprevedibili determinate da mutamenti del quadro legislativo e regolamentare di riferimento, ovvero da prescrizioni dell’A.S.S., NAS od altri organismi pubblici che esercitano competenze non riservate all’Ente, la Ditta sarà tenuta ad adeguare le attrezzature esistenti o, qualora ciò non fosse possibile, ad acquistarle “ex novo”. ART. 60 VERIFICA PERIODICA DEL CENTRO COTTURA In qualunque momento, su richiesta dell’Ente ed in ogni caso ogni dodici mesi, le Parti provvederanno alla verifica dell'esistente e dello stato di conservazione di quanto consegnato, con l'intesa che la Ditta sopperirà con la necessaria sostituzione entro i successivi 20 giorni dal riscontro. 60 Trascorso tale termine, in caso di inadempienza da parte della Ditta, l’Ente provvederà al reintegro del materiale dandone comunicazione scritta alla Ditta e addebitando alla stessa un importo pari alla spesa sostenuta, maggiorata del 25% a titolo di penalità. La Ditta dovrà garantire l'accesso agli incaricati dell’Ente in qualsiasi luogo ed ora, per esercitare qualsivoglia controllo ritenuto utile. ART. 61 INVENTARIO DI RICONSEGNA CONTRATTO ALLA SCADENZA DEL Al termine dell’appalto la Ditta si impegna a riconsegnare i locali con impianti, attrezzature e arredi annessi e comunque quanto messo a disposizione dall’Ente, i quali devono essere uguali o superiori in numero specie e qualità a quelli di cui all’atto della consegna. Tali beni devono essere consegnati all'Azienda in perfetto stato di pulizia, funzionamento e di manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all'utilizzo durante la gestione. Restano di proprietà dell'Ente le apparecchiature eventualmente sostituite a seguito di rottura. Qualora si ravvisassero danni arrecati a strutture, impianti, macchine, arredi ed attrezzature e comunque quanto messo a disposizione dall’Ente, rispetto ai corrispondenti verbali di consegna, questi verranno stimati ed addebitati interamente alla Ditta, anche mediante l’incameramento parziale o totale della cauzione oppure richiedendone la sostituzione/integrazione. TITOLO XII – INADEMPIENZE E PENALITA’ ART. 62 INADEMPIENZE E PENALITÀ –SERVIZIO DI RISTORAZIONE Qualora si verifichino inadempienze della Ditta nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali, saranno applicate dall’Ente penalità in relazione alla gravità delle stesse, a tutela delle norme contenute nel presente Capitolato. Le penalità minime che l'Ente ha titolo di applicare sono le seguenti : 61 PENALI Importo penale 1. € 800,00 2. € 300,00 3. € 100,00 4. € 300,00 5. € 100,00 6. € 50,00 7. € 100,00 8. € 200,00 9. € 100,00 10. € 200,00 11. € 100,00 12. € 300,00 13. € 200,00 14. € 100,00 Tipologia penale Ogni qualvolta viene negato l’accesso agli incaricati dall’Ente ad eseguire i controlli di conformità. Per ogni difformità delle pietanze rispetto a quelle previste nel menu giornaliero non autorizzato dagli addetti Per ogni mancato rispetto delle grammature previste dalle Specifiche Dietetiche, verificato su 10 pesate della stessa preparazione In caso di ritrovamento di corpi estranei organici e inorganici nelle materie prime In caso di ritardo di oltre quindici minuti nella somministrazione dei pasti. Per ogni pasto in meno (comprese le diete speciali), ovvero non consegnato, rispetto al numero di pasti richiesto. Per mancato rispetto delle temperature ai sensi del D.P.R. 327/80 e s.m.i. per ciascuna pietanza nel menu giornaliero Per mancata conservazione dei campioni Per carenza igienica dei carrelli adibiti al trasporto dei pasti. Per carenza igienica della cucina e delle pertinenze Per carenza della corretta prassi igienica del personale. Per mancata consegna, ai responsabili dei controlli di conformità incaricati dall’Ente della documentazione inerente la messa in atto del sistema HACCP. Per mancata sostituzione – entro 2 giorni - del personale ritenuto non idoneo al servizio per seri e comprovati motivi, su richiesta dell’Ente. Per ogni mancata 62 comunicazione della sostituzione del personale Per mancato rispetto delle disposizioni in materia di formazione 15. € 200,00 16. € 100,00 17. € 50,00 Per ogni mancata osservanza in ordine al cartellino identificativo del personale 18. € 300,00 19. € 600,00 20. € 200,00 21. € 300,00 22. € 100,00 23. € 100,00 24. € da 50,00 a 300,00 Per mancata consegna, entro 30 giorni dall’inizio del servizio (e all’avvio di ogni anno solare) dell’elenco nominativo del personale, completo di qualifica e orario giornaliero - anche in funzione dei moduli pomeridiani. Per ogni mancato rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi di sostituzione/integrazione delle attrezzature/impianti offerti in sede di gara e che hanno dato seguito ad attribuzione di punteggio. Per mancata presenza, presso il centro produzione dei fogli firma giornalieri del personale in servizio. Per mancata presenza, presso il centro produzione, dei documenti previsti dal Capitolato (bolle di consegna, elenco attrezzature, ecc. Per ciascuna infrazione verificata relativamente all’adozione ed al rispetto del Piano di manutenzione. Per mancata osservazione del corretto smaltimento dei rifiuti secondo il Regolamento Comunale. Per ogni ulteriore infrazione alle norme previste dal Capitolato speciale, a seconda della gravità. Per mancato rispetto delle disposizioni in ordine alle prescrizioni di vestiario da fornire al personale 63 Per i casi non specificamente previsti l’importo della penale verrà determinato desumendolo e ragguagliandolo alla violazione più assimilabile. ART. 63 RISOLUZIONE DI DIRITTO DEL CONTRATTO, IPOTESI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO RELATIVAMENTE ALLA RISTORAZIONE. Quando nel corso del contratto l'Ente accerta che la sua esecuzione non procede secondo le condizioni stabilite, fatta salva l’applicazione delle penali previste, può fissare un congruo termine entro il quale la Ditta si deve conformare, nonché produrre le proprie controdeduzioni; trascorso il termine stabilito e valutate non convincenti le giustificazioni addotte, l’Ente risolve il contratto. Le parti convengono che, oltre a quanto è previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione espressa del Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi: 1. Casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata causa della Ditta; 2. Gravi violazioni e/o inosservanze delle disposizioni legislative e regolamentari nonché delle norme del presente capitolato in materia igienico-sanitaria e/o gravi violazioni degli obblighi contrattuali non eliminate della Ditta anche a seguito di diffide dell’Ente; 3. Interruzione non motivata del servizio; 4. Destinazione dei locali affidati della Ditta ad uso diverso da quello stabilito dal presente Capitolato; 5. Utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dagli allegati tecnici relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche; 6. Mancata osservanza del sistema di autocontrollo ex. D.lgs. 155/1997 e s.m.i.; ART. 64 VERIFICA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE L’Amministrazione dell’Ente potrà prevedere un sistema di monitoraggio continuo della soddisfazione del cliente. Tale sistema potrà essere 64 impiegato per individuare interventi correttivi finalizzati a migliorare la qualità del servizio. L’indagine verrà effettuata con modalità diverse secondo della tipologia di utente e della realtà servita. TITOLO XIII - PREZZO E MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI PASTI ART. 65 PREZZO DEL PASTO Il prezzo unitario del pasto è quello risultato dalla gara e specificato nel contratto sottoscritto dalla Ditta a seguito dell’aggiudicazione ad essa favorevole. Con riferimento a quanto stabilito nel presente Capitolato, nel prezzo del pasto s'intendono interamente compensati dall'Ente alla Ditta tutti i servizi, le prestazioni del personale, le spese ed ogni altro onere espresso o implicito dal presente Capitolato,ed in particolare gli artt. dal 22 al 26 compreso, inerente e conseguente ai servizi di cui trattasi. TITOLO XIV - IL PERSONALE E LA SICUREZZA PER LA RISTORAZIONE ART. 66 ORGANICO La Ditta ad esclusiva responsabilità dovrà, individuare ed assumere il personale necessario e professionalmente idoneo all’effettuazione del servizio, ferme restando le norme di tutela in materia di successione negli appalti. Il coordinamento per la preparazione dei pasti deve essere affidato ad un cuoco, preferibilmente con qualifica professionale o diploma IPSSAR, e con verificata esperienza nell’ambito della ristorazione collettiva. La Ditta dovrà presentare l’elenco nominativo del personale normalmente impiegato, con le qualifiche, i curricula nonché le retribuzioni lorde percepite ed i turni di lavoro. La Ditta aggiudicataria adotterà le modalità di rilevazione delle presenze tali da certificare l’orario effettivamente svolto dal personale. Sarà facoltà 65 dell’Ente richiedere, a proprio insindacabile giudizio, l’allontanamento del personale, dipendente della Ditta aggiudicataria, che per seri motivi non risulti idoneo all’espletamento del servizio e la sostituzione dei dipendenti che, durante lo svolgimento del servizio, abbiano tenuto un comportamento non consono all’ambiente di lavoro. In questi casi si dovrà dar corso, entro 15 (quindici) giorni lavorativi, a quanto richiesto senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per l’Ente. La Ditta dovrà garantire che il personale fornito mantenga un contegno decoroso, irreprensibile, corretto e disponibile alla collaborazione con gli altri operatori, con il personale dell’Ente ed in particolare con l’utenza. ART. 67 FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La Ditta deve predisporre, oltre a quanto previsto dalla normativa igienico sanitaria vigente (es. corsi sostitutivi del libretto sanitario, corso responsabile HACCP,…) un coerente programma di formazione a tutto il personale che sarà impiegato nella realizzazione del servizio richiesto dal presente Capitolato, in tutte le fasi della produzione alla distribuzione dei pasti, sanificazione, ecc. Tale formazione deve essere tenuta obbligatoriamente, almeno dieci giorni prima dell’inizio della gestione, della durata minima di quattro ore. La Ditta deve altresì ottemperare alle prescrizioni contenute nel D.Lgs. 81 del 09/04/2008 e s.m.i. in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro ed alla normativa antifumo ed i cui criteri e modalità di attuazione dovranno essere contenuti ed esplicati nel progetto tecnico ed indicati, eventualmente, anche nel Piano di Autocontrollo. I corsi dovranno essere conformi alla già citata normativa e dell’esito degli stessi (contenuti, numero di partecipanti, assenze ed esito) dovrà essere dato un report all’Ente. La Ditta dovrà informare tempestivamente l’Ente delle date di tutti i corsi affinché vi possa eventualmente partecipare un rappresentante dell’Amministrazione che, per le mansioni svolte, possa interagire con gli addetti al centro cottura. I nuovi assunti, entro trenta giorni dal loro arrivo in struttura, dovranno aver frequentato tutti i corsi ai quali abbiano già partecipato i loro colleghi di servizio. Per le sostituzioni brevi, il corso sul Capitolato dovrà essere effettuato prima dell’arrivo in struttura. 66 I referenti dell’Ente potranno richiedere l’integrazione della formazione del personale qualora lo stesso manifesti carenze nell’esercizio delle mansioni affidategli. ART. 68 REINTEGRO DEL PERSONALE MANCANTE Tutte le sostituzioni di personale, per qualsiasi motivo, dovranno essere tempestivamente comunicate all’Ente con l’indicazione del nominativo del soggetto sostituito e di quello in sostituzione e delle relative qualifiche. In caso di assenza del personale, la Ditta è tenuta a procedere alla sostituzione, utilizzando gli istituti contrattuali previsti dalla normativa vigente. Il ricorso all’istituto dello straordinario è consentito solo ed esclusivamente nei primi 2 giorni di assenza non programmata del dipendente e a condizione che si verifichino le seguenti ipotesi: assenze improvvise e non programmate; non è possibile ricorrere a tale istituto in caso di ferie e permessi e altri istituti previsti dalla legge (es. gravidanza e puerperio); il lavoratore a cui si chiede la prestazione di lavoro straordinario deve essere già previsto nell’organico; la prestazione straordinaria deve essere richiesta al di fuori dell’orario ordinario del lavoratore (antecedente o posticipata rispetto all’orario ordinario); il lavoratore che svolge il lavoro straordinario deve essere di pari qualifica e deve svolgere le medesime funzioni del lavoratore da sostituire. ART. 69 REFERENTE La Ditta dovrà indicare il Referente per l’Amministrazione, al quale è attribuita la responsabilità di assicurare che le attività richieste dal presente Capitolato siano pianificate, eseguite e tenute sotto controllo. Di detta persona dovrà essere fornito in sede di progetto tecnico il curriculum vitae e dovrà essere indicato dove, in quali orari ed in quale modo sarà reperibile. Dovrà essere ben specificato il grado di potere decisionale e l’ambito dello stesso. 67 Le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienze fatte dall’Ente al Referente designato dalla Ditta, si intendono come presentate direttamente alla stessa. Nel caso in cui il Referente sia in ferie, sostituito, fuori servizio o comunque non raggiungibile la Ditta dovrà tempestivamente indicare un nuovo soggetto, dandone immediata comunicazione scritta all’Ente. ART. 70 RIUNIONI DI COORDINAMENTO Al fine di una più fattiva collaborazione potranno essere convocate presso la struttura residenziale delle riunioni di coordinamento. Alle suddette riunioni dovrà intervenire il Referente della Ditta aggiudicataria ed il cuoco. ART. 71 VESTIARIO La Ditta in conformità a quanto disposto dall'art. 42 del D.P.R. 327/80 e s.m.i., fornirà a tutto il personale, almeno due volte durante l’appalto, almeno quattro divise complete di lavoro (camice, pettorina, copricapo). La Ditta fornirà, altresì, gli indumenti protettivi da indossare per ogni operazione a rischio ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., comprese le scarpe antinfortunistiche, nonché le mascherine monouso e gli indumenti protettivi da indossare per ogni operazione che prevede l’accesso nelle celle frigorifere. Le nuove divise per la produzione e per la distribuzione devono essere fornite in tempo utile all’avvio del servizio affidato. Il personale è tenuto a mantenere in perfetto stato di pulizia, igiene e decoro le divise assegnate dalla Ditta. La Ditta, senza alcun onere aggiuntivo per l'Ente deve garantire le perfette condizioni del vestiario da lavoro. Durante l'esecuzione del servizio il personale della Ditta dovrà portare in modo visibile il cartellino identificativo, secondo il D.Lgs. 81/08 art. 26 co.8, riportante: 1. 2. 3. 4. 5. foto personale nome e cognome qualifica nome della Ditta data di assunzione. 68 Il cartellino identificativo è personale e può essere usato solo dal titolare. I Direttori e gli ispettori della Ditta sono tenuti ad indossare camice e copricapo nel momento della loro presenza presso il centro cottura. La Ditta deve fornire camici monouso, copriscarpe, mascherine e cuffie in occasione dei sopralluoghi che verranno effettuati presso il centro di produzione, nonché al personale ispettivo dell’ASS, ai sensi delle vigenti normative in materia di igiene e sicurezza. ART. 72 IDONEITA’ SANITARIA Il personale della Ditta dovrà possedere tutti i requisiti professionali e sanitari previsti dalle norme vigenti ed essere costantemente aggiornato, in ottemperanza a quanto stabilito dal Reg. CE 852/2004), sulle tecniche di manipolazione, sull’igiene alimentare nonché sulla normativa di sicurezza e prevenzione alimentare. La Ditta inoltre deve ottemperare a propria cura e spesa a quanto disposto in ambito regionale in sostituzione dei libretti di idoneità sanitaria. Tutto il personale deve essere in regola con la vigente normativa in merito ai requisiti sanitari richiesti in relazione al servizio svolto (produzione, trasporto, somministrazione ecc.). L’Ente si riserva la facoltà di far sottoporre il personale a controlli sanitari occasionali. ART. 73 IGIENE DEL PERSONALE La Ditta dovrà assicurare che il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, confezionamento, al trasporto e alla distribuzione dei pasti, curi scrupolosamente l’igiene personale e rispetti sempre le norme di corretta prassi igienica. La Ditta deve garantire la disponibilità per i propri operatori di guanti a perdere e mascherine da utilizzarsi in caso di necessità. Il vestiario da lavoro deve essere indossato esclusivamente sul posto di lavoro. Gli abiti e le scarpe indossate fuori dal posto di lavoro vanno lasciati negli appositi armadietti a doppio scomparto. 69 ART. 74 RISPETTO DELLE NORME VIGENTI IN TEMA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI La Ditta deve predisporre un Piano specifico al fine di ottemperare alle norme previste dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. La Ditta deve attuare l’osservanza delle vigenti normative e di ogni altra disposizione normativa che potrà intervenire nel corso del presente appalto per la tutela materiale dei lavoratori. In particolare, la Ditta dovrà curare l’osservanza delle disposizioni relative all’igiene del lavoro, alla gestione dei rifiuti, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e alle prevenzioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, e alle malattie professionali. La Ditta deve in ogni momento, a semplice richiesta dell’Ente dimostrare di avere provveduto ai suddetti adempimenti. ART. 75 APPLICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO La Ditta deve attuare, nei confronti dei lavoratori occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente capitolato, le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle previste dai contratti collettivi di lavoro applicabili, alla data di stipula del contratto, alla categoria e nella località in cui si svolge il servizio, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni e, in genere, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria. Tali disposizioni dovranno essere applicate anche al personale socio e dipendente delle Soc. cooperative, così come previsto dalla Legge 142/2001 art. 3 e s.m.i.. Nel caso di inottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo, o qualora siano riscontrate irregolarità, oltre all'applicazione delle penalità, l’amministrazione segnalerà la situazione al competente Ispettorato del Lavoro. La Ditta è tenuta altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo. I suddetti obblighi vincolano la Ditta anche nel caso in cui la stessa non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. 70 ART. 76 DISPOSIZIONI IGIENICO SANITARIE Per quanto concerne le norme igienico sanitarie, si fa riferimento in particolare alla Legge 283/1962 e suo regolamento di esecuzione D.P.R. n. 327/1980, al Reg CE 178/2002, al Reg CE 852/2004, al D.Lgs. 193/2007, nonché a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato, fermo restando la prevalenza sulla normativa interna dei regolamenti e delle direttive comunitarie auto-applicative non condizionate. TITOLO XV - IL PESONALE E LA SICUREZZA PER I SERVIZI GENERALI ART. 77 PRODOTTI UTILIZZATI – SCHEDE DI SICUREZZA Alla luce delle disposizioni dettate dal D.M. 4 aprile 1997 del Ministro della Sanità adottato in attuazione dell'art. 25, commi 1 e 2, del D.Lgs. 3 febbraio 1997, n. 52, concernente la “classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose”, preliminarmente all’ avvio dell’ esecuzione del contratto, deve essere fornito alla Direzione della Asp un elenco dei prodotti in uso con l’indicazione del nome del prodotto, del produttore, del fornitore, la tipologia d’utilizzo (es. pulizia pavimenti, detersivo biancheria, l’igiene e sanificazione dell’ambiente, ecc…), l’indicazione delle quantità, dei luoghi di stoccaggio e degli addetti utilizzatori. Per ogni prodotto indicato nel precedente elenco dovranno essere consegnate anche le schede di sicurezza e le schede tecniche in lingua italiana aggiornate. In dettaglio, le schede di sicurezza devono contenere: gli elementi identificativi della sostanza o del preparato; gli elementi identificativi della società/impresa produttrice; la descrizione della composizione e l’ informazione sugli ingredienti così da permettere al destinatario di identificare agevolmente i rischi più importanti che presenta la sostanza o il preparato, in particolare i principali rischi per la salute e per l'ambiente; 71 la descrizione degli effetti dannosi più importanti per la salute dell'uomo ed i sintomi che insorgono in seguito all'uso e al cattivo uso ragionevolmente prevedibile; la descrizione delle misure di pronto soccorso, specificando se è necessaria un' immediata consultazione medica; la descrizione delle misure antincendio, precisando: i mezzi di estinzione appropriati; i mezzi di estinzione che non devono essere usati per ragioni di sicurezza; gli eventuali rischi fisici di esposizione derivanti dalla sostanza o dal preparato stesso, dai prodotti di combustione, dai gas prodotti; l'equipaggiamento speciale di protezione per gli addetti all'estinzione degli incendi; le misure da adottare in caso di fuoriuscita accidentale; le precauzioni da usare per una manipolazione sicura; le condizioni da osservare per uno stoccaggio sicuro; le misure precauzionali da adottare durante l'uso onde ridurre al minimo l'esposizione del lavoratore (eventuali parametri specifici di controllo quali valori limite o standard biologici, procedimenti di controllo raccomandati); le proprietà fisiche e chimiche, in particolare stabilità e reattività, la stabilità della sostanza o del preparato chimico e la possibilità che si verifichino reazioni pericolose in determinate circostanze, quali temperatura, pressione, luce, urti, ecc. che possono provocare una reazione pericolosa, elencando materie quali acqua, aria, acidi, basi ossidanti o altre sostanze specifiche che possono provocare una reazione siffatta; le informazioni tossicologiche: descrizione concisa ma completa e comprensibile dei vari effetti tossicologici che possono insorgere qualora l'utilizzatore entri in contatto con la sostanza o il preparato; le informazioni ecologiche: gli effetti, il comportamento e la trasformazione nell'ambiente della sostanza o del preparato a seconda della loro natura e dei relativi metodi di utilizzazione ragionevolmente prevedibili; lo smaltimento: se lo smaltimento della sostanza o del preparato (eccedenza o residui risultati dall'utilizzazione prevedibile) comporta un rischio, è necessario fornire una descrizione dei residui ed indicare metodi di smaltimento idonei compresi quelli per i 72 contenitori contaminati (incenerimento, riciclaggio, messa in discarica, ecc.); informazioni sul trasporto o la movimentazione all' interno o all' esterno della Struttura; altre informazioni (indicazioni sull'addestramento, raccomandazioni per l'uso ed eventuali restrizioni, data dell'emissione della scheda, ecc.). Mentre le schede tecniche devono contenere: indicazioni dei materiali per i quali è indicato l’uso, caratteristiche, campo di applicazione, modalità d’uso, avvertenze, confezionamento, ecc…. Detti prodotti devono essere sostituiti nel caso in cui la Direzione della Asp non li ritenga adeguati, senza che per ciò l’Appaltatore possa richiedere indennizzo alcuno. ART. 78 MACCHINE UTILIZZATE Fatta esclusione per quanto concesso in uso, nel dare corso al contratto possono essere utilizzate solo macchine e componenti di sicurezza conformi alle disposizioni vigenti, e in particolare al D.P.R. 24.07.1996 nr. 459, al D.M. 37/2008, al D.Lgs 17/2010, al D.Lgs 81/2008. Esse devono essere munite della marcatura CEE, la quale deve essere apposta sulle macchine medesime in modo visibile ed essere sempre leggibile. Inoltre, ogni macchina deve essere accompagnata da adeguate istruzioni, tali da fornire almeno le seguenti informazioni: il riepilogo delle indicazioni previste per la marcatura; le condizioni di utilizzazione previste; il o i posti di lavoro che possono essere occupati dagli operatori, le istruzioni per eseguire le lavorazioni senza alcun rischio, la messa in funzione, l'utilizzazione, il trasporto, indicando la massa della macchina e dei suoi vari elementi allorché devono essere regolarmente trasportati separatamente, l'installazione, il montaggio e lo smontaggio, la regolazione, 73 la manutenzione e la riparazione, se necessario, istruzioni per l'addestramento, se necessario, le caratteristiche essenziali degli utensili che possono essere montati sulla macchina. Gli operatori devono essere informati – formati preventivamente sulle caratteristiche delle macchine e sulle modalità di utilizzo. Le istruzioni devono essere adeguatamente diffuse ed agevolmente consultabili in qualunque momento. Deve poi risultare chiaramente l’ eventuale possibilità - connessa all’utilizzo - di un’ esposizione quotidiana del lavoratore a rumori e vibrazioni: più in generale, devono essere manifestati eventuali rischi di esposizione di cui al D.Lgs. 81/2008 titoli VIII (agenti fisici). Le macchine e gli attrezzi di proprietà dell’ Appaltatore ed utilizzati all’ interno della Struttura devono essere tutti contraddistinti da targhette identificatrici e conformi ad ogni altra disposizione vigente. ART. 79 REQUISITI PROFESSIONALI SPECIFICI DEL PERSONALE IMPIEGATO Il personale da impiegare deve possedere la qualifica professionale attinente alle mansioni da esercitare. Nello specifico, il personale da impiegare nelle prestazioni socio-sanitarie deve possedere la qualifica professionale di: operatore sociosanitario ( OSS ); operatore sociosanitario con formazione complementare assistenza sanitaria ( OSSC ) ; operatore tecnico di addetto all’assistenza ( OTA ) ; assistente domiciliare e dei servizi tutelari ( ADEST ) in conseguita mediante la partecipazione a corsi, riconosciuti o autorizzati da Pubbliche Amministrazioni. Il personale da destinare al servizio deve aver compiuto la maggiore età, e deve possedere il requisito di sana e robusta costituzione fisica; deve inoltre essere giudicato idoneo alla mansione da svolgere da parte del medico del lavoro aziendale dell’ Appaltatore. Il personale da impiegare nel servizio infermieristico deve essere in possesso di laurea o titolo equipollente o diploma di infermiere generico. Il personale impiegato a qualunque titolo nella filiera alimentare deve aver frequentato con successo i corsi accreditati sostitutivi dei libretti sanitari ai fini 74 dell’eventuale manipolazione di cibi e bevande; dovrà essere avviato un programma di corsi da attuarsi con cadenza almeno semestrale per il personale privo di tale titolo e per la ripetizione dei corsi con le tempistiche previste dalla normativa. Con la sola eccezione del personale addetto all' igiene ambientale, esso deve essere munito del libretto di idoneità sanitaria ex artt. 37 succ. D.P.R. 26.03.1980 nr. 327 e/o dei corsi Regionali accreditati sostitutivi dei libretti sanitari ai fini dell’ eventuale manipolazione di cibi e bevande. Il libretto o il corso devono essere tempestivamente aggiornati alla scadenza. Tutto il personale deve inoltre possedere: l’attestato di partecipazione al corso specifico di addetto alla prevenzione incendi e gestione delle emergenze conforme al DM 10/03/1998 per addetto al rischio elevato, con corso di 16 ore ed esame presso il Comando dei Vigili del Fuoco. attestato di partecipazione al corso di addetto al primo soccorso e gestione delle emergenze conforme al DM 388/2003. Qualora sia anche rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o preposto possedere l’attestato di partecipazione ai corsi previsti dal D.Lgs 81/2008. Nel tempo dovranno essere svolti i previsti aggiornamenti. Qualora all’avvio del servizio sia impiegato personale privo dell’attestato di partecipazione al corso di prevenzione incendi e di primo soccorso deve provvedere alla formazione entro e non oltre un anno dall’avvio del servizio. In ogni caso all’avvio dell’appalto almeno il 50% del personale deve possedere gli attestati previsti. Tutti gli oneri connessi si intendono compresi nell’offerta economica. Tutto il personale in servizio deve essere in grado di esprimersi (oralmente e per iscritto) nonchè di comprendere correttamente la lingua italiana. ART. 80 REQUISITI DEL PERSONALE PREPOST0, GRADIMENTO, SOSTITUZIONE L’ Appaltatore deve assicurare il servizio destinandovi personale adeguato, sia per numero che per competenze, ed è tenuto a comunicare almeno 10 giorni prima dell’ inizio del rapporto contrattuale i nominativi degli addetti che intende impiegare nel servizio. Contestualmente, deve essere fornita la 75 documentazione comprovante il possesso del diploma di tutti gli operatori, ovvero la diversa, qualificata esperienza di lavoro sopra descritta. Qualunque variazione nei nominativi inseriti nell’ elenco deve essere tempestivamente comunicata alla Direzione. Nell’ elenco del personale il gestore deve specificare quali siano l’ inquadramento contrattuale, l’ anzianità di servizio, le mansioni, le ore lavorative individuali, la natura del rapporto di lavoro. L’ elenco deve essere periodicamente aggiornato. In particolare, le eventuali sostituzioni o le nuove assunzioni devono essere comunicate con un anticipo di almeno 3 giorni rispetto all’ inizio del servizio del nuovo operatore. Di fronte a riscontrate carenze nella formazione di singoli, l’ Appaltatore è tenuto a provvedere tempestivamente. L’eventuale inserimento di nuovi operatori deve essere sempre preceduto da un adeguato periodo di preparazione e affiancamento - non inferiore a giorni 5 (cinque), articolato su tutti i turni della Struttura (mattina, pomeriggio e notte) - così da contenere il pericolo di disservizi. L’ASP si riserva l’ insindacabile facoltà di esprimere – sia preliminarmente rispetto all’ inizio della gestione, che a gestione in corso - il proprio gradimento rispetto agli operatori indicati. Ove il gradimento sia negato, ovvero venga meno, l’ Appaltatore è tenuto, su semplice richiesta, ad attivarsi con la migliore tempestività ai fini della sostituzione. Ugualmente, l’ Appaltatore è tenuto a sostituire quei dipendenti la cui condotta abbia a determinare motivo di lagnanza da parte dell’ utenza o della Struttura. I turni di servizio devono essere configurati con cadenze e durate adeguate, tali da non generare un eccessivo carico psicofisico negli addetti. Per agevolare lo stabilirsi delle opportune relazioni umane con gli ospiti, deve essere impiegato il medesimo personale al fine di garantire continuità nel servizio. ART. 81 MANSIONI/DOVERI DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE Gli operatori svolgono tutte le attività necessarie per soddisfare le esigenze umane dei soggetti fruitori del servizio. Collaborano, per quanto di competenza, al recupero/promozione della salute e delle capacità residue ed allo sviluppo della socialità degli ospiti, 76 il tutto nell’ ambito del piano socio-assistenziale individuale predisposto per ogni utente e nella logica della suddivisione del servizio in nuclei. L’ assistenza tutelare, diurna e notturna, è finalizzata in via prioritaria a garantire il soddisfacimento dei bisogni primari degli anziani ospiti, sopperendo alle difficoltà che la persona incontra a causa della propria ridotta autonomia. Il personale addetto, pertanto, si occupa di tutte le attività di assistenza diretta agli ospiti, singolarmente considerati ovvero nel loro ambiente di vita (camera e bagno), inclusi gli arredi, i sanitari, le attrezzature. Agli operatori possono essere affidate anche funzioni di accompagnamento degli ospiti, in relazione ad esigenze sociali di specifiche attività di animazione (passeggiate, escursioni, visite, soggiorni estivi, ecc.), nonché alle esigenze di carattere parasanitario connesse alle visite specialistiche ed ai trasporti presso strutture sanitarie esterne. In questi casi può essere chiesta la guida di autoveicoli. Ogni addetto deve portare, in posizione ben visibile, indicazione delle generalità, della foto, e della qualifica. Il rapporto con gli ospiti deve essere improntato al pieno rispetto della loro dignità ed ispirato a criteri di solidarietà e cortesia. Deve essere evitata qualsivoglia forma di indebita familiarità suscettibile di creare situazioni di dipendenza o di disagio. Gli operatori inoltre devono trattare con cura i beni di proprietà della ASP ed evitare sprechi (ad esempio di energia elettrica, acqua calda, riscaldamento e climatizzazione). ART. 82 SEGRETO D'UFFICIO I dipendenti dell’ Appaltatore devono mantenere il segreto d'ufficio su fatti o circostanze concernenti l'organizzazione e l'andamento dei Servizi e degli Uffici dell’ ASP appresi durante l'espletamento del servizio. ART. 83 TUTELA DELLA PRIVACY L’ Appaltatore è tenuto a formare i propri dipendenti e ad attuare modelli di organizzazione – protocolli di azione, così che siano attuati comportamenti in linea con quanto previsto dall’ art. 83 D. Lgs 30.06.2003 nr. 196. Altresì, quanto prescritto dal Garante in data 77 22.11.2005 in tema di dignità delle persone all’ interno delle strutture residenziali. ART. 84 OBBLIGHI GENERALI DEL GESTORE NEI CONFRONTI DEL PROPRIO PERSONALE L’ Appaltatore deve attenersi alle vigenti normative in materia di igiene, di salute, di ambiente, di lavoro e di assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia, disoccupazione ecc.). Del pari, lo stesso è tenuto al pagamento dei contributi posti a carico dei datori di lavoro assicurando ai propri lavoratori condizioni normative e retributive non inferiori a quelle proprie dei contratti collettivi di lavoro applicabili alle categorie e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da eventuali, successive modificazioni ed integrazioni apportate ai contratti medesimi, e da eventuali nuovi contratti collettivi successivamente conclusi. I relativi obblighi vincolano l’ Appaltatore anche nel caso in cui essa non aderisca alle rispettive associazioni di categoria, ovvero receda da esse. Eventuali violazioni, non appena accertate dall’ ASP, verrebbero tempestivamente segnalate all’Ispettorato del Lavoro. ART. 85 EVENTUALE SUBENTRO Nel caso in cui l’ Appaltatore del servizio abbia ad essere un soggetto diverso dall’ attuale gestore, il primo deve puntualmente attenersi a quanto stabilito dai CCNL vigenti con riferimento al subentro del personale impiegato nel servizio dell’appaltatore uscente. ART. 86 ADEMPIMENTI CONNESSI AL D.LGS. 081 /2008 smi, NORME OPERATIVE DI SICUREZZA Le diverse lavorazioni svolte da tutto il personale dell’Appaltatore devono essere eseguite secondo quanto previsto dal rispettivo e proprio Documento di Valutazione dei Rischi redatto ai sensi degli artt. 17 e 28 del D.lgs 81/2008 specificatamente per il presente Affidamento entro 90 gg. dall’inizio delle attività. Entro il medesimo termine, al fine di meglio poter integrare il DUVRI (art. 26 stesso Decreto), detto documento dovrà essere consegnato in copia al committente. 78 Si intende che questo documento deve contenere i contenuti minimi dell’ art. 28 del D.lgs 81/2008 oltre ai seguenti punti essenziali: 1) Descrizione dell’attività lavorativa, eventualmente distinta per fasi e/o gruppi di lavoratori, con l’indicazione precisa delle modalità operative e del numero degli addetti impiegati; 2) Nominativo dell’eventuale responsabile del RSPP; 3) Nominativi dei Dirigenti e dei Preposti alla sicurezza nei luoghi sede delle attività oggetto dell’appalto; 4) Nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza; 5) Numero e descrizione dei mezzi, delle attrezzature, e delle macchine previste per l’esecuzione dell’ appalto e relative certificazioni /documentazioni prescritte dalle leggi; 6) Dotazione dei DPI per ciascuna mansione assegnata; 7) Documentazione della formazione, a proprio carico ed onere, effettuata a favore dei lavoratori (pronto soccorso, antincendio, Rappresentanti dei Lavoratori, preposti, impianti e macchine concesse in uso a seguito dell’aggiudicazione, funzionamento di impianti di distribuzione dell’energia nei locali, dei gas medicali, dei dispositivi di protezione attiva e passiva contro gli incendi esistenti, formazione specifica per l’utilizzo di macchine e/o attrezzature particolari, nonché sulle procedure di lavoro per ogni rischio specifico ai quali sono esposti,); 8) Sorveglianza sanitaria dei dipendenti e vaccinazioni obbligatorie. Si sottolinea con forza il dovere per l’ Appaltatore di informare e formare preventivamente gli operatori sulle corrette modalità di sollevamento e movimentazione manuale dei carichi, nonché sul corretto uso dei sollevatori meccanici e degli altri ausili. ART. 87 REFERENTI DELLA SICUREZZA, SOPRALLUOGO E VERBALE PER LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI La ASP comunica il nominativo del Datore di Lavoro e del Responsabile del proprio Servizio di Prevenzione e Protezione. Preliminarmente all’ inizio del rapporto contrattuale, l’ Appaltatore è tenuto a promuovere ed eseguire, unitamente al responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ed al Datore di Lavoro della ASP interessato da tale aggiudicazione, un approfondito ed attento sopralluogo della Struttura, delle macchine, degli impianti, riguardanti l’appalto, al fine di 79 apprezzare gli eventuali fattori di rischio per la sicurezza e l’ incolumità dei propri lavoratori. Al termine di detta ricognizione, da promuovere entro e non oltre 30 giorni dall’ inizio del rapporto contrattuale, verrà redatto e sottoscritto congiuntamente un verbale di sopralluogo. Entro i 60 gg. successivi la firma del precedente verbale di ricognizione, l’aggiudicatario dovrà far pervenire il Documento di Valutazione dei Rischi redatto specificatamente per il presente Affidamento ai sensi degli artt. 17 e 28 del D.lgs 81/2008 e tutta la documentazione che verrà richiesta ai sensi del precedente articolo intitolato “ADEMPIMENTI CONNESSI AL D.LGS. 081 /2008 smi - NORME OPERATIVE DI SICUREZZA”. ART. 88 FORMAZIONE DEGLI ADDETTI. GESTIONE DELLE EMERGENZE. ONERE ULTERIORE Trattandosi di operare all’ interno di una Struttura da considerare ex D.M. 10.03.1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio....” come caratterizzata da un livello di rischio elevato, l’ Appaltatore deve attivarsi affinché tutti gli operatori destinati/da destinare al servizio abbiano frequentato (ovvero frequentino nel termine dei 12 mesi successivi all’ affidamento) il corso organizzato dai Vigili del Fuoco del Comando di Pordenone (o altra sede) – o da diverso, qualificato soggetto - e superato con profitto il relativo esame finale. I corsi di formazione devono essere basati sui seguenti contenuti minimi: 1) 2) 3) 4) L'incendio e la prevenzione incendi, La protezione antincendio, Le procedure da adottare in caso di incendio, Esercitazioni pratiche. Gli stessi lavoratori sono coinvolti nell’ esecuzione/messa a punto del piano di emergenza – evacuazione, gestione delle emergenze e della valutazione del rischio incendio – redatti dalla ditta aggiudicataria. Tutti gli oneri connessi si intendono compresi nell’ offerta economica. 80 TITOLO XVI – IL CONTRATTO, L’ADEMPIMENTO ALLE OBBLIGAZIONI, LE GARANZIE E LE RESPONSABILITA’ ART. 89 RESPONSABILITA’ - COPERTURA ASSICURATIVA A copertura di tutti i rischi connessi all’ adempimento del presente contratto l’ Appaltatore è tenuto a stipulare una polizza assicurativa R.C. verso terzi per un massimale di garanzia non inferiore a Euro 10.000.000,00 in vista di possibili, eventuali, danni arrecati agli utenti, alle strutture, ai terzi in genere. Copia della polizza deve essere tempestivamente prodotta. La Direzione, assistita da un broker di fiducia, la valuterà attentamente, riservandosi la facoltà di approvarla o meno. In questo secondo caso l’ Appaltatore sarà tenuto a sostituirla/integrarla in modo adeguato. Si intende che, nell’ inerzia della Compagnia Assicurativa e/o dell’ Appaltatore, la ASP è legittimata a procedere ai necessari ripristini, in nome e per conto dell’ Appaltatore, salvo rivalersi poi senz’ altro sulla cauzione definitiva. ART. 90 - CAUZIONE A seguito dell' aggiudicazione l' Appaltatore dovrà produrre garanzia fidejussoria pari al 10% dell'importo contrattuale, stipulata secondo le modalità previste dall'art. 75, comma 3, del D. Lgsvo 163/2006. La cauzione provvisoria verrà restituita all' Appaltatore non appena sia stata costituita la cauzione definitiva. Ai sensi dell'art. 40, comma 7, del D Lgsvo 163/2006 come modificato dal D. Lgsvo 152/2008, la garanzia fidejussoria è ridotta del 50% per le Imprese certificate UNI EN ISO 9000 (in tal caso alla documentazione presentata dovrà essere allegata copia del certificato stesso). La cauzione definitiva deve contenere in modo espresso la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 (quindici) giorni, senza possibilità di eccezioni di sorta, in deroga all' art. 1945 C.C., a semplice richiesta scritta dell' ASP. La cauzione definitiva resta vincolata fino a che non è stata definita ogni controversia relativa all’ esecuzione del presente rapporto contrattuale, anche se, nel mentre, questo sia venuto a scadenza. In ogni caso è sempre salva la risarcibilità del danno ulteriore. 81 ART. 91 SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO L’ Appaltatore deve produrre preliminarmente le prescritte polizza assicurativa e cauzione definitiva. Laddove l’ Appaltatore si sottragga alla stipula in mancanza di giusta causa, l’Amministrazione si riserva l’ insindacabile facoltà di revocare l’ affidamento iniziale dell’appalto, e di procedere, alternativamente, ad un nuovo affidamento a favore del concorrente che segue immediatamente in graduatoria il primo aggiudicatario, oppure di procedere ad una nuova gara. Nel caso, tutti gli oneri connessi farebbero carico al primo aggiudicatario. Tutte le spese inerenti alla stipula del contratto sono a carico dell’ Appaltatore. ART. 92 SEDE OPERATIVA La Direzione della ASP mette a disposizione dell’ Appaltatore una stanza. Questo deve costituirvi la propria sede operativa. A cura del gestore questa deve essere attrezzata di almeno: un telefono/fax un computer con collegamento ad internet ; un fotocopiatore, una stampante. Sarà cura dell’ Appaltatore installare un sistema di rilevazione delle presenze. ART. 93 VALUTAZIONE DELLA QUALITA’, MONITORAGGIO RELAZIONE CON GLI UTENTI In coerenza con le disposizioni della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 e del D. Lgs. 30 luglio 1999 nr. 286, la Direzione della ASP può disporre anche delle attività di verifica della qualità e del gradimento dei servizi da parte degli utenti e delle loro famiglie. Altrettanto, per l’ Appaltatore, salva la necessità dell’ autorizzazione preventiva della Direzione della Struttura. Sono ammesse forme dirette di relazione tra il gestore e l’ utente finale, quali interviste, somministrazione 82 di questionari, ecc. Le valutazioni raccolte sono oggetto di esame congiunto. ART. 94 DOVERI DI INFORMAZIONE A salvaguardia dell’ interesse pubblico alla più ampia e qualificata partecipazione alle gare pubbliche, l’Appaltatore è tenuto a fornire periodicamente alla ASP informazioni sulle soluzioni organizzative attuate e sull’ inquadramento dei lavoratori utilizzati nella Struttura. L’ ASP si riserva di utilizzarli (e di metterli a disposizione dei terzi) nella gara destinata a svolgersi a conclusione del nuovo rapporto contrattuale. L’ Appaltatore è tenuto a produrre ogni 6 mesi il prospetto delle iniziative di formazione attuate: questo deve esplicitare i nominativi dei dipendenti e dei docenti coinvolti e i contenuti formativi. Si chiarisce che l’ attività formativa deve essere preceduta dal preventivo consenso della Direzione della Struttura. ART. 95 PENALI Il servizio reso dall’ Appaltatore ha carattere di pubblica utilità. Ad esso questa Amministrazione riconosce la più grande rilevanza ed importanza. A garanzia della sua puntuale esecuzione, a fronte di specifiche e possibili inadempienze agli obblighi derivanti dal presente contratto e da quanto proposto dall’impresa in sede di gara, sono previste le seguenti penali: mancata/carente esecuzione di punti qualificanti del progetto di gestione proposto in sede di gara: penale sino ad euro 1.000,00 (mille), per ogni fatto o circostanza; inadempimento a puntuali obblighi di informazione: penale di euro 300,00 (trecento); impiego, senza formale autorizzazione da parte della Direzione della Struttura, di personale privo dei requisiti di cui all’ articolo 12 del capitolato: penale del 5% sul costo orario per il numero di ore di servizio prestate dal personale privo di requisiti; negligenza dei lavoratori dell’ Appaltatore nel mantenere il riserbo su notizie apprese nell’ esecuzione delle prestazioni: penale di euro 500,00 (cinquecento); 83 divulgazione, in forma verbale o scritta, di notizie false, contraddittorie o comunque non corrispondenti al vero, tali da creare imbarazzo o difficoltà nella Amministrazione della ASP: penale di euro 500,00 (cinquecento) ; condotta non conforme a principi di correttezza, disponibilità ed educazione verso gli utenti, i familiari, visitatori, personale e Direzione: penale di euro 300,00 (trecento ) per ogni fatto o circostanza; mancata tempestiva sostituzione di operatori temporaneamente impediti: penale di euro 100,00 (cento); carente fornitura (prodotti mancanti e/o non adeguati) di prodotti per l’ igiene degli ospiti: penale di euro 100,00 (cento) per ogni giornata di assenza dei prodotti ; cura non adeguata o danneggiamento dei locali e/o delle attrezzature appartenenti all’ ASP o ad altro terzo: penale consistente nel risarcimento del danno; impiego di macchine non coerenti con le disposizioni dettate dal D.P.R. 24.07.1996 nr. 459: penale di euro 500,00 (cinquecento); inosservanza degli obblighi di legge in materia di prevenzione degli infortuni, di sicurezza e di igiene sul lavoro: penale di euro 1.000,00 (mille) cadauna; inosservanza delle frequenze, delle modalità e tempi di espletamento del servizio di cui al presente capitolato nonché dell’inadempimento di altri obblighi dallo stesso deducibili: penale di € 150,00 per ogni fatto o circostanza; inosservanza di richiesta di intervento di ripristino in caso di servizio non conforme per servizio di igiene e sanificazione dell’ambiente: penale pari a € 200,00 (duecento) per ogni giorno di ritardo; fornitura di biancheria non conforme ai requisiti tecnicomerceologici fissati dal seguente capitolato: penale di euro 100 (cento) per ogni capo; mancato rispetto delle scorte di biancheria: penale di euro 500,00 (cinquecento) per ogni giornata; consegna di biancheria sprovvista di idonea protezione: penale di euro 100 (cento) per ogni confezione; danneggiamento biancheria o vestiario personale ospiti: penale consistente nella refusione del danno. E’, in ogni caso, salva la risarcibilità del danno ulteriore. 84 Tutte le penali soprariportate si intendono ulteriormente raddoppiate in corrispondenza agli ultimi sei mesi di durata del presente contratto. Così nei periodi di eventuale rinnovo e/o proroga. L’applicazione di 15 (quindici) penali, anche a fronte di violazioni diverse, comporta l’automatica risoluzione del contratto. La sola formalità preliminare da assolversi ai fini dell’ applicazione delle penali sopra indicate è la contestazione degli addebiti. Operata la contestazione dell’inadempienza, l’ appaltatore ha facoltà di produrre le sue controdeduzioni entro e non oltre otto giorni dalla data di ricevimento della comunicazione. L' ASP procede all’ applicazione della penale mediante ritenuta sui compensi dovuti nella prima fattura successiva all’applicazione della penale; se l’ammontare della fattura non risultasse sufficiente, l’Amministrazione si riserva la facoltà di provvedere sulle successive fatture ovvero di escutere immediatamente la fideiussione. La contestazione di inadempimento e l’ irrogazione della penale sono comunicate con raccomandata A/R, ovvero lettera consegnata a mano e sottoscritta per ricevuta dal coordinatore per il servizio. L’applicazione di 10 penali nell’arco del triennio contrattuale comporta la non emissione di certificati di “regolare esecuzione” per le prestazioni rese nel rapporto contrattuale. ART. 96 SCIOPERI E CAUSE DI FORZA MAGGIORE L’ Appaltatore deve eseguire il contratto in ogni caso ed in tutti i giorni dell’ anno: non può invocare a causa di giustificazione lo sciopero di dipendenti, fornitori, trasportatori, l’ assenza, la malattia, l’ infortunio, il congedo del personale dipendente, nè altri casi di forza maggiore. ART. 97 PERIODO DI PROVA/CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA L' ASP si riserva l’ insindacabile facoltà di confermare o meno l’affidamento disposto con determinazione a conclusione di un periodo di prova la cui durata è stabilita in 6 (sei) mesi. In questo arco di tempo l’Amministrazione verificherà l’adeguatezza qualitativa dell’ Appaltatore, del suo apparato e delle persone destinate al servizio rispetto a quanto fissato nel capitolato ed offerto in sede di gara. L’ applicazione di tre 85 penali nel corso del periodo di prova comporterà l’automatica risoluzione del contratto. La mancata conferma deve essere motivata. Qualora l' Appaltatore nel periodo di prova abbia ricevuto 5 contestazioni formali il periodo di prova potrà essere prorogato di non oltre 6 mesi durante i quali l' Appaltatore avrà l'obbligo di adeguarsi alle contestazioni elevate. Il mancato adeguamento comporterà l'automatica risoluzione del contratto. ART. 98 RISCONTRO ALLA CHIUSURA DEL PRIMO ANNO DI SVOLGIMENTO DEL RAPPORTO CONTRATTUALE A conclusione del primo anno di svolgimento del rapporto contrattuale, l’ Amministrazione procede, entro il termine di 30 giorni, ad una complessiva verifica dell’ adempimento al contratto di appalto. Nel caso in cui scaturiscano contestazioni l’ ASP si riserva l’ insindacabile facoltà di dichiarare decaduto l’ Appaltatore nel caso in cui questo sia incorso nell’ applicazione di cinque penali. Laddove ne fosse dichiarata la decadenza e, pertanto, risolto il contratto, l’ Asp può, senza vincolo di sorta, affidare i servizi al secondo (o successivo) classificato, ovvero indire una nuova procedura ad evidenza pubblica. ART. 99 ULTERIORI CASI DI RISOLUZIONE ED ADDEBITO DI ONERI ALL’APPALTATORE DECADUTO L’ Asp si riserva la facoltà di risolvere il contratto al ricorrere di una o più fra le seguenti ipotesi: a) gravi violazioni degli obblighi contrattuali, con particolare riguardo a requisiti del personale; continuità delle prestazioni; sostituzioni improvvise; significative difformità fra i comportamenti tenuti in esecuzione al contratto e punti qualificanti della proposta di gestione; b) subappalto irrituale/non autorizzato; c) gravi, ripetute violazioni delle norme di legge e di regolamento vigenti in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro, di prevenzione degli infortuni e di assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia, disoccupazione ecc.), nonché dei contratti collettivi di lavoro applicabili; 86 d) sospensione, abbandono o mancata esecuzione del servizio affidato senza giustificato motivo; e) cessione totale o parziale del contratto di appalto ad opera dell’ appaltatore; f) la trasmissione di venti contestazioni scritte in relazione all’ esecuzione dei servizi; g) l’ applicazione di dieci penali per violazioni contrattuali, del medesimo tipo o meno. Il contratto è risolto di diritto ove venga avviata una procedura concorsuale nei confronti dell’ Appaltatore e nel caso di violazione degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari prescritti dall’ art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e succ. mod. ed int. In ogni caso di risoluzione del contratto l’ Amministrazione, nelle more del nuovo affidamento del servizio, può assicurare lo stesso direttamente ovvero ricorrendo ad altra impresa in danno all’ Appaltatore inadempiente e decaduto. Anche i costi connessi ad un’ eventuale nuova procedura di selezione verranno addebitati all’appaltatore inadempiente e decaduto. A ristoro del pregiudizio connesso alla risoluzione del contratto l’Asp escuterà la fideiussione prestata dall’appaltatore, ferma restando, comunque, la risarcibilità del danno ulteriore. L’ affidamento dell’ appalto è comunque revocabile per gravi e inderogabili esigenze di pubblico interesse senza che in tal caso indennizzi di sorta siano dovuti all’Appaltatore. ART. 100 PAGAMENTI Ai sensi dell’ art. 4 del D.Lgs. 09.10.2002 nr. 231 (attuazione della Direttiva 2000/35/CE) e dell’ art. 55 DM 28.10.1985, l’ Asp procede alla liquidazione dei corrispettivi dovuti con cadenza mensile, entro 30 giorni dal ricevimento delle singole fatture previa verifica. Il pagamento è eseguito con rimessa diretta a mezzo mandato. Le fatture devono indicare il totale delle ore prestate ed, altresì, gli importi relativi alle diverse categorie di servizi prestati. Sul totale delle ore giornaliere le frazioni di ore inferiori ai trenta minuti non sono considerate. Al fine di agevolare la verifica dell’ assolvimento degli obblighi contrattuali, l’ appaltatore è tenuto a predisporre un’ apposita scheda di rendiconto che deve essere allegata alle singole fatture. La redazione/presentazione di 87 tale scheda di rendiconto costituisce condizione imprescindibile per la liquidabilità delle fatture. L’Asp si riserva, comunque, l’ impiego anche di altri mezzi e modalità di verifica. Si rinvia al precedente ART. 95 PENALI ed a quanto questo dispone a proposito dell’ applicazione delle penali mediante ritenuta sui compensi dovuti da fattura; se questi non fossero sufficienti si agirebbe sulla cauzione. ART. 101 REVISIONE DEI PREZZI Il corrispettivo dovuto al gestore resta invariato per i primi 12 mesi dall’effettivo avvio del servizio. L’ Appaltatore dovrà, in sede di presentazione dell’offerta, stabilire un prezzo che possa ritenersi congruo tenendo conto delle condizioni di mercato, contrattuali, rischio ed utili di impresa e della variazioni del CCNL applicato. Dal secondo anno contrattuale verrà riconosciuto all’ appaltatore un aggiornamento dei prezzi calcolati sulla base ISTAT, utilizzando l’indice FOI ( famiglie operari impiegati ) e, come criterio, la media dell’anno precedente ( 12 mesi precedenti ). L’Appaltatore è tenuto a chiedere, a pena di decadenza, la revisione dei prezzi nei sei mesi successivi al decorso dei primi dodici mesi e dei successivi, uguali periodi. Questo per inderogabili necessità di contabilità pubblica e di certezza dei rapporti giuridici. ART. 102 DURATA DEL CONTRATTO La durata del contratto è di anni 3 (tre), decorrenti dall’effettivo avvio del servizio; l’ASP si riserva la facoltà di procedere, ai sensi dell’articolo 57, quinto comma, lettera b), D.LEG. 163-2006 al rinnovo contrattuale, alle medesime condizioni. ART. 103 INCEDIBILITA’ DEI CREDITI Ai sensi dell’ art. 1260, comma II, C.C., è vietata la cessione totale o parziale dei crediti che abbiano ad essere vantati dall’ Appaltatore in relazione al presente contratto di appalto. 88 ART. 104 SUBAPPALTO E’ vietata ogni forma di subappalto e di cessione dei servizi che non siano state dichiarate in sede di partecipazione alla gara. Il subappalto è ammesso nei limiti e nelle forme di legge, previa consegna della documentazione necessaria e redazione del DUVRI ex art. 26 D.Lgs 81/2008 a cura e spese della ditta che intende chiedere ed affidare in subappalto. ART. 105 TRACCIABILITA’ FLUSSI FINANZIARI L’impresa appaltatrice è tenuta ad assolvere a tutti gli obblighi previsti dall’art. 3 della legge 13 agosto 2010 n°136 e successive modifiche ed integrazioni in relazione alla tracciabilità dei flussi finanziari. L’impresa appaltatrice si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla prefettura – ufficio territoriale del Governo della provincia di Pordenone della notizia dell’inadempimento della propria controparte ( subappaltatore/subcontraente) agli obbichi di tracciabilità finanziaria. TITOLO XVII – ALTRO ART. 106 DOMICILIO LEGALE A tutti gli effetti del presente contratto l’ Impresa Affidataria elegge domicilio presso l’ ASP Solidarietà Mons. Cadore situata in via XXV Aprile 42 - 33082 Azzano Decimo ( Pordenone ). ART. 107 CONTROVERSIE E FORO COMPETENTE Per qualsiasi controversia il Foro competente è quello di Pordenone. 89 ART. 108 CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO Ai sensi dell’art.1341 comma II C.C., in modo espresso si dichiarano conosciute ed accettate senza riserva di sorta le disposizioni dettate dagli articoli: ART. 6 Prestazioni Socio-sanitarie attività di base della persona ART. 14 Oneri diversi in tema di materiali inclusi nel servizio socioassistenziale ART. 20 Coordinatore per il servizio Art. 22 Oneri ed attività costituenti il servizio di ristorazione Art. 23 Adempimenti carico della ditta aggiudicataria Art. 24 Detenzione di attrezzature varie del centro cottura, dei locali del magazzino e delle celle frigorifere Art. 25 Ulteriori adempimenti a carico della ditta aggiudicataria ART. 77 Prodotti utilizzati – schede di sicurezza ART. 79 Requisiti professionali specifici del personale impiegato ART. 80 Requisiti del personale preposto/gradimento/sostituzione ART. 82 Segreto d’ufficio ART. 83 Tutela della privacy ART. 84 Obblighi generali del gestore nei confronti del proprio personale ART. 85 Eventuale subentro ART. 86 Adempimenti connessi al D.Lgs.081/2008 smi norme operative di Sicurezza ART. 93 Valutazione della qualita’, monitoraggio, relazione con gli utenti ART. 95 Penali ART. 97 Periodo di prova/clausola risolutiva espressa ART. 98 Riscontro alla chiusura del primo anno di svolgimento del rapporto contrattuale ART. 99 Ulteriori casi di risoluzione ed addebito di oneri all’appaltatore decaduto. ALLEGATI Gli allegati di seguito indicati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto: Allegato n. 1.1 “Struttura del menu tipo settimanale” Allegato n. 1.2 “Tabelle dietetiche con grammature” Allegato n. 1.3 “Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari” Allegato n. 1.4 DUVRI- documento unico di valutazione dei rischi interferenziali. 90