MISSA ECLECTICA
Un ringraziamento ai compositori
dal Coro da camera Eclectica di Bologna
PRESENTAZIONE
Il progetto “Missa Eclectica” è nato all’interno dell’omonimo ensemble vocale, con l’intento di
promuovere una stretta collaborazione con giovani compositori italiani, per la produzione di opere
nuove dedicate al coro. Il lavoro, non originale nell’idea, risulta unico per il numero di autori coinvolti:
sono infatti dodici i compositori che hanno partecipato, realizzando ciascuno ogni singola parte della
messa. Il carattere “eclectico” del coro da camera, che riunisce musicisti provenienti da percorsi
formativi ed esperienze musicali molto diversi fra loro, così caratterizzante da diventare il nome del
coro, si riflette a pieno titolo in questo progetto, la cui paternità va attribuita all’intero ensemble, non
solo nell’idea, ma anche nella sostanza stessa essendo ben otto i cantori che hanno dato il loro
personale contributo compositivo.
L’unico vincolo dato ai compositori è stato quello di trarre ispirazione dai canti gregoriani del
Proprium della festa di Santa Cecilia (22 novembre): l’Introito Loquebar de testimoniis tuis, il Graduale
Audi filia, l’Alleluia Quinque prudentes virgines, l’Offertorio: Afferentur regi virgines, e il Communio
Confundantur superbi, oltre a quelli dell’Ordinarium della messa VII Jesu Rex Splendens. Tali melodie sono
state trattate liberamente da ogni singolo compositore secondo il proprio linguaggio e stile. Il risultato
complessivo è un patchwork di linguaggi diversi, tenuto assieme dal materiale originale di partenza, che,
come il filo di Arianna conduce lungo l’ascolto dell’intera opera. Questo materiale melodico talvolta
compare immutato, quasi come una citazione evocatrice di un lontano passato, talaltra invece diventa il
latente codice genetico che da vita a strutture sonore più complesse.
Cristian Gentilini e Michele Napolitano
5
I testi
Introito
Loquebar de testimoniis tuis
in conspectu regum,
et non confundebar:
et meditabar in mandatis tuis
quae dilexi nimis. Alleluia.
Beati immaculati in via:
qui ambulant in lege Domini.
Gloria Patri.
Presenterò le tue testimonianze
al cospetto dei re,
e non resterò confuso:
mediterò i tuoi precetti
nei quali mi sono compiaciuto. Alleluia.
Beati quelli che rettamente procedono
nel cammino e seguono la legge del Signore.
Gloria al Padre.
Kyrie
Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Gloria
Gloria in excelsis Deo
et in terra pax hominibus bonae voluntatis.
Laudamus te. Benedicimus te.
Adoramus te. Glorificamus te.
Gratias agimus tibi propter magnam
gloriam tuam.
Domine Deus, Rex caelestis,
Deus Pater omnipotens.
Domine Fili unigenite Iesu Christe.
Domine Deus, Agnus Dei,
Filius Patris.
Qui tollis peccata mundi,
miserere nobis.
Qui tollis peccata mundi,
suscipe deprecationem nostram.
Qui sedes ad dexteram Patris,
miserere nobis.
Quoniam tu solus Sanctus.
Tu solus Dominus.
Tu solus Altissimus, Iesu Christe.
Cum Sancto Spiritu
in gloria Dei Patris. Amen.
6
Gloria a Dio nell'alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo. Ti benediciamo.
Ti adoriamo. Ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua
gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore Figlio unigenito Gesù Cristo.
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del Padre.
Tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre. Amen.
I testi
Graduale
Audi, filia, et vide,
et inclina aurem tuam:
quia concupivit rex speciem tuam.
Specie tua, et pulchritudine tua intende,
prospere procede, et regna.
Ascolta, figlia, e guarda,
e piega il tuo orecchio:
poiché il re ha desiderato la tua bellezza.
Per la tua leggiadria intendi,
splendidamente procedi, e regna.
Alleluia
Alleluia.
Quinque prudentes virgines acceperunt oleum
in vasis suis cum lampadibus;
media autem nocte clamor factus est:
Ecce sponsus venit: exite obviam Cristo
Domino. Alleluia.
Alleluia.
Le cinque vergini sagge presero l’olio
nei loro vasi insieme alle lampade;
a metà della notte ci fu un grido:
Ecco lo sposo: uscitegli incontro.
Alleluia.
Credo
Credo in unum Deum,
Patrem omnipotentem,
factorem caeli et terrae,
visibilium omnium et invisibilium.
Et in unum Dominum Iesum Christum,
Filium Dei unigenitum.
Et ex Patre natum ante omnia saecula.
Deum de Deo, lumen de lumine,
Deum verum de Deo vero.
Genitum, non factum,
consubstantialem Patri:
per quem omnia facta sunt.
Qui propter nos homines,
et propter nostram
salutem descendit de caelis.
Et incarnatus est de Spiritu Sancto
ex Maria Virgine et homo factus est.
Crucifixus etiam pro nobis sub
Pontio Pilato, passus et sepultus est.
Et resurrexit tertia die, secundum Scripturas.
Et ascendit in caelum,
sedet ad dexteram Patris.
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio.
Nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero.
Generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini,
e per la nostra salvezza discese dal cielo.
E per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno
della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi
sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture.
È salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
7
I testi
Et iterum venturus est cum gloria,
iudicare vivos et mortuos.
cuius regni non erit finis.
Et in Spiritum Sanctum,
Dominum, et vivificantem:
qui ex Patre Filioque procedit.
Qui cum Patre et Filio simul adoratur,
et conglorificatur: qui locutus est per
prophetas.
Et unam, sanctam, catholicam et
apostolicam Ecclesiam.
Confiteor unum baptisma in remissionem
peccatorum.
Et expecto resurrectionem mortuorum.
Et vitam venturi saeculi.
Amen.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti.
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei
profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica
e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono
dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti.
E la vita del mondo che verrà.
Amen.
Offertorio
Afferentur regi virgines proximae ejus,
afferentur tibi in laetitia et exultatione.
Adducentur in templum regi
Domino.
Alleluia.
Le vergini al suo seguito saranno presentate al re,
le sue compagne a te saranno condotte.
In gioia ed esultanza, entreranno nel tempio del
Signore.
Alleluia.
Sanctus
Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.
8
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
I testi
Pater Noster
Pater noster, qui es in caelis,
sanctificetur nomen tuum,
adveniat regnum tuum,
fiat voluntas tua,
sicut in caelo et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie,
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris,
et ne nos inducas in tentationem,
sed libera nos a malo.
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Agnus Dei
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
dona nobis pacem.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace.
Communio
Confundantur superbi,
quia injuste iniquitatem fecerunt in me:
ego autem in mandatis tuis exercebor,
in tuis justificationibus, ut non confundar.
Siano confusi i superbi,
che a torto mi opprimono:
io resterò fedele alla tua legge,
integro nei tuoi precetti, perché non resti confuso.
Ite, missa est
Ite, missa est
Deo gratis.
La messa è finita, andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio.
9
I canti gregoriani
Introito
Kyrie
10
I canti gregoriani
Gloria
11
I canti gregoriani
Graduale
Alleluia
12
I canti gregoriani
Credo
13
I canti gregoriani
Offertorio
14
I canti gregoriani
Sanctus
Pater Noster
15
I canti gregoriani
Agnus Dei
Communio
Ite Missa est
16
Le composizioni
MISSA ECLECTICA
Introito - Loquebar de testimoniis tuis
CATERINA CENTOFANTE
Kyrie
RAFFAELE SARGENTI
Gloria
ROSSELLA SPINOSA
Graduale - Audi, filia
CRISTIAN GENTILINI
Alleluia - Quinque prudentes virgines
CATERINA PULITO
Credo
ROCCO DE CIA
Offertorio - Afferentur regi virgines
PAOLO INGROSSO
Sanctus
CRISTINA ROFFI
Pater Noster
CLAUDIO NAPOLITANO
Agnus Dei
DANIELE VENTURI
Communio - Confundantur superbi
Ite Missa Est
GIACOMO SACCU
MICHELE NAPOLITANO
17
Le composizioni
Introito - Loquebar de testimoniis tuis
Il brano si articola in piccole sezioni che alternano staticità e movimento. Le parti di unisono tenuto sono
piuttosto libere affinché il susseguirsi non sincrono delle vocali faciliti la produzione di armonici. Il movimento
agitato della sezione sussurrata, o della sezione dei ribattuti deve creare l’instabilità in contrasto con le parti
all’unisono o accordali («Alleluia»). Questa bipolarità di carattere riguarda in parte anche la scelta delle altezze:
attorno al suono Fa si trovano intervalli armonici ampi, attorno al suono Do invece stretti. L’elaborazione si
allontana molto dall’originale gregoriano: la lega ad esso la scelta di un ristretto campo armonico i cui suoni
perno sono tratti dall’originale, lo spunto per l’articolazione dei ribattuti e il movimento per terze discendenti
nella parte finale.
CATERINA CENTOFANTE
Kyrie
Nel Kyrie convivono tre diverse declinazioni del “sacro”, qui rappresentato musicalmente dalla melodia
gregoriana. Nella prima parte, l’arida tecnica di frammentazione del testo e della melodia originaria è la
testimonianza di una mancanza del sacro nel periodo contemporaneo, nonché una richiesta d’ascolto. Nella
seconda la melodia gregoriana compare integra, ma sostenuta da fasce cangianti in cui assume i tratti di velato
ricordo, quasi indice di un tempo ormai perduto. La terza parte tenta una conciliazione tra le due precedenti: la
melodia è esposta ciclicamente e indipendente dal ritmo delle altre linee, le quali tentano di “inglobare” la
melodia con un crescendo; ma la melodia non riesce ad essere sopraffatta: a lei sola infatti è affidato il compito di
chiudere il brano col proprio tempo, con la propria sonorità.
RAFFAELE SARGENTI
Gloria
L’origine di quest’opera può sicuramente collocarsi nell’ambientazione armonico-sonora di uno strumento
appartenuto alla pratica gagaku giapponese tradizionale, ovvero il piccolo organo a bocca chiamato sho. I suoni di
questo strumento, dal sapore delicato e “metafisico”, sono limitati e predefiniti e la diteggiatura delle canne è
stata disposta in modo tale da produrre con la massima facilità undici insiemi verticali standard che formano il
fondamento armonico del repertorio tradizionale gagaku. Nel Gloria la ricerca è stata volta a “ri-organizzare” il
numero limitato di altezze per produrre forme verticali libere, lasciando che le “emissioni vocali” emergessero in
un susseguirsi di atmosfere, tempi e respiri diversi ma senza alcuna soluzione di continuità.
ROSSELLA SPINOSA
Graduale - Audi, filia
Il Graduale è una forma musicale molto ornata e melismatica, destinata ad un solista. Si è cercato di rispettare lo
stile del canto, mantenendo la presenza di quattro solisti, uno per ogni sezione, accompagnati dal resto del coro.
La melodia originale è proposta integralmente, ma viene variata attraverso l’uso di alcuni intervalli rivoltati, la
ripetizione di alcune cellule melodiche e l’utilizzo dell’acciaccatura come modalità di attacco del suono al fine di
ampliarne l’espressività. Il coro armonizza la linea melodica utilizzando solo ed esclusivamente i sette suoni di cui
essa è formata (Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si). I cinque suoni mancanti, per ottenere il totale cromatico, vengono
introdotti uno alla volta per connotare con diversi colori armonici particolari passaggi o fasi cadenzali. Se la
scrittura dei soli è molto ornata, quella della sezione è caratterizzata da suoni lunghi e brevi passaggi melodici che
fanno da sfondo armonico alla linea dei solisti.
CRISTIAN GENTILINI
18
Le composizioni
Alleluia
La scrittura musicale del brano intende aderire strettamente al contenuto della parabola evangelica delle vergini e
delle lanterne, fin quasi a drammatizzarlo. Lo sviluppo si articola pertanto come un episodio narrativo racchiuso
nella cornice di uno più evocativo. L’incipit e l’explicit sono caratterizzati da una scrittura a fasce che, sulla sola
parola «Alleluia», introduce e dissolve la narrazione della sezione centrale. Essa è aperta dall’ingresso della voce
narrante – libera rielaborazione ritmica della melodia gregoriana – accompagnata da un tappeto sonoro ancora
permeato dall’atmosfera notturna e sospesa della cornice, ma che acquista una connotazione drammatica sempre
più accentuata e conduce gradualmente alla descrizione del clamore suscitato dall’arrivo inaspettato, quanto
sperato, dello sposo. Dopo un improvviso silenzio, un nuovo avvio omoritmico, in corrispondenza dell’epilogo
della narrazione, sancisce un ritrovato equilibrio.
CATERINA PULITO
Credo
Il Credo III, rigidamente misurato, attorniato da consonanze che sviluppano spessori più o meno densi, senza
sviluppo, con pulsazione regolare, forse indifferente a quanto attorno succede, privo di direzione, l’identità ormai
quasi completamente sbiadita, scorre con moto tranquillo fino all’Amen conclusivo, una specie di omaggio a
un’immagine (decisamente fantasiosa, del resto) di un suono del Trecento, in particolare alla maestosa pallida
ombra di Guillame de Machaut (il Guillame de Machaut della Messe de Notre Dame cantata dall’Hilliard Ensemble).
ROCCO DE CIA
Offertorio - Afferentur regi virgines
Ho scritto l’Offertorio con l’idea di lavorare sul canto gregoriano originale, l’Offertorio del giorno di Santa
Cecilia, sovrapponendo due intenzioni compositive: quella di rielaborare frammenti ritmico-melodici della linea
vocale secondo processi di cristallizzazione e reiterazione di questi in un contesto polifonico e quindi
contrappuntistico, e quella di estrapolare dal suono del testo la componente timbrica, solitamente “nascosta” tra
le trame vocali, delle consonanti. C’è poi un terzo elemento di notevole impatto timbrico e gestuale che incide in
modo evidente sulla scrittura: l’utilizzo di due tecniche di percussione delle mani sul petto e sulle clavicole
durante l’emissione vocale, che modificano l’attacco e la tenuta del suono conferendogli una particolare fisicità.
PAOLO INGROSSO
Sanctus
Nasce dall’idea di un semplice canto lontano, e la stessa struttura formale viene quindi a formarsi seguendo le
evocative parole del testo. L’impiego di un cantus firmus, scelto all’inizio del lavoro, contribuisce a dar vita ad un
contrappunto che dona all’ossatura armonica un sapore modale che genera un senso di sospensione nell’intero
Sanctus. L’intenzione è quella di creare un piccolo stacco all’interno della Messa, evidenziando una mia poetica
che idealmente va ad accostarsi all’ultima parte del Requiem di G. Fauré.
CRISTINA ROFFI
19
Le composizioni
Pater Noster
Il Pater Noster è costruito seguendo con fedeltà l'andamento melodico del gregoriano, nella cui esposizione si
alternano in particolare Soprani e Tenori. Per lasciare intatto il valore del testo, così importante in questa
preghiera, si è scelto uno stile in prevalenza omoritmico, in linea con gli esempi lasciati nel novecento da
compositori quali Stravinskij e Duruflé. Il materiale armonico è di ispirazione jazzistica, con l'utilizzo sia di
progressioni più aperte e modali, sia di soluzioni più cadenzanti e tonali.
CLAUDIO NAPOLITANO
Agnus Dei
L'Agnus Dei è per me la forma poetico-musicale che dal punto di vista emotivo ed espressivo, rappresenta in
maniera struggente la sofferenza dell'uomo. Per esaltare l'impatto emotivo ho filtrato due forme preesistenti: il
lamento, che è nel canto popolare la massima forma di espressione degli aspetti dolorosi, e il canto gregoriano,
per così dire dato, che è il filo invisibile che lega questa composizione alle altre della Missa Eclectica. Tre sono gli
aspetti fortemente connotanti di questo brano: la presenza pressoché costante del glissando, l'utilizzo di altezze
non temperate e l'uso di modi di canto extraeuropei. La figura del lamento diviene il codice genetico dell'intera
composizione, mentre il cantus firmus viene diviso tra le voci in piccoli frammenti, perdendo così la propria
riconoscibilità, per assumere l'aspetto simbolico del pane spezzato per la salvezza dell’uomo nell'Eucarestia.
DANIELE VENTURI
Communio - Confundantur superbi
Il brano è pensato come esplorazione di diversi impasti timbrici dove più frammenti dell’originale melodia
gregoriana escono dal tessuto corale in maniera volutamente riconoscibile. Grande importanza riveste il testo che
– semanticamente – è diviso in due opposti momenti di senso: l’angoscia dell’oppressione per cui il salmista
supplica Dio di confondere i suoi nemici, i superbi («confundantur superbi»), sottolineata dal declamato a più voci e
dagli spigolosi intervalli di quarta eccedente e, all’opposto, la sicurezza derivante dal poter confidare nel Signore e
nei suoi precetti per non rimanere confuso («ut non confundar») che si scioglie in una sezione dal sapore tonale e in
un sussurrato ricompostosi in una sola voce.
GIACOMO SACCU
Ite Missa Est
Il materiale melodico utilizzato ed è stato affidato alla linea del Soprano. Il brano, un omaggio al corale bachiano,
reinterpreta in chiave armonica la melodia gregoriana. La natura esclusivamente diatonica di tale melodia,
saldamente fondata sul modo ionico (quello comunemente chiamato “maggiore”), può rappresentare il carattere
certo e sicuro di una fede senza dubbi e riserve, qualcosa che sovrasta decisamente le passioni umane. Per
contro, gli andamenti cromatici delle voci inferiori, spesso alla ricerca di momenti stabili, nonché le cadenze a
fine di ogni frammento melodico e le relative deviazioni armoniche a toni più o meno vicini, suggeriscono
un’impressione destabilizzante e di contrasto, come se la fede fosse sempre una ricerca di e in se stessi, e non una
certezza assoluta. L’accordo consonante all’inizio del brano, sul I grado del modo ionico, l’accordo sul IV grado,
in corrispondenza della parola «Deo» (inizio del secondo versetto), e la chiusura su uno stabile Do Maggiore
arricchito con la nona maggiore, sono i pilastri formali di un’unica grande arcata I – IV – I, rivisitazione
rappacificante di un’antica cadenza plagale.
MICHELE NAPOLITANO
20
MISSA ECLECTICA
Introito
Loquebar de testimoniis tuis
CATERINA CENTOFANTE
LEGENDA
* Il direttore segnerà il momento del cambio di sillaba (può utilizzare la numerazione).
Ogni singolo corista cambierà la sillaba indipendentemente dagli altri, cercando di evitare ogni sincrono.
** sussurrato, ma sonoro. NON parlato, né intonato!
*** Le voci maschili ripetono all’unisono l’inciso nella parentesi 3 volte, ciscuna con il testo indicato,
all'unisono, con un tempo indipendente dalle voci femminili e in crescendo.
Le alterazioni valgono solo per le note a cui sono riferite tranne, nei ribattuti.
24
Introito
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I COMPOSITORI
I Compositori
CATERINA CENTOFANTE
Direttore d’orchestra. Ha studiato Composizione con A. Solbiati, e Direzione d’orchestra con D. Agiman, L.
Zagrosek, I. Karabtchevsky, P. Bellugi e A. Ceccato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e in varie
masterclasses per direttori d’orchestra. È docente di direzione d’orchestra presso la Musikhochschule di
Stoccarda nelle classi di Schulmusik e Kirchenmusik, ed è direttore dell’ensemble contemporaneo Baikonur
dedito all’esecuzione di opere di giovani compositori all’interno della facoltà di composizione. Con lo stesso
ensemble è stata invitata dal Festival Klangkörper per una prima esecuzione assoluta in collaborazione con la
Staatsoper Köln. L’attenzione e l’interesse per questo repertorio fanno sì che sia impegnata anche come
direttore ospite presso diversi gruppi quali Gelberklang (Stoccarda) e Thuermchen Ensemble (Colonia, 2008).
È direttore e co-fondatore dell’ensemble contemporaneo Cross.art di Stoccarda. Già assistente musicale di
Luca Francesconi nella produzione Buffa Opera (Milano, 2002), è stata maestro collaboratore per Staatsoper
Stuttgart, As.Li.Co. di Milano, Teatro sociale di Como, Piccolo Teatro di Milano, The Opera Theatre di Tbilisi,
Fondazione Cantelli di Milano. L’attività concertistica in qualità di direttore d’orchestra l’ha vista impegnata
con orchestre quali I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra Sinfonica
di Matera, la Stuttgarter Philharmoniker Orchester, l’Orchestra Mimesis Maggio Arte (Firenze), Florence
Symphonietta, l’Orchestra Sinfonica di Musica Riva Festival (Riva del Garda), il Gruppo da Camera Caronte
(Brescia), l’Orchestra Corelli (Milano). In qualità di direttore di coro è stata assistente di G. Graden in una
masterclass per direttori di coro (Trento, 2008).
ROCCO DE CIA
Ha studiato pianoforte con E. Modena. Dopo la maturità classica si iscrive al DAMS dell’Università di Bologna,
dove si laurea con 110 e lode nel 2005 con una tesi di analisi su Franz Schubert. Nel 2008 consegue la laurea
specialistica in Discipline della Musica con 110 e lode discutendo una tesi sulla polifonia vocale di Orlando
Gibbons. È iscritto al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, dove frequenta il corso di Composizione con C.
Landuzzi e quello di Musica corale e Direzione di coro con P.P. Scattolin. Ha frequentato masterclasses di
direzione di coro con H. Böck, G. Graden, M. Kolaska e S. Parkman. Canta in varie formazioni bolognesi, fra
cui il Coro da Camera del Collegium Musicum e la Schola Gregoriana Benedetto XVI. È attualmente iscritto al
Dottorato di ricerca di Studi Audiovisivi dell’Università di Udine. La sua Sonata per due pianoforti è stata
inserita nella rassegna Compositori a confronto (Reggio Emilia, 2008); il suo ultimo brano, Mnemosyne, per
soprano e dieci strumenti, è stato eseguito nel gennaio scorso al Teatro Comunale di Bologna, nell’ambito di
un concerto dedicato a giovani compositori.
CRISTIAN GENTILINI
Nato a Vergato, nell’Appennino bolognese, si è diplomato in Chitarra presso il Conservatorio “G.B. Martini” di
Bologna sotto la guida di E. Becherucci, perfezionandosi poi con A. Ponce, A. Diaz, e O. Ghiglia. Nello stesso
istituto ha poi conseguito il diploma di Composizione con F. Carluccio ed il diploma in Musica corale e
Direzione di coro con P.P. Scattolin, perfezionandosi in seguito in diversi masterclasses con G. Graden. Ha
inoltre seguito stage di perfezionamento in direzione corale con L. Larsen, G. Grun, D. Fasolis, P. Erdei, P.
White e F. Heyerick. Svolge attività concertistica come direttore di varie formazioni corali. Nell’ottobre 2003 è
stato uno dei dodici partecipanti alla fase finale del Concorso Internazionale per direttori di coro Mariele
Ventre. È stato fondatore e direttore dell’ensemble vocale Ars Cantus (BO), col quale nel 2002 ha ottenuto il
118
I Compositori
Primo Premio Assoluto al terzo Concorso Nazionale di esecuzione musicale “Riviera Etrusca”. Ha ottenuto
importanti premi in concorsi nazionali ed internazionali di composizione fra cui: 2° premio al Concorso
Nazionale di composizione “Mozart oggi” (Milano, 2006); 1° premio al Concorso Straordinario di composizione
per coro “Simone Gentile” (Arezzo, 2006); 2° premio al Concorso Internazionale di composizione corale
organizzato dalla FTSC (Lugano, 2007); 3° premio al terzo International Composers Competition “Musica
Sacra” (Cambridge, 2007). È stato inoltre segnalato ai concorsi “Fosco Corti” (Arezzo, 2006); “...nuvole sopra
Torino” (Torino, 2006); Concorso Internazionale di composizione corale “Città di Vittorio Veneto” (2007 e
2008); Concorso Internazionale di composizione corale “Seghizzi” (Gorizia, 2007). Dal 2003 è direttore del
Coro A.N.A. di Vergato (Bo) e della Corale Polifonica S. Rita di Bologna. Nel 2005 ha fondato ed è il codirettore del Coro da Camera Eclectica, formazione specializzata nel repertorio corale contemporaneo. Dal
2006 è uno dei dodici cantori della Schola Gregoriana Benedetto XVI di Bologna. Dal 2007 collabora in diversi
progetti con lo Speculum Ensemble con cui ha inciso per l’etichetta discografica Tactus.
PAOLO INGROSSO
Nato a Pisa nel 1980, è chitarrista, compositore e musicista elettronico. Nel 2004 ha conseguito il diploma in
Chitarra presso l’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno, nel 2006 ha concluso il corso biennale di
specializzazione in Musica Elettronica presso l’IRMUS Istituto di Ricerca Musicale dell’Accademia
Internazionale della Musica di Milano, e nel 2007 si è laureato in Composizione presso il Conservatorio “G.B.
Martini” di Bologna. Ha studiato Composizione con C. Vaira, F. Carluccio, C. Ambrosini e Musica elettronica
con A. Vidolin, M. Tadini, P. Aralla. Ha inoltre partecipato a varie masterclasses presso AGON (Acustica
Informatica Musica) a Milano. Come chitarrista ha suonato in varie stagioni concertistiche, sia come solista sia
in differenti formazioni cameristiche. Sue composizioni sono state eseguite in Italia e all’estero. Tra queste,
Ztirf (per chitarre elettrica e acustica, basso, tastiere e batteria) composta ed eseguita nel 2002 per il C.E.L.
Teatro di Livorno, Stars & Comets (per chitarra sola) incisa nel 2003 da F. De Ranieri per il cd Tempi…
moderni, ConvErGO eseguita la prima volta nel 2005 a Milano dall’ExNovo Ensemble, 3 Graffiti (per voce
femminile, elettronica e disegnatore su tavoletta digitale). Dal 2006 lavora alla creazione e gestione del live
electronics di installazioni sonore e performances di lettura di testi del poeta e artista multimediale A. De
Francesco. Insieme si sono esibiti presso: Universität der Künste di Berlino, 10° festival italo-francese
Primavera dei poeti, Arezzo Poesia, Maison de la Recherche di Parigi, Festival Romapoesia ‘08.
Prossimamente saranno in residenza artistica presso lo STEIM di Amsterdam e si esibiranno all’Ausland di
Berlino. Attualmente Paolo Ingrosso vive a Bologna dove insegna Chitarra e Teoria musicale, lavora come
compositore con l’etichetta indipendente Miraloop (www.miraloop.com) e collabora con l’associazione
musicale FontanaMIX fondata da Francesco La Licata e Paolo Aralla, che gli hanno recentemente
commissionato la composizione di un nuovo brano per ensemble da eseguire all’interno della stagione
Exitime05.
CLAUDIO NAPOLITANO
Torinese, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di dieci anni dedicandosi alla musica classica. Si è
avvicinato in seguito al jazz studiando a Bologna con il pianista e compositore F. Puglisi. Negli anni ha
approfondito gli studi frequentando la Scuola Civica di Jazz di Milano e numerose masterclass, in particolare
con P. Birro e D. Rea, oltre che il Corso di Perfezionamento e Aggiornamento Professionale “Nuova Scuola
119
I Compositori
dell’Espressione”, diretto da F. Sferra presso l’Accademia Romana di Musica. Nel 2003 ha partecipato ai
Seminari Senesi di Musica Jazz seguendo i corsi di F. D’Andrea e S. Battaglia e, selezionato tra i pianisti, ha
poi preso parte al workshop diretto da E. Rava. È diplomando in Jazz, Musiche improvvisate e Musiche del
nostro tempo (Triennio Superiore di I livello) presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. All’attività di
pianista affianca quella di corista e vocalist: dal 1999 al 2003 con i Seivocisei di Diego Basso ha lavorato per
le trasmissioni televisive “Alle due su Raiuno”, “Ci vediamo su Raiuno”, “Ci vediamo in TV”, “Telethon”, “La
grande notte del Lunedì sera”, “Quelli che il calcio” e si è esibito al Teatro dell’Opera di Roma. Dal 2003 al
2005 è stato pianista, arrangiatore e basso del sestetto vocale Kalivokali, formazione ospite di trasmissioni
televisive Rai, del Festival del Cinema di Venezia e di “Viva Radio 2” di Fiorello e Marco Baldini. Ha cantato
nel Coro Euridice di Bologna diretto da P.P. Scattolin e nell’Insula Dulcamara Ensemble e tenuto concerti in
Italia e all’estero. Attualmente canta nel Coro da Camera Eclectica di Bologna. Professionista dal ‘97, ha
spesso lavorato per progetti finanziati dagli enti locali dell’Emilia Romagna rivolti all’educazione musicale per
gli allievi delle scuole elementari e medie, mettendo in scena spettacoli e tenendo lezioni-concerto
sull’improvvisazione presso il Teatro Comunale di Bologna. Nell’anno 2006/07 ha tenuto un laboratorio per
coristi presso la Scuola Cambiomusica di A. Golino e G. Fasolino di Brescia. È laureato con menzione in
Scienze Politiche.
MICHELE NAPOLITANO
Svolge attività come direttore di coro, cantante e compositore. Si è diplomato in Musica corale e Direzione di
coro al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna con P.P. Scattolin e si è perfezionato con Ragnar Rasmussen
presso la Hogskolen di Tromsø (Norvegia) grazie ad una borsa di studio dell’Associazione De Sono di Torino.
Nel 2006 ha studiato direzione e composizione presso la Akademia Muzyczna di Cracovia. Laureato al DAMS
di Bologna, è stato selezionato come unico finalista italiano al Concorso Internazionale per Direttori di Coro
“Mariele Ventre” (2005). Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali di composizione, esecuzione e
ricerca musicologica. Nel settembre 2004 ha fondato Mikrokosmos – Coro Multietnico di Bologna con
l’intenzione di creare un luogo di incontro e scambio tra persone appartenenti a culture diverse. Il gruppo è
formato da circa sessanta coristi di tutte le età provenienti da oltre venticinque paesi. Oltre a Mikrokosmos e al
Coro da Camera Eclectica, di cui è fondatore e co-direttore, dirige il Coro Giovanile Bassi & Co., formato da
studenti di diversi licei di Bologna, e Mikrokosmos dei Piccoli, coro multietnico di bambini delle scuole
elementari, formato da quindici piccoli coristi provenienti da vari paesi del mondo. Direttore artistico e
controtenore dell’Insula Dulcamara Ensemble (2001-2005), formazione vocale di Bologna invitata al Barents
International Choral Festival ‘05 (Tromsø, Norvegia) per un ciclo di concerti e lezioni sulla musica antica e
contemporanea, attualmente ha ripreso l’attività di cantante con il gruppo Vox Humana.
CATERINA PULITO
Pianista barese, affianca agli studi di composizione quelli umanistici e musicologici: diplomata brillantemente
presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, si perfeziona nelle masterclass di B. Canino e R. Cappello, e in
seguito, ventitreenne, si laurea con lode in Lettere moderne discutendo una tesi svolta in Belgio sulla
pedagogia e didattica musicale di quel Paese (relatore P. Moliterni). Sin dall’inizio degli studi manifesta
interesse per la musica da camera e collabora in qualità di pianista accompagnatore con le classi di canto,
violino, flauto, contrabbasso e sassofono del Conservatorio di Bari; svolge inoltre attività concertistica in
120
I Compositori
formazioni strumentistiche e corali. Dal 2004 vive a Bologna, dove studia Armonia e contrappunto al
Conservatorio “G.B. Martini” sotto la guida di Gian Paolo Luppi, e frequenta la Scuola di Specializzazione per
l’Insegnamento Secondario dell’Università di Bologna, conseguendo il diploma con una tesi sull’utilizzo del
teatro musicale in ambito didattico (relatore L. Bianconi). Segue numerosi corsi di formazione per insegnanti
ed educatori musicali in Belgio e in Italia, collabora con il Centro Studi Musica e Arte di Firenze, e insegna
educazione musicale nella scuola secondaria. Dal 2007 è dottoranda presso il Dipartimento di Musica e
Spettacolo dell’Università di Bologna, dove svolge una ricerca in Filosofia della musica sull’educazione
musicale nella Francia del Settecento, e collabora con la cattedra di Storia della musica e Pedagogia
musicale.
CRISTINA ROFFI
Inizia lo studio del Canto Lirico e del Sassofono presso il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena dove si
diploma brillantemente sotto la guida di L. E. Derosier. Compie gli Studi Accademici ad indirizzo SocioPedagogico, Didattica della Musica presso il Conservatorio “G. Rossini”, Musicoterapia al Corso Quadriennale
CEP di Assisi. È docente di Canto e Sassofono presso la Scuola di Musica “Dante Alighieri” di Baganzola. Si
perfeziona per la musica da camera e solistica con Maestri di fama internazionale quali M. Marzi, F. Mondelci,
M. Gerboni, A. Bornkamp, S. Jordheim, J. Sampen, C. Delangle, A. Rinke e F. Moretti. Svolge attività
concertistica in Italia e all’estero come cantante e strumentista, collaborando in vari teatri con diverse
orchestre sinfoniche, tra cui l’Orchestra Sinfonica della Guildhall School of London e London Symphony
Chorus, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “B. Maderna”, l’Orchestra Sinfonica della Repubblica di San
Marino, la Youth Arts and Sounds. Ha eseguito, tra le altre, Turandot, Suor Angelica, Madame Butterfly,
Traviata, Rhapsody in blue, An American in Paris, Porgy and Bess. Fa parte di numerose formazioni
cameristiche: ensemble D. Alighieri, Sax Chorus diretta da Alberto Domizi, Orchestra Italiana di Sassofoni
diretta da F. Mondelci, Saxorchestra, con le quali si è esibita al Ravenna Festival, Festival di Santa Cecilia
(Venezia), Festival del Sassofono di Fermo, Faenza Festival, Il Sassofono strumento inevitabile del 2000
(Milano), eseguendo composizioni in prima assoluta di John Cage e Salvatore Sciarrino. Numerosi i concerti
con il quartetto Four Ladies Saxophone Quartet con il quale vanta l’inserimento in importanti rassegne
concertistiche e la partecipazione a molte trasmissioni televisive. Tra le incisioni discografiche si annoverano i
Concerti Grossi n°1 e n°2 di L.E. Bacalov con i New Trolls (2004) e lavori per l’Amarcord Studio (2007).
Studia composizione con C. Scannavini.
GIACOMO SACCU
Nasce a Sassari nel 1978. Inizia a studiare pianoforte e violino giovanissimo; a undici anni si iscrive al
Conservatorio della sua città dove, dal ‘93, studia nella classe di Pianoforte di M. Greco, sotto la cui guida si è
diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria nel settembre
‘99. Nell’ottobre ‘99 gli è attribuita la borsa di studio “Francesco Lucchese” del Rotaract NoviligureAlessandria, quale miglior diplomato del Conservatorio “A. Vivaldi” per l’anno 1998/99. Presso lo stesso
Conservatorio ha svolto per due anni attività di tirocinio. Parallelamente conclude gli studi classici. Si è
variamente classificato ai primi posti in concorsi pianistici nazionali e internazionali. Ha seguito corsi di
perfezionamento con G. Carmassi, A. Ciccolini e P.N. Masi, per lo studio del Pianoforte, e un corso di
perfezionamento con F.E. Cortese relativo alla composizione di colonna sonora. Ha suonato per diverse
121
I Compositori
associazioni musicali e culturali, quali la Tampa Lirica di Piacenza, la Rassegna Musicale di Giovani
Concertisti di Busto Arsizio, il Gremio sardo “Efisio Tola” di Piacenza e l’associazione Reading Retreats in
Rural Italy di Cento. Suona nel Duo Novecento con la chitarrista Stefania Masala, accostamento di strumenti a
corda poco frequentato ma che vanta un certo repertorio originale soprattutto del periodo contemporaneo.
Parallelamente alla pratica strumentale, ha coltivato anche l’interesse per la musica corale, fin dall’età di otto
anni quando è entrato a far parte della sezione voci bianche dell’ Associazione Polifonica S. Cecilia di Sassari
diretta da G. Saccu. Attualmente è cantore della Cappella Gregoriana Benedetto XVI di Bologna. È laureato
presso il DAMS di Bologna e insegna con passione e divertimento canto corale ai bambini delle scuole
materne, elementari e ai ragazzi delle superiori.
RAFFAELE SARGENTI
Nato a Perugia, è chitarrista e compositore, diplomato in Chitarra classica e Didattica della musica, laureato
col massimo dei voti al DAMS di Bologna con una tesi in Drammaturgia Musicale. Si occupa prevalentemente
di composizione per la didattica e ha ricevuto diversi riconoscimenti in questo campo, come il 1° premio in
entrambe le edizioni de Il Teatro dei Balocchi, concorso di composizione per un’operina di teatro musicale per
bambini di Trento (2003 e 2004); il 1° premio nel sesto Concorso di Composizione per Strumento Solo di
Povoletto (2005); la segnalazione al 1° concorso di composizione Il Garda in coro di Malcesine (2006) e il 3°
premio nel concorso Missa Pueri Cantores di Pordenone (2008). Ha scritto musica da camera, corale, sacra e
lirica, musica per spot e cortometraggi. È inoltre attivo come corista in diverse formazioni bolognesi, nonché
come insegnante in varie scuole.
ROSSELLA SPINOSA
Diplomata in Composizione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, si perfeziona con il premio Oscar L.
Bacalov e A. Corghi presso le principali istituzioni musicali italiane, come l’Accademia Chigiana di Siena, la
Fondazione Romanini di Brescia, l’Accademia “Perosi” di Biella, conseguendo il Diploma di Merito e la borsa
di studio “Emma Contestabile” presso l’Accademia Chigiana di Siena. È altresì selezionata dalla Scuola di
Musica di Fiesole per la composizione di un lavoro per ensemble nell’ambito del Laboratorio di Composizione
di G. Manzoni, con esecuzione dell’opera commissionata nell’Estate Musicale Fiesolana 2009. Approfondisce,
inoltre, la sua formazione con lo studio della Musica elettronica con R. Tajè presso il Conservatorio di Milano,
nonché del live electronics sotto la guida di G. Cospito. Scrive musica da camera, per orchestra, opere liriche
e per il teatro che sono state eseguite presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Auditorium di Milano, il
Teatro Cagnoni di Vigevano, il Teatro Municipale Magnani di Fidenza, il Teatro di Corte di Villa Reale di
Monza, Università Cattolica di Milano, l’Auditorium Peri di Reggio Emilia, il Palazzo Chigi Saracini, Auditorium
di Radio Popolare, San Desiderio di Brescia, Teatro San Carlino di Brescia, Teatro Novelli di Rimini.
Selezionata nell’ambito del Festival Accent dell’Università di Cincinnati, uno dei suoi lavori per ensemble viene
eseguito presso il Cohen Studio Theater dell’Università, vincendo il secondo premio nella Chamber Music
Competition e partecipando all’Honours Recital. Suoi lavori sono eseguiti inoltre da Tema Ensemble, Dedalo
Ensemble, I Solisti Lombardi, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra Nuova Sinfonica Italiana, G. Boselli,
M. Ben Omar, S. Simone, D. Ceccanti, V. Ceccanti, G. Lefkowitz, R. Moser, D. Hutter, J. Schnabel, E.
Zuchniewicz, N. Hoffman, G. Kim, A. Calcagnile, Joo-Cho, M. Barbetti, D. Savron, A. Talmelli, T. Falco, G.
Bellisario, E. Grampa, G. Molgora. Ha collaborato con la Compagnia Teatrale San Cipriano di Milano alle
122
I Compositori
commedie Gli innamorati di Goldoni e Mercator di Plauto per la regia di Laura Moruzzi, e scritto diversi
melologhi. Collabora col mondo della televisione e della pubblicità, realizzando per la casa di produzione
Pirelli Re Channel supporti audio per clip e videomagazine dal 2005 a tutt’oggi. Suoi lavori sono stati pubblicati
da Arspublica ed incisi da Aliamusica, nonchè trasmessi da diverse radio nazionali. È altresì diplomata in
Pianoforte e Clavicembalo; si è esibita in Europa, Russia, Stati Uniti e Canada presso prestigiose sale da
concerto, con solisti e orchestre, eseguendo numerose prime esecuzioni di opere di compositori
contemporanei, molte delle quali a lei dedicate. Ha inciso per Stradivarius, Bookstore Teatro alla Scala e
AliaMusica Records. È tra i fondatori del Centro Musica Contemporanea di Milano e del Festival Milano:
Cinque giornate per la Nuova Musica.
DANIELE VENTURI
Nasce a Porretta Terme in provincia di Bologna nel 1971. Compositore e direttore di coro tra i più apprezzati
della giovane generazione, è diplomato in Musica Corale e Direzione di Coro e in Composizione. Si è
perfezionato in composizione con G. Manzoni, F. Vacchi e I. Fedele e in direzione d’orchestra con P. Bellugi.
È fondatore e direttore del coro d’ispirazione popolare Gaudium, con il quale ha tenuto oltre duecento concerti
sia in Italia sia all’estero, contribuendo così alla salvaguardia e alla diffusione del canto popolare italiano.
Dirige l’ensemble vocale Arsarmonica, aperto allo studio di brani corali di autori contemporanei. Ha seguito
masterclasses di F. Donatoni, A. Guarnieri, G. Grisey, J.J. Nattiez, L. de Pablo, F. Razzi. Dal 1987 svolge
attività di ricerca etnomusicologica sul campo, dalla quale trae importanti spunti per le proprie composizioni.
Trai suoi oltre cinquanta lavori spicca la produzione teatrale: Colapisci e il ponte sospeso (2003) su libretto di
Federico Berti (secondo premio ex-equo al concorso Gino Contilli di Messina 2003), Il Festino in tempo di
peste (2004) da Puškin, opera in un atto unico per soli, triplo coro misto e grande orchestra, le musiche di
scena per Giuda (2006), monologo teatrale di Sabina Guidotti per violoncello e live electronics, e le musiche di
scena per Typhoon (2007) da Conrad, per voce recitante ed elettronica andate in scena al Festival Fili di
parole 2007. Ha ricevuto commissioni da importanti enti e sue composizioni sono state eseguite in numerosi
festival di musica contemporanea da artisti di fama internazionale.
123
INDICE
Presentazione
pag. 5
I testi
pag. 6
I canti gregoriani
pag. 10
Le composizioni
pag. 17
***
MISSA ECLECTICA
Introito - Loquebar de testimoniis tuis
CATERINA CENTOFANTE
pag. 23
Kyrie
RAFFAELE SARGENTI
pag. 31
Gloria
ROSSELLA SPINOSA
pag. 39
Graduale - Audi, filia
CRISTIAN GENTILINI
pag. 45
Alleluia - Quinque prudentes virgines
CATERINA PULITO
pag. 53
ROCCO DE CIA
pag. 59
PAOLO INGROSSO
pag. 69
Sanctus
CRISTINA ROFFI
pag. 77
Pater Noster
CLAUDIO NAPOLITANO
pag. 83
Agnus Dei
DANIELE VENTURI
pag. 89
GIACOMO SACCU
pag. 101
MICHELE NAPOLITANO
pag. 113
Credo
Offertorio - Afferentur regi virgines
Communio - Confundantur superbi
Ite Missa Est
***
I compositori
pag. 117
2009
CORO DA CAMERA ECLECTICA DI BOLOGNA
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Missa Eclectica(abstract)