R
UN AMICO!
icordando il nostro caro amico Cisco
vorremmo evitare parole struggenti o
tropo tristi perché, nonostante l’enorme vuoto che ha lasciato nei cuori di tutti,
credo sia bene farlo con l’immagine di una
persona solare, sensibile e sempre allegra!...
era sempre disponibile a farsi in quattro per
tutto e per tutti ed è proprio così che noi lo
dobbiamo ricordare, con la sigaretta in mano
e il viso sorridente!
Nonostante le difficoltà a cui ognuno di noi si
può trovare di fronte, lui aveva sempre il sorriso e una parola gentile per tutti e ha sempre
ripetuto “La vita è bella e bisogna godersela
fino in fondo”…. e quante volte gli abbiamo
sentito dire che è inutile arrabbiarsi ma bisogna mantenere la calma e avere pazienza!
Questo era proprio il principio che metteva
continuamente in pratica con tutti !!
La sua enorme gioia di vivere lo spingeva ad
essere presente in ogni attività del paese nonostante fosse sempre molto impegnato tra il
lavoro e la numerosa famiglia. Alcuni dei ricordi più belli che ci ha lasciato sono a Pomà
di cui era il “referente” come c’era scritto sul
suo pile, a cui era
tanto affezionato,
e dove x ogni festa
si trasformava nel
nostro cuoco insieme ovviamente
agli altri. Con lui
abbiamo
organizzato il torneo
di pallavolo a cui
ha partecipato sia
come arbitro che
come giocatore
nella sua squadra
“i maniaci” facendoci divertire ad
ogni partita anche
grazie ai suoi servizi. “Attenti batte
Cisco!”…
ma lui non era
presente solo nelle occasioni particolari…
lui era una presenza costante nella vita quotidiana di San Desiderio, a chi non è mai capitato di arrivare in piazza e vedere la sua
macchina (o meglio pulmino) posteggiata in
seconda fila e lui lì, a comprare le sigarette,
o a fare due chiacchierare davanti al bar o
da Sergino… e poi di nuovo di corsa ripartiva per i suoi mille impegni… penso di non
esagerare a dire che non era mai fermo, forse
iperattivo ma trovava sempre il tempo per divertirsi e gioire della vita!
Per ultimo, ma non meno importante, è il ricordo che ha lasciato da padre fantastico ai
suoi 4 figli. Lui ha dato loro un grande affetto ed ha insegnato ad essere educati, rispettosi e gentili con tutti e senza dubbio sarà anche grazie ai suoi insegnamenti se crescendo
diventeranno delle persone meravigliose.
Le cose da dire sarebbero ancora tante ma si
finirebbe nelle solite frasi retoriche e patetiche quindi non ci rimane altro da dire che
“grazie Cisco per tutti i momenti che ci hai
regalato, in qualche modo sei ancora con
noi!”
32
COSTRUTTORI DI CHIESA
C
ari amici parrocchiani, di certo
l’evento dell’anno 2010 nella nostra
parrocchia è stata la presenza tra noi
di frà Cristiano, unita poi alla prospettiva che
dovrebbe realizzarsi nel ottobre del 2012 di
un invio del sottoscritto, da parte della diocesi, come “fidei donum” ovvero come missionario per un paio d’anni nella parrocchia
“genovese” che è in Cuba.
Vorrei qua uscire dalle dinamiche “personali”. Come era bravo Fra Cristiano, come è dinamico don Fully etc etc. I doni e i carismi di
Fra Cristiano li abbiamo apprezzati per quasi
un anno, ben sapendo che la sua strada, il
suo cammino di ricerca lo avrebbe portato
prima o poi a cercare il posto adatto per il
suo progetto. Potevamo sperare nel poi il più
possibile ma il momento è arrivato presto.
Per lui siamo felici se è il suo posto, per noi
un poco tristi ma cento chilometri non sono
poi troppi se si vuole.
Quello che più mi interessa è invece suscitare una riflessione nella comunità, riflessione
che fra Cristiano ha stimolato moltissimo.
Perché ha saputo portare freschezza e gioia, ha mirato all’essenziale: Parola di Dio,
Ammalati, relazioni con le persone, eucarestia. Manlevato dalle pastoie burocratiche
un uomo di Dio riesce a fare del suo, molto
bene. Tuttavia la realtà delle comunità parrocchiali oggi richiede anche la pastoia burocratica. Dunque si tratta di vedere come
comunità cosa è essenziale e cosa è poi
espressione di questo essenziale. Chi va a
cuba o in altre esperienze missionarie dove
le parrocchie hanno 50.000 abitanti, sono
Segue a pag. 2
Fra Cristiano e Don Fully in oratorio: attenti a quei due
1
centro della comunità? Come far crescere
l’attenzione ai più deboli e poveri? Come
crescere nella comunione fraterna?
2) Continuare a costruire insieme la comunità, per poterla presentare al vescovo
in visita pastorale. E poi sarà quel che il
Signore vorrà, ma i preti vanno e vengono, la Chiesa resta. Non penso che manderanno un prete solo per tenermi in caldo
il posto per i due anni e mezzo in cui sarò
a Cuba, cosa che potrei anche accettare.
Ma certamente san Desiderio e altre parrocchie limitrofe meritano un prete a tempo pieno e non in scadenza. Difficile che
la comunità religiosa di Bavari scenda a
valle, proprio per suo carisma. Del resto il
vescovo verrà in visita pastorale e ci dirà.
Ricordandoci infine che Gesù non è venuto
per instaurare la Chiesa. Ma ha fondato la
chiesa perché sia un segno-sacramento della
SUA presenza, perché il regno di Dio possa
giungere a tutti gli uomini, perché la chiesa
sia segno di fiducia, di speranza e di amore.
L’obiettivo finale non è la Chiesa, ma la fiducia in Dio e l’amore per tutti. Perché il regno
di Dio è Amore, Giustizia, Pace , Verità e
Libertà e la chiesa ne deve essere segno, non
padrona ma serva.
Che questo anno ci veda impegnati come costruttori di Chiesa, segno per il paese tutto!!!
estese come il comune di Genova e dove vi
sono 46 comunità da visitare, capisce meglio
come ci si possa organizzare. I “Padri missionari” girano ogni giorno per le comunità
dove celebrano l’Eucarestia, la Parola di Dio
e la Catechesi, visitano i poveri e i malati,
si occupano delle necessità materiali delle
singole chiesette. Il tutto però in un clima di
semplicità totale. A volte arrivano lì una volta al mese o ogni quindici giorni. E il resto
chi lo fa? Misyonares! Catechistos! Sono i
laici che si impegnano a portare la Parola di
Dio, a fare la catechesi a radunare per la preghiera, a seguire i mille lavori materiali.
Come ho già detto tante volte, la nostra
parrocchia non è messa male a tale riguardo. Don Raffaele per molti anni ha seminato senza sosta, impostando, lo ricordate , la
parrocchia attraverso i gruppi del Vangelo.
E nella nostra parrocchia sono tanti i laici
disponibili, col cuore a seguire tante cose ,
di quelle essenziali e le espressioni dell’essenziale. Manca ancora la dimestichezza al
coordinamento e alla condivisione, ma sono
modi di essere e fare che crescono col tempo. Nel libretto potrete ben vedere davvero
quanto ricca di iniziative e animazione per
tutti sia la nostra parrocchia.
Occorre lavorare sull’essenziale che è la
Parola di Dio, L’eucarestia, la Carità ovvero
la comunione delle persone che passa attraverso l’ascolto, il rispetto, il riconoscimento,
il perdono, la correzione
fraterna. Il resto verrà da
sé; feste, spettacoli, animazione bambini e giovani, gite, sport, scuola, impegno civile, muri cadenti,
tetti da rifare.
Abbiamo un anno e mezzo pastorale per fare due
cose:
1) interrogarci su: cosa è
l’essenziale di una comunità cristiana? Come
riprendere in mano
la condivisione della
Parola di Dio e la preghiera comune? Come
rendere
l’Eucarestia
Don Fully
Giovedì Santo lavanda dei piedi
2
TORNEO DI PALLAVOLO
M
i piace ricordare
quella che
è stata, per il 2010,
la novità assoluta per
la nostra comunità,
il torneo di pallavolo. L’idea nata,
chissà come,
in
qualche anfratto nascosto del cervello di
Caverino è piaciuta
subito a tutti, quindi i soliti volontari
si sono rimboccati le
maniche dedicando
un po’ del loro tempo per trasformare il vecchio campetto da
basket, ormai in disuso , in un accettabile
campo da volley magari con qualche buca
di troppo ma sicuramente bene illuminato
ed efficiente.
Sono bastati poi pochissimi giorni per organizzare ben otto squadre, dai nomi incomprensibili quasi inquietanti, composte
da 7 elementi ciascuna che hanno dato vita
ad un torneo entusiasmante e combattuto.
Gli arbitri
Cosa importante è stata la partecipazione
di un pubblico sempre più numeroso e soprattutto divertito. Una bella sorpresa ma
veramente un grande successo, anche questo un bel modo per stare insieme.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti
che hanno saputo affrontare le partire con
vero spirito sportivo lasciandosi andare
solo in poche occasioni a qualche timido
mugugno, questo anche grazie alla serietà
e professionalità degli arbitri che hanno saputo tenere in mano
la situazione, bastava un loro deciso fischio per placare gli
animi.
Tutto si è concluso
con una grande festa
la sera delle premiazioni, torte e champagne per tutti.
Ah dimenticavo, per
la cronaca hanno
vinto gli A.C. Denti
ma questo ha poca
importanza, l’importante è che quest’anno si replica.
S.V.
Una squadra bizzarra: i maniaci... della pallavolo naturalmente
31
“CHE BELLO SPETTACOLO”
AL NOSTRO AMICO “cisco”
A
nche quest’anno è arrivato il
Natale e come tutti gli anni il
gruppo del teatro ha voluto offrire alla comunità di Sande uno spettacolo in modo da trascorrere un paio
di serate tutti assieme in armonia e divertimento come consuetudine da un
bel po’ di anni a questa parte.
Il “Grease”, che ci è stato presentato,
certo non sarà stato tanto in sintonia
con la festività che si andava a celebrare ma di sicuro degnamente preparato e rappresentato dai nostri ragazzi
che si sono dimostrati, una volta di
più, eccezionali nel portare a termine
un compito non facile, visti gli ostacoli che
questo tipo di musical li portava ad affrontare. Certo durante le lunghe serate di prove
non sono mancate le difficoltà, i dubbi e neanche qualche immancabile discussione ma
alla fine sono riusciti nell’impresa.
E’ stato uno spettacolo diverso proprio perché i protagonisti questa volta sono stati loro,
anche perché vedere certi “vecchietti” ballare sarebbe stato penoso, e sono stati anche
attivi e partecipi alla preparazione delle nuove scenografie e coreografie dove ancora una
volta ci hanno saputo stupire.
Certo non sono mancati gli aiuti da parte di
chi un po’ di esperienza già
l’aveva, e anzi questo non è
altro che un valore aggiunto a
questo modo di stare insieme
lavorando e divertendosi anche tra persone di generazioni
diverse tra loro, un bel gruppo
sempre più nutrito, si perché
quest’anno si sono aggiunti
nuovi elementi che subito si
sono messi a disposizione e
sicuramente sono stati bene
accolti da parte di tutti.
Vedendoli tutti assieme impegnati a realizzare uno spettacolo così, il pensiero va a due
persone che hanno sempre de-
siderato tutto questo e che per motivi diversi non possono più assistere a questi graditi
eventi , Don Tubino che sempre ha cercato di
trasmettere a tutti noi questi valori mettendo
sempre a disposizione la sala e il Dott. Raschi, che mi piace ricordare come protagonista di divertentissime commedie, e che in
prima persona avrebbe desiderato e sognato
tutto questo e sorridendo avrebbe esclamato
“Che bello spettacolo !”.
Grazie ragazzi.
30
S.V.
Fratello e amico nostro, presenza sempre disponibile,
sorriso accogliente anche nei momenti difficili, mano tesa
per aiutare nella fatica, pronto a dividere pane e risata,
seduto solo se tutti gli altri erano a posto.
Sei andato o ti hanno preso, non so.
Ora un pezzo di noi è lassù con te, per camminare insieme.
Perché la vita è un cammino e Gesù l’uomo che cammina con noi,
anche oltre la morte.
Lasciaci un pezzo di te giù con noi per continuare a ridere insieme
e arrivare al banchetto finale ancora una volta seduti in compagnia;
“alle porte dell’universo importante è non arrivarci in fila
ma tutti quanti in modo diverso ognuno con i suoi
mezzi magari arrivando a pezzi”.
Anche Gesù ci è arrivato a pezzi, crocifisso.
Sì, lo so, ci arriveremo a pezzi ma ci rivedremo
Ciao Cisco
Due scene dello spettacolo Grease
3
A TUTTI QUELLI CHE ...
CRESCONO A SANDE
F
atevi più vicino, vogliamo raccontarvi una storia.
Lo faremo sottovoce perchè
oggi i ricordi di “quel tempo” rimbombano, feriscono, intontiscono.
Chi siamo? GLI AMICI DI SELLA e
forse, pur presentandoci, tanti di voi
avranno qualche incertezza, qualche
dubbio nell’identificarci. Non abbiamo mai sentito, a dire il vero, la
necessità di avere un nome, una sigla
che ci distinguesse, nè da bambini, nè
da adulti. Ma a dispetto di tutto e tutti, un gruppo lo siamo davvero, anzi
qualcosa di più...
Grati per il nostro passato insieme,
forti del nostro legame, inconsciamente abbiamo mantenuto negli anni,
nel profondo del nostro cuore, alcune
priorità: se per i nostri singoli successi
e gioie si sarebbe potuto restare lontani, nella sofferenza e nel dolore ci si
sarebbe affiancati l’uno all’altro.
Tra di noi non ci sono mai state troppe parole inutili, tanto meno abbiamo
basato il nostro rapporto sulla necessità di continue conferme.Proprio
come durante una serata di gennaio
alla Costetta...la nostra ultima sera
Segue a pag. 5
4
...IN VIAGGIO NEL TEMPO...
A SCUOLA DI VOLO...
N
on è la prima volta che accostiamo il cammino del catechismo
all’idea del viaggio....spesso anche il segno scelto per accompagnare il
nostro anno era legato a questa idea: un
treno, una mongolfiera, un sottomarino...
viaggi per terra, aria, acqua...l’immagine
del viaggio ci piace perchè significa entusiasmo, curiosità, gioia di scoprire insieme
qualcosa di bello, voglia di ricominciare
sempre il cammino, disponibilità ad aiutare chi è un po’ stanco, allegria e amicizia.
Quest’ anno il viaggio non è solo nello spazio, ma addirittura nel tempo...e qualcuno
si prepara al decollo....no, non spaventatevi, le catechiste non sono impazzite!
Il cammino del gruppo dei bambini più
piccoli è basato su una speciale macchina
del tempo che, sulle orme di Mario, li porta ad incontrare i personaggi più importanti nella Storia della Salvezza, nel viaggio
di Dio con l’uomo...e pian piano anche i
personaggi che hanno vissuto con Gesù...è
Dio stesso che cammina con noi...che lascia dei segnali, che si fa presente attraverso le persone...
Il percorso dei ragazzi più grandi verso la
Cresima è invece una specie di scuola di
volo...ci stiamo insieme preparando ad una
scelta importante, quella della Cresima,
che possiamo paragonare ad un brevetto di
volo: la Cresima non è un punto d’arrivo,
la parola fine nel cammino cristiano, ma è
al contrario un nuovo inizio, è il momento di spiccare il volo sostenuti dal vento
dello Spirito Santo. Ecco perchè parliamo
di viaggio nel tempo e scuola di volo...e
sotto ad ogni attività che proponiamo c’è
il desiderio di riuscire a passare ai nostri
ragazzi la gioia di conoscere, incontrare e
seguire Gesù.
Catechismo è entrare in una magnifica avventura, per i ragazzi e per noi catechiste...e
anche per i genitori, ci auguriamo! Il cammino del catechismo è occasione di crescita anche per noi adulti...accompagnare i
nostri figli ci rimette in movimento, ci provoca a fare un po’ di revisione al motore
della nostra fede: solo abitudine e tradizione o esperienza vera di Gesù, ben radicata
nella nostra vita e nelle nostre scelte?
Se torniamo all’idea del viaggio e del
volo, abbiamo una meta, che è la vita e la
gioia che Dio sogna per ciascuno di noi,
abbiamo la rotta, che è il Vangelo, abbiamo il miglior pilota possibile, che è Gesù
stesso che cammina con noi, abbiamo un
equipaggio.. anzi, siamo un equipaggio..
noi catechiste, il don, le famiglie e i nostri bambini e ragazzi... e un equipaggio
funziona se sa collaborare e lavorare insieme...come ci ricorda un detto : «Se ognuno
di noi due ha un uovo, e ce lo scambiamo,
abbiamo sempre un uovo a testa. Se ognuno di noi due ha un’idea e ce la scambiamo, abbiamo due idee a testa».
Il gruppo è uno degli elementi più importanti per la buona riuscita di un’annata di
catechismo. È fondamentale fare gruppo:
gruppo fra i ragazzi, gruppo fra catechiste,
gruppo fra genitori... per questo continueremo a proporre momenti di incontro per
riflettere e condividere, per stare insieme
in allegria, per fare festa intorno ai nostri
bambini e ragazzi...buon cammino a tutti...buon viaggio..buon volo!!
29
Le catechiste
ZANO VISCONTI. Una bellissima
giornata con visita al pittoresco borgo
di Grazzano Visconti e partecipazione alla S. Messa, per poi proseguire
verso Ziano Piacentino per il pranzo
in un agriturismo che ci ha deliziato
con specialità tipiche della zona e ci
ha lasciato con la voglia di ritornare!!
Al ritorno, tappa al Santuario della
Madonna della Guardia di Tortona. Il
tempo è volato e ci portiamo il ricordo di bei momenti di allegria, come
potete vedere anche dalla foto!
Domenica 24 ottobre 2010 abbiamo
ripreso le attività come nuovo gruppo
TEVERNETTA con un appuntamento
ormai tradizionale: Festa dei Settantenni, organizzata per i nati del 1940,
residenti a San Desiderio e nell’ Alta
Valle Sturla. Durante la celebrazione
della Messa, tutta la Comunità ha ringraziato di cuore questi amici per gli
anni vissuti e per quelli che verranno
e per tutto quello che hanno fatto e
continuano a fare per il paese. La festa è proseguita con il pranzo offerto
dal Gruppo Tavernetta, a cui hanno
contribuito alcuni esercenti che ancora ringraziamo. Il pomeriggio è
trascorso fra scherzi, risate e giri di
tombola con premi per tutti!
Anche nel 2010, senza pretendere di
fare grandi cose, ma con tanta semplicità e buona volontà, abbiamo cercato
di realizzare iniziative che sono state
momenti di incontro davvero piacevole per tutti, organizzatori compresi.
Continueremo su questa strada e vi
aspettiamo numerosi ai nostri prossimi appuntamenti!
Gruppo Parrocchiale
LA TAVERNETTA
Tempo Libero – Tutte le età
lontano dal mondo intero. “Ti sembra
l’ora di arrivare?!”. “Soliti problemi...
lavoro...stanchezza” LUI ha risposto
pensoso. “Ora siediti è pronto”.
Qui c’è tutta la nostra storia: NATURALE ESSERCI, GIUSTO INCONTRARCI, SEMPLICE CONDIVIDERE... E poi qualche risata...il nostro
rifugio quando la vita ci chiedeva un
pò troppo.
Lo stesso è stato qualche giorno dopo.
Lucidi e gonfi i nostri occhi si sono
incontrati...In silenzio sapevano cosa
sarebbe stato giusto fare, cosa avevamo bisogno di fare. AccompagnarLO
nella nostra ultima passeggiata insieme.
Sotto il peso di quell’odiato legno,
I nostri ragazzi all’interno di San Pietro
28
pronti a portarlo per chiunque di noi,
ma non prima di altri trent’anni, frastornati dal rumore del vento, in silenzio...
Emozioni, ricordi, rumori della nostra
infanzia, della nostra adolescenza...
Incredulità profonda, quasi infantile
ci spingeva a sperare che prima o poi
qualcuno ci avrebbe risvegliato...
Nei giorni seguenti Sande, come era
giusto che fosse, è ripartito: fiacco,
un po’ lento, più silenzioso.
E noi siamo tornati alle nostre vite:
chi in ospedale, chi fra progetti e disegni, chi a riaprire le serrande dei
negozi. Per qualche attimo il dolore,
Segue a pag. 6
5
e a chiunque stia crescendo qui e che
ora stiamo dimenticando....
NON ABBIATE PAURA DI CRESCERE NON ABBIATE TIMORE
NEL DIMOSTRARE IL BENE CHE
VI VOLETE ANDATE NEL MONDO
LIBERI E FELICI, FORTI ANCHE
DEL FATTO CHE...
...ALL’OMBRA DEI NOSTRI MONTI
VI RITROVERETE SEMPRE...PIU’
FORTI, PIU’ AMICI CHE MAI...
lo smarrimento hanno dato tregua,
poi senza alcun preavviso tutto è riapparso inutile, senza alcun senso e
sapore.
Immaginiamo lontani ed impotenti il
dolore dei suoi cari, dei suoi figli. La
rabbia sale. Sentiamo la necessità di
stare insieme, di vederci, di parlarci
quasi avessimo paura che non ci fosse tempo per tutto... alla fine è proprio così.
Ora abbiamo bisogno di voi, abbiamo
bisogno di ricordare...di perpetuare il
nostro passato INSIEME.
Se vorrete questa è parte della nostra
storia........
“Maria, Maria mandali via...”. Era la
voce di Verdiano, avrebbe voluto essere burbera e severa; noi sapevamo
di essere i benvenuti sempre.
La porta si apriva e LUI era lì. Tra rotoli di stoffa e bottoni, riccioli scompigliati, apriva sorridente, come del
resto avrebbe fatto con il prossimo
tutta la vita.
Quella grande casa, circondata da
alberi che ne avrebbero sovrastato il
tetto, diventava di volta in volta lo
scenario delle nostre mille avventure.
Capanne improvvisate dove fumare
le prime sigarette, dove parlare emozionati dei primi amori, cantine allagate da ottimo vino rosso...
Insieme stavamo crescendo e il nostro paese con noi.
I palazzi di Sella mordevano giardini
e frutteti: vittorie sconfitte, risate e lacrime tra alberi, cantieri e monti...
A VOI vogliamo indirizzare queste
ultime nostre righe...
.. ai RAGAZZI DEI CAMPETTI...
.. al SANDE FOR EVER..
Con sincero affetto
Claudio S., Diego B., Giancarlo P.,
Orlando D., Renato S.
e per sempre nei nostri cuori
FRANCESCO SAVINI
Gli amici di Sella
CHIUDE IL CIRCOLO ACLI,
APRE LA TAVERNETTA
N
el corso del 2010 il Circolo
ACLI di San Desiderio è stato
chiuso, come deciso dall’Assemblea straordinaria dei soci svoltasi ad aprile, in quanto gli adeguamenti richiesti al Circolo dalla nuova
normativa erano troppo impegnativi
ed onerosi in relazione alle nostre
semplici attività. Non avevamo intenzione però di cessare le attività promosse dal Circolo stesso e pertanto è
stato costituito il Gruppo Parrocchiale LA TAVERNETTA Tempo Libero
– Tutte le età, con sede presso la tavernetta sotto alla Chiesa Parrocchiale. Proponiamo a chi fosse interessato
di aderire al Gruppo a titolo gratui-
to, contattando Italo e Claudia Gorni, Mario Cavero o Antonio Grifi ai
numeri 010/3451568 - 010/3450209
- 010/3451284 e informiamo gli ex
soci e chiunque fosse interessato che
chi volesse continuare ad essere socio
ACLI, potrà contattarci entro la metà
di marzo per rinnovare la tessera,
perché pur sciogliendo il Circolo, ci
rendiamo disponibili per farvela avere ugualmente, facendo da tramite.
Come già accennato sopra, si sono
comunque svolte nel corso dell’anno
le consuete attività.
Domenica 18 aprile 2010, gita sociale aperta a simpatizzanti a GRAZ-
Festa dei settant’anni. Ma sembrano dei ragazzini!!!
6
27
Segue a pag. 28
educazione opzione
fondamentale
E’
uscito nel 2010 un documento
della Chiesa italiana. Si chiama “ EDUCARE ALLA VITA
BUONA DEL VANGELO” ed è offerto
alle comunità come ORIENTAMENTI
PASTORALI da qua al 2020.
Da parte mia capirete l’entusiasmo per
una simile argomentazione. Io faccio
l’educatore di lavoro e quindi sento il
tema particolarmente vicino.
Ho distribuito il documento al consiglio pastorale. Chi lo legge corre il
rischio di trovarlo un poco “vuoto”
ovvero privo di vere e proprie indicazioni. Molte idee, spunti, lanci ideali,
ma chi è abituato a indicazioni precise
e concrete rimane deluso. Di fatto però
gli “orientamenti” sono affidati alle comunità parrocchiali affinchè li possano
sviscerare, e da lì iniziare un cammino.
A me perché ha suscitato entusiasmo?
Perché provo a dare una lettura alta del
documento e delle sue intenzioni. Altre letture più basse potrebbero essere
un’interesse della Chiesa Cattolica ai
temi educativi perché interessata a finanziamenti per le scuole private o perché tendente attraverso l’educazione a
controllare la società; oppure leggere
nel documento un preoccupazione per
l’etica del paese, che vive di momenti di
degrado terrificante tra festini libertini,
corruzioni, complicità, compravendite
di parlamentari, incapacità di leggere il
bene comune; esprimere con questo documento il disagio delle Chiese in Italia
per questo degrado sotto gli occhi di
tutti a tutti livelli , dai responsabili del
paese alle famiglie che non sanno più
che scelte educative indicare ai figli.
Infine, ed è questa la lettura che cerco di
dare, leggere l’esperienza di Fede come
un’esperienza educativa a cui Dio sottopone il suo Popolo. Dio ha educato
il suo popolo, guidandolo nell’antico
testamento con infinita pazienza, finchè
è giunto al suo culmine con Gesù. Ma
ora, il tempo della Chiesa, è lo spirito
che ci educa e conduce verso il regno
di Dio. Cogliere i segni di questa opera
educativa, lasciarci plasmare da questa
opera educativa dello spirito è veramente l’imput del documento.
Intanto il termine educativo rivela una
grande pazienza e che il cammino di
fede è un cammino lento, costante di
costante educazione alla Parola di Dio.
E questo mi piace. Noi siamo abituati
a vedere la fede come un piccolo corso nel quale ti insegnano due cosette, e
poi finito lì. Il concetto di formazione
permanente e il concetto che a essere
educati debbano essere soprattutto gli
adulti mi pare un passo avanti che tutti insieme dobbiamo fare. Educare è
davvero l’opera a cui Dio attiene ogni
giorno!
Lasciamoci educare da Lui, prima di
lanciarci in campagne educative. Educhiamo noi adulti prima di passare con
coraggio i valori ai ragazzi e ai giovani.
Cosa che del resto dobbiamo con impegno riprendere a fare! L’emergenza è
sotto gli occhi di tutti. Ma a partire da
noi!! E poi i ragazzi e i giovani.
26
capodanno speciale
con la bibbia in grembo
T
utti i capodanno sono per me assai
speciali. L’anno scorso brindai con
una famiglia peruviana di sfollati dal
centro storico di Genova ospiti in casa da
me al Movimento Ragazzi. Quest’anno ero
invece in Olanda per la preghiera di Taizè.
Come sapete bene è un incontro europeo di
giovani che si radunano in una città intorno
ai padri della comunità di Taizè. Qui pregano, riflettono per tre giorni. Ospiti delle
Famiglie della città che danno disponibilità ospitando nelle loro case. Fino ad ora,
quando andavo, avevo gruppi numerosi di
giovani che venivano smistati in palestre,
scuole, parrocchie tutti per terra col sacco
a pelo in gruppo. Stavolta, meno numerosi
(13) ci hanno prima ulteriormente diviso e
mandato(7) in una parrocchia protestante
a 25 chilometri da Rotterdam, in un tipico
paesino olandese, fatto con righe di casette
tutte uguali. Qui le famiglie avevano offerto un gran numero di ospitalità e io con
altre due ragazze del mio gruppo del Movimento Ragazzi (erano solo ragazze) siamo
finiti in una casetta della Famiglia Begeer,
che tradotto fa “Desiderio” (scherzi del destino!!!!) raggiungibile dopo 25 minuti di
cammino a piedi nella neve. Una casetta
carina, con grandissime finestre dove potevi ben vedere dentro casa cosa succedeva!!
Marito moglie e 5 figli!! Di origini francesi ma scappati all’epoca delle persecuzioni contro i protestanti e arrivati in Olanda
furono chiamati “Desiderio” proprio dalla
loro storia ove desideravano libertà!! Protestanti dunque di antica data!! Ovviamente noi a dormire tutti su materassi e sacco a
pelo in un tinello nel retro della casa. Con
noi altre tre ragazze ucraine. La famiglia ci
ha accolto con discrezione, messo a disposizione i loro bagni, la loro cucina, appena alzati alle 7.30 ci aspettava una tavola
fornita di ogni ben di Dio. Al nostro rien-
tro intorno alle 21.30 (dopo tre incontri di
preghiera e un po di giri per Rotterdam o
Amsterdam) erano lì ad accoglierci, a fare
due chiacchiere, i ragazzi a giocare con le
ragazze, a offrirci una tazza di the caldo
intorno al caminetto d’ordinanza con la legna accesa. La notte poi il riscaldamento
calava in tutta la casa, del resto di notte non
c’è bisogno di caldo si è sotto le coperte o
dentro i sacchi a pelo!! Ma il momento più
bello ce lo hanno regalato la sera dell’ultimo dell’anno. Intanto una tavola imbandita
di ogni cosa, con luci e candele, scambio di
regalini, preghiera iniziale e finale. Zuppe,
fagioli, involtini di carne, pasticci di patate
e legumi, un dolce tale e quale al nostro
panettone!! Dolci frittelle! Poi radunati attorno al camino i canti dei rispettivi paesi;
noi improvvisiamo il “Tu scendi dalle stelle” visto che dal tono e dal ripetuto nome
di Gesù anche gli altri erano natalizi, poi
parte il “ma se ghe pensu” genovese (non
ditelo a Napolitano che lo abbiamo cantato
al posto dell’inno di Mameli) All’improvviso (parlavamo intendendoci in inglese e
non certo per merito mio ma delle altre due
ragazze con me e di una ucraina, mentre gli
olandesi lo sapevano tutti) la signora dice:
“Ora vorremmo condividere la preghiera
con voi, leggendo insieme la Bibbia” Così,
con semplicità, come fosse la cosa più naturale del mondo!! Si crea il silenzio e un
po di terrore all’invito “prendete pure la
vostra di Bibbia così seguite nella vostra
lingua”. Panico per un momento, ma voglio dire qui si parla di Elisa e Adele che
con scatto felino saltano a prendere la Bibbia dalla valigia, mostrando tra l’altro un
bibbione vero e non le minuscole tascabili
che io prete fannullone avevo nello zaino.
La differenza tra cattolici e protestanti non
Segue a pag. 8
7
si sentita affatto se non nell’inconscio atto
delle ragazze, appena ritornate in salotto,
di porgere a me la Bibbia per leggerla! Al
prete , naturalmente! Gesto istintivo perché entrambe Il Vangelo se lo leggono davvero. Istintivo ma significativo di secoli di
attitudine a far fare tutto al prete ciò che
riguarda i rapporti con Dio.
Mentre Klazina, la mamma stringe saldamente tra le sue mani la sua. Con un sorriso e un momento di incredibile lucidità,
restituisco la Bibbia alle ragazze e si legge
la Bibbia insieme.
È un momento bello davvero; di grande
emozione e spirito; Erik il capofamiglia
aveva perso il papà da tre mesi, la moglie
fa una preghiera, poi il marito stesso e via
via i figli ; poi le Ucraine, e infine noi.
Chi non sa l’inglese prega nella sua lingua;
il clima è di silenzio, si prega sottovoce.
Concludiamo in dieci minuti con un amen.
Ma è stato un momento molto bello e intenso.
La notte di capodanno!! E dopo mezzora
eravamo tutti in chiesa alla preghiera co-
mune dalle 23 alle 23.50 per poi brindare
insieme. Però quella famiglia ha voluto
condividere con noi un momento più intimo, più personale di preghiera. Mi hanno
molto colpito. Intanto perché si può davvero pregare insieme cattolici e protestanti.
Io credo nell’ecumenismo e credo che i popoli più che i vertici riescano a costruirlo
questo dialogo semplice. E poi la semplicità con cui una famiglia prega. Con umiltà,
semplicità di cuore.
Ecco penso che anche noi dovremmo essere abituati a una preghiera “spontanea”
semplice, che apre il cuore con poche parole, senza lungaggini. La Bibbia in grembo, tutto lì, Dio in mezzo a noi.
Dove due o tre sono riuniti nel mio nome
io sono con loro. Non ci vuole il prete o il
pastore, ci vuole una mamma, un papà, dei
figli, degli amici, la quotidianità. Signore aiutaci a crescere in questo. A scoprire
come Tu con la tua Parola e la tua Storia
di salvezza educhi il tuo popolo nella via
verso il tuo Regno.
“SALA comunitÀ GIOVANNI DAL MAS”
Precedo i numeri con un semplice ma sentito GRAZIE!
Grazie a tutti coloro che, anche quest’anno, in modi diversi hanno dedicato
un po’ del loro tempo per mantenere ‘vivo e pulsante’ il teatro. In particolare,
grazie ad Andrea e Francesco e ai ragazzi del Sande4Ever. ‘Cian cianin’
continuamo insieme anche nell’anno che viene…
BILANCIO 2010
Entrate
Uscite
da 2009
E 5.041,49
Affitto PalestraB
E 940,00
Offerte per utilizzo Sale
E 615,00
Affitti locali
E 700,00
Materiali impianto elettrico
Pulizia locali
Bollette/Tasse
Specchi Palestra
Spese conto
Cappellini scuola
E 800,00
E 760,00
E 1.047,00
E 900,00
E 123,12
E 270,00
TOTALI
E 7.296,49
Disavanzo 2010
Ripartiamo da....
E 3.900,12
-E 1.645,12
E 3.396,37
orario campetto
Il campetto rimarrà aperto con queste
modalità: orario invernale dalle ore
14.30 alle ore 17.00
ma se piove e nel campetto non puoi stare
dal calcetto gli amici puoi ritrovare
il sabato o la domenica
dalle ore 14.30 alle ore 19.00
Per quei genitori, nonni, zii, amici
che volessero dare una mano
contattare Paola: cell 3477029806
L’Amicizia è:
1) Condivisione di segreti e complicità.
2) Condivisione di un gioco e uno spazio
3) Passare insieme dei momenti unici.
4) Affinità di natura e comunanza di
ispirazioni.
5) Fiducia e intesa reciproca.
6) Potersi rilassare e lasciarsi andare.
7) Poter sempre e comunque contare
sull’altro.
8) Un sorriso al momento giusto.
9) Parlare lo stesso linguaggio.
10) Capirsi con uno sguardo.
Don Fully con la famiglia Begeer e le ragazze italiane
8
25
A
PRESEPE 2010
nche quest’anno abbiamo
realizzato il nostro bel
Presepe che, con l’aiuto
del caro amico Enzo Cassini dotato di una grande capacità artistica, è stato alquanto modificato,
in special modo nella zona della
Natività.
All’interno della bacheca è stato
costruito un ponte che richiama
un po’ quello che si incontra salendo a Pomà e nella parte esterna è stato posto un altro ponte
“sospeso” sul quale sono stati
posizionati i Re Magi.
Per un effetto ottico si ha la sensazione che quest’ultimo buchi la vetrata e si insinui all’interno dando l’impressione che i Re Magi stessi siano in cammino
verso la grotta.
Si è avuta una buona presenza di visitatori
ed alcuni, ormai esperti, hanno notato questi
Nuova disposizione per i Re Magi!!!
cambiamenti e si sono complimentati con gli
esecutori.
Una parte delle offerte viene come sempre
impiegata per l’adozione a distanza di una
bimba filippina.
La cantina e l’osteria
24
Gli amici del Presepe
GRUPPO MAMME
A
nche quest’anno il Gruppo Mam- ormai un appuntamento che i piccoletti
me ha organizzato uno stand alla amano molto.
tradizionale Festa di San Giovanni. La serata non si presentava molto invitanNello stand sono state organizzate diverse te perché purtroppo aveva piovuto tutto il
attività che hanno avuto il coinvolgimen- giorno ma nel pomeriggio tanti bambini si
to e la partecipazione attiva delle mamme, sono ritrovati nelle salette del catechismo
e, agghindati rigorosamente in modo molto
dei ragazzi e di alcuni nonni.
I ragazzi hanno organizzato uno spazio agghiacciante, hanno dato vita (uhmmmm
dedicato ai giochi: attraverso una “pesca/ ma si può dire “dare vita” ad Hallowelotteria” tutti i bambini, con una minima en???!!!) ad una spaventosa festa animata
donazione, potevano vincere diversi og- da vampirette, fantasmini, streghette, stregetti (… o scegliere quello che più gli pia- goncini ed altre mostruosità!!!
ceva…). Le mamme, con la collaborazione Arrivato il momento più atteso, il famigedi alcune nonne, hanno realizzato tante tor- rato pattugliamento porta a porta per ottete per accontentare il più possibile i gusti nere un dolcetto o fare lo scherzetto, i più
di tutte le persone presenti. Infine alcuni impavidi hanno affrontato un acquazzone
“Amici del Gruppo Mamme” (Osteria de- impietoso che però effettivamente dava la
gli Artisti, Daniele Cilio, Ugo Stancari) giusta atmosfera!
hanno offerto gratuitamente 3 premi per la Alla fine pattugliamento un po’ più breve
del solito (perché nessuno aveva portato
lotteria finale.
Ogni gioco comprato, ogni fetta di tor- pinne e maschera) ma bottino molto conta mangiata e ogni biglietto della lotteria sistente e molto dolce!!!
hanno consentito al Gruppo Mamme di Un ringraziamo dal Gruppo Mamme va a
raccogliere dei fondi che sono destinati tutti (mamme, nonne, figli, amici, parroad attività realizzate con e per i bambini/ co, etc) che in questi anni hanno creduto
ragazzi di San Desiderio. Quest’anno in- e collaborato alle iniziative che sono state
fatti proseguiranno le attività di svago nei proposte.
saloni della Parrocchia e i lavori di manu- Anche per il 2011 non vi deluderemo!
tenzione e rimessa a posto dei
“Giochi del CIAN” e dei “Giochi del campetto”.
A maggio si è svolta a Pomà la
Festa della Famiglia con giochi di resistenza e velocità, tipo
corsa dei sacchi o carriola, giochi di precisione, tipo “fare la
barba a un palloncino”, giochi
di intelligenza e affinamento
sensoriale.
Ad ottobre i nostri bimbi hanno partecipato alla festa di
Halloween che, per quanto non
appartenga propriamente alla
nostra tradizione, è diventata I nuovi campetti giochi per ragazzi un po’ più grandi
9
“SEGNÔ, FA CHE VEGNIMMÕ
CÕMME I CACHI …”
Q
PASSAVÕ STAMATTIN SCIÙ PË MASCUNN-A,
DE SÕTTA A-O BRUXÂ A DRÏTA GHE NA’CIANN-A,
DÕVE L’INVERNO OU STA FININDO OU LÒU
E DE VERDE GH’ARRESTÒU CIÚ QUARCHE RAMMA,
MA IN MËZO A FASCIA ARSOÏA SENSA VITTA,
CO- I SÒ RAMMI STIGGI AVERTI A-O CÊ
GHE N’ÆRBO DE CACHI PIN DE FRUTI
BELLI, RÕSSI E BEN BEN ATTACCÆ,
PRONTI PË CHI HA FAMME A-ËSE PITTÆ.
GH’ËAN MERLI, PASSOÖTI, PECCETTI,
TUTTI A PITTÂ QUELLA PRÕVIDENSA,
SENSA INGORDIGGIA, QUELLÕ CHE GHE STÂ
E-A RIMANENSA A L’É PE L’INDÕMAN.
ALLÔA HO PENSÒU A MÌ … Ä MÆ CAITÆ,
AI TANTI LAZZARO DA MÆ ÇITTÆ,
A-I FIGGEU, A-I VËGI, A-I SÕFFERENTI E,
A TUTTI QUELLI CHE N’EN MAI CÕNTENTI,
M’É VEGNÙO VERGHEUGNA …
E NA’ PREGHËA A L’É NASCIÙA CÕSCÌ:
“SEGNÔ, FA CHE VEGNIMMÕ CÕMME I CACHI
E DEMMÕ A-I PÖVEI TUTTÕ QUANTE PÕEMMÕ,
MANGIANDÕ DA DÕMAN ZÀ ÛN PÖ DE MENO,
ALLÔA PÕRRIËMÕ FA-A NATIVITÆ
CÕN MENO IPOCRIXÏA E CIÙ VEITÆ!”
(08/12/2010)
uanto sopra sarà difficile che accada,
ma la Provvidenza ci ha già fatto stupire tante volte… a Lei tutto è possibile e lentamente potrebbe portare davvero
l’umanità in un’altra dimensione del vivere.
Utopia, forse, ma con la forza della Fede tutto può succedere, anche che l’uomo decida
veramente di scegliere il Signore ed allora …
……
“SEGNÔ, FA CHE VEGNIMMÕ
CÕMME I CACHI …”
In una delle tante avvincenti omelie, Fra Cristiano spiegava la parabola di Lazzaro dal
corpo piagato, costretto ad elemosinare un
miserevole avanzo caduto dalla tavola del
ricco (il cui nome non è citato nel Vangelo)
e rifiutato persino dai cagnolini. Quando entrambi i due personaggi passarono alla vita
ultraterrena, Lazzaro trovò la luce del Paradiso per l’eternità e il ricco egoista, invece,
trovò le tenebre e la disperazione eterna!
Il desiderio di ricchezza è umano e, come
l’ambizione, è di difficile controllo: è sufficiente osservare come seguitano le vicende
a livello mondiale per rendersene ulteriormente conto. Il denaro, mezzo più comune di
far ricchezza, è sterco del diavolo, sebbene
questa classica definizione, dia fastidio. La
realtà di ogni giorno evidenzia che il nostro
tempo è aggredito dal male, un malessere
strisciante, viscido e contagioso ed i numerosi segni, che di certo rileviamo, dovrebbero
farci riflettere con attenzione.
Grazie al cielo, nello scacchiere semeiotico
del mondo ci sono anche indicazioni positive per il genere umano. A Medjugorje,
per esempio, da 28 anni la Madonna esorta
ognuno di noi al cambiamento di vita ed alla
conversione, per essere autentici portatori
della Buona Novella, portatori di pace e non
banali pacifisti.
10
Segue a pag. 11
sepolcri
Ogni anno un tocco
nuovo nel nostro
altare della reposizione
detto “sepolcri”, dove
l’Eucarestia trionfa il
giovedì santo.
Quest’anno sarà il
21 E 22 APRILE.
DALLE 17 ALLE 23
E DALLE 7 ALLE 16.
VI ASPETTIAMO A
PREGARE INSIEME!
tombolata
Ma come la chiesa non è contro il gioco d’azzardo? Certo certo ma se distrae i soldi
da ciò a cui servono!!! Mentre il gioco comune è una cosa così simpatica!! E allora
Il nostro gruppo cif prosegue
come sempre la
sua attività ricreativa e di aggregazione cui
partecipano un
nutrito gruppo
di Signore!! Un
modo per passare insieme il
sabato pomeriggio, divertirsi,
conoscersi.
Sapete che a
Cuba le suore
missionarie organizzano addirittura i BINGO!!! E come premi immaginine della Madonna, oppure caramelle e
gelati. E vedeste come si divertono!!
Quindi qui non abbiamo le suore ma grazie alle sorelle del CIF che organizzano tutto
questo. Nella foto ecco il baldo gruppo.
CIF San Desiderio
23
Priscilla). Ci è stata proposta questa
visita per entrare a contatto con le
tracce del cristianesimo dei primi secoli, per mettersi in ascolto della fede
di uomini e donne come noi, vissuti
in anni difficili e che hanno avuto il
coraggio di portare il messaggio di
Gesù ad ogni costo e spesso hanno
anche pagato con la propria vita.
Al termine della visita, siamo tornati in Piazza S. Pietro per partecipare
all’Angelus con il Papa: l’abbiamo
visto da lontano, ma essere lì tutti insieme con lui ci ha emozionato davvero!
Finito il pranzo siamo ripartiti per il
rientro a Genova: un viaggio bellissimo che ricorderemo sempre!
Alessia, Alice, Anna, Carol,
Edoardo, Emanuele, Federica,
Ilaria, Lorenzo, Martina, Nicolò,
Paolo, Pietro, Stefano
Basta un granello di saggezza per comprendere che se la Madonna rimane così a lungo
accanto a noi, mai accaduto prima in tanti
secoli di apparizioni mariane, lo fa per incoraggiarci, proteggerci ed aiutarci ad imboccare la via giusta, poichè il maligno sta inserendosi con estrema facilità fra gli uomini.
Ho infinita fiducia nella Madonna, quando
capita mi piace parlare di Lei ed è per questo
che racconterò un episodio lontano, legato
alla mia infanzia.
In casa ho da oltre sessant’anni una statua
della SS. Vergine in gesso, ricordo della
Nonna Lina e del Nonno Luigi, che l’aveva
avuta in dono da uno scultore genovese con
il quale lavorava. Tanti anni fa la Nonna Lina
decise di portare quella Statua al Prevosto
delle Nasche per una più consona sistemazione in Chiesa e, soprattutto perché voleva
ringraziarLa per la guarigione da certe febbri intestinali. Così, una sera primaverile del
1951 con la Mamma e la Statua andammo dal
Signor Prevosto Don Milanesi, tanto burbero
quanto Sant’Uomo di Prete, che con piglio
brusco e decisivo rispose così alla richiesta
della Mamma: “Digghe pûre a tò Mamà, che
õ võtõ che l’ha fæto ou l’è validõ, ma a Stàtuinn-a tì t’ha pòrti a casa tì percöse in Gexa
pòsto no ghe n’ho !!!” La Mamma ci restò
male, la Nonna meno e la Madonna entrò in
casa nostra.
Quando Padre Candido venne a recitare in
Oratorio il S. Rosario per la Mamma, passò
poi in casa e mi disse, indicando la Statua:
“Ecco ora dal cielo avrete tu ed i tuoi cari
due grandissime protezioni: dalla Madonna e dalla tua Mamma”. Da quel momento
quell’umile Statua in gesso mi è ancora infinitamente più cara.
Rammento infine quando la Mamma con
amore e pazienza, patrimonio esclusivo
delle mamme, m’insegnò l’Ave Maria, poi
imparai anche il Padre Nostro e l’Angelo di
Dio. Sono queste le prime semplici ma fondamentali preghiere, che col cuore e con la
mente saranno recitate lungo tutto il cammino della vita, sino in fondo.

Sotto le fontane
22
Anche l’anno 2010 ha chiuso il suo percorso nella storia e, nonostante i botti e le feste
di benvenuto al suo arrivo, il bilancio finale
non è stato tra i migliori. Ciò significa che,
nel solco storico tracciato dal 2010, è stata
eseguita dall’uomo una semina con semi di
cattiva qualità.
Però, la Provvidenza ha voluto che un seme
sapienziale cadesse, germogliasse e donasse
frutti per un anno in Parrocchia. Fra Cristiano, infatti, ha portato una fiammata di amicizia, voglia di ricerca, di riflessione, di forte gioia interiore. Tutti doni utili per chi si
pone in cammino e vive la sua giornata alla
ricerca del Signore, nel tentativo di passare
“l’Oltre”.
L’Oltre, limite simile all’orizzonte di confine
tra terra e cielo, che mi ha portato negli anni
alla ricerca del difficile equilibrio tra materia
e spiritualità, tra gioia e dolore.
Forti, profonde gioie interiori tanto violente,
da far quasi male dentro e sofferenze altrettanto lancinanti, ora tutte parte viva dell’interiorità.
Ultima grandissima gioia di straordinaria
immensa intensità, da lasciarmi stordito e di
cui ringrazio con tutto il cuore il Signore e la
Madonna, l’ho vissuta questa sera, 1° gennaio 2011 quando, poco dopo le 23, ho visto
per la prima volta nella culla l’atteso nipotino Daniele, figlio di Paola e di Alessandro,
che porterà il nome del suo Trisnonno Daniele Pomata dö Barban.
Questi sono i minuti rari della vita in cui è
necessario cogliere l’attimo determinante,
quando l’interiorità supera, anche di poco, la
materia e mette a disposizione dell’anima un
mirabile trampolino, da cui lo Spirito Santo
indica con assoluta chiarezza dove si deve
cercare: è questa l’occasione più opportuna
per varcare “l’Oltre”.

Un grande cordiale ringraziamento alla nostra Parrocchia per l’ importante aiuto a beneficio dell’acquisto di un’Autoambulanza
Toyota per la popolazione di Muyanza in
Rwanda. Comunità affidata a Suor Antonilde
Segue a pag. 12
11
Cecchini, della Congregazione delle Piccole
Figlie di San Giuseppe di Verona: l’Autoambulanza è pronta per essere consegnata alla
popolazione dalle autorità locali e dalle promotrici dell’idea: Paola Guglieri e Caterina
Calini.
Di cuore ringrazio Don Franco, Stefano Villa, Andrea Cavero unitamente ai loro gruppi,
per il contributo all’iniziativa pervenuto dalla Parrocchia, da Pomà, dalla Corrida 2010.
La vettura è costata € 38.000,00 interamente
pagata; l’apporto complessivo dell’Alta Valle è stato di € 3.000,00 pertanto, è confermato il detto che: “La carità è quel tesoro che
solo dividendolo si moltiplica”.

Al 2011, che ha visto la sua prima alba sabato 1° gennaio, le tradizionali righe augurali
del VI lunario do Sciô Reginn-a, riferite al
lontano anno 1820:
“L’anno vegio, grazie a Dio,
ben o mâ l’emmo finïo;
O l’è stæto assæ abbondante,
Ma ûn pö scarso de contante;
Uga e gran in quantitæ,
Ma i negozii troppio affiæ,
Spedizioîn, e arrivi in grande,
Ma rottûe da tûtte e bande,
Che in te l’êujo, a sæa, e o gran:
S’ han tuccôu di belli o pan,
E in ti cangi a bon mercôu
Qualchedûn se gh’è strinnôu
... Scialla! Dunque che se fasse
di Ravieû, Torta, e Cazasse
per stà megio in allegria
Tûtto l’anno, e coscì sia.
Già, a proposito di denaro mi pare che anche
i genovesi dell’anno 1819 avessero le loro
difficoltà. Così pure nel 1948 immediato dopoguerra, quando i problemi pecuniari per le
famiglie erano difficili da risolvere come…
quelli di oggi.
A tale scopo, mi piace proporre ûnn-a cansõn: Canson di Aomenti (scritta probabilmente da Mario Clavarino detto Üppa o da
Pierin Cavero ou Cægâ), che i Paisanetti nei
sarebbero svolti i giorni a Roma....le
ore di viaggio sono passate velocissime e ci siamo ritrovati presto in albergo dove abbiamo cenato e passato
una bella serata in allegria...
Sabato 15 maggio – ROMA “I Testimoni di Fede”
Dopo la prima colazione si riparte!!!
Destinazione città del Vaticano, dove
abbiamo incontrato il nostro Arcivescovo e poi abbiamo visitato con una
guida la basilica di San Pietro. Mamma mia quanto è grande!!! Dopo pranzo ci siamo trasferiti in pullman alla
chiesa di Santa Maria Ausiliatrice per
la celebrazione della Messa con il nostro Arcivescovo Angelo Bagnasco.
Al termine dell’incontro ancora in
pullman verso il Colosseo....e se San
pietro ci è sembrata grandissima, anche questo monumento non scherza
in enormità!!! Abbiamo poi fatto una
bella passeggiata a piedi attraverso i
Fori Imperiali, Piazza Venezia, Via
del Corso, Piazza di Montecitorio,
Piazza Fontana di Trevi, il Pantheon
e Piazza Navona...insomma, tutti i
luoghi più caratteristici di Roma.
E dopo cena rientro in albergo stanchi
ma davvero soddisfatti della giornata
intensa.
Domenica 16 maggio – ROMA
le catacombe e l’Angelus con il
Papa
Colazione e visita alle Catacombe
di Roma (S. Callisto, Domitilla e
Segue a pag. 13
fig. 1
fig. 2
Anni ‘31-‘32: in fig. 1, Pié dõ Barban e in fig. 2, Luigi ou Beretta in costume da paisanetti
12
Indomiti sotto l’acqua a visitare Piazza San Pietro dietro alla guida
21
Segue a pag. 22
SANDE – ROMA E RITORNO !!!
I NOSTRI CRESIMANDI INSIEME
ALL’ARCIVESCOVO DI GENOVA SULLE ORME
DEI TESTIMONI DELLA FEDE
A ROMA DAL 14 AL 16 MAGGIO 2010
G
razie all’intraprendenza di
Stefania, don Fully, Paola e
Caterina e grazie ancor prima
all’entusiasmo dei nostri ragazzi questo viaggio che ogni anno la nostra
Diocesi propone è diventato realtà
anche per la parrocchia di San Desiderio! Ecco un breve diario di viaggio
scritto direttamente dai protagonisti.
Venerdì 14 maggio – GENOVA –
ROMA
Nel primo pomeriggio siamo partiti da Genova in pullman per Roma.
Durante il viaggio abbiamo cantato e
giocato con gli altri ragazzi e alcuni
animatori ci hanno spiegato come si
Segue a pag. 21
loro costumi tradizionali, declamavano nel
periodo solito di carnevale. Testo che va letto
adagio per capire i meccanismi delle frasi ed
i vocaboli, spesso uniti o divisi per poter meglio pronunciarli cantando, quasi una specie
di rigo vocabol-musicale.
CANSON DI AOMENTI
PERCHÉ Ö DIAU ULAIA PUIA
CHE QUMANDAN CIÚ CHE LÉ
NU VE COUNTÜ NA BOXIA
UI MANDIÉ FITÜ INDERE
UENTI CAI SE SEI CUNTENTI
F
NA’ CANSUN VORIÉ CANTÁ
SANIÁ AVANTI QUESTI AOUMENTI
UNDE SANNIEMU A SARVÁ
FAN MUSTRA DE RATTELASE
QUANDE LÜ FAN DE RIUNUIN
DE DINÉ ÖAN CARREGASE
AE SPALLE DI BELLINUIN
TUTTI I GIURNI AOUMENTA A ROBA
NU SENE PÖ CIÚ ACATA
MIORÁ CHE PENSAN QUARCHE COSA
MA PE PUEIGHE ARREMEDIA
BEN CHE LE TUTTU MUDERNU
E CHE NISCIUN LÖ FA DU MÂ
QUANDE EGNÁ IN TÈRA PADRETERNU
ALLUNTU FOSCIA A CANGIÁ
MIÉ QU LE NAFARE GRAMMÜ
GHENE SEMPRE DA STUDIÁ
NEUTTE E GIURNÜ E TUTTO L’ANNÜ
E NU SE SA MAI QÜMME FÂ
DUNCA MI A FAIO FINIA
CHE CIÚ IN LÁ NU GHEUGGIÜ ANÂ
SE ME SENTE QUELLI IN QUESTUA
ME TÜCCHIÉ ANCUN RATTELÁ!!!
SANNIA AVANTI ME CAA GENTE
QUESTE LESE DA GIURNÂ
NU SE SA CIÚ A CHI DÂMENTE
TUTTI ÖAN QUMANDÁ
Allora come oggi il caro-vita era causa di forte preoccupazione per le famiglie. Il testo del
1948 portato in giro dai Paisanetti racconta,
che chi comanda vuole solo arricchirsi alle
spalle della povera gente. Persino il diavolo,
qualora i governanti dovessero presentarsi al
suo cospetto, li rimanderebbe indietro immediatamente per la paura di essere sopraffatto!
Solo il Padreterno può dar soccorso, se decidesse di ritornare sulla Terra…. ma a noi
non è dato sapere quando! Il giudìzio dei Paisanetti mi pare perfettamente calzante anche
per l’oggi, che ne dite?
U LE IN MUNDU QUSCI FETÜ
OUA ANEGHE IN PÓ ACCAPÍ
U ME PA IN BRUTTÜ CETÜ
SALIANIÁ AVANTI CUSCÍ
OUA CUN QUESTI SCINDACATI
MI NU SÓ QUMME ALANIÁ
TUTTI I DÍ SCIOPERI E SCIATI
E NISCIUN LÖ CIÚ LOUÁ
MA NU LEMMÜ ANCUN ACAPIA
CHE NEA ÇERCA DE COUNTÁ
COSA POCA MA SEGUA
MIORIÁ STÂ SENSA MANGIÁ
In ascolto dei Cardinali Comastri, Bertone e Bagnasco nel cuore della Basilica di San Pietro
20
QUELLI CHE SUN AU GUVERNÜ
MI NU SÓ COSE PENSIAN
U SÒ POSTÜ Ö LE ALL’INFERNÜ
MA NU SO SE GHE LORIAN
PERCOSE A FIN DI FÆTI
FIN CHE AUMENTIAN Æ GIOURNÉ
NU L’AN MANCÜ ANCUN DETI
CHE NE L’AN TOURNA PIGGIÉ

Sono grato al Don ed a tutto il Consiglio Pastorale perché le mie ultime proposte sono
state accolte:
➜ Trovare nell’anno alcuni momenti di
Adorazione e di preghiera guidata da un
Sacerdote. Avvento, Quaresima, ecc. Andremo a trovare Fra Cristiano per un ritiro in giornata nella prossima Quaresima.
Segue a pag. 14
13
➜ Chiedere a tutti i parrocchiani, che lo desiderano, ovviamente garantendo loro la
privacy, una quota mensile (di almeno €
10,00) per un anno e, salvo disdetta, rinnovabile per l’anno successivo. Scopo:
formare un fondo esclusivo per le necessità dei Poveri (Centri di Ascolto, Caritas,
Famiglie in difficoltà, ecc.).
permetto suggerire quanto scrive Mons.
Alessandro Pronzato nel suo volume “Il Vangelo Ritrovato” edito da Gribaudi:
Attendiamo ora, con fiducia, positive risposte.
Proprio così: i termini non sono stati invertiti
da qualche copista distratto. Quindi, prima
il fare, e poi l’ascoltare o, meglio, il capire.
Mettendo in pratica certi comandi, si comprende meglio, si chiariscono le idee.
Noi cristiani, invece, troppo spesso, assumiamo un atteggiamento inverso: vogliamo
sapere, capire tutto. E poi dimentichiamo
disinvoltamente la cosa più importante: il
“fare”.”

Ornella ha portato gli auguri di Fra Cristiano
ai parrocchiani, dopo la Santa Messa delle 16
del 31.12.2010, celebrata da Don Giuseppe,
Sacerdote Cinese, che per 10 giorni sarà tra
noi.
Un pensiero caro a tutti coloro che il Signore
ha chiamato nella Sua Luce di Salvezza durante il decorso del 2010.
Infine, quale cordiale augurio per tutti mi
“Ai piedi del Sinai, gli ebrei “liberati” hanno formulato questa strana dichiarazione a
Mosè: “Tu ci riferirai tutto ciò che il Signore, nostro Dio, ti avrà detto; noi lo faremo e
lo ascolteremo” (Dt 5, 27).
carovana di 25 pulman!!! Esperienza
bellissima davvero ma lasciamo parlare le foto.
E poi? Fatta la cresima alla Madonna del Rosario’? Che succede’ tutti a casa? Devo dire di no. Un buon
gruppo continua a venire a messa,
non solo sono nati i RAGAZZI DEI
CAMPETTI ovvero un gruppo che
“viva” e dia vita ai nostri spazi di
gioco parrocchiali. Dobbiamo dare
fiducia e spazio a questi ragazzi, correggere eventuali errori o marachelle, ma fidarsi. Sono oramai “adulti
nella fede”. A lor affidiamo il futuro,
seguendoli e aiutandoli. Dai ragazzi
siete davvero un bel gruppo. Avanti
così.
Dentro
Duemilaundici auguri!
Gianni Pomata
Anni ’30: transito del Carro Mascherato davanti alla Chiesa delle Nasche,
con spettatrici alla finestra della canonica
14
All’Angelus del Papa
19
San Pie
tro
Il gruppo di indomiti guidati dalle catechiste, ha viaggiato dal venerdì alla
domenica in un vero tour de Force.
In 48 ore viaggio andata e ritorno da
Roma, visita alle catacombe, visita a
San Pietro, incontro con Papa e col
Cardinale, tutto sotto la pioggia simpatica. E poi anche nell’unica ora
disponibile ecco un giretto nel centro storico di Roma, piazza Navona,
Panteon etc etc. Con sveglie pazzesche all’alba!! Attraversando Roma
con altri milleduecento ragazzi genovesi scortati dalla polizia in una
Segue a pag. 19
NEL 2010 È SUCCESSO:
SONO STATI BATTEZZATI IN 11
Viola Chiusolo • Federico e Tommaso Bruno • Simone Conti • Eleonora Gabba
Simone Vignolo • Alice Ginanneschi • Agnese Colucci • Lucrezia Cappai
Eleonora Leccese • Ginevra Cairoli
SI SONO UNITI IN MATRIMONIO SOLAMENTE
Alberto Gorni e Donatella Alticozzi
SONO TORNATI AL PADRE IN 12
Iolanda Villa • Rosa Valle • Agostino (Già) Dellepiane • Maria Candeloro
Wanda Sciaccaluga • Antonio Canepa • Antonio Verdi • Matilde Zito
Adele Vescovi • Gina Urbini • Giovanna Mancuso • Teresa Sommariva
PRIMA COMUNIONE 2010
Nicole Asuni • Samuele Capani • Pietro Carbone • Alessia Castellanelli Francesca Dellepiane • Martina Ghersi • Michela Lanza • Mirko Montanari
Sara Ravera • Silvia Santamaria • Francesco Saroglia
Filippo Scroglieri • Greta Vittori
CRESIMA 2010
Alessia Santamaria • Alice Cilio • Anna Losio • Carol Asuni • Edoardo Dellepiane
Emanuele Camogliano • Federica Romano • Ilaria Dal Mas • Lorenzo Sartoni
Martina Vittori • Nicolò Patricelli • Paolo Capani • Pietro Pedemonte
Stefano Fabbri
I ragazzi della Cresima con Mons. Delfino Vescovo missionario
Alle Catacombe dei primi Martiri cristiani!!!
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corso di hip hop
Ogni sabato pomeriggio
Elena Lucentini
tiene un corso di danza hip hop
per bambini e ragazzi nella palestra
della sala Dal Mas
dalle ore 15.30 alle ore 17.00
per i bambini fino alla terza elementare
dalle ore 17.00 fino alle ore 18.30
per i ragazzi dalla quarta elementare
alla terza media.
Le bimbe di Elena!!!
DA ROMA
AI CAMPETTI IL
PASSO È FACILE
N
el 2010 la parrocchia ha partecipato davvero con entusiasmo al pellegrinaggio diocesano dei cresimandi, una tradizione
che si sta affermando.
Vuol dire andare a vedere il simbolo della cristianità, andare alle radici
Cresime sotto il colonnato
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della fede in Italia, visitare monumenti famosi, visitare i luoghi dei martiri
cristiani, visitare il luogo dell’unità
della Chiesa, il successore di San Pietro, il Papa.
Segue a pag. 18
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COSTRUTTORI DI CHIESA UN AMICO!