R UN AMICO! icordando il nostro caro amico Cisco vorremmo evitare parole struggenti o tropo tristi perché, nonostante l’enorme vuoto che ha lasciato nei cuori di tutti, credo sia bene farlo con l’immagine di una persona solare, sensibile e sempre allegra!... era sempre disponibile a farsi in quattro per tutto e per tutti ed è proprio così che noi lo dobbiamo ricordare, con la sigaretta in mano e il viso sorridente! Nonostante le difficoltà a cui ognuno di noi si può trovare di fronte, lui aveva sempre il sorriso e una parola gentile per tutti e ha sempre ripetuto “La vita è bella e bisogna godersela fino in fondo”…. e quante volte gli abbiamo sentito dire che è inutile arrabbiarsi ma bisogna mantenere la calma e avere pazienza! Questo era proprio il principio che metteva continuamente in pratica con tutti !! La sua enorme gioia di vivere lo spingeva ad essere presente in ogni attività del paese nonostante fosse sempre molto impegnato tra il lavoro e la numerosa famiglia. Alcuni dei ricordi più belli che ci ha lasciato sono a Pomà di cui era il “referente” come c’era scritto sul suo pile, a cui era tanto affezionato, e dove x ogni festa si trasformava nel nostro cuoco insieme ovviamente agli altri. Con lui abbiamo organizzato il torneo di pallavolo a cui ha partecipato sia come arbitro che come giocatore nella sua squadra “i maniaci” facendoci divertire ad ogni partita anche grazie ai suoi servizi. “Attenti batte Cisco!”… ma lui non era presente solo nelle occasioni particolari… lui era una presenza costante nella vita quotidiana di San Desiderio, a chi non è mai capitato di arrivare in piazza e vedere la sua macchina (o meglio pulmino) posteggiata in seconda fila e lui lì, a comprare le sigarette, o a fare due chiacchierare davanti al bar o da Sergino… e poi di nuovo di corsa ripartiva per i suoi mille impegni… penso di non esagerare a dire che non era mai fermo, forse iperattivo ma trovava sempre il tempo per divertirsi e gioire della vita! Per ultimo, ma non meno importante, è il ricordo che ha lasciato da padre fantastico ai suoi 4 figli. Lui ha dato loro un grande affetto ed ha insegnato ad essere educati, rispettosi e gentili con tutti e senza dubbio sarà anche grazie ai suoi insegnamenti se crescendo diventeranno delle persone meravigliose. Le cose da dire sarebbero ancora tante ma si finirebbe nelle solite frasi retoriche e patetiche quindi non ci rimane altro da dire che “grazie Cisco per tutti i momenti che ci hai regalato, in qualche modo sei ancora con noi!” 32 COSTRUTTORI DI CHIESA C ari amici parrocchiani, di certo l’evento dell’anno 2010 nella nostra parrocchia è stata la presenza tra noi di frà Cristiano, unita poi alla prospettiva che dovrebbe realizzarsi nel ottobre del 2012 di un invio del sottoscritto, da parte della diocesi, come “fidei donum” ovvero come missionario per un paio d’anni nella parrocchia “genovese” che è in Cuba. Vorrei qua uscire dalle dinamiche “personali”. Come era bravo Fra Cristiano, come è dinamico don Fully etc etc. I doni e i carismi di Fra Cristiano li abbiamo apprezzati per quasi un anno, ben sapendo che la sua strada, il suo cammino di ricerca lo avrebbe portato prima o poi a cercare il posto adatto per il suo progetto. Potevamo sperare nel poi il più possibile ma il momento è arrivato presto. Per lui siamo felici se è il suo posto, per noi un poco tristi ma cento chilometri non sono poi troppi se si vuole. Quello che più mi interessa è invece suscitare una riflessione nella comunità, riflessione che fra Cristiano ha stimolato moltissimo. Perché ha saputo portare freschezza e gioia, ha mirato all’essenziale: Parola di Dio, Ammalati, relazioni con le persone, eucarestia. Manlevato dalle pastoie burocratiche un uomo di Dio riesce a fare del suo, molto bene. Tuttavia la realtà delle comunità parrocchiali oggi richiede anche la pastoia burocratica. Dunque si tratta di vedere come comunità cosa è essenziale e cosa è poi espressione di questo essenziale. Chi va a cuba o in altre esperienze missionarie dove le parrocchie hanno 50.000 abitanti, sono Segue a pag. 2 Fra Cristiano e Don Fully in oratorio: attenti a quei due 1 centro della comunità? Come far crescere l’attenzione ai più deboli e poveri? Come crescere nella comunione fraterna? 2) Continuare a costruire insieme la comunità, per poterla presentare al vescovo in visita pastorale. E poi sarà quel che il Signore vorrà, ma i preti vanno e vengono, la Chiesa resta. Non penso che manderanno un prete solo per tenermi in caldo il posto per i due anni e mezzo in cui sarò a Cuba, cosa che potrei anche accettare. Ma certamente san Desiderio e altre parrocchie limitrofe meritano un prete a tempo pieno e non in scadenza. Difficile che la comunità religiosa di Bavari scenda a valle, proprio per suo carisma. Del resto il vescovo verrà in visita pastorale e ci dirà. Ricordandoci infine che Gesù non è venuto per instaurare la Chiesa. Ma ha fondato la chiesa perché sia un segno-sacramento della SUA presenza, perché il regno di Dio possa giungere a tutti gli uomini, perché la chiesa sia segno di fiducia, di speranza e di amore. L’obiettivo finale non è la Chiesa, ma la fiducia in Dio e l’amore per tutti. Perché il regno di Dio è Amore, Giustizia, Pace , Verità e Libertà e la chiesa ne deve essere segno, non padrona ma serva. Che questo anno ci veda impegnati come costruttori di Chiesa, segno per il paese tutto!!! estese come il comune di Genova e dove vi sono 46 comunità da visitare, capisce meglio come ci si possa organizzare. I “Padri missionari” girano ogni giorno per le comunità dove celebrano l’Eucarestia, la Parola di Dio e la Catechesi, visitano i poveri e i malati, si occupano delle necessità materiali delle singole chiesette. Il tutto però in un clima di semplicità totale. A volte arrivano lì una volta al mese o ogni quindici giorni. E il resto chi lo fa? Misyonares! Catechistos! Sono i laici che si impegnano a portare la Parola di Dio, a fare la catechesi a radunare per la preghiera, a seguire i mille lavori materiali. Come ho già detto tante volte, la nostra parrocchia non è messa male a tale riguardo. Don Raffaele per molti anni ha seminato senza sosta, impostando, lo ricordate , la parrocchia attraverso i gruppi del Vangelo. E nella nostra parrocchia sono tanti i laici disponibili, col cuore a seguire tante cose , di quelle essenziali e le espressioni dell’essenziale. Manca ancora la dimestichezza al coordinamento e alla condivisione, ma sono modi di essere e fare che crescono col tempo. Nel libretto potrete ben vedere davvero quanto ricca di iniziative e animazione per tutti sia la nostra parrocchia. Occorre lavorare sull’essenziale che è la Parola di Dio, L’eucarestia, la Carità ovvero la comunione delle persone che passa attraverso l’ascolto, il rispetto, il riconoscimento, il perdono, la correzione fraterna. Il resto verrà da sé; feste, spettacoli, animazione bambini e giovani, gite, sport, scuola, impegno civile, muri cadenti, tetti da rifare. Abbiamo un anno e mezzo pastorale per fare due cose: 1) interrogarci su: cosa è l’essenziale di una comunità cristiana? Come riprendere in mano la condivisione della Parola di Dio e la preghiera comune? Come rendere l’Eucarestia Don Fully Giovedì Santo lavanda dei piedi 2 TORNEO DI PALLAVOLO M i piace ricordare quella che è stata, per il 2010, la novità assoluta per la nostra comunità, il torneo di pallavolo. L’idea nata, chissà come, in qualche anfratto nascosto del cervello di Caverino è piaciuta subito a tutti, quindi i soliti volontari si sono rimboccati le maniche dedicando un po’ del loro tempo per trasformare il vecchio campetto da basket, ormai in disuso , in un accettabile campo da volley magari con qualche buca di troppo ma sicuramente bene illuminato ed efficiente. Sono bastati poi pochissimi giorni per organizzare ben otto squadre, dai nomi incomprensibili quasi inquietanti, composte da 7 elementi ciascuna che hanno dato vita ad un torneo entusiasmante e combattuto. Gli arbitri Cosa importante è stata la partecipazione di un pubblico sempre più numeroso e soprattutto divertito. Una bella sorpresa ma veramente un grande successo, anche questo un bel modo per stare insieme. Un ringraziamento a tutti i partecipanti che hanno saputo affrontare le partire con vero spirito sportivo lasciandosi andare solo in poche occasioni a qualche timido mugugno, questo anche grazie alla serietà e professionalità degli arbitri che hanno saputo tenere in mano la situazione, bastava un loro deciso fischio per placare gli animi. Tutto si è concluso con una grande festa la sera delle premiazioni, torte e champagne per tutti. Ah dimenticavo, per la cronaca hanno vinto gli A.C. Denti ma questo ha poca importanza, l’importante è che quest’anno si replica. S.V. Una squadra bizzarra: i maniaci... della pallavolo naturalmente 31 “CHE BELLO SPETTACOLO” AL NOSTRO AMICO “cisco” A nche quest’anno è arrivato il Natale e come tutti gli anni il gruppo del teatro ha voluto offrire alla comunità di Sande uno spettacolo in modo da trascorrere un paio di serate tutti assieme in armonia e divertimento come consuetudine da un bel po’ di anni a questa parte. Il “Grease”, che ci è stato presentato, certo non sarà stato tanto in sintonia con la festività che si andava a celebrare ma di sicuro degnamente preparato e rappresentato dai nostri ragazzi che si sono dimostrati, una volta di più, eccezionali nel portare a termine un compito non facile, visti gli ostacoli che questo tipo di musical li portava ad affrontare. Certo durante le lunghe serate di prove non sono mancate le difficoltà, i dubbi e neanche qualche immancabile discussione ma alla fine sono riusciti nell’impresa. E’ stato uno spettacolo diverso proprio perché i protagonisti questa volta sono stati loro, anche perché vedere certi “vecchietti” ballare sarebbe stato penoso, e sono stati anche attivi e partecipi alla preparazione delle nuove scenografie e coreografie dove ancora una volta ci hanno saputo stupire. Certo non sono mancati gli aiuti da parte di chi un po’ di esperienza già l’aveva, e anzi questo non è altro che un valore aggiunto a questo modo di stare insieme lavorando e divertendosi anche tra persone di generazioni diverse tra loro, un bel gruppo sempre più nutrito, si perché quest’anno si sono aggiunti nuovi elementi che subito si sono messi a disposizione e sicuramente sono stati bene accolti da parte di tutti. Vedendoli tutti assieme impegnati a realizzare uno spettacolo così, il pensiero va a due persone che hanno sempre de- siderato tutto questo e che per motivi diversi non possono più assistere a questi graditi eventi , Don Tubino che sempre ha cercato di trasmettere a tutti noi questi valori mettendo sempre a disposizione la sala e il Dott. Raschi, che mi piace ricordare come protagonista di divertentissime commedie, e che in prima persona avrebbe desiderato e sognato tutto questo e sorridendo avrebbe esclamato “Che bello spettacolo !”. Grazie ragazzi. 30 S.V. Fratello e amico nostro, presenza sempre disponibile, sorriso accogliente anche nei momenti difficili, mano tesa per aiutare nella fatica, pronto a dividere pane e risata, seduto solo se tutti gli altri erano a posto. Sei andato o ti hanno preso, non so. Ora un pezzo di noi è lassù con te, per camminare insieme. Perché la vita è un cammino e Gesù l’uomo che cammina con noi, anche oltre la morte. Lasciaci un pezzo di te giù con noi per continuare a ridere insieme e arrivare al banchetto finale ancora una volta seduti in compagnia; “alle porte dell’universo importante è non arrivarci in fila ma tutti quanti in modo diverso ognuno con i suoi mezzi magari arrivando a pezzi”. Anche Gesù ci è arrivato a pezzi, crocifisso. Sì, lo so, ci arriveremo a pezzi ma ci rivedremo Ciao Cisco Due scene dello spettacolo Grease 3 A TUTTI QUELLI CHE ... CRESCONO A SANDE F atevi più vicino, vogliamo raccontarvi una storia. Lo faremo sottovoce perchè oggi i ricordi di “quel tempo” rimbombano, feriscono, intontiscono. Chi siamo? GLI AMICI DI SELLA e forse, pur presentandoci, tanti di voi avranno qualche incertezza, qualche dubbio nell’identificarci. Non abbiamo mai sentito, a dire il vero, la necessità di avere un nome, una sigla che ci distinguesse, nè da bambini, nè da adulti. Ma a dispetto di tutto e tutti, un gruppo lo siamo davvero, anzi qualcosa di più... Grati per il nostro passato insieme, forti del nostro legame, inconsciamente abbiamo mantenuto negli anni, nel profondo del nostro cuore, alcune priorità: se per i nostri singoli successi e gioie si sarebbe potuto restare lontani, nella sofferenza e nel dolore ci si sarebbe affiancati l’uno all’altro. Tra di noi non ci sono mai state troppe parole inutili, tanto meno abbiamo basato il nostro rapporto sulla necessità di continue conferme.Proprio come durante una serata di gennaio alla Costetta...la nostra ultima sera Segue a pag. 5 4 ...IN VIAGGIO NEL TEMPO... A SCUOLA DI VOLO... N on è la prima volta che accostiamo il cammino del catechismo all’idea del viaggio....spesso anche il segno scelto per accompagnare il nostro anno era legato a questa idea: un treno, una mongolfiera, un sottomarino... viaggi per terra, aria, acqua...l’immagine del viaggio ci piace perchè significa entusiasmo, curiosità, gioia di scoprire insieme qualcosa di bello, voglia di ricominciare sempre il cammino, disponibilità ad aiutare chi è un po’ stanco, allegria e amicizia. Quest’ anno il viaggio non è solo nello spazio, ma addirittura nel tempo...e qualcuno si prepara al decollo....no, non spaventatevi, le catechiste non sono impazzite! Il cammino del gruppo dei bambini più piccoli è basato su una speciale macchina del tempo che, sulle orme di Mario, li porta ad incontrare i personaggi più importanti nella Storia della Salvezza, nel viaggio di Dio con l’uomo...e pian piano anche i personaggi che hanno vissuto con Gesù...è Dio stesso che cammina con noi...che lascia dei segnali, che si fa presente attraverso le persone... Il percorso dei ragazzi più grandi verso la Cresima è invece una specie di scuola di volo...ci stiamo insieme preparando ad una scelta importante, quella della Cresima, che possiamo paragonare ad un brevetto di volo: la Cresima non è un punto d’arrivo, la parola fine nel cammino cristiano, ma è al contrario un nuovo inizio, è il momento di spiccare il volo sostenuti dal vento dello Spirito Santo. Ecco perchè parliamo di viaggio nel tempo e scuola di volo...e sotto ad ogni attività che proponiamo c’è il desiderio di riuscire a passare ai nostri ragazzi la gioia di conoscere, incontrare e seguire Gesù. Catechismo è entrare in una magnifica avventura, per i ragazzi e per noi catechiste...e anche per i genitori, ci auguriamo! Il cammino del catechismo è occasione di crescita anche per noi adulti...accompagnare i nostri figli ci rimette in movimento, ci provoca a fare un po’ di revisione al motore della nostra fede: solo abitudine e tradizione o esperienza vera di Gesù, ben radicata nella nostra vita e nelle nostre scelte? Se torniamo all’idea del viaggio e del volo, abbiamo una meta, che è la vita e la gioia che Dio sogna per ciascuno di noi, abbiamo la rotta, che è il Vangelo, abbiamo il miglior pilota possibile, che è Gesù stesso che cammina con noi, abbiamo un equipaggio.. anzi, siamo un equipaggio.. noi catechiste, il don, le famiglie e i nostri bambini e ragazzi... e un equipaggio funziona se sa collaborare e lavorare insieme...come ci ricorda un detto : «Se ognuno di noi due ha un uovo, e ce lo scambiamo, abbiamo sempre un uovo a testa. Se ognuno di noi due ha un’idea e ce la scambiamo, abbiamo due idee a testa». Il gruppo è uno degli elementi più importanti per la buona riuscita di un’annata di catechismo. È fondamentale fare gruppo: gruppo fra i ragazzi, gruppo fra catechiste, gruppo fra genitori... per questo continueremo a proporre momenti di incontro per riflettere e condividere, per stare insieme in allegria, per fare festa intorno ai nostri bambini e ragazzi...buon cammino a tutti...buon viaggio..buon volo!! 29 Le catechiste ZANO VISCONTI. Una bellissima giornata con visita al pittoresco borgo di Grazzano Visconti e partecipazione alla S. Messa, per poi proseguire verso Ziano Piacentino per il pranzo in un agriturismo che ci ha deliziato con specialità tipiche della zona e ci ha lasciato con la voglia di ritornare!! Al ritorno, tappa al Santuario della Madonna della Guardia di Tortona. Il tempo è volato e ci portiamo il ricordo di bei momenti di allegria, come potete vedere anche dalla foto! Domenica 24 ottobre 2010 abbiamo ripreso le attività come nuovo gruppo TEVERNETTA con un appuntamento ormai tradizionale: Festa dei Settantenni, organizzata per i nati del 1940, residenti a San Desiderio e nell’ Alta Valle Sturla. Durante la celebrazione della Messa, tutta la Comunità ha ringraziato di cuore questi amici per gli anni vissuti e per quelli che verranno e per tutto quello che hanno fatto e continuano a fare per il paese. La festa è proseguita con il pranzo offerto dal Gruppo Tavernetta, a cui hanno contribuito alcuni esercenti che ancora ringraziamo. Il pomeriggio è trascorso fra scherzi, risate e giri di tombola con premi per tutti! Anche nel 2010, senza pretendere di fare grandi cose, ma con tanta semplicità e buona volontà, abbiamo cercato di realizzare iniziative che sono state momenti di incontro davvero piacevole per tutti, organizzatori compresi. Continueremo su questa strada e vi aspettiamo numerosi ai nostri prossimi appuntamenti! Gruppo Parrocchiale LA TAVERNETTA Tempo Libero – Tutte le età lontano dal mondo intero. “Ti sembra l’ora di arrivare?!”. “Soliti problemi... lavoro...stanchezza” LUI ha risposto pensoso. “Ora siediti è pronto”. Qui c’è tutta la nostra storia: NATURALE ESSERCI, GIUSTO INCONTRARCI, SEMPLICE CONDIVIDERE... E poi qualche risata...il nostro rifugio quando la vita ci chiedeva un pò troppo. Lo stesso è stato qualche giorno dopo. Lucidi e gonfi i nostri occhi si sono incontrati...In silenzio sapevano cosa sarebbe stato giusto fare, cosa avevamo bisogno di fare. AccompagnarLO nella nostra ultima passeggiata insieme. Sotto il peso di quell’odiato legno, I nostri ragazzi all’interno di San Pietro 28 pronti a portarlo per chiunque di noi, ma non prima di altri trent’anni, frastornati dal rumore del vento, in silenzio... Emozioni, ricordi, rumori della nostra infanzia, della nostra adolescenza... Incredulità profonda, quasi infantile ci spingeva a sperare che prima o poi qualcuno ci avrebbe risvegliato... Nei giorni seguenti Sande, come era giusto che fosse, è ripartito: fiacco, un po’ lento, più silenzioso. E noi siamo tornati alle nostre vite: chi in ospedale, chi fra progetti e disegni, chi a riaprire le serrande dei negozi. Per qualche attimo il dolore, Segue a pag. 6 5 e a chiunque stia crescendo qui e che ora stiamo dimenticando.... NON ABBIATE PAURA DI CRESCERE NON ABBIATE TIMORE NEL DIMOSTRARE IL BENE CHE VI VOLETE ANDATE NEL MONDO LIBERI E FELICI, FORTI ANCHE DEL FATTO CHE... ...ALL’OMBRA DEI NOSTRI MONTI VI RITROVERETE SEMPRE...PIU’ FORTI, PIU’ AMICI CHE MAI... lo smarrimento hanno dato tregua, poi senza alcun preavviso tutto è riapparso inutile, senza alcun senso e sapore. Immaginiamo lontani ed impotenti il dolore dei suoi cari, dei suoi figli. La rabbia sale. Sentiamo la necessità di stare insieme, di vederci, di parlarci quasi avessimo paura che non ci fosse tempo per tutto... alla fine è proprio così. Ora abbiamo bisogno di voi, abbiamo bisogno di ricordare...di perpetuare il nostro passato INSIEME. Se vorrete questa è parte della nostra storia........ “Maria, Maria mandali via...”. Era la voce di Verdiano, avrebbe voluto essere burbera e severa; noi sapevamo di essere i benvenuti sempre. La porta si apriva e LUI era lì. Tra rotoli di stoffa e bottoni, riccioli scompigliati, apriva sorridente, come del resto avrebbe fatto con il prossimo tutta la vita. Quella grande casa, circondata da alberi che ne avrebbero sovrastato il tetto, diventava di volta in volta lo scenario delle nostre mille avventure. Capanne improvvisate dove fumare le prime sigarette, dove parlare emozionati dei primi amori, cantine allagate da ottimo vino rosso... Insieme stavamo crescendo e il nostro paese con noi. I palazzi di Sella mordevano giardini e frutteti: vittorie sconfitte, risate e lacrime tra alberi, cantieri e monti... A VOI vogliamo indirizzare queste ultime nostre righe... .. ai RAGAZZI DEI CAMPETTI... .. al SANDE FOR EVER.. Con sincero affetto Claudio S., Diego B., Giancarlo P., Orlando D., Renato S. e per sempre nei nostri cuori FRANCESCO SAVINI Gli amici di Sella CHIUDE IL CIRCOLO ACLI, APRE LA TAVERNETTA N el corso del 2010 il Circolo ACLI di San Desiderio è stato chiuso, come deciso dall’Assemblea straordinaria dei soci svoltasi ad aprile, in quanto gli adeguamenti richiesti al Circolo dalla nuova normativa erano troppo impegnativi ed onerosi in relazione alle nostre semplici attività. Non avevamo intenzione però di cessare le attività promosse dal Circolo stesso e pertanto è stato costituito il Gruppo Parrocchiale LA TAVERNETTA Tempo Libero – Tutte le età, con sede presso la tavernetta sotto alla Chiesa Parrocchiale. Proponiamo a chi fosse interessato di aderire al Gruppo a titolo gratui- to, contattando Italo e Claudia Gorni, Mario Cavero o Antonio Grifi ai numeri 010/3451568 - 010/3450209 - 010/3451284 e informiamo gli ex soci e chiunque fosse interessato che chi volesse continuare ad essere socio ACLI, potrà contattarci entro la metà di marzo per rinnovare la tessera, perché pur sciogliendo il Circolo, ci rendiamo disponibili per farvela avere ugualmente, facendo da tramite. Come già accennato sopra, si sono comunque svolte nel corso dell’anno le consuete attività. Domenica 18 aprile 2010, gita sociale aperta a simpatizzanti a GRAZ- Festa dei settant’anni. Ma sembrano dei ragazzini!!! 6 27 Segue a pag. 28 educazione opzione fondamentale E’ uscito nel 2010 un documento della Chiesa italiana. Si chiama “ EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO” ed è offerto alle comunità come ORIENTAMENTI PASTORALI da qua al 2020. Da parte mia capirete l’entusiasmo per una simile argomentazione. Io faccio l’educatore di lavoro e quindi sento il tema particolarmente vicino. Ho distribuito il documento al consiglio pastorale. Chi lo legge corre il rischio di trovarlo un poco “vuoto” ovvero privo di vere e proprie indicazioni. Molte idee, spunti, lanci ideali, ma chi è abituato a indicazioni precise e concrete rimane deluso. Di fatto però gli “orientamenti” sono affidati alle comunità parrocchiali affinchè li possano sviscerare, e da lì iniziare un cammino. A me perché ha suscitato entusiasmo? Perché provo a dare una lettura alta del documento e delle sue intenzioni. Altre letture più basse potrebbero essere un’interesse della Chiesa Cattolica ai temi educativi perché interessata a finanziamenti per le scuole private o perché tendente attraverso l’educazione a controllare la società; oppure leggere nel documento un preoccupazione per l’etica del paese, che vive di momenti di degrado terrificante tra festini libertini, corruzioni, complicità, compravendite di parlamentari, incapacità di leggere il bene comune; esprimere con questo documento il disagio delle Chiese in Italia per questo degrado sotto gli occhi di tutti a tutti livelli , dai responsabili del paese alle famiglie che non sanno più che scelte educative indicare ai figli. Infine, ed è questa la lettura che cerco di dare, leggere l’esperienza di Fede come un’esperienza educativa a cui Dio sottopone il suo Popolo. Dio ha educato il suo popolo, guidandolo nell’antico testamento con infinita pazienza, finchè è giunto al suo culmine con Gesù. Ma ora, il tempo della Chiesa, è lo spirito che ci educa e conduce verso il regno di Dio. Cogliere i segni di questa opera educativa, lasciarci plasmare da questa opera educativa dello spirito è veramente l’imput del documento. Intanto il termine educativo rivela una grande pazienza e che il cammino di fede è un cammino lento, costante di costante educazione alla Parola di Dio. E questo mi piace. Noi siamo abituati a vedere la fede come un piccolo corso nel quale ti insegnano due cosette, e poi finito lì. Il concetto di formazione permanente e il concetto che a essere educati debbano essere soprattutto gli adulti mi pare un passo avanti che tutti insieme dobbiamo fare. Educare è davvero l’opera a cui Dio attiene ogni giorno! Lasciamoci educare da Lui, prima di lanciarci in campagne educative. Educhiamo noi adulti prima di passare con coraggio i valori ai ragazzi e ai giovani. Cosa che del resto dobbiamo con impegno riprendere a fare! L’emergenza è sotto gli occhi di tutti. Ma a partire da noi!! E poi i ragazzi e i giovani. 26 capodanno speciale con la bibbia in grembo T utti i capodanno sono per me assai speciali. L’anno scorso brindai con una famiglia peruviana di sfollati dal centro storico di Genova ospiti in casa da me al Movimento Ragazzi. Quest’anno ero invece in Olanda per la preghiera di Taizè. Come sapete bene è un incontro europeo di giovani che si radunano in una città intorno ai padri della comunità di Taizè. Qui pregano, riflettono per tre giorni. Ospiti delle Famiglie della città che danno disponibilità ospitando nelle loro case. Fino ad ora, quando andavo, avevo gruppi numerosi di giovani che venivano smistati in palestre, scuole, parrocchie tutti per terra col sacco a pelo in gruppo. Stavolta, meno numerosi (13) ci hanno prima ulteriormente diviso e mandato(7) in una parrocchia protestante a 25 chilometri da Rotterdam, in un tipico paesino olandese, fatto con righe di casette tutte uguali. Qui le famiglie avevano offerto un gran numero di ospitalità e io con altre due ragazze del mio gruppo del Movimento Ragazzi (erano solo ragazze) siamo finiti in una casetta della Famiglia Begeer, che tradotto fa “Desiderio” (scherzi del destino!!!!) raggiungibile dopo 25 minuti di cammino a piedi nella neve. Una casetta carina, con grandissime finestre dove potevi ben vedere dentro casa cosa succedeva!! Marito moglie e 5 figli!! Di origini francesi ma scappati all’epoca delle persecuzioni contro i protestanti e arrivati in Olanda furono chiamati “Desiderio” proprio dalla loro storia ove desideravano libertà!! Protestanti dunque di antica data!! Ovviamente noi a dormire tutti su materassi e sacco a pelo in un tinello nel retro della casa. Con noi altre tre ragazze ucraine. La famiglia ci ha accolto con discrezione, messo a disposizione i loro bagni, la loro cucina, appena alzati alle 7.30 ci aspettava una tavola fornita di ogni ben di Dio. Al nostro rien- tro intorno alle 21.30 (dopo tre incontri di preghiera e un po di giri per Rotterdam o Amsterdam) erano lì ad accoglierci, a fare due chiacchiere, i ragazzi a giocare con le ragazze, a offrirci una tazza di the caldo intorno al caminetto d’ordinanza con la legna accesa. La notte poi il riscaldamento calava in tutta la casa, del resto di notte non c’è bisogno di caldo si è sotto le coperte o dentro i sacchi a pelo!! Ma il momento più bello ce lo hanno regalato la sera dell’ultimo dell’anno. Intanto una tavola imbandita di ogni cosa, con luci e candele, scambio di regalini, preghiera iniziale e finale. Zuppe, fagioli, involtini di carne, pasticci di patate e legumi, un dolce tale e quale al nostro panettone!! Dolci frittelle! Poi radunati attorno al camino i canti dei rispettivi paesi; noi improvvisiamo il “Tu scendi dalle stelle” visto che dal tono e dal ripetuto nome di Gesù anche gli altri erano natalizi, poi parte il “ma se ghe pensu” genovese (non ditelo a Napolitano che lo abbiamo cantato al posto dell’inno di Mameli) All’improvviso (parlavamo intendendoci in inglese e non certo per merito mio ma delle altre due ragazze con me e di una ucraina, mentre gli olandesi lo sapevano tutti) la signora dice: “Ora vorremmo condividere la preghiera con voi, leggendo insieme la Bibbia” Così, con semplicità, come fosse la cosa più naturale del mondo!! Si crea il silenzio e un po di terrore all’invito “prendete pure la vostra di Bibbia così seguite nella vostra lingua”. Panico per un momento, ma voglio dire qui si parla di Elisa e Adele che con scatto felino saltano a prendere la Bibbia dalla valigia, mostrando tra l’altro un bibbione vero e non le minuscole tascabili che io prete fannullone avevo nello zaino. La differenza tra cattolici e protestanti non Segue a pag. 8 7 si sentita affatto se non nell’inconscio atto delle ragazze, appena ritornate in salotto, di porgere a me la Bibbia per leggerla! Al prete , naturalmente! Gesto istintivo perché entrambe Il Vangelo se lo leggono davvero. Istintivo ma significativo di secoli di attitudine a far fare tutto al prete ciò che riguarda i rapporti con Dio. Mentre Klazina, la mamma stringe saldamente tra le sue mani la sua. Con un sorriso e un momento di incredibile lucidità, restituisco la Bibbia alle ragazze e si legge la Bibbia insieme. È un momento bello davvero; di grande emozione e spirito; Erik il capofamiglia aveva perso il papà da tre mesi, la moglie fa una preghiera, poi il marito stesso e via via i figli ; poi le Ucraine, e infine noi. Chi non sa l’inglese prega nella sua lingua; il clima è di silenzio, si prega sottovoce. Concludiamo in dieci minuti con un amen. Ma è stato un momento molto bello e intenso. La notte di capodanno!! E dopo mezzora eravamo tutti in chiesa alla preghiera co- mune dalle 23 alle 23.50 per poi brindare insieme. Però quella famiglia ha voluto condividere con noi un momento più intimo, più personale di preghiera. Mi hanno molto colpito. Intanto perché si può davvero pregare insieme cattolici e protestanti. Io credo nell’ecumenismo e credo che i popoli più che i vertici riescano a costruirlo questo dialogo semplice. E poi la semplicità con cui una famiglia prega. Con umiltà, semplicità di cuore. Ecco penso che anche noi dovremmo essere abituati a una preghiera “spontanea” semplice, che apre il cuore con poche parole, senza lungaggini. La Bibbia in grembo, tutto lì, Dio in mezzo a noi. Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono con loro. Non ci vuole il prete o il pastore, ci vuole una mamma, un papà, dei figli, degli amici, la quotidianità. Signore aiutaci a crescere in questo. A scoprire come Tu con la tua Parola e la tua Storia di salvezza educhi il tuo popolo nella via verso il tuo Regno. “SALA comunitÀ GIOVANNI DAL MAS” Precedo i numeri con un semplice ma sentito GRAZIE! Grazie a tutti coloro che, anche quest’anno, in modi diversi hanno dedicato un po’ del loro tempo per mantenere ‘vivo e pulsante’ il teatro. In particolare, grazie ad Andrea e Francesco e ai ragazzi del Sande4Ever. ‘Cian cianin’ continuamo insieme anche nell’anno che viene… BILANCIO 2010 Entrate Uscite da 2009 E 5.041,49 Affitto PalestraB E 940,00 Offerte per utilizzo Sale E 615,00 Affitti locali E 700,00 Materiali impianto elettrico Pulizia locali Bollette/Tasse Specchi Palestra Spese conto Cappellini scuola E 800,00 E 760,00 E 1.047,00 E 900,00 E 123,12 E 270,00 TOTALI E 7.296,49 Disavanzo 2010 Ripartiamo da.... E 3.900,12 -E 1.645,12 E 3.396,37 orario campetto Il campetto rimarrà aperto con queste modalità: orario invernale dalle ore 14.30 alle ore 17.00 ma se piove e nel campetto non puoi stare dal calcetto gli amici puoi ritrovare il sabato o la domenica dalle ore 14.30 alle ore 19.00 Per quei genitori, nonni, zii, amici che volessero dare una mano contattare Paola: cell 3477029806 L’Amicizia è: 1) Condivisione di segreti e complicità. 2) Condivisione di un gioco e uno spazio 3) Passare insieme dei momenti unici. 4) Affinità di natura e comunanza di ispirazioni. 5) Fiducia e intesa reciproca. 6) Potersi rilassare e lasciarsi andare. 7) Poter sempre e comunque contare sull’altro. 8) Un sorriso al momento giusto. 9) Parlare lo stesso linguaggio. 10) Capirsi con uno sguardo. Don Fully con la famiglia Begeer e le ragazze italiane 8 25 A PRESEPE 2010 nche quest’anno abbiamo realizzato il nostro bel Presepe che, con l’aiuto del caro amico Enzo Cassini dotato di una grande capacità artistica, è stato alquanto modificato, in special modo nella zona della Natività. All’interno della bacheca è stato costruito un ponte che richiama un po’ quello che si incontra salendo a Pomà e nella parte esterna è stato posto un altro ponte “sospeso” sul quale sono stati posizionati i Re Magi. Per un effetto ottico si ha la sensazione che quest’ultimo buchi la vetrata e si insinui all’interno dando l’impressione che i Re Magi stessi siano in cammino verso la grotta. Si è avuta una buona presenza di visitatori ed alcuni, ormai esperti, hanno notato questi Nuova disposizione per i Re Magi!!! cambiamenti e si sono complimentati con gli esecutori. Una parte delle offerte viene come sempre impiegata per l’adozione a distanza di una bimba filippina. La cantina e l’osteria 24 Gli amici del Presepe GRUPPO MAMME A nche quest’anno il Gruppo Mam- ormai un appuntamento che i piccoletti me ha organizzato uno stand alla amano molto. tradizionale Festa di San Giovanni. La serata non si presentava molto invitanNello stand sono state organizzate diverse te perché purtroppo aveva piovuto tutto il attività che hanno avuto il coinvolgimen- giorno ma nel pomeriggio tanti bambini si to e la partecipazione attiva delle mamme, sono ritrovati nelle salette del catechismo e, agghindati rigorosamente in modo molto dei ragazzi e di alcuni nonni. I ragazzi hanno organizzato uno spazio agghiacciante, hanno dato vita (uhmmmm dedicato ai giochi: attraverso una “pesca/ ma si può dire “dare vita” ad Hallowelotteria” tutti i bambini, con una minima en???!!!) ad una spaventosa festa animata donazione, potevano vincere diversi og- da vampirette, fantasmini, streghette, stregetti (… o scegliere quello che più gli pia- goncini ed altre mostruosità!!! ceva…). Le mamme, con la collaborazione Arrivato il momento più atteso, il famigedi alcune nonne, hanno realizzato tante tor- rato pattugliamento porta a porta per ottete per accontentare il più possibile i gusti nere un dolcetto o fare lo scherzetto, i più di tutte le persone presenti. Infine alcuni impavidi hanno affrontato un acquazzone “Amici del Gruppo Mamme” (Osteria de- impietoso che però effettivamente dava la gli Artisti, Daniele Cilio, Ugo Stancari) giusta atmosfera! hanno offerto gratuitamente 3 premi per la Alla fine pattugliamento un po’ più breve del solito (perché nessuno aveva portato lotteria finale. Ogni gioco comprato, ogni fetta di tor- pinne e maschera) ma bottino molto conta mangiata e ogni biglietto della lotteria sistente e molto dolce!!! hanno consentito al Gruppo Mamme di Un ringraziamo dal Gruppo Mamme va a raccogliere dei fondi che sono destinati tutti (mamme, nonne, figli, amici, parroad attività realizzate con e per i bambini/ co, etc) che in questi anni hanno creduto ragazzi di San Desiderio. Quest’anno in- e collaborato alle iniziative che sono state fatti proseguiranno le attività di svago nei proposte. saloni della Parrocchia e i lavori di manu- Anche per il 2011 non vi deluderemo! tenzione e rimessa a posto dei “Giochi del CIAN” e dei “Giochi del campetto”. A maggio si è svolta a Pomà la Festa della Famiglia con giochi di resistenza e velocità, tipo corsa dei sacchi o carriola, giochi di precisione, tipo “fare la barba a un palloncino”, giochi di intelligenza e affinamento sensoriale. Ad ottobre i nostri bimbi hanno partecipato alla festa di Halloween che, per quanto non appartenga propriamente alla nostra tradizione, è diventata I nuovi campetti giochi per ragazzi un po’ più grandi 9 “SEGNÔ, FA CHE VEGNIMMÕ CÕMME I CACHI …” Q PASSAVÕ STAMATTIN SCIÙ PË MASCUNN-A, DE SÕTTA A-O BRUXÂ A DRÏTA GHE NA’CIANN-A, DÕVE L’INVERNO OU STA FININDO OU LÒU E DE VERDE GH’ARRESTÒU CIÚ QUARCHE RAMMA, MA IN MËZO A FASCIA ARSOÏA SENSA VITTA, CO- I SÒ RAMMI STIGGI AVERTI A-O CÊ GHE N’ÆRBO DE CACHI PIN DE FRUTI BELLI, RÕSSI E BEN BEN ATTACCÆ, PRONTI PË CHI HA FAMME A-ËSE PITTÆ. GH’ËAN MERLI, PASSOÖTI, PECCETTI, TUTTI A PITTÂ QUELLA PRÕVIDENSA, SENSA INGORDIGGIA, QUELLÕ CHE GHE STÂ E-A RIMANENSA A L’É PE L’INDÕMAN. ALLÔA HO PENSÒU A MÌ … Ä MÆ CAITÆ, AI TANTI LAZZARO DA MÆ ÇITTÆ, A-I FIGGEU, A-I VËGI, A-I SÕFFERENTI E, A TUTTI QUELLI CHE N’EN MAI CÕNTENTI, M’É VEGNÙO VERGHEUGNA … E NA’ PREGHËA A L’É NASCIÙA CÕSCÌ: “SEGNÔ, FA CHE VEGNIMMÕ CÕMME I CACHI E DEMMÕ A-I PÖVEI TUTTÕ QUANTE PÕEMMÕ, MANGIANDÕ DA DÕMAN ZÀ ÛN PÖ DE MENO, ALLÔA PÕRRIËMÕ FA-A NATIVITÆ CÕN MENO IPOCRIXÏA E CIÙ VEITÆ!” (08/12/2010) uanto sopra sarà difficile che accada, ma la Provvidenza ci ha già fatto stupire tante volte… a Lei tutto è possibile e lentamente potrebbe portare davvero l’umanità in un’altra dimensione del vivere. Utopia, forse, ma con la forza della Fede tutto può succedere, anche che l’uomo decida veramente di scegliere il Signore ed allora … …… “SEGNÔ, FA CHE VEGNIMMÕ CÕMME I CACHI …” In una delle tante avvincenti omelie, Fra Cristiano spiegava la parabola di Lazzaro dal corpo piagato, costretto ad elemosinare un miserevole avanzo caduto dalla tavola del ricco (il cui nome non è citato nel Vangelo) e rifiutato persino dai cagnolini. Quando entrambi i due personaggi passarono alla vita ultraterrena, Lazzaro trovò la luce del Paradiso per l’eternità e il ricco egoista, invece, trovò le tenebre e la disperazione eterna! Il desiderio di ricchezza è umano e, come l’ambizione, è di difficile controllo: è sufficiente osservare come seguitano le vicende a livello mondiale per rendersene ulteriormente conto. Il denaro, mezzo più comune di far ricchezza, è sterco del diavolo, sebbene questa classica definizione, dia fastidio. La realtà di ogni giorno evidenzia che il nostro tempo è aggredito dal male, un malessere strisciante, viscido e contagioso ed i numerosi segni, che di certo rileviamo, dovrebbero farci riflettere con attenzione. Grazie al cielo, nello scacchiere semeiotico del mondo ci sono anche indicazioni positive per il genere umano. A Medjugorje, per esempio, da 28 anni la Madonna esorta ognuno di noi al cambiamento di vita ed alla conversione, per essere autentici portatori della Buona Novella, portatori di pace e non banali pacifisti. 10 Segue a pag. 11 sepolcri Ogni anno un tocco nuovo nel nostro altare della reposizione detto “sepolcri”, dove l’Eucarestia trionfa il giovedì santo. Quest’anno sarà il 21 E 22 APRILE. DALLE 17 ALLE 23 E DALLE 7 ALLE 16. VI ASPETTIAMO A PREGARE INSIEME! tombolata Ma come la chiesa non è contro il gioco d’azzardo? Certo certo ma se distrae i soldi da ciò a cui servono!!! Mentre il gioco comune è una cosa così simpatica!! E allora Il nostro gruppo cif prosegue come sempre la sua attività ricreativa e di aggregazione cui partecipano un nutrito gruppo di Signore!! Un modo per passare insieme il sabato pomeriggio, divertirsi, conoscersi. Sapete che a Cuba le suore missionarie organizzano addirittura i BINGO!!! E come premi immaginine della Madonna, oppure caramelle e gelati. E vedeste come si divertono!! Quindi qui non abbiamo le suore ma grazie alle sorelle del CIF che organizzano tutto questo. Nella foto ecco il baldo gruppo. CIF San Desiderio 23 Priscilla). Ci è stata proposta questa visita per entrare a contatto con le tracce del cristianesimo dei primi secoli, per mettersi in ascolto della fede di uomini e donne come noi, vissuti in anni difficili e che hanno avuto il coraggio di portare il messaggio di Gesù ad ogni costo e spesso hanno anche pagato con la propria vita. Al termine della visita, siamo tornati in Piazza S. Pietro per partecipare all’Angelus con il Papa: l’abbiamo visto da lontano, ma essere lì tutti insieme con lui ci ha emozionato davvero! Finito il pranzo siamo ripartiti per il rientro a Genova: un viaggio bellissimo che ricorderemo sempre! Alessia, Alice, Anna, Carol, Edoardo, Emanuele, Federica, Ilaria, Lorenzo, Martina, Nicolò, Paolo, Pietro, Stefano Basta un granello di saggezza per comprendere che se la Madonna rimane così a lungo accanto a noi, mai accaduto prima in tanti secoli di apparizioni mariane, lo fa per incoraggiarci, proteggerci ed aiutarci ad imboccare la via giusta, poichè il maligno sta inserendosi con estrema facilità fra gli uomini. Ho infinita fiducia nella Madonna, quando capita mi piace parlare di Lei ed è per questo che racconterò un episodio lontano, legato alla mia infanzia. In casa ho da oltre sessant’anni una statua della SS. Vergine in gesso, ricordo della Nonna Lina e del Nonno Luigi, che l’aveva avuta in dono da uno scultore genovese con il quale lavorava. Tanti anni fa la Nonna Lina decise di portare quella Statua al Prevosto delle Nasche per una più consona sistemazione in Chiesa e, soprattutto perché voleva ringraziarLa per la guarigione da certe febbri intestinali. Così, una sera primaverile del 1951 con la Mamma e la Statua andammo dal Signor Prevosto Don Milanesi, tanto burbero quanto Sant’Uomo di Prete, che con piglio brusco e decisivo rispose così alla richiesta della Mamma: “Digghe pûre a tò Mamà, che õ võtõ che l’ha fæto ou l’è validõ, ma a Stàtuinn-a tì t’ha pòrti a casa tì percöse in Gexa pòsto no ghe n’ho !!!” La Mamma ci restò male, la Nonna meno e la Madonna entrò in casa nostra. Quando Padre Candido venne a recitare in Oratorio il S. Rosario per la Mamma, passò poi in casa e mi disse, indicando la Statua: “Ecco ora dal cielo avrete tu ed i tuoi cari due grandissime protezioni: dalla Madonna e dalla tua Mamma”. Da quel momento quell’umile Statua in gesso mi è ancora infinitamente più cara. Rammento infine quando la Mamma con amore e pazienza, patrimonio esclusivo delle mamme, m’insegnò l’Ave Maria, poi imparai anche il Padre Nostro e l’Angelo di Dio. Sono queste le prime semplici ma fondamentali preghiere, che col cuore e con la mente saranno recitate lungo tutto il cammino della vita, sino in fondo. Sotto le fontane 22 Anche l’anno 2010 ha chiuso il suo percorso nella storia e, nonostante i botti e le feste di benvenuto al suo arrivo, il bilancio finale non è stato tra i migliori. Ciò significa che, nel solco storico tracciato dal 2010, è stata eseguita dall’uomo una semina con semi di cattiva qualità. Però, la Provvidenza ha voluto che un seme sapienziale cadesse, germogliasse e donasse frutti per un anno in Parrocchia. Fra Cristiano, infatti, ha portato una fiammata di amicizia, voglia di ricerca, di riflessione, di forte gioia interiore. Tutti doni utili per chi si pone in cammino e vive la sua giornata alla ricerca del Signore, nel tentativo di passare “l’Oltre”. L’Oltre, limite simile all’orizzonte di confine tra terra e cielo, che mi ha portato negli anni alla ricerca del difficile equilibrio tra materia e spiritualità, tra gioia e dolore. Forti, profonde gioie interiori tanto violente, da far quasi male dentro e sofferenze altrettanto lancinanti, ora tutte parte viva dell’interiorità. Ultima grandissima gioia di straordinaria immensa intensità, da lasciarmi stordito e di cui ringrazio con tutto il cuore il Signore e la Madonna, l’ho vissuta questa sera, 1° gennaio 2011 quando, poco dopo le 23, ho visto per la prima volta nella culla l’atteso nipotino Daniele, figlio di Paola e di Alessandro, che porterà il nome del suo Trisnonno Daniele Pomata dö Barban. Questi sono i minuti rari della vita in cui è necessario cogliere l’attimo determinante, quando l’interiorità supera, anche di poco, la materia e mette a disposizione dell’anima un mirabile trampolino, da cui lo Spirito Santo indica con assoluta chiarezza dove si deve cercare: è questa l’occasione più opportuna per varcare “l’Oltre”. Un grande cordiale ringraziamento alla nostra Parrocchia per l’ importante aiuto a beneficio dell’acquisto di un’Autoambulanza Toyota per la popolazione di Muyanza in Rwanda. Comunità affidata a Suor Antonilde Segue a pag. 12 11 Cecchini, della Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe di Verona: l’Autoambulanza è pronta per essere consegnata alla popolazione dalle autorità locali e dalle promotrici dell’idea: Paola Guglieri e Caterina Calini. Di cuore ringrazio Don Franco, Stefano Villa, Andrea Cavero unitamente ai loro gruppi, per il contributo all’iniziativa pervenuto dalla Parrocchia, da Pomà, dalla Corrida 2010. La vettura è costata € 38.000,00 interamente pagata; l’apporto complessivo dell’Alta Valle è stato di € 3.000,00 pertanto, è confermato il detto che: “La carità è quel tesoro che solo dividendolo si moltiplica”. Al 2011, che ha visto la sua prima alba sabato 1° gennaio, le tradizionali righe augurali del VI lunario do Sciô Reginn-a, riferite al lontano anno 1820: “L’anno vegio, grazie a Dio, ben o mâ l’emmo finïo; O l’è stæto assæ abbondante, Ma ûn pö scarso de contante; Uga e gran in quantitæ, Ma i negozii troppio affiæ, Spedizioîn, e arrivi in grande, Ma rottûe da tûtte e bande, Che in te l’êujo, a sæa, e o gran: S’ han tuccôu di belli o pan, E in ti cangi a bon mercôu Qualchedûn se gh’è strinnôu ... Scialla! Dunque che se fasse di Ravieû, Torta, e Cazasse per stà megio in allegria Tûtto l’anno, e coscì sia. Già, a proposito di denaro mi pare che anche i genovesi dell’anno 1819 avessero le loro difficoltà. Così pure nel 1948 immediato dopoguerra, quando i problemi pecuniari per le famiglie erano difficili da risolvere come… quelli di oggi. A tale scopo, mi piace proporre ûnn-a cansõn: Canson di Aomenti (scritta probabilmente da Mario Clavarino detto Üppa o da Pierin Cavero ou Cægâ), che i Paisanetti nei sarebbero svolti i giorni a Roma....le ore di viaggio sono passate velocissime e ci siamo ritrovati presto in albergo dove abbiamo cenato e passato una bella serata in allegria... Sabato 15 maggio – ROMA “I Testimoni di Fede” Dopo la prima colazione si riparte!!! Destinazione città del Vaticano, dove abbiamo incontrato il nostro Arcivescovo e poi abbiamo visitato con una guida la basilica di San Pietro. Mamma mia quanto è grande!!! Dopo pranzo ci siamo trasferiti in pullman alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice per la celebrazione della Messa con il nostro Arcivescovo Angelo Bagnasco. Al termine dell’incontro ancora in pullman verso il Colosseo....e se San pietro ci è sembrata grandissima, anche questo monumento non scherza in enormità!!! Abbiamo poi fatto una bella passeggiata a piedi attraverso i Fori Imperiali, Piazza Venezia, Via del Corso, Piazza di Montecitorio, Piazza Fontana di Trevi, il Pantheon e Piazza Navona...insomma, tutti i luoghi più caratteristici di Roma. E dopo cena rientro in albergo stanchi ma davvero soddisfatti della giornata intensa. Domenica 16 maggio – ROMA le catacombe e l’Angelus con il Papa Colazione e visita alle Catacombe di Roma (S. Callisto, Domitilla e Segue a pag. 13 fig. 1 fig. 2 Anni ‘31-‘32: in fig. 1, Pié dõ Barban e in fig. 2, Luigi ou Beretta in costume da paisanetti 12 Indomiti sotto l’acqua a visitare Piazza San Pietro dietro alla guida 21 Segue a pag. 22 SANDE – ROMA E RITORNO !!! I NOSTRI CRESIMANDI INSIEME ALL’ARCIVESCOVO DI GENOVA SULLE ORME DEI TESTIMONI DELLA FEDE A ROMA DAL 14 AL 16 MAGGIO 2010 G razie all’intraprendenza di Stefania, don Fully, Paola e Caterina e grazie ancor prima all’entusiasmo dei nostri ragazzi questo viaggio che ogni anno la nostra Diocesi propone è diventato realtà anche per la parrocchia di San Desiderio! Ecco un breve diario di viaggio scritto direttamente dai protagonisti. Venerdì 14 maggio – GENOVA – ROMA Nel primo pomeriggio siamo partiti da Genova in pullman per Roma. Durante il viaggio abbiamo cantato e giocato con gli altri ragazzi e alcuni animatori ci hanno spiegato come si Segue a pag. 21 loro costumi tradizionali, declamavano nel periodo solito di carnevale. Testo che va letto adagio per capire i meccanismi delle frasi ed i vocaboli, spesso uniti o divisi per poter meglio pronunciarli cantando, quasi una specie di rigo vocabol-musicale. CANSON DI AOMENTI PERCHÉ Ö DIAU ULAIA PUIA CHE QUMANDAN CIÚ CHE LÉ NU VE COUNTÜ NA BOXIA UI MANDIÉ FITÜ INDERE UENTI CAI SE SEI CUNTENTI F NA’ CANSUN VORIÉ CANTÁ SANIÁ AVANTI QUESTI AOUMENTI UNDE SANNIEMU A SARVÁ FAN MUSTRA DE RATTELASE QUANDE LÜ FAN DE RIUNUIN DE DINÉ ÖAN CARREGASE AE SPALLE DI BELLINUIN TUTTI I GIURNI AOUMENTA A ROBA NU SENE PÖ CIÚ ACATA MIORÁ CHE PENSAN QUARCHE COSA MA PE PUEIGHE ARREMEDIA BEN CHE LE TUTTU MUDERNU E CHE NISCIUN LÖ FA DU MÂ QUANDE EGNÁ IN TÈRA PADRETERNU ALLUNTU FOSCIA A CANGIÁ MIÉ QU LE NAFARE GRAMMÜ GHENE SEMPRE DA STUDIÁ NEUTTE E GIURNÜ E TUTTO L’ANNÜ E NU SE SA MAI QÜMME FÂ DUNCA MI A FAIO FINIA CHE CIÚ IN LÁ NU GHEUGGIÜ ANÂ SE ME SENTE QUELLI IN QUESTUA ME TÜCCHIÉ ANCUN RATTELÁ!!! SANNIA AVANTI ME CAA GENTE QUESTE LESE DA GIURNÂ NU SE SA CIÚ A CHI DÂMENTE TUTTI ÖAN QUMANDÁ Allora come oggi il caro-vita era causa di forte preoccupazione per le famiglie. Il testo del 1948 portato in giro dai Paisanetti racconta, che chi comanda vuole solo arricchirsi alle spalle della povera gente. Persino il diavolo, qualora i governanti dovessero presentarsi al suo cospetto, li rimanderebbe indietro immediatamente per la paura di essere sopraffatto! Solo il Padreterno può dar soccorso, se decidesse di ritornare sulla Terra…. ma a noi non è dato sapere quando! Il giudìzio dei Paisanetti mi pare perfettamente calzante anche per l’oggi, che ne dite? U LE IN MUNDU QUSCI FETÜ OUA ANEGHE IN PÓ ACCAPÍ U ME PA IN BRUTTÜ CETÜ SALIANIÁ AVANTI CUSCÍ OUA CUN QUESTI SCINDACATI MI NU SÓ QUMME ALANIÁ TUTTI I DÍ SCIOPERI E SCIATI E NISCIUN LÖ CIÚ LOUÁ MA NU LEMMÜ ANCUN ACAPIA CHE NEA ÇERCA DE COUNTÁ COSA POCA MA SEGUA MIORIÁ STÂ SENSA MANGIÁ In ascolto dei Cardinali Comastri, Bertone e Bagnasco nel cuore della Basilica di San Pietro 20 QUELLI CHE SUN AU GUVERNÜ MI NU SÓ COSE PENSIAN U SÒ POSTÜ Ö LE ALL’INFERNÜ MA NU SO SE GHE LORIAN PERCOSE A FIN DI FÆTI FIN CHE AUMENTIAN Æ GIOURNÉ NU L’AN MANCÜ ANCUN DETI CHE NE L’AN TOURNA PIGGIÉ Sono grato al Don ed a tutto il Consiglio Pastorale perché le mie ultime proposte sono state accolte: ➜ Trovare nell’anno alcuni momenti di Adorazione e di preghiera guidata da un Sacerdote. Avvento, Quaresima, ecc. Andremo a trovare Fra Cristiano per un ritiro in giornata nella prossima Quaresima. Segue a pag. 14 13 ➜ Chiedere a tutti i parrocchiani, che lo desiderano, ovviamente garantendo loro la privacy, una quota mensile (di almeno € 10,00) per un anno e, salvo disdetta, rinnovabile per l’anno successivo. Scopo: formare un fondo esclusivo per le necessità dei Poveri (Centri di Ascolto, Caritas, Famiglie in difficoltà, ecc.). permetto suggerire quanto scrive Mons. Alessandro Pronzato nel suo volume “Il Vangelo Ritrovato” edito da Gribaudi: Attendiamo ora, con fiducia, positive risposte. Proprio così: i termini non sono stati invertiti da qualche copista distratto. Quindi, prima il fare, e poi l’ascoltare o, meglio, il capire. Mettendo in pratica certi comandi, si comprende meglio, si chiariscono le idee. Noi cristiani, invece, troppo spesso, assumiamo un atteggiamento inverso: vogliamo sapere, capire tutto. E poi dimentichiamo disinvoltamente la cosa più importante: il “fare”.” Ornella ha portato gli auguri di Fra Cristiano ai parrocchiani, dopo la Santa Messa delle 16 del 31.12.2010, celebrata da Don Giuseppe, Sacerdote Cinese, che per 10 giorni sarà tra noi. Un pensiero caro a tutti coloro che il Signore ha chiamato nella Sua Luce di Salvezza durante il decorso del 2010. Infine, quale cordiale augurio per tutti mi “Ai piedi del Sinai, gli ebrei “liberati” hanno formulato questa strana dichiarazione a Mosè: “Tu ci riferirai tutto ciò che il Signore, nostro Dio, ti avrà detto; noi lo faremo e lo ascolteremo” (Dt 5, 27). carovana di 25 pulman!!! Esperienza bellissima davvero ma lasciamo parlare le foto. E poi? Fatta la cresima alla Madonna del Rosario’? Che succede’ tutti a casa? Devo dire di no. Un buon gruppo continua a venire a messa, non solo sono nati i RAGAZZI DEI CAMPETTI ovvero un gruppo che “viva” e dia vita ai nostri spazi di gioco parrocchiali. Dobbiamo dare fiducia e spazio a questi ragazzi, correggere eventuali errori o marachelle, ma fidarsi. Sono oramai “adulti nella fede”. A lor affidiamo il futuro, seguendoli e aiutandoli. Dai ragazzi siete davvero un bel gruppo. Avanti così. Dentro Duemilaundici auguri! Gianni Pomata Anni ’30: transito del Carro Mascherato davanti alla Chiesa delle Nasche, con spettatrici alla finestra della canonica 14 All’Angelus del Papa 19 San Pie tro Il gruppo di indomiti guidati dalle catechiste, ha viaggiato dal venerdì alla domenica in un vero tour de Force. In 48 ore viaggio andata e ritorno da Roma, visita alle catacombe, visita a San Pietro, incontro con Papa e col Cardinale, tutto sotto la pioggia simpatica. E poi anche nell’unica ora disponibile ecco un giretto nel centro storico di Roma, piazza Navona, Panteon etc etc. Con sveglie pazzesche all’alba!! Attraversando Roma con altri milleduecento ragazzi genovesi scortati dalla polizia in una Segue a pag. 19 NEL 2010 È SUCCESSO: SONO STATI BATTEZZATI IN 11 Viola Chiusolo • Federico e Tommaso Bruno • Simone Conti • Eleonora Gabba Simone Vignolo • Alice Ginanneschi • Agnese Colucci • Lucrezia Cappai Eleonora Leccese • Ginevra Cairoli SI SONO UNITI IN MATRIMONIO SOLAMENTE Alberto Gorni e Donatella Alticozzi SONO TORNATI AL PADRE IN 12 Iolanda Villa • Rosa Valle • Agostino (Già) Dellepiane • Maria Candeloro Wanda Sciaccaluga • Antonio Canepa • Antonio Verdi • Matilde Zito Adele Vescovi • Gina Urbini • Giovanna Mancuso • Teresa Sommariva PRIMA COMUNIONE 2010 Nicole Asuni • Samuele Capani • Pietro Carbone • Alessia Castellanelli Francesca Dellepiane • Martina Ghersi • Michela Lanza • Mirko Montanari Sara Ravera • Silvia Santamaria • Francesco Saroglia Filippo Scroglieri • Greta Vittori CRESIMA 2010 Alessia Santamaria • Alice Cilio • Anna Losio • Carol Asuni • Edoardo Dellepiane Emanuele Camogliano • Federica Romano • Ilaria Dal Mas • Lorenzo Sartoni Martina Vittori • Nicolò Patricelli • Paolo Capani • Pietro Pedemonte Stefano Fabbri I ragazzi della Cresima con Mons. Delfino Vescovo missionario Alle Catacombe dei primi Martiri cristiani!!! 18 15 corso di hip hop Ogni sabato pomeriggio Elena Lucentini tiene un corso di danza hip hop per bambini e ragazzi nella palestra della sala Dal Mas dalle ore 15.30 alle ore 17.00 per i bambini fino alla terza elementare dalle ore 17.00 fino alle ore 18.30 per i ragazzi dalla quarta elementare alla terza media. Le bimbe di Elena!!! DA ROMA AI CAMPETTI IL PASSO È FACILE N el 2010 la parrocchia ha partecipato davvero con entusiasmo al pellegrinaggio diocesano dei cresimandi, una tradizione che si sta affermando. Vuol dire andare a vedere il simbolo della cristianità, andare alle radici Cresime sotto il colonnato 16 17 della fede in Italia, visitare monumenti famosi, visitare i luoghi dei martiri cristiani, visitare il luogo dell’unità della Chiesa, il successore di San Pietro, il Papa. Segue a pag. 18