N° 3/2009 R O K 1 , N U M E R 1 D A T A W Y D A N I A Settembre 2009 C Maria è la Madre che accompagna la Chiesa nel suo pellegrinaggio terreno incontro al Padre arissime Sorelle e Laici Canossiani, Il mese di settembre è costellato di feste mariane. La figura di Maria ritorna continuamente alla nostra riflessione: la Sua Nascita, il Suo Nome, la Sua Sofferenza ai piedi della Croce, la sua Maternità spirituale: “Donna, ecco il tuo figlio!” (cfr.Gv. 19,26). Maria è la Madre che accompagna la Chiesa nel suo pellegrinaggio terreno incontro al Padre. Ma è bello anche ricordare Maria, come colei che, nell’episodio del ritrovamento di Gesù al Tempio, non avendo capito bene la risposta datale dal Figlio <serbava tutte queste cose nel suo cuore> (cfr. Luca 2,51), le meditava, le approfondiva per arrivare a coglierne il significato profondo. Con questo atteggiamento, Maria si prese cura della sua interiorità, del suo cammino di fede per procedere nella storia, solidale con il Figlio. Il cuore è il serbatoio delle nostre ragioni profonde, è il centro vitale e decisionale della persona. Il cuore anima ciò che pensiamo, diciamo e facciamo. Nel cuore avvengono le trasformazioni che incidono sulla nostra realtà e scelte fondamentali. Il cuore ,illuminato dalla Parola, ci rende persone spirituali atte a vedere la presenza del Signore nelle nostre Sorelle, nelle persone e nella storia per cogliere le Sue sfide nella trama degli avvenimenti. S. Paolo nella lettera agli Efesini prega il Padre per quella sua comunità di <essere potentemente rafforzati dal Suo Spirito nell’uomo interiore>, (cfr. Ef.3,16) per comprendere il mondo e le persone dal di dentro, col cuore. Tuttavia, l’esercizio dell’interiorità comporta vigilanza, attenzione e pazienza. La custodia del cuore, è faticosa alle volte, comporta una lotta contro tutto ciò che impedisce il bene di trionfare, ma l’assimilazione e la disponibilità all’azione della Parola che ogni giorno la liturgia ci propone, risana, libera e nutre il nostro cuore. Auguro a tutti noi, un cammino costante di interiorizzazione, per diventare persone rafforzate interiormente ,sempre animate dalla saggezza del Vangelo ovunque siamo e operiamo. Maria, maestra di vita interiore, ci renda guide sagge e illuminate nelle nostre Comunità e nei nostri ministeri apostolici. Con affetto fraterno Sr. Natalina Biffi Superiora Provinciale Consiglio provinciale in movimento Visita fraterna a Vinnitsa I l nostro Consiglio Provinciale rischia... “prende il largo”e si lancia, aprendosi a nuovi orizzonti( dal gia’ noto all’inedito) in dialogo con la missione e per la missione. E’ con speranza nel futuro e con spirito missionario che continua i suoi viaggi in visita fraterna...questa volta alle Comunità di Goslawice (Polonia) e di Vinnitsa (Ucraina). L’11 agosto, m. Natalina, m. Valeria e m. Zulima lasciano Vimercate e vanno ad incontrare m. Gabriella a Goslawice, per poi proseguire, insieme, a visitare le sorelle della Comunità di Vinnitsa. Dopo 15 ore di viaggio in treno, viaggio affascinante e divertente, arriviamo a Vinnitsa in perfetto orario, alle 7,10 . E’ il 12 agosto 2009. Ci attendono alla stazione sr. Alicja e sr. Rosa che ci aiutano a comprendere alcune parole che ci avevano incuriosite durante il viaggio e a cui non riuscivamo a dare significato. Ancora una volta realizziamo che l’unica lingua che tutti comprendono è il linguaggio della carità “amor”. Ed è con questa carità che ci sentiamo accolte dalle nostre sorelle di Vinnitsa nel gesto tradizionale dell’offerta del pane e del sale: gesto con cui si accolgono gli amici intimi, come gesto di accoglienza e di fraternità così che chi arriva si senta a casa. Ci siamo sentite in famiglia, la nostra famiglia canossiana...per tre giorni. Abbiamo visitato la casa e preso conoscenza delle varie attività apostoliche che le sorelle animano. Tutto parla di vita...l’attività “pro life”coinvolge sorelle, dottori, laici impegnati e non solo in casa, ma anche sul territorio, organizzando incontri, mostre, conferenze e preghiera per promuovere la vita a tutti i livelli. Abbiamo visitato anche un villaggio che si trova a circa 100 km dalla comunità di Vinnitsa, Rozyn, dove due sorelle si recano ogni fine settimana per l’animazione liturgica e la catechesi, con molto sacrificio, anche perchè le strade sono poco agevoli. Qui è necessaria la presenza delle sorelle, perchè urgente è l’annuncio: ”Fate conoscere Gesù perchè sia amato”. Questa gente ha bisogno di sentirsi amata ora che può vivere la sua democrazia come nazione. Ammiriamo lo zelo missionario delle nostre sorelle; sentiamo vivo il nostro carisma canossiano in questa porzione di mondo, per il quale Gesù ha dato e continua a dare la Sua vita. Auguri, sorelle, e coraggio, che tutto sia “a Motivo di Cristo”! S. Zulima Antunes A Tirana chiusura dell’anno Paolino L a Madre Provinciale, m. Natalina Biffi, ha visitato la Comunità di Krujë-Shen Vlash dal 23 al 28 giugno 2009. Tra le altre cose, ha goduto assieme alla Comunità, della chiusura dell’Anno Paolino nella Cattedrale di Tirana, svoltasi sabato mattina, giorno 27. Era presente tutta la Chiesa albanese, rappresentata dai Vescovi, dal Nunzio Apostolico, da sacerdoti, religiosi e religiose, da gruppi parrocchiali provenienti da tutte le diocesi. Ci si può fare una domanda: Come mai proprio a Tirana questo evento? Tirana si trova al centro del territorio albanese; oltre a questo, l’Arcivescovo mons. Rrok Mirdita aveva chiesto al Papa che tale Cattedrale fosse luogo giubilare per le indulgenze, per tutta bl’Al,ania durante l’anno paolino. C’è un altro motivo: la Cattedrale è dedicata a San Paolo, infatti in alto sulla facciata principale è posta una statua del Santo rivolta verso la città e con una mano invita gli albanesi a ritornare alla Chiesa, alla fede cattolica. E’ un atteggiamento profetico, il profeta esorta a ritornare a Dio. La Chiesa albanese radunata attorno al “fondatore” S. Paolo è chiamata ad essere il profeta che ,rievangelizzando, richiama alle origini raccontate brevemente da due versetti della lettera ai romani (15,19-20 ): “Da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria (attuale Albania), ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo. Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il vangelo se non dove non era ancora giunto il nome di Cristo...” Perciò il convenire di quel giorno è stato un convenire gioioso, animato dalla fede nelle radici cristiane impiantate da S. Paolo forse non in tutti i presenti c’era la consapevolezza della profezia, ma l’assemblea respirava un’ondata di novità, un richiamo a rinnovare l’impegno, preso come chiesa da secoli, con un’ondata di novità profetica. Quindi il motivo del convenire di quel giorno , che ha stretti tutti in unità con la Celebrazione Eucaristica era: ringraziare. Ringraziare S. Paolo che ancora accompagna gli evangelizzatori di oggi, ringraziare Dio Padre dell’anno di Grazia concesso alla Chiesa Universale, ad ogni singolo Battezzato e a questa porzione di popolo di Dio, assetato di verità e di luce che orientino il risveglio della sua fede, quindi bisognosa di nuovi profeti che dicano il nome di Gesù e vivano per questo nome. La solennità della Celebrazione Eucaristica ha fatto si che l’Assemblea godesse di molto raccoglimento e della comunione profonda che si stabilisce tra i fedeli con Dio; raccogliemento e comunione favoriti anche dalla forma circolare della Chiesa, e dal grande crocifisso che domina il tutto dalla parete frontale e invita alla contemplazione del mistero che si sta vivendo. L’Arcivescovo nell’omelia ha ricordato la preziosità della figura dell’Apostolo Paolo evangelizzato direttamente da Gesù per evangelizzare a sua volta. Ha messo in luce il valore apostolico della sua figura per la Chiesa albanese, ha richiamato tutti all’impegno che il popolo di Dio ha oggi in questa terra. La mano di Paolo che richiama è la chiesa di oggi nel suo impegno profetico, è ogni cristiano che fa crescere la propria fede. All’offertorio, gli offerenti vestiti con i costumi tradizionali delle varie regioni, hanno portato all’altare, assieme al pane e al vino, una pianta e un mazzo di fiori. La pianta segno della chiesa chiamata a crescere e a portare frutti evangelici in una cultura di contraddizioni che vuole conservare le proprie tradizioni e nello stesso tempo si affida al consumismo, al tutto e subito come ad un mito. In tutto questo si fa il conto anche con tanta povertà che non permette questa corsa... I fiori semplice segno nella varietà di colori e profumi raccontano la cultura di questo popolo, le sue attese, le sue speranze, i suoi valori bisognosi di evangelizzazione; dicono anche la presenza del profumo di Cristo che si effonde nelle menti e nei cuori desiderosi di una esplosiva novità evangelica. Alla fine della Celebrazione hanno distribuito un libretto che raccoglieva i contenuti di un simposio su S. Paolo tenuto qualche settimana prima. A conclusione di questo breve racconto possiamo - farci un augurio: imparare da S. Paolo a lascirci evangelizzare da Gesù sulle strade del nostro vivere per stare in mezzo alla gente con il suo ardore apostolico e il suo amore sconfinato per Gesù Crocifisso “che ha sofferto per me, è morto per me, è risuscitato per me, cammina con me per le strade della vita”; - ringraziare M. Natalina che ha vissuto cinque giorni con noi, comunità in Albania“ S. Antonietta Salinardi Grest in Ucraina DA urante il tempo estivo la nostra comunità di Ucraina sempre cerca di offrire maggior aisono bambini e aisette giovani, la’ lla fine del mese di aprileattenzione a Gosławice arrivate ragazze: da un ilpaese vicino, da Approfittando Wojnicz, tre dalle vicinanze di dove le sorelle tre svolgono loro ministero. del tempo libero - paese nativo di Papa Giovanni Paolo II e una ragazza, arrivata delleWadowice vacanze, in luglio, abbiamo organizzato due volte il grest, prima neldalle città, parti del centro nord Polonia. la nostra a Vinnitsa, poidella a Rozyn, dove lavorano sr. Rosa e sr. MoniIl tema del ritiro “non sprechiamo l’olio”, aveva come sfondo la casa di ca. e leche relazioni tra Marta, Maria e Gesu’. Sia aBetania Vinnitsa a Rozyn i ragazzi ci conoscono molto bene e volentieri Come momento introduttivo, abbiamo partecipato alla sera alla s. accolgono le nostre proposte, per cui il numero partecipanti è sempre alto. messa, assieme alla gente del villaggio. Le ragazze hanno avuto la possibilita’ E’ un’esperienza davvero bellissima! Ogni annosiamo ci aiutano in questa della confessione, quando, il secondo giorno, andate alla chiesa attivita’ alcuni studenti, nostri amici, proveparrocchiale di Wierzchosławice. Le conferenze sono state tenute da don nienti dall’Angola e dall’Equador: l’esperieGregorio, cappellano della parrocchia e, nei pomeriggi, noi, sorelle, abbiamo nza viene arricchita dalle diverse cultugestitocosì gli incontri di gruppi e di discussioni. Ogni pasto e’ stato giovanile condiviso che con la comunita’ delle sorelle di re e da un grande entusiasmo Nelvera secondo giorno di crea Gosławice. tra noi una comunione e ritiro spiritola tavola “si e’ allargata”, perche’ sono arrivati due laici canossiani dall’Italia e ad essi si sono uniti anche i missionario. nostri laici dela casa, posto.ma E’ astato simpatico, A Vinnitsa siamo Rozyn è sem- perche’ le ragazze hanno avuto occasione di ascoltare e anche d’imparare qualche parola in italiano e ,alla pre come una sfida: per due settimane serata conclusiva ,tutti insieme abbiamo goduto le danze insegnateci da viviamo soltanto della Provvidenza di Dio Sorella Izabel e dai laici Italiani. e… non a parole! Nel programma del ritiro c’e’ stata anche la visita ai malati. Divise in Quest’anno con glisiamo animatori Ci siamo trasferiti in una due gruppetti, andateeravamo a visitareinle11. signore anziane che vivono da vecsole chia nelle casetta di legno, che una gentile signora del posto ci offre ogni anno. case del villaggio. Anche questo tempo e’ stato apprezzato dalle ragazze. Dopo la gioia dell’incontro le prime pulizie, sr Alicja portato e i ragazzi sono Speriamo che da equesto ritiro tutte abbiano via si qualche bello una e di doccia valore. diPeccato che leper ragazze fossero piu’ messiricordo a costruire fianco solo alla casa, avere non la possibilità di numerose, visto lo spazio, la preparazione e anche il tempo bello di fine lavarci, visto che la casa non ha servizi igienici e neppure acqua. E ci è servitaaprile. benissimo! Ogni giorno abbiamo organizzato le giornate in modo da dare tempo alla preghiera comunitaria, alla s. messa – se era possibile –e Ecco ragazze ...... anche ai semplici servizi trache noi:parlano c‘era chilecucinava, chi puliva , chi tirava su l’acqua dal pozzo e la portava in casa e alla doccia. I ragazzi in questo ♦ “Mi e’ piaciuto molto. Mi sono avvicinata di piu’ al Signore. Ho sono stati meravigliosi! sperimentato la vera importanza della preghiera e della bonta’ verso Abbiamo organizzato ancheripetere il tempo per itempo bambini. Sapendo che eravamo gli altri. Desidero questo vissuto qui, perche’ e’ stato lì per far conoscere l’amore vero di Cristo per ogni persona, prima parlavaun tempo migliore nella mia vita.” tra noi, chiarire le nostre ♦ “Sono piena di stupore per comemo le sorelle sonoper riuscite ad organizzare per poi poterper testimoniare ai questo ritiro; nessuna di noi si e’idee, annoiata, neanche un momento. piccoli che siamo figli delC’era tempo per tutto: per unapiù riflessione, pertutti l’adorazione, per la preghiera personale. C’e’ stato tempo anche per le serate di gioco e di lo stesso Padre. ricreazione.” Quest’anno il tema principale era: ♦ “Ho avuto la possibilita’ di ricevere ogni giorno la il santa Comunione, di ”Costruiamo Regno di Dio” cui sono felice, perche’ nel quotidiano non trovo queste occasioni.” Ho imparato a guardare la realta’, le persone, con gli occhi del cuore e ho riscoperto che l’anima e’ il tempio dello Spirito Santo. Basta solo che si ci apra all’azione della Sua grazia.. Gesu’ ogni giorno stende la sua mano verso di me. Lui mi dice: “La tua felicita’ la trovi in Me”. ♦ “Mi sono piaciute molto le serate ricreative, la griglia, la Messa comune, la visita agli ammalati della zona. Grazie per i buonissimi e penso che davvero tra canti, pastie preparati dalle sorelle cuciniere.” lavori, giochi preghiera il Re♦ “Grazie a questo ritiro gno di Dio è cresciuto nei cuori. mi sono riposata dalla fretta giornaliera. Ho ritrovato il raccoglimento dentro di me. Ho potuto pregare per i miei Per questo tempo unico, Ti cari, che ne hanno bisogno. Ho visto come vivono le persone ringraziamo Signore! consacrate. Ho vissuto questo tempo con molta gioia, non solo pregando, ma anche cantando e danzando.” S. Beata Stryczek ♦ “Ho partecipato a questo ritiro per discernere la mia vocazione missionaria. La possibilita’ di vivere da vicino con le Sorelle mi ha dato conferma del desiderio di essere missionaria e, anzi, in questo Grest in Polonia MUSICA MAESTRO!!! E cco il tema del Grest di quest’anno, realizzato in Polonia a Goslawice, dal 29 giugno al 10 luglio, dopo qualche anno di pausa. Due settimane è stata la durata di questo prezioso e incantevole tempo di attività estive per i 50 bambini partecipanti, ma ,come per tutti i grest, la preparazione è cominciata molto prima ed è durata niente meno che sei mesi... ecco, sembra esagerato no? Ma è stato proprio così. La preparazione è iniziata con l’ invito ai giovani della comunità parrocchiale a unirsi a noi affinché potessimo insieme pensare e programmare le 2 settimane di Grest. Volevamo che il Grest di quest’anno fosse qualcosa che uscisse dal cuore dei propri animatori, che avesse la loro impronta, che potessero sentirsi davvero protagonisti e così aver voglia di ripetere l’ esperienza. La risposta dei giovani non è stata in quantità, ma in qualità: erano giovani abbastanza impegnati e animati, desiderosi di fare sì che l’estate dei bambini di quest’anno fosse qualcosa di speciale. Così in una serie di incontri formativi sul tema “Musica Maestro” e altre tanti incontri organizzativi, siamo arrivati alla fine di giugno felici di aver raggiunto l’obiettivo della prima tappa di questa avventura: Musica Maestro! il grest è pronto... su bambini ,venite! Il giorno 29 era bellissimo, il sole brillava e, con la messa di apertura di questa attività estiva, i bambini cominciarono a riempire gli ambienti, dentro e fuori, a loro destinati con la loro melodia di vita, di gioia, sorpresa, canto, grido, semplicità e entusiasmo…. cosa che richiedeva da noi sorelle e animatori molto fiato per accompagnare il loro ritmo. E’ stato davvero bello vivere insieme a loro, bambini e animatori, questo tempo di grazia, speso con canti, danze, preghiere, scenette, riflessioni, lavori manuali, tanti giochi divertenti e educativi e pure una bella gita al castello di Debno. Per sostenere tanto fiato certo che ci è stata necessaria e importantissima l’ora della merenda, e qui dobbiamo davvero ringraziare il Signore e i nostri benefattori che ci hanno provveduto di tutto, senza che avessimo bisogno di comprare niente. La provvidenza è stata largamente generosa! Alla fine delle due settimane il risultato non poteva essere migliore: nei bambini è rimasta la nostalgia e il desiderio che si ripeta l’ esperienza e che il grest del prossimo anno non sia soltanto di due settimane, ma di tre, quattro ...insomma di tutto il mese; e negli animatori esso ha suscitato il desiderio di continuare a trovarci una volta al mese come gruppo, per un incontro piacevole, formativo e distensivo insieme, pensando anche al grest del prossimo anno. Un grazie speciale a tutti gli animatori, alle sorelle e ai laici canossiani in Polonia. Sr. Maria Izabel Il noviziato in Polonia I l 16 Luglio, festa della Madonna del Monte Carmelo, sotto la protezione di Maria, la Provincia Europea apriva una nuova pagina della sua storia con l’inizio del noviziato in Polonia, a Goslawice. Nella celebrazione del Vespro, Madre Natalina Biffi ha accolto la giovane Inna Manchak consegnandole il Crocifisso, Modello e Segno di chi desidera mettersi nell’apprendimento della “sequela Christi”. Erano presenti anche le sorelle della comunità di Cracovia, dove Inna ha trascorso il postulato, e due sorelle della comunità di Ucrania, Paese nativo della novizia. Dopo la celebrazione abbiamo goduto di un bel momento di fraternità con una cena festiva. Insieme, continuiamo a pregare il Signore perchè “mandi nuovi operai alla sua messe, perchè la messe è molta ma gli operai sono pochi”. Alla novizia Inna Manchak auguriamo un buon cammino. S. Maria Izabel Soprattutto fate conoscere Gesù “G “Amate assai assai il Signore e soprattutto fate conoscere Gesù, Egli non è amato perché non è conosciuto”. s. Maddalena esù non è amato perché non è conosciuto” diceva S. Maddalena di Canossa, fondatrice delle “Figlie della Carità Canossiane”. S. Maddalena, aveva sperimentato, rimanendo a lungo in orazione e stando con i poveri, che la non conoscenza, l’ignoranza della fede, priva la persona di un bene grande: la possibilità di conoscere e accogliere l’amore di Dio per l’umanità espresso attraverso il Figlio Gesù. Di fronte a tale conoscenza S. Maddalena non potè fare altro che mettere la sua vita a “Servizio del Regno e del bene dei prossimi”. Lei stessa racconta nelle “Memorie” che una volta dopo la Comunione Eucaristica, rimanendo in profonda adorazione, sperimentò tanta pace da “desiderare il Paradiso” e nello stesso tempo sentì un forte “desiderio di molto operare“. Desiderio di paradiso, perché intuiva e sperimentava sempre più la grandezza e la preziosità dello stare con Dio, desiderio di molto operare per condividere il “prezioso dono” a lei offerto perché tanti altri ne potessero godere facendolo proprio. Continua il suo racconto dicendo: “...Conoscere l’amore di Gesù verso gli uomini mi dà tanta brama di farlo conoscere e amare…”. Brama che le fa ulteriormente affermare: “…avrei bramato di potermi ridurre in polvere, se in questo modo avessi potuto dividermi per tutto il mondo perché Dio fosse conosciuto e amato“. Un’altra espressione pronunciata dalla nostra carissima Fondatrice ci aiuta a capire la sua ansia pastorale, dice: “Andrei anche nel paese delle balene per parlare di Gesù”. Da questa sua esperienza nasce l’eredità che S. Maddalena ha consegnato alle sue Figlie: “Amate assai assai il Signore e soprattutto fate conoscere Gesù, Egli non è amato perché non è conosciuto”. Lei era cosciente che conoscere Gesù vuol dire vivere meglio. Viene in mente il dire di S. Paolo nella lettera ai Romani (10, 14 ss) parlando dell’annuncio: “...Come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?...” S. Maddalena non è mai andata in missione, ma non possiamo sapere quante persone lei abbia raggiunto con la mente, il cuore e la preghiera, con l’offerta di se stessa... Noi sue Figlie possiamo essere certe che ogni giorno ci sostiene con la sua presenza di Madre e con la sua benedizione ci accompagna nella missione che ci ha affidato nel mondo e qui in Albania, a Kruje, a Derven Posht e a Shen Vlash (Durazzo). Il primo modo di attuare la missione è quello di contemplare il Crocifisso nel momento in cui, dalla croce, dimostra al Padre e al mondo il suo amore più grande, il suo modo di amare fino alla fine. Siamo in questa terra, benedetta da Dio, con il desiderio nel cuore di compiere la nostra piccola-grande missione di far conoscere e amare Gesù attraverso la catechesi. Il popolo albanese, nelle varie fasce di età, ha un grande bisogno di conoscere Gesù, cosa Lui ha fatto e detto, come ha amato, il motivo per cui ha dato la vita. Ha bisogno di chi lo rievangelizza condividendo la propria vita di fede, perché anche la fede di ogni persona venga alimentata e giunga a maturazione. A queste verità sta pervenendo gradualmente anche attraverso la nostra piccola presenza di educatrici della fede. A Kruje In questa città non c’è chiesa, alla comunità si offre ,nella nostra cappella, la possibilità della Messa domenicale e alcuni momenti formativi nei tempi forti dell’anno liturgico. Si preparano piccoli gruppi di famiglie e di bambini ai sacramenti. Soprattutto in questa città la catechesi si fa con la testimonianza della nostra presenza come comunità religiosa a servizio dei più poveri. Derven Posht A Derven Posht, limitrofo della città di Kruje, ancora non ci sono ambienti per accogliere i gruppi per la catechesi. In una piccola baracca, accanto alla chiesa in costruzione, si celebra l’Eucarestia domenicale e la catechesi due volte alla settimana. Molti adulti chiedono i Sacramenti, desiderano conoscere Gesù, la Parola di Dio, approfondire la loro fede. Durante quest’anno, sabato e domenica, sono stati preparati gruppi di adulti, tra cui anche intere famiglie, per il battesimo, gruppi di adulti e di giovani per il sacramento della Confermazione, gruppi di ragazzi per la Prima Comunione. Diverse coppie di genitori hanno chiesto di celebrare il sacramento del Matrimonio, sono stati preparati e hanno ricevuto il Sacramento. La gente è molto legata ad alcune tradizioni popolari tenute vive durante il comunismo, cerchiamo di evangelizzare tali tradizioni portando le persone alla conoscenza della Parola, alla preghiera che nasce dal di dentro, alla vita sacramentale. A Shan Vlash Shan Vlash è un villaggio limitrofo alla città di Durazzo. Qui la vita è abbastansa movimentata, diversi gruppi vengono nella nostra casa per le varie attività catechetiche. La catechesi si fa a partire dai più piccoli 4-6 anni, per iniziarli al senso del sacro e accostarli a Gesù che li privilegia. Questo attraverso il racconto orale di passi bibblici, la pittura, la lettura di immagini... L’incontro con loro è settimanale. C’è il gruppo dei ragazzi che segue l’itinerario sacramentale per la Prima Comunione e la Cresima. Si è fatta la scelta di amministrare i Sacramenti quando sono pronti, per dare più spazio alla preparazione e alla coscientizzazione della scelta della fede. Si percorrono itinerari catechetici seguendo il catechismo della Chiesa Cattolica e altri testi.. Si incontrano settimanalmente, mensilmente fanno un ritiro spirituale seguito dalle catechiste. Segue il gruppo degli adolescenti che approfondisce alcuni argomenti della Parola di Dio e alcune virtù umane. Si cerca di formarli al senso della vita come dono da mettere a servizio degli altri: il dono ricevuto se non si condivide non porta frutto. Gesù è modello del dono totale di sé. Il gruppo dei giovani. Il gruppo dei giovani sta facendo un cammino di conoscenza della persona di Gesù dal punto di vista teologico, cristologico, biblico, tutto per pervenire ad una consapevolezza di quanto Gesù ha fatto per ciascuna persona, per accoglierlo nella vita come Via da perseguire, come Verità da conoscere, Vita da vivere, per accogliere la Persona di Gesù come unica ricchezza a cui vale la pena legare la propria vita, per approfondire così, la scelta della propria fede. Nel loro vissuto sperimentano una grande sete di conoscere di Gesù, di approfondire la propria fede, sentono il bisogno di confrontarla con quella delle altre religioni, soprattutto quella musulmana. Adolescenti e giovani una volta al mese hanno un incontro formativo insieme e vivono il sacramento della riconciliazione. Il gruppo degli adulti. Il gruppo degli adulti si raduna attorno alla Parola di Dio con lo scopo di conoscere la storia della Salvezza e quindi approfondire cosa Dio ha fatto per l’umanità, come l’ha amata e continua ad amarla, e cosa chiede alla comunità per giungere a vivere una relazione filiale, fiduciosa, libera, riconoscente. Da questa conoscenza-approfondimento si vuole giungere a formare la Comunià cristiana che cerca di imparare a vivere attorno alla Scrittura considerandola come a Sorgente presso la quale dissetarsi sfamarsi, come a fonte di Luce che illumina il cammino, come strada che porta alla piena conoscenza di Gesù il quale solo per amore si è fatto uno di noi, solo per amore ha donato la propria vita, solo per amore è rimasto in mezzo a noi nell’Eucarestia. Gli adulti cresciuti con la proibizione di compiere un minimo gesto di fede o di pietà, con la semplicità dei bambini ora aprono il loro cuore per dare spazio a Gesù perché riempia gli spazi vuoti di fede lasciati dal tempo. Una volta al mese vivono il Sacramento della Riconciliazione. S. Antonietta Salinardi Il cammino continua Vimercate 18 –20 settembre D i quale cammino si tratta? Del cammino formativo che è lungo quanto la vita. Siamo al secondo Seminario sulla formazione permanente, organizzato nella nostra Provincia Mater Ecclesia e questa volta proprio a Vimercate, dove può sembrare che il cammino si fermi, data l’età delle Madri. Dico può sembrare che il cammino si fermi, ma in effetti non si ferma, anche perché nessuna Montagna di Gemme è completamente a letto, per cui in ambienti diversi, tutte le Madri presenti nella casa hanno potuto godere della vivace e arricchente proposta formativa. È il momento di dire grazie alla Madre Natalina e al suo Consiglio per aver scelto questo luogo per questo secondo Seminario. Ringraziamo anche le Sorelle del CISC che conducono il cammino con tanta competenza e umiltà. L’idea è stata geniale anche per il modo di condurre i lavori. In modo parallelo e con qualche diversità di orari, le due Comunità hanno ricevuto la proposta formativa, da parte di madre Adele e madre Maria Rosa. La Comunità, più in movimento, ovvero più in forza per dare ancora qualche danza alla vita, si riuniva a piano terra. Qui sono presenti anche le due sorelle venute dall’Albania: sr. Maria e sr. Antonietta e sorella Cecylia venuta dall’Inghilterra. La comunità che ha meno possibilità di danza fisica si riuniva al primo piano. Le sorelle formatrici hanno certamente colto la possibilità di danza dello spirito, dentro l’interiorità, che tiene vivo in queste Montagne di Gemme il desiderio di rimanere in comunione con lo Sposo, dopo una vita spesa per Lui nelle missioni. L’idea della danza mi è venuta pensando a Ravasi che parla della danza che la natura offre a Dio, raccontata da un salmo: “…Perché voi montagne saltellate come un arieti, e voi colline come agnelli di un gregge?, che hai tu mare per fuggire e tu Giordano perché torni indietro…?” Da questa immagine bellissima della natura sono passata alle Montagne di Gemme che abitano questa casa; vivaci e preziose quanto mai, bisognose di cure e di cura per tenere cuore e mani levati al Signore nella lode e nel ringraziamento. Il tema del Seminario, molto bello e interessante, ci ha riportate alle Delibere, alla mentalità di cambiamento, alla interiorità che può essere resa viva, profonda, autentica dall’ORAZIONE, fatta come ci propone S. Maddalena nella Regola Diffusa. E’ questione di scelta, di decisione, di “cercare l’orazione come gli avari cercano l’oro”, o di cercare … come i cercatori del Vangelo. Se Poi attuiamo i vari passaggi che le Delibere ci chiedono: da…a… nel caso del Seminario dal formalismo alla interiorizzazione, costruiamo ponti sui quali la danza assume la forma della interiorità: spazio di libertà e di decisioni vitali. Ringrazio assieme a tutte voi,sorelle della Provincia, la Madre Provinciale per il coraggio di investire nella formazione e, assieme ringraziamo prima di tutto Dio Padre, perché in Gesù Crocifisso ha rivelato a noi segreti del suo cuore e, attraverso lo Spirito, ci guida e ci sostiene nel cammino formativo. Lui per primo ha cura della nostra interiorità. Appropriamoci di questa cura con la nostra collaborazione e la nostra vita sarà una danza di gioia e di testimonianza davanti a Dio e ai fratelli. S. Antonietta Salinardi Signore, mia unica speranza, ascoltami e non permettere che desista dal cercarti. Dammi tu la forza di cercarti, tu che hai messo dentro di me la speranza di trovarti con una coscienza sempre maggiore. Davanti a te è la mia forza e la mia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti a te è la mia scienza e la mia ignoranza: là dove mi hai aperto, accoglimi quando entro e la dove mi hai chiuso, aprimi quando busso. Fà che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te. Accresci in me questi doni fino a quando tu mi abbia trasformato totalmente. S. Agostino Notizie di famiglia ♦ La comunità di Vimercate, dall’inizio di ottobre, vive una nuova realtà. E’ la composizione di 2 comunità indipendenti: nel piano superiore, la comunità dell’ offerta e della preghiera con la cura e l’animazione di M. Giuseppina Gamba e al piano terra la comunità apostolica, presieduta da M. Mary Boccardo. A lei ,di cuore, diamo il benvenuto nella nostra provincia. ♦ Il giorno 29 settembre, festa di San Michele, Sr. Nataliya Vashchuk , nella chiesa di Santo Spirito a Vinnitsa—Ucraina, ha consegnato la propria vita al “Dio Solo” con la professione perpetua . ( flesh dell’evento nel prossimo n* del giornalino) A sr. Natasha il nostro augurio e la nostra preghiera! Auguri di buona missione alle sorelle che hanno cambiato comunità