•Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 2 Musica, benessere dello spirito. 11 incontri tra un personaggio che abbia ritagliato e ancora identifichi nella propria vita, professionalmente diversa, una importante quota esistenziale di interesse musicale e un musicista di dedizione professionale totale, in generi musicali diversi. Gli incontri sono rivolti soprattutto ai giovani, attraverso la raccolta di un fondo per l’assegnazione di borse di studio presso l’Istituto Musicale Città di Rivoli. Credo che chiunque parteciperà all’iniziativa sarà d’accordo nel ritenere che la musica ricevuta ascoltata e ancor più cantata e suonata (penso agli incontri di cori appena realizzati e che verranno ripresi durante l’anno, alla stagione di concerti Rivolimusica del sabato sera, a manifestazioni estive dedicate a bande e fanfare, ad altri momenti musicali in preparazione) arricchisca la nostra possibilità di esistenza riflessiva serena civilmente consapevole. La musica è un valore aggiunto di alto significato etico, è benessere dello spirito, è gioia, è possibile superamento di momenti non facili della nostra vita. Questo sarà il tema ricorrente delle conversazioni che si dipaneranno tra note di esperienze personali, aneddoti, osservazioni di vita e d’arte, riflessioni comunque convergenti e parallele al senso complessivo degli incontri. Conosceremo meglio persone che già ammiriamo e apprezziamo, ma sotto un’angolazione particolare e spesso nuova: quella della “humanitas” e della passione musicale. Abbiamo limitato il diritto di accesso perché il nostro Auditorium è piccolo seppure adatto a espressioni intime raccolte coinvolgenti. Escludendo naturalmente ogni biglietto omaggio, per partecipare basta fissare una prenotazione telefonica e versare una cifra minima di 17,50 euro, l’equivalente di quanto l’Istituto spende al lordo per un’ora di lezione. I versamenti confluiranno in un fondo per l’assegnazione di borse di studio per allievi interni ed esterni meritevoli e/o in difficoltà economiche come dirà a suo tempo il bando di partecipazione. Riceverete, dal primo versamento un bollettino periodico che renderà trasparente, l’operazione complessiva. Le borse di studio verranno via via intitolate ai partecipanti agli incontri che ringrazio con gratitudine vivissima per la comprensione immediata, la disponibilità che spesso mi ha commosso, l’intendimento condiviso con passione e talvolta persino con sacrificio. Ringrazio con la stessa gratitudine intensa il Sindaco di Rivoli Guido Tallone e l’Assessore alla cultura Giuseppe Misuraca che mi sorreggono e affiancano in questa esperienza nuova e diversa tra le molte del mio passato. Parliamo quindi sempre di musica, parliamone ai giovani, aiutiamoli ad avvicinarla in libera scelta di generi e diversificazioni. Con l’ottimismo della volontà faremo loro del bene. Giorgio Balmas Presidente dell’Istituto 3 •Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 4 Gli incontri: quando Gli incontri: dove Alberto Papuzzi / Mario Brunello 31 gennaio Fabio Capello / Salvatore Accardo 7 febbraio Plinio Pinna Pintor / Enzo Restagno 4 marzo Sergio Cofferati / Claudio Desderi 18 marzo Gian Luigi Beccaria / Milva 6 aprile Luciana Littizzetto / Evelino Pidò 13 aprile Alessandro Baricco / Jeffrey Tate 3 maggio Carlo Petrini / Pietro Bianchi 3 giugno Tullio Regge / Maurizio Pollini 21 settembre Alberto Conte / Paolo Conte data da definire Gabriele Ferraris / Max Casacci data da definire Più di seicento allievi, una sede di prestigio accessibile a tutti, attrezzata, aperta a numerosi eventi culturali e promotrice di una ricca stagione concertistica. Tutto questo è l’Istituto Musicale Città di Rivoli, un organismo strumentale del Comune senza rilevanza imprenditoriale che propone la divulgazione, l’incentivazione, lo studio e la pratica della musica, lo svolgimento di manifestazioni musicali, l’aiuto ai meritevoli. Il direttore artistico dell’Istituto è il dottor Andrea Maggiora, responsabile anche della stagione di concerti Rivolimusica. Tutti gli incontri sono previsti alle ore 21.00, tranne Cofferati/ Desderi che è alle 17.30 e Baricco/Tate che ha inizio alle 20.30. Istituto Musicale Città di Rivoli via Capello, 3 - 10098 Rivoli (Torino) tel. e fax 011 9564408 [email protected] www.comune.rivoli.to.it/istitutomusicale 5 •Folder RIVOLIMUSICA Lunedi 21-01-2005 31 gennaio 12:16 Pagina 6 ore 21.00 Alberto Papuzzi Mario Brunello giornalista violoncellista e direttore d’ orchestra Nato a Bolzano nel 1942, il suo è un percorso abbastanza tradizionale per un giornalista che si è formato negli anni ‘60. Inizia in un giornale veneziano, facendo la cronaca nera, subito dopo la maturità, a diciannove anni. Segue le varie tappe: la cronaca nera, la cronaca bianca, poi il passaggio a un giornale più importante e l’arrivo a “La Stampa” agli inizi degli anni ‘70. Due momenti importanti in quegli anni: da un lato la scelta avventurosa di lasciare “La Stampa", andare a “L’Unità", fare dei percorsi un po’ frammentati; dall’altro l’abbandono temporaneo del giornalismo alla fine degli anni ‘70 e una lunga esperienza presso la casa editrice Einaudi, che gli permette di incontrare grandi personaggi del mondo della cultura. L’ultima tappa, dopo il ritorno a “La Stampa", è stata l’insegnamento di Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico all’Università di Torino e il corso di giornalismo alla Scuola Holden. Papuzzi è autore dei volumi Il provocatore. Il caso Cavallo e la FIAT, Einaudi, 1976; Portami su quello che canta. Processo a uno psichiatra, Einaudi, 1977; Manuale del giornalista. Tecniche e regole di un mestiere, Donzelli, 1993; Il mondo contro, La Stampa, 1996; con Nando Delai e Giannino Piana, Informazionecomunicazione. Molti soggetti per un’etica mass-mediale, Cittadella, 1997; Letteratura e giornalismo, Laterza, 1998 e ha inoltre curato l’Autobiografia di Norberto Bobbio, 1997. Mario Brunello si è diplomato al Conservatorio di Venezia nel 1982 sotto la guida di Adriano Vendramelli, proseguendo gli studi e il perfezionamento con il grande maestro Antonio Janigro. Fino al 1986 percorre le tappe della carriera in orchestra, dapprima con La Fenice di Venezia e più tardi, come primo violoncello, con l’Orchestra della Scala di Milano. Nel frattempo, si appassiona alla musica da camera e vince numerosi concorsi in duo e in trio. L’anno di svolta è il 1986 quando partecipa al Concorso Internazionale Cajkovskij e lo vince, primo italiano nella storia del concorso, ritirando il primo premio assoluto. Da allora Mario Brunello suona il suo Maggini del XVII secolo (appartenuto al grande Franco Rossi) con tutte le più grandi orchestre nei centri più importanti del mondo e con direttori prestigiosi, tra cui Claudio Abbado, Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria Giulini, Valery Gergiev, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Zubin Mehta. Prosegue con uguale passione la sua attività di musica da camera collaborando con solisti come Frank Peter Zimmermann, Andrea Lucchesini, Gidon Kremer, Salvatore Accardo e il quartetto Alban Berg. Il 1994 lo vede fondatore dell’Orchestra d’Archi Italiana. I primi due anni di vita dell’Orchestra sono dedicati esclusivamente alla preparazione del repertorio e nel 1996 debutta iniziando un’attività premiata costantemente da critiche eccellenti e grande successo di pubblico. La sua grande curiosità sul potere eccezionale di comunicazione della musica lo ha portato a collaborare con gli attori Maddalena Crippa e Marco Paolini, con il quale ha realizzato numerosi spettacoli di successo, e ultimamente ha partecipato a importanti festival di musica jazz, insieme a Vinicio Capossela, Uri Caine e Gian Maria Testa. Dal 2002 ha un contratto in esclusiva con la casa discografica giapponese DJV Victor. Mario Brunello è stato docente dei corsi estivi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana ed è stato nominato, più giovane tra tutti, Accademico di Santa Cecilia. 6 7 •Folder RIVOLIMUSICA Lunedi 21-01-2005 7 febbraio 12:16 Pagina 8 ore 21.00 Fabio Capello Salvatore Accardo allenatore Juventus F.C. violinista e direttore d’orchestra Fabio Capello nasce a Pieris, in provincia di Gorizia, il 18 giugno 1946. Debutta nel calcio che conta con la Spal a diciotto anni nel 1964. È un centrocampista centrale roccioso con un’ottima visione di gioco. La Roma lo acquista nel 1967. A volerlo è il presidente Franco Evangelisti in persona. Suo primo allenatore in giallorosso è Oronzo Pugliese. Poi arriva Helenio Herrera. Nel giro di pochi anni Capello diventa una delle colonne di una squadra di medio livello, che fatica in campionato, ma nel 1969 vince la Coppa Italia, grazie anche ai suoi gol. È una Roma promettente, che fa ben sperare i tifosi. Ma il nuovo presidente Alvaro Marchini si trova alle prese con un bilancio traballante e decide di vendere i pezzi pregiati della squadra, tra cui Fabio Capello alla Juventus. Per Capello si apre una stagione di successi. Vince tre scudetti e diventa titolare della Nazionale. Con la maglia azzurra conquista un posto d’onore nella storia del calcio: il 14 novembre 1973 sigla il gol del primo successo italiano contro l’Inghilterra a Wembley. Nel 1976 lascia la Juventus per il Milan. Sono gli ultimi due anni di carriera. Dal 1985 al 1991 dirige il settore giovanile del Milan, ma si occupa anche di hockey e di strategie di marketing. Il suo esordio come allenatore in serie A è datato 12 aprile 1987, quando sostituisce Nils Liedholm nella parte finale della stagione. Ma è nel 1991 che arriva la grande occasione: è chiamato alla guida del Milan, dopo la fine del ciclo Sacchi. In cinque stagioni vince quattro scudetti, tre Supercoppe di Lega, una Coppa Campioni e una Supercoppa europea. Lascia il Milan nel 1996 dopo uno scudetto vinto facendo convivere due talenti assoluti come Roberto Baggio e Dejan Savicevic e vola a Madrid dove, al primo tentativo, vince la Liga. Da Milano lo richiamano, ma a fine stagione Don Fabio (come lo chiamano a Madrid) si concede un anno sabbatico. Nel maggio 1999 lo chiama a Roma Franco Sensi. Dopo un avvio promettente, la Roma chiude al sesto posto, ma, il 17 giugno 2001 la Roma vince il suo terzo scudetto. In molti vedono in Capello il vero “valore aggiunto” della squadra. È lui l’allenatore che ha vinto di più nel decennio. Tra Milan, Real Madrid e Roma, su otto tornei disputati ne ha vinti sei. E il 19 agosto 2001 conquista anche la Supercoppa di Lega battendo la Fiorentina. Nel maggio 2004 diventa allenatore della Juventus. Fabio Capello non si definisce un intenditore, ma gradisce molto la buona musica. Non ha preferenze particolari, ma ascolta quel tipo di musica che a suo dire gli procura piacere. Inoltre, a volte, la musica è una sua alleata nei momenti di relax. Esordisce a 13 anni eseguendo in pubblico i Capricci di Paganini. A 15 anni vince il primo premio al Concorso di Ginevra e, due anni dopo, nel 1958, è primo vincitore assoluto del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori come Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori, affiancando all’attività di solista quella di direttore d’orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee e americane e ha effettuato alcune incisioni con la Philarmonia di Londra. La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del Quartetto Accardo nel ‘92 e all’istituzione dei Corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione Walter Stauffer di Cremona nel 1986 insieme a Giuranna, Filippini e Petracchi. Nel 1971 ha inoltre dato vita al Festival “Le settimane Musicali Internazionali” di Napoli e al Festival di Cremona. Oltre alle incisioni dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini per la DGG e alle numerose registrazioni per la Philips tra le quali le Sonate e le Partite di Bach per violino solo e l’integrale dell’opera per violino e orchestra di Max Bruch, Accardo ha inciso per ASV, Dynamic, EMI, Sony Classical, Collins Classic e FONE’. Nel corso della sua prestigiosa carriera, Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra i quali il Premio Abbiati della Critica Italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. In occasione della tournée effettuata in Estremo Oriente nel novembre ‘96, il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor. Nel 1999 è stato insignito dell’ordine Commandeur dans l’ordre du mérit culturel, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Alla fine del ‘96 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana (O.C.I.), formata dai migliori allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Nel 2001 gli è stato conferito il prestigioso premio Una vita per la Musica. Possiede due violini Stradivari, lo Hart ex Francescatti 1727 e l’Uccello di Fuoco ex Saint-Exupéry 1718. 8 9 •Folder RIVOLIMUSICA Venerdì 21-01-2005 4 marzo 12:16 Pagina 10 ore 21.00 Plinio Pinna Pintor Enzo Restagno medico musicologo Nato a Torino nel 1921 da Arturo, pioniere della ginecologia, ha condotto gli studi liceali con maturità classica nel 1939 a Torino. Diplomato in violino al Conservatorio, ha sempre continuato a suonare anche in concerti con professionisti e, recentemente, alla Scuola di Musica di Fiesole. Chiamato alle armi nel ‘41, compie il servizio militare in Sanità; congedato nel ´43, partecipa alla Resistenza con attività di propaganda clandestina. Ricercato dalla polizia fascista, raggiunge la formazione partigiana 105a Brigata Garibaldi nell’ottobre del 1944. Congedato alla liberazione con il grado di tenente onorario, riceverà numerosi riconoscimenti dalla Repubblica. Ripresi gli studi, si laurea in Medicina nel 1946 e si specializza in Cardiologia nel 1954. Nel 1951, alla morte del padre, assume la direzione della Clinica, continuando a frequentare l´Istituto di Patologia Medica dell’Università di Torino, che lascerà definitivamente dopo 20 anni nel 1962, al conseguimento della Libera Docenza in Patologia Medica. Da allora sino ai giorni nostri si è dedicato ininterrottamente alla gestione amministrativa e alla direzione del Dipartimento di Medicina e Cardiologia della Clinica. Per favorire l´impegno scientifico dell’Istituzione, ha realizzato nel 1977 la Fondazione Arturo Pinna Pintor, in collaborazione con alcuni membri della Facoltà di Medicina di Torino, per ricerche di Medicina Multidisciplinare e negli ultimi anni per la Verifica di Qualità delle Cure e delle Tecnologie Mediche. La Fondazione ha finora erogato oltre 70 borse di studio e sotto la sua egida sono state condotte più di 200 ricerche. È membro della Società Italiana di Cardiologia, delegato regionale dell’ANCE, è membro del Comitato direttivo piemontese della Società Italiana di VRQ, del Comitato Organizzatore del Progetto EuroSCORE per l’elaborazione del modello Europeo di stratificazione del rischio in cardiochirurgia. Per l’ esperienza e le ricerche in questo campo è stato nominato nel 1999 membro del Comitato ad hoc della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca. Nello scorso anno è stato nominato Presidente del Comitato Scientifico Piemontese dell´AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), dal 1991 è membro dell´ISQA (International Society for Quality Assurance) e dell´ISTAHC (International Society for Technology Assessment in Health Care). Negli ultimi 15 anni ha promosso numerose ricerche, tuttora in corso, nei campi della qualità della vita degli operati e della stratificazione del rischio dei pazienti e dei costi. Enzo Restagno ha studiato musica e filosofia a Torino e a Vienna. Da più di trent’anni è professore di storia della musica al Conservatorio G. Verdi di Torino. Ha tenuto corsi al Conservatorio centrale di Pechino, all’Università di New York e in numerosi centri musicali di tutto il mondo. Ha pubblicato vari volumi dedicati specialmente agli autori del Novecento (H.W. Henze, Jannis Xenakis, Luigi Nono, Luciano Berio, Elliott Carter, Steve Reich, Gyorgy Ligeti, Alfred Schnittke, Sofia Gubaidulina, Franco Donatoni, Goffredo Petrassi) alcuni dei quali tradotti in varie lingue. Da una ventina d’anni si occupa anche di organizzazione musicale: è stato direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica della RAI e dal 1985 del festival Settembre Musica ed è consulente artistico per le edizioni musicali di Casa Ricordi. 10 11 •Folder RIVOLIMUSICA Venerdì 21-01-2005 18 marzo 12:16 Pagina 12 ore 17.30 Sergio Cofferati Claudio Desderi sindaco di Bologna cantante lirico e direttore d’orchestra Sergio Cofferati è nato a Sesto ed Uniti, provincia di Cremona, il 30 gennaio del 1948. È sposato e ha un figlio. Componente del Cnel (Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro), dal luglio 2001 è Ufficiale della Legione d’Onore, la più alta onorificenza francese. Dopo il diploma inizia a lavorare alla Pirelli Bicocca di Milano come impiegato. Si iscrive alla Filcea, il sindacato dei chimici della Cgil, e compie un percorso che lo porterà ai vertici dell’organizzazione. Negli anni Ottanta affronta le grandi ristrutturazioni del settore chimico e nel 1988 diventa segretario generale della Filcea. Componente della segreteria nazionale della Cgil dal 1990, viene eletto segretario generale nel 1994, succedendo a Bruno Trentin. Durante la sua gestione, il sindacato svolge un ruolo fondamentale nelle trasformazioni del paese, nel pieno della ricostruzione dopo la bufera di Tangentopoli e la crisi economica culminata con la svalutazione della lira. Questi non sono solo anni di battaglie, ma anche di accordi positivi tra le parti sociali per risanare il paese e accompagnarlo nel difficile cammino verso l’ingresso in Europa: dal protocollo sulla concertazione firmato con il governo Ciampi nel 1993, alla riforma delle pensioni del 1995, dal Patto per il Lavoro con il governo Prodi nel 1996, alla Carta di Impegni contro lo sfruttamento del lavoro minorile con il ministro Livia Turco nel 1998, alla firma, sempre in quell’anno, di un nuovo Patto per il Lavoro con il governo D’Alema. Il 21 settembre del 2002 Cofferati lascia la Cgil per tornare al suo posto in Pirelli all’ufficio studi sociali e ambientali, dove si occupa di responsabilità sociale d’impresa. Ricopre inoltre la carica di presidente della Fondazione Di Vittorio, che svolge attività di ricerca in campo storiografico, economico, scientifico e culturale. Nel frattempo, nel capoluogo emiliano nasce il progetto Bologna2004, che coinvolge partiti, associazioni e movimenti in un’alleanza estesa. Si tratta di un’esperienza innovativa, che ha lo scopo di coinvolgere forze della società civile nell’elaborazione di un progetto per la città e nella designazione del candidato sindaco. Il 13 giugno del 2003, Cofferati ufficializza la sua disponibilità a partecipare al progetto e compie quella che ha definito “una scelta di vita": a partire dal luglio del 2003 si trasferisce con la famiglia a Bologna, nel quartiere Santo Stefano, e rinuncia a tutte le altre cariche e attività per concentrarsi completamente su Bologna, dove, alle elezioni amministrative del 12 e 13 giugno 2004, viene eletto Sindaco. Ha debuttato nel 1969 al Festival di Edimburgo interpretando Il Signor Bruschino di Rossini. Da allora ha privilegiato il repertorio mozartiano e rossiniano, che ha proposto nel corso di importanti festival quali quelli di Salisburgo, Pesaro e Glyndebourne. Dal 1973 è regolarmente ospite del Teatro alla Scala dove interpreta, fra le altre cose, La Cenerentola e L’Italiana in Algeri con la direzione di Claudio Abbado, nonché le opere di Mozart su libretto di da Ponte dirette da Riccardo Muti. Il suo repertorio spazia da Monteverdi a Nono, con particolare attenzione per il genere cameristico e liederistico e per l’opera di Schumann, Schubert e Brahms. La sua carriera ha portato ad esibirsi all’Opéra di Parigi in Falstaff, al Covent Garden di Londra in Le nozze di Figaro e Così fan tutte, nonché a New York e Chicago in altri importanti ruoli mozartiani e rossiniani. Dal 1988, presso la Scuola di Musica di Fiesole, ha guidato il Progetto Mozart - Da Ponte, un laboratorio conclusosi con la messa in scena di Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni, a cui è seguito, nel 1993-1996, un work shop sulla vocalità di Monteverdi culminato nella produzione de L’incoronazione di Poppea, L’Orfeo e Il ritorno di Ulisse in patria. Da diversi anni svolge un’intensa attività come direttore d’orchestra che lo ha portato alla testa di numerose compagini italiane e straniere. Tra le produzioni più significative La scala di seta e L’occasione fa il ladro a Montpéllier nel 1992, Falstaff e La pietra di paragone al Festival di Aldeburgh nel 1993 ed Il maestro di cappella di Cimarosa alla Reggia di Caserta in occasione del G7, nel 1994 un trittico composto da Il maestro di cappella, Il Telefono di Menotti e La voix humaine di Poulenc da lui diretto e interpretato nel 1995 a Napoli. Nel corso dello stesso anno ha diretto i Carmina Burana, La Cenerentola, La pietra di paragone, Rigoletto, Falstaff, La traviata, Macbeth e Carmen a Pisa, Il signor Bruschino e La scala di seta a Bilbao, Carmen a Rouen e Don Giovanni a Marsiglia. Tra i suoi impegni più recenti lo spettacolo Tout Rossini a Parigi, La finta giardiniera a Nizza e Il barbiere di Siviglia a Baltimora, Montecarlo e Tolosa nel 2001. Tra i prestigiosi incarichi ricevuti, la direzione artistica del Teatro Verdi di Pisa dal 1991 al 1997 e quella del Regio di Torino, nominato dall’allora sovrintendente Giorgio Balmas, dal 1998 al 2001. È stato consulente artistico del Festival Verdi di Parma e dall’agosto 2002 al dicembre 2003 sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo. 12 13 •Folder RIVOLIMUSICA Mercoledì 21-01-2005 6 aprile 12:16 Pagina 14 ore 21.00 Gian Luigi Beccaria Milva professore universitario cantante e attrice Gian Luigi Beccaria è nato a Costigliole Saluzzo il 27 gennaio 1936, si è laureato in glottologia a Torino, con Benvenuto Terracini (ne ha curato due raccolte di saggi, I segni, la storia, Napoli 1976, e con M.L. Gernia, Linguistica al bivio, Napoli 1981). Ha insegnato dal 1960 al 1963 all’Università di Salamanca, dal 1970 è professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università di Torino. Ha pubblicato numerosi volumi dedicati alla lingua italiana antica e moderna: momenti e aspetti del Settecento italiano, rapporti linguistici Italia-Spagna nel Cinque e Seicento, prosa e poesia del Novecento, letteratura e dialetto, linguaggi settoriali dell’italiano contemporaneo, linguistica generale, tradizioni popolari, etnolinguistica. Ricordiamo i volumi Ritmo e melodia nella prosa italiana. Studi e ricerche sulla prosa d’arte, Firenze, Olschki, 1964, Spagnolo e spagnoli in Italia, Torino, Giappichelli 1968 (rist. 1969), L’autonomia del significante, Torino, Einaudi, 1975 (rist. 1989), Letteratura e dialetto, Bologna, Zanichelli, 1975, La guerra e gli asfodeli. Romanzo e vocazione epica di Beppe Fenoglio, Milano, Serra & Riva, 1974, Italiano. Antico e nuovo, Milano, Garzanti, 1988 (nuova ed. 1992), Le forme della lontananza, Milano, Garzanti, 1989 (nuova ed. 2001), I nomi del mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, Torino, Einaudi, 1995, Sicuterat. Il latino di chi non lo sa: Bibbia e liturgia nell’italiano e nei dialetti, Milano, Garzanti, 1999 (nuova ed. 2001), Elogio alla lentezza, Marene, Aragno, 2004; e con altri I linguaggi settoriali in Italia, Milano, Bompiani, 1973, Italiano letterario. Profilo storico, Torino, Utet, 1989. Per sua cura ha pubblicato Fiabe piemontesi, Milano, Mondatori, 1982, gli Appunti di lingua di V. Alfieri, Asti, ed. naz. delle Opere, 1983, il Dizionario di lingua e di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi, 1994, nuova ed. 2004; Tre più due uguale zero, Milano, Garzanti, 2004. Gian Luigi Beccaria è redattore del mensile “L’indice”, condirettore della rivista “Lingua e stile”, della rivista “Lettere italiane” e collaboratore de “La Stampa”. Condirige l’“Atlante Linguistico Italiano”. È socio nazionale dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia delle Scienze di Torino. Nata a Goro in provincia di Ferrara, esordisce nel 1959 vincendo un concorso per voci nuove indetto dalla Rai e incide Milord, il suo primo disco. Nel 1961 si rivela al Festival di Sanremo con la canzone “Il mare nel cassetto” ottenendo il terzo premio. Nel 1965 inizia la sua lunga collaborazione con Giorgio Strehler con lo spettacolo brechtiano Poesie e canzoni di Bertold Brecht, seguito nel ‘67 da Io, Bertold Brecht. Nel teatro di prosa esordisce invece nel ‘68 con Il Ruzante di Gianfranco de Bosio mentre nello stesso anno a Roma per la regia di Strehler interpreta La cantata del mostro Lusitano di Peter Weiss. È del 1973 il memorabile allestimento di Strehler dell’Opera da tre soldi in cui Milva interpreta in maniera indimenticabile Jenny delle Spelonche accanto a Domenico Modugno, mentre otto anni più tardi è la protagonista della Deutsche Oper di Berlino con I sette peccati capitali di Brecht-Weill, portata poi al Teatro Regio di Torino, all’Accademia Santa Cecilia a Roma, al Comunale di Firenze, all’Opéra Comique di Parigi e nei più importanti teatri europei. Sempre nell’81 per la Rai conduce il varietà del sabato sera Al Paradise. All’anno successivo risale la prima collaborazione con Franco Battiato che scrive per lei le canzoni dell’album Milva e dintorni tra le quali “Alexanderplatz”, mentre nel 1983 è co-protagonista con Nicole Garcia e Heinz Bennet nel film Via degli Specchi, di Giovanna Gagliardo, che partecipa anche al Festival del Cinema di Berlino. Nel 1990 riceve il Premio Tenco. Tre anni più tardi in Italia parte il tour dello spettacolo teatrale La storia di Zaza, di Giancarlo Sepe, ispirato alla commedia di Berton e Simon; nel ‘95, sempre in Italia, è la volta della tournée di Tosca, ovvero prima dell’alba di Terence Rattigan e di Milva. Canta un nuovo Brecht rappresentato al Piccolo Regio di Milano con la regia di Giorgio Strehler. Con l’operita Maria de Buenos Aires di Astor PIazzolla e Horatio Ferrer (con la regia di Emmanuel Bohn) in scena nel 2001 al Teatro Comunale di Bolzano, Milva ottiene un grande successo di pubblico e stampa interpretando il ruolo di Maria. Nel 2004, dopo undici anni di assenza dal mercato discografico italiano, esce l’album Milva canta Merini con le poesie di Alda Merini musicate da Giovanni Nuti. 14 15 •Folder RIVOLIMUSICA Mercoledì 21-01-2005 13 aprile 12:16 Pagina 16 ore 21.00 Luciana Littizzetto Evelino Pidò attrice e autrice direttore d’orchestra Luciana Littizzetto è nata e vive a Torino. Diplomata al Conservatorio in pianoforte nel 1984, si è laureata in Lettere alla facoltà di Magistero nel 1990, dedicandosi per nove anni all’insegnamento della musica nelle scuole medie. Tra il 1988 ed il 1990 ha frequentato la scuola di recitazione dell’“I.D.A.S.” (Istituto d’Arte e Spettacolo) e ha cominciato così la sua carriera come doppiatrice e autrice di testi per i suoi primi spettacoli: Lacrime, Sogni e Sesso. Nell’agosto 1991 ha vinto ad Aosta il premio Ettore Petrolini al Festival di cabaret Bravograzie! con lo spettacolo Videobox, mentre nel ‘92 fa la sua prima apparizione nel programma Avanzi, su Raitre, per poi portare sui palcoscenici di tutta Italia con successo lo spettacolo Parlami d’amore Manù, di cui è anche autrice. Nel 1993 partecipa come autrice alla quarta edizione del festival di Sanscemo ed è inoltre tra gli ospiti fissi di Cielito lindo, in onda su Raitre e condotto da Claudio Bisio ed Athina Cenci, dove presenta il personaggio di “Sabrina”. Nel 1995 partecipa a Letti gemelli e TV cumprà in onda su Raitre e interpreta su Radiodue la radiocommedia Giada. Nel 1997 conduce Single con Bruno Gambarotta e lavora su Italia 1 in Facciamo cabaret e Ciro-il figlio di Target. Nel frattempo debutta nel cinema in Tutti giù per terra di Davide Ferrario, dal romanzo di Giuseppe Culicchia, uscito nell’aprile 1997, esperienza proseguita in Tre uomini e una gamba di e con Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel 1998 inizia anche a scrivere una rubrica settimanale su “TorinoSette”, l’inserto di spettacolo e cultura de “La Stampa” ed esce il suo secondo libro Ti amo bastardo. Nel settembre 2000 esce il film E allora mambo, scritto e diretto da Lucio Pellegrini e Fabio Bonifacci. In questi anni propone vari spettacoli in tutta Italia, tra cui Recital e Bella di notte, racchia di giorno, Nella stagione televisiva 2000/2001 è ospite fissa a Quelli che il calcio, il programma di Fabio Fazio in onda la domenica pomeriggio su Raidue. Scrive e recita su Radiodue Rai lo sceneggiato comico Le parole che non ti ho chiesto. Nel 2001 escono il suo terzo libro Sola come un gambo di sedano e il nuovo film del quale è co-sceneggiatrice e protagonista Ravanello pallido per la regia di Gianni Costantino. Nel 2002 inizia a condurre con Paoletta il programma radio La bomba su Radio Deejay, è testimonial per la campagna pubblicitaria dell’Istituto San Paolo Imi ed esce il libro, edito da Mondadori, La principessa sul pisello. Il 2004 è l’anno di Col Cavolo, il suo nuovo romanzo, terzo e ultimo capitolo della “Trilogia della verdura” e del film Se devo essere sincera, regia di Davide Ferrario, del quale è co-sceneggiatrice e protoganista. Nato a Torino, ha studiato musica al Conservatorio della sua città natale e in seguito ha frequentato i corsi di direzione d’orchestra presso la Scuola Superiore di Musica di Vienna. La carriera internazionale ha inizio poco tempo dopo, quando viene chiamato ad inaugurare il Festival dei Tre Mondi a Melbourne con Madame Butterfly; viene poi invitato a Genova, Venezia, Bari e Palermo; all’Opera di Roma, nell’aprile del 1989, contribuisce alla resurrezione scenica della Zelmira di Rossini e nello stesso anno fa una lunga tournée in Australia con le Orchestre Sinfoniche ABC. Nel 1992 inaugura il Festival di Wexford in Irlanda e nel 1993 debutta in America partecipando al Festival di Santa Fé e all’Opera di Los Angeles, dove viene invitato per le successive stagioni. Nello stesso anno debutta alla Royal Opera House di Londra. Dirige poi con grande successo al Festival di Aix en Provence e all’Opéra Bastille di Parigi. Nelle ultime stagioni ha diretto al Théâtre Municipal di Losanna, al Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro Regio di Torino, all’Opéra di MonteCarlo, a Tel Aviv, al Festival di Orange, al Metropolitan di New York, all’Opéra Bastille Il Pirata di Bellini e la Lucie de Lammermoor allo Châtelet di Parigi. Aveva già trionfalmente presentato quest’opera all’Opéra di Lyon, al Théatre des Champs Elysées e al Grand Théâtre di Ginevra, dove tornerà regolarmente ogni stagione fino al 2006. Nel dicembre 2003 il ritorno alla Royal Opera House di Londra, con Cenerentola e nel 2004 con Lucie de Lammermoor. Evelino Pidò prepara inoltre il ritorno al Festival d’Orange con Otello, al Festival di Santa Fé con concerti e opere. Nuovi importanti impegni lo aspettano negli Stati Uniti e in Europa. Ha collaborato, fra le altre, con le Orchestre Sinfoniche della RAI e del Teatro Regio di Torino, con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, con il Teatro San Carlo di Napoli, con l’Orchestre Philharmonique di Montecarlo, la Royal Philharmonic di Londra, l’Orquestra Simfonica de Barcelona e l’Orchestre Philharmonique de Radio France. Evelino Pidò ha inciso a Lione Elisir d’Amore di Donizetti per la Decca e Rossini con la Royal Philharmonic Orchestra. Nel 1999 ha registrato per la EMI due CD con Roberto Alagna e Angela Gheorghiu. 16 17 •Folder RIVOLIMUSICA Martedì 21-01-2005 3 maggio 12:16 Pagina 18 ore 20.30 Alessandro Baricco Jeffrey Tate scrittore direttore d’orchestra Alessandro Baricco ha pubblicato con l’editore Rizzoli cinque romanzi tradotti in tutto il mondo: Castelli di rabbia (1991); Oceano mare (1993); Seta (1996); City (1999); Senza sangue (2002). Nel 1994 ha pubblicato con l’editore Feltrinelli Novecento, un monologo, testo teatrale rappresentato in Italia, in quasi tutta Europa, in Russia, in Giappone, in Canada e in Sud America. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film La leggenda del pianista sull’oceano. Ha inoltre scritto un breve saggio sulla globalizzazione, Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà (2002, Feltrinelli) e due saggi di critica musicale: Il genio in fuga (1988, PBE) sull’opera rossiniana e L’anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (1992, Garzanti) sui rapporti tra musica e modernità. Gli articoli scritti da Baricco per i quotidiani “La Stampa” e “La Repubblica” sono stati raccolti in Barnum. Cronache dal Grande Show, e Barnum 2. Altre cronache dal Grande Show (1995-98, Feltrinelli). Per Luca Ronconi ha scritto Davila Roa, messo in scena al Teatro di Roma nel 1996. Dal 1997 al 2001 ha portato nei teatri italiani lo spettacolo Totem. Letture, suoni, lezioni, realizzato insieme a Gabriele Vacis e Roberto Tarasco. Alessandro Baricco è stato fra i protagonisti delle precedenti edizioni del Festival Romaeuropa con City Reading Project nel 2002 (i testi e le immagini degli spettacoli sono raccolti in un volume edito da Rizzoli) e con la prima mondiale del Reading Iliade nel 2004. Nato in Inghilterra, a Salisbury, nel 1943, ha studiato medicina all’Università di Cambridge, ma l’interesse per la musica lo ha portato a dedicarsi alla direzione d’orchestra, collaborando con Georg Solti, Colin Davis, Carlos Kleiber, Rudolf Kempe. Nel 1976 è stato assistente di Boulez a Bayreuth per il Ring e nel 1978 ha esordito come direttore all’Opera di Göteborg con la Carmen. Direttore dagli anni Ottanta al Royal Opera House Covent Garden di Londra, è stato nominato direttore principale della English Chamber Orchestra nel 1985 e primo direttore ospite dell’Orchestre National de France nel 1989. Jeffrey Tate dirige abitualmente le grandi orchestre londinesi, la Bayerischen Rundfunk-orchester, i Berliner Philharmoniker, la Filarmonica della Scala, la English Chamber Orchestra, la Filarmonica di Rotterdam, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica di Los Angeles, le Orchestre Sinfoniche di Boston, Cleveland, Toronto, Montreal. Al Théâtre du Châtelet di Parigi ha diretto nel 1995 Peter Grimes di Britten e il ciclo dell’Anello del Nibelungo di Wagner. Ospite del Festival di Aix-en-Provence con Così fan tutte, ha riaperto con questo titolo l’Opéra Garnier di Parigi nel marzo 1996. Ha diretto la Walkiria al Teatro Colon di Buenos Aires nel 1997. Nel 2000 ha diretto a Colonia Intolleranza 1960 di Luigi Nono e L’Oro del Reno di Richard Wagner e, in Italia, Arianna a Nasso e Capriccio a Torino, Il Cavaliere della Rosa a Milano e The Turn of Screw a Genova. La sua intensa attività discografica comprende Arabella, Hänsel und Gretel, Les contes d’Hoffmann, Lulu, i Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, con Mitsuko Uchida, e tutte le Sinfonie dello stesso autore con la English Chamber Orchestra, nonché le principali composizioni sinfoniche di Elgar. Nel ruolo di Primo direttore ospite ha guidato l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in un’importante tournée in Spagna e nel corso della stagione in due programmi inconsueti: il primo dedicato ad autori inglesi di inizio Novecento, il secondo a Stravinskij, con la Symphonie de psaumes e l’opera-oratorio Oedipus rex. Nelle ultime stagioni sinfoniche ha diretto l’Orchestra della Rai in importanti produzioni come la Creazione di Haydn, le Scene dal Faust di Schumann e i Maestri cantori di Norimberga di Wagner e la Messa in si minore di Bach, Das Paradies und die Peri di Schumann. Chevalier des Arts et des Lettres e Commander of the British Empire, Jeffrey Tate ha ottenuto il Premio Abbiati della critica italiana riferito alla sua attività con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella stagione 1998-99. Dal settembre 2002 ne ha assunto l’incarico di direttore onorario. 18 19 •Folder RIVOLIMUSICA Venerdì 3 21-01-2005 giugno 12:16 Pagina 20 ore 21.00 Carlo Petrini Pietro Bianchi fondatore e presidente di Slow Food etnomusicologo Nato a Bra il 22 giugno 1949, con studi di sociologia a Trento e un background di impegno in politica e nell’associazionismo, Carlo Petrini comincia a scrivere di enogastronomia nel 1977 sui principali periodici e giornali italiani, attività alla quale presto si aggiunge l’organizzazione di eventi. È però nel 1983 che Petrini pone la prima pietra dell’associazione enogastronomica Arcigola, inizialmente legata alla cultura del buon mangiare, del buon bere e della convivialità: il primo congresso dell’associazione si tiene nel 1986 e ne vede l’elezione a presidente. Il 9 dicembre 1989 a Parigi, dopo tre giorni di confronto e dibattito all’Opéra Comique, il Manifesto del Movimento Internazionale Slow Food viene sottoscritto da oltre venti delegazioni provenienti da tutto il mondo. Slow Food diventa una fucina di idee che si concretizzano presto in eventi, tra i quali il Salone del Gusto, Cheese, il Premio Slow Food per la difesa della biodiversità. Attraverso la casa editrice Slow Food Editore, fondata nel 1990, Petrini promuove numerose pubblicazioni e cura l’edizione della Guida ai Vini del Mondo e della rivista “Slow”. Insieme a Daniele Cernilli è fondatore e curatore di Vini d’Italia (una coedizione Gambero Rosso e Slow Food Editore). Tra le altre attività giornalistiche di Carlo Petrini, la collaborazione come editorialista con il quotidiano “L’Unità” e dal 1999 con “La Stampa”, con le due rubriche settimanali Sostiene Carlin, su “TuttoLibri”, e De gustibus disputandum est sulla pagina domenicale dell’agricoltura. Per la sua attività Petrini si aggiudica nel 2000 a Londra il Communicator of the Year Trophy, istituito dalla IWSC (International Wine and Spirit Competition) e nel 2002 il Premio Sicco Mansholt, per l’attività intrapresa da Slow Food a supporto e difesa di un nuovo modello di agricoltura sostenibile. Il 10 luglio 2003 l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli gli conferisce la Laurea honoris causa in Antropologia Culturale. Nell’ottobre 2004 Petrini viene inserito come italiano nella categoria “Innovator” nella lista degli European Heroes 2004 stilata dal “Time Magazine”. Tra i più recenti progetti ideati e promossi da Carlo Petrini all’interno di Slow Food: l’Arca del Gusto e i Presìdi italiani ed internazionali, il Premio Internazionale Slow Food per la difesa della biodiversità, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra) e Colorno (Parma), Terra Madre. Nato a Giubiasco in Svizzera nel 1953 da Carlo (architetto) e Trudi (violinista), Bianchi (a destra nella foto) studia dall’età di sei anni il pianoforte con Jean-Jacques Hauser, a Bellinzona, per poi frequentare il liceo di Lugano. Segue un intenso periodo di studi e di concerti a Parigi: nel 1973 è attivo come sonorizzatore dei concerti di Alan Stivell e fa parte dello staff del gruppo. Nel 1974 fonda insieme a musicisti della Bretagna, della Cornovaglia e della Francia la propria formazione Lyonesse dove suona il pianoforte, il clavicembalo e il violino. Appassionatosi alle musiche etniche di tutto il mondo, nel 1975 si iscrive all’Accademia di Parigi e studia musicologia, tradizioni orientali (con Tran Van Khe), africane (con Marcel Laloum) ed etnologia (con Dyane Rey). Ottiene dall’Università Paris VIII una Maîtrise in musica nel 1979. A Roma, membro dell’Istituto Svizzero di Villa Ludovisi, segue un corso di perfezionamento con Diego Carpitella, maestro e amico. Mentre continua ininterrotta l’attività concertistica, inizia un lungo lavoro di ricerca nel canto popolare: dapprima in Berry, Creuze e Corrèze, per poi spostarsi definitivamente nel Ticino, oggetto della tesi di Maîtrise. Qui raccoglie circa 600 canti, danze e testimonianze orali con mezzi tecnici della Radio Svizzera italiana. Dal settembre 1980 entra a far parte della redazione musicale della stessa Radio che lo impiega come etnomusicologo. Di questo periodo sono anche i film TV della serie A suon di banda e D’altri canti. Dal 1979 al 1985 dirige un festival di musiche popolari in terra di Langa, intitolato Canté j’euv che riscuote un enorme successo di pubblico. Presidente della società svizzera di etnomusicologia, premiato due volte con l’Ascona per la Cultura (1984) e con il Vincenzo Falchetto per la cultura popolare (1990), non perde la voglia di suonare in pubblico: in duo con Roberto Maggini (con Bianchi nella foto) dal 1983; con Padus (un gruppo svizzero e italiano sul repertorio del Po) dal 1994, con Martinotti, Coltri, Tombesi e Vitelli; con la sua Orchestrina, formata da Giotto Columberg, Giorgio Lanini e Anna Pacchin; e con molti altri musicisti. Ha suonato nei cinque continenti con importanti tournée in Australia, Canada, Turchia, Emirati Arabi, Russia, Georgia, Scandinavia. Come consigliere artistico, segue regolarmente le rassegne “Tre giorni di musica popolare Acquarossa” e “Musica nel convento delle Agostiniane, Montecarasso”. 20 21 •Folder RIVOLIMUSICA Mercoledì 21-01-2005 21 settembre 12:16 Pagina 22 ore 21.00 Tullio Regge Maurizio Pollini fisico pianista Nato a Torino nel 1931, frequenta in questa città tutte le scuole fino al conseguimento della laurea in Fisica presso l’Università nel 1952. Nel biennio 1954/56 è alla Rochester University (NY) dove consegue il Ph.D in Fisica teorica. Tornato in Italia, ottiene la cattedra in Fisica Teorica nel 1961. Ha insegnato Teoria Quantistica della Materia presso il Politecnico di Torino. Nel 1958/59 trascorre sei mesi presso il Max Planck Institut di Monaco di Baviera dove interagisce con W.Heisenberg, per poi tornare negli Stati Uniti alla Princeton University e all’Institute for Advanced Study di cui diventa membro nel 1964 e che lascia definitivamente nel 1979 ritornando in Italia. Tullio Regge si è interessato di urti ad alte energie sviluppando il concetto di momento angolare complesso e di poli della matrice d’urto nel momento angolare poi utilizzati nella fisica delle alte energie. In collaborazione con J.A.Wheeler analizza le perturbazioni della metrica di Schwarzchild che caratterizza il buco nero. Infine, introduce il concetto di gravità discreta e lo estende dimostrando che il formalismo dei coefficienti di recoupling angolare è una teoria topologica. Nel 1964 riceve il premio Dannie Heineman della American Physical Society e dell’American Institute of Physics, nel 1968 il premio Città di Como della Fondazione Somaini, nel 1979 la Medaglia Einstein della Fondazione Lewis Strauss. Per la sua opera di divulgatore scientifico gli sono conferiti nel 1987 la medaglia Cecil Powell della Società Europea di Fisica, nel 1988 il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1996 la medaglia Dirac dell’ICTP, nel 1997 il Premio Marcel Grossman. È membro nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell’Accademia dei XL, della American Philosophical Society, della Academia Chilena de Ciencias e della Accademia Russa delle Scienze. È al momento anche attivo come presidente della sezione torinese dell’Associazione per la ricerca e prevenzione degli handicap (AIRH) e come presidente dell’Istituto per l’Interscambio Scientifico (ISI), una fondazione che vede tra i soci la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino e la Cassa di Risparmio. Nel periodo 1989-94 è stato eletto eurodeputato. Maurizio Pollini è nato a Milano nel 1942 e ha studiato con Carlo Lonati e Carlo Vidusso. Nel 1960 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Chopin di Varsavia. Da allora è protagonista in tutti i maggiori centri musicali d’Europa, America e Giappone. Ha suonato con i più celebri direttori, fra cui Boehm, Karajan, Celibidache, Abbado, Boulez, Chailly, Mehta, Muti, Sawallisch e con tutte le più importanti orchestre. Nel 1987, in occasione dell’esecuzione dei Concerti di Beethoven a New York, i Wiener Philharmoniker gli hanno consegnato l’Ehrenring. Nel 1995 ha ricevuto il Goldenes Ehrenzeichen della città di Salisburgo, nel 1996 a Monaco di Baviera l’Ernst-von-Siemens Musikpreis, nel 1999 a Venezia il Premio Una vita per la musica – Artur Rubinstein e nel 2000 il Premio Arturo Benedetti Michelangeli del Festival di Brescia e Bergamo. Nel 1995 ha inaugurato il Festival che Tokyo ha dedicato a Pierre Boulez. Nello stesso anno, e di nuovo nel 1999, il Festival di Salisburgo gli ha affidato la progettazione di cicli di concerti che, rispecchiando i suoi molteplici interessi musicali, accostano nei programmi epoche e genere diversi, dai capolavori della polifonia a prime esecuzioni appositamente commissionate a compositori contemporanei. Analogo “Progetto”, ampliato a una trentina di concerti, è stato realizzato quale parte centrale della vita musicale alla Carnegie Hall di New York nelle stagioni 1999-2001. Cicli di concerti che, oltre a un intervento solistico, prevedono anche un apporto nella ideazione sono stati presentati nel corso del 2002 a Parigi (Cité de la Musique) e a Tokyo e nel 2003 al Parco della Musica di Roma. Nell’estate 2004 è stato Artiste Etoile al Festival Internazionale di Lucerna, partecipando con un recital e concerti con orchestra diretti da Claudio Abbado e Pierre Boulez. Il repertorio di Maurizio Pollini si estende da Bach ai contemporanei e include l’integrale delle Sonate di Beethoven, eseguita tra il 1993 e il 1997 a Berlino, Monaco, Milano, New York, Londra, Vienna e Parigi. Ha inciso opere del repertorio classico e romantico, tutte le opere per pianoforte di Schoenberg, opere di Berg, Webern, Nono, Manzoni, Boulez e Stockhausen, testimoniando così il suo grande interesse per la musica del nostro secolo. I suoi dischi hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. 22 23 •Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 24 data da definire Alberto Conte Paolo Conte professore universitario cantautore Nato ad Asti nel 1942 da una famiglia di notai da tre generazioni, ha abbandonato le tradizioni di famiglia per diventare matematico. Ha percorso tutta la sua carriera accademica presso l’Università degli Studi di Torino, della quale è stato prorettore e dove è attualmente ordinario di Geometria Superiore nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Le sue ricerche, che si inseriscono nel filone della grande Scuola torinese di Geometria Algebrica di Corrado Segre, Gino Fano e Alessandro Terracini, riguardano la teoria e la classificazione delle varietà algebriche a tre dimensioni e i relativi problemi di (uni)razionalità. Ha ricoperto numerosi incarichi in ambito matematico nazionale e internazionale (è Presidente dell’Unione Matematica Italiana, membro del Consiglio Universitario Nazionale, coordinatore del più importante progetto di ricerca matematica - EAGER - dell’Unione Europea, membro del Comitato Esecutivo della Società Matematica Europea, capodelegazione italiano presso l’International Mathematical Union), ed è Socio nazionale dell’Accademia delle Scienze di Torino. La musica è entrata presto a far parte dei suoi orizzonti culturali, prima nella forma del jazz classico (influenza di suo cugino Paolo e della sua ricchissima collezione di dischi a 78 giri), poi dell’opera lirica (influenza della nonna materna Maria) e infine della musica classica in senso lato (scoperta per conto proprio, con successiva forte influenza di Giorgio Pestelli). Oltre a essere un assiduo frequentatore delle sale dove si fa musica, è anche stato Vice Presidente del Teatro Regio di Torino ed è membro del Consiglio direttivo dell’Unione Musicale. Baritenore e pianista dilettante, i suoi cantanti preferiti sono Renata Tebaldi, Leontine Pryce, Mario Filippeschi e Cesare Siepi; i suoi pianisti preferiti Arturo Benedetti Michelangeli (il mito dei miti), Giorgio Pestelli e Fats Waller. Il suo costante impegno civile si è tradotto nell’elezione a membro del Consiglio Comunale della Città di Torino per il quinquennio 1985/1990. Nato ad Asti il 6 gennaio 1937, già da ragazzo comincia a coltivare quelle che ancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia, prima insieme al fratello Giorgio, poi da solo, a scrivere canzoni sotto la scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura. Arriva la metà degli anni Sessanta ed ecco irrompere nelle classifiche canzoni “diverse” ed originali, scritte da lui: “La coppia più bella del mondo” e “Azzurro” interpretate da Adriano Celentano, “Insieme a te non ci sto più” cantata da Caterina Caselli, “Tripoli ‘69” da Patty Pravo, “Messico e nuvole” da Enzo Jannacci, “Genova per noi” e “Onda su onda” da Bruno Lauzi e molte altre. Nel 1974 esce un album, intitolato Paolo Conte, in cui la sua voce casuale e come distratta tratteggia piccole storie private o quasi; e già l’anno dopo ecco un altro 33 giri con lo stesso titolo e nella stessa vena. Sono il debutto da protagonista del compositore astigiano. È nel 1979, però, che con Un gelato al limon il pubblico inizia a scoprire Paolo Conte; nel 1981, Paris Milonga, viene presentato nel corso di un’apposita giornata “contiana” organizzata dal Club Tenco a Sanremo. Nel 1982 esce Appunti di viaggio che rappresenterà un grande serbatoio concertistico. Ormai Paolo Conte è un protagonista. Nel 1984, il suo primo album per la CGD si intitola di nuovo semplicemente Paolo Conte e riscuote grande interesse da parte dei media e recensioni entusiastiche. Intanto Paolo Conte conquista la Francia. Il 1987 porta un disco di nuove canzoni: Aguaplano con il quale Conte inizia una serie di lunghe tournée all’estero: Canada, Francia, Olanda, Germania, Belgio, Austria, Grecia, Spagna, New York che si accompagnano a molti Festival jazz: Montreux, Montreal, Juan les Pins, Nancy, Cagliari e numerosi altri. Il 1990 vede un Paolo Conte nuovo. Nell’album Parole d’amore scritte a macchina troviamo tutti titoli di recente composizione che conferiscono a questo lavoro un posto assolutamente singolare nel catalogo dell’artista, mentre il disco successivo, Novecento, pubblicato nell’ottobre 1992, è invece un felice ritorno nel guscio del Conte più classico. Il nuovo album in studio arriva nell’autunno 1995: il disco si intitola Una faccia in prestito ed è con ogni probabilità il suo lavoro più maturo di sempre. 24 25 •Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 26 data da definire Gabriele Ferraris Max Casacci giornalista musicista rock Gabriele Ferraris è giornalista a “La Stampa” dal 1982. Dal dicembre 1995 è responsabile del settimanale “TorinoSette”. Ogni sabato pubblica sul supplemento “TuttoLibri” la rubrica Rock e dintorni. Si è occupato professionalmente di rock dalla metà degli Anni Ottanta. Ha seguito centinaia di concerti e 14 edizioni del Festival di Sanremo. Max Casacci è il chitarrista, il produttore, il fondatore dei Subsonica e l’autore di gran parte delle canzoni del gruppo. Comincia a suonare nella Torino Anni Ottanta: esordisce come bassista della dark band Deafear, poi forma i Mad in Prague con Francesco Caudullo, ovvero Madaski, suo futuro compagno d’avventura con gli Africa Unite. Intanto, diplomatosi in fotografia, lavora come assistente presso lo studio cinematografico del padre (l’attuale Casa Sonica). Messi da parte i soldi per un registratore otto piste, trasforma lo spazio doppiaggi in una piccola sala d’incisione, componendo musiche per documentari, danza contemporanea, teatro. Nel 1986 firma la colonna sonora del film di suo padre Il giardino degli inganni. Per l’occasione impara a suonare liuto e chitarra classica. Durante il periodo neo-psichedelico suona nei Misfits. Nell’87 collabora con il gruppo The Difference. Infine, entra come chitarrista nel gruppo reggae Africa Unite, dove resta fino al ‘95, quando lascia la band per dar vita, l’anno successivo, ai Subsonica. Nel ‘97 esce il primo album. La consacrazione definitiva arriva con la partecipazione al Festival di Sanremo, nel 2000, che impone i Subsonica all’attenzione dei media e del grande pubblico. CONVERGENZE PARALLELE: musica e vita L’Istituto Musicale Città di Rivoli ringrazia i 22 illustri partecipanti all’iniziativa e il pubblico di amici delle nostre borse di studio che la sostengono •Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 28 Come sostenere il fondo per le borse di studio L’iniziativa “Convergenze parallele: musica e vita” dell’Istituto Musicale Città di Rivoli ha l’obiettivo di sostenere un fondo per l’assegnazione di borse di studio per allievi interni o esterni meritevoli o in difficoltà economiche. Giorgio Balmas Giorgio Balmas fondò l’Unione Musicale (in un primo tempo “studentesca”) nel 1946 mentre diciottenne frequentava la seconda liceo al Cavour. La diresse per trent’anni. Preparò stagioni concertistiche a Ivrea, dal 1960 al 1976, prima per il Circolo Eporediese e poi per la società musicale del Centro Culturale Olivetti. Oltre alle normali stagioni tradizionali, organizzò dal ‘57 al ‘64 otto incontri internazionali di cori universitari e alcuni incontri con la musica contemporanea. Fu a lungo membro della Commissione Centrale Musica a Roma, presso il Ministero del Turismo e Spettacolo. Insegnante durante tutto questo periodo, eletto Consigliere Comunale a Torino nel 1975 fu Assessore per la Cultura per due tornate amministrative. Nel 1976 avviò gli spettacoli nei parchi detti “Punti verdi”, nel 1978 il festival Settembre Musica. Strutturò l’Assessorato per la Cultura, aprì biblioteche decentrate, organizzò mostre, si occupò di attività didattiche. Chiamato in seguito da Cesare Romiti ad occuparsi dei concerti del Lingotto, preparò due stagioni presso l’auditorium di Renzo Piano (1995/96 e 1997). Eletto nel 1997 per la quarta volta Consigliere Comunale a Torino fu, per brevissimo tempo Presidente della Commissione Cultura prima di divenire Sovrintendente del Teatro Regio, carica che ricoprì sino alla scadenza del mandato consiliare. In più di 50 anni di attività organizzativa ha complessivamente firmato 57 stagioni di concerti per un totale di 1386 manifestazioni. Jacques Lang lo ha nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese nel 1984. Nello stesso anno Giorgio Balmas ha ottenuto il riconoscimento del premio Abbiati della critica musicale italiana. Giorgio Balmas sarà presente a ogni incontro, con la massima discrezione. Prenotazioni Per assistere agli incontri è neccessario fissare una prenotazione telefonica chiamando il numero telefonico 011.956.44.08 dalle 15 alle 22 dal lunedì al sabato già a partire dal 25 gennaio 2005 per la prima manifestazione e dopo ogni incontro per il successivo. I versamenti - a partire dalla cifra minima di 17,50 euro – possono essere effettuati presso: • la tesoreria dell’Istituto Musicale Città di Rivoli Monte dei Paschi di Siena - agenzia di Rivoli - Corso Susa, 27 mediante bonifico bancario sul CCB 22700.09 • gli uffici postali mediante bollettino di conto corrente postale sul CCP n. 26705103 Le donazioni sono deducibili come erogazioni liberali in base al D.P.R. 917/86. Per ricevere il bollettino con il resoconto sullo stato del fondo per le borse di studio, è necessario comunicare il proprio indirizzo e il numero di telefono. È escluso qualsiasi tipo di biglietto omaggio. •Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 30 Musica e.... Cioccolato Una lunga tradizione nella produzione del cioccolato, quella della famiglia Gobino. Iniziata oltre quarant’anni fa con Giuseppe Gobino e oggi portata avanti da Guido, fondatore del “Laboratorio artigianale del Giandujotto” da cui escono il Giandujotto Classico, il Giandujottino Tourinot, gli Amarissimi e le altre specialità. La Selezione Guido Gobino rappresenta la sinergia tra “fantasia cioccolatiera”, continua ricerca su materie prime di qualità e importanti investimenti destinati allo studio di tecnologie produttive che rispettino la tradizione e garantiscano all’intenditore prodotti di alto livello e sensazioni gustative sempre nuove. L’Istituto Musicale Città di Rivoli ringrazia Guido Gobino per il contributo alla promozione dell’iniziativa “Convergenze parallele: musica e vita”. GUIDO GOBINO Cioccolato e Giandujotti - via Cagliari, 15/b - 10153 Torino Tel. e Fax: 011 2476245 [email protected] / www.guidogobino.it Progetto grafico e realizzazione Ineditha Stampa Ages Arti Grafiche - Torino •Folder RIVOLIMUSICA 21-01-2005 12:16 Pagina 32 Istituto Musicale Città di Rivoli via Capello, 3 - 10098 Rivoli (Torino) tel. e fax 011 9564408 [email protected] www.comune.rivoli.to.it/istitutomusicale