Venerdì 3 Luglio 2009 Buon campeggio a te!!! Partenza alle ore 8.40 dalla chiesa, dopo una serie di lacrimosi addii (liberatori…). Prima di salire sul pullman abbiamo notato un piccolo particolare… non era dei Gaspari!!! Sacrilegio!!! Per non parlare degli autisti che non potranno mai sostituire il grande Dario ed Ermano. Infatti, oltre a non saper la strada e ad avere un enorme legame con i loro pullman (dimostrato dalla dettatura articolata di tutti i codici da rispettare) non avevano la grande pazienza dei nostri grandi autisti. Dopo la sosta all’autogrill e i vari “fuoristrada” siamo arrivati sani e salvi (più o meno) al nostro caro e vecchio Hotel Kapellenhof: finalmente il campeggio comincia… e come iniziare se non con una gitina semplice semplice? Così semplice che lungo la discesa ad angolo retto la Laura M. ci ha cacciato una trampata fino a valle con tanto di capriola, seguita da altre varie sblisgate (molto bella anche quella di Samuele, che si guadagna la medaglia d’argento). Dopo lavate volontarie e non alla sera abbiamo esordito con il gioco d’accoglienza…. Non c’erano le squadre!!! Sacrilegio n.2!!! Allora quest’anno il gioco d’accoglienza ci ha svelato i nostri, fino a quel momento ignoti, amatissimi compagni di squadra! Compagni riconosciuti grazie a foto-adesive misteriosamente raccattate dagli edu, appiccicate di fianco al nostro nome e alla nostra migliore qualità. E novità 2009: gioco di disaccoglienza!!! Si chiama “giogo romano” e i dettagli ve li risparmiamo… risultato: botte e lividi (l’Erica dice: io ho un livido sul naso eh!!)! E poi tutti (o quasi) a ninna presto, per la gita dell’indomani assurdamente faticosa (ma non è compito nostro parlare di questo). N.B: l’Alessia Casali si è sottoposta alla prima operazione dentistica della Sarina e, per ora, è ancora viva. Ora basta. Gli sbrigativi DAG A DRE’ Sabato 4 Luglio 2009 Dopo una notte, per qualcuno insonne (vedi la camera dell’Arianna Aldrigo, che cantava a squarcia gola di prima mattina… ma la Serena D’Alessandro lo sa cosa vuol dire “sottovoce”?) è suonata la prima sveglia, sempre musicale, e sempre accompagnata da superliquidator carichi di acqua fresca di montagna, perché ci piace rispettare le tradizioni! Soprattutto quelle umide… Fatta colazione ci siamo preparati per la gita… ragazzi, che impresa fare lo zaino! Nicola Gaspari non si ricordava mai cosa doveva mettere! Comunque tutti pronti ci siamo ritrovati nel piazzale e con svariati giri di pulmino ci siamo ubicati al punto di partenza. Dopo questo Giacomo ci ha salutato per raggiungere il campeggio di Albinea. Abbiamo camminato, camminato e camminato e, se non avete ancora capito, camminato! La Valeria Fontanini, visto che mentre parla e ride bela (???) è stata soprannominata “Dolly la capretta felice”. Dopo aver superato varie malghe, probabili (consigliabili) mete, dotate di ogni comfort quali: bagno, ombrelloni, BAR, fontana e tavoli, ci siamo fermati in quella più remota e deserta (nonché più lontana). C’è da dire che i simpatici educatori ad ogni malga che vedevamo ci dicevano “è quella” quando in realtà non era vero. La Lisa ci tiene a sottolineare che il bagno c’era, era il bosco silenzioso, in cui l’erbetta pizzicava il fondoschiena. Tra l’altro c’era anche un balconcino traballante con vista panoramica, con un’antica panchina di legno. La Sabri però si è sdraiata per terra, anziché sulla panca (ovviamente) e quando tutti, tranne uno che non si sa chi sia, si sono alzati la panchina le è volata in testa, provocandole uno sfregio lungo tutta la fronte (vabbè, un taglietto… non esageriamo adesso!!!). Quell’altra polla della Laura Malfeo (alla ribalta per il secondo giorno consecutivo), volendo fare la bella si è messa in canottiera ustionandosi (ma era in buona compagnia, vero Paolo e Mariachiara?). Inoltre la Giulia Platini ha pensato bene di farsi mezza scivolata giù per una discesa di fianco alla malga (illesa, nonostante il volo a planare). Sulla via del ritorno abbiamo incrociato per ben due volte una banda di baby crucchi sulle loro moto. Uno, non si sa perché (o forse aveva qualche problemino al fondoschiena) stava in piedi sullo scooter. Sempre durante il viaggio di ritorno siamo ripassati per la malga visitata durante la prima camminata dell’anno scorso e, udite udite, c’era ancora quel povero cagnolino che Giovanni Braglia and Co. Avevano martoriato per tutto il pranzo un anno fa… e ovviamente i compagneros si sono immediatamente precipitati a riprendere il lavoro da dove l’avevano lasciato… la perla della giornata comunque la regala Lucone che, rivolgendosi allo Sbevvy, chiede “Scusa, ma di che marca è questo cane?”. Arrivati a casa (pieni di vesciche ai piedi) ci siamo rilassati sotto la doccia e ci siamo gustati le buonissime pietanze preparate dai cuochi. Poi dopo la preghiera con il libretto abbiamo guardato un film. I piccoli (1°-2° media + elementari) hanno guardato “Earth, la nostra terra” un documentario bellissimo, anche se qualcuno l’ha ritenuto lento e conciliante con il sonno (infatti Nicola Gaspari si è addormentato). Invece il film dei grandi (Preado e Titani) era “Alla luce del sole”. Parlava di mafia e narrava la storia di Don Puglisi, un prete del quartiere mafioso di Palermo Brancaccio, che ha lottato e dato la vita affinchè i giovani seguissero una direzione diversa da quella dei loro genitori. Il film è stato molto interessante e profondo, e ci ha dato modo di riflettere su questo importante tema. Dopo di che buona notte a tutti! DAI C’ANDOM Domenica 5 Luglio 2009 Dopo una notte di scherzi ci siamo svegliati con il nuovo singolo di successo “Era peloso”… woooow! Dopo la colazione abbiamo avuto il primo incontro e come al solito le nostre menti superiori si sono divise per età: c’è chi ha parlato di amicizia, chi è stato nel bosco in ciabatte a riflettere sulle meraviglie della natura e chi invece s’è scervellato a collegare 4 parole (Dio, io, coraggio, paura) in modi impensabili (vedi campo da calcio, equazioni, molle, ecc… ecc…). A tutto questo è seguita la S.Messa, celebrata da Don Cristopher, che ha rallegrato l’auditorio con il suo simpatico accento sudtirolese. Per pranzo i cuochi si sono superati cucinando per noi prelibatezze varie non apprezzate da un tavolo molto antipatico, ma la vendetta ricadrà inesorabilmente su di loro. Così, dopo esserci appesantiti ci siamo recati in un remoto campo di sabbia dove ci siamo sfidati per il trofeo di calcio… sono successe cose che voi comuni mortali non potete neanche immaginare: - La Serena ha parato incredibilmente con il fondoschiena (in tutti i sensi eh?) un calcio di punizione e un tiro insidiosissimo - La Valeria lotta per il pallone contro Fiore e casca con la sua innata grazia, più tardi, in femmine contro femmine, ha cercato di rifarsi ma ha sbagliato 18 gol da sola davanti alla porta vuota (aiutata anche dalla Laura Malfeo, diciamolo) - In molti finiscono nella pozza della morte: Riccardo in primis, la Melissa in secundis (e x 3 tre voltis), Fiore (di bianco vestito), Rosi per cui ci son volute 10 persone. - Fiore, sempre quello di prima, ha fatto pure un autogol, i Dag a Drè sono forti! Il torneo è stato vinto dai Tin Bota (grazie ad un gol di stinco segnato dall’Ilaria), a seguire i Dat na mosa (Noi!) e poi gli altri. Tornati a casa chi, o meglio cosa, troviamo ad aspettarci? Ma ovviamente i secchi d’acqua, che sembra che in questo campeggio non possano mancare. Dalla regia ci informano anche che un quadro, a detta della Patty, è misteriosamente caduto da solo mentre in casa non c’era nessuno. Dopo le docce (questa volta fatte aggiungendo il sapone) si va a cena e finalmente la punizione divina arrivò: piatti di sani e immangiabili fagiolini piovvero davanti ad alcuni campeggianti (Cava, Ila, Palla, Matteo Cursano, Nico e Zack) che avevano ripudiato la carne. Serata canora per tutti accompagnata dalla rappresentazione di alcune canzoni accuratamente scelte dal nostro amato conduttore Luca Braglia, altrimenti detto Sbè, Sbevvy, Sbebbolo, Sbebbolino, Braglia ecc ecc… vogliamo parlare dell’insentibile coro dei Dag a Dre? L’Erica vorrebbe avere il talento innato di Rosano ma solo lui sa inventare i cori migliori (non per altro è della nostra squadra) anche per loro infatti è arrivata la divina punizione, la loro superbia è stata spazzata via dalla vendicativa Chiara Davoli (anche lei con noi) che li ha gavettonati con una caraffa… tutte queste offese perché non riteniamo giusta la loro vittoria al Karaoke, raddoppiata dal Jolly (non da Jollo). DAT NA MOSA (ci sentirai cantare, battere forte le mani… tifare Dat na Mosa, at sentiree che scosa!) Lunedì 6 Luglio 2009 Buongiorno! Cioè… per modo di dire… infatti oggi GITA! Ma le insistenti preghiere dei poveri campeggianti sono state esaudite: il diluvio! Ma gli educatori erano impassibili: avremmo scalato i monti a rana e stile libero. Poi, dopo 15-20 minuti di pullman (siamo passati anche per Peredoi, vero Vale Masi?), arrivati ai trampolini di partenza, gli educatori hanno capito che il Signore mandava loro un segno, si sono impietositi e ci hanno fatto la gentile concessione del ritorno a casa. Il ritorno è stato segnato da urla di giubilo e salti a piedi pari di due metri, seguiti sul pullman da proverbi e coretti contro la povera Laura Malfeo (o, come la chiama Zack jr, la Malfona). Ma le menti perverse degli educatori mai sprovviste di soluzioni fattibili (si fa per dire) hanno organizzato per noi la 2° parte del Karaoke. La prima prova consisteva in un Pictionary musicale sarabandesco e la bravura dei Tin Bota e della Chiara Davoli (Paolo, ma cos’era quella? Una rotonda sul Mare… e Robby Zecca stai attento al lupo!!) sbaraglia la concorrenza con 11 canzoni indovinate. Ovviamente però, essendo la squadra dello Sbevvy ha sfortuna e nella seconda prova ci siamo beccati la canzone-pollo “Ritornerò” di Max Pezzali, conosciuta dallo 0,001% dei campeggianti, e per questo con grande stile ci siamo inventati gran parte delle parole (da ricordare “Poccio”) mentre le altre sono state ricordate dalla Valeria (una di quello 0,001% del campeggio che conosceva la canzone). Per pranzo i panini, di cui 3 su 4 erano polli con la frittata di spinaci. Nel pomeriggio grande sfida (molto programmata) tra le impareggiabili, bellissime e molto intelligenti femmine e i maschi. Come prima sfida gara di ballo. Ovviamente il ballo di “Poker Face” delle femmine stravince contro la famosissima “Happy lion” (che non si chiama così, signorine) dei maschi. Dopo questa umiliante sconfitta i maschi si sono riscattati aggiudicandosi la seconda prova. Consisteva nel riappaiare (ma esiste sto verbo?) le milioni di scarpe, ciabatte e scarponi di tutto il campeggio, precedentemente raccolte e depositate al centro del piazzale dagli educatori. Nel frattempo ci ha raggiunto anche la campeggiante n.99: benvenuta tra noi Veronica! L’ultima prova era un campo minato, dove ad ogni sbaglio venivi lavato dall’altra squadra (c’è stata anche qualche lavata supplementare, provocata dallo Sbevvy che, non sapendo cosa fare, spuntava dalle finestre e dai balconi riversando litri d’acqua sulle femmine per farle perdere, vero Erica Fiorani, Alice Delrio e Valeria?). Abbiamo lasciato vincere i maschi, ma solo perché siamo buone… che sante! Dopo la buona merenda a base dei panini rimasti dal pranzo abbiamo ripescato le nostre scarpe e… doccia! Solita cena e col ritorno dei titani (erano le 9.30) abbiamo tirato le orecchie a Dario. Le cuoche avevano preparato due buonissime torte, una al cioccolato e una al limone, che tutti subito hanno divorato… poi preghiera finita solo alle 22.45 e il resto della sera LIBEROOO!! (il resto della sera erano quei 15 minuti che mancavano alle 23). Tutti a nanna! TIN BOTA (Malfona, Zac,Vale, Ila e sostegno morale di tutti gli altri) Martedì 7 Luglio 2009 Ore 7.00: tititititititititititititititititititititititit… In tutte le camere degli educatori suona la sveglia. Come ogni mattina ci alziamo dai nostri letti con un triplo loop seguito da una rondata. Come ogni mattina andiamo in bagno e ci fissiamo intensamente allo specchio (non abbiamo bisogno di lavarci la faccia, noi…) Come ogni mattina ci pettiniamo (Robby Z. esentato) e controlliamo che nessun mortale abbia osato metterci qualche schifo nei capelli. Come ogni mattina ci vestiamo (i vestiti ce li fa trovare Chick Norris, stirati e piegati) Come ogni mattina usciamo dalle nostre camere e, con quel passo felpato che solo gli educatori sanno avere, attraversiamo i pianerottoli e scendiamo le scale. Come ogni mattina ci ritroviamo nella hall del nostro Kapellenhof. Come ogni mattina insomma… ma questa non è una mattina come le altre. Siamo in 8, saliamo sul pulmino rosso che ci attende fuori e ci posizioniamo sul ciglio della strada, in attesa dei nostri complici… questa è la mattina infatti in cui avverrà lo SCAMBIO EDUCATORI. Sei educatori e un prete di un campeggio di Milano arrivano a bordo di un pulmino bianco (stesso modello del nostro) pronti a dare la sveglia ai nostri 84 ragazzi (gli educatori sono dei 17-18 enni, molto bene). Poveretti loro, non sanno cosa li aspetta. Noi educatori foglianesi giungiamo alla meta: la nostra casa a Gisse (campeggio 2003), che ospita una quarantina di bambini milanesi, tutti di 4° e 5° elementare, oltre ad alcuni cuochi e ad un prete giovane e molto carico che ci aspetta. Entriamo silenziosamente e subito ci informiamo su quali saranno le armi a nostra disposizione per la sveglia: purtroppo non è contemplata l’acqua (“c’è la padrona al piano di sopra” ci avverte il Don), pazienza… tanto siamo sicuri che a casa i nostri ne avrebbero versata anche per noi. Scopriamo che in questo campeggio gli educatori dormono nelle camere insieme ai bimbi (che dite, facciamo così anche noi l’anno prossimo?), perciò il nostro piano diventa subito quello di infilarci nei letti ed aumentare esponenzialmente il trauma dei pargoletti al momento del risveglio. C’è solo un problema: in quasi tutte le camere c’è qualcuno che è già sveglio, quindi a malincuore abbandoniamo questa splendida ideona. Ore 8.00: ecco l’ora X. Sincronizziamo gli orologi… VIA! Con la musica a tutto volume facciamo irruzione nelle camere urlando simpaticamente “SVEGLIAAAAAAA” sbattendo i coperchi e disseminando generose doti di farina sui faccini ancora addormentati: smarrimento e terrore negli occhi dei poveri bambini milanesi! Ma dopo i primi momenti di panico, questi piccoli esseri che credevamo innocui si riprendono e sfoderano la loro arma più micidiale: la “parlantina alla Milanese”, che non è un piatto tipico delle loro parti ma una serie ininterrotta di domande sparate a raffica con lo scopo di confondere l’interlocutore (noi). “Ma chi siete?”, “Siete gli educatori di Como, vero? VERO? Si sente dall’accento!!!” (ma dove?) “ma dove sono i nostri educatori?”. Allora noi, brillanti e preparati, abbiamo risposto a tono facendo gli gnorri “Ma come chi siamo? Siamo i vostri educatori non ci riconoscete?” (ci eravamo assegnati precedentemente i nomi dei loro educatori: Luca, Paolo, Cecilia, Silvia, Carlo e David… in realtà eravamo 2 Cecilie e 2 Silvie). La tattica ha avuto effetto solo temporaneamente, perché poi: “Silvia allora se sei tu dimmi dov’eri nascosta ieri nel bosco?”, “Luca dimmi qual è il tuo soprannome”, “Carlo, come si chiama tuo fratello?”. Mamma mia! E così per tutta la colazione, mentre un gruppetto di loro si è perfino recato nella casa di fronte per chiedere se erano i loro educatori (cioè quelli di Como, anzi Còmo come dicono loro) quelli che li avevano svegliati. Un altro gruppetto invece era andato vicino al nostro pulmino, notando che “la maniglia dell’apertura era un po’ più bassa”, senza dar peso al fatto che fosse (solo) di un colore diverso e che sul retro ci fosse scritto di dove siamo. Alla fine una delle bambine riesce ad indovinare che siamo di Reggio Emilia e si passa alle presentazioni e alle foto di rito (scopriamo che a Milano si dice “cessooooo” anziché “cheeeeeseeee”) prima che per noi del G8 si faccia l’ora di rientrare a S.Giacomo, curiosi di vedere come se l’erano cavata i nostri poveri colleghi… Rosi, Vale, Sbevvy, Pescione, Gigantor, Sarina, Erica, Chiara p.s.: si è poi scoperto che il “prete” Milanese non era un vero prete ma un umile cuoco (“Eh, infatti non ci sembrava tanto un prete: non sapeva dire le lodi”) p.p.s.: indovinate chi abbiamo scoperto tra i mini-campeggianti milanesi? Il piccolo Arturo BERLUSCONI, nipote del nostro beneamatissimo presidente del consiglio. p.p.p.s.: prima di lasciarci riportiamo due messaggi SMS giunti agli educatori durante il periodo di tempo trascorso nella casa dei milanesi. Lollo Cattani: “perché ci avete abbandonati in mania di questi sconosciuti che ho e abbiamo secchiato molto” Alice Rinaldini: “dove cavolo sei?” (allo Sbevvy, ndr) Martedì 7 Luglio 2009 (2° parte) Al mattino ci svegliamo in modo inatteso: pentole “squillanti”, liquidator “smorti” ed educatori nuovi quanto insipidi rispetto ei nostri superadorati “edu”. Due cinne sempre attaccate al cellulare e per di più non molto educate, e altri 4 ragazzi, uno con il cappello, uno grassoccio con la barba, uno bassissimo e un pel di carota che ha osato sfidare Fiore nella corsa. I titani, temendo che fossero i seguaci Albinetani di Giacco, iniziano a “rispondere al fuoco” (in particolare Lollo Medici piuttosto scatenato), tanto che uno degli educatori milanesi va in cucina da Robby Zecca (che si nascondeva) dicendo: “ma questi rispondono con le secchiate!”. Dopo aver capito che non sono quelli di Albinea e che non c’entrano niente con Giacco, più tranquilli di prima, iniziamo a sabotarli: li interrompiamo durante la preghiera, mandiamo Robby Taroni a socializzare con loro e cerchiamo invano di convincerli che in questo campeggio sono gli educatori che sparecchiano a colazione. Sgamati e cacciati con una caccobomba puzzolente (del Melone), se ne vanno e torniamo in mano ai nostri che ci guidano durante le varie riunioni fin verso l’ora di pranzo. Bruttissima notizia per questa bellissima squadra: Nicolas se ne torna a casa, anche lui con il regalo della stessa caccobomba di prima. E dopo pranzo, per la gioia delle donne, shopping sfrenato a Campo Tures! Come sempre ci incantiamo davanti ai robini di legno “semoventi”, ci rintaniamo dentro al Despar, ci compriamo il gelato e cerchiamo di decifrare l’ora della fontana-orologio. Ci sovviene or ora che a pranzo (pasta al ragù, cotolette + insalata ed infine la macedonia per la 1° volta nella storia del campeggio), alcuni dei titani maschi (specificatamente Cristian Grosset, Rizzo, Jollo e la Sabrina traduttrice simultanea) provano ad abbordare due crucche locali, non a conoscenza della lingua italiana. Per caso, le ritroviamo sul pullman dell’andata a Campo Tures e qui, in assenza dei suddetti titani, a fare il provolone è Riccardo Benevisi, BAH! Tornando al discorso di prima, e tornati a casa, la cena ci sorprende con la piadina e il cocomero, e il Gabbo ci sorprende mangiandolo pur essendo allergico. Risultato? Una corsa in bagno dopo pochi minuti. Tinello si mangia 24 olive e sfida la Sabri a mangiare l’anguria senza mani: vince lui! Il Pesce e lo Sbevvy fingono una litigata che sfocia in gavettoni e parecchia gente, che ci crede veramente, pensa “Ma che educatori degeneri!”. Durante la preghiera si sente un urlo, gli educatori sono sconvolti ed escono dalla stanza. Dopo pochi minuti i “titani” sono chiamati in cucina e da lì ritornano piangendo contagiando anche alcuni dei più piccoli (vero Benny?): CAOS TOTALE! Tutti corrono in sala da pranzo dove la pozza di sangue preannuncia la morte della Sarina: il gioco X (Cluedo!) ha inizio! Lo scopo del gioco era trovare il colpevole seguendo gli indizi dei testimoni. Molto sospettati erano il Pesce, Polpo (Paolo) e lo Sbevvy, ma noi astutamente abbiamo pensato di accusare Robby Zecchini, a causa di una falsa traccia: sugli appunti di Rosano la parola “Ezechiele” ci ha bellamente portato fuori strada: E-ZECHI-ELE. Zecchini si sarebbe imboscato con l’Elena al Pam Pam la Sarina sarebbe stata la testimone oculare. Questo lampo di genio ci ha portato all’ultimo posto, solo le nostre “menti superiori” potevano portarci a questo risultato. Il gioco si è concluso con la vittoria dei Tin Bota che si erano fidati della soluzione più semplice (il colpevole alla fine era Paolo). Tutto è stato tranquillo fino alle 3.25 del giorno seguente, ma questa è un’altra storia. I miticissimi DAG A DRE’ ALCUNI ESTRATTI DALLE SOLUZIONI AL CLUEDO DAI C’ANDOM Colpevole: Pesce Pesce innamorato della Sarina, di conseguenza geloso dello Sbevvy La sera del delitto si reca in cucina aspettando la Sarina Sarina ha lettera per lo Sbevvy dove spiega il rapporto col Pesce. Pesce capisce che la Sarina sta andando dallo Sbevvy e la uccide con una forchetta DAG A DRE’ La Sarina è stata uccisa, i più probabili indiziati sono: Pescione, Sbevvy, Paolo, Chiara Davoli. Colpevole: ROBBY ZECCA (è lui) Robby Zecca: molto probabilmente un uomo perché aveva un passo pesante, di media statura senza occhiali. Lui stesso si stava pulendo i suoi ha mostrato delle foto. Dubitiamo anche di lui in quanto Rosano stava leggendo la Bibbia alla pagina che parlava di EZECHIELE E / ZECHI / ELE; con (SPADA APPUNTITA) Forchetta Zecca / Elena Aguzzoli Quindi avrebbe potuto avere una probabile relazione con l’Elena scoperta dalla Sarina quella sera al Pam Pam. Robby ha dato le foto con possibili assassini (Sbevvy, Pescione, Chiara Davoli) tenendo nascosta la sua foto. Mercoledì 8 Luglio 2009 Al mattino ci aspettava il torneo di pallavolo, interrotto mille volte perché i Delrio mandavano continuamente la palla dai cavalli, proprio in mezzo alla cacca (se non ci credete potete andare a guardare le scarpe della Gloria, che si è offerta per andare a prendere la palla). Ovviamente Robby Zecchini ha dato prova della sua scarsa agilità, così la sua squadra (che siamo poi noi) l’ha cacciato via, e quando è sparito dalla vista abbiamo vinto, guadagnando uno splendido 3° posto (splendido perché essendo la squadra di Robby nei giochi sportivi non possiamo puntare molto in alto). Il torneo sarebbe stato un triste spettacolo se non fosse stato per la Cava, l’Ila, la Rosi, la Vale, la Sabri, l’Isabella e altre giocatrici in erba che hanno risollevato le qualità delle partite. Da notare che anche i cavalli (visto che i Delrio continuavano a passargli la palla) hanno partecipato attivamente alle varie partite, dando colpi col muso che erano più tecnici dei tocchi di Roberto Zecchini. Senza neanche il tempo per esultare siamo corsi al pullman, prendendolo al volo, per andare alla grigliata. C’era un parco dove ci siamo divertiti ad andare sopra ai giochi, tra cui “il frullino” e “la palestrina”, il gioco preferito dai Delrio, anche se non ci stavano. Con l’acquolina in bocca abbiamo divorato la grigliata, gradendo un po’ meno le verdure. Durante il pranzo avviene una telefonata MEMORABILE di Antonio con la sua mamma… indescrivibile! Dopo pranzo abbiamo iniziato il torneo di palla guerra, mandando via tre crucchi che stavano giocando a calcio. Durante le partite però i tre crucchi si sono vendicati tirandoci dei gavettoni. La loro inesperienza però ci ha salvati, perché i palloncini non scoppiavano nemmeno. Ma poi cosa credevano di fare contro Fogliano, il paese dei gavettoni? Anche il Delrio sa che i gavettoni non si fanno con i palloncini ma con i secchi! Da ricordare lo scherzone a Robby Zecca: con la scusa che Luca Bonvicini si era fatto male l’hanno attirato vicino allo stagno dei girini, per poi buttarcelo dentro! E in questo quarto d’ora in cui Robby era lontano stavamo lottando a palla guerra contro i Tin Bota per il 1° e 2° posto, ma poi lui è tornato e abbiamo perso miseramente, con ben 0 (zero) persone vive. Un plauso alla Sara Iori che comunque è rimasta valorosamente in campo fino all’ultimo! Finita palla guerra siamo andati alla chiesa di Lutago a piedi, dove il nostro Don Christof ci aspettava per la messa. La Gloria si è fatta tutta la camminata scalza, perché l’hanno buttata nel laghetto inzuppandogli le scarpe (oggi non era proprio giornata per le sue scarpe, ma se non altro si sono pulite!). Tornati a casa e disputata la finale di pallavolo (vinta dai Tin Bota) la serata procedeva tranquilla quando, durante la cena, per l’ennesima volta sono tornate davanti alla vetrata della sala da pranzo le due teutoniche bellezze (?) amiche di Rizzo. Stavolta però non abbiamo proprio resistito e Marco Bondavalli, Lollo Medici e Gabri Zanichelli, abbrancati i secchi, sono corsi fuori e le hanno letteralmente lavate a secchiate d’acqua. E quanto si sono incavolate le crucche! Una (la bionda) ha perfino strattonato Gabri e non voleva più mollarlo (infatti Rizzo era geloso), tra un po’ lo menava anche! Le due germaniche hanno voluto a tutti i costi un vero duello ad armi pari, contro Gabri e Marco nel campo da pallavolo, entrambe le parti armate di secchi. Le crucche, seppur incavolate nere, tentennano e si distraggono, così l’esperienza foglianese vince ancora: Gabri si lancia sui secchi delle crucche e glieli rovescia addosso, così le due bellezze (ri-?) si beccano altre due secchiate dai nostri. Intanto tutto il resto del campeggio era appeso alla rete del campo e tifava (solo Rizzo tifava per le crucche). Tra un po’ ci scappava la rissa, anche perché l’ira funesta delle germaniche non accennava a placarsi, ma per fortuna è intervenuta la Nicoletta (detta per autodefinizione “la sguattera”), che con il suo tetesko perfetto le ha calmate, invitandole sabato a bere il tè (???). Nonostante Rizzo le stia già aspettando, avranno il coraggio di tornare? Dopo la preghiera sul “Meraviglioso crescere” abbiamo fatto il libero, anziché il gioco XX (icf icf per la Camilla). Le donne ballavano “La gasolina” del mondo di Patty (guidate dalle impeccabili ballerine in erba delle elementari) e “Poker Face” in sala da pranzo, mentre gli educatori con la scusa di una riunione, giocavano a briscola in 5. I maschi “Titanic” (perla di Daniele Braglia) con l’aggiunta di un Delrio invece giocavano a poker. Un grazie speciale ai due Cristian che hanno insegnato un po’ di tecktonic a tutto il campeggio! Buonanotte e buon rifugio! DAI C’ANDOM (ma in do vot ander?) Giovedì 9 e Venerdì 10 Luglio 2009 Salita al rifugio QUI TRIDENTINA Ci siamo svegliati alle 7.30 e come al solito lo Sbevvy e Polpo ci hanno annegato con i liquidator. Dopo la colazione ci siamo preparati per la partenza al rifugio. Alla fermata dell’autobus abbiamo salutato i Titanic e i Preado a modo nostro: “vecchi siete e vecchi resterete!”. Una volta scesi dall’autobus ci incamminiamo per un ingannevole sentiero con prati e ruscelli, abitato anche da vacche, pony, marmotte, pesci, oche, papere, capre senza dimenticarci l’indimenticabile (e immancabile) sterco bovino ed equino. Arriviamo alla fatidica malga dove, tradendoci, gli educatori ci dicono che dobbiamo salire ancora di più su per un sentiero veramente difficile, tempestato da numerosi attacchi d’ansia. Arriviamo alla giusta malga, scalcinata in mezzo a una palude, dove disponendoci su comodi sassi divoriamo i nostri panini. Con grande delusione di tutti è stato trovato un solo panino pollo (buona la buccia della cocomera!). Prima di incamminarci verso la nostra meta le più coraggiose educatrici (Erica e Chiara) si sono incamminate verso la vetta, su un sentiero a zig zag! Dopo circa 30 minuti il resto del campeggio si è messo in marcia per lo stesso sentiero. Nell’ottimo tratto ci aspetta un bel ghiacciaio dove molti dei nostri si sono trasformati in pinguini (Milena, Melissa, Lisa, Arianna e Mariachiara)… arrivati al rifugio (con 4 gradi) ci stringiamo tutti attorno a una bellissima cioccolata calda! Ci dividiamo per la cena in due gruppi, perché siamo in troppi: il menù comprendeva spaghetti con un “pizzico” di peperoncino, e per non sdeliziarci, wrustel crudo con purè o patate. La notte si spegne presto per tutti tranne le “fortunate” della casetta. Alle 20.00 tutti a letto ma qualcuno, pare, gira indisturbato per la camera delle femmine… L’UOMO BEGO!!! L’essere soprannaturale si è divertito a ciucciare i piedi dei bambini e a terrorizzare le piccole di 4° elementare! QUI PONTE DI GHIACCIO A colazione gli educatori ci consigliano di non bere molto. In effetti il viaggio in pullman è davvero interminabile. Alla fine arriviamo a Lappago e Robby Zeta, aprendo la sua cartina, ci annuncia con tono universitario che noi poveracci del post-cresima avremmo dovuto percorrere 15 cm della mappa in scala 1:25.000, mentre per il ritorno la suddetta cartina era troppo piccola per illustrarci il cammino. Così parte il viaggio per il Ponte di Ghiaccio! La salita alla randa del sole è infinita, ma durante il tragitto conosciamo dei Francesi (per la gioia di Anto) e dei crucchi super-abbronzati (per la gioia di Rizzo). Il primo traguardo è una gigantesca diga che si affaccia su di un laghetto. Prima di arrivarci comunque facciamo in tempo a vedere una trampata del Germe, che cammina su un ponte di neve che ad un certo punto si rompe e lui va di sotto con una zampa posteriore, lo recuperiamo sano e salvo. Il Gabbo e Robbie si divertivano con gare di sputi giù dalla diga, che nel frattempo diventa sfondo per una serie interminabile di foto. Ripartiti superiamo il lago e prima di pranzo scaliamo una parete rocciosa con pendenza al 99%. Pausa pranzo (per alcuni un po’ troppo umida, vero Palla e Dario?), chi dormiva, chi giocava a carte, chi pestava cacche… alla ri-partenza qualche furbone (Gabri Zanichelli ndr) ha ben pensato di nutrire dei simpatici cavalli arrivati in quel momento. Morale della storia: questi simpatici quadrupedi non si staccano più (per usare un termine nostrano, non ci “mollano”) e cominciano a pedinarci. Infatti i due Roberti e la Palla si attardano perché hanno scordato delle cose, così i cavalli iniziano a brucare lo zaino della Palla. Perdiamo mezz’ora accampati tra le montagne ad aspettare, poi una simpatica coppia di signori in discesa dal rifugio, con grande generosità, ci libera dall’ingombrante presenza degli animali. Ma dopo pochi metri inizia il pericolo più scivoloso e profondoso di tutti: LA NEVE! Innanzittutto w le Silver della Rosy, che tra l’altro essendo originaria della macchia mediterranea non si trovava molto a suo agio, ma a stabilire il record di cadute è senza dubbio la Palla (oggi protagonista indiscussa). L’idea geniale ce l’ha Robby Zecchini che decide per la salita in “cordata”, con il risultato di rallentare tutti paurosamente! Alla fine raggiungiamo il rifugio Ponte di Ghiaccio, a 2750m sul livello del mare. Dopodichè il collasso più totale anche durante la cena e durante l’incontro (che doveva essere di iniziazione per i preado… ma mica tanto!). Così stanchi morti siamo andati nelle nostre camere (le titane erano ubicate nella dispensa, tra insalata e boccioni di birra, una stanza di 2x2 metri con 8 letti per 11 persone, quando salivi sul letto morivi di caldo ma quando scendevi gelavi!). Nella camera dei maschi invece si teneva il Nico-Show! L’Outsider del campeggio ci delizia il palato con tutto il repertorio della sua splendida voce, da “Flop” ad “Ah”. Solo ad un certo punto tentenna, quando si sentono delle richieste di esibizione sottovoce e lui risponde “NO” sempre col suo vocione… alla fine però cede e l’apoteosi arriva per il suo cavallo di battaglia, ovvero la motosega (Bello soprattutto l’esordio: “quanti colpi prima di partire?”). Il risveglio era previsto per le 4 per vedere l’alba, ma è stato soltanto un “Bluff” (Nicola dixit), quindi ci siamo svegliati alle 7.30 accolti da un sole splendente e da 4 gradi centigradi. La colazione è stata inaudita!!! Schwarzebrote (pane nero, in crucco), brioches con uno sputo di marmellata e niente biscotti (per l’assenza dei quali lo Sbevvy e la Vale hanno organizzato un sit-in di protesta). In fretta e furia abbiamo preparato gli zaini e ci siamo fatti un servizio fotografico completo con uno sfondo panoramico… e da questo momento prende corpo la mutazione genetica da Titani a Titanic, visto che Marco e Robby si abbracciano su un sasso e si scambiavano parole d’amore simulando la famosa scena del famoso film del famoso attore del famoso… beh avete capito no? Perla del giorno made in Zaccheo e Malfeo con a seguito il coro di tre voci bianche (Sabry, Cami e Rosy): “E saltellerò, per dimenticare questo freddo cane” sulle note di “Per dimenticare” degli Ziro Absolutely. Altri aneddoti: la strada sbagliata da alcune donzelle titane, le quali avevo imboccato un sentiero contrassegnato dal simbolo che significava “morte certa”, le 30 cacche pestate da Luca e il cane besiato che faceva grrrr (da leggersi in valemasese). Altre news dalla regia: la Vale Masi durante una partita di briscola coperta si chiama in mano e perde 120 a 0, non era facile eh? Verso le 15 siamo arrivati in un paesello sperduto di nome Fundres, dove passava il pullman una volta al mese. Fortunatamente quello era il giorno di Luglio in cui passava e abbiamo quindi preso il primo di una interminabile serie di autobus per arrivare infine a casa alle ore 17.30 (divisi in due gruppi perché Oberhollenzer diceva che eravamo in troppi). Siamo accolti da scarpe legate e da cori ingiuriosi contro di noi: ebbene il rifugio è terminato e nessuno è collassato (non si sa cosa centra). TITANI e PREADO (censura sui commentini procreati dalla Sabry) Discesa dal rifugio QUI TRIDENTINA La colazione was wonderfull! Con the al lampone e solite cose… bisogna però dire che mancava la cioccolata calda.. Ci incamminiamo per la nostra beneamata cittadina di San Giacomo. Ci fermiamo a mangiare in un prato vicino alla chiesa, e durante la sosta si svolgono svariate quartase in mezzo alle immancabili cacche di mucche. Arriviamo finalmente a casa spappolati ma ci ricarichiamo subito per fare un bellissimo scherzo ai titanic e ai preado: una cordata di scarpe (tutte loro) nel piazzale, uno striscione fai da te di accoglienza più orchestra sinfonica e cori da stadio (“vecchi siete e vecchi resterete”). Da ricordare la mezza ciabatta dell’Ilaria Botti (ma tanto non siamo attaccati alle cose materiali, vero Ila???). A cena super novità: cappelletti (Daniele Braglia ne fa fuori 4 piatti, peggio di Polpo!). Con grande gioia la serata si rivela libera e la sala da pranzo di trasforma in una rudimentale discoteca (Germe e Cri Grosset strepitosi ballerini di tecktonic). Alle 11 si va a letto con le note delle immancabili Las Divinas, vero tormentone. DAT NA MOSA (the best) Sabato 11 Luglio 2009 Buongiorno dai Tin Bota! La giornata è cominciata bene, con lo sfondamento della porta dei preado (Polpo ne sai qualcosa?) A colazione abbiamo avuto il piacere di avere un tavolo ritardatari: Cava, Palla, Alessia e Annalisa, che hanno sparecchiato tutte da sole. In mattinata c’è stata la riunione: i Titani e i Preado hanno visto un fantastico musical su San Francesco, le medie hanno parlato del film “L’Olio di Lorenzo” e le elementari hanno invece discusso della Fede. Ottimo il pranzo (gramigna!) anche se lo spezzatino è rimasto sullo stomaco a tutti. Al pomeriggio i Titani e i Preado hanno avuto un bel momento di preghiera e meditazione sul sentiero di San Francesco (riferiscono che l’entusiasmo è stato notevole). Per medie ed elementari invece era prevista la visita al castello di Campo Tures, dove abbiamo visitato la camera delle torture (molto impressionante, soprattutto per il racconto della guida). Poi siamo andati in una stanza dove ogni notte a mezzanotte si sente il pianto di una contessa, la biblioteca (Giovanni è rimasto molto impressionato dai riti dell’amore e vorrebbe essere nel medioevo). La Mariachiara, l’Alicissima, Samuele e Andrea Braglia sono stati arpionati dalla guida per indossare i costumi dell’epoca (rispettivamente Principessa, Contadina, Cavaliere e Principe), La cena (dovevano esserci anche le due amiche di Rizzo ma non si sono presentate alla fine) è stata molto divertente… e preoccupante allo stesso tempo: la Gloria, la Melissa, l’Arianna B. e la Milly hanno dimostrato che non faranno più a gara a chi dice più parolacce lavandosi la bocca con aceto, peperoncino, fagioli, cipolla e quant’altro dall’odore insopportabile (con effetti indesiderati). Al termine della cena però come sempre accade un imprevisto che scombina tutto: una figura si staglia all’orizzonte e si avvicina, gli educatori fuggono in camera a cambiarsi, i titani sono pietrificati dalla paura: è tornato, per vendicarsi come aveva promesso, CAPITAN GIACOMO! Si teme l’assedio, tutti si armano con tutto quello che c’è in un vecchio albergo e ci appostiamo fuori per un’ora, ma non si vede nessuno a parte uno strano oggetto incendiato che vola sopra la casa e poi si spegne e precipita (non abbiamo ancora capito cos’era eh?) così incominciamo a fare le scenette (in ritardo mostruoso) con l’occhio all’erta. Va ricordato che i furboni che si erano accampati fuori avevano anche lasciato tutti i secchi pieni d’acqua abbandonati proprio sulle scale d’ingresso, non sarebbe stato carino vero rendere la vita complicata agli eventuali assalitori… durante le esibizioni manca la luce due volte e subito si teme il peggio, ma alla fine non succederà niente. Per quanto riguarda le scenette vorremmo sottolineare la bravura artistica ed interpretativa di Nicola “Motosega” Orlandi, che ha regalato emozioni a tutti. Degne di nota anche l’interpretazione della guida del castello da parte della Lisa, che era assolutamente identica, e soprattutto Lorenzo Casolari che faceva la parte del parrucchino. Noi ci accontentiamo del terzo posto e, contenti, ci appropinquiamo a letto con un occhio sempre aperto, sperando che non ci capiti nulla. Buonanotte! TIN BOTA Domenica 12 Luglio 2009 Presto venite su forza correte, spettacolo ci sarà! Stasera c'è la grande festa e bisogna essere carichi a dovere! Ma… i Titanic, con una piacevole sorpresa, per cominciare bene la giornata si svegliano senza musica, ma solo con la cristallina voce di Zecchini che li sveglia e gli intima di esser pronti in 8 minuti con gli scarponi. Chissà cosa si fa, chissà cosa si fa… si va a spalare un po’ di sterco bovino in una stalla (a voi che leggete: non è una balla!). Dopo la preghiera, con una voglia più o meno simile a quella che ha la Marina di mangiare l’insalata, le signorinelle contadine Malfona, Angela Rosa e Alice Davoli incominciano a pulire la stalla seguite da tutti i loro amichetti e da tutte le loro amichette… e per togliere di dosso quel grazioso odore di stalla si è pensato bene di gettare le donzelle nel torrente Aurino. Dopo tutte queste emozioni i Titanic rincasano e si fa il classico deserto, dove per un'ora tutti si fermano a pensare e ripensare che cosa questo campeggio gli lascia da portare a casa. Le riflessioni vengono poi condivise nella S.Messa celebrata in sala da pranzo dal parroco di Casalgrande Don Gianluca (parere di Robby Taroni: molto simpatico). Riflessioni lunghe ed elaborate (Laura M.), particolari e interessanti (Stefano C.), sotto forma di preghiera (Francesco) o brevi e semplici (Valeria), insomma di tutti i tipi, ma la sostanza è sempre la stessa: questo campeggio particolare, il primo senza Giacomo e senza Don Siro, è un campeggio riuscito che rimarrà nel cuore e nei ricordi di chi vi ha partecipato. Dopo pranzo, ovviamente in ritardo siderale, c’è il trofeo finale. Il gioco del riordino camere da i suoi frutti: tutti tranne pochi intimi riordinano tutto. Ma la giuria resta colpita soprattutto da due opere d'arte di quei pochi intimi che non hanno riordinato le camere: Robby Taroni disegna con i vestiti sul pavimento e sul letto la scritta "10 Dag a'drè", ma il “David di Michelangelo” della casa, l'ottava meraviglia del mondo, è quella che viene messa in piedi da Marco Bondavalli, Gabri Zanichelli e Simone Spaggiari, che con i loro tre materassi mettono in piedi sul matrimoniale una specie di tavolo dove posizionano cartacce, carte da gioco e quant’altro, una specie di cosca clandestina, completando il tutto con una musichetta rapper e con un messaggio biblico appeso al muro: "non spetta a voi giudicare il prossimo, ma spetta al padre mio che è su nei cieli"... l’applausometro sale alle stelle e voto 10! Dopo tante prove e diverse orticate (con il contorno di una trampata del Germe che si distrugge il ginocchio) a trovare il tesoro sono i Dag a Drè, ma a loro non servirà niente dato che resteranno ultimi. Finirebbero tutte pari le altre tre squadre, e vincerebbero i Tin Bota che hanno ottenuto più vittorie nei giochi, ma è il gioco XX a decidere il trofeo: discesa (anzi, rotolata) dei titani giù dal pendio sulla neve, durante la salita al rifugio. Grazie alla prova TV la vittoria di Cristian Grosset, che arriva davanti a Nicola e a Jollo di un'incollatura (anche in questo gioco non pervenuti i Dag a Drè), consegna la vittoria alla squadra di Roberto Zecchini (Dai C'Andom) di un punto sui Tin Bota e due punti sui Dat Na Mosa. L'erede di Giacco (che viene subito informato per telefono della tragica notizia) per il trofeo è quindi Roberto Zecchini, incredibile! Ma è già tardissimo e bisogna andare a prepararsi per la festa. La Lucia e la Sarina però sono chiuse fuori dalla loro camera e hanno perso le chiavi, che ancora non sono saltate fuori nonostante l’appello fatto a pranzo da Robby Zecchini. Poi si nota la finestra aperta e… SORPRESA! La camera è stata letteralmente buttata all’aria, scene apocalittiche di distruzione degne di Real TV… le chiavi vengono ritrovate nella serratura chiusa dall’interno: un grande applauso a chi ha fatto questo scherzo. A cena c'è la prima sorpresa della serata: Graziano, al suo 10° campeggio, riceve in regalo un grembiule blu sudtirolese dove gli educatori avevano fatto prontamente stampare le date e i luoghi dei 10 campeggi del nostro capo cuoco. Graziano poi decide di rivelarci il suo patto con Don Siro: "gli avevo promesso che sarei venuto in campeggio fino a quando lui non fosse andato in pensione... quindi mi fermo qui"… vedremo, ma noi speriamo di continuare ad essere deliziati dalla sua cucina anche per i prossimi anni, grazie di tutto! Arriva anche una torta per il compleanno di Fiore, così la serata si allunga e siamo in ritardo. Prima della festa è infatti previsto il momento di preghiera conclusivo, dove ognuno condivide le proprie emozioni e ciò che ha vissuto in questo campeggio con tutti gli altri. Le danze si aprono quasi alle 23 (un immenso Alle Fontanesi si mette a fare il buttafuori con tanto di timbro e controlli all'ingresso, poi si sposta a fare il DJ), e a mezzanotte in sala fa il suo ingresso una nuova torta, questa volta per il 25° campeggio, mentre i 10 educatori di quest'anno sfoderano la loro nuova maglia intitolata "Educatore 24 ore su 24" e fanno la foto di rito dietro alla suddetta torta, preparata dai cuochi con una ricetta iper-segreta dell'Antonella. Le danze riprendono, e in mezzo ai balli scatenati ci sono pure le ballerine Las Divinas del mondo di Patty, interpretate come sempre dalle ragazzine delle elementari, e i momenti di tecktonic, ballati dal duetto Germe-Cri Grosset poco più tardi emulati dai più piccoli. Poi arriva il momento dei lenti e delle coppie (più o meno scoppiate), fatte dagli educatori con l'appoggio dei titani-preado pettegoloni (la migliore? LuconeMariachiara, senza dubbio!). Ci si continua a divertire fino a quando si sente partire "Gli Anni" degli 883, che come di consueto conclude la festa, e lì si capisce che tutto volge al termine: il campeggio si riunisce in cerchio e, abbracciandosi forte (e volendosi tanto bene, Caressa dixit), canta a gran voce la canzone. Prima di dormire ecco il tradizionale momento dei giochi-scherzo per i nuovi arrivati. Siccome è tardi (ma va?) c'è tempo solo per fare il gioco dei sottomarini. Entrano in nominations ma si salvano l'Alice Trinelli, la Cecilia e il Germe... così a prestarsi restano la Melissa, la Sara Iori, Nicola Motosega e la Benny. Nessuno conosce il gioco in questione e tutti e 4 vengono affondati senza pietà. Poi si va a letto, voci fantastiche narrano di camere stracolme di gente dove dormono 16 persone e di altra gente che dorme con la luce accesa... non sappiamo fino a che ora il campeggio è rimasto sveglio (probabilmente tutta la notte) ma quel che è certo è che è l'ultima notte, e bisogna viverla fino in fondo: per dormire ci sarà tempo a sufficienza a casa. DAG A DRE’ (pagina revisionata dai TIN BOTA) Lunedì 13 Luglio 2009 Ed anche quest'anno siamo arrivati al giorno della partenza, quest’oggi l’intero campeggio si sveglia con la morte nel cuore e gli occhi a mezz’asta. Roberto Zecchini decide per la sveglia "soft", utilizzando la trombetta da stadio e la sua voce candida, cacciando i campeggianti giù dalle brande alle 7.30… niente acqua: i liquidator sono già in valigia. La mattinata è interamente dedicata alle pulizie di casa (da segnalare che il copri materasso di Fiore non è più saltato fuori dopo la foga dei festeggiamenti notturni del suo compleanno). Prima di pranzo i titani si dedicano alla scrittura del giornalino del loro rifugio (ma poi si è venuto a sapere che non hanno fatto un tubazzo), mentre per tutti gli altri è una buona ora di collasso tra le poltroncine del BAR e i divanetti dell'ingresso. La casa è pulitissima, ma non sono della stessa opinione le donnine crucche mandate dal padrone di casa, le quali ripassavano su ogni oggetto e luogo già perfettamente sistemati da noi. Per pranzo (ore 10.45, siamo impazziti?), come di consueto, Graziano ci prepara la pasta con tutto quello che è rimasto (certa la presenza di piselli e fagioli comunque, niente roba cancerogena) a cui si aggiunge come dolce la torta (sempre quella che era rimasta) per il 25° campeggio. Consumato il pranzo sparecchiano a razzo i Tin Bota, fin troppo a razzo visto che si dimenticano il rusco ammucchiato per terra. Nel frattempo sono arrivati gli educatori nostri successori, con un accento romanesco inequivocabile. Qualcuno ha ancora qualche perla di saggezza da regalare davanti alla telecamera (grandi Valeria e Barchino!) ma il tempo stringe ed arrivano i pullman su cui saliamo controvoglia (solo la Milly voleva tornare a casa a riabbracciare la dolce mammina). Il viaggio è una specie di odissea nel deserto: il pullman dei piccoli è attardato da un problema ad un filtro (“una cosa da 5 minuti”, ci tranquillizza Dario) e durante la sosta vengono distribuite mele, pesche e succhi all'arancia in soccorso dei poveri piccoletti che scoppiano di caldo. Nel frattempo i 5 minuti diventano 50, per la gioia di chi accoglie a braccia aperte questo imprevisto, che allunga un po’ il nostro campeggio. All’autogrill Giacco, passato appena prima di noi, ci lascia le ennesime profumatissima caccobombe sui pullman (vendetta, tremenda vendetta). Poi però si riparte e stavolta non c'è più niente che possa prolungare questo campeggio che volge al termine, ed il viaggio prosegue spedito. Sul pullman dei grandi potrebbe sorpassarci un brachiosauro che nessuno farebbe una piega: meno di tutti le coppiette (ripassiamole che non fa male: Marchino+Ila, Carmine+Camomilla, Sara F.+Antonio, Cava+Dario, Robbi+Rosi). Sul pullman dei piccoli non ci sono mezze misure: il viaggio va avanti con canzoni deprimenti intervallate da momenti di ordinaria follia generale, dove quelli seduti nei posti dietro iniziano a gridare “BELLAAAAAAAA” (come in Scary Movie), spronati dal solito irresponsabile Sbevvy (infatti l’autista si altera e richiama al silenzio). Rammentiamo tra le altre cose le scarpe dell'Erica Fiorani che finiscono “accidentalmente” nel pattume tra le cicche e le cartacce sporche (anche qui inutile dire che il colpevole è lo stesso di prima). Anche quest'anno si arriva al piazzale di Gaspari verso le 19 (anzi l'autobus dei piccoli si ferma praticamente nella rimessa, e la Valeria aveva già varcato il cancello di casa sua prima dell'arrivo del pullman su cui era la sorella!!!), e chi (e soprattutto cosa) troviamo ad attenderci? Una bella e capiente betoniera carica di sisso con Giacco in cima e Marcello Govi al volante. Si diffonde il panico: le nostre uniche armi sono 1 succo all’arancia, qualche mela patocca e due cinte dell’accappatoio. Mc Giver saprebbe sicuramente come sfruttarle al meglio, ma noi no… quindi tutti se la danno a gambe trascinando con sé la propria o l’altrui valigia tra gli sguardi attoniti dei genitori che, temendo per la sorte dei loro figlioli, catapultano questi ultimi nelle macchine per poi darsi alla fuga sgommando a tutto andare e incendiando l’asfalto a mo’ di “Fast and Furios”. Per fortuna tutti i campeggianti riescono a tornare alle proprie case incolumi, stanchi, affamati ma (speriamo) felici per questi dieci giorni passati insieme. Il 25° campeggio è finito e forse, per descriverlo, basta una sola parola, quella parola che tanto abbiamo imparato a conoscere così bene in questi 10 giorni: MERAVIGLIOSO! AL PROSSIMO ANNO!!! un TIN BOTA e una DAT NA MOSA (già, speriamo che il tempo si dia una mossa a passare, e teniamo botta fino all'anno prossimo che torneremo in campeggio a divertirci!!!) RAGAZZI 1 Aldrigo Arianna E' piccolina ma sa farsi intendere! 2 Benevisi Riccardo Vince la scommessa con il polpo, e gli porta lo zaino al rifugio 3 Bocchini Antonio Supera i maestri nella Tektonic!! 4 Bondavalli Lisa "Las divina" è l'anagramma del suo nome (anche se resta "bolla") 5 Bondavalli Marco Un sorriso falso… 50 euro! 6 Bonvicini Luca Ha fatto cose che voi umani non potete neanche immaginare 7 Botti Ilaria Segna di stinco il gol decisivo della finale di calcetto 8 Braglia Andrea Che pazienza che ci vuole a sopportare quelli di 2° in camera, vero? 9 Braglia Arianna Una lumaca a tavola… ma prima o poi ci arriva in fondo eh? 10 Braglia Daniele Vorrei essere anche io uno dei "Titanic" 11 Braglia Giovanni Gli piaceva molto farsi punire da Jollo… 12 Braglia Veronica Benvenuta, per prima cosa… porta la tua valigia AL TERZO PIANO! 13 Camellini Sabrina Testa la solidità del suo cranio con una panchina: test superato! 14 Cardace Antonio Scusa, a quanti metri di altezza è il rifugio? 15 Caruso Sara Sara Caruso... mi sento confuso! 16 Casali Alessia Nel 2010 oltre a 3 cuochi e 1 infermiera portiamo pure un dentista? 17 Casali Elena Con la telecamera anziché nascondervi fate come lei: salutate sempre! 18 Casolari Lorenzo Parrucchino vivente su Saturno (contro) 19 Casolari Stefano Scusate, cosa c'è nei Tin Bota? 20 Cattani Lorenzo Cosparge tutti i piani di dentifricio 21 Cavatorta Elisa Sarà per pensare a Dario che ha "dimenticato" l'arrosto nel piatto? 22 Cursano Matteo Le microfratture gli fanno un baffo… 23 D'Alessandro Serena Urla sataniche alla prima sveglia a base d'acqua… 24 Davoli Alice Aliciuuus ... Aliciuuus ... pciù pciù pciù 25 De Conti Laura La voce se n'è andata e non ritorna più, la sveglia delle 7.30 senza lei! 26 Delrio Alice Scusa, ma Ezechiele come sta? 27 Delrio Simone Ama i cavalli, tanto che vuole farli giocare a pallavolo 28 Delrio Stefano Indimenticabile quando si veste da Barbie 29 D'Urso Benedetta Terrorizzata dal cluedo 30 D'Urso Mariachiara "Avrei bisogno di una principessa" e il destino vuole che sia lei! 31 Fiorani Erica Ride e scherza con tutti: era un ologramma o il campeggio fa miracoli? 32 Fiorani Marco Quartassato per il suo comple… e scandalizzato dalla vittoria di RZ 33 Fontanesi Alessandro Fantastico PR della festa finale 34 Fontanini Sara L'anno prossimo dormirai nella cassapanca del 2°p che ti piace tanto 35 Fontanini Valeria Ma è possibile che fai strage di cuori dovunque vai? 36 Gaspari Elisa Capito che i Gaspari sul pullman non possono fare quel che vogliono? 37 Gaspari Nicola Detiene il record di linguacce davanti alla telecamera 38 Gattellari Alessia O-O-O-OLIVA! (x Dario: non si chiama Alessia Olivi!) 39 Germini Cristian Debutto col botto… chiedere al suo ginocchio! 40 Govi Claudio Durante le camminate si fa sostenere dalle belle ragazze 41 Grosset Cristian Ruzzolando giù da un ghiacciaio fa vincere errezeta: Vergognati!!! 42 Guidetti Francesca Non crede nell'uomo-bego… e lui si vendica! 43 Iodice Andrea Impara ad allacciarti le scarpe (e a non comprarle con la suola rosa) 44 Iori Sara Come fai a vedere dove metti i piedi con quella frangia? 45 Lanza Carmine Gli annullano un gol a calcio… vabbè era il 5-0… 46 Lanza Rosi Lo sai che hanno inventato i deodoranti ambientali? 47 Longhi Marina Mi dicono che le piaceva l'insalata 48 Magnani Carlotta Se la prende con la Cecilia che dorme con una mini-lucina accesa 49 Magnani Giulia Lassù al 3° piano la tua voce cristallina si sentiva benissimo! 50 Malfeo Laura Protagonista della più bella caduta della storia: grande Malfona! 51 Malfeo Marco Ci fai il criceto assassino? (Ma anche no…) 52 Masi Valentina Per gli amici "Tere"! A briscola si chiama in mano e perde 120 a 0! 53 Medici Chiara Campionessa di briscola… straccia il fratello 54 Medici Lorenzo "Si, ad esempio abbiamo dato da mangiare gratis agli educatori" 55 Monticelli Gloria Sacrifica le scarpe per recuperare la palla dai cavalli! Grazie!! 56 Olivi Chiara Rientra al campeggio dalla porta principale! 57 Orlandi Nicola Outsider 2009. "Quanti colpi prima di partire?"… "AH" 58 Palladini Elisa Tediata dai cavalli durante il rifugio, ha anche il record di punizioni 59 Pifferi Francesco Prenota le sue dame per l'ultima sera… poi preferisce la break-dance 60 Platini Giulia Si incolla ai grandi col bostik... 61 Prati Camilla L'unica Prati del campeggio… e c'ha pure la congiuntivite!!! 62 Riccò Isabella Non arrivate in fondo alla vostra cioccolata calda? Ci penso io! 63 Rinaldini Alice Come fai ad addormentarti in 3 secondi? (come Paolo-Galeina!) 64 Rivi Alessio Oh, ecco finalmente uno che nelle foto sa fare i sorrisi come si deve! 65 Rivi Matteo Premio fedeltà 2009: nonostante tutto lui c'è sempre! 66 Rizzo Michele Michele! Per beccare le crucche bisogna sapere il tedesco! 67 Rossi Annalisa La comparsa aliena nelle scenette è troppo poco per la sua fama!!! 68 Simonazzi Gabriele Buone le schitarrate ma… andare un po' più lento? 69 Spaggiari Simone Provate il nuovo Svelto Più! Il detersivo per amicizie per eccellenza! 70 Stefanini Nicolas Un sorriso di là… uno di qua… ne ha per tutti! 71 Taroni Chiara Prova ad imitare la motosega di Nicola… e le viene bene!! 72 Taroni Luca "Ma scusa, di che marca è il cane?" 73 Taroni Roberto Gioie e dolori, 98 baci e 98 schiaffi… tutto il campeggio ti vuol bene! 74 Tinelli Davide Arriva per primo al rifugio Tridentina! The winner! 75 Trinelli Alice "A 50m da tua sorella!"…e lei è ben felice di rispettare gli accordi 76 Trinelli Milena Divora fagioli e cipolla! 77 Vacondio Alessandro Mangia talmente tanto di gusto che… perde un dente! 78 Vellani Valentina Quando c'e' da ballare e' sempre in prima fila!! 79 Venosa Melissa Vittima preferita dei gavettoni… poi l'affondano anche l'ultima sera! 80 Veronesi Dario E' lui l'autore delle coppie dell'ultima sera: ora però non uccidetelo! 81 Vinsani Cecilia Mai visto un naso più rosso del suo… l'han scambiata per Rudolph! 82 Vinsani Samuele Distrugge le suole degli scarponi… e l'attack è inutile! 83 Zaccarelli Chiara Ha una leggera sfortuna a briscola in 4: chiunque giochi con lei perde! 84 Zaccarelli Francesco Lascia le canzoni di Titty Iron al loro autore, grazie! 85 Zanichelli Gabriele Fa inviperire le amiche di Rizzo riempiendole d'acqua! EDUCATORI 86 Amadei Fabio Consuma la cena sulla sua ruota di scorta. E gli prende malissimo! 87 Borghi Sara Le sue ragazze hanno scoperto il suo punto debole… ahi ahi ahi! 88 Braglia Gabriele Per i fiorellini... 89 Braglia Luca Mr.Liquidator, perde ma rimpiazza la sua arma distrutta dai milanesi 90 Davoli Chiara Sorveglia il suo piano con il pugno di ferro (o un bastone di legno?) 91 Ferretti Andrea 92 Menozzi Giacomo 93 Menozzi Lucia La versione alternativa di "Meraviglioso" è dedicata a lui Siamo riusciti a fargli solo uno scherzo... ma che scherzo!!! Si fa fregare le chiavi della camera (con che conseguenze poi!!!) 94 Muratori Erica I capelli pieni di ketchup… cosa non si fa per il cluedo! 95 Simonazzi Paolo Polpo… stai più attento quando inquini le prove! 96 Taroni Valentina Bentornata nello staff… meglio qui che in cucina ad asciugare posate! 97 Zecchini Roberto AAARGH! Ha vinto il trofeo... Dove finiremo???? CUOCHI 98 Bartoli Nicoletta Salva il campeggio dalle ire funeste delle crucche bagnate 99 Braglia Graziano 10... 100... 1000 campeggi!!! 100 Mattioli Patrizia Cuoca… infermiera… e grande ballerina di tecthonic… qualcos'altro? 101 Ronchetti Antonella Tanto di cappello alla torta del 25° campeggio