San Marino, 14 settembre 2005
Come si costruisce una unità
di apprendimento
PARTE PRIMA
Presupposti normativi e teorici
PARTE SECONDA
Esempi nella pratica didattica
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CHE COSA E’ UNA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO?
I documenti nazionali (D.L. 59, allegati A,B,C
rispettivamente per l’Infanzia, la Primaria e la
Secondaria di 1° grado)
• non la definiscono teoricamente,
• piuttosto ne descrivono la struttura e l’utilità,
• affermando che nel compito di progettarle si ritrova il
cuore del processo educativo
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Che cosa si evince dalla descrizione?
L’UA deve essere articolata in modo da connettersi
organicamente con:
* le Indicazioni Nazionali ( attraverso gli Obiettivi
Specifici di Apprendimento disciplinari, OSA),
* il Profilo Educativo, Culturale, Professionale dello
studente alla fine del primo ciclo di istruzione (PECUP) (v.
esempi successivi),
* la realtà concreta della classe e degli allievi con cui si
opera, attraverso la formulazione degli Obiettivi
Formativi (compito dei docenti o, meglio ancora,
dell’equipe pedagogica).
Va sempre tenuto presente il POF di Istituto.
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Possiamo definire l’UA come:
• Un “ indirizzo metodologico, cioè un’idea e una
indicazione su come organizzare e gestire l’attività di
apprendimento/ insegnamento”.
• Uno strumento didattico-pedagogico ovvero un documento
di lavoro.
• Un evento o processo didattico pedagogico, caratterizzato
dall’intenzionalità di “ garantire la trasformazione delle
capacità di ciascuno in reali e documentate competenze”
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Proviamo a definire un
OBIETTIVO FORMATIVO
Traguardo che si raggiunge a livello di
forma mentis acquisendo le
conoscenze/abilità esercitate nella UA
proposta
(possiamo domandarci:
Le conoscenze/abilità che propongo danno
una ‘forma’ alla persona? Che cosa ci
guadagna per sé l’allievo che mi segue?)
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COME SI FORMULA UN OBIETTIVO
FORMATIVO?
Vengono proposti due percorsi, integrabili
fra loro:
 via ascendente – dall’esperienza degli
allievi
 via discendente – dal PECUP e dagli OSA
• dopo averli rielaborati
• e resi percepibili come traguardi importanti e
significativi
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L’obiettivo formativo deve essere:
• Adatto e significativo per ciascun
allievo ( compresi i diversamente abili)
• Unitario e sintetico, non riducibile a
performance tanto analitiche quanto
inesistenti nella realtà
• Dotato di senso e motivante
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PECUP
PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
DELLO STUDENTE ALLA FINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
( 6 – 14 ANNI )
Bussola che orienta l’ azione formativa.
Definisce il punto di arrivo
rispetto alle competenze attese
“ rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe
SAPERE e FARE per ESSERE
l’ uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al
termine del Primo Ciclo di istruzione”.
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Struttura complessiva della
formulazione
Sezioni previste:
identificazione
Scuola, classe/gruppo, periodo, insegnamenti
coinvolti, destinatari
articolazione
1.
2.
3.
4.
Apprendimento unitario da promuovere
Riferimenti ai documenti nazionali (PECUP)
Riferimenti ai documenti nazionali (OSA)
Obiettivi formativi
mediazione
didattica
1.
2.
3.
4.
Scelte di contenuto
Scelte di metodo
Soluzioni organizzative
Tempi
controllo
Modalità di verifica
documentazione
Inserimento dell’UA nel PSP
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Inserimenti eventuali nel Portfolio dello studente
Un esempio già realizzato:
Poesia
è il mondo l’umanità la propria vita
fioriti dalla parola
(G. Ungaretti, Commiato)
IDENTIFICAZIONE
Scuola: I.C. Gaudiano, sc. secondaria di primo grado a. s.
2004-5 avvio in classe 1°sez.E
Periodo: attività da condursi per tutto l’arco dell’anno
scolastico almeno nel primo biennio ( con possibili
sviluppi in classe terza) per 1 ora settimanale.
Insegnamenti coinvolti: italiano
Alunni destinatari: l’intera
manuelaclasse
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ARTICOLAZIONE
(1)
individuazione e articolazione del compito di apprendimento
Apprendimento unitario da promuovere (compito):
(In che cosa consiste l’apprendimento che propongo?)
L’allievo nel corso dell’attività svolta in classe:
•Individua il senso complessivo di un testo poetico;
•Coglie i nuclei tematici di un testo poetico;
•Ne analizza gli aspetti di forma (struttura metrica, figure stilistiche)
ponendo in rilievo l’unità profonda di forma e contenuto che caratterizza
l’espressione poetica;
•Si introduce (“per la via del cuore o dell’intelletto”, G. Debenedetti) nel
mondo poetico di un autore e lo incontra;
•Sa “ridire” il testo;
•Si paragona con il testo e/o l’autore per giungere ad un giudizio critico
motivato;
•Utilizza la lingua in modo espressivo e creativo.
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ARTICOLAZIONE
(2)
Riferimenti ai documenti nazionali:
PECUP (quali aspetti della personalità dell’allievo sto promuovendo
attraverso la mia proposta di UA?)
L’allievo utilizza le conoscenze ed abilità apprese per:
• maturare il senso del bello;
• comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici
e culturali;
• cominciare a sviluppare, grazie al contatto con testi semplici ma
significativi della nostra letteratura e della nostra cultura (da
apprendere anche a memoria) il gusto dell’opera d’arte verbale;
• porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri,
sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia
loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di
fronte alla complessità e all’ampiezza di problemi sollevati.
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ARTICOLAZIONE (3)
Riferimenti ai documenti nazionali: OSA
apprendimento)
(obiettivi specifici di
Conoscenze
Abilità
(l’alunno conosce, ha pratica di)
(l’alunno sa fare)
Leggere
Leggere
•Elementi caratterizzanti il testo
•Leggere ad alta voce in modo
poetico
espressivo testi noti e non di tipo
diverso
•Meccanismi di costruzione dei
significati traslati e altre figure
•Leggere in forma guidata e/o
retoriche
autonoma testi poetici d’autore e
•Strategie di controllo del processo analizzarli a livello fonico, metrico,
sintattico, polisemico
di lettura ad alta voce al fine di
migliorarne l’efficacia (pause,
•Riferirsi con pertinenza ed usare
intonazione…)
nei giusti contesti brani e
riferimenti poetici imparati a
•Strategie di lettura silenziosa e
memoria
tecniche di miglioramento
dell’efficacia quali la sottolineatura
e le note a margine
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Conoscenze
Abilità
(l’alunno conosce, ha pratica di)
(l’alunno sa fare)
Scrivere
•Caratteristiche testuali dei
testi espressivi
•Riscrittura e manipolazione di
un testo poetico
Scrivere
•Produrre testi scritti a seconda
degli scopi e dei destinatari
•Riscrivere un testo applicando
trasformazioni
Riflettere sulla lingua
•Il lessico: impieghi figurati
•Basi della metrica (strofe,
versi, computo metrico e figure
metriche, rima, assonanza,
consonanza)
Riflettere sulla lingua
•Usare creativamente il lessico
•Utilizzare tecniche di lettura
metrica
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ARTICOLAZIONE
(4)
OBIETTIVI FORMATIVI
(Che cosa l’alunno “ci guadagna” nel suo rapporto con il reale
facendo propria la proposta del docente?)
L’alunno comprende e gusta l’opera d’arte poetica,
compiendo con metodo il percorso che va
dall’apprezzamento estetico alla comprensione
della ricchezza dei significati, per giungere ad un
giudizio critico motivato.
L’allievo utilizza le potenzialità espressive e creative
della lingua.
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MEDIAZIONE DIDATTICA (1)
quali contenuti, attività, tempi, modi e strumenti per
imparare l’intero di apprendimento?
Scelte di contenuto
Poesie liriche selezionate in base ai seguenti criteri:
- bellezza dell’opera
- valore e densità di significato
- ricchezza ed esemplarità delle soluzioni formali (metriche,
stilistiche, lessicali, fonosimboliche) adottate dall’autore;
- emblematicità rispetto ad una posizione umana, ad un
movimento letterario, ad un’epoca storica.
In particolare nel biennio utilizzerò opere di Pascoli, Saba,
Caproni. (Possibili sviluppi in classe terza: Foscolo, Leopardi,
Ungaretti, Montale, Betocchi).
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MEDIAZIONE DIDATTICA (2)
Scelte di metodo :
- incontro diretto con l’opera
- memorizzazione
- attività di comprensione/approfondimento guidate dal docente
(analisi del testo, brainstorming, puntualizzazione sostenuta da
griglie) o svolte in autonomia
- rielaborazione personale, commento
- attività di laboratorio individuali o a gruppi: realizzazione di
testi di imitazione, calligrammi, poesie originali; realizzazione di
“mostre” e raccolte dei testi prodotti, utilizzando supporto
cartaceo, floppy, CD o altro.
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MEDIAZIONE DIDATTICA (3)
Soluzioni organizzative:
Attività a classe intera;
Utilizzo di fotocopie, fogli e cartoncini colorati;
Attività con lavagna luminosa (lavoro sul testo con supporto di
lucidi e pennarelli colorati);
Attività in aula informatica.
Tempi:
Tutto l’arco dell’anno per 1 ora settimanale.
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CONTROLLO
Da che cosa si capisce che l’alunno sta imparando?
Come accertare la competenza maturata?
Modalità di verifica:
- Analisi su testi noti e non (con traccia di lavoro) scritta o orale;
- Rielaborazione (spiegazione del testo);
- Commento;
- Produzione di lavori originali.
DOCUMENTAZIONE
Come documentare la competenza maturata?
Inserimento dell’UA nel PSP
A cura del docente
Inserimenti (eventuali) nel Portfolio dello studente
In caso di produzioni significative, motivando la scelta
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BASTA COSI’?
C’è almeno ancora una cosa da fare:
a conclusione del lavoro o di una fase significativa
ALLEGARE
all’UA un elenco di ciò che si è utilizzato o
realizzato: testi, argomenti, attività di laboratorio
etc.
E’ utilissimo soprattutto ai fini della costituzione del
Piano di Studi Personalizzato.
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UNO STRUMENTO FLESSIBILE
ovvero: ciascuno è libero di costruire gli strumenti che gli
servono davvero
Ad esempio, se lo riteniamo utile si possono allegare:
UNA GRIGLIA RIASSUNTIVA DELLE VALUTAZIONI
RIPORTATE DAGLI ALLIEVI NELLE EVENTUALI
VERIFICHE INTERMEDIE : permette di visualizzare
immediatamente i risultati e individuare i gruppi di livello per
interventi di recupero o di altro genere in vista della
personalizzazione.
UNA GRIGLIA RIASSUNTIVA DELLE VALUTAZIONI
RIPORTATE DAGLI ALLIEVI NELLA EVENTUALE VERIFICA
CONCLUSIVA: permette di documentare il livello di
conseguimento delle conoscenze/abilità e/o competenze di
ciascun allievo nella classe.
STRUMENTI DI LAVORO ATTINENTI ALLA UA MODELLATI
SUL PERCORSO DELLA CLASSE O DEI SINGOLI ALLIEVI
(vademecum di scrittura): documentano l’effettiva
personalizzazione del PSP.
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QUALE RICADUTA SUGLI ALLIEVI?
Il lavoro per UA favorisce:
• Chiarezza e condivisione degli obiettivi;
• Consapevolezza dei progressi propri e della
classe;
• Possibilità di individuare i propri punti deboli
e attivarsi in modo mirato per migliorare, di
concerto con i docenti;
• Possibilità di individuare i propri punti forti,
talenti, abilità, in vista dell’orientamento;
• Possibilità di autovalutarsi.
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RIASSUMIAMO
PECUP
OO.GG.
del
processo formativo
O.S.A.
O.F.
U.d.A.
P.S.P.
PORTFOLIO
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