Creando e Ricreando Una festa unica! Prima Domenica di festa For the family (consigliata per l’ultima domenica di aprile o la prima di maggio) Una domenica «speciale» in oratorio per proporre ai ragazzi e alle loro famiglie lo «stile» per fare della domenica una festa! l’oratorio può, nell’ultima domenica di aprile o nella prima di maggio, organizzare attività e giochi che abbiano l’obiettivo di «stare insieme», i grandi con i piccoli, i nonni e i genitori con i figli, i fratelli maggiori con i più piccoli. Basterebbero uno spazio e un tempo dedicato in cui darsi appuntamento per ritrovarsi in un momento di convivialità, in cui ciascuno porta quello che ha per condividere, sia una torta, una storia, un gioco di società… Una merenda insieme, un racconto gioioso di qualche esperienza, e poi il gioco e la preghiera. Tutto inizia dall’Eucaristia domenicale vissuta come occasione festosa da vivere con tutta la famiglia e come opportunità di «riposo in Dio». Preghiera in oratorio La festa è per la famiglia Lettore: Dio ha creato per l’uomo cielo e terra. Tutti: Noi ti ringraziamo per le cose belle con cui accompagni i nostri giorni. Lettore: Dio ha benedetto ogni cosa. Tutti: Noi ti ringraziamo perché ci aiuti a trovare nelle cose belle del creato i segni del tuo amore. Lettore: Dio ha donato all’uomo un tempo per il riposo. Tutti: Noi ti ringraziamo perché ci dai un tempo in cui gioire di tutti i tuoi doni. 1
Ascolto della Parola (Gen 2, 1‐4a) Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando. Commento dialogato Educatore: Ehi, ragazzi, domani è lunedì! Che fatica svegliarsi il primo giorno della settimana! Vorrei che la domenica non finisse mai! Ragazzo 1: Vedo che anche tu vai matto per i giorni in cui non si va a scuola! Educatore: Già, spesso la settimana è molto piena: scuola, sport, lo studio pomeridiano, l’oratorio, e un sacco di altri impegni; sembra proprio che le ore non bastino mai. Ne vorremmo aggiungere sempre di altre. Ragazzo 2: Hai ragione! Anche io durante la settimana non ho mai tempo. Pensa che al mattino ci salutiamo al volo con i miei genitori e mio fratello, e spesso fino a sera non ci si vede. Loro al lavoro; io e mio fratello a scuola; e poi gli impegni del pomeriggio… Ragazzo 1: Per me la domenica non è solo il giorno della settimana in cui mi posso riposare. Mi piace anche perché in quel giorno posso stare con la mia famiglia. Educatore: A volte abbiamo così tanti impegni che ci dimentichiamo però la ragione di tanto correre. Ragazzo 2: Corriamo e basta, e ci dimentichiamo quasi di chi vive in casa con noi. Educatore: Già, anche Dio creando ogni cosa per l’uomo ha scelto un giorno per fermarsi da tutte le sue attività. È come quando ti fermi ad ammirare un paesaggio di montagna dopo aver camminato per ore in salita: sei ripagato di tanta fatica. Ragazzo 1: Quando riusciamo ad esserci tutti, la domenica, è proprio bello, perché è il giorno in cui posso raccontare le cose che ho fatto! Ma non sempre la domenica è così tranquilla. Educatore: Già, è vero! Ci stiamo dimenticando che c’è un tempo anche per riposare, per stare insieme, per essere felici delle cose create per noi. A volte a correre troppo si rischia di andare troppo avanti, di perdere la strada e di rimanere soli. C’è un tempo in cui fermarsi e provare a dire «grazie» per chi cammina con noi, per chi rende più belli i nostri passi. Ragazzo 2: È come quando andiamo in gita sui sentieri di montagna. Se sei solo, a volte torneresti indietro! Ma quando c’è qualcuno che si ferma con te a prendere fiato, ti aspetta e ti dà una mano, allora anche le vette più difficili diventano mète possibili. Preghiamo con il Salmo 65 Tu visiti la terra e la disseti, la ricolmi di ricchezze. Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu prepari il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza. Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza. I prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia! Gloria 2
Preghiamo insieme: «Insegnaci la gioia della festa». – Ogni volta che corriamo troppo e ci dimentichiamo il volto di chi cammina con noi. – Ogni volta che non sappiamo dirti «grazie» per le cose belle che ci doni. – Ogni volta che la fretta ci toglie il gusto delle cose. – Ogni volta che ci dimentichiamo che ogni cosa è dono tuo. Preghiamo insieme Signore, quando hai creato l’uomo hai voluto che non gli mancasse nulla. Hai creato ogni cosa in modo perfetto; il cielo, la terra ed ogni essere vivente. Hai donato a lui un tempo per il riposo, affinché imparasse a guardare ogni cosa con gratitudine e gioisse per i volti cari che accompagnano i suoi passi. Per questo ti rendiamo grazie e ti chiediamo di aiutarci a rendere migliori i nostri giorni nell’alternanza del lavoro con il riposo, per ritrovarci, guardarci negli occhi, raccontarci le cose belle che facciamo e gioire insieme solo per il fatto che ci vogliamo bene. Aiutaci, Signore. Amen. Padre nostro Canto: È bello lodarti Gioco FAMILY CARD GAME Materiale: – Family Card: schede dei componenti delle famiglie della parrocchia (circa 20 per partecipante; va bene anche fare più copie delle stesse carte) – materiale per giochi a stand Scopo del gioco: ottenere quante più Family Card possibile Durata: 2 ore circa Destinatari: tutti Preparazione: – preparare le Family Card (esempio sotto): ogni card conterrà la foto di un membro di una delle famiglie della parrocchia (papà, mamme, nonni, fratelli, zii ecc.) e i punteggi delle diverse caratteristiche di quella persona (simpatia, furbizia, tenerezza ecc.) in una scala da 0 a 10 – preparare delle prove a stand in numero corrispettivo alle tipologie di membri delle famiglie riportate sulle carte (quindi uno per le carte dei papà, uno per quello delle mamme ecc.) Qualche esempio:  Stand Carte «Nonno» – Prova di «Memoria»: preparare alcuni cartoncini con immagini uguali a due a due e far giocare a un veloce memory i ragazzi.  Stand Carte «Fratello» – Prova di «Sport»: preparare un bersaglio da colpire calciando un pallone.  Stand Carte «Papà» – Prova di «Lavoro»: Bendare i partecipanti davanti a una tastiera da computer e far loro premere le lettere che vengono chiamate. 3

Stand Carte «Mamma» – Prova di «Cucina»: Far assaggiare, bendati, alcuni cibi o bevande e farli indovinare ai ragazzi. N.B. È importante che ci sia uno stand per ogni categoria delle Family Card Svolgimento: A ogni ragazzo vengono consegnate in partenza due Family Card a caso. Per ottenere altre card ci sono due metodi: – effettuare le prove agli stand: in base al risultato della prova allo stand a ogni ragazzo verranno quindi consegnate 1 o 2 Family Card corrispondenti; (se uno stand finisce le carte a disposizione i ragazzi non potranno più effettuare la prova corrispondente) – sfidare gli altri ragazzi per vincere le loro Family Card: per sfidare un avversario basta scegliere un altro ragazzo che abbia almeno una Family Card e lanciargli la sfida (si può magari inventare una frase di sfida). La sfida non può essere rifiutata! A questo punto i due contendenti scelgono una delle loro carte senza mostrarla all'avversario e dicono entrambi una delle caratteristiche su cui vogliono sfidarsi. Dopodiché si mostrano le carte: chi ha ottenuto il punteggio maggiore dalla somma delle due caratteristiche scelte conquista la card dell'avversario. Esempio: Andrea sfida Marco e sceglie la sua Card «Mario Rossi – Papà». Marco sceglie la sua carta «Anna Bianchi – Sorella». A questo punto entrambi dicono ad alta voce la caratteristica su cui si confronteranno. Marco sceglie la Simpatia mentre Andrea la Giocosità. Dopodiché rivelano la propria carta all'avversario. La Card di Andrea ha un punteggio di Giocosità 9 e Simpatia 8 per un totale di 17. Marco ottiene solo 15 punti con la somma dei suoi punteggi. Perciò Andrea vince la Card di Marco. Alla fine di un tempo stabilito vincerà il ragazzo che avrà conquistato più Family Card dagli stand o sfidando gli avversari. MARIO ROSSI – PAPÀ
AFFIDABILITÀ
7
4
SIMPATIA
FURBIZIA
TENEREZZA
GIOCOSITÀ
UMORISMO
8
6
5
9
8
Scheda Liturgia curata, festosa e «internazionale» Durante il Tempo di Pasqua utilizziamo la nostra creatività per rendere più belle anche esteticamente le nostre celebrazioni. Si tratta di educare i ragazzi, preferibilmente i preadolescenti ma anche gli adolescenti, alla cura per la celebrazione. Una celebrazione curata risulterà sempre una celebrazione festosa. Alcune idee per cui serve il supporto di «mani esperte» e la realizzazione di veri e propri laboratori. – Decorare a mano la tovaglia per l’altare. Scegliere dei disegni appropriati (uva, spighe, calice…), riportarli sulla tovaglia con la matita, ripassarli con i pennarelli per la stoffa, stirare la tovaglia per fissare il colore. Si possono usare altri tipi di colore per il decoro, con l’attenzione però di garantire una certa sobrietà ed eleganza. – Intagliare i ceri da posizionare sulla mensa: con l’ausilio di piccolissime spatoline (come quelle che si utilizzano per rimuovere le cuticole dalle unghie) tracciare prima delicatamente i motivi che si vogliono disegnare, poi premere per asportare la cera, ripulire bene le incisioni lucidandole passandovi uno straccetto unto con un po’ di olio. – Realizzare delle piccole composizioni da mettere sulla mensa e sull’altare utilizzando i fiori di stagione, le ciotole e le spugne da fioristi imbevute di acqua. – Preparare dei nuovi libretti dei canti, inserendo nel repertorio anche qualche canto in lingua straniera o «internazionale» (ad esempio i canti delle Giornate Mondiali della Gioventù, i canti di Taizé ecc.). – Ricreare nella navata centrale della nostra chiesa delle decorazioni, ritagliando dei fiori o altri «soggetti» dal cartoncino e attaccandoli a terra con il nastro adesivo di carta, che si potrà poi rimuovere senza problemi. Liturgia «internazionale» Nei giorni dell'accoglienza delle famiglie del mondo, in occasione del Family 2012, le nostre comunità saranno chiamate ad «internazionalizzare» anche i momenti celebrativi, con l’obiettivo di dare vita a momenti di preghiera e celebrazioni intense e ben partecipate, in grado di far «risuonare» la Parola nelle diverse lingue e di coinvolgere al meglio gli ospiti stranieri, valorizzando ‐ per quanto possibile ‐ i loro apporti. Ecco alcune attenzioni che suggeriamo. Libretti È opportuno scegliere la lingua principale in cui celebrare la messa, a seconda della maggioranza dei partecipanti e della possibilità di uno o più sacerdoti di celebrare in una seconda lingua. Suggeriamo di 5
predisporre un libretto che contenga tutte le parti comuni, in modo da consentire all’assemblea di partecipare e di prevedere una voce guida per fornire le indicazioni del caso. I fedeli più attenti noteranno di certo le differenze tra il rito ambrosiano e il rito romano: si può dunque predisporre un'introduzione rispetto alle differenze tra i due. Letture e Vangelo È possibile provvedere a una traduzione in tutte le lingue dei presenti, o almeno nelle due/tre lingue principali di riferimento; può essere utile consultare alcuni siti dove si trova la Bibbia nella traduzione ufficiale delle conferenze episcopali di altri Paesi: inglese: http://www.catholic.org/bible/ tedesco: http://www.die‐bibel.de/online‐bibeln/einheitsuebersetzung/bibeltext/ francese: http://bibleos.free.fr/index.php5 spagnolo: http://www.bibliacatolica.com.br/03/1/1.php. Omelia o riflessioni Suggeriamo di coinvolgere una o più persone con una buona padronanza delle principali lingue di riferimento dei presenti, in modo da poter offrire una traduzione simultanea dell’omelia o della riflessione durante la preghiera. È preferibile concordare preventivamente con chi presiede la celebrazione tempi e modi. Preghiere dei fedeli Possono essere predisposte in varie lingue, a cura di persone provenienti da Paesi diversi, prevedendo un ritornello nella lingua principale, oppure un canone di Taizé. Padre nostro Può essere recitato da ciascuno nella propria lingua. Canti Si suggerisce di prevedere una serie di canti in diverse lingue, tenendo presente che alcuni canti italiani hanno una versione inglese e talvolta anche in altre lingue (cfr. la tradizione dei movimenti). È possibile attingere alla raccolta dei canoni di Taizé, universalmente conosciuti. Nel sussidio «Facciamo un capolavoro» (ed. In dialogo) si trovano una scheda per l’animazione «festosa» nel tempo pasquale e le idee per le altre domeniche «speciali» in oratorio sul tema della «festa» e verso Family 2012. Fondazione diocesana per gli Oratori Milanesi via S. Antonio, 5 • 20122 Milano tel. 02.58391356 • fax 02.58391350 • e‐mail: [email protected] • http://www.chiesadimilano.it/pgfom 6
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